Posts written by White T. Hebi

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    Il cuore di Chandra stava pompando con tale potenza che riusciva a sentirlo dentro al suo stesso cranio, assordante ed impossibile da ignorare, un rumore che dominava completamente ogni altra cosa, quasi togliendole concentrazione. Quasi. Quando sferrò quel singolo, devastante colpo, l'immagine dell'enorme drago rosso venne spazzata via, come se fosse stata una nuvola di fumo priva di ogni consistenza, ed improvvisamente... Era nel fiume, davanti ad un Bolshak sogghignante che con un movimento fluido alzò l'enorme spadone incrinato ed annuncio a gran voce quanto eccellente fosse il colpo appena sferrato. Per un istante, solo per un momento, Chandra fu estremamente confusa: cosa era appena successo? Un attimo prima era davanti a... Ed ora...
    Bol... Shak...?
    Con un colpo secco il Brachydios colpì la superficie dell'acqua di taglio, penetrando l'acqua con lo spadone per toccare il melmoso fondo del fiume ed innescare un'esplosione pressochè innocua per i due draghi, ma che immediatamente lanciò in aria litri su litri d'acqua, in una pioggia delicata ma sostenuta, che ricoprì completamente il corpo di Chandra, battendo con grazia sulle sue poderose scaglie roventi e generando ancora più fumo. Dal canto suo, Bolshak le stava spiegando cosa ancora le mancava, e cosa invece aveva in abbondanza. Quello non era che l'inizio della scalata, ma adesso aveva l'attrezzatura necessaria per tentare di raggiungere quella cima che tanto ardentemente desiderava di vedere. Adesso aveva una possibilità.
    H-hah...
    Provò a ridere alla sua dichiarazione, poichè era limpido e cristallino che, nonostante adesso avesse quella solida base necessaria, non aveva nemmeno per errore la stamina sufficiente a mantenere quello stato più di qualche minuto, come era prova il fatto che le sue braccia caddero sciolte lungo i fianchi senza che lei potesse farci nulla, e che la sua forma di drago la abbandonò quasi con la stessa rapidità. Questa volta, però, non fu una mutazione organica e quasi raccapricciante in cui le sue scaglie cadevano per rivelare la sua forma umanoide, ma qualcosa di più fluido e dinamico, che durò molto di meno. Il suo corpo venne ricoperto da una lingua di fuoco, solo per un istante e, quando il lampo di fiamme scomparve, davanti a Bolshak c'era Chandra, completamente nuda e coperta dalle gocce d'acqua di quella pioggia improvvisata che ancora continuava ad evaporare appena la toccava, generando nuvolette di delicato vapore. La sua pelle era lucida ed un po' arrossata per via del suo sangue magmatico ancora in circolo a piena potenza, ma ora che aveva un viso umano la sua espressione esausta era più che evidente, soprattutto quando finalmente ed all'improvviso le sue energie la abbandonarono, la sua carnagione tornò ambrata e le sue gambe cedettero, facendola crollare verso il suo maestro, appoggiandosi al suo petto, ansimando.
    Questo... Non è il meglio che so fare, quindi... Posso fare... Di più...?
    Non aveva parole per ringraziare Bolshak, non solo perchè le risultava sempre difficile esprimere emozioni positive, ma perchè in quel momento per la sua testa tempestavano mille domande e risposte, voleva chiedergli tantissimo su come si poteva controllare meglio questa Tempra, su come avesse scoperto come sbloccarla, su come fosse la sua, e tantissimo altro. Voleva imparare dal migliore ogni singolo dettaglio di quella poderosa forma che le concedeva un potere fuori scala, ma la cosa che più dominava la sua mente in quel momento era...
    Devo farlo vedere a Shagaru...
    Ridacchiò, stremata, e chiuse gli occhi continuando a poggiare il suo peso su Bolshak, ad un passo dallo svenire per la fatica. Lo sforzo era stato fin troppo, si: combattere con un Brachydios, accoppiarsi con lo stesso e scoprire una nuova forza dentro di se. Il tutto senza il pasto promesso! Il suo maestro aveva avuto un gran bel da fare, ma di certo avrebbe trovato il tempo per rimetterla in sesto prima di mandarla a casa dal Magala. Di una cosa, però, poteva essere soddisfatto: aveva fatto superare un enorme ostacolo a qualcuno di molto simile a lui. Un ostacolo che da sola non avrebbe mai potuto oltrepassare.
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    Non serviva a nulla, a nulla! Niente di ciò che faceva intaccava anche solo minimamente l'enorme ed impassibile dragone davanti a lei, anzi: sentiva le proprie nocche creparsi e venire distrutte dal suoi stessi colpi, le braccia perdere forza e le ossa scricchiolare dolorosamente. Non gli serviva neanche reagire per metterla alle corde: era lei stessa a starsi distruggendo. L'ennesimo colpo fu quello decisivo, poichè venne spinta all'indietro dalla sua stessa rabbia, sentendo il suo avversario portarsi verso di lei, forse perchè la aveva finalmente notata, forse per liberarsi di una scocciatura, ma per porre finalmente fine a quello spettacolo pietoso. Sempre con quella tremenda risata in gola.
    Fu come uno strappo nella realtà, eppure sapeva benissimo che era un sogno. La voce di Bolshak fu un eco perentorio ed impossibile da ignorare, il suo viso fu tutto ciò che poteva vedere anche davanti al fisico di suo padre quando si voltò. Era una sorta di incrocio terribile ma che allo stesso tempo le impediva di voltarsi o di ignorare il suo aspetto, era qualcosa che stava pretendendo la sua attenzione perchè il suo maestro non avrebbe permesso che si lasciasse consumare da quella rabbia informe, da quella fiamma capace di distruggerla dall'interno e lasciare nulla, se non il vuoto più totale. Non voleva che bruciasse se stessa, non voleva che donasse la sua vita al fuoco, ma che lo unisse ad essa. Che diventasse tutt'uno con la fiamma, e che la comandasse come parte di se stessa.
    Il volto ringhiante della sua forma di drago, così vicino a Bolshak, avrebbe dato i brividi a qualunque altro drago normale. Ma il Brachydios non era assolutamente normale, anzi: stava obbligando la creatura a liberarsi della nebbia furibonda che occludeva i suoi occhi, la stava obbligando a riprendere il controllo delle proprie azioni. Non aveva usato parole filosofiche nè la aveva semplicemente incoraggiata: aveva detto le cose come stavano, le aveva dato il consiglio più pratico che fosse in grado di darle, esattamente come un maestro avrebbe dovuto fare.
    E qualcosa scattò.
    Di fronte a lei c'era quel drago rosso, con un viso che non aveva mai visto prima ma che le stava urlando contro come se la conoscesse profondamente, come se sapesse esattamente cosa stava passando in quel preciso istante. Come se comprendesse la sua incapacità di controllarsi, perchè c'era già passato. Ed allo stesso tempo, alle sue spalle sentì una voce. Una voce profonda e possente, che non avrebbe mai potuto confondere con nessun'altra. Una voce che diceva come non fosse sola, come non dovesse aver paura di chiedere aiuto per controllarsi e di riceverlo, perchè qualcuno pronto ad aiutarla ci sarebbe sempre stato. L'esempio più brillante di ciò era proprio davanti a lei.
    CITAZIONE
    Per lungo tempo i draghi sono stati tormentati dalla nomea di bestie violente e troppo facilmente abbiamo fatto in modo che chi ci additasse in questo modo non avesse torto. Spetta a noi fare la differenza Chandra, solo a noi, dobbiamo trovare la forza per farcela, ed è per questo che stiamo insieme. Perché la forza non viene solo dal proprio potere o da una scaglia brillante nel petto, ma dal branco che si unisce quando ce n'è bisogno. E' per questo che li chiamiamo stormi.

