Kainé

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    Siccome Doom afferma che il bg di questo pg sia inutilmente lungo e soporifero, ve lo riassumo in poche parole: Kainé nasce ermafrodite in un piccolo villaggio sperduto chissà dove in Giappone. Per via di superstizioni e pregiudizi viene discriminata da tutti gli abitanti, subendo percosse e altro. Essendo orfana attribuisce la morte dei suoi genitori al suo sesso ambiguo. Unica persona che sembra comprenderla è una vecchia nonnina che l'accoglie nella propria casa come fosse sua nipote, tanto che lei stessa la definisce ''nonna''. Un giorno però tale tizia viene brutalmente uccisa davanti ai suoi occhi e lei nel tentativo di salvarla perde gli arti sinistri nonché l'occhio stesso. Arriverà poi un demone (Tyrann) che la salva e prende a risiedere dentro gli arti che l'erano stati strappati via. Successivamente si trasferirà a Roma per tentare di cambiare vita e diventerà la preside della ''Sapienza'', come tutti sapete. :zizi: Fine.

    P.S. Come al solito si ringrazia Doom per la consulenza e l'aiuto col potere. :zizi:


    Kainé

    ''Non umana, non demone. Non donna, non uomo...


    Ti stai chiedendo cosa sono? Bé, non lo so neanch'io...ma farò in modo di essere per te...un indelebile ricordo.''


    Dati Anagrafici


    .: Nome : Kainé

    .: Cognome : ?

    .: Soprannome: Lilium.

    .: Età : 20

    .: Sesso : Ermafrodite.

    .: Altezza : 1.78 m

    .: Peso : 64 Kg

    .: Capelli : Argentei.

    .: Occhi : Oro.

    .: Segni particolari :
    Braccio e gamba sinistra costantemente fasciati. Sotto la fasciatura la pelle di Kainé appare come tumefatta, ricoperta di macchie nere irregolari. [+]

    .: Descrizione fisica : Kainé è dotata di una bellezza fuori dal comune. Diversi fattori rendono la sua figura ''particolare'' ma non per questo meno piacevole da ammirare. Il primo è sicuramente il fatto che ella è nata affetta da albinismo e per questo la sua pelle risulta essere bianca, bianchissima anzi...talmente bianca da rasentare la trasparenza, e rendere possibile il fatto che, osservandola da vicino, si possano intravedere delle linee irregolari e violacee percorrerle l'intero corpo (si, le sue vene). Il secondo fattore è che i suoi capelli sono lunghissimi e argentei, dotati di meravigliosi riflessi bianchi che brillano leggermente con la luce. Kainé è solita portarli legati in pettinature che potrebbero sembrare tipicamente giapponesi: come trecce ''arrotolate'', sistemate grazie a fermagli sopra il capo, o ancora crocchie variegate e quant'altro. E' anche solita portare un giglio a mo' di fermaglio, in ricordo della nonna.
    Un ulteriore fattore che la rende sicuramente ''particolare'' (anche se non troppo in un ambiente come questo) sono i suoi occhi...essi infatti risultano essere gialli, ma non un giallo qualsiasi bensì il colore dell'oro, tanto che a osservarli si ha la sensazione di ammirare dei gioielli. Tale connotazione è apparsa da quando Tyrann (un demone) si è impossessato di parte del suo corpo e ha preso a risiedere in essa. Solitamente è uno dei particolari che fa riconoscere la sua natura ''non del tutto umana'' agli occhi altrui.
    Il suo corpo in fine, è statuario...il fisico è asciutto e tonico, perfettamente proporzionato alla sua altezza (1.78 m) e risulta ben sviluppato: spalle larghe il giusto, né troppo strette né troppo mascoline; seno prosperoso e sodo; addome piatto con un accenno di muscolatura che però è così leggera da non rischiare di far apparire la figura ''tozza'', le sue gambe sono lunghissime, longilinee e tornite quanto basta e, per finire, ''piatto forte'' di Kainé è sicuramente il suo sedere, pieno, tondo e sodo...impossibile non ritrovarsi a fissarlo. [+]
    Insomma, Kainé appare come una donna decisamente stupenda...un peccato che non lo sia realmente, non del tutto almeno. Per intenderci: è un ermafrodite completo, per cui non aspettatevi che la sua figura così bella e delicata, risulti esserlo ovunque.
    Ma evitando di soffermarci sui particolari, passiamo a descrivere l'abbigliamento solito della ragazza. (Niente di più semplice) Kainé è solita girare praticamente mezza nuda, ama vestire con abiti succinti e mostrare il proprio corpo...forse per far capire che non se ne vergogna. Solitamente indossa solo una specie di sottoveste azzurra, di seta, arricchita da pizzi e nastri neri, che la ''copre'' (si fa per dire) fino a pochi centimetri sotto l'inguine e lascia intravedere buona parte dei seni, grazie a due triangoli aperti proprio al centro di ognuno di essi. Dietro è completamente aperta, fatta eccezione per un fiocco in raso nero, legato a metà della schiena. [+]
    Sotto di essa è solita indossare delle culottes quasi completamente aperte dietro e tenute chiuse tramite dei nastri di raso che riprendono la stessa fantasia di quelli della sottoveste. Insomma, un abbigliamento che non lascia molto all'immaginazione.
    Le uniche parti completamente coperte (ovviamente) risultano essere il suo braccio e la sua gamba sinistra, avvolti entrambi: sotto, da un guanto e una calza che riprendono l'azzurro della sottoveste e sopra, dalle onnipresenti fasciature che servono per coprire la pelle avorio che, in quei due arti, risulta deturpata da macchie irregolari nere, dovute alla presenza di Tyrann. A completare il quadro, vi sono delle scarpe a punta con un tacco non troppo alto (8 cm) e un ''copri polpaccio'' che riprende a sua volta i colori di sottoveste, calze, e guanti...e che però è arricchito da ricami dorati, raffiguranti una fantasia a fiori e figure stilizzate. [+]
    Le poche volte che decide di vestirsi ''normalmente'', indossa per lo più abiti classici del Giappone, come kimoni e quant'altro. In questi casi è solita indossare calze e guanti lunghi, in modo da poter coprire gli arti sinistri. Non fatevi però ingannare dal pensiero del classico ''kimono'', Kainé infatti è solita indossarlo in modo non proprio ''convenzionale'' e anche in questi casi il complesso lascia poco all'immaginazione. [Esempio]

    .:Descrizione psicologica: Apparentemente è fredda come il ghiaccio, insensibile, e cerca perlopiù di stare per conto proprio. Ha un portamento orgoglioso ed è abbastanza taciturna. Parla solo se necessario e quando lo fa, utilizza un tono di voce duro e grave. Mantiene quest'atteggiamento distaccato praticamente sempre, almeno finché...non si sente minacciata. In questi casi si nasconde dietro atteggiamenti abbastanza mascolini: diventa sfrontata, rozza e volgare, prendendo atteggiamenti che appartenevano a sua nonna e che potrebbero far arrossire chiunque.
    Tutte cose in netto contrasto con il suo aspetto femminile insomma, e che si adattano perfettamente al suo ''possedere gli attributi'' (e non solamente in senso lato). Ma sotto questa scorza ben lontana dalla sua natura, Kainé possiede un carattere dolce, che si adatta perfettamente alla sua bellezza eterea...ma che ella è riluttante a mostrare. Lo strato di ghiaccio è infatti solo una protezione che usa, una forma di diffidenza derivante dal suo passato...e se qualcuno riesce a scavare, allora lei tenta ulteriormente di proteggersi con uno strato di fuoco, reagendo con insulti, volgarità e atteggiamenti da ''dura''. Ma non è difficile per l'osservatore più attento scoprire che tutto ciò è solo uno scudo protettivo, la sua paura di venire rifiutata.
    La verità è che è una creatura molto insicura. Ad esempio, nonostante sembri mostrare il proprio corpo senza vergogna, fa in modo di coprire quella parte di sé che ''non dovrebbe avere'' (solitamente indossa delle fasciature estremamente strette che possono risultare molto dolorose) ed evidenziare invece quella femminile, perché odia leggere negli occhi di chi la guarda il disgusto...e nonostante le sia stato riservato questo trattamento per tutta la vita, non ci si è ancora abituata. Essendo stata cresciuta come una donna lei si sente tale e non ha mai accettato il suo sesso ambiguo...ma nonostante questi siano i suoi veri sentimenti, ella tende a nasconderli costantemente dietro frasi sprezzanti e atteggiamenti di falsa sicurezza...certo, almeno finché il suo ''piccolo'' segreto non viene alla luce.

