Posts written by Duvone

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    Finalmente il momento era giunto! Infatti era finalmente disponibile nelle sale un film che Leonhart attendeva da parecchio tempo, e che era tra l’altro appartenente di uno dei suoi generi preferiti ovvero l’horror.
    Aveva finalmente l'occasione non solo di mettere mano ma pure in un certo senso anche i suoi occhi, per godersi finalmente il film intitolato: "L'oscuro presagio". Un film che era da considerare a tutti gli effetti il prequel di quello che, grazie alla sua uscita, era diventata finalmente una trilogia!
    Trilogia appunto composta dai seguenti capitoli precedenti: “Non oltrepassate quella porta” e “Lei è qui con noi”, che trattava principalmente di una famiglia alle prese con una casa infestata da uno sciame piuttosto nutrito e potente di presenze demoniache con a capo l’entità più forte, ovvero Zurak.
    A Leonhart di certo non piaceva affatto il modo becero di come venivano utilizzati i prequel, ma avendo comunque due buoni film alle spalle le attese per lui erano abbastanza alte. Era anche vero che provava una passione sfrenata ed intrigante verso il mondo che riguardava il paranormale e forse era proprio quella passione che gli fece mandare giù il modo in cui uscì quel prequel? Molto probabile, ma non doveva perdersi in ulteriori pensieri e doveva andare al cinema!
    Succedeva di rado che Leon uscisse di casa senza essere accompagnato dalla sua fidata Moeru e quella sera era proprio una di quelle occasione. Indossava fra l’altro un vestiario molto più sobrio rispetto al normale, composto da un giaccone color rosso con sotto una t-shirt nera né troppo larga né troppo stretta, il tutto contornato da dei jeans neri e scarpe da ginnastica bianche. Non si scordò però di portarsi dietro anche un paio di occhiali riposanti ed a lenti trasparenti, usate spesso e volentieri dal rosso quando si dava da fare nel creare e comporre le sue canzoni da esporre al grande pubblico.
    Decise di dirigersi al cinema senza usare nessun mezzo, anzi voleva proprio sgranchirsi un pò le gambe! Ci mise quindi alcuni minuti ad arrivare davanti alla struttura, ed una volta lì andò a far sbattere piuttosto rumorosamente entrambi i palmi delle mani, creando un suono abbastanza udibile.
    Andò poi a sfregarsele in modo piuttosto evidente accompagnato da un espressione soddisfatta e beffarda che si dipinse sul suo volto.

    Bene bene, ci siamo!
    Disse in modo convinto, andando ad alzare il braccio sinistro verso il cielo andando a chiudere infine il pugno. Leon lasciò perdere i gesti eclatanti successivamente entrò finalmente ed una volta per tutte in quella struttura!
    Ed una volta dentro si trovò davanti ad una scena, che per alcuni attimi lo lasciò abbastanza perplesso. Infatti una ragazza dalla chioma bianca stava visibilmente discutendo con il bigliettaio del cinema, in modo abbastanza animato tanto che l’uomo vedendosi in difficoltà fece un cenno evidente alle guardie.
    Un tipo di situazione, che non solo stava mettendo a disagio Leon, ma pure l’atmosfera dentro a quel cinema, il tutto venne amplificato dall’espressione che assunse la ragazza nel vedere le guardie dirigersi verso di lei.
    Il rosso decise di affrettare il passo, avrebbe utilizzato la momentanea disattenzione della ragazza per passare ed andare davanti al bigliettaio.

    Salve! Un biglietto per l’oscuro presagio.
    Lei è maggiorenne? Nel caso non lo fosse la pregherei di scegliere un altro film, ma se è invece dell’età giusta basta solo che mostri un documento d’identità che confermi tutto ed il gioco è fatto.
    Leon estrasse rapidamente il documento che il bigliettaio gli aveva chiesto e andò a consegnarglielo, con l’uomo che iniziò a verificare se Leonhart avesse l’età giusta per poter entrare nella sala dove era proiettato il film.
    Mentre l’uomo controllava ancora i dati Leon aveva la ragazza dai capelli bianchi poco distante e rispettivamente sulla sua sinistra, voltò verso di lei lo sguardo inarcando il sopracciglio perplesso.

    OH!!! Erika ma sei tu? Da quanto tempo!
    Esordì con il suo modo di fare molto energico, sapeva benissimo che in quel frangente stava mentendo ma sapeva anche che qualche istante prima la ragazza stava battibeccando col bigliettaio data la sua età. Un fulmine sicuramente a ciel sereno per la ragazza, ma magari con quella presa di posizione da parte del rosso forse avrebbe potuto aiutarla ad entrare? Forse.
    Potevi avvertire che tornavi in città, non sò con una mail o una chiamata.
    Leonhart è tutto a posto, puoi entrare.
    Il bigliettaio sembrò rimanere sorpreso dalle parole di Leonhart, tanto che sembrò far cenno di aspettare agli uomini della sicurezza.
    Erika che tra l’altro non era un nome scelto così a caso da parte del rosso, ma era invece il nome della figlia della Kinding, non che la famiglia che venne presa di mira da Zurak e la sua legione di demoni. E la ragazzina aveva come singolare particolare il fatto che anche lei, come la ragazza di fianco a Leon, fosse nata con la chioma bianca.

