Hamilton Alley

x QuerulousDemi

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Become my Patron
    On Patreon

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    16,615
    Location
    Dalla terza vita

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE
    Nome partecipanti: Vanelope Wreckit vs Daniel Reyes
    Livello partecipanti: Livello 1 vs Livello 2
    Energia partecipanti: Newbie vs Master
    Numero di partecipanti: 2 nessuna intromissione
    Livello del Potere: 1 vs 2
    Abilità Fisiche G1:Gigas 4, Mach 4, Shell 3, Jumper 3, Sense 3, Strike 3, Vision 3, Energy 3, Charge 3
    Abilità Fisiche G2: Gigas 3, Mach 3, Shell 1, Jumper 2, Sense 2, Strike 3, Vision 3, Energy 3, Charge 2
    Tecniche Personali G1: Family Jewels; Touch Too Much; Hells Bells
    Tecniche Personali G2: ///
    Tecniche Loto G1: Ninjutsu #2: Evocazione di munizione e di armi; Ninjutsu #3: Zona di Disturbo; Ninjutsu #5: Lancio Potenziato; Ninjutsu #9: Shigan; Ninjutsu #10: Rankyaku; Piromanzia #1: Sfera di fuoco; Piromanzia #2: Surriscaldamento; Geomanzia #5: Scudo terrestre
    Tecniche Loto G2: Ninjutsu #10: Rankyaku; Rinjutsu #7: Volontà; Piromanzia #5: Respiro infuocato; Arte del Sigillo #1: Mudo; Arte del Sigillo #2: Fuda
    Armi & Equipaggiamento G1: Gemma Alfa x 2; • Barret 50 [Fucile di Precisione]
    Armi & Equipaggiamento G2: Himess; Kunai x 30;
    Luogo: Una vicolo di città. lunga circa 30 metri e larga 15 metri misurando la distanza fra i palazzi opposti. Nel vicolo sono presenti due auto mobili abbastanza vecchie e logore, una è senza ruote. A circa metà strada vi sono due cassonetti dell'immondizia e vicino ad essi dei bancali di legno vuote e riposte dritte accanto al bidone. La strada non ha vicoli laterali, dal lato nord vi è una piccola piazzetta, mentre al lato sud vi è una strada perpendicolare dalle misure simili.

    Perché diamine un azienda che produce oggetti così delicati e costosi si trovava proprio nello sprawl? La zona più povera e pericolosa di New Vegas? Si chiedeva Vanelope mentre avanzava per le stradine impolverate e sudice di New Vegas. Portava una sorta di busta di stoffa dentro la quale vi erano degli elementi elettronici di alta tecnologia. Li aveva appena ritirati dall'azienda che li produceva per conto di Jack il bello. Il fondatore della Atlas game, inventore e a tempo perso anche chimico. Vanelope amava chiamarlo "scienziato pazzo". Aveva mandato lei perché diceva che era sicuro che non l'avrebbero fregata. Non capì esattamente perché: non era esperta di affari e non conosceva di certo gli aggeggi che doveva prendere. Quindi se le avevano dato vecchie caffettiere smontate non poteva farci niente. Non le piaceva quel posto, negli angoli più bui delle strade dormivano i barboni in cartoni logori e macchiati da chissà quali schifezze. I vicoli più stretti puzzavano di piscio e dove vi erano i locali in cui vendevano cibo come hamburger o ristoranti vari arrivava il tanfo di frittura. Solo l'odore dava l'idea di sudicio, ma alla vista era anche peggio. Rifiuti in ogni angolo, sembrava quasi che gli spazzini si rifiutassero di passare in quel posto. Aveva visto parecchi ratti e alcuni belli grossi che stavano dando la caccia ad un gatto. Non vedeva l'ora di uscire da quel quartiere, guardare tutte quelle schifezze aveva iniziato a darle un prurito generale su tutto il corpo. Aveva vissuto in luoghi bui e stretti, ma non erano mai stati così sudici, quel posto le fece sembrare il sottosuolo un posto da lusso in confronto. Così continuò a camminare raggelandosi sul posto quando un piccolo gruppo di ratti le passò davanti e alcuni pure sulle scarpe.
    Cazzo che schifo! esclamò vedendo la superficie delle sue adorate scarpe macchiate da piccole impronte infangate, o per lo meno sperava che fosse solo fango. Approfittando di quel momento di distrazione, qualcuno o qualcosa le strappò via la busta dalle mani correndo a gran velocità nella direzione opposta di quella che stava prendendo Vanelope. Già non sopportava quel posto il ladro fu la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. Si voltò verso il ladro inseguendolo con una furia crescente. Lo vide correre con tutte le sue forze, non era molto grande, probabilmente era un ragazzino ed era pure veloce. Vanelope urlò di rabbia pestando in corsa il terreno.
    Fermati! Perché se ti fermo io, giuro che te ne pentirai! sbraitò, ma quel maledetto ragazzino sembrava avere i razzi sotto le scarpe per quanto era veloce. La fortuna però sembrò girare dalla parte di Vanelope quando notò qualcuno passare proprio davanti al ladro.
    Fermatelo!! urlò sperando che la presenza la udisse e intervenisse. Ecco cosa intendeva Jack per "non ti farai fregare". Probabilmente Jack aveva pensato che l'avrebbero aggredita per rubarle la busta, e quindi sapeva che poteva difendersi molto bene. Probabilmente non aveva calcolato i ladruncoli scippatori.

    Edit 02/025/2015: Corretto il livello di Daniel dall'1 al 2 per una svista.


