[Operazione] Gemma +1

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    The unseen BOOB, is the Fappest
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    Informazioni Richiedente:
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    Nome: Ryo Hassan Ohta
    Livello: 2
    Energia: Rogue
    Abilità Fisiche: Tutte al 4
    Livello del Potere: 2
    Tecniche Personali: CryStar Saber - CryStellar Glaive - Nebular Impact - Starburst - New Genesis - CryStar ChainAxe - CryStellar Lance - Void Striker - Stardust Slash - Geostal Grasp
    Tecniche Arte magica: Ninjutsu #1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,13,18 - Rinjutsu #1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,12 - Geomanzia #1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,12,13,15 - Genjutsu #1,2,3,4,5,6,7,8,9,10
    Armi & Equipaggiamento: Dhal (Resistenza+; Glifi protettivi benedetti; LAMA CERCHIATA); Kamen: Deadstar
    Operazione richiesta: Operazione GEMMA
    Informazioni extra: Livello di allarme +1

    Descrizione del Luogo
    CITAZIONE
    Vecchio stabile diroccato: A giudicare dall'ambiente, si trattava probabilmente di un vecchio laboratorio che non si occupava unicamente di ricerche biologiche ma anche magiche, le tracce sono evidenti, ma ciò che rimane è sostanzialmente nulla. La base rettangolare misura 20 metri per il lato nord e sud, e 15 metri per il lato est e ovest. Ogni 5 metri tra una parete e l'altra ci sono delle colonne, 6 in totale, equidistanti e dal diametro di mezzo metro, probabilmente non delle colonne portanti visto che sono cave all'interno, dei tubi quindi, non facili da danneggiare ma neanche dei grandi ostacoli. L'entrata è posizionata sul lato est ed è larga 3 metri per 2 metri d'altezza. Il soffitto è alto 8 metri e sulla parte alta del lato nord e sud ci sono delle vetrate che parono da 20 cm da sotto il soffitto, si allungano per un metro e mezzo di altezza e poi terminano. Le finestre permettono alla luce di filtrare e occupano tutta la parte superiore delle pareti laterali. L'orario è il tramonto.

    Vuoi davvero iniziare da qui, Apu?
    Dove tutto è iniziato, Uru. Hai sentito l'opinione di Traesto: il fatto che c'è stato un "risveglio" a Kurayami non può essere ignorato. I segni parlano chiaro, se ci tiriamo indietro ora potremmo non avere altre possibilità.
    Questa città ci ha già traditi una volta... merita davvero redenzione?
    Chi non la merita, amico mio?
    L'ambiente era saturo di quelle sensazioni, difficile distinguere le voci che parlavano, ma risultava comunque come un'eco chiaro e inequivocabile. Tutti i libri di scuola parlano del potere celato nelle profondità della terra, e di quanto sia importante la linfa vitale che scorre nel pianeta. Al fine di trovare informazioni sugli Immortali Terrestri e l'albero della vita, chi fosse interessato doveva cercare le loro tracce. Segni energetici unici, percettibili da chi ha imparato a controllare l'energia. Il richiamo aveva la forma di un grande disegno energetico visibile solamente per chi ha gli occhi per guardare, e avrebbe avuto la forma di una grande scimmia gialla. La parete opposta all'entrata di quel laboratorio l'avrebbe mostrata chiaramente, e chiunque ne fosse entrato in contatto con la pace nella mente avrebbe potuto udirne il richiamo.
    Gli Immortali stavano lasciando segni, entrando in contatto con essi si può ottenere maggiore sensibilità agli stessi, per poterne trovare altri e seguirli, metterli assieme e completare il puzzle della verità. Non c'è altro da fare se non seguirla.
     
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    Non era passato molto da quando Ryo aveva sbloccato il proprio potere, pochi giorni in realtà, e per questo motivo lui forse anche più di molti altri che invece ci convivevano da tempo, risultava molto suscettibile a tutte quelle nuove percezioni che stava riscoprendo insieme ad esso. Erano le prime volte che riusciva a captare le effimere sensazioni dell'energia e le tracce che essa lasciava, e durante una delle sue poche e brevi uscite proprio forse per via della novità che questi segnali comunicavano al suo corpo non riuscì a non recepire uno strano richiamo, difficile soprattutto per lui da comprendere, ma impossibile da ignorare. Con estrema difficoltà per via della sua pochissima esperienza, poco a poco si lasciò guidare dai suoi sensi neofiti allontanandosi sempre di più sia dall'istituto che dai centri abitati e più popolati, scegliendo durante il tragitto di concentrarsi per richiamare la propria Kamen e nascondere così la sua identità. Il suo titubante percorso finì per portarlo all'ingresso di un edificio chiaramente abbandonato, una specie di centro di ricerca o qualcosa di simile a giudicare da ciò che lo circondava mentre muoveva i primi passi all'interno del luogo, ma non fu la polvere dei dettagli di quel passato a catturarlo quanto più gli echi che sentì mentre si addentrava. Delle voci a lui sconosciute, e di cui guardandosi attorno non riuscì a trovarne la fonte se non la strana pittura scimmiesca dritta davanti a lui.
    Poteva sentire la curiosità e i suoi istinti che lo stavano invitando ad avvicinarsi per toccare quella figura, ma sapeva quanto potesse essere cattiva consigliera la fretta, e perciò prima di dedicarsi a quel disegno scelse di prendersi qualche attimo per guardarsi meglio attorno. Spezzando la quiete di quel posto solo con qualche suo passo, con l'enorme scudo Dhal rinfoderato sulla schiena e Medjed all'altezza del pettorale sinistro, celato dalla sua Kamen si sarebbe portato vicino la prima colonna del lato nord vicino all'ingresso, per la precisione dietro di essa rispetto a quest'ultimo, andando a toccare il pilastro come per accertarsi della sua consistenza e percependone la vacuità interna. Il ragazzo distante quindi circa 6 metri dall'entrata, la luce che filtrava dalle finestre sia sul lato nord che sud donava una visione praticamente crepuscolare al complesso; abbastanza per vederci anche per un umano ma comunque lasciando l'interezza della stanza immersa nel buio e nelle ombre.



    Fisico: Illeso e mascherato
    Psiche: Concentrato
    Energia: 100/100
    Potere: Livello 2
    - Medjed, il pugnale, ha una resistenza superiore all'acciaio.
    - I cristalli di cui sono composte le armi in cui muta Medjed, fatta eccezione per il nucleo che conserva la resistenza del pugnale, hanno una resistenza superiore al ferro e risultano più affilati del normale.
    - Due turni dopo che un'arma è stata inizialmente forgiata, i cristalli che la compongono si sgretoleranno, riportando il pugnale alla sua forma originale.
    Tecniche Attivate: //
    Tecniche Attive: //
    Note: Kamen OPERATIVA
    Medjed rinfoderato vicino al petto sx.
    Dhal rinfoderato sulla schiena

     
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    Nome: Sabik Igriff
    Livello: 3
    Energia: Avenger
    Abilità Fisiche: Tutte al 3, Strike 4, Vision 4
    Livello del Potere: 3
    Tecniche Personali: Arco di Sangue: Harpe, Falce dell'Oscurità: Death's Design, Chaotic Release: Pulse, Falce dell'Oscurità: Matador, Arco di Sangue: Scatter Shot, Arco del Sangue: Parassitismo, Chaotic Release: Ahk Bolg, Falce dell'Oscurità: Liberation, Arco del Sangue: Arc Enemy,
    Tecniche Arte magica: Ninjutsu #2: Evocazione di munizione e di armi, Ninjutsu #7: Laccio Energetico, Ninjutsu #8: Ombra furtiva, Ninjutsu #11: Familio di energia, Ninjutsu #13: Air Hike, Ninjutsu #15: Respiro, Ninjutsu #19: Marionhet, Ninjutsu #20: Ultima Offerta
    Rinjutsu #1: Tekkai Parziale, Rinjutsu #2: Lampo Fumogeno, Rinjutsu #4: Scudo crociato, Rinjutsu #5: Corpoviscido, Rinjutsu #9: Tekkai Skull, Rinjutsu #12: Volontà, Rinjutsu #13: Distorsione, Rinjutsu #14: Restrizione forzata, Rinjutsu #19: Trappola di vetri e di cristalli

