Posts written by MidoriNoBakeneko

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    I miei peccati (Role 1 tiro)

    Lancio dado: 11
    • 1d100
      11
    • Inviato il
      25/5/2020, 16:21
      .Bakemono
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    Se prima di prendere l'ambulanza come ogni giorno, le avessero detto che sarebbe finita in quelle condizioni, alla mercé di un folle gorgone, avrebbe preso l'interlocutore per pazzo. Non era solamente una situazione a cui LEI non era abituata, era semplicemente un avvenimento impossibile da prevedere. Come del resto l'era stato impossibile immaginare che quel veleno avrebbe agito così in fretta. A un certo punto aveva pensato che avrebbe potuto ricorrere alle sue capacità fisiche, per quanto disprezzasse farlo, per poter assumere una consistenza fluida e abbandonare l'abitacolo senza ulteriori sforzi, ma la paralisi cambiava tutto. Un piano del genere era troppo difficile e lento da applicare, il processo di mutazione sarebbe durato almeno 5 minuti se non 10, durante i quali lei avrebbe subito solamente un'ennesima umiliazione, poiché avrebbe scommesso la sua mano destra, sul fatto che quella creatura non si sarebbe fermata un solo istante durante interminabili minuti; figurarsi se l'avesse lasciata semplicemente andar via, sotto forma di melma, con la stessa velocità approssimativa di una testuggine. L'unica alternativa possibile era ora abbandonata a poca distanza da lei, sotto forma di un pezzo di vetro ricoperto di sangue rappreso, mentre lei, preda dell'afrodisiaco e delle emotossine in circolo, era finita con l'aggrapparsi al suo stesso aguzzino mentre questi la baciava. La mente di Gwen era ormai in completa confusione, si sentiva preda della vergogna per l'espressione oscena a cui la costringeva quella maschera di pelle sottile, che permetteva a quell'essere di osservare il suo naso forzatamente incurvato all'insù, come quello di uno stupido suino, così come i suoi lineamenti "congelati" in un'espressione a metà tra lo sgomento e il piacere. Eppure nonostante la vergogna, l'orrore, la rabbia e l'ansia che saliva, la dottoressa si ritrovò a mugolare, soffocata dalla lingua di lui, ipnotizzata dai suoi occhi ferini che fissò per tutto il tempo. Sì, perché sgranò gli occhi per i conati e poi non riuscì a chiuderli più, non solo per la paralisi in corso, ma anche e soprattutto perché le iridi di lui sembravano create appositamente per tenere le sue pupille fisse su esse. Forse era solo un vano tentativo di difendersi, inconsciamente la sua mente passò il rassegna le lezioni di zoologia sui serpenti e lei rammentò che la loro visione impediva di vedere oggetti immobili; quel semplice pensiero, così sciocco ed elementare per quanto inconscio, bastava a spiegare quanto fosse nel più completo pallone. Era molto chiaro che non servisse assolutamente a nulla restare immobili con una serpe così vicina, ammesso che quella creatura mantenesse le caratteristiche fisiche di un simile animale. Quando si staccò da lei, Gwen rimase per un momento immobile, ansimante, con la bocca forzatamente spalancata dalla maschera come un perverso glory hole vivente. Si sentì usata, sporca, e qualche lacrima che non era data solo dai conati appena avuti le scivolò sul viso. Il sapore del sangue di lui era ancora impresso nelle sue papille gustative, lo sentiva scivolare lentamente nella gola e impossessarsi anche dell'esofago che la sua lingua aveva appena attraversato lentamente, uscendo fuori da lei come una sorta di mostro vermiforme. Il grosso gozzo che aveva danzato a ritmo di quella perversa "estrazione" doveva essere stato uno spettacolo appagante per la creatura, cosa che fece montare ancora più rabbia nello sguardo di Gwen. Per questo, quando lo pseudo Snis si staccò da lei sollevandosi, i suoi occhi non erano fissi su quei meravigliosi addominali invitanti, bensì su quegli stessi occhi che l'avevano ipnotizzata. E il suo desiderio, visibile sui capezzoli completamente turgidi, sulle gote arrossate, le mani arricciate quando caddero per lasciare la presa... non raggiungeva quei due pozzi verdi senza fondo, che sembravano ardere di fiamme azzurre, calde e furiose come se avessero raggiunto e di gran lunga superato i 1400 gradi celsius. Quindi sì, forse per una creatura priva di una psiche umana quel discorso aveva senso, era "giusto"; che diamine, persino per la mente di lei, così ottenebrata dalla brama, poteva forse filare... ma rimaneva quel barlume di razionalità, a cui ella intendeva aggrapparsi con ogni forza per quanto una parte di lei avrebbe voluto rinunciarvi. Razionalità che la spingeva ancora a tentare di dimenarsi, di muoversi, ottenendo solamente degli spasmi che le facevano sussultare le dita e vibrare alla vista quei seni perfetti, rendendoli solo più invitanti. Forse col senno di poi avrebbe dato ragione a lui, perché smettere di lottare sarebbe stato realmente più semplice, la via più facile da prendere, ma come aveva sempre pensato, rinunciare a essere umani non era mai, mai la giusta scelta. E che fosse dannata se proprio allora, davanti al pericolo, alle minacce, a uno dei più spiacevoli momenti della sua vita, avesse cambiato idea solo perché era "facile". Quindi la serpe si erse in tutta la sua imponente figura, le ghignò in faccia le sue sicurezze, le si avvicinò minacciosa, e le pose la domanda più assurda del secolo: Cosa desideri? Ed ecco che d'improvviso Gwen venne catapultata in uno dei suoi romanzi di nuovo, non più un hentai di dubbio gusto (anche se in fondo c'erano ancora dentro), ma la scena epica dove il cattivo di turno fa la domanda distruggi-psiche all'eroe, ormai apparentemente sconfitto, e quello risponde puntualmente con frasi ad effetto e un lento rialzarsi. Ecco, nel caso di Gwen rialzarsi era scientificamente, clinicamente e materialmente impossibile, ma la furia dei suoi occhi si tradusse in un cambio d'espressione quando con i denti perfetti iniziò a fare forza sulla maschera di carne che le impediva di parlare normalmente, o serrare le labbra carnose. La stessa maschera che l'aveva costretta al bacio più profondo, intenso e sporco che avesse mai ricevuto... Ebbene, dopo un enorme sforzo che fece contrarre la mascella e mise a dura prova l'articolazione temporo-mandibolare, ecco quell'orrido e grottesco strumento frantumarsi sotto i suoi denti perfetti, sporchi di sangue e saliva. La schiacciò, la masticò appena e la sputò con tutta l'enfasi che poteva permettersi (ovvero decisamente poca, visto che la sua bocca e la lingua si muovevano lentissime). Nonostante sapesse di apparire ridicola, nonostante sapesse di non essere affatto come gli eroi dei suoi libri, decise che anche con la bocca impastata, la voce incerta, avrebbe sputato il suo veleno su quella creatura tanto quanto lui aveva riversato il proprio dentro di lei.
    Ciò che vorrehi... è che l'uomo che ho incontrato questa mattinah, che ha detto di chiamarsi Snis... tornasseh qui a prenderti a calci nel culo. Perché sono certa che è lì, da qualche parte, e sta lottando contro di teh. Ciò che vorrei, è che ti ficcassi in quel brutto muso da bestia, che i tuoi propositih varranno anche per il mondo animale, ma qui siamo sulla terra, tra gli umani, ed esiste una cosa sacrosantah chiamata consenso. TU. NON HAI. IL MIO. Ciò che voglio, brutta bestia schifosah... è che ti fermi immediatamente, strisci fuori da questa ambulanza, e ti eviti una vita di sofferenza chiuso in una cella a marcire! Sono stata esaustivAH?!? GH!
    Quando ebbe finito si sentiva meglio, almeno nel cuore, ma quanto al suo status... Non solo la maschera di pelle che continuava a deformarle la faccia la faceva sembrare un pesciolino rinchiuso in un acquario di sangue, rendendola per altro ridicola, ma la sua bocca e la parlantina erano state così ansimanti, strascicate, da non suonare affatto incisive e decise com'erano suonate nella sua testa. E ancora, la cosa peggiore di tutte, fu che aveva chiuso gli occhi verso la fine, mentre quella serpe chiudeva le distanze, e la sua voce si era fatta sempre più incerta nel percepirlo, finché non aveva sentito la sua presenza e un odore acre e fortissimo fin troppo vicino, un odore che aveva se possibile triplicato i rivoli di saliva che già colavano dal suo labbro inferiore ai seni esposti e gonfi. C-c-cosa stai facendo?! Fermh-GH! Ah-allontanalo da me! Riaprire gli occhi fu come ricevere uno schiaffo in pieno viso, come se gli avesse letteralmente sbattuto in faccia la verità: perché nonostante il bel discorso e tutta la determinazione possibile, il suo fisico rispose più prepotentemente che mai a quella vista e controllare la lingua divenne difficile, come se stesse perdendo forza e consistenza. Tutto iniziò ad apparirle più grottesco, più deforme, mentre i contorni di ciò che vedeva mutavano. Le sembrò persino che quell'enorme verga si stesse sdoppiando, e pensò facesse parte del consiste attacco in corso. La sua sindrome era subdola, si presentava soprattutto quando si trovava sotto stress e quello era il peggior momento possibile per intensificarsi, perché perdere l'uso della vista così come la conosceva aiutò solo ad amplificare gli altri sensi. E mentre parlava e gli chiedeva che intenzioni avesse si mise in trappola da sola: scoprì nel modo più brutale possibile che almeno quella vista non era stata dettata dalla Sindrome di Todd, bensì da una mutazione reale e ben tangibile: mutazione che se da una parte aveva iniziato a strusciarglisi solamente sulla guancia, dall'altra poté invaderle anche la lingua e lei si ritrovò a leccare quella carne come se volesse realmente assaggiarla, per quando tentasse invano di voltare la testa o mutare espressione. Mugolò contro quel cazzo venoso, poi si sentì ribaltare e sgranò gli occhi, lasciandosi sfuggire un gridolino soffocato. Ci provò davvero a sottrarsi al tocco, a reggersi, a graffiarlo, a picchiarlo... ma la forza, il veleno... in breve si ritrovò docile, arresa sotto di lui, trasformata in un fascio di nervi sensibili che iniziarono a danzare al suo comando. Non voleva aprire la bocca, non voleva davvero, ma non si aspettava un attacco alla sua intimità, già fradicia è provata. Non sapeva come, ma nella confusione si era aspettata una penetrazione violenta, uno stupro deciso, anche solo che strappasse quel dildo di sangue solidificato dal suo retto e la penetrasse senza neanche sputarci sopra... Ma la lingua... la sensazione di una lingua sul clitoride non era qualcosa di solamente traumatico per una vergine come lei, fu come scoprire di avere dei punti sensibili rimasti inesplorati fino ad allora, punti che neanche l'anatomia più dettagliata poteva spiegare, terminazioni che anche se lei conosceva bene su carta, si sentì di non aver mai realmente appreso. Fu così che Gwen gridò, sancendo la sua rovina. Si ritrovò uno dei cazzi di quella creatura dentro la gola, gli occhi sgranati, le lacrime e i conati che piuttosto che donarle sensazioni sgradevoli, andarono ad alimentare l'afrodisiaco in circolo, duplicando il suo risultato. Quindi sì, alla fine inevitabilmente il suo corpo si arrese. Gli occhi le si ribaltarono, l'espressione divenne semplicemente oscena, attaccabile, il tutto mentre l'altra erezione, rimasta sola, si strusciava convulsamente sulla sua guancia, sul naso piegato, sulla maschera di pelle che ancora le tirava l'espressione. Per quanto provasse a chiudere gli occhi, a sottrarsi, si ritrovò con la gola violata, fottuta come nessuno aveva mai fatto, e non aveva mai pensato che la sua prima volta sarebbe iniziata con una 69 grottesca, al contrario, sotto un gorgone dai genitali multipli... ma così fu. Realizzò che quella era la sua prima esperienza sessuale dal vivo, realizzò che dopo quel giorno avrebbe dovuto farci i conti, ma più di tutto realizzò che... ne godeva. Mentre il glande della creatura le schiacciava l'ugola contro il palato e si faceva più in fondo dentro il suo esofago, una, due, più e più volte... il piacere non fece che crescere e mutare, mandando al diavolo tutte le belle parole, tutti i grandi sproloqui da "eroina" mancata, così come i tentativi di non venire, di sottrarsi quel piacere; ed eccoli tornare al manga hentai più spinto, alla vittima che finisce con la mente irrimediabilmente fottuta, ma soprattutto alla lingua del finto/folle Snis, profondamente infilata nel suo culo. Quella penetrazione multipla e inaspettata fu semplicemente troppo, unita soprattutto alla continua frizione sul suo clitoride: Gwen venne per la prima volta in compagnia di qualcuno, sulla lingua disgustosa di un mostro; le grida soffocate da un cazzo che la scopava, un secondo fallo che le sbatteva insistentemente sulla faccia come il più umiliante degli "schiaffi", e gli spasmi più potenti, intensi e irrimediabilmente sconvolgenti, che avesse mai vissuto. Il peggio? Se prima le sue più intime preghiere, il mantra che si era ripetuta costantemente per non impazzire, era stato "Ti prego fa che qualcuno lo fermi", mentre godeva divenne: "Ancora...".
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    Ciao a tutti. È da un sacco di tempo che non mi propongo per qualcosa di diverso dai miei progetti ma ho voglia di cambiare aria.

    Sto cercando in particolare soluzioni ad alcune mie idee; sono progetti piuttosto specifici quindi rispondete solo se vi ispirano davvero. u.u/

    1) Avrei bisogno di una base per riprendere in mano Juri, pg che ho sempre amato ma che è rimasto a lungo fermo a causa delle mie innumerevoli assenze. Mi servirebbe un evento da decidere insieme che possa farle perdere la memoria, qualcuno che ha interesse nel toglierla o boh, anche solo un brutto incidente che la privi anche della sua ultradivisa e mi permetta di allontanarla dalla Event Horizon come ho concordato con Amy. A quel punto il pg che subentrerà dovrebbe salvarla da questo evento (o aiutarla semplicemente) e poiché senza ultradivisa il suo potere è impossibile da controllare, la sua forma da spettro cambierà divenendo mostruosa/ingestibile. Mi servirebbe dunque che l'altro possa fornirle qualcosa per aiutarla a controllarlo, può essere del sangue, una parte organica, un'entità, magia, insomma qualsiasi cosa che possa fornire una giustificazione. Dal momento che non voglio un progetto che limiti la libertà dell'altro o la mia, e che Juri è veramente libertina dal punto di vista sentimentale, sto cercando un/una semplice compagno/a di avventura, non una storia d'amore o cose strettamente limitanti, salvo ispirazione che potrebbe seguire da entrambi. Anzi, qualora ci fosse anche un'antipatia o un continuo battibeccare col suo "salvatore" andrebbe benissimo. Juri è una gran rompipalle, a volte pure cattiva. (Trovato <3)

    2) In secondo luogo cerco qualcuno che abbia voglia di seguire un piccolo progetto con Leben; avrei bisogno di una "preda" che le faccia fare uno pseudo-percorso di redenzione dove prova a cambiarla e lei a corrompere l'altra parte. Insomma, gioco forza chi vince lo decide il futuro imprecisato. Mi piacerebbe qualcosa che la mandi in ossessione quindi a un certo punto lei diverrà anche una sorta di protezione per questo pg e viceversa. Non ho bisogno di un pg maschio, va bene qualunque sesso purché nel caso di controparte femminile si parli di qualcosa che possa soddisfare le sue strane fisse e il suo lato "etero". XD So che fa strano, ma se leggete il pg capirete perché. Non mi aspetto di sconvolgerle la psiche poiché è quella che è, ma vorrei qualcosa che le facesse prendere in considerazione alcune cose della vita di tutti i giorni e trovare scuse valide per aiutare nella lotta contro Satana, con la premessa che lei di suo non vorrebbe mai un futuro con meno gente da tormentare, quindi già così ha una buona base da cui partire per dare una mano. (Trovato partner ma per il futuro; quindi accetto anche altre proposte mentre aspetto)

    3) Quest'ultimo è più un sogno e non è definito, ma sto valutando di "staccare" Lucia dal suo amore malato per Thresh e "salvarla" dalla Sapienza e da Leben & co. Quindi vorrei che un altro PG, possibilmente di cuore buono, la facesse rinsavire. .-. Ma questo punto 3 potete anche ignorarlo salvo casi di ispirazione fulminante perché è mooolto complicata da applicare e come detto, è più un sogno che altro. (Trovato <3)

    Per chi volesse prendere in considerazione l'offerta, segnalo che ultimamente sto riuscendo a gestire una cadenza di un post ogni 5-7 giorni o giù di lì, a periodi sono più veloce e in altri MOLTO meno, quindi non sono una compagna molto impegnativa. x D Ovviamente se volete un partner di role veloce ignorate pure il tutto. >w<

    E nulla, buon gioco a tutti intanto.

