[Awards] Acciaio Rovente

Kira e Grim

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    Nome partecipanti



    &
    Luogo
    [+] Centro commerciale nella zona sud di Kurayami. Grande abbastanza da contenere qualsiasi tipo di negozio esistente e fino a 100.000 persone.

    Prologo
    Musica
    Conosci Musica? Non lo conosci? Hamlio Musica alias Lusha Raregroove. Uno dei più bravi e famosi armaioli di Kurayami. Se non lo conosci come armaiolo forse lo avrai conosciuto come combattente. No? Allora vai a controllare l'ultimo disastro avvenuto in città. Sicuramente uno dei due nomi sarà presente... Tornando a noi. Musica è un mago proveniente da un'altra dimensione, possiede un'altra anima nel suo corpo, un'anima malvagia di nome Lusha, suo nemico di un tempo. Musica è specializzato in una particolare magia draconica, il Dragon Slayer, detta Metallikana. Essa gli permette di avere un vero e proprio dominio su un elemento in particolare: il ferro. Può quindi muoverlo a proprio piacimento, farlo volare, cambiarne la forma e qualità per creare praticamente qualsiasi cosa, soprattutto armi.

    Shēn
    Shēn Hóulóng è una okamimi di Britannia attualmente in visita a Kurayami. Non si sa ancora molto su di lei, è una figura nuova e mai vista prima. Circolano strane voci sulla sua professione e sulle sue abilità, come quella che sia in grado di creare creature ai suoi comandi.

    • Rapporto tra i due •
    inesistente. Non si sono mai incontrati prima d'ora ne si conoscono.




    CITAZIONE
    «Parlato»
    «Pensato»
    Narrato

    «Mamma mamma mamma ! Mi compri quello?» «Il signor Lee in cassa dodici prego. Il signor Lee...» «Scusi, dove posso trovare l'ultimo modello...» «E per soli 5 yen in più può usufruire...» «Sono 1245, carta o contanti?»

    Certo che i centri commerciali sono pieni di gente. Alcuni sono così pieni che non riesci nemmeno a camminare. Soprattutto in giorni festivi come questo. La gente era così tanta che per poter avanzare anche solo di un metro dovevi aspettare dieci minuti in fila. Incredibilmente, però, un ragazzo camminava senza problemi tra la folla.
    «B-bashta ! Non ne possho più. Non ho voia di lavorare anche osci.... »
    T-shirt bianca con giacchetto di pelle nera e cappuccio di pelo grigio. Jeans grigi, catenella d'acciaio attaccata alla fibbia, bracciali, anelli e collanina.
    «E che c-cavolo avete da guardare tutti q.. quanti? eh?»
    Capelli grigi, o meglio argentati. Spadone gigante sulle spalle e occhi azzurro ghiaccio.
    «Non avete mai vishto un tiscio ubriaco?»
    Bottiglia di whisky ormai vuota in mano. Musica l'ubriacone era in giro per il centro commerciale.
    Da dove fosse saltato fuori non si sapeva, nemmeno lui lo sapeva, figuriamoci.. in quelle condizioni già era tanto se si ricordava il nome! Essendo un famoso armaiolo in tutta Kurayami ovviamente aveva richieste su richieste, e negli ultimi tempi non era quasi mai uscito di casa per portare a termine tutte le consegne. E ovviamente aveva raggiunto il limite. Purtroppo però Hamlio "Blacksmith" Musica era famoso anche per un'altra ragione. La sua passione smodata per il bere che si accompagnava ad una capacità di reggere l'alcol parì a quella di un ragazzino di 5 anni. Non smetteva di bere però, e questo spesso causava qualche incidentuccio... Niente di particolare, non preoccupatevi. L'ultima volta aveva solo mangiato la ruota panoramica e divelto due chioschi. Nulla di cui preoccuparsi, robetta da nulla insomma.
    «Shapete dovè il bagno? ehi! Shto disciendo a te ! Dove vai? Shcappi?»
    Camminare liberamente nel centro commerciale non era un problema per lui. La gente si scansava per lasciarlo passare. Non perchè da ubriaco potesse combinare qualche casino. Non tutti potevano conoscerlo, anzi... Solo chi era legato a un ambiente dove si richiedeva l'uso di armi lo conosceva. Si scanzavano semplicemente perchè era ubriaco.
    «Uuuh una panchina! ah una panchina! Una sedia, il mio regno per una sedia !»
    Musica si accasciò su una panchina dell'area relax del centro commerciale. Una specie di piazza interna predisposta per far riposare i clienti dei vari negozi. Era composta da un semplice parchetto con alberi e siepi che, insieme alle aiule traboccanti di fiori, formava una figura particolare. Si diceva che se vista dall'alto assumesse sempre forma diversa a seconda della stagione. Chissà che metodo usavano? Le panchine, disposte in circolo, si trovavano all'ombra degli alberelli, poichè sopra la piazza si trovava un tetto circolare di vetro, che lasciava penetrare tutta la luce del sole. Tetto che, parlando a scopo informativo, era possibile manipolare per mostrare qualsiasi tipo di panorama. Utile nei giorni piovosi. Per concludere su questa breve descrizione della zona relax si deve obbligatoriamente accennare ai giochi per bambini, composti dai più semplici come altalene e scivolo, fino ai più complessi come videogames e console, ed ai vari chioschi disposti a diamante al limite esterno della piazzola.
    «Uuuuh, che mal di testa! Che sete! Che fame ! Che sonno !»
    Lamentandosi Musica si sedette, o per meglio dire si coricò su una panchina, non prima, però, di essere riuscito a cacciare con la sola forza dello sguardo da tossico ubriacone la felice coppietta che si trovava lì seduta.
    «E soprattutto... mal di testaaa ! ufff....»
    Sigaretta appena accesa in bocca, Musica si stiracchiò per bene sulla panchina usando la sua ingombrante spadona come cuscino. Bella la vità così, eh?

