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Le lezioni erano finite da un pezzo ormai, gli studenti erano già andati tutti via. Rimanevano solo i professori che come al solito dovevano sbrigare le ultime faccende negli uffici. Faccende che per Moriarty si prolungarono più del dovuto. La preside della Oxford, aveva chiesto "gentilmente" al professore di procurarle il programma annuale delle sue materie per le classi che gli erano state assegnate. Era stata piuttosto frettolosa nel chiederglielo, ma ormai la maggior parte dei professori sapevano benissimo che la preside odiava gli uomini e li tollerava a malapena nella stessa stanza, quindi per quanto poteva essere sembrata severa nel tono di voce, l'uomo avrebbe capito che si era sforzata moltissimo per essere gentile nei suoi confronti. Quando finì il suo lungo lavoro, era ormai tardo pomeriggio, la scuola era quasi del tutto vuota, se non per qualche silenziosissimo bidello che puliva i corridoi. Lui si trovava ai piani superiori in uno dei numerosi corridoi della scuola quando adocchiò qualcosa di insolito. E per insolito doveva essere davvero strano considerando la natura della scuola stessa. Infondo da quando avevano debellato il tartarus, l'energia oscura e misteriosa si era fusa con l'edificio e nonostante i lavori rapidissimi di ricostruzione, l'edificio si era animato di strani fenomeni. Tutti innocui ma molti erano avvolti dal mistero. Come ad esempio alcune camere sigillate o porte che apparivano e poi sparivano il giorno dopo. Nel corriodio, nella zona delle classi, c'erano due figure, due ombre che si aggiravano in quei corridoi, e più precisamente verso una porta in particolare che si dicesse che era sigillata dai capricci della scuola stessa. Se Moriarty avesse aguzzato la vista, avrebbe notato che era praticamente una tecnica di occultamento fatta molto male, da dei veri e propri inesperti. Infatti ogni tanto l'occultamento sfarfallava, mostrando due figure umane, vestite con la divisa scolastica. Oppure si potevano sentire spezzoni di conversazione.
Te l'ho detto! Questo non è un fenomeno della Oxford, ne sono sicuro, me lo sento dentro.
E cosa potrebbero mai tenere nascosto lì dentro? Dai su è ridicolo!
Se è ridicolo allora perché mi hai seguito?!
Mi annoiavo...
Le due figure non sembravano aver fatto caso a Moriarty che si trovava a circa 4 metri di distanza da loro. Anzi ogni tanto uno di loro guardava verso di lui, ma entrambi sembravano sicuri della loro "invisibilità". -
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James Moriarty era un uomo tutto d' un pezzo, su di lui non c' erano dicerie scabrose, segreti imbarazzanti o improvvisi scoppi di violenza. Anzi era considerato debole, mite, praticamente noioso persino per i suoi colleghi. Eppure neanche uno come lui amava aggirarsi per l' edificio scolastico, quasi da solo, di notte. Era un personaggio grigio perfetto per sparire nel nulla senza che nessuno se ne accorgesse per giorni, oppure diventare vittima di qualche entità ancestrale o spiritica come in un classico dell' horror. Forse era troppo pessimista, ma come ogni buon inglese credeva senza alcun dubbio a tutte le storie di spettri e affini ed in giovane età aveva persino desiderato possedere un maniero stregato. Si stregata era la parola giusta per quella scuola e non solo per la severità delle professoresse. Mentre si aggirava circospetto per i corridoi deserti un rumore improvviso gli fece salire un groppo in gola, interrompendo tutte le sue elucubrazioni. Probabilmente il suo povero cuore aveva saltata un battito e se possibile i suoi capelli erano diventati ancora più bianchi. Stava per mandare al diavolo tutto, sia i suoi doveri che le richieste assurde della preside e darsela a gambe, quando un secondo rumore seguito da alcune voci lo tranquillizzarono un minimo, facendogli tornare la lucidità. Forse si trattava di un inserviente o qualche studente in vena di scherzi. Il rumore proveniva da un area sigillata ed in cui era stata fortemente sconsigliato andare, ma dopo un rapido sguardo James notò qualcosa di strano ma non così spaventoso. Un arte illusoria occultava l' area e lo faceva molto, molto male, chiunque fosse stato avrebbe avuto bisogno di una bella ripassata con la professoressa Midna. Tra uno sfarfallio e l' altro riconobbe la divisa dei suoi studenti ma senza avvicinarsi non poteva averne la certezza.
Decise quindi di andare ad interrogarli, dapprima avrebbe testato la barriera occultante con la punta del suo bastone, ed in assenza di una reazione avversa sarebbe avanzato attraverso di essa. Una volta penetrato al suo interno si sarebbe fermato a circa 3 metri dai due, tenendo il bastone con la sinistra ed appoggiandovi leggermente il suo peso con fare elegante.