    Edited by .Bakemono - 29/5/2020, 16:46
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    Ho fatto un piccolo schemino riassuntivo per "ordinare" il più possibile gli acquisti, visto che i PG NON combattenti che ho iniziano ad essere molti. Lo trovate sotto spoiler. In precedenza avevo sbagliato a numerarli non avendo contato il primo PG gratuito, con lo schema ho corretto; i soldi spesi rimangono giusti.
    1' (Gratis) Carnelia
    2' (Ero staffer 250) Mistral
    3' (Ero staffer 500) Jadis
    4' (Ero staffer 1000) Gwen
    5' Irithiel (Costo 2000 [+])
    6' Joou (Costo 4000 [+])
    7' Chan (Costo 8000 [+])
    8' Da comprare (Costo 16000)
    9' Da comprare (Costo 32000)


    Acquirente: Mistral

    Soldi: 16235

    SLOT Ottavo PG NON combattente: 16000 $

    Resto: 16235 - 16000 = 235




    Acquirente Carnelia:

    Soldi: 37125

    SLOT Nono PG NON combattente: 32000 $

    Resto: 37125 - 32000 = 5125
  5. .
    Allenamento amorevole (Combattimento; 3 tiri)



    Lancio dado: 28
    • 1d100
      28
    • Inviato il
      21/5/2020, 17:18
      .Bakemono
    Lancio dado: 85
    • 1d100
      85
    • Inviato il
      21/5/2020, 17:18
      .Bakemono
    Lancio dado: 15
    • 1d100
      15
    • Inviato il
      21/5/2020, 17:18
      .Bakemono
  6. .
    Lucia stava ormai meditando di abbandonare il mondo terreno e farla finita una volta per tutte. No, nessuna volontà di suicidio, ma era giusto dire che in quel momento avrebbe voluto usare lo stesso incantesimo di teletrasporto che l'aveva fatta passare dall'Inferno stesso... a un'Inferno ben peggiore quella prima volta alla Sapienza. E questo la diceva lunga su quanto fosse felice dello sguardo preoccupato di Adam o quanto ancora si vergognò amaramente nell'osservare l'uomo arrossire e fissare quelle statue con un'espressione imbarazzata e perduta. Sembrava quasi... nostalgia? Ad essere sincera anche lei arrossì nel vedere quanto i... "dettagli" di quelle opere fossero fin troppo realistici e stranamente "dilatati", fornendo innumerevoli rientranze e appigli a quelle strutture altrimenti lisce e marmoree. Guardare Adam che le fissava e "valutava" le fece venire anche una specie di ansia ingiustificata, un po' come se fosse realmente un artista in attesa del giudizio del critico di turno. Una follia, ovviamente, ma del resto era difficile pensare in quella situazione. Per fortuna alla fine riuscì a concentrarsi su ciò che contava, e cioè tentare di usare quell'occasione per imparare realmente qualcosa, nella speranza di non fare una figura troppo misera. Dall'esperienza di "allenamento" con Gil aveva capito che per lei non c'era un posto di rilievo facile da raggiungere all'orizzonte, ma avrebbe semplicemente dovuto impegnarsi il doppio rispetto a chiunque anche solo per superare un gradino. Ebbene, ogni scusa era buona per cogliere la palla al balzo e agire. Per questo assunse un'aria determinata quando Adam annunciò che no, la carapace non poteva fargli troppo male se danneggiata, e sempre per questo annuì, guardandolo con un misto di gratitudine e determinazione nello sguardo. Se da una parte i suoi pensieri erano più che consoni e "decisi", tuttavia, agire fu tutt'altra cosa, specie quando si parlò di guardare la tiranide spogliarsi e lei sgranò gli occhi, inquieta. Aveva dovuto sforzarsi per evitare di eccitarsi mentre camminavano raggiungendo quel luogo, dopo l'esperienza nel veicolo era ancora provata, e ora fu costretta a osservare lo spettacolo di quel corpo marmoreo che si denudava per lei... Hem, per combattere. Sì. Le due donnone al suo fianco del resto, angelo e diavolo, non furono certo da meno, tutte senza eccezione si persero a fissare il povero Adam cercando di cogliere ogni spasmo dei suoi muscoli scultorei. Quando si trasformò, Irithiel in particolare strabuzzò gli occhi sotto la frangia, solo che appunto avendo oltretutto un copricapo a coprirle lo sguardo, nessun poté vederla. Il suo sussulto poteva quindi sembrare di timore, ma le parole che seguirono chiarirono tutto, così come il suo sorriso.
    Oh caro, non devi affatto giustificarti per il tuo aspetto. La tua insicurezza mi rende solo più felice che tu abbia avuto il coraggio di mostrarti a noi nella sua vera essenza; essenza che per altro... non posso che ammirare. A essere sincera anche io ho una forma da mostrarvi, e spero che a propria volta non vi spaventiate.
    La sua voce soave risuonò dolce e arrendevole come sempre, mentre sfilava il capo e mostrava il suo viso nella sua interezza: gli occhioni più dolci che si fossero mai visti, le sopracciglia distese, il tutto a malapena visibile per via di una lunghissima frangia verdastra che li ricopriva in parte. In breve tempo, davanti ai loro occhi, l'aspetto dell'angelo passo dalla bellissima donna avvenente che tutti conoscevano, a un'altrettanto bellissima creatura serpentina, che si issò in tutta la sua altezza tenendo una piccola porzione di coda sul terreno.
    Ebbene, questa è la forma che la mia Dea mi ha donato... E attraverso essa sarò felice di donarvi tutto l'Amore che possiedo. Non temete... sono sempre io.
    Sorrise ad Adam, cercando di comunicargli con un semplice cenno del capo tutta la sua comprensione e il suo affetto. Dopodiché si portò vicino ad Hazel che, dopo averla guardata malissimo e apostrofata con un "Perché mi fissi, angioletto? Mi sono forse cresciute le corna?" tentò di respingerla. Iris tuttavia le sorrise e, afferrandole il braccio sinistro, con la stessa luce abbagliante che l'aveva investita durante la mutazione, rimpicciolì le proprie dimensioni e si posizionò attorcigliata al suo braccio, diventata piccola malapena 20 cm con sommo sconvolgimento delle sue parenti.
    C-cosa fai esattamente in questa forma, Iris? Voi iniziate pure senza badare a me, Lucia adorata. Lo vedrete presto...
    Lucia a quel punto sospirò, Hazel la guardò sorridente e si fece vicina per seguire l'invito di Adam. Ovviamente, la demone non smise di guardarlo, a maggior ragione quando si fece a un passò dalla ragazza e iniziò a... stimolarle i capezzoli, strappandole un'espressione di piacere misto a imbarazzo.
    Forza tesoro... Falli uscire, fai vedere ad Adam quanto sono grossi.
    A parte la frase ambigua e la scena degna di un video osceno, Lucia scostò le mani della madre fulminandola nonostante l'imbarazzo e, da sé, creo due cerchi magici sui suoi piccoli seni inesistenti, dai quali fuoruscirono 3 Semi del Peccato. Hazel li prese e, voltandosi verso Adam, se ne piantò due sui seni, non senza un'espressione di pura soddisfazione nel farlo e guardare lui di rimando, e infine uno sul fondo schiena, al centro delle natiche. In breve i semi piantarono le proprie radici espandendosi sui punti che Adam avrebbe dovuto colpire per poterla battere: i seni, uno ad uno, nei quali le radici di entrambe le piante si unirono in un'intricato disegno al centro del petto, formando due piccoli boccioli rossi dove sarebbero dovuto essere i capezzoli e il terzo lungo le natiche, coprendole entrambe e formando una sorta di cuore rovesciato di carapace ossea simile alla corteccia di un albero. In confronto alla copertura di Adam era certamente meno resistente, ma Hazel dalla sua aveva il pezzo superiore del body, anch'esso da strappare, poiché le piante lo avevano solamente coperto, non strappato. E purtroppo per lui non solo quello.
    Davvero fantastico... disse infatti nel finire di farsi "vestire", ma non sembrava riferirsi al proprio abbigliamento a giudicare dallo sguardo intenso che rivolse ad Adam... lo stava di nuovo mangiando con gli occhi. Si morse il labbro inferiore e quest'ultimo, gonfio e umido di saliva com'era, sussultò mentre tornava al proprio posto; il tutto mentre i suoi occhi ferini si muovevano lentamente lungo tutto il suo corpo come se pregustasse di leccarlo da capo a piedi. Però avrei una richiesta prima di iniziare, poiché osservare il tuo spogliarello mi ha reso insopportabile l'attesa. Mi concederesti un... bacio di buon augurio?
    Disse "prima di iniziare", ma in verità lei era già più che decisa a dare tutta se stessa in quello "scontro" e per questo si avvicinò a lui con ampie falcate, i fianchi ondeggianti, e un ghigno sensuale sul volto. Non era mai parsa più sensuale e provocatoria, probabilmente perché non si era mai davvero impegnata a cercare di impressionarlo... o distrarlo. Sì, perché Hazel tentò di avvicinarci a lui, posare i seni sul suo petto, premendoli sulla carapace con tanta convinzione da strizzarli e farli espandere ai lati, per poi baciarlo, il tutto mentre gli carezzava l'avambraccio gonfio, ad altezza polso. E stava proprio lì l'inganno, perché se Adam non si fosse sottratto al bacio o alla carezza, lei avrebbe carezzato le sue braccia principali, quelle in basso, scivolando dalle mani fino al polso; una carezza che sembrava destinata a proseguire ma che aveva invero un obiettivo ben più diabolico di un bacio appassionato: attivare una tecnica dell'Eromanzia, Privazione spietata, che avrebbe dato non pochi problemi alla tiranide qualora fosse caduta nel suo tranello, sebbene avesse più braccia a cui affidarsi; braccia che Hazel non vedeva l'ora di gestire... Il tutto ovviamente pronta a rispondere ad eventuali reazioni da parte sua qualora si fosse ribellato. Oh via, non guardatela così male! Dopotutto, era pur sempre un demone...

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    Lucia & Hazel


    Fisico Lucia: Perfetto
    Fisico Hazel: Perfetto
    Psiche Lucia: Imbarazzata/Eccitata
    Psiche Hazel: Divertita/Concentrata
    Energia: 85/100

    Tecniche usate:

    Eromanzia #3: Privazione Spietata
    Potente tecnica di costrizione con due diversi effetti in funzione dell'attivazione. Il primo effetto va sempre attivato prima del secondo. Il primo uso prevede di toccare o stringere uno dei polsi del nemico in modo da trasferirvi sopra la propria energia, questo farà formare due bracciali di energia lucente violacea molto difficili da rimuovere con la forza bruta e resistenti ai danni convenzionali. Un nemico con questi bracciali può resistere per 1 turno alla loro morsa se si concentra su di essi, ma al secondo dovrà inevitabilmente allargare le braccia il più possibile: questo farà materializzare un palo di energia viola, dritto e resistente, che unirà i due bracciali in modo da costringere il nemico ad una posizione scomoda, come se fosse parzialmente crocefisso. E' necessaria una forza del 50% superiore a quella del nemico per liberarsi solamente con la forza bruta, inoltre il palo risulta estremamente resistente ai danni convenzionali. La seconda attivazione va applicata sulle caviglie del nemico o sul suo collo: toccando una di queste due zone attraverso lo stesso procedimento del primo effetto sarà possibile materializzare su gambe e collo della vittima altri bracciali, così da creare un secondo palo che fornirà una totale crocifissione della vittima. Muoversi col secondo effetto risulta veramente difficile. Un nemico che subisce il primo effetto accumula 2 HB, quando subisce il secondo effetto ne accumula 1 solo, ma diventano 2 in caso i due effetti vengano attivati a non meno di 2 turni di distanza. Ogni turno che rimane imprigionato in questa tecnica i punti aumentano di 2, che diventano 3 in caso siano stati attivati entrambi gli effetti. La tecnica può essere applicata in due modi: formando un piccolo cerchio di energia violacea per poterlo lanciare contro il nemico, oppure toccando la zona interessata con le mani (in quel caso, il costo della tecnica viene dimezzato). Nel caso del cerchio esso sarà grande circa 20 cm di diametro, potrà essere lanciato ad una distanza massima di 15 metri al doppio della velocità dell'utilizzatore ma per avere effetto deve colpire una delle zone interessate dalla tecnica. In diverso modo non infligge danni e può comunque essere intercettato o danneggiato.
    Costo: 10 (per ogni attivazione)

    Potere: Attivato
    Livello 2
    -Lucia può evocare quanti Semi del Peccato desidera ma potrà controllarne contemporaneamente solamente 5. Essi usciranno di base dai capezzoli e dall'uretra della ragazza (1 per pertugio) ma potranno fuoriuscire anche da qualsiasi altra parte del corpo. Una volta formati possono essere estratti e lanciati come oggetti Piccoli, oppure applicati manualmente.
    -Una volta a contatto con l'energia di qualcuno il seme sboccia in una Pianta della Lussuria. Di base, questa ha l'aspetto di un bocciolo nero con un nucleo luminescente il cui colore si adatta all'energia di chi lo ospita. Questo bocciolo modifica la propria forma a seconda dell'incantesimo pronunciato da Lucia, tuttavia di base funge da protezione per la parte interessata e si adatta ad essa formando dei rampicanti molto scuri visibili sotto pelle (Un singolo bocciolo può ricoprire una sola parte del corpo come ad esempio: braccio, collo, vita, spina dorsale, cuore ecc). Oltre a fornire questa protezione, ogni bocciolo è in grado di emettere delle spore che ogni 2 turni applicheranno 2 HB extra su tutti i nemici che si trovano nell'arco di 10 metri da esso.
    -Le Piante della Lussuria hanno una resistenza pari alle ossa di chi le ospita, salvo incantesimi specifici.
    -Qualsiasi alleato con una pianta radicata può comunicare telepaticamente con Lucia, con Hazel e con qualsiasi altro alleato abbia ricevuto un seme.

