[Awards] La ladra di cappelli

Gioco e Siriuke

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  1. Siriuke
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    CITAZIONE
    Prologo

    Kain giovane criminale di Kurayami si trova per i suoi loschi affari a Londra quando fa la conoscenza, suo malgrado, di Ruri una ragazza londinese molto sui generis. Durante il loro primo ed unico incontro Ruri innamoratasi a prima vista del cappello del giovane glielo ruba assai maldestramente. Kain dopo un lungo inseguimento volto alla ricerca della giovane ladra decide, pur ritrovandola, di non riprendersi l’oggetto rubato volendo sfruttare la situazione per abbordarla in una occasione più propizia. Per quanto entrambi sembrino all’apparenza due ragazzi normali, essi nascondono abilità tutt'altro che comuni: Kain ha la capacità di controllare e di interagire con qualsiasi ombra, sia essa appartenente ad un oggetto sia essa appartenente ad una vera e propria persona. Egli, infatti, riesce a prenderne il controllo dal possessore, e manipolandone la forma secondo il proprio volere, la sfrutta e la usa per i suoi scopi; Ruri, invece, è un ermafrodita che ha la capacità di nascondere all’occorrenza uno dei propri sessi. In casi particolari, però, ella non è in grado di controllare questa sua capacità finendo per rivelare comunque la sua vera natura.

    Una leggera brezza soffiava sulla città di Londra mentre il sole iniziava a far capolino dall'orizzonte,segnando l'inizio di un nuovo giorno: la città si stava animando lentamente, le strade iniziavano a riempirsi di macchine, autobus, e persone che avrebbero affrontato l'ennesima sfida quotidiana che la vita aveva in serbo per loro.
    In mezzo alla folla che percorreva la via principale della città, vi era il ragazzo dai capelli rossi al quale era stato rubato il cappello qualche giorno prima: egli camminava a testa alta, sicuro dei propri mezzi e pronto a riottenere ciò che gli era stato preso.
    Il giovane sapeva che nel pomeriggio si sarebbe svolta una grande festa all'ippodromo, la quale avrebbe attirato molte persone e tra di esse ci sarebbe stata la maldestra ladruncola che lo aveva derubato: come faceva a saperlo?
    Beh ci dovette riflettere un bel pò prima di giungere a quella conclusione: facendo qualche ricerca scoprì che a Londra, in quel genere di feste, le partecipanti sono solite indossare per l'occasione cappelli di varie forme e dimensioni ed il suo apparteneva a quella categoria.
    Perciò egli era sicuro che l'avrebbe trovata a quella festa, poco importava quanta gente ci sarebbe stata, egli desiderava ardentemente riprendere ciò che era suo, facendola pagare a quella ragazzina,con tanto di interessi.
    La sua divisa andava a ricoprire i pantaloni cerulei,avvolgendo tutto il suo fisico ben proporzionato, lasciando scoperto il volto poiché la cerniera che univa le due estremità non era tirata fino in fondo.
    I suoi capelli rossi venivano mossi appena dal vento, mentre i suoi occhi grigi puntavano oltre la gente che incrociava il suo passaggio, oltre la folla nella quale era immerso, mirando la grande costruzione in acciaio e cemento, che avrebbe ospitato la festa quel pomeriggio.
    Una volta raggiunto l'ingresso principale, Kain rimase bloccato dalla lunga fila che si era già formata nonostante fosse mattina presto: il ragazzo iniziò a guardarsi intorno notando già i bizzarri cappelli che le donne indossavano per l'occasione, senza però scorgere il suo; a quanto pare avrebbe dovuto aspettare un bel pò ma per lui non sarebbe stato un problema.
    Avrebbe fatto qualsiasi cosa per riavere il proprio cappello.


    Edited by Siriuke - 31/3/2014, 20:45
     
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  2. GiocoDiOmbre
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    Finalmente il giorno della corsa era arrivato, e per quel giorno Ruri avrebbe sfoggiato il suo particolare cappello nuovo frutto della sua sfrontata ruberia. Quanto le piaceva quell’ornamento particolare e dal sapore così orientale. Era più che sicura che provenisse da Kurayami poiché quando era stata in quel paese, ne aveva visti molti dello stesso stile, molti ma nessuno paragonabile alla leggerezza e bellezza di quello che aveva tra le mani. Era stata indecisa per giorni e giorni sul vestito più adatto da sfoggiare, e si, perché se avesse fallito con l’abbigliamento non avrebbe reso giustizia al suo meraviglioso “tesoro”. Ma dopo grande indecisione aveva optato per un abito anch’esso in stile orientale, di seta ricamato e con un lunghissimo spacco sul lato sinistro naturalmente di colore rosso bordò. Benché sul davanti fosse assai casto le meravigliose e prepotenti forme di Ruri lo riempivano in maniera sublime. Era strepitosa e sensuale anche grazie a quei sandali alla schiva color oro che ne esaltavano la grazia. Erano quasi le undici e doveva sbrigarsi poiché lei, come del resto tutte le ragazze dell’alta borghesia, era stata invitata ad un rinfresco prima delle gare più importanti della mattinata e prima della festa del pomeriggio. Ella camminava con indosso il cappello per l’immenso salone adibito a sala dei rinfreschi. Le grandi vetrate aperte direttamente sull’ippodromo e sui giardini circostanti lasciavano incantati tutti gli ospiti. Fuori nei padiglioni a sinistra si potevano intravedere i cavalli accuditi dagli stallieri, mentre in fondo proprio dirimpetto a dove si trovava lei, vi era l’ingresso dell’ippodromo. Li una calca inaudita di persone stava entrando tentando di assieparsi ai lati della pista. Il sole, velato solo da alcune nubi di passaggio, risplendeva ed emanava calore in quella mattinata di primavera, mentre le lunghe tovaglie bianche dei tavoli all’aperto svolazzavano alla lieve brezza. A dire il vero Ruri non era proprio contenta quel giorno perché il pensiero di aver rubato la attanagliava e la angustiava. Ella era una ragazza profondamente buona e il gesto sconsiderato che aveva fatto pochi giorni addietro la umiliava non poco, anche se il proprietario l’aveva in qualche modo perdonata. Ma non era ora il momento di perdersi in quei ricordi, non ora che laggiù nell’angolo più lontano vi erano ad attenderla i suoi amici. Sfoggiando un sorriso dolce e stralunato Ruri si avvicinò a loro quasi saltellando dalla gioia.
     
