Murkoph White

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    E a chi si aspettava una gnocca... *prrr*
    Non è il solito figone, ma spero che le ragazze apprezzino comunque. Mi ero stancata di vedere PG femminili in ogni dove. Anche noi meritiamo un po' di muscoli! :riot:

    *Click sulle immagini per visualizzarle a grandezza originale.


    Intervista col...vampiro(?)
    s0E48B6
    Nome: Murkoph
    Cognome: Da un po' di tempo a questa parte ha iniziato a utilizzare ''White'', perché lo fa sorridere l'ironia racchiusa in una così candida parola se associata a lui. C'è da dire, comunque, che al principio ne avesse un altro... peccato abbia dimenticato quale fosse.
    Soprannome: L'hanno chiamato in tanti modi... ''demone'', ''demonio'', ''mostro''... in così tante lingue diverse che gli verrebbe difficile elencarle tutte. Comunque sia, ''Oeil de Satan'', pronunciato da una nonnina francese tutto pepe almeno un secolo fa, è stato quello a farlo sorridere di più.
    Età: Suppone ne possa dimostrare sulla trentina, mentre in realtà dovrebbe averne... troppi. Decisamente troppi. Tanti che il suo cadavere inizia a puzzare. (300 circa)
    Allineamento: Caotico... buono? Non si reputa certo uno stinco di santo... dopotutto ha ucciso e continua a uccidere in modi orrendi parecchie ''persone'' (se così si possono definire i pezzi di sterco che è solito eliminare) ma non crede neppure di essere il peggiore dei bastardi. Diciamo che, il giorno in cui sarà sbagliato ripulire il mondo dalla spazzatura, potrà vergognarsi di ciò che è, fino ad allora... sbranerà con gusto chi lo merita, e risparmierà i presunti innocenti finché avranno la decenza di tenersi lontano da lui quando la sete lo assale. Consideratevi avvisati.
    Orientamento sessuale: Per via della sua "maledizione" è capitato (e capita, sfortunatamente) che abbia dovuto accoppiarsi con uomini, ma preferisce chiarire una cosa: gli piacciono le donne. Le belle donne. E tutti gli individui di sesso maschile che hanno osato avvicinarsi al suo didietro, quale che fosse la sua forma apparente, sono finiti male. Incredibilmente male.
    Razza: Tecnicamente è uno zombie, ma c'è da dire che prima di morire è stato un vampiro, e tuttora presenta abitudine tipiche di questa razza, come il preferire l'ombra alla luce del sole, o l'uccidere spesso le proprie "vittime" prosciugandole interamente prima di mangiarne la carne.

    Molti sottovalutano questa singolare razza, in realtà c'è poco da scherzare. Gli zombie sono creature sprovviste della propria anima, perduta oramai nell'aldilà, tuttavia i loro corpi sono stati riportati in vita e si ritrovano ad una sorta di immortalità forzata. Con questo passaggio non si intende che gli Zombie non hanno energia, poiché frutto dell'anima, semplicemente non sempre i corpi degli zombie sono gli stessi che quell'anima aveva, ma nessuno vieta che la giusta anima possa essere ricollocata nel suo stesso corpo morto. Non possono morire nemmeno di fronte alle ferite più gravi, a meno che non subiscano ferite critiche come la disintegrazione, tuttavia alcuni danni possono renderli inoffensivi come tagliar loro tutti gli arti. Tuttavia i loro corpi risultano più fragili di quelli degli umani (anche se non di molto), sono insensibili al dolore e non hanno bisogno di respirare ma devono comunque rinnovare le loro cellule, è questo che impedisce loro di vivere sott'acqua. ATTENZIONE: L'insensibilità degli zombie e le loro fattezze dipendono dal metodo in cui vengono riportati in vita. Questa operazione può essere così ben fatta che uno zombie può a stento mostrare i segni della morte come le cicatrici, oppure essere così mal ridotto da dare l'idea di non potersi tenere in piedi. Quindi uno zombie può avere il sistema nervoso danneggiato al punto da non sentire nulla, malfunzionamenti corporei, oppure può essere praticamente identico ad un essere umano. Questo non preclude i poteri a base di sangue dei PG zombie né la possibilità di essere contaminati da poteri a base di veleno o qualsiasi altro genere di malus o infezione, compresi danni neurali e simili.
    Conseguenze razziali:
    - Immortalità
    - Insensibilità al dolore e incapacità di perdere la concentrazione (pertanto la rigenerazione energetica non può essere arrestata dalle ferite subite).
    - Capacità di riattaccare gli arti e parti del corpo perdute recuperandole. Questo non è possibile se le due estremità sono pesantemente danneggiate.
    - Capacità di continuare a combattere anche con pesanti danni strutturali, il corpo si muove anche senza necessità di legami neurali, muscoli o ossa integre. Questo vuol dire che un arto può muoversi anche rimanendo dislocato dal corpo. L'unico modo per fermare uno Zombie è privarlo del suo cuore, che non lo uccide ma interrompe i suoi legami energetici, oppure danneggiare il suo cervello, che ancora non lo uccide ma gli impedisce di pensare lucidamente.
    - L'abilità fisica Shell è sempre ridotta di 1 (mai meno di 1).
    Poteri Preclusi: Dominio, Pilota, Armagus.


