Joou Meyer/Carnovash

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    Questo PG va insieme alla sorella gemella, per questo il loro BG ha una parte condivisa.

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    «Avanti, non aver timore... Hai la mia parola. Basta un sorso di questo liquore e il tuo mondo cambierà per sempre...»

    Nome: Joō/Regina, Semplificato in "Joou" (Significa "Regina" in Giapponese, l'ha scelto lei poiché a differenza di Chan si è rifiutata di accettare un nome privo di significato da sua madre. Solitamente si fa chiamare "Regina" direttamente, poiché la pronuncia del suo nome viene poco naturale agli italiani e la urta che il suo significato venga meno.

    Cognome: Meyer - Carnovash

    Soprannome: Regina

    Età: 1 mese effettivo, può dimostrarne intorno ai 14-16 umani fisicamente; psicologicamente molti di più (l'anima da cui è nata ne aveva 300).

    Segni particolari: Possiede un paio di corna ossee sul capo, dovute probabilmente alla sua affinità con l'energia della lanterna di Leben, o forse mero riflesso dell'anima con cui si è fusa nascendo, sicuramente comunque un simbolo calzante per la sua diabolicità innata. A parte questo, ha un colorito di pelle particolarmente strano, tendente al rosa/violaceo che fa apparire la sua pelle più come un dipinto che un reale incarnato; decisamente inumano. A testimoniare la sua razza vi sono solo i canini, sia superiori che inferiori, particolarmente sviluppati che però rimangono perlopiù "nascosti" nella gengiva finché non li sfodera, apparendo -a riposo- piuttosto graziosi, similmente a quelli di un gatto.