    Note:
    •Semi in campo: 3/5 (Trasformati: 0; Posizionati tutti su Hazel; 1 per seno e 1 natiche)
    •Capezzolo dx coperto; Capezzolo sx coperto; Natiche coperte.
    •Gift For You: Assente
    •Bael: Assente
    •Katana: Assente
    •Beam Katana: Assente
    Irithiel posizionata sul bicipite sinistro di Hazel. Potere:

    Il potere di Iris è legato in qualche modo sia alla sua natura angelica ormai decaduta, sia in special modo alla nuova forma che ha ottenuto grazie alla sua Dea. Fuori dal combattimento, Iris è in grado di trasformarsi in una bellissima donna metà serpente, dotata di una coda lunga 2,50 metri in grado di abbracciare tra le proprie squame chiunque ella voglia, permettendole di spostarsi sinuosamente sul terreno proprio come l'animale a cui è legata. In questa forma, non è dotata di caratteristiche fisiche particolarmente utili se non 4 serpi che si diramano da metà della sua chioma, nonché ovviamente la flessibilità tipica di questi animali, le ossa sono molto più "morbide" e segmentate, le squame le permettono di arrampicarsi facilmente nella maggior parte delle superfici, questo si unisce alla possibilità di ridurre le sue dimensioni a piacere, raggiungendone anche di molto piccole e sottili, proprio come quelle di un piccolo serpente. In questa forma la sua naturale sensualità è se possibile triplicata, il suo bacio può creare assuefazione, i suoi fluidi corporei hanno proprietà afrodisiache, ed essere stretti anche solo una volta nel suo freddo abbraccio può significare rimanerne indipendenti. Le sue capacità sono simili a quelle di un serpente: è molto elastica, sinuosa, e la sua bocca può spalancarsi fino a dimensioni quasi paragonabili alla sua stessa testa. Grazie alla sua Dea il suo corpo ha inoltre ottenuto uno strano modo di subire ferite, quando la sua pelle si lacera eventuali tagli assumono infatti forme decisamente ambigue, piccole fessure rosee, schiuse, simili a intimità femminili. Il suo sangue in questa forma è di un verde brillante. Niente di tutto ciò è ovviamente utilizzabile in combattimento, essendo ella per nulla dotata di abilità fisiche utili. I denti delle sue serpi non sono affilati, anzi, di base sono nascosti all'interno delle gengive ed escono solo durante l'accoppiamento o per "minacciare" un nemico, mentre i suoi sono comunemente umani a eccezione dei canini, molto più lunghi del normale ma sicuramente non pensati per lacerare la carne, piuttosto infilzarla senza dolore. La capacità utile di Iris si rivela dunque in combattimento, dove le sue capacità di trasformazione le permettono di farsi anche molto piccola, similmente a una piccola serpe vera pur mantenendo il suo aspetto da lamia, col corpo di 20 cm di lunghezza totale che può "legarsi" a un guerriero attraverso la sua chioma, quando infatti le sue serpi mordono la carne dell'utilizzatore, possono donargli le capacità afrodisiache dei suoi succhi, questo -oltre a fornire una possibile distrazione poiché il possessore diventa decisamente più avvenente agli occhi del nemico- potenzia in particolare l'Arte dell'Eromanzia, garantendo sempre 1 HB extra al conteggio di quelli inflitti, per cui in una tecnica che ne fornisce 1 saranno 2 e via discorrendo. Questo effetto non funziona su individui che abbiano già subito 15 HB. Solitamente Irithiel lo sfrutta attorcigliando il suo piccolo corpo al polso o comunque al braccio alleato, creando anche un disegno abbastanza artistico con le sue serpi, che si posizionano come i raggi di un sole per creare il legame. Se l'ex angelo viene colpito in questa forma, tornerà immediatamente alle sue dimensioni reali e cadrà a terra inerme, impossibilitato a cambiare le proprie dimensioni prima di un adeguato riposo.

  7. .
    [Operazione] Scoperta illuminata +2 (Post Conclusivo OP, 6 tiri)






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      .Bakemono
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      .Bakemono
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      .Bakemono
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      19/5/2020, 22:49
      .Bakemono
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    Orikan e Andrys non rischiavano di fare brutta figura. Avere un potere particolarmente offensivo non è sinonimo di battaglia assicurata, siccome avevano dovuto rispondere a differenti situazioni e lo avevano fatto raccogliendo al meglio indizi sui loro avversari senza rischiare di scoprirsi più del dovuto. Erano stati costretti a combattere faccia a faccia 1 contro 1 perdendo la parte basialare del loro potere che aveva bisogno di completarsi in gioco di squadra, erano stati obbligati a spendere un grosso ammontare di energia anche solo per rendere quei Glaive abbastanza utili da non incappare in situazioni dove li avrebbero persi, e infine si erano anche destreggiati nel fare le loro mosse decisive scandendo bene i momenti di battaglia non mostrando il fianco. Rodin non poteva che riconoscere come quei due ragazzi potessero vantarsi di un livello combattivo egregio, superando quella egida difensiva e piena di piccoli esami che aveva messo in campo insieme a Baiken. Rodin avrebbe stretto i denti vedendo la propria mano dilaniata, ritirando il braccio al corpo per poter incassare il colpo di Orikan nei muscoli tesi come il ferro, e poter rimanere in piedi nonostante lo spruzzo di sangue che ne risultò avrebbe tradito un danno ormai ingente. Il potere di una lama elettrica non è di sicuro qualcosa che può andare a braccetto con una difesa da brawler come quella del Custode.
    Bravo. Se ti fossi affidato totalmente al Glaive dimenticando l'utilità dei Jutsu e le loro possibilità di risoluzione di circostanza, saresti stato battuto con estrema facilità. Il Chidori dimostra che hai capito come l'arte del Fulmine trasformi il proprio corpo in un'arma dal potenziale altissimo, facendoti risparmiare anche molti più passaggi ed energia che altrimenti avresti dovuto arrabbattare per avere lo stesso risultato... Ugh...
    Rodin non poté che risparmiare il proprio fiato per trattenere smorfie di dolore profondo, mollando la presa anche sull'altro braccio del ragazzo e facendosi di un passo indietro per rassicurarlo che non aveva intenzione di continuare. Avrebbe tirato su la testa inspirando aria e tenendosi il braccio al ventre per supporto, coprendolo come poteva con quello che rimaneva della giaca per arginare la perdita di sangue.
    Baiken! Puoi anche smetterla di prendere in giro quel ragazzo! I tuoi Genjutsu li hanno tenuti in scacco fin dall'inizio... Andrys, giusto? Tranquillizzati, ti stava solo perculando per godersi il tuo faccino sbiancato... Per trattenere le risate devo ringraziare il tuo gemello che mi ha fatto un buco nel petto...
    E Rodin davvero stava tremando ANCHE perché stava davvero facendo ogni sforzo per mantenere il tono del suo discorso serio e propositivo. I due ragazzi meritavano davvero dei complimenti, ma era meglio fargli rendere conto di come per tutti quegli scambi erano stati gabbati dalle mosse di Baiken, che giocando solo per la difensiva non aveva mostrato appieno il campo in cui eccelleva. La donna in risposta alle parole del Maestro si mosse, facendo forza sul braccio buono per potersi alzare, non senza che i muscoli tonici tremassero per la fatica. Doveva ammettere che aveva sottovalutato quei ragazzini, ma tutto sommato lo scontro era servito a dar loro una lezione di morale, quantomeno, quindi poteva dirsi soddisfatta... anche se al minimo. Ammirava le loro capacità belliche. Avevano un potere incredibile ed era certa di non aver visto neppure un briciolo di ciò che potevano farci, ma il modo in cui lo utilizzavano era troppo poco ponderato ai suoi occhi e le faceva venire voglia di metterli sotto torchio. Non avrebbe mai detto che facessero parte dell'Elite del Vaticano per come si comportavano, se non avesse sentito nominare la Guardia personale della Papessa e visto Rodin così convinto non li avrebbe mai presi sul serio. Doveva aggiornassi su un po' di cronaca, a quanto pareva. Col bicipite gonfio e sporco del suo stesso sangue, si mise in ginocchio e poi, un piede alla volta, in piedi, in una mossa unica per quanto faticosa, che la fece sembrare decisamente poco femminile, oltre a dare spettacolo del suo corpo mezzo esposto a causa del kimono strappato, bruciato e lacerato in più punti. Quando si mise in piedi, tornando dritta sorrise a stento, facendo spallucce. Con una smorfia di dolore afferrò il braccio demoniaco di Muramasa e lo tirò per poterla recuperare, ma lo spirito non era affatto felice di come fossero andate le cose e si palesò poco prima che l'arto si dissolvesse, in tutta la sua enorme imponenza, caricando con un grido acuto e altissimo il giovane davanti a lei, andandogli in faccia ad artigli spianati e occhi bianchi luminosi, la chioma viola che si muoveva freneticamente intorno a lei come se fosse immersa nell'acqua. Sembrava un enorme spettro e sembrava anche fin troppo deciso a ucciderlo, ma il giovane se lo sarebbe visto letteralmente arrivare in faccia per poi sparire: Baikeni si afferrò il braccio demoniaco e, facendolo dissolvere e tornare sotto forma di energia, fece tornare materiale Muramasa e la rimise nel fodero, annullando con lei tutte le illusioni che li circondavano. Il campo tornò a essere completamente vuoto, gli unici teschi presenti erano quelli dentro le tombe e il fango brunito dal sangue non c'era più. Sfortunatamente, il suo braccio neppure; al suo posto il moncherino con cui aveva imparato a convivere da tempo. Spezzato il legame, anche il dolore della ferita al braccio sparì.
    Beh, Collega, devo dire che il nostro aspirante allievo non mi è sembrato poi così provato. Probabilmente è più sveglio di quanto sembri e aveva già intuito qualcosa, oppure...
    La sua attenzione si spostò sul giovane. Lo guardò, ma il suo sorriso non raggiungeva affatto gli occhi e la sua aura era tutt'altro che rilassata, come se stesse trattenendo dei rimproveri. Il fatto che fossero famosi non la rendeva automaticamente ben disposta nei loro confronti, anzi, si aspettava solo che fossero dei modelli di morale e onore, a maggior ragione per il ruolo che ricoprivano, cosa che in quello scontro non era stata. Sembravano troppo immaturi per essere ricoperti di tante responsabilità, il solo fatto che avessero chiesto una loro lezione era la prova delle loro insicurezze. Per questo si sentì di avvicinarsi al suo giovane avversario e mettergli una mano sulla spalla, un gesto che sarebbe potuto sembrare benevolo, di incoraggiamento, ma che vanificò quella prima impressione quando iniziò a stringere sempre più forte, fin TROPPO forte, facendogli sentire quanto in realtà avesse perfettamente la capacità di stritolargli le ossa se avesse voluto, avvicinandosi al suo orecchio per una raccomandazione che nascondeva neppure troppo in superficie una velata minaccia.
    Dovresti misurare i colpi in funzione della situazione, o un giorno rischierai davvero di ammazzare qualcuno. Se fossi stato un mio allievo a quest'ora ti avrei messo sotto con punizioni di ogni sorta per il tuo comportamento. Sei fortunato. E soprattutto... porta rispetto per i tuoi avversari. Sempre. Il potere è qualcosa che va misurato e mostrato con giustizia, non ostentato con una lingua velenosa.
    Fatto questo si tirò su dritta. Poteva recepire il messaggio come no, ma il suo dovere di insegnante le imponeva di non tacere in proposito. Il sangue cominciava a colarle dappertutto e le bende che le strizzavano i seni stavano cedendo, cosa che la costrinse a recuperare come poteva nuovo materiale dalla parte inferiore del kimono, o da quel poco di maniche che aveva a disposizione. In breve tempo, con un braccio solo e l'aiuto dei denti, si creò una bendatura di tutto rispetto che si incrociava sul petto, al centro dei seni, e faceva numerosi giri intorno alle costole, medicando alla bell'e meglio il grosso taglio che aveva sugli addominali, che comunque avrebbe presto inzuppato anche quel tessuto. Dopo essersi gettata a terra e sporcata praticamente ovunque, tanto che il bianco dei suoi indumenti era sparito, avrebbe avuto solamente voglia di un bagno caldo e di applicare qualche punto alle ferite, ma il suo lavoro non era ancora finito ed era pronta a portarlo a termine anche così. Rodin per fortuna la pensava allo stesso modo, e Baiken lasciò che fosse lui a parlare.
    Quindi come rimaniamo? Non mi permetterei mai di dire che questo combattimento non sia un punto per voi, le ferite parlano chiaro. Ma non posso nemmeno tergiversare sul fatto che stavate per fare un danno irreparabile a una operazione che anche il Vaticano supporta. Non potete andare in giro ad attaccare briga in questa maniera, non ci sarà sempre un gigante negro di metallo che si prenda le vostre botte per farvi sciogliere il testosterone...
    Rodin avrebbe sbuffato cercando di mettere al meglio la propria domanda.
    ...Non voglio svegliarmi domani mattina per andare da Domino a dirle che avete bisogno di stare in punizione. Trovate la maniera di grattarvi le mani a modo quando cominciano a prudervi. Vi raggiungerò io in Vaticano, ma sorvolerò su questo incidente... Per ora.
    Il tono di Rodin faceva capire molto bene che quella storia non era semplicemente qualcosa che sarebbe rimasta chiusa in uno sgabuzzino. Il Custode sembrava avere qualcosa in mente per i Gemelli, difficile dire cosa, ma avrebbero avuta la chiara sensazione di essere finiti in un taschino molto buio e profondo. Ascoltando le parole dell'uomo Baiken si sentì più rilassata e decisamente più soddisfatta. Rodin aveva detto tutto ciò che c'era da dire, per cui non sentì il bisogno di aggiungere altro, perlomeno non verso i giovani, anche se avrebbe avuto qualche segno di rispetto e complimento per il suo collega. Si avvicinò alla sua enorme figura posizionandosi al suo fianco, non così vicino da invadere il suo spazio ma abbastanza da far capire che era perfettamente d'accordo con quella decisione. Se i due avessero accolto bene la richiesta, lei li avrebbe salutati con un rispettoso inchino alla giapponese, sopportando con estrema grazia e giusto un po' di sudore, il dolore lancinante che il gesto le avrebbe procurato.
    CITAZIONE
    Combattimento concluso
  9. .
    Nome PG: Carnelia
    Link Lavoro: Gravidanze indesiderate
    Tipo di lavoro: Il lavoro del PG sarebbe "Spia/Prostituta", ad ogni modo si tratta di uno scambio di soldi tra PG
  10. .
    Post lavorativo per spostare denaro (12000 Dindi) dal PG Mistral al PG Carnelia. Non so se possa essere anche valutato come giornata lavorativa per Carnelia, visto che comunque di quello si tratta, ma alla fine è marginale e sono già tutti i soldi che mi servono. Aspetto giusto l'eventuale ok per lo spostamento, se serve.

    *Avviso giusto per, che il post non va per il sottile e che rispecchierà molto le immagini che potete cliccare nel testo (tutte esplicite). I temi principali sono: gravidanza, mostri (orchi), umiliazione e violenza.

    Pillole usate: 1 Change, 1 Oldschool, 1 Sense.


    Ho un lavoretto per te. I tizi in questione pagano un sacco di soldi. Ti dirò tutti i dettagli se mi darai l'ok. So che hai bisogno di soldi per tua sorellina, ho guardato un po' in giro, sentito qualche racconto e persino indagato a livello informatico - non sembrerebbe, ma sono piu cyborg che demone - e ho scoperto che hai una sorellina di cui occuparti. La tengono in quel collegio femminile super costoso no? Per cui avresti tutto da guadagnare. Ecco la cifra di cui si parla. Gli fece vedere 12000 crediti in contanti, Gabriel non poté che sgranare gli occhi. Con quei soldi... avrebbe potuto trasferire la sorella più vicino, aumentare la sorveglianza, che diamine, fornirle persino delle guardie del corpo cazzute che la tenessero lontana dai casini e soprattutto dai traumi che le aveva fornito Tresh. Ma per così tanti soldi... cosa diavolo voleva che facesse, quella psicopatica? Stava per dire di no direttamente... ma quella stronza gli mise in mano metà di quell'assurda somma. Sentire i soldi sul palmo... gli smosse qualcosa. Fanculo. 6000 adesso, gli altri 6 a lavoro finito. Qui c'e la scorta di pillole di cui dovrai assolutamente fare tesoro. Prendere o lasciare.
    Dov'è il trucco? Perché così tanti soldi? Rischio la vita?
    Mistral lo guardò come se l'idea che morisse non le dispiacesse, ma poi rise.
    La vita? Nah. Sei forte e sano e so bene che hai vissuto parecchie avventure da quando sei... è offensivo se dico la troietta della scuola?
    Gabriel la fulminò. Certo che lo è... che cazzo di domande fai? Ma comunque, di che si tratta in sintesi?
    Mistral sbuffò. Sesso, tesorino. Del più sporco, malato e perverso possibile... Ok? Niente di troppo diverso dal tuo solito, questo posso prometterlo.
    La squadrò a lungo, cercando di capire cosa nascondesse con quel sorrisino... Poi il suo sguardo ricadde sui soldi e l'affetto per la sua sorellina ebbe la meglio.
    Ok... Ma se crepo il mio spettro ti perseguiterà per il resto della tua esistenza e questi soldi devono andare a mia sorella, intesi? Voglio un documento firmato.
    Mistral ritrasse la mano, lasciandogli i soldi sul palmo.
    Come ti pare, Gabriel.
    Chiamami Carnelia. Vado a cambiarmi.
    Prendi anche le pillole. Ti serviranno.
    Sospirò, poi guardò le pillole non meglio identificate e si chiese chi cacchio glielo avesse fatto fare... ma le mise in bocca senza pensarci. Dopotutto, aveva già metà dei soldi in mano e si era fatto chiamare Carnelia: il lavoro era già iniziato.