    rFxyYOu


    Poteri: Non sa con esattezza come sia entrato in possesso della sua capacità, dopotutto non ha un ricordo vivido di ciò che era in passato, né ha mai saputo come sia diventato ciò che è tuttora. L'unica cosa che ricorda molto bene è il come sia entrato in possesso della gemma scarlatta che ora è incastonata sul suo inseparabile pugnale, e che sembra la fonte dei suoi "poteri". La sua salvezza, come la sua maledizione...
    Da quel giorno la sua natura è cambiata, il mostro che è stato per così breve tempo si è trasformato in un altro tipo di mostro, e ha ottenuto delle strane capacità di mutazione. L'abilità di Murkoph consiste per l'appunto in una modifica dell'aspetto: vi guarderà una volta e potrà riprodurre la vostra forma nel dettaglio, ascolterà la vostra voce e anche quella sarà sua, indelebilmente impressa nella sua memoria. Può prendere la forma di chiunque, indossare mille maschere e mille costumi, purché abbia la possibilità di studiare la figura che deve riprodurre interamente, anche una sola volta.
    Ad oggi, la forma che gli è più semplice prendere è quella del vampiro che lo trasformò: Lilith (Pillola Oldschool), poiché conosce il suo corpo e il suo viso come quelli di nessun altro.
    Ciò che non può fare, è riprodurre oggetti inanimati che non facciano parte della figura stessa che osserva. Può ad esempio riprodurre una figura così come la vede, vestiti addosso compresi (o meno, qualora non vi fossero) ma non potrebbe riprodurre un'arma o un oggetto anche se questa li tenesse in mano. Il suo potere si limita in sintesi a imitare alla perfezione l'aspetto altrui, che sia di un umano, un mostro o un animale persino... ma nulla più di questo.
    D'altro canto, per quel che gli riguarda, si rivela utile comunque... ma questa è un'altra storia.

    Identità rubate:
    -
    -
    -
    -
    -
    NB: Col consenso dei partner di role, la lista verrà aggiornata ad ogni giocata con PG e PNG incontrati.