     
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    Shēn aveva deciso di godersi un giorno di meritato riposo dalla quotidiana routine, decidendo così all'ultimo momento di fare un viaggio nella vicina regione di Kurayami per fare un po di shopping, camminando per la via affollata del centro commerciale. Erano le due e mezza del pomeriggio quando, un po per la stanchezza del lungo viaggio ed un po per quella lunghissima camminata per i negozi, decise di dirigersi in un chiosco li vicino per bere qualcosa di caldo, dato che sebbene fuori fosse insolitamente caldo, lì, dentro quelle mura, scorreva una lieve brezza che le faceva salire un brivido di freddo lungo la schiena. Aveva appena terminato le sue compere e voleva sedersi da qualche parte con il suo caffé bollente ma, vi era un'inconveniente, il chiosco era al completo e quindi avrebbe dovuto trovare un posto a sedere da un'altra parte. Era appena arrivata a Kurayami, ma questo non le impediva certo di vestirsi elegante ed alla moda. Aveva comprato poca roba... maglie, magliette, calze,calzini, calzoni, gonne, shorts, mutandine, intimo elegante, in pelle, di seta, di cotone, sintetico, costoso, modesto e chi più ne ha più ne metta. Il tutto ovviamente in quantità industriale riempiendosi così di buste e pacchi pieni di indumenti.
    Mentre cercava quasi disperatamente un posto a sedere, un soffio di vento le spostava i capelli dal viso, accarezzandole il volto e lasciando intravedere i suoi dolci lineamenti leggermente arrossiti sulle guance e leggermente paffuti.
    i suoi seni ad ogni passo compivano dei movimenti parecchio suadenti che non potevano passare inosservati e che, di sicuro, attiravano lo sguardo dei passanti che, imbarazzandosi, avrebbero comunque dato un'occhiatina fugace, assaporando quella dolce e divina visione.
    uff, che faticaccia. Devo proprio sedermi, o ancora meglio trovare qualcuno da sfruttare...
    Giunta a quella che doveva essere l'area relax trovò un tizio che puzzava d'alcol sdraiato su una delle poche panchine rimaste libere, occupando tutti i posti con la sua tanto ingombrante quanto imbarazzante presenza.
    Chi si crede di essere questo qui? Ah, ma ora ci penso io...
    pensò tra se e se la ragazza, mentre portava un amano al volto scostando, a fatica, una ciocca di capelli dal suo dolce volto mentre reggeva con entrembe le mani le buste piene dei suoi acquisti, per poi rivolgere la sua attenzione a quella specie di barbone ubriaco fradicio che doveva assolutamente lasciarle il posto in qualsiasi modo...Detto e fatto, Shēn non fece altro che allentare una ginocchiata al fianco del povero Musica, ignaro della situazione.
    Ti sembra questo il modo di sederti? E non ti vergogni a farti vedere ubriaco???
    Pussa via brutto barbone alcolizzato

    Disse la ragazza mentre assunse una strana espressione, incitandolo ad allontanarsi ed a sparire tra la folla.
     
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    «Bfhuo!»
    Dolore. Possibile che non ci si potesse riposare in santa pace? Qualcuno gli aveva appena mollato un colpo al fianco. Per uno come lui normalmente non ci sarebbero stati problemi, fatto sta che in quel momento era troppo rilassato ! Aveva accusato il colpo. Contorcendosi per un attimo cadde dalla panchina. Il bello però venne subito dopo il colpo.
    Ti sembra questo il modo di sederti? E non ti vergogni a farti vedere ubriaco???
    Pussa via brutto barbone alcolizzato

    Dopo il danno la beffe... Si girò per vedere chi era il tizio che doveva odiarlo così tanto. Non appena fece quel movimento gli comparve il paradiso. Una ragazza, una bellissima ragazza. Capelli castani, bel faccino, occhi splendenti. Si, forse non era poi così male aver ricevuto un colpo da una così bella ragazza...
    «C-che carin... voglio dire.. Si può sapere che ti prende? Sei scema? Colpire così una persona solo perchè ha bevuto non è contro l'etica delle brave signorine? eh?? Sarai anche carina.. voglio dire, sarai anche una femmina ma non puoi andare a colpire violentemente la gente solo perchè ti va di farlo... e poi ...»
    Chissà perchè in quel momento aveva perso la parlata da ubriaco.. mah... fatto sta che ora era diventato alquanto loquace. Chiunque si sarebbe rotto le scatole di ascoltarlo...
    «.. e poi dovresti stare attenta perchè colpire un tizio ubriaco può fa..blorgh!»
    cavolo cavolo cavolo... non aveva fatto in tempo a concludere il discorso che quello di cui voleva mettere in guardia la tizia si era avverato. Aveva vomitato. Cosa abbastanza normale.. colpire al fianco una persona ubriaca poteva ovviamente farla rigettare. Il guaio è che chissà perchè con lui aveva avuto un effetto ritardato, e per di più sulle indubbiamente costose scarpe di lei !!! La guardò con un' espressione vacua. Non sapeva che fare. Non sapeva che dire. Non sapeva come comportarsi e neanche che espressione fare ! Si doveva scusare, ma come?
    «Sono morto sono morto sono morto sono morto sono morto»
    Una che ti colpiva solo perchè stavi riposando su una panchina non sarebbe di certo rimasta calma quando gli rovini le scarpe. Perchè erano costose, perchè era vomito e perchè era una donna. Era nella merda o, se vogliamo scherzarci sopra, nel vomito fino al collo !