    Bolshak avrebbe potuto aspettarsi un altro colpo, ma c'era qualcosa di diverso, stavolta. Non solo non era più un semplice diretto, ma la forma del suo attacco era molto più pulita e nitida. Era un montante, che puntava non a spingerlo indietro, ma a sradicarlo dal suolo in cui aveva conficcato lo spadone, e non appena impattò su di esso avrebbe potuto sentirlo: era potente. Molto più potente di prima. L'esplosione di aculei che ne seguì, poi, era semplicemente incomparabile. Nella sua forma di drago avrebbe potuto sicuramente reggere un attacco del genere senza alcun problema, ma aveva appena risvegliato qualcosa di estremamente più solido negli attacchi di Chandra, ed ora le sue dimensioni maggiori stavano venendo sfruttate al loro massimo. Dietro a quell'attacco c'era precisione, c'era concentrazione, c'era un obiettivo.
    La fiamma che la stava bruciando scomparve in un istante, come spenta da una improvvisa folata di vento, mentre il corpo di Chandra tornava visibile, anche attraverso il vapore che la sua temperatura, comunque immensa, stava provocando. Il suo corpo era ancora percorso da quelle venature arancioni e pulsanti, ma le sue scaglie non erano opache, nonostante fossero appena state esposte ad una fiamma immensamente potente. Erano di un lucidissimo nero, rinvigorite da un'energia nuova e sconosciuta alla ragazza prima d'ora. I suoi aculei non erano più di un rosso incandescente e rovente, ammorbiditi dalla temperatura ma rimasti d'osso. Sembrava quasi che il sangue pompato in essi si fosse solidificato, cristallizzando l'intero aculeo in uno spuntone di un viola semi trasparente, dall'aspetto incredibilmente solido, senza perdere nemmeno un grado della terrificante temperatura che lo contrassegnava. Le membrane delle sue ali andavano via via schiarendosi, dall'arancione al rosa al viola, rendendo il suo aspetto ancora più possente. Ma la cosa che più di tutte avrebbe catturato l'attenzione di Bolshak sarebbe stata quel rombo impossibile da confondere, quel battito di cuore così veloce da sembrare due, che pompavano alternandosi. Il vapore che si innalzava da lei non era solamente provocato dall'acqua, ma dalle sue stesse scaglie. La sua energia non era più dispersa e sprecata, bensì incanalata ed indirizzata in maniera omogenea nel suo intero corpo, perfezionando la sua forza, e permettendole di non sprecarla più.
    Quella era la sua Tempra.
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    L'impatto del suo pugno sul piatto dello spadone rimbombò nelle orecchie di entrambi, ma solo Bolshak non si mosse. Nonostante fosse stato lui a subire il colpo, fu Chandra ad indietreggiare, ruggendo furiosamente. Fece un solo passo indietro, per poi tornare a sferrare un altro colpo della stessa intensità sulla lama, e poi un altro ed un altro ancora.
    Non... Ci... Riesco...!
    Più il Brachydios la incitava, più la fiamma che avvolgeva la ragazza si faceva incandescente e violenta, oscillando come se un forte vento la stesse alimentando. E con essa si poteva avvertire l'evidente sforzo fisico della draconica, provata sia dall'enorme consumo di energia che dalla temperatura che iniziava ad essere troppa persino per lei: in fondo, era proprio lei stessa l'epicentro della fiamma, e ne stava subendo in pieno gli effetti. Non che questo la fermasse, in ogni caso: la sua riserva energetica avrebbe dovuto essere esaurita da tempo, ma in quel momento non stava usando semplice energia, bensì la propria rabbia per alimentare quel fuoco.
    Nessuno dei colpi sembrava far anche solo tentennare l'enorme drago rosso, che li subiva senza muoversi di un millimetro, continuando a ridere davanti allo scheletro carbonizzato. Niente che Chandra faceva sembrava avere alcuna efficacia. Si sentiva... Debole. Insignificante. Quella rabbia non aveva alcun utilizzo, alcun potere. Non di fronte all'assoluto dominio del drago rosso. Non si era nemmeno voltato, non la aveva neanche degnata di uno sguardo. Era così priva di importanza che i suoi attacchi non venivano registrati dall'imponente creatura che, semplicemente agitando la sua enorme coda, la spinse all'indietro, impotente.
    Il clangore che provocava l'impatto tra i suoi pugni e la spada di Bolshak avrebbe potuto essere benissimo confuso per l'impatto tra due enormi lame di ferro, tanto era rumoroso, tante erano le scintille provocate dall'incontro tra i suoi aculei roventi e lo spadone ricoperto di melma, che scoppiettava in reazione alla temperatura esagerata che stava raggiungendo la ragazza. Ma sopra a tutto ciò, sopra ad ogni altro rumore, era udibile quell'assordante tamburo che era il battito cardiaco di Chandra. Bolshak lo avrebbe sentito chiaramente in mezzo ai ruggiti ed agli impatti che provocava la ragazza, un battito irregolare e violentissimo, tanto da essere sorprendente che la sua cassa toracica non fosse già esplosa. Era proprio da li che proveniva quell'immensa temperatura, quella fiamma sfolgorante. Il suo cuore stvaa pompando senza sosta energia nel sangue della ragazza, vero e proprio fuoco liquido che era visibile attraverso le scanalature delle scaglie di Chandra, un liquido arancione brillante generato direttamente da quella fucina inesauribile che stava corrodendo corpo e spirito della ragazza per farle raggiungere il suo limite più estremo. Ma era chiaro, era chiarissimo che anche questo non bastava, che stava sbagliando qualcosa. A Bolshak non sarebbe bastato altro che avvertire gli impatti dei suoi colpi per capirlo: erano deboli. Gran parte della forza della ragazza era dispersa nell'impeto che metteva nel colpo, sprecando tantissima dell'energia che incanalava in ogni attacco e rendendoli così deboli da non riuscire a spostarlo nel fangoso fondale del fiume se non di pochi millimetri. Persino nella sua forma draconica, Chandra stava sfruttando così poco e male le sue energie e forze che non le era possibile sopraffare un avversario di taglia immensamente inferiore. Quella furia non la stava lasciando concentrare, e pertanto niente di quello che faceva aveva mordente, niente aveva impatto. Niente aveva un'obiettivo.
    Non riesco... A batterlo...! Non riesco a batterlo!
    Era chiaro che le servisse ancora una spinta. Il vigore c'era tutto, senza ombra di dubbio, ma quel che le mancava era una guida per sfruttare al meglio quelle energie, quella fiamma inestinguibile e rovente che prometteva di bruciare tutto e tutti sul suo cammino... Bolshak era li per guidarla, per farle vedere quanto un immenso potere se sfruttato male poteva solo portare alla rovina. In quel momento, solo il Brachydios si ergeva tra lei ed il destino che le aveva rubato la persona più importante della sua vita. Per evitare che crollasse come un castello di carte... C'era solo Bolshak.
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    Ah quasi dimenticavo, acquisti per Chandra Jiiva:
    Soul Point iniziali: 1575
    CITAZIONE
    • Terzo stadio del potere
    Acquistando questa abilità sbloccherete il terzo stadio del vostro potere speciale. Senza di essa il vostro potere manterrà le caratteristiche del livello 2.
    Richiede: Livello 3
    Costo: 100 Soul Point