    Armi & Equipaggiamento: Legio, Kamen: Meteion

    Così non sono l'unica persona ad aver sentito qualcosa di strano nell'aria? Interessante.
    La voce di Sabik, o meglio la voce di Meteion avrebbe rotto il silenzio che Ryo si era lasciato nel mentre che si concentrava ad osservare il luogo e la consistenza della colonna. Proveniva dal lato opposto della sala, dalla fila di colonne a sud, ma non avrebbe speso nessuna attesa a palesarsi da dietro la colonna centrale di quel lato: ad uscire per primi furono i drappi notturni della Kamen, eterei e pieni di piccoli riflessi simili a costellazioni, a seguire quindi avrebbe facilmente rapito l'attenzione la chioma viola lucente chiusa dal cerchietto dorato simile a delle corna di drago, confermate dalla mandibola che racchiudeva il volto inespressivo del nuovo venuto, i cuoi occhi purpurei si posarono sull'insieme della figura bianca lucente di Deathstar. Pochi passi per mettersi in mostra del tutto, non facendosi proprio al centro ma rimanendo a un metro dalla colonna, il Nephilim appariva come una figura relativamente minuta, dal corpo esile seppur ben formato e attraversato tra tratti di energia dorata che dava l'impressione che l'intero suo essere fosse come una finestra su un tratto di volta celeste. Nella mano destra vi era stretto un bastone nero, il Verbo di Promathia, e in qualche posto sicuro Sabik non aveva rinunciato a portarsi il suo scudo Legio, ma per il momento non lo aveva addosso. Dopo essersi fatto avanti avrebbe aspettato qualche attimo per osservare meglio i movimenti di chi aveva di fronte, rimanendo allerta ma sembrava chiaro che la sua prima intenzione non fosse quella di preparare un agguato, ma anzi avrebbe incalzato direttamente con una proposta.
    Le Voci del Silenzio sono in un certo senso il mio campo di esperienza... Sentire e comprendere quello che urlano davvero le vite che ci circondano con le loro gesta, i loro pianti, le loro suppliche e i loro sogni. Qui è presente un messaggio importante, e avrei intenzione di ascoltarlo e farlo mio...
    Il Nephilim si sarebbe quindi preso un momento di pausa per assicurarsi di osservare a pieno la figura di Ryo, cogliendone l'atmosfera che lo circondava e più o meno come aveva deciso di presentarsi in quel luogo. Poi con la mano avrebbe indicato se stesso e poi la pittura della scimmia.
    Io sono Meteion. La mia volontà è ottenere ciò che quel lascito testimonia. Permettimi di apprendere quello che racchiude, non avrò problemi a rendertene partecipe dovessi reputarti una persona di fiducia, non ho bisogno di nascondere nozioni a chi può dimostrarsi un alleato, ma la profondità del contatto che rappresenta interagirvi è di mio interesse e voglio che sia mia. E' uno spinoso contenzioso, ma due come noi che vestono il loro valore sanno che è facile risolvere tali nodi con lo scontro pratico. Se pensi che hai più diritto di me, non abbiamo motivo di sottrarci alla prova del confronto diretto.
    Avrebbe sorriso molto cordialmente facendo gli occhi fini. Era facile comprendere come chi indossasse una Kamen avesse sempre a disposizione il combattere per quello che voleva come opzione valida. Alla Gakuen si combatteva per le stanze da letto, il posto in classe, il titolo di Akira e anche oltre, quindi che adesso due studenti si litigassero una conoscenza così preziosa non avrebbe sorpreso nessuno, ma Meteion aveva avuto un metodo tutto suo di porre delle condizioni: non lo aveva fatto di autorità o in maniera esclusiva, e avrebbe accolto qualsiasi risposta di Ryo in maniera adeguata dimostrando di avere chiaro come agire, quindi un pò la palla era tutta in mano di Deathstar e del suo orgoglio. Almeno poteva sperare in un duello apparentemente onorevole e senza colpi mancini, dato che l'obbiettivo era più concentrato del scegliere solo chi doveva desistere dei due.

    CITAZIONE
    Sabik Igriff
    Status Fisico: Ottimo
    Status Psicologico: Curioso
    Energia: 80 /80
    Potere: Il Verbo di Promathia (Non attivato)

    La verga in possesso di Sabik è un bastone di colore nero ebano poroso al tatto ma comunque lucido alla vista, di circa 1 metro di lunghezza per 5 cm di larghezza, a base esagonale. In risposta all'elemento attuale dell'energia del Nephilim, la verga si trasforma in una arma peculiare: l'Arco del Sangue e la Falce dell'Oscurità. In forma di arco, il Verbo crea due teschi dagli occhi brillanti di una luce cremisi grandi quanto un pugno alle due estremità, per poi allungare due battenti laterali di colore rosso cremisi brillante manifesti nel tratto lombare di una spina dorsale, di 50 cm l'uno, larghi 10 cm che si vanno a sfinare bruscamente negli ultimi 10 cm di tratto, portando la misura totale dell'arma a due metri; non c'è una vera corda da tendere, ma quando Sabik usa le proprie tecniche personali per attaccare con questa arma, l'energia che fluisce nel Verbo e il movimento di caricare le cocca delle frecce permette poi di scagliarle. In forma di falce, dalle due estremità l'oscurità prenderà forma in maniera particolare: da un lato in un prolungamento simile a diverse mani scheletriche che si allungheranno per 50 cm, creando null'altro che un prolungamento delle misure del bastone ma "decorato" a tema osseo, per impugnare poi l'attacco della lama nera e dal filo blu lapislazzulo che si allunga per 125 cm, con uno spessore alla base di 30 cm che si sfina proseguendo lungo la lama, con un arco di circa 45°, all'opposto di un cuneo di 25 cm di lunghezza e 10 cm di spessore a forma isoscele e dritto; nel lato opposto una spina dorsale cervicale si allungherà per altri 50 cm terminando in un teschio grande come un pugno i cui occhi sono illuminati da energia azzurra. L'Arco del Sangue permette di manipolare la propria energia per creare le frecce con cui attaccare, e grazie alle proprietà del Sangue applicare alle stesse effetti particolari detrimentali. La Falce dell'Oscurità permette di manipolare la propria energia per migliorare o modificare le fattezze dell'arma, migliorando le sue capacità offensive e strategiche oppure per concentrarsi in attacchi taglienti dedicati. Quando Sabik passa da un elemento all'altro, il bastone entra in una fase neutra che permette, con tecniche dedicate, di sferrare attacchi capaci di risucchiare le energie dell'avversario. Questi attacchi non sono limitati dalla forma di arco o falce del potere.

    Costo: 5

    Livello 3

    - I dardi lanciati nella forma di Arco hanno una capacità perforante molto superiore al normale e sono più difficili da deviare.
    - In forma di Falce, gli attacchi hanno una capacità tagliente molto superiore al normale mentre la durezza dell'arma è più consistente delle armi comuni.
    - Gli attacchi dedicati alla fase di cambio di elemento assorbono 10 punti energia.

    Note: Kamen indossata
     
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    ipDxl5v
    L'improvvisa apparizione da dietro di uno dei pilastri avrebbe mandato subito in allerta Ryo, che di scatto avrebbe girato il capo quanto bastava per controllare la fonte di quella nuova voce dietro le sue spalle dopo la sorpresa inziale. Come aveva fatto a non percepirlo? Forse era ancora troppo poco avvezzo ai suoi nuovi sensi. Qualunque fosse il motivo, l'estraneo scelse di non cogliere l'attimo per colpirlo a tradimento, ma piuttosto si dilungò forse anche fin troppo non solo in una presentazione, ma anche dichiarazione di intenti, occasione che Ryo avrebbe utilizzato per voltarsi verso di lui, mentre lo faceva.
    Non so come ma sei riuscito a risultare fin troppo loquace pur andando dritto al punto...
    Doveva essere un complimento? Un insulto? Stava a Sabik deciderlo, ma nella voce del ragazzo, distorta e modulata per somigliare più a quella di un pilota a comando di un exotuta, non ci sarebbe stato il minimo intento di confermare né l'una nell'altra ipotesi, bensì solamente la marcata diffidenza di un individuo che non disponeva affatto della sua stessa affabilità.
    Il mio nome è Deadstar. Voglio la conoscenza rinchiusa in questo posto, non ho nessuna intenzione di fare a metà, e una volta presa mi assicurerò di radere tutto al suolo per nasconderne le tracce. Se davvero tieni tanto a queste tue "Voci del Silenzio", ti consiglio di vincere.
    Sarebbe stata quella la sua risposta alla proposta di Meteion: mentre finiva di enunciare le ultime parole di quella che era a tutti gli effetti non una proposta tanto cordiale quanto quella del suo interlocutore, ma piuttosto una fin troppo evidente dichiarazione di sfida secca e tutt'altro che diplomatica, Deadstar avrebbe portato la mano destra al pugnale che rinfoderato che giaceva vicino al suo petto sinistro, mentre la sinistra a sua volta raggiungeva l'impugnatura dello scudo sulla sua schiena, imbracciando le proprie armi. La sua kamen celava tanto il suo volto quanto la sua voce, perciò per Meteion sarebbe stato molto complesso distinguere verità da menzogna nelle sue parole, ma la pacatezza con cui si sarebbe armato avrebbe lasciato trapelare quantomeno un intento di combatterlo in modo onesto, dando modo anche a lui di prepararsi, senza scatti o movimenti improvvisi. Pur non sapendo quali parti del suo discorso fossero sincere e quali dette appositamente per spingerlo a prendere sul serio lo scontro che doveva venire, al contrario non sarebbe stato affatto complicato intuire che ciò che cercava quindi era proprio un confronto. Appurato che entrambi fossero studenti viste le parole di Meteion, avrebbe infine fatto qualche passo verso il centro lui stesso mimando lo spostamento dell'avversario, concedendogli un'ultima occasione per prepararsi con eventuali potenziamenti mentre Deadstar stesso si portava Medjed al petto, infilandolo nella fessura che si sarebbe formata nel suo petto per poi lestamente riestrarlo in una nuova forma, quella di una cristallina, nera spada dalla lunghezza di circa 120 cm, affilata su entrambi i lati e terminante in una punta, avendo attivato la tecnica
    CryStar Saber
    per armarlo. Dalle finissime fessure della sua meccanizzata tuta a quel punto Sabik avrebbe potuto veder trapelare tenui luminescenze celesti.
    Non trattenerti. Io non lo farò.
    Entrambi si trovavano l'uno davanti all'altro, con circa cinque metri di distanza a separarli vista la conformazione della stanza e con ognuno avente alle proprie spalle la sua rispettiva colonna. Con quell'ultimo monito ed avendo concesso opinabilmente ampio tempo a Meteion di prepararsi, senza troppi complimenti Deadstar avrebbe cercato di spezzare quella quiete e prendere l'iniziativa, così da dare il via allo scontro: tenendo lo scudo Dahl davanti a sé, per la precisione con la parte avente il vuoto a mezzaluna rivolta verso la propria destra, Ryo avrebbe scattato in avanti e contro Sabik tenendo quindi lo scudo alto, chinato in avanti e con la difesa a coprirlo quasi interamente vista la sua grandezza, ma con un dettaglio non indifferente: il vuoto a mezzaluna sul lato destro dello scudo sarebbe stato sfruttato dal ragazzo come appoggio per la sua lama, e la spinta del suo movimento utilizzata per accompagnare a quella carica un affondo, estendendo il braccio destro in avanti, che puntava proprio al fianco sinistro dell'avversario, tenendo da conto delle loro altezze piuttosto simili.