     
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    Parlato
    Pensato
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    «Parlato da Musica»

    Il colpo a sorpresa di Shēn andò a segno, lasciando uscire un chiaro suono dalla bocca dell'ubriacone che poteva significare solo una cosa...D-O-L-O-R-E ed anche parecchio, difatti lo strano tizio si girò immediatamente nel tentativo di lanciarle un'intenso sguardo d'odio, ma non ci riuscì del tutto...
    «C-che carin...»
    Quelle due semi parole non passarono del tutto inosservate da parte della ragazza che arrossì non poco ma che mantenne comunque l'espressione seria e severa di prima mentre ascoltava le parole che continuavano ad uscire dal buco di quel bevitore ambulante...
    «...voglio dire.. Si può sapere che ti prende? Sei scema?»
    SCEMA?!?!
    Pensò la ragazza mentre il suo sguardo si abbassò verso terra, non lasciando presagire nulla di buono...Ma questo gesto non fu abbastanza il povero e tanto stolto quanto ubriaco ragazzo continuò a parlare...
    «Colpire così una persona solo perchè ha bevuto non è contro l'etica delle brave signorine? eh?? Sarai anche carina.. voglio dire, sarai anche una femmina ma non puoi andare a colpire violentemente la gente solo perchè ti va di farlo... e poi ...»
    BRAVA SIGNORINA?!?!
    Il volto della ragazza era diventato di un rosso paonazzo, non si sa bene se fosse di imbarazzo per il complimento o per la rabbia della catastrofica mancanza di tatto del ragazzo...
    UNA FEMMINA?!?!
    ...Questa sua affermazione sessista fece comparire improvvisamente una vena che iniziò a pulsargli sul collo mentre lo sguardo della ragazza si faceva demoniaco ed iniettato di sangue...Era chiaramente visibile era sull'orlo di una crisi di nervi e stava per esplodere...Ma quel ragazzo non smise di parlare...Commettendo così un GROSSO errore...
    «.. e poi dovresti stare attenta perchè colpire un tizio ubriaco può fa..blorgh!»
    ...Il ragazzo non fece in tempo a finire di parlare che l'effetto della ginocchiata della ragazza subì il suo effetto...Il giovane ragazzo iniziò a vomitarle sulle scarpe tutto il contenuto dello stomaco, insudiciandole interamente le scarpe appena comprate...
    Le...Le...Le mie...Scarpe...
    Disse con un filo di voce mentre il ragazzo finalmente smise di parlare ed osservò con un'espressione di terrore la ragazza ma sopratutto le scarpe della ragazza e le condizioni in cui si trovavano ora...In un breve istante si sentì un flebile rumore di accartocciamento...Erano le impugnature delle buste della spesa che la ragazza stringeva tra le mani in maniera così efferata che se al loro posto ci fosse stato il collo di qualcuno, si sarebbe disintegrato ma, improvvisamente, la ragazza lasciò le buste facendole cadere a terra e, nello stesso e preciso istante in cui le buste toccarono terra, quattro parole uscirono dalla bocca o per meglio dire le fauci della ragazza che, nel frattempo era diventata una belva assetata di sangue, segnarono l'inizio di un massiccio attacco diretto all'ubriacone...
    COME...TI...SEI...PERMESSO?!?!?!?
    ...disse alzando lo sguardo e puntandolo dritto verso gli occhi del beone con fare diabolico, per poi portare il bicchiere di caffè davanti alla propria faccia e continuare dicendo...
    Passi per il fatto che mi hai detto di essere carina in pubblico in mezzo a così tanta gente...
    Passi il fatto che mi chiami scema...
    Passi il fatto che mi dai della brava signorina come se fossi una poppante...
    Passi anche che sei un bastardo maschilista che mi chiama "femmina" con quel tono di superiorità...
    Ma le mie scarpe...Vomitare sulle mie bellissime scarpe...

    Disse prima di stritolare il bicchiere spruzzando tutto il caffè addosso al ragazzo per poi stringerlo ancora più forte assumendo una strana espressione...
    ...QUESTO TI COSTERA' LA VITA...
    ...E non appena pronunciò queste parole scattò in avanti per allentargli una seconda ginocchiata che però questa volta sarebbe stata scagliata con l'intento di colpirlo direttamente in faccia ed in modo da stenderlo definitivamente...
     
