[Missione] Terminus

x Neko

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    Quando Shouta guardò Jadis con rimprovero, la ragazza dovette mordersi il labbro per non cedere all'impellente bisogno di sbuffare e rimetterlo immediatamente al proprio posto, come avrebbe fatto se fossero stati in camera da letto. Guardò Fumiko e si rese conto che, tuttavia, il maledetto aveva avuto ragione: la conosceva abbastanza da notare una punta di dispiacere nascosta dietro allo sguardo concentrato. Ovviamente, non disse nulla per rimediare. Non poteva. Non che ne avesse il tempo, poi, visto che l'attenzione venne subito rubata dall'ex monarca che come un condottiero rimise tutti i presenti al proprio posto, a eccezione di Jadis stessa. Lei assunse un'aria a dir poco tronfia, mentre le spalle di Baiken crollavano in un sospiro, rassegnato ma comprensivo. Il discorso che seguì fu così inoppugnabile che non c'era altro da aggiungere. Come si addiceva a una Custode del suo rango la donna si riprese subito, annuendo con un cenno secco del capo, con fare militaresco ma senza stare sull'attenti. Quando poi l'esserino sul suo braccio attirò l'attenzione, lo guardò come se si fosse dimenticata della sua presenza fino a quel momento, ricordando la strana sensazione che aveva avuto quando lo aveva visto la prima volta. Era stato tutto un sogno, quando l'era parso di sentire la voce di Seeu? Cosa voleva dire Grandmarg con le sue parole? Le domande che le affollavano la mente in quella disperata situazione era tante, troppe, e purtroppo non aveva tempo né modo di porne nessuna. Anche Jadis aveva finito le parole ed era pronta, ma quando sentì nominare l'esserino che li aveva aiutati non poco a sfuggire dal Colosseo, non poté che distrarsi un istante.
    Lei sa cos'è quell'essere, quindi? Le sembra troppo spiegarci cosa vuole dir- Vedendo che aveva intenzione di far partire le cose immediatamente, Jadis sgranò gli occhi, finendo la frase velocemente. OH! Giusto. Beh, grazie di tutto allora. Spero vivamente di rivederla... Presto, possibilmente. Gli rivolse un cenno del capo, salutandolo con quell'ultimo augurio, rivolto verso la buona riuscita della missione più che a lui. E poi fece qualcosa di decisamente inaspettato: corse per gettare le braccia al collo di Sho, così velocemente che Baiken strabuzzò gli occhi pensando di aver avuto le traveggole e, bisbigliando, gli disse qualcosa all'orecchio che, dall'esterno, sembrò... dolce, persino. Tutto grazie alla sua espressione melliflua.
    Dopo faremo i conti, io e te. E... vedi di non morire, stupido. È un ordine.
    Dopodiché la piccola prese un profondo respiro, stringendolo qualche millesimo di secondo più del dovuto. A Sho sarebbe parso che il suo piccolo corpo fremesse contro il suo, per una volta non di desiderio. Quando si staccò da lui, tuttavia, ponendosi immediatamente dritta davanti al passaggio che stava formandosi, si era già ricomposta e aveva l'aria di essere LEI la condottiera pronta a portare il proprio esercito in battaglia. Il saluto di Baiken fu più veloce, poiché non poteva parlare, ma lo sguardo che gli riservò quando gli mise le mani sulle spalle era risoluto e parlava per lei: era colmo di gratitudine, affetto e una punta malcelata di apprensione. Sembrava dire "Tornerò a prenderti" tanto quanto "Mi affido a te". Dopodiché lo strinse veloce al petto, attenta a non ostacolare il flusso di energia e, prima che il suo enorme petto potesse comprimersi contro il suo, si era già staccata ed era al fianco di Jadis, afferrandole il polso per non farla sfuggire. La donna lanciò un'ultima occhiata a Grandmarg, come se solo guardandolo potesse raccomandargli di prendersi cura del suo pupillo e non fare cazzate, o sarebbe tornata per fargli il culo. Che lo capisse o meno, dopo averlo guardato si prearò. Jadis invece aveva lanciato un'occhiataccia alla mano che l'aveva stretta per poi fulminare Fumiko con lo sguardo, ma non si mise a battibeccare di nuovo. Ora che avevano ben chiaro cosa fare, entrambe si concentrarono sulla porta, pronte a compiere quel viaggio della speranza. Quindi, lanciando un ultimo sguardo a Sho e, infine, a Grandmerg, entrambe erano pronte.
    Allora, se non ha altre raccomandazioni o informazioni per noi... Andiamo.
    Baiken era posizionata in modo da avere il braccio destro, fonte del potere di Muramasa, libero mentre con l'altro stringeva il polso di Jadis con tutte le forze, pronta ad abbracciarla o recuperarla con qualche Arte magica qualora avessero avuto sorprese al loro arrivo. La conversazione le aveva dato modo di recuperare le energie sprecate a scappare da quel mostro gigantesco, per questo si sentiva carica e preparata ad affrontare eventuali ostacoli o sorprese. La giovane invece era tesa ma concentrata, sapeva di non poter fare molto a livello fisico ma anche lei si preparò a eventuali acrobazie da fare. Qualche mossa marziale la conosceva, fosse anche semplicemente acrobatica. Non aveva paura... o almeno si costrinse a non averne. Salvo dunque altre raccomandazioni o interruzioni da parte dei presenti, si sarebbero incamminate verso la loro tetra e inquietante meta, pronte al peggio. Purtroppo non riuscivano a capire cosa fosse con precisione ciò che le si presentava davanti, ma erano decise a scoprirlo.


    CITAZIONE
    BAIKEN

    Status Fisico: Perfetto
    - Graffi superficiali sul corpo rigenerati
    - Ferita lieve polpastrello SX rigenerata
    Status Psicologico: Concentrata
    Energia: 113/120
    Tecniche usate:
    -

    Potere: Attivato
    Livello 3
    - Il Braccio di Baiken è sempre considerato un'arma convenzionale e ripristina completamente i danni subiti ogni volta che cambia forma. In questo livello la sua resistenza è superiore all'acciaio.
    - Finché la riserva energetica di Baiken è superiore a quella avversaria, il suo braccio è molto più resistente all'energia generata dal nemico in difetto energetico. Se l'energia di Baiken è doppia rispetto a quella del nemico, la resistenza aumenterà ulteriormente.
    - Se Baiken riesce ad infliggere una ferita di almeno media entità con il suo braccio ad un nemico, lo contaminerà con tenebrose visioni che diminuiscono la sua capacità di concentrarsi e lo renderanno vulnerabile. In questo modo risulta sempre come se avesse la metà dell'energia rispetto a Baiken. Questo stato dura un massimo di 4 turni che viene resettato ogni volta che Baiken infligge nuovamente una ferita di almeno media entità.
    Note:
    Equipaggiamento in campo:

    - Gael sulle spalle
    - Armi ed Equipaggiamento a casa, non evocate

    JADIS

    Fisico Jadis: Perfetto e bellissimo
    Psiche: Concentrata
    Potere: -
    Note:
     
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    Nonostante non conoscesse i trascorsi, perfino Grandmarg rimase stupefatto quando Jadis si gettò al collo di Sho, tenendo il ragazzo pietrificato e con gli occhi sgranati, timoroso di prendere fiato. Fortuna che in quel posto non poteva parlare, o di sicuro avrebbe detto qualcosa di sconveniente. Si fece più deciso con lo sguardo e posando la fronte sul capo di Jadis, le fece capire che non aveva la minima intenzione di lasciarci le penne: se combattevano era per festeggiare la vittoria! La vide allontanarsi e fu sorpreso di ricevere anche il saluto di Baiken: si aspettava che fosse più serio e in un primo momento le rispose con un cenno risoluto del capo, poi però venne colto nuovamente alla sprovvista dall'abbraccio di Baiken, e si perse totalmente sul suo morbido seno come se avesse annullato la volontà del rosso con un semplice gesto. Anche morendo, sarebbe potuto sparire felice. Sho rimase completamente stordito per tutto il tempo vagando con lo sguardo in giro fino a che non incrociò gli occhi con quelli di Grandmarg che lo fissava male. Sho tornò subito serio e cercò di distogliere lo sguardo per non far capire niente, ma le braccia conserte dell'ex monarca dicevano già molto su cosa gli stesse attraversando il cervello.
    Ma che ragazzo fortunato...
    Ironia, arma tagliente a disposizione di un prigioniero. Detto questo tornò a guardare le due avventuriere che, oramai pronte, avevano solo bisogno di un ultima spinta.
    Sì, ho un ultima raccomandazione: per quanto sembri allettante, non scendete a patti con Vidocq. Per nessuna ragione...
    Detto questo, il portale le avrebbe letteralmente inghiottite, e proprio come erano giunte nella dimensione di Grandmarg vennero catapultate di nuovo a spasso nel tessuto stesso della realtà. Stavolta il viaggio fu dannatamente breve e privo di contraccolpi, forse i loro corpi si stavano iniziando ad abituare a quel modo di spostarsi. Baiken avrebbe ritrovato la sua voce, ma il contatto con Traesto e Mugen era oramai perduto, forse già da quando erano entrate nella dimensione di Grandmarg. Erano da sole purtroppo, ma se non altro avevano chiaro l'obbiettivo, che finalmente era davanti a loro. Si trovavano in una sorta di grossa arena simile a quella che avevano superato prima affrontando il dinosauro affamato, ma stavolta a misura d'uomo e senza congegni strani. Era decisamente più simile ad un generico Colosseo, o uno stadio: un grande spiazzo centrale circondato da mura e scalinate a salire. Lo stile non ricordava nessun genere di architettura umana e perfino le decorazioni e le statue su di esso apparivano inconcepibili per la geometri alla quale gli esseri umani erano abituati. Al centro del campo c'era una sfera d'ambra dorata a misura d'uomo: sembrava un contenitore spirituale con all'interno un'anima pronta a dissolversi in qualsiasi momento, come se qualcosa la stesse gradualmente digerendo. La sfera era leggermente sollevata da terra di circa 2 metri, ai piedi della quale c'erano due figure oramai ben note alle ragazze: da una parte il biondo Uzumaki, che lanciò verso di loro la sua peggiore occhiataccia. Di fianco a lui c'era invece una figura assai più inquietante: Vidocq in persona, nascosto da un'armatura brillante, un drappo viola e la famosa maschera a specchio talmente lucida da permettere agli osservatori di rispecchiarsi al suo interno. La maschera, per quanto perfetta sembrasse, appariva praticamente liquida, viva, pulsante. Una corona di quattro lanterne viola pendeva intorno alla cintura di Vidocq e una grossa falce della stessa materia della sua corazza era posizionata dietro la sua schiena. La sua pressione energetica non era solo possente, ma anche maledettamente inquietante. Il fumo viola delle sue lanterne sembrava connesso con l'ambra dorata e la stava gradualmente consumando. Baiken avrebbe potuto riconoscere distintamente l'energia di Seeu farsi più forte, come se potesse sentirla gridare. Anche Jadis grazie ai suoi poteri riuscì a vedere distintamente il netto contrasto con la malvagità di quegli uomini e la purezza di Seeu. Grazie al collegamento tra Baiken e Jadis, la maestra sarebbe riuscita a percepire il messaggio di Seeu. Confuso senz'altro a proposito di quello che stava succedendo intorno a loro, ma avrebbe potuto raccontarle ciò che ricordava. A rendere però veramente terrificante quel luogo non era solo la presenza dei due avversari, ma anche di ciò che li circondava: un enorme cielo rosso costellato da stelle oscure lontanissime e distanti, caratterizzato da un gigantesco occhio diabolico che sembrava tanto distante quanto onnipresente, come se una divinità malvagi stesse controllando il suo regno. Intorno a loro, una massa inquietante e orribile di radici simili a corpi di insetti mummificati e attraversati da una misteriosa sostanza organica avvolgeva tutto il creato. Una ciclopica torre sulla distanza, capovolta e intrappolata in un prima cristallino e opaco, risultava completamente intrappolata da quella costruzione organica e al tempo stesso morta. Era come osservare un pianeta che veniva invaso dalla luna, eppure sembrava così vicino da far venire la nausea. Nessuno di loro poteva sapere cosa stava succedendo, ma era così terrificante nelle profondità delle loro budella da far loro capire che qualsiasi cosa stesse accadendo, non era un bene.
    Non ci posso credere... come hanno fatto ad arrivare fino a qui?! Pensavo che questo spazio tra la terra e l'Inferno fosse conosciuto solo a te!
    Uzumaki non sembrava assolutamente contento di quell'evento, e se la prese con Vidocq che, pur non lasciando trasparire nessuna emozione, sembrava perplesso a sua volta.
    Hanno trovato un alleato evidentemente... la fortuna li assiste. Oppure non è fortuna...?
    Lo "sguardo" dell'uomo specchio si spostò sul braccio di Baiken: la creatura-rampino si stava chiaramente agitando, era pronta a combattere e sembrava impaziente. Baiken avrebbe riconosciuto in quell'estrema voglia di combattere una sete di vendetta incredibile. Tra le due squadre c'erano poco più di 15 metri di distanze e un sacco di spazio a disposizione, ma probabilmente non sarebbe stato uno scontro a team.
    Prendi quello sgorbio e sistemale. Se sarai all'altezza di questa battaglia non avrà importanza se ci hanno trovati. L'importante sarà prendere la ragazzina. Della donna... puoi fare quello che vuoi.
    L'affermazione di Vidocq sembrò compiacere non poco Uzumaki che iniziò a ridacchiare compiaciuto mentre avanzava di qualche passo. Si leccò le labbra fissando con aria maniacale Baiken, impaziente di iniziare.
    Musica per le mie orecchie... adesso che gioco in casa posso finalmente scatenarmi. Non vedo l'ora di schiacciarla come ho fatto col suo prezioso allievo, formerete un bel quadretto quando avrete le stesse cicatrici!
    Serrò i pugni e subito comparvero sulle sue mani delle armi molto particolari: un paio di grossi tirapugni corredati di lama, una via di mezzo tra un pugnale e una spada corta. Davano l'idea di essere affilatissimi e sulla parte sovrastante le dita dei grossi spuntoni affilati si allungavano dall'arma stessa. Sulla lama c'erano dei segni magici incisi che sembravano appartenere alle arti occulte, degli incanti per potenziarle, ma da quella distanza era molto difficile capire di cosa si trattasse. Dopo averli evocati, Uzumaki li portò davanti al volto e al petto, assumendo una posa di combattimento. I suoi occhi iniziarono ad illuminarsi di un'inquietante energia, e sarebbe bastato dare un'occhiata a Vidocq per capire che una delle lanterne di quest'ultimo era collegata ad Uzumaki e lo stava riempiendo di energia. Le sclere bianche del biondo iniziarono ad essere circondate d avene rosse con la forma di una spirale sempre più intensa. La battaglia era destinata ad essere sanguinosa.
    Prima dell'inizio del combattimento puoi giocarti un'interazione tra Seeu e Baiken in modo da completare il tuo personale cerchio. ovviamente Seeu non ha idea di cosa stia succedendo lì, ma ha memoria degli eventi che si sono succeduti prima di questo. Ovviamente decidi tu quanto deve sapere Baiken e in che misura.
     