    Ragazzina, il signor Leonhart dice il vero? Nel caso, se il ragazzo è d’accordo può accompagnarti lui a vedere il film.
    Il bigliettaio sembrò essersi forse convinto della recita del ragazzo, ma ora la palla sarebbe stata passata rapidamente nelle mani di chioma bianca. Con Leonhart che cercò di farle capire con lo sguardo che forse era meglio assecondarlo, se veramente voleva vedere quel film. Ma ora spettava alla ragazza decidere, che avrebbe fatto?
    Inizio ad avere voglia di pop corn.
  2. .
    La situazione in quella sala di attesa diventò via via più stramba, non solo il rosso era entrato stendendo un piccolo ladruncolo infame, ma una strana donna sembrava essersela presa evidentemente troppo con l’autorità competente, suscitando l’attenzione di Leon.
    Cercò di non darlo troppo a vedere, ma pensava che sotto sotto quella donna fosse la complice di quel ragazzino, recitando quella parte in modo piuttosto certosino, non c’era altro da dire. Per scoprire se la sua intuizione era errata o meno, iniziò a chiedere ai vari presenti di chi fosse quel borsello ancora attaccato saldamente al manico della Moeru. Fortunatamente l’indolenzimento del braccio sinistro sembrò alleviarsi in modo più drastico, facendo ritornare il braccio ai suoi vecchi fasti.
    La ricerca si dimostrò abbastanza infruttuosa, anche perché nessuno dei presenti sembrava essere il proprietario di quel borsello, ma la situazione andò immediatamente a cambiare. Infatti la donna che Leon pensò essere complice del ragazzino, scatto in avanti dicendo proprio che quel borsello era suo. La donna che in quel momento, non solo aveva dimostrato una velocità notevole sia nello scattare che nel riprendersi quel borsello, sembrava piuttosto innervosita.
    Era veramente suo quel borsello?

    Dirlo subito che era tuo, no? Uhm
    Però ti muovi bene, nonostante il tuo petto piuttosto sviluppato.

    Non credeva molto alle parole della donna, ma gli diede il beneficio del dubbio e cercò di assecondarla limitandosi anche a sparare una grossa frecciatina sul seno voluminoso della donna. Quella faccenda gli stava puzzando sempre di più e doveva risolverla in modo veloce, così avrebbe potuto una volta per tutte dirigersi dall’idraulico di fiducia, così da poter riparare il suo problema casalingo.
    Ma l’attenzione di Leon venne attirata da un particolare, la strana donna dal petto troppo voluminoso, si interessò in modo abbastanza preoccupante alla Moeru. Che diamine voleva? Specialmente verso il rosso che aveva pure perso tempo nel tentativo di riportare il borsello al legittimo proprietario.

    Hei hei hei, sottospecie di tettona, datti una calmata!
    Io non ti dò proprio un cazzo, e per carità non fraintendere le mie parole però…

    Non ebbe nemmeno il tempo di concludere la frasa che la donna cercò di arraffare immediatamente la chitarra, con Leon che fù costretto ad indietreggiare di circa 1 metro da lei, per evitare di essere disarmato della Moeru.
    Non osare, toccare la chitarra con quelle tue manacce, innanzitutto tu chi cazzo saresti?
    Disse in modo quasi rabbioso mentre la donna si mostrò abbastanza scortese in quel frangente, con un Leonhart che trovò evidentemente fondati i suoi sospetti. Quella donna era un ladro a sua volta ed ora ne aveva le prove! Anche se come un idiota nemmeno lui si era presentato in quel frangente, e doveva porvi rimedio.
    Oh bhe, puoi chiamarmi semplicemente Leon o Leo. Ma....
    Madonna di quella madonna, non ti azzardare a rimettere le mani sulla chitarra!

    Sulla parte sinistra della testa di Leon si andò a formare una vena piuttosto grossa e pulsante, l’atteggiamento di quella donna lo aveva visibilmente spazientito ed era innegabile che l’aria in quella sala d’attesa si sarebbe accesa in qualcosa di non molto rassicurante. Con Leonhart che andò ad impugnare la Moeru con entrambe le mani, come ogni buon vecchio chitarrista che si rispetti.

    Leonhart Smith

    » Status Fisico: Illeso col braccio (SX) tornato bello barzotto
    » Status Psicologico: Spazientito ed arrabbiato.
    » Energia: 50/50
    » Potere: Moeru Ikari [Rilasciata]
    Livello 1
    - La resistenza della chitarra è leggermente inferiore all'acciaio.
    - Nello stesso turno, Leonhart può suonare una sola melodia alla volta. La Symphony of Destruction non rientra nel numero massimo di melodie, in quanto non è una tecnica.
    - Le esplosioni generate dalle melodie oltre al danno da impatto infliggono anche un leggero danno da ustione.
    - Dopo aver suonato 5 melodie diverse, la chitarra si accende di energia incandescente che rende gratuita la prossima tecnica attivata.
    » Tecniche usate:
    ✘ ///
    » Equipaggiamento:
    ✘///
    » Note:
    ✘ Moeru Ikari (Impugnata con entrambe le mani)
    ✘ Melodie Suonate 0/5

  3. .
    Signore e signori bellissimi, se qualcuno è interessato ad una role mi faccia sapere.
    Nel frattempo allego il PG in combo pure la scheda giocatore.
    Role ovviamente normale o hentai, dato che di combattimenti ne ho 3 aperti.
  4. .
    Ella, ero un pò dubbioso sullo svolgimento della tua azione e chi ne sarebbe risultato vittorioso fra le nere spirali ed lo scudo crociato.
    Infatti (se vai a vedere su discord, dove ho chiesto aggiornamenti in merito). Mi hanno detto che le nere spirali trapasserebbero lo scudo e quindi il danno lo subiresti comunque, anche se magari in modo più lieve rispetto a non averlo attivato.
    Comunque detto questo, se vuoi mantenere la tua azione basta che modifichi quel poco che basta e si può procedere oltre.
  5. .
    Rimase piuttosto soddisfatto e colpito, ancora non credeva che la sua tattica fosse andata a segno e non potè fare a meno che sorridere in modo beffardo. Mossa che non solo si rivelò in quel frangente molto funzionale, e che probabilmente gli avrebbe permesso non solo di mettere le mani sul Gashat ma pure di effettuare il suo primo punto? Probabile, anche perchè il direttore della Genm Corp sembrò molto sorpreso ed esterrefatto dalla mossa del rosso.
    Infatti il globo di energia, esplodendo andò a creare un'onda d’urto abbastanza forte non solo da staccarlo dal sostegno ma pure da lanciarlo a circa 1 metro dal centro e distante dalla porta di Leonhart di ben 6,50 metri.

