[Awards] I Segreti di Umbra

Doom e Hina

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    Breve riassunto:
    Iceringer è un aspirante eroe che vorrebbe proteggere i deboli e quasi per caso incontra Nariko, una professoressa Londinese in gita a Roma con i suoi alunni. Lei si rivela una strega dai grandi poteri e percependo una grande forza in Iceringer subito si attraggono reciprocamente. Dopo molti dissidi e fraintendimenti, Iceringer e Nariko decidono di fortificare il loro rapporto risolvendo le divergenze e anche grazie all'allieva di Nariko, Syndra, finiscono per formare uno strano triangolo amoroso destinato a lasciarsi andare sempre più verso la perversione e il reciproco affetto. Iceringer possiede un potere estremamente distruttivo basato sul calore e le radiazioni, nonostante la sua pericolosità è in grado di controllarlo al meglio limitando i danni il più possibile e soprattutto sa evitare di contaminare zone o persone con la radioattività. Oltre a generare potenti esplosioni, Iceringer può sciogliere e ricombinare oggetti, materiali e veicoli per trasformarli in armi, e controllare il suo calore corporeo. Nariko, in quanto strega, ha una padronanza di moltissimi tipi di incantesimi, ma il suo potere principale si fonda sulla possibilità di generare dei cerchi magici che maledicono i bersagli, fiaccando i nemici e potenziando gli alleati. I suoi cerchi maledetti le danno una comprensione del regno spirituale superiore, per questo può interagire con cose che all'occhio umano sono invisibili, tra cui anche il demone che possiede la spada di Iceringer, origine di ogni suo potere.

    Quando scegli di votare la tua esistenza alla lotta contro il male, difficilmente hai occasione di dedicare del tempo a te stesso. Ma questo non impedisce di certo al nostro amichevole Iceringer di quartiere di dedicarsi ai suoi passatempi preferiti: videogiochi e siti per adulti, tuttavia di recente ha fatto una promessa molto importante, una promessa che non può assolutamente mancare: tornare da Nariko. I loro corpi erano distanti, lui a Roma, lei a Londra, eppure dall'ultima volta che si erano visti la sentiva sempre più vicina, Nariko aveva osservato i suoi poteri, li aveva accolti, assaporati, era perfino entrato nel suo più profondo subconscio per salvarlo da un demone che poteva corromperlo completamente. Il ragazzo sapeva di amarla, e le era riconoscente proprio come lo era con Syndra che si era rivelata così preziosa durante l'operazione e anche nella loro riconciliazione. Iceringer era al settimo cielo, quelle due streghe non erano solo splendide amanti, ma sincere amiche, e questo si era ripromesso: tornare da loro il prima possibile. Fortuna che l'organizzazione non era più così spoglia e poteva prendersi qualche giorno di svago, così senza esitare avrebbe usato i suoi poteri per raggiungere di nuovo Londra e magari stavolta evitare di finire sui giornali come quella volta che aveva dato fuoco a metà del giardino della Oxford. Nariko si era raccomandata un sacco: evitare azioni eclatanti e passare il più inosservato possibile. Gli aveva perfino procurato una divisa scolastica per confondersi meglio tra i ragazzi, lui aveva un fisico allenato ed era piuttosto alto, ma non sembrava particolarmente vecchio e come "camuffamento" era semplicemente perfetto. Peccato che la divise gli stesse mezza taglia più stretta, dovette tenere stretta la pancia e la giacca aperta per infilarsela, inoltre le spalle stavano perdendo man mano sensibilità, ma poteva resistere: tutto per rivedere ancora Nariko. Si erano dati appuntamento per i corridoi della scuola, subito alla fine delle lezioni così da poter passare del tempo assieme in santa pace. Oltre alla divisa, Iceringer indossava una maglietta nera con sopra un simbolo bianco, mentre teneva in spalla la custodia di una chitarra di pelle nera. Al suo interno ovviamente non c'era nessuno strumento musicale, le dita di Iceringer erano nate per piegare Joystick e premere pulsanti, non per pizzicare corde anche se avrebbe sempre voluto imparare. All'interno di quell'insospettabile nascondiglio c'era la sua indispensabile spada, la fonte di ogni suo potere, dalla quale non si separava mai per nessuna ragione. Non appena sentì le campanelle suonare, il ragazzo sfruttò le porte delle uscite di emergenza sempre tenute ampiamente spalancate dai fumatori per confondersi in mezzo agli studenti e cercare la sua classe. A grande sorpresa la sua altezza non spiccava particolarmente, ma in fondo la Oxford forgiava proprio come la Sapienza dei grandi guerrieri, non era difficile da immaginare che tra tutti quei ragazzi ci fosse qualche combattente proprio come Iceringer. Aveva una mezza idea di quale aula dovesse raggiungere, così con fare circospetto e a passo lento si infilò nel flusso di studenti, mantenendo la sua lunga chioma argentea sciolta, conscio che Nariko non avrebbe avuto difficoltà a riconoscerlo.
     
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    Da quando Nariko aveva lasciato il suo clan di streghe, la sua vita aveva avuti molti alti e bassi che l'avevano fatta tribolare parecchio. Sopratutto da quando aveva iniziato a lavorare come professoressa. Un mestiere che si era scelta seguendo una vocazione che teneva in serbo nel suo cuore. Una consapevolezza che aveva trovato dopo essersi stufata di vivere in modo egoistico e sfrenato, mai soddisfatta e sempre alla ricerca di qualcosa che non riusciva a capire. Nella scuola invece aveva trovato un equilibrio personale che la rendeva serena e felice, finalmente aveva trovato il suo posto, la dimora a cui non avrebbe rinunciato per niente al mondo. Anche se aveva trovato un compagno, non voleva allontanarsi dai suoi alunni e non voleva costringere Syndra, la sua amata apprendista strega, a cambiare di nuovo città.
    Negli ultimi tempi era molto confusa sentimentalmente. Aveva capito chiaramente di essersi innamorata di Iceringer, anche se non gliel'aveva mai detto in modo chiaro e romantico. L'arrivo di Syndra però aveva messo tutto in subbuglio nel suo cuore, amava la sua apprendista in un modo così speciale e raro che la confondeva. Non perché si sentisse attratta da lei come una normale amante, ma per motivi molto più profondi dato che il loro legame risale al periodo vissuto nel clan, a quando Nariko era giovanissima e ingenua. Le voleva molto bene, ma ne voleva molto anche ad Iceringer. Da quando avevano fatto pace, lei ed Iceringer si rese conto di quanto le mancasse la sua presenza. Si erano ripromessi di vedersi molto più spesso, e per renderlo sicuro al cento per cento, fu tentata di lanciargli una maledizione che lo avesse costretto, ma alla fine aveva cambiato idea: le sue visite non sarebbero state spontanee come invece avrebbe voluto.
    Immersa nei suoi pensieri camminava nei lunghi corridoi della scuola, aveva appena finito il suo turno di lezioni, poteva tornare a casa ma prima doveva sbrigare alcune piccole faccenda nella sala dei professori dove si stava dirigendo. Il suono dei suoi tacchi echeggiava fra le mura spoglie dei corridoi, erano finite le lezioni e il silenzio regnava a scuola interrotto soltanto dalle voci degli alunni fuori dall'edificio che si salutavano e si organizzavano per andare via. Nariko come al solito era abbigliata in modo elegante ma anche abbastanza provocante, con una minigonna nera di seta e una comoda camicia bianca sbottonata di alcune asole. I suoi lunghi capelli corvini li teneva legati in modo elegante su una sorta di crocchia da cui scendevano liberi e ribelli il resto dei suoi lunghissimi capelli. Arrivò vicino la porta degli uffici dei professori, ma una figura a qualche metro di lontananza fra altri studenti attirò la sua attenzione. Quella postura e quella lunga chioma bianca e scompigliata l'avrebbe riconosciuta fra mille. Sorrise contenta e si avvicinò al gruppo di studenti che se ne stavano a fumare ignari e tranquilli. Sicuramente avevano pensato di fumarsi la loro sigaretta prima di tornare a casa dove poi non avrebbero potuto farlo. Si fermò proprio alle spalle di Iceringer. Tossì per schiarirsi la voce e per attirare l'attenzione degli alunni. Alcuni si voltarono subito, altri spensero in fretta la sigaretta.