Mi sembra un po' tardi per le attività di club, quindi potrei sapere cosa diavolo state facendo ? Siate concisi sono atteso dalla direttrice e chiunque sa quanto odi gli uomini che la fanno aspettare.
[Status fisico] : Illeso
[Status psicologico] : Curioso
[Tecniche usate] : ///
[Potere personale] : Non attivo
[Energia] : 50/50
[Note] : Gemma alfa (Der Freischütz) e Gemma alfa (Zanbato Potens) nelle tasche dei pantaloni, Bastone da passeggio nella mano sinistra.. -
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Il metodo di occultamento che le due figure misteriose stavano usando non riguardava un area del luogo, ma era applicata su loro stessi, sul loro fisico, ecco perché Moriarty vedeva delle ombre che poi sfarfallavano e mostravano cosa celava. Quindi non vi era nessuna "bolla" da temere. Intanto mentre lui si avvicinava i due continuarono la loro conversazione, credendo di non essere sentiti e visti.
Se è come dici tu potrebbero tenere siggillato una bestia? Una pericolosa creatura? Magari una di quelle che posso cacciare e catturare così finalmente potrò dimostrare di essere degno di far parte dei cacciatori! la voce da ragazzo mostrava un certo entusiasmo, ma l'altra sbuffò annoiato. Era vicino allo stipite della porta e sembrava osservare un piccolo segno inciso sul legno di esso.
Ancora? Ma non esiste nessuna gilda dei cacciatori. Sei proprio fissato, credi anche che la terra è piatta? lo prese in giro la seconda voce.
Sì che esistono, li ho visti con i miei occhi, ed io un giorno farò parte della gilda! insistì per poi portarsi le mani sui fianchi sfarfallando di nuovo. L'altra figura stava per ribattere ancora, ma la voce del professore zittì i loro discorsi. L'occultamento sfarfallò di più, ed alla fine si sciolse totalmente, rivelando chi si stava nascondendo: erano due studenti della Oxford, Denny ed Harvey, studenti che seguivano i corsi di Moriarty. Denny era uno di quelli in gamba, aveva voti alti ed aveva mostrato più volte di essere intelligente e sveglio. Harvey era invece più votato alle discipline sportive e fisiche, un asso nella pallacanestro, era intelligente ma preferiva giocare o combattere piuttosto che starsene chino sui libri. Entrambi erano di indole curiosa, ed a quanto pare anche impicciona. I due ragazzi si guardarono negli occhi, con uno sguardo furente che sembravano volersi rimproverare uno con l'altro, se il professore fosse stato più vicino avrebbe potuto sentire che si chiedevano perché mai l'incantesimo di occultamento non aveva funzionato.
Hey.. professore! fece Harvey molto incerto con un sorriso forzato e nervoso.
Noi, ehm, abbiamo dimenticato dei libri di testo, in classe. Siamo tornati per prenderli. fece Denny, dando una piccola gomitata sul fianco del suo amico vicino.
Sì, è vero, li prendiamo e andiamo subito via... già, già. indietreggiarono di qualche passo, poi si voltarono e si inoltrarono nel corridoio, fingendo di dirigersi verso alcune aule del piano, allontanandosi senza fretta.
Arrivederci proff.
A domani.
In effetti non era così improbabile che dei studenti potessero tornare a scuola per riprendere qualcosa dai loro armadietti, ma di solito erano accompagnati da un bidello. Certo forse un bidello con cui si era in confidenza poteva lasciarli fare fidandosi di loro, senza fare loro da balia, quindi non era poi così impossibile come scenario. In ogni caso Moriarty poteva chiedersi una cosa: ma quello non era il piano della scuola media?. -
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Moriarty sarebbe rimasto per qualche secondo interdetto nel riconoscere proprio due dei suoi studenti, anche se in cuor suo si sentiva sollevato nell' aver trovato delle facce familiari e non qualche antico spirito sumero e vendicativo.
Uh-oh certo, certo, non è bene che stiate in giro a tarda ora.
Balbettò incerto il professore, preso in contropiede dalla risposta pronta e dalla fretta di svignarsela dei suoi due studenti. Stava per lasciarli andare senza problemi, stava per fregarsene e farsi i fatti suoi, stava per ripetere gli stessi vecchi errori che commetteva da una vita intera. Aveva due scelte di fronte a sè, cercare di capire di più del mondo che stava affrontando o continuare a subirlo passivamente, andare a recuperare il programma annuale e portarlo all' impaziente direttrice. Quella donna lo fissava come un insetto strisciante che deturpava la perfezione del suo bellissimo parquet in bamboo alla moda, lo stesso sguardo che spesso le riservava sua moglie. La sua mano avrebbe stretto molto più violentemente il bastone, al punto da farsi sbiancare le nocche. "Ex" disse perentoria una voce nella sua testa, come per fargli accettare finalmente quel concetto.
Aspettate un attimo ragazzi.