    • Tecniche di livello 3 x3
    Per poter creare le tecniche di livello 3 avete bisogno del terzo stadio del potere e di acquistare più di una volta questa abilità. Ogni volta che acquisterete questa abilità avrete diritto a creare una nuova tecnica da sottoporre al giudizio del master.
    NB: Dopo aver acquistato il numero massimo di tecniche per questo elemento, è possibile acquistarne ancora per poter cancellare una tecnica che non si reputa più utile e sostituirla con una dello stesso livello. Non sarà possibile farlo se la tecnica è la base di altre tecniche.
    Richiede: Livello 3
    Limite di acquisti: 3
    Costo: 250 Soul Point x3= 750

    Gigas 5: 400 Soul Point
    Mach 4: 150 Soul Point
    Jumper 4: 150 Soul Point

    Totale: 1550 Soul Point
    Resto: 25 Soul Point
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    CITAZIONE (Demi @ 16/1/2021, 13:33) 
    Acquisti per Seiichi

    SP di partenza: 110

    • Arte Magica di livello 1
    Ogni volta che acquisterete questa abilità avrete diritto ad aggiungere un nuovo Ninjutsu o Rinjutsu compreso tra il numero 1 e il numero 10.
    Richiede: Livello 1
    Limite di acquisti: Nessuno
    Costo: 20 Soul Point
    Geomanzia #6: Scala di pietra

    • Arte Magica di livello 2
    Ogni volta che acquisterete questa abilità avrete diritto ad aggiungere un nuovo Ninjutsu o Rinjutsu compreso tra il numero 11 e il numero 20. E' necessario conoscere almeno altre 3 tecniche di quello stesso tipo.
    Richiede: Livello 2
    Limite di acquisti: Nessuno
    Costo: 40 Soul Point
    Geomanzia #11: Pilastro di pietra

