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.Una soave melodia si innalzava nel cielo, calma e dolce. Questa proveniva da uno strumento a tre corte, che nelle mani di una giovane fanciulla poteva produrre melodie assurde. Un piccolo gruppo di persone erano intorno a quella, sorridenti, mentre dei fili azzurri si attorcigliavano intorno ai loro petti. Questi provenivano tutti dallo strumento, che forniva a chiunque ascoltava tranquillità e calma. La ragazza che suonava aveva un sorriso dolce dipinto sulle labbra, mentre i lunghi capelli blu, tenuto in due code laterali, fluttuavano sopra la sua testa mentre Etwahl, il suo strumento musicale, si illuminava di luce propria, tenendosi all'altezza del suo bacino da solo. Al momento, Sona era al parco in quanto voleva già da tempo tornare a Roma, e visto che voleva suonare il suo strumento era andata al parco, così da allietare la giornata a chi l’aveva avuta pesante. Infatti, seppur con un pensiero un poco egoistico, tutte le persone li erano felici di poter ascoltare senza dover per forza o pagare o fare altro.
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therebirth .
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Una giornata libera, dopo molto tempo, sembra quasi strano, aver la possibilità di camminare senza pensieri o doveri, mi rende quasi euforico, per me, questa è la libertà tanto agognata.
Ho pianificato di andare a comprarmi un nuovo completo, così da poter ampliare il mio guardaroba, però voglio andarci a piedi, fare due passi, passando per il parco, infatti, parcheggio la mia FEISAR Prototype AGRC appena li fuori.
Scendo dal cupolotto, lo richiudo, e poi stiro leggermente la giacca con le mani, ovviamente, non essendo in missione o in combattimento, mi sono vestito con un camiciotto bianco, sopra una giacca smoking nera e pantaloni smoking sempre neri(Il vestito come questo ma non come il modello).
Alzo gli occhi al cielo e un bel sole mi scalda le ossa dopo aver visto tanta neve, metto i miei raybam e mi incammino dentro al parco.
In giro c'e molta gente, chi si abbronzava, chi lancia il frisbee... Anche chi spaccia, ma oggi quelli non sono affari miei.
Più mi addentro, più sento un suave suono, una melodia quasi celestiale e un vedo gruppetto di persone in distanza.
Arrivo ad un centinaio di metri e scorgo una ragazza i cui capelli e strumento fluttuano come se non ci fosse alcuna gravità, mi avvicino fino ad una cinquantina di metri, mantenendo un po' di distanza e un po' di diffidenza guardando la ragazzaSPOILER (clicca per visualizzare)qui trovi il mio personaggio se non l'avessi visto. -
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La prima cosa che Jack avrebbe potuto percepire, in quel soave suono, era calma; una calma che l’avrebbe avvolto. Una dolcezza, poi, immane l’avrebbe circondato, come in una bolla di sapone. Due paia di tre fili blu sarebbero andati ad avvolgersi piano intorno alla figura dell’uomo, così che dessero una sensazione di pura tranquillità. Non di felicità, non era quella che cercava di dare Sona con la sua musica. Non voleva forzare alla felicità, no, voleva solo rendere meno pesanti le giornate di chi l’ascoltava. Le note che fuoriuscivano dal suo strumento sarebbero state di diverse tonalità, pur essendo solo tre, questo mentre la musica cambiava sempre più spesso tono, assomigliando a pizzichi fatti a una corda di pianoforte. Se Jack trovava sgradevole quella sensazione poteva pure interromperla, infondo non stava facendo altro che suonare per far provare quella sensazione e l’uomo l’avrebbe potuto capire dal fatto che dallo strumento, più precisamente dai fili, si estendevano ogni tanto altri fili, come spiriti, che andavano ad avvolgere le persone. Il sorriso della giovane non sarebbe mai scomparso, mentre suonava, gli occhi chiusi a godersi la sua stessa musica. Al momento, lo stato mentale di Sona era in completa calma. Non aveva nessun pensiero per la testa, solo il suo strumento e la sua musica.SPOILER (clicca per visualizzare)Non importa quel che farai, al prossimo mio post Sona smetterà in ogni caso di suonare. Sta a te decidere se interromperla in modo brusco o aspettare che finisca.