    SFW2JAy



    rcasKXd
    Descrizione fisica: Non si può certo dire che Murkoph abbia un aspetto rassicurante, né molte attrattive. Certo, ha un fisico possente e allenato... un peso ideale distribuito in un metro e novantaquattro d'altezza, spalle larghe, pettorali gonfi, un addome delineato da un accenno di ''tartaruga'' (e non rovesciata) e persino glutei e gambe scultorei, ma tutto ciò passa facilmente in secondo piano sotto alle innumerevoli quanto grottesche cicatrici, o al colore bluastro della pelle, in netto contrasto col biondo scuro dei suoi capelli o il rosso vivo dei suoi occhi. Occhi penetranti, capaci di mettere sotto pressione chiunque, persino l'uomo dai nervi più saldi.
    Murkoph non è fatto per ''acchiappare'', insomma, ma del resto si mostra di rado con la sua vera forma, quindi dal canto suo non se ne fa un grosso problema. Per questo i pochi che hanno possibilità di vedere la sua vera faccia, potrebbero notare sul suo viso un sorriso spensierato, di denti stranamente bianchi, dai canini incredibilmente pronunciati. Murkoph sorride spesso, infatti: sorride quando parla con una donna, sorride quando uccide, sorride quando sta da solo e pensa a qualcosa di buffo... sorride e basta. Smette di sorridere solo quando è arrabbiato, e forse nemmeno a quel punto.
    Ha un viso espressivo, che conserva ancora lineamenti attraenti, nonostante gli anni vissuti e la pelle in parte rovinata. Tiene dacché ha ricordo un pizzetto folto sul mento, che gli dona un aspetto particolare insieme ai piercing che gli ornano l'orecchio sinistro. I suoi capelli sono morbidi, al di là di ogni aspettativa, tenuti lunghi sino alle spalle, con riccioli ribelli e dorati al sole, che stonano parecchio con il complesso della sua figura. Figura resa ancora più grottesca dall'abbigliamento tipico: un impermeabile nero logoro e strappato in più punti, dei ''guanti'' composti da bende rovinate, un paio di jeans attillati grigi (strappati anch'essi) e dei grossi anfibi scuri dai lacci rossi.
    Particolarità: Come gli umani hanno bisogno di nutrirsi, sebbene molti zombie non siano obbligati a farlo, la carne e il sangue sono per Murkoph delle necessità. Se capita infatti che l'uomo non riesca a cibarsene per più di una settimana, il suo aspetto comincia a decadere, sciupandosi e perdendo persino quella parvenza di umanità mantenuta nei lineamenti e nel fisico delineato. In questo stato, il suo aspetto appare molto più grottesco e inquietante.

    Descrizione psicologica: Definire Murkoph ''strano'' sarebbe fargli un enorme complimento. Persino lui non saprebbe descriversi al meglio, forse proprio perché è così enigmatico da non comprendersi appieno neppure da solo. Il fatto è che, come direbbe lui: ha tanti di quei difetti che elencarli tutti gli procurerebbe un enorme emicrania... se solo potesse averne una.
    Innanzitutto... è folle, sebbene la maggior parte del tempo quasi non si noti. Folle per tanti diversi aspetti e motivi.
    Ad esempio, prova piacere nell'uccidere, nella vendetta, nella tortura... ma solo se sotto agli artigli ha individui crudeli e ben più ''mostri'' di lui. Vorrebbe veder soffrire ogni assassino, ma continua a esserlo a propria volta. Come se non bastasse, si porta dietro uno stupido topo e lo considera il suo migliore amico, parlandoci con la convinzione di venir capito. Tra le altre cose, spesso sente voci e vede cose che sono solo nella sua testa. Dice di voler star solo, ma poi canta a squarciagola sperando di attirare l'attenzione. Odia la solitudine, ma disprezza altrettanto la compagnia. E poi... disprezza e allontana le donne, ma rimangono comunque l'unica cosa che insegue, sempre.
    Infine è pigro...tanto che se il Signore gli facesse il favore di levarlo di torno una volta per tutte dal mondo di feccia in cui vive, si ritroverebbe probabilmente a rincorrere una stupida bandiera circondato da stupidi mosconi affondando nel suo stesso stupido sangue. Il che di per sé è un controsenso, dal momento che nonostante tutto si sbatte sempre per i casi a cui indaga, e per fare "giustizia". È incoerente, così incoerente da accorgersene da solo e prendersi in giro piuttosto spesso. Incoerente per gli stessi motivi che lo rendono folle e lo spingono nonostante tutto a continuare imperterrito - ormai da secoli - a rincorrere la conoscenza, il contatto col prossimo... la pace che sa non arriverà mai. E forse è proprio questo, a muoverlo: punisce i crudeli e aiuta il prossimo per sentirsi meno crudele a propria volta, per cercare uno scopo che non lo faccia sentire del tutto un mostro, che possa farlo sentire ancora ''vivo''... anche se di vivo non ha più nulla.
    E infine -forse- ci sono dei pregi, ma lui non si prende mai la briga di mostrarli, come del resto non mostra molto neppure il resto, nascosto continuamente dietro sorrisi canzonatori e ironia. Dopotutto: ciò che gli riesce meglio è risolvere misteri... proprio perché per primo è bravo a crearne.