    Per quel che riguarda il suo allineamento, Kainé, nonostante le apparenze, è essenzialmente d'indole buona, almeno finché non ha a che fare con demoni o individui palesemente malvagi. Per via del sul passato e della sua sete di vendetta infatti, non può fare a meno di nutrire un profondo odio per ogni creatura appartenente al mondo delle tenebre (fatta eccezione, forse, per Tyrann) e non è difficile che in presenza di una di esse perda il controllo. In generale comunque non è certo difficile per lei, provare sentimenti come la tenerezza o la simpatia, solo che anche quando ciò avviene, cerca di nasconderli sotto un atteggiamento freddo e sgarbato.
    Una scena che potrebbe rappresentarla a questo proposito, potrebbe essere questa: lei salva qualcuno--> quel qualcuno fa per ringraziarla--->lei lo interrompe con un secco ''Non ringraziarmi. Non l'ho fatto per te.''
    Una particolarità di quest'aspetto della ragazza, è sicuramente la simpatia che si è scoperta provare per gli adolescenti, soprattutto se deboli e solitari...probabilmente perché si rivede in essi. Da qui, il suo desiderio di insegnare.

    Particolarità: E' un'abilissima spadaccina e ha una passione smodata per le armi bianche. Per tal motivo, porta costantemente (o quasi) con sé due spadoni appartenuti alla nonna.

    .: Razza: Umana ''ospite''.

    Kainé porta dentro di sé un'entità demoniaca di nome Tyrann, che ha preso a risiedere nei suoi arti sinistri per un patto stipulato tra loro, tramite il quale il demone le salvò la vita. Kainé non lo ringrazia certamente per questo, per svariati motivi, uno tra tutti è che il solo ospitarlo dentro di sé abbia contaminato il suo DNA irrimediabilmente, rendendo (tra le altre cose) i suoi occhi di ghiaccio di un innaturale color oro brillante piuttosto inumano. Ciò fa sì che la gente la scambi spesso per un demone e la guardi con timore...poco importa però, la realtà dei fatti è che la ragazza non presenta pressoché differenze rispetto a un essere umano qualsiasi.



    .: Allineamento: Neutrale Buono.
    "Il Benefattore", un personaggio neutrale buono fa sempre del suo meglio, nei limiti delle sue possibilità. Sente l'impulso di aiutare gli altri, lavora volentieri con re e magistrati, ma non sente alcun legame verso di loro. Il termine più comune utilizzato per descrivere una persona neutrale buona è "buono puro". Pur avendo un animo buono non si getterebbe mai nella mischia senza un piano preciso che gli permetta di risparmiare più innocenti possibili e catturare il nemico vivo se possibile. Crede nel lavoro di squadra e sa sia comandare che ricevere ordini, detesta essere sconfitto e nelle situazioni peggiori tenta la via di fuga piuttosto che sacrificarsi inutilmente, anche se detiene un forte senso dell'onore.


    Attenzione: L'allineamento di Kainé potrebbe venire influenzato da Tyrann in qualunque momento.

    .: Orientamento sessuale: Bisessuale.

    .: Abilità speciale: Più che un'abilità, si potrebbe parlare di ''costrizione''. E' da sapere infatti, che Tyrann l'ha salvata strappandole una promessa irrevocabile. Al momento del patto, Kainé si trovava in uno stato tale che solo un intervento immediato avrebbe potuto salvarla e Tyrann per far ciò ha dovuto rinunciare a molto. Trasformandosi in ombra, è penetrato nel suo corpo fino a plasmarsi per ricostruirne la parte sinistra, rinunciando così ai suoi poteri nonché alla sua forma originale. Il prezzo richiesto a confronto non è stato troppo egoista, almeno dal suo punto di vista: il corpo di Kainé (nonché, alla sua morte, l'anima, ma poco importa). La ragazza non ha infatti totale controllo su di esso e, durante stati d'animo particolarmente instabili o semplicemente alla decisione di Tyrann di ''uscire'', il suo corpo cambia sino ad apparire come se fosse il suo. Contaminandola con le tenebre dall'interno, Tyrann riesce infatti ad esternare il suo aspetto, facendo si che lei sparisca inghiottita dall'oscurità, apparendo a tutti gli effetti come se fosse egli stesso. A volte la ragazza riesce a riemergere da questo stato per sentire o provare qualcosa tramite ciò che sente il demone, a volte è lui stesso a costringerla a farlo per semplice sadismo, fatto sta che in queste situazioni è come se lui tornasse ''a vivere'' e fosse lei, la presenza dentro il corpo del demone.

    NB: Tyrann può anche decidere di non esternare il proprio aspetto. In questi casi la voce di Kainé risuona come sdoppiata (la sua grave e femminile, mischiata a quella del demone, inquietante e tetra) e le sue azioni imprevedibili quanto quelle del demone.


    ~ ''Risparmiami quello sguardo disgustato...l'ho già visto fin troppe volte.''


    Background

    Capitolo I:

    .Discriminazione.


    Il rumore incessante della pioggia riempiva il paese...

    Le ripide scogliere che circondavano il villaggio facevano si che anche la più lieve delle pioggerelline risuonasse come una tempesta e rinchiusi nelle loro case, come gatti impauriti dall'acqua, gli abitanti tremavano al rombo dei tuoni. Un singolo bambino tuttavia, stava sfidando il diluvio... e adesso vagava lentamente verso il segnavento al centro della città.

    Raggiunse la piazzola dove la banderuola che era sempre stata lì da ché aveva memoria si innalzava in cielo, e alzò lo sguardo. Capelli argentei gli ricadevano fradici sul viso, i suo occhi rossi avevano qualcosa di feroce, ma i lineamenti delicati e la pelle diafana gli conferivano un aspetto nel complesso androgino.

    ''Se punta a Est, torno a casa. Se punta a Ovest, posso...''

    Osservò come ipnotizzato il gallo metallico cigolare come impazzito, mentre il vento e la pioggia si infrangevano con non troppa violenza sul suo viso...

    ''Oh, muoviti stupido gallo, muoviti!''

    Finché il becco della banderuola segnò sadico la sua sorte...

    ''Est...sul serio?''

    Le spalle del bimbo crollarono, sul volto un'espressione sconsolata mentre i suoi occhietti rossi continuavano a osservare quel gallo ballerino, come se non credesse che la sorte avesse scelto bene, come se aspettasse che si muovesse di nuovo...ma prima che potesse farlo, una pietra arrivò dall'alto e rotolo fino a toccare un suo piede.

    ''Oh, no...mi hanno trovato.''

    Un sorriso straziante gli si dipinse sul volto, mentre la pietra veniva seguita da altre e altre ancora, in successione... una pioggia che si unì sadica e violenta all'acqua dolce del temporale.

    << Yoo-hoo Kainé! >>

    Kainé stava lottando per stare in piedi. Un rivolo di sangue colava da un taglio sopra l'occhio sinistro e la sua vista era decisamente offuscata, ma riuscì comunque a distinguere le forme di Dimo e della sua solita banda di idioti. Il ragazzo parve rimanere sorpreso dall'apparente indifferenza che Kainé mostrava per il sangue che le colava dal viso, ma presto riacquistò la sua spavalderia.

    << Che c'è, mostro? Ti piace la pioggia? Ti piace sentirti ''tutto bagnato'' eh? O forse finalmente ti sei deciso a lasciare il villaggio? >>

    Anche se sapeva che era inutile, Kaine si voltò per andarsene. Prima che potesse fare più di qualche passo però, gli altri ragazzini si affrettarono a circondarla...la crudeltà nei loro sguardi.
    Sapeva bene che quelli non erano gli unici occhi ad osservarla, i genitori dei carnefici guardavano la scena dalla sicurezza delle loro case. L'era ormai familiare quella sensazione, l'aveva provata molte volte prima. Troppe.
    Mentre alcuni abitanti del villaggio semplicemente chiudevano gli occhi davanti alle azioni dei loro figli, molti li incoraggiavano apertamente.
    In una società dominata dalla superstizione e dalla paura, Kainé era qualcosa da odiare, e se possibile, da distruggere.

    << Ha-an. Non ho detto che puoi andartene, mostro. >>

    Le parole del ragazzo erano colme di disgusto, come se fosse intento a masticare una mela marcia.

    ''Non può farmi del male''
    mentì a sé stessa ''Devo essere forte. Devo essere coraggiosa. Non può farmi del male. Non può farmi del male. Non può -''

    << Oh, guardate! Il piccolo mostro sembra triste! Cosa c'è che non va? Senti il bisogno di piangere perché tutti ti odiano e ti vogliono morto? >>

    Kaine pregò che la pioggia scendesse fino a inondare la terra e portarla via da un mondo che sembrava non avere posto per lei. Ma se davvero esistevano degli Dei, scelsero di ignorarla.