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  3. Siriuke
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    Dopo aver atteso più di due ore in fila all'ingresso principale, Kain riuscì finalmente ad entrare all'interno della struttura, restando colpito per un attimo della magnificenza del luogo: doveva ammettere che per essere un luogo situato vicino al centro della città,era davvero imponente come struttura; la ricerca della ladruncola non sarebbe stata facile ma aveva un piano e stava per metterlo in atto.
    La capacità di Kain di controllare ogni ombra, compresa la sua, è unica nel suo genere e si sarebbe rivelata utile nella prima fase del piano: un occhio qualunque avrebbe solamente notato il giovane dai capelli rossi camminare fra la folla ma invece, nascoste in quel suo movimento apparentemente innocuo, vi erano mosse studiate, volte a reclutare un vero e proprio esercito di ombre.
    La manica sinistra della veste di Kain sventolava liberamente poiché il braccio era attaccato al busto, tenendo l'elsa della spada, permettendo al proprio potere di manifestarsi:l'ombra ai suoi piedi era finalmente libera di poter interagire con le ombre con cui entrava in contatto e vista la moltitudine di gente presente a quella festa, la quantità di ombre era davvero elevata.
    Una volta che la propria ombra entrava in contatto, sovrapponendosi anche solo per poco, ad un'altra ombra normale, quest'ultima subiva un'alterazione, diventando anch'essa libera dai vincoli che la costringevano a seguire ogni singolo movimento della persona alla quale era legata.
    Una volta terminata la sovrapposizione, l'ombra "alterata" si sarebbe comportata proprio come quella di Kain, ossia alterando le altre ombre normali con cui si sovrapponeva, dando il via ad un effetto domino, che sarebbe culminato con la totale modificazione di tutte le ombre presenti nell'ippodromo: a Kain sarebbe bastato "contagiare" qualche decina di ombre per avere il controllo assoluto; una volta che tutte le ombre sarebbero state sotto il suo comando, sarebbe iniziata la seconda fase del piano.


    Edited by Siriuke - 31/3/2014, 20:46
     
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  4. GiocoDiOmbre
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    La sua amica Sabrina fu la prima che la vide arrivare salutandola con tranquillità. La sua chioma rossa era inconfondibile come del resto le sue forme. Ella era per così dire la migliore amica di Ruri, sempre pronta ad aiutarla in qualsiasi occasione. Quel giorno insieme a loro vi era anche Caterina altra amica e Anthony il fratello di Sabrina. Tutti erano vestiti eleganti ed anche le due ragazze indossavano cappelli stravaganti che ne esaltavano le forme.
    Sei proprio cocciuta alla fine hai indossato quell’insulso cappello.
    Sabrina non era entusiasta dell’ornamento scelto dalla sua amica, lo trovava privo di fascino e particolarmente vecchio.
    Beh…. io lo adoroooooo!!!
    Disse Ruri saltellando dalla gioia.
    E quindi… l’ho messo! Comunque siete bellissime ragazze, farete senz’altro colpo sull’intera sala.
    Disse Ruri rivolta ad entrambe. Caterina sorrise compiaciuta mentre Sabrina prese una certa arietta non proprio da grande società.
    Questo è sicuro con te vicino che scampanelli ogni secondo…
    Sbuffò ma questa volta con un mezzo sorrisetto stampato tra le labbra. Ella voleva a tutti i costi che la sua migliore amica facesse colpo sul fratello, il quale era assai riservato e taciturno. Non che non avesse ammiratrici, tutt’altro, era un ragazzo bellissimo, ma tutte quelle che lo avevano corteggiato fino ad ora avevano prima o poi finito per lasciarlo poiché aveva un carattere non proprio facile. Dunque Sabrina era convintissima che Ruri sarebbe stata perfetta per lui, nella sua mente già li vedeva felicemente affiatati e sposati.
    Non ti sembra particolarmente carino Anthony oggi? Su su vai da lui.
    L’amica le diede una gomitata di incoraggiamento che spinse Ruri quasi tra le braccia del ragazzo.
    Emm… SCUSAMI Anthony… ho inciampato…
    Quanto odiava Sabrina in certi frangenti. Possibile che ancora non aveva capito che lei non sapeva come relazionarsi al fratello? Era carino, un gran bel ragazzo ma… quando era in sua compagnia non sapeva mai cosa dire, come dirlo e soprattutto faceva una gran fatica a farlo parlare.
    Noi andiamo un momento dall’altra parte della sala voi rimanete qui che tanto ritorniamo.
    Sabrina prese sotto braccio Caterina e si dileguò talmente in fretta che ne Anthony ne Ruri poterono fermarla.
    Tranquilla Ruri… stai bene? Forse dovevi optare per delle scarpe più basse.
    Si cominciava bene… Ruri divenne immediatamente rossa e prese a balbettare visibilmente imbarazzata.
    Si… si … hai ragione.
    La biondina si morse il labbro possibile mai che quel dannato ragazzo fosse così freddo ed impassibile anche con lei? Ed ora di cosa dovevano parlare? La giornata sarebbe stata lunga e le premesse erano a dir poco intricate.
     