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    Jadis dovette distogliere lo sguardo da quei due mentre si salutavano, irritata dalla sua stessa irritazione. Fortunatamente non aveva tempo di pensare a Kuma e alla sua cotta stratosferica per Baiken, ma si concesse comunque un ultimo sguardo. Avrebbe fatto meglio a eseguire il suo ordine, o non glielo avrebbe mai perdonato! Quanto a lei... beh, non era così sicura di poter fare la stessa promessa. Non quando si ritrovò catapultata in un incubo che sembrava uscito da un racconto lovecraftiano. La scena che si presentò davanti ai loro occhi era infatti grottesca, angosciante, e le fece risalire la bile in gola. Sembrava uscita dall'opera di una mente disperata e il peggio erano le due figure che si ritrovarono davanti. Per quanto la sola pressione energetica di Vidocq fosse in grado di farla sentire ancora più minuta di quanto non fosse in realtà, quasi potesse schiacciarla contro il terreno, il suo sguardo d'odio andò al fidato compare di quel fottuto coccodrillo gigante. Quasi temeva di vederselo apparire da un momento all'altro e per questo aveva i nervi a fior di pelle e ogni senso in allerta. Entrambi avevano versato il suo sangue e ora aveva tutta l'intenzione di restituirgli il favore. Fu però la visione dei loro animi che la sconvolse, perché in mezzo a loro distinse anche quello di una terza persona, candido e innocente a differenza dei loro, luridi come il liquame fognario del peggior quartiere di Roma. Non conosceva bene Seeu, ma capì in qualche modo che si trattava di lei perché l'aveva già vista bazzicare con Baiken e, in breve, il suo cervello elaborò anche cosa significasse trovarla lì. Di primo istinto si portò la mano davanti alla bocca, sgranando gli occhi per poi ricordarsi dove si trovavano e rimettere immediatamente la maschera da dura al proprio posto. Non poté fare a meno di lanciare un'occhiata a Fumiko però... e l'espressione che scorse sul suo viso la fece sussultare.
    Nel frattempo, la custode sentiva distintamente la voce di Seeu, confusa e frammentata come se ci fosse un muro molto spesso a dividerle, ma non abbastanza da coprire le sue grida.
    Baiken! Non so quanto tempo mi resta, per cui ascoltami! Credo di... No, SO di esserlo: morta. Ero in quel dannato vicolo per seguire una pista riguardo a una serie di rapimenti. Una segnalazione anonima; volevo essere utile. Ma quando sono arrivata... Quel mostro orrendo stava divorando una persona e non ci ho visto più! Ho combattuto... e ho perso. Poi si è fatto tutto confuso, non so come cazzo sono finita qui. Ma so chi è Vidocq! Eloy ci è già passato e... ma non c'è tempo. Devi essere tu a fermarlo, Baiken! Ed Eloy... Oddio, il mio Eloy... Ti prego, devi dirgli che lo amo, ok? Oeufcoque non ha potuto ma... TU PUOI. Digli di non piangere, di prendersi cura di sé e di non farsi venire le occhiaie, perché rovinerebbero il suo splendido faccino e lo so lui come è vanitoso quindi... Oh, Baiken. Spero mi dimentichi in fretta... Fai in modo che mi dimentichi in fretta, ok? Alla donna sembrò di poterla vedere: persa nella sua parlantina con la voce robotica e senz'anima che la caratterizzava, ma che non le impediva di far trasparire ogni singola emozione, forte e chiara, proprio come il terremoto ambulante che era sempre stata. Una singola lacrima le scivolò lungo il viso. Stava stringendo i denti così forte che temeva andassero in frantumi da un momento all'altro. Ma che dico, poi? Forse è meglio che non sappia come sono morta... non si darebbe pace. O sì? Non lo so... non so più nulla. Sono così stanca e confusa. Ma tu ci sei! Tu puoi. DEVI. Sta a te, adesso: spaccagli il culo anche per me! E soprattutto... Vinci. Torna vittoriosa dai ragazzi e... veglia su di loro al posto mio. Me lo devi! Ricordi?
    Baiken strinse i denti, cacciando indietro le lacrime che minacciavano di farsi strada insieme a un groppo nella sua gola. Erano così pungenti che le parve di sentire persino l'occhio assente inumidirsi e dolere, proprio come se fosse ancora al proprio posto. Ricordava cosa le doveva: una cena al suo ristorante preferito, a Kurayami, per una stupida scommessa tra ragazze che avevano fatto dopo una delle loro bevute. In un'altra situazione avrebbe riso, ma era troppo occupata a ricacciare indietro le lacrime. Le sembrava che il groppo in gola fosse così ingombrante che da un momento all'altro potesse esplodere, ma lo trattenne, proprio come si cerca di trattenere un'idea folle quando bussa alla propria porta.
    Dannata te, piccola... mi stai chiedendo molto più di una cena, non credi? E lo sai che, proprio adesso... non posso assolutamente deluderti.
    Si sforzò di sorridere e sentì distintamente che anche l'essenza di Seeu, lo stava facendo. Persino con quel messaggio biascicato da chissà dove, così confuso, le parve di vederla: mentre si sforzava di sorridere con le lacrime agli occhi. E anche lei stava piangendo, silenziosa, davanti a due fottuti maniaci che con ogni probabilità stavano tentando di provocare una catastrofe e avrebbero gioito di quelle guance umide. Baiken strinse le dita, più volte, cercando di calmare il respiro e se stessa. Piccoli ricordi di Seeu, momenti passati insieme, sfrecciavano veloci nella sua mente. Dai più sciocchi e remoti, come quando era ancora una piccoletta che andava nella sua biblioteca ad allenarsi, in Giappone, sfottendola per la sua scarsa vita sentimentale... fino ai più recenti. Quando era entrata a far parte dei Watchmen ed ella aveva voluto per forza procurarle uno stupido costume da supereroina, nonostante sapesse perfettamente che era lì "solamente" per prestare servizio come Custode. Quando l'aveva presa in giro per essere andata proprio con Chiller, tra tutti. O, ancora, quando l'aveva costretta ad andare in moto, nonostante le avesse ripetuto più volte che non la sapeva guidare, e lei aveva voluto insegnarle assolutamente come fare perché l'avrebbe resa "ancora più gnocca" e forse le avrebbe rimediato un'avventura. Incontri sporadici, certo, a cui non aveva dato così importanza lì per lì... O così pensava. Come una sciocca si rese conto che, per quanto ci avesse provato a non legarsi stretta un'ennesima volta, erano diventate amiche senza che se ne rendesse conto. E ora, l'idea che potesse finire così, che fosse finita così, la devastava. Avrebbe voluto riempirla di domande. Avrebbe voluto chiederle di più, su ogni cosa. Ma non avevano tempo. Non sapeva se potesse riportarla indietro con loro o se fosse già spacciata, ma sapeva con certezza che ogni secondo sprecato a parlare era un altro, preziosissimo, sottratto al compito di porre fine all'oscuro rituale e alla conseguente fuga dei suoi cari da quell'incubo. Semplicemente, non poteva permetterselo. Però poteva permettersi di combattere. Poteva e VOLEVA sfogare ogni briciolo di quella rabbia che sentiva crescere e montare dentro di sé e riversarla sui loro nemici. Ed esattamente come se Seeu fosse con lei materialmente, come se fosse lì al suo fianco e a combattere fossero tre e non due, Uzumaki si sarebbe pentito amaramente per ciò che aveva fatto. Quel mostro, Vidocq... si sarebbe pentito. Li guardò, l'occhio messo in ombra dalla frangia rossa, ma così scintillante che sembrava quasi riversare fuori un fumo denso di disperazione, come se quelle fossero quelle le sue lacrime... Lacrime che sapevano di morte. E non la sua.
    Che cosa... le avete fatto? CHE CAZZO. AVETE. FATTO?!
    Il ghigno che le si cucì in faccia era la perfetta fusione tra un sorriso folle e una mezzaluna perfetta di denti digrignati fino a spezzarsi. In un altro contesto non avrebbe gridato. Non avrebbe pianto. In un altro contesto, avrebbe mantenuto la calma, si sarebbe cucita un bel sorriso in faccia e avrebbe risposto allo sguardo maniaco di Uzumaki per le rime. Ma quello non era "un altro contesto" e quelli non erano dei nemici normali. Non c'erano ragioni a guidarli, non c'erano profonde motivazioni o possibilità di redenzione. Era spazzatura... e non avrebbe esitato un solo istante a disfarsene.
    A giudicare dalla situazione, le lanterne di Vidocq avevano un qualche tipo di funzione di potenziamento quindi, se la sua tesi era corretta, il suo primo obiettivo sarebbe stato quello di strapparle via appena ne avesse avuto occasione, sia dal biondino che dalla misteriosa sfera. Poteva essere l'anima stessa di Seeu per ciò che ne sapeva e non avrebbe permesso che venisse prosciugata.
    Anche Jadis, che seppur non aveva potuto ascoltare le ultime parole di Seeu, aveva potuto percepirne l'essenza e le sue emozioni, aveva il volto rigato di lacrime e uno sguardo di puro odio contro gli avversari. Era una stronza, ma mai così stronza da non soffrire per il dolore di Fumiko, che in quel momento sentiva come se fosse un tir pronto a investirla da un momento all'altro. Fortunatamente lei per prima sapeva che non avevano tempo da perdere e, proprio per questo, agì in fretta: portò la mano più vicina al braccio affilato di Baiken, che restò con lo sguardo e i sensi fissi sul nemico, pronta ad agire in qualsiasi momento se avesse sfruttato quell'istante per attaccare, mentre Jadis si graffiava la mano con i suoi artigli così da "bagnare" l'arto con il proprio sangue e poter quindi attivarne il potere. Ovviamente le quantità erano minime e i graffi superficiali, ma bastava una singola goccia per attivarne gli effetti. Quel liquido tanto agognato non era solo utile per percepire la malvagità insita nei mostri che si trovava di fronte e visto che la sua reale utilità era distruggerli, niente le sembrava più calzante che usarlo esattamente CONTRO coloro che lo bramavano tanto. La sua minuta figura venne investita da un'aura borgogna intensa, l'energia della sua natura di Taimanin la investì in pieno e dal sangue gocciolante si formò un cerchio a terra del diametro di 10 metri. Ancora il braccio di Baiken, ormai sporco del suo sangue, sarebbe stato incantato da quel momento in poi, risultando più efficace sui nemici.
    Bramate il mio sangue così tanto... vero, feccia? Ebbene... eccovene un assaggio!
    Baiken allora si posizionò davanti a Jadis, con un passo che non le ingombrava alcuna azione, talmente erano vicine, in modo da proteggerla e al contempo rimanere attenta a qualsiasi movimento nemico. Con il polso prese una posizione di difesa, col braccio dominante e pregno di potere in avanti davanti a testa e torace come se fosse una spada e l'altro pronto ad agire in qualsiasi modo fosse opportuno. Non si mosse inizialmente, studiando l'avversario. Era pronta ad accoglierlo a braccia aperte, così come scattarvi contro. Purtroppo, l'unica cosa che la trattenne dallo scagliarsi immediatamente su di lui era proprio Jadis: non poteva allontanarsi troppo da lei. Sempre concentrata su entrambi gli avversari, le bisbigliò un solo avvertimento senza guardarla ed ella si portò ancor più alle sue spalle, praticamente attaccata a lei e nascosta dal suo corpo. Grazie alla sua statura avrebbe potuto persino nascondersi dietro il mantello Gael, se fosse servito.
    Qualunque cosa accada: resta dietro di me. A qualunque costo, intesi?
    Fosse anche ripararsi dietro al suo cadavere... ma questo non lo disse. Non lo disse perché, quasi le dispiaceva per i loro nemici, lo aveva promesso a un'amica: non poteva perdere.


    CITAZIONE
    BAIKEN

    Status Fisico: Perfetto
    - Graffi superficiali sul corpo rigenerati
    - Ferita lieve polpastrello SX rigenerata
    Status Psicologico: Concentrata/Furiosa
    Energia: 120/120
    Tecniche usate:
    -

    Potere: Attivato
    Livello 3
    - Il Braccio di Baiken è sempre considerato un'arma convenzionale e ripristina completamente i danni subiti ogni volta che cambia forma. In questo livello la sua resistenza è superiore all'acciaio.
    - Finché la riserva energetica di Baiken è superiore a quella avversaria, il suo braccio è molto più resistente all'energia generata dal nemico in difetto energetico. Se l'energia di Baiken è doppia rispetto a quella del nemico, la resistenza aumenterà ulteriormente.
    - Se Baiken riesce ad infliggere una ferita di almeno media entità con il suo braccio ad un nemico, lo contaminerà con tenebrose visioni che diminuiscono la sua capacità di concentrarsi e lo renderanno vulnerabile. In questo modo risulta sempre come se avesse la metà dell'energia rispetto a Baiken. Questo stato dura un massimo di 4 turni che viene resettato ogni volta che Baiken infligge nuovamente una ferita di almeno media entità.
    Note:
    Equipaggiamento in campo:

    - Gael sulle spalle
    - Armi ed Equipaggiamento a casa, non evocate

    JADIS

    Fisico Jadis: Bellissimo
    Graffi superficiali sulla mano
    Psiche: Concentrata/Determinata
    Potere: Attivato - Cerchio intorno a Jadis. Braccio di Baiken incantato

    Il potere di Jadis è racchiuso nel suo sangue di Taimanin, esso è in grado di reagire quando si trova nelle vicinanze di un'entità malvagia, lo sente letteralmente nelle vene come se questo ribollisse, inoltre possiede proprietà deleterie per tutto ciò che è corrotto dal male, similmente all'Argento per le creature inumane. Di base, il sangue le dona un istinto pressoché infallibile nel comprendere l'indole (Allineamento) di qualcuno e coglierne anche le più minimi sfumature.
    In combattimento, Jadis viene circondata da un'aura borgogna molto intensa e luminosa, mentre intorno a lei si disegna velocemente un circolo magico color sangue, con un raggio di 5 metri partendo dal centro (per un totale di 10 di diametro). L'aura assume una forma cilindrica che va verso il cielo. Dopo che ciò avviene, Jadis può rilasciare il suo sangue all'interno del cerchio, facendolo gocciolare sul terreno. Ogni singola goccia, anche la più piccola, si dirama iniziando a disegnare dei glifi all'interno del sigillo che vanno a formare il simbolo dei Taimanin, con alcuni kanji a scriverne il nome. I disegni si formano molto velocemente, riempendosi di sangue similmente all'acqua di un fiume che scorre sugli argini, tuttavia il potere non ha bisogno che vengano completati per essere attivo, la chiave è il cerchio. Ogni essere che attraversi questo circolo e non venga ritenuto "alleato" da Jadis, al suo interno subisce gli effetti del suo sangue, ciò si traduce in un calo di resistenza che li rende più deboli agli attacchi degli alleati di Jadis, proprio come se fossero indeboliti dall'argento. Questo effetto si espande anche a eventuali armi, evocazioni o derivati del potere nemico. Eventualmente, la ragazza può decidere di incantare le armi di massimo 2 alleati in campo, perché questi ottengano gli effetti della sua aura. In questo caso, il buff si estenderà alle armi impugnate dagli alleati e si muoverà con esse, disegnando lo stesso identico cerchio sotto l'utilizzatore. Se questi viene disarmato, l'aura rimarrà collegata all'oggetto intriso di sangue, non a chi la impugna. Se Jadis riceve una ferita critica o che ne mini le capacità mentali, il suo potere si disattiva all'istante ed ella cadrà a terra inerme, tuttavia grazie a Syornha e al loro legame, potrà sempre tornare in forma dopo un adeguato riposo.

    Note:

    Edit. Ho aggiunto lo status fisico di Jadis perché mi ero dimenticata di inserire i graffi.