    Quando Dimo prese a farsi sempre più vicino a lei, le nuvole cominciarono a diradarsi e la pioggia a rallentare.

    ''Anche il tempo mi odia. Sono inutile. Un fallimento...

    ...Vorrei che quella roccia mi avesse preso in testa.''


    Kaine non poté incontrare lo sguardo ghignante di Dimo, perché qualcosa la spiense ad abbassare i suoi occhi, prendendo a fissare il terreno fangoso sottostante. Il bullo intanto aveva avanzato verso di lei, fino ad arrivarele a pochi centimetri. Poteva sentire il puzzo del suo fiato.

    Il ragazzo afferrò il suo viso con le dita grosse e lo strattonò verso l'alto. Lei cercò di allontanarsi, ma Dimo costrinse la sua testa all'indietro, bloccandola, il pollice contro la sua palpebra intento ad aprirlo.

    << Sei un mostro. >>

    << N-no. Io non sono... >>

    << Hai appena detto di no? >> Il ragazzo sorrise malignamente. << Non dire di no a me. Nessuno dice di no a me... Forza, ragazzi! Diamo a questo abominio ciò che si merita! >>

    Appena Dimo finì di parlare, calci e pugni cominciarono a piovere su di Kainé...finché non cessarono per una piccola pausa e Dimo parlò ancora, sempre sorridendo, osservandola mentre rannicchiata su se stessa, coprendosi come meglio poteva, cercava di far cessare il dolore.

    << Non otterrai niente mostro. Ti piace comportarti come una ragazza, eh? Ma non serve! Tutti sanno quello che sei veramente! >>

    Ma Kainé non l'ascoltò, scelse invece di osservare la banderuola che puntava ancora insistente verso Est, come se la sorte forse estremamente fiduciosa sul destino che aveva scelto per lei.

    ''Vai a casa eh? Si, è uno scherzo divertente per una coi genitori morti e che una casa non ce l'ha! Ah-ah!''


    << Mostro! >> canticchiavano i bulli in coro << Mostro! Mostro! Sei solo un mostro! >>

    Chiuse gli occhi, strizzandoli forte, cercando di concentrarsi unicamente sulla pioggia...mentre attendeva che il dolore ricominciasse. Pioggia, pioggia...strinse più forte che poteva le mani intorno alle ginocchia, concentrandosi esclusivamente su essa, fino a farla diventare il suo intero mondo.

    La pioggia cadeva...

    ..ma il dolore non ricominciò mai.

    Solo quando le risate dei suoi torturatori vennero sostituite da un grido terrorizzato, Kainé prese coraggio e riaprì l'occhio incrostato di sangue. Dovette sbattere la palpebra più volte per capacitarsi di ciò che esso vide e presto anche l'occhio buono lo seguì, scioccato nel vedere Dimo, sdraiato a terra, tenendosi la testa e urlando di dolore. Poteva vedere il sangue che zampillava dagli spazi tra le sue grasse dita contorte.

    ''Oh mio dio. Sta piangendo. Sta davvero piangendo!''

    Privati del loro leader, gli altri ragazzi si guardarono tra loro, come se aspettassero che qualcuno si facesse avanti e prendesse il comando. Quando però non emerse nessun salvatore, iniziarono a indietreggiare a disagio lontano da Kainé.
    Ma la bambina era l'ultima delle loro preoccupazioni, la loro attenzione fu atratta d'un tratto da una vecchia signora, in piedi a pochi metri di distanza che dopo aver lottato per riprendere il respiro, finalmente parlò con voce impastata di rabbia.

    << Ulula come una cagna in calore, eh? Ora vi suggerisco di portare i vostri culi da poppanti lontano da qui, prima che ci passi qualcun altro. E se uno di voi piccoli bastardi osa toccare di nuovo la mia Kainé ... giuro che gli farò molto peggio di gettargli un sasso addosso! Potete contare sulla mia parola. >>

    Detto ciò, la vecchia si chinò e afferò la mano che Dimo stava usando per coprire la ferita. Prima che potesse pensare di protestare, mosse il palmo di quella stessa mano nella ferita, contorcendolo avanti e indietro.

    << Ahi! >> gridò lui, balzando in piedi. << Smettila! Cosa stai facendo?! >>

    << Smettila di lamentarti! Nessuno è mai morto per un graffio come quello. >>

    << Mi ha colpito con una pietra, stupida cagna! Una grande! Quella cosa mi poteva uccidere! >>

    La vecchia si strinse nelle spalle.

    << La morte è la cura migliore per stupido. >>

    Dimo storse il viso con rabbia alle sue parole. Posati gli occhi su Kainé, fece un passo indietro e sputò per terra.

    << Andatevene! Lasciate questo villaggio! Nessuno vi vuole qui!>>

    Vedendo la vecchia prendere un'altra pietra, Dimo ed i suoi compagni girarono i tacchi e cominciarono a correre. Mentre fuggivano, la vecchia alzò il viso al cielo e abbaiò una risata unica.

    << Ha! Guarda quel grassone come corre! Faceva tanto il leone ma si è dimostrato un coniglio! >>

    Il sorriso della donna svanì mentre si girava verso Kainé. In ginocchio, si levò lo scialle e lo mise intorno alle spalle della giovane, poi strappò un panno dalle pieghe del vestito e cominciò a tamponare il sangue sulla fronte.

    << Oh, Kaine.. >> disse << Perché non hai reagito? Tu sei più forte di quei maiali. >>

    Le parole di sua nonna toccarono Kainé, che si voltò dall'altra parte.

    << Non siate gentile con me... >> disse << Io non lo merito. Niente ... niente importa più... >>

    Le lacrime, tenute sotto controllo per così tanto tempo, finalmente cominciarono a cadere sul terreno fangoso...

    << Tu-tutti mi odian-o. Pensano che faccia accadere cose brutte. Pensano che io sia un mostro... Vorrei essere morta... >>

    Mentre piangeva scossa dai singhiozzi, Kainé sentì le mani della nonna afferrarle le spalle. Nonostante la sua età avanzata e le dimensioni davvero ridotte, era una donna di una forza sorprendente, e Kaine si trovò impossibilitata dall'allontanarsi.

    << Non parlare così, Kaine! E 'un fiume ampio e profondo che scorre tra i regni di questo mondo e non fornisce alcuna pietà per tutti quelli che gettano la spugna. Hai il dovere di lottare fino l'ultimo respiro, mi hai capito? >>

    La vecchia strinse la presa e cercò di parlare ancora, il tremito nella voce.

    << So cosa si prova a perdere una persona cara Kainé. Ma se sei sopravvissuta, c'è un motivo. >>

    Kaine fu colpita dalla forza dell'affetto che la vecchia nutriva nei suoi confronti. Fino a poco tempo prima lei non la conosceva neppure...ma quando i suoi genitori morirono, la donna la accettò come fossero parenti. La ''nonna'', come la chiamava lei, era astuta, volgare, burbera e tendeva alla violenza e i primi anni insieme non erano stati facili. Ma con ogni anno che passava, Kainé la sentiva sempre più vicina.

    Tuttavia, era stato solo allora, seduta nel fango con le lacrime e sangue agglomeranti suo viso, che Kainé aveva veramente capito la profondità del suo affetto. Lì c'era una donna che aveva visto tempi duri, che aveva visto la morte, che aveva combattuto attraverso tutte queste cose e in qualche modo era emersa dall'altro lato. Se esisteva qualcuno che poteva capire il dolore e la solitudine che Kainé provava, quella era lei.

    << Io...sono sbagliata, nonna? >>


    << Certo che no! Non essere un asino! >>

    Kaine strinse lo scialle della nonna attorno al suo corpo e rabbrividì.

    << Ma ... il mio corpo. È ... non è normale. Se fossi normale, mamma e papà non... >>

    << Silenzio. >> la interruppe la nonna. << Non voglio sentire più una parola su queste assurdità. Tu sei la mia nipotina, e io ti amo, e se la gente del villaggio ha un problema con questo, bé, possono andare all'inferno >>

    Con questo, la vecchia allungò la mano e depose una corona di fiori secchi sui capelli di Kainé. L'abilità con cui erano stati piegati i fiori senza rompere i gambi o perdere un unico petalo era notevole, e la bellezza di quel regalo le fece venir voglia di piangere di nuovo.