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  5. Siriuke
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    Dopo aver camminato fra la folla per circa venti minuti, Kain raggiunse un'area più appartata dell'edificio, rifugiandosi nelle stalle dove ,in quel momento, gli unici presenti erano i cavalli che avrebbero corso nel pomeriggio: nessuno era rimasto ad accudirli poiché era giunta l'ora di pranzo,il che fu un bene per il ragazzo che in questo modo, non avrebbe avuto scomodi testimoni di ciò che sarebbe successo dopo.
    Le ombre modificate avevano colonizzato ormai quasi tutte le aree dell'ippodromo, dalle zone intorno alla pista, fino al salone dei rinfreschi, persino all'ingresso principale, raggiungendo un numero abbastanza elevato: una volta che fu soddisfatto del numero delle ombre, egli avrebbe utilizzato un'altra peculiarità del suo potere.
    A differenza di tutte le ombre delle altre persone, quelle "corrotte" di Kain non seguivano semplicemente i movimenti della persona, esse prendevano proprio vita,sempre secondo il volere del ragazzo: assumevano qualsiasi forma e, come ogni creatura vivente, interagivano con il mondo esterno.
    Ogni stimolazione sensoriale che l'ombra percepiva, veniva trasmessa a Kain il quale, raccogliendo le informazioni trasmesse da ogni ombra in tempo reale, creò una vera e propria mappatura della zona, in costante aggiornamento: ogni essere vivente che fosse all'interno dell'edificio sarebbe stato sotto l'attento controllo del ragazzo; nessuno avrebbe potuto sfuggirgli, nessuno avrebbe avuto la possibilità di controbattere questo nemico all'apparenza invisibile ma che in realtà sarebbe stato proprio sotto gli occhi di tutti
    La mano sinistra del giovane era ancora sull'elsa della spada quando chiuse gli occhi,concentrandosi a fondo nella ricerca,mentre gli occhi di tutte le altre ombre si aprirono: la ricerca della sua preda era ufficialmente iniziata e non ci avrebbe messo molto tempo a scovarla.


    Edited by Siriuke - 31/3/2014, 20:46
     
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  6. GiocoDiOmbre
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    Anthony si era girato a osservare il salone mentre Ruri era sempre più imbarazzata ed incerta su come comportarsi.
    Cosa c’è in programma per il pomeriggio? Quando sono entrata non ho fatto in tempo a leggere il grande cartellone all’ingresso…
    Il ragazzo si girò cortesemente dalla sua parte per risponderle. Certo non era una domanda molto interessante da fare ma non poteva farci niente la testa le si era chiusa e non le venivano in mente se non insulse parole.
    Si l’ho visto, c’è la corsa del primo pomeriggio con il cavallo favorito , la caccia al tesoro nel prato antistante questo salone, il rinfresco delle quattro e il grande ballo.
    Ruri non aveva un cavaliere e le sarebbe piaciuto poter danzare con lui ma non sapeva come chiederlo, e se poi avesse pensato male? Non era nelle intenzioni della ragazza fargli credere cose strane. Proprio in quel frangente un cameriere con alcune vivande si stava avvicinando a loro, per fargli spazio Ruri si spostò lievemente a sinistra. Vuoi per la fretta vuoi per le persone vicine non si accorse di aver pestato lievemente il vestito di una signora. Quando questa si spostò Ruri perse l’equilibrio e planò letteralmente sul giovane amico posando i suoi soffici seni sul braccio sinistro di lui. Ruri non si accorse minimamente di aver provocato Anthony, non le sfiorava minimamente la piccola zucca bionda. Il giovane percependo le due soffici estremità sgranò gli occhi e la guardò con rinnovato interesse. Non aveva mai pensato a lei in quella veste, forse perché la vedeva ancora piccola. In fondo erano cresciuti insieme e poteva essere sua sorella.
    Ahhhh porca miseria ho inciampato un'alta volta oggi non è il mio giorno fortunato.

    Fai una cosa appoggiati a me va… non ti preoccupare ti accompagno dove vuoi.
    Anthony le prese il braccio e lo accostò al suo busto ancora di più, di modo che potesse continuare a sfiorarle il petto. Intendiamoci il tutto molto discretamente, così discretamente che Ruri nella sua enorme delicatezza e dolcezza non aveva capito nulla di quello che stava accadendo. Lei vedeva solo il gesto cortese di lui e la possibilità di continuare il discorso.
    Ok… anche se non c’è bisogno so camminare sui tacchi! Comunque dimmi un poco come mai sei venuto pure tu oggi? Sabrina mi aveva detto che eri impegnato.
    Era vero lui non doveva essere li quel giorno. La biondina era contentissima della svolta improvvisa: lei scortata dal più bel ragazzo della festa, come inizio era promettente.