    Fisico: Illeso e mascherato
    Psiche: Concentrato
    Energia: 95/100
    Potere: Livello 2
    - Medjed, il pugnale, ha una resistenza superiore all'acciaio.
    - I cristalli di cui sono composte le armi in cui muta Medjed, fatta eccezione per il nucleo che conserva la resistenza del pugnale, hanno una resistenza superiore al ferro e risultano più affilati del normale.
    - Due turni dopo che un'arma è stata inizialmente forgiata, i cristalli che la compongono si sgretoleranno, riportando il pugnale alla sua forma originale.
    Tecniche Attivate:
    CryStar Saber

    Rimodellando Medjed, Ryo darà vita a un'elegante spada dalla lunghezza di 120 cm, di cui i 20 dell'elsa saranno composti dal nucleo mentre 100 dalla lama, larga 15 cm e che termina in una punta acuminata che connette i lati dell'armamento. Nonostante l'aspetto lussuoso possa suggerire altrimenti, l'intera parte superiore al nucleo è composta dai cristalli, lama inclusa, la cui affilatura la rendono un'arma capace di infliggere pericolosissimi danni da taglio.
    Costo: 5
    Tecniche Attive: //
    Note: Kamen OPERATIVA
    Medjed impugnato mano dx.
    Dhal impugnato mano sx.
    CryStar Saber 1/2

     
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    Sabik non perse per nulla la propria espressione serena, dato che combattere era tra le opzioni previste, quindi bisognava capire ora quanto avrebbe dovuto spingere per far desistere il suo avversario. Ognuno ha il suo punto di rottura, soprattutto quando il motivo per cui si combatte non è propriamente personale, quello di Deadstar dove si trovava esattamente?
    Bhè, dato che sei una persona così egoista, dovrò rivalutare l'opzione di renderti partecipe dei risultati. Penso che sia importante lasciare tracce sul proprio cammino, proprio come la traccia che rappresenta questa immagine di una scimmia... Le orme in cui posiamo i nostri piedini di infanti sono lì per darci un orientamento, come le ombre proiettate dalle spalle di chi è più grande di noi. Se hai paura di lasciare un segno nel passato, rischi di essere una minaccia per il futuro più che un dono.
    Dato che la situazione si era chiarita senza intoppi, e Deadstar si apprestava a imbracciare le proprie armi, il Nephilim avrebbe usato la propria energia per dare forma all'Arco del Sangue, finendo per mettersi in posa di attacco equilibrato col busto pieno di fronte, nello stesso momento in cui il suo avversario aveva dato forma a quella interessantissima spada cristallina. Sembrava averla estratta dall'interno della tuta che indossava, come una sorta di forgia ma dalla natura ben diversa dall'arte occulta a cui vagamente poteva far riferimento. Le parole di Deadstar quindi avrebbero spezzato il silenzio per una ultima volta prima di far partire la sua mossa. Tenere lo scudo alto e la spada appoggiata per coadiuvare il movimento dello scatto era una mossa semplice ed efficace, ma non priva di aperture come poteva sperare: Sabik avrebbe concentrato energia per dare forma alla freccia prevista dalla tecnica Harpe, scoccandola in direzione della congiunzione tra spada e scudo di Ryo, ovvero il punto più debole di quella difesa. Il dardo mirato a quella maniera contro l'avambraccio che teneva la spada era chiaramente qualcosa di problematico: tra spada e scudo non c'era nulla che potesse essere messo a difesa della zona per mantenere il profilo scelto di attacco, e non tentare di deviarla in qualche maniera o comunque di schivarla non sarebbe bastato ad incassarla per cercare comunque di concludere lo scatto o rendere l'affondo efficace, dato che la freccia avrebbe come minimo tirato via qualche dito e avrebbe ferito l'avambraccio in profondità se avesse colpito. Assicurandosi così la perdita di consistenza di quella manovra per incalzare, Sabik avrebbe fatto un passo indietro per posizionare il piede sinistro contro la colonna, facendo perno col piede destro sul terreno e aprendo le ali per innalzarsi di un metro e mezzo da terra assicurandosi di lasciarsi spazio alle spalle tenendo la gamba all'indietro. I drappi dal tema cosmico della sua Kamen coprivano le ali membranose dando l'impressione che il cielo stellato avesse abbracciato il Nephilim per portarlo in alto. Dalla nuova posizione era chiaro che l'affondo di Ryo non aveva forma o bersaglio per cui proseguire, mentre la posizione dello scudo andava come minimo rivista siccome l'angolazione di Meteion ora rendeva visibile la testa e il resto dei bersagli fino a metà del petto e molto della schiena. Sabik stava ragionando molto su come interagire con Deadstar, non perchè non avesse la giusta aggressività per combattere, ma si stava rendendo conto di come il combattere un possessore di Kamen fosse una difficoltà non da poco: non sapendo le caratteristiche fisiche di Ryo, la sua razza o anche magari la forma particolare dello squarcio sul suo petto era impossibile buttarsi a combattere in maniera sicura e repentina, come anche capire le sue armi cristalline cosa avrebbero potuto avere di nascosto. Considerare anche che quelle nozioni sarebbero state "manipolate" dal potere cognitivo delle Kamen meritava un minimo di studio attento.

    CITAZIONE
    Sabik Igriff
    Status Fisico: Ottimo
    Status Psicologico: Concentrato
    Energia: 70 /80
    Tecniche usate:

    - Arco di Sangue: Harpe
    Tecnica basilare che permette di creare le frecce da tirare con questa arma. Attivandola si può creare una singola freccia di Sangue di 1 metro di lunghezza spessa quanto un dito umano, simulando il gesto di incoccarla e necessariamente di tirare il braccio all'indietro prima di scoccarla liberamente alla velocità di un proiettile, con una gittata massima pari all'ampiezza del Sense Mediocre, superata la quale la tecnica perderà di stabilità e sostanza disfacendosi. In un singolo turno la tecnica può essere attivata altre due volte per lanci multipli fino a un massimo di 3 frecce. Se precedentemente a questa tecnica si è effettuato lo switch da Falce ad Arco, il suo costo diminuisce di 5 punti.
    Costo: 5

    Potere: Il Verbo di Promathia

    Livello 3
    - I dardi lanciati nella forma di Arco hanno una capacità perforante molto superiore al normale e sono più difficili da deviare.
    - In forma di Falce, gli attacchi hanno una capacità tagliente molto superiore al normale mentre la durezza dell'arma è più consistente delle armi comuni.
    - Gli attacchi dedicati alla fase di cambio di elemento assorbono 10 punti energia.

    Note: Kamen indossata
     
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    Avvenne tutto molto rapidamente: Meteion era pronto a fare la propria mossa tanto quanto lo era Deadstar vista la preparazione concessa ad entrambi, quindi non appena Ryo scattò lo vide rispondere al suo assalto scoccando una freccia da quello strano arco di sangue che aveva visto prendere forma utilizzando il bastone che prima imbracciava, come se fosse una sorta di catalizzatore. Naturalmente così come l'arciere, neanche lo spadaccino aveva la benché minima intenzione di sottovalutarlo e farsi colpire, pertanto ciò che successe fu alquanto semplice: smorzando il proprio affondo Ryo avrebbe spinto verso la propria destra il suo scudo quel poco che bastava e che il tempo stretto gli concedeva per ostacolare il tiro preciso e mirato del ragazzo, andando a frapporsi laddove prima c'era il vuoto a cui puntava. La sconosciuta ma rapida strale energetica dell'avversario non sarebbe riuscita a penetrare la sua difesa e l'angolazione con cui imbracciava lo scudo, leggermente obliqua, costrinse il proiettile a deviare la propria traiettoria verso l'alto utilizzando l'oggetto come una sorta di rampa, ma non senza qualche difficoltà: per un attimo nonostante tutto quella freccia sembrò quasi spingere comunque dritto contro l'ostacolo violando la normalità come se ostinata a non lasciarsi rindirizzare, e anche dopo la sua concessione il suo colpo e passaggio lasciò non solo un chiaro intacco sulla zona colpita della protezione, ma anche una scia energetica laddove era passato su di esso durante la deviazione. Veloce quanto un proiettile ma ben più pericoloso considerando la resistenza importante e consistente della difesa intaccata; non erano colpi che poteva permettersi di sottovalutare.
    Un'accortezza che gli sarebbe tornata utile immediatamente, perché nonostante la grande capacità penetrante e pericolosità di quella freccia essa non aveva comunque una forza tale da bloccare il suo scatto, e le gambe di Deadstar avrebbero finito per portarlo essenzialmente laddove prima si trovava Meteion, la sua carica non avendo trovato il bersaglio sperato dato che l'arciere sanguigno aveva ben pensato di spostarsi, librandosi in alto e dando sfoggio di un paio di ali abilmente prima celate e ora messe più in evidenza dai drappi stellari della sua tuta. Vista la poca elevazione a cui Meteion si trovava Ryo avrebbe quasi potuto osare un fendente, cercando di incalzarlo dato che essenzialmente i suoi piedi si trovavano più o meno all'altezza della propria testa, ma perché tentare una mossa tanto avventata? Sapeva di non poterlo prendere sottogamba, la sua posizione era svantaggiosa e soprattutto non era nell'interesse del ragazzo portare subito a termine lo scontro ad ogni costo.
    Accettando il fallimento della propria offensiva così come la realtà di quella situazione, Deadstar piuttosto avrebbe schivato di lato, sulla propria destra: portando il suo scudo sul proprio fianco sinistro e alzandolo quanto necessario per frapporlo ancora una volta fra lui e l'ora volante Meteion, avrebbe approfittato del suo profilo già basso vista l'azione precedente, cercando di scattare in linea retta sulla propria destra di circa cinque metri, riposizionandosi per mettere distanza fra lui e l'arciere, portandosi vicino alla colonna più prossima all'angolo sud-ovest, distante per la precisione circa un metro sulla propria dal lato ovest del pilastro, optando per l'idea di una ritirata accontentandosi delle informazioni che era riuscito ad ottenere da quel breve scambio.
    Fai quel che ti pare, ma trarre conclusioni affrettate contornandole con sofismi ti fa solo sembrare un bambino pretenzioso.
    Contrariamente a Meteion, Deadstar non aveva alcun interesse nel giudicarlo, nonostante l'implicita boria che le sue parole gli comunicavano. La sua voce era calma, concentrata: la sua reale attenzione era focalizzata sullo scontro e ciò che poteva offrirgli. Durante il suo spostamento sarebbe dunque stato coperto di nuovo dallo scudo riposizionato, tenendosi basso e il suo corpo dietro la protezione, mano destra che reggeva la spada inclusa ora che non necessitava di usarla, preoccupandosi solo una volta terminato tale spostamento di rivolgersi con il corpo verso la direzione di Meteion e riposizionando lo scudo di conseguenza, rimanendo durante lo scatto di profilo rispetto a lui e dando priorità al proprio riposizionamento e sicurezza, al contempo facendosi un bersaglio ancor più difficile per eventuali frecce e ben protetto.