    Spesa totale: 60
    Resto: 50

    Approvo.
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    Il modo in cui Bolshak ragionava la lasciava semplicemente di stucco: era convinto che qualunque fosse la natura di una creatura, qualunque fossero le pulsioni che la spingevano a fare ciò che irresistibilmente era nella loro natura, quello era esattamente ciò che nascevano per combattere. Un modo decisamente... Particolare di vedere la vita ed il proprio percorso. Di certo lei non avrebbe mai pensato che le più grandi difficoltà che le venivano poste davanti fossero proprio ciò a cui doveva ambire... Ma riusciva a capire quel discorso. A nessuno piace non essere in controllo delle proprie emozioni, men che meno a Chandra. Le era stato ripetuto innumerevoli volte che trattenendosi, imbottigliando ciò che la rendeva una furia inarrestabile non sarebbe mai diventata "un vero Tiranno"... Ma era davvero ciò a cui doveva ambire?
    ... Hai un modo strano di ragionare. Sia tu che Shagaru... Non ho mai conosciuto draghi come voi, a parte il nonno. Tutte queste figure imponenti che ho incontrato, che mi hanno mostrato quanto davvero un drago possa crescere... Non ho idea di cosa abbiate passato per arrivare a questo punto. Non deve essere stato facile.
    Sospirando, Chandra si alzò in piedi, affondando gli artigli delle gambe nel fangoso letto del fiume, in modo che la corrente non la facesse ondeggiare nè la trascinasse via, alzandosi in piedi a poco più di due metri da Bolshak.
    Ma voglio imparare anche io. Non posso rimanere... Così. Sono un rischio ed un pericolo per me stessa e per gli altri. Sono debole. E non voglio più esserlo.
    Le parole di Bolshak le avevano indubbiamente dato forza. Possedeva un carisma inaspettato, era in grado di rinvigorire il suo spirito mostrandole cosa andava fatto, in che modo andava fatto. Per imparare a controllare i propri limiti, andavano prima superati. Andava prima trovata la sua fiamma più ardente, più devastante e furiosa.
    E va bene.
    Inizialmente, Bolshak non avrebbe avvertito praticamente alcun cambiamento. Come aveva ben immaginato, la ragazza era decisamente stanca dopo il combattimento e l'amplesso e, nonostante la scaglia dorata la mantenesse in ottima forma, le sue energie erano drasticamente calate. Per questo i primi minuti in cui Chandra chiuse gli occhi e strinse i pugni, cercando di aumentare la propria temperatura, non successe quasi nulla. Certo, l'acqua nelle sue immediate vicinanze si era intiepidita, ma un fiume per propria natura tende a cambiare costantemente l'acqua attrono alle rocce che oltrepassa, e come tale questa nuova e fresca acqua metteva un serio punto di stop nell'aumento di temperatura di Chandra. E dall'espressione di sforzo che si dipinse sul suo viso era chiaro che, in quello stato, non era in grado di controbattere allo scorrere del fiume. La natura è sempre il giudice ultimo, impossibile da ignorare e da contrastare. Ma se era sufficiente un piccolo fiume a fermarla, a fermare la sua fiamma, allora Chandra aveva ben poco con cui lavorare.
    Nnngh... Grrrgh...!
    Digrignando i denti la draconica cercò dentro di se qualcosa che la facesse divampare con più forza, con più impeto, e lo trovò. Aveva sempre paura della propria rabbia, di non poterla controllare, ma in quel momento, e solo in quel momento, era libera di lasciarsi andare. Sapeva che, se anche avesse iniziato a vedere tutto rosso, Bolshak era in grado di fermarla, ed era li proprio per permetterle di provare, una volta per tutte, di cosa fosse capace quando perdeva il controllo. Per questo fu libera di accendere quella fiamma che, in ogni altro momento, temeva anche solo di toccare.
    Fu chiaro subito che effettivamente qualcosa era cambiato. Forse fu graduale per l'acqua, ma a Bolshak sarebbe stato facilmente chiaro: l'aria attorno alla ragazza iniziò a deformarsi, come quella sull'asfalto rovente in una giornata d'estate. Il fiume, imperterrito, continuava a scorrere e cambiare l'acqua, ma le cose erano differenti: la temperatura sarebbe stata evidente per il Brachydios, un'afa che lo colpì direttamente sul viso mentre l'acqua nelle immediate vicinanze di Chandra prese a... Bollire. La rossa si era adesso chinata, ingobbendosi leggermente mentre le sue braccia si conficcavano nella sponda del fiume alle sue spalle e su tutto il suo corpo iniziavano a crescere aculei spessi e bianchi come l'avorio, che ben presto diventarono incandescenti e rosso vivo. La rabbia che la pervadeva all'inizio di ogni scontro era qualcosa di primordiale, di potente, e di pericoloso. Ma l'acqua continuava a ridurre la sua temperatura, a combattere attivamente con la sua più grande forza, e sapeva che non sarebbe bastato neanche questo. Sapeva che la furia che la assorbiva completamente quando tutto ciò che importava era fare a pezzi il suo avversario non era abbastanza, poichè passeggera, facile da spegnere, facile da esaurire dopo appena qualche colpo ben assestato, ridandole calma e lucidità. Se voleva trovare la sua più grande fiamma, doveva scavare più a fondo.
    E, più a fondo, la trovò. Era un'immagine che la stava perseguitando da quando era tornata alla sua isola. Un enorme scheletro di drago, troppo grande, troppo maestoso ed imponente per non riconoscerlo. Reso nero ed opaco dalle fiamme, lasciato in mezzo ad un'arena dove una crudele esecuzione era avvenuta. Abbandonato alle intemperie, alla pioggia, al vento. Un sollecito a ciò che lei aveva causato. Sapeva bene che quella era causa sua, e questo non le provocava rabbia, ma disperazione. E di fianco a quello scheletro, di spalle, c'era una figura a lei ben familiare. Un drago rosso, dalle scaglie coperte di cicatrici e dalla folta criniera, come quella di un leone, dalla quale spuntavano due possenti corna ricurve. Rideva, con una voce tonante e poderosa, osservando i resti carbonizzati di chi Chandra aveva ritenuto la persona più importante della sua vita.
    Improvvisamente, la ragazza venne letteralmente ricoperta di fiamme. Dalla vita in su era fuori dall'acqua, ed il fuoco che la pervase era tale da far bollire immediatamente l'acqua come e peggio del se si fossero trovati in una sauna. Temperature che un normale umano non avrebbe mai potuto sopportare, e che persino per un drago sarebbero state motivo di disagio. Forse Bolshak, per la sua natura più esplosiva ed affine al caldo, era in grado di reggerla più sobriamente, ma era chiaro che quella temperatura sarebbe solo aumentata, e senza mai fermarsi, mentre il fuoco divampava attorno a lei. La cosa più particolare, però, fu che l'acqua che entrava in contatto con gli aculei ormai roventi che tempestavano il corpo della ragazza evaporava all'istante, con un fischio sordo e potentissimo, a volte coperto dai grugniti e dai ruggiti di Chandra che aveva persino smesso di controllare la propria forma, iniziando ad ingigantirsi per tornare un vero e proprio drago, ringhiando furiosamente e sferrando un colpo brutale con il braccio destro davanti a se. Non mirato a Bolshak, bensì ad una figura a cui, in quel momento, stava dedicando tutta quella inesauribile rabbia. Questo significava però che il Brachydios avrebbe dovuto necessariamente muoversi a meno che non volesse sentire cosa si provava ad essere presi a pugni da un Tiranno.
    GRRRRAH!
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    Bolshak era un'incognita incredibile per Chandra. Da un lato, era un drago esperto, calcolatore, capace di analizzare una situazione nel dettaglio e di trovare una soluzione, per quanto fantasiosa fosse. Di sicuro era riuscito a calmarla dopo il loro scontro, ed in quel momento la mente di Chandra era molto più chiara di quanto ansimava, affannata ed incapace di concentrarsi. Dall'altro, la ragazza non riusciva sinceramente a capire da dove uscisse quella vena scherzosa che non mostrava in nessun caso se non quando la metteva nell'imbarazzo più grande possibile. La aiutò a rialzarsi, mantenendo una presa salda sulle sue spalle, ma quasi subito dopo si portò una mano sotto al mento, lisciandoselo con una finta aria pensante sul viso che non nascondeva affatto quel leggero sorriso
    D-disinneschi?!
    A quel punto, Chandra era fin troppo familiare con le esplosioni di Bolshak, che fossero quelle che adoperava in combattimento, o quelle che adoperava nell'accoppiamento. Ed in quel momento non aveva affatto di bisogno di nessuna delle due! Era finalmente riuscita a calmarsi, e se tutta la melma che aveva addosso (ed all'interno) del proprio corpo avesse deciso di scoppiare non aveva idea di come si sarebbe ridotta! Improvvisamente il suo corpo venne rinvigorito ed afferrò il drago per il braccio, voltandolo per poi iniziare a spingere la sua schiena con entrambe le mani, mantenendo il volto verso terra.