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    Tsundere. Solo una parola poteva descrivere quella ragazza, e Tsundere era quella parola. Musica aveva ovviamente notato i continui cambi di atteggiamento della ragazza, compreso il rossore delle sue gote.
    «Tsundere, una vera Tsundere. Non avrei mai immaginato che esistessero nella vita reale. Pensavo appartenessero solo al mondo 2d...»
    Il problema però è che l'aveva fatta incazzare. Forse le sue parole l'avevano ferita.. no, l'avevano ferita sicuramente. Il fatto che le sue scarpe si fossero rovinate era stato il pretesto per sfogarsi... ed a giudicare dal fatto che stava per colpirlo era intenzionata a sfogarsi su di lui, in modo violento e doloroso. Ovvio, era lui il principale colpevole.
    «a-aspetta aspetta.... un attimo, ragioniamo....»
    Per schivare la ginocchiata indietreggiò fino a cadere seduto qualche centimetro più indietro, guardandola con i suoi occhi blu.
    Doveva rimediare, doveva uscire da questa situazione...doveva sfruttare il fatto che quella che si trovava davanti era una perfetta tsundere, se fosse stata una yandere la situazione sarebbe stata molto peggio...
    «S-senti, scusami per le scarpe, non volevo, è stato un incidente.... t-ti posso ripagare, non ho soldi con me, tranne qualche yen, ma in qualche modo ti ripagherò, giuro!»
    si inginocchiò davanti fino a toccare terra con la sua fronte.
    «P-perciò ti prego, farò tutto quello che vorrai, ti porterò i pacchi, ti cucinerò, laverò, massaggerò, sarò il tuo cagnolino per un giorno...»
    alzò lo sguardo fino a che non si incrociò con quello della ragazza.
    «Sarà un onore poter ripagare una così bella ragazza per il danno che le ho arrecato.»
    uhuhuh, che ci sia cascata? Le Tsundere dovrebbero amare questo genere di cose. Complimenti, uno schiavetto da torturare per mostrarsi forti e un bel ragazzo da trascinarsi dietro. Musica sudava freddo per l'ansia ed allo stesso tempo rideva dentro di sè.
    «uhuhuh, maledetta tsundere, ben ti sta. Mi dispiace che ti abbia rovinato le scarpe, non l'ho fatto volentieri.. Se esistesse il karma però questa sarebbe la punizione per la ginocchiata. Anzi no, è tutta colpa tua, quindi perchè io sono quello che chiede scusa? uaaah, ma che cazzo sto facendo? Perchè dovrei fare lo schiavetto? Sono ancora ubriaco? sono ubriaco??? Sono rincretinito? No, deve essere quel suo faccino, uffaaa.. Perchè ogni volta che c'è di mezzo una ragazza carina vado fuori di testa? ah, se Melodia mi scopre mi ammazza, questa volta sul serio....»
    Creando un monologo dentro di sè Musica aspettava l'esito di quella sua dichiarazione. Ah, c'è da dire che le situazioni assurde si trovavano proprio bene a fare coppiua con lui. Cioè, quando mai una situazione del genere accade nella vita reale? E' la maledizione del 2D! si, deve essere proprio la maledizione del 2D!
     
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    Parlato
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    «Parlato da Musica»

    «a-aspetta aspetta.... un attimo, ragioniamo....»
    Il ragazzo aveva ricominciato a blaterare cose senza senso, insomma, non poteva di certo passarla liscia così facilmente dopo aver sporcato ed insudiciato con il proprio vomito...Tuttavia questa idea non sembrava essergli nemmeno passata per l'anticamera del cervello ed oltretutto, come se non bastasse, continuava a parlare ed oltretutto aveva anche schivato la sua seconda ginocchiata indietreggiando sino a cadere seduto poco più in dietro...
    Osa persino ribattere sulla sua punizione...
    Pensò la ragazza tra se e se mentre continuava ad aumentare la sua furia e, allo stesso tempo, la vena che gli si era formata sul collo iniziò anche essa ad aumentare le pulsazioni ed a ingrandirsi sempre più...Oltretutto, non appena il ragazzo atterrò incrociò il suo sguardo con quello di lei, facendola arrossire ancora di più facendola così assomigliare ad un pomodoro...
    Dannato ubriacone...Sei uno stronzo...Ti odio...Ma...Hai degli occhi così fottutamente belli...
    ...Osservò nei suoi pensieri mentre si infuriava ed iniziava a fumare dalle orecchie...
    «S-senti, scusami per le scarpe, non volevo, è stato un incidente....»
    Disse il ragazzo che nel frattempo si era inginocchiato di fronte a lei...
    Fottuti occhi...Fottutissimi occhi...
    «....t-ti posso ripagare, non ho soldi con me, tranne qualche yen, ma in qualche modo ti ripagherò, giuro!»
    In quel momento non ci furono parole più azzeccate...
    In...In...Qualche modo...
    Quelle parole pronunciate dalle labbra del ragazzo, madarono totalmente in avaria il cervello della ragazza che iniziò subito a fabbricare pensieri del tutto non adatti a minori di 18 anni, mentre dalla bocca iniziava a scenderle un rigolo di saliva per i pensieri osceni che le pervadevano la mente e, inoltre, il ragazzo continuò a proporre cosa avrebbe potuto fare per farsi perdonare chinando il capo a tal punto da farlo toccare terra...
    «P-perciò ti prego, farò tutto quello che vorrai, ti porterò i pacchi, ti cucinerò, laverò, massaggerò, sarò il tuo cagnolino per un giorno...»
    ...Il ragazzo dalla lingua appuntita aveva trovato una buona merce di scambio che la ragazza avrebbe di sicuro accettato senza esitazioni ma tornando alla ragazza, non appena il tizio disse ciò, le parole da lui proferite riecheggiarono tra i neuroni della ragazza come delle frasi ipnotiche facendola apparire dentro di se con la stessa espressione di una bambina il giorno di natale...
    ...Farò tutto quello che vuoi...
    ...Ti massaggerò...
    Sarò il tuo cagnolino per tutto il giorno...

    A quel punto la ragazza era totalmente alla sua mercé...O quasi...In quell'attimo il ragazzo si sarebbe facilmente accorto di un altro rivolo, non di saliva ma bensì di sangue che le colava dal naso a contrassegnare l'inconfondibile stato di eccitazione della ragazza al solo pensiero di averlo come schiavetto personale...
    Ma a quel punto, come un guizzo malefico fece riprendere il controllo alla giovane ragazza che, portandosi la manica davanti al naso ed alla bocca, si asciugò sangue e saliva per poi scattare verso la posizione del ragazzo in una posa accovacciata, fissandolo con fare minaccioso per poi dirgli seriamente...
    Ne sei sicuro?
    per poi continuare...
    Ti avverto...
    ...Se mi prendi in giro...Muori...
    ...Se ti tiri indietro...Muori...
    ...Se accetti e non lo fai in modo convincente...Muori...
    ...Se non fai esattamente ciò che ti dico...Muori...
    ...Se ti lamenti...Muori...
    ...Se proponi qualcosa o dici la tua...Muori...
    ...In pratica se non rispetti la parola data...Mi prendo la tua vita...