    Edited by AdolfHINA - 2/5/2015, 16:27
     
    .
  2. QuerulousDemi
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Dan vagava per le strade malfamate di New Vegas, mentre come suo solito ascoltava musica grazie alle sue cuffie. Il luogo non era certamente per tutti, puzzolente, pieno di sudiciume ma soprattutto frequentato prevalentemente da criminali. Non era per tutti, ma era per Dan. Il giovane vigilante infatti amava viaggiare in diverse Nazioni, ma soprattutto amava visitare luoghi poco rassicuranti e con alto tasso di malvivenza. Più lavoro, più divertimento, meno noia. L'ambiente che lo circondava comunque sicuramente non lo incitava a rimanere troppo a lungo: pover'uomini, abbandonati a loro stessi, giacevano negli angoli più oscuri, rifugiati in tane di fortuna, se si potevano definire tali semplici cartoni rovinati. Lo spettacolo era raccapricciante, ed ovunque guardava la miseria si faceva notare in modo sempre più accentuato, ma era proprio tale situazione a rinforzare lo spirito del diciottenne, convinto di aver fatto la scelta giusta quando un paio di giorni prima aveva abbandonato Kurayami per visitare la zona. Qui più che mai c'era gente in bisogno di una mano, anche due. Molti pensieri stavano vagando per la sua mente, mentre continuava a camminare per quelle vie. Perché vi era un tale disagio? Il mondo certo era strano. Cambiavano i personaggi, ma la storia era sempre quella: vincitori e vinti, poveri, borghesi, ricchi. Non vi era mai stato un periodo storico dove tutti erano egualmente agiati e benestanti. Fece un lungo respiro abbassando la testa, quasi con fare sconfitto, mentre tentava di schiarire la mente. Non era lì per affliggersi. Destò il capo, continuando a guardarsi in giro ma questa volta ponendo maggiore attenzione al comportamento di coloro che riusciva a vedere, alla ricerca di attività sospette, e le trovò. Una, in particolare. Una ragazza decisamente alta, mastodontica quasi, probabilmente a causa di una distrazione, venne privata della busta di stoffa che stava portando a mano. Spegnendo le sue cuffie, Dan riuscì chiaramente a sentire le grida della donna, che, postasi all'inseguimento del suo rapinatore, gli imponeva di fermarsi. Stava correndo verso la direzione del Reyes, e man mano che il ladruncolo si faceva sempre più vicino, poté osservarlo meglio. Era solamente un ragazzino, probabilmente minorenne. La vista rattristò il biondo, persino i più piccoli si erano dati al furto pur di sopravvivere. Una vera e propria giungla. Certo, lui detestava i marmocchi a causa del loro comportamento infantile, ma non adorava mica vederli soffrire. A malincuore attese che si avvicinasse abbastanza: doveva fermarlo, persino l'Amazzone dietro di lui glie lo stava chiedendo, non aveva scusanti. Non appena il piccoletto fu a portata, repentinamente Dan estese la gamba destra per tagliargli la strada. Facendo ciò, causò la caduta del ragazzino che, tenendo ancora stretta la busta rubata, non riuscì comunque a raggiungere il terreno in tempo: il diciottenne lo teneva stretto tramite la collottola della camicia, con la mano sinistra. Lo girò leggermente verso destra in modo da potergli strappare di mano la busta e, dopo aver appunto recuperato la refurtiva, avrebbe continuato a tenere a mezz'aria il nanerottolo, con la sinistra, mentre la destra manteneva al sicuro la busta della Gigantessa. Il piccoletto, palesemente spaventato, sbraitava e si scusava, chiedendo di lasciarlo andare. Dan d'altra parte rimaneva fermo, tranquillo, seppur sul suo viso fosse dipinto un'espressione tutt'altro che felice. Quello che aveva catturato non era un criminale, era un bambino, per la miseria. Aspettava che l'enorme ragazza lo raggiungesse: lei era stata la vittima, lei avrebbe deciso cosa farne del piccoletto.
     
    .
  3.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Become my Patron
    On Patreon

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    16,615
    Location
    Dalla terza vita

    Status
    Anonymous
    Cavolo! Jack aveva pagato parecchio per quei cosi. Era sicura che se tornava a mani vuote e spiegava che le aveva rubato la busta non solo l'avrebbe presa in giro per sempre, ma le avrebbe tolto la cifra dal suo stipendio. Non che ci facesse molto con i soldi, ma se doveva rimanere fra gli umani, le servivano per il cibo e per i suoi abiti che consumava forse anche più del cibo. Eppure era sempre attenta a comperarli, portava sempre dei pantaloncini comodi e una maglia smanicata in modo che i suoi bicipiti non stracciassero la stoffa. Anche quella volta portava dei pantaloncini di jeans, che anche se si stracciavano un pochino rimanevano sempre alla moda, e sotto indossava un body, il suo tipico bianco e viola smanicato. La sera faceva fresco, ma Vanelope aveva imparato a resistere anche al freddo. Anche se in quel momento la rabbia la teneva calda. La figura sulla strada accolse la sua richiesta, e il ragazzino venne fermato. Si avvicinò ai due afferrando la sua busta con garbo.
    Grazie... fece rimanendo sospesa per osservare colui che l'aveva salvata da derisioni eterne. Sembrava un ragazzo molto giovane, il suo fisico magro aiutava a farlo sembrare ancora più giovane di quanto in realtà non fosse.
    ...piccoletto. terminò quindi la sua frase con un nomignolo a caso. Le piaceva dare nomignoli così da poter rompere immediatamente il ghiaccio fra due persone sconosciute. Oltretutto in confronto a Vanelope quel ragazzo sembrava davvero piccolo. Vanelope aprì la borsa per controllarne il contenuto e tutto sembrò lì presente. Poco dopo si voltò verso il ladro con lo sguardo furente. Posò una mano sul capo del piccoletto e lo costrinse a voltarsi verso di lei.
    Di solito non pesto i mocciosi, ma tu porca troia hai prosciugato la mia pazienza. parlò a denti stretti. Le sue iridi i illuminarono per un attimo, e il bambino ladro si spaventò a quella vista. Iniziò a scalciare a chiedere pietà. Vanelope non sembrò provare pena per il ragazzino continuandolo a guardarlo torva.
    Non me ne faccio niente delle tue scuse. Mi hai fatta incazzare e adesso devo sfogarmi! iniziò, provandoci anche gusto nel spaventare il piccoletto, ma una lezione se la meritava. Sollevò l'altra mano chiudendola a pugno e mostrando appositamente i suoi bicipiti al ragazzino che si gelò e la guardò con gli occhi sbarrati e spaventati. Fece saettare il pugno, ma non colpì il ragazzo, lo fece passare vicinissimo al suo viso senza sfiorarlo, in modo che sentisse le nocche che scricchiolavano. Il ragazzino iniziò a frignare, forse per scaricare tutta la tensione, a quel punto Vanelope emise un verso scocciato e lo lasciò andare. Se l'altro ragazzo non l'avesse lasciato andare, allora gli avrebbe fatto un cenno con la testa, per indicargli che andava tutto bene.
    Bah, puoi lasciarlo andare. avrebbe aggiunto se il ragazzo biondo lo teneva ancora. Era pur sempre un ragazzino bisognoso, non serviva pestarlo di botte dopotutto. Anche se Vanelope era malvagia, non amava infierire sui deboli, non le sembrava divertente.
    La prossima volta non avrò pietà! Capito? sbraitò prima che il ladro potesse fuggire troppo lontano per sentirla. Tornò a guardare il ragazzo che l'aiutò e corrugò la fronte perplessa: quelle cuffie erano di ottima fattura e i suoi abiti sembravano costosi.
    Te non sei di queste parti vero? gli chiese portandosi la busta sulle spalle.
     