    Edited by MidoriNoBakeneko - 20/2/2023, 01:12
     
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    La rabbia di Baiken e di Jadis non sembrò sortire nessun effetto in Vidocq, che anche tolta la maschera non dava il minimo segno di pentimento, di paura o rimorso. Sollevò le spalle, mostrandosi del tutto indifferente alle emozioni che stavano provando.
    Cosa le ho fatto? Cosa ha fatto lei, piuttosto... i diamanti grezzi come voi credono di dover utilizzare il vostro potenziale per salvare il mondo o altri generici scopi, come usare Excalibur per tagliare il pane. Io le ho dato uno scopo... farò in modo che il suo potenziale non venga sprecato. Userò anche lei per aprire un passaggio tra l'inferno e il nostro mondo, e mi prenderò ciò che è mio di diritto. Io sono l'eletto di Apocrypha, il resto non ha importanza.
    A differenza di Vidocq, Uzumaki stava invece esitando di fronte alla rabbia di Baiken e soprattutto il sangue di Jadis: i glifi che si erano accesi intorno alle due lo facevano tentennare timoroso, ben conscio che entrando in quella zona di battaglia a lui ostile sarebbe stato in svantaggio. Ennesima testimonianza del suo reale valore.
    Hey... non hai intenzione di aiutarmi?! Devo fare tutto da solo???
    Non fare il codardo, Uzumaki... ti sto già dando tutto ciò di cui hai bisogno. A tempo debito rivelerai la tua vera forma e non avranno scampo. Combatti, maledizione!
    Vidocq rimase immobile vicino alla sfera che conteneva l'anima di Seeu, evidentemente neanche lui poteva spostarsi in quella situazione, proprio come Jadis. In tutto quel gruppetto, di sicuro il più folle di rabbia era il misterioso essere insettoide attaccato al braccio di Baiken che sembrava intenzionato a perforare la faccia di Vidocq fino a spaccargli la testa in mille pezzi pur di poterlo conciare per le feste. Baiken non aveva dunque solo la sua di vendetta da portare a termine. Deciso a non farsi dare più del codardo, Uzumaki si lanciò all'attacco, a denti stretti, scattando molto velocemente verso Baiken, dandole subito prova di essere più rapido di lei. Incrociò le braccia al petto per mantenere una posizione difensiva e quando fu vicino cercò di sferrare due fendenti incrociati con le sue armi verso il petto della donna, come delle pugnalate rapidissime che potevano tanto lacerarla quanto infilzarla in maniera fatale. Nonostante il suo spirito crudele e vigliacco, Uzumaki restava comunque un alto membro dei Custodi, un titolo che non si raggiunge senza talento e allenamento.
     
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    Sentire Vidcoq parlare in quel modo di Seeu non fece altro che far infuriare Baiken ancora di più. Se anche le fosse servita una prova del suo essere un folle fanatico senza possibilità di redenzione prima di conoscerlo, quelle parole le diedero la conferma che cercava per non esitare un singolo istante davanti a quella gentaglia. Non c'era nessuna ragione che tenesse per le loro azioni, non stavolta. E se solitamente la Custode si tratteneva proprio in funzione delle varie sfumature che potevano muovere un animo... ora non doveva più farlo e questo era incredibilmente liberatorio. Il suo unico occhio emanava così tanto spirito omicida da sembrare completamente rosso, ed era era esattamente così che lei stessa vedeva: il mondo era velato di sangue. Se Uzumaki prima l'aveva guardata con chiari intenti perversi, in quel momento leggergli la paura negli occhi fece allargare ancora di più il ghigno di rabbia che le apriva la faccia a metà.
    Cosa c'è, ragazzo? Non volevi farmi la festa? Fatti avanti, forza...
    Lo disse con tono maniacale e malizioso tanto quanto era stato il suo in precedenza, ma suonò esattamente come un "Vieni qui, non ti faccio niente" detto al figlio che sta per essere punito severamente. Peccato per il biondino che Baiken lo considerasse tutt'altro che un figlio, anzi... Se solitamente i ragazzi più giovani le risvegliavano qualcosa dentro, un affetto incondizionato; il suo solito spirito materno era ora sostituito da quello omicida... che era se possibile più potente. Baiken avrebbe mosso il braccio destro, ancora più resistente dell'acciaio stesso, a parare il fendente incrociato del suo avversario, o almeno provarci. Avendolo già posizionato davanti al corpo in una posizione difensiva, doveva solo angolarlo per impedirgli di ferirla e lo fece posizionandolo come se fosse una spada a frapporsi tra loro, a protezione dei suoi punti vitali: testa e petto. Il resto poteva anche graffiarlo, lacerarlo e maltrattarlo quanto voleva, per quel che la importava al momento; il demone che quella dimensione aveva risvegliato dentro di lei sembrava gridarle da dentro lo stomaco che l'avrebbe tenuta in piedi in qualsiasi modo possibile, e lei le credeva. Proprio mentre usava l'arto di Muramasa come un'arma per parare, questo si sarebbe trasformato effettivamente in una lama, lunga 1 metro e leggermente ricurva, dallo spessore alla base di 30 cm, più che sufficienti in teoria a rendere quel fendente incrociato meno efficace. Non solo, l'utilità di quell'arma stava proprio nelle punte frastagliate che la ricoprivano e lei avrebbe usato la parte ricoperta di esse per parare, così da cercare di incastrare le punte di quei misteriosi tirapugni il tanto che le bastava per farlo esitare un istante, ritirando ogni lama o punta dalla parte opposta a quella rivolta verso di lui, in modo da non potersi ferire da sola qualora il braccio fosse stato respinto. Visto che il giovane aveva attaccato a due braccia e lei non ne conosceva la forza, decise di tenere l'arto libero a sorreggersi il bicipite proprio come se impugnasse una spada, in modo da usare tutta la propria forza in quell'unico gesto e poter capire se tra loro ci fosse solamente una differenza di velocità o la superasse anche in prestanza fisica. Che lo facesse o meno comunque non sarebbe importato poi molto, perché in contemporanea alla trasformazione della spada, dalle stesse punte frastagliate che provavano a ostacolare il suo attacco, tre spuntoni si sarebbero allungati al massimo della velocità e della loro lunghezza verso il ragazzo: due dirette alle giunture delle sue spalle, in teoria preda facile ora che erano così vicini e lui la stava attaccando; la terza punta invece direttamente al suo sterno, altezza cuore, così da avere maggior superficie possibile da colpire qualora si fosse spostato con qualche schivata di fortuna. Proprio perché Uzumaki era un Custode allenato e probabilmente più forte di lei, non poteva distrarsi o essere da meno. Quanto alla furia omicida dell'arcana creatura sul suo braccio, questa non sarebbe stata minimamente ostacolata, anzi, se Baiken avesse sentito di poterlo usare in qualche modo per attaccare quei due, lo avrebbe fatto alla prima occasione… ma non ora. Ora i suoi sensi erano totalmente rapiti dal combattimento e dai suoi avversari. Jadis invece si tenne dietro la spadaccina, lontana dal suo corpo quanto bastava per non venire travolta dal combattimento.


    CITAZIONE
    BAIKEN

    Status Fisico: Perfetto
    - Graffi superficiali sul corpo rigenerati
    - Ferita lieve polpastrello SX rigenerata
    Status Psicologico: Concentrata/Furiosa
    Energia: 110/120
    Tecniche usate:
    2) Lama demoniaca (悪魔の刃 - Akuma no ha)
    Con questa tecnica Baiken può trasformare il suo avambraccio in una vera e propria arma, una lama ricurva allungabile fino a 2 metri da lei, sebbene di base la spada mantenga le stesse dimensioni di una comune katana (100 cm). La lama è rossa, larga 30 cm alla base che poi vanno ad assottigliarsi sulla punta. Tutta la sua lunghezza risulta frastagliata ad eccezione del filo, più simile a una katana di fattura pregiata. La spada così creata rispetta la resistenza del potere e risulta molto versatile poiché può essere piegata su se stessa come se fosse una lama da impugnare, inoltre Baiken può eseguire una torsione del braccio completa per poterla muovere in ogni direzione. La lama, così come le sue escrescenze, possono essere ritirate da Baiken in qualsiasi momento per eseguire movimenti senza timore di ferirsi.
    Costo: 5

    3) Talassofobia (タラソフォビア - Tarasofobia)
    Tecnica semplice quanto imprevedibile. Direttamente dalla forma attuale del braccio di Baiken, qualunque essa sia, si allungheranno velocemente fino a 3 piccoli spuntoni, inclinabili e posizionabili a piacere lungo tutto il braccio. Queste punte non superano mai i 60 cm di lunghezza massima e risultano molto sottili (10 cm alla base), tuttavia possono facilmente penetrare la carne grazie alla loro forza di penetrazione, paragonabile a quella di proiettili di piccolo calibro. Gli spuntoni verranno ritirati dopo il turno di utilizzo, per cui è necessario pagarne il costo una seconda volta per riutilizzarla.
    Costo: 5

    Potere: Attivato
    Livello 3
    - Il Braccio di Baiken è sempre considerato un'arma convenzionale e ripristina completamente i danni subiti ogni volta che cambia forma. In questo livello la sua resistenza è superiore all'acciaio.
    - Finché la riserva energetica di Baiken è superiore a quella avversaria, il suo braccio è molto più resistente all'energia generata dal nemico in difetto energetico. Se l'energia di Baiken è doppia rispetto a quella del nemico, la resistenza aumenterà ulteriormente.
    - Se Baiken riesce ad infliggere una ferita di almeno media entità con il suo braccio ad un nemico, lo contaminerà con tenebrose visioni che diminuiscono la sua capacità di concentrarsi e lo renderanno vulnerabile. In questo modo risulta sempre come se avesse la metà dell'energia rispetto a Baiken. Questo stato dura un massimo di 4 turni che viene resettato ogni volta che Baiken infligge nuovamente una ferita di almeno media entità.
    Note:
    Equipaggiamento in campo:

    - Gael sulle spalle
    - Armi ed Equipaggiamento a casa, non evocate

    JADIS

    Fisico Jadis: Bellissimo
    Graffi superficiali sulla mano
    Psiche: Concentrata/Determinata
    Potere: Attivato - Cerchio intorno a Jadis. Braccio di Baiken incantato

    Il potere di Jadis è racchiuso nel suo sangue di Taimanin, esso è in grado di reagire quando si trova nelle vicinanze di un'entità malvagia, lo sente letteralmente nelle vene come se questo ribollisse, inoltre possiede proprietà deleterie per tutto ciò che è corrotto dal male, similmente all'Argento per le creature inumane. Di base, il sangue le dona un istinto pressoché infallibile nel comprendere l'indole (Allineamento) di qualcuno e coglierne anche le più minimi sfumature.
    In combattimento, Jadis viene circondata da un'aura borgogna molto intensa e luminosa, mentre intorno a lei si disegna velocemente un circolo magico color sangue, con un raggio di 5 metri partendo dal centro (per un totale di 10 di diametro). L'aura assume una forma cilindrica che va verso il cielo. Dopo che ciò avviene, Jadis può rilasciare il suo sangue all'interno del cerchio, facendolo gocciolare sul terreno. Ogni singola goccia, anche la più piccola, si dirama iniziando a disegnare dei glifi all'interno del sigillo che vanno a formare il simbolo dei Taimanin, con alcuni kanji a scriverne il nome. I disegni si formano molto velocemente, riempendosi di sangue similmente all'acqua di un fiume che scorre sugli argini, tuttavia il potere non ha bisogno che vengano completati per essere attivo, la chiave è il cerchio. Ogni essere che attraversi questo circolo e non venga ritenuto "alleato" da Jadis, al suo interno subisce gli effetti del suo sangue, ciò si traduce in un calo di resistenza che li rende più deboli agli attacchi degli alleati di Jadis, proprio come se fossero indeboliti dall'argento. Questo effetto si espande anche a eventuali armi, evocazioni o derivati del potere nemico. Eventualmente, la ragazza può decidere di incantare le armi di massimo 2 alleati in campo, perché questi ottengano gli effetti della sua aura. In questo caso, il buff si estenderà alle armi impugnate dagli alleati e si muoverà con esse, disegnando lo stesso identico cerchio sotto l'utilizzatore. Se questi viene disarmato, l'aura rimarrà collegata all'oggetto intriso di sangue, non a chi la impugna. Se Jadis riceve una ferita critica o che ne mini le capacità mentali, il suo potere si disattiva all'istante ed ella cadrà a terra inerme, tuttavia grazie a Syornha e al loro legame, potrà sempre tornare in forma dopo un adeguato riposo.

    Note:
     
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    Allo scontrarsi del braccio metallico di Baiken contro le lame di Uzumaki, la maestra ebbe l'occasione di ottenere un'importantissima informazione: con un solo braccio era riuscita a parare l'attacco incrociato del biondo, non al punto da annullarlo completamente ma era riuscita a tenergli testa senza farsi sbilanciare, questo significava che il suo avversario non era più forte di lei, e finché manteneva quel vantaggio sfruttando il suo arto metallico come difesa era ovvio che sarebbe stata in vantaggio. Glielo suggerì anche la smorfia di disappunto e impazienza che si lasciò sfuggire Uzumaki quando sentì le sue armi tintinnare rumorosamente contro quel braccio metallico, tremolanti come le sue mani che si sforzavano di superare le difese di Baiken. Appena poi aggiunse anche l'altro braccio al confronto mentre l'arto metallico si trasformava in una spada, Baiken vide chiaramente l'espressione di Uzumaki cambiare, e lui indietreggiava col mento timoroso di potersi far male, stava riconoscendo non solo la forza della sua avversaria ma anche la sua superiorità, che si sarebbe ben presto manifestata sotto forma della sua controffensiva. Appena Uzumaki percepì le punte metalliche di Baiken allungarsi, si lasciò sfuggire un verso terrorizzato simile allo squittire folle di un topo messo in gabbia, vide chiaramente i suoi vestiti, la pelle e la carne strapparsi all'altezza delle braccia e del petto mentre lui eseguiva quella schivata di fortuna all'indietro, salvandosi per un pelo o poco più, riposizionandosi a circa due metri di distanza da lei serrando i denti dalla quale stava perdendo saliva, tanto era nervoso da non riuscire nemmeno a chiudere la bocca.
    Perché sei più forte?! Dovresti essere un relitto del passato!
    Ti stai facendo condizionare dalla paura... nel profondo del tuo cuore sai che lei ti è superiore. Hai fatto cose orribili al suo pupillo, e lei lo sa, ha tutte le motivazioni per farti del male e nessuna ragione per trattenersi... tu invece per orgoglio non vuoi usare il tuo massimo potenziale, perché credi che lei non lo meriti, ma finché avrà la ragazzina come alleata non riuscirai a superarla...
    Inizialmente sembrava quasi che Vidocq lo stesse semplicemente psicanalizzando, ma mentre il misterioso uomo specchio parlava, Baiken e Jadis potevano vedere chiaramente gli occhi di Uzumaki cambiare, contaminati da un'energia misteriosa, maligna, che prendeva forma nei suoi occhi assumendo le fattezze di una perversa spirale di carne, sangue e oscurità. In particolare Jadis riusciva a vedere distintamente l'aura di colori che circondava Uzumaki: era come se un quadro perfetto e coerente stesse scolorendo del tutto, distrutto dalla mano folle di qualcuno che ne stava cambiando forma e pigmentazione, rimodellandolo nel caos, togliendo i bordi e liberando un potenziale grande, ma del tutto imprevedibile e privo di controllo. Vidocq non si stava limitando a potenziarlo... lo stava trascinando verso la follia.
    Ma certo... la ragazzina...
    Lo sguardo di Uzumaki passò da Baiken a Jadis, e la sua folle espressione intimorita divenne un ghigno malefico.
    Mostra loro la tua vera forma...
    Mentre la creatura sul braccio di Baiken tremava impaziente, pronto a farsi avanti, Uzumaki iniziò a rilasciare una potente pressione energetica che rese la sua presenza molto più inquietante. L'iride dell'occhio sinistra si strinse in una spirale sempre più sottile tanto da dargli un'aria maniacale, mentre l'occhio destro si iniettò di sangue fino ad esplodere, liberando un'intensa energia. Improvvisamente i suoi vestiti iniziarono a gonfiarsi come se qualcosa stesse uscendo dal suo corpo, il colletto e le maniche si strapparono di colpo e una mostruosa creatura insettoide venne liberata, avvolgendo il suo corpo per intero come un terrificante aiutante. L'enorme scolopendra diabolica accese immediatamente i sensi di Taimanin di Baiken e Jadis: quell'essere non era un demone nel senso più classico del termine, era più simile ad uno spirito maligno, pura malvagità, puro istinto di distruzione, odio e violenza. Arpionò la carne di Uzumaki facendolo sanguinare per restare ancorato al suo corpo, disegnando ampi semicerchi che sembravano volerlo proteggere. La lunga coda si allungava e circondava la vita di Uzumaki, mentre la testa se ne stava vicina alla sua. Le fauci a tenaglia dell'insetto sbavavano copiosamente, Jadis avrebbe sentito anche gli occhi di quella creatura puntati su di lei, impaziente di assaporare il suo sangue.
    Essere un custode non significa insegnare agli altri, ma superare i propri limiti! Utilizzare le proprie conoscenze per ottenere il potere di mantenere l'ordine! Non m'intralcerai... ho un nuovo mondo da plasmare!
    Detto questo ripartì all'attacco e senza timore cercò di nuovo il confronto con le armi di Baiken, stavolta però le sue braccia vennero avvolte da energia elettrica, si trattava chiaramente di Kearinomanzia, Baiken l'avrebbe riconosciuta subito. Mentre lui cercava di infliggere un nuovo doppio fendente dal basso verso l'alto a Baiken, incrociandolo all'altezza del suo ventre, la mostruosa scolopendra si sarebbe invece allungata dalla sua spalla sinistra, cercando di ignorare Baiken, sfrecciandole all'altezza del fianco destro formando un semicerchio per andare ad attaccare direttamente Jadis, col preciso intento di azzannarla per un fianco con le sue tenaglie attaccate alla bocca. A quel punto gestirlo da sola sarebbe stato molto più difficile.
     