    Altri segni caratteristici "random":

    - Il suo corpo da zombie funziona in un modo ben preciso, e lui stesso non sa se attribuire la cosa a una maledizione di Lilith o che altro. Appena nutrito, sembra quasi che il suo fisico riacquisti la vitalità persa: il colorito si schiarisce leggermente, passando dal bluastro cadaverico al bianco panna, le sensazioni si fanno quasi umane, il dolore si fa sentire, i sapori, il tatto e il piacere ritornano chiari come un tempo. Questo status dura le 24 ore dopo il pasto, poi scema via via. Quando la "decomposizione" inizia di nuovo (dopo una settimana) sente a malapena il dolore, poco il piacere (salvo aiuti "esterni", come pillole magiche etc.) e quasi niente al tatto. Salivazione, sudorazione, lacrimazione scemano con tutto questo, fino ad arrivare alla cessazione. Dopo 3 settime le sensazioni sono svanite tutte, persino il tatto. La pelle si screpola, comincia a puzzare, e il viso a deformarsi. Murkoph sembra invecchiare in una volta sola, finché anche i capelli si spengono, passando dal biondo scuro al grigio/bianco argenteo. Qui è il caso che lo zombie mangi, o diventa una qualcosa di mostruoso, con la sete e la fame di un vampiro, ma l'aspetto di un cadavere ancora "fresco" e quindi in grado di muoversi. A volte per rallentare il processo si nutre di animali vivi, ma questo non serve a molto. È come se il suo corpo avesse bisogno del sangue e della carne per vivere. Ha le caratteristiche fisiche di uno zombie ma la maledizione del vampiro che è stato per quel breve mese è rimasta indelebile nel suo essere.

    - Nonostante le apparenze, ha anche lui qualche hobby. Il primo su tutti è sicuramente quello per la musica. Negli anni ha avuto modo di imparare a suonare parecchi strumenti, ma predilige quelli "a corda", con una particolare propensione alla chitarra. Ne ha una "classica" recuperata tempo fa, e la custodisce gelosamente. Un tempo amava l'opera e dunque le composizioni classiche, ma con i secoli ha imparato ad apprezzare anche la musica "attuale", avvicinandosi a generi "cupi", come il Doom metal, il Funeral doom metal e altri stili affini. Per questo lo si può trovare spesso a suonare e cantare in solitudine in luoghi pubblici, fingendosi un barbone in cerca di qualche spicciolo. In verità lo fa solo per stesso. La musica lo aiuta a pensare, a distrarsi, e a volte semplicemente a sfogarsi.

    - È un "gentiluomo" di altri tempi. Ha cercato in tutti i modi di uniformarsi alla società attuale (da qui i gusti musicali, l'abbigliamenti e i piercing vari) ma alle volte può sembrare comunque "rimasto indietro". Gli scappano spesso e volentieri termini ormai in disuso, e quasi mai si lascia andare alla volgarità, se non nella sua lingua madre, o comunque durante momenti in cui non si trova nel pieno delle proprie facoltà mentali. Questo accade quando non mangia da giorni (il limite di sopportazione del suo organismo è circa un mese, ma già dopo una settimana la decomposizione inizia a farsi sentire), e in questi casi -volente o nolente- torna in parte ad essere il mostro di un tempo, sebbene di rado sia disposto a lasciare che il suo fisico raggiunga tale limite. Tende poi a lasciarsi andare durante la passione, in modo quasi "umano". Lui se ne biasima molto. Ma del resto, chi altri potrebbe farlo al giorno d'oggi?

    - Sebbene non lo ammetta volentieri, subisce ben più il fascino innocente delle ragazze giovani, rispetto a quello di donne fatte e finite. Forse perché in cuor suo, qualcosa è rimasto attaccato alla figura di Lilith, che ai suoi tempi dimostrava appena diciassette anni. I suoi gusti in campo femminile sono molto influenzati da questo. Predilige forme contenute a quelle prorompenti, e figure minute a donnone dall'aspetto maturo. Questo non fa comunque di lui un "lolicon", o un pervertito, o almeno così gli piace pensare. Non toccherebbe mai ragazze troppo giovani, e anzi, se proprio deve cedere al desiderio, cerca di farlo con creature non umane, che non abbiano troppa differenza d'età con lui. Un altro dei suoi inconsueti modi di cercare di fare "la cosa giusta". Nei limiti della sua natura mostruosa e della sa contorta incoerenza, ovviamente.

