[Combattimento]Versione Rosso Fuoco

x Hebolo

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    CITAZIONE
    Nome partecipanti: Leonhart Smith vs Chandra Jiiva
    Livello partecipanti: 1 vs 1
    Energia partecipanti: Genius vs Newbie
    Numero di partecipanti: 2
    Livello del Potere: 1 vs 1
    Abilità Fisiche Leonhart:
    Tutte al 2 tranne Charge al 3
    Abilità Fisiche Chandra:
    Gigas, Shell, Strike, Vision, Energy al 3
    Mach, Sense, Charge al 2 e Jumper all'1
    Tecniche Personali Leonhart: Highway To Hell, Shoot To Trill
    Tecniche Personali Chandra: Spaccafaccia, Colpo Basso, Cartavetro, Entrata Dinamica
    Arti Magiche/Occulte Leonhart:
    -Rinjutsu #2, #4
    -Juinjutsu #5, #7, #8, #10
    Arti Magiche/Occulte Chandra:
    -Rinjutsu #5
    -Sephiroth #1, #3, #5
    Armi & Equipaggiamento Leonhart: Moeru Ikari
    Armi & Equipaggiamento Chandra: Sisma (Impatto +)
    Luogo: [+] L'arena si presenta subito con un ponticello rettangolare che si affaccia sul mare, adibito all'attracco e alla discesa dei passeggeri dalle navi, largo 5m e lungo 15m.
    Finito il ponticello invece è presente un ennesima area rettangolare lunga 25m e larga 15 che invece è adibita prevalentemente da parcheggio per i passanti che magari stazionano li proprio per godersi un viaggetto in barca. Finito però il ponticello e precisamente sulla sua sinistra è presente un ristorantino.

    Come mai il rosso si stava dirigendo in quel momento proprio a New Vegas?
    Bhe il motivo era piuttosto semplice ma probabilmente alquanto interessante. Infatti alcuni giorni prima grazie ad un via vai tramite lo strabiliante mondo dell’internetto era riuscito ad accaparrarsi un biglietto per una piccola fiera a tema musicistico, mirata maggiormente verso artisti itineranti e che volevano mostrare al mondo le loro abilità con gli strumenti.
    Quella era sicuramente un'occasione da non lasciarsi sfuggire per nulla al mondo, anche perché poteva esserci la seria probabilità anche di strappare una piccola fetta di pubblico in un paese estero. Era naturale che per un musicista essere famoso a livello mondiale era la cosa più importante ma il suo entusiasmo venne immediatamente smorzato dal mezzo che avrebbe dovuto usare per raggiungere il luogo della fiera. Infatti avrebbe dovuto usare proprio una nave e Leon odiava da morire le navi, gli facevano venire platealmente il mal di mare. Soffriva tremendamente il mal di mare e soprattutto sfortunatamente per lui non c'erano altri modi per arrivarvi.

    Uddio, che roba brutta… Proprio una nave? Brrr
    In quel momento lo status mentale di Leon era un miscuglio fra il depresso e il disgustato, come se il suo corpo stesse quasi rigettando l’opzione proprio di andare per mare.
    Avrebbe però dovuto cercare di stringere i denti e non pensarci troppo oppure i disturbi allo stomaco avrebbero iniziato a dare problemi prima del previsto, infatti si armò della sua solita custodia da chitarra dove avrebbe riposto la sua inseparabile Moeru, e si incamminò.

    Ikari no gōon!!
    Quelle seplici parole dette dal rosso fecero avvolgere dalle fiamme quella che fino a quel momento non era altro che una semplicissima Katana, trasformandola in una chitarra dall'aspetto demoniaco e sicuramente fuori dall'ordinario. Una volta pronto il tutto, Leon si sarebbe diretto di conseguenza al porto, cercando di mantenere la calma per evitare di sentirsi male come uno stupido.
    Alla salita sul traghetto le gambe del rosso tremavano platealmente, ma cercò ancora una volta di metterci una pietra sopra e di entrare in modo definitivo su quella dannatissima barca. Il viaggio in mare per arrivare a New Vegas durò alcune ore, nelle quali il rosso non aspettava altro se non attraccare finalmente a quella stramaledettissima riva dato che non ne poteva sinceramente più, anche perchè la testa aveva iniziato a girare in modo piuttosto preoccupante.

    UH TERRAH!
    Finalmente il traghetto arrivò a riva, con un Leon che, nonostante vedesse il mondo attorno girare vorticosamente, era più che felice di poter rimettere finalmente sulla terra ferma!
    Si inzainò la custodia della chitarra scendendo a fatica dal traghetto.

    Aiut… gira tuttt…. Oh!
    Scese dalla nave e solo dopo alcuni passi rischiò di cadera malamente al suolo, tanto che fu costretto ad appoggiarsi alla barricata del piccolo ponticello.
    Si diede platealmente una mano rimanendo appoggiato a quella superfice, raggiungendo poi un area evidentemente adibita come parcheggio. Il corpo finalmente aveva riniziato a rispondere in modo abbastanza normale e la testa sembrava aver smesso anche di girare.

    Fiùùù…. Meno male.
    Le gambe sembravano riuscire finalmente a reggere nuovamente il corpo e sembrava che la testa avesse smesso una volta per tutte di girare, anche se si sentiva ancora scombussolato.

    Leonhart Smith

    » Status Fisico: Un pò scombussolato per via del viaggio.
    » Status Psicologico: Gira più o meno tutto.
    » Energia: 45/50
    » Potere: Moeru Ikari [Rilasciata]
    Livello 1
    - La resistenza della chitarra è leggermente inferiore all'acciaio.
    - Nello stesso turno, Leonhart può suonare una sola melodia alla volta. La Symphony of Destruction non rientra nel numero massimo di melodie, in quanto non è una tecnica.
    - Le esplosioni generate dalle melodie oltre al danno da impatto infliggono anche un leggero danno da ustione.
    - Dopo aver suonato 5 melodie diverse, la chitarra si accende di energia incandescente che rende gratuita la prossima tecnica attivata.
    Attivazione: 5
    » Tecniche usate:
    ✘ ///
    » Equipaggiamento:
    ✘///
    » Note:
    ✘ Moeru Ikari nel custodia da chitarra (Inzainata sulle spalle di Leon)

     
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    Quel giorno Chandra aveva imparato un'importante, importantissima lezione, che probabilmente non si applicava solo a New Vegas, ma al resto del mondo.
    Se ti addormenti su una panchina lasciando incustodite le tue valige non le ritroverai quando ti svegli.
    Vaffanculo vaffanculo VAFFANCULO!
    Tutta colpa del viaggio. Aveva subito un caldo semplicemente devastante per colpa di quei maledetti vestiti di pelle nera che portava ancora addosso, ormai troppo furiosa per accorgersi di star ancora sudando, più per la rabbia che per il caldo visto che ormai era quasi notte, il Sole era tramontato già da un po' ma l'afosa aria estiva era comunque davvero opprimente, forse troppo per una creatura perennemente agitata come lei.
    Dove cazzo sono finiteeeeeee?
    Nonostante ciò la donna era comunque più che decisa a ritrovare le sue proprietà, ed era più di un'ora che cercava, rovistava, travolgeva letteralmente i passanti alla disperata ed incazzatissima ricerca delle tre enormi valige che si era portata dietro, fin troppo arrabbiata e concentrata per rendersi conto di quanto casino stesse effettivamente facendo nello spintonare persone e ribaltare tavoli, moto, cabine e panchine senza distinzione, alla frenetica ricerca di ciò che le era stato rubato. Se avesse trovato chi si era azzardato a prendere la sua roba...
    Se ti trovo ti ficco il pugno così a fondo in gola che CAGHERAI ACULEI MI HAI SENTITO CAZZO DI LADRO? SE TI BECCO TI GONFIO COME UNA ZAMPOGNA!
    La sua voce tonante era praticamente impossibile da ignorare mentre correva attraverso il pontile del porto, battendo i piedi per terra con passi pesanti e frustando furiosamente l'aria con la coda, urlando e lanciando sguardi carichi di fiele a chiunque le passasse di fianco, analizzandoli per capire se erano loro le teste di cazzo che si erano permessi di toccare la sua roba. Ci mancava davvero poco che la donna sputasse letteralmente fiamme mentre gridava, facendo decisamente spettacolo, quando con la coda dell'occhio vide qualcosa che la fece immediatamente zittire e fermare sul posto. Nel chiudersi, una porta aveva indugiato quel tanto che bastava per farle notare di sfuggita un trolley nero e rosso, con un marchio assolutamente inconfondibile sul lato della valigia. Con uno sprint da ferma che aveva dell'incredibile la donna si lanciò verso la porta, aprendola con un violento calcio che la quasi scardinò sul posto, facendola passare per un piccolo ristorantino sul porto, dove i camerieri stavano ormai pulendo ed una delle inservienti, con quel rumore e gesto improvviso, cacciò un urlo di sorpresa e lasciò cadere lo scopettone, mentre Chandra osservava con occhi fiammeggianti la direzione in cui doveva essere andato il tizio, individuando (forse dopo un po' troppo tempo) l'unica altra porta, che la avrebbe diretta ad una sorta di parcheggio/area di recupero dopo essere scesi dalle navi.
    FERMO PEZZO DI STRONZO!
    Di nuovo, correndo di gran carriera e con ben poco interesse per i danni che causava, Chandra si lanciò fuori da quella porta, mentre il tizio che aveva avuto la brillante idea di derubarla (un uomo ben piazzato, forse sulla quarantina, con una barba sfatta, un cappello probabilmente adoperato per coprire la calvizie ed un impermeabile color crema) era già da un po' passato a fianco di un ragazzino dai capelli rosso fuoco che non sembrava essere completamente sobrio, vista la camminata che aveva inizialmente fatto per avanzare fuori dalla nave e riposarsi un istante sul ponticello. La donna fissò immediatamente il suo sguardo sul perpetratore del misfatto, che si trovava esattamente dietro al ragazzetto, tentando di salire sulla nave, probabilmente pensando che sarebbe presto partita dopo aver scaricato i passeggeri. Ci volle poco prima che la donna alzasse un braccio, chiudesse le dita a pugno con un sonoro crack delle nocche e lanciasse un grido belluino indicando il suo obiettivo, mentre sull'intero braccio designato iniziavano a crescere ininterrottamente degli spessi e terrificanti aculei d'osso, che lo ricoprirono quasi completamente in una questione di secondi, pulsando di venature arancioni che non promettevano niente di buono.
    A FACCIA DE CAZZO SE NTE FERMI SUBITO TE FACCIO INGHIOTTÌ I DENTI COSÌ IN FRETTA CHE LO STOMACO TUO LI SCAMBIA PE CHEERIOS CE SEMO CAPITI?