    ****

    Il luogo d'incontro era fuori città. Si trattava di un edificio semi-fatiscente a pianta rettangolare ma decorato con varie insegne al neon che ne indicavano tutte le entrate/uscite e quattro grandi insegne lampeggianti poste in ognuno dei 4 immensi lati. Un tempo doveva essere un capannone industriale, e se non fosse stato per le decorazioni lo sarebbe parso ancora. Era situato in una parte caratteristica della periferia, famosa per le sue vie "a luci rosse" e quando Gabriel scese dal taxi insieme a Mistral, si sentì un po' come una di quelle escort di classe che per un botto di soldi sarebbero felici di vendersi anche la madre. Dopo l'assunzione di pillole appariva come tutt'altra persona; una vera battona, a suo parere; ma probabilmente era colpa non tanto delle tette consistenti che avrebbe avuto da donna, quanto più per l'abbigliamento estivo che aveva scelto, poiché se sul suo corpicino androgino sembrava quasi passabile e "normale" per una ragazzina, su un donnone com'era diventato sembrava particolarmente volgare. L'unica cosa a renderlo riconoscibile era il suo occhio-lanterna, luminoso e dalla sclera nera come suo solito, senza bende stavolta; per il resto aveva ottenuto due tette enormi e un sesso femminile che attualmente gli stava facendo bagnare i corti shorts che indossava, poiché tra quelle pillole che aveva assunto doveva esserci anche un qualche tipo di droga afrodisiaca, e il semplice strusciare dei jeans contro la vulva ottenuta lo faceva sclerare; senza contare che il cambio di sesso non aveva funzionato del tutto, e ora si ritrovava con un rigonfiamento tra le gambe che "le" rendeva ancora più difficile camminare. Com'era arrivato a quel punto? Sospirando, seguì Mistral dentro il locale e si ritrovarono in breve in un ufficio dalle pareti rosse e il mobilio nero, composto da un'enorme scrivania, diverse poltroncine rosse e nere, qualche pianta e nulla più. C'era anche una libreria con un sacco di bruttissimi soprammobili tra cui teschi e ossa varie, ma Gabriel decise saggiamente di non guardarli troppo, per non sentire l'irrefrenabile impulso di scappare. Una donnona enorme [+], a metà tra un orco e un demone giapponese, che aveva sicuramente dovuto ordinare la sua poltrona su misura da un falegname fidato, li accolse sollevandosi in tutti i suoi interi metri d'altezza... E non sapeva come, Gabriel si ritrovò seduto a perdere metà conversazione delle due donne, distratto dal più grosso paio di seni che avesse mai visto. Perché era mezza nuda? Forse farsi fare un vestito sarebbe stato ancora più impegnativo di pagare una poltrona su misura.
    Sembra un bordello molto fornito... Come sei finita a fare questo lavoro?
    Chiamandolo semplicemente "bordello", mi offendi. Sono una donna di affari, nient'altro. Vivo nella terra da abbastanza tempo da sapere che è popolata da moltissimi individui, tutti con i propri vizi, la maggior parte dei quali farebbero di tutto per soddisfare. Ecco cosa facciamo qui: il cliente richiede, noi offriamo. Non gestisco prostitute o gigolò, ma semplici lavoratori volenterosi. La maggior parte di loro sono la mia famiglia. Tu sei un demone... quel tono di sdegno verso il mestiere più vecchio del mondo dovresti essertelo tolto da un pezzo.
    Mistral fece spallucce. A me non interessa cosa facciate qui o come lo facciate, ero solo curiosa. Mi basta avere ciò per cui vi pago... il resto è contorno.
    Oh, su questo puoi stare tranquilla. Devo dire che la tua richiesta era un po' strana, contando che il tuo "esercito" non sarà pronto prima di qualche anno ma visto che hai portato tu la fattrice... Chi sono io per giudicare?
    Aspettate... Fattri-che? Sono un-.
    Mistral gli schiacciò la le guance e metà faccia con una mano per impedirgli di continuare, parlando da sé.
    Diciamo che avevo qualche soldo da spendere e poca gente di cui fidarmi. Il piccolo esercito di cui mi parli è una garanzia a lungo termine... Devo solo restare viva nel frattempo.
    La grande oni fece spallucce, perdendo interesse per la cosa e facendo loro cenno di seguirle, dopo essersi sollevata pesantemente dalla poltrona. Più Gabriel si addentrava in quel posto dalle dubbie origini, più sentiva di aver fatto la scelta più sbagliata possibile e volersela filare. Non aveva neanche capito di cosa si trattasse nell'effettivo, si era parlato di fattrice... ma era evidente che non parlassero di lui, no? La vista distolse l'attenzione da quei pensieri, cosa che gli fu fatale. Se solo si fosse soffermato a pensare... ma quel posto era semplicemente assurdo per non badarci. L'edificio era davvero grande, progettato su un solo piano, ma formato da un'infinità di stanze diverse, alcune delle quali lasciavano intravedere o anche semplicemente sentire, cosa accadesse all'interno. Da una porta aperta Gabriel riuscì a intravedere una specie di mini-sala da presentazioni, con un piccolo palco all'interno, dove una serie di donne mezze nude vagamente travestite da suora stavano eseguendo un "esorcismo" decisamente particolare, tra le grida del demone incriminato. Una scena straziante che gli fece distogliere lo sguardo immediatamente. Il resto era anche peggio... spaziava da teatrini dove delle poverine erano legate e "torturate" da centauri di vario genere (spettacolo che per qualche motivo lo spaventò più di tutto il resto), passando per inquietanti creature deformi che giravano con povere ragazze amputate per la struttura, finanche a "spettacoli" più o meno tranquilli dove erano semplici umani a sperimentare pratiche sessuali tra i più disparati genere, come anche però mostri enormi incatenati che si intrattenevano con umani o pseudo tali per dare spettacolo. Quando arrivarono a destinazione Gabriel aveva già cambiato idea, ma fu entrare in un'enorme stanza e ritrovarsi letteralmente in mezzo a un esercito di 10, forse 20 orchi di sessi disparati, a farlo sussultare e convincerlo completamente che no, i soldi non valevano la pena. Li dentro era in corso una vea e propria orgia, con donne di vario genere trattate alla stregua di carne da macello e orchi e orchesse (perlopiù pene-dotate) che le sballottavano in lungo e in largo come giocattoli. Tra di loro distingueva diverse enormi bellezze [+] molto simili alla "padrona di casa", veri e propri "orchi" vecchio stile dai colori più disparati, come anche -tra tutti- una creaturina alta meno di lui ma che sembrava la più cattiva di tutte per ciò che stava facendo là in mezzo. Rabbrividì nel sentire cosa stesse gridando a una povera tizia già sfatta sotto di lui... Poi alle sue spalle la padrona presentò la combriccola.
    Ecco qui i vostri donatori. Tra di loro ci sono anche le mie sorelle e alcuni miei fratelli. I maschi che vedete sono stupidi, ahimè, ma molto utili. Non ricordo una sola volta in cui abbiano fatto cilecca, se sai cosa intendo. Fertilità estremamente sviluppata, come tutta la mia famiglia del resto.
    La donnona guardò Mistral, poi abbassò lo sguardo su di lui e gli diede una pacca sulla spalla che gli fece quasi fare un volo in avanti, costringendolo a lottare per rimanere in piedi. Poi realizzò cosa avesse detto... e capì a cosa erano servite tutte quelle pillole prese. Pensava che fossero per soddisfare i gusti dei clienti, ma lì dentro sembrava che tutti gli scroti presenti volessero eruttare dentro di lui per un motivo specifico... e quando lo capì sgranò gli occhi, ridando un'occhiata. I lamenti delle tipe erano invitanti, certo, ma le loro espressioni... Semplicemente non poteva. Avrebbe preso più turni al lavoro part-time e qualche cliente in più alla Sapienza per compensare, ma quello... tutto in una volta... non se ne parlava! Figli poi? Col cavolo!
    COL CAZZO che lo faccio! Ahehm, voglio dire... io non me la sento più ragazze. Non mi avevi detto che avrei dovuto... No, no. Mi tiro fuori... Ci si vede eh! Tieniti i tuoi fottuti soldi.
    E con una risatina nervosa e la morte nel cuore, Gabriel mise i soldi in mano a Mistral e fece per andarsene. Sarebbe andato tutto bene... se quell'enorme donna che aveva fatto loro da guida non lo avesse afferrato, sollevato con la stessa fatica con cui lui sollevava un cuscino, girato e guardato molto, molto male.
    Mi dispiace per te ma non si può fare. La tua amica ha garantito per te... C'è un patto di mezzo.
    Mistral sollevò gli occhi al cielo.
    Dammelo... ci penso io.
    E dopo quello sentì solo la punta di una siringa penetrargli il collo... poi fu il buio.

    ****

    Qualche ora dopo, la situazione all'interno della stanza si era fatta particolarmente surreale, rappresentazione in real life delle più perverse scene hentai che Gabriel avesse visionato in qualsiasi manga h gli fosse capitato a tiro in vita. All'inizio aveva tentato di mantenere la razionalità, tanto che dopo qualche frustata, molte sculacciate, e almeno 5 orchi che gli avevano fatto capire cosa significasse possedere una fica, legato a una gogna simile a quella che aveva in camera sua per i clienti più perversi, aveva trovato le forze per sollevare gli occhi stanchi su Mistral e chiederle una semplicissima cosa: perché.
    Si può sapere... Cosa... Ci guadagni?
    Più si faceva quella domanda più non riusciva a capire. A giudicare dalle droghe che gli avevano rifilato serviva che fosse donna, e la droga che gli avevano rifilato come "extra" alle pillole aveva reso i suoi capezzoli pieni di latte, il che non era un buon segno. Gli era parso di capire, vagamente visto tutto il piacere e il dolore che aveva subito, di sentire che fosse un "acceleratore di fertilità", ma anche realizzando di dover diventare una vacca da cuccioli per quegli orchi, continuava a non capire perché mai Mistral volesse una cosa simile. Che cosa le aveva fatto lui di male?
    Favori, carino. Futuri e presenti. A questo mondo valgono più di qualsiasi moneta... La mamma non te lo ha insegnato? Oh già, scusa... È morta, uh?
    Lì aveva stretto i denti, poi un dolore assurdo l'aveva colto mentre un cazzo ben più grosso del suo gli apriva il culo senza lubrificante a parte la densa saliva di quei mostri. Le tipe che aveva intorno erano dotate tutte molto più di lui e la cosa lo aveva destabilizzato abbastanza, ma che potesse piacergli così tanto venire sodomizzato da delle bellezze pene-munite, quello non se lo sarebbe aspettato; gli mancava alla lista di tutte le merdate che aveva subito da quando era... "cambiato". Durante i giochi aveva scoperto anche che Mistral aveva invitato due conoscenze comuni che a scuola gli avevano sempre fatto paura e ribrezzo: i figli di Lucia; due veri e propri mostri del demonio che praticavano una strana magia sessuale ed erano perennemente accompagnati da una creatura melmosa e schifosissima. Li aveva sempre visti nella loro forma fanciullesca, non aveva mai immaginato che potessero trasformarsi in orchi e che sapessero andarci dentro come animali per un sacco di tempo... né tanto meno che potessero sfruttare incantesimi di dubbia origine per fargli praticamente di tutto. Sì, perché dopo la gogna di carne era stato il turno di infilarlo in una parete e separarlo come un dannato insieme di giocattoli sessuali a cui ognuno era concesso un pezzo; poi era stata la volta del controllo mentale che l'aveva spinto a terra a prostrarsi in uno spettacolino dove si succhiava il cazzo da solo con ano e intimità che ancora pulsavano rigettando seme sulla sua faccia; poi ancora ma non per ultimo la sostituzione dei suoi vestiti, dal nulla, con un completino da maialino, i ganci al naso, i piercing, tutti quegli strani simboli che gli avevano gonfiato le tette e gonfiato il pancione. Sì, perché se dopo un'ora ancora era cosciente, dopo quattro iniziava a somigliare più all'animale da cui lo avevano fatto vestire, e riusciva solo a grugnire e piangere subendo ciò che gli accadeva. A nulla erano serviti gli insulti iniziali, il continuo dimenarsi, i graffi, gli sputi... alla fine era comunque finito per fare da bambola a 20 orchi assatanati. Subì ogni genere di violenza di gruppo, dall'orgia, alle file per inseminarlo, passando per i "sandwich" forzati che avevano minacciato di farlo soffocare nello sperma e senza l'aria più di una volta, fino agli svariati sex toys rubati direttamente dal suo borsone di "lavoro" (che portava sempre con sé e che attualmente giaceva in un angolo, abbandonato e sporco) che gli venivano messi addosso e dentro a turno e in modi anche decisamente fantasiosi (e i più sbagliati possibile), un po' come se nessuno di quei mostri ne conoscesse il funzionamento e lo stesse sperimentando a sue spese. Ovviamente durante tutto ciò il suo occhio era stato tolto, figurarsi, e quando quei maledetti avevano scoperto che era solo un'altra cavità "sensibile" avevano iniziato a usarla. Il peggio? La lanterna aveva continuato a giacere a qualche metro da lui, fissandolo e permettendogli di guardarsi in tutta l'oscenità cui era ridotto, proprio come avere un biglietto in prima fila per lo spettacolo della propria disfatta. Le lanterne che fossero state in "ascolto", si sarebbero fatte delle grasse risate. Alla fine gli orchi fecero a gara a metterle dentro all'intimità quanti più giocattoli possibili, almeno una dozzina, finendo per farlo svenire per un breve periodo. Si svegliò dopo un po', impossibile determinare quanto, a causa di un dolore lancinante al culo che venne letteralmente impalato dall'affare di essere semplicemente grottesco e che doveva essere entrato per l'occasione: non era semplicemente un orco, era una specie di ibrido, a metà tra l'umano e il maiale, con un viso inquietante, occhi spiritati completamente verdi e luminosi, una pelle grigiastra e un corpo assurdamente grasso e abominevole. Bastava pensare che se la "padrona" di quel posto era alta sui 3 metri pieni a occhio, quel coso era almeno di 5. Il suo affare era un vero e proprio strumento di tortura, un pene ritorto su se stesso come un cavatappi, lungo almeno quanto un braccio degli orchi, così mostruoso che per infilarlo dentro di lui dovette letteralmente "avvitarlo", manovrando il suo corpo come una bambola di pezza. Quando si svegliò aveva praticamente raggiunto la metà della propria avanzata, ma il mostro dovette perdere la pazienza perché verso la fine affondò di botto, rompendogli qualcosa quasi sicuramente e facendolo venire sul colpo. Sì, venire, perché per colpa delle droghe quella fu praticamente una delle stimolazioni più intense e piacevoli che avesse mai ricevuto. Il mostro lo sollevò davanti a sé come un trofeo, trattenendolo in una posizione che lo esponesse a tutti, intorno a lui iniziarono a grugnire, gridare, insultarlo, alcuni in un italiano scarso, altri in demoniaco, orchese, o qualsivoglia lingua orrenda parlassero. La sua pancia, che era diventata semplicemente enorme in tutte quelle ore di covata, doveva aver raggiunto il massimo della sua capacità perché venne sconquassato da un dolore ancora più forte dell'affare dentro il suo didietro. E quando alla fine, le orchesse più minute del gruppo si fecero avanti, iniziando a strizzarle la pancia mentre il maiale spingeva dentro di "lui" per far uscire i piccoli mostri che portava in grembo, la sua espressione cambiò ancora diventando semplicemente folle, completamente andata. In breve una serie di piccoli esseri verdi, dall'aspetto molto dissimile da quello umano, iniziarono a farsi spazio nella sua intimità e scivolare lungo le mani delle orchesse, che li prendevano a li portavano al petto. Persino loro sembrarono sorprese di vederli già attivi, ripugnanti nella loro mostruosità, ma soprattutto perfettamente moventi: quelle piccole creature iniziarono ad aggrapparsi al corpo della madre cercando i suoi seni... ma non sembravano aver bisogno solamente di succhiarli. Gabriel venne di nuovo... poi dimenticò il proprio nome.