    Disse parecchio seriamente la ragazza che anche se con fare minaccioso diceva seriamente, era completamente rossa in volo e sfoggiava uno sguardo da cricetino dolce e coccoloso...
    Il ragazzo non si poteva più tirare indietro e, se fosse stato realmente onesto, avrebbe colto l'occasione per dimostrare alla ragazza la dolcezza giusta, ricevendo così qualcosa in cambio...E chissà magari gli sarebbe anche piaciuta...
     
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    «Parlato»
    «Pensato»
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    Si, era una Tsundere. Lo si vedeva dalla faccia, dalle espressioni e da come si comportava... Però c'era qualcosa...
    ...Se mi prendi in giro...Muori...
    ...Se ti tiri indietro...Muori...
    ...Se accetti e non lo fai in modo convincente...Muori...
    ...Se non fai esattamente ciò che ti dico...Muori...
    ...Se ti lamenti...Muori...
    ...Se proponi qualcosa o dici la tua...Muori...
    ...In pratica se non rispetti la parola data...Mi prendo la tua vita...

    «......cavolo.....»
    Era pazza? Cioè, le tsundere normali non ti ammazzavano mica così! aah, era ovvio, nella realtà non funziona così, forse avrebbe dovuto iniziare a guardarsi qualche serie televisiva, ma il lavoro gli impediva normalemente di cazzeggiare....
    «Ma chi è questa?»
    Musica si alzò un attimo guardandola sorridendo
    «Scusa, morire??»
    «ah pazza!»
    «Non s-stiamo un po' esagerando?»
    non aveva mica intenzione di crepare, cavolo... forse non doveva proporsi come schiavetto
    «ed io che volevo scappare appena potevo...»
    «N-non si fa mica così.. c-cioè, prendi le cose un po' più alla leggera....»
    «è una pazza! pazza pazza pazzaaaa ! Come cavolo è possibile che i tipi strambi me li becco tutti io???»
    Melodia, la sua ragazza, non era un tipo semplice, ma neanche questa scherzava! Ah, forse avrebbe fatto meglio a rimanere a giocare al pc a casa... Il sole, era colpa del sole e dell'aria di fuori! Tutta colpa loro! Perchè era uscito? Era rimasto a lavorare senza sosta per mesi, senza uscire di casa, ovvio che il mondo di fuori lo chiamava! Quindi era colpa del mondo di fuopri! Del sole, dell'aria, del tempo, della gente, dell'omino delle pizze col pizzetto, dei piccioni, dell'alcol che era finito... e soprattutto di questa pazza !
    «Suvvia dolcezza, non puoi pensare ad una punizione meno cr....»
    Senza volerlo guardò la sua espressione, ed un brivido gli attraversò la schiena! Era passata dall'espressione di un cucciolo puccioso ad un'espressione agghiacciante. La stessa che aveva Melodia quando si era dimenticato di portarla al cinema... Merda... Lo sapeva, le donne sono dei mostri! Fanno paura... Ovvio che il diavolo è donna!!!
    «...uuuh...»
    si morse il labbro, cavolo... chissà perchè da una parte aveva paura, dall'altra ormai voleva ubbidire.. seppur in una parte molto piccola... ed in più nel profondo, molto molto profondo, quell'atteggiamento lo divertiva.
    «E... e va bene... capisco, ubbidisco... Vorrei almeno una presentazione da vossia.»
    Si inchinò, un po' goffamente, portando avanti la mano destra e mettendo l'altra sul petto stretta a pugno.
    «Il mio nome è Hamlio Musica, e per oggi sarò a disposizione vostra, Milady!»
     
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    «Parlato da Musica»

    Il ragazzo si alzò salla posizione genoflessa sul pavimento ma, purtoppo per lui, il ragazzo aveva ricominciato a blaterare...
    «Scusa, morire??
    Non s-stiamo un po' esagerando?»

    Disse il ragazzo mentre lei aveva già iniziato ad arrossire del tutto e a farsi strani pensieri...
    Ti voglio spupazzare tutto...
    ...Ma, fortunatamente il ragazzo, che continuava a parlare non si era reso conto di nulla e, mentre la ragazza continuava a pensare...
    ...Sei troppo carinooooo...Voglio che tu sia per sempre mio non solo per una giornata...Troppo poco...
    Il ragazzo continuava con il suo sproloquio dicendo cose a cui Shen non diede nemmeno l'importanza di essere ascoltate, tanto era presa dai suoi pensieri...
    «N-non si fa mica così.. c-cioè, prendi le cose un po' più alla leggera....»
    ...Le parole del ragazzo cadevano nel vuoto mentre Shen tentava di ricomporsi riassumendo la sua posa ed il suo sguardo minaccioso assunto in precedenza tentando di trattenere dentro di se le emozioni ed i sentimenti che provava per quel ragazzo che, come aveva fatto in precedenza, non sembrava voler tacere...
    «Suvvia dolcezza, non puoi pensare ad una punizione meno cr....»
    ...Tutto d'un tratto il ragazzo vide la faccia della ragazza talmente seria e imperscrutabile da fargli riprendere il senso della ragione e di fare in modo da farlo tacere e fargli mordere la lingua...
    «E... e va bene... capisco, ubbidisco... Vorrei almeno una presentazione da vossia.»
    ...Dentro di se la ragazza fece un salto di circa 10m dalla gioia di avere uno schiavetto tutto per se ma, non potendo darlo a vedere si limitò ad un accenno di approvazione, prima di sentir di nuovo ciarlare il ragazzo che le disse...
    «Il mio nome è Hamlio Musica, e per oggi sarò a disposizione vostra, Milady!»
    ...Ma quel ragazzo non ottenne una risposta altrettanto gentile e garbata come quelle che lui diede, difatti la ragazza si limitò a dirgli...
    Le presentazioni a dopo ora vai al bar a prendermi un caffè per rimediare a quello rovesciato...
    ...Per poi afferrarlo per l'orecchio e strattonarlo poco più in là, in direzione del bar più vicino.
     