Ora, chiedo scusa se ci ho messo molto ma il lunedì non riesco proprio a rispondere in quanto sto a scuola tutto il giorno. xD. -
therebirth .
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Come qualunque buon soldato, sono una persona diffidente, non ho mai visto un fenomeno del genere ed sono curioso di saperne di più, ma per non risultare sgarbato evito di interromperla per chiedergli qualche delucidazione.
La musica ha un suono piacevole, la gente subito nelle vicinanze della suonatrice sembravano essere pervasi di un senso di pace.
Ancora leggermente diffidente mi avvicino ancora un po', nonostante lo stile della musica non sia la mia preferita, cerco anche io di essere catturato da quella sensazione di pace, così da poter per un po' dimenticarmi dei miei problemi e pensieri.
Troppi pensieri per la testa, la mia fidanzata che non posso più vedere, quello che avrei dovuto fare il giorno dopo e le persone che confabulano alle mie spalle solo per estrarre poi il pugnale di Bruto e freddarmi come Cesare. ( il link porta ad una role lavorativa che ho fatto per meglio capire questi pensieri)
Metto a posto la giacca avvicinandomi alla ragazza e tolgo gli occhiali appoggiandoli sulla testa.
D'un tratto i miei pensieri spariscono mentre vedo l'espressione di pace sul volto della ragazza.. -
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Dolcemente la musica iniziò a scremare, lasciando dietro se una sensazione di dolcezza e benessere. La gente, sorridente e più tranquilla, iniziò ad andarsene per svolgere i loro compiti e la giovane donna, Sona, smise completamente di suonare. Ormai era li da ore, era meglio smettere per un po’. Dunque, lo strumento smise di fluttuare, così come i capelli, ma questo rimase quasi immateriale tra le sue mani. Di un peso quasi inesistente. Con un gemito, la giovane, si stiracchiò soddisfatta. Notò tra il pubblico un uomo con gli occhiali sulla testa, probabilmente pure lui attirato dalla dolce musica, probabilmente sentendo quel senso di tranquillità aveva continuato a camminare verso di lei per provarla ancora di più e per dimenticare sempre di più i suoi problemi…! Erano questi i pensieri di Sona, piuttosto ingenua, mentre sorrideva caldamente a tutti quelli che le facevano i complimenti allungando le mani per stringerle la mano e ringraziarla. “E’ un piacere allietare la giornata delle persone.” Avrebbe commentato a uno in particolare, prima che andasse via. La voce di Sona era musicale, senza nessun acuto o basso di troppo. . -
therebirth .
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Allietato dalla musica quasi mi dimentico anche chi sono e cosa ci faccio in quel luogo, ricorda quasi le canzoncine che mi canticchiava mia madre da piccolo, prima che diventasse quella spaventosa macchina da allenamento, che caratterizzò i primi anni della mia vita.
La melodia poi lentamente scema senza scatti e senza intoppi, la gente torna alla normale routine e pian piano qualche pensiero riaffiora alla mente, ma solo buoni pensieri, niente di triste o comunque fastidioso.
Tutti si allontanano con un sorriso stampato in faccia, alcuni ringraziano, altri fanno dei complimenti, ma scommetto che per la ragazza la cosa importante fosse proprio quella espressione rilassata e spensierata.
Tenendo gli occhiali sulla testa mi avvicino alla ragazza.