    Descrizione fisica: La figura di Joou sembra uscita da un libro di leggende giapponesi, è perennemente avvolta da quest'aura di mistero ed eleganza innata, in netto contrasto con la sua malvagità, fattore che le concede ampio margine di camuffamento. Il suo tono di voce è soave, sempre roco e sensuale, quasi ipnotico se la si ascolta guardandola negli occhi. Cammina sempre, sempre, in punta di piedi come sua madre e si muove con l'agilità di una farfalla, anche quando "atterra" da grandi altezze o esegue salti, la parte del suo corpo che tocca per prima il terreno è sempre la punta del piede sinistro, subito seguita dal destro. A differenza di sua sorella Chan, Joou dimostra più anni, non perché sia più alta (anch'ella, se non si modifica il corpo, è alta 145 cm escludendo le corna), ma perché i suoi lineamenti, il suo corpo sottile dalle forme tuttavia armoniose e invitanti, la sua postura così come le movenze... tutto fa pensare in qualche modo a una creatura vissuta, piuttosto che a una semplice adolescente. La figura di Chan assomiglia più a quella di un demone che di un vampiro, ha due corna dritte e a malapena incurvate all'indietro che partono proprio dalla sua fronte come un oni giapponese, per l'appunto, e i suoi occhi hanno pupille sottili che reagiscono alla luce similmente a quella di un gatto, allargandosi quando ve n'è poca e assottigliandosi al sole. Ha gli occhi viola come la sorella, unico fattore che le accomuna oltre al caschetto con frangia, ma i suoi sono di una sfumatura molto più scura e profonda, che le dona tutt'altro sguardo rispetto a quello acceso e spiritato della gemella. Solo quando utilizza il suo potere, preda dell'eccitazione, le iridi si accendono sfumando più verso il fucsia luminescente. I suoi occhi sembrano capaci di ingoiare per intero anche il più impavido dei guerrieri, similmente a un serpente che spalanca le fauci per divorare lentamente una preda grande il doppio o addirittura il triplo del suo corpo sottile. I suoi capelli sono neri con riflessi viola, sempre tagliati corti della stessa lunghezza di Chan, con una frangia, il cui ciuffo principale risulta centrato poiché le sue corna ossee scostano i capelli al loro passaggio, rivelandone l'attaccatura. Le corna sono una delle sue zone più erogene, insieme anche ai polsi e ai piedi. Essendo una mente particolarmente perversa e "sofisticata", ma anche e soprattutto megalomane, Joou gode letteralmente appoggiando le dita dei suoi arti inferiori sulla pelle delle proprie vittime, così come ancor più ama farseli leccare e venerare in svariati modi. A tal proposito, è piuttosto snodata e agile, ciò fa sì che insieme alla sua abilità speciale, sia capace di adattarsi veramente a qualsiasi situazione. Il suo corpo infine è deliziosamente proporzionato, liscio, privo di qualsivoglia imperfezione: non un neo, un brufolo o un grammo di cellulite. La conformazione è simile a quella della sorella: forma a "pera", spalle strette, seconda nel suo caso piena, pancino piatto e fianchi che si allargano per accogliere sul retro un sedere a dir poco perfetto, unito a gambe lunghe e sottili rispetto alla gemella. La vera particolarità è una carapace di sottile oscurità che le copre di base le grazie e il petto, facendo svariati disegni sul suo corpicino altrimenti perfetto, apparendo visivamente come un succinto insieme di bende nere. Questa parte di lei è completamente malleabile a suo piacere anche senza l'aiuto della sua abilità, e può scostarsi o sparire completamente quando ella lo desidera. Al contrario di Chan, non presenta alcuna conformazione particolare a parte le corna e i canini sviluppati, eppure è ironico sapere che potrebbe, volendo, deformare il proprio corpo completamente a piacere se solo bevesse anch'ella i suoi fidati amici Kywtora. Il suo corpo è naturalmente predisposto alla riproduzione pur appartenendo a un vampiro, a tal proposito ha anche periodi di calore più o meno duraturi, in cui la sua pelle produce quantità incontrollabili di feromoni, in grado di far eccitare qualsiasi individuo maschile debole le stia intorno, anche a decine di metri di distanza. In questi stati il suo status fisico può variare, solitamente le si gonfiano i seni, produce fluidi corporei anche dai capezzoli che tendono a schiudersi leggermente, e in generale il suo corpicino tende a crescere variando leggermente di dimensioni in funzione del "fortunato" che si accoppia con lei.
    Il suo abbigliamento è perlopiù orientale, ama i kimoni, così come i vestitini cinesi che lasciano scoperte le cosce, o ancora i corsetti da ninja uniti a calzature apposite. Solitamente lascia il proprio corpo coperto solamente dalla sua simil-carapace di oscurità, perché la diverte il fatto che, pur essendo di fatto completamente nuda, nessuno guardandola potrebbe dirlo. Di rado si concede lingerie, sempre nera solitamente, in modo che si fonda visivamente con le linee nel suo corpo. Sopra alla carapace, tiene un kimono aperto, solitamente mantenendo i toni del viola e limitando i colori alle fantasie sempre diverse poste sulla schiena dell'indumento. Nel suo look è inoltre immancabile la sua fidata lanterna, calice perfetto per i suoi giochi perversi.
    Capita che per necessità debba cambiare aspetto, e in questi casi oltre a travestimenti appositi assolutamente variabili, spesso utilizza il suo stesso potere per poter assumere forme più adulte o totalmente diverse, deformando il proprio corpo fino a ottenere lineamenti e conformazioni diverse. In caso decida di "copiare" l'aspetto di qualcuno solitamente rimangono sempre particolari leggermente diversi dall'originale, com'è normale che sia quando un artista replica qualcosa di reale su una propria opera, per questo solitamente prende solo spunto da terzi per cambiare aspetto, senza affidarsi a copie fallimentari di cui ritiene di non aver bisogno.
    Forma vampirica: (+)/(+) Pur essendo priva di energia combattente, può capitare per volere della ragazza o meno, che la sua natura vampirica prenda il sopravvento, e in questi casi le sue apparenze delicate cambiano sensibilmente. Anzitutto, vi è da dire che sia lei che la gemella non hanno ereditato solo tratti caratteriali della madre, ma anche e soprattutto l'oscurità della sua essenza, dal momento che sono state nutrite anche e attraverso il Gebiss. Se nel caso di Chan questa oscurità si manifesta durante la trasformazione e nella sua forma naturale è visibile perlopiù solamente nella testa della sua coda, per quanto riguarda Joou è tutta rinchiusa nei filamenti di oscurità che le attraversano il corpo, capaci di assumere una consistenza più rigida o addirittura melmosa. Ebbene, con la trasformazione questa oscurità si espande in tutto il suo corpo, crescendo in filamenti che si diramano partendo da esse come un'infezione mostruosa, inghiottendo in pochi secondi il candore della sua pelle, fino a farla apparire completamente scura, tendente al grigio. Le corna si fanno nere, gli occhi si riempiono di sangue e tendono al rosso puro. I suoi capelli diventano invece bianchi come la sorella e la mamma, quasi grigi, testimoniando lo stato non propriamente vivo di vampiro. Dove prima vi erano le strisce d'oscurità si creano delle sorta di vene simili a tatuaggi trasparenti, al di là dei quali è possibile veder scorrere sangue, che si impregna di energia quando beve o quando usa i propri poteri. Tatuaggi degni di una lanterna si disegnano in alcuni punti salienti, come ad esempio il centro del petto dove si distingue un occhio in grado di sbattere le palpebre e sparire alla vista. In questa forma, l'esofago, l'intimità e il retto di Joou si riempiono all'interno di piccolissime "bocche", simili a papille gustative non più grandi di 1 centimetro in grado di muoversi come tentacoli dall'interno della sua carne, Joou può nutrirsi anche e soprattutto attraverso esse, agganciandosi all'evenienza al partner per impedirgli di scappare.