    Fisico: Illeso e mascherato
    Psiche: Concentrato
    Energia: 100/100
    Potere: Livello 2
    - Medjed, il pugnale, ha una resistenza superiore all'acciaio.
    - I cristalli di cui sono composte le armi in cui muta Medjed, fatta eccezione per il nucleo che conserva la resistenza del pugnale, hanno una resistenza superiore al ferro e risultano più affilati del normale.
    - Due turni dopo che un'arma è stata inizialmente forgiata, i cristalli che la compongono si sgretoleranno, riportando il pugnale alla sua forma originale.
    Tecniche Attivate: //
    Tecniche Attive: //
    Note: Kamen OPERATIVA
    Medjed impugnato mano dx.
    Dhal impugnato mano sx. / leggermente danneggiato
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    Deadstar non aveva di fronte un avversario contro cui basta correre incontro sventolando un'arma per distogliere l'attenzione da importanti valutazioni come per esempio il dardo appena incassato. Se per Ryo il fulcro di quello che c'era da carpire dell'offensività appena ricevuta era solo la mole eventuale del danno, e non come Meteion lo aveva scadagliato tenendo sotto controllo le sue intenzioni, la qualità della sua strategia era manchevole. Incassare sul proprio scudo a quella maniera la freccia era letteralmente quello di cui Sabik aveva bisogno, per far perdere di forma l'intenzione primaria da un lato, ma anche per dettare il ritmo delle azioni dall'altro a proprio favore, quindi Ryo si stava mettendo pian piano in svantaggio subendo la situazione. E quello che decise di fare dopo lo avrebbe ancor di più messo in difficoltà: non sfruttare la decisione di incassare la freccia per rivalutare la decisione di concludere lo scatto lo avrebbe portato in bocca al suo avversario, e non capire perchè a Meteion servisse quello spazio specifico senza tentare di disturbarlo almeno con un fendente o qualsiasi atra cosa che potesse dare copertura alla sua ritirata avrebbe reso il tempo di riposo necessario tra uno scatto e un'altro una finestra incredibilmente nefasta a favore di Sabik. Dopo uno scatto, per poterne eseguire un'altro c'è bisogno di un piccolo momento di riposo, escludendo tecniche e jutsu che possono sopperire a questa naturale difficoltà del corpo, e Ryo non usando la propri arma aveva lasciato quella finestra indifesa per dedicarsi allo scatto successivo laterale. Concentrando energia nel proprio braccio sinistro, il Nephilim avrebbe usato il Ninjutsu #2: Evocazione di munizione e di armi per evocare il proprio di scudo Legio, una difesa inferiore a quella di Ryo, ma dalla misura molto differente siccome vantava 150 cm di lunghezza, ed un profilo a goccia il cui utilizzo diretto avrebbe fatto capire al suo avversario quanto poco si intendeva di combattimento corpo a corpo: impugnandolo dalla singola maniglia lo avrebbe fatto discendere con tutta la forza che aveva in corpo calando di quota di volo al meglio della propria velocità per ficcarlo tra il Dhal e l'avambraccio di Ryo che era legato allo stesso, con l'intenzione non solo di fare del dolore al braccio del ragazzo ma anche agganciarlo in maniera estremamente scomoda e non permettergli di scattare liberamente senza tener conto del nuovo problema. Il confronto di forza era a sfavore di Sabik, o almeno lo era se avesse tentato di bloccarlo sul posto, invece il Nephilim aveva due obbiettivi in mente: il primo era agganciarsi proprio per farsi trascinare da Ryo dato che qualsiasi sballottolamento poteva gestirlo con le proprie ali per l'equilibrio e agevolmente dalla singola maniglia potendosi staccare in qualsiasi momento; il secondo obbiettivo era mettere l'avversario in difficoltà siccome i due scudi sommati in quella maniera così poco ortodossa offrivano il massimo della copertura a Sabik che vi era nascosto dietro, mentre Deadstar aveva un braccio bloccato dai legacci che faceva da incastro per la punta della goccia del Legio, quindi bloccato di fronte anche alla decisione di perdere la difesa a cui tanto teneva e che considerava vitale per gestire l'arco del suo avversario.
    Un bambino pretenzioso? Bhè, si? Il portare una Kamen dovrebbe già tradire questo fatto. Se non abbiamo diritto noi di sentircela calda e metterla in faccia a tutti, che siamo coloro che vogliono diventare Akira, chi altro lo avrebbe? Le tue parole tradiscono il dubbio che ti ho instillato con un solo dardo. Era così fragile la tua abilità che lo spaccare tutto e lo scappare con la coda tra le gambe dopo il primo scambio è diventata una priorità? Non solo la tua spada è di cristallo, ma anche il carattere che ti brucia nel petto? Ti gestirò con cura se hai paura di romperti...
    Sabik stava cercando di far proseguire le azioni in uno scambio concitato, dedicando le sue azioni a mettere "uno scudo" tra gli ingranaggi del piano di Ryo per potersi allontanare. La cosa pratica da considerare era come gestire questa nuova situazione che aveva sfruttato la finestra di vulnerabilità di cui Deadstar non aveva tenuto conto, soprattutto non sottovalutare come Meteion non sembrava impensierito dal confronto fisico e diretto a corta distanza nonostante avesse un'arma apparentemente dedicata al lancio di proiettili. Se voleva davvero proseguire quello scatto trascinandosi anche Sabik, oppure sbagliare col metodo per scrollarselo di dosso era chiaro che in qualche maniera avrebbe rischiato di pagarla cara.

    CITAZIONE
    Sabik Igriff
    Status Fisico: Ottimo
    Status Psicologico: Concentrato
    Energia: 65 /80
    Tecniche usate:

    Ninjutsu #2: Evocazione di munizione e di armi
    Con questa tecnica è possibile richiamare nelle mani dell'utilizzatore un'arma o un equipaggiamento che si presente nella sua scheda. Solitamente si tratta di un modo per non portare con sé armi particolarmente ingombranti. Per chi utilizza delle armi da fuoco, questa tecnica può essere utilizzata per evocare caricatori delle armi per ricaricare più velocemente. L'arma non può essere evocata tra l'utilizzatore e un qualsiasi ostacolo, è inoltre possibile rievocare un qualsiasi equipaggiamento già presente sull'utilizzatore prima dell'inizio della battaglia. Questa tecnica è considerata una distorsione dello spazio-tempo e tutti gli oggetti influenzati da questa tecnica restano "sovraccarichi" per tutto il resto del combattimento. Un oggetto sovraccarico non può essere evocato nuovamente da questa tecnica.
    Costo: 5

    Potere: Il Verbo di Promathia

    Livello 3
    - I dardi lanciati nella forma di Arco hanno una capacità perforante molto superiore al normale e sono più difficili da deviare.
    - In forma di Falce, gli attacchi hanno una capacità tagliente molto superiore al normale mentre la durezza dell'arma è più consistente delle armi comuni.
    - Gli attacchi dedicati alla fase di cambio di elemento assorbono 10 punti energia.

    Note: Kamen indossata
     
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    Ryo voleva mettere distanza fra sé e Meteion per rispetto nei confronti della sua capacità, ma confondere una scelta dettata dal riguardo per la sua forza per una governata dal timore era un errore davvero grossolano per uno che ostentava tanto la propria superiorità, ma persino tutte quelle insinuazioni Ryo non aveva assolutamente intenzione di legarsele al dito, le accuse del suo avversario forse fin troppo chiacchierone scivolandogli addosso ed accogliendole con tacito silenzio. Parole o meno, comunque, Sabik ottenne ciò che cercava: vista la sua posizione rialzata per via del suo volo e il tempo di recupero prima del proprio scatto, Deadstar non poté fare nulla per impedirgli di evocare il suo scudo a goccia, abbassandosi di quota e conficcandolo con decisione nello spazio che c'era fra il suo avambraccio e lo scudo, dove lo teneva legato. Certo, essendo i legacci o impugnature di entrambe quelle protezioni, sia Dahl che Legio, posizionati più o meno al centro per chiaramente sfruttarli al meglio, significava che quest'ultimo dovette spingersi piuttosto in profondità visto il diametro di Dahl, ma non era di certo impossibile vista la lunghezza e diversa forma di Legio, significava semplicemente che Meteion si sarebbe ritrovato essenzialmente con l'avambraccio poggiato sul perimetro superiore di Dahl, ma si trattava tutt'altro che di uno svantaggio in realtà e anzi per certi versi lo aiutava, visto che così facendo riuscì a mettere anche parte del peso del proprio corpo a proprio vantaggio. Fermamente agganciatosi quindi con quella mossa, Deadstar d'altro canto si sarebbe ritrovato come previsto ad essenzialmente reggere il suo scudo davanti a sé, con quella punta fastidiosamente incastrata nello spazio dei suoi legacci, il cui impatto tuttavia non gli avrebbe provocato granché dolore vista la natura del colpo e le sue ossa più che resistenti, ma ovviamente non era quello il problema, bensì l'avere davanti praticamente questa sorta di muraglia a matrioska composta da due scudi che coprivano più che egregiamente il suo volante nemico. Un bel problema, una bella mossa - insolita ma sicuramente ingarbugliata da gestire, e la cosa peggiore era che riusciva a percepire l'energia dei cristalli della sua arma cominciare a sgretolarsi, tornando alla forma di pugnale, segno che fosse arrivata al limite.
    Quantomeno, quello poteva essere un discorso valido se ciò che Ryo stava impugnando era davvero solo un mero scudo, ma se Meteion credeva fermamente che Deadstar stesse peccando di codardia, lui invece con quella mossa non aveva fatto altro che dargli ragione, arrogantemente sottovalutando una minaccia che non conosceva: imbrigliatosi con decisione con la sua arma creando quella posizione scomoda, Ryo non avrebbe cercato proprio per niente né di scattare né di dimenarsi: piuttosto, rimanendo immobile in quello stallo, gambe large e salde a terra visto il previo scatto, avrebbe concentrato energia all'interno di sé prima di rapidamente espanderla; una parte di questa si sarebbe tradotta in una scarica inviata proprio a Dahl, non un mero scudo ma una lama cerchiata, il cui perimetro affilato e assolutamente identico al filo di una lama, attivando il suo meccanismo si sarebbe esteso e vista la posizione previa, tenuto davanti a sé, nonché quella di tutti i fattori coinvolti, non avrebbe trovato proprio nulla a bloccarlo se non l'esile avambraccio di Meteion che reggeva la sua protezione. Le lame di quella cerchiata protezione si sarebbero dunque estese in un singolo scatto improvviso e immediato di circa 60 cm, in una cesoia micidiale che minacciava proprio di tranciare di netto il braccio che reggeva Legio, ma non quell'improvvisa estensione non voleva sfruttare la sorpresa come fattore per metterlo in difficoltà. Contemporaneamente a quell'estensione infatti Deadstar avrebbe attivato anche il Genjutsu #10: Fear of the Dark, trasformando parte di quel vigore prima concentrato in energia illusoria che non avrebbe avuto assolutamente alcun problema a coinvolgere e travolgere Sabik, né ad attivarsi, poiché come già ampiamente prestabilito in precedenza, l'intera stanza era immersa nel buio e nell'ombra, e anche in volo Meteion non era esente a tale condizione. Impedendogli così di sfuggire o sottrarsi, impossibilitato a muoversi in qualsiasi direzione se non guardandovi e con tutt'altro che il tempo per farlo viste le condizioni di quella situazione, con quella semplice ma più che efficace manovra Deadstar aveva tutta l'intenzione di punire l'avversario per la tanta insolenza dimostrata, e fargli capire che non aveva scherzato all'inizio quando aveva detto che avrebbe preso quello scontro molto sul serio.