    ****

    Gli orchetti appena nati risalirono il corpo della madre e si impossessarono di ogni singolo orifizio, dai capezzoli, all'ombelico, fino a orecchie, bocca, narici persino, e osservando tutti quegli affari che si impossessavano del corpo abusato di quel piccolo giovane, Mistral per la prima volta non si sentì spaventata, terrorizzata dalla gravidanza o dall'incesto, anzi, provò una malsana soddisfazione, come se guardare in faccia qualcuno che subiva brutalmente la sua più inconfessabili fobie, liberasse in qualche modo lei da quel pericolo. E c'era solo un fastidio, molto in fondo, dato da quel suo maledetto demone, angelo nel suo caso, che come una coscienza, un fastidioso grillo parlante indesiderato, le faceva palpitare il cuore dalla voglia di fermare tutto. Per fortuna, in quel caso, la soddisfazione fu estremamente maggiore di quella sensazione, facendo sì che riuscisse a scacciarla e godersi pienamente lo spettacolo... almeno per buona parte di esso. Quando la scena divenne decisamente troppo grottesca quella sensazione di fastidio crebbe ancora di più e lei trattenne a malapena un conato, voltandosi e concentrandosi su altro. Come se nulla fosse, raccolse una rivista e si mise a sfogliarla. Un dolore improvviso al petto la costrinse a storcere il naso e "carezzarsi" in mezzo ai seni, proprio ad altezza cuore... Gesto che si rifiutò analizzare. Nel frattempo, le urla provenienti dalla stanza crescevano, insieme ai lamenti sguaiati di quelle creature che definire "bambini", sarebbe stato decisamente scorretto. Mistral gettò l'occhio a osservarli in tutta la loro iperattività e non poté che ritenersi, per quanto schifata, soddisfatta. Aveva voluto affrontare le sue paure guardando lo spettacolo nella sua interezza, ma il vero obiettivo erano proprio quegli esserini che, un giorno, sarebbero potuti diventare un ottimo seguito al suo comando. Aveva avuto l'idea e soldi da spendere, non era stata troppo a pensarci: l'era sembrata buona e divertente e l'aveva assecondata, perché in fondo aveva i mezzi per farlo. Stavolta però avrebbe fatto crescere i piccoli come dei veri soldati, non si sarebbe lasciata cogliere dal caso com'era successo invece per Lant, il suo... il figlio di Thresh. Quell'essere la ripugnava e non faceva altro che darle pensieri, dovendolo tenere costantemente rinchiuso e sotto controllo. Di recente aveva fatto persino amicizia con la nuova figlia dello zombie, che per qualche motivo a Shuruki, personalmente, faceva venire la pelle d'oca.
    Quando finì di leggere la rivista, si accorse di essersi persa più del dovuto e che la scena davanti ai suoi occhi era cambiata: lo squadrone della "famigliola felice" si era ritirato, il maiale giaceva addormentato in una gabbia appena distinguibile nell'angolo della stanza e i demonietti stavano venendo condotti uno ad uno in un'altra stanza. Mistral ne contò cinque. Niente male. Per quanto riguardava il ragazzino, di lui non c'era traccia, se non una perversa e lunga "scia" di fluidi vari e disgustosi che disegnava una specie di curva sul pavimento, sparendo dietro l'angolo di una porta inconfondibile, la toielette. Sospirando, Shuruki si alzò con calma, richiuse la rivista, la rimise al suo post, e spense la musica classica che aveva messo di sotto fondo, continuando senza rendersene conto a muovere la testa a ritmo. Solo dopo aver sistemato le cose, uscì dalla stanza di vetro con un sorriso perverso sulla faccia, soddisfatta della propria idea e della sua realizzazione. Quando raggiunse il bagno a propria volta, la cui porta era stata lasciata aperta, si bloccò sulla soglia con espressione disgustata. Il corpicino androgino di Gabriel, tornato normale almeno nelle forme, non presentava più alcun pancione o segno delle gravidanze subite, ma la violenza, quella era ben visibile sulla sua pelle candida, così come il piacere, terribilmente contrapposto a quei segni. Percorrendo con lo sguardo gli innumerevoli lividi e rossori presenti sulle sue braccia, le guance leggermente tumefatte, la gola profondamente arrossata e "segnata" dalle mani, segno che neanche con le prese quei mostri c'erano andati troppo leggeri, passando poi per le sagome ben delineate di quelle stesse enormi dita o corde che spaziavano dai suoi polsi, alle caviglie, facendosi decisamente più rossi e violacei sulle natiche, si riusciva a giungere infine al sintomo più preoccupante di tutto il quadro: non solo la sua espressione vacua, distrutta, ma con gli occhi comunque dilatati come se avesse appena assunto una consistente dose di stupefacenti, quanto più il suo sesso... a malapena moscio, ricoperto a propria volta di ematomi, eppure anche stillante gocce di seme che lo facevano pulsare mentre ne percorrevano la lunghezza contenuta, a causa dello stato di rilassamento in cui vertiva. Il suo viso era poi uno spettacolo osceno e sinceramente preoccupante: sporco di vomito, seme, saliva, muco e fluidi vari, ancora chino sul water a rigettare attraverso profondi conati tutto ciò che il suo corpo sperava presto di dimenticare. Completamente svuotato di ogni pensiero cosciente, la sua mente in quel momento era vuota, mentre il suo fisico pensava solo a rigettare tutte le droghe assunte e il sesso subito. Dire che gli fosse piaciuto sarebbe stato da pazzi, certo, eppure la sua psiche era stata così profondamente corrotta dalla vicissitudini provate alla Sapienza ogni giorno, che il suo corpo riusciva comunque ad apprezzare il quadro in cui era stato ridotto, fornendogli così uno stato decisamente catatonico, languido, un po' come se fosse per l'appunto un tossico che si godeva la sua dose.
    Fu in questo stato che Mistral lo colse: chino sul water a rigettare con profondi conati che gli sconquassavano il corpo, facendogli inarcare convulsamente la schiena, a vomitare senza ritegno e producendo un rumore che definire rivoltante sarebbe stato un complimento. Mistral lo guardò con malcelato disprezzo, poi sorrise. In un moto di sadismo che l'aveva eccitata aveva preparato il suo secondo pagamento in un modo più fantasioso del solito: ovvero, infilando il malloppo in un ENORME plug anale vibrante, richiudibile, che per essere estratto gli avrebbe richiesto non solo di recuperare le forze ma anche di riprendere i sensi e contorcersi come il migliore degli atleti. Eccoti il resto. Nel ficcarglielo nel didietro Mistral non poté che ridacchiare, senza alcun rimorso per i versi o i suoni che produsse il poverino, tremante e privo di forze, mentre l'unico occhio "sano" che aveva gli si sgranava fin quasi a uscire dall'orbita, mentre dall'altra schizzava fuori un altro po' dei fluidi che l'avevano riempita Quando finì, il plug lasciava intravedere in mezzo a tutte quelle banconote, un po' delle interiora del ragazzo, e lei non poté che soffermarsi un momento nel vedere quelle pareti arrossate pulsare consistentemente, mentre il sesso quasi riprendeva vita per stillare nuovi timidi, schizzi di seme. Nonostante le svariate pillole prese, a quanto pareva non aveva più fluidi da offrire.
    Grazie per il tuo duro lavoro. Ci vediamo a scuola...
    E sembrava una fottuta minaccia, ma Gabriel non fece in tempo ad ascoltarla tutta: svenne e non emise più un suono. Questo mandò in crisi completa Mistral/Shuruki, che appena si voltò per andarsene, con un fare militaresco fuori contesto, percepì una specie di spillo invadergli la tempia.
    Non farlo.
    Al ché sbuffò sonoramente, bloccando la propria marcia con il piede a mezz'aria, dandosi un colpo alla tempia nella speranza che quella voce odiosamente seria, sincera, determinata e piena di buoni propositi sparisse per sempre. Sollevando il mento e drizzando la schiena, tentò un nuovo passo. Un mal di testa lancinante la fece piegare sul posto, afferrandosi la testa con le mani e gridando.
    Torna indietro.
    Al limite dell'esasperazione, alla fine tornò indietro e a passi pesanti e seccati raggiunse il corpo apparentemente inerme di Gabriel, guardandolo con disgusto. Con la punta del piede robotico, formato stivale, gli toccò il viso per sollevarlo leggermente dal pavimento e farlo cadere, sperando che emettesse un cenno di qualche genere... Nulla avvenne.
    Visto? E' morto, ok? Facciamocene una ragione e basta...
    Ancora.
    Fece la medesima cosa col braccio, sempre senza chinarsi avvicinarsi, fregandosene completamente, tutto pur di ribadire che aveva ragione.
    Visto?!
    CONTROLLA.
    Altra fitta alla testa.
    FANCULO! Shuruki detesta questo schifo! TI ODIO UFFFFF!
    Non era la prima volta che succedeva, no. Era brava a nasconderlo, ma sotto la facciata da donna fatta e finita, a volte le capitava di perdere il controllo e sentirsi... cieca, un po' come se il cervello le esplodesse e la vista le si tingesse di rosso. Sentiva solo un sacco di odio, iniziava a farfugliare, perdeva la nozione del tempo, delle cose e anche il modo di parlare le sfuggiva di mano. Ma il peggio? Quella voce... quella voce la faceva impazzire, ma se non la ascoltava... allora sì che le cose diventavano sempre peggio. Quindi si chinò, finalmente, portando con ben poco entusiasmo le dita a sentire la giugulare del ragazzino... trovandola dopo breve pulsante. Aveva il battito leggero ma se la sarebbe cavata. Aveva solo bisogno di un po' di riposo, quel coso inutile di cui non le importava niente. Peccato, altrimenti quasi quasi si sarebbe ripresa i soldi, tutto sommato. Non che gliene fregasse qualcosa... aveva ottenuto molto più di quello. Un esercito!
    Ecco fatto... è vivo. Silenzio. Il mal di testa svanì. Shuruki si alzò sbuffando, detestava quello stato di cose. Ogni volta che la situazione si faceva drammatica... quella voce spuntava dal nulla. E aveva persino potere sul suo corpo, se andava DAVVERO male!
    Prima o poi mi lobotomizzerò per colpa tua... Sto diventando pazza.
    La voce non c'era più.

    Diverse ore dopo. Stanza 204; Thanathos Hospital.

    Ti hanno ridotto davvero male, raga... zza. Da dietro gli spessi occhiali, Gabriel intravide il dubbo mentre la donna dai capelli rossi lo squadrava da capo a... pube, coperto in quel momento da un lenzuolo bianco. Era così stanco che faticava a tenere gli occhi aperti. La lanterna era tornata al suo posto, probabilmente gliel'avevano rimessa nell'orbita dopo averla ripulita. Quasi gli venne un conato al pensiero di quanto quell'anfratto terrificante lo avesse fatto godere... nella situazione più malata possibile. Era combattuto su quanto successo; ormai si convinceva sempre più di essere diventato pazzo. Una specie di meretrice rincoglionita dal sesso che non poteva fare altro che accettare con accondiscendenza la propria dose di veleno... pur sapendo di avvicinarsi solo un passo di più al creatore. Sospirò, chiudendo gli occhi e tentando di dire qualcosa, ma dalla sua gola uscì appena un lamento. Le corde vocali erano state schiacciate troppo e troppo a lungo, o almeno così gli avevano vagamente spiegato. A lui sembrava di essersi levato dal collo uno di quegli alieni schifosi che una volta aveva visto in un vecchio film di paura. Almeno a lui non era toccato l'acido... ma stava solo divagando con i pensieri per non pensare al resto. Tranquilla, non tentare di parlare. Attualmente sforzare le corda vocali sarebbe solo deleterio; hanno bisogno di riprendersi... come tutto il tuo corpo. Se preferisci che mi rivolga a te al maschile ti chiedo scusa in anticipo. Per quel che vale, sei il mio paziente, comunque vada... quindi userò un tono generico per non dispiacerti, va bene? Gabriel riuscì a malapena ad annuire... una volta sola. La donna gli carezzò il capo, poi sembrò ritirare la mano per paura di spaventarlo, quasi fosse fatto di cristallo. Gabriel rimase stranito da tanta gentilezza. Ti ho somministrato un tranquillante così che il tuo sonno possa essere di qualità e il dolore non ti svegli. Se ti va, più tardi, parleremo di... tutto ciò che avrai voglia di condividere.
    Mentre le forze lo abbandonavano e la vista si faceva scura, Gabriel non poté che stamparsi in faccia il viso di quella dottoressa e sorridere appena. Il mondo là fuori non era tutto terribile, ma per quanto avesse cercato di ripeterselo e ricordarselo, nel SUO di mondo, la luce si faceva vedere decisamente di rado, e il buio era così cupo che avrebbe fatto paura persino al più impavido dei guerrieri. Il peggio? Lui ci affogava dentro... e gli piaceva.