    Le lezioni sono finite da un pezzo che ci fate qui fuori? Forza spegnetele o vi metto una nota a tutti. Andate fuori a fumare. fece severa, afferrò poi l'orecchio di Iceringer prima che con il suo entusiasmo potesse rovinare la sua copertura e lo tirò con sé.
    Tu invece subisci la punizione subito! recitò rabbia e indignazione, tirandoselo verso un corridoio, quando girò l'angolo lo lasciò andare e lo spinse contro il muro stampandogli un gran bel bacio sulle labbra. Dopo aver assaporato le sue labbra felice si staccò e lo guardò con un sorriso divertito, sopratutto quando vide che lo aveva sporcato con il rossetto sulle labbra.
    Ciao. gli disse con tono basso e sensuale. Lo osservò poi con attenzione e si portò una mano davanti alla bocca ridacchiando divertita.
    Devo darti una divisa più grande. gli disse pensando già a come fare per procurarsela.
     
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    Trovò rifugio tra i fumatori, in realtà non era mai stato un grande fan del fumo passivo ma per lo meno non rischiava di destare sospetti, spacciandosi per uno che stava lì solo per aspettare. Proprio vero che per quanto possano cambiare i tempi le tradizioni invece rimanevano sempre le stesse, e un sorriso nostalgico si dipinse sul volto di Iceringer, rimembrando i tempi delle scuole. Ma proprio mentre quei pensieri lo coccolavano e distraevano ecco una voce familiare farsi avanti, provocando subito la reazione degli altri presenti, vagamente intimoriti e come per magia intenzionati a dimostrarsi rispettosi. Prima che potesse voltarsi però, Iceringer fu costretto a sostituire quel sorrisetto soddisfatto in una smorfia di dolore quando l'insegnante gli afferrò l'orecchio con la scusa di punirlo, per poi mandare via tutti gli altri con una minaccia da poco ma credibile. Assurdo pensare che l'unico ad essere punito fosse quello che non stava fumando, ma in quel momento ai furfanti che l'avevano fatta franca non importò molto.
    Ahi ahi ahi, buona!
    Provò inutilmente a domare la donna che lo teneva perfettamente sottomesso usando solo due dita, e mentre scivolava contro la parete spinto da Nariko, la custodia della chitarra volgeva verso il basso, percorrendo tutta la lunghezza del suo braccio fino a ché non toccò il terreno appoggiandosi con la punta verso il muro. Nariko lo bloccò, con le spalle al muro e per poco non gli strappò la divisa per quanto era stretta. In un primo momento quella mossa così irruenta quasi lo spaventò e non riuscì a ricambiare il suo focoso bacio, ritrovandosi con una faccia da pesce lesso. Ma la reazione fu altrettanto rapida, la mano sinistra che era libera dal fardello della custodia si portò subito dietro la schiena della professoressa, attirandola a sé per condividere oltre che ad un focoso bacio, anche un affettuoso abbraccio di riconciliazione. Iceringer si lasciò trasportare chiudendo gli occhi, alternando piccoli baci ad unioni vagamente più vogliose, scambiandosi saliva con la lingua. Nariko sapeva come farsi desiderare, e mentre le labbra si separavano sul volto del ragazzo si dipingeva un sorriso furbesco e soddisfatto. Le rispose dopo qualche istante, tenendola sempre saldamente abbracciata a sé, ora con entrambe le mani dato che la custodia se ne stava adagiata sul muro.
    Vorrei vedere te con una cosa così stretta addosso. Quelle tette ti esploderebbero.
    Ridacchiò divertito, mostrando però uno sguardo vagamente preoccupato in caso di una reazione violenta da parte di Nariko a proposito di quel commento. Allargò un ampio sorriso, per poi avanzare la prima vera proposta.
    Allora... mi pare di capire che ora hai un pò di tempo libero no? Che ne dici di chiamare anche Syndra e andare a prendere qualcosa insieme? Non vorrai mica lasciarla da sola.
    Anche lui in qualche modo si era affezionato alla spontaneità e la dolcezza di Syndra, e anche lei le era mancata, sebbene l'accoglienza di Nariko avesse spostato di gran lunga la sua attenzione.
     
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    Si lasciò abbracciare solo perché non vi era nessuno che avrebbe potuto vederli. Alla fine Iceringer aveva mantenuto la sua promessa ed era tornato a trovarla presto, infondo le aveva confessato di amarla quindi non sarebbe dovuto essere strano, eppure Nariko aveva dubitato di quella promessa. Pensava che sarebbe passato troppo tempo prima di rivederlo, e se così fosse stato invece di accoglierlo con un bacio lo avrebbe accolto con un bel calcio rotante. Era fatta così, quando veniva accontentata mostrava un lato molto dolce e accondiscendente, mentre se la deludevano diventava una vera strega degna di quel nome. Quindi essendo di buon umore la battuta di Iceringer la divertì.
    Certo, come se non lo avessi mai visto. gli toccò il naso con un dito come risposta alla battuta, ricordandosi i suoi indumenti di pelle molto succinti che aveva indossato in alcune occasioni insieme a lui. Poco dopo Iceringer le chiese dove fosse Syndra, e chissà perché si ingelosì un pochino: non voleva stare solo soletto con lei?
    Perché io non ti basto? chiese diretta e incrociando le braccia al petto, guardandolo severa, sentendosi un pizzico offesa. Certo Syndra era una bellissima ragazza, ma perché cercarla quando non erano rimasti da soli l'ultima volta? Rimase un lungo minuto a guardarlo e attendere la sua risposta che sarebbe stata sicuramente sconclusionata e confusa. Lo guardò dritto negli occhi diventando impaziente e sempre più furiosa, recitò bene la sua parte perché poco dopo scoppiò a ridere. La divertiva troppo metterlo in difficoltà, le sue reazioni erano sempre strane e comiche.
    Tranquillo Ice. Syndra al momento non c'è, mi ha chiesto il permesso di uscire con un'amico. L'ho lasciata andare, mi piacerebbe che iniziasse a interagire anche con le altre persone. Mi sta sempre vicina, ma in quel modo non socializzerà mai. Stando con gli altri imparerà come si sta con le persone normali. cercò di spiegare. In effetti non le sarebbe dispiaciuto se Syndra ed Iceringer entrassero in una confidenza maggiore. Tuttavia in quel momento preferiva starsene in privato con Iceringer, per riprendere i loro discorsi dove li avevano lasciati, e magari spiegargli anche che Syndra era molto importante per lei. Iceringer era stato molto discreto e non aveva chiesto o insistito per sapere qualcosa su Syndra, sopratutto dopo aver scoperto che anche lei era una strega.
     
