Sumie

Dati Anagrafici

~Nome prodotto e numero di serie ~ Sonmi/S 8432488
~Nome da ''individuo'' (autonomamente adottato) ~ Sumie.
~Soprannome ~ ''S''.
~Età ~ 1 anno e qualche mese. (Apparentemente, intorno ai 16-17 umani)
~Segni Particolari ~ Proprio come una bambola fatta a mano, anche Sumie presenta dei particolari caratteristici che esulano dal suo sembrare una dragonica. Il primo tra essi a saltare all'occhio è sicuramente l'eterocromia che presentano i suoi occhi, l'uno giallo (il destro) e l'uno verde (il sinistro), entrambi ornati da pagliuzze dorate che rendono le sue iridi ancora più ferine e particolari, quasi ipnotiche.
Più nascosto, è invece il codice a barre, accompagnato dal suo numero di serie e la sigla ''Sonmi'', che ha tatuata sulla nuca. (Sta bene attenta a non mostrarlo a nessuno. Mai.)
Infine, visibile solo quando la si vede mezza-nuda o meno, c'è una cicatrice sul suo ventre, posta in basso verso la linea del fianco sinistro. È un ricordo di un combattimento spaventoso, con un individuo altrettanto spaventoso. Una specie di memento che lei stessa ha impedito alla medicina moderna di cancellare.
~Fisico ~Sumie presenta tutto il fascino che una dragonica dovrebbe avere.
Quattro paia di piccole corna (rassomiglianti a quelle di un cervo, tipiche dei draghi cinesi) sono quasi celate dalla voluminosa massa di capelli verdi, lucenti e morbidissimi, che scivolano lungo la schiena sino a coprirle quasi interamente le natiche. Il viso è il risultato di un'attenta ricerca: le sopracciglia sottili e arcuate, le lunghe ciglia che ornano grandi occhi eterocromi, ferini ma espressivi, il naso piccolo e leggermente all'insù, che sta al centro di guance tonde e morbide, le labbra piccole ma piene, invitanti e rosse, che risaltano terribilmente sulla liscissima pelle nivea, lievemente verdastra. Un viso fatto per rappresentare ciò per cui ''Sumie'' è nata: la bellezza accompagnata dalla sensualità intrinseca, non ostentata. Sensualità nascosta nelle delicate e morbide forme, perfettamente proporzionate e rese un piacere per i sensi dal colore chiarissimo della pelle così come dalla consistenza morbida e liscissima della carne. Forme proporzionate alla statura minuta (162 cm), alle spalle femminili, all'addome piatto, ai fianchi pieni e morbidi, alle gambe lunghe, longilinee e perfette, così come alle mani e ai piccoli piedi, perfettamente curati. Una seconda (abbondante) di seno, compensata da un fondoschiena tondo e pieno, uno dei più invitanti che si possano immaginare.
Sebbene tutto ciò possa rivelarsi un vero Paradiso per chi abbia il piacere di venirne a contatto, Sumie fa di tutto per celarlo. Il suo abbigliamento solito è composto da diversi pezzi di vestiario recuperati da un ''raccoglitore per indumenti'' in cui è incappata per strada dopo la sua fuga: una felpa nera con cappuccio di ben 2 taglie in più della sua, che le fa dunque da vestitino, al quale ha levato le maniche troppo larghe e lunghe per lei; una sorta di collare legato da varie cinture che le nasconde il viso dal naso in giù, insieme al collo, delle autoreggenti nere e degli semplici scarponcini del medesimo colore ben più grandi e mascolini dei suoi piedi perfettamente minuti e femminili. Sotto indossa una semplice t-shirt bianca con rifiniture nere e degli slip che riprendono il colore di queste ultime così come delle calze.
Ciò che si riesce a scorgere sotto tutto questo è solo la pelle chiarissima ma leggermente verdastra, la lunga (2 metri) e grossa coda impossibile da celare così come i grandi occhi ferini che, almeno sotto il travestimento, appaiono quantomeno inquietanti.