    Edited by GiocoDiOmbre - 31/3/2014, 10:12
     
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  7. Siriuke
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    Le grandi lancette della Clock Tower si incontrarono sul dodici, facendo scattare una serie di meccanismi che si conclusero con i rintocchi della campana, i quali raggiunsero l'ippodromo: nel frattempo la maggior parte dei presenti si stava preparando a concedersi uno spuntino, nell'attesa della corsa.
    C'era chi si era portato il pranzo da casa, chi invece stava deliziando il proprio palato con il raffinato rinfresco concesso dagli organizzatori dell'evento: tutti si stavano rilassando e godendo quella splendida giornata, tranne il nostro ragazzo dai capelli rossi.
    Kain stava utilizzando i propri poteri, cercando in ogni angolo la biondina con il suo cappello, ma fino ad allora non vi era traccia di lei: aveva già esaminato le ali intorno alla pista, senza successo, perciò rimanevano le stalle e il salone dei rinfreschi.
    Decise di optare per l'ultima scelta e focalizzò la sua attenzione sulla sala piena di invitati appartenenti alle alte sfere della città: grazie al controllo di tutte le ombre dei presenti, il giovane le manipolò a distanza, facendole ricoprire ogni centimetro del pavimento, ricoprendolo con un sottile strato nero.
    Mossa alquanto rischiosa se usata in un luogo non molto affollato, poiché chiunque si sarebbe accorto del cambiamento sotto ai propri piedi, ma ,per sua fortuna, la grande quantità di persone all'interno della sala, mascherò la sua mossa: il sottile strato nero offrì a Kain una visione dal basso del salone e , tralasciando le varie sbirciatine sotto i vestiti delle avvenenti invitate, la sua attenzione fu catturata da una biondina che portava un cappello a lui famigliare.
    Era Ruri. L'aveva finalmente trovata.
    Un ghigno si manifestò sul giovane che si trovava ancora immobile in un'ala isolata dell'ippodromo, ma non sarebbe rimasto lì ancora per molto: il giovane cadde all'indietro di sua spontanea volontà e nell'istante in cui il suo corpo toccò l'ombra proiettata sul terreno, egli sprofondo in un abisso nero, la cui ombra era una diretta via d'accesso; Kain era apparentemente scomparso dalla faccia della terra ma sarebbe ricomparso non troppo lontano dalla sua precedente posizione.
    Il sottile strato nero che ricopriva tutto il pavimento si andò a comprimere vicino alla porta d'ingresso, formando un cerchio nero dal quale emerse il ragazzo, senza essere notato da nessuno: perfetto, ora si trovava nella stessa stanza in cui vi era anche Ruri; ora che la seconda fase del piano si era conclusa con esito positivo, avrebbe continuato il suo piano tanto diabolico quanto perverso.
    Ruri aveva i minuti contati.
     
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  8. GiocoDiOmbre
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    Vuoi qualche cosa da bere?
    Anthony si faceva sempre più premuroso e carino. Ruri era molto contenta ma allo stesso tempo assai perplessa. Questa era la prima volta che riusciva a scambiare con lui più di quattro parole messe in fila, ed era la primissima volta che lui le dava un minimo di retta. Che fosse tutto frutto della sua fervida fantasia? Ma no assolutamente no. Il contatto con il suo braccio era reale come era reale il calore del suo copro che ella riusciva a percepire sul suo fianco destro.
    Ma si perché no… tu cosa mi suggerisci di provare?
    Um… vediamo che ne dici di questo?
    Anthony allungò una mano e prese da un tavolino un calice con dentro un liquido giallognolo ma molto trasparente. Molto galantemente accostò il bicchiere alle labbra della ragazza invitandola a sorseggiarlo. Lui aveva uno sguardo indefinibile, o meglio era indefinibile per Ruri ma non per gli altri, i quali non potevano non notare una certa malizia ed un certo eccitamento nei gesti di lui. La biondina era impreparata a questa cosa: non si aspettava che il ragazzo la facesse bere così. Era talmente impreparata che non sapendo come dire di no aprì le labbra accostandole al bordo del bicchiere. Forse il gesto era stato troppo repentino, forse lei troppo immersa nei suoi sogni di cavalieri e dame, fatto sta che un rivolo di liquore le scivolò lungo la bocca e lungo il collo.
    Umm….. umm… scuuusss
    Ruri si scostò ed imbarazzatissima tentò di fermare la gocciolina birichina che aveva avuto tutto il tempo e la sfrontatezza di entrare nel decolté per andare a morire lungo la linea che divideva le tette.
    No no… scusami tu…
    Un sorriso piuttosto disinvolto si stampò sul viso del giovane che posato il bicchiere era ora intento ad asciugarle il volto con un fazzoletto di stoffa.
    Lascia fare a me…. Del resto è colpa mia!
    La mano calda e affusolata di lui la toccò con delicatezza e premura asciugandole le labbra e poi il collo. Mentre Anthony passava le dita sulla sua pelle lei non poteva far a meno di chiedersi il perché di tale cambiamento. Che si fosse messo d’accordo con la sorella per farle piacere? Il mistero si infittiva.
    Grrrraziee si si sei cortese, non non ti preoccupare.
    Ma no è un piacere.
    Ogni parola e gesto di Ruri aumentava in lui il desiderio di andare oltre. Lui la conosceva fin troppo bene e sapeva che qualsiasi gesto avesse fatto, anche il più lascivo, lei lo avrebbe interpretato diversamente. Era troppo ingenua per capire cosa stava pensando lui. Questa convinzione lo aveva reso ancora più audace.
    Spero che non ti abbia sporcato il grazioso vestito, sarebbe un peccato…
    Come se volesse sincerarsi spostò la mano sempre più in basso, lentamente. Ruri rimase come ipnotizzata ad osservare quelle dita aggrapparsi al seno destro. Ma no non si era bagnata così tanto.
    No, no li non c’è arrivato!! Tranquillo.
    Mentre Ruri osservava senza il minimo imbarazzo la mano di lui posata sul suo seno destro, lui stava osservando la sua espressione. Possibile che non capisse che era una provocazione? Forse avrebbe dovuto stringerlo meglio quel bel pezzo di carne soda.
     