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    A quanto pare la domanda su Syndra l'aveva fatta ingelosire un pochino, e nel constatare la sua reazione Iceringer insaccò la testa nelle spalle, alzando le mani con in segno di resa ma non più in alto del suo petto, cercando di allontanarsi dalla sua ira. In realtà in lui non c'erano cattive intenzioni, Syndra era una ragazza meravigliosa e di sicuro il loro rapporto era molto particolare, ma Nariko era la persona che aveva scelto di amare e su questo non c'erano dubbi.
    No non capire male, è che mi preoccupo per lei, è mia amica e voglio solo essere gentile!
    Dopo una piccola pausa Nariko scoppiò a ridere, facendogli capire che si trattava solo di un grosso scherzo e che non doveva preoccuparsi. Iceringer tirò un sospiro di sollievo, fingendo di non essersi spaventato affatto, in realtà dopo l'ultima maledizione che gli aveva lanciato, e il trattamento che avevano riservato al suo demone interiore, le streghe gli facevano una paura fottuta. Tutto voleva men oche attirare la loro ira. Afferrò la sua custodia e se la rimise in spalla, facendo capire a Nariko che era pronto per seguirla, di sicuro non potevano rimanere davanti all'uscita di emergenza per tutto il giorno.
    Sono contento che si sia integrata bene come te, anche se immagino che presto finirà a sua volta per attirare le persone con il campo gravitazionale che avete voi al posto del reggiseno. Sai, avrei voluto chiederti in che rapporto siete ma mi è parso di capire che vi volete bene, e questo mi basta quindi se c'è qualche segreto strano o macumba voodoo delle vostre, tranquilla non c'è bisogno di dirmelo.
    Esagerava sempre, ma non poteva fare finta di nulla: quelle streghe avevano preso un demone infilato nella mente di un ragazzo, lo avevano trasformato in donna e per costringerlo a mollare la presa lo avevano violentato. Meritavano di essere temute.
     
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    Era più forte di lei, amava metterlo in soggezione. La maggior parte delle persone avrebbero pensato che amava mettere a disagio i timidoni. In realtà amava mettere in difficoltà Iceringer perché conosceva la sua potenza bellica impressionante. E mettere in difficoltà qualcuno che era in grado di radere al suolo un palazzo di cento piani aveva un sapore molto più piacevole.
    Fece spazio al ragazzo quando raccolse la custodia e ascoltò con piacere le parole di Iceringer ridendo alla sua ultima frase. Era palese che fosse molto curioso di saperne di più, ma che non osava chiedere. Le piaceva quel suo lato discreto del "qui lo dico ma lo nego" lo rendeva speciale ai suoi occhi perché era uno dei pochissimi uomini sinceri che avesse mai conosciuto. Lo prese a braccetto e lo guidò verso i corridoi della scuola a passi lenti, non c'era alcuna fretta, e il suo lavoretto d'ufficio lo avrebbe rimandato a dopo.

    Se vieni con me ti racconto un paio di cose su Syndra e sulle streghe del mio clan. lo disse guardandolo negli occhi, era curiosa di vedere quanto fosse curioso di sapere. In fin dei conti non gli aveva mai raccontato molto su di loro ed era giusto che sapesse di Syndra e di lei i modo più approfondito. Intanto i suoi passi si avviarono nella direzione della biblioteca della scuola.
    Vedi Ice, anche se sembra che Syndra si sia integrata in realtà è ancora un pesce fuor d'acqua. Noi streghe, cioè noi due in particolare abbiamo vissuto una situazione molto particolare. Non siamo mai state ben viste fra le nostre consorelle, quindi sia io che lei ci siamo aggrappati alla magia come nostra unica ragione di vita. Siamo cresciute usando la magia per ogni cosa. Lo facevamo in modo naturale e spontaneo. E' diventata una nostra abitudine vivere passo passo con la magia, ma farlo nella società di oggi diventa un problema. Comunque tra me e Syndra non c'è nessun incantesimo strano. Lei per me è stata ....tutto: una sorella, un'amica, un cucciolo da proteggere. E' cresciuta insieme a me.... si interruppe guardando un attimo Iceringer e la sua reazione a quelle parole. Il giovane aveva visto chiaramente loro due baciarsi e unirsi come due amanti, e solitamente con un legame considerato come "famiglia", ciò non succedeva. Da come aveva parlato Nariko sembrava quasi che avesse trasformato sua sorella in una sua amante. Nariko sapeva che probabilmente non era del tutto giusto per la morale comune. E si chiese cosa pensasse il suo amato Iceringer di questo strano rapporto perverso ma profondo.
     
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    Iniziava a pensare che a Nariko piacesse un sacco trattarlo come un cucciolo. Un tenero gattino pericoloso come una bomba atomica, ma i suoi occhi comunque un innocuo animaletto da compagnia. Ma alla fine amava anche quel suo lato dominante, un rapporto schiavo padrona era da sempre una delle sue perversioni più agognate. In ogni caso la strega accolse di buon grado la richiesta velata di Iceringer e dopo averlo preso a braccetto, gesto che anche lui ricambiò con galanteria, si lasciò accompagnare verso la biblioteca della scuola, ascoltando il racconto di Nariko. Raccontò della sua esperienza molto simile a quella di Syndra, entrambe non avevano passato una vita facile tra le altre streghe e per sopravvivere si erano abituate ad utilizzare la magia in ogni situazione. E lui che si lamentava di qualche atto di bullismo a scuola, quelli si che erano veri problemi, ma lo consolava sapere che unendo le loro forze si erano fatte coraggio a vicenda e adesso erano più unite che mai. La differenza stava nel fatto che, a giudicare dalle parole di Nariko, Syndra non riusciva facilmente a fare a meno dei suoi incantesimi e proprio per questo aveva bisogno di una guida ferma come quella di Nariko. Tuttavia il loro rapporto si era complicato, e più che maestra e apprendista sembravano due intime amanti. L'ultimo sguardo della strega fece capire ad Iceringer che probabilmente temeva il suo giudizio a tal proposito, ma sfondava una porta già aperta, dato che il ragazzo si limitò a ricambiare le sue attenzioni, sorridendo affettuosamente.
    Vi volete molto bene, e avete bisogno l'una dell'altra, io ho perso la verginità su una metropolitana chiusa e mi sono anche lasciato trasformare in una ragazza. E lo rifarei ancora. Non sono di certo la persona giusta per giudicare, e se questo rende felice voi e farà dormire me in un cuscino di tette allora va più che bene.
    Come al solito la prese sul ridere e sfoggiò un largo sorriso perverso che lo portò ad immaginarsi non poche implicazioni. Syndra e Nariko erano due ragazze bellissime, che non sarebbero invecchiate mai se non in maniera lentissima, potevano giovare di ogni genere di magia ed erano elle inguaribili pervertite. Con che coraggio si sarebbe tirato indietro di fronte ad una cosa del genere? Non era geloso, perché sapeva che i suoi sentimenti verso Nariko erano ricambiati, e se Syndra avesse imparato a voler bene ad Iceringer proprio come ne voleva ala sua maestra, allora sarebbero stati perfettamente in armonia. E qualcosa gli diceva che poteva esserlo eccome.
     