    .
  4. QuerulousDemi
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Ci vollero solo pochi istanti per far sì che l'Amazzone raggiungesse il piccolo ladro e colui che lo teneva fermo. Ora che era vicina Dan poté notare quanto effettivamente si fosse sbagliato su di lei, non era un'Amazzone, era un vero e proprio Titano. Ben più alto di lui, quasi lo oscurava completamente con la sua ombra. Indossava degli abiti che lasciavano parecchia libertà di movimento, solamente un paio di pantaloncini e un body bianco e viola senza maniche. La muscolatura della sconosciuta non era nemmeno da sottovalutare: molto tonica e sviluppata, sicuramente si manteneva in forma. Ciò che l'aveva distratta doveva essere veramente qualcosa degno di nota se una figura fuori dal comune come lei si era lasciata derubare da un ragazzino. La muscolatura tuttavia non rovinava il resto del corpo, anzi: accentuava ulteriormente le forme sinuose e prosperose, ma Dan non si soffermò troppo su questi dettagli, per quanto gradevoli. Non era il momento. A causa della rapida analisi fatta precedentemente, il diciottenne rimase solo parzialmente sorpreso quando la vittima del furto stessa minacciò il ragazzino. Il Reyes continuava a tenerlo fermo, seppur pronto a spostarlo in caso di reale necessità, qualora la Gigantessa avesse cominciato ad esagerare. Notò un particolare piuttosto interessante quando ella girò il capo del piccolo furfante verso di lei. Apparentemente furibonda, le sue iridi si erano illuminate. Se prima l'affascinante Vichinga aveva destato la sua curiosità, ora aveva catturato la sua attenzione. Stette quasi per spostare il ragazzino quando l'enorme ragazza era in procinto di colpirlo, ma fortunatamente non ebbe bisogno di farlo. Lo lasciò non appena la ragazza dai verdi capelli gli disse di liberarlo.
    "No."
    Ammise mentre guardava il ragazzino allontanarsi ad una velocità allarmante, per poi voltarsi, anzi, alzare il proprio sguardo verso la ragazza, le sue mani in tasca.
    "Sono di Kurayami. Tu non sei una semplice umana, vero?"
    Il Reyes non aveva peli sulla lingua. Aveva notato quello strano bagliore nei suoi occhi di poco fa, e la cosa lo aveva interessato non poco. Non aveva mai letto di nulla del genere nei libri di anatomia, ma anzi, sembrava più il particolare di una qualche storia dell'orrore, quando la vittima vedeva due grandi occhi luminosi, al buio. Pare proprio che quella serata non l'avrebbe spesa semplicemente a pattugliare la zona.
     
    .
  5.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Become my Patron
    On Patreon

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    16,615
    Location
    Dalla terza vita

    Status
    Anonymous
    Il piccoletto confermò l'ipotesi di Vanelope: non era di quelle parti. Sinceramente si aspettava che fosse di quartieri meno sfortunati, invece il ragazzo era un turista. Probabilmente fai da te per essere finito in quel ghetto puzzolente. Stava per commentare, ma il ragazzo pose una domanda a bruciapelo che sembrava più una affermazione che una domanda. Merda! Doveva imparare a controllare il suo corpo quando era incazzata. Non riusciva a capire in quei momenti se le sue iridi si illuminavano, era un riflesso incondizionato. Espirò con forza pensando poi che non era poi così grave se un turista scopriva la sua natura. Dopotutto era lì solo per qualche giorno e non l'avrebbe rivisto mai più.
    Bravo piccoletto non sono umana. Tu però non dovresti girare in questo posto conciato così. Sei stato fortunato che non c'è molta gente in giro, o a quest'ora saresti nudo, ferito e con una voragine tra le chiappe. affermò ghignando divertita. Non era solo per dire, ma con un ragazzo con quel faccino carino sarebbe sicuramente finita in quel modo. In quei posti giravano i peggio pervertiti esistenti sul pianeta terra. Dopotutto se Jack aveva mandato lei e non Kaller c'era un motivo ben preciso. Se osavano attaccarla o anche semplicemente toccarla, quelli con la voragine sarebbero stati i malcapitati e magari non proprio fra le chiappe.
    Se mi segui ti indirizzo in un posto meno losco. Dove magari ti chiedono con una mazzetta di banconote se possono aprirti una voragine fra le chiappe. aggiunse ridendo parecchio divertita. Non voleva essere offensiva o dargli del "gay", ma un ragazzo così giovane, biondo naturale e occhi viola era una rarità e ultimamente a New Vegas stava dilagando una antichissima usanza per i ricconi: avere la loro puttanella maschio. Preferibilmente giovanissimo per cui non venivano denunciati per pedofilia o violenza su minore. Quel ragazzo sembrava il candidato perfetto. Iniziò a incamminarsi verso i quartieri meno malfamati, dopo qualche passo si sarebbe fermata per vedere se il ragazzo la seguisse. In caso contrario aveva già una battuta pronta per dirgli addio.
     