La sua voce sarebbe suonata stranamente secca ed imperativa, molto distante dal solito tono gentile e tranquillo a cui erano abituati i suoi studenti. Moriarty aveva deciso che non ne poteva più di prese per il culo. Dopo anni di insegnamento sapeva riconoscere quando i suoi studenti gli stavano nascondendo qualcosa e del fiume di balle che aveva sentito l' unica cosa sincera sembrava essere la fede che aveva Harvey nell' esistenza di questi misteriosi Cacciatori. Aveva sentito anche lui delle storie, per un po' lo avevano interessato dato che l' arte venatoria era ben radicata nella sua famiglia, ma presto le aveva archiviate come leggende metropolitane e dimenticate. I discorsi dei ragazzi le avevano fatte riaffiorare, mentre quella porta sigillata aveva attirato lo sguardo durante le sue elucubrazioni. Aveva fatto male ad interromperli troppo presto, adesso avrebbe dovuto cavarli le informazioni con la sua dubbia autorità.
Penso che mi dobbiate delle spiegazioni su cosa stavate facendo a quest' ora, così lontani dalle vostre aule ed occultati (male). Altrimenti gli studenti di questo piano potrebbero diventare i vostri prossimi compagni di classe. I miei esami possono essere molto duri anche per i più dotati, per non parlare dei professionisti dello sport...ormai persino i Gladiatori diffidano dei fuori corso.
[Status fisico] : Illeso
[Status psicologico] : Infastidito e curioso
[Tecniche usate] : ///
[Potere personale] : Non attivo
[Energia] : 50/50
[Note] : Gemma alfa (Der Freischütz) e Gemma alfa (Zanbato Potens) nelle tasche dei pantaloni, Bastone da passeggio nella mano sinistra.. -
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I due ragazzi si ricuorarono nel sentire il professore accondiscendente, e continuarono a camminare tranquillamente, o almeno fin quando Moriarty non chiese loro di aspettare in modo più severo. I due ragazzi si fermarono, gesticolarono fra di loro in modo agitato, quasi come se volessero litigare ma non lo fecero per non dare troppe informazioni. Si voltarono verso Moriarty tirando fuori una bella faccia tosta, di chi continuava ad ostentare innocenza, nonostante fossero stati presi con le mani nel sacco. I due ragazzi iniziarono a ridere nervosamente: Denny si grattava la nuca, mentre Harvey infilò le mani in tasca guardandosi attorno.
Davvero, avevamo dimenticato i libri. provò ad insistere Denny, ma subito dopo si pentì di aver scelto quelle parole, poichè capì perfettamente che il professore non se la sarebbe bevuta.
Merda ci ha visti... bofonchiò Harvey a bassa voce ma denti stretti verso Denny. Entrambi iniziarono ad indietreggiare continuando a sorridere affabilmente.
Niente, stavamo solo curiosando... sa la Oxford con i suoi strani fenomeni, no? affermò Denny, ma iniziò a sudare freddo ed era evidente anche a 3 metri di distanza. Dopo quelle parole, il simbolo che prima Denny stava osservando si illuminò per un brevissimo istante di energia, poi si spense e sparì lasciando il legno della stipite della porta liscio come se non ci fosse mai stato nulla di strano sopra.
Togliamo il disturbo, non lo faremo più promesso. aggiunse agitato Harvey per poi afferrare Denny per un braccio ed iniziare a tirarselo via, prima con passi incerti, poi sempre più frettolosi fin quando non iniziarono a correre entrambi per il lungo corridoio, dando le spalle al proff. Si diressero verso la fine del corridoio, dove li aspettava una rampa di scale. Infondo erano distanti da lui, ed i due ragazzi pensarono giustamente che potevano ancora svignarsela contando sul fatto che lui fosse "anziano" e poco in forma. Vi era una distanza di circa 15 metri dai ragazzi alla scala.. -
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Più il professore smetteva di essere gentile e più sentiva la rabbia montare in lui, come se stesse abbandonando a poco a poco le catene invisibili che l' avevano tenuta a freno per tutti questi anni. Il fatto che quei ragazzi se la stessero svignando impunemente sotto il suo naso non lo aiutava di certo a contenersi. Ed anche se erano giovani ed aitanti il suo vecchio corpo aveva ancora qualcosa da dire, specialmente dopo averlo trattato con la tetranite. Avrebbe estratto una gemma alfa dalla tasca dei pantaloni ed immediatamente dopo sarebbe scattato alla sua massima velocità con l' intento di sorpassare i due studenti e frapporsi tra loro e l' uscita.
Non ho sentito nessuna campanella.
Il suo tono non lasciava più spazio per le contrattazioni e per rendere ancora più sincera la sua minaccia avrebbe attivato la gemma alfa estraendone un ingombrante congegno che sembrava a tratti una bara, a tratti un enorme cannone. Senza alcuna esitazione avrebbe imbracciato la sua armagus col braccio destro, puntando l' enorme canna verso i due ragazzi.