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    Il sorriso di Iceringer dopo le sue parole le scatenarono uno strano senso di leggerezza nello stomaco. Si sentì compresa e da ciò che disse poi il ragazzo anche apprezzata. Iceringer non aveva idea di quanto quel sorriso e le parole dette furono importanti per lei. Sorrise a sua volta, sentendosi felice perché lui non la stava giudicando, anzi sembrava proprio volersi mischiare a quello strano rapporto. Il fatto che l'accettasse così com'era le diede l'impulso di afferrare la camicia di Iceriger e tirarlo con forza verso di sé, in un impeto irrefrenabile avrebbe poggiato le labbra contro le sue. Lasciando scivolare la lingua nella sua bocca, mentre la mano andò a carezzargli la nuca. Non era un bacio lussurioso o malizioso, era un bacio colmo di felicità, lo stava ringraziando a modo suo per essere sempre comprensivo con lei. Nariko lo apprezzò davvero tanto e non era riuscito a dirglielo con le parole così lo fece con un gesto, istintivo e vero.
    Grazie. sussurrò riconoscente per poi lasciare la presa, e sistemare le pieghe della giacca affettuosamente. Continuò poi il suo tragitto arrivando davanti alla porta della biblioteca, diede una rapida occhiata ad Iceringer, cercando di intuire il filo dei suoi pensieri. In effetti che centrava una biblioteca con il racconto delle streghe e di Syndra? Lo avrebbe scoperto a breve. Lo invitò ad entrare e varcata la soglia si sarebbe ritrovato in una stanza molto grande. Le pareti erano ricoperti di scaffali di libri che risalivano per almeno due piani, infatti lungo le pareti vi era una scala e una passerella che avrebbe permesso di controllare comodamente i libri posti in alto. La stanza era a pianta rettangolare e divisa in due lati una con una fila di tavoli su cui circa una ventina di studenti stavano leggendo libri in silenzio. L'altra metà della stanza era piena di librerie ricolmi di tomi di vario genere. Vicino la porta di ingresso c'era la bibliotecaria che lavorava diligentemente al proprio pc, anche lei in silenzio. I suoni nella stanza erano ovattati grazie alla moquette, i mormorii davano subito un senso di benessere e relax.
    Seguimi.. Nariko passò davanti ad Iceringer avanzando nella biblioteca sicura di sé, ancheggiando davanti al ragazzo quasi come se lo stesse facendo apposta. Arrivò alla penultima fila dei mobili e si fermò davanti allo scaffale dedicato alle fiabe per bambini. Tirò fuori uno dei tanti libri sottili con la copertina rigida, il titolo recitava "brucomela", sembrava un libro di illustrazioni per bambini. Lo passò al ragazzo e lo guardò leggermente divertita.
    Reggilo bene che pesa. gli disse per poi portare la mano sulla copertina del libro. Chiuse gli occhi e recitò alcune parole arcane sottovoce. Il libro fra le mani di Iceringer si illuminò di un tenue bagliore violaceo e poco dopo si gonfiò di volume e grandezza, pesando molto di più. La copertina cambiò rivelando un libro antico e liso. Vi era un simbolo che raffigurava una luna e un occhio stilizzato, incisi sulla copertina di cuoio. Nariko le fece cenno di seguirla e lo accompagnò sul tavolo più vicino dove avrebbe potuto appoggiare il libro.
    Questo libro l'ho portato con me quando sono andata via dalla congrega. E' un libro di incantesimi e di teologie sulla nostra corrente magica. Se Iceringer avesse aperto le prime pagine avrebbe potuto leggere dei principi base su cui si basava la loro magia, di dee e di antiche streghe leggendarie. Andando avanti avrebbe trovato vari incantesimi di vario genere, tra cui quello preferito di Nariko "l'invisibilità".
    Il mio clan è votato all'oscurità, alle dee della notte. I nostri poteri si possono considerare di origini malvagie, perché noi non curiamo, non creiamo vita. Siamo fatte per maledire e per piegare alla nostra volontà le forze del cosmo con la nostra forza spirituale. Io e Syndra siamo fra le più potenti, siamo quindi quelle più soggette a subire le influenze malvagie. Se usiamo la magia quando siamo molto instabili emotivamente diventiamo pericolose, sia per gli altri che per noi stesse.... iniziò a spiegargli sussurrando per non disturbare gli altri studenti. Nariko poggiò una mano su quella di Iceringer, lo guardò indecisa e triste. I suoi occhi divennero lucidi.
    A me è successo, mi sono lasciata sedurre dall'oscurità, ho perso il controllo su di esso che si è impadronito di me e dei miei cattivi sentimenti. Ho combattuto e ucciso sotto l'influenza della magia, stavo per uccidere anche la persona che mi ha cresciuta, ma arrivò Syndra e lei mi salvò. In un modo che neanche lei conosce. Lei non lo sa, ma grazie a lei sono riuscita a domare l'oscurità e a tornare in me. la mano di Nariko tremava, gli stava confessando uno dei suoi più grandi peccati. Si stava aprendo totalmente a lui, si stava rendendo vulnerabile e questo valeva più di mille "ti amo". Dopo avergli confessato i suoi peccati non ebbe più il coraggio di guardarlo negli occhi, fissò le loro mani in silenzio. Il cuore batteva all'impazzata e l'ansia le attanagliò la gola.
    Quello era il momento che avrebbe inciso molto sul loro rapporto. Iceringer era un eroe e non avrebbe ucciso nessuno, seguiva un credo personale puro; avrebbe potuto continuare ad amare qualcuno che aveva le mani sporche di sangue? Qualcuno che aveva fatto l'esatto opposto a ciò che sognava lui?
     