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    Caffè caffè caffè. Musica trotterellava verso il bar all'angolo per un caffè. La tizia non solo non si era presentata, ma non gli aveva nemmeno dato indicazioni per quale tipo di caffè prendere, quindi avrebbe optato per un caffè normale, tre bustine di zucchero da portare via e il latte nella confezione di plastica.
    «aaah, che stronza... potrebbe almeno presentarsi.. e poi che bisogno c'era di tirarmi l'orecchia? ora fa un male cane....»
    «ah si, un caffè da portare via, grazie.»
    Disse al barista. Mentre aspettava che la sua ordinazione arrivasse si girò ad osservare la tipa. Per essere carina era carina, ed anche strana... Aveva visto donne-gatto, donne-drago, sirene, arpie e chi più ne ha più ne metta. Non aveva mai visto, almeno finora, una donna lupo...
    «una bella lupacchiotta eh?»
    Capelli lunghi e coda folta, entrambi rossi con stupendi riflessi. Soprattutto se accostati a quei grandi occhioni e a quel sorriso accattivante...
    «mmmh, se non avesse un carattere di merda sarebbe un bel bocconcino...»
    Non riusciva a staccare gli occhi da quelli di lei. Anche se erano lontani riusciva a vederci benissimo, a vederla benissimo...
    «Ecco il suo caffè»
    «ah, grazie mille. Ecco qui, tenga il resto...»
    «Grazie e buona giornata»
    Musica tornò velocemente alla panchina dove la sua "padrona" lo aspettava. aah, che palle.... Non va per niente bene... e il punto focale è che può andare anche peggio. Musica sentì un nuovo brivido lungo la schiena. Quella era una pazza, si era capito.. quindi faceva cose pazze o da pazzi. Comprare un caffè era fin troppo normale. Cosa gli avrebbe fatto?
    «Cosa dovrò fare ora? aah, voglio tornare a casa!»
    Frustato? trasportare oggetti enormi? venduto come schiavo? torturato? Aperto per venderne gli organi?.... Nah, forse stava esagerando, ma tutto questo non gli impedì di fargli venire i sudori freddi e fargli accapponare la pelle... Musica aveva una fantasia un po' troppo esagerata, rendeva tutto troppo catastrofico e di dimensioni non proprio normali. Anche un piccolo evento come prendere un caffè poteva trasformarsi in un'avventura se lasciate le redini alla sua fantasia. Male male male.
    «Sono tornato Milady, ecco il suo caffè. Quanto zucchero? latte?»
    non proprio elegante, ne da vero maggiordomo. Lui era un tipo semplice, per non definirlo rozzo. Inoltre voleva solo sbrigarsi. Ah, non chiedetegli mai di fare il cameriere, vi mangerebbe le posate e se ne andrebbe con la bottiglia di vino.
     
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    Il ragazzo obbedì come un cagnolino e, dimostrando una certa emozione nel farlo, si diresse trotterellando verso il chiosco dove la ragazza aveva preso poco prima il caffé che, a causa del suo linguaggio, era sparso sul pavimento...
    Mamma mia quanto è carino...Non smetterò mai di ripetermi...
    Pensò la ragazza mentre Musica si apprestava a comprare un caffé preoccupandosi di prendere tutto l'occorrente per un ottimo caffé macchiato...
    Anche se lontani la ragazza poteva percepire lo sguardo di Musica che la squadrava da cima a piedi con un non so ché di compiacimento per la bella persona che aveva incontrato, si magari un pò scontrosa ma comunque di bell'aspetto e, forse, in fondo anche carina e simpatica...Sarebbe bastato prenderla nella maniera giusta ed il giovane Musica sarebbe stato libero dalla schiavitù...
    Dopo pochi minuti il ragazzo tornò con il caffé e con fare abbastanza da gentiluomo, le disse...
    «Sono tornato Milady, ecco il suo caffè. Quanto zucchero? latte?»
    ...Uuuuuuuh...Quanto sei carinooooooooooooo!!!!!!!
    Due bustine di zucchero...Grazie...Dolcezza...Ugh...
    ...Ora era successo l'inevitabile, senza volerlo la ragazza gli aveva fatto un complimento svelando in parte ciò che pensava...
    Merda merda merda merda...
    ...Bhé non proprio in quel momento ma in generale del ragazzo ma non vi era tempo da perdere, doveva recuperare subito...Magari inventandosi una cavolata anche la più grande al mondo andava bene ma non doveva assolutamente fargli un complimento...
    ...Cioé volevo dire...Che la dolcezza del caffé è nulla in confronto a te...No no no...Mi sono espressa male...
    Merda merda merda merda stà andando di male in peggio...
    La ragazza era nel pallone e non sapeva che fare, mentre cercava di trovare una spiegazione a quello che stava dicendo iniziava a sudare copiosamente mentre un rossore di emozione le ricopriva gradualmente il volto [+]...
    Non sapeva che fare ed ora se ne stava li seduta immobile aspettando una risposta dal ragazzo...
     