    .
  6. QuerulousDemi
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Rise alla speculazione della ragazza. Lui? Ferito e nudo, in quel luogo, a causa di un paio di criminali qualunque? L'idea lo divertì, tant'è che, seppur per ragioni diverse, parve assecondare il ghigno di lei. Gli disse poi che se l'avesse seguita l'avrebbe condotto in un luogo meno losco, o almeno dove lo avrebbero pagato anziché stuprato. Aspettative più rosee, insomma, a seconda di come si guardava la situazione. Ciò che rimaneva sicuro era solamente una cosa: la ragazza era decisamente fuori dalla norma, e per quanto avesse voluto continuare a pattugliare, ormai la curiosità era troppa. Doveva seguirla e scoprire di più sul suo conto. Dan avrebbe quindi cominciato a seguire l'estranea Amazzone, mentre man mano che camminavano l'ambiente che lo circondava si faceva sempre meno disagiato, chiaro segno che si stavano allontanando dalla zona precedente. Solo quando volle cominciare una conversazione il Reyes si accorse che effettivamente nessuno dei due si era presentato all'altro.
    "Ah, io sono Daniel, comunque, ma molti abbreviano in Dan."
    Le disse mentre continuavano a camminare verso una meta ignora al ragazzo, aspettando poi ch'ella rispondesse a sua volta per una manciata di secondi, guardandola chiaramente in attesa di qualcosa, se non lo avrebbe fatto, sarebbe tornato a guardare dinanzi a lui, apparentemente non turbato dal suo silenzio. Non sapeva né dove stessero andando, né cosa la donna stesse portando, diamine, non sapeva nemmeno se ciò che stava portando era legale o se stesse portandolo in trappola. Non gli sembrava il tipo, dato che se voleva sicuramente non aveva paura di uno scontro diretto, vista l'altezza e la natura probabilmente non umana. Schiarendosi poi le idee e facendo un semplice ragionamento logico, tuttavia, arrivò ad una conclusione piuttosto affrettata, ma che probabilmente era quella giusta.
    "Di un pò, quella busta ha per caso a che fare con il luogo dove ci stiamo dirigendo?"
    Dopotutto se la stava portando dietro da un bel pò, e a giudicare dalla furia con la quale si era lanciata contro il ragazzino doveva avere qualcosa di importante per lei, o magari per qualcun'altro.

    Scusa per il ritardo Hina!
     
    .
  7.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Become my Patron
    On Patreon

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    16,615
    Location
    Dalla terza vita

    Status
    Anonymous
    Il ragazzo decise di seguirla, quindi non era poi così pazzo come sembrava, e sopratutto non stava cedendo alla tentazione di farsi stuprare da sconosciuti disperati. Buon per lui, lei di sicuro non lo avrebbe seguito per aiutarlo, al massimo per sfotterlo, ma aveva ben altro da fare che seguire ragazzini dai dubbi gusti. Daniel tuttavia sembrò un normalissimo ragazzo, uno simpatico e alla mano. Qualcuno che aveva voglia di fare amicizia allora c'era ancora a quel mondo, solitamente incontrava gente schiva e scorbutica, sopratutto in quel luogo. Vanelope quindi sorrise compiaciuta.
    Io sono Vanelope. gli rispose con una piccola pacca sulla spalla per poi continuare tranquillamente il suo cammino. Purtroppo la strada era tanta, e non sapendo guidare un mezzo aveva deciso di arrangiarsi a piedi. La domanda di Daniel incuriosì Vanelope: voleva forse sapere cosa portava? Magari voleva negoziare qualcosa, chissà magari droga? Dopotutto un ragazzino così ben messo era davvero strano in quel luogo, quindi o era uno spacciatore o era davvero un turista fai da te che si era trovato nel posto sbagliato.
    Sì, più o meno. Hai mai sentito parlare della Atlas Game? chiese voltandosi verso il ragazzo con un sorriso che sembrava dirla lunga su cosa fosse quel luogo. La maggior parte delle persone sapeva che era una banca, ma solo i clienti e chi amava i casinò sapevano cosa fosse esattamente. Dopo aver ascoltato la risposta del ragazzo Vanelope osservò sempre più perplessa il ragazzo. Aveva intuito che non fosse un ragazzo chiacchierone, quindi difficilmente le avrebbe detto qualcosa sulla sua presenza in quel luogo, quindi decise di chiederglielo direttamente.
    Senti, ma che ci facevi a quest'ora in un postaccio del genere? Cercavi emozioni forti? chiese stando molto attenta alle sue reazioni, giusto per capire con che tipo di ragazzo stesse parlando. Il linguaggio del corpo diceva molto su una persona, ma ancora di più quando si facevano domande scomode.
     