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    Come sempre, Nariko era molto emotiva e nel momento in cui Iceringer le fece capire cosa ne pensava a proposito di quello strano rapporto non esitò a ricambiare la sincerità del ragazzo con un bacio meraviglioso e sincero. Ancora una volta lo sorprese, ma in questo caso invece di tirarsi indietro spaventato, Iceringer sorrise trattenendo a stento una leggera risata vista la reazione improvvisa. Sorriso che perdurò anche dopo il ringraziamento di Nariko. Iceringer stava bene con lei, era perfettamente a suo agio, e non l'avrebbe abbandonata neanche se gli avesse confessato che per rimanere giovane stava consumando la sua essenza di verginello. Magari l'avrebbe invitata a consumarlo con calma, ma andava bene comunque. Non disse nulla poi, la lasciò sgusciare davanti a lui e quando osservò quelle meravigliose curve ancheggiare sotto i suoi occhi non poté fare a meno di accelerare il passo per poterla raggiungere. Si erano diretti nella biblioteca della scuola ma in una sezione del tutto inaspettata. Iceringer non si rese subito conto del fine ultimo della loro passeggiata, perché venne distratto dalla grandezza di quel posto e dalla mole di libri che ospitava. Davvero una collezione niente male! Ma perché in tanta bellezza i due si erano diretti proprio nel reparto dedicato ai bambini?
    Hey alcuni di questi li avevo anche io... certo in italiano.
    Pensieri ad alta voce, che però non rispondevano alle sue domande. Iceringer fiancheggiò Nariko fino a che non gli mostrò un libro decisamente troppo infantile, ma che la donna sosteneva con un certo impegno. Sempre più confuso, il ragazzo afferrò il libro inarcando un sopracciglio e, sottovalutando il suo reale peso, per poco non finì con le mani per terra. Era piccolissimo eppure pesava più di un lingotto d'oro! Che diavolo di libro per bambini era? Prima che Iceringer potesse parlare, Nariko recitò delle formule magiche per rompere l'incantesimo che occultava il vero aspetto di quel tomo: era un libro delle streghe di Umbra! Da bravo nerd, Iceringer riconobbe subito il simbolo sulla copertina di cuoio e ne rimase esaltato. Ovvio, quale posto migliore per nascondere un libro del genere se non nel reparto bambini? Altro che bambini prodigio... Nariko gli spiegò di cosa si trattava e il ragazzo dai capelli bianchi ne rimase sempre più affascinato, non vedeva l'ora di sfogliarlo.
    Che aspettiamo? Sono curioso come un bambino!
    E i suoi occhi confermarono quella verità, perché nel sfogliare quelle formule, storie e teorie il ragazzo iniziò ad apprendere come funzionava il clan dalla quale proveniva Nariko. Ovvio non poteva padroneggiare quella roba, troppo complessa o addirittura arcaica per lui, ma si trattava di un segreto di Nariko e Iceringer voleva carpirne ogni segreto. Grazie alle sue spiegazioni e alle pagine di quel grimorio, il ragazzo comprese quanto oscura potesse essere la magia, ma anche quanto le tenebre potessero venir piegate per il proprio interesse, e anche a fin di bene. Nariko era molto più simile a lui di quanto pensasse: non aveva sempre padroneggiato le sue armi oscure con tanta naturalezza, anche lui era stato sedotto dalle tenebre e succedeva ancora, anzi non ne sarebbe mai uscito senza il suo aiuto, per questo quando la strega portò la mano sul suo palmo, Iceringer spostò molto lentamente i proprio occhi su di lei, dandole il tempo di aprirsi e confessare cose che per molti altri sarebbero rimaste un segreto in eterno. Ma non aveva il coraggio di guardarlo, dopo tutto temeva ancora il suo giudizio? Era vero, Iceringer promise di votare la sua esistenza al bene e alla giustizia, ma un eroe non si distingue quando deve sconfiggere il male, bensì quando deve riconoscere il bene. Afferrò con dolcezza la sua spalla, per attirare finalmente il suo sguardo, e osservandola con un rarissimo volto maturo e risoluto, Iceringer si avvicinò a lei, parlando sempre sotto voce.
    Mi conosci, io non sono un santo. E un eroe non è tale solo perché distrugge il male. Il male ti corrompe, io lo so bene: è facile, affascinante e soprattutto irresistibile. Ma tu mi hai aiutato a sconfiggerlo, e Syndra ha aiutato te, questo vuol dire che c'è qualcosa di più forte dell'oscurità, e come con i miei poteri posso fare del bene, allora potete riuscirci anche voi streghe. Io ti amo, e so che anche tu ami me. Non ci sono peccati che non possano essere cancellati da una sincera redenzione. E tu hai il cuore puro, io lo so.
    Concluse con un sorriso leggero, che sfociò molto presto in un tenero bacio, ma non prima di aver portato le sue dita sotto il mento della strega, avvicinandola a sé, per potersi scambiare quella piccola effusione. Erano in mezzo alla gente, lo sapeva, ma non gli importava. Anche se lo avessero visto l'unica cosa che poteva succedere era suscitare l'invidia dei vari ammiratori di Nariko, e a lui andava più che bene. Ora l'unica cosa che importava era farle capire che un passato burrascoso è nulla di fronte ad un atto di estremo coraggio, come votare la propria esistenza alla libertà. E sapeva che Nariko aveva scelto di cambiare, altrimenti non sarebbe lì a forgiare al meglio le nuove generazioni. Nariko non era una condannata, ma un esempio, e nel suo bacio oltre che amore c'era rispetto.
     
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    Perché improvvisamente Iceringer sembrava più bello che mai? E perché le batteva così forte il cuore? Le venne voglia di spingerlo via per smorzare quella stranissima sensazione, ma le parole che disse le avevano tolto la forza di farlo. Gli occhi di Nariko si inumidirono, sentiva la felicità stringerle la gola, avrebbe voluto scoppiare in lacrime ma non lo fece. Soffocò quella sensazione e in un impeto si avvicinò ad Iceringer baciandolo con foga. Lo afferrò con le mani sulla camicia stringendo la stoffa come se stesse per cadere. Si staccò dal bacio e si guardò un attimo in giro allarmata, nessuno li stava guardando, si sentì sollevata così si mosse seguendo l'impulso del momento. Lo tirò a sé per poi spintonarlo verso il corridoio che formavano le librerie. Lo avrebbe spintonato con forza per farlo cadere di schiena, mentre lei si adagiava su di lui con una stranissima espressione dipinta sul viso. Iceringer non l'aveva mai vista in quel modo. Aveva le guance arrossate, un mezzo sorriso stampato sul volto e lo guardò con occhi pieni di affetto. Gli spostò delicatamente una ciocca di capelli dal viso e tornò a baciarlo, dapprima dolcemente, poi usò la lingua insinuandola nella sua bocca con prepotenza, affamata. Il bacino di Nariko si strusciò contro quello di Iceringer, mentre i seni si poggiavano sul suo petto morbide e calde.
    Se mi dici queste cose io... lo leccò sul mento risalendo sulla guancia, mentre una mano si andò ad adagiare fra i due bacini.
    ...mi viene una voglia matta di farti mio, per sempre.... le labbra tornarono languide su quelle di Iceringer. Ecco perché lo amava, perché più di chiunque altro era riuscita a comprenderla fino in fondo, era riuscito a toccarle il cuore come nessun uomo avrebbe mai potuto fare. I sentimenti che ribollivano nel suo petto solleticarono la sua parte più perversa, e cercò di esternarli nell'unico modo che conosceva: possedendolo carnalmente, per unire le loro energie e le loro carni in un essere unico. La mano si mosse sui pantaloni cercando di sentire la carne del suo amato sotto la stoffa e una volta trovato lo carezzò per tutta la sua lunghezza, godendosi il suo graduale inturgidimento. Ingenuamente Nariko pensò che dietro gli scaffali nessuno avesse potuto vederli, ma il suono di alcuni passi la costrinsero a dare attenzione al posto in cui si trovavano. Se la beccavano mentre si spupazzava uno studente nella biblioteca sarebbe stata licenziata in tronco. Non poteva permetterselo, non quando aveva inserito anche Syndra in quella scuola. Sentì i passi avvicinarsi sempre più, si sollevò con il busto, mettendosi a cavalcioni su Iceringer. Sorrise maliziosa per poi sollevare le braccia verso l'alto. Disegnò delle linee tonde con le mani nel'aria e dopo pochi secondi apparve in sopra di lei un cerchio pieno di simboli che brillava violaceo sopra di lei. Pronunciò un incantesimo a voce bassa e mentre le parole scorrevano via dalla sua bocca il cerchio magico si abbassava su di lei, man mano che il il cerchio passava sul suo corpo, le parti toccate diventavano invisibili. IL cerchio continuò il suo percorso fino alla fine dove si illuminò per poi sparire dalla vista assieme a Nariko. Solo lei, Iceringer era rimasto visibile. Iceringer in quel momento non avrebbe potuto vederla, ma avrebbe sentito chiaramente il peso di Nariko su di sé. Le scappò una risata divertita, e portò le mani sui propri occhiali per toglierseli e metterli ad Iceringer, quando gli occhiali si posarono sul naso del ragazzo l'immagine di Nariko gli tornò visibile, ma solo a lui. Portò l'indice sulle labbra facendogli il cenno di rimanere in silenzio. Quindi anche gli occhiali di Nariko erano magici?
     