    Fisico: Illeso e mascherato
    Psiche: Concentrato
    Energia: 95/100
    Potere: Livello 2
    - Medjed, il pugnale, ha una resistenza superiore all'acciaio.
    - I cristalli di cui sono composte le armi in cui muta Medjed, fatta eccezione per il nucleo che conserva la resistenza del pugnale, hanno una resistenza superiore al ferro e risultano più affilati del normale.
    - Due turni dopo che un'arma è stata inizialmente forgiata, i cristalli che la compongono si sgretoleranno, riportando il pugnale alla sua forma originale.
    Tecniche Attivate: Genjutsu #10: Fear of the Dark
    Questa tecnica può essere utilizzata solo mettendo in ombra lo sguardo del nemico. Quindi sarà semplicissimo attivarla all'interno delle tenebre, poiché sarà già automaticamente in ombra, in diverso modo bisognerà chiudergli gli occhi con la propria mano o un altro mezzo. Soddisfatta questa condizione, l'utilizzatore dovrà trovarsi almeno a 5 metri di distanza dalla vittima o non gli sarà possibile influenzare la sua mente con questa abilità. Una volta attivata con successo, il proprio avversario sarà mortificato dalla paura delle tenebre, pertanto se si trova in una stanza completamente nera (anche se illuminata) oppure al buio, sarà incapace di muoversi di lato o all'indietro: potrà muoversi solamente nella direzione in cui è rivolto lo sguardo, quindi dove è sicuro che non ci sia niente che possa terrorizzarlo. L'effetto non funziona al di fuori del buio, ma ha effetto in zone d'ombra.
    Costo: 5
    Tecniche Attive: //
    Note: Kamen OPERATIVA
    Medjed impugnato mano dx.
    Dhal impugnato mano sx. / leggermente danneggiato
    CryStar Saber 2/2 Sgretolandosi

     
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    Il silenzio di Deadstar poteva essere una conferma delle parole di Sabik, oppure un sintomo che l'avversario cambiasse marcia avendo messo meglio a fuoco la situazione. Ambo i casi erano accettabili siccome si sarebbero tramutati in uno scontro di abilità più sostanzioso e dedicato ad un obbiettivo chiaro, che non un correre in giro per non dare differenza sostanziale allo stare nascosto dietro uno scudo per essere puntellato di frecce. Il Nephilim però ci sperava davvero in un confronto di forza fisica, almeno uno strattone che lo obbligasse a stringere la presa sulla maniglia dello scudo o bilanciarsi in qualche maniera prima dello scatto del meccanismo della difesa di Ryo, siccome tra velocità e valutazione della reattività le misure si erano prese, ma mancava ancora la parte di quanto fosse veramente forte il suo avversario. Deadstar invece aveva optato per piantarsi da subito immobile per seguire le istruzioni di utilizzo della Lama Cerchiata, precludendosi non poche opzioni soprattutto in un momento concitato. C'era ovviamente anche il Jutsu di cui tener conto, che in termini di utilizzo era molto comodo da una posizione statica, ma perdeva di senso per la combinazione scelta dal ragazzo: poteva strattonare Sabik e col Jutsu obbligarlo a non sfuggire di lato o distaccarsi dal proprio scudo per poi costruire una offensiva che lo portasse in vantaggio, come per esempio ripristinare o modificare l'arma del proprio potere che aveva raggiunto ormai il suo limite; invece ora si ritrovava ad aver attivato il meccanismo del proprio scudo con un presupposto sbagliato di difesa offensiva, immobile sul posto concentrato a tenere lo scudo in posizione e occupato a usare la sua illusione senza però aver risposto alla più importante domanda che avrebbe dovuto farsi di seguito alla mossa di Meteion: perchè un arciere vuole combattermi corpo a corpo? Lo scudo di Sabik è spesso a malapena 50 cm, per quello ed altri motivi di utilizzo ha una maniglia e non dei legacci per l'avambraccio, ma il fattore importante è che fare capolino da dietro di esso lateralmente non richiede particolari posizioni e il subire l'illusione oscura di Ryo dava spazio al Nephilim di muoversi nella direzione che più gli sarebbe stata comoda a patto di puntarci lo sguardo. Detto questo, e siccome Deadstar doveva rimanere immobile per attivare la Lama Cerchiata del suo scudo, Sabik avrebbe mollato la presa sulla maniglia per spostarla sul bordo superiore, spingere verso il basso con la propria forza per assicurarsi di tenere lo scomodo ostacolo per Ryo in posizione e non farlo andare via per colpa dell'espansione delle lame, alzandosi in diagonale verso destra di mezzo metro di quota mentre faceva discendere la propria arma su Ryo: Deadstar avrebbe visto l'arco perdere parte della propria forma per dare spazio alla struttura sinistra di una falce dal colore nero ma dal filo azzurro intenso, che data la vicinanza era palpabile il trasudante potere di cui era impregnata ma soprattutto il fatto che non sembrava essere stata creata o appartenente a una tecnica specifica dell'arco, tradendo con tutta probabilità che Meteion avesse un componente principale che asserviva i suoi bisogno in battaglia e non un potere dedicato esclusivamente al combattimento aereo. Escluso che tra tutte le armi possibili la Falce dell'Oscurità era il nemico numero uno di qualsiasi scudo siccome poteva colpire ignorandolo grazie alla sua forma, era anche vero che in mano ad un essere che poteva muoversi in aria chiudeva il cerchio su quanto le frecce e la lama fossero una combo perfetta. Non c'era spazio di vulnerabilità siccome il passaggio da arco a falce era diretto, mentre Ryo per riforgiare un'arma doveva procedere a un movimento complesso che, in un combattimento così concentrato deciso dallo scandire gli attimi con doverosa attenzione, richiedeva esperienza e vantaggio, due mancanze dello studente su cui ora Meteion capitalizzava. L'attacco del Nephilim era una picconata dall'alto al basso la cui punta mirava alla scapola del braccio di Deadstar che sorreggeva lo scudo, e se fosse riuscita ad andare a bersaglio la situazione sarebbe stata tragica siccome quest'ultimo avrebbe perso il controllo e la forza per gestire la situazione, rimanendo alla mercè di Meteion. C'era modo e maniera di rispondere ovviamente, non era una mossa assolutamente priva di scappatoie seppur molto a favore dell'attaccante: di base Meteion si stava muovendo anche sotto l'effetto momentaneo del Juinjutsu che gli richiedeva quel filo di concentrazione per muoversi come voleva, letteralmente guardando quello che faceva e dove andava, e la sua forza fisica non permetteva molto altro se non tenere lo scudo dove voleva sfruttando il momento di immobilità di Ryo, quindi tempistiche molto strette dove anche della sana ignoranza poteva giovare se applicata nella maniera giusta. Chiusa quindi la parentesi, era innegabile che tutti e due avessero mostrato molto delle loro carte, e Sabik sembrava sicuro di sè ma non il tipico personaggio che sorride siccome è in vantaggio oppure sta per infliggere una ferita utile o decisiva, e Ryo avrebbe potuto averne certezza siccome gli occhi purpurei del ragazzo erano puntati su di lui in attesa di qualcosa, speranzosi che davvero quel silenzio così vergognoso sarebbe stato rotto da qualcosa di più sostanzioso. Forse, ma non troppo, Meteion aveva chiaro di voler interagire con l'immagine della scimmia sul muro, ma non dimenticava come lo scontro tra studenti fosse l'anima stessa dello stare alla Gakuen e che quindi l'insipida personalità e azioni di Deadstar necessitassero magari della giusta spinta per dimostrare qualità. Alcune delle sue azioni facevano trasparire che un pò di spazio ie lo stava garantendo per brillare, era forze il momento di entrare meglio nella dimensione delle proprie capacità?
    E ora? Come ci si sente a perdere nel faccia a faccia con un arciere?