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    Baiken non cercò neppure di nascondere il ghigno soddisfatto che le si spalancò in faccia alla vista del biondino che se la faceva sotto dalla paura. Il fatto che fosse meno forte di lei era un enorme vantaggio e non aveva alcuna intenzione di andarci piano, anzi, era più che decisa a non avere alcun tipo di pietà. Ma proprio mentre si apprestava a infierire e peggiorare quell'espressione impaurita sul suo bel visino, notò che Vidocq lo stava influenzando e Jadis per prima non poté fare a meno di commentare ciò a cui stava assistendo, agitata.
    Attenta Baiken, lo sta potenziando... anzi, no... lo sta corrompendo.
    Non preoccuparti. Resta sempre dietro di me e tieniti pronta.
    Jadis non poteva combattere ma era comunque in grado di correre o gettarsi a terra mentre Baiken le creava una via di fuga, non le piaceva molto l'idea di dover applicare simili insegnamenti ma era del tutto decisa a non concedere a quel biondino neppure un lembo della sua carne. Non quando il suo compare terrificante ne aveva già ottenuto così tanta. Assistere a quell'enorme insetto orrendo che gli usciva dalla carne non la rese molto ottimista riguardo il suo piano però e sentire quei molteplici occhi addosso la spinse a indietreggiare prima ancora che fosse Baiken stessa a dirglielo. Dall'altra parte, la reazione di Baiken fu così inquietantemente calma che quasi riuscì a tranquillizzarla. Calma e anche immediata, visto che subito l'atmosfera cambiò e la sua pressione energetica si fece a dir poco soffocante.
    Oh, questa sarebbe la tua vera forma, dunque? Notevole. Suppongo che sarebbe scortese non mostrarvi la mia...
    Effettivamente, Baiken scaricò in una volta sola un'immensa quantità di energia e in pochissimi istanti la carapace demoniaca che caratterizzava il braccio di Muramasa iniziò a risalirle lungo il trapezio, il collo, fino a invaderla completamente, trasformandola in un vero e proprio incubo vivente. Persino Jadis, che non aveva mai visto quella forma né aveva capito cosa quella dimensione avesse risvegliato in lei, sgranò gli occhi terrificata. Per un istante pensò quasi che Vidocq si fosse impossessato anche di lei, ma guardandola vide gli stessi bei colori accesi del suo animo prevalentemente positivo. Colori che variarono leggermente quando Uzumaki ripartì all'attacco e anche se Jadis non poté capire molto per via dei suoi seni meno sviluppati, vide distintamente il colore inequivocabile della sete di sangue... Solo che non stava guardando il biondo, ma proprio Fumiko.
    La donna avrebbe agito senza pensarci due volte: il braccio destro, ancora trasformato in lama, l'avrebbe contrapposto ai tirapugni del giovane, allungandolo più che poteva in modo da farsi colpire solo la lama frastagliata sperando di rallentarlo. Non si preoccupò di escogitare una difensiva perché il suo obiettivo era proprio che Uzumaki fosse impegnato a colpire la spada mentre lei portava a compimento il suo attacco, anche a costo di farsela danneggiare, perché sapeva di poter risanare qualsiasi danno cambiandone la forma. Al contempo l'enorme coda-tentacolo che caratterizzava quella mostruosa e terrificante forma avrebbe portato un attacco contro la scolopendra demoniaca, cambiando forma con l'intento di sferrargli una mazzata sul muso trasformandone la punta in un'ascia bipenne formato mazza. Aveva scelto quella forma appositamente per provare a infrangerla con ogni forza sul muso della creatura, sperando di poterla non solo intercettare prima che attaccasse Jadis ma soprattutto danneggiare, considerando che quella tecnica aumentava del 50% la sua forza e che Jadis stessa aveva incantato la sua arma rendendo dunque più efficaci i suoi attacchi sul nemico e sui derivati della sua energia. Inoltre, visto che aveva appena sfruttato la nuova "forgia" poteva allungarla fino a 5 metri da sé se fosse servito e ciò che avrebbe permesso di intercettare la testa del mostro anche "inseguendola" in lunghezza, se fosse servito. A proposito di Jadis, invece, quest'ultima si sarebbe allontanata come poteva dalla scena, scattando al massimo della propria velocità lontano dalla scolopendra per poter aumentare le possibilità di schivare l'attacco e che Baiken riuscisse nel suo intento. In tutto questo, la mano libera della donna, tenuta rilassata sul fianco dopo aver appreso che non le occorreva per proteggersi, avrebbe attaccato Uzumaki proprio mentre era impegnato a cercare di tagliare la spada che gli aveva sferrato contro, attivando il Juinjutsu #14: Cicatrici oscure per formare 3 fasci di luce che una volta allungati si sarebbero diretti rispettivamente: alla sua fronte, uno al centro del petto e uno all'addome, avrebbe infatti mosso leggermente la mano per poterli sparare come se fosse proiettili così da infliggere dunque un eventuale danno di penetrazione e non da taglio. Non si era mai sentita più concentrata e libera durante uno scontro e ormai sentiva l'adrenalina pompare dentro di lei e caricarla mentre si teneva pronta ad agire e reagire colpo su colpo. Non provava pietà. Non dopo che quel bastardo osava continuare a puntare alle persone che amava senza il minimo timore. Avrebbe imparato cosa significava mettersi contro una collega.
    Dici un sacco di cazzate per essere stato un Maestro. Fossi in te starei attenta: credo che Mister specchio ti stia fregando e stia cambiando anche me. Non avrei mai pensato di godere all'idea di uccidere qualcuno ma penso che con te mi divertirò un sacco... Mi sto già eccitando all'idea!
    Difficile dire se fosse sincera o se quella fosse una delle sue solite recite per adattarsi alla situazione, ma mentre restava concentrata sul proprio attacco Baiken non si risparmiò dal mostrare un ghigno terrificante formato da un'arcana di denti affilati e del tutto simili a uno squalo, solo più grossi; il tutto dopo essersi leccata sonoramente le labbra. In tutto ciò avrebbe prestato attenzione al mostriciattolo che giaceva sul suo braccio come se volesse comunicargli qualcosa. Visto che era completamente concentrata sulle mosse non poteva fare più di tanto, ma provò comunque a elaborare un pensiero vago e tenerlo d'occhio quando poteva. Grandmarg sembrava considerarlo un oggetti prezioso e a loro favore. Forse nascondeva di più di un misero rampino?
    Piccoletto, se c'è qualche arcano superpotere che hai nascosto finora è il momento di tirarlo fuori. Non mi dispiacerebbe se ti scatenassi un po' e perforassi la testa di Vidocq come sembravi voler fare poco fa!

    CITAZIONE
    BAIKEN

    Status Fisico: Perfetto
    - Graffi superficiali sul corpo rigenerati
    - Ferita lieve polpastrello SX rigenerata
    Status Psicologico: Concentrata/Furiosa
    Energia: 50/120
    Tecniche usate:
    5) Allungamento (伸長 - Shinchō)
    Questa tecnica consente di allungare improvvisamente il suo braccio mostruoso, indipendentemente dalla foggia che ha assunto. Per tutta la durata del turno di attivazione il braccio potrà muoversi come un grosso tentacolo capace di arrivare fino a 5 metri di distanza, inaffidabile per afferrare cose o persone ma perfetto per aumentare il raggio d'azione degli attacchi di Baiken. Se questa tecnica viene attivata nello stesso turno in cui Baiken ha appena trasformato il braccio in una nuova foggia, il suo costo di attivazione diventa 0.
    Costo: 5 0

    7) Tsunami (津波)
    Questa tecnica trasforma l'avambraccio di Baiken in una grossa mazza tozza dall'aspetto demoniaco lunga 150 cm, all'estremità della quale ci sono due lame ai lati opposti che formano un'ascia bipenne. Le due lame sono curve e appuntite ai lati, garantendo la tipica forma ad ascia delle armi di questo tipo perfetta per incastrare armi e aprire gli scudi. Misurano in lunghezza 120 cm e sommate hanno una larghezza complessiva di 80 cm. Il braccio in questo stato è saturo di energia oscura, che pulsa al centro delle due asce all'interno dell'asta, aumentando la forza fisica di Baiken con quel braccio del 50% per qualsiasi azione che compie.
    Costo: 10

    Juinjutsu #14: Cicatrici oscure
    Potente tecnica a distanza, tenendo le mani sciolte sui fianchi è possibile generare nelle intersezioni tra tutte le dita (meno quella tra pollice e indice) 3 fasci di energia oscura ad ogni mano che si allungano in maniera leggermente inarcata fin sulla testa dell'utilizzatore, ingrandendosi e diventando lunghi circa 2 metri. A quel punto è possibile scagliare tre alla volta queste artigli di oscurità al doppio della velocità di chi scaglia questa tecnica. Risultano quindi velocissimi e sono efficaci quanto una lama irradiata di energia oscura, e come tali possono essere contrastati ma risulta o efficaci sulla carne e sulle barriere energetiche. Possono essere lanciati sia di taglio che di perforazione, a deciderlo sarà il movimento del braccio.
    Costo: 15 per UNA mano

    11)Evoluzione: Incubo Primordiale (主要な悪夢 - Shuyōna akumu)
    Con questa tecnica Baiken abbraccia completamente il proprio sangue demoniaco, rimasto sopito per fin troppo tempo all'interno del suo corpo di Taimanin, rivelandone la natura bramosa. L'energia psichica che compone il braccio creato da Muramasa inizia velocemente a risalire dalla spalla fino a tutto il suo corpo, espandendosi come un parassita rampicante sotto forma di filamenti di oscurità e sangue, avvolgendola velocemente fino a ricoprire ogni centimetro della sua pelle candida, facendo di lei e Muramasa un Tutt'uno. Con questa tecnica Baiken prende la forma della Paura più primordiale, divenendo ella stessa, una visione oscura: un demone femminile estremamente prosperoso, dai molteplici occhi (7 in totale), la chioma tentacolare e parti di corpi deformi che penzolano dal suo collo inermi, come se non appartenessero a lei ma alle vittime che ha mietuto (sono infatti una mera visione). La chioma è composta da un grosso tentacolo principale che ricopre tutta la sua testa e può allungarsi fino a 2 metri da essa, diminuendo via via il proprio diametro, collimando in una punta affilata di 20 cm circa. Questo tentacolo può muoversi come se fosse una coda e vale come se fosse a tutti gli effetti un secondo braccio di Muramasa su cui possono essere applicate tecniche mutative. Con questa mutazione il corpo di Baiken ottiene una resistenza pari a quella del braccio stesso, ma sempre di un livello in meno rispetto al suo attuale potere, mentre l'arto principale e la coda ottenuta mantengono l'effettivo potere e le capacità psichiche di Muramasa, moltiplicando l'utilità bellica di Baiken. NB: Durante questa tecnica, se Baiken non ha attivato nessuna tecnica durante il turno, il mantenimento per quel turno decade.
    Costo: 35 + 5 mantenimento


    Potere: Attivato
    Livello 3
    - Il Braccio di Baiken è sempre considerato un'arma convenzionale e ripristina completamente i danni subiti ogni volta che cambia forma. In questo livello la sua resistenza è superiore all'acciaio.
    - Finché la riserva energetica di Baiken è superiore a quella avversaria, il suo braccio è molto più resistente all'energia generata dal nemico in difetto energetico. Se l'energia di Baiken è doppia rispetto a quella del nemico, la resistenza aumenterà ulteriormente.
    - Se Baiken riesce ad infliggere una ferita di almeno media entità con il suo braccio ad un nemico, lo contaminerà con tenebrose visioni che diminuiscono la sua capacità di concentrarsi e lo renderanno vulnerabile. In questo modo risulta sempre come se avesse la metà dell'energia rispetto a Baiken. Questo stato dura un massimo di 4 turni che viene resettato ogni volta che Baiken infligge nuovamente una ferita di almeno media entità.
    Note:
    Equipaggiamento in campo:

    - Gael sulle spalle
    - Armi ed Equipaggiamento a casa, non evocate
    Note:
    Tecniche attive:
    2) Lama demoniaca (悪魔の刃 - Akuma no ha) BRACCIO DESTRO
    Con questa tecnica Baiken può trasformare il suo avambraccio in una vera e propria arma, una lama ricurva allungabile fino a 2 metri da lei, sebbene di base la spada mantenga le stesse dimensioni di una comune katana (100 cm). La lama è rossa, larga 30 cm alla base che poi vanno ad assottigliarsi sulla punta. Tutta la sua lunghezza risulta frastagliata ad eccezione del filo, più simile a una katana di fattura pregiata. La spada così creata rispetta la resistenza del potere e risulta molto versatile poiché può essere piegata su se stessa come se fosse una lama da impugnare, inoltre Baiken può eseguire una torsione del braccio completa per poterla muovere in ogni direzione. La lama, così come le sue escrescenze, possono essere ritirate da Baiken in qualsiasi momento per eseguire movimenti senza timore di ferirsi.
    Costo: 5

    JADIS

    Fisico Jadis: Bellissimo
    Graffi superficiali sulla mano
    Psiche: Concentrata/Determinata
    Potere: Attivato - Cerchio intorno a Jadis. Braccio di Baiken incantato

    Il potere di Jadis è racchiuso nel suo sangue di Taimanin, esso è in grado di reagire quando si trova nelle vicinanze di un'entità malvagia, lo sente letteralmente nelle vene come se questo ribollisse, inoltre possiede proprietà deleterie per tutto ciò che è corrotto dal male, similmente all'Argento per le creature inumane. Di base, il sangue le dona un istinto pressoché infallibile nel comprendere l'indole (Allineamento) di qualcuno e coglierne anche le più minimi sfumature.
    In combattimento, Jadis viene circondata da un'aura borgogna molto intensa e luminosa, mentre intorno a lei si disegna velocemente un circolo magico color sangue, con un raggio di 5 metri partendo dal centro (per un totale di 10 di diametro). L'aura assume una forma cilindrica che va verso il cielo. Dopo che ciò avviene, Jadis può rilasciare il suo sangue all'interno del cerchio, facendolo gocciolare sul terreno. Ogni singola goccia, anche la più piccola, si dirama iniziando a disegnare dei glifi all'interno del sigillo che vanno a formare il simbolo dei Taimanin, con alcuni kanji a scriverne il nome. I disegni si formano molto velocemente, riempendosi di sangue similmente all'acqua di un fiume che scorre sugli argini, tuttavia il potere non ha bisogno che vengano completati per essere attivo, la chiave è il cerchio. Ogni essere che attraversi questo circolo e non venga ritenuto "alleato" da Jadis, al suo interno subisce gli effetti del suo sangue, ciò si traduce in un calo di resistenza che li rende più deboli agli attacchi degli alleati di Jadis, proprio come se fossero indeboliti dall'argento. Questo effetto si espande anche a eventuali armi, evocazioni o derivati del potere nemico. Eventualmente, la ragazza può decidere di incantare le armi di massimo 2 alleati in campo, perché questi ottengano gli effetti della sua aura. In questo caso, il buff si estenderà alle armi impugnate dagli alleati e si muoverà con esse, disegnando lo stesso identico cerchio sotto l'utilizzatore. Se questi viene disarmato, l'aura rimarrà collegata all'oggetto intriso di sangue, non a chi la impugna. Se Jadis riceve una ferita critica o che ne mini le capacità mentali, il suo potere si disattiva all'istante ed ella cadrà a terra inerme, tuttavia grazie a Syornha e al loro legame, potrà sempre tornare in forma dopo un adeguato riposo.