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    A quanto pare le sue parole avevano colpito la dolce strega che stava per mostrargli un lato umano particolarmente intenso. Quello sguardo lo fece innamorare, perché vide chiaramente una persona piena di sentimento dietro l'immagine della spietata strega dominatrice che ti lancia maledizioni a base di diarrea. Anche lui si lasciò trasportare dall'entusiasmo e il bacio di Nariko venne ampiamente ricambiato, forse facendo anche più rumore del previsto data l'enfasi che ci misero entrambi, Iceringer finì perfino per afferrarle le spalle con le mani in modo da stringerla a sé il più possibile, fino a che i loro pensieri non si unirono. Oh si, in quell'istante pensarono la stessa identica cosa, si amavano, si attraevano a vicenda e ora si desideravano. Solo una differenza: Iceringer pensava "Non possiamo farlo qui!" mentre Nariko invece "DOBBIAMO farlo qui!". Come sempre nella storia dell'umanità, vinsero le tette, ed Iceringer venne letteralmente strattonato da Nariko in una zona leggermente meno popolata e al riparo da sguardi indiscreti. Lo atterrò dopo aver dato una rapida occhiata in giro e fu subito su di lui, bloccandolo con la schiena a terra ed inibendo ogni volontà di opporsi con le sue calde e vogliose labbra. Quello era uno spettacolo nuovo, perché vedeva Nariko infatuata, non semplicemente eccitata, e il rossore sul suo viso era inconfondibile: quasi lo stesso che mostrava lui quando stava assieme ad una bella ragazza, proprio lo stesso che aveva in quel momento. Si perché mentre le loro labbra si univano con impeto irrefrenabile, il bacino di Nariko prese a stimolare quello del ragazzo, prima solo con il suo corpo, poi divenne sempre più audace passando alle mani e addirittura con i suoi prosperosi seni gli massaggiava il petto. La reazione di Iceringer era scontata: quello che fino ad un istante prima era un riflesso automatico adesso si era trasformato in una potente erezione che di sicuro la strega avrebbe avvertito subito sulla sua intimità, dato che era riuscita a stimolarlo non poco. Il ragazzo sgranò gli occhi, per poi spalancare la bocca e soffocare a stento un gemito di piacere, soffocato per colpa dei passi che entrambi avvertirono a poca distanza da loro. Stavano per essere scoperti, ed eccolo ripiombare nel mondo reale come se fosse cascato dalle nuvole! Non potevano farlo lì, era sbagliato, completamente contro la legge e soprattutto contro le regole della scuola. Nariko stava rischiando grosso solo per lasciarsi andare alle sue pulsioni, ed il ragazzo non poteva permetterle di fare una sciocchezza simile per lui. Ma prima che potesse pensare altro, ecco che l'illusionista tira fuori la soluzione dal cilindro: un incantesimo che lui conosceva bene, ma che nel tempo aveva quasi rimosso. Nariko materializzò uno dei suoi cerchi e strano a dirsi quello spettacolo eccitò ancora di più Iceringer che risultava completamente incantato da quella magia, e Nariko se ne sarebbe resa subito conto dato che qualche pulsazione arrivò anche alla sua intimità per mezzo dell'erezione del suo amante. Lentamente lasciò scendere quel cerchio su di lei, pronunciando parole magiche e scomparendo davanti agli occhi del ragazzo, che sorrideva come un bambino davanti a dei fuochi d'artificio. Si stava quasi distraendo dalla situazione, e prima che quei passi potessero sfociare di fianco a loro, Nariko gli aveva consegnato i suoi occhiali invitandolo al silenzio. Senza di essi prima poteva avvertire solamente la sua presenza, ora invece la vedeva chiaramente e senza occhiali faceva tutto un altro effetto.
    Wow sei troppo porn...
    Ma prima che potesse terminare quella frase, un ragazzo si voltò in direzione di Iceringer, osservando con perplessità disteso a terra, tutto da solo. Il giovane dai capelli bianchi allargò un ampio sorriso vagamente imbarazzato, era ancora rosso in faccia e la sua erezione era tutt'altro che calma.
    Amico, tutto bene?
    Iceringer sgusciò sotto le gambe di Nariko per potersi rialzare e fare qualche passo all'indietro, piazzandosi contro uno degli scaffali con le mani dietro la schiena. Ridacchiava ancora molto imbarazzato, dato che lui vedeva lo sguardo eccitato di Nariko mentre gli altri no.
    Ah ah! Che storia, sono scivolato come uno scemo, devo avere le scarpe umide.
    Il ragazzo di fronte a lui avrebbe continuato a fissarlo con diffidente sufficienza, per poi appoggiarsi a sua volta con la schiena rivolta verso gli scaffali, iniziando a leggere il libro che stringeva tra le dita. Non stava proprio di fianco ad Iceringer, tuttavia non erano nemmeno molto lontani. Il povero ed eccitato eroe improvvisato tirò un sospiro di sollievo, c'era mancato poco, ma la sua tranquillità venne spezzata da altre parole provenienti dall'indesiderato inquilino, che lo interrogò senza alzare gli occhi ancora immerso nel suo libro.
    Quelli sono occhiali da femmina?
    Iceringer sobbalzò, sistemandosi gli occhiali sul naso con la mano destra e infilandola di nuovo dietro il bacino, cercando di farsi il più piccolo possibile.
    M-ma no... sono unisex.
    A quel punto stava aspettando di rimanere di nuovo da solo con Nariko, ma stava sottovalutando la perversione della strega e soprattutto aveva quasi rimosso che lei, a differenza propria, era invisibile. Come poteva sospettare che preso il rossore sul suo viso sarebbe diventato ancora più acceso?
     