    Descrizione psicologica: Joou ha sicuramente ereditato la parte più subdola di sua madre, quella calcolatrice, furba, e forse proprio per questo più spaventosa. È una piccola manipolatrice che vede il mondo come un'enorme scacchiera dove tutti sono possibili pedine da sfruttare per metter su spettacoli magnifici o, semplicemente, per il proprio tornaconto. Non guarda in faccia a nessuno nonostante sia dotata, ironicamente, di una specie di strana "empatia" innata: è infatti in grado di immedesimarsi negli altri, o meglio pensare come loro, sentire come loro, per brevi attimi, ma quando si concentra e lo fa è come una specie di "lettura del pensiero" per lei, qualcosa che non la tange minimamente nel profondo sebbene, preziose volte, si emozioni fin quasi alle lacrime in determinati frangenti. Può sembrare una contraddizione, ma Joou si commuove spesso. Si commuove per le opere d'Arte di suo padre; si commuove quando il corpo di una sua vittima raggiunge la soglia massima della deformazione e dolore (o piacere); si commuove quando un suo nemico viene distrutto (e per lei chiunque le si metta tra i piedi, in un certo senso, è un nemico). Ha una predisposizione naturale a essere più magnanima con i maschi che con le femmine, ha una sorta di invidia innata e ben nascosta per il genere femminile che non sia ella stessa, quindi nutre immenso piacere nel torturare il corpo di una donna fino a ridurlo a meri strumenti di piacere per gli uomini. Non è difficile che riempia i corridoi dei sotterranei segreti della Sapienza di onahole viventi imprigionati nelle pareti, o strani mobili viventi che purtroppo anche sua madre tende a utilizzare. Non lo ammetterebbe mai, ovviamente, ma Joou nasconde molto del gusto artistico e grottesco della zombie nel proprio animo, solo che a differenza di Leben non ha bisogno di motivi specifici per utilizzarlo: lei fa del male incondizionatamente, senza freni, sebbene sempre con un suo personale criterio. Sarebbe capace di ingannare e passar sopra davvero a chiunque, tanto che la sua più alta aspirazione è quella di spodestare sua madre per prenderne il posto alla Sapienza, dominando l'intera scuola per potersi costruire il proprio impero personale. A differenza di Chan quindi, ella non ha mai avuto un particolare attaccamento per il seno materno, ma prova invece un sentimento profondo per suo padre... Thresh è l'unica creatura al mondo in grado di ispirarle "quasi" stima, lo vede molto più che come una vittima ambita, è il compagno con cui sogna di regnare e fa di tutto per corromperlo e portarlo contro la sua stessa genitrice, impresa quasi impossibile naturalmente. Da qui, è facile intuire come Joou tenti costantemente di mettersi tra i piedi di Leben e incastrarla, cercando di rubarle ogni preda e farla propria, ogni alleato per metterglielo contro, con lo scopo di metterla nei guai e annientarla completamente cosicché possa diventare lei la Regina. Insomma, intimamente è un prima donna capricciosa, vuole tutto sotto il proprio controllo e disprezza ciò che sfugge a esso, prima su tutti appunto quell'irriverente, sfacciata e irrispettosa di sua madre. A parte questo, ha un macabro senso artistico, molto grottesco, che spesso viene rispecchiato dalle "opere" che crea attraverso il proprio potere. Avendo la possibilità di manipolare i Kywtora non solo nella forma ma anche nei colori, non è difficile che scelga il "vestito" (come definisce lei le sue macchine della tortura) adatto a qualsiasi vittima, spesso abbinando le sue "opere" a colori, poteri e persino carattere della vittima. Nel tempo libero, dipinge e crea dollfie e sculture in creta e materiali morbidi, con una predilezione quasi maniacale per nudi di ogni genere accompagnati da scene gore il più grottesche ma al tempo stesso erotiche possibile. Sogna di creare un'opera con una vittima viva, ma sta aspettando di concedere un simile onore alla Vittima, quella con la V maiuscola. Dal suo punto di vista è come se cercasse l'amore della sua vita. Joou ha una mente davvero perversa e particolare, più simile nel profondo a Leben di quanto ella ammetterebbe mai. È, in sintesi, il perfetto mix tra masochista e sadica, gode attraverso le emozioni altrui grazie alla sua empatia, ma è anche sempre pronta a provarle sulla propria pelle per il semplice gusto di sapere come ci si sente... e ridere di chi, inferiore, non riesce a superare paure e incubi con cui lei fa lauti pasti.
    Joou presenta infine tratti riconducibili alla razza con cui è nata, alcuni non comuni altri piuttosto prevedibili. Anzitutto ama il freddo incondizionatamente, è difficile che si tiri indietro davanti alla neve o alle tempeste, anzi, quando si riposa predilige dormire in una bara modificata appositamente per fungere da cella frigorifera. Inutile dire che disprezzi invece il calore, le alte temperature le fanno passare immediatamente la voglia di muoversi e solitamente obbliga qualcuno a sventolarla con antiquati ventagli giganti per proteggerla dal clima. Il sangue è infinite la sua più grande debolezza, non le basta mai, ed è in grado di eccitarla oltre ogni limite tanto che solitamente il solo bere durante un rapporto la rende ancora più perversa e fantasiosa. Deve nutrirsi obbligatoriamente una volta al giorno, altrimenti perde un po'della sua razionalità in favore di una malvagità meno studiata e più istintiva. La mancanza di sangue la manda letteralmente in calore: se non viene soddisfatta può impazzire.