    CITAZIONE
    Sabik Igriff
    Status Fisico: Ottimo (Passaggio da Sangue a Oscurità 0/2)
    Status Psicologico: Concentrato / Fear of The Dark: Obbligato a puntare lo sguardo nella direzione in cui ci si vuole muovere, non ci si può muovere di lato o a ritroso
    Energia: 60 /80
    Tecniche usate:

    Potere: Il Verbo di Promathia

    Livello 3
    - I dardi lanciati nella forma di Arco hanno una capacità perforante molto superiore al normale e sono più difficili da deviare.
    - In forma di Falce, gli attacchi hanno una capacità tagliente molto superiore al normale mentre la durezza dell'arma è più consistente delle armi comuni.
    - Gli attacchi dedicati alla fase di cambio di elemento assorbono 10 punti energia.

    Note: Kamen indossata

    CITAZIONE
    Edit 06/09/2022: Modificata la scheda status per quanto riguarda la parte dell'illusione, corretti alcuni errori di battitura


    Edited by Il Capitolo Hadler - 6/9/2022, 13:35
     
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    Meteion era assolutamente deciso a continuare quello scontro serrato ravvicinato, una scelta indubbiamente bizzarra dal limitato punto di vista di Ryo, tenendo da conto le abilità che aveva dimostrato. Ma chi era lui per dirgli cosa fare o come gestirsela? Evidentemente doveva avere qualche asso nella manica, e Deadstar aveva tutta l'intenzione di misurarcisi contro. La risposta dell'avversario all'estensione del suo genjutsu e le lame della protezione cerchiata fu rapida: portando la mano sulla cima di Legio, Meteion lo spinse con decisione contro gli avambracci di Ryo. Una scelta indubbiamente portata a compimento sia per evitare il pericolo che per tentare di scomodarlo di più, ma non particolarmente efficace sotto quest'ultimo punto di vista dato che lo spadaccino non solo era molto più forzuto di lui, ma stava anche spingendo solo con un braccio. A buona ragione quindi il piano di Sabik non era limitarsi a quella semplice castroneria, ma piuttosto si concentrava più importantemente sull'altra sua mano: sarebbe stato impossibile per Ryo non accorgersi dell'energia eclatante che si concentrò sul bastone del Nephilim, il suo arco mutando forma e divenendo una ben più tagliente e pericolosa falce, che ben pensò di mettere subito a buon uso utilizzandola per mostrargli che non fosse affatto indifeso in uno scontro ravvicinato, attaccandolo dall'alto verso il basso e mirando con la punta della lama di quell'arma a colpirlo alla scapola.
    Questo era l'intento di Meteion, ma la realtà dei fatti era che semplicemente Deadstar non era affatto costretto all'immobilità, né per il suo scudo né per via di lame, spinte, energie o cosmi estranei, e terminata la propria azione precedente, mentre Sabik spingeva il suo scudo verso il basso e si spostava a mezz'aria, Ryo avrebbe immediatamente approfittato della sua posizione bassa già pronta: gambe larghe, piegate e scudo alzato in avanti e frapposto fra lui e il Nephilim, per repentinamente fare leva non solo sui suoi arti inferiori ma tutta la forza del suo corpo in modo da spingersi in un balzo contro il nemico. Per l'attacco che voleva scagliare Meteion, vista la lunghezza dell'arma, il fatto che la stesse utilizzando con una sola mano, la presenza degli scudi e la zona bersagliata - tutti questi fattori lo costringevano per forza ad un movimento molto ampio e angolato, che unito al suo dover guardare pressoché ovunque facendo schizzare gli occhi da parte a parte per condurre quell'assalto, avrebbero fornito all'iniziativa di Ryo, più diretta e immediata, il tempo necessario per dare modo al ragazzo di concedere a Sabik un assaggio della sua stessa medicina. Utilizzando tutto il suo corpo e tutta la propria forza, enormemente superiore a quella di Sabik ed aveva avuto modo di testarla, avrebbe dunque saltato contro il nemico con l'intento di travolgerlo, premendo il proprio fisico contro il proprio scudo e quello del ragazzo assieme come a voler dare una spallata sinistra, non solo utilizzando lo stesso scudo dell'avversario come protezione aggiuntiva per sé e per quella spinta, ma viste le mani e gli intenti di Meteion sbilanciandolo ancor prima che lo colpisse per poi smorzare completamente il suo attacco prima che avesse modo di arrivare a compimento, al massimo arrivando a colpire di striscio e senza forza alcuna la protezione su cui poggiava la spalla, mentre lui invece si sarebbe ritrovato investito in pieno dalla propria mole e forza. Tutto ciò che sarebbe accaduto allo scudo e le lame che si erano estese, di per sé, sarebbe stato semplicemente che immediatamente si richiusero con la stessa immediatezza con cui si erano aperte, riportando la protezione alla grandezza originale di 120 cm, comunque più che abbondante se si teneva conto anche del Legio gentilmente conficcato per concessione di Sabik stesso nei legacci di Dahl.
    Hai finito?!
    Come ben pensato da Meteion stesso, i tempi erano stretti e lui non avrebbe assolutamente avuto l'occasione di schivare stavolta, sia per tale motivo, che per l'effetto ancora attivo del Genjutsu che avrebbe rallentato e impossibilitato una simile manovra. Quella muraglia d'acciaio aveva la piena intenzione di travolgerlo in pieno petto come un treno, colpendolo anche a spalle e schiacciando sicuramente le braccia visto la larghezza della difesa, così da spingerlo e schiacciarlo contro la colonna immediatamente alle sue spalle, lo spuntone al centro di Dahl più che intenzionato a impalarlo. Nella mano destra Deadstar stringeva ancora il suo pugnale, il braccio piegato e attaccato al corpo ancora libero e rimasto inutilizzato. Ryo non aveva mostrato proprio nessuna carta importante della propria mano ancora, perché non ne aveva avuto bisogno. Deadstar però non aveva né l'arroganza di sottovalutare Sabik né la pietà di concedergli momenti di ribalta, e con quella carica ascendente obliqua aveva tutta l'intenzione di incalzarlo.



    Fisico: Illeso e mascherato
    Psiche: Concentrato
    Energia: 100/100
    (L'energia corretta il turno precedente era 90, non 95)
    Potere: Livello 2
    - Medjed, il pugnale, ha una resistenza superiore all'acciaio.
    - I cristalli di cui sono composte le armi in cui muta Medjed, fatta eccezione per il nucleo che conserva la resistenza del pugnale, hanno una resistenza superiore al ferro e risultano più affilati del normale.
    - Due turni dopo che un'arma è stata inizialmente forgiata, i cristalli che la compongono si sgretoleranno, riportando il pugnale alla sua forma originale.
    Tecniche Attivate: //
    Tecniche Attive: //
    Note: Kamen OPERATIVA
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    Dhal impugnato mano sx. / leggermente danneggiato


    Scusa del ritardo.
    Fear of the Dark rimane attiva fintanto che ti trovi al buio o hai gli occhi coperti (insomma rispetta le clausole dell'attivazione), non è collegata al contatto visivo o meno di chi l'attiva.
    Per chi legge: avevo erroneamente ricaricato in precedenza energia mentre avevo una tecnica personale attiva. L'energia corretta nel post precedente era 90, non 95.
     
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    Scusami lo spoiler ma penso che siamo arrivati a un punto necessario in cui bisogna far chiarezza su alcune cose.

    Fear of the Dark: avevo letto malissimo la parte di come e dove funzionasse l'illusione, siccome pensavo equivalessero anche alle condizioni per rompere l'effetto, quindi è assolutamente ancora attivo, modificherò il post appena facciamo chiarezza su tutto. Detto questo, una cosa di cui sono sicuro è che tu stia travisando pesantemente l'utilizzo e l'effetto del Jutsu: l'illusione serve a limitare i movimenti dell'avversario, e a tradire la loro direzione perchè dovrà puntarci lo sguardo in maniera chiara e sgamabile, impedendo di fare finte o sfruttare al meglio Jutsu e tecniche personali che facilitano i movimenti, MA non agisce sulla reattività della persona che è sotto l'effetto siccome "guardare dove vai" senza precise istruzione sul fatto che affligga il Sense, il Vision o lo Strike non può essere tramutata in "agirai più lento". E' una illusione di livello 1, senza combinarla con altre cose intorno o anche sfruttando il fatto che impedisca di chiudere gli occhi alla persona, pena rimanere immobili perchè sarebbe tutto buio, ha poca strategizzazione. Colpe del Sole o Lampo Fumogeno suggerisocno qualcosa? Questo te lo avevo sottolineato in come e con che presupposto errato avevi sfruttato il Jutsu nel tuo turno precedente, e quello rimane oggettivamente una cosa errata su cui mi pare tu ci voglia capitalizzare.

    Utilizzo della lama cerchiata: cito testualmente dalla descrizione dello shop "L'utilizzatore dovrà restare fermo mentre lo sfoggia così sbloccato poiché altrimenti risulterà impossibile tenerlo alto." Nel tuo post leggo che vuoi saltare per investire Meteion con lo scudo e schiacciarlo tra Ryo e la colonna, ma solo alla fine richiudere lo scudo, quindi non ci siamo, se vuoi muoverti è indispensabile che la prima cosa che tu faccia con Ryo è richiudere lo scudo.

    Il salto: Ryo è più forte di Sabik? Si, abbiamo un grado di Gigas di differenza e c'è anche il malus del Nephilim. Può Ryo ignorare totalmente il fatto che Sabik stia spingendo dall'alto al basso per rimanere puntellato addosso a Ryo, in un punto scomodo dove non può esprimere al meglio la sua forza? Incredibilmente NI (Yesn't): a patto di dedicare la propria azione al confronto di forza e superarlo contestualmente per effettuare il salto, da quando ti stacchi da terra non hai nessuna propulsione che possa rendere la spinta continua, siccome non hai più il pavimento su cui eventualmente potevi puntare i piedi per continuare a spingere, quindi per saltare salti, poi ti posso assicurare che sei in mano al tizio che ha le ali.