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    A riprova di una superiorità indiscussa, Baiken rispose al fuoco col fuoco, e di certo non in maniera banale come Uzumaki: lui era mosso dalla sete di dimostrare che era più forte di lei, mentre Baiken invece voleva solamente proteggere le persone che amava. Non c'era margine di paragone. Se Jadis avesse dovuto individuare un colore dall'anima di Uzumaki, in quel momento ne avrebbe visto uno prevalere su tutti gli altri: la paura. Appena le sue lame si incrociarono col braccio di Baiken strinse i denti. Ritrovarsi davanti a quella mostruosità impenetrabile era tanto terrificante quanto disarmante: vedeva le sue lame affondare nella struttura metallica del potere di Baiken, ma non abbastanza velocemente da distruggerla. Baiken poteva quindi permettersi un confronto diretto perché tanto poteva rigenerare la sua arma, ma doveva sfruttarlo bene. E fu proprio ciò che fece, perché invece di restarlo a guardare trovò il modo per intercettare la scolopendra con la sua coda-ascia. Stavano combattendo ad armi pari, circa, perché comunque quel colpo non riuscì a decapitare la creatura millepiedi, ma la tagliò quasi a metà, e soprattutto la forza del colpo la atterrò completamente, bloccandola momentaneamente a terra e costringendo Uzumaki a gridare dolente davanti a Baiken.
    Maledizioneeeeeeeeeeeeee! Vidocq aiutamiiiiiiiiii!!!!
    In quella posizione non poteva faren iente per evitare gli attacchi di Baiken, che intuendo le possibilità del suo avversario aveva calcolato il momento giusto per poterlo attaccare con un colpo a distanza, quindi anche quando Uzumaki provò ad indietreggiare lei lo incalzò con le cicatrici oscure, perforandolo all'altezza del fianco, della spalla e del braccio, aprendogli delle ferite vistosissime al lato destro del corpo e addirittura strappandogli il braccio di quel lato, costringendolo a perdere una delle sue armi. Era una situazione disperata per Uzumaki, ma come ulteriore prova che Baiken era una combattente superiore a lui in ogni aspetto, la donna ricordò che non doveva lasciare niente al caso, e che se si trovavano lì, in quelle condizioni, doveva esserci un motivo. Lei non si era limitata a scappare... aveva sentito un richiamo. E adesso che Uzumaki era impegnato sia con le lame che con la scolopendra, quello era il momento perfetto per dare forma a quel richiamo. Esattamente come se Baiken avesse visto nel futuro, invitò il suo misterioso aiutante a fare quella parte tanto agognata che bramava di portare a termine dall'inizio. E stavolta le sue parole non sarebbero rimaste inascoltate.
    Ci penso io. Grazie di tutto.
    Baiken sentì quella creatura staccarsi dal suo braccio e, approfittando di Uzumaki impegnato, si lanciò come un gigantesco proiettile verso Vidocq. Appena iniziò a viaggiare, una potente energia vitale venne rilasciata da quella creatura, che prese a frantumarsi fino a rivelare il suo contenuto: un braccio nero, roccioso, lucido come ossidiana ma attraversato da lineamenti rossi pulsanti. Per un istante sia Baiken che Jadis, nel vedere quella mano diabolica, ebbero una visione oscura: una gigantesca torre dalla forma a spirale, nera, attraversata da linee rosse geometriche perfetta, che fece risuonare nella loro mente la parola "MARCHIO". Ma durò poco: la mente demoniaca di Baiken era addestrata a resistere a quel genere di influenze e non ci furono conseguenze. Per Jadis invece fu diverso, perché il terrore di quella visione venne invece eclissato dal colore che emetteva quel braccio: amore, misto a coraggio, entrambi rivolti verso una persona sola: non Vidocq, ma Seeu. Mentre il braccio avanzava, la mano e le sue dita si spalancavano come se stessero cercando di afferrare qualcosa. Non c'era nessun corpo, ma i presenti potevano vedere una figura spirituale attaccata a quel braccio che scattava disperato verso Vidocq e la sua vittima: una figura pallida, dai lunghi capelli d'argento e una benda sull'occhio.
    Sei tornato per un ultimo trucco... dopo tutto questo tempo, Aleister?
    ...sempre!
    Per due Taimanin, quel tipo di energia era piuttosto facile da riconoscere: all'interno di quella creatura, o di quel braccio, era stata sigillata una quantità di energia incredibile, in modo che si conservasse nel tempo, nello spazio e nelle dimensioni, tutto con l'unico scopo di portare a termine quella missione. Una sola missione, attraverso le epoche e qualsiasi tipo di avversità, non importava quanto tempo o fatica ci sarebbe voluta. Anche da morto, anche senza corpo o senz'anima, quel combattente aveva dedicato l'ultima scintilla della sua vita ad una sola missione, e finalmente grazie a Baiken era riuscito a portarla a termine. Vidocq non provò nemmeno a fermarlo, lo temeva: si allontanò più veloce che poté dal nucleo di Seeu, e appena il braccio d'ossidiana diabolica toccò l'anima di Seeu, la fece esplodere immediatamente, disperdendola gradualmente. I ricordi, le emozioni e l'energia dei due prigionieri venne finalmente liberata, sparsa in giro in modo che tutti potessero sentirla. Le lanterne di Vidocq tremarono fino ad esplodere a loro volta, così da non essere capaci di assorbire di nuovo quelle anime in pena, e quell'energia sarebbe rimasta inerte come premio per il vincitore della battaglia. Ma adesso, finalmente, l'anima di Seeu era libera e non più prigioniera di quel mostro. Almeno in parte. Con un verso disperato e frustrato, Uzumaki indietreggiò dolente verso Vidocq, riportandosi sulla spalla ferita l'altrettanto ferita scolopendra, come se stesse cercando un modo per placare la perdita di sangue. Era ferito gravemente ma la sua natura mostruosa gli permetteva di restare in piedi e tenere l'unica arma che gli era rimasta alta nella mano sinistra. Vidocq invece si rialzò lentamente, con un'aria frustrata ma insolitamente calma.
    Maledizione... un'altra preziosa anima potentissima persa. Quante volte ancora dovrò fallire in maniera così stupida?
    Smettila... SMETTILA DI FRIGNARE! Non possiamo lasciare che vincano! Dammi altro potere! Dammene ancora!
    Non ce n'è più, Uzumaki... sei al capolinea. Questo è il tuo massimo potenziale. La verità è che non sei mai stato all'altezza di una come lei. Sei semplicemente inferiore. Capace soltanto di prendertela con i più deboli. La tua speranza era fare squadra con altri, ma lei è riuscita a dividerti dal tuo compare, e ti ha tolto la batteria vivente alla quale ti eri affidato. Non c'è più niente per te Uzumaki... puoi solo supplicare.
    A quel punto, lo specchio che fungeva da volto di Vidocq si rivolse verso Baiken e Jadis. Una promessa in uno sguardo, come se volesse far loro capire che non le avrebbe dimenticate. Quel riflesso inquietante prese a sciogliersi diventando un mulinello d'argento, simile ad un tifone di mercurio, che inghiottì la figura della Lanterna e lo fece sparire. Rimase solo Uzumaki, con le gambe tremolanti e le ginocchia leggermente piegate. Adesso era da solo sul serio, e Baiken poteva prendere due strade: perdonarlo e fargli espiare i suoi peccati nella giusta maniera, oppure condannarlo come il verme che era.
     
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    Baiken non era il tipo di combattente che si lascia prendere dall'ansia durante uno scontro, ma non era neppure un'incosciente e per questo era decisa a dare il tutto per tutto e non sottovalutare il suo avversario. Rimase calma e pronta ad agire anche quando vide il braccio di Uzumaki cadere a terra in una pozza di sangue, o la sua scolopendra dall'aria inquietante spalancarsi come una cozza succosa, diventando... beh, non più così spaventosa in effetti. Non aveva intenzione di cedere di un solo passo: non finché non si fossero ricongiunte a Shouta; non finché i suoi ragazzi non fossero stati nei loro letti, al caldo e al sicuro. Il sangue del giovane che le era schizzato addosso, ricoprendo la sua carapace demoniaca in punti strategici che rendevano il suo aspetto ancora più terrificante, non contava nulla. I graffi sul braccio di Muramasa o i vestiti andati in pezzi quasi completamente alla sua trasformazione? Una sciocchezza. Neppure l'evenienza di uccidere un membro del suo patto e magari finire incarcerata per un reale crimine aveva importanza di fronte alla salvezza dei suoi ragazzi. Ecco perché "odiava" i rapporti stretti: avrebbe dato l'altro braccio per coloro che amava e avrebbe pure sorriso mentre lo faceva. Che sciocca. E la cosa buffa era che... non era l'unica sciocca là in mezzo, a quanto pareva. Non si sarebbe mai aspettata che la sua chiamata sarebbe stata accolta. Era come se avesse pregato all'Ignoto e l'ignoto avesse risposto. La creatura che aveva pensato potesse essere Seeu stessa all'inizio di quella storia, si rivelò essere tutt'altro. Non conosceva il guerriero a cui apparteneva quel braccio, né la voce che sentì distintamente rispondere alla sua richiesta, ma poté percepire tutto il resto: le emozioni che lo muovevano e che la colpirono al petto, inumidendole gli occhi; così come l'energia con la quale, disperatamente, mirava anch'egli, proprio come lei, a proteggere qualcuno che gli era caro. In mezzo a tutto ciò, le parve di distinguere l'infinito, incondizionato sentimento che era sempre stato anche per lei la sua più grande forza, tanto quanto un'enorme debolezza. Eppure non era il Monarca D'acciaio, ne era sicura.
    Che cosa non mi hai raccontato, Seeu?
    Il resto degli avvenimenti fu confuso persino per lei. Vidocq che fuggiva dinanzi a quell'energia ignota come se fosse il più temibile dei nemici; il braccio che afferrava la prigione dell'animo di Seeu, mandandola in pezzi... E ancora, quella voce che sibilò una singola e inquietante parola, facendola rabbrividire. "Marchio". Cosa significava? Pensò distrattamente che avrebbe dovuto chiederlo a Traesto, quando lo avesse incontrato di nuovo... ma tutto divenne confuso quando lo specchio di Vidocq, che le guardò minaccioso mentre spariva, rifletté la sua immagine distorta in quell'ultimo quanto terrificante saluto. Avrebbe dovuto essere spaventata da lui, ma la cosa che le fece accapponare la pelle non c'entrava niente con il famigerato "Uomo specchio", no, era il mostro che la fissò con molteplici e inquietanti occhi rossi, finché l'oscurità che lo componeva non andò liquefacendosi davanti ad essi. Pensò di essere a dir poco orrenda e di doversi nascondere da Jadis, per non spaventarla ulteriormente. Rivide nella sua nuova forma, la stessa che l'era venuta tanto naturale e che l'aveva aiutata a ridurre molto male il nemico, un vero e proprio incubo di Muramasa, uno dei peggiori... ma quando, dopo un attimo di timore, guardò Jadis per accertarsi che stesse bene, si rese conto che non c'era il briciolo di paura nei suoi occhioni color cioccolato ma, anzi, avrebbe giurato di leggervi dentro una punta di ammirazione... prima che la giovane si rialzasse, rassettandosi i vestiti. La piccola si schiarì la voce, mentre echi lontani delle emozioni di Seeu e il suo misterioso salvatore investivano entrambe, rendendole stranamente rilassate e serene.
    Non guardarmi come se ti aspettassi di vedermi fuggire a gambe levate. Hai cose più importanti di cui occuparti: il nemico è ancora davanti a noi, Fumiko.
    Prima di rispondere, le parve di distinguere la risata pura e serena della sua amica che riecheggiava in lontananza... o forse era un sbuffo, per quanto divertito? Probabilmente non avrebbe mai saputo chi fosse la creatura che l'aveva salvata, ma del resto... era solo un altro segreto che avrebbe dovuto custodire per Seeu. E lo avrebbe fatto, per quanto non a cuor leggero.
    Le venne da ridere, forse in modo un po' isterico, nel sentirsi sgridare da Jadis come se nulla fosse, dopo tutto quello che avevano passato, quasi fosse lei l'adulta responsabile... eppure non lo fece. Ricordarsi di Uzumaki la portò a voltarsi immediatamente, mantenendosi sempre davanti a Jadis, mentre puntava ognuno di quegli stessi terrificanti occhi che avevano spaventato persino lei, sulla figura del giovane traditore. Lo guardò con pena.
    Se posso darti un consiglio, ragazzino... dovresti scegliere decisamente molto meglio i tuoi alleati, da ora in poi. Gli lasciò il tempo di realizzare che se giocava bene le proprie carte non sarebbe morto; non quella sera almeno. Non era l'ideale scoprire il proprio bluff così presto, ma del resto non pensava di ridurlo in quello stato così facilmente. Sei fortunato che io non sia come te... o come loro. Getta l'arma lontano e stendi quell'affare davanti a te, a terra. Se fai esattamente come ti dico non dovrai morire quest'oggi...
    Rimase concentrata, nonostante le condizioni del biondino. E siccome aveva dimostrato più volte quanto fosse meschino, volle chiarire ancora meglio le proprie intenzioni.
    Ma voglio essere chiara: il fatto che ti stia risparmiando la vita non fa di me un'idiota di cui approfittarti. Se osi fiatare, se osi tirar fuori qualche trucchetto, o se ti azzardi anche solo muovere un muscolo senza che IO te lo dica, giuro su ogni divinità esistente che ti strapperò uno ad uno gli arti che ti rimangono e ti appenderò in camera del Maestro Minazuki cosicché possa usarti come sacco da boxe per il resto della tua miserabile esistenza. E ti assicuro che dopo il rapporto che scriverò su di te e su ciò che hai fatto... nessuno verrebbe a cercarti. Sono stata chiara? Fai sì con la testa se hai capito.
    Il suo scopo a quel punto era tornare il più velocemente possibile da Shouta e, possibilmente, a casa, ma per farlo avrebbe prima disintegrato completamente quell'orrenda scolopendra in modo da essere certa che non si muovesse mai più. Per il resto era del tutto intenzionata a tenere d'occhio Uzumaki ogni singolo istante, non importava quanto fosse malconcio, facendolo camminare davanti a loro qualora fossero partiti, pronta ad attaccarlo in qualsiasi momento con le proprie armi, che non ritirò. La giustizia per lei era consegnarlo a chi di dovere per lasciargli espiare i propri peccati, ed era del tutto intenzionata a farlo, ma non avrebbe accettato che minacciasse ancora i suoi cari. Era spaventata a morte dall'idea di farsi vedere in quella forma mostruosa anche da Shouta, ma se quello era il modo migliore che aveva per proteggerlo insieme Jadis... allora era pronta a essere il mostro più spaventoso di tutti. Anche davanti a loro.