    Status Fisico: Perfetta
    Status Psicologico: Furiosa
    Energia: 65/70
    Potere: Corona del Tiranno (Attivo)
    Livello 1
    - A questo livello Chandra può far crescere le spine solo in una zona contemporaneamente del corpo.
    - Le spine hanno bisogno di 3 turni per essere completamente cariche:
    1) Al primo turno la loro resistenza ossea è leggermente superiore al normale.
    2) Al secondo turno la resistenza è aumentata e anche la capacità di penetrazione è leggermente superiore rispetto al normale.
    3) Al terzo turno sono completamente incandescenti: questo diminuisce la loro effettiva resistenza ma aumenta di molto la loro capacità di penetrazione.
    (Sarà sempre possibile fermare la crescita di alcune spine fermandole ad una determinata carica per poter favorire la crescita di altre.)
    - A questo livello, quando Chandra decide di far esplodere le spine attraverso una tecnica, si muoveranno ad una distanza massima di 1,5 metri al doppio della velocità dell'utilizzatore e potranno allargarsi in un cono con l'ampiezza limite di 50 cm.
    Tecniche usate:

    Equipaggiamento:

    Note:
    - Aculei su testa 0/3
    - Aculei su petto 0/3
    - Aculei su vita 0/3
    - Aculei su braccio destro 1/3
    - Aculei su braccio sinistro 0/3
    - Aculei su gamba destra 0/3
    - Aculei su gamba sinistra 0/3
    - Aculei su coda 0/3


    EDIT 14/04/2019: aggiunta scheda status perchè ad Hina stava venendo il cancro.


    Edited by White T. Hebi - 14/4/2019, 14:57
     
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    Fortunatamente per il rosso il senso vorticoso e incessante del giramento di testa misto anche al mal di mare stava venendo via via meno, inutile negare però che il rumore causato dalla gente gli stava come prendendo il cranio a martellate fortissime.
    Cercò di rianimarsi maggiormente anche dandosi dei leggeri schiaffetti sulla parte destra del volto, ma il risultato che si venne a creare sembrava non essere effettivamente così fruttuoso, aveva sentito anche da qualche metro di distanza quella che sembrava una voce femminile sbraitare in modo allarmante ed un ennesima martellata al cervello lo colpì.

    Uddio… Che cazzo di problemi ha la gente….
    Si chiese rimanendo ancora ben aggrappato a quella barricata, era una situazione terribile e doveva rimettersi in fretta prima di raggiungere il luogo dove si sarebbe svolta la fiera musicale. Il suo corpo però evidentemente non era della stessa idea, anzi iniziò a sentire in modo raddoppiato quelli che non erano passi ma veri e propri pestoni sul terreno come se una sorta di martello pneumatico fosse al lavoro per spaccare qualcosa. Questo eccessivo rumore diede super fastidio al rosso che nel frattempo sembrava pure accussare conati di vomito piuttosto sostenuti, maledicendosi ancora e ancora di aver preso quella dannata nave.
    Chiuse gli occhi, mentre con entrambe le mani andò a tapparsi le orecchie, cercando di lenire quella situazione di disagio post viaggio, mentre i conati di vomito aumentarono ulteriormante il loro ritmo. Che forse lasciando uscire quel rimasuglio malsano che aveva in corpo sarebbe riuscito in qualche modo a riprendersi?Probabile ma non sicuro al 100%.

    …..mado….BLEAH!!!
    L’ultimo conato di vomito colpì il rosso in modo piuttosto importante facendolo finalmente una volta per tutte vomitare. La sostanza uscita dal corpo di Leon andò a riversarsi completamente nell’acqua. iniziando a far sentire il rosso nettamente meglio rispetto a pochi istanti prima.
    Il rosso andò a stendersi stavolta con gran parte della gabbia toracica sulla parte alta della barricata arrancando nuovamente alla vita, quel viaggio lo aveva praticamente ucciso corporalmente.

    AHHHHHHHHH
    Finalmente ha smesso di girare tutto...... Oddio....

    In quel momento la voce del rosso sembrò essere leggermente allegra, mentre il corpo stava via via riprendendo quelle che erano le funzioni normali di un essere umano normale.
    Ma la situazione sfortunatamente per lui sarebbe cambiata nuovamente come dal giorno alla notte, sentì di nuovo quegli enormi pestoni sul terreno e soprattutto su quel ponticello.
    La struttura di legno iniziò a tremare in modo abbastanza evidente ed ancora una volta quella dannata voce iniziò a sbraitare come un ossessa

    GRHHH…… CHE CAZZO MADONNA SANTISSIMA E LEVISSIMA TI GRIDI?!
    Disse in tono piuttosto irritato, alzandosi da sopra la barricata e volgendosi verso quella che aveva parlato, mentre sul suo volto si era anche dipinta un espressione piuttosto contrariata ed irritata da un atteggiamento simile. Il rosso però si era trovato davanti una dannatissima stangona dal corpo super prorompente e dai capelli rossi e dalla pelle olivastra. Il modo di vestire della gigantessa sembrava quello di una rockstar, tanto che per un attimo la scambiò per una di quegli artisti che come lui forse erano diretti alla fiera, ma che stava realmente succedendo in quel momento?
    Forse aveva sbagliato a considerare le dinamiche, ma dopo tutto quello che aveva passato gli urli e i pestoni fortissimi che aveva sentito gli zebetrostis gli stavano girando in modo abbastanza sostenuto.