    Background La storia delle figlie di Leben può sembrare breve vista la loro giovane età, ma essendo state concepite e nate grazie all'influenza di due potenti lanterne unite in due (quello del concepimento e quello della nascita) degli amplessi più malati e inconcepibili che un'ingenua mente umana possa anche solo immaginare, non è strano che dietro alla loro storia ci sia invero molto di più. Leben e Thresh sono due zombie potenti, malati, legati saldi da un rapporto che non ha niente a che vedere con l'amore come lo si conosce o l'amicizia canonica, ma soprattutto entrambi uniti "sotto" il culto di Apocrypha, per questo il frutto della loro unione non poteva che nascere sotto la stretta influenza del Labirinto e della loro Dea.
    Di base, l'anima di Leben è già di per sé frammentata, caotica, confusa se vogliamo, frutto del suo essere stata forzatamente rimessa nel corpo di un cadavere che poi si è trasformato nella donna che è ora; questo fattore, unito all'influenza della lanterna di Thresh e al suo seme corrotto, hanno fatto sì che quelle che sarebbero potute essere due semplici gemelle, nascessero ognuna già formata, particolare, ma soprattutto con un'anima prodotta dalla fusione di altre imprigionate nelle loro lanterne, unite immancabilmente a quella principale di colei che le ha concepite. Nel caso di Joou, la ragazza ha ereditato la parte più razionale, perversa e calcolatrice di Leben, unita a una brama di controllo e capacità manipolatorie ben marcate. Tra le due, lei è sicuramente quella più legata al Labirinto e all'energia delle lanterne (e del padre) rispetto alla sua sorellina, che invece risulta più attaccata alla madre. È come se Joou fosse nata già Regina, destinata a governare il proprio regno... almeno nella sua mente. La sua affinità con il Labirinto l'ha portata fin da subito a poter sviluppare controllo sull'Arte occulta dei Cenobium, anche se in modo diverso rispetto alle potenzialità belliche di questo stile. Il primo ricordo della giovane è quello dell'energia immane di sua padre che la invade interamente, del legame indissolubile provato nell'istante in cui, ancora dentro il pancione squarciato di sua madre, è stata deflorata da egli stesso. Quel momento ha rappresentato per lei il vero inizio della sua esistenza, l'imprinting se vogliamo, legandola indissolubilmente al suo amato papà, tanto che in un certo senso ha potuto ereditare anche da lui qualcosa, nel suo caso una predisposizione particolare alla creazione e all'arte della tortura, anche se in modo diverso. Per quanto riguarda invece l'anima da cui è nata, ella ha un sogno ricorrente che considera come una vita lontana da ella vissuta: una vera e propria regina, dalle lunghe corna e gli occhi ferini, avvolta in un kimono meraviglioso, bianco e cremisi, che scende l'enorme scalinata del suo magnificente palazzo reale mentre tutti, centinaia e centinaia di uomini e donne al suo cospetto, si inchinano al passaggio. Ella sorride, i denti affilati e gli occhi gialli, mentre magnanima si china di tanto in tanto degnando i più fortunati del proprio tocco e delle carezze, alcuni addirittura del bacio d'argento che, infilati i denti nelle tenere carni del loro collo, ne fa cadere a terra i corpi privi di vitalità ogni volta che ha fame. Tutti l'acclamano, la venerano e la temono, addirittura ringraziano per essere morsi prima di perdere velocemente le forze e perire. Nessuno osa porre bocca sul suo scavalcare senza emozione i corpi inermi, fino a raggiungere il trono di ossa e carne che le spetta. Se Joou potesse scegliere un mondo ideale per sé... quello sarebbe decisamente il suo.