    Edited by .Bakemono - 18/5/2020, 18:02
  11. .
    Acquirente: Carnelia

    Soldi: 25275

    Pillola Change x2
    Pillola color celeste, ha il potere di cambiare il sesso di chi la ingerisce completamente, facendo passare da uomo a donna e da donna a uomo. Prenderne una seconda dopo la prima non fa altro che prolungarne gli effetti.
    Costo: 50x2 100
    Costo HF Credit: 1

    Totale spesa: 100

    Resto: 25275 - 100 = 25175
  12. .
    I pollici sulle guance, a tenerle le fauci forzatamente spalancate, non servirono affatto a farla indietreggiare o irrigidire, anzi, sorrise del tentativo poiché aveva visto qualche scena simile in video visionati da Jadis in momento particolari e non aveva mai capito cosa ci trovassero gli umani di umiliante in simili contesti. Tuttavia in qualche modo quella presa toccò anche qualcuna delle sue corde interiori, non tanto per l'umiliazione, concetto ben distante dalla sua psiche e il suo modo di ragionare, quanto più per un senso di sfida... nonché per stuzzicare la sua fame. Il sangue aveva comunque un sapore interessante, corposo, dolce addirittura in confronto a quello degli animali e degli insetti (tiranidi comprese) a cui era abituata. Per questo premette la dentatura affilata sulle falangi del ragazzo (e di conseguenza sul suo viso), il tanto che bastava per stillarne qualche goccia di liquido denso e scarlatto che poté poi raccogliere con la lingua, abbastanza lunga da muoversi davvero ovunque dentro e fuori la bocca minuta del giovane. Vedere una "donna" con un viso tanto umano quanto mostruoso infilare la lingua tra i suoi pollici mentre ancora sostava nella tua gola, e avvolgerli come se fosse un serpente con la propria preda, con tutti quegli occhi che ti fissano anche mentre la "baci", non avrebbe dovuto essere uno spettacolo molto rassicurante per un giovane uomo... eppure Syornha rimase piacevolmente colpita nel sentire la carne di Shouta, non solo non perdere assolutamente vigore, ma anzi pulsarle dentro con la stessa smania, se non aumentata, di accoppiamento. I suoi lamenti la eccitarono tanto quanto la paura di una preda durante la caccia, tanto che dalla profondità della sua gola fuoriuscì un verso di soddisfazione fastidioso ma che di rado le veniva sottratto, una specie di sibilo più simile a un acuto fischio continuo che le fece fremere la "giugulare", o qualsiasi cosa fosse quel nervo che le attraversava il collo da cui potevano distinguersi le ossa. Quando infine il giovane la staccò da sé, lei non oppose resistenza alcuna, restando tuttavia con la sua lingua dentro la gola di lui finché letteralmente non la attraverso tutta, e lei lo studiò rapita mentre ogni centimetro dell'organo mobile e infinito gli attraversava la gola un po' come un verme parassita demoniaco, di quelli decisamente orrendi che solo lei, poteva conoscere. Quanto le mancava il loro sapore...
    Quando fu fuori, e lui tenne ancora la sua guancia deformata, non poté che sorridere nel modo leggermente distorto che le concedeva quella presa salda. Ciò che alla fine disse lui, la fece ridacchiare, una risata più simile al frantumarsi di qualcosa, che partì ancora una volta dalla profondità della sua gola piuttosto che dalle mere corde vocali. Ritirò la lingua dentro la bocca, ma solo per parlare. Poi si avvicinò col viso al suo, così che potesse sentire il suo respiro freddo sul viso. Diversi filamenti di saliva le legavano il palato alla lingua, creando dei disegni piuttosto artistici dentro quella bocca mostruosa.
    Mi stai chiedendo di spostarmi, piccolo umano? Se fossimo nel mio mondo, il tuo gesto sarebbe considerato come sintomo di debolezza. Un predatore non esiterebbe a divorarti in un sol boccone... Figurarsi "spostarsi" gentilmente perché TU, lo richiedi.
    Il suo tono strascicato sapeva essere decisamente inquietante, ma era la sua faccia a peggiorare tutto. Il suo sorriso era così ampio da spaccarle le guance, ma le labbra "umane" situate sotto il suo naso sembravano quasi serene, solo leggermente incurvate nonostante l'angolo che lui "tirava", come se con quei suoi innumerevoli occhi che lo fissavano senza batter ciglio, volesse compatirlo... o comprenderlo? Difficile dirlo, quando a malapena traspariva la vita da quei pozzi rossi senza fondo. Fatto stava che inizialmente si fece ancora più vicina, fino a premere i suoi seni contro il petto del ragazzo, stringendo con gli artigli ogni singola porzione di carne che potesse tastare con le dita, dai suoi pettorali provati, alle gonadi piene, concedendosi una nuova spinta col bacino che garantì un affondo ancora più consistente e totale degli altri. Poi su, giù, per un altro ancora. Più che affondi sembravano diretti a farlo guarì di nuovo, anche data la sua espressione curiosa. Tuttavia, proprio quando gli affondi erano diventati tre, poi quattro, tutti così lenti nella risalita ma decisi nella discesa, Syornha fece una cosa degna di un film erotico "umano", ma in una versione del gesto decisamente rivisitata: piuttosto che mordere o scacciare il pollice di lui, spalancò le fauci così tanto da accogliere in bocca non solo quel piccolo dito, ma la mano intera, fino alle nocche, chiudendo le labbra su essa come se volesse serrare i denti di scatto. Era un test di forza, in verità: Shouta poteva sicuramente sottrarsi grazie ai riflessi sviluppati che possedeva, e a tutta l'energia che Syornha stessa sentiva scorrergli nelle vene, ma se lo avesse fatto lei si sarebbe probabilmente limitata a restare lì dov'era, consumare un amplesso come un altro e infine andarsene subito dopo, mollando la presa e perdendo interesse. Restando dov'era invece, avrebbe assistito alla sua bocca mostruosa che si chiudeva, si di scatto sulle sue nocche, ma senza che un solo dente lo ferisse consistentemente, se non in superfice, assistendo alle guance deformate dalla sua mano, gli occhi leggermente socchiusi, tutti stavolta, e un lento ritrarsi mentre le sue labbra, stranamente morbide chiuse a quel modo, scivolavano tutta la mano fino alla fine del percorso, ritirandosi lentamente insieme alla sua testa che si fece indietro, lasciando una scia di sangue lieve che ripulì lungo tutto il percorso. Aveva effettivamente voluto "imitare" una di quelle scene, per l'appunto tratte da video di "umiliazione" dove l'umanx di turno infila dentro la bocca di qualcuno più dita possibile per farlo sbavare e modificarne l'espressione, ma in una versione che era sicura lui non avesse mai visto, a meno che non avesse avuto molte "compagne" come lei.
    Se davvero vuoi "scoparmi" come affermi... Non dovresti vedermi come un'umana obbediente... ma prenderti ciò che ti spetta per natura.
    Pronunciò la parola "scoparmi" in modo incerto e un po' disgustato; Shouta non poteva saperlo ma ella disprezzava le volgarità, poiché le associava allo stereotipo del demone rozzo e poco intelligente, e si considerava ben lontana e "più in alto" di quell'immagine. Con quella dichiarazione ambigua, difficile dire se pronunciata per sfida o come semplice verità constatata, a dispetto di ciò che sembrava Syornha comunque spostò tutte le zampe d'un lato, posizionando quelle in più in basso e le umane sul letto, per potersi sollevare da lui e abbandonare lentamente il suo sesso turgido e pulsante, non senza stritolarlo con ogni singolo muscolo e ogni singolo segmento delle sue labbra durante il tragitto, talmente intensamente da graffiarlo persino. Fatto ciò si posizionò di schiena sul letto, stiracchiandosi in un modo decisamente inconsueto che fece scrocchiare ogni singolo misterioso antro del suo esoscheletro: inarcando la schiena in un modo assolutamente poco umano, tirando ogni singola zampa verso l'altro e "gambe" e coda dalla porte opposta, fino ad allungarsi così tanto sul letto da sembrare per un momento incredibilmente più lunga dell'intera struttura. Fatto ciò tornò a scatti, veri e propri, a stendersi, schiudendo le cosce per mostrare l'intimità leggermente schiusa, le labbra i cui segmenti si muovevano smaniosi come se volessero divorare qualcosa, e le zampe rivolte verso il giovane mentre la testa, dopo aver scattato producendo un rumore di ossa rotte sia a sinistra che a destra, si rivolgeva finalmente a Sho, riprendendo solo allora il suo sorriso. Per quanto sembrasse complicato, la scena duro pochi secondi, ma abbastanza per rimanere affascinati dalla natura terribilmente flessibile di quel corpo particolare.
    Fatti avanti, "Shouta"... Un'amante ideale sarebbe così accondiscendente, giusto?
    Protese le zampe verso di lui imitando non troppo fedelmente una donna affamata che attende solamente che il partner si stenda su di lei per possederla, ma nel suo sorriso ambiguo c'era un ché di beffardo... neppure troppo nascosto. Difficile dire se chiamandolo per nome, pronunciato per altro in modo decisamente strano per via del suo accento mostruoso, volesse mostrargli una parvenza di rispetto o imitare la perfida ragazzina che lo avevano tormentato tutto il giorno, facendo addirittura una specie di ironia distorta sul loro rapporto, dove era stato sicuramente lui, a essere accondiscendente. Ma la vera domanda era: Syornha sapeva cosa fosse l'ironia?
  13. .
    Ancora una volta Baiken dovette inarcare un sopracciglio di fronte al modo di fare dei due "intrusi". Se solo non fosse stata lì per portare a termine un incarico importante e quei due ragazzi non sembrassero terribilmente scostanti nel loro entusiasmo, si sarebbe persino concessa una sonora risata, ma poiché non voleva rilassarsi troppo si limitò a sorridere lievemente, con il suo atteggiamento ambiguo ma gioviale che era solita assumere quando si apprestava a dare lezioni a qualcuno.
    Oh... capisco. Quindi fate parte dell'élite del Vaticano ma vorreste una lezione da due umili Custodi come noi? Quale onore, ragazzi...
    Usò una frase volutamente ambigua e divertita, senza lasciar intendere con precisione se si trattasse di sarcasmo o meno. Il loro nome non le suonava esattamente familiare e la loro storia poteva essere una balla come no, in ogni caso a giudicare dal loro modo di fare Baiken gli concesse il beneficio del dubbio sul fatto che fossero "buoni"; specie quando si vide recapitare una lama rotante ad altezza petto. L'istinto fu quello di schivare, ma ritenne più repentino portare il braccio di Muramasa, duro come l'acciaio, ad altezza del petto a protezione del corpo e materializzare al contempo con la sinistra una "Kearinomanzia #5: Lama circolare", lanciandola perpendicolare al terreno, in modo che andasse a impattare al centro della lama del giovane, così da testarne non solo la reattività, ma anche la resistenza, tenendo comunque protetto l'arto umano in caso di problemi. Lo scontro della capacità di taglio e dell'affidabilità della Kearinomanzia contro il Glaive avrebbe prodotto scintille non da poco, ma non potendone valutare gli effetti nell'immediato, Baiken si sarebbe mossa preventivamente di lato. Il funzionamento della Lama Circolare prevedeva il ritorno della stessa verso l'utilizzatore; se Andrys avesse avuto capacità o meno di ritirare il proprio Glaive, oppure ancora se quella piccola arma si fosse rivelata un portento nel distruggere la tecnica, Baiken avrebbe scartato lateralmente di circa un metro verso il muro della sala alla sua sinistra pronta ad allinearsi così da direzionare la tecnica al suo ritorno. Non potendo scattare si sarebbe mossa con un ampio passo, fingendosi incerta sull'atterraggio, esponendo a eventuali attacchi il braccio destro (dunque quello di Muramasa) e lasciando che un lembo di Gael la proteggesse dalla spalla fino al polso, così da essere pronta a contrattaccare o difendersi qualora fosse servito e lasciare al contempo liberi i movimenti della mano, tenendo invece libera e protetta la sinistra come in precedenza.
    In questo caso state attenti con quelle armi però... Hanno l'aria di poter di tagliare molto facilmente e devo avvisarvi che non sono una maestra molto comprensiva con gli allievi che minacciano la vita altrui. Non costringetemi a sculacciarvi.
    Rodin si ritrovò incuriosito dalla stereofonia con cui i due gemelli di fronte a loro si alternavano nelle battute. Stordito sarebbe stata la descrizione più adatta. Ma le reazioni genuine ed esagitate di questi due sbarbatelli avrebbero dato una base abbastanza solida alla veridicità delle loro parole. Rodin non poté fare a meno di portarsi la mano libera al mento, massaggiandosi la mandibola con un interesse sinistro verso quella situazione.
    Del Vaticano, eh? Devo dire che non capita tutti i giorni che due ordini internazionali abbiano l'occasione di confrontarsi. Se devo essere sincero, per un fatto di rango sarebbe stata Domino a doversi mettere in prima linea. E quindi OVVIO che sarete voi due a prendervi tutte le responsabilità della situazione...
    Il sorriso maligno di Rodin non era giustificato da un sotterfugio del genere come leva psicologica, ma sul fatto che essendosi presentati come Elitè, per l'omone non c'era nessun limite su quanto potesse liberamente maltrattarli per metterli alla prova. Studenti arrabbattati di questo genere sono un benvenuta sorpresa, se non anche una di quelle gioie che invia il Cielo ai giusti.
    Baiken potrebbe avere più riguardo, ma secondo me avete la stoffa e l'energia per passare un paio di minuti nel frullatore.
    Combattivamente parlando, Rodin avrebbe potuto davvero passare tutta la notte a combattere con i due dati i presupposti. Di fatto Orikan e Andrys si erano divisi uno contro uno per dare forma alla sfida, segno anche il fatto che cozzasse con il loro apparente equipaggiamento combinato dividersi a quella maniera. Rodin mentalmente si mise nel concetto di analizzare e mettere alla prova i due sconosciuti così da offrire un ottima esperienza valida per ambo le parti. Orikan avrebbe fatto la prima vera mossa di quel combattimento attaccando Rodin col suo Glaive al pari del fratello. Il Glaive era un'arma da lancio singolare ed essendo collegato a un'armatura così vistosa era ovvio che avesse peculiarità superiori alle armi comuni; ma Rodin aveva due obblighi fondamentali: mostrare una expertise di utilizzo dei Jutsu a favore del contrasto di quelle capacità, ma sopratutto non regalare nemmeno un metro ai Gemelli. Era qualcosa di istintivo ma nel suo cervello si era impuntato che indietreggiare o schivare sarebbe stata una sconfitta di per sè. L'omone a differenza di Baiken non aveva intenzione di andarci troppo di fino, ma aggiungendo invece il suo tocco personale, nella mano libera avrebbe usato il Juinjutsu #2: Randello Occulto per metterlo repentinamente di punta in avanti a contrasto con l'arma lanciatagli contro. Vagamente sessuale il fatto di mettere il proprio grosso bastone nero a contrasto con il vanto di Orikan, ma effettivamente lo spessore e la lunghezza del Randello Occulto lo rendevanao un perfetto ostacolo momentaneo a quel frangente. Detta molto semplice, Rodin stava anche verificando la manovrabilità di quell'arma, dopotutto per quanto ne sapeva i Gemelli potevano muoverle come volevano a volontà oppure fargli fare rimbalzi da uno all'altro. Il Glaive era comunque capace di intaccare la massa simil metallica del Randello, ma anche avesse potuto mantenere la rotazione continua senza incastrarsi per scavare, sarebbe stata una lenta sega al bastone di Rodin con tante scintille.
    Arma interessante... La avete ereditata? Eppure dalla forma ha più l'aspetto di una qualche reliquia... Se davvero siete l'Elite del Vaticano, perchè non mi mostrate qualcosa di più di queste armi? Siete cauti nel lanciarle con semplicità, come invito, ma non perdetevi a cercare di impressionarmi. Alzate l'asticella dove vi serve per far risuonare le vostre capacità!
    Rodin avrebbe dato solo quell'avvertimento e la stessa aura che emanava avrebbe cominciato a intorbidirsi di una energia molto decisa e solida. Avrebbe combattuto col preciso scopo di metterli alla prova, stava a loro mettersi subito in carreggiata o se avessero mostrato imperizia o indecisione sarebbero stati travolti subito.

    CITAZIONE
    Rodin Goldberg
    Status Fisico: Illeso, 1 Punto Malia, -6% Sense, -25% Mach, Impossibilitato a scattare, Capacità di salto dimezzata
    Status Psicologico: Concentrato
    Energia: 75 /80
    Potere Speciale: Golden Royal Guard

    Golden Royal Guard è un potere che sfrutta il rafforzamento del corpo per lo strategico annullamento delle offensive avversarie. I tatuaggi di Rodin sono una iscrizione magica volta a rendere il corpo un bastione di difesa naturale. Di base le ossa, gli organi, la carne e la pelle stessa sono più resistenti di quelli di una persona normale. Usando la propria energia, Rodin ha sviluppato uno stile di combattimento che permette di sviluppare ancora di più questa resistenza per affrontare gli attacchi dei propri avversari, così da sfruttare l'interruzione della strategia del nemico attraverso specifiche parate per aprirsi un varco per attaccare, o anche semplicemente far perdere la voglia di combattere rendendo futili ulteriori attacchi. Il tutto si manifesta concentrando l'energia in tecniche che stimolano i tatuaggi rendendoli di un colore dorato accesso e brillante, rafforzando la zona interessata e infondendo una utile adattabilità per ottemperare alle necessità del momento.