    Leonhart Smith

    » Status Fisico: Un po' più meglio, fortunatamente.
    » Status Psicologico: Un po' più meglio ma furioso.
    » Energia: 50/50
    » Potere: Moeru Ikari [Rilasciata]
    Livello 1
    - La resistenza della chitarra è leggermente inferiore all'acciaio.
    - Nello stesso turno, Leonhart può suonare una sola melodia alla volta. La Symphony of Destruction non rientra nel numero massimo di melodie, in quanto non è una tecnica.
    - Le esplosioni generate dalle melodie oltre al danno da impatto infliggono anche un leggero danno da ustione.
    - Dopo aver suonato 5 melodie diverse, la chitarra si accende di energia incandescente che rende gratuita la prossima tecnica attivata.
    » Tecniche usate:
    ✘ ///
    » Equipaggiamento:
    ✘///
    » Note:
    ✘ Moeru Ikari nel custodia da chitarra (Inzainata sulle spalle di Leon)

     
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    Si, probabilmente Chandra poteva giocarsela meglio. Poteva essere molto più calma, chiedere aiuto a passanti e sicurezza per farsi dare una mano a controllare la zona, essere molto meno invasiva e travolgente, urlare parecchio di meno.
    MI HAI SENTITO?
    Ovviamente non lo fece. Cosa, adesso per ogni piccolo problema doveva chinare il capo e chiedere una mano a qualcuno? Ma non esiste. Mentre il ceffo continuava a camminare adesso a passo estremamente spedito (ma senza entrare direttamente in una corsa disperata) verso la nave Chandra avanzò a lunghissimi passi, facendo crescere una serie di aculei lucidi e dall'aspetto tremendamente pericoloso anche sull'altro braccio, stracciando completamente le maniche della giacchetta di pelle nel processo. Si fermò quando notò un nanerottolo dai capelli rosso fuoco ed una chitarra in spalla vomitare platealmente davanti a loro, rigettando tutto quello che aveva mangiato quel giorno (e pure il giorno prima) nell'oceano, e non ci volle neanche poco: doveva aver fatto un viaggio davvero orrendo o essersi sbronzato alla grande per raggiungere tali vette, va ammesso. Cercando di non far caso al rigetto del rosso, che adesso dipingeva di un verdastro malsano le acque, la donna tentò di avanzare ancora, ma...
    E tu che cazzo vuoi?
    Il ragazzetto si era messo davanti a lei, sbraitando a gran voce, intimandole di smettere di gridare in maniera ben poco calma, cosa che non ebbe assolutamente un esito positivo, vista la reazione della donna. Chandra alzò il pugno destro ora coperto di aculei, lo caricò e con fare minaccioso lo portò davanti al tappo, dovendosi peraltro chinare di parecchio, dandogli modo di osservare il puntuto arto che chiaramente, se non avesse dato retta alla donna, si sarebbe ritrovato da qualche parte sul suo corpo, per essere il meno volgari possibili.
    Fuori dalle palle, soldo di cacio. Non sono qui per giocare a fare la baby sitter.
    Certo non fu delicata, ma almeno era impossibile fraintenderla: il rosso avrebbe fatto meglio a togliersi di torno se non voleva dei guai. Ma aspetta... Forse era proprio quello il punto...
    Vuoi vedere che...? No, impossibile. Un nano musicista tenterebbe mai di farmi una cosa simile?
    Ma che sei dalla sua parte, tappo?
    Indicando verso il tizio, Chandra sembrò quasi infiammarsi, i suoi capelli si alzarono leggermente e le loro punte si fecero ancora più rosse, mentre i suoi occhi diventavano affilati ed i suoi denti iniziavano a digrignare, stridendo in maniera acuta, e le venature arancioni sugli aculei diventavano ancora più evidenti.
    MA CHE STATE A RUBBÀ LA ROBBA MIA? SEI IN COMBUTTA COL VECCHIO DEL CAZZO?
    Evidentemente aveva frainteso, credendo che la presa di posizione del ragazzetto fosse un modo per difendere il suo compagno in affari, e la cosa la fece infuriare immediatamente, tanto che scattò all'istante verso di lui tentando di sferrargli un montante dritto allo stomaco una volta che si fosse trovata abbastanza vicina. La distanza era esigua, neanche cinque metri, quindi il ragazzotto avrebbe dovuto pensare in fretta, perchè cinque o sei buchi nello stomaco non glielo toglieva nessuno se non si sbrigava a schivare o difendersi. In quel momento Chandra era quasi accecata dalla rabbia, non abbastanza da cercare di ammazzarlo, ma decisamente abbastanza da fargli ricordare che non avrebbe mai più dovuto provare a rapinarla.
    ...Anche se lui non c'entrava niente.

    Status Fisico: Perfetta
    Status Psicologico: Furiosa
    Energia: 70/70
    Potere: Corona del Tiranno (Attivo)
    Livello 1
    - A questo livello Chandra può far crescere le spine solo in una zona contemporaneamente del corpo.
    - Le spine hanno bisogno di 3 turni per essere completamente cariche:
    1) Al primo turno la loro resistenza ossea è leggermente superiore al normale.
    2) Al secondo turno la resistenza è aumentata e anche la capacità di penetrazione è leggermente superiore rispetto al normale.
    3) Al terzo turno sono completamente incandescenti: questo diminuisce la loro effettiva resistenza ma aumenta di molto la loro capacità di penetrazione.
    (Sarà sempre possibile fermare la crescita di alcune spine fermandole ad una determinata carica per poter favorire la crescita di altre.)
    - A questo livello, quando Chandra decide di far esplodere le spine attraverso una tecnica, si muoveranno ad una distanza massima di 1,5 metri al doppio della velocità dell'utilizzatore e potranno allargarsi in un cono con l'ampiezza limite di 50 cm.
    Tecniche usate:

    Equipaggiamento:

    Note:
    - Aculei su testa 0/3
    - Aculei su petto 0/3
    - Aculei su vita 0/3
    - Aculei su braccio destro 1/3
    - Aculei su braccio sinistro 1/3
    - Aculei su gamba destra 0/3
    - Aculei su gamba sinistra 0/3
    - Aculei su coda 0/3

     
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    La gigantessa continuava a parlare ancora e ancora, anche se più che parlare quelli erano degli urli mascherati da normali frasi. Inutile negare che in quel momento il rosso la trovò si interessante come tipa ma dannatamente fastidiosa, forse merito anche della sua attuale condizione fisica precaria? Possibilissimo, ma dopo essersi liberato di quelle dannate scorie dentro al suo corpo si stava rapidamente riprendendo.
    Notò con colpevole ritardo che sulle braccia della donna stavano crescendo delle specie di aculei, la cosa gli ricordò per un attimo il muschio che cresceva sulle cortecce d’albero ma a differenza del muschio la donna aveva intenzioni ben poco pacifiche il tutto aumentato ulteriormente dal suo atteggiamento dispotico. Alzò il sopracciglio destro piuttosto sorpreso nel vederla puntare il pugno verso di lui, con un fare palesemente minaccioso. Tanto che dentro di se il rosso iniziò a pensare: “Seriamente?”. La guardò per un ennesimo attimo piuttosto confuso ascoltando anche le sue offese riguardanti la sua altezza.

    Molto innovative le tue offese sulla mia altezza, bastoncino di liquirizia andato a male.
    Entrambi erano ad una distanza di circa cinque metri l’uno dall’altro, con il bastoncino di liquirizia che iniziò ancora una volta a “parlare” tenendo un tono di voce abbastanza alto. La sensazione di confusione dentro Leon si stava facendo nuovamente sentire durante il discorso della titana, che sembrò in qualche modo essere stata derubata da quello che aveva capito.
    I suoi dubbi però vennero nettamente chiariti quando indicò un tizio abbastanza avanti con l’età intento a fuggire da quel molo con dietro quelli che sembravano veramente essere delle valige.

    Cos?
    Io non c’entro un caz...

    La situazione venne si chiarita, ma era evidente come la titana non volesse indugiare oltre e dirigersi a tutta carica, non solo a colpire il rosso ma pure per riprendersi le sue valige, prima che il traghetto partisse nuovamente.
    Notò piuttosto sorpreso la velocità della donna, che eseguì uno scatto piuttosto notevole caricando un vecchio e caro amico di nome pugnazzo tutto intento a voler colpire il rosso. Leon con uno scatto di un metro verso sinistra si spostò per evitare di essere colpito da quel pugno che sembrava essere dannatamente troppo forte.
    Mentre andò a liberare il braccio sinistro dallo spallino della custodia della chitarra, la titana in quel momento prese il rosso un po' alla sprovvista e fu di conseguenza costretto a reagire, ma di certo non avrebbe lasciato correre così facilmente l’assalto della titana. Infatti stendendo il braccio destro e anche le dita andò ad utilizzare il Juinjutsu #10: Nere spirali. L’obbiettivo del rosso e specialmente di quei fasci neri che vennero sparati proprio dalle dita era quello di colpire la coscia sinistra della titana.