    CITAZIONE
    BAIKEN

    Status Fisico: Perfetto
    - Graffi superficiali sul corpo rigenerati
    - Ferita lieve polpastrello SX rigenerata
    - Braccio destro lievemente danneggiato
    Status Psicologico: Concentrata/Furiosa
    Energia: 50/120
    Tecniche usate: //


    Potere: Attivato
    Livello 3
    - Il Braccio di Baiken è sempre considerato un'arma convenzionale e ripristina completamente i danni subiti ogni volta che cambia forma. In questo livello la sua resistenza è superiore all'acciaio.
    - Finché la riserva energetica di Baiken è superiore a quella avversaria, il suo braccio è molto più resistente all'energia generata dal nemico in difetto energetico. Se l'energia di Baiken è doppia rispetto a quella del nemico, la resistenza aumenterà ulteriormente.
    - Se Baiken riesce ad infliggere una ferita di almeno media entità con il suo braccio ad un nemico, lo contaminerà con tenebrose visioni che diminuiscono la sua capacità di concentrarsi e lo renderanno vulnerabile. In questo modo risulta sempre come se avesse la metà dell'energia rispetto a Baiken. Questo stato dura un massimo di 4 turni che viene resettato ogni volta che Baiken infligge nuovamente una ferita di almeno media entità.
    Note:
    Equipaggiamento in campo:

    - Gael sulle spalle
    - Armi ed Equipaggiamento a casa, non evocate
    Note:
    Tecniche attive:
    2) Lama demoniaca (悪魔の刃 - Akuma no ha) BRACCIO DESTRO
    Con questa tecnica Baiken può trasformare il suo avambraccio in una vera e propria arma, una lama ricurva allungabile fino a 2 metri da lei, sebbene di base la spada mantenga le stesse dimensioni di una comune katana (100 cm). La lama è rossa, larga 30 cm alla base che poi vanno ad assottigliarsi sulla punta. Tutta la sua lunghezza risulta frastagliata ad eccezione del filo, più simile a una katana di fattura pregiata. La spada così creata rispetta la resistenza del potere e risulta molto versatile poiché può essere piegata su se stessa come se fosse una lama da impugnare, inoltre Baiken può eseguire una torsione del braccio completa per poterla muovere in ogni direzione. La lama, così come le sue escrescenze, possono essere ritirate da Baiken in qualsiasi momento per eseguire movimenti senza timore di ferirsi.
    Costo: 5
    7) Tsunami (津波) (CODA - Evoluzione attiva)
    Questa tecnica trasforma l'avambraccio di Baiken in una grossa mazza tozza dall'aspetto demoniaco lunga 150 cm, all'estremità della quale ci sono due lame ai lati opposti che formano un'ascia bipenne. Le due lame sono curve e appuntite ai lati, garantendo la tipica forma ad ascia delle armi di questo tipo perfetta per incastrare armi e aprire gli scudi. Misurano in lunghezza 120 cm e sommate hanno una larghezza complessiva di 80 cm. Il braccio in questo stato è saturo di energia oscura, che pulsa al centro delle due asce all'interno dell'asta, aumentando la forza fisica di Baiken con quel braccio del 50% per qualsiasi azione che compie.
    Costo: 10
    11)Evoluzione: Incubo Primordiale (主要な悪夢 - Shuyōna akumu)
    Con questa tecnica Baiken abbraccia completamente il proprio sangue demoniaco, rimasto sopito per fin troppo tempo all'interno del suo corpo di Taimanin, rivelandone la natura bramosa. L'energia psichica che compone il braccio creato da Muramasa inizia velocemente a risalire dalla spalla fino a tutto il suo corpo, espandendosi come un parassita rampicante sotto forma di filamenti di oscurità e sangue, avvolgendola velocemente fino a ricoprire ogni centimetro della sua pelle candida, facendo di lei e Muramasa un Tutt'uno. Con questa tecnica Baiken prende la forma della Paura più primordiale, divenendo ella stessa, una visione oscura: un demone femminile estremamente prosperoso, dai molteplici occhi (7 in totale), la chioma tentacolare e parti di corpi deformi che penzolano dal suo collo inermi, come se non appartenessero a lei ma alle vittime che ha mietuto (sono infatti una mera visione). La chioma è composta da un grosso tentacolo principale che ricopre tutta la sua testa e può allungarsi fino a 2 metri da essa, diminuendo via via il proprio diametro, collimando in una punta affilata di 20 cm circa. Questo tentacolo può muoversi come se fosse una coda e vale come se fosse a tutti gli effetti un secondo braccio di Muramasa su cui possono essere applicate tecniche mutative. Con questa mutazione il corpo di Baiken ottiene una resistenza pari a quella del braccio stesso, ma sempre di un livello in meno rispetto al suo attuale potere, mentre l'arto principale e la coda ottenuta mantengono l'effettivo potere e le capacità psichiche di Muramasa, moltiplicando l'utilità bellica di Baiken. NB: Durante questa tecnica, se Baiken non ha attivato nessuna tecnica durante il turno, il mantenimento per quel turno decade.
    Costo: 35 + 5 mantenimento (Decaduto)


    JADIS

    Fisico Jadis: Bellissimo
    Graffi superficiali sulla mano
    Psiche: Concentrata/Segretamente ammirata
    Potere: Attivato - Cerchio intorno a Jadis. Braccio di Baiken incantato

    Il potere di Jadis è racchiuso nel suo sangue di Taimanin, esso è in grado di reagire quando si trova nelle vicinanze di un'entità malvagia, lo sente letteralmente nelle vene come se questo ribollisse, inoltre possiede proprietà deleterie per tutto ciò che è corrotto dal male, similmente all'Argento per le creature inumane. Di base, il sangue le dona un istinto pressoché infallibile nel comprendere l'indole (Allineamento) di qualcuno e coglierne anche le più minimi sfumature.
    In combattimento, Jadis viene circondata da un'aura borgogna molto intensa e luminosa, mentre intorno a lei si disegna velocemente un circolo magico color sangue, con un raggio di 5 metri partendo dal centro (per un totale di 10 di diametro). L'aura assume una forma cilindrica che va verso il cielo. Dopo che ciò avviene, Jadis può rilasciare il suo sangue all'interno del cerchio, facendolo gocciolare sul terreno. Ogni singola goccia, anche la più piccola, si dirama iniziando a disegnare dei glifi all'interno del sigillo che vanno a formare il simbolo dei Taimanin, con alcuni kanji a scriverne il nome. I disegni si formano molto velocemente, riempendosi di sangue similmente all'acqua di un fiume che scorre sugli argini, tuttavia il potere non ha bisogno che vengano completati per essere attivo, la chiave è il cerchio. Ogni essere che attraversi questo circolo e non venga ritenuto "alleato" da Jadis, al suo interno subisce gli effetti del suo sangue, ciò si traduce in un calo di resistenza che li rende più deboli agli attacchi degli alleati di Jadis, proprio come se fossero indeboliti dall'argento. Questo effetto si espande anche a eventuali armi, evocazioni o derivati del potere nemico. Eventualmente, la ragazza può decidere di incantare le armi di massimo 2 alleati in campo, perché questi ottengano gli effetti della sua aura. In questo caso, il buff si estenderà alle armi impugnate dagli alleati e si muoverà con esse, disegnando lo stesso identico cerchio sotto l'utilizzatore. Se questi viene disarmato, l'aura rimarrà collegata all'oggetto intriso di sangue, non a chi la impugna. Se Jadis riceve una ferita critica o che ne mini le capacità mentali, il suo potere si disattiva all'istante ed ella cadrà a terra inerme, tuttavia grazie a Syornha e al loro legame, potrà sempre tornare in forma dopo un adeguato riposo.

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    Adesso che Vidocq era scomparso, la situazione sembrava sotto controllo, tanto che Baiken pensò bene di far valere la sua levatura morale e offrire a Uzumaki una seconda possibilità. Il biondo alzò lo sguardo dolente verso la donna, sorpreso, assumendo rapidamente un'espressione addolorata. Una smorfia di dolore, umiliazione e frustrazione che di solito un uomo mostra solo quando sa di aver perso tutto, anche la dignità. Crollò col capo in avanti, iniziando a piangere e abbandonandosi ad una risatina nervosa.
    Ah... ahahah! Cazzo... non mi concedi neanche il lusso della morte? Devo anche subire l'umiliazione di essere risparmiato? Cazzo cazzo... allora è vero che si sbagliavano su di te. Che cazzata! Questo è tutto sbagliato! Adesso quel maledetto lucertolone verrà a cercare anche me... non mi permetterà di vuotare il sacco.
    Alzò la testa verso di Baiken, mostrando un sorriso nervoso, forzatissimo, aveva l'aria di chi stava per perdere il senno. Poi si portò anche il braccio armato all'altezza della gola, come se volesse suicidarsi.
    Forse allora dovrei farla finita io e basta...
    Ma prima che potesse finire quella frase, la testa della scolopendra si era ripresa velocemente e aveva assalito il suo stesso padrone, azzannandogli la testa per intero e mordendogli il collo. In quel modo, il pugnale di Uzumaki si infilò nella sua gola in maniera violenta, bloccandosi all'interno della sua carne. La scolopendra iniziò rapidamente a corrompere il corpo di Uzumaki, a partire dalla ferita del braccio destro dalla quale uscì un artiglio mostruoso che spinse via con una forza disumana Baiken e si fiondò subito verso Jadis, afferrandola violentemente per tirarla a sé. Il corpo di Uzumaki venne completamente ricomposto, sembrava quasi che fosse finito in un tritacarne e adesso si stesse gradualmente rigenerando. Le sue grida di dolore lasciarono ben presto spazio ad urli mostruosi che anticiparono la sua nuova forma. Aveva ancora un aspetto umanoide, ma molto più massiccio, alto all'incirca 3 metri. La sua pelle era un unico fascio di muscoli gonfissimi, che prima avevano toccato Baiken per respingerla e la donna avrebbe potuto capire che erano resistenti come l'acciaio. La testa era la parte meno umana, sembrava quasi un costrutto spettrale, un teschio riempito di carne solo per dargli un cervello funzionante, e oltre ai due arti normali ne aveva altri due, più grosso. Il destro in particolare mostrava un enorme occhio mostruoso all'altezza dell'articolazione della spalla. Jadis era tenuta a mezz'aria, stretta proprio dal braccio destro all'altezza della vita. Uzumaki nella sua nuova forma la teneva stretta e verso l'alto come se fosse un premio, e Jadis poteva quasi specchiarsi su quell'occhio terrificante. La ragazzina avrebbe potuto notare che i suoi poteri non funzionavano in quel momento su Uzumaki, come se ci fosse un filtro che gli impediva di diventare più fragile. Completata la trasformazione, Baiken avrebbe visto il petto dell'uomo mettere in evidenza un cuore pulsante avvolto da una moltitudine inquietante di millepiedi, che si richiuse improvvisamente in una cuspide di denti che formava una corazza sul suo petto. Tutte le sue ferite erano state rigenerate, eccezion fatta per quella alla gola, dentro la quale era ancora conficcato il suo pugnale, ma viste le dimensioni del suo collo in quel momento il danno sarebbe stato pressoché inesistente. Quando la trasformazione fu completata, tre sottili tentacoli uscirono da sotto le palpebre dell'occhio mostruoso vicino a Jadis, ed iniziarono ad avvolgerla all'altezza delle gambe e del collo. Le stava lentamente spezzando il fiato, non in modo da ucciderla rapidamente ma piuttosto per farla soffrire. Inoltre quelle protuberanze erano afflitte da una potente energia afrodisiaca che avrebbe portato la ragazzina a bagnarsi. I nodi che la avvolgevano si sarebbero concentrati proprio sulle sue zone erogene, e divoravano i suoi fluidi femminili per attingere a nuovo potere. Più li assorbivano, più si ingrossavano, diventando gradualmente simili a tentacoli, e più si ingrossavano, più si muovevano impazienti sul suo corpo, segno che si stavano preparando ad assorbire energia in maniera molto più diretta. Baiken avrebbe visto quella mostruosità lanciarsi verso di lei, scattando molto velocemente ad una velocità uguale alla sua, tenendo il braccio mostruoso sinistro in avanti come uno scudo. Le dita sembravano artigli, ma non davano l'idea di essere particolarmente affilati visto come stringevano Jadis. tuttavia, erano acuminati e sembravano molto resistenti. Quel mostro poteva travolgerla di pura forza bruta e doveva trovare un modo per fermare la sua graduale rigenerazione energetica.
     
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    C'è sempre una scelta a questo mondo. Se sei qui è perché hai fatto quella sbagliata. Ora ne hai una nuova, quindi vedi di scegliere me-
    Vedere Uzumaki piangere non poté che risvegliare un barlume di dispiacere in Baiken che tuttavia cercò di non mostrare in alcun modo. Le sue nefandezze non potevano essere cancellate da un pianto quando ormai era troppo tardi per redimersi. Si chiedeva cosa intendesse con il dire che si sbagliavano su di lei, avrebbe voluto chiedergli spiegazioni ma dovette cambiare ben presto piani. Il suo prima istinto fu sussultare quando lo vide pronto a uccidersi, dopodiché avvenne tutto così velocemente che non ebbe il tempo di avvicinarsi. Il ragazzo venne inghiottito dal suo stesso potere. Sapeva che avrebbe dovuto disintegrare quella disgustosa scolopendra, ma il fato sembrava avere altri piani per lei e lasciarle il tempo di compiere quell'impresa non rientrava in essi.
    JADIS, NO!
    Gridò quando venne respinta, con le immagini raccapriccianti di Uzumaki che veniva divorato ancora in mente e il pensiero chiarissimo di Jadis che subiva la stessa sorte a renderle pesante il respiro, mentre le grida agonizzanti diventavano gorgoglii di sottofondo. Fece di tutto per bloccarsi il più vicino possibile e non perdere equilibrio, sollevata almeno di essere rimasta in quella forma orribile che ancora non riconosceva come propria ma che perlomeno poteva rivelarsi utile. Soprattutto perché Uzumaki aveva subito una ferita consistente prima di venir inglobato in quel costrutto grottesco e ciò risvegliò la sete di vendetta ed emozioni di Muramasa, che avvolse Baiken con una coltre di energie illusoria che iniziò a mostrare visioni terrificanti al nemico, rendendo la donna ancora più resistente del normale. La carapace che componeva la creatura dinanzi a lei sembrava forte, ma la sua non era da meno: acciaio contro acciaio, e il suo braccio e la coda erano ancora più potenti. Quale mezzo migliore per sconfiggere un mostro, se non un altro mostro? Ma nonostante quella consapevolezza, niente poté impedirle di rabbrividire quando si riassestò in tempo per vedere Jadis tra le grinfie di quell'orrore. Assistere a ciò che quel mostro stava per farle fece ribollire il suo sangue demoniaco, tanto che un ringhio ferino si fece strada nella sua gola come il sibilo di una creatura gigantesca e decisamente molto arrabbiata, moltiplicandosi e riecheggiando intorno a lei come se le visioni di Muramasa fungessero da eco. Con una voce che non aveva nulla di umano ma sembrava piuttosto uscita dai più profondi incubi lovecraftiani, il suo primo pensiero andò comunque a rassicurare la sua protetta, mettendo da parte rabbia e timore per non mostarglieli. Quanto la faceva ingenua?
    Stai tranquilla piccola, sono qui! Guarda me ok? Sono qui!
    Jadis al tempo stesso aveva urlato a propria volta, cercando di divincolarsi e il suo primo istinto quando i tentacoli cercarono di risalirle addosso fu di provare a sferrare un pestone all'occhio gigantesco dal quale stavano uscendo, con tutte le forze che il suo piccolo corpicino da non combattente possedeva. Forse poteva considerarsi una fortuna che portasse sempre dei tacchi, per quanto non altissimi, ai piedi, ma in fondo era troppo anche per lei sperare che quell'occhio fosse molle come appariva o che lei fosse abbastanza veloce da provare a calciarlo nonostante i tentacoli che volevano avvolgerla. Ma si sa, la disperazione rende stupidi. Nonostante tutto, tolta la difficoltà a respirare e la sensazione di repulsione che provò quando quelle protuberanze le risalirono lungo il corpo senza consenso, strappandole a forza umori che decisamente non stillò con alcun piacere, fece il possibile per non mostrarsi debole o impreparata. Era Jadis Akane dopotutto.
    Levami le tue zampe di dosso, lurido mostro!
    Dal canto suo, vedendo quella disperazione, Baiken non indietreggiò di un passo ma anzi, andò in contro alla carica del mostro decisa a dare il tutto per tutto: mentre Jadis avrebbe tentato di divincolarsi e sferrare quel pestone, lei avrebbe intercettato il braccio sinistro del mostro (quello che teneva in difesa e dunque più vicino a lei) con il suo braccio libero, ora duro come l'acciaio come tutto il resto del suo suo corpo, cercando di afferrarlo e trattenerlo a sé con tutte le forze così da creare anche solo una minima apertura. Se anche stavolta avesse cercato di lanciarla via, avrebbe avuto qualche chance di rimanerci attaccata. Inoltre in questo modo sarebbe stata anche pronta a intercettare l'ira del mostro qualora, per assurdo, il tentativo di Jadis fosse andato al buon fine causandogli dolore e facendolo agire. Mentre lo tratteneva infatti, la coda/tentacolo che spuntava dalla sua testa invece che tenersi dietro di lei avrebbe attaccato dall'alto, cercando di intrufolarsi tra lo stesso braccio del mostro e il suo enorme corpo per dare una violenta mazzata alla corazza di denti al centro del suo petto. Voleva capire se potesse essere danneggiata in qualche modo, contando anche che la mazza aveva una forza del 50% superiore alla sua. Nel compiere quell'attacco avrebbe anche spinto il coltello di Uzumaki ancor più dentro la sua carne, altro dettaglio che le avrebbe permesso di raccogliere informazioni sul nemico: la corazza era anche interna? Il coltello sarebbe affondato maggiormente? Poteva sfruttare l'apertura in qualche modo, se lo avesse rimosso, o la rigenerazione era troppo veloce? Doveva raccogliere più info possibili e non poteva permettersi di lasciare niente al caso, ma del resto non poteva rimanere con le mani in mano di fronte a quella scena, per questo il braccio destro avrebbe invece puntato a colpire il mostro da sotto, allungandosi e piegandosi quanto bastava da tentare di tagliare i tentacoli che avevano afferrato Jadis e anche l'occhio stesso, inclinandosi in modo che non potesse ovviamente colpire la ragazza ma concentrarsi soprattutto sui tentacoli e nella porzione di occhio dove la piccola non poteva arrivare.
    Prendi me, fottuto mostro! Non lo vedi?! Ho molta più energia!
    Non era poi così vero, ma davanti all'incolumità di Jadis Baiken non aveva paura di venir ferita, rapita o brutalizzata, e sebbene proprio per questo avesse attaccato senza pensare a tenersi una difesa aperta, era totalmente concentrata sul nemico e aveva comunque dalla sua ancora un po' di energia e tantissime Arti Magiche e Occulte su cui fare affidamento. Non era più questione di vittoria o perdita a quel punto. DOVEVA liberare Jadis... esattamente come voleva riprendere a respirare.