    Eheh non te l’aspettavi eh? Ho preso ispirazione dal tuo braccione esplosivo!
    Però vediamo se è vero quello che stai dicendo, e se Dangerous Zombie è così veloce come dice!

    Una punzecchiatura palesissima, voleva vedere se i nervi di Kuroto avessero ceduto alla sua provocazione oppure se il folle programmatore avrebbe provato un approccio più intelligente, data la sua attuale posizione nel campo.
    Ma non doveva perdere ulteriore tempo, anche perchè ora il Gashat era a 50 cm da lui e quindi facilmente raccoglibile dal rosso, con un Kuroto ancora distante ed invece il Gashat a 50 cm da lui, anche perchè in quel momento il direttore della Genm Corp era distante 3 metri dal Gashat.
    Infatti Leonhart voltandosi repentinamente, e quindi dando le spalle a Kuroto, impugnò la Moeru con la mano destra con la cassa della chitarra rivolta verso il Gashat.
    Iniziò a correre verso la propria porta, e nel farlo con la cassa della chitarra andò non solo a toccare il Gashat ma gli diede anche una spinta abbastanza forte da permettere a quell’oggetto di scivolare sul pavimento, arrivando vicinissimo alla porta del rosso.
    Leonhart continuò a correre fino a quasi 2,50 metri dalla propria porta, cosa avrebbe fatto Kuroto in quel momento? Avrebbe scattato verso Leon cercando di interrompere la sua corsa oppure avrebbe atteso che Leon effettuasse il primo punto, così da avere un netto e sicuramente assoluto vantaggio nella discesa del nuovo Gashat?
    Anche perchè se il direttore della Genm Corp non avesse interferito, molto probabilmente Leonhart sarebbe stato in grado di raggiungere una volta per tutte la sua porta ed effettuare il suo primo punto, usando il Gashat.


    Leonhart Smith

    » Status Fisico: Numerose ferite medie da lacerazione nella zona addominale e sulle gambe, con alcuni frammenti rimasti infilzati nella carne.
    » Status Psicologico: Dolorante e concentrato.
    » Energia: 21/50
    » Potere: Moeru Ikari [Rilasciata]
    Livello 1
    - La resistenza della chitarra è leggermente inferiore all'acciaio.
    - Nello stesso turno, Leonhart può suonare una sola melodia alla volta. La Symphony of Destruction non rientra nel numero massimo di melodie, in quanto non è una tecnica.
    - Le esplosioni generate dalle melodie oltre al danno da impatto infliggono anche un leggero danno da ustione.
    - Dopo aver suonato 5 melodie diverse, la chitarra si accende di energia incandescente che rende gratuita la prossima tecnica attivata.
    » Tecniche usate:
    ✘ ///
    » Equipaggiamento:
    ✘ ///
    » Note:
    ✘ Moeru Ikari rilasciata e impugnata (Mano DX)
    ✘ Melodie Suonate 5/5 (Possibilità di sferrare una tecnica a costo gratuito)
    ✘ Distanza dalla porta 2,50 metri
    ✘ Gioco in Campo (a 7,50m dal centro, vicinissimo alla porta di Leonhart)
    ✘ Punti ottenuti 0/3

  6. .
    Rimase sorpreso nel vederla ridere, così di gusto? Non sapeva bene come interpretare quella situazione, evidentemente i bicchierini di troppo si stavano facendo sentire ai danni della ragazza. Leon continuò ad ascoltarla imperterrito e con gli occhi sgranati, ci rimase parecchio male quando non seppe rispondere a quel semplice indovinello. Sperava in qualche risposta succosa e divertente, ma evidentemente la ragazza non si sprecò più di tanto a cercare una valida risposta.
    Leon che tra l’altro continuò a bere quel milkshake in modo piuttosto rumoroso, dando alla fine un grosso colpo. Infatti con tutta la forza che aveva in corpo, tirò sù il restante liquido freddo presente dentro al bicchiere, lasciandosi sfuggire un espressione piuttosto sofferente chiudendo anche gli occhi.

    ARGH! Cervello ghiacciato, cazzo!
    Infatti per qualche secondo sentì il suo cervello, come se fosse dentro al secchio pieno di ghiaccio destinato ad accogliere una succosa e deliziosa bottiglia di champagne, ma quello non era il caso di quella situazione. Ma decise che doveva riprendersi, andò quindi a spalancare gli occhi nuovamente per tornare a guardarla.
    Io non direi forse, è stata la migliore esibizione della tua vita!
    E non lo dico per vantarmi, assolutamente no!

    Commentò in modo vistoso quell’ultima parte, alzandosi poi dallo sgabello così da assumere anche un’espressione più seria e meno scherzosa di prima. Non voleva sembrare minaccioso od altro, ma voleva spiegare le cose come stavano e soprattutto in modo chiaro e senza mezzi termini.
    Quindi hai detto di chiamarti Layla? Sappi una cosa, io in questo lavoro sono….. IL MIGLIORE.
    Non lo pensava di certo al 100%, ma sicuramente un fondo di verità nelle sue parole poteva esserci. Era curioso di testare la reazione di quella ragazza, era evidente come il suo carattere fosse prettamente timido e poco fiammeggiante come quello di Leon ma era curioso di vedere se era in grado di accenderla.
    Non sarebbe stato sicuramente facile, ma forse poteva lavorarci. Gli fece un leggero inchino per essersi presentata, decidendo quindi di tornare a sedersi sullo sgabello, accavallando un attimo le gambe.