    Tempistiche: Ora, collegato a questo, e ponderando anche che richiudere il meccanismo dello scudo non richieda nemmeno tutto questo tempo per avvenire, la frazione di secondo in cui ci litighiamo la tua supremazia fisica è dove sta scendendo la falciata. Vogliamo guadagnare una intera azione dicendo che il riposizionamento di Sabik che sfrutta l'immobilità obbligatoria della lama cerchiata è così rallentata/ tradita dagli effetti del Genjutsu che la spinta dal basso avviene prima? Una volta che Ryo si stacca da terra, cosa lo difende dalla falce che ti sta arrivando nella schiena? Il profilo del tuo scudo che è appena diventato più piccolo? Contro un'arma che ha una piega a 90° tra bastone e lama e sta venendo usata da un punto più in alto anche della testa di Ryo? Un'arma appositamente scelta per la sua forma per ignorare gli scudi e agevolare un combattente aereo?

    Su questo cercherò di ragionare insieme a te a costo di tramutarla in una amichevole e non mantenere il combattimento agonistico, ma come pretendi di sfuggire a un attacco verticale e mancino come quello che ti sta arrivando dalla falce di Sabik andandogli letteralmente in bocca? Di base un attacco verticale, se vuoi schivarlo l'ideale sarebbe muoversi di lato, cosa che potresti fare agevolmente scrollandoti di dosso Sabik annullando completamente il suo attacco muovendo orizzontalmente lo scudo, ma poi se l'intenzione dopo è addirittura quella di saltare, in pratica stai commutando il punto di impatto della falce dall'essere nella scapola all'essere in un rene o nel culo o nella gamba, lasciandomi totalmente la libertà di scegliere dove e come deviare la lama siccome una volta che sei in volo nel salto l'azione è tutta mia.

    La mia personale considerazione, vedendo anche come (non) ti stai giocando le reazioni di Ryo e le scelte tattiche che al momento ti hanno fatto addirittura rimanere in esubero di energia mi fa sospettare che ci sia qualcosa che ti stia dando molto fastidio oltre il livello del combattimento. E' come mi sto giocando Sabik che ti sta facendo rodere le scatole? E' come la situazione sia sfavorevole in questo frangente e ci stia capitalizzando sopra anche facendo sparare a zero Sabik veleno su Ryo? Punto 1, mi dispiace tantissimo o forse no, ma finchè Sabik sarà in vantaggio e in controllo del combattimento te lo puppi tutto così come è. Punto 2, siccome non esiste nessun collegamento diretto tra come vengono giocati i PG e le nostre personali reazioni, non posso giustificarti inesattezze così grossolane come anche il non avere una strategia chiara che non sia "mi invento qualcosa per vincere in un singolo turno unga bunga", wake up call, Sabik ha un potere molto competitivo con una combo molto dura da affrontare, se pensi di vincere in un turno contro di me quella barra di energia devi farla sudare come poche. Punto 3, se hai giocato a risparmio di energia sperando solo nel confronto fisico diretto, ti ringrazio dal profondo del cuore perchè Sabik ha bisogno dello spazio giusto per mangiarsi tutti quei punti e proseguire a combattere.

    Ora, per favore, leggi tutto con leggerezza d'animo e il fatto che ti stia pizzicando solo per stimolarti a capire come strategizzare meglio e giocarti anche il PG non solo in one liner da 3 parole. Non sono Baco, non sono nemmeno Amy, ma di sicuro se vuoi combattere senza venire travolto devi considerare che il mio livello non è per niente basso. Mettiti in modalità challenger,
    e scordati l'OTK.
     
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    Risponderò punto per punto ad ogni tuo dubbio sollevato. Perdonami se risulterò sprezzante, ma non ho interesse a perdermi troppo in edulcorazioni o giri di parole dato che le informazioni riguardanti il combattimento e le azioni sono tutte abbondantemente disponibili qui sopra. Mi impegnerò a non muovere giudizio su null'altro che non siano le tue opinioni dato che non è compito mio e non è mia intenzione permettermi di farlo. Premesso ciò:

    Fear of the Dark: il mio intento era di utilizzarlo come aggiunta, non come pretesto principale. Come hai detto tu, l'intento del genjutsu è di limitare i movimenti e fornirmi un modo per poter intuire la direzione delle tue prossime intenzioni dato che esso richiede che tu sposti lo sguardo. Non è un malus di certo pesante sulla reazione in un contesto normale, ma considerando che a tua stessa detta, nel tuo stesso post, specifichi di star facendo seguire con lo sguardo a Sabik ogni propria azione, mi viene naturale pensare che essendo egli concentrato appunto sull'attacco, non ha modo di schivare immediatamente dato che sta appunto guardando dove sta attaccando, davanti a sé. Da qui la mia frase che implica un rallentamento, ma oltre a questo non vedo come questo dettaglio possa essere importante e perché tu ti ci sia soffermato tanto.

    Utilizzo della lama cerchiata: la lama cerchiata si chiude nel momento in cui il pg sceglie di muoversi. Non è qualcosa che devo fare io, è una risposta automatica perché per l'appunto come hai giustamente detto essa richiede l'immobilità del personaggio per poter rimanere aperta. L'unico motivo per cui l'ho inserito alla fine dell'azione era per specificare e rammentare la grandezza a cui essa sarebbe stata ridotta, per chiarezza e correttezza, avendo inizialmente proprio ignorato la cosa non inserendola affatto nel post dato che era appunto una conseguenza automatica dell'azione. Un dubbio lecito, e ammetto apertamente la mia mancanza e povera scrittura, ma anche qui si parla di un particolare insignificante.

    Il salto: Le ali non sono appoggi, non sono razzi sulla tua schiena che ti stanno spingendo attivamente contro di Ryo. Volare non significa esercitare spinta a meno che tu non abbia una qualche tecnica o sistema appositamente per farlo, il vantaggio razziale del poter volare deriva dalla possibilità di muoversi liberamente a mezz'aria, che non è poco considerando che altrimenti ci si dovrebbe affidare a tecniche per una mobilità comunque anche limitata. Quindi no, non hai il dominio che credi. Detto ciò, trovo il tuo tentativo di svalutare e indebolire la differenza immane che c'è in forza fra i pg di cattivo gusto. Non si parla di un leggero bonus, si parla di un livello in meno di abilità fisica con un malus in cima, per giunta un livello dove lo stacco fra il 3 e il 4 è molto importante. Non c'è proprio niente da dedicare: ho scritto abbondantemente che Ryo mette tutta la forza del proprio corpo dietro alla sua spinta, appositamente dando una spallata specificatamente per assicurarmi di fartelo e farlo capire, spingendo non solo con le gambe ma anche con tutto il fisico e la propria forza. Detta brutalmente, se ne sbatte altamente del braccino che per giunta sta spingendo lo scudo verso il basso, nemmeno Ryo stesso, quindi non avrebbe neanche metà della leva che credi. A mio avviso, ovviamente.

    Tempistiche: Collegato come tu stesso hai correttamente detto a quanto discusso sopra, e ponderando che richiudere il meccanismo non solo sia qualcosa di immediato, ma non altera minimamente l'azione dato che non c'è nessuna sorta di vincolo energetico a tenere immobile il pg finché esso non è chiuso, e che non c'è nessun "litigio" che deve avvenire dato che la mia azione inizia quando è terminata la mia precedente e non quando tu stai già tirando la falciata, avrai da convenire sul fatto che ho già anche descritto ciò che mi chiedi, ovvero come il tuo attacco verrebbe smorzato, per quanto riguarda l'ascesa e l'esito della sua minaccia? Parli tanto della tua falce inoltre ma ignori completamente le distanze ravvicinate che ci sono fra i PG, non hai descritto come terrebbe l'arma per portare avanti un attacco DALL'ALTO VERSO IL BASSO con un'arma lunga 150 cm e con una lama di 125, praticamente quasi un triangolo, puntando ad un bersaglio relativamente vicino e con degli scudi frapposti fra te e lui. Anche per sorpassare gli scudi, devi per forza di cose compiere un gesto ampissimo con il braccio per dare la giusta forza e colpire dove desideri. Tutto questo con una mano, mentre con l'altra spingi verso il basso, i tuoi occhi schizzano da parte a parte per muoversi, guardare dove attacchi e spostarti. Nel mentre, a confronto, tutto ciò che deve fare Ryo è saltarti contro caricando lo scudo, senza nulla che ci sia ad impedirlo se non una mano molto debole e con poca leva. La tua arma "appositamente scelta per la sua forma per ignorare gli scudi" ha indubbiamente valenza nel giusto contesto, ma per come la vedo io questo non è uno di suddetti.

    Il pericolo che hai descritto a mio avviso quindi non esiste, perché il tuo attacco considerando tutti i fattori verrebbe pesantemente mitigato e la sua forza vanificata, vista l'immediatezza delle azioni concitate e l'impatto che dovresti subire.

    Ciò che mi sta dando fastidio del combattimento è che non mi stai dando motivo per giocarmi il potere né capirne i limiti: avevo tentato di iniziare leggero, a discapito di quanto tu abbia erroneamente creduto con la piena intenzione di prendere agonisticamente la situazione, ma hai iniziato questa tua catena di interruzioni su interruzioni confusionarie a sfavore di qualcosa di molto più pulito e soddisfacente, scegliendo di optare per un combattimento immediatamente ravvicinato pur non avendo minimamente idea di che cosa i PG sappiano fare. Non hai assolutamente il vantaggio che credi di avere, ma non sono le frecciatine o il veleno nei tuoi post che mi ha provocato dispiacere. Dimostri un'arroganza spropositata sia nel tuo dare per scontate le cose descrivendo in dettaglio le pose che si spara Sabik a sfavore della chiarezza delle sue mosse, sia nel tuo modo di porti e scrivere spacciando i tuoi pensieri come verità assolute, quando finora non hai fatto altro che mosse estremamente bizzarre a mio avviso e che ti hanno posto in una posizione tutt'altro che ideale, sempre secondo me.