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  9. Siriuke
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    Il ragazzo dai capelli rossi si fece largo tra gli invitati, camminando con passo tranquillo e regolare: la sua presenza attirò l'attenzione di qualche membro più anziano, diciamo che il suo viso pieno di piercing era alquanto inusuale, ma egli non sembrò preoccuparsi delle loro smorfie di disappunto; Kain puntava verso Ruri e in un attimo la raggiunse.
    La biondina era di spalle,perciò non avrebbe potuto vedere il suo arrivo, insieme ad uno sconosciuto, forse il suo fidanzato o un tizio che ci stava provando, poco importava chi fosse, il suo obiettivo non era lui e nemmeno il cappello: esatto, dopo tutta quella fatica per trovarla, Kain non era giunto lì per riprenderle il cappello, bensì per rubarle qualcosa di più intimo e personale.
    Egli aveva ancora la mano sinistra sull'elsa della spada, nascosta dalla veste nera, la sfilò leggermente dal fodero,facendo intravedere la lama nera: fu allora che attivò un'altra tecnica delle sue tecniche oscure, forse una delle più tremende.

    Risucchio dell'ombra.
    Sussurrò appena il giovane mentre la sua lama si illuminò di viola per un istante, dopo il quale l'ombra di Ruri si scosse anche se la ragazza era fisicamente immobile: in quel momento l'ombra della giovane fu letteralmente risucchiata nella spada di Kain, il quale ebbe la prontezza di rinchiuderla nel fodero assieme alla katana.
    Un sorriso malevolo si manifestò sul giovane che si voltò immediatamente, avviandosi verso la porta, proprio dove c'era ancora il cerchio oscuro che aveva usato per raggiungere la sala, rimpiazzando l'ombra di Ruri con un'altra sempre sotto i suoi comandi, per poterla tenere sotto controllo: una volta raggiunto il cerchio, così come era arrivato, il giovane svanì nel portale circolare sul pavimento, il quale si dissolse dopo il suo passaggio; il collegamento con la sala non gli sarebbe più servito.
    Una volta che il cerchio della sala fu chiuso, il giovane emerse dall'altra parte, in un'ala nascosta della struttura, con la preziosa refurtiva: fu a quel punto che sfoderò Kagenokami, liberandola finalmente dal fodero, facendole fendere l'aria.

    Molto bene...adesso vediamo un pò l'ombra della nostra cara ladruncola..
    Replicò Kain quando la spada si illuminò nuovamente di viola, questa volta rilasciando un'ombra che andò a materializzarsi di fronte al giovane: egli stava guardando l'ombra di Ruri, in tutto e per tutto simile alla giovane con l'unica eccezione che l'ombra era priva di indumenti; finalmente priva di indumenti, Kain potè finalmente ammirare le forme della ragazza, che erano molto più che generose.
    Il ghigno si estese maggiormente sul suo viso,rivelando le piccole fossette sulle guance del ragazzo, il quale si avvicinò alla figura sotto il suo controllo: avendola risucchiata con la sua spada, ella era diventata una marionetta nelle sue mani, marionetta che però manteneva un collegamento con Ruri.
    La spiegazione pratica di questo fenomeno fu fornita dal giovane nel momento in cui si posizionò dietro l'ombra della ragazza, afferrandole con decisione il seno destro con la propria mano destra: l'ombra ovviamente non avrebbe potuto provare nulla da quel semplice tocco, il suo corpo oscuro non avrebbe mutato la propria temperatura, esso sarebbe stato freddo al suo tocco. L'unico compito dell'ombra era quello di trasmettere direttamente le conseguenze dei gesti di Kain a Ruri e ciò si sarebbe manifestato con grande stupore di quest'ultima: il divertimento, per Kain, era appena incominciato.
     
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  10. GiocoDiOmbre
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    Ahhhhhhh…
    Ruri spalancò la bocca e gli occhi, Anthony aveva stretto il seno destro così forte da farla sussultare. Ma .. ma come era possibile? Eppure lei era sicura di aver visto bene: le dita di lui non si erano minimamente contratte, erano rimaste immobili! Cosa stava combinando il suo amico? Ma soprattutto perché la stava toccando così? Alzò gli occhi verso il giovane e in un batter d’occhio divenne rossa fin sulle punte delle orecchie: Anthony a sentire quel piccolo grido strozzato si era esaltato per non dire eccitato e la stava guardando più intensamente del solito. No non poteva essere … eppure… non si sentiva così da quando aveva conosciuto Shyvana in quella pozza termale a Roma. Il giovane la stava letteralmente divorando con gli occhi fin qui ci arrivava pure lei che era tonta ma proprio tanto tonta. Non potendo più resistere a quello sguardo Ruri abbassò gli occhi facendo un piccolo passo in dietro. La mano di lui non scivolò via, ma rimase li sopra il suo petto.
    Emm.. ecco… si si grazie ora penso di potermela cavare da sola.
    Si sentiva stranamente accaldata non solo in volto ma anche sulla schiena. Era come se lui l’avesse cinta da dietro e la sfiorasse impercettibilmente, eppure il giovane era di fianco e i loro corpi non erano poi così vicini. Tuttavia la sensazione era più che reale. Uno strano senso di torpore l’assalì rallentandole i gesti e i pensieri. Prima che Ruri potesse scostarsi ancora di più lui tolse la mano sorridendo disinvoltamente.
    Sei sicura? Non essere timida ti aiuto volentieri…
    Con uno strattone l’attirò più vicino a se, e senza farsi vedere dagli altri invitati allungò una mano in direzione della sua bocca iniziando a sfiorarla come se la stesse pulendo.
    Non vorrai andare in giro sporca…
    Ruri non poteva credere a quello che stava vivendo,il gesto seppur galante lasciava trasparire una lussuria inaudita, e i suoi occhi così fiammanti come a volerla spogliare non facevano che aumentare la sua ansia. Ansia che era bene tenere a freno perché in più di una occasione le aveva procurato guai. Dal suo volto traspariva sconcerto e affanno.
    Si.. no… no.. grrrrr…
    Le parole le morirono in gola perché il giovane insinuò tra le sue labbra il pollice della mano destra. Ruri si sentì soffocare e la testa prese a girare violentemente. La terra sotto i suoi piedi non era mai stata così instabile. Anthony la afferrò ancora più saldamente avvicinando il volto all’orecchio sinistro.
    Sei irresistibile vorrei leccarti tutta.