    Leonhart Smith

    » Status Fisico: Illeso.
    » Status Psicologico: Arrabbiato e confuso.
    » Energia: 35/50
    » Potere: Moeru Ikari [Rilasciata]
    Livello 1
    - La resistenza della chitarra è leggermente inferiore all'acciaio.
    - Nello stesso turno, Leonhart può suonare una sola melodia alla volta. La Symphony of Destruction non rientra nel numero massimo di melodie, in quanto non è una tecnica.
    - Le esplosioni generate dalle melodie oltre al danno da impatto infliggono anche un leggero danno da ustione.
    - Dopo aver suonato 5 melodie diverse, la chitarra si accende di energia incandescente che rende gratuita la prossima tecnica attivata.
    » Tecniche usate:
    ✘ Juinjutsu #10: Nere spirali
    Utilizzabile solo con una mano, dalle dita partiranno 5 fasci di energia oscuri larghi quanto un dito umano, che andranno verso la direzione in cui erano posizionate le dita e si estenderanno fino ad un massimo di 10 metri. Sono veloci e potenti, trapassano facilmente la carne umana come se fossero proiettili di elevato calibro irradiati di energia e sono anche molto potenti su barriere energetiche. Spariscono dopo aver lanciato l'attacco.
    Costo: 15
    » Equipaggiamento:
    ✘ ///
    » Note:
    ✘ Moeru Ikari nel custodia da chitarra (Inzainata sulla spalla DX di Leon)

     
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    L'irruenza assoluta di Chandra sembrò inizialmente dare i suoi frutti vista la reazione sorpresa del tappo, che però non si lasciò fregare così facilmente da una semplice carica dritta per dritta e si premurò bene di schivare lateralmente, lasciando circa un metro di spazio tra se e la donna mentre balbettava qualche scusa, probabilmente per evitare la sua ira funesta. Doveva concederglielo, i suoi riflessi non erano per niente male, forse un po' lenti ma c'era del talento nel modo in cui aveva osservato la sua carica e schivato con nonchalance. Se non fosse stata così tremendamente furiosa lo avrebbe persino ammirato.
    Dove cazzo scappi?!
    Non le ci volle molto a realizzare che la sua carica non la avrebbe portata da nessuna parte, ma ormai doveva concluderla, si era lanciata con fin troppo trasporto, e mentre si voltava verso il suo avversario, che stava sganciando la sua chitarra dal fodero sulla spalla (cosa intendeva fare? Suonarle una serenata per calmarla?) lo osservò alzare il braccio e puntare con le dita tese alla sua gamba, quasi a rallentatore, rendendosi conto che probabilmente non stava solo per indicarle le gambe e farle un complimento su quanti squat aveva dovuto fare per raggiungere quella forma. Immediatamente quando lo vide strinse i denti, e sentendo il sangue pulsarle nelle orecchie arrestò la crescita degli aculei sul braccio destro, iniziando a pompare energia nella gamba sinistra, con uno sforzo immane. Gli aculei avrebbero iniziato a crescere, una solida difesa ben più efficace delle sue gambe nude, ma ovviamente non sarebbero stati così rapidi da ricoprire per intero la coscia di Chandra, neanche con i suoi sensi più sviluppati. Questo significava che, quando il nano andò a sparare letteralmente cinque proiettili nerastri dalle dita, la donna riuscì solo a mitigare le cinque ferite da penetrazione che la colpirono inesorabilmente, ringraziando il cielo che i suoi aculei erano così resistenti appena generati, o avrebbe direttamente perso la facoltà di camminare.
    Piccolo...!
    Questa però non era un'aggressione che sarebbe andata impunita, difatti mentre gli aculei crescevano sulla sua gamba Chandra si era arrestata, ed una vena aveva iniziato evidentemente a pulsare sulla sua tempia, annunciando, se non fosse stato già paurosamente evidente, che era al limite della sopportazione per quella giornata, tanto che non esitò un istante a spostare il braccio sinistro con un fortissimo colpo verso il ragazzo, tenendolo ben saldo e lasciando morbido il polso, come se stesse sferrando una frustata. Questo poteva sembrare stupido ed inutile, poichè nonostante le sue enormi dimensioni la donna non aveva braccia lunghe un metro. Ma il suo obiettivo non era colpire direttamente il rosso, anzi: il braccio stesso del ragazzo era teso e pronto a perforarla senza pietà con quei dardi neri, ed era tranquillamente a portata del gancio sinistro che Chandra avrebbe diretto proprio su di esso, sfruttando la frenata improvvisa per muovere il torso assieme al pugno, imprimendoci la sua intera forza. Questo di conseguenza le avrebbe permesso di raggiungere circa l'avambraccio del ragazzo, arrivando persino un po' oltre grazie alla portata degli aculei, ma non si sarebbe di certo limitata a questo. Mentre le nere spirali la colpivano ed arrecavano quelle dolorose ferite alla sua gamba, Chandra premette un grilletto immaginario, facendo spezzare violentemente tutti gli aculei che si trovavano sul braccio che aveva sferrato il gancio. La reazione degli stessi alla frattura della loro base fu, esattamente come l'attuale stato mentale di Chandra, a dir poco esplosiva. Punte d'osso, lunghe, pericolose, solide ed acuminate si sarebbero lanciate dal suo braccio già ben tranquillamente a portata di quello dell'avversario, che stava sferrando le Nere Spirali, ed avrebbero proseguito per oltre un metro con una velocità terrificante, ma soprattutto con l'intera e travolgente forza fisica di Chandra, non contenta del potenziale gancio sull'avambraccio del rosso, puntando a lanciare quegli aculei anche alla sua spalla destra ed alla medesima parte del suo petto, nella maniera più classica che la draconica conosceva per rilasciare il suo potere: un semplice, brutale ed efficace colpo. Incredibilmente l'ampiezza del colpo non era abbastanza da colpire per intero il petto o anche il viso del suo avversario, ma non ci sarebbero stati problemi per nessuno degli enormi aculei nel conficcarsi in varie parti della zona superiore destra del suo corpo. Gli occhi dal'iride felina di Chandra, prima splendenti di un intenso azzurro, ora erano intrisi di un riflesso dorato, mentre il bordo delle ciglia iniziava quasi a prendere fuoco, come se la sua rabbia si manifestasse anche fisicamente e non solo con grida e pestoni. Forse non era il caso di farla alterare ancora di più...

    Status Fisico: Ferite da penetrazione medie sulla coscia destra, ridotte dalla resistenza degli aculei
    Status Psicologico: Furiosa
    Energia: 65/70
    Potere: Corona del Tiranno (Attivo)
    Livello 1
    - A questo livello Chandra può far crescere le spine solo in una zona contemporaneamente del corpo.
    - Le spine hanno bisogno di 3 turni per essere completamente cariche:
    1) Al primo turno la loro resistenza ossea è leggermente superiore al normale.
    2) Al secondo turno la resistenza è aumentata e anche la capacità di penetrazione è leggermente superiore rispetto al normale.
    3) Al terzo turno sono completamente incandescenti: questo diminuisce la loro effettiva resistenza ma aumenta di molto la loro capacità di penetrazione.
    (Sarà sempre possibile fermare la crescita di alcune spine fermandole ad una determinata carica per poter favorire la crescita di altre.)
    - A questo livello, quando Chandra decide di far esplodere le spine attraverso una tecnica, si muoveranno ad una distanza massima di 1,5 metri al doppio della velocità dell'utilizzatore e potranno allargarsi in un cono con l'ampiezza limite di 50 cm.
    Tecniche usate:
    Spaccafaccia
    Questa tecnica consente a Chandra di sparare le spine attraverso un movimento aggressivo delle proprie parti del corpo in modo da aggiungere alla loro potenza anche la sua forza fisica. Utilizzare questa tecnica è impossibile con alcune parti del corpo, ad esempio il petto o la vita, ma di solito bastano spinte o movimenti molto violenti per poter sfruttare al meglio questa basilare abilità.
    Costo: 5
    Equipaggiamento:

    Note:
    - Aculei su testa 0/3
    - Aculei su petto 0/3
    - Aculei su vita 0/3
    - Aculei su braccio destro 1/3
    - Aculei su braccio sinistro 0/3
    - Aculei su gamba destra 0/3
    - Aculei su gamba sinistra 1/3
    - Aculei su coda 0/3

     
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    Quella colossa non solo sembrava essere abbastanza veloce ma sembrava anche non soffrire particolarmente i danni fisici, anche grazie a quelle strambe spine che si stava facendo crescere sul corpo.
    Infatti le nere spirali andarono sì a segno ma con un uso magistrale di quelle strane spine la gigantessa non solo era riuscita ad ammortizzare le ferite ma anche a sfruttare quel momento proprio per attaccare con estrema violenza il rosso. Una contromossa abbastanza violenta che il rosso non aveva assolutamente previsto, infatti la gigantessa aveva caricato a tutta forza come se fosse un toro impazzito un grosso e poderoso pugnazzo proprio in direzione del braccio destro del rosso.
    Il colpo della gigantessa si scagliò completamente contro il braccio del rosso con una forza dannatamente assurda, tanto che l’osso del suo avambraccio andò letteralmente a spezzarsi in due ma sfortunatamente per lui la rossa non aveva ancora finito qui. Le strane spine che le erano cresciute sul braccio andarono a staccarsi in modo abbastanza violento, investendo non solo il braccio ma anche gran parte della zona superiore destra del corpo. C’era poco da dire un colpo tremendamente veloce e potente al tempo stesso.