    Detto ciò, voglio che sia chiaro che quanto detto qui sopra lo dico solo mosso da un desiderio di essere onesto e trasparente con i miei pensieri. Non voglio farti arrabbiare né tantomeno importi dubbi o farti sentire in qualche modo peggiore. Mi sento sul serio, davvero molto dispiaciuto che tu ti sia sentito preso sotto gamba e che abbia pensato tutto ciò che hai detto. Non era mia intenzione né l'OTK, né sottovalutarti e anzi come ti ho già detto sto semplicemente basando le mie mosse come io credo più logiche, con serietà e il pieno impegno di prenderti sul serio. Mi rammarica sinceramente vederti scrivere che trovi il mio modo di giocarmi Ryo insipido e noioso. Il suo poco parlare è dovuto semplicemente all'indole del personaggio, è abituato a venire insultato o provocato quindi è naturale che rimanga concentrato non dando peso alle parole di Sabik, finché si limita a punzecchiarlo. Ho cercato di rendere lo scontro quanto più piacevole possibile perdendomi anch'io occasionalmente nei dettagli per cercare di sopperire a questa mancanza ma è evidente da quanto hai detto che non è stato abbastanza o comunque poco gradito. Mi spiace di averti deluso.

    Detto questo, purtroppo è evidente che siamo in disaccordo su alcuni punti, e che potrebbe essere necessario un occhio esterno per tentare di fare chiarezza, ma prima che si arrivi all'arbitro voglio ovviamente chiederti se hai altro da aggiungere o dire.
     
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    La Legge

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    Ok, non ci troviamo su nulla quindi. Scrivo qui il mio post di risposta in base a quello che secondo me è il risultato dello scambio attuale, chiedi un parere differente se non ti trovi d'accordo con le considerazioni che portano a questo risultato.


    Sabik era deciso ad attaccare. Lo aveva dichiarato sia a parole che con i propri movimenti, e la sua falce poteva essere difficilmente scambiata per qualcosa che non avesse come obbiettivo infliggere una ferita. Di base non c'era nessun ostacolo diretto che potesse intercettare la corsa della falce, Deadstar non indossava nessuna protezione che potesse mitigarne il danno, la posizione raggiunta più in alto in diagonale non era stata bloccata e permetteva all'arma di discendere con il corpo dell'avversario in piena vista, ed essendo in volo non c'era modo di subire sgambetti o colpi che potessero far perdere forma all'attacco. Sabik quindi avrebbe proseguito la sua azione di attacco, e l'attacco stesso avrebbe fatto la sua corsa a meno che una di queste condizioni non venisse cambiata. A questo proposito Ryo avrebbe ritirato le lame del suo scudo per poter agire liberamente, cercando di allinearsi con Sabik, con l'intento poi di produrre forza e spinta necessari a investirlo con tutta la sua massa saltando il più direttamente verso la colonna per schiacciarlo a panino. Il confronto di forza era assolutamente a suo favore, quindi in qualsiasi direzione avrebbe scelto di muovere l'accrocchio che aveva attaccato al braccio lo avrebbe potuto fare, a patto di considerare che con un solo braccio aveva intenzione di muovere due scudi e un tizio attaccato che un minimo di forza la stava impiegando. Fatto ancora meno diretto invece sarebbe stato far combaciare la posizione di Sabik col fronte del Dhal: il Nephilim stava volando abbastanza sopra la testa di Ryo per poter dire semplicemente "alzo lo scudo e vado dritto", e non meno importante era che con una mano Sabik era aggrappato al bordo superiore del proprio scudo, il Legio, uno spessore in verticale che ancora Deadstar non aveva minimamente spiegato come aveva intenzione di colmare per dare forma alle proprie intenzioni. Tutto questo mentre non ci sono ancora ostacoli al movimento della falce o all'interruzione delle mosse di Sabik. Il risultato per Ryo di muovere verso l'alto lo scudo sarebbe stato praticamente ininfluente sulla posizione di Sabik, che perdendo il confronto di forza ma ormai concentrato nell'attacco avrebbe fatto scendere la lama a bersaglio, e data la potenza dell'arma e il profilo di attacco la scapola di Ryo sarebbe stata attraversata, insieme al resto della carne fino a uscire fuori dalla zona del petto frontale, una ferita gravissima sia fisicamente che in termini combattivi perchè avrebbe interessato proprio il braccio con cui fino ad ora si era occupato della propria difesa, proprio il braccio su cui erano incastrati due scudi e Sabik stava facendo forza dall'alto per tenere bloccato, cosa che avrebbe reso proseguire l'intenzione di saltare impossibile e improponibile a questo punto. Peggio ancora, perdere forza in quella zona del corpo doveva essere compensato in qualche maniera, o sarebbe finito a terra perdendo equilibrio e stabilità. Il Nephilim dal canto suo non sembrava intenzionato a tirare fuori l'arma dall'ancoraggio appena inflitto, invece teneva sott'occhio le mosse di Ryo per capire se avrebbe continuato il salto verso la colonna o avrebbe tentato altri tipi di offensive, questo perchè senza che Deadstar potesse ancora saperlo il Nehilim poteva cambiare la posizione della lama quando e come voleva grazie alle proprie tecniche personali, mossa con cui aveva tratto facilmente in inganno Taskmaster e che, in termini di strategie e approccio, somigliava davvero tanto a Deadstar per come si era comportato fino ad ora. Essendo due Kamen differenti era impossibile che fossero la stessa persona, ma avere conferma di poter rimanere efficiente contro quel tipo di offensive dirette gli faceva sperare che si stesse avvicinando pian piano a capire come ritornare di fronte a Skullcrusher per uno scontro marziale ad armi pari.
    Non so cosa era quell'energia che hai liberato pochi attimi fa, ma sento che sta agendo su qualcosa di profondo dentro me: questa intera stanza mi sta pian piano riempiendo di ansia e ho... Paura? Si, paura che dietro ogni angolo ci sia qualcosa di pericoloso... E' la tua arma cristallina che si è polverizzata a fare questo effetto? In risposta alla tua domanda di prima, se ho finito o meno dipende solo da quanto manca alla tua volontà di combattere per spezzarsi. Hai ancora una spalla buona se non erro, e un'arma che tieni stretta sicuramente pronta a saettare se ne avesse l'occasione...
    Sabik teneva saldo nella mano destra il bastone della falce e la mano sinistra sul bordo di Legio, sfruttando le misure di entrambe per tenere Ryo sotto controllo e far trasparire dalle proprie affermazioni la possibilità di finirla lì. Non stava abbassando la guardia e di sicuro non avrebbe avuto problemi a proseguire, quindi era in mano a Deadstar la decisione di aggravare o meno la situazione. Avrebbe riconosciuto la superiorità del suo avversario?

    CITAZIONE
    Sabik Igriff
    Status Fisico: Ottimo (Passaggio da Sangue a Oscurità (1/2)
    Status Psicologico: Concentrato / Impaurito da Fear of The Dark: Obbligato a puntare lo sguardo nella direzione in cui ci si vuole muovere, non ci si può muovere di lato o a ritroso
    Energia: 68 /80
    Tecniche usate:

    Potere: Il Verbo di Promathia

    Livello 3
    - I dardi lanciati nella forma di Arco hanno una capacità perforante molto superiore al normale e sono più difficili da deviare.
    - In forma di Falce, gli attacchi hanno una capacità tagliente molto superiore al normale mentre la durezza dell'arma è più consistente delle armi comuni.
    - Gli attacchi dedicati alla fase di cambio di elemento assorbono 10 punti energia.

    Note: Kamen indossata
     
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    I problemi qui sono due:
    1) L'utilizzo sbagliato del Genjutsu. Non ci sono stati movimenti né condizioni di attivazione. Ryo semplicemente "attiva" il Genjutsu e improvvisamente succedono cose. Sabik non ha subito niente dal suo avversario e Sabik non ha reagito in nessun modo al Genjutsu (che ha senso, visto che non avrebbe dovuto verificarsi). Quindi i presupposti per l'azione non ci sono.
    2) Dal momento in cui i due scudi si incastrano l'azione si resetta per entrambi, non c'è nessuno in vantaggio o in svantaggio durante lo scambio, e se vogliamo tenere in considerazione il ritmo semplicemente la "picconata" di Sabik viene interrotta dalla carica di Ryo, che per come è messo gli impedisce effettivamente di scattare banalmente in avanti per evitare tutto.
    Aggiungo anche che se gli scudi dovevano essere il nodo gordiano della vostra strategia forse era il caso di descrivere meno approssimativamente come erano mossi. Tirata d'orecchie per entrami che vi state scornando come i mufloni braindead piuttosto che usare i vostri poteri in maniera attiva e non solo come randellate.
    Le soluzioni:
    - Tornare amichevolmente al post dove Hadler dovrebbe subire il Genjutsu ma non lo subisce (oppure, se concordato amichevolmente, anche quello prima per evitare strafalcioni).
    - Rimanere aggressivamente alla picconata ma Hadler deve tenere conto che considerata la struttura degli scudi, la posizione e la carica di Demi non può limitarsi ad ignorare tutto e proseguirla, non c'è lo spazio ed è in netto svantaggio di forza per eseguire la mossa come dice lui. Non subisce però l'influenza del Genjutsu quindi potrebbe essere il momento buono per riposizionarsi come sarebbe dovuto essere 2 post fa.
    Non ho visto valore strategico in questo scambio, almeno non dopo che Sabik ha incastrato lo scudo per bloccare lo scatto di Ryo. Da quel momento in poi c'è stato solo un braccio di ferro molto inutile.
     
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    La Legge

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    Per me va bene ripartire da dove volete. Siccome tutto il contenzioso é nato dal momento che ho usato lo scudo, se per Demi va bene possiamo ripartire da quel turno come suggerito da Doom: io NON uso la scudo, mi vieto di usarlo per il resto del fight cosi da evitare altre scene su questa linea, il pg di Demi si riposiziona come preferiva in quel post. Demi, se mi scrivi uno spoiler di risposta per dirmi se ti va bene o invece preferisci altro, per me é uguale come detto all'inizio, proseguiró la risposta da dove mi dici tu.
     
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