    << Oh mio dio! Sono Lilium! Nonna...hai fatto questo per me? >>

    Erano i suoi fiori preferiti, e nelle vicinanze del loro villaggio erano assolutamente rarissimi. Eppure la nonna ne aveva in qualche modo raccolto una dozzina o più.

    Kaine osservò la corona e la toccò delicatamente, come se non potesse credere che fosse vera.

    << D-dove hai trovato questi? >>

    << Oh, sai ... hanno cominciato a piovermi addosso un giorno, mentre ero fuori a fare shopping. >> La vecchia si allontanò mentre spiegava, ma Kainé sapeva la ricerca doveva essere stata molto più difficile di quello che stava tentando di lasciar intendere.

    Pensare ai dolori che la donna, piena di acciacchi, doveva aver patito per costruire l'ornamento e la fatica che aveva sicuramente sentito nel cercare i fiori utilizzati per la costruzione...fece sentire a Kainé un dolore al petto.
    La prese, delicatamente, e si godette la sensazione di stringerla tra le dita.

    << Non è perfetta...>> disse la nonna mentre strizzava gli occhi a quella reazione << Queste mani vecchie hanno problemi con il lavoro delicato. Ma sono certa che starà bene su una bella ragazza come te. >>

    Kaine arrossì e si voltò.

    << Tu ... tu pensi che io sia abbastanza bella per portarla? >>

    << Certo che lo sei! Che cosa stupida da dire. >>

    << G-grazie, nonna. >>

    La nonna sorrise.

    << Stiamo andando bene, io e te >> disse poi << Finché stiamo unite, staremo bene. >>

    Kainé prese la mano della nonna tra le sue e la strinse con tutte le sue forze, come se cercasse di aggrapparsi a essa.

    La pioggia era cessata e lei osservò un ultima volta la banderuola, che in quel momento cigolava senza puntare una direzione precisa.

    ''Non ho bisogno di scappare. Ho una casa. Nonna mi ama, e questo basta. Anche se saremo noi contro il mondo...''

    Alzò lo sguardo alla deriva fino a superare il gallo metallico e il cielo nuvoloso.
    Gli ultimi deboli accenni di un arcobaleno stavano lentamente scomparendo...e lei osservò la luce dividersi in un milione di particelle, per poi scomparire come portata via dal vento...mentre seguiva sua nonna incamminarsi verso casa. La sua casa.

    Capitolo II:

    .Separazione.


    Ora di cena. Lontano dal villaggio, in una casetta isolata, un rumore di legna scoppiettante intenta a bruciare faceva da colonna sonora a una buffa quanto inconsueta scenetta familiare.

    Kainé fissò con disgusto la massa nera non identificata che giaceva ancora integra sul suo piatto. Era stata a giocherellare col disco di legno per dieci minuti buoni, facendolo roteare sul tavolo e ignorando totalmente lo sguardo perplesso della vecchia donna che la osservava. Infine, dopo un lungo sguardo aveva preso coraggio e dato a quella massa nera una breve annusata. Un forte odore aspro invase le sue narici di tutta risposta, facendo torcere il suo viso per il disgusto.

    << Nonna, io non posso credere che tu voglia che mangi degli insetti. >>

    La vecchia gettò ancora un po' di legno sotto la pentola e sbuffò.

    << Non è un insetto, sciocca ragazza! Si tratta di una bacca. Perché diavolo dovrei farti mangiare degli insetti? >>

    << Sì, beh, sembra un insetto! >> rispose Kainé << E penso che sia bruciata o qualcosa del genere, perché puzza terribilmente. >>

    Con questo, Kainé si tappò il naso e gettò la bacca in bocca, masticarndola il meno possibile prima di mandarla giù.

    << Oh, si, è davvero terribile...ma va tutto bene. >>

    << Perché, che piccola peste! >> Rise la vecchia. << Guarda come sei diventata! Sei stato troppo tempo con me e questo è il risultato! >>

    Cinque anni erano passati dal momento in cui la donna l'aveva salvato dal linciaggio. Come spesso accade tra due persone ostinate, il loro rapporto era cresciuto a singhiozzo, ma in qualche modo si era portato avanti comunque. Pasti che un tempo erano cupi e silenziosi ora erano in qualche modo ricchi di risate e battibecchi distribuiti in egual misura. Kaine non riusciva a ricordare altri periodi in cui era stata così felice...
    Col passare degli anni però, le responsabilità quotidiane della ragazza erano aumentate sempre di più. Le gambe della nonna si indebolivano di giorno in giorno impedendole di fare molte delle faccende che era solita dare per scontato, tuttavia si ostinava comunque a cucinare di tanto in tanto, per dare una mano alla nipote acquisita....e così quella mattina Kainé si ritrovò intenta a indossare gli stivali da lavoro con una colazione a base di frutti di bosco bruciati che percorreva irrequieta il suo stomaco gorgogliante.

    << Dove vuoi andare oggi? >> Chiese la nonna improvvisamente, mentre ella si preparava. Kainé alzò lo sguardo, sorpresa, era raro per la vecchia chiederle dove andasse o che programmi avesse per la giornata.

    << Beh, pensavo di controllare gli alberi da frutti e vedere se sono maturati. Ho pensato che avremmo potuto fare delle marmellate o qualcosa del genere. Oh, e sto andando a prendere alcune lastre di pietra, quindi ho bisogno di prendere la carriola. >>

    << ... Lastre di pietra? A che diavolo ti servono? >>

    Kaine fissò la nonna, poi tese un braccio e, dopo aver aspettato che la donna lo afferrasse, la trascinò per un breve giro della casa. Costruita per lo più con legno, corde e macerie, il vecchio posto pareva pronto ad afflosciarsi sotto il peso di una piuma.

    << Nonna, un gatto morente potrebbe tranquillamente distruggere questa casa. Ho intenzione di costruire delle mura di pietra per garantirci una certa protezione. >>

    La vecchia si mise a ridere, esponendo il sorriso sdentato al mondo.

    << Maledizione ragazza, se una ladro vuole saccheggiare questo luogo storico, che venga pure! Non abbiamo niente che valga la pena di essere rubato in ogni caso. >>

    << Io non sono preoccupata per i ladri! Sono preoccupata per la creatura che ultimamente si aggira da queste parti. La gente l'ha vista ad ovest del villaggio, ieri. >>

    La vecchia inclinò la testa di lato e guardò sua nipote.

    << Oh suvvia, non so perché tu debba metterti a lavorare su questa cosa proprio oggi. Siamo in grado di far preoccupare qualcun altro dei - >>

    << Nonna...se non vado al frutteto oggi, stasera non mangeremo...lo sai bene. >>

    Un' espressione confusa passò sul viso della vecchia, e per un momento parve un bambino troppo piccolo per capire un discorso riservato ad adulti.

    << S-si >>
    disse dopo un tempo discretamente lungo << Si, certo, hai ragione. Mi dispiace, Kainé. Ultimamente sembra che la mia mente sia ... >>

    Non concluse la frase, anziché camminare verso di lei raggiunse il comodino e delicatamente prese la corona di gigli dal cassetto. I petali dei fiori che erano stati di un bianco brillante ora erano invecchiati leggermente, prendendo sfumature particolari, e Kaine pensò he fosse più bella adesso che il giorno in cui l'aveva ricevuta.

    << Oh, ma guardati, sei diventata proprio una donna ormai... >> disse la nonna, mentre posava i fiori sui capelli della ragazza. << Perché non inizi a fare meno chiacchiere su quel demone di cui parla tutto il villaggio e inizi piuttosto a mostrare al mondo come sei diventata bella!! >>

    Seccata, Kainé alzò le braccia come se volesse levarli la ghirlanda, ma l'espressione sul viso della nonna fermò la sua mano.

    << Sei così bella... >> disse la vecchia, << ...e non c'è nessun'altra come te in tutto il mondo. Sono molto orgogliosa di te. >>

    << Ok nonna, ma basta con questi cazzo di complimenti per un giorno! >>

    << Cos'è questo linguaggio?! Da dove è uscito fuori? >>

    << Ah, bé, me lo chiedo anch'io! Vivere con una la quale ogni parola che dice farebbe arrossire il marinaio più allenato non aiuta sai? >> e il suo tono era scherzoso mentre pronunciava quello che voleva suonare come un complimento.

    << Come osi! Ti insegno io le buone maniere, ragazza! >> Gridò la nonna improvvisamente, e barcollando in avanti afferrò Kainé per le orecchie, tirandola per la stanza con un sorriso folle sul viso.

    << Nonna! >> gridò lei con voce tremante. << Nonna, smettila! Che diavolo ti prende? >> C'era qualcosa di strano nel suo comportamento.