    Beh, c-c-c-cosa stiamo aspettando?! Trovami un posto dove lavarmi! Mi sei scoppiato addosso abbastanza, per oggi!
    Nonostante l'imbarazzo, le era difficile nascondere una risata. Il drago blu riusciva a farla sentire a suo agio con una naturalezza disarmante: era in grado di darle un conforto unico, non c'era bisogno di alcuna formalità o maschera. Ne era la prova il fatto che stessero scherzando così pur essendosi incontrati solo quella mattina.
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    Brrr! Gelata!
    Fortunatamente, non ci volle molto poichè arrivassero al fiume che scorreva li vicino, nel quale la ragazza esitò per qualche istante prima di immergersi, rabbrividendo sonoramente e quasi squittendo di sorpresa alla temperatura così drasticamente differente rispetto alla propria della fresca acqua di fonte.
    ...Senti, Bolshak. C'era una cosa che volevo chiederti.
    Portandosi le mani attorno alle spalle, come ad abbracciarsi da sola, Chandra si lasciò scivolare del tutto dentro all'acqua corrente, rimanendo ancorata alla riva grazie alla coda, mentre dava le spalle a Bolshak, abituandosi alla temperatura prima di iniziare a darsi una vera e propria ripulita, sia sul corpo che dentro di esso, lasciando che tutto il sudore, il seme e la melma che aveva addosso venissero lavati via. Sospirò, pensierosa, portando le braccia sul bordo del fiume, alzando lo sguardo verso l'alto.
    Come fai ad essere sempre così... In controllo? Prima hai pensato a quale sarebbe stata l'opzione migliore per aiutarmi. Poi sei stato in grado di mantenere la calma anche quando io ho dato di matto. E poco fa...
    Arrossì, ovviamente senza che Bolshak potesse vederlo, ma scosse velocemente la testa e tornò a parlare, decisa a capire di più sul suo maestro.
    Anche prima non hai perso la calma. Ti sei trattenuto. Capisco che deve esserci dell'esperienza dietro, ma... Come fai? Io... Non sono in grado di controllarmi. Non lo sono mai stata. Appena il sangue mi va alla testa... Vedo tutto rosso, e non capisco più nulla.
    In effetti, quello che aveva fatto Bolshak, agli occhi di un drago, era stato mantenere un perfetto controllo di se stesso, persino durante il sesso. Era chiaro che se avesse dato il tutto per tutto Chandra non sarebbe rimasta cosciente, nè sarebbe stata in grado di camminare così facilmente subito dopo l'atto. E questo la sorprendeva. Nemmeno Shagaru era in grado di controllarsi a quel livello e, per quanto fosse elegante e posato, il suo lato più animalesco prendeva il sopravvento di volta in volta. Quindi... Come ci riusciva Bolshak?
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    L'orgasmo che ebbero in sintonia fu indubbiamente il culmine adatto ad un rapporto così brutale, come d'altronde poteva essere soltanto il sesso tra draghi, creature capaci di reggere sforzi molto più estremi di semplici umani. Bolshak non sembrava avere un fondo e, quando sferrò quell'ultima poderosa stoccata dentro alle viscere di Chandra lasciando che il suo seme iniziasse a sgorgare senza sosta al suo interno, rese chiaro di aver apprezzato il divertimento ed il piacere che il sopraffino corpo della ragazza gli avevano concesso. Questo era ovviamente vero anche per lei, rapita da quei movimenti bruschi e virili che improvvisamente terminarono quando affondò dentro di lei, pompando senza tregua sperma densissimo e bollente, fermandosi solo per qualche istante per poi cambiare posizione e tornare a scoparle il culo con un vigore rinnovato, deciso a farle provare un paradiso unico nel suo genere, spingendola a forza contro un albero e violentando quel buchino con aggressività, accompagnando ogni colpo con uno schiaffo sulle sue natiche che, seppur coperte di scaglie, producevano un piacevo schiocco, un rumore soddisfacente per un maschio come Bolshak, a cui Chandra rispondeva con gemiti e grida sempre più forti, aggrappandosi così violentemente all'albero da scavarne la corteccia con gli artigli. Non per questo il drago blu si fermò, anzi, girandola per poter osservare in tutto il suo splendore il suo fisico reagire al rapporto sessuale: i suoi prosperosi seni ballonzolavano a ritmo con i colpi del Brachydios ed il suo ventre si era chiaramente gonfiato dopo ripetuti ed incessanti orgasmi, e nonostante tutto era comunque ben visibile la forma della punta del suo cazzo che si faceva strada dentro di lei, mentre Chandra si lasciava manipolare come meglio lui credeva, non perchè sottomessa ma anzi, perchè completamente rapita dall'abilità del suo compagno nel farla impazzire di piacere, desiderosa di averne ancora ed ancora, tanto che anche quando nel suo stomaco non ci fu più spazio ed il seme di Bolshak cominciò a straripare fuori dal suo buchino, stremandola completamente con un ennesimo, glorioso orgasmo che fece irrigidire il suo corpo per intero, avvolgendo la coda a quella del suo amante come a stritolarla, tendendosi all'improvviso e cercando di mantenerlo in quella posizione per più tempo possibile, come a immortalarla nel suo fisico.
    Aaaah... Hah... Haaa...
    Ansimando faticosamente, Chandra rilassò finalmente i suoi muscoli, credendo che quella stringa di orgasmi interminabili fosse finalmente finita, solo per essere di nuovo sollevata come una bambolina ed essere rivoltata con il culo verso l'alto, appoggiata di schiena al tronco che aveva appena lasciato coperto di pesanti graffi ed artigliate, lasciando che quell'immensa quantità di denso sperma melmoso iniziasse lentamente a grondare fuori dal suo ano, gocciolando sul suo corpo, ricoprendola della virilità di Bolshak. Questo evidentemente non riuscì a trattenere un ultimo desideratissimo orgasmo direttamente sul suo corpo e sul suo viso nel vederla ridotta così: stremata, ansimante ed immersa nella più pura perversione di cui era stato capace. Di certo per lui dovette essere uno spettacolo senza pari: una tale bellezza ricoperta della sua virilità, completamente vittima del piacere, ancora affaticata ma con un sorriso corrotto in viso che poteva solo testimoniare la sua bravura. Tra un affannoso respiro e l'altro la ragazza rideva, sorpresa e forse un po' affranta dal fatto che quella piccola avventura fosse finita, ma non per questo insoddisfatta.
    Hah... Hah... Era... Per questo... Che mi hai portata qui...?
    Era chiara l'ironia nella sua voce mentre, faticosamente, la ragazza si girava e si metteva in ginocchio, portandosi una mano sul viso per poi pulire una parte del seme che lo ricopriva, aiutandosi con la lingua per lappare via quello che era rimasto, inghiottendolo senza esitazione. Sulle sue scaglie nere era particolarmente evidente, e formava un contrasto ancora più netto quando scompariva tra le sue fauci affamate. Ci volle qualche minuto perchè, riprese le forze, le gambe tremanti di Chandra le permettessero di rialzarsi, appoggiandosi a Bolshak solo per un istante, quasi cadendogli addosso, per poi riprendere l'equilibrio, più per orgoglio che per vera e propria forza rimastale nelle gambe.
    Beh... Sono ancora cosciente... E riesco a camminare, più o meno... C'è una prima volta per tutto, immagino...
    Come era già chiaro Bolshak aveva un modo ben diverso di soddisfare la sua partner rispetto al semplice stremarla del tutto, ma era comunque assurdo come quel rapporto così intenso ed animalesco fosse stato il più leggero a cui era stata sottoposta: esattamente, come la trattava Shagaru? Era una domanda che non avrebbe ricevuto risposta in quel momento poichè, sorridendo smargiassa, la ragazza si rivolse di nuovo al suo maestro. Erano ormai passati ben oltre il punto di familiarità.
    Mi hai ridotta proprio male... Bolshak. Ed ora come dovrei pulire tutta questa robaccia che ho addosso?
  9. .