    Edited by GiocoDiOmbre - 4/4/2014, 10:28
     
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  11. Siriuke
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    La mano destra di Kain strinse con decisione il seno destro dell'ombra, lasciando affondare le dita nel corpo nero dell'ombra: tuttavia accadde qualcosa che il giovane non avrebbe previsto e che lo lasciò molto sorpreso.
    Infatti, non appena il ragazzo ebbe stretto il seno dell'ombra, quest'ultima voltò leggermente il capo verso destra, alla ricerca dell'uomo che la stava toccando:

    Mh...Sono appena stata liberata da quella stupida ragazzina e già un uomo mi sta palpando il seno....Mh...come inizio non è male...
    Replicò l'ombra con voce sensuale, passandosi poi la lingua fra le labbra carnose, o almeno così erano quelle di Ruri: una volta terminata la frase, ella si voltò verso Kain, squadrandolo dalla testa ai piedi, iniziando a posare le mani sul suo petto, avvolto dalla divisa.
    Vedo che ti sei già tolto il disturbo di privarmi dei miei abiti... sei proprio un biricchino.
    Piuttosto,chi saresti?

    Chiese sempre al ragazzo,il quale però non aveva lasciato la presa sul suo seno, nonostante l'ombra si fosse mossa senza alcun comando: la testa del giovane era leggermente confusa e piena di domande; come aveva fatto ad animarsi in quel modo? come mai lo aveva interpellato? aveva una personalità propria?
    La sua voce era molto simile a quella di Ruri, se non fosse che quella dell'ombra era molto più calda e sensuale: che avesse alcuni tratti nascosti della personalità della ragazza? C'era solamente un modo per scoprirlo e restare lì imbambolato a fissarla, non era il metodo giusto di agire.

    Io sono Kain, colui che ti ha liberato da quella ragazzina... Ho già risucchiato altre ombre in passato ma mai nessuna si era rivolta a me come hai fatto tu, perciò devo rivolgerti la tua stessa domanda: tu chi saresti?
    Chiese il giovane osservando l'ombra di fronte a lui, allontanando poi la mano dal suo prosperoso seno, attendendo una risposta dalla sua interlocutrice:
    Oh! Sei stato tu a liberarmi? Allora ti devo un grosso favore! Non ne potevo più di stare a guardare cosa combinava quella svampita.... Comunque io sono Irur, lieta di conoscerti....molto lieta..
    Commentò l'ombra iniziando a sbirciare attraverso la leggera apertura della divisa del giovane, scrutando qualche dettaglio del suo fisico curato:
    Dunque sono la tua prima vera Ombra? Beh devi sapere che ci sono diversi tipi di ombre che si distinguono in base all'oggetto o alla persona a cui sono legati: le ombre generate da semplici oggetti e da umani privi di alcun potere si manifestano in ombre che hai già controllato, quelle invece appartenenti a persone dotate di un potere sono come me...
    Continuò Irur iniziando a portare una mano sulla zip della divisa iniziando ad abbassarla lentamente, mantenendo lo sguardo fisso sul giovane che la stava ascoltando attentamente, lasciandola libera di fare ciò che voleva: la faccenda si stava facendo sempre più interessante.
    Capisco... dunque quella ragazzina ha un potere? E in che cosa consiste?
    Chiese Kain sempre più curioso di raccogliere altre informazioni da Irur, la sola idea di interagire completamente con un'ombra lo eccitava molto ed anche lo sguardo che gli rifilava l'ombra aiutava ad accelerare il suo stato di eccitazione.
    Oh mio caro, come sei impaziente....Commentò Irur lievemente divertita:Non lo vuoi scoprire con le sole tue forze?
    Concluse l'ombra portando l'indice della mano sinistra fra le labbra del giovane, percorrendone lentamente il contorno e osservandolo con molta attenzione: quella era una provocazione bella e buona ma Kain non si sarebbe affatto tirato indietro; la giornata si rivelava sempre più ricca di sorprese.
     