    La vecchia la guardò e sbatté le palpebre più volte, poi, lentamente, tolse le mani rugose dalle sue orecchie e le guardò come se non le avesse mai viste prima.

    << Oh! Oh, io ... io non so cosa sia successo. Mi dispiace, ragazza. A volte la mia mente è solo ... >>

    Kainé la osservò...e non poté fare a meno di pensare che l'espressione su quel viso solcato da profonde rughe fosse la più straziante che avesse mai visto.

    << Ascolta >> cominciò, << forse dovrei rimanere a casa, dopo tutto. >>

    << No! Non ti farò stare qui per tenere d'occhio una vecchia stramba come me. Tu vai a prendere la frutta, le tue lastre di pietra e quant'altro. Starò bene. E quando torni, troverai una bella cavalletta ad aspettarti per la cena. >>

    Kaine alzò gli occhi sorridente, poi la baciò sulla fronte e si preparò a partire, cercando disperatamente di ignorare la preoccupazione che si era fatta strada dentro di lei. Sentiva gli occhi della vecchia che la osservavano mentre si muoveva lungo il sentiero.

    ''Non girarti'' si disse, ma alla fine la tentazione fu troppo grande. Si girò per un ultima occhiata...e ciò che vide fu una donna piccola e gobba, sulla soglia di una capanna sgangherata che la guardava con un'espressione triste sul viso.

    ''Dio sembra così vecchia...come se una folata di vento possa sollevarla e portarla via da un momento all'altro.''

    Kaine preoccupata per la sua nonna tutto il giorno, fece il suo ''lavoro'' con non poca insofferenza. Raccolse un po' di frutta e la gettò con noncuranza nella carriola,
    e trovò solo un paio pietre prima di perdere interesse per il progetto. Infine, quando ormai l'imbrunire si avvicinava, si decise a tornare a casa...maledicendo se stessa per la mancanza di luce.

    Raggiunta però l'ultima collina, dovette bloccarsi di colpo. La carriola le scivolò dalle dita e si rovesciò su un lato, lasciando che parte del contenuto rotolasse giù per la collina...ma il suo lavoro sprecato fu l'ultimo dei suoi pensieri. Il suo sguardo era stato trafitto da una densa nube nera che aleggiava poco più avanti...e tracciando il suo percorso mentalmente, Kainé sentì un nodo allo stomaco.

    ''No. Oh, Dei, no!''

    La sua casa, la casa dove la nonna l'aspettava, era circondata dalle fiamme e esse ardevano alte come se volessero inghiottire il cielo stesso.

    << Nonna? NONNA! >> cominciò a gridare, mentre si precipitava di corsa giù per la collina. Correva, correva più veloce di quanto non avesse mai fatto in vita sua. A metà strada inciampò su una pietra e rotolo per qualche metro lungo il disteso roccioso...ma poi balzò in piedi e continuò a correre, incurante del sangue che colava dalle mani e le ginocchia ferite. Mentre le sue gambe si muovevano, la sua mente prese a correre incitando il suo stesso corpo allo stremo.

    ''E' troppo buio. E' troppo scuro. Non può essere solo il fuoco...c'è troppo fumo. Devo salvarla! Devo salvarla! ''

    Si bloccò all'improvviso dinanzi allo spettacolo che le si presentò davanti. I suoi peggiori incubi confermati. Non era solo fumo quello che aveva visto da quella collina, ma pura oscurità che come inchiostro circondava una figura imponente, dagli occhi rossi e il sorriso sadico, che sostava dinanzi a casa sua.
    La creatura massiccia posava su tre piedi contorti, e si teneva in equilibrio per mezzo di una grande coda corazzata. Corna, artigli e ombre nere germogliavano dal suo corpo in modo casuale, dandogli l'aspetto di una lucertola progettata da qualche folle dio. Vedendo Kainé, la creatura ruggì e agitò la coda e piccole trombe d'aria presero a girare nel cortile.

    Per un attimo la creatura si ritirò in un inchiostro nero scintillante, e tutto parve normale e integro, come se la sua mente non fosse in grado di capacitarsi che una cosa del genere potesse realmente esistere e si fosse sforzata per cancellarla. Ma poi un forte odore acre - una miscela di carne marcia ed escrementi - fecero sì che l'orrore e la paura facessero di nuovo capolino nella sua mente, interropendo quell'illusione.

    La creatura ringhiò di nuovo e questa volta Kainé rispose con tutto il fiato che aveva in corpo e che eccheggiò al largo delle alte scogliere che li circondavano.

    << Va bene bastardo! Me per lei, andiamo! >>

    Il demone la guardò perplesso, poi cominciò a posare i suoi occhi rossi da lei alla casa e viceversa, come se la sollecitasse a osservare la distruzione che aveva così sadicamente portato nella sua vita. Col terrore nel cuore, Kainé guardò finalmente verso la capanna ormai malconcia...e attraverso il fumo e le fiamme poté vedere una piccola figura che lottava per sfuggire alle rovine.

    << Nonna! >>

    Al suono della sua voce, la vecchia cominciò ad agitarsi freneticamente.

    '' E' viva!'' pensò Kainé ''E' viva! ''

    Le gambe presero vita ancora prima che il suo cervello potesse ordinarglielo e si lanciarono verso ciò che rimaneva di quella che era stata una capanna.

    Prima che potesse avanzare più di qualche passo però, la creatura aprì la sua bocca ed emise un ruggito abbastanza potente da sradicare gli alberi e farli volare via.

    L'esplosione la fece cadere e lei andò a sbattere violentemente contro una roccia. Macchie colorate danzavano davanti ai suoi occhi, mentre cercava di ricordare come funzionassero le sue gambe...

    'Alzati. Alzati! Muovetevi! Dovete muovervi muovervi muovervi...AVANTI!''

    Mentre Kainé lottava per alzarsi, il demone si diresse verso la casa e appuntò la nonna a terra con la punta di un artiglio. La vecchia lottò per spostarlo dal suo stomaco, ma quell'essere avrebbe potuto spostare una montagna. Tossì brevemente, l'invio di un piccolo spruzzo di sangue in aria, poi si accasciò a terra, le sue ultime energie esaurite.

    Kaine barcollò in piedi solo per ricadere a terra con un rantolo. Le sue caviglie erano in fiamme, uno o entrambe erano sicuramente rotte.

    Ignorando il dolore che urlava attraverso il suo corpo, cominciò a trascinandosi sul terreno, lasciando una scia di polvere e sangue dietro di sé.

    << N-nonna ... resisti ... solo un altro po' ... >>

    Il viso della nonna stava diventando blu, i suoi occhi ruotarono finché solo l'imbiancato rimase esposto. Kainé si tirò sul terreno con una lentezza esasperante, la distanza sembrava aumentare con ogni secondo che passava. Il demone guardò tra le due donne e mostrò la lingua, gli angoli della sua bocca portati in alto a formare un sorriso sadico. Brevi, respiri ansimanti iniziarono a scuotere il suo corpo nero.

    << Bastard-o ... non ridere di noi ... >>

    Non aveva idea di come una creatura insensata come quella potesse provare emozioni, ma non c'era alcun dubbio sul fatto che quell'essere stesse provando un'immensa gioia nel provocare tanta sofferenza.

    << S-sì ... Vedo quanto ti piace stronzo... >>

    D'un tratto la creatura spostò il suo artiglio leggermente, permettendo alla donna di respirare di nuovo. Pietà? No, era chiaro che il suo scopo fosse quello di tenerla in vita per poi spezzarla in un unico colpo quando Kainé fosse stata abbastanza vicina da toccarla.

    << Ti ucciderò bastardo, ti ... >>

    Con tutta la sua forza e qualcosa in più della semplice forza di volontà, Kaine si alzò in piedi. La caviglia destra sanguinava pesantemente, il dolore era nauseante, come il suo piede torto all'indietro... ma lei costrinse la sua mente a non pensare e cominciò a zoppicare verso il mostro, tirando fuori un piccolo coltello dalla cintura, in un atto mosso dalla disperazione, saltò sul piede che stava puntando la nonna e immerse l'arma in fondo più volte e più volte ancora, con tutta la forza che poteva.

    Fu come colpire una roccia. Dopo un paio di fendenti, il coltello si ruppe con un rumore sordo.

    Il demone cominciò nuovamente a ridere, poi alzò la coda e colpì la ragazza con forza, dopo averla bloccata col suo piede.

    Kainé non aveva mai avuto alcuna possibilità. Sbatte contro il relitto ardente della casa...e mentre giaceva a terra, sanguinante da diverse ferite multiple, una debole voce ansante parlò.