    -La resistenza delle ossa di Rodin è pari al ferro.
    -Gli organi sono difficili da danneggiare direttamente e la carne e la pelle sono più resistenti del normale.
    -Attivando una tecnica personale, i tatuaggi di Rodin si illumineranno aumentando la resistenza della zona interessata per 1 turno.
    -Fintanto che i tatuaggi sono illuminati, Rodin ha un malus sulla velocità del 50% ma eventuali forze di spinta contrastanti subite hanno una efficacia diminuita del 25%

    Juinjutsu #2: Randello Occulto
    L'utilizzatore materializza all'interno di una delle sue mani una mazza di energia demoniaca dal colorito nero e lucido. la forma è quella di un normalissimo bastone da combattimento non troppo spesso, lungo 180 cm e privo di rifiniture, scanalature o qualsivoglia elemento al di fuori di questa singola barra nera e solida. Si tratta di un'arma molto resistente, utilissima per danneggiare il nemico e le sue protezioni con forti impatti, ma al di fuori della sua maneggevolezza l'unico vero potere di questa tecnica è l'impossibilità di rigenerare le ferite che infligge. Ha tuttavia un secondo utilizzo segreto: quando incantata da una qualsiasi tecnica, in quanto questo randello viene considerato un'arma convenzionale, può cambiare la sua forma a piacimento dell'utilizzatore per tutta la durata della tecnica di potenziamento. La forma scelta non può essere flessibile né dotata di congegni o meccanismi, semplicemente cambierà forma e tipologia di danno. Questa tecnica dura un massimo di 4 turni che vengono resettati in caso venga incantata. Le dimensioni in seguito alla modifica non potranno superare i 2 metri di lunghezza e 50 cm di larghezza, le dimensioni dell'arma modificata influiscono sul suo peso.
    Costo: 5

    Note: Chatlog dx, Randello sx

    CITAZIONE
    npulf3y
    Baiken
    Status Fisico: In forma
    Status Psicologico: Concentrata
    Energia: 75/100
    Tecniche usate: Kearinomanzia #5: Lama circolare
    L'utilizzatore materializza a non più di 10 cm di distanza dal palmo della sua mano un disco di pura elettricità reso estremamente affilato e sottile dalla tecnica. Avrà un diametro massimo di 1 metro e potrà essere scagliato come un oggetto di dimensioni MEDIE senza però che tenda verso il basso. Una volta arrivato alla massima distanza lanciabile si fermerà gradualmente per poi tornare indietro, non verso la direzione originale del lancio ma verso la posizione attuale del lanciatore, curvando verso di lui. L'arma è dotata di una notevole forza di taglio e precisione, dopo il suo uso sarà necessario attendere 3 turni per poterla utilizzare di nuovo ma se l'utilizzatore recupera al volo il disco con le mani prima che scompaia (cosa che succederà una volta raggiunto il corpo del lanciatore) sarà possibile ridurre di 2 questi turni.
    Costo: 10
    Potere Speciale: Muramasa/Attivato

    - Con la trasformazione della spada, Baiken ripristina il proprio braccio destro con un surrogato dalla resistenza pari all'acciaio. Il braccio e qualsiasi formazione affilata generata da esso, risulteranno più efficaci su un bersaglio "Ammaliato", nonché su qualsiasi derivato del suo potere (Escludendo Arti Magiche od Occulte) e armi convenzionali da egli impugnate (Escludendo Armi personali o Extra).
    - Ogni volta che Baiken riesce ad infliggere un Genjutsu al nemico gli fa accumulare 1 "Punto Malia" grazie ai poteri amplificati di Muramasa. Ogni PM accumulato diminuisce del 6% il suo sense, inoltre le immagini ad di fuori della sua percezione PERFETTA risulteranno confuse, come se fossero sommerse da acque torbide e profonde che ne distorcono i contorni. Assestando una ferita di almeno media entità durante l'effetto di un Genjutsu, Baiken può aumentare i PM di 2 punti subito. Se un nemico si libera dalle illusioni in corso, inizierà a scaricare 2 PM per turno finché non verrà nuovamente colpito da un Genjutsu.
    - Grazie a Muramasa, tutti i Genjutsu inflitti da Baiken aumentano la loro durata di 1 turno, inoltre sono in grado di funzionare anche su bersagli che conoscono già l'Arte Illusoria, senza poter essere annullati dal Kai poiché corrotti dall'influenza di Muramasa e resi dunque più potenti e meno riconoscibili.
    - Ogni volta che Baiken trasforma il braccio, questo risulta sovraccarico di energia per i prossimi 3 turni, aumentando la sua potenza ancora di più del normale e risultando dunque più efficace su qualsiasi bersaglio Ammaliato.

    Note:
    - Gael indossato, sulle spalle;
    - Muramasa estratta/dissolta, braccio destro ripristinato;
    - Mise fodero destro legato al fianco;
    - Braccio destro potenziato per i prossimi tre turni 1/3
    - Punti Malia inflitti: Andrys 1; Orikan 1; Rodin 1.

    Edit 17/05 21:08: Corretto errorino nello status, non avevo aggiornato i turni di potenziamento del braccio di Baiken.

    Edited by .Bakemono - 17/5/2020, 21:08
  14. .
    Per quanto Baiken avesse concordato con Rodin di rimandare eventuali discorsi a più tardi, dopo essersi guardata intorno accennò un sorriso, illudendosi quasi che in fondo una chiacchierata non ci starebbe stata male, specie qualora avessero dovuto stare fermi molto tempo. Purtroppo dovette ricredersi fin troppo presto, in un modo per altro bizzarro e inaspettato: due ragazzi molto giovani, forse poco meno/o più che maggiorenni, varcarono l'entrata delle catacombe armati fino ai denti, con alcuni pezzi di armatura divisi tra i loro corpi, un guanto a testa, uno stivale per ognuno e delle scarpe spaiate nei piedi destinati altrimenti a rimanere nudi. Baiken non poté fare a meno di sollevare un sopracciglio e mettersi in guardia, squadrandoli da capo a piedi, alquanto perplessa. Non fu tanto il loro abbigliamento scanzonato a confonderla, quanto più la loro entrata in scena: impalati sul posto come due stoccafissi, sbavanti per chissà quale disfunzione ormonale, fissando con mani tremanti... i muscoli di Rodin. A stento Baiken si trattenne dal sollevare gli occhi al cielo. Non aveva accettato di lavorare a un simile incarico, trovandosi per altro al fianco di uno dei suoi più ammirabili colleghi, nonché capo dei Custodi, per... fare da babysitter a due giovani sbarbatelli con armi decisamente letali alla mano. Poiché il suo primo istinto da persona equilibrata era comunque quello di farli ragionare e comprendere a pieno le loro intenzioni, decise di accoglierli anzitutto con qualche parolina da maestra severa, ma non senza mancare di stringere la mano all'elsa di Muramasa, con il pollice posizionato in modo che una minima pressione avrebbe spezzato il suo voto in qualsiasi momento. Non amava tirar fuori l'artiglieria pesante fin da subito, ma era il caso di chiarire a quei due che entrambi gli adulti che avevano davanti erano lì per lavorare e proteggere le catacombe da eventuali delinquenti; non era certo disposta ad andarci piano se loro fossero stati della categoria, solo perché a malapena riusciva a intravedere un pelo sulle loro guance pulite.
    Salve anche a voi, ragazzi. Il suo tono di voce era sarcastico, ma comunque serio e privo di minaccia, comprensivo addirittura, quasi stesse parlando con un bambino. Vi chiederei di smettere di fissare il mio collega e identificarvi immediatamente, per favore. Siamo due Custodi e siamo qui per recuperare del materiale importante e riconsegnarlo all'Impero Romano, cui spetta di diritto, nonché difendere questo posto da ladri e malviventi... che spero proprio non siate voi due. Rivolse a entrambi uno sguardo severo e spostò il suo unico occhio da un'arma all'altra. Per cui se avete le medesime intenzioni e siete dalla nostra parte vi conviene dirlo subito e andare via, in diverso modo vi chiederei sinceramente di ripensarci. Non concederò un secondo avviso.
    Anche Rodin poteva dirsi sorpreso dall'arrivo dei due ragazzi e sopratutto dal singolare accento che ebbero per la sua corporatura fisica. Il GranMaestro di base è un istruttore severo, almeno nelle situazioni di normalità scolastiche, ma quando è in mezzo a delle operazioni di recupero di questo genere ha un certo gradiente a mettere gli imprevisti in conto. I due Gemelli rientravano in questo caso, ma l'atmosfera che emanavano tradiva un'aura da attaccabrighe e combinaguai tipica di sbarbatelli allo sbaraglio.
    Brighid ha compilato diverse proteste formali sul fatto che sul lavoro sono un sessista rinomato. Potevo anche capire se si fossero buttati su di te Baiken, ma mi prende alquanto di sorpresa essere complimentato per le mie tette...
    Baiken non poteva concedersi di ridacchiare, ma per un istante accennò un sorriso. La postura che aveva Rodin effettivamente metteva in mostra il petto e lo gonfiava sotto al collo in maniera corposa. Magari si sarebbe fatto una risata, ma i due ragazzi erano entrati in quella cripta con in pugno delle armi abbastanza vistose e che, purtroppo, lo avrebbero obbligato ad approcciare la situazione da combattente, e non semplicemente da guardiano.
    ... Ma state comunque interferendo con una operazione di recupero di preziosi artefatti. Mi chiamo Rodin Goldberg, GranMaestro dei Custodi e vorrei che chiariste subito il motivo per cui siete qui. Sopratutto questo non è luogo per gite turistiche a tema, riponete le vostre armi e vi riaccompagnerò volentieri all'uscita.
    A quel punto le presentazioni erano fatte, e i Gemelli effettivamente potevano credere o meno alle sue parole o non curarsi di nessun titolo che proponesse: erano degli sconosciuti che si erano incontrati nel posto e nel momento sbagliato, e avevano tutti armi in pugno pronte a essere utilizzate, c'era poco da chiacchierare e molte più cose da rendere cristalline.
    Anche Baiken tornò subito seria. Di suo era un tipo molto pratico: concedeva a chiunque il beneficio del dubbio, persino a due apparenti teppisti, probabili ladruncoli, conciati da minatori e armati fino ai denti, tuttavia non era disposta a lasciarsi trovare impreparata, dunque mentre Rodin parlava, lei li guardò, osservando meglio quelle lame rotanti dall'aspetto letale, studiando attentamente le loro reazioni alla parole di entrambi i custodi. E tanto per chiarire il concetto spinse col pollice la sua spada e spezzò il voto che legava l'elsa al fodero. Non le piaceva usare simili espedienti, ma era meglio puntare a spaventarli -qualora possibile- che finire col dover fare di peggio. Sasayake... Muramasa
    Continuando a guardarli e a restare concentrata per evitare qualche eventuale attacco portato alla sua persona, Baiken avrebbe estratto la sua spada, in modo non teatrale e anzi, nascosto dalla manica, non senza sussurrare il comando della sua zampakuto tra sé e sé, con un accento giapponese molto marcato, ma non per questo minaccioso. La sua voce era roca ma decisa, tuttavia priva di troppe sfumature: voleva che fosse il più chiaro possibile che, a differenza o meno dei ragazzi, loro non avevano intenzioni negative ma si sarebbe difesi in caso di attacco. In breve la spada si ridusse a una coltre violacea di energia densa e fumosa che venne attirata dall'altra manica del kimono, in principio riempita solamente dal moncherino del suo braccio che venne dunque avvolto nella coltre e sostituito da un arto perfettamente funzionante, uno spettacolo nascosto agli occhi dall'ampia manica del kimono e di Gael.
    Senza contare che non mi sembra proprio il luogo adatto a spargimenti di sangue... non credete ne sia stato versato abbastanza nei secoli?
    Pressoché in contemporanea all'attivazione del suo potere, Baiken scaricò una potente dose di energia illusoria sul terreno, influenzandolo con la tecnica "Genjutsu #13: Discrepanza", guardando ai suoi piedi con un'espressione a metà tra il solenne e l'orrore contenuto. In base all'illusione, una distesa di resti umani giaceva ai piedi dei presenti, ricoprendo l'intero terreno di ossa spezzate e affilate, teschi dalle cui orbite incavate fuoriuscivano ragni e insetti di vario genere, nonché un terreno fangoso, dall'aspetto scuro e infradiciato che faceva presagire che muovere un solo passo sopra esso potesse ingoiare le loro armature scintillanti, figurarsi i sandali di legno di Baiken, le cui calze bianche apparivano effettivamente molto sporche, vista tutta la terra che avevano preso durante il suo viaggio. Da quel momento in poi l'andata a segno o meno del Genjutsu avrebbe deciso come sarebbe stata l'atmosfera, subirlo significava che all'estrazione di Muramasa tutto intorno ai ragazzi sarebbe cambiato completamente, non solo nel terreno: i contorni meno vicini si sarebbero fatti più cupi, ingrigiti dalle profondità marine, come se fossero finiti improvvisamente nelle profondità dell'oceano. Alle spalle di Baiken Muramasa rimase celata, proprio perché la donna non voleva allarmarli qualora fossero stati semplicemente i ragazzi sbagliati, nel posto sbagliato, con le intenzioni più sbagliate possibili; ma voleva comunque chiarire che restare lì avrebbe significato per loro mettersi contro due figure importanti che non intendevano lasciarli fare.
    Baiken non era lenta ad agire e sopratutto non aveva bisogno di particolari inviti per prendere posizione salda. Rodin ovviamente sarebbe stato investito dalla forza illusoria dell'alleata, ritrovandosi nel campo di teschi che avrebbe congiurato per l'occasione. Per lui che stava dalla parte di Baiken non era difficile capire che avesse attivato un Genjutsu, ma Rodin avrebbe deciso di non concentrare la mente per liberarsi dall'illusione per fare in modo che il suo istinto agisse direttamente sul suo corpo e lo facesse camminare verso i Gemelli con moto incerto e in difficoltà. Si stava muovendo in diagonale verso l'esterno della catacomba per potersi mettere a metà tra il raggio che univa il muro alla colonna, così da non permettere a nessuno di chiudere a tenaglia sia lui che Baiken e cominciarsi a concentrare sul gemello che aveva di fronte. Il Chatlog era portato sulla spalla sinistra, impugnato dalla relativa mano, mentre la destra era tenuta morbida sul fianco.
    ... È davvero un pessimo auspicio combattere in un luogo di Morte. Mi sembrate due ragazzi pieni di energia, quindi fate la cosa giusta e accogliete un consiglio da un adulto responsabile: non obbligatemi a pulire una merda che non siete pronti a rimangiarvi, o ve la renderò amarissima.
    Rodin non è mai stato tipo da trattare la gente stupida con i guanti. Non aveva ancora avuto modo di farsi una idea di chi avesse davvero di fronte, ma se i Gemelli si fossero rivelati due stupidi troppo zelanti, non si sarebbe ritratto dall'usare anche la lezione dura. Dopotutto, se non hai buona testa è meglio che ti fai venire buone gambe. Essendo rimasti sulla soglia, i gemelli distavano ancora 5 metri dalla posizione di Baiken.

    CITAZIONE
    Rodin Goldberg
    Status Fisico: Ottimo
    Status Psicologico: Concentrato
    Energia: 80/80
    Potere Speciale: Golden Royal Guard

    Golden Royal Guard è un potere che sfrutta il rafforzamento del corpo per lo strategico annullamento delle offensive avversarie. I tatuaggi di Rodin sono una iscrizione magica volta a rendere il corpo un bastione di difesa naturale. Di base le ossa, gli organi, la carne e la pelle stessa sono più resistenti di quelli di una persona normale. Usando la propria energia, Rodin ha sviluppato uno stile di combattimento che permette di sviluppare ancora di più questa resistenza per affrontare gli attacchi dei propri avversari, così da sfruttare l'interruzione della strategia del nemico attraverso specifiche parate per aprirsi un varco per attaccare, o anche semplicemente far perdere la voglia di combattere rendendo futili ulteriori attacchi. Il tutto si manifesta concentrando l'energia in tecniche che stimolano i tatuaggi rendendoli di un colore dorato accesso e brillante, rafforzando la zona interessata e infondendo una utile adattabilità per ottemperare alle necessità del momento.