    sTjI4CZ


    Circa 300 anni fa e poco più... era umano. Un neonato sano e forte, nato però in una famiglia londinese piuttosto disgraziata. La madre morì dandolo alla luce e il padre, troppo disperato per decidere di crescere un figlio da solo, finì con l'abbandonarlo al suo destino, vendendolo a un signorotto per poche monete.
    Murkoph White crebbe così come stalliere, vivendo per ben 28 anni una vita miserabile al servizio di una famiglia di cui ormai ha persino scordato il nome, desideroso soltanto di potersi un giorno riscattare... finché non incontrò lei.
    Lei, era una nobile ragazza francese dalla bellezza più disarmante che avesse mai avuto il piacere di ammirare, figlia di chissà quale altolocata famiglia, in visita alla tenuta dei suoi ''padroni'' per un'estate... L'estate più brutta della sua vita.
    Si dice che essere innamorati possa portarti un attimo prima a toccare il cielo con un dito, e l'attimo successivo a sprofondare nella disperazione, e Murkoph - quell'anno - scoprì che la disperazione aveva un viso dolce, l'aspetto di un angelo... ma occhi capaci di strapparti tutto, persino l'anima, e non lasciarti neppure un cuore palpitante nel petto.

    Lilith, si chiamava. Diciassette anni, dichiarava di avere. E lui era troppo grande per lei, e dannatamente troppo in basso nella scala sociale per poter anche solo sperare di rivolgerle la parola. Eppure, la prima volta che quegli splendidi occhioni azzurri si erano specchiati nei suoi - comunemente castani - a lui era parso di veder accendersi in essi una luce indecifrabile che l'aveva portato a pensare - per un motivo che neppure lui si spiegava - che anche lei lo desiderava. Così si era ritrovato in breve immerso in una storia d'amore segreta, immorale... eppure meravigliosa.
    Alla fine di quell'estate - senza aver idea di come ciò fosse stato possibile - aveva lasciato la tenuta a bordo della carrozza di Lilith e della sua famiglia, per poi trasferirsi in Francia, iniziando così a ''servire'' la ragazza, non più solamente in ambito intimo, ma prendendosi cura della sua scuderia. Aveva passato mesi felici a quel punto, di quello che lui considerava amore, beandosi del corpo più bello che avesse mai avuto modo di toccare. Poi, dopo quel breve Paradiso: ecco giungere l'Inferno. Lilith si rivelò per quello che era: un mostro. E tutto ciò che lui aveva creduto essere amore, come la ragazza gli spiegò, in realtà era stato solo un capriccio dato dal fatto che un essere egoista e insensato com'era lei, raramente trovava uomini che l'attraessero per un motivo che non fosse il loro sangue... e lui semplicemente si era ritrovato nella sfortunatissima situazione di essere uno dei pochi a farlo. Peccato l'avesse già stancata. Sei mesi d'amore per lei erano così tanti... e da tempo oramai aveva desiderato lasciare la Francia, così... perché non sfruttare lui per darsi modo di evadere? Lasciare una posizione come la sua come niente fosse non era una soluzione accettabile, né divertente... ma inscenare la propria morte rovinando al contempo la vita del giocattolo che l'aveva così piacevolmente divertita, a quanto pareva era la soluzione ideale per una mente malata come la sua. Così Murkoph diventò un vampiro, senza che un omone grande e grosso com'era potesse far nulla dinanzi alla forza di un mostro come Lilith. Poi, per un intero mese, ogni giorno un membro della grande tenuta venne ferito e portato dinanzi a lui... e la sete (dopo un'incredibile forza di volontà che l'aveva fatto resistere per un'intera settimana senza bere) fece il resto.
    Nonostante la sua memoria sia sempre stata meramente fotografica e poco adatta per fargli rammentare eventi, nomi, sensazioni... ricorda quel mese ancora oggi, come se non fosse accaduto secoli or sono. Le grida, le donne, le bambine, i giovani uomini e persino i vecchi... tutti coloro che uccise senza potersi contenere. Poi ricorda lei: lei che lo guardava con quel sorriso negli occhi, lei che ogni giorno lo spingeva a prenderla intontito com'era dal suo sapore, dal suo odore, dal potere che aveva acquisito su di lui nel trasformarlo in un mostro... e poi - il trentesimo giorno - lei che gli infilava un coltello nel petto, lui che non riusciva più a muovere un solo muscolo, paralizzato ma non svenuto o morto.
    E infine... le guardie, il vociferare, gli sguardi e le grida d'orrore, seguiti dall'inesorabile sentenza: ghigliottina.
    Di lei? Nessuna traccia.
    E forse non le bastò assistere alla sua condanna, alla sua morte in pubblico, alla testa mozzata mostrata ai quattro venti con boati d'approvazione. O forse... forse qualcosa in lei si accese, benché Murkoph tutt'oggi si rifiuti di considerare una simile possibilità, o anche solo di pensare ancora a quel periodo. Fatto sta che si risvegliò giorni dopo la sua morte, il coltello che gli era stato infilato sul petto era stretto nella sua mano destra, la sua testa era ricucita al collo, il suo corpo era pieno di cicatrici e il suo cuore non batteva più... eppure era sveglio.
    Era stata lei? Cos'era successo? Come? Perché? Tutte domande che ancor oggi ogni tanto gli sfiorano la mente, ma a cui si rifiuta di cercare davvero risposta. Dove sia Lilith non l'ha mai voluto sapere, se sia viva, se non lo sia... ciò che seguì di quella vicenda fu un incubo che durò tanto tempo, durante il quale fu costretto a cibarsi anche di innocenti, rendendosi conto che - senza sangue e carne - il suo cadavere si faceva debole, ancor più grottesco e sciupato... come una lenta decomposizione.
    Ci mise anni a uscire dal torpore nel quale la sua nuova natura l'aveva trascinato... e solo dopo essi iniziò a uccidere con criterio, quasi così facendo potesse lavar via i propri peccati. Visse la Prima Guerra Mondiale, così come la seconda e la terza. Fu militare, manovale, spazzino... Gli anni si susseguirono così come i secoli e gli eventi, e lui divenne in fine ciò che è tutt'oggi: un giramondo, un investigatore non ufficiale... un giustiziere improvvisato e dalla dubbia morale. Murkoph White.