    E dimmi un pò Layla, cosa faresti nella tua vita? Studi? Aspirazioni?
    Forse troppe domande? Evidentemente sarebbe risultato in quel momento troppo invasivo, ma alla fine la curiosità aveva preso il sopravvento su di lui. In fin dei conti molti giorni prima di incontrare Layla aveva conosciuto alcune persone dalle qualità prettamente straordinarie, specialmente una donna in particolare che lo aveva attratto fin da subito. Ma quelli erano altri discorsi, quello che voleva sperimentare era scoprire se anche Layla fosse un diamante interessante come le persone che aveva conosciuto.
    Prenditi pure tutto il tempo di rispondere, e se non vuoi… Beh, pazienza.
    Però vediamo che sai fare, ragazza!

    Ennesimo frecciatina, quasi come se gli stesse lanciando una sfida. Come avrebbe reagito o risposto la ragazza?
  7. .
    Ancora una volta, il buon vecchio Leonhart doveva dire addio alle ultime somme di denaro guadagnate precedentemente, grazie alle sue esibizioni in alcuni bar di Londra per potersi permettere il lusso di aggiustare la cassetta del water di casa. Quella maledettissima e demoniaca scatola di plastica aveva iniziato a dar problemi di funzionamento già da alcuni giorni, favoriti anche da uno scarico infame che di certo non aiutava, mai nella vita!
    Doveva recarsi a chiedere aiuto ad un professionista del mestiere, anche perchè non voleva di certo ritrovarsi il bagno allagato con presenti anche alcune scorie “radioattive” poco simpatiche e soprattutto igieniche. Doveva recarsi dal suo idraulico di fiducia, situato poco più avanti dell'aeroporto di Londra. Quel giorno però sentiva in un certo senso un brutto presentimento, non sapeva spiegarsi cosa fosse quello strano sentimento che lo attanagliava e lo preoccupava, ma aveva dannatamente bisogno di quell’uomo!
    Decise quindi di munirsi della sua solita ed ormai abituale custodia da chitarra, dove andò a collocare la sua inseparabile compagna di vita, la Moeru già trasformata in chitarra andando poi ad incamminarsi.
    Il cammino di Leon durò per alcuni minuti, fino ad arrivare a qualche metro di distanza dall'aeroporto. La situazione nelle vicinanze era piuttosto tranquilla, il tutto probabilmente dovuto al fatto che quel giorno essendo settimanale era poco frequentato dal pubblico? Probabilmente, ma ciò che attirò più di tutti la sua attenzione era un singolare individuo che con fare molto sospetto stava cercando di allontanarsi da quella zona. Il rosso però era sicuro, probabilmente non al 100%, che quell’uomo aveva compiuto evidentemente qualche crimine nella sala d'attesa dell'aeroporto. Anche perchè il suo modo di fare risultava abbastanza sospetto. Tanto che Leon si tolse di dosso la custodia della chitarra imboscandosi dietro ad un piccolo cespuglio, così da valutare meglio la situazione. Quando il tizio partì di nuovo correndo, venendo incontro a Leon, il ragazzo immediatamente sganciò la zip della custodia in modo tale da estrarre la Moeru pronto ad intercettarlo!

    FUORI CAMPOHHHH!
    Urlò palesemente per distrarre il malcapitato. Uscendo poi allo scoperto una volta per tutte, così da tirargli col retro della chitarra, una grossa padellata dritta sul faccione stendendo sul colpo il malcapitato. Quell’uomo però sembrava tenere saldamente nascosto sotto la giacca quello che sembrava essere un borsello. Il colpo che gli sferrò Leonhart ovviamente lo avrebbe tenuto tramortito per alcuni minuti, così da facilitargli il compito di consegnarlo alle autorità competenti.
    Ah allora è così? Piccolo ladruncolo infame, ora subirai le conseguenze del tuo gesto.
    Si inzainò nuovamente la custodia della chitarra, prendendo poi il borsello e legandolo al manico della Moeru portandosi poi la chitarra sulla spalla destra.
    Doveva portare il povero malcapitato alla guardia di sicurezza, che probabilmente avrebbe risolto ogni inconvenevole.
    Leon si abbassò leggermente, tanto che con la mano sinistra andò a prendere il collo della maglia, iniziando a trascinare quel tipo con la forza.

    Cazzo, sei pesante però….
    Borbottò fra sé e sé mentre erano quasi arrivati all’entrata dell'aeroporto, forse la sensazione che provò prima di uscire di casa poteva essere una sorta di avvertimento di quello che poi successe lì davanti all'aeroporto? Possibile ma ormai era una cosa che avrebbe dovuto lasciarsi alle spalle, anche perchè aveva fra le mani quello che poteva essere un ladro.
    ARGH! Ho tutto il braccio indolenzito, mannaggia a te piccolo stronzetto.
    Borbottò nuovamente, mentre lasciò andare il corpo ancora tramortito del ragazzo. Si scrollò per un pò il braccio sinistro, sentendolo indolenzito dallo sforzo compiuto.
    Il borsello di chi sarebbe?
    Chiese in modo cortese ai presenti nella sala d’attesa, mentre continuò a scrollarsi il braccio sinistro. Di chi era quel borsello? E soprattutto doveva sbrigarsi, aveva un compito di vitale importanza da portare a termine!