~Psiche ~ Iperattiva, logorroica, giocherellona, estremamente invadente, sadicamente dispettosa: un vero ciclone. E' capace di entusiasmarsi per la minima cosa e difficilmente si lascia scoraggiare dagli ostacoli, persino da quelli che sembrano insormontabili.
Apparentemente prende tutto alla leggera. Odia chi si piange addosso e per questo lei per prima non lo fa mai. Se sente di voler piangere, se sente che la malinconia la sta cogliendo: allora sa che per lei è il momento di incazzarsi a morte o di ridere a crepapelle. Trasforma la tristezza in rabbia e spacca qualsiasi cosa le capiti a tiro, o più semplicemente inizia scherzarci su.
Non si può dire che reincarni proprio il drago tipo, anzi, è più esatto dire che di dragonico non abbia molto se non l'aspetto e l'orgoglio. (Mai tentare di calpestare il suo orgoglio, ci si potrebbe ritrovare con il naso rotto e forse qualcosa di peggio.)
Ciò che la caratterizza maggiormente è sicuramente la curiosità. Un'infinita, incontenibile curiosità che la spinge a fare domande indiscrete senza il minimo timore, come ad attaccarsi come una cozza a chi le sembra anche solo lontanamente interessante o la stimola in qualche modo. Da qui è facile dedurre quanto sia caparbia (o per dirlo papale: testarda peggio di un mulo) e come sia il tipo di ''persona'' che se ha qualcosa in testa la deve fare, punto.
Non ha peli sulla lingua, ovviamente, e ciò significa anche che sia decisamente poco dotata di cose come ''tatto'' o sensibilità, non perché sia crudele o lo faccia apposta, semplicemente è davvero poco abituata a trattare con il prossimo.
E' una ribelle, e per questo, proprio perché in teoria è nata per servire, odia quando qualcuno tenta di dirle cosa fare. Ciò non significa tuttavia che non sia disposta a servire quando lo ritiene utile, anzi, sa essere un' adorabile lecchina quando la situazione lo richiede. Come sa recitare/mentire perfettamente, o divenire improvvisamente civettuola e seducente, seppur non abbia mai visto un organo riproduttivo che non fosse l'immagine che le hanno impiantato in testa insieme alla lezione su come nascono i bambini.
Nonostante l'iperattività il modo in cui ama passare il tempo è oziare alla scoperta del mondo ''là fuori''. A tal proposito risulta particolarmente curiosa verso le ''peggio'' stupidate. Videogiochi, fumetti, cartoni animati, giocattoli e tutto ciò che serve per del buon e sano ''dolce far niente''.
Nonostante tutto ciò possa dipingerla come una ragazza spensierata e quasi ''sempliciotta'', tuttavia, gli obiettivi che si nascondono dietro le sue azioni sono tutt'altro che semplici o di poco conto. Primo su tutti: radere al suolo il laboratorio in cui è nata e mettere in testa ''agli originali'' che giocare con la vita degli altri non è mai una buona idea. Soprattutto perché, lei per prima lo sa, anche da un misero insetto può nascere qualcosa di grande.

Segni caratteristici:

-Va pazza per l'anguria e tutto ciò che abbia un sapore lontanamente simile.
-Ama disegnare, dipingere, ballare e cantare, ma è totalmente negata in ognuna di queste cose.
-Incredibilmente, seppur lo sopporti bene, odia il caldo.
-E' dotata dello stesso grado di pudore che avrebbe un animale selvatico.
-E' sonnambula.
-Nonostante la maggior parte del tempo sembri quasi infantile, a volte può risultare davvero saggia.
-Presenta qualche caratteristica ''animale'' dovuta alla razza dragonica, come un istinto predatorio intrinseco e ottime capacità d'adattamento.
-Ha un'ottima memoria e apprende molto velocemente. (Probabilmente le uniche caratteristiche da Sonmi ad appartenerle.)