    ….NGHHHH!
    In quel preciso momento la gigantessa aveva trasformato il rosso in una più o meno grossa fetta di hemmental, un formaggetto dai capelli rossi e col braccio destro abbastanza fuori dai giochi per quello scontro avvenuto in modo così repentino e aggressivo. Il rosso cercò a fatica di compiere un piccolo balzo all’indietro ci circa tre metri per provare a levarsi da quella situazione, mentre il braccio destro era a penzoloni, gran parte di quegli aculei però gli avevano causato numerose ferite anche alla parte destra della gabbia toracica.
    Doveva pensare subito ad un modo funzionale per attaccare e contemporaneamente cercare di salvare quel poco che ne era rimasto del suo corpo, non sapeva quanto ancora sarebbe durato con quelle ferite che aveva subito ma doveva buttarsi e cercare almeno parzialmente di restituirgli il favore.
    Infatti dai suoi piedi saltò fuori quello che a tutti gli effetti era un vero e proprio squalo fatto di oscurità che una volta ricaduto andò verso quella che era il suo obbiettivo. Il rosso cercò comunque in qualche modo di indirizzarlo alla tibia destra della gigantessa.
    Piegò il corpo verso destra cercando di togliersi di dosso la custodia della chitarra, così da poterla almeno impugnare con la mano sinistra ed usarla come una mazza non proprio convenzionale. Non sapeva minimamente se quello squalo avesse dato effettivi frutti, ma probabilmente per la donna la velocità dell’animale sarebbe stata forse un problema.


    Leonhart Smith

    » Status Fisico: Danni da impatto sull’avambraccio destro (Ferita medio-grave, avambraccio DX rotto) – Danni da penetrazione sul braccio destro e gran parte della gabbia toracica destra (Ferite medie sulla gabbia toracica, ferite medio-grave sul braccio).
    » Status Psicologico: Dolorante e sorpreso.
    » Energia: 25/50
    » Potere: Moeru Ikari [Rilasciata]
    Livello 1
    - La resistenza della chitarra è leggermente inferiore all'acciaio.
    - Nello stesso turno, Leonhart può suonare una sola melodia alla volta. La Symphony of Destruction non rientra nel numero massimo di melodie, in quanto non è una tecnica.
    - Le esplosioni generate dalle melodie oltre al danno da impatto infliggono anche un leggero danno da ustione.
    - Dopo aver suonato 5 melodie diverse, la chitarra si accende di energia incandescente che rende gratuita la prossima tecnica attivata.
    » Tecniche usate:
    ✘ Juinjutsu #5: Squali dell'abisso profondo
    Dai piedi dell'utilizzatore salterà fuori, come salta dall'acqua, uno squalo lungo 2 metri e ampio circa 60 centimetri composto esclusivamente di oscurità. Sprofonderà subito dopo di nuovo nel terreno, mostrando solo la pinna nera. Lo Squalo si muove normalmente ad una velocità pari a quella dell'utilizzatore, si muoverà in linea retta fino a 15 metri di distanza e al momento opportuno può attaccare il nemico saltando fuori dal terreno col preciso scopo di infliggere un potente morso che può anche rivelarsi fatale. Tuttavia, se al momento in cui questa tecnica viene lanciata il nemico è ferito, lo squalo potrà essere animato dalla sete di sangue e carne, che lo porterà a raddoppiare la sua velocità, seguire il nemico fino ad una portata illimitata e lo libererà dal vincolo di muoversi in linea retta, muovendosi contro il nemico privo di controllo. Quando questa tecnica viene attivata, è possibile pagare il doppio del suo costo per evocare altri due squali bonus. Dopo il primo salto lo squalo scomparirà in ogni caso, e non può ritardare la sua corsa in alcun modo che pur seguendo il nemico rimane un percorso diretto.
    Costo: 10
    » Equipaggiamento:
    ✘///
    » Note:
    ✘ Moeru Ikari impugnata con la mano SX

     
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    Il colpo andò perfettamente a segno, e già un sorriso soddisfatto si stava dipingendo sul viso della ragazza, aspettandosi che il ragazzo si lamentasse del dolore ed interrompesse lo scontro, magari massaggiandosi il braccio ferito e staccandosi gli aculei dal petto quando si rese improvvisamente conto di una cosa, sentendo il suo gancio affondare con violenza gli aculei nel braccio dell'avversario, ed istintivamente rilasciando lo Spaccafaccia, troppo abituata dagli anni di allenamento per fermarsi quando sentì che Leo non era coperto nè di resistenti scaglie draconiche nè da una possente corazza, ma solo da morbida e debole carne umana.
    Ma che cazzo...?!
    Era assolutamente convinta che, come suo padre o suo nonno, avrebbe scrollato quegli aculei di dosso come un semplice colpo d'avvertimento, magari subendo qualche danno certo, ma qualcosa che al limite lo portasse a grugnire dal dolore ed indietreggiare, non che frantumasse un suo braccio e gli conficcasse gli aculei nella cassa toracica! Chandra era troppo, troppo abituata a fare sparring con due draghi fin troppo più potenti di lei, ed essendo stati i suoi unici avversari fino a quel momento non aveva ancora ben compreso l'effettiva fragilità di... Beh... Chiunque altro. Per questo quando il colpo impattò, fu sorpresa tanto quanto il rosso del risultato, esitando immediatamente a continuare lo scontro. Osservando il piccoletto, però, sembrava che nonostante il serio danno appena subito non avesse la benchè minima intenzione di fermarsi: doveva avere una resistenza al dolore semplicemente sovrumana, magari non era la cosa più resistente che aveva mai visto, ma di sicuro era la più testarda, visto che mentre sfilava la sua stramba chitarra dal suo fodero come una specie di ascia, dal terreno davanti ai suoi piedi sembrò saltare fuori un piccolo squalo nero scuro, come se fosse appena uscito dall'acqua, facendo stridere i suoi denti e ripiombando dentro al legno della passerella del porto. Voleva ancora reagire? Ma era fuori di testa?
    Ehi ehi EHI! Fermo!
    Senza perdere un istante, Chandra avrebbe semplicemente chiuso la mano sul braccio maciullato del suo avversario, prima che potesse lasciarlo cadere al suo fianco, inutilizzabile, per strattonare Leo più vicino a se, ben conscia del livello di dolore che questo avrebbe causato al ragazzo, sperando che lo facesse tentennare perlomeno, mentre si voltava con un certo impeto, roteando il torso per portare Leo sul bordo della passerella, mentre alzava la gamba ferita, usando quella sana come perno. Sulla coscia sinistra, avrebbe notato persino Leo, gli aculei avevano rapidamente iniziato ad indurirsi e diventare più lucidi, più resistenti, addirittura delle strane venature arancione luminoso iniziarono ad evidenziarsi su di essi, come se stessero lentamente diventando incandescenti. Chandra avrebbe sfruttato questa torsione improvvisa ed il fatto che aveva alzato la gamba per caricare un potentissimo pestone, diretto proprio ai suoi piedi: lo squalo, avendo fatto il saltino da circo, aveva decisamente l'intenzione di morderla, e se vi era solo la gamba destra a terra poteva puntare solo a quella. Per questo Chandra lo avrebbe intercettato, ficcandogli la sinistra dritta nelle fauci ed assorbendo come meglio poteva il morso grazie agli aculei ora induriti, reggendo il colpo più facilmente rispetto a prima. Certo questo le provocò comunque parecchi danni alla tibia ed alcuni degli aculei morsi dallo squalo si frantumarono, ma non sarebbe bastato ad impedirle di condire quel poderoso pestone con un altro Spaccafaccia che avrebbe letteralmente fatto esplodere lo squalo in mille pezzi, conficcando aculei e schizzando sangue sulla passerella, mentre Chandra continuava a fissare dritto negli occhi Leo, senza perderlo di vista un secondo e mantenendo il braccio destro, ancora coperto di aculei, pronto e carico in caso avesse deciso di avere una qualche idea geniale per ribaltare la situazione. Non lo dava a vedere, ma la ragazza era improvvisamente fin troppo preoccupata per il benestare di una persona che... Lei stessa aveva ridotto così. Certo, non lo dava a vedere solo perchè l'unico modo che conosceva per esprimere preoccupazione era altra rabbia...
    Ho detto FERMO!
    Dietro a quell'urlo furioso ed agli occhi fiammanti c'era onesta preoccupazione, ma se il ragazzino non avesse desistito sarebbe stata costretta a continuare lo scontro, ora ben conscia del livello di danni che poteva provocare un suo attacco, per impedirgli di farsi ancora più male di quanto lei non gliene avesse già fatto. Chi cazzo se lo immaginava che gli umani fossero così morbidi?!