    L'unica cosa che impediva a Chandra di gridare di piacere era quell'appiccicoso, volgare ed intensissimo bacio dal quale riuscivano a farsi strada solo fugaci mugugni di piacere, plasmati in gemiti dall'assalto instancabile di Bolshak, che anzi prendeva un ritmo sempre più serrato e violento, costringendo la ragazza ad adattarsi al maestro senza tregua, ed era chiaro come questo la stesse drenando non poco ma altrettanto limpido e cristallino che stesse godendo di ogni singolo istante in cui sentiva quell'enorme mazza di carne piantarsi a fondo dentro di lei, facendosi strada nelle sue viscere e cercando il punto più profondo con cui provocare la più grande scossa di piacere possibile ad entrambi. Fu proprio per questo che, così persa nel momento, Chandra si accorse troppo tardi che Bolshak stava ponendo fine al loro bacio, quando il sonoro schiocco delle loro labbra che si separavano la riportò alla realtà con un forte senso di perdita ed un verso di puro disappunto che diventò presto un gemito di sorpresa quando lo vide prendere completamente il controllo del suo corpo, muovendola come meglio credeva come una semplice bambolina del piacere e forzandola in una posizione effettivamente abbastanza scomoda. Purtroppo Chandra non poteva ribellarsi in alcun modo, decisamente non se era ridotta in quello stato: completamente sottomessa, priva di modi per muoversi facilmente e soprattutto preda di una penetrazione ancor più intensa di prima visto che Bolshak aveva cercato specificamente la posizione che gli permettesse di entrare dentro di lei fino alla base del suo rovente cazzo, così caldo e duro da aver provocato una reazione anche nella temperatura della ragazza, che non faceva altro che salire e salire, rendendo quell'amplesso un'enorme fornace di goduria in cui l'unico pensiero che importava era scopare, scopare e scopare ancora. Ma persino a quel punto, persino dopo averla afferrata per le corna ed aver iniziato a violarla con tale impeto da farle perdere persino la forza di opporsi con le braccia e lasciandole sciolte lungo i fianchi, il Brachydios aveva ancora un'altra carta da giocare, un trucco che aveva sicuramente riservato proprio per quel momento con il quale contava di metterla KO una volta per tutte. La sua enorme coda a mazza si portò in mezzo alle sue gambe ed a quelle della ragazza, appoggiandosi con delicatezza proprio sulla sua intimità grondante come a farle credere che volesse portarle un istante di sollievo, far riposare le sue carni tempestate da orgasmi ripetuti ed incessanti... Ma non fece nulla di tutto ciò. Improvvisamente, la coda di Bolshak reagì alla sua stessa melma, iniziando a scoppiettare allegramente come un vero e proprio vibratore coperto di quel liquido appiccicoso ed afrodisiaco proprio sul suo clitoride e sulle sue grandi labbra, come un giocattolo sessuale senza paragoni poichè, oltre a masturbarla effettivamente mentre continuava a pompare nel suo buchino, stava facendo sì che quel simil dildo di melma che si era generato dentro di lei rispondesse a tono ad ogni piccola esplosione, rendendole praticamente impossibile resistere in alcun modo.
    Nngh...!!!
    Ormai era chiaro che Chandra non sarebbe neanche stata in grado di parlare se non tramite versi sconnessi visto il trattamento che le stava venendo riservato, e la pretesa di Bolshak di sentire il suo orgasmo fu ben presto più che accontentata: quelli subiti fin'ora non erano altro che antipasti al piatto principale, all'orgasmo più intenso e poderoso che avesse avuto durante il loro intero rapporto quando, forzando le braccia di Bolshak a reagire, piegò il collo all'indietro mostrando un'espressione estremamente volgare: i suoi occhi erano quasi completamente rivoltati verso l'interno della sua testa, la sua lingua penzolava molle ed inanimata fuori dalle sue fauci ed un visibile strato di schiuma copriva il suo labbro inferiore. Chandra aveva completamente perso il controllo di se stessa, e la prova fu il modo in cui il suo intero corpo si contraè, violentissimo. L'orgasmo fu così forte da costringere il dildo di melma saldamente inserito nella sua intimità a venire espulso assieme alla cascata di ormoni che ricoprì la punta della coda di Bolshak, ennesima prova del magistrale lavoro che aveva compiuto come maestro e come amante, mentre le grida della ragazza si smorzavano lentamente e lasciava che il suo corpo venisse giostrato dal drago blu senza più opporre la minima resistenza, e se non fosse stato per la salda presa sulle sue corna, avrebbe persino lasciato cadere la sua testa di lato, quasi priva di conoscenza ma ancora attaccata alle proprie sensazioni dalla stupida ma efficace testardaggine di un Tiranno, arresosi al suo avversario ma deciso a vedere fino in fondo la conclusione di quello "scontro". Uno scontro che, indipendentemente dal vincitore, aveva regalato ad entrambi sensazioni uniche ed a dir poco devastanti per il fisico... Almeno per Chandra.
  10. .
    Era impossibile, semplicemente impossibile resistergli. Senza vergogna, Chandra stava accogliendo la virilità di Bolshak dentro di lei, subendo ogni suo assalto che ad ogni spinta la sottometteva sempre di più a quel piacere così estremo e violento. Forse il Brachydios non aveva la pura forza bruta di un Magala, ma la sua abilità colmava più che bene il divario tra i due: laddove Shagaru poteva spomparla semplicemente con la sua stamina apparentemente infinita, il drago blu conosceva bene il corpo femminile e sapeva dove colpire per rendere ogni scarica di piacere il più intensa ed incomparabile possibile. Nei rari momenti in cui le loro lingue non si stavano intrecciando la rossa gridava al cielo quanto stesse godendo, incapace di preoccuparsi del se qualcuno l'avesse sentita: era chiaro che quei versi fossero dedicati a Bolshak ed al suo sapiente tocco, e questo sembrava decisamente apprezzare dato il modo in cui il ritmo si faceva sempre più incalzante.
    Ah-Ah! Ahn-cora... Ancora!
    Più il suo maestro la scopava, più Chandra diventava desiderosa, e non c'era modo di fermare questa spirale di piacere nella quale nessuno dei due era mai soddisfatto e chiedeva sempre di più al partner. Fino a quando Bolshak non accolse la sua richiesta, la sua sfida, e finalmente la melma che aveva spinto nella sua intimità, quasi fin nel suo utero fino a quel momento iniziò a reagire ai colpi che continuavano a violare la ragazza senza pietà alcuna. Fu qualcosa di assolutamente unico: ad ogni stoccata di Bolshak il suo elemento ribolliva violentemente dentro di lei, risuonando di nuovo il colpo con una letterale esplosione di piacere, non abbastanza potente da ferirla ma sicuramente abbastanza intensa da farle piegare la testa all'indietro mentre lasciava penzolare la lingua fuori dalla bocca, incapace di controllare l'orgasmo che la colpì violentissimo, facendo tendere il suo corpo come una corda di violino e contraendo ogni suo muscolo, compresi quelli dello sfintere che intrappolarono il cazzo di Bolshak in una stretta ancora più impossibile da rifiutare, rinunciare a quell'immenso piacere sarebbe stato un'impresa persino per il grande Brachydios, che però non sembrava minimamente intento a separarsi da leii, anzi: continuava a pistonare con una forza ed una virilità incontrollabili, pretendendo che si sottomettesse a lui, alla sua verga ed ai suoi movimenti. E così stava succedendo: nonostante il corpo di Chandra continuasse a contrarsi, a muoversi a ritmo con il suo amante ed a godere del modo in cui la stava violando, le sue grida di piacere stavano iniziando ad essere sempre più sommesse, un po' per via del fatto che la sua bocca era costantemente occupata dalla lingua enorme e melmosa del Brachydios, che non sembrava disposto a concederle nemmeno un istante di tregua, ed un po' perchè era impossibile tenere il passo con la sua aggressiva potenza. Le dolci grida della ragazza iniziarono a sciogliersi in mugugni irresistibili, capaci solo di irretire ancora di più l'animo dell'alfa che la stava possedendo mentre lentamente Chandra perdeva presa con la realtà, quello che importava in quel momento era solo provare ancora più piacere. Più piacere, con più forza, ecco perchè la sua coda, fin'ora semplicemente avvolta con delicatezza alla vita di Bolshak finalmente si strinse attorno a lui ed iniziò a spingere e tirare a ritmo, forzando l'amplesso ad essere ancora più aggressivo mentre ogni singola esplosione della melma ormai induritasi dentro di lei le provocava un poderoso orgasmo che la scuoteva dalla testa ai piedi, stringendola ancora di più e di rimando rendendo ancora più godurioso l'atto per il Brachydios. Era un tira e molla impossibile da fermare, e soltanto se Bolshak fosse stato completamente soddisfatto, solo se si fosse liberato del tutto dentro di lei sarebbero riusciti a smettere di scopare così selvaggiamente... E nessuno dei due sembrava disposto a cedere.
  11. .
    CITAZIONE (Johann Sebastian Baco @ 30/10/2020, 16:00) 
    Dopo un anno di inattività mi tocca comprare uno scudo per difendermi dalla merda che mi lancerete-