    Dati Personali

    Soldi: 85 (Barbone Povero)

    Nazione di appartenenza: Roma

    Mestiere: Investigatore/Giustiziere improvvisato - Lavoro in nero.

    Abitazione: [QUI]

    Organizzazione: //

    Role svolte:

    Quando e come [...] (Raccolta lavori; In corso.)

    Inventario: Un vecchio mini-registratore (funzionante per miracolo), una vecchia chitarra, il suo inseparabile pugnale, i vestiti che indossa, una vecchia valigia colma di oggetti utili raccattati qua e là (vestiti e trucchi per travestirsi, roba per l'igiene personale, etc).

    Pillole: Pillola Ditto (x5); Pillola XXL (x5); Pillola Extreme (x5); Pillola Oldschool (x5).

    Animale da compagnia: Il fedele compagnio di Murkoph è un topo di fogna, piuttosto affezionato al proprio padrone. Per pigrizia, o forse pura e semplice carenza di fantasia, Murk lo chiama semplicemente ''Ratto'' (per l'appunto).
    Carezzarlo non è una buona idea per chiunque al di fuori di lui... ma ha un carattere docile. Almeno finché non lo si rinchiude dentro un secchio, e gli si lascia come unica via d'uscita la soffice carne di un'addome morbido sotto le unghiette...
    E sì, Murkoph vi ricorre spesso.

    qqFruBh


    Cronologia:

    [18/03/2014] Scheda postata.
    [18/03/2014] Scheda approvata.
    [19/03/2014] Aggiornate le voci ''Mestiere'' e ''Abitazione'';
    Eseguiti acquisti tramite HF credits. Costo: 20 crediti.
    [28/03/2014] Iniziata giocata per l'evento Role Awards.
    ''La notte risplendono [...]'' con Lorelei Grimoire.
    [05/04/2014] Iniziata giocata ''''Zuppa inglese'''' con Trafalgar Law.
    [25/07/2014] Eseguito Lavoro: "Chi è il mostro?".
    Eseguiti acquisti: PNG servitore (x1). Spesa: 100 $. Resto: 0. PNG creato e postato nell'abitazione.
    [27/7/2014] Ricevuti 85 $ per il Lavoro "Chi è il mostro?".



    Edited by ~ Midori ~ - 18/8/2015, 15:20
     
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