    Status Fisico: Ferite da penetrazione medie sulla coscia sinistra[Corretto dal posto precedente in cui ho sbagliato scrivendo coscia destra], ridotte dalla resistenza degli aculei; ferita da morso (media) ridotta dagli aculei induriti sulla tibia sinistra
    Status Psicologico: Furiosa
    Energia: 60/70
    Potere: Corona del Tiranno (Attivo)
    Livello 1
    - A questo livello Chandra può far crescere le spine solo in una zona contemporaneamente del corpo.
    - Le spine hanno bisogno di 3 turni per essere completamente cariche:
    1) Al primo turno la loro resistenza ossea è leggermente superiore al normale.
    2) Al secondo turno la resistenza è aumentata e anche la capacità di penetrazione è leggermente superiore rispetto al normale.
    3) Al terzo turno sono completamente incandescenti: questo diminuisce la loro effettiva resistenza ma aumenta di molto la loro capacità di penetrazione.
    (Sarà sempre possibile fermare la crescita di alcune spine fermandole ad una determinata carica per poter favorire la crescita di altre.)
    - A questo livello, quando Chandra decide di far esplodere le spine attraverso una tecnica, si muoveranno ad una distanza massima di 1,5 metri al doppio della velocità dell'utilizzatore e potranno allargarsi in un cono con l'ampiezza limite di 50 cm.
    Tecniche usate:
    Spaccafaccia
    Questa tecnica consente a Chandra di sparare le spine attraverso un movimento aggressivo delle proprie parti del corpo in modo da aggiungere alla loro potenza anche la sua forza fisica. Utilizzare questa tecnica è impossibile con alcune parti del corpo, ad esempio il petto o la vita, ma di solito bastano spinte o movimenti molto violenti per poter sfruttare al meglio questa basilare abilità.
    Costo: 5
    Equipaggiamento:

    Note:
    - Aculei su testa 0/3
    - Aculei su petto 0/3
    - Aculei su vita 0/3
    - Aculei su braccio destro 1/3
    - Aculei su braccio sinistro 0/3
    - Aculei su gamba destra 0/3
    - Aculei su gamba sinistra 2/3--->0/3 dopo Spaccafaccia
    - Aculei su coda 0/3

     
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    Non posso….
    Nonostante quella gigantessa lo avesse reso una sorta di hemmental scadente la volontà del rosso era comunque ferrea, anche se ovviamente il suo corpo non era mai nella vita della sua stessa idea. Aveva ancora la Moeru in mano, ma il suo corpo senza un braccio funzionante era impossibilitato ad utilizzare al 100% il vero potere nascosto del rosso, ma non ebbe il tempo di perdersi in ulteriori piani mentali.
    Infatti la gigantessa senza chiedere permesso od altro, prese il braccio rotto ed emaciato del ragazzo strattonandolo in modo abbastanza evidente e violento. Sul volto di Leon si dipinse un’espressione molto dolorante ma doveva stringere i denti e provare a riportare i remi in barca, per quanto gli fosse stato naturalmente possibile. Quello strattone violento però gli fece anche perdere la presa sul manico della Moeru, facendo cadere la chitarra a terra e disarmandolo. In quel momento il rosso era alla completa mercè della gigantessa e sperava che almeno lo squalo avesse fatto qualcosa di utile almeno per ferirla.
    Era innegabile che quella donna avesse una forza incredibile, molto di più di quella del rosso, anche perché non solo era riuscita a sollevarlo con estrema facilità ma lo aveva anche fatto “accomodare” sul bordo della passerella. Il dolore al braccio e alla gabbia toracica era molto persistente ma l’unica speranza per il rosso era quella appunto, sfortunatamente per lui però la gigantessa non era affatto della stessa idea. Infatti la gigantessa mettendosi in una posa abbastanza scomoda, intercettò lo squalo non solo con un pestone della gamba sinistra ma pure con un'ennesima esplosione di quei dannatissimi aculei.

    Credevi forse che gli esseri umani avessero la pelle d’acciaio? Stavi rischiando di ferire anche della gente innocente
    Disse in modo stizzito quelle parole, mentre era innegabile come la sua respirazione avesse preso un ritmo irregolare a causa del colpo subito alla gabbia toracica, non aveva di certo intenzione di redarguirla od altro ma la gigantessa avrebbe dovuto capire che quella troppa foga in pubblico poteva essere un problema, un problema dannatamente grosso e rischioso.
    Cazzo… Dannato corpo di merda...
    Il dolore era sempre più forte, specialmente dopo aver subito gli strattoni della gigantessa, doveva stringere i denti finché il suo corpo glielo avesse permesso. I forti strattoni subiti da parte della donna, gli avevano lacerato il muscolo, infatti si poteva chiaramente vedere come l'osso del suo avambraccio destro fosse di circa 3cm fuori dalla sua carne. Chiuse l’occhio sinistro mentre un ennesima espressione dolorante si dipinse sul suo volto, non voleva cedere nonostante la parte destra del suo corpo fosse al minimo storico, avrebbe provato a colpirla nuovamente con l’unica carta che gli era rimasta in mano.
    La mano sinistra venne avvolta da delle fiamme nere che poi assunsero una forma forma sferica, il rosso cercò di esporsi ancora una volta cercando di colpire con un pugno appena sotto al seno della donna. Era chiaramente visibile come quel pugno fosse dato maggiormente con inerzia più che con un vero e proprio intento di colpirla, anche perchè il rosso stava iniziando a perdere i sensi.


    Leonhart Smith

    » Status Fisico: Danni da impatto sull’avambraccio destro (Ferita medio-grave, avambraccio DX rotto) – Danni da lacerazione sull’avambraccio destro (Ferita molto grave, muscolo lacerato con uscita di 3cm dell’osso) – Danni da penetrazione sul braccio destro e gran parte della gabbia toracica destra (Ferite medie sulla gabbia toracica, ferite medio-grave sul braccio). .
    » Status Psicologico: Dolorante e quasi svenuto.
    » Energia: 15/50
    » Potere: Moeru Ikari [Rilasciata]
    Livello 1
    - La resistenza della chitarra è leggermente inferiore all'acciaio.
    - Nello stesso turno, Leonhart può suonare una sola melodia alla volta. La Symphony of Destruction non rientra nel numero massimo di melodie, in quanto non è una tecnica.
    - Le esplosioni generate dalle melodie oltre al danno da impatto infliggono anche un leggero danno da ustione.
    - Dopo aver suonato 5 melodie diverse, la chitarra si accende di energia incandescente che rende gratuita la prossima tecnica attivata.
    » Tecniche usate:
    ✘ Juinjutsu #8: Boltex oscuro
    All'attivazione di questa tecnica delle fiamme nere avvolgono la propria mano, per poi assumere la forma di una sfera di energia nera che ricoprirà del tutto il pugno. Un pugno sferrato con questa tecnica infligge danni considerevoli al nemico, che spaziano da intensi danni da usura in grado di consumare letteralmente la carne a impatti molto potenti se unito ad una buona forza. Le fiamme restano sulla mano dell'utilizzatore per 3 turni o 3 utilizzi.
    Costo: 10
    » Equipaggiamento:
    ✘ ///
    » Note:
    ✘ Moeru Ikari a terra
    ✘ Boltex Oscuro Utilizzi 1/3 Turni 1/3