    .
  8. QuerulousDemi
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    La gigantessa si presentò con il nome di Vanelope. Un nome piuttosto peculiare, non l'aveva mai sentito prima d'ora. Forse in qualche film... nah, si doveva star sbagliando. Ne aveva visti tanti, dopotutto, doveva aver mischiato diversi nomi di personaggi o qualcosa di simile.
    "Nome unico e aspetto altrettanto unico, eh?"
    Ridacchiò per l'ennesima volta, mentre continuava a camminare con le mani in tasca. Pur essendo alta mezzo metro in più di lui, riusciva comunque a non perdere il fascino di una donna e anzi, surclassava quello della maggior parte delle ragazze che vedeva in giro. Perlomeno, questa era l'opinione del diciottenne, poteva anche essere che la sua giovane mente non sapeva ancora riconoscere la vera bellezza, ma a lui Vanelope non sembrava affatto male. Si perse per un'istante nei suoi pensieri, mentre fissava il vuoto dinanzi a sé, occupato a ipotizzare riguardo l'identità della ragazza. Un alieno? Un licantropo? Un drago? Aveva molte idee per la mente, ripensando alle creature bizzarre delle quali aveva letto nelle sue storie durante la crescita. Fu richiamato alla realtà ben presto, tuttavia, non appena la donna gli riferì nuovamente parola.
    "Atlas Game...?" Alzò lo sguardo per fissare negli occhi la sua interlocutrice, la quale sorridente si era voltata verso di lui, come se per assicurarsi che non lo stesse prendendo in giro, mentre portava la mano destra sotto il suo mento, tentando di ricordare una possibile notizia, dicerie, pettegolezzi o quant'altro. "... nulla, mi dispiace. Cos'è, una specie di sala giochi? Azienda videoludica?" Avendo speso praticamente la sua intera vita all'interno di una casa non era ancora esattamente stato "corrotto" dal mondo esterno, dunque pensava ancora in modo piuttosto innocente, persino per un diciottenne, ma non appena l'amazzone gli chiese cosa stesse facendo da quelle parti, alle parole "emozioni forti" gli si accese una lampadina. Atlas GAME, una ragazza dalle curve armoniose sorridente, emozioni forti... il suo viso quasi sembrò paralizzarsi per un istante, avendo probabilmente compreso di cosa si stesse parlando. Riportò rapidamente la mano che gli sorreggeva il mento in tasca, abbassando poi lo sguardo e tentando di utilizzare il fatto che la sua interlocutrice fosse alta per coprire il proprio viso. Era rosso, imbarazzato.
    "U-un casinò?"
    Certo, quale altro luogo potrebbe offrire emozioni più forti? Il gioco d'azzardo, accompagnato da donne provocanti. Non ne aveva mai visitato uno, il Reyes non era esattamente un fan di posti del genere, ma soprattutto non era un invasato dei giochi che si praticavano in suddetti luoghi. Troppe variabili sconosciute e incontrollabili. L'unico che si salvava, dei pochi che conosceva, era il poker, dato che bene o male grazie alle reazioni e comportamenti dei giocatori si riusciva a leggere il linguaggio del loro corpo. Non appena ripensava all'idea di entrare in quella sorta di inferno o paradiso, Dan arrossiva sempre di più, immergendosi nella sua offuscata immaginazione. Dopo un breve attimo di panico, tuttavia, venne riportato alla luce dalla sua ragione. Doveva ancora rispondere alla domanda di Vanelope.
    "Ah, ehm, n-no, comunque. Ero lì solamente di pattuglia, comunque... ridi pure, sono una sorta di vigilante."
    Sapeva che l'idea di un ragazzino come lui, specialmente agli occhi di una donna chiaramente ben-allenata, atletica e in forma come l'amazzone, poteva apparire come ridicola, ma quella era la vera ragione per la quale il diciottenne effettivamente si era avventurato in America. Mentire non gli passò nemmeno per la testa, non ne aveva motivo. Rialzò lo sguardo, riportandolo davanti a sé, ancora leggermente rosso in volto.
     
    .
  9.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Become my Patron
    On Patreon

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    16,615
    Location
    Dalla terza vita

    Status
    Anonymous
    Non aveva mai pensato che il suo nome fosse così poco usato. Gliel'aveva dato la vecchietta con cui aveva vissuto lunghi anni. Il suo nome reale era troppo difficile da far pronunciare agli umani, non perché avesse strane sillabe, ma per via di un suono che riuscivano a riprodurre solo i Kaiju. Il giorno in cui si sarebbe sentita chiamare con il suo vero nome sulla superficie avrebbe sicuramente tremato di paura. Il ragazzo non aveva sentito parlare della Atlas Game, il che significava che era un turista, oppure qualcuno che non usciva mai di casa. Data la sua giovane età, magari non si interessava nemmeno su come risparmiare per il suo futuro. Tuttavia tentò di indovinare, e chissà perché prima di dire l'ultima ipotesi abbassò lo sguardo, come se si vergognasse. Vanelope lo osservò perplessa: i casinò avevano davvero una fama così brutta?
    Sì anche. gli rispose allegra, gesticolando con un dito, come a voler dire "beccato"
    A dire il vero è una banca. Se depositi i tuoi soldi in quella banca puoi anche aumentare il tuo capitale con i loro giochi. Oppure spenderli per divertimenti molto molto particolari. affermò quasi orgogliosa e con un sorriso malizioso. Anche se non le era mai interessato molto, le avevano fatto capire che la Atlas game era praticamente unica nel suo genere. Poiché non solo guadagnavano sugli interessi, ma anche sui giochi d'azzardo. Jack doveva chiamarsi "il furbo" non "il bello". Erano avanzati solo di pochissimi metri, ma le risposte che le diede il ragazzo la convincevano sempre meno. Un vigilante? In quel postaccio sudicio e barbarico? Poteva passare sul barbarico, dopotutto lei si sarebbe trovata bene fra altre persone rozze quanto lei, ma sul sudicio non riusciva proprio a sopportarlo. Si fermò un attimo, guardando il ragazzo scettica. Cercò una qualche possibile ragione per cui un ragazzino facesse il vigilante, ma le risultava difficile trovare una risposta plausibile.
    Vigilante? Intendi uno che controlla i negozi per essere sicuro che non li scassinano e lasci il bigliettino. Oppure intendi uno di quei tipi che vanno in giro alla ricerca di brutte facce per fare a botte? chiese senza tanti giri di parole. Cercò di osservare bene il ragazzo, non sembrava avere dei bigliettini con sé. Le cuffie erano tipiche di chi sapeva che avrebbe perso tempo per strada e quindi si ci rilassava con la musica per non morire di noia. La parola che poi aveva usato "vigilante": qualcuno che sta attento che qualcosa non vada storto. E in un posto del genere tutto poteva andare storto, non era di certo una novità. Un vigilante per Vanelope non era altro che qualcuno alla ricerca di scontri. Il voler aiutare la gente "innocente" era solo una patetica scusa per sfogare la propria rabbia su qualcuno per cui poi non si ci sentiva in colpa per averli pestati a sangue. Attese quindi che il ragazzo rispondesse alla sua domanda, era curiosa. Perché mai un turista sceglieva di fare il vigilante di una città a cui non apparteneva? Sempre se avesse visto giusto, il suo accento dopotutto non era così puro.
     