    Acquisti per Evan Arioch

    HF Credits Iniziali: 510

    • Extra Weapon
    Acquistabile solo ed esclusivamente con gli HF Credit. Con questa abilità sarà possibile ottenere una seconda arma personale, seguendo le stesse regole della prima ovviamente, ma non sarà vincolata dal fatto che dovrebbe somigliare o comunque essere gemella alla prima, sarà una vera e propria arma a parte.
    Limite di acquisti: 1
    Costo HF Credit: 50

    Totale: 50 HF
    Resto: 460 HF

    Lo approvo ma lo battezzo io con un Baco Merda.
  12. .
    CITAZIONE (Poisonwind @ 22/10/2020, 21:41) 
    Acquisti per Moriarty

    Hf credit iniziali : 100

    • Pack di Soul Point piccolo
    Acquistabile solo ed esclusivamente con gli HF Credit. Aumenta la propria riserva di Soul Point di 50 unità.
    Limite di acquisti: 3
    Costo HF Credit: 20

    Resto : 80

    Soul point iniziali : 50


    • Tecniche di livello 1 x 2
    Per poter creare le tecniche di livello 1 avete bisogno del primo stadio del potere e di acquistare più di una volta questa abilità. Ogni volta che acquisterete questa abilità avrete diritto a creare una nuova tecnica da sottoporre al giudizio del master.
    NB: Dopo aver acquistato il numero massimo di tecniche per questo elemento, è possibile acquistarne ancora per poter cancellare una tecnica che non si reputa più utile e sostituirla con una dello stesso livello. Non sarà possibile farlo se la tecnica è la base di altre tecniche.
    Richiede: Livello 1
    Limite di acquisti: 5
    Costo: 25 Soul Point

    Resto : 0

    Grazie

    Approvo!
  13. .
    Ho votato la Ballista Affilata Termina e l'Anima in Tetranite riparante, molto semplicemente perchè sono i blueprint che mi hanno ispirato di più e decisamente quelli che vorrei ottenere in un'operazione.
  14. .
    Il suo lento e graduale modo di abbassarsi era una tentazione per entrambi, come dimostrava il fatto che la verga di Bolshak pulsasse senza freni, desiderosa di entrare dentro di lei con tutta la foga e la violenza di cui un drago era disposto, mentre Chandra a fatica tratteneva dei versi che definire osceno era decisamente riduttivo. Non per questo riusciva a trattenere un sorriso quasi perverso, ben conscia di quanto stesse rendendo difficile al suo maestro trattenersi e mantenere l'autocontrollo che aveva dimostrato fino a quel momento, ma in fondo la ragazza sperava un po' che il perfetto ed imperturbabile Brachydios perdesse la calma e dimostrasse un po' del vigore di cui era palesemente in possesso: la sua grande abilità era di certo un enorme pregio, ma vederlo fuori controllo avrebbe fatto eccitare ancora di più la rossa poichè conscia che il suo corpo era in grado di spezzare la concentrazione di un tale campione. Fu chiaro che il suo obiettivo era stato raggiunto quando, con un ruggito che sembrava più un grugnito e che non lasciava nascondere neanche una goccia del desiderio nella sua voce, Bolshak la afferrò per le cosce e la tirò a se, ficcando per intero quell rovente palo di carne nel suo buchino in un colpo solo, strappandole il fiato senza pietà mentre la ragazza abbassava lo sguardo, osservando il bozzo sul suo ventre provocato da una penetrazione così improvvisa e violenta, appoggiandovi una mano come per confermare che si, era appena successo, mentre il suo respiro tornava lentamente, anche se comunque spezzato, e la ragazza si voltava verso di lui, lasciando che il profilo del suo viso dimostrasse quanto piacevolmente sorpresa fosse di ciò che era appena successo. Bolshak la aveva sollevata di peso, tirandole le gambe verso l'alto per poterla manipolare come meglio desiderava, usando il suo intero corpo come un buco da fottere, sussurrandole nell'orecchio cosa aveva intenzione di fare con quel meraviglioso culo.
    A-h...Aaah...
    La sua voce venne interrotta nuovamente dalla forza con cui Bolshak iniziò a violentare quel buco, perfettamente lubrificato ed ora divaricato dal suo cazzo che, con fin troppo vigore, continuava imperterrito a penetrarla come se volesse davvero romperla senza pietà. Chandra riusciva a sentirlo alla bocca del suo stomaco, in gola addirittura ogni volta che il suo pube e le sue natiche si incontravano ed uno schiocco provocato dalle loro carni che sbattevano annunciava che era riuscito a penetrarla fino alla base, non lasciando neanche un millimetro di se fuori da quell'antro del piacere. Dal canto suo, Chandra non riusciva ad evitare di stringere e rilassare il suo buchino a ritmo, in modo da massaggiare Bolshak con il suo intero corpo e provocargli brividi di piacere ad ogni penetrazione. Le era difficile persino respirare in quel momento, ma non per questo riuscì a fermarsi e ben presto, quando sentì il suo corpo iniziare ad infiammarsi ancora di più, in particolare la sua intimità, portò le braccia dietro di se, avvolgendole al collo ed al viso di Bolshak, per attrarlo a se e voltarsi ancora un po' verso di lui, tirando fuori una lingua ruvida, lunga e fin troppo desiderosa di incontrarsi con quella del Brachydios visto come iniziò a leccargli la guancia e le labbra, chiedendogli chiaramente di ricambiare quello sporco bacio mentre continuava a pistonare senza tregua il suo culo. Dal modo in cui la ragazza continuava a gemere, spesso interrompendo il proprio fiato, era chiaro che non fosse per nulla dispiaciuta della forza con cui il suo maestro la stava adoperando, ed il fatto che fosse riuscita a spezzare persino la sua concentrazione era senza ombra di dubbio motivo di orgoglio per lei... Come si evinceva dal sorrisetto che dipingeva le sue morbide labbra rosse. Forse Bolshak aveva esagerato? O forse... Non aveva esagerato abbastanza?
  15. .
    CITAZIONE (Hina-Poppezinga @ 26/9/2020, 10:39) 
    Acquisti per Krolia
    Sp di partenza: 1150