     
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    Non era sicura di quale fosse la reazione adatta ad un danno come quello subito dal rosso, nè di quanto effettivamente potesse fare male venire strattonati per un arto fratturato.
    Almeno fino a quel momento.
    Lo sguardo del ragazzo, ed il grido che a malapena soffocò in gola, la fecero quasi rabbrividire. Fu presa così di sorpresa che si immobilizzò sul posto, osservando in completa incredulità il ragazzino, diverse decine di centimetri più basso di lei, digrignare i denti con forza e risponderle a tono. In fondo, aveva perfettamente ragione: Chandra aveva creato una baraonda senza paragoni, rovesciando moto, panchine, sedie e tavoli ed investendo quasi dei semplici passanti, e quando qualcuno si era azzardato a reagire? Lei lo aveva aggredito sul posto, certo credendo di essere nel giusto, ma a cosa serviva credere di essere nel giusto quando guardava quel... Cristo, quell'osso quasi fuoriuscire dal braccio? Quanto cazzo doveva fare male?
    I-io... Aspetta! Non...!
    No, non ebbe il tempo di rispondere perchè il ragazzo aveva deciso che non poteva demordere fino all'ultimo, e che avrebbe continuato a combattere fintanto che il suo corpo glielo avrebbe permesso, cioè per ancora molto, molto poco. Ma quel poco tempo non lo fermò, anzi gli diede una motivazione ancora più grande per mettere tutte le poche forze residue in quell'ultimo colpo che sferrò verso di lei, un pugno dato col braccio libero mentre un'energia oscura ed incredibilmente potente lo ricopriva, pronta a consumare il lato sinistro della cassa toracica di Chandra in un singolo colpo ben piazzato, che sarebbe stato indubbiamente sufficiente a creare danni così gravi da impedirle di continuare. Dove aveva nascosto quell'esplosiva potenza fino a quel momento, il tappetto? Presa completamente alla sprovvista dal suo ultimo colpo, Chandra non ebbe il tempo di frapporre il suo braccio coperto di aculei a quello del rosso, sicura che la avrebbe protetta più che egregiamente, sicuramente rompendogli anche quell'arto se avesse deciso di effettuare un ennesimo Spaccafaccia, ma... Voleva davvero ridurlo peggio di come già lo aveva ridotto?
    Scosse la testa, scacciando via il pensiero del braccio sinistro del piccoletto venire completamente devastato dall'esplosione di aculei, adesso più resistenti ed acuminati dei precedenti, riducendolo ad una poltiglia rossastra prima ancora che la fiamma raggiungesse il suo petto. Quel momento fu sufficiente a farla esitare, quel tanto che bastava a non frapporre il braccio tra se e Leo, mentre i suoi occhi tornavano di un azzurro limpido, avendo perso ogni desiderio di ferire il ragazzo. Addirittura se avesse avuto tempo sarebbe indietreggiata, ma nonostante quel pugno fosse sferrato più con inerzia che con forza vera e propria, era comunque il pugno di un combattente, e non avrebbe tardato a colpirla. Quale modo aveva per evitare di ferirlo oltremodo, senza rimetterci cinque o sei costole...?
    Gh...!
    Concentrandosi, all'ultimo secondo la ragazza trovò una soluzione. Il suo intero corpo si ricoprì per un istante di una patina scivolosa e quasi gelatinosa, proprio mentre l'impatto del pugno di Leo sarebbe dovuto avvenire, facendolo scorrere senza alcun impatto sul lato del suo torace, visto che Chandra aveva anche spostato lateralmente il torso per evitare un pugno diretto, in modo che l'unica cosa a provocarle un vago danno fossero le fiamme, che usurarono senza complimenti parte della sua giacchetta e le provocarono leggere ustioni, più danni da usura che vere e proprie fiammate, visto che il suo corpo era naturalmente più resistente a queste si rese conto che non si trattava appunto di fiamme normali, e fu immensamente grata di aver preso quella decisione. Aveva addirittura trattenuto il respiro per tutto quel tempo, volendo concedere il minor spazio possibile al pugno per fare danni, e quando finalmente espirò, sicura che il pericolo fosse passato...
    Ok, adesso ascoltami bene nano da giardino, io... Uh?
    Alzò immediatamente lo sguardo, che aveva abbassato verso il pugno per osservarne la traiettoria, e si rese conto che... Il tappo non era tra le sue mani. Cosa...?
    Merda merda merda!
    Ma certo! Corpoviscido... Si era attivato su tutto il suo corpo! Voleva dire che, mentre il pugno di Leo scivolava in maniera innocua sul suo torace... La mano che reggeva il braccio fratturato di Leo era diventata immensamente scivolosa, liberandolo immediatamente dalla presa, e lo stava reggendo sul bordo della passerella! Stava precipitando! E se fosse caduto in acqua? Se non fosse riuscito ad afferrare il bordo? Come avrebbe fatto a nuotare in quelle condizioni?
    Perchè cazzo mi ficco in questi guai di merda?!
    Esitando solo per un istante, Chandra cercò di riafferrarlo al volo, mancandolo platealmente un paio di volte, e senza neanche controllare se fosse effettivamente riuscito a salvarsi da solo o meno, si lanciò subito all'inseguimento, tuffandosi con decisione verso l'acqua del porto, a circa quattro metri di altezza, assolutamente non sicura di cosa cazzo avrebbe fatto una volta raggiunta l'acqua. Come cazzo era arrivata a quella situazione? Lei rivoleva solo le sue maledette valige...

    Status Fisico: Ferite da penetrazione medie sulla coscia sinistra[Corretto dal posto precedente in cui ho sbagliato scrivendo coscia destra], ridotte dalla resistenza degli aculei; ferita da morso (media) ridotta dagli aculei induriti sulla tibia sinistra, ustioni sul lato sinistro della cassa toracica
    Status Psicologico: Nel panico (ma non vuole darlo a vedere)
    Energia: 55/70
    Potere: Corona del Tiranno (Attivo)
    Livello 1
    - A questo livello Chandra può far crescere le spine solo in una zona contemporaneamente del corpo.
    - Le spine hanno bisogno di 3 turni per essere completamente cariche:
    1) Al primo turno la loro resistenza ossea è leggermente superiore al normale.
    2) Al secondo turno la resistenza è aumentata e anche la capacità di penetrazione è leggermente superiore rispetto al normale.
    3) Al terzo turno sono completamente incandescenti: questo diminuisce la loro effettiva resistenza ma aumenta di molto la loro capacità di penetrazione.
    (Sarà sempre possibile fermare la crescita di alcune spine fermandole ad una determinata carica per poter favorire la crescita di altre.)
    - A questo livello, quando Chandra decide di far esplodere le spine attraverso una tecnica, si muoveranno ad una distanza massima di 1,5 metri al doppio della velocità dell'utilizzatore e potranno allargarsi in un cono con l'ampiezza limite di 50 cm.
    Tecniche usate:
    Rinjutsu #5: Corpoviscido
    Utile tecnica che rende per pochi istanti il corpo molto scivoloso, in grado di far disperdere facilmente i più semplici attacchi fisici. Essendo una tecnica pressoché istantanea, non è particolarmente affidabile per i lunghi combattimenti, quindi è necessario sfruttare il primo errore nemico per non rendere vana la tecnica. La tecnica funziona bene su qualsiasi parte del corpo, anche se normalmente vestita. Non funziona sulle armature, le armi o elementi esterni o di prolungamento al corpo.
    Costo: 5
    Equipaggiamento:

    Note:
    - Aculei su testa 0/3
    - Aculei su petto 0/3
    - Aculei su vita 0/3
    - Aculei su braccio destro 1/3
    - Aculei su braccio sinistro 0/3
    - Aculei su gamba destra 0/3
    - Aculei su gamba sinistra 1/3
    - Aculei su coda 0/3

     
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    Il rosso stava piano piano svenendo, il dolore al braccio era insopportabile e resistere ulteriormente non avrebbe fatto altro che danneggiare ancora di più il suo fisico. Anche perché con l’osso in bella vista e la forza della gigantessa, ci sarebbe voluto veramente poco prima che uscisse del tutto andando a cadere di conseguenza in acqua.
    I suoi occhi erano dannatamente pesanti e a stento riusciva a tenerli aperti, segno ancora una volta che quel pugno era dato più per inerzia che con la piena forza di un fisico almeno al 50%. Il rosso però non se ne rese molto conto, ma il pugno non appena entrò in contatto con la donna sembrò scivolare via, come se il corpo della gigantessa fosse avvolto da una strana forma di vasellina o comunque da qualche altra sostanza che ne rendeva il corpo estremamente scivoloso.
    Sfortunatamente per lui però non solo la zona che cercò di colpire diventò scivolosa, infatti lo era diventato anche l’intero corpo della gigantessa che andò a perdere la presa sul rosso ad un passo dallo svenimento.
    Leon con ancora gli occhi chiusi iniziò ad avvertire una strana e fastidiosa sensazione, come quando si dorme e si avverte la sensazione proprio di cadere, solo che stavolta il rosso non stava affatto dormendo anzi stava cadendo a tutti gli effetti da un ponticello in legno alto circa 6 metri che dava sul mare.