    << K-Kaine ...? >>

    La vista era ofuscata, ma si costrinse a concentrarsi sul suono. Infine, il suo cervello lavorò abbastanza per lei da compilare le mani della nonna che si protendevano verso di lei attraverso il fumo.

    << N-nonna ...? >>

    << K-Kaine ... tu devi correre ... ... non puoi sconfiggerlo ... >>

    Kaine afferrò quelle mani e le strinse con tutta la sua forza.

    << Nonna ... dai ... dobbiamo andare, dobbiamo ... >>

    La vecchia tossì forte. Una delle sue mani, unta dal sangue, scivolò dalle mani di Kaine e batté sul terreno sottostante.

    << Nonna, no ... No! >>

    << Ho detto correre, maledizione. Devi avere ... per vivere ... devi ottenere attraverso - ...>>

    Il pensiero sarebbe rimasto per sempre incompiuto. Prima che potesse dire un'altra parola, il piede artigliato di quell'imensa creatura discese, sfondando i resti del tetto e riducendo in frantumi il corpo della vecchia.

    Il sangue colava abbondantemente dagli artigli della creatura e l'odore putrido di carne morta aggredì di nuovo le narici di Kainé.

    Fissò il piede con occhi spalancati, convinta che ciò che vedeva non potesse essere reale. Quando la creatura finalmente tolse l'appendice, tutto ciò che restava sotto di esso era una massa contorta e irriconoscibile di macerie e rosso.

    ... La nonna non c'era più.

    Kaine sbatté le palpebre, cercando di sentire le mani che erano state strette a lei un attimo prima. Per un momento parve riuscire a ricordare il calore di quell'abbraccio, il tremito delle dita, ma poi la sensazione svanì come portata via da un soffio di vento...non c'era più.

    Ricordi balenarono nella sua mente, uno dopo l'altro, sempre più velocemente, fino a diventare una massa informe di rumori assordanti...e in fine gridò. Un rumore assordante e straziante, che eccheggiò e parve ripetersi insolitamente a lungo.

    Il demone si fece avanti, un liquido nero colava dalla sua bocca per poi infrangersi al suolo, probabilmente saliva. La terra tremò a ogni passo, mentre si avvicinava sadico alla sua preda.

    Il corpo di Kainé si alzò lentamente, come controllato da un burattinaio folle. Le sue braccia e le gambe parevano piegate in un angolo impossibile, la sua testa penzolava pericolosamente da un lato....eppure in qualche modo, riuscì a stare in piedi.

    Fissò la creatura e i suoi occhi cominciarono a brillare come il fuoco intenso che andeva i resti della casa, il riflesso di quel rosso vivo negli occhi. Per un attimo la creatura, così fiduciosa fino a un secondo prima parve indietreggiare di un passo, cercando di capire se quell'umana ''rotta'' potesse rappresentare una vera minaccia.

    Kaine colse l'attimo, in preda a una risata isterica, mossa da chissà quale forza interiore. Saltò in aria e si tuffò di getto verso la gamba del demone, con l'elsa del coltello tra le mani, in un ultimo disperato quanto folle tentativo. In tutta risposta il demone la scosse via, come fosse un insetto...mandandola a cadere a terra ancora una volta. Il suo petto saliva e scendeva lentamente, come se un grande peso giacesse sopra esso. Grida di dolore eccheggiarono nella sua mente, mentre qualcosa di caldo e denso colava lentamente dalle sue orecchie.

    ''E' il mio sangue...? Credo che sia...si, sto sanguinando a morte...

    ...No. Non è possibile ... non posso morire. La nonna mi ha detto di vivere ...''

    Dentro la mente di Kainé, qualcosa finalmente si ruppe.

    Il suono, il dolore, il fumo e le fiamme ... tutto questo svanì. Ciò che rimase fu solo un incantesimo che si ripeté più e più volte al suo interno.

    ''Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo, ora!''


    Quando la scintilla nei suoi occhi cominciò lentamente a tremolare e morire... lei sentì il suo desiderio di uccidere e il suo desiderio di vivere, mescolarsi in uno solo. E la distanza tra i battiti cardiaci divenne più lunga..

    Più lunga...

    Più lunga..

    Capitolo III:

    .Incontro.


    Delicatamente ... debolmente ... sommessamente ...

    Il demone, certo che Kainé fosse morta, si voltò e camminò verso l'orizzonte, fermandosi lungo la strada per un ruggito finale.

    ''... Non potevo ucciderlo... ...''

    ''P-perdonami nonna ... non potevo... non sono riuscita a vendicarti ...''

    Vergognandosi oltre ogni immaginazione Kaine girò la testa di lato...ma riuscì solo a tossire e uno spruzzo di sangue enorme cadde sul fango. Vedere era praticamente impossibile e solo dopo un attimo di concentrazione si rese conto che il suo occhio sinistro era andato. Rise di se stessa, e girandosi verso la casa notò, a pochi metri di distanza, su un ceppo frastagliato...un braccio insanguinato.

    ''Si...quello è mio.'' pensò tra sé mentre tentava di reprimere una risatina isterica che l'avrebbe probabilmente uccisa. ''Facciamo un applauso per questa cagna reale.''

    "Ha!" gridò all'improvviso un irritante voce piuttosto familiare dal profondo della sua mente. ''Finalmente morirai stupido mostro, eh? Beh, era ora! "

    ''Va' al diavolo, Dimo'' pensò di dire all'aggressore invisibile ''Va' all'inferno dopo esserti fatto strappare gli occhi e averli dati in pasto a un cane rabbioso!''

    La voce del suo terrore infantile evaporò di colpo...solo per essere sostituita da un'altra, una voce più recente. La stessa voce che il mese prima le aveva parlato di quanto i ritratti potessero far vivere una persona per sempre...e lei aveva voluto farne uno a sua nonna. ''Nonna...''

    ''Aspetta...non morire.", disse il farmacista, materializzandosi dalle macerie come un fantasma. "Voglio farti un ritratto. In questo modo potrai vivere per sempre.... "

    ''No, fermo! Non voglio vivere per sempre...voglio morire qui.''

    ''Capisco'' disse lui con calma. ''Bé, se è questo che vuoi...''

    Il negoziante spettrale sparì e ricomparì in un istante, stavolta aveva in mano un pezzo di carta e dopo aver abbozzato qualcosa su esso, girò la pagina verso Kainé e sorrise.

    "Dal momento che hai rifiutato la mia offerta, ho deciso di disegnare qualcun altro."

    Era un ritratto di sua nonna, reale come fosse una fotografia. Kainé aprì la bocca per ringraziare l'uomo, ma si fermò quando l'immagine prese ad annerire dal centro. Prima che potesse dire qualcosa, migliaia di insetti iniziarono a brulicare in tutto il ritratto, strappandolo con tenaglie affilate.

    ''No, fermi! Non distruggetela!''

    Kainé tese la mano rimastele e l'agitò inutilmente nell'aria. Con sua sorpresa, gli insetti svanirono in migliaia di piccoli frammenti di fumo nero e lasciarono cadere il quadro nel terreno sottostante.

    Sollevata, voltò l'occhio buono verso il ritratto, solo per aprire la bocca in un grido silenzioso. Lo schizzo in quel momento mostrava come la donna fosse realmente: un fracassato, irriconoscibile, grumo di niente.

    Il farmacista sorrise, poi scoppiò in una danza allegra.

    "Vedi che?" canticchio, mentre ballava. "E' perfetto ora! Sembra proprio come te! Ha cha cha cha! "

    ''Come me? Già...sto per morire...''

    Come per annegare la proprio disperazione, Kainé infilò la testa nel fango, attendendo che la fine arrivasse...

    Ma prima di lasciar perdere tutto, prima che anche l'ultime barlume di coscienza l'abbandonasse...una voce sconosciuta sussurrò al suo orecchio...

    << Non hai un ultimo desiderio, raggio di sole? >>



    Tyrann:



    Nome attuale: Tyrann

    Età: 144 (Ne dimostra intorno ai 27)

    Altezza: 1.94

    Peso: 94 kg

    Capelli: Scuri, violacei.

    Occhi: Oro.