    -La resistenza delle ossa di Rodin è pari al ferro.
    -Gli organi sono difficili da danneggiare direttamente e la carne e la pelle sono più resistenti del normale.
    -Attivando una tecnica personale, i tatuaggi di Rodin si illumineranno aumentando la resistenza della zona interessata per 1 turno.
    -Fintanto che i tatuaggi sono illuminati, Rodin ha un malus sulla velocità del 50% ma eventuali forze di spinta contrastanti subite hanno una efficacia diminuita del 25%

    Note: ///

    CITAZIONE
    npulf3y
    Baiken
    Status Fisico: In forma
    Status Psicologico: Concentrata
    Energia: 85/100
    Tecniche usate: Genjutsu #13: Discrepanza
    L'utilizzatore rilascia una potente scarica di energia illusoria sul terreno di battaglia, influenzando una zona intorno a lui di 20 metri di diametro. Se all'interno di questa zona ci sono uno o più bersagli, l'area si allargherà partendo dai loro piedi come se la tecnica fosse stata attivata anche a partire da loro. Il cambio non è graduale, risulterà come un violento risveglio, come se la vittima si fosse appena resa conto di cosa sta succedendo. Il terreno risulterà particolarmente inagibile per i suoi sensi: crepato, con grosse fosse, pozzanghere di sangue o altri materiali. Potrebbe esserci il vuoto oppure una serie di piccoli e dolorosi ostacoli, tutto è a discrezione dell'utilizzatore. Per colpa della convinzione subita dalla vittima, gli sarà impossibile scattare fintanto che l'illusione è attiva, e subirà un malus sulla velocità del 25%. Anche il salto risulterà più insicuro, al punto che la sua altezza massima verrà dimezzata. Questa tecnica non ha effetto su bersagli volanti. Se l'utilizzatore non mostra di avere le stesse difficoltà agli occhi della vittima, l'inganno verrà spezzato. Se tuttavia la vittima non lo vede, allora tale problema non sussisterà. Questa tecnica è utile anche e soprattutto per nascondere eventuali trappole o tecniche nascoste sul terreno.
    Costo: 10
    Potere Speciale: Muramasa/Attivato

    - Con la trasformazione della spada, Baiken ripristina il proprio braccio destro con un surrogato dalla resistenza pari all'acciaio. Il braccio e qualsiasi formazione affilata generata da esso, risulteranno più efficaci su un bersaglio "Ammaliato", nonché su qualsiasi derivato del suo potere (Escludendo Arti Magiche od Occulte) e armi convenzionali da egli impugnate (Escludendo Armi personali o Extra).
    - Ogni volta che Baiken riesce ad infliggere un Genjutsu al nemico gli fa accumulare 1 "Punto Malia" grazie ai poteri amplificati di Muramasa. Ogni PM accumulato diminuisce del 6% il suo sense, inoltre le immagini ad di fuori della sua percezione PERFETTA risulteranno confuse, come se fossero sommerse da acque torbide e profonde che ne distorcono i contorni. Assestando una ferita di almeno media entità durante l'effetto di un Genjutsu, Baiken può aumentare i PM di 2 punti subito. Se un nemico si libera dalle illusioni in corso, inizierà a scaricare 2 PM per turno finché non verrà nuovamente colpito da un Genjutsu.
    - Grazie a Muramasa, tutti i Genjutsu inflitti da Baiken aumentano la loro durata di 1 turno, inoltre sono in grado di funzionare anche su bersagli che conoscono già l'Arte Illusoria, senza poter essere annullati dal Kai poiché corrotti dall'influenza di Muramasa e resi dunque più potenti e meno riconoscibili.
    - Ogni volta che Baiken trasforma il braccio, questo risulta sovraccarico di energia per i prossimi 3 turni, aumentando la sua potenza ancora di più del normale e risultando dunque più efficace su qualsiasi bersaglio Ammaliato.

    Note:
    - Gael indossato, sulle spalle;
    - Muramasa estratta/dissolta, braccio destro ripristinato;
    - Mise fodero destro legato al fianco;
    - Braccio destro potenziato per i prossimi tre turni 0/3

    Edit 13/05 22:14: Aggiunta tecnica Genjutsu nello status perché mancava.

    Edited by .Bakemono - 13/5/2020, 22:14
  15. .
    CITAZIONE
    Nome PG: Baiken & Rodin
    Link Scheda: https://hentai.forumcommunity.net/?t=60139566 & https://hentai.forumcommunity.net/?t=61155699
    Livello PG: 2 e 2
    Energia: Rogue e Master
    Livello del Potere: 2 e 2
    Abilità Fisiche Baiken: Tutto al 3 eccetto GIGAS, MACH, ENERGY 4.
    Abilità Fisiche Rodin: Tutto al 3
    Tecniche Personali Baiken: Kraken; Pugno da incubo; L'Occhio dell'Oceano; Braccio di Raijin; Ira di Raijin; L'Oceano ti vede; Gli incubi hanno gli artigli.
    Tecniche Personali Rodin: Ka; Dentiing; Intercept; Breath In; Bald Ignorance; Hard Trance;
    Tecniche Arte Magica e Occulta Baiken: Ninjutsu #2; 3; 4; 5; 6; 7; 8; 10; 11; 12; 13; 14; 17; 20. Rinjutsu 1, 2, 3, 5, 6, 7, 8, 9, 11, 13, 16, 17, 19, 20. Genjutsu 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19. Kearinomanzia 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 15
    Tecniche Arte Magica e Occulta Rodin Ninjutsu 2, 4. Rinjutsu 1, 2, 8, 9, 11, 19. Juinjutsu 2, 9, 11, 14, 15. Yogami 1, 14, 15, 17.
    Armi & Equipaggiamento Baiken: Mise (Arma persona); Gael (Progetto - Arma personale); Gemma Alfa x2; Gemma Beta Aura x2; Gemma Gamma Catcher x2; Gemma Delta Breaker x2; Droga: Pillola Energetica x2; Respiratore; The Eye; Red Cyclop; Laser Shuriken; Kunai; Shuriken
    Armi & Equipaggiamento Rodin: CHAT LOG (Arma personale);

    In quanto custode, Baiken era sempre pronta a viaggiare se c'era bisogno di lei, che fosse per tornare alla sua nazione natale come anche spostarsi dall'altra parte del mondo, figurarsi se si trattava di fare qualche chilometro fuori mano per recarsi nella zona povera di Roma. Per quel che la riguardava, ogni sforzo era ben speso se concentrato su un fine ultimo valido, e ricordare ai cattivoni che i custodi hanno occhi e orecchie in ogni dove, era sicuramente un fine adeguato. Il governo aveva indetto una sorta di volontariato per recuperare eventuali oggetti utili disperisi nei sotterranei della città, e Baiken voleva assolutamente evitare che potessero finire nelle mani sbagliate... Senza contare che aveva decisamente bisogno di qualche entrata nelle sue tasche, ma quella era un'altra storia. L'incarico poteva anche sembrare facile a un primo ascolto, ma Baiken aveva appreso che un suo compagno Custode sarebbe stato sul posto ad attenderla, sebbene non sapesse chi fosse, quindi non voleva escludere complicazioni. Per questo si era munita di tutte le risorse a sua disposizione e sia Muramasa che la sua Mise erano legate tramite foderi appositi ai suoi fianchi, Muramasa sulla sinistra in modo da essere più vicina al braccio sano e Mise sulla destra, cosi da permettere un'estrazione più incisiva qualora fosse servito. Il solito "voto", un semplice filo di seta sottile, legava l'elsa di Muramasa come volontà di non usarla mai qualora non fosse strettamente necessario, eppure mentre Baiken camminava per giungere al luogo di incontro, tenne la mano su essa guardandosi intorno con circospezione. Non avrebbe esitato a estrarla contro un criminale. Quando riconobbe la figura che la stava attendendo, non poté che strabuzzare gli occhi e sussultare leggermente, salvo poi mascherare la propria reazione con un colpo di tosse. Non era il caso di emozionarsi come una ragazzina in piena crisi ormonale ma... quello non era forse Rodin Goldberg? Uno dei Custodi più importanti, se non l'attuale capostipite dei Custodi? Ok, ora si aspettava che di lì a breve uscisse un criminale di seria A da uno di quegli orrendi cunicoli che li circondavano. Quel posto metteva semplicemente i brividi. Comunque fosse, Baiken nascose i suoi pensieri e la sorpresa in favore del suo solito sorriso gioviale e ambiguo, ma rispettoso in questo caso, abbassando il capo brevemente appena gli fu abbastanza vicino, in un saluto formale nel perfetto stile giapponese che la caratterizzava. Signore... Non mi aspettavo di trovarla qui. Sarà un onore lavorare con lei. Sono Baiken.
    Non poté mancare di guardarlo dritto negli occhi con l'occhio buono mentre gli parlava, per poi guardarsi intorno una volta finito e controllare la situazione, facendosi seria e concentrata. Non aggiunse ulteriori convenevoli volendo essere il più professionale possibile, anche se moriva di curiosità. Non si presentò con il proprio nome perché ormai tutti più o meno la conoscevano come "Baiken" e basta, anche nel loro stesso ambiente, anche se forse i più informati conoscevano vita, morte e miracoli. Indossava il suo solito kimono da battaglia, la scollatura molto più contenuta rispetto agli standard con i quali era solita uscire, le fasce strettamente legate al petto per limitare al minimo i movimenti delle sue forme generose. Sulle spalle portava l'immancabile Gael, il suo fidato mantello paragonabile a un'arma di prima categoria.
    Come sembra la situazione?
    Lo stupore di Baiken era giustificato, dopotutto la recente unificazione di tutte le basi dei Custodi aveva spostato diverse cariche in un equilibrio più adatto alle capacità operative. Rodin aveva subito molte spinte a prendere il posto di Gran Maestro sopratutto perché la sua capacità di modellare le Pergamene d'Oro in LP d'Oro era avveniristica, sopratutto per il necessario collegamento con le Gemme Proibite che avevano cominciato a spuntare solo recentemente tra le ricerche del Patto. Non si trattava di potenza bellica pura e semplice, ma di doni che difficilmente potevano essere eguagliati dall'attuale livello di studio dei Custodi appena usciti dai grandi tumulti mondiali. Rodin sarebbe apparso alla vista di Baiken con una giacca nera lucida, pantaloni attillati e stivaloni militari neri. La sua stazza non era certo difficile da percepire, ma era la sua posa con il grosso randello che utilizzava come arma personale, rivolto verso il basso e tenuto con ambo le mani di fronte a sè, che ne sanciva lo stato attento e intento a scandire i secondi. La sua voce bassa e maschile avrebbe risposto con garbo a Baiken.
    Baiken... Usa pure un tono formale, teoricamente sono il tuo Junior dopo che ti sei occupata dei Custodi prima di me. Ho chiesto io che venissi assegnata a questa faccenda, così da poter avere un faccia a faccia mancato da troppo tempo.
    Rodin si sarebbe quindi rilassato allungato la mano destra che teneva il pomello del Chatlog così da tenerlo diagonale, mentre la mano sinistra andava al fianco con pacatezza di animo.
    La situazione è quella che vedi. Una catacomba in piena regola. Me ne sono interessato siccome è facile che delle reliquie abbiano poteri collegati a fonti oscure. Per natura non uso il termine bene o male per indicare queste fonti di forza, ma ho sentito puzza di bruciato che se non ci fossimo mossi, qualcuno avrebbe inevitabilmente finito per smerdare fuori dal vasetto.
    A quel punto Rodin l'avrebbe fissata per assicurarsi che entrasse nella giusta atmosfera per quella occasione.
    E fino a qualche giorno fa, sulla targhetta del mio ufficio non c'era scritto "pulisci cessi", quindi vorrei impedire a qualsiasi buontempone di fare come gli pare.
    Chiaro e conciso. Baiken ricambiò lo sguardo e annuì, rilassandosi. I modi schietti e informali dell'uomo andavano a braccetto col suo modo di essere.
    Direi che andremo d'accordo. I discorsi a dopo, allora.
    Fatte le presentazioni la posizione dei due era vicino alla colonna sotto il neon che faceva luce e indirizzava inevitabilmente verso la porta di entrata, a circa 5 metri dal pilastro effettivamente. Per chiunque entrasse dalla porta, si sarebbe ritrovato Baiken alla porpria sinistra (lato est della stanza) e Rodin sulla destra (lato ovest), ma comunque non troppo distanti tra di loro a nemmeno un paio di metri. Luce alle spalle, porta sott'occhio e due dei Custodi più esperti a far guardia a quel luogo e a scoprirne i misteri celati. Quella sera era meglio fare i buoni bambini e lasciar lavorare gli adulti.

    CITAZIONE
    Rodin Goldberg
    Status Fisico: Ottimo
    Status Psicologico: Concentrato
    Energia: 80/80
    Tecniche usate:
    Potere Speciale: Golden Royal Guard

    Golden Royal Guard è un potere che sfrutta il rafforzamento del corpo per lo strategico annullamento delle offensive avversarie. I tatuaggi di Rodin sono una iscrizione magica volta a rendere il corpo un bastione di difesa naturale. Di base le ossa, gli organi, la carne e la pelle stessa sono più resistenti di quelli di una persona normale. Usando la propria energia, Rodin ha sviluppato uno stile di combattimento che permette di sviluppare ancora di più questa resistenza per affrontare gli attacchi dei propri avversari, così da sfruttare l'interruzione della strategia del nemico attraverso specifiche parate per aprirsi un varco per attaccare, o anche semplicemente far perdere la voglia di combattere rendendo futili ulteriori attacchi. Il tutto si manifesta concentrando l'energia in tecniche che stimolano i tatuaggi rendendoli di un colore dorato accesso e brillante, rafforzando la zona interessata e infondendo una utile adattabilità per ottemperare alle necessità del momento.

    -La resistenza delle ossa di Rodin è pari al ferro.
    -Gli organi sono difficili da danneggiare direttamente e la carne e la pelle sono più resistenti del normale.
    -Attivando una tecnica personale, i tatuaggi di Rodin si illumineranno aumentando la resistenza della zona interessata per 1 turno.
    -Fintanto che i tatuaggi sono illuminati, Rodin ha un malus sulla velocità del 50% ma eventuali forze di spinta contrastanti subite hanno una efficacia diminuita del 25%

    Note: ///

    CITAZIONE
    npulf3y
    Baiken
    Status Fisico: In forma
    Status Psicologico: Concentrata
    Energia: 100/100
    Tecniche usate:
    Potere Speciale: Muramasa/Inattivo

    - Con la trasformazione della spada, Baiken ripristina il proprio braccio destro con un surrogato dalla resistenza pari all'acciaio. Il braccio e qualsiasi formazione affilata generata da esso, risulteranno più efficaci su un bersaglio "Ammaliato", nonché su qualsiasi derivato del suo potere (Escludendo Arti Magiche od Occulte) e armi convenzionali da egli impugnate (Escludendo Armi personali o Extra).
    - Ogni volta che Baiken riesce ad infliggere un Genjutsu al nemico gli fa accumulare 1 "Punto Malia" grazie ai poteri amplificati di Muramasa. Ogni PM accumulato diminuisce del 6% il suo sense, inoltre le immagini ad di fuori della sua percezione PERFETTA risulteranno confuse, come se fossero sommerse da acque torbide e profonde che ne distorcono i contorni. Assestando una ferita di almeno media entità durante l'effetto di un Genjutsu, Baiken può aumentare i PM di 2 punti subito. Se un nemico si libera dalle illusioni in corso, inizierà a scaricare 2 PM per turno finché non verrà nuovamente colpito da un Genjutsu.
    - Grazie a Muramasa, tutti i Genjutsu inflitti da Baiken aumentano la loro durata di 1 turno, inoltre sono in grado di funzionare anche su bersagli che conoscono già l'Arte Illusoria, senza poter essere annullati dal Kai poiché corrotti dall'influenza di Muramasa e resi dunque più potenti e meno riconoscibili.
    - Ogni volta che Baiken trasforma il braccio, questo risulta sovraccarico di energia per i prossimi 3 turni, aumentando la sua potenza ancora di più del normale e risultando dunque più efficace su qualsiasi bersaglio Ammaliato.

    Note:
    - Gael indossato, sulle spalle;
    - Muramasa fodero sinistro legato ai fianchi;
    - Mise fodero destro legato al fianco;

    12/05: Aggiunte in scheda alcune Tecniche personali di Baiken in accordo con avversari. Aggiunta immagine scheda Status (Baiken.

    Edited by .Bakemono - 12/5/2020, 21:38
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