*è stato davvero un piacere poterti ascoltare.*SPOILER (clicca per visualizzare)scusami molto, ma mi ero completamente dimenticato di questa role, scusami. -
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Sona, sorridente, ringraziò tutti. Vedere tutta quella tranquillità la rilassava, dunque si poteva pure permettere di poter parlare con qualcuno. “Oh, è un piacere per me suonare” Il sorriso non sarebbe scomparso, quando un uomo si avvicinò a lei dicendo, per l’appunto, che era stato un piacere ascoltarla. Lei, con uno sguardo strano, avrebbe guardato negli occhi l’uomo che le aveva fatto il complimento leggendoci dentro, neanche con così tanta difficoltà in verità, stress. Ovviamente non in quel momento, ma dentro per quanto potesse essere rilassato sentiva che quell’uomo ne aveva passate di tutti i colori.
“La mia musica ha allietato il tuo cuore e la tua mente?”SPOILER (clicca per visualizzare)Tranquillo, io non ho risposto prima perché pure io (eh, sì) mi ero dimenticata e poi perché non avevo ispirazione per scrivere xD
Un consiglio, quando scrivi cerca di descrivere quel che accade intorno al tuo personaggio, cosa prova e come si muove. Ripetendo quel che scrivo io non mi dai nessuno spunto per fare una risposta decente, prova a usare di più la fantasia.. -
therebirth .
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Con uno sorriso stampato sulla faccia e rilassato rispondo alla ragazza.
*Si, la tua musica ha portato un raggio di luce in una giornata altrimenti uggiosa.*
Non riesco davvero a pensare a nulla di triste o di stressante, non che ci stessi provando, ma comunque in mente avevo solamente ricordi felici, uno tra tutti, la sera della premiazione di fine campionato del mondo, la serata più felice della mia vita, una sera passata tra festeggiamenti e l'intreccio di sentimenti e piacere con la mia fidanzata.
Balli, drink e champagne bevuto direttamente da dentro la coppa, la camminata alla luce latticinea della luna fina a casa di lei.
Piano piano però, col tempo che trascorre e le immagini che passano nella mia mente, il sorriso si trasforma in una faccia contrita.
I ricordi tristi riaffiorano, la mattina dopo un messaggio fa squillare il mio telefono, diceva che richiedevano la mia presenza immediata nella sede del team, da quelle ore la mia carriera andò in picchiata, pugnalato da chi ritenevo una persona amica che mi potesse aiutare.
*Grazie mille per avermi aiutato.*
Dico abbassando gli occhiali davanti agli occhi in modo da nascondere un poco la mia tristezza.. -
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Al sorriso dell’uomo rispose con un altro sorriso, più luminoso e soddisfatto di prima. Negli occhi vedeva tranquillità, felicità. Quello che Sona voleva dare insomma. “Il mio lavoro, la mia musica, serve a quello.” Avrebbe detto, alzando leggermente il mente con fare quasi altezzoso, prima di fare l'occhialino in un modo scherzoso. Nel mentre, avrebbe tirato le mani su, sui suoi prosperosi fianchi, mettendo così però in risalto il seno anch’esso prosperoso. Notò, dopo qualche secondo, lo sguardo dell’uomo spegnersi. Forse tormentato da qualche ricordo doloroso. L’uomo, dopo averla ringraziata, si abbassò gli occhiali così da nascondere quella tristezza che ormai Sona aveva colto.
“Il mio nome è Sona, Sona Buvelle. Molto lieta. Posso fare qualcosa così che la giornata assuma colori splendidi?”
Avrebbe domandato, facendo assumere alla voce tonalità dolci e melodiosi. Quasi insidiosi, che provocavano. Ma non una provocazione cattiva o maliziosa, ma una che provava a tentare l’uomo a parlare. Così come gli occhi di Sona, dolci e che ispiravano fiducia. Lo strumento musicale, Etwahl, era poggiato contro le gambe di Sona in un modo abbastanza elegante. Questo aveva la parte il lato sinistro poggiato contro il terreno mentre il destro era poggiato sulla coscia della donna.SPOILER (clicca per visualizzare)Bravo! Ora cerca di concentrarti sulle mosse del tuo personaggio, ogni persona quando parla si muove. Ha delle reazioni. Cerca di descrivere emozioni e nel mentre le sue reazioni a quelle all'esterno.
Comunque scusa per il ritardo, ero senza ispirazione.