    Leonhart Smith

    » Status Fisico: Illeso col braccio (SX) leggermente indolenzito, ma nulla di grave.
    » Status Psicologico: Perplesso.
    » Energia: 45/50
    » Potere: Moeru Ikari [Rilasciata]
    Livello 1
    - La resistenza della chitarra è leggermente inferiore all'acciaio.
    - Nello stesso turno, Leonhart può suonare una sola melodia alla volta. La Symphony of Destruction non rientra nel numero massimo di melodie, in quanto non è una tecnica.
    - Le esplosioni generate dalle melodie oltre al danno da impatto infliggono anche un leggero danno da ustione.
    - Dopo aver suonato 5 melodie diverse, la chitarra si accende di energia incandescente che rende gratuita la prossima tecnica attivata.
    Attivazione: 5
    » Tecniche usate:
    ✘ ///
    » Equipaggiamento:
    ✘///
    » Note:
    ✘ Moeru Ikari (Nella custodia e successivamente impugnata e appoggiata sulla spalla DX)
    ✘ Melodie Suonate 0/5

  8. .
    Leon era ancora saldamente seduto su quella panchina, con la cassa della chitarra ben appoggiata sulla sua gamba sinistra mentre la paletta della chitarra era rivolta verso destra, il tutto contornato dalla presenza statuaria di capelli di ghiaccio ancora davanti a lui.
    Però la situazione stava degenerando sempre pi più, e di certo il carattere di capelli di ghiaccio non migliorò le cose mai nella vita, anzi! Sembrò arrabbiarsi ancora una volta ed in modo ancora più rabbioso di prima, con Leonhart sempre più perplesso di quell’assurda situazione grottesca. Ma realmente, che tipo di problemi mentali aveva quella donna? In fin dei conti era un discorso veritiero quello che fece Leonhart, alla fine era palese come la Moeru a conti fatti fosse nettamente di design più interessante ed accattivante di quel pezzo di metallo posseduto dalla donna. Ma capelli di ghiaccio sembrava non essere della stessa opinione, definendo la sua chitarra come un ammasso di latta, un'offesa che lo lasciò stupito e soprattutto di stucco.
    Era inutile negare che la donna non si fece attendere a rispondere per le rime, ed in un certo senso la cosa lo ferì come una pugnalata al petto, ma non solo capelli di ghiaccio era brava ad offendere ma sembrava pure molto brava a darsi da fare anche coi fatti. Lanciando sulla Moeru non uno ma ben due shuriken, che andando a scontrarsi con le forme sinuose della chitarra, crearono alcune piccole scintille di attrito.

    Hei! Si rovi…..
    Non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase, dato che capelli di ghiaccio era pronta ad un ennesimo e nuovo attacco. Ma non un colpo normale, voleva colpire Leon con un affondo piuttosto importante e se lo avesse colpito da quella distanza, sicuramente sarebbe stata una situazione abbastanza dolorosa.
    Il colpo scagliato da capelli di ghiaccio, aveva come obbiettivo proprio il fianco destro di Leon, sfortunatamente per il ragazzo quella parte del corpo non era “protetta” dalla Moeru. Ma in ogni caso un possibile modo di salvarsi c’era.
    Infatti Leon con entrambe le mani andò a sollevare quel tanto che bastava la chitarra, in modo tale che la punta della spada andò a scontrarsi con la superficie della chitarra.
    Sulla parte destra della testa di Leonhart andò ad ingrossarsi in modo piuttosto evidente una vena, doveva rispondere a quella dichiarazione di sfida.

    Alla fine era questo che volevi fin dall’inizio, eh? Questa, in un modo o nell'altro me la pagherai.
    Con il braccio sinistro ancora intento a sorreggere la chitarra Leonhart lasciò andare la presa della mano destra dal manico, girandola verso il fianco destro della donna, col palmo rivolto verso l’alto. Un’azione di certo non fatta a caso. Dato che dalla mano di Leon, partirono ben 5 fasci di energia oscura, mirati a colpire il fianco destro della donna. Con l'intenzione di usare quei fasci neri, in modo tale da provare a trapassarla da destra a sinistra
    La distanza ravvicinata dei due probabilmente non avrebbe aiutato capelli di ghiaccio, ma mai dire mai!
    Anche perché Leon era curioso di scoprire se oltre a quelle parole dette in modo molto rabbioso, c’era anche molto altro arrosto!


    Leonhart Smith

    » Status Fisico: Illeso.
    » Status Psicologico: Perplesso e irritato.
    » Energia: 35/50
    » Potere: Moeru Ikari [Rilasciata]
    Livello 1
    - La resistenza della chitarra è leggermente inferiore all'acciaio.
    - Nello stesso turno, Leonhart può suonare una sola melodia alla volta. La Symphony of Destruction non rientra nel numero massimo di melodie, in quanto non è una tecnica.
    - Le esplosioni generate dalle melodie oltre al danno da impatto infliggono anche un leggero danno da ustione.
    - Dopo aver suonato 5 melodie diverse, la chitarra si accende di energia incandescente che rende gratuita la prossima tecnica attivata.
    » Tecniche usate:
    ✘ Juinjutsu #10: Nere spirali
    Utilizzabile solo con una mano, dalle dita partiranno 5 fasci di energia oscuri larghi quanto un dito umano, che andranno verso la direzione in cui erano posizionate le dita e si estenderanno fino ad un massimo di 10 metri. Sono veloci e potenti, trapassano facilmente la carne umana come se fossero proiettili di elevato calibro irradiati di energia e sono anche molto potenti su barriere energetiche. Spariscono dopo aver lanciato l'attacco.
    Costo: 15
    » Equipaggiamento:
    ✘///
    » Note:
    ✘ Moeru Ikari rilasciata e impugnata (Solo col braccio sinistro)
    ✘ Melodie Suonate 0/5

  9. .
    Chiedo cortesemente l'archiviazione di questo pg!
  10. .
    Era innegabile l’atteggiamento dispotico e propenso alla rissa da parte della russa. Non riusciva ancora a capacitarsi del perchè lei ce l'avesse con lui, che avesse preso magari una storta scendendo dal letto oppure quel suo atteggiamento dipendeva dalla mancanza di attenzioni del suo ragazzo? Probabile, anche perchè era risaputo come le donne in carriera fossero sessualmente frustrate.
    Leon provò a mantenere la calma, nonostante l’atteggiamento piuttosto bellicoso da parte della donna. Voleva provare a non cedere alla rabbia, voleva provare per almeno una volta nella vita ad essere una persona diversa, una persona migliore di quella che era nonostante in quella situazione la cosa era dannatamente dura e difficile.
    Alzò il sopracciglio destro ancora più perplesso, nel vedere la donna prendere la sacca della chitarra e lanciarla in mezzo alla strada.
    Avrebbe voluto andare immediatamente a riprenderla da terra e riportarla ancora una volta ben riposta sulla panchina, ma non ne ebbe il tempo di farlo, dato che la donna si piegò verso di lui in maniera vertiginosa.