    .
  10. QuerulousDemi
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Vanelope confermò l'ipotesi di Dan, mentre continuavano a camminare. Stavano veramente dunque andando ad un casinò. Il pensiero in sé non lo turbò, ma l'idea di stare in mezzo a bunny girl o simili lo turbava non poco. Avevano scelto loro di fare quel mestiere probabilmente, venivano pagate per farlo e sicuramente un diciottenne, inesperto del mondo come lui, non si sarebbe mai azzardato a criticare le loro decisioni, anche perché secondo il biondo ognuno era libero di fare ciò che più desidera. Sospirò, leggermente in conflitto riguardo le opinioni sulla destinazione. Immerso nei pensieri, notò lievemente in ritardo che l'Amazzone si era momentaneamente fermata. Di risposta ovviamente si fermò anch'egli, voltandosi poi verso di lei. Stava per chiederle quale fosse il problema, ma ella lo precedette. Non aveva ben chiaro cosa intendesse il ragazzo per vigilante. Un dubbio piuttosto particolare, dato che per il Reyes il significato era chiarissimo. Ascoltò le sue due possibilità, scuotendo poi tuttavia la testa, in segno di disaccordo.
    "No, io con vigilante intendo una persona che sorveglia i luoghi che visita o che frequenta, pagando attenzione ad eventuali crimini, infrazioni, o comunque azioni che vanno a, o potrebbero, minare la vita delle persone."
    Fece uscire la mano destra dalla tasca, porgendola un pò in avanti, per poi inclinare il capo nella medesima direzione, osservando il viso della ragazza.
    "Hai ragione, forse dire vigilante è fuorviante. Vedimi più come... qualcuno che si sente in dovere di aiutare chi lo circonda, se possibile. Un pò come poco fa. Non ho fatto molto, mi sono semplicemente limitato a fermare un ragazzino e restituire ad una ragazza ciò che le era stato rubato!"
    Ridacchiò. Si era fermata perché dubitava delle sue intenzioni? Beh, effettivamente un ragazzo come lui, allo Sprawl, che affermava di essere lì puramente di pattuglia... era a dir poco assurdo. Eppure era il vero. Anche se ultimamente, purtroppo, si stava rispecchiando di più nella seconda opzione offertagli dalla ragazza.
    "Non nego che però mi piace scontrarmi con avversari forti. È entusiasmante vedere quali siano i miei limiti."
    Si voltò parzialmente, mettendosi di profilo, come per incitare la ragazza a rimettersi in marcia. Dopotutto se doveva portare quella busta a destinazione era meglio sbrigarsi. Anche se un dubbio gli sorse nella mente.
    "Come mai così curiosa? Sei la prima a farmi tutte queste domande, sai?"
    Quasi volle elogiarla, era infatti realmente l'unica persona sinora a fargli tutte quelle domande.
     
    .
  11.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Become my Patron
    On Patreon

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    16,615
    Location
    Dalla terza vita

    Status
    Anonymous
    Daniel sembrava in disaccordo con ciò che aveva detto Vanelope, quindi lo osservò incuriosita di sentire la sua versione e ciò che disse fece scoppiare Vanelope in una grassa risata. Cercava di giustificarsi con le parole cercando di farlo sembrare qualcosa di diverso. Che cucciolo ingenuo.
    E io che ho detto? fece calmando gradualmente la risata. Aiutare le persone? Puha non riusciva a crederci, non riusciva a capire la sua visione di quella faccenda. Poco dopo però ammise che non gli dispiaceva confrontarsi con avversari forti, ecco che gli altarini venivano fuori.
    Ah ecco mi sembrava strano. Dimmi Daniel cos'è che ti ha fatto incazzare così tanto che vai in giro a cercare grugni da spaccare? Andiamo non rispondermi con stronzate tipo "per la giustizia" o "per difendere i deboli". Sappiamo sia io che te che sono solo stronzate per giustificare ciò che facciamo. Perché ammettilo Daniel, ti piace menare le mani, ti piace combattere e sentire l'adrenalina che ti scorre in corpo. Godi nel colpire il tuo nemico no? Non ti serve mentire con me. Scegli solo quelli che ti sembrano "cattivi" perché vuoi sentirti la coscienza pulita. finì il suo breve discorso con un ampio sorriso malizioso. Vanelope non credeva ai buoni propositi delle persone, da quando era una piccolissima Kaiju aveva imparato che ognuno pensava per sé e che non esisteva nessuno al mondo che aiutava qualcuno senza secondi fini. Gli umani non facevano eccezione. Vanelope non proseguì il cammino, non volle ignorare la domanda del ragazzo: perché era così curiosa?
    Lo hai capito anche tu che non sono umana giusto? Secondo te perché rimango fra di voi e pongo domande a sconosciuti? Voglio conoscere la vostra natura, e ultimamente mi sembra la più ipocrita. disse senza mai perdere quel viso spavaldo e provocatorio. Come avrebbe reagito Daniel? Era curiosa di scoprirlo.
     