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    Gli occhiali di Nariko non erano magici, li aveva maledetti con il semplice tocco, influenzando così la visione di chi li indossava. Iceringer avrebbe quindi visto le cose sia visibili che invisibili, se ci fosse stato un fantasma o uno spirito sarebbe stato in grado di vederlo con i suoi occhiali addosso. Si sentiva pronta per andare fino in fondo, ma qualcosa li interruppe sul più bello, una voce maschile, uno studente.
    Nariko sollevò lo sguardo verso l'intruso, ed Iceringer sgusciò via da Nariko allarmato. Era lo studente primo in classifica di voti all'istituto, Iceringer non lo poteva conoscere ma Nariko sapeva chi era e di sicuro gli avrebbe dato un voto in meno per colpa della sua intrusione. Si alzò in piedi anche Nariko e fece cenno con il dito di "no" ad Iceringer, guardandolo con aria di rimprovero. Era scappato da lei e questo meritava una bella punizione. Ancheggiò vistosamente avvicinandosi a lui. Portò una mano sulla zona pubica del suo amante, mentre lui parlava con lo studente. Afferrò con decisione il membro turgido per poi sfregare di nuovo il palmo della mano sulla zona, premendo leggermente. Si sarebbe sentita la stoffa strusciare, e se l'intruso non fosse stato così occupato a leggere avrebbe visto chiaramente la stoffa dei pantaloni piegarsi al passaggio della mano di Nariko. Dispettosa non si fermò a quello, silenziosa intrappolò Iceringer contro la libreria, premendogli appositamente i seni contro, scivolò poi con il viso verso il suo, avvicinandosi di molto verso le labbra, facendogli sentire il suo respiro caldo sulla pelle, ma non lo baciò. Si spostò con la testa scivolando con una guancia contro la sua e sfiorò con le labbra il suo orecchio, per poi afferrarglielo delicatamente con i denti, succhiandolo sensuale ma dannatamente dispettosa. Si sarebbe quindi visto il lobo dell'orecchio di Iceringer sollevarsi verso l'alto misteriosamente, ma lo studente sembrava troppo interessato al libro per guardare.
    Iniziò a percepire quella situazione come un gioco molto stimolante. Da un momento all'altro lo studente avrebbe potuto vedere qualcosa di strano, oppure avrebbe notato il bozzo sui pantaloni di Iceringer che diventava sempre più visibile. Inorridendosi magari alla vista di qualcuno che si eccitava semplicemente parlando con qualcuno o chissà leggendo materiale pornografico. Nariko iniziò ad osare di più, prese una mano di Iceringer costringendolo a togliersi da dietro la sua schiena e se la portò su una natica.

    Ti è mancato vero? gli sussurrò all'orecchio per poi insinuare la lingua in esso.
     
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    Vedere Nariko ancheggiare irata ma seducente verso di lui lo eccitava da impazzire, quando assumeva quello sguardo diventava irresistibile e senza occhiali era tutta un'altra cosa. Sembrava meno matura, ma non a livello di bellezza, Iceringer vedeva in quello sguardo diabolico una mancanza di freni, di inibizioni, era come se senza occhiali risultasse più felina, una vera e propria cacciatrice il ragazzo non poté fare a meno che eccitarsi oltre ogni dire, se quel tipo di fianco a lui si fosse voltato a guardarlo sarebbe rimasto addirittura perplesso, ma fortunatamente sembrava assorto nella sua lettura. Oppure non abbastanza? Iceringer tentò di mordersi il labbro e riuscire a resisterle, ma quando Nariko arrivò contro il suo petto, iniziando a strusciarsi contro di lui, dovette dare ascolto a due voci: quella della sua amante, sensuale e silenziosa, e d'altro canto anche quella del dispettoso studente che non voleva lasciarlo in pace.
    Quella è una farfalla amico.
    Nariko prese a stimolarlo col suo corpo e dargli attenzioni con le labbra, si soffermava sulle orecchie che erano sensibilissime per quel povero ragazzo, ma oltre ad un leggero respiro affannoso riuscì a controllarsi, senza lasciar intuire troppo all'intruso, mantenendo una sorta di autocontrollo e soprattutto provando a non seguire con lo sguardo la meravigliosa Nariko, altrimenti sarebbe stato fin troppo sospetto.
    S-si... e allora?
    Gli rispose a denti stretti, mentre la presenza di Nariko si faceva sempre più imponente: voleva baciarla, farla sua, il respiro caldo della strega era davvero irresistibile ma non poteva cedere, anche quando continuò a sfregarsi sulla sua erezione, un'attenzione totalmente ricambiata dai suoi muscoli involontari che pulsavano sul ventre della donna, risultò davvero difficile trattenersi dall'afferrarla e possederla lì, alla faccia di chiunque potesse giudicarli. Ma non era affatto così semplice.
    Le farfalle sono da femmina lo sai vero?
    Mi piacciono gli insetti!
    La risposta di Iceringer fu istintiva, chiuse gli occhi e irrigidì i muscoli ma in quel preciso istante Nariko lo costrinse a portare le mani sulle sue natiche, che assaporò con immenso trasporto. I suoi muscoli si sciolsero lentamente, mentre le dita modellavano quella carne morbida e meravigliosa come se fosse argilla. Era una sensazione fantastica e il rossore sotto i suoi occhi aumentò ulteriormente, mentre istintivamente le mani spingevano verso il proprio bacino per farle assaporare sempre di più la propria eccitazione, unico sollievo in quel momento dato che senza un minimo di sfregamento Iceringer sarebbe di sicuro impazzito. In diverso modo reagì l'altro ragazzo che sentendosi leggermente minacciato si scansò di qualche centimetro, senza però smettere di leggere. E proprio mentre Nariko gli pronunciava altre lussuriose domande, ecco l'ennesima considerazione inutile.
    Scusa scusa... ti manca molto eh?
    Si riferiva ovviamente ai gradi della vista, intuendolo dal fatto che portava gli occhiali, era curioso di sapere quanto mancasse ad Iceringer, forse in fondo voleva solo fare amicizia, certo nel modo e nel momento sbagliatissimo ma non era mosso da cattive intenzioni. Ma nello stesso istante Nariko infilò nell'orecchio di Iceringer la sua lingua, facendolo quasi scattare di colpo e facendogli dare una forte testata contro lo scaffale alle sue spalle. Dolore inesistente, ma non riuscì a trattenere un gemito, seguito da una dichiarazione improvvisa.
    NO! Affatto!
    Lo disse senza pensarci, lui in realtà ci vedeva e anche molto bene, per questo inconsciamente disse di no. Ma si rese anche conto della domanda posta da Nariko, e mentre riprendeva il controllo tornò a stringere le natiche della donna, spingendola verso di sé e ricambiando il suo sguardo lascivo, cercando di riprendere un minimo il controllo.
    Voglio dire... si... mi manca davvero un sacco.
    Ancora una volta lo disse senza pensarci, ma stavolta riferito a Nariko, e proprio a causa del tono sensuale ed eccitato che utilizzò il ragazzo di fianco a lui abbassò il libro, spostando lentamente lo sguardo verso di lui. Quello che vide era chiaramente un mago dilettante che stava incantando i suoi pantaloni affinché sfregassero la grossa erezione che entravano invano di contenere. I movimenti delle dita mentre palpavano il sedere di Nariko sembrava il classico movimento di un fattucchiere intento ad incantare qualcosa. Vivevano alla Oxford in un contesto dove la magia era praticamente all'ordine del giorno, l'intruso pensò immediatamente che Iceringer si stesse semplicemente sollazzando... con la magia. Che in parte era anche vero, ma senza contesto sembrava un grosso sfigato.
    Oh amico... non ne avevo idea...
    Tuttavia, in quel momento lo sguardo di Iceringer era concentrato su Nariko, quindi pensò che le parole dell'intruso fossero riferite alla vista danneggiata, e magari erano semplicemente parole di conforto. Un grande e colossale fraintendimento stava nascendo in quella biblioteca, e mentre sollevava di nuovo il suo libro, l'intruso cercava di no disturbare Iceringer, risultando vagamente imbarazzato ma... anche estremamente curioso!
     