    Signorina, così le si vede la scoll…
    Wo wo wo, ma ti dai una calmata? Che è tutta sta rabbia? Zia hai bisogno di un calmante, dico seriamente.
    Comunque non mi sembra di essere così tanto ingombrante da impedire l’arrivo di gente o simili….. Che stai facendo?

    Sottolineò parecchio quell’ultima domanda, nel vederla sfoderare una katana e conficcarla nel terreno, sembrava proprio che volesse assumere tutta l’aria della mitica ed inimitabile guardiana della strada. Cosa che lasciò ancora una volta perplesso Leonhart, gli succedeva poche volte che non sapesse cosa dire o che pesci pigliare, e ora si trovava proprio in una di quelle situazioni.
    Signori e signore ecco a voi la guardiana della strada!
    Devo ammettere che la tua katana è parecchio interessante, ma la mia è molto meglio.

    Disse tamburellando il manico della chitarra e assumendo uno sguardo di netta superiorità, era curioso di vedere cosa avrebbe fatto quella donna in quel momento.
    Anche se però doveva ammettere che la katana in possesso di Leon era in assoluto, migliore di quella posseduta da capelli di ghiaccio.


    Leonhart Smith

    » Status Fisico: Illeso.
    » Status Psicologico: Perplesso.
    » Energia: 50/50
    » Potere: Moeru Ikari [Rilasciata]
    Livello 1
    - La resistenza della chitarra è leggermente inferiore all'acciaio.
    - Nello stesso turno, Leonhart può suonare una sola melodia alla volta. La Symphony of Destruction non rientra nel numero massimo di melodie, in quanto non è una tecnica.
    - Le esplosioni generate dalle melodie oltre al danno da impatto infliggono anche un leggero danno da ustione.
    - Dopo aver suonato 5 melodie diverse, la chitarra si accende di energia incandescente che rende gratuita la prossima tecnica attivata.
    » Tecniche usate:
    ✘ ///
    » Equipaggiamento:
    ✘///
    » Note:
    ✘ Moeru Ikari rilasciata e impugnata (Entrambe le mani)
    ✘ Melodie Suonate 0/5

  11. .
    Ascoltò con molta attenzione le parole della ragazza, rimanendo piuttosto curioso e sorpreso del suo atteggiamento. Sembrava che in un certo senso la sua interlocutrice fosse, un pò spenta caratterialmente, tanto che per un attimo gli ricordò Solomon.
    Leon non sapeva se fosse il suo reale carattere oppure era tutto merito di quella bevanda alcolica che stava sorseggiando. Era come trovarsi davanti ad una sorta di rebus femminile in quel momento, tanto che inarcò momentaneamente il sopracciglio.

    Bhe dovrai ammetterlo, prima o poi, che questa esibizione è stata la migliore della tua vita. Oppure mi sbaglio?
    Disse col suo tipico modo di fare da spaccone, andando ad alzare il braccio destro indicandola con l’indice. Leonhart era un tipo molto espansivo e alcune volte dava proprio il peggio di sé, come in quel momento, dato che le fece anche l’occhiolino mentre la stava indicando.
    Ma la cosa che lo lasciò stupito fu la sua domanda, veramente pensava che un artista rivelasse tutti i suoi trucchi al primo colpo? Sicuramente la domanda della ragazza non era proprio quello che sperava, ma magari gli avrebbe dato l’opportunità del dubbio e forse gli avrebbe pure spiegato qualcosina? Probabilmente.

    Nate portane un altro anche a me, insieme a quello della ragazza possibilmente.
    Una volta che Nate accettò anche l’ordinazione del rosso, Leon tornò in postura quasi del tutto eretta su quello sgabello e socchiudendo per un attimo gli occhi. Andò a far scontrare entrambe le sue mani, in modo piuttosto forte, andando ad assumere quasi una posa da preghiera riaprendo però gli occhi.
    Bene bene bene, abbiamo qui una ragazza curiosa e volenterosa di scoprire i segreti di un artista, eh?
    Però c’è una cosa che dovresti imparare immediatamente è che non si chiedono i segreti ad un artista! Ma tralasciando questo, si potrebbero essere canzoni fatte e create da me oppure semplicemente prese dal web…. Indovina un pò, prova a svelare questo arcano segreto, dai!

    Quasi un invito da parte di Leon nei confronti della sua interlocutrice, era curioso di scoprire a quale conclusione l’avrebbe portata il suo ragionamento, mettendoci un pizzico piuttosto elevato di ironia quasi come se volesse in quel momento lanciargli una piccola sfida. Mentre nel frattempo i due milkshake che avevano ordinato, finalmente fecero capolino sul bancone.
    Col braccio destro andò a prendere il bicchiere sul bancone, sorseggiandolo per alcuni istanti ma allo stesso modo fastidioso e rumoroso di prima, ritornando poi con lo sguardo sulla ragazza.

    MA!! Dimmi un pò, signora della notte, quale sarebbe il tuo nome?
    Nel dubbio mi presento, io sono Leonhart Smith.
    Ma puoi chiamarmi Leo, Leon… come preferisci!