Cosa credete che ci sia dietro quella porta ?
[Status fisico] : Illeso
[Status psicologico] : Irritato e curioso
[Tecniche usate] : ///
[Potere personale] : Attivo/The Dynamics of an Asteroid
Moriarty infettò il suo corpo con la Tetranite alla disperata ricerca di una cura per la sua malattia mortale, grazie ad essa oltre a sopravvivere il suo corpo iniziò ad emettere un tipo particolare di energia sottoforma di particelle dette "Gravitoni". Queste particelle sinora ipotizzate solo a livello teorico sono responsabili della trasmissione della forza di gravità tra i vari elementi, tutto ciò che serviva al professore per riuscirne ad imbrigliarne la forza era un arma sufficientemente avanzata e l' ovvia risposta si tradusse in un Armagus.
““Der Freischütz " ” è il suo nome in onore del mito del Franco Cacciatore dotato di un fucile in grado di sparare proiettili magici.
Chiamata amichevolmente "Bara super eccessiva multifunzione" simboleggia sia quanto Moriarty sia andato vicino alla morte sia quanto si sia opposto ad essa. Si tratta di un gigantesco cannone argentato in grado di sparare i Gravitoni verso il bersaglio designato. La sua forma ricorda per l' appunto una bara lunga 150 cm e larga rispettivamente 1 metro e 30 cm nel punto più largo e più stretto, mentre lo spessore arriva a ben 50 cm. Nonostante le dimensioni massicce è molto più leggera di quel che si crede grazie alla tecnologia Armagus per cui può venir brandita anche con una sola mano , la canna si trova nell' estremità più stretta mentre nel punto più largo è presente una cavità in cui Moriarty può inserire il braccio sino all' altezza del gomito per una maggiore stabilità , inoltre il grilletto si trova all' interno di quello stesso spazio rendendola maneggevole ed aderente quasi come un estensione del suo corpo. Dato che un fodero per suddetta arma risulterebbe piuttosto scomodo Moriarty l' ha dotata di una catena per poterla tenere ancora alla spalla quando non la indossa, lasciandola penzolare dietro la sua schiena. I "proiettili" di quest' arma sono delle sfere irregolari di energia che infliggono un semplice danno da impatto e sono dotati di forza traente o respingente istantanea a seconda della volontà del diabolico Professore. L' Armagus è strettamente legata a Moriarty e trae la sua energia dalla tetranite presente nel suo corpo per cui non può essere utilizzata da nessun' altro al di fuori di lui stesso.
Livello 1
- L' armagus può sparare un massimo di 4 proiettili prima di andare in sovraccarico , dopodichè ha bisogno di almeno 3 turni di riposo prima di riprendere a sparare.
- I proiettili arrivano ad una distanza massima di 10 metri.
- I proiettili possiedono una forza respingente pari al Gigas di Moriarty oppure una forza traente pari al 50 % del suo Gigas.
[Energia] : 60/60
[Note] : Der Freischütz imbracciato con la mano destra, Gemma alfa (Zanbato Potens) nella tasca dei pantaloni, Bastone da passeggio nella mano sinistra.. -
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I due ragazzi erano concentrati a scappare, quindi non avrebbero fatto nulla per contrastarlo, dando fin troppo per scontato che fosse troppo vecchio per tenere loro testa. Invece entrambi si sbagliarono di grosso poiché il "vecchio" professore li sorprese, scattando ad una velocità pazzesca che li costrinse a fermarsi quando gli si parò davanti frapponendosi fra loro e la scala.
Entrambi si guardarono stupiti fra di loro e poi guardarono verso il professore, alzando le mani in alto quando lui imbracciò un arma puntandogliela contro. Non avevano mai visto nulla del genere prima di allora, ma non serviva di certo un genio per capire che quella canna poteva sparare qualcosa.
Ehi ma che cazzo fa? fece Harvey davvero molto stupito nel vedere che il loro professore li minacciava con un arma. Anche Denny sembrò parecchio sorpreso ed entrambi iniziarono a guardarlo spaventati. I due ragazzi fissavano la canna della pistola, capendo che non potevano più cavarsela con poco.
Oh andiamo, non vorrà mica spararci? fece Denny preoccupato, poi però sembrò riflettere e il suo sguardo si affilò ribelle: aveva paura ma sembrava deciso.
Se ci sta minacciando con quella significa che allora avevo ragione. State custodendo qualcosa di pericoloso o prezioso lì dentro non è così?
Te lo avevo detto che non dovevamo ficcare il naso. fece agitato Harvey.
Mi sembrava strano! Le porte che appaiono e scompaiono perché l'edificio li nasconde, non hanno dei simboli come quella lì. Non lo hai ancora capito Harvey?
Che cosa?!