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  12. GiocoDiOmbre
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    Ruri non si era mai sentita così. Non solo aveva uno strano torpore in corpo ma percepiva delle sensazioni stranissime. Mentre Anthony le sussurrava quelle parole una piccola fitta al basso ventre la fece sussultare. Voleva leccarla, voleva posare la sua lingua contro la sua pelle. Come poteva essere? Ruri cercò con lo sguardo le sue amiche senza tuttavia riuscire ad inquadrarle in quella massa di invitati. Non sapeva che fare e cosa rispondergli. Lui era un bellissimo ragazzo e se fossero stati in un contesto diverso forse si sarebbe pure lasciata andare, ma li in mezzo a tutti e poi così senza preavviso non era pensabile. La testa prese a far male. Forse la tensione forse l’eccitazione a mala pena soffocata, forse le strane sensazioni che provenivano da dentro di lei. Non sapeva spiegarselo. Era stralunata e gli occhi rossi stavano a testimoniare ciò. Ma lui non voleva desistere e con garbata risolutezza la trascinò per pochi passi esattamente dietro una delle grandi tende che coprivano le vetrate. Lei non poté opporre nessuna resistenza ne fisica ne verbale, la situazione troppo complicata e difficile da gestire non le era ancora del tutto chiara. Anthony ora che l’aveva portata in un luogo più appartato si sarebbe liberato di ogni incertezza. La voleva e non avrebbe preso in considerazione un eventuale no. Sapeva da sua sorella che Ruri non era vergine quindi poteva possederla anche in quel momento senza troppi complimenti. Per accendere la sua compagna aveva fatto scivolare una mano dietro la nuca e afferrati i capelli avvicinò il suo volto posando impercettibilmente le labbra su quelle di lei.
    Mi hai fatto eccitare ed ora devi rimediare…
    La voce profonda e carica di sensualità era come un coltello che affondava in una ferita sanguinante.
    Che… che… stai dicendo… torniamo in mezzo al salone…
    Le tende bianchissime si muovevano con il vento e li circondavano avvolgendoli completamente isolandoli irrealmente. Ma qualsiasi movimento inconsulto, qualsiasi sussurrò più accentuato avrebbe potuto rivelarli agli occhi di tutti. La voce di Ruri tremante e più flebile che mai era un invito irresistibile come I seni grandi e soffici schiacciati contro il petto del giovane. Mentre era così avvinghiata si sentì eccitare ancora di più ed una strana voglia di toccarlo e di aprirgli la camicia la invase. Che succedeva? Aiuto, voleva gridare e scappare il più presto possibile.
    Ahhh….
    Dalle labbra socchiuse le uscì un piccolo gridolino di eccitazione. Il ragazzo vedendo e udendo ciò, sorrise divertito e prese a leccarle il collo pensando che fosse tutto merito suo e del suo charm. Perché provava quello strano desiderio? Non solo non gli era mai capitato ma era come se qualcosa di profondo e inconscio si fosse impossessato di lei. Le mani scivolarono lungo il petto del giovane e senza accorgersene iniziò a sbottonarlo: prima uno poi l’altro… piano piano fino ad aprirgli completamente tutta la camicia. Ruri sgranò gli occhi terrorizzata: lo desiderava e allo stesso tempo lo negava. Si era forse sdoppiata la sua personalità?
    Giuro… giuro… io non volevo… giorooooooo…ahhhhhhhhhh….
    Anthony sorrise non pensava minimamente che sarebbe stato così facile conquistarla.
    Lasciati andare lo so che mi desideri…
    Insinuò la mano destra sotto il vestito lasciandola scivolare lungo la coscia fino a risalire sui glutei. Ruri portava una bellissima lingeria bianca e viola. Con abilità estrema Anthony la scostò insinuando una mano tra le natiche attirandola ancora di più a se.
    Ahhhh…. Ferrrmo…
     
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  13. Siriuke
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    La cerniera della divisa scese lentamente guidata dalla mano di Irur, raggiungendo l'addome del giovane, rivelando ciò che indossava sotto di essa ( una maglietta grigia attillata), deliziando la vista dell'ombra: i suoi occhi si posarono prima sul fisico di Kain poi essi risalirono, tornando ad ammirare i suoi grandi occhi grigi.
    Mh...si si, con te ci sarà da divertirsi.
    Commentò maliziosamente Irur, abbassando completamente la zip della divisa, iniziando ad accarezzare il corpo del giovane, partendo dall'addome, scivolando poi verso il basso, all'altezza del cavallo dei pantaloni: lì ella avrebbe riscontrato un certo rigonfiamento, dovuto al fatto che era nuda di fronte a lui.
    Egli infatti,di fronte alle forme prosperose di Irur, si era già eccitato, se poi ci aggiungiamo il fatto che quell'ombra lo stava provocando in maniera eccelsa, era comprensibile che il ragazzo avesse già un erezione in corso: nonostante il suo membro fosse racchiuso dai pantaloni e dai boxer neri, egli percepì molto bene la mano che accarezzò la sua protuberanza.

    Mh... Vedo che qui qualcuno è felice di vedermi.
    Commentò nuovamente Irur, aggiungendo poi una risata divertita mentre l'indice della mano sinistra continuava a solcare la labbra sottili del ragazzo: l'ombra era davvero soddisfatta della situazione che si stava creando in quel frangente, poiché quella era la prima volta che partecipava attivamente, mentre prima era stata costretta ad osservare come una spettatrice le performance di Ruri.
    La mano dell'ombra si fece sentire sul membro del ragazzo, iniziando a percorrerlo per tutta la sua lunghezza e doveva ammettere, che il giovane era ben piazzato: nel mentre, Kain osservava la scena e sorrideva divertito,guardando Irur negli occhi.