~Backgroud ~
Sumie nacque nel 2107 in un dei meno importanti laboratori di ricerca e sviluppo della Cyphercorp, come esperimento N° 8432488, facente parte della catena ''Sonmi''.
I Sonmi non erano un progetto interessante come delle armi umanoidi, un esercito di cyborg pronto per la Quarta Guerra Mondiale o, ancora, esperimenti per la creazione di una razza superiore persino agli xenomorfi... nient'affatto. I cosiddetti ''Sonmi'', non erano altro che veri e propri giocattoli viventi, riproduzioni perfette di vita, create con l'unico scopo di intrattenere, servire (e persino sostituire nel lavoro, se richiesto) gli umani. Chi altri, se non loro, potevano inventarsi una cosa del genere?
Sumie, nello specifico, venne creata seguendo alla perfezione le caratteristiche fisiche e non di un dragonico, per venir poi destinata agli amanti del genere.
Sebbene ogni Somni venisse fornito di un carattere preimpostato su richiesta, però, qualcosa durante la sua formazione andò in modo diverso.
Un certo ''Allan Rogferson'', brav'uomo di famiglia che, seppur genio, non aveva mai avuto la minima intenzione di lavorare per la Cyphercorp (ne tanto meno partecipare al progetto riguardante i Sonmi) decise un giorno di voler mettere fine a quegli esperimenti che (Non solo lui) considerava ben oltre i limiti dell'accettabile.
Ovviamente, essendo una pessima idea quella di farsi un nemico come la Chyper, Allan dovette trovare il modo di portare a termine il suo obiettivo senza destare il minimo sospetto... E pensò di trovarlo creando ''Sumie''... O, per meglio dire, aggiungendo al progetto N° 8432488, una psiche non impostata e dei dubbi intrinsechi uniti a un'inarrestabile curiosità.
Fu proprio per tali motivi che Sumie mostrò sin dal principio una diffidenza verso il sistema così come un morboso desiderio di saperne di più.
A un mese di vita stava già indagando in segreto su cosa fosse la Chypercorp, cosa fosse il progetto Sonmi e, ancor più, il perché lei fosse diversa da tutti gli altri. Fu sempre per questo che provò una rabbia incontrollata scoprendo a cosa fosse destinata la sua creazione come quella degli altri Sonmi, con cui tuttavia non poteva legarsi in alcun modo per via delle loro menti preimpostate, create con schemi precisi indotti dagli scienziati stessi.
Inutile dire che nel giro di breve tempo si insinuò in lei, sino a crescere a dismisura, il desiderio di evadere dalla gabbia di menzogne e crudeltà in cui era intrappolata.
Inizialmente fu dura indagare sul sistema di sicurezza, escogitando un modo per fuggire, e fu anzi praticamente impossibile organizzare un piano di fuga con le poche informazioni che era riuscita a recuperare... finché non incappò nella ''leggenda di Sousuke Sakata''.
Ne parlavano due scienziati in corridoio, ignari del fatto che, a parte i vari ''Sonmi/burattini'' ad ascoltarli vi fosse anche qualcuno che dalla loro conversazione poteva trarre informazioni essenziali. E così Sumie venne a sapere che il modo più semplice per fuggire da quel posto poteva rivelarsi il canale destinato allo smaltimento di materiale di scarto e rifiuti tossici che si trovava nell'area F, unito alla corruzione di qualche scienziato facilmente manipolabile.
Non ebbe neppure bisogno della seconda parte del piano, perché Allan, l'uomo grazie al quale esisteva, l'aiutò a eludere la sorveglianza sino a raggiungere l'area F e, con essa, la libertà.
Là, tra liquidi di svariato genere e odore di morte, qualcosa nel corpo della ragazza mutò per sempre, e ciò che sino a quel momento era stato meno di un semplice umano privo di abilità, divenne ''qualcos'altro''.
''Qualcos'altro'' che, ottenuta la libertà, si mise senza indugi sulla strada del suo nuovo obiettivo: trovare il modo di distruggere la Chypercorp.

~Razza ~ ''Sonmi'', modello dragonico.
I Sonmi non sono niente più che comuni umani, ''cloni'', se vogliamo. Delle sorta di ''burattini'' viventi a tutti gli effetti, creati per servire l'uomo in più campi, che variano dal lavoro di tutti giorni alla vita domestica, sociale e persino sessuale. Li si potrebbe vedere come animali da compagnia, solitamente creati con caratteri preimpostati scelti dal cliente stesso.
Nel caso di Sumie, è nata appunto come modello dragonico e per questo nel suo corpo scorre in parte del sangue di drago, ma ciò non significa ovviamente che lei abbia abilità paragonabili alla razza anzi, è considerabile come una comune umana, senza alcun bonus dovuto al suo modello.

~Allineamento ~ Caotico buono.

~Orientamento sessuale ~ Attualmente incerto.

~Abilità ~ Il potere che Sumie racchiude dentro di sé è ancora in fase di evoluzione, per questo quella che una volta era la sua abilità speciale attualmente sembra sopita. La ragazza appare dunque più o meno come una comune "umana", o -perlomeno- come un'apparente draconica che tuttavia presenta caratteristiche uguali a un non combattente qualsiasi. L'unica abilità che possiede al momento è quella di sputare -alle volte- piccole quantità di fuoco dalla bocca, alla stregua di fiammelle adatte ad accendere un falò o "cucinare" i propri pasti (cosa che non fa molto spesso). Queste fiamme non sono utili in combattimento, tuttavia possono essere usate all'evenienza per cauterizzare eventuali ferite, siano esse sue o di un alleato. Facendo ciò è possibile fermare la fuoriuscita di sangue e abbassare di un grado (mai più di uno) l'entità del danno.