I professori hanno creato stanze e congegni magici nascondendoli davanti agli occhi di tutti. Vogliono farci credere che sono fenomeni della Oxford, invece non è così, altrimenti perché un professore così buono e gentile adesso ci punta un arma addosso? Harvey spostava lo sguardo da uno all'altro sempre più agitato. I loro occhi erano sinceri, non stavano nascondendo niente. Non erano due ladri che puntavano ad un bottino specifico.
Che cazzo! Io però non voglio crepare per aver osato curiosare. Andiamo proff. non diremo niente a nessuno, abbassi l'arma, non siamo una minaccia. Non siamo riusciti ad aprirla quindi è tutto ok no?
Sembrava che ci fosse un enorme equivoco, poiché Denny iniziava a guardare il professore come se facesse parte di una misteriosa setta che gestiva la scuola per loschi affari.. -
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Uno schiocco sordo proveniente dalla sua schiena e dalle sue ginocchia gli ricordava che uno scatto così improvviso non era molto salutare per le vecchie ossa del Professore. Avrebbe digrignato i denti e probabilmente assunto un espressione ancora più truce per cercare di dissimulare il dolore, apparendo ancora più incazzato e fuori controllo ai suoi studenti. Diamine dovevano averlo preso per un pazzo. Eppure c' era qualcosa di ipnotico e seducente nei loro sguardi terrorizzati, non si era mai comportato così prima d' ora per cui era una sensazione completamente nuova, come se la vita di quei due ragazzi fosse completamente nelle sue mani. Era come guardare giù da un precipizio e chiedersi quanto in là potesse spingersi prima di cadere.
Quanto saresti disposto a spingerti per dimostrare di avere ragione ?
La domanda sarebbe stata improvvisa e diretta e mentre la formulava avrebbe guardato fisso negli occhi Denny. Forse non era il più brillante dei due ma era un ragazzo d' azione e stava dimostrando un insospettabile coraggio, a differenza di Harvey che si stava rivelando un codardo.
Il prof avrebbe dunque spostato leggermente la canna della sua arma non puntandola più direttamente verso di lui ma mirando ad un punto indefinito tra i due ragazzi, ovvero verso quella porta misteriosa. L' Armagus avrebbe iniziato a scaldarsi accumulando energia.
Che ne diresti di scoprire la verità ?
Il professore era totalmente all' oscuro dei segreti di quella scuola o del gruppo dirigente, non era troppo differente dai due ragazzi da quel lato. Ma ora stava diventando decisamente curioso.
[Status fisico] : Illeso
[Status psicologico] : Curioso
[Tecniche usate] : ///
[Potere personale] : Attivo Livello 1
- L' armagus può sparare un massimo di 4 proiettili prima di andare in sovraccarico , dopodichè ha bisogno di almeno 3 turni di riposo prima di riprendere a sparare.
- I proiettili arrivano ad una distanza massima di 10 metri.
- I proiettili possiedono una forza respingente pari al Gigas di Moriarty oppure una forza traente pari al 50 % del suo Gigas.
[Energia] : 60/60
[Note] : Der Freischütz imbracciato con la mano destra, Gemma alfa (Zanbato Potens) nella tasca dei pantaloni, Bastone da passeggio nella mano sinistra.. -
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La domanda improvvisa del professore prese alla sprovvista i due ragazzi che lo guardarono confusi. Inizialmente pensarono che fosse una velata minaccia o che stesse cercando di capire se davvero erano disposti a tirarsi indietro. Cosa che gettò Denny ancora più in confusione: lo stava incoraggiando o voleva fargli la paternale? In ogni caso Denny sentiva il bisogno di essere chiaro.
Fin dove serve. rispose coraggiosamente, ricambiando lo sguardo del professore con uno deciso a sfidarlo se fosse servito. Harvey invece sbarrò gli occhi e la bocca dallo stupore pensando che il suo amico fosse impazzito. Infine il cambio di obbiettivo della canna del fucile lasciò ancora più perplessi i due ragazzi che sembravano decisamente aver bisogno di una spiegazione. Si spostarono lentamente, per lasciare il tiro libero al professore, non volevano rischiare di finire travolti dai proiettili.
Che intende dire? chiese Denny. Non erano ancora sicuri di dove volesse andare a parare. Voleva mostrare loro che non avevano niente da nascondere? Allora perché non aprire la porta in modo normale? La confusione nei loro occhi era più che palese.. -
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I ragazzi sembravano giustamente confusi e probabilmente si immaginavano chissà quale complotto nella loro testa, ma la realtà era che il Professore ne sapeva quanto loro ed era perciò oltremodo cauto. Ciononostante lo divertivano le reazioni sempre più contrastanti tra i due, Harvey sembrava essere sull' orlo di un attacco di panico mentre Denny era più deciso che mai. Poteva contare su di lui se le cose fossero andate male ? Era vero coraggio quello o semplice presunzione generata dall' ignoranza ? E' facile fare gli spavaldi finché tutto fila liscio ma è quando ti viene strappato via un arto ed iniziano le urla che si distinguono i veri uomini dai parvenu.