    Descrizione fisica: Tyrann ha una figura piuttosto imponente: 1.94 m per 94 Kg di muscoli e tonicità. Non che sia troppo grosso, ma sicuramente il suo fisico appare ben definito nonché indubbiamente attraente. I suoi capelli sono scuri e tendono al violaceo, è solito tenerli mediamente corti davanti, che vanno a scalare dietro sino a chiudersi in un codino. Ha un viso particolare, maturo ma non troppo, ornato da cicatrici che si è procurato in battaglia e che non ha mai voluto eliminare. Ha occhi ipnotici almeno quanto la sua voce, che risultano di un giallo oro assolutamente inconsueto nella razza umana e che per questo fa spesso capire al primo sguardo di che creatura si tratti. Presenta denti bianchissimi con canini leggermente più visibili di un comune umano e un sorriso malizioso quasi costantemente stampato in faccia. Per quel che riguarda l'abbigliamento tipo, è solito indossare camice rigorosamente aperte di due bottoni e senza cravatta (odia sentirsi il collo costretto) e jeans o pantaloni che aderiscano alla sua figura senza sfociare nel ridicolo. Per leggere porta degli occhiali da vista. Dettaglio onnipresente sono dei guanti neri di pelle, che coprono solo pollice, indice e medio. [+][+][+][+]

    Descrizione psicologica: Non c'è molto da dire sul carattere di Tyrann. Sadico, arrogante e spesso sprezzante, presenta quasi tutte le caratteristiche normalmente attribuite alla sua razza. Ama il sangue, combattere e infliggere dolore, seppur col tempo passato a ''guardia'' di Kainé, queste ultime qualità si siano leggermente ''affievolite''. E' una creatura enigmatica per certi versi, dotata nonostante tutto di un senso ''strano'' dell'onore, che gli impedisce di infrangere promesse o di ferire creature indifese o palesemente inferiori a lui. Non ama le donne che piangono, a meno che non lo facciano per dolore o piacere. Ama il sesso ed è dedito alla lussuria come qualunque creatura nata dall'oscurità dovrebbe essere. Nonostante abbia gusti sessuali che vanno da una sponda all'altra, il suo ruolo è sempre attivo, in ogni situazione. Il suo sadismo lo porta ad amare situazioni anche estreme e non porsi troppi freni. Le sfide lo eccitano e ciò lo porta ad infatuarsi più spesso di chi sembra essere recidivo verso la sottomissione.

    Particolarità: E' maestro nell'arte dello shibari.

    Backgroud: Tyrann nasce come qualsiasi demone nella città di Dite, e passa i suoi primi 40 anni di vita all'interno di essa. Descriverli sarebbe piuttosto inutile dal momento che è piuttosto chiaro come li passò: combattendo continuamente con altri demoni senza motivo alcuno. Non è mai stato infatti, interessato a raggiungere una vetta irraggiungibile, né ha mai sentito il bisogno di dimostrare la sua superiorità...non ai suoi simili almeno. Stancatosi di quella vita che considerava ''noiosa'', decide quindi di ''trasferirsi'' sulla terra. Qui diventa un militare, partecipa a diversi conflitti, compresa la terza guerra mondiale e date le sue abilità in combattimento, sopravvive senza troppi problemi. L'unico problema in una vita di conflitti è che, che si voglia o meno, si finisce per farsi dei nemici...e a un certo punto non importa più se sei una creatura immortale e demoniaca, quando i nemici diventano migliaia, rischi di morire persino tu. Venne attaccato da un esercito mosso dal preciso intento di ammazzarlo...e all'inizio nonostante trovò buffo nonché lusinghiero, che tutti quegli uomini si fossero riuniti per lui e lui soltanto, arrivato a metà ''scontro'' era già a corto di idee: si rivelarono ben organizzati e terribilmente insistenti. Erano tutti disposti a morire pur di adempire ai proprio scopi e, nonostante il loro odio alimentasse il suo potere, alla fine il suo corpo centenario si ritrovò quasi a cedere sotto gli attacchi nemici. ''Quasi'' perché, ad un passo da quel temibile destino, persino per un demone come lui, arrivò la cavalleria. Una cavalleria improvvisata che si scoprì essere un esercito guidato da una bella donna di mezz'età dai modi piuttosto duri e sfrontati: Kalì. Lei e il suo esercito spinsero i nemici alla ritirata e Tyrann dovette, suo malgrado, ringraziare la donna con un patto...che consistette nel vegliare su una certa ''ragazza'' a tempo indeterminato. Così accadde per circa 15 anni, in cui lui si tenne a distanza dalla piccola osservandola però in continuazione. Questo almeno fino al giorno in cui Kalì non morì. Tyrann pensò che il suo patto a quel punto potesse considerarsi sciolto...ma destino volle che, cercando il cadavere della donna per offrirle almeno una degna sepoltura, percepì la flebile vita di Kainé insieme all'odore del suo sangue. Se forse non l'avesse sentita avrebbe potuto ignorarla, se forse non l'avesse vista...ma non poté farlo. Non era più questione di onore, la verità era che, seppur non se ne fosse accorto, si era ormai abituato a quella ragazzina così particolare e forse, una piccola parte di lui, voleva salvarla sul serio. Seppur non gratuitamente...

    Allineamento: ''Legale Malvagio''.

    "Il Dominatore", un individuo legale malvagio prende ciò che vuole seguendo un suo codice morale, ma senza alcun riguardo per chi ferisce nel farlo. E' attaccato alla tradizione, alla lealtà e all'ordine ma non rispetta la libertà, la dignità o la vita.
    Gioca secondo le regole,ma senza alcuna pietà o compassione. Si trova a suo agio all'interno di una gerarchia e ambisce a dominare,ma è comunque disposto a servire. Giudica gli altri non per le loro azioni,ma secondo la razza, la religione, la terra di origine e la posizione sociale. E' restio a infrangere la legge o le promesse fatte. Alcuni individui legali malvagi hanno particolari principi morali, come non uccidere mai a sangue freddo, o non fare del male ai bambini (se si può evitare). Credono che questo atteggiamento li ponga al di sopra dei criminali senza scrupoli.
    I legali malvagi vengono spesso definiti "diabolici" poiché i diavoli sono la personificazione della legge e del male.


    Abilità speciale: Quando Tyrann prende il controllo del corpo di Kainé e ne modifica l'aspetto plasmandolo a sua immagine, egli riottiene una minima, infima, parte dei suoi poteri. In questo stato risulta capace di creare delle forme con l'oscurità, rendendola solida all'evenienza. Le forme sono svariate ma non possono essere utilizzate in nessun caso nel combattimento o per ferire qualcuno. Solitamente Tyrann utilizza l'oscurità in questo modo, per creare corde da muovere più velocemente di come farebbe con le mani o foulard d'oscurità con cui bendare i propri partner sessuali. In ogni caso è affascinante il modo in cui l'oscurità fluttua intorno a lui sino a mutare forma.
    NB: Non è possibile in nessun caso e in nessun modo utilizzare tale abilità in modo offensivo o difensivo.


    ~ ''La bellezza e l'eleganza del Lilium. La forza e la caparbietà della Rosa di Jericho.''



    Dati Personali:
    .: Soldi: 990 € (Ricca)

    .:Nazione di appartenenza: Roma.

    .:Abitazione: [+]

    .:Mestiere: Insegnante a ''La Sapienza''.

    .:Organizzazione: //

    .:Role svolte: [+]

    .:Inventario:

    -Coppia di foderi, contenenti le sue fidate spade;
    -Bendaggi di ricambio per gli arti sinistri;
    -Tyrann.


    .

    ''Guardami con tutto il disprezzo di cui sei capace. Insultami con tutto l'odio che provi. Colpiscimi con tutta la forza che hai in corpo.



    ...Non farai che rendermi più forte.''



    Cronologia

    .:03/07/2012, ore 16:50: --> Scheda postata.

    .:04/7/2012, ore 15:23: --> Scheda approvata.

    .:05/7/2012, ore 00:14: --> Aggiunta occupazione lavorativa.

    .:05/7/2012, ore 02:10: --> Eseguiti i seguenti acquisti tramite Soul Point:

    • Anime Fiere= Primo stadio del potere, Secondo stadio del potere, Loto Bianco principiante, Tecniche Loto Bianco Principiante (x 2), Tecniche livello 1 (x 2);
    • Abilità fisiche: Gigas 2 e 3, Mach 2 e 3, Sense 2 e 3, Jump 2, Strike 2 e 3, Vision 2, Energy 2, Charge 2, Shell 2. (Spesa totale: 340 SP)

    Eseguiti i seguenti acquisti tramite yen:

    • Gemma Alfa x2
    • Gemma Beta x 2
    • Gemma Gamma x 2 (Spesa Totale: 300)

    .:6/7/2012, ore 12:18 : --> Eseguito acquisto tramite SP: Abilità fisica Vision 3.

    .:9/7/2012, ore 17:56: --> Risposto alla role aperta da BOLSHAK VS DOOM.