    CITAZIONE
    BAIKEN

    Status Fisico: Perfetto
    - Graffi superficiali sul corpo rigenerati
    - Ferita lieve polpastrello SX rigenerata
    - Braccio destro lievemente danneggiato
    Status Psicologico: Concentrata/Furiosa
    Energia: 50/120

    Potere: Attivato
    Livello 3
    - Il Braccio di Baiken è sempre considerato un'arma convenzionale e ripristina completamente i danni subiti ogni volta che cambia forma. In questo livello la sua resistenza è superiore all'acciaio.
    - Finché la riserva energetica di Baiken è superiore a quella avversaria, il suo braccio è molto più resistente all'energia generata dal nemico in difetto energetico. Se l'energia di Baiken è doppia rispetto a quella del nemico, la resistenza aumenterà ulteriormente.
    - Se Baiken riesce ad infliggere una ferita di almeno media entità con il suo braccio ad un nemico, lo contaminerà con tenebrose visioni che diminuiscono la sua capacità di concentrarsi e lo renderanno vulnerabile. In questo modo risulta sempre come se avesse la metà dell'energia rispetto a Baiken. Questo stato dura un massimo di 4 turni che viene resettato ogni volta che Baiken infligge nuovamente una ferita di almeno media entità.
    (TURNO EFFETTO: 2/4)
    Note:
    Equipaggiamento in campo:

    - Gael sulle spalle
    - Armi ed Equipaggiamento a casa, non evocate
    Note:
    Tecniche attive:
    2) Lama demoniaca (悪魔の刃 - Akuma no ha) BRACCIO DESTRO
    Con questa tecnica Baiken può trasformare il suo avambraccio in una vera e propria arma, una lama ricurva allungabile fino a 2 metri da lei, sebbene di base la spada mantenga le stesse dimensioni di una comune katana (100 cm). La lama è rossa, larga 30 cm alla base che poi vanno ad assottigliarsi sulla punta. Tutta la sua lunghezza risulta frastagliata ad eccezione del filo, più simile a una katana di fattura pregiata. La spada così creata rispetta la resistenza del potere e risulta molto versatile poiché può essere piegata su se stessa come se fosse una lama da impugnare, inoltre Baiken può eseguire una torsione del braccio completa per poterla muovere in ogni direzione. La lama, così come le sue escrescenze, possono essere ritirate da Baiken in qualsiasi momento per eseguire movimenti senza timore di ferirsi.
    Costo: 5
    7) Tsunami (津波) (CODA - Evoluzione attiva)
    Questa tecnica trasforma l'avambraccio di Baiken in una grossa mazza tozza dall'aspetto demoniaco lunga 150 cm, all'estremità della quale ci sono due lame ai lati opposti che formano un'ascia bipenne. Le due lame sono curve e appuntite ai lati, garantendo la tipica forma ad ascia delle armi di questo tipo perfetta per incastrare armi e aprire gli scudi. Misurano in lunghezza 120 cm e sommate hanno una larghezza complessiva di 80 cm. Il braccio in questo stato è saturo di energia oscura, che pulsa al centro delle due asce all'interno dell'asta, aumentando la forza fisica di Baiken con quel braccio del 50% per qualsiasi azione che compie.
    Costo: 10
    11)Evoluzione: Incubo Primordiale (主要な悪夢 - Shuyōna akumu)
    Con questa tecnica Baiken abbraccia completamente il proprio sangue demoniaco, rimasto sopito per fin troppo tempo all'interno del suo corpo di Taimanin, rivelandone la natura bramosa. L'energia psichica che compone il braccio creato da Muramasa inizia velocemente a risalire dalla spalla fino a tutto il suo corpo, espandendosi come un parassita rampicante sotto forma di filamenti di oscurità e sangue, avvolgendola velocemente fino a ricoprire ogni centimetro della sua pelle candida, facendo di lei e Muramasa un Tutt'uno. Con questa tecnica Baiken prende la forma della Paura più primordiale, divenendo ella stessa, una visione oscura: un demone femminile estremamente prosperoso, dai molteplici occhi (7 in totale), la chioma tentacolare e parti di corpi deformi che penzolano dal suo collo inermi, come se non appartenessero a lei ma alle vittime che ha mietuto (sono infatti una mera visione). La chioma è composta da un grosso tentacolo principale che ricopre tutta la sua testa e può allungarsi fino a 2 metri da essa, diminuendo via via il proprio diametro, collimando in una punta affilata di 20 cm circa. Questo tentacolo può muoversi come se fosse una coda e vale come se fosse a tutti gli effetti un secondo braccio di Muramasa su cui possono essere applicate tecniche mutative. Con questa mutazione il corpo di Baiken ottiene una resistenza pari a quella del braccio stesso, ma sempre di un livello in meno rispetto al suo attuale potere, mentre l'arto principale e la coda ottenuta mantengono l'effettivo potere e le capacità psichiche di Muramasa, moltiplicando l'utilità bellica di Baiken. NB: Durante questa tecnica, se Baiken non ha attivato nessuna tecnica durante il turno, il mantenimento per quel turno decade.
    Costo: 35 + 5 mantenimento (Decaduto)


    JADIS

    Fisico Jadis: Bellissimo
    Graffi superficiali sulla mano
    Psiche: Concentrata/Disgustata
    Potere: Attivato - Cerchio intorno a Jadis. Braccio di Baiken incantato

    Il potere di Jadis è racchiuso nel suo sangue di Taimanin, esso è in grado di reagire quando si trova nelle vicinanze di un'entità malvagia, lo sente letteralmente nelle vene come se questo ribollisse, inoltre possiede proprietà deleterie per tutto ciò che è corrotto dal male, similmente all'Argento per le creature inumane. Di base, il sangue le dona un istinto pressoché infallibile nel comprendere l'indole (Allineamento) di qualcuno e coglierne anche le più minimi sfumature.
    In combattimento, Jadis viene circondata da un'aura borgogna molto intensa e luminosa, mentre intorno a lei si disegna velocemente un circolo magico color sangue, con un raggio di 5 metri partendo dal centro (per un totale di 10 di diametro). L'aura assume una forma cilindrica che va verso il cielo. Dopo che ciò avviene, Jadis può rilasciare il suo sangue all'interno del cerchio, facendolo gocciolare sul terreno. Ogni singola goccia, anche la più piccola, si dirama iniziando a disegnare dei glifi all'interno del sigillo che vanno a formare il simbolo dei Taimanin, con alcuni kanji a scriverne il nome. I disegni si formano molto velocemente, riempendosi di sangue similmente all'acqua di un fiume che scorre sugli argini, tuttavia il potere non ha bisogno che vengano completati per essere attivo, la chiave è il cerchio. Ogni essere che attraversi questo circolo e non venga ritenuto "alleato" da Jadis, al suo interno subisce gli effetti del suo sangue, ciò si traduce in un calo di resistenza che li rende più deboli agli attacchi degli alleati di Jadis, proprio come se fossero indeboliti dall'argento. Questo effetto si espande anche a eventuali armi, evocazioni o derivati del potere nemico. Eventualmente, la ragazza può decidere di incantare le armi di massimo 2 alleati in campo, perché questi ottengano gli effetti della sua aura. In questo caso, il buff si estenderà alle armi impugnate dagli alleati e si muoverà con esse, disegnando lo stesso identico cerchio sotto l'utilizzatore. Se questi viene disarmato, l'aura rimarrà collegata all'oggetto intriso di sangue, non a chi la impugna. Se Jadis riceve una ferita critica o che ne mini le capacità mentali, il suo potere si disattiva all'istante ed ella cadrà a terra inerme, tuttavia grazie a Syornha e al loro legame, potrà sempre tornare in forma dopo un adeguato riposo.

    Note:

    Avevo dimenticato di iniziare il conteggio dei turni per l'effetto dovuto alla ferita inflitta a Uzumaki. Ho aggiornato lo status in questo post, fammi sapere se devo correggere anche nel precedente o non c'è bisogno, grazie.


    Edit. 01:11 Corretti alcuni refusi

    Edited by MidoriNoBakeneko - 18/3/2023, 01:11
     
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    Il calcio di Jadis non sortì nessun genere di effetto su quell'occhio, che assorbì il danno con un movimento quasi gelatinoso. Non era duro come la sua corazza, ma un colpetto come quello non poteva niente, anzi non fece altro che agitare il corpicino della ragazza contro i suoi tentacoli, affamandoli di quella carne deliziosa e di quel sangue unico. Nel mentre, ogni tentativo di Baiken di cercare di afferrare il mostro si rivelò completamente inutile: il suo corpo era rivestito di una corazza resistente, ma quella creatura stava diventando gradualmente sempre più forte, quindi ogni attacco di Baiken veniva semplicemente intercettato e "aperto", spostato fuori dal suo corpo. Inizialmente c'era un minimo di gioco, infatti Baiken riuscì ad arrivare alla sua testa e al suo collo dove c'era il pugnale, ma non riuscì a scalfirlo in nessun modo: pugni, testate, colpi con i bracci, bastava davvero poco a quella creatura per respingere gli attacchi di Baiken e lo stava facendo sempre meglio. Il colpo sul pugnale non sortì nessun effetto, era un pò come se si fosse incastrato in una carapace che si era solidificata durante la trasformazione, non c'era niente né dentro né intorno, un pò come se Baiken stesse combattendo una marionetta di fibre metalliche più che un vero e proprio corpo. L'unico risultato fu che riuscì ad allentare la posizione del pugnale, rendendolo più facile da estrarre da quel punto così scomodo. Colpo su colpo, gli attacchi di Baiken sarebbero stati tutti respinti, e più li respingeva, più assorbiva succhi dal corpo di Jadis andando a scivolare sempre più in profondità nei suoi vesti. Le avvolgeva i capezzoli, la clitoride e i punti sensibili intorno alle grandi labbra, la stava spremendo come uno straccio e si stava nutrendo della sua energia. Baiken invece, pur conservando le forze dell'anima, e pur avendo a disposizione un corpo durissimo, non era immune alla fatica: quel confronto diretto l'avrebbe chiaramente sfiancata, e l'unica cosa che poteva dare assolutamente per scontata è che limitarsi al combattimento diretto non avrebbe sortito nessun effetto. Quel mostro doveva avere un punto debole e probabilmente non ci sarebbe arrivata da sola, perché ogni parte del suo corpo, dalla testa ai piedi, passando per quella corazza sul petto, sembrava per lei assolutamente indistruttibile.
     
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    Rendendosi conto di non riuscire a scalfire quel mostro enorme né tantomeno a infilarsi nelle sue difese, Baiken continuò a restare vigile ma cercò di riprendere fiato, portando la coda in difesa, lasciandola ondeggiare sulle loro teste, pronta a tutto in caso quella bestia si fosse mossa. Nel frattempo però, vedendo l'occhio muoversi in quel modo al tentativo di Jadis, capì che solo la ragazza era abbastanza vicino da colpire l'unica parte di lui che sembrasse quantomeno morbida. Forse, se lo avesse fatto, il nemico avrebbe dovuto toccarsi o comunque si sarebbe scoperto e a quel punto lei sarebbe stata pronta ad attaccare con tutto ciò che aveva. Qualsiasi punto avesse eventualmente portato alla luce, qualsiasi mossa avesse fatto che potesse aiutarla a colpirlo, si preparò per attaccarlo, restando in difesa ma attaccata a lui per poter essere vicina e pronta a infilare di nuovo la sua spada nella sua carne o la sua coda-ascia in faccia con tutta la forza che aveva, per quel che la riguardava. Ma ora non era sua la mossa. Per quanto si vergognasse di essere inerme davanti a una situazione simile, dove era la piccola ad aver bisogno d'aiuto, non poté far altro che dar voce alla propria idea. Digrignò i denti, furiosa e preoccupata. Ogni gesto di quei tentacoli sulla carne innocente di Jadis erano benzina sulla sua ira.
    Non... non riesco a scalfirlo, Jacchan. Mi dispiace chiedertelo ma... Mi serve un'apertura. Forse potresti..?
    Jadis iniziava a dover trattenere la voce per non emettere suoni imbarazzanti che non avevano niente a che fare con la paura o il disgusto. Se solo Fumiko avesse saputo che non era minimamente la ragazzina innocente che lei pensava, forse non avrebbe avuto quella faccia disperata mentre la guardava dimenarsi contro quella carne orrenda. Sembrava che la donna la guardasse con chissà quale senso di colpa. La vedeva stringere i denti e digrignarli con le lacrime agli occhi e avrebbe voluto ridere istericamente. Anche lei aveva paura che quei tentacoli arrivassero dove assolutamente non doveva, ma il suo corpo non sembrava della stessa idea. La cosa ironica era che, se solo in quel momento fosse stata nella propria stanza con Kuma ai suoi ordini, il tentacolo che la stava strozzando l'avrebbe fatta godere all'istante. Il contatto diretto del tentacolo con il suo clitoride avrebbe dovuto disgustarla, e invece soffocò un mugolio, dimenticandosi per un istante dove si trovasse. Furono le parole di Fumiko a riportarla alla realtà, facendole spalancare gli occhi solo per trovarci davanti la cruda verità: non era nel bel mezzo di una sessione divertente con un ragazzo sexy che le aveva salvato la vita in una situazione disperata e per il quale iniziava a provare un affetto che non voleva assolutamente soffermarsi ad analizzare, ma davanti all'occhio freddo, terrificante e grottesco, di una delle creature più brutte che avesse mai visto in vita propria. Fu più che pronta a rispondere, la voce resa leggermente acuta e malferma dalla situazione, ma non per questo meno determinata.
    Nh-non serve... anf... che tu me lo dica!
    Sapeva già cosa fare. Aveva usato i piedi che ormai erano sempre più stretti perché lo shock l'aveva distratta, ma quel cretino di un mostro non aveva ancora raggiunto le sue braccia e invece che usare le mani per tentare di liberarsi il collo, sempre più stretto in una presa soffocante che rendeva tutto ancora più intenso per il suo corpicino sensibile, si avventò immediatamente sull'occhio con l'intento di attaccare la base di quelle escrescenze: avrebbe provato a colpirlo in ogni modo, a piene mani, con le unghie, con i pugni, cercando addirittura di afferrarlo e strapparlo o strappare i tentacoli stessi, se avesse potuto, tutto pur di far scomporre quell'enorme montagna di carne che non sembrava neppure senziente. La sensazione sarebbe stata disgustosa, lo sapeva, ma era pronta a tutto pur di creare l'apertura che serviva a Baiken per colpirlo. Provò anche a strappare i tentacoli dalle radici o comunque a debilitarli per fargli perdere la presa su di lei e porre fine così al suo nutrimento. E se ciò non fosse servito, almeno avrebbe avuto la soddisfazione di far sanguinare quel bastardo rivoltante. La parte della ragazzina indifesa era finita. Se Baiken non poteva fare nulla per salvarla, era pronta a salvarsi da sola. Era una Akane dopotutto.
    D-di solito mi piacciono i mostri ma tu... tu sei indegno anche solo di respirare la mia stessa aria! LEVAMI. LA TUA CARNE. DI DOSSO.
    E quando una come lei pronunciava un ordine in quel modo, si aspettava di essere ascoltata.
    Baiken era così concentrata che non sentì il borbottio iniziale della ragazza, quasi lo avesse impostato per parlare solo con il mostro. Non aveva senso dal suo punto di vista, ma non ci fece praticamente caso, era troppo concentrata. Se la mossa avesse sortito qualche effetto, la donna era infatti pronta ad agire repentinamente. Le sue lame fremevano esattamente come tutto il suo corpo e lei le percepiva come se facessero parte di lei. L'impulso di infilarle nella carne del nemico era quasi irrefrenabile nonostante la fatica... Non avrebbe perso l'occasione.