Io non sono un uomo d' azione ragazzi, sono uno scienziato. Ed in quanto tale ho una paura fottuta di tutto ciò che non conosco.
Avrebbe ripreso ad accumulare potenza nel suo fucile, stavolta col chiaro obbiettivo della porta.
Qualunque cosa ci sia lì dietro...conto su di voi !
E senza altre esitazioni avrebbe finalmente sparato, un grosso proiettile composto di energia gravitonica che se avesse impattato contro la porta l' avrebbe spinta violentemente verso l' interno.
[Status fisico] : Illeso
[Status psicologico] : Curioso
[Tecniche usate] : Proiettile Gravitonico
La base per utilizzare il potere dell' Armagus, tramite questa tecnica Moriarty spara un proiettile saturo di gravitoni in linea retta, sottoforma di una sfera di energia irregolare grande poco più di una palla da calcio che arriva alla distanza massima dettata dal potere al doppio della velocità di Moriarty. Il bersaglio colpito verrà immediatamente respinto dall' impatto del colpo o attirato sempre con la forza determinata dal potere.
Costo : 5
[Potere personale] : Attivo Livello 1
- L' armagus può sparare un massimo di 4 proiettili prima di andare in sovraccarico , dopodichè ha bisogno di almeno 3 turni di riposo prima di riprendere a sparare.
- I proiettili arrivano ad una distanza massima di 10 metri.
- I proiettili possiedono una forza respingente pari al Gigas di Moriarty oppure una forza traente pari al 50 % del suo Gigas.
[Energia] : 55/60
[Note] : Der Freischütz imbracciato con la mano destra (3/4 colpi), Gemma alfa (Zanbato Potens) nella tasca dei pantaloni, Bastone da passeggio nella mano sinistra.. -
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I due ragazzi non riuscivano a capire se il professore fosse così enigmatico nelle risposte perché voleva metterli alla prova o se voleva semplicemente atteggiarsi. In ogni caso ad entrambi sembrò chiaro cosa avesse intenzione di fare, anche se ancora non erano sicuri del fatto che nemmeno lui avesse la più pallida idea di cosa stavano andando incontro. Il proiettile sparato dalla canna del fucile si infranse contro la porta, il boato fece scricchiolare il legno di essa, ma misteriosamente non si aprì ne subì danni. Si illuminarono vari segni lungo lo stipite di essa, come se quella porta avesse assorbito la forza dell'impatto nutrendosene. Infatti i segni luminosi, che ricordavano antiche rune magiche, si accesero una dopo l'altra ricreando una sorta di corniche su di essa. La porta si spalancò improvvisamente ed una forza traente spropositata attirò i due ragazzi ed il professore verso il suo interno. Non avrebbero potuto fare nulla per contrastare tale forza poiché non era di natura normale, agganciarsi con le mani su possibili appigli non sarebbe servito a niente poiché le dita non avrebbero avuto la forza sufficente per farlo. Puntare i piedi non serviva poiché vennero sollevati dal terreno da una misteriosa forza che andava contro ogni legge della fisica conosciuta. In poche parole vennero risucchiati all'interno della stanza, ed una volta passato oltre la porta essa si richiuse alle loro spalle, facendoli piombare in una stanza buia. Solo in un secondo momento si sarebbero accorti che in realtà non era mancanza di luce poichè riuscivano a vedersi benissimo uno con l'altro come se fossero in pieno giorno, eppure tutto ciò che li circondava era nelle tenebre. Era come se fossero immersi nel nulla, eppure sentivano distintamente un pavimento sotto i loro piedi. I due ragazzi si rialzarono confusi rimanendo con le gambe leggermente piegate, come se fossero pronti a fuggire da qualsiasi cosa poteva apparire.
Che diamine significa? Niente? Non c'è niente? Impossibile! Che senso ha? sbraitò Denny irritato.
Non pensi che invece sia una specie di trappola? Sai no, tipo le botole che ti si aprono sotto i piedi nei film comici e roba del genere? fece Henry nervoso guardandosi attorno con circospezione. Denny dapprima lo guardò male, poi però sembrò dargli ragione. Ed in effetti Henry non aveva torto poiché poco dopo davanti a loro, ad una distanza di circa 5 metri da Moriarty, ed in alto a circa 4 metri da terra, si palesò una creatura alata dalla grandezza simile a quella di un cane di grossa taglia. Aveva delle fattezze demoniache, ed attorno al collo vi era un collare di pelle, segnato dalle rune simili a quelle che avevano visto sulla porta.