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    La situazione stava diventando sempre più strana e divertente. Sopratutto grazie al ragazzo che continuava a parlare con Iceringer in cerca di socializzare. Fatto curioso dato che solitamente gli studenti prendevano ciò che serviva e si sedevano ai tavoli concentrati. Nariko avrebbe potuto benissimo fare qualcosa per mandarlo via, e poi rendere Iceringer invisibile come lei, ma pensò che fosse molto più divertente rischiare. Per mantenere la sua invisibilità avrebbe dovuto comunque usare energia per mantenerla e farlo per entrambi sarebbe stato più faticoso. Motivo in più per lasciare Iceringer visibile al resto delle persone. Osservandolo da vicino notò che con gli occhiali non stava male, gli davano un'aria intellettuale che stuzzicava le fantasie di Nariko più sfrenate. E proprio per quello volle continuare a giocare con l'alto rischio di farsi scoprire. Si stupì tuttavia dell'alto autocontrollo di Iceringer che nonostante le distrazioni riusciva a rispondere a tono allo studente senza sembrare strano.
    Quando poi diede la risposta negativa al ragazzo, intuì che era riferita alla domanda, ma le piacque mettere ancora più in difficoltà Iceringer. Era curiosa di vedere quanto avrebbe resistito.
    Si scansò da lui in malo modo per fargli capire che non aveva gradito la risposta. Solitamente arrivavano le botte o i frustini, ma per quella occasione Nariko pensò di giocare in modo diverso e più dispettoso. Si piazzò davanti ad Iceringer e si alzò la gonna, mostrando al ragazzo le reggicalze nere e le sue deliziose mutandine di pizzo nere, dallo scollo alto che mostravano in tutto il suo splendore le sue natiche nude. Si abbassò in avanti piegando il busto, e portò le mani sulla stoffa che copriva le sue labbra vaginali e prese ad accarezzarsi da sola. Poco dopo poggiò le natiche contro l'erezione del ragazzo, iniziò a strusciarsi contro di lui, facendogli sentire tutto il suo calore. Sorrideva dispettosa, ma presto il suo sorriso si affievolì sotto il desiderio crescente. Sentirlo così duro contro di sé iniziava a tentarla sempre più. Si morse il labbro inferiore mostrando ad Iceringer la sua espressione vogliosa. Proprio in quel momento dalla fila dei tavoli si sollevò un rumoroso "Shht", le chiacchiere dei ragazzi a quanto pare stava disturbando. Il che significava che si sentiva tutto quanto, se fossero andati fino in fondo avrebbero potuto sentirli gemere. E chissà perché quel pensiero eccitò maggiormente Nariko. Spinta più dalla sua voglia irrefrenabile che dal gioco, portò una mano sulla zip dei pantaloni di Iceringer abbassandola lentamente. A quella vista lo studente sarebbe rimasto curioso o sarebbe andato via indignato?
     
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    Sembrava quasi che Nariko ci stesse prendendo gusto a tenere Iceringer visibile mentre lei, completamente inattaccabile, lo metteva nelle situazioni più strane ed eccitanti possibili. E volete sapere la verità? A lui non dispiaceva affatto. Il brivido di farlo col rischio di essere scoperti, la sensualità che sfoggiava mentre era invisibile e voleva provocarlo, e addirittura l'intensità del gioco che stavano facendo proprio in quel luogo lo eccitava da impazzire, e per quanto rischioso voleva portarlo avanti fino alla fine. Tuttavia quel gioco sembrava destinato ad interrompersi bruscamente, dato che Nariko non aveva apprezzato l'indecisione di Iceringer e aveva preso le distanze da lui con un movimento repentino, facendolo quasi sbattere contro gli scaffali alle sue spalle. Il volto del ragazzo così come le sue mani rimasero lì, in attesa, le labbra che si muovevano convulsivante e le dita che sembravano intente a suonare un piano invisibile, dov'era la morbidezza che stringeva fino ad un attimo prima?! L'espressione di Iceringer parve scuotere non poco l'animo dell'intruso e quando arrivò quel rumoroso invito al silenzio di tutti i presenti dovette alzare il libro davanti al suo volto sia per non vedere che per non essere visto. Per il nostro giovane Romano invece, era tutta un'altra storia: l'invito al silenzio era passato del tutto inosservato, ignorato sarebbe giusto dire, perché lui grazie ai suoi magici occhiali si stava godendo uno spettacolo molto più interessante: Nariko gli stava lentamente mostrando il suo intimo inferiore, scoprendo quelle meravigliose e lunghissime gambe che lo facevano impazzire. Arrivò fino alla sua intimità, riusciva a distinguere perfettamente le grandi labbra coperte solo da quel pizzo nero oramai quasi umido a causa dell'eccitazione della strega. Iceringer ebbe la tentazione di toccarsi a sua volta quando Nariko prese a stimolare la propria intimità con quel fare lascivo e sensuale, ma ci pensò proprio lei a sistemare a dovere il ragazzo, piegandosi in avanti e portando le sue natiche contro di lui. La reazione di Iceringer fu praticamente automatica: i suoi occhi si chiusero, il rossore sul volto aumentò e si lasciò andare un gemito strozzato in gola che gli fece alzare lo sguardo in alto, mentre il suo bacino si spingeva in avanti assecondando i movimenti di Nariko. Finalmente stava ottenendo di nuovo piacere e anche l'insegnante poteva godersi quell'asta diventata durissima grazie a quel trattamento perverso, e soprattutto bollente. Non serviva portare le mani per capire che quel ragazzo stava letteralmente esplodendo per lei, ma Nariko lo fece lo stesso col preciso scopo di liberare quell'asta di carne dalla sua prigionia e sentirla direttamente sul suo corpo. Un altro gemito nel momento in cui Iceringer venne letteralmente liberato, ma fortunatamente il ragazzo di fianco a loro era abbastanza intimorito dalla situazione da tenere il libro sollevato sul volto, ma bastava un non nulla per attirare la sua attenzione e far scoprire il povero Ice intento a sollazzarsi con l'aria, adesso anche con il pene completamente scoperto. Tuttavia il contatto con le natiche della strega, pelle contro pelle che veniva protetta solo sull'intimità da quella mera stoffa nera era qualcosa di irresistibile. Iceringer poteva sentire l'eccitazione di Nariko, avvertire i suoi succhi iniziare ad inumidirgli l'asta e soprattutto assecondava le sue voglie con movimenti lenti e accomodanti, spingendosi contro di lei con fare lascivo. I gemiti erano soffocati il più possibile, ma non riusciva davvero a resistere.
    Ne ho bisogno...
    Disse, con il fiato spezzato ma con la lucidità di aver detto qualcosa di sensato. Il messaggio era rivolto a Nariko, facendole capire che non resisteva più, ma ovviamente non poteva parlare con nessuno e scelse quelle parole anche per il ragazzo di fianco a lui, convinto di fargli capire che aveva bisogno degli occhiali per vedere. Non poteva immaginare che il ragazzo si era fatto un'idea completamente diversa della situazione, e capì esattamente di cosa aveva bisogno Iceringer, eccetto per la donna invisibile di fronte a lui.
    Non lo metto in dubbio... ma non esagerare eh.
    Troppo eccitante, non riusciva a trattenersi, voleva Nariko, avrebbe voluto afferrarla e farla sua ma rimase fermo, limitandosi solo a stimolare ancora di più le sue natiche e il proprio membro. Era in bella vista anche se in quel momento nessuno li stava guardando, ma bastava uno sguardo di troppo per farli scoprire. Come avrebbero nascosto l'erezione di Iceringer? Lui di sicuro non avrebbe contribuito a farla sparire, perché adesso era eccitato e soprattutto... affamato.
     
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61 replies since 25/3/2014, 09:17   1132 views
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