    Esordì finalmente col presentarsi una volta per tutte, tornando poi a sorseggiare nuovamente il milkshake.
    La ragazza sarebbe riuscita a venire a capo del piccolo quesito che gli aveva posto, e soprattutto avrebbe rivelato il suo nome? Bisognava semplicemente attendere il momento propizio per scoprirlo.


    Edited by Deva - 21/2/2019, 00:03
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    Leon continuò quella sua esibizione pubblica senza alzare mai lo sguardo, era concentrato più che mai a finire di comporre quella sequenza incredibile ma soprattutto veloce di note. Un'abilità fuori dal comune e sicuramente superiore di un chitarrista alle prime armi, finita quella sequenza andò a sollevare nuovamente lo sguardo.
    Ci rimase di stucco nel notare che davanti a lui era presente un gruppetto piuttosto sostenuto di persone. Era anche presente un gruppetto di bambini che li in prima fila sembrava stessero tenendo il ritmo, battendo il piede a terra.

    Ohoh vedo che si è formato un pubblico abbastanza sostenuto!
    Bene bene signori belli, come state? Vi è piaciuta questa piccola esibizione?

    In quel preciso momento il pubblico sembrò essere piuttosto entusiasta delle parole di Leonhart, reagendo in modo abbastanza fragoroso alla richiesta e di certo il ragazzo non potè star con le mani in mano, no! Doveva darne di più, molto di più.
    Abbassò nuovamente lo sguardo riprendendo a strimpellare nuovamente, una nuova musica iniziò a riecheggiare in quella piccola porzione di strada, una musica stavolta più pesante e rockettara rispetto a prima, un ritmo sicuramente più nelle corde del rosso.
    Inutile negare che alcuni degli spettatori li presenti avevano iniziato a videoregistrare quella piccola esibizione, e Leon accortosi di questo avvenimento alzò lo sguardo verso di loro lanciando a tratti anche alcuni sorrisi. In mezzo a quel pubblico però notò qualcosa di singolare e difficile da comprendere, infatti era presente una strana ragazza dalla carnagione nettamente differente da quella dei presenti, che stava provando a farsi strada nel gruppo.
    Scrollò per un attimo la testa, pensando che evidentemente fosse un singolare scherzo della natura, ma non fù così…
    Infatti quella che aveva “davanti” era proprio una ragazza, probabilmente non di razza umana ma pur sempre una ragazza. Abbassò nuovamente il capo concentrandosi sul finire quella sua esibizione.

    Ed anche questa è fatta, signori belli! Spero vi siate divertiti!
    Disse alzandosi da quella panchina e ringraziando cortesemente il piccolo pubblico che perse tempo ad ascoltarlo in quel frangente, notò tra l’altro che la ragazza con la pelle grigia sembrava essere sparita dalla circolazione. Segno che forse era stato evidentemente uno strano scherzo del destino? Molto probabile.
    Mah chissà, forse sarà semplicemente stato uno scherzo oppure la stanchezza per il viaggio? Uhm…. Bha vabbè, meglio rimettere in ordine la mia roba e raggiungere queste terme.
    Risultò molto pensieroso in quel frangente, evidentemente quello che aveva visto era stato senza ombra di dubbio un gioco di luci che gli aveva fatto sparaflesciare cose che in realtà non erano assolutamente vere. Rimanendoci un pò amareggiato, non era la prima volta che vedeva creature fuori dall’ordinario e di certo quella ragazza lo era. Probabilmente mentre si auto esponeva quel discorso, qualche orecchio indiscreta fosse rimasta ancora lì ad ascoltarlo?
    Prese nuovamente la custodia della Moeru, andandola ad inserire dentro di essa, inzainandosela successivamente. Non era il momento di perdersi in pensieri non troppo fondati, doveva raggiungere quella località termale.
    Era convinto che forse l’acqua calda lo avrebbe aiutato a risolvere quell'inconveniente, o forse no?
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    Ero molto indeciso fra il 2 il 5 e il 7. Ma proprio tanto indeciso, ma alla fine ho optato per il 2 dato che ho trovato l'idea del marchio ahegao veramente figa
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    Continuò a strimpellare rimanendo comodamente seduto su quella panchina, era difficile da ammettere per lui, ma quando suonava o comunque cantava in un certo senso era come se si isolasse dal mondo. Una cosa abbastanza strana ma comunque dannatamente vera, senza però tralasciare la presa salda delle sue labbra sul supplì, che ne frattempo diventò indiscutibilmente più tiepido.
    Mentre strimpellava sentì una strana voce dall’accento sicuramente russo ma alla quale per il momento non diede troppo peso, quando finì di suonare quel piccolo assolo rialzando di conseguenza gli occhi, si ritrovò davanti una strana donna vestita di tutto punto e con una chioma color azzurro. Ma chi diavolo era mai quella donna e soprattutto cosa voleva da lui in quel momento?

    Fufi ma fu fi faffo fei?
    Domandò Leon piuttosto stranito e curioso. Una domanda però che sicuramente sarebbe stata abbastanza difficile da capire, dato che come un idiota proferì parola dimenticandosi che la sua bocca era momentaneamente occupata da una pietanza tipica romana. Accortosi dell’intoppo, Leon prese di forza e con la mano destra il supplì mangiandolo letteralmente in faccia a quella donna, accorgendosi che era lei ad avere un accento russo e lo stava pure offendendo, seppur con modi piuttosto altolocati, lasciandolo sempre più perplesso. Quella donna si stava seriamente arrabbiando solo perchè Leonhart si stava cimentando una piccola esibizione pubblica? In fin dei conti la gente era piuttosto strana e soprattutto stravagante.
    Mi scusi?
    Ci vada piano con le parole signorina Vladimir, non credo di star commettendo un crimine che possa lenire la vita di ogni altro cittadino…. Quindi la pregherei cortesemente, dato che la mia esibizione le ha fatto schifo, di levare le tende e di non rompere cortesemente i coglioni.
    Grazie mille e scusi se prima, col supplì in bocca non si è capito nulla.