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    «...eh?»
    l'aveva appena chiamato dolcezza? Cosa cavolo era questo cambio di atteggiamento? Era una trappola? Non era possibile, non era ammissibile! Cioè... come avrebbe fatto a caratterizzarla? Doveva caratterizzarla! In questo modo avrebbe potuto sopraffare quel suo caratteraccio in qualche modo.. oddio, non era nemmeno più tanto sicuro che avesse un caratteraccio. Al momento gli sembrava davvero dolce e carina.. una vera tsundere non si sarebbe mai comportata così. Non si sarebbe mai mostrata dolce e, come si autodefinirebbe una tsundere, debole! Approvato, questa tipa non è una tsundere!
    «Milady, sarebbe possibile conoscere il vostro nome ora? Una così bella ragazza avrà certamente un nome stupendo, proprio adatto a vossia.»
    Mwahahah, fregaa~ata!
    «Arrossisci! arrossisci e fai quella faccia da cucciola! Sei molto più graziosa ed in più ti ho in pugno! ahahahah, certo che fregarla è faciiile, facile facile facile!»
    Musica rideva sotto i baffi, ci godeva a quella situazione. Pensandoci bene anche lui aveva avuto un repentino cambio di atteggiamento. Anzi.. anche più di un cambio di atteggiamento. Sinceramente gli capitava spesso, anche troppo spesso. Doveva esserci abituato ormai... Comunque si vedeva chiaramente che ormai era lui a condurre il gioco! Da vittima ora si sarebbe trasformato in carnefice! aah... finalmente sarebbe potuto tornare a casa. Farsi una birretta, vedere un po' di tv, farsi un'altra birretta.. No, beveva troppo... ma era anche così buoooona!
    «Inoltre signorina, volevo farle sapere, se non lo ritiene un'offesa, che è molto più carina quando sorride !»
    disse Musica con un largo, luccicante sorriso. Sbornia? Era ubriaco? Ormai era tutto passato! Di che vi stupite? Con Musica questo era normale! Comunque sia quella situazione lo stava esaltando proprio ! Aaaah! Quella lupacchiotta! Da un certo punto di vista iniziava a piacergli proprio... Eh si, in fondo in fondo desiderava proprio che quella situazione non finisse mai...
    «Ma cosa cavolo sto pensando? Mi sembro un certo sadico di mia conoscenza....»
     
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    «Parlato da Musica»

    Il ragazzo aveva capito tutta la situazione ed anche che, al contrario di come appariva, la ragazza era tenera e dolce e non dura e crudele come voleva apparire...
    Musica non disse tante parola ma si limitó ad un semplice...
    «...eh?»
    ...Ma quel eh era pieno di significato e lasciava nettamente capire che, anche se il ragazzo era contento del carattere che aveva ora la ragazza, non si fidava del tutto e rimaneva calato nella parte dello schiavetto ubbidiente senza strafare tirando dritto...O almeno era quello che avrebbe dovuto fare ma, purtroppo, non riuscì proprio a farlo e decise di utilizzare i sentimenti della ragazza, cioè il suo punto debole, a suo vantaggio...
    «Milady, sarebbe possibile conoscere il vostro nome ora? Una così bella ragazza avrà certamente un nome stupendo, proprio adatto a vossia...Inoltre signorina, volevo farle sapere, se non lo ritiene un'offesa, che è molto più carina quando sorride !»
    ...A quel punto Shēn decise di non rispondere subito, difatti, prese tra le mani il caffè comprato da lui e, molto lentamente ed usando il bicchiere per scaldarsi le mani, lo portó alla bocca, sorseggiando lentamente quella bevanda amara ma al tempo stesso calda e confortante che finí in pochi secondi dopodiché lo appoggió alla sua destra per poi, con fare sicuro, si avvicinó con il proprio viso al suo arrivando con le proprie labbra a pochi centimetri dall'orecchio di musica pronunciando in modo accattivante la sua presentazione...
    ...Piacere...Il mio nome é Shēn...E si sono una bella ragazza...
    ...e, alla fine della sua presentazione, leccó il lobo del ragazzo mentre uno strano e sensuale sorriso gli compariva in volto accompagnato da uno splendido rossore...
     
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    Cosa cosa cosa? La tizia.. Shēn.. o come diavolo si chiamava... ma che aveva in quella testaccia??? La situazione stava diventando più confusa che in un film di categoria Z. Più confusa che i discorsi di un politico! Così confusa che nemmeno lui, che ci era dentro, riusciva a capirci qualcosa... Cioè... Di punto in bianco salti a leccare l'orecchio del primo stronzo che ti porta un caffè???
    «E'...E'...c-cioè, non sarà mica...? Ninfomaneeee??! Una ninfomane? Ninfomane quasi tsundere? Cioè ma in che razza di situazioni mi caccio io? Se tutto quello che mi è capitato fino ad ora fosse trascritto in una novel sicuramente i lettori inizierebbero a sbattersi i gioielli su un martello o a pulirsi i denti con un criceto da quanto diventerebbe contorta la mente.... e perchè anche se sto solo pensando mi manca il fiato???»
    Disse Musica mentre la ragazza gli leccava dolcemente, dolcemente?, l'orecchio. Aah, che invid...volevo dire, ma che si mettono a fare in pubblico? Già se ti baciavi per strada con la tua ragazza eri considerato un teppista! Leccare l'orecchio non era di certo più gradito!!
    «W-waaah... S-senti, b-basta !»
    gli stava facendo solletico, insopportabile!
    «....e poi siamo in pubblico, no? Sicura di fare queste cose qui??? E fermati su una personalità cavolo! Non riesco a concentrarmi!!»
    Disse mentre prendendola per le spalle l'allontanava dal suo orecchio per poi fermarsi a guardare i suoi occhi... le sue labbra... i suoi seni... i suoi occhi... i seni... occhi...
    «... carne... kukukukuku.....»
    eeeeh, che era stato? aww, comunque se non fosse stato per il luogo pubblico la ragazza si sarebbe già ritrovata nella posizione della bilancia, che peraltro Musica voleva sperimentare da tempo, ma non era possibile. Non oggi. Non ora. cavolo... c'erano dei bambini in giro, con che cazzo di mentalità distorta dovevano crescere i ragazzini d'oggi? Non ci si lecca sulle orecchie!!! Fatelo nei posti giusti, cavolo.
     