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    - Ferita lieve polpastrello SX rigenerata
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    Energia: 50/120

    Potere: Attivato
    Livello 3
    - Il Braccio di Baiken è sempre considerato un'arma convenzionale e ripristina completamente i danni subiti ogni volta che cambia forma. In questo livello la sua resistenza è superiore all'acciaio.
    - Finché la riserva energetica di Baiken è superiore a quella avversaria, il suo braccio è molto più resistente all'energia generata dal nemico in difetto energetico. Se l'energia di Baiken è doppia rispetto a quella del nemico, la resistenza aumenterà ulteriormente.
    - Se Baiken riesce ad infliggere una ferita di almeno media entità con il suo braccio ad un nemico, lo contaminerà con tenebrose visioni che diminuiscono la sua capacità di concentrarsi e lo renderanno vulnerabile. In questo modo risulta sempre come se avesse la metà dell'energia rispetto a Baiken. Questo stato dura un massimo di 4 turni che viene resettato ogni volta che Baiken infligge nuovamente una ferita di almeno media entità.
    Note:
    Equipaggiamento in campo:

    - Gael sulle spalle
    - Armi ed Equipaggiamento a casa, non evocate
    Note:
    Tecniche attive:
    2) Lama demoniaca (悪魔の刃 - Akuma no ha) BRACCIO DESTRO
    Con questa tecnica Baiken può trasformare il suo avambraccio in una vera e propria arma, una lama ricurva allungabile fino a 2 metri da lei, sebbene di base la spada mantenga le stesse dimensioni di una comune katana (100 cm). La lama è rossa, larga 30 cm alla base che poi vanno ad assottigliarsi sulla punta. Tutta la sua lunghezza risulta frastagliata ad eccezione del filo, più simile a una katana di fattura pregiata. La spada così creata rispetta la resistenza del potere e risulta molto versatile poiché può essere piegata su se stessa come se fosse una lama da impugnare, inoltre Baiken può eseguire una torsione del braccio completa per poterla muovere in ogni direzione. La lama, così come le sue escrescenze, possono essere ritirate da Baiken in qualsiasi momento per eseguire movimenti senza timore di ferirsi.
    Costo: 5
    7) Tsunami (津波) (CODA - Evoluzione attiva)
    Questa tecnica trasforma l'avambraccio di Baiken in una grossa mazza tozza dall'aspetto demoniaco lunga 150 cm, all'estremità della quale ci sono due lame ai lati opposti che formano un'ascia bipenne. Le due lame sono curve e appuntite ai lati, garantendo la tipica forma ad ascia delle armi di questo tipo perfetta per incastrare armi e aprire gli scudi. Misurano in lunghezza 120 cm e sommate hanno una larghezza complessiva di 80 cm. Il braccio in questo stato è saturo di energia oscura, che pulsa al centro delle due asce all'interno dell'asta, aumentando la forza fisica di Baiken con quel braccio del 50% per qualsiasi azione che compie.
    Costo: 10
    11)Evoluzione: Incubo Primordiale (主要な悪夢 - Shuyōna akumu)
    Con questa tecnica Baiken abbraccia completamente il proprio sangue demoniaco, rimasto sopito per fin troppo tempo all'interno del suo corpo di Taimanin, rivelandone la natura bramosa. L'energia psichica che compone il braccio creato da Muramasa inizia velocemente a risalire dalla spalla fino a tutto il suo corpo, espandendosi come un parassita rampicante sotto forma di filamenti di oscurità e sangue, avvolgendola velocemente fino a ricoprire ogni centimetro della sua pelle candida, facendo di lei e Muramasa un Tutt'uno. Con questa tecnica Baiken prende la forma della Paura più primordiale, divenendo ella stessa, una visione oscura: un demone femminile estremamente prosperoso, dai molteplici occhi (7 in totale), la chioma tentacolare e parti di corpi deformi che penzolano dal suo collo inermi, come se non appartenessero a lei ma alle vittime che ha mietuto (sono infatti una mera visione). La chioma è composta da un grosso tentacolo principale che ricopre tutta la sua testa e può allungarsi fino a 2 metri da essa, diminuendo via via il proprio diametro, collimando in una punta affilata di 20 cm circa. Questo tentacolo può muoversi come se fosse una coda e vale come se fosse a tutti gli effetti un secondo braccio di Muramasa su cui possono essere applicate tecniche mutative. Con questa mutazione il corpo di Baiken ottiene una resistenza pari a quella del braccio stesso, ma sempre di un livello in meno rispetto al suo attuale potere, mentre l'arto principale e la coda ottenuta mantengono l'effettivo potere e le capacità psichiche di Muramasa, moltiplicando l'utilità bellica di Baiken. NB: Durante questa tecnica, se Baiken non ha attivato nessuna tecnica durante il turno, il mantenimento per quel turno decade.
    Costo: 35 + 5 mantenimento (Decaduto)


    JADIS

    Fisico Jadis: Bellissimo
    Graffi superficiali sulla mano
    Psiche: Concentrata/Determinata
    Potere: Attivato - Cerchio intorno a Jadis. Braccio di Baiken incantato

    Il potere di Jadis è racchiuso nel suo sangue di Taimanin, esso è in grado di reagire quando si trova nelle vicinanze di un'entità malvagia, lo sente letteralmente nelle vene come se questo ribollisse, inoltre possiede proprietà deleterie per tutto ciò che è corrotto dal male, similmente all'Argento per le creature inumane. Di base, il sangue le dona un istinto pressoché infallibile nel comprendere l'indole (Allineamento) di qualcuno e coglierne anche le più minimi sfumature.
    In combattimento, Jadis viene circondata da un'aura borgogna molto intensa e luminosa, mentre intorno a lei si disegna velocemente un circolo magico color sangue, con un raggio di 5 metri partendo dal centro (per un totale di 10 di diametro). L'aura assume una forma cilindrica che va verso il cielo. Dopo che ciò avviene, Jadis può rilasciare il suo sangue all'interno del cerchio, facendolo gocciolare sul terreno. Ogni singola goccia, anche la più piccola, si dirama iniziando a disegnare dei glifi all'interno del sigillo che vanno a formare il simbolo dei Taimanin, con alcuni kanji a scriverne il nome. I disegni si formano molto velocemente, riempendosi di sangue similmente all'acqua di un fiume che scorre sugli argini, tuttavia il potere non ha bisogno che vengano completati per essere attivo, la chiave è il cerchio. Ogni essere che attraversi questo circolo e non venga ritenuto "alleato" da Jadis, al suo interno subisce gli effetti del suo sangue, ciò si traduce in un calo di resistenza che li rende più deboli agli attacchi degli alleati di Jadis, proprio come se fossero indeboliti dall'argento. Questo effetto si espande anche a eventuali armi, evocazioni o derivati del potere nemico. Eventualmente, la ragazza può decidere di incantare le armi di massimo 2 alleati in campo, perché questi ottengano gli effetti della sua aura. In questo caso, il buff si estenderà alle armi impugnate dagli alleati e si muoverà con esse, disegnando lo stesso identico cerchio sotto l'utilizzatore. Se questi viene disarmato, l'aura rimarrà collegata all'oggetto intriso di sangue, non a chi la impugna. Se Jadis riceve una ferita critica o che ne mini le capacità mentali, il suo potere si disattiva all'istante ed ella cadrà a terra inerme, tuttavia grazie a Syornha e al loro legame, potrà sempre tornare in forma dopo un adeguato riposo.

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    Quel mostro era riuscito ad accendere la furia di Jadis, che tanto era disperata e rabbiosa verso di lui che piuttosto che prendere il pugnale incastrato nella gola della creatura per colpire l'occhio iniziò a farlo con le sue stesse mani. Sarebbe stato più laborioso, certo, ma Baiken aveva tutte le risorse per tenere a bada quel mostro. Aveva gestito bene le sue abilità durante quel viaggio e non si era sfiancata inutilmente, poteva tenerlo occupato anche per ore volendo tutto ciò che doveva fare era concedere a Jadis il tempo di fargli male. Male davvero stavolta. Appena la ragazza iniziò ad accanirsi sul suo occhi, l'essere iniziò a lamentarsi addolorato, ma non poteva dedicare un singolo arto a lei perché Baiken lo avrebbe incalzato. Man mano che affondava le dita dentro quell'occhio, Jadis sentiva di star colpendo qualcosa di forte, forse disgustoso, ma impregnato di un'energia terrificante. Era come se qualcosa dentro di lui stesse cercando di crescere, di germogliare, di rinascere, ma adesso stava venendo divorato da qualcun altro. E più Jadis colpiva quell'occhio, più si sentiva forte, affamata, vogliosa di farlo a pezzi. Sentiva qualcosa dentro di sé che si smuoveva, come se cercasse di corromperla, ma non ci riusciva. Era il suo sangue puro di Taimanin a proteggerla? Inutile pensarci su, tutto quello che doveva sapere era che stava funzionando, e appena riuscì a strappare dal braccio quello che restava dell'occhio di quel mostro, Jadis vide l'essere gridare di dolore, spalancando il petto che proteggeva il suo cuore e offrendo a Baiken la possibilità di infliggere un colpo letale. Sarebbe stata questione di un attimo: lo avrebbero visto sciogliersi come fosse stato una statua di cenere, senza un singolo fiato, mentre quell'occhio pieno di energia si scioglieva tra le mani e sul ventre di Jadis, facendola sentire maledettamente bene per quello che aveva fatto. Seguì un lungo silenzio, la calma alla fine della tempesta, e finalmente si sarebbero potuto ricongiungere più o meno pacificamente. Di Vidocq nessuna traccia, di altri nemici neanche l'ombra, finalmente erano giunte alla fine di quel viaggio e potevano sentire i loro cuori leggeri. Un cerchio magico brillante si accese di fianco a loro, dalla quale lentamente emerse Sho come se avesse appena finito di scalare una montagna. Grandmarg aveva rispettato la sua parte di accordo, e finalmente avevano una possibilità di tornare a casa.
    Jadis! Baiken!
    Se non si fossero abbracciate loro due, ci avrebbe pensato il ragazzo a saltare addosso alle ragazze, stringendole a sé con un'aria disperata ma maledettamente felice. Non lo fece solo per dimostrazione di affetto, ma anche perché quel cerchio magico non lo aveva affatto abbandonato, e lo stava adesso trascinando verso l'alto. Un portale prese a spalancarsi in cielo e finalmente iniziarono a vedere la via di casa. Alla fine di quel viaggio, per quanto serafica fosse la visione di una casa in cui tornare, avrebbero dovuto necessariamente gettare uno sguardo verso il luogo che stavano abbandonando, che dall'alto appariva decisamente più chiaro: un enorme piramide sospesa nel vuoto, grande quanto la terra se non la galassia stessa, che teneva stretta all'interno del suo giogo una torre rovesciata dall'aspetto infernale e dall'aria antica. Avevano solo scalfito la superficie di un segreto che probabilmente avrebbe tormentato il oro sogni, ma almeno per ora... erano salve.
    Il mio dovere l'ho fatto... presto esigerò la mia parte!
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    Jadis continuò senza pensarci due volte, come se fosse entrata in trance. E più continuava a scavare in quella carne rivoltante, più il disgusto si trasformava in un sentimento del tutto opposto, una sensazione di forza e onnipotenza che le diede alla testa e la fece sentire benissimo. La carne dentro cui infilava le unghie era ripugnante e le schizzava addosso sangue denso che colava sul suo viso, sul petto, sull'addome persino, facendola sentire bollente in quei punti, eppure... niente sembrava quietare quell'emozione fortissima, neppure la consapevolezza di quanto dall'esterno potesse risultare mostruosa la sua azione. Persino ai suoi stessi occhi lo era, lo sarebbe sicuramente stato davanti allo specchio, più tardi, ma per ora si sentiva invicibile. Anche se fu Baiken, di fatto, a infliggere senza remore il colpo di grazia mandando al creatore quell'orrendo mostro, per una volta Jadis si sentì come se fosse stata LEI la vera eroina della situazione, poco importava quanto quella consapevolezza fosse o meno dovuta all'inspiegabile energia che la stava investendo. Quando finalmente tutto fu concluso e la carne dentro cui era affondata divenne liquame, si riscosse solamente perché due braccia calde e forti la strinsero all'improvviso, sollevandola da terra. Era Baiken, ancora trasformata ma con un'espressione dolce nonostante l'aspetto mostruoso e tutti gli occhi da incubo increspati e lucidi puntati verso di lei. Accettò l'abbraccio inerte, come una bambola di pezza, con lo sguardo ancora pregno di qualcosa di oscuro e gli occhi vuoti.
    Ce l'hai fatta, piccola! Sei salva. Sei stata fortissima!
    Salva? Era salva? Sì, era finita. Quella consapevolezza la portò a rilassarsi immediatamente e riscuotersi dalla follia che l'aveva sconvolta. Non sapeva esattamente cosa fosse successo, ma la prese come l'euforia del momento. Quando venne liberata dall'abbraccio, era completamente sporca di sangue e aveva imbrattato anche Fumiko stessa, ma lei sembrava quasi non farci caso e presto non importò più nulla. Dal nulla, come un angelo in loro soccorso arrivato troppo tardi sulla scena, apparve la testa rossa che nel tempo aveva imparato dapprima ad odiare, e poi ad apprezzare, e sia lei che Baiken gli si fiondarono addosso senza pensare troppo a chi dovesse abbracciare chi.
    KUMA! SHO-CHAN!
    Erano salvi. Tutti. E anche se ormai era difficile capire esattamente chi avesse salvato chi, quando salirono verso il cielo la visione nella quale si specchiarono chiarì solamente che in fondo non importava, perché il vero miracolo era uscire vivi da un'ambientazione tanto terrificante. Probabilmente Jadis avrebbe avuto gli incubi per tanto, troppo tempo, ma anche Baiken non sarebbe stata da meno ed era così sconvolta che si dimenticò persino di aver accolto il suo prezioso pupillo con lo stesso aspetto mostruoso che avrebbe voluto nascondergli. Quel giorno aveva perso un'amica, e raggiunto consapevolezze che forse, in cuor suo, egoisticamente avrebbe preferito non avere. Finalmente sarebbero tornati a casa, certo, ma il suo cuore era tutt'altro che leggero e la voce di Grandmarg fece da perfetto memento, testimoniando quella verità. Era davvero finita?

    Grazie mille della missione!
     
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