    .:10/7/2012, ore 13:04: --> Donati 350 yen al PG di Volkof, per grafica de ''La Sapienza''.

    .:19/7/2012, ore 15:24: --> Aggiunte in scheda Tecniche personali di Livello 1.

    .:19/7/2012, ore 17:48: --> Creata e aggiunta in scheda abitazione.

    .:19/7/2012, ore 18:22 : --> Risposto alla role aperta da •Exogenesis

    .:25/7/2012, ore 02:06 : -->Risposto al duello aperto da Volkof.

    .:28/7/2012, ore 16:37: -->Role annullata.

    .: 04/09/2012, ore 11:48 : --> Aggiunto compenso lavorativo pari a 200 spicci. Fatta richiesta nel topic apposito per nuovo stipendio.

    .:07/09/2012, ore 22:34 : --> Aggiunti altri 200 spicci.

    .:09/10/2012, ore 23:02 : --> Aggiunto nuovo stipendio.

    .:21/10/2012, ore 12:42 : --> Come sopra, e sopra, e sopra ancora.

    .:11/11/2012, ore 19:34 : --> Risposto al duello.

    .:11/11/2012, ore 19:42 : --> Aggiunto nuovo stipendio.

    .:15/11/2012, ore 22:45: --> Ricevuto Pack di Soul Point Piccolo (x2) da Byakuya.

    .:16/11/2012, ore 00:04: --> Eseguiti e aggiunti in scheda acquisti:
    •Tecnica livello 2 (x2);
    •Tecnica loto bianco principiante;
    •Lanciagranate;
    •Granate criogene;
    •Granate esplosive;
    •Granate acide;
    •Dragunov;
    •Caricatore fucile di precisione. Totale spesa: 110 SP and 1860 dindi.

    .:19/11/2012, ore 11:38: --> Create e aggiunte in scheda tecniche di livello 2.

    .:19/11/2012, ore 12:32: --> Aggiunto nuovo stipendio.

    .:19/11/2012, ore 14:54: --> Eseguito acquisto tramite dindini:

    • Droga: Pillola Energetica.

    .:2/2/2013, ore 22:14 : --> Risposto alla missione: ''Solo bossoli e sangue''.

    .:8/2/2013, ore 16:20 : --> Passaggio del PG da combattente a non combattente. Ruolo importante passato al PG: Leben. Tutte le role annullate. Parte del BG riguardante il ruolo importante, eliminata.

    .:11/3/2013, ore 14:18 : --> Scheda ri-approvata.

    .:11/3/2013, ore 16:08 : --> Inserito mestiere: Insegnante a ''La Sapienza''.

    .:15/3/2013, ore 03:27 : --> Iniziata role in ''Casa Apollion Delacroix''.

    .:28/3/2013, ore 01:02 : --> Aperta role con il PG di Brab19. (Momentaneamente rimandata)

    .:28/3/2013, ore 13:04 : --> Iniziata role a tre con GiocodiOmbre e Brab19.

    .:29/3/2013, ore 16:10: --> Aperta role con Chibi Kira. <3

    .:08/07/2013, ore 02:02: Conclusa role libera. Compensi in soldi ed SP, passati al PG ''Seeu''.

    .:14/01/2014, ore 22:24: Aperta role: I passatempi di un demone qualunque... (2.0).



    Edited by = Midori.no.Neko = - 21/2/2014, 00:12
     
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    Partendo dal presupposto che io non ho mai detto che il tuo BG è il più lungo della storia (mi pare che hebi abbia questo record, ma è inutile quanto il tuo) ma bensì "inutilmente lungo", dovresti lasciar perdere affermazioni tanto pretestuose.
    Comunque gli SP sono sicuramente più di 300, aggiungendo anche gli exp che prendi con i punti exp bonus che ti spettano (guardando qui) per un totale di 345.
    Per il resto tutto ok.
     
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    Non capisco se sei serio o meno, ad ogni modo era una frase ironica la mia non c'è bisogno di essere così malmostosi.
    Comunque, il bonus di cui parli è quello di 80 sp e 80 punti exp? Perché se si, gli sp non dovrebbero essere 350? Perlomeno la calcolatrice del mio cellulare afferma ciò.
     
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    Parti dal livello 2 e sono 300 SP, poi con il bonus di 150 exp sali di energia e ne prendi altri 45.
     
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    60+80+15+20+25+30+35+40+45 è questo il calcolo no? :gratt: Fa 350, non 345. :killer:
     
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    Sei tu che sei demente, lo abbiamo già fatto questo discorso a suo tempo non ti ricordi? Non devi prendere tutti i bonus delle energie precedenti, tu non ARRIVI all'energia Master ma PARTI dall'energia master, quindi tutti i bonus delle altre energie non li prendi. Ne hai 300 di partenza, più i 150 punti esperienza che ti fanno salire di energia, arrivi a 345. Chiaro?
     
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    Tecniche di Livello 1: (Proviamo. >w>)

    Titolo: (Lo troverò)

    Portando la spada dinanzi a sé e muovendola con estrema velocità in modo tale da disegnare un cerchio nell'aria, Tyrann può rilasciare energia oscura che prenderà la forma di un cerchio nero dalla circonferenza scarlatta che, se colpito immediatamente dopo dal suo pugno energetico (al centro), farà partire un raggio di pura oscurità che viaggerà al doppio della sua velocità e causerà danni da penetrazione non indifferenti. (Eventuali ferite causate da questo colpo, proprio come quelle causate dal singolo pugno, lasceranno il segno, letteralmente.)

    Costo: 5

    Titolo: (Troverò anche questo)

    Tecnica di supporto che permette a Tyrann di lanciare un fendente d'oscurità verso Kainé che, eliminando ogni effetto offensivo per via dell'affinità che il sangue della ragazza presenta con tale elemento, creerà un involucro oscuro intorno al suo corpo in grado di difenderla con la stessa funzionalità delle ali del demone. Il fendente si sposterà al doppio della velocità di Tyrann e, qualora colpisse l'avversario, risulterà dannoso quanto un comune fendente lanciato dalla spada.

    Costo 5: + Mantenimento: 3 a turno

    Edited by =^Neko_chan^= - 19/7/2012, 14:12
     
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    Il mantenimento della seconda tecnica puoi abbassarlo a 3. Approvate entrambe.
     
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    Airgatou, aggiungo in scheda.
     
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    Propongo tecniche livello 2 (qualora qualcuno l'avesse notato: si, ho cancellato e riscritto il post, ma giuro che non voleva essere un ''up''...anche perché il post era già in evidenza, ho solo sbagliato io cancellando invece che editando. xD Chiedo venia.)

    -Dark Rain
    Tecnica utilizzabile esclusivamente sacrificando le ali di Tyrann: una volta raggiunta la massima consistenza consentitagli dal potere, esse si frantumeranno in tante piccole schegge acuminate della lunghezza di 20 cm e lo spessore di 5 cm l'una, composte d'oscurità solida, che si lanceranno al doppio della velocità del demone verso l'avversario, rimanendo stabili per 20 metri. Una volta distrutte le ali si rigenereranno in un turno.
    Costo: 10

    -Shock Wave
    Tecnica utilizzabile dopo 3 turni di carica durante i quali il braccio corazzato di Tyrann non dovrà essere utilizzato in nessun modo (va da sé che tutte le tecniche che richiedono il suo utilizzo non potranno essere eseguite). La corazza del braccio durante tale lasso di tempo andrà via via a ingrossarsi e un'aura di oscurità dai bordi scarlatti inizierà ad avvolgerlo inspessendosi via via sempre di più. Al termine dei 3 turni il braccio di Tyrann risulterà ben più grosso del normale e avvolto da un inquietante aura oscura, ciò ovviamente non è un cambiamento puramente estetico: in questo stato il braccio sarà capace di assestare un colpo, un singolo colpo, dalla forza così incrementata da creare un'onda d'urto che si espanderà per 10 metri. NB: Tyrann non sarà in grado di utilizzare questa tecnica per più di una volta nell'arco di un combattimento.
    Costo: 10

    Nel caso la seconda la tengo in serbo per il 3 o non so, per ora non mi è venuto nient'altro in mente.

    Edited by =^Midori_no_Neko^= - 19/11/2012, 11:29
     
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    No sono entrambe ottime, brava, approvate. La missione te la aprirà uno dei staffer in prova.
     
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    Caspiterina, ti invocherò più spesso. Grazie. ^^
     
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    Vorrei rendere il pg non combattente, però devo fare modifiche che al momento rimanderò. Se qualcuno può disapprovare la scheda levando il sottotitolo, mi farebbe un piacere. Appena la sistemo avviserò qui. xD
     
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