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    «Parlato da Musica»

    La lingua che si muoveva nell'orecchio di Musica gli stava facendo parecchio solletico ed era irresistibilmente stimolante ma al tempo stesso quella sensazione dava non poco fastidio al ragazzo che esordì con un...
    «W-waaah... S-senti, b-basta !»
    ...Scostando la ragazza afferrandola per le spalle e spingendola verso lo schienale dietro di lei, tuttavia lo sguardo del ragazzo si posò prima sulle labbra focose della ragazza, per poi passare al suo seno per tornare poi sulle sue labbra e ricominciare così di nuovo il giro...
    Eh eh eh allora ti piace quello che vedi è?
    ...Pensò la ragazza mentre notava una certa espressione di gradimento sul volto di Musica che nello stesso momento sembrava essere tanto imbarazzato quanto in difficoltà che tentò di fermare dicendo...
    «W-waaah... S-senti, b-basta !»
    ...Continuando a spingerla via per le spalle cercando comunque scuse inutili intorno a se, un capro espiatorio che avrebbe convinto la ragazza a cessare le sue avances ed a comportarsi come una persona normale in mezzo alla gente circostante, quando finalmente eccola la scusa perfetta...
    «....e poi siamo in pubblico, no? Sicura di fare queste cose qui??? E fermati su una personalità cavolo! Non riesco a concentrarmi!!»
    ...Bene il piano segreto della ragazza stava riuscendo...Il ragazzo era in balia della sua bellezza e sensualità ora sarebbe bastato un piccolo accenno di esplicità e Shen sapeva esattamente che fare...
    Bene...Bene...Bene...Ed ora...Il colpo di grazia...
    ...Pensò la ragazza mentre, con fare sensuale, si avvicinò nuovamente al volto di Musica con l'intento però di dargli uno dei baci più calienti e sexy che lei abbia mai dato a qualcuno...
    Dai che ci siamo...
    ...La ragazza era alquanto eccitata ed iniziava ad inumidirsi all'idea di quello che poteva accadere in quella porzione del centro commerciale che era sotto lo sguardo dei passanti...Dei numerosi passanti le cui reazioni potevano essere migliaia...Tuttavia la ragazza, quasi per caso, si ricordò di aver acquistato poco prima delle strane pillole di cui non conosceva gli effetti...
    Chissà se questo avrà effetto...Oggi potrei provare una di queste pillole...
    Pensò la ragazza infilando una mano nella tasca toccando le pillole, mentre nel frattempo con l'altra si reggeva sulla panchina cercando di non scivolare a terra...
     
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    «C-cazzo faiiiiiii !!!! Calmati un attim-»
    La sua frase venne interrotta a metà da un bacio. Non un semplice bacio, ma uno di quelli roventi, da farti sciogliere le ossa e far gridare l'anima.
    «Una fottuta tsundere ninfomane pazza !!! Cioè... Volevo renderla sottomessa... Ma così è troppo!!!»
    Chissà perchè, però, non si discostò questa volta, ma rimase fermo. Un tronco o un sasso sarebbero stati meno rigidi di Musica in quel momento... Cosa doveva fare? Cosa non doveva fare?? Doveva fuggire? Doveva rimanere?? Cioè, già i passanti li guardavano in modo strano, con un misto tra curiosità e disprezzo. Eh si, proprio non capiva... Non era abituato a quella città, o almeno alla parte "luminosa". Troppe regole, troppe leggi, troppo buonsenso. Coloro che camminavano nella "luce" sembravano aver perso la loro umanità. Erano più robot che uomini. Si sentiva fortunato, lui, a camminare al limite, tra luce ed "ombra". Almeno la parte "buia" di Kurayami, sebbene corrotta e quant'altro, dell'umanità manteneva almeno ancora l'odore. Per quale motivo questo soliloquio? Semplice: sebbene Musica si sentisse spiazzato dalle azioni di Shēn, sebbene tentasse di rispettare le regole... Lui in fondo al cuore desiderava quel bacio. Perchè era un uomo senza regole. Perchè era un vagabondo senza meta. Perchè era semplicemente un uomo o, ancora meglio, un ragazzo con una dose straripante di ormoni!
    «Divora. Divora. Divora. Strappa le carni, mordi l'anima e assorbi il destino!»
    Rispetto a prima ora lo sentiva più chiaro, e non era un buon segno... Dopotutto... Lui non camminava solo tra ombra e luce. Sapeva di doversi trattenere, doversi controllare. Altrimenti LUI sarebbe uscito.. Ma come faceva a resistere? Quelle labbra, quel profumo, quei capelli... La sua mente si stava annebbiando... Che fosse la natura selvaggia della lupacchiotta? Che risvegliasse gli istinti sopiti? Male. Sinceramente, però, in questo momento non gliene importava niente. Al diavolo i passanti! Al diavolo i bambini! Copritegli gli occhi e tappatevi le orecchie. Lui, Musica, aveva appena passato il punto di non ritorno. E sinceramente ne era soddisfatto.
    «Al diavolo dolcezza! Ora col cavolo che mi trattengo... E stai sicura che non finirà presto! Hai risvegliato il drago ed ora te ne assumerai le conseguenze!!»
    Disse Musica guardandola negli occhi appena dopo essersi separato dalle sue carnose e morbide labbra. Perduta la sua iniziale goffaggine prese dolcemente il volto di Shēn e lo spinse verso il suo, rispondendo al focoso bacio.


     
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