    Allineamento: NEUTRALE MALVAGIO - IL CRIMINALE
    Un individuo neutrale malvagio è disposto a far tutto, finché gli è consentito di cavarsela: pensa solo a se stesso. Non versa lacrime per quelli che uccide, non importa se per guadagno,gusto personale o convenienza; non ha una particolare propensione per l'ordine, né s'illude che seguire le leggi,le tradizioni e i codici morali lo rendano migliore o più nobile. D'altra parte non è perennemente insoddisfatto di natura e non ha lo stesso amore per il conflitto che un caotico malvagio potrebbe avere. Il termine più comune per descrivere un personaggio neutrale malvagio è "malvagio puro".

    Obiettivo personale: Spodestare sua madre e diventare la Regina indiscussa della Sapienza e "regnare" su chiunque le si pari davanti, al fianco del suo papà. Meno importante, trovare la vittima definitiva da trasformare nell'opera d'arte per eccellenza.

    Orientamento sessuale: Pansessuale - Di rado trova una preda che consideri davvero degna delle sue attenzioni, per lei solitamente il sesso è un mezzo per raggiungere i propri scopi. Ad ogni modo, qualsiasi tipologia di creatura senziente (davvero qualsiasi) può attirare le sue attenzioni se ella la ritiene in qualche modo "speciale" o utile.

    Razza:Vampiro
    Figli della notte e cacciatori di sangue, i Vampiri sono tra le creature più longeve della nostra realtà. Solitamente pallidi e e dagli occhi sanguinari, sono deboli alla luce del sole ma forti nelle tenebre. Abili manipolatori del sangue, se ne nutrono per ottenere immane potere e compensare la loro forte sete, difficilmente contenibile per la maggior parte della loro specie.
    - POSSIBILI SOTTORAZZE:
    Damphir, Ghul, Mezzosangue.
    - CONSEGUENZE RAZZIALI:
    • Immortalità.
    • Debolezza all'argento.
    • Malus del 50% sul sense alla luce del sole.
    • Bonus del 50% sul sense al buio.
    • Assimilando il sangue di un bersaglio attraverso il morso sarà possibile dissanguarlo o portarlo allo svenimento nel giro di 2 turni, riuscendo nell'impresa è possibile ricaricare la propria riserva energetica del 10% e abbassare tutte le ferite di 2 gradi in caso di PG non combattenti e PNG non rilevanti. In caso di combattenti l'energia ricaricata sarà del 50% e le ferite si abbasseranno di 3 gradi, inoltre sarà possibile chiudere un danno critico e rigenerare un'amputazione.
    • Un PG che viene morso da un vampiro sarà suo schiavo per le prossima 24 ore.
    • Trasformazione in forma vampirica che comporta:
    = Visione perfetta al buio.
    = Il bonus sul sense passa al 100% al buio.
    = In caso di ali, capacità di volare entro il doppio del proprio Jumper.
    = La forma vampirica ha un costo di attivazione pari a 5, può mutare il colore della pelle e la conformazione del viso, ma bisognerà mantenere una forma umanoide. Le eccezioni sono fatte per gli arti che potranno diventare artigliati e più allungati. Le ali non son obbligatorie ma sono necessarie per volare.