    • Secondo stadio del potere
    Acquistando questa abilità sbloccherete il secondo stadio del vostro potere speciale. Senza di essa il vostro potere manterrà le caratteristiche del livello 1.
    Richiede: Livello 2
    Costo: 50 Soul Point

    • Tecniche di livello 2 x 5
    Per poter creare le tecniche di livello 2 avete bisogno del secondo stadio del potere e di acquistare più di una volta questa abilità. Ogni volta che acquisterete questa abilità avrete diritto a creare una nuova tecnica da sottoporre al giudizio del master.
    NB: Dopo aver acquistato il numero massimo di tecniche per questo elemento, è possibile acquistarne ancora per poter cancellare una tecnica che non si reputa più utile e sostituirla con una dello stesso livello. Non sarà possibile farlo se la tecnica è la base di altre tecniche.
    Richiede: Livello 2
    Limite di acquisti: 5
    Costo: 50 Soul Point
    Tot: 250 SP

    Energy 4: 150 SP
    Shell 4: 150 SP


    • Arte Magica di livello 2 (x8)
    Ogni volta che acquisterete questa abilità avrete diritto ad aggiungere un nuovo Ninjutsu o Rinjutsu compreso tra il numero 11 e il numero 20. E' necessario conoscere almeno altre 3 tecniche di quello stesso tipo.
    Richiede: Livello 2
    Limite di acquisti: Nessuno
    Costo: 40 Soul Point
    Tot: 320 SP

    Ninjutsu #13: Air Hike
    Ninjutsu #14: Soru
    Ninjutsu #17: Geppu

    Rinjutsu #11: Tekkai
    Rinjutsu #13: Distorsione
    Rinjutsu #18: Tekkai Paper
    Rinjutsu #19: Trappola di vetri e di cristalli
    Rinjutsu #20: Tekkai Gozer

    • Arte Occulta di livello 2 (x5)
    Ogni volta che acquisterete questa abilità avrete diritto ad aggiungere una nuova Arte Occulta compresa tra il numero 11 e il numero 20. E' necessario conoscere almeno altre 3 tecniche di quello stesso tipo.
    Richiede: Livello 2, "Arti Occulte" a scelta
    Limite di acquisti: Nessuno
    Costo: 40 Soul Point
    Tot: 200 SP

    Kearinomanzia #11: Lancia del Fulmine migliorata
    Kearinomanzia #12: Moonwalk
    Kearinomanzia #14: Finale
    Kearinomanzia #15: Arma Elettrica
    Kearinomanzia #16: Attrazione magnetica


    Tot spesi: 1120 SP
    Resto: 30 SP

    Acquisti in soldi:
    Soldi di partenza: 7745

    - Affilatura +
    Applicabile sulle armi affilate. Solitamente non altera molto la forma o l'aspetto dell'arma, ma garantisce un'efficacia leggermente superiore al normale sui danni da taglio.
    Costo: Gratuito come primo acquisto

    - Arma Berserker
    Applicabile su qualsiasi arma bianca grande. Questo potenziamento consente di eccedere oltre il limite di 180 cm massimi di lunghezza complessiva e arrivare fino ad una dimensione massima di 2,50 metri e una larghezza massima di 50 cm. Questo potenziamento incrementa il peso dell'arma. Se applicato su un'arma bianca piccola ne aumenta lo spessore, il peso e la resistenza.
    Costo: 2500

    Lama Caricata
    Arma di partenza: Spadone, Zanbato, Ascia, Scudo.
    Quest'arma si divide in due parti indissolubili: uno è uno scudo, l'altro è una spada. Entrambi non possono essere più grandi del 75% prevista dalle dimensioni massime di questo tipo di armi, lo scudo può risultare affilato o aguzzo ai lati, la spada deve essere provvista necessariamente di un lato senza filo. Normalmente quest'arma è votata all'utilità, sfruttando lo scudo per difendersi e la lama per attaccare, ma nessuna delle due eccelle nel suo campo. Tuttavia, ogni impatto dello scudo e della spada caricano dei punti ChargeBlade (CB) fino ad un massimo di 5. Quando necessario, la spada e lo scudo possono "assemblarsi": la spada diventa l'asta, mentre lo scudo diventa l'estremità, trasformando l'arma e rendendola più grande e massiccia del normale, ottenendo la forma di un'ascia, un martello, una falce ecc. Assemblati diventano molto più pesanti e ingombranti, tuttavia questa è indubbiamente l'arma più massiccia e violenta del repertorio, oltre alla sua capacità di scaricare i CB per ottenere effetti devastanti. In forma assemblata, la Lama Caricata può consumare uno o più CB durante un attacco per incrementare la forza d'impatto del 10% per ogni CB interessato, e ottenere anche un'esplosione che aumenterà la zona d'impatto a 50 cm indipendentemente dal numero di CB. Oppure è possibile scaricare violentemente l'energia accumulata su una superficie solida, così da generare esplosioni sulla superficie colpita che si allungheranno in linea retta rispetto alla traiettoria del corpo, distanti tra di loro 10 cm e grandi sempre 50 cm. Avranno una forza del 10% in più rispetto al colpo inflitto e ci sarà un'esplosione per ogni CB utilizzato. Quando l'arma è priva di CB, non può rimanere assemblata.
    Costo: 5000
    Costo HF Credit: 350

    Totale: 7500
    Resto: 245

    Approvati!
872 replies since 20/7/2015
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