    Leonhart nonostante le velate offese, cercò di essere il più diplomatico e calmo possibile. Non voleva di certo causare una discussione che avrebbe potuto sfociare in qualcosa di molto peggiore, anche perchè ne avrebbe risentito la sua probabile carriera da musicista emergente.
    Ma la cosa che stranamente lo fece sbalordire più di tutte era proprio il fatto che in quel momento non perse assolutamente le staffe. Una cosa assai strana per uno come lui che perdeva la pazienza molto frequentemente o soprattutto facilmente. Cosa stava succedendo dentro di lui? Forse erano state le parole che gli aveva detto Nashandra alcuni giorni prima, oppure era merito di quel supplì?
    Conoscendo Leon probabilmente era stata quella fantasmagorica pietanza romana, che lo aveva mandato quasi in modalità zen.
    Mentre continuava a guardare quella donna, col sopracciglio destro alzato in modo perplesso. Anche perchè non riusciva a capacitarsi della presa di posizione della donna, specialmente anche quando parlò di alcune sue opere. Che fosse in qualche modo un artista anche lei, e proprio in quel momento il rosso stava invadendo il suo "campo di battaglia"? Probabilmente poteva essere una delle tante e possibili spiegazioni.


    Leonhart Smith

    » Status Fisico: Illeso.
    » Status Psicologico: Perplesso e stranamente calmo.
    » Energia: 50/50
    » Potere: Moeru Ikari [Rilasciata]
    Livello 1
    - La resistenza della chitarra è leggermente inferiore all'acciaio.
    - Nello stesso turno, Leonhart può suonare una sola melodia alla volta. La Symphony of Destruction non rientra nel numero massimo di melodie, in quanto non è una tecnica.
    - Le esplosioni generate dalle melodie oltre al danno da impatto infliggono anche un leggero danno da ustione.
    - Dopo aver suonato 5 melodie diverse, la chitarra si accende di energia incandescente che rende gratuita la prossima tecnica attivata.
    » Tecniche usate:
    ✘ ///
    » Equipaggiamento:
    ✘///
    » Note:
    ✘ Moeru Ikari rilasciata e impugnata (Entrambe le mani)
    ✘ Melodie Suonate 0/5



    CITAZIONE
    Edit: Corretto il contatore delle Melodie Suonate, da 1/5 a 0/5


    Edited by Deva - 20/2/2019, 21:26
  15. .
    Leonhart aveva proprio bisogno di prendersi una piccola ma importante vacanza. In quel periodo la richiesta delle sue esibizioni nei piccoli bar londinesi si era fatta piuttosto fissa e importante, tanto che capitava spesso e volentieri che la sua tenuta fisica e mentale fosse messa in seria difficoltà. Dava anima e corpo in quelle esibizioni, per accontentare al meglio i suoi fans e senza mezzi termini, ricavarne un guadagno che di certo poteva fargli più che comodo.
    Ma bisogno di riposarsi e soprattutto di rilassarsi, insomma aveva proprio bisogno di una dannata vacanza, e quale poteva mai essere la sua papabile meta? Proprio Roma, aveva visto in tv che nella città romana era stata aperta una stramba e singolare località termale in vicinanza di un centro commerciale piuttosto famoso, pubblicità che tra l’altro attirò senza ombra di dubbio maggiormente l’attenzione di Leonhart.
    Non aveva mai avuto l’occasione di poter testare una cosiddetta località termale, e questo fattore sicuramente influì sulla scelta della meta da parte del rosso. Una volta ultimati tutti i classici preparativi e accompagnato dalla sua ormai inseparabile Moeru trasformata e ben riposta nella sua ormai classica custodia si sarebbe diretto proprio a prendere l’aereo che lo avrebbe portato ad una parte della meta da raggiungere. Il viaggio sarebbe durato alcune ore, nelle quali Leon avrebbe potuto approfittare della comodità del suo sedile per schiacciare un pisolino piuttosto pesante e rumoroso, attirando anche l’attenzione indiscreta di alcuni passeggeri. Ma ormai che era nel mondo dei sogni poco gliene importava.
    Una volta atterrato, Leon si inzainò la custodia della pronto a dirigersi verso quella destinazione. Non era di certo la prima volta che si trovava a Roma, e più o meno aveva imparato ad orientarsi.

    Wow ho dormito come un sasso su quel sedile.
    Dannazione che mal di collo però…. AHHHHH che palle!

    Lo iniziò ad infastidire un leggero ma martellante dolore al collo, segno molto probabilmente di una postura innaturale avuta nel dormire sul sedile. Voleva arrivare alle terme così da gettarsi nell’acqua calda e rilassare una volta per tutte l’enorme fascio di muscoli che era diventato il suo corpo.
    Ci mise alcuni minuti prima di arrivare nelle vicinanze del centro commerciale e doveva ammettere che in quella via era dannatamente pieno di gente, tanto che avrebbe voluto cogliere l’occasione a suo vantaggio!
    Ebbene si, voleva compiere un esibizione proprio in quella via, un mero pretesto non solo per magari farsi qualche spicciolo ma per far conoscere anche la sua musica ai romani.
    Andò a sedersi su una panchina posizionata qualche metro ma sulla sua destra, era il momento di darsi nuovamente da fare!
    Estrasse la chitarra dalla sua custodia iniziando a strimpellare le sue corde di fuoco, iniziò con una piccola e leggera musichetta che iniziò ad attirare le attenzioni di alcuni passanti.
1768 replies since 30/9/2009
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