    IJDAspe
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    EDpNf6z




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    «Come dici? Di che ti lamenti? Non avevo promesso che ti sarebbe piaciuto... eheheh.»
    [Galleria Potere] Joou ha un legame diretto con il mondo dei Kywtora, solo che la sua influenza su di loro è completamente diversa da quella che potrebbe avere un qualsiasi combattente. Ella è infatti in grado di comunicare con questi piccoli esseri e "corromperli" con l'affinità psichica per fargli cambiare forma in disparati modi, trasformandoli in vere e proprie macchine della tortura organiche, un po' come il suo adorato papà, ma in una versione completamente erotica e perversa della cosa; le sue "macchine" sono infatti in grado di fondersi completamente con il corpo della vittima grazie alla sua capacità di liquefarli e trasformarli in un delizioso liquore che ella porta sempre con sé all'interno di una "lanterna", rappresentante un'enorme fiasco da vino piuttosto artistico. Se la giovane riesce a farlo ingerire alla vittima, il liquido entra in circolo nel corpo del malcapitato e a quel punto è molto difficile liberarsi. Cosi facendo, i Kywtora sono in grado di provocare al poverino sconvolgimenti fisici a livello sessuale completi, anche estremi, stimolando al contempo il loro fisico e la mente con visioni lussuriose e richiami afrodisiaci. Con le sue "macchine", Joou potrebbe potenzialmente separare arti dal corpo di qualcuno e continuare a farli muovere senza alcun dolore o, viceversa, facendogli provare le pene dell'inferno, così come la testa o le più svariate combinazioni possibili. Potrebbe ridurre un busto femminile a una testa con seni e intimità, senza null'altro scopo ad esempio e così via discorrendo, potenzialmente all'infinito. Ella stessa, bevendo il proprio liquore può utilizzarlo per modificare il proprio fisico nei modi più disparati. Ovviamente questo dura il tempo in cui le macchine rimangono attaccate all'individuo, poi svanisce riportando il corpo a uno status ottimale. Capita che Joou lo utilizzi anche per scopi malvagi, per ricattare qualcuno privandolo di una parte importante ad esempio, o lasciando i Kywtora addosso al malcapitato per poterlo spiare o torturare a distanza. Per attivare questo effetto è necessario che i soggetti siano corrotti dalla perversione a tal punto da non volersi liberare, altrimenti è facile che una forza fisica e mentale sufficiente permetta loro di controllare i Kywtora e levarsi le sue macchine di dosso, in questi rari casi, le creature si rivoltano contro la stessa Joou, trasformando i torturati in carnefici, ed ella nella vittima. C'è solo un modo perché le sue abilità diventino davvero pericolose e assolute: l'inganno... e i morsi. Se un combattente anche forte accetta di bere il suo nettare con assoluta pace ed entusiasmo nel cuore, e lei lo morde una volta intrappolato, allora anche per quell'individuo sarà impossibile privarsi del suo potere senza che sia Joou stessa a volerlo liberare, ma simili casi sono così rari che non è il caso di preoccuparsene... Forse. (Da sfruttare sempre e solo su consenso del partner di Role)

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    mzOZc8N

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    «Tu sarai il mio cavallino. Ora, per favore, mangia il suo alfiere per me...»

    Soldi: 1000 $
    Nazione: Roma
    Abitazione: A casa con mamma e papà
    Covenant //
    Mestiere:
    Role Svolte: //
    Combattimenti svolti //
    Missioni e Operazioni //
    Organizzazione:
    Inventario: Immancabile lanterna/bottiglia piena del suo liquore speciale. Non le serve altro.




    W3XgE3U
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    Dv7K0so
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    HjsBnqo




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    05/12/2019: Scheda postata

    13/12/2019: Scheda approvata.

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    Edited by .Bakemono - 27/1/2020, 13:18
     
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