    Eh si... diciamo che gli hai fatto una piacevolissima sorpresa. Vuoi andare a salutarlo?
    Aggiunse il giovane,aprendo poi le labbra leggermente, andando successivamente a risucchiare il suo indice dentro la bocca, serrandolo poi con le labbra e iniziando ad avvolgerlo con la lingua: Kain non era il tipo da subire passivamente le attenzioni di Irur ed infatti si sarebbe fatto valere, replicando alle provocazioni dell'ombra a modo suo; a quanto pare anche lei apprezzava lo spirito del giovane, sorridendo anch'ella al suo gesto.
    Mh.. era quello che avevo intenzione di fare.
    Replicò l'ombra dopo aver tirato indietro l'indice sinistro, liberandolo dalla morsa delle sue labbra, andando poi a chinarsi, mettendosi in ginocchio di fronte al giovane: una volta in posizione, ella andò ad afferrare sia i pantaloni che i boxer, insinuando le dita fra gli indumenti ed il bacino del giovane, abbassandoli in un colpo solo; finalmente l'erezione di Kain era libera dagli indumenti che iniziavano a stragli stretti.
    Irur non perse tempo ed afferrò subito con la mano destra il membro del giovane,iniziando a muoverla per tutta la sua lunghezza, sorridendo nel sentirlo pulsare al suo tocco: ella si passò la lingua fra le labbra, guardando il sesso del ragazzo, rivolgendogli poi uno sguardo compiaciuto.
     
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  14. GiocoDiOmbre
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    No… no… ahhhh
    Ruri era sempre più confusa e preoccupata. La mano di Anthony lasciva e prepotente si stava insinuando verso la sua intimità gettandola nel panico più totale. Senza volerlo si stava eccitando. In aggiunta aveva degli strani desideri e altrettanto strane sensazioni. Voleva perdersi nei suoi magnifici occhi grigi, desiderava toccarlo. Occhi grigi ipnotici…!!?
    Nooooooo….
    Ruri diede uno strattone dimenandosi e riuscendo a liberarsi dalla sua presa. Anthony non aveva gli occhi grigi. Presa dal panico più totale scostò la tenda e si diresse correndo fuori sul patio adiacente al salone. Aveva sentito le mani di lui scivolarle lungo la schiena ma per fortuna non aveva fatto in tempo a riprenderla. Scese di corsa la lunghissima e bellissima scalinata di marmo e si ritrovò nel prato immersa in una folla festosa e chiassosa. Si voltò per vedere se il giovane le seguisse, ma nessuno era uscito dal salone, nessuno all’infuori di lei. Perché aveva questi desideri? Perché sentiva come un fuoco ardere dentro di lei? Perché voleva toccarlo tra le gambe? Tutte domande inspiegabili come era inspiegabile quella sensazione di essere osservata. La biondina si rifugiò in un punto abbastanza isolato, in lontananza si vedeva la pista e la folla enorme, lei invece era molto più in dietro a ridosso di un piccolo patio rettangolare in mezzo al giardino. Al centro vi era una panchina e sentendosi spossata ella si sedette togliendosi il cappello e posandolo accanto a lei. Era affannata e molto preoccupata, voleva le sue amiche, voleva in particolar modo Sabrina per raccontarle tutto o quasi. Aveva un disperato bisogno di certezze. Mentre era seduta quella sensazione di torpore e di eccitazione prese nuovamente ad avvolgerla, percepì più che distintamente un lieve calore provenire dall’indice della mano sinistra. Portò la mano verso gli occhi per osservarla. Tremava così tanto che non avrebbe neanche potuto afferrare una penna. Un piccolo dolore come una puntura proprio sul polpastrello. Spalancò gli occhi mentre si portava la mano destra alla bocca per bloccare un grido di disperazione. Stava diventando pazza! Pazza! Era come se qualcuno le stesse succhiando il dito, esattamente la stessa sensazione di bagnato e di pressione. E quel desiderio insopprimibile di… di prenderlo in bocca.
     
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  15. Siriuke
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    La mano destra di Irur continuava a percorrere l'erezione di Kain lentamente, osservandolo dal basso con quegli occhi che trasmettevano pensieri tutt'altro che casti: lo sguardo dell'ombra poi si posò sul suo "amichetto" e un grande sorriso si manifesto sul suo volto.
    Ciao carino...
    Lo salutò passandosi poi la lingua fra le labbra, mentre si avvicinava sempre più al suo membro: una volta che fu abbastanza vicina, ella tirò fuori la lingua, andando a rotearla intorno alla corona del glande, eseguendo un movimento continuo e circolare,andando a sfiorare il frenulo e raggiungendo l'orifizio uretrale, il quale finì stimolato dalla sua abile lingua.
    Una volta terminata questa piacevole tortura, l'ombra che lo aveva fissato negli occhi durante tutto il procedimento, ora avrebbe accolto tutta la sua virilità nella bocca, facendola scivolare sulla propria lingua, serrando poi le labbra alla base del membro.
    Ovviamente il ragazzo dai capelli rossi apprezzò molto il servizietto che gli stava offrendo Irur e ,mentre la testa dell'ombra si muoveva avanti e indietro, facendo entrare ed uscire il suo sesso, egli portò entrambe le mani sul capo di Irur,insinuandole tra i capelli, accompagnando i suoi movimenti.
    Doveva ammetterlo,quell'ombra ci sapeva davvero fare: chissà, forse aveva imparato osservando Ruri all'opera?
    Il solo pensiero lo eccitava maggiormente mentre il membro continuava a scivolare nel palato di Irur, la quale si impegnava a fondo per fornire maggior piacere al giovane: i movimenti della sua testa si fecero sempre più rapidi, le labbra percorrevano rapide tutto il membro, raggiungendo ad intervalli sempre più ristretti la base della sua virilità.
    Chissà in tutto ciò come si sentiva la nostra cara ladruncola?
     
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47 replies since 26/3/2014, 21:10   865 views
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