Lo sapevo! Era un incantesimo, non può essere un fenomeno della Oxford! Cosa vogliono proteggere? Denny sorrideva, sembrava quasi che fosse felice di aver avuto ragione. Tuttavia avevano davvero poco di cui essere allegri perché la creatura non se ne rimase in disparte a guardarli. Emise un acuto suono dalla gola, poi dal becco venne sparato una sfera infuocata di circa 50cm di diametro contro il petto di Moriarty.. -
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La risposta della Porta alla sua ostilità fu ben peggiore del previsto. Il Professore era totalmente impotente e preso in contropiede di fronte a quella forza così simile, eppure superiore alla sua. Normalmente si sarebbe sentito perduto, ma fortunatamente anche i due ragazzi erano stati trascinati in quell' incubo nero con lui per cui aveva ottenuto almeno uno dei risultati prefissati : non finire nella merda da solo.
State calmi... "E zitti" avrebbe pensato Moriarty mentre cercava disperatamente di percepire una di quelle eventuali "trappole". Non fu deluso perché subito si sarebbe palesata di fronte a lui, a pochi metri di distanza, una schifezza alata. Era un uomo di mondo, perciò la vista di mostruosità non lo sorprendeva più di tanto, ma quella creatura gli causava un profondo ribrezzo, probabilmente per le vaghe fattezze draconiche che lo preoccupavano terribilmente. Nuovamente le sue aspettative sarebbero state "premiate" dalla scoperta che sputava fuoco e mirava a lui per giunta. Aveva ben poco tempo per agire ma abbastanza per provare ad organizzare una difesa efficace, lasciando andare il bastone per afferrare rapidamente la gemma alfa nell' altra sua tasca. Attivandola avrebbe richiamato un gigantesco spadone, talmente pesante che persino lui l' avrebbe mosso a fatica ma il Professore non aveva alcuna intenzione di muoverla, anzi l' avrebbe piantato a terra di fronte a sè con il piatto della lama rivolto verso l' offensiva, cercando di farsi scudo dalle fiamme con quel massiccio blocco di metallo.
State indietro ! Avrebbe urlato ai due ragazzi. Per i primi istanti aveva pensato di spingerli incontro alla palla di fuoco ed utilizzarli come scudo umano. Nella sua testa erano perfettamente sacrificabili, tuttavia all' ultimo aveva cambiato idea : troppe scartoffie da compilare.
Con lo spadone sperava di intercettare la palla di fuoco e nel mentre con la sua Armagus avrebbe preso la mira e sparato un proiettile gravitonico di risposta, con effetto respingente diretto contro il petto della creatura.
[Status fisico] : Illeso
[Status psicologico] : Deciso
[Tecniche usate] : Proiettile Gravitonico
[Potere personale] : Attivo Livello 1
- L' armagus può sparare un massimo di 4 proiettili prima di andare in sovraccarico , dopodichè ha bisogno di almeno 3 turni di riposo prima di riprendere a sparare.
- I proiettili arrivano ad una distanza massima di 10 metri.
- I proiettili possiedono una forza respingente pari al Gigas di Moriarty oppure una forza traente pari al 50 % del suo Gigas.
[Energia] : 50/60
[Note] : Der Freischütz imbracciato con la mano destra (2/4 colpi), Zanbato Potens piantata di fronte a sè, Bastone da passeggio gettato ai suoi piedi.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Anche se è una tecnica che hai già usato, per favore incollala tutta la tecnica con tanto di costo dal prossimo post in poi.
I ragazzi non osarono fiatare dal momento in cui apparve la creatura alata. Non sembravano particolarmente spaventati, solo un poco preoccupati sul da farsi, ma vedendo il loro professore così sicuro di sé decisero di fidarsi di lui. La palla di fuoco impattò contro lo spadone che il proffessore aveva tirato fuori, era riuscito a tenergli testa, sentendo la lama vibrare per il colpo subito, ma all'impatto essa liberò delle fiamme che si sarebbero propagate ai lati della lama finendo contro la giacca di Moriarty, inziando a bruciarla. Data la deflagrazione della palla di fuoco, Moriarty non riuscì a prendere bene la mira verso il suo avversario, il colpo quindi passò di lato alla creatura che intanto si era spostata a sinistra di un metro circa, così da lasciar passare oltre il proiettile. Una volta riposizionato sparò un'altra palla di fuoco dalla bocca sempre mirando a Moriarty, contro il petto.. -
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I only have one more hand left that I can play
There ain’t no time so let’s do it now, I say
I’m on a wave, yeah!