    .
  12. QuerulousDemi
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Riportandosi le mani in tasca, Dan rimase sorridente nonostante la risata chiaramente atta a deridere le sue parole, pagando poi attenzione al suo discorso. Sicuramente non sarebbe stata ricordata per la raffinatezza delle sue parole, ma comunque l'Amazzone faceva comprendere la sua argomentazione: "difendere i deboli" poteva tranquillamente essere usata come scusa per trovare un senso al desiderio di violenza che una creatura poteva avere. Senza dubbio, l'ipotesi reggeva e come, dopotutto bene e male, osservati da un punto di vista imparziale, sono puramente soggettivi. La gigantessa, tuttavia, probabilmente assalita dal suo orgoglio, si era lasciata sfuggire un piccolo dettaglio, che il diciottenne avrebbe utilizzato per controbattere. Fece uscire le mani dalle tasche, portandole dinanzi a sé, per poi fare spallucce, mentre un sorriso provocatorio gli si dipingeva sul volto, scuotendo lentamente la testa per poi tornare ad osservare la sua interlocutrice, le mani leggermente aperte. La Gigantessa a quanto pare non aveva solo i muscoli dalla sua parte. Quelle affermazioni tuttavia il diciottenne le prese particolarmente a cuore, come se ella lo stesse sfidando a provarle la sua risolutezza, dimostrarle che non sempre essere benevoli aveva secondi fini.
    "Vanelope, sei una ragazza dall'indubbio fascino, e chiaramente per essere così accorta devi anche avere astuzia, tuttavia, seguendo la tua logica, io allora perché avrei dovuto seguirti? Se il mio obiettivo era quello di cercare rogne, non sarebbe stato meglio non accompagnarti e rimanere dov'ero? Lì sicuramente vi sarebbero state molte più possibilità di trovare un brutto ceffo sul quale scaricare la mia ipotetica rabbia."
    Un discorso piuttosto filato, che faceva leva semplicemente sulla ragione della ragazza. Dan non aveva mai commesso, sinora, il peccato di uccidere. Le sue mani erano ancora pulite, e mai durante la sua finora breve carriera di 'Vigilante' aveva picchiato qualcuno con l'intento di uccidere o comunque scaricare rabbia. Le sue azioni erano semplicemente limitate ad assistere come meglio poteva, anche se spesso ciò sfortunatamente significava proprio malmenare qualcuno. Rimise le proprie mani in tasca, ancora intento a guardare lievemente dal basso verso l'alto l'enorme ragazza, a causa dell'altezza.
    "Non ho mai provato un particolare risentimento verso nessuno. La mia famiglia mi ha insegnato che se ho qualcosa con il quale posso aiutare chi non può aiutarsi da solo, allora è mio dovere tentare di farlo. È la filosofia con la quale ho scelto di vivere, se vuoi, puoi deridermi e non credermi, ognuno è libero di pensarla come vuole, tutti abbiamo le nostre opinioni."
    Ridacchiò di gusto, mentre continuava a sorridere. Non si sarebbe di certo messo a litigare con una ragazza, specialmente una imponente come Vanelope, solamente per una divergenza di opinioni e idee. Dalle parole di lei tuttavia aveva potuto guadagnare informazioni preziose: a quanto pare anche lei era solita partecipare a risse e baruffe, anche se dal suo fisico difficilmente non si sarebbe notato.
     
    .
  13.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Become my Patron
    On Patreon

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    16,615
    Location
    Dalla terza vita

    Status
    Anonymous
    Si aspettava di vederlo innervosito, magari offeso o vagamente infastidito. Invece Daniel sorrise convinto e sicuro di sé. Quindi non era un moccioso qualsiasi e difficilmente lo si poteva turbare. Il ragazzo rispose alle sue congetture con altre ipotesi che la costrinsero a ragionare. In effetti avrebbe potuto salutarla e andarsene per i fatti propri senza interrompere il suo giro di controllo. Invece l'aveva seguita, come se l'azione di aiutarla l'avesse già soddisfatto? Ghignò a sua volta, iniziava a starle simpatico. Voleva vivere secondo una filosofia in cui non ci avrebbe guadagnato niente. O era stupido oppure stava recitando davvero bene.
    Già, e chi mi dice che invece mi hai seguita proprio perché ho questa busta qui? Se si è accorto un moccioso della roba buona che ho qui dentro, perché non dovrebbero accorgersene tipi molto più pericolosi? Poteva essere una buona occasione per te per trovare prede più grosse no? fece sollevando la busta davanti a lei per far tintinnare gli oggetti metallici che vi erano dentro. Poco dopo sorrise pensando anche ad un'altra ipotesi, ridicola di certo ma comunque in linea con ciò che aveva detto lui.
    NO, non c'è bisogno che me lo dici, so già cosa mi avresti detto: "magari invece mi segui proprio per proteggermi da questi brutti ceffi". Infondo a te interessa solo aiutare la gente no? Cosa ti fa pensare che tu possa essere così forte da riuscire a farlo? Cosa farai se invece incontri qualcuno di così forte da non poter proteggere nemmeno te stesso? Potresti fare una fine orribile, quindi chi te lo fa fare? aveva parlato con un tono normalissimo, come se stesse conversando normalmente, non era sprezzate o infastidita, sembrava piuttosto molto curiosa. Non aveva mai incontrato persone così propense a fare del bene. Viveva assieme ad un gruppo di persone egoiste, assassini e avidi di sapere e denaro. Era proprio l'esatto opposto e ciò la incuriosiva più che mai.
     
    .
  14. QuerulousDemi
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    "Io."
    Rispose secco, il sorriso non se ne era andato ma non era più uno puramente di felicità ma piuttosto un ghigno di sicurezza, convinzione. I suoi occhi non accennavano nemmeno ad un minimo di dubbio: credeva fermamente in ciò che aveva detto, nelle sue morali, e nella sua volontà. Fece spallucce, di nuovo, inclinando leggermente la testa verso destra.
    "Potrei fare una fine orribile, potrei non riuscire a raggiungere i livelli che devo per proteggere chi mi sta a cuore e chi ha bisogno, ma se passassi tutto il tempo ad allontanarmi da chi reputo troppo forte ed evitare gli scontri meno favorevoli, come potrei mai migliorarmi?"
    Il suo tono di voce non era furibondo né inquisitore. Non cercava una risposta dalla ragazza, sapeva già le soluzioni a tutti i quesiti che egli le stava proponendo. Sorrise in faccia alle ipotesi di morte che ella gli stava suggerendo. Poteva morire tentando di aiutare qualcuno che, magari, non meritava nulla? Certo. Poteva perdere irrimediabilmente qualcosa a lui prezioso, solamente per assistere chi probabilmente non lo avrebbe nemmeno ringraziato? Ovvio. Dunque allora per quale motivo si sprecava così tanto? Non avrebbe fatto prima a pensare a sé stesso?
    "Il cammino del lupo solitario non fa per me. Si, potrei pensare solo a me stesso, probabilmente sarebbe anche più facile, ma se poi cedessi, venissi sconfitto? Crollerei, da solo, e nessuno mi ricorderebbe. Non avrei fatto nulla per nessuno, la mia vita semplicemente cesserebbe. Scegliendo di aiutare chiunque posso, invece, do una seconda chance a coloro che normalmente si sarebbero dovuti fermare, sperando che magari, in futuro, raggiungano i loro obiettivi e chissà, magari torneranno a darmi una mano. So cosa starai per dire. "Si, certo, credi alla cieca in qualcuno che non conosci, sicuramente ti aiuteranno." Forse no, ma se nessuno mostra loro che non tutti gli umani, come dici tu, fanno qualcosa solo per propri fini, allora come faranno mai ad iniziare?"
    Sospirò, dopo il lungo discorso, mentre riprendeva fiato. Non si aspettava che l'Amazzone lo capisse, probabilmente non lo avrebbe fatto. Tornò a guardarla, dal basso verso l'alto. Era un pò strano dover guardare qualcuno talmente alto, comunque.
    "Non mi aspetto che tu capisca. Sono sicuro che hai le tue buone ragioni per pensarla così, ma io non ho intenzione di chiederti nulla, né ti sto seguendo per "prede più grosse". Se vuoi, me ne posso tranquillamente andare."
     
    .
  15.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Become my Patron
    On Patreon

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    16,615
    Location
    Dalla terza vita

    Status
    Anonymous
    "Io" quando il ragazzo lo esclamò fece capire subito che non era stata la conseguenza di brutte esperienze il suo comportamento o lo strano hobby che faceva. Era lui che voleva farlo, era la strada che si era scelto di percorrere. Sembrava una cosa molto ingenua e Vanelope venne tentata di ridere di nuovo ma non lo fece perché Daniel parlò ancora spiegando le sue ragioni. Non le capì, non poteva comprendere perché avesse scelto una via così rischiosa per ricevere nulla in cambio. Anzi no qualcosina la voleva: riconoscenza, speranza? Voleva dare l'esempio a quanto pare, quindi era meno ingenuo di quanto pensasse Vanelope. Sapeva quindi di non poter diventare un eroe invincibile, ma almeno tentava di avviare qualcosa di buono con il suo esempio.
    Sei un povero ingenuo se credi che le persone che hai aiutato poi verranno a schierarsi dalla tua parte. La gente è ingrata, più gli dai più vogliono ricevere. Non ti aiuteranno perché si nasconderanno dietro di te. Il peso sulle tue spalle non farà che aumentare perché si aspetteranno che ci sarai sempre a difenderli. Non ti ritroverai aiuti ma zavorre e questo prima o poi ti uccide. Ed è un peccato perché mi stai simpatico ragazzo. fece parlando in modo tranquillo, non lo stava accusando, ne tanto meno giudicando. Si era limitata a dire ciò che pensava, poiché aveva già conosciuto qualcuno con quel tipo di mentalità. Ripensò infatti a quando era stata lei a schiacciare uno sciocco come Daniel. Un uomo che si chiamava Rine, aveva difeso il suo villaggio con tutto se stesso ma non era stato abbastanza forte, e i suoi protetti erano troppo deboli e codardi per aiutarlo. Era morto per difenderli, e loro erano rimasti a guardare mentre veniva schiacciato, inermi e terrorizzati. Chissà se invece quel ragazzo era forte quanto la sua risoluzione? Voleva scoprirlo, così legò la busta per bene e la posò in un angolo della strada.
    Ti sfido. fece risoluta facendo un piccolo cenno con la testa.
    Se mi batti, allora ti darò ragione e quando ti servirà aiuto per qualche faccenda ti darò una mano personalmente. Ma se sarò io a batterti mi aiuterai a far felice un mio caro amico. fece con un gran sorriso divertito. Detto così sembrava quasi che "far felice" il suo amico intendesse favori sessuali, ma non era affatto così e il doppio senso non era nemmeno voluto. Allungò una mano verso il ragazzo a palmo aperto, pronta per suggellare il patto.
    Ci stai?
     
    .
26 replies since 15/4/2015, 14:14   270 views
  Share  
.
Top