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La sua difesa improvvisata era tutt'altro che perfetta, difatti non aveva tenuto conto di un eventuale esplosione della sfera con conseguente spargimento delle fiamme, che subito avrebbero attecchito sulla sua giacca. Normalmente la sua prima reazione sarebbe stata di gettarsi a terra e rotolare completamente in preda al panico, ma fortunatamente l' adrenalina sarebbe venuta in suo soccorso, portandolo a concentrarsi unicamente sul suo obbiettivo. Non era il dolore a generarla, ancora le fiamme non avevano lambito la sua pelle, piuttosto la rabbia e la frustrazione per aver mancato il bersaglio e fatto una figuraccia di fronte ai due ragazzi. A sua parziale discolpa combattere non era propriamente la sua area di studi, ma un buon teorico sa spostare il piano della discussione su un campo a lui congeniale. La creatura volava agilmente e sembrava voler ripetere lo stesso schema di attacco, per cui insistere col piano precedente sarebbe stato dannoso oltre che inutile : doveva sorprenderla. Senza esitazioni avrebbe puntato la sua Armagus contro lo spadone e sparato un Proiettile Gravitonico contro di esso per colpirlo con un angolazione ben precisa. Un matematico come lui poteva calcolare facilmente e rapidamente l' equazione necessaria per far si che lo spadone, colpito da quella forza con una spinta ben definita, fosse proiettato con potenza verso la palla di fuoco e di conseguenza verso la creatura alata sulla stessa traiettoria. Il Professore aveva saggiato la potenza dell' esplosione pochi istanti fa, senza trovarla affatto trascendentale, tutt' altro era piuttosto sicuro di poterla sopraffare con la forza dei suoi proiettili unita al peso dello spadone. Moriarty non puntava ad uccidere la creatura con quel colpo, principalmente voleva tenere quelle palle di fuoco il più possibile lontano da lui ed aprire una breccia nell' offensiva di quello pseudo-drago. Atterrarla, ferirla o anche solo stordirla sarebbe stato un ottimo bonus che avrebbe senz' altro facilitato il suo piano. Gli venne da chiedersi se avrebbe ricevuto aiuto nel combattimento da quei due ragazzi, o se avrebbe dovuto perfino farli da balia.
Sapete combattere ? O avete sempre bigiato gli addestramenti con la Professoressa Evaine ?
[Status fisico] : Illeso (momentaneamente)
[Status psicologico] : On fire
[Tecniche usate] : Proiettile Gravitonico
La base per utilizzare il potere dell' Armagus, tramite questa tecnica Moriarty spara un proiettile saturo di gravitoni in linea retta, sottoforma di una sfera di energia irregolare grande poco più di una palla da calcio che arriva alla distanza massima dettata dal potere al doppio della velocità di Moriarty. Il bersaglio colpito verrà immediatamente respinto dall' impatto del colpo o attirato sempre con la forza determinata dal potere.
Costo : 5
[Potere personale] : Attivo Livello 1
- L' armagus può sparare un massimo di 4 proiettili prima di andare in sovraccarico , dopodichè ha bisogno di almeno 3 turni di riposo prima di riprendere a sparare.
- I proiettili arrivano ad una distanza massima di 10 metri.
- I proiettili possiedono una forza respingente pari al Gigas di Moriarty oppure una forza traente pari al 50 % del suo Gigas.
[Energia] : 45/60
[Note] : Der Freischütz imbracciato con la mano destra (1/4 colpi), Zanbato Potens sparata in diagonale verso il bersaglio, Bastone da passeggio gettato ai suoi piedi.. -
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Le preoccupazioni del professore per la figuraccia erano infondate, i due ragazzi non lo guardarono come se avesse fallito, piuttosto sembravano due principianti che osservavano il lavoro di un abile artigiano mentre plasmava la sua opera. Le fiamme continuarono a bruciare la giacca del professore, sul momento non erano pericolose ma a lungo andare si sarebbero allargate sempre di più consumando la stoffa e continuando a consumare anche ciò che vi era sotto. La manovra con il proiettile gravitonico fu propizio, la spada schizzò in aria proprio come aveva calcolato rompendo la sfera di fuoco che si consumò in aria senza recare nessun tipo di danno. La spada continuò il tragitto verso la creatura che fu costretta a spostarsi in aria per evitare di essere colpita, scoprendosi in quel modo ad altri eventuali attacchi che tuttavia non avvennero. La spada di Moriarty quindi fece un arco gigantesco in aria per poi infilzarsi nel pavimento a circa 10 metri di distanza da lui. Intanto i due ragazzi sentendosi interpellati scossero la testa preoccupati.
Io sono bravo a correre e saltare. affermò Henry facendo ricordare al professore che in effetti lui era l'asso della squadra di basket del liceo, ma non aveva mai mostrato abilità combattive.
Le mie abilità richiedono troppo tempo per poterli usare. Sto seguendo un corso proprio per potermi sbloccare e rendere le mie abilità utili. spiegò Denny in ansia. Sembravano volerlo aiutare ma non avevano la più pallida idea di cosa fare, dopotutto come potevano affrontare quella belva così lontana da loro? Intanto la creatura dopo essersi spostata allineandosi di nuovo con Moriarty senza mai cambiare l'altezza di quota e distanza, sparò un'altra palla di fuoco mirando all'altezza delle cosce del professore..