    Ma cos… EH?? MA COSA CAZZO?
    Il rosso spalancò di colpo gli occhi rendendosi conto della dura e cruda realtà, infatti il corpo del rosso venne pervaso da una scossa adrenalinica invidiabile anche se la gigantessa lo aveva lasciato cadere col braccio e gran parte della sua gabbia toracica destra in condizioni letteralmente di cacca. Cosa doveva fare in una situazione del genere? E soprattutto come poteva cercare di reggere l’impatto che non avrebbe tardato molto ad arrivare con l’acqua? Non lo sapeva, doveva inventarsi immediatamente qualcosa.
    Decise quindi di distendere completamente le gambe, portandole una vicino all’altra mentre quello che ne rimaneva del braccio destro sembrò trasformarsi in una sorta di spaghettone dai movimenti poco fluidi che era costretto ad eseguire. Non appena il rosso si schiantò completamente contro l’acqua creò un rumore abbastanza forte e con l’acqua sollevata dal suo tuffo non proprio consenziente andò a bagnare le sue ferite.

    CAZZO! CAZZO!!! PORCA TROIA…. BRUCIA DA MORIRE….
    Il sale nell’acqua andò senza ombra di dubbio a “disinfettare” le ferite causate dalla gigantessa al rosso, provocandogli però notevolissimi dolori e fitte a tutto il corpo che andò anche a perdere l’attivazione del boltex oscuro sulla mano sinistra. Quando il corpo del rosso riemerse a galla sembrava proprio quello di un morto che si faceva trasportare dalla corrente mentre emise un grande e grosso sbuffo.
    Grazie a quello scontro non preventivato iniziò a rendersi conto di come il suo corpo fosse effettivamente di burro e che aveva ancora molta strada da fare, doveva diventare assolutamente più forte se voleva perseguire il suo obbiettivo!


    Leonhart Smith

    » Status Fisico: Danni da impatto sull’avambraccio destro (Ferita medio-grave, avambraccio DX rotto) – Danni da lacerazione sull’avambraccio destro (Ferita molto grave, muscolo lacerato con uscita di 3cm dell’osso) – Danni da penetrazione sul braccio destro e gran parte della gabbia toracica destra (Ferite medie sulla gabbia toracica, ferite medio-grave sul braccio). .
    » Status Psicologico: Adrenalinico ma comunque stanco e dolorante.
    » Energia: 15/50
    » Potere: Moeru Ikari [Rilasciata]
    Livello 1
    - La resistenza della chitarra è leggermente inferiore all'acciaio.
    - Nello stesso turno, Leonhart può suonare una sola melodia alla volta. La Symphony of Destruction non rientra nel numero massimo di melodie, in quanto non è una tecnica.
    - Le esplosioni generate dalle melodie oltre al danno da impatto infliggono anche un leggero danno da ustione.
    - Dopo aver suonato 5 melodie diverse, la chitarra si accende di energia incandescente che rende gratuita la prossima tecnica attivata.
    » Tecniche usate:
    ✘ ///
    » Equipaggiamento:
    ✘ ///
    » Note:
    ✘ Moeru Ikari a terra
    ✘ Boltex Oscuro Disattivato



    CITAZIONE
    Combattimento Concluso

    CITAZIONE
    Edit 1: Non mi aveva copiato il quote di combattimento concluso


    Edited by Deva - 3/5/2019, 22:10
     
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    Il salto nel vuoto si rivelò provvidenziale, poichè effettivamente Leo non era riuscito a salvarsi in calcio d'angolo, ed aveva iniziato a precipitare come un sacco di patate verso l'acqua del porto americano, facendosi un bel volo di quattro metri, di sicuro preparandosi psicologicamente all'impatto che ne sarebbe seguito, piuttosto sgradevole se si ha un braccio fratturato e diversi buchi nel petto. Proprio per questo Chandra, in un perfetto tuffo verticale, si sarebbe affrettata nell'afferrare saldamente Leo per il braccio sano, per poi stringerlo a se mentre si schiantavano in acqua, cercando di minimizzare l'impatto per lui. Si voltò rapidamente, portandosi con le spalle alla superficie d'acqua: considerando la differenza di danni tra i due, un colpo di schiena sull'acqua gelida sembrava il minore dei mali per Chandra, soprattutto dopo aver visto come aveva ridotto il ragazzetto. Il sonoro "splash" che ne seguì, aiutato dal peso titanico di Chandra, fece alzare decisamente fin troppa acqua mentre la donna sentiva una fitta di dolore alla gamba ferita, sulla quale il sale marino aveva iniziato a fare effetto, costringendola ad aprire la bocca in un grido di dolore smorzato dall'acqua, con tanto di bolle che uscirono dalle sue fauci, correndo verso l'alto, verso l'aria, libere dai suoi polmoni. Le seguì ben presto, prima di finire il fiato in corpo, emergendo e prendendo un enorme respiro prima di rendersi conto di aver mollato il ragazzo poco dopo l'impatto, cercandolo freneticamente, tentando di togliersi da davanti al viso quelle cinque o sei ciocche di capelli rosso fuoco che avevano deciso di piazzarsi proprio davanti ai suoi occhi, perdendo la loro selvaggia ed aggressiva capigliatura per diventare umidicce e lisce, costringendola a scuotere ripetutamente il capo anche solo per vedere per pochi secondi.
    Dove- Dove sei?
    A fatica, nuotando con una gamba sola, Chandra raggiunse lentamente Leo, cercando di afferrarlo per il braccio sano ed evitare che sprofondasse, anche se sembrava cavarsela abbastanza bene da solo, galleggiando a peso morto e lasciandosi trasportare dalla corrente.
    Huff Huff Tutto questo per delle Huff cazzo di valige, eh? Rivoglio solo la mia roba!
    Nonostante si sentisse in colpa per come lo aveva ridotto, Chandra era ancora piuttosto convinta della complicità di Leo con il tizio che si era arraffato le sue valige, ed era ancora assolutamente decisa a recuperarle, indipendentemente da cosa-
    Ma che...?!
    Uno spostamento d'acqua accompagnato da una sirena annunciò la partenza del traghetto, che finalmente si staccò dalla passerella per poi iniziare a muoversi... Lontano da loro. Ed ogni secondo che Chandra fissava, basita, a bocca spalancata, la nave che si allontanava, sapeva che anche le sue cose si allontanavano sempre di più.
    No no NO NO! C'è tutta la mia roba li! Sono appena arrivata, maledizione! Come cazzo faccio adesso?!
    Dando un pugno all'acqua e generando uno spruzzo decisamente esagerato, Chandra iniziò a inveire contro il cielo in modi ben poco eleganti, mostrando tutta l'eleganza di un abitante dell'Impero Romano quando si trovava alle strette. E non durò nemmeno poco. La draconica trovò sensato passare la buona parte di due o tre minuti a lamentarsi della situazione come una bambina piagnucolona prima di ritrovare quello che si poteva definire autocontrollo, respirando lentamente e profondamente, mantenendosi a malapena a galla per via di tutto il fiato che aveva sprecato urlando. Fissò il traghetto, ormai molto lontano, tanto da poterlo coprire interamente se avesse teso il braccio e messo una mano davanti al suo viso.
    Ok, basta frignare.
    Si fermò sul posto, smettendo di nuotare, ma per qualche strana ragione non affondava. Chiuse gli occhi, digrignando i denti, facendoli stridere con violenza, e da lei come punto di origine l'acqua iniziò ad agitarsi, come un minuscolo mare in tempesta che partiva da lei, facendo bollire l'acqua per qualche strana ragione. Afferrò Leo dal braccio sano, aprendo gli occhi.
    Reggiti forte, Nano.
    All'improvviso, senza alcuna cautela, Chandra lanciò il rosso in aria, a circa due metri da se, ed un'esplosione d'acqua la investì, coprendola per un istante, mentre si levava un'enorme quantità di vapore. Il ragazzo avrebbe avuto a malapena il tempo di intravedere un'enorme figura farsi strada nella nebbia ed alzarsi in volo, afferrandolo, per poi ritrovarsi di nuovo sulla passerella, in groppa ad un gigantesco drago nero Che si appoggiò al legno della passerella, facendolo scricchiolare per via del suo enorme peso.
    Adesso mi aiuti a riprendere la mia roba.
    La voce gutturale che emergeva dalla gola di quella creatura non ricordava neanche lontanamente quella di Chandra, se non nell'aggressività che metteva nelle parole. Era profonda, decisa, gravosa ed assolutamente maschile. Nulla poteva far pensare che quel colosso e la rossa di poco prima fossero la stessa creatura, eppure eccolo li, un drago nero coperto di spuntoni ed aculei che si levava di dosso i brandelli della giacchetta di pelle e dei jeans che indossava poco prima, con un'aria decisamente infastidita.
    Che palle, erano di marca. Ed ora che sono un drago non ho un cazzo di ricambio di vestiti! Dovrai darmi una mano per forza.
    Mettendosi a quattro zampe, il drago iniziò ad annusare il legno della passerella, per poi picchiettare un lungo e fatale artiglio su di essa, annuendo. Dopo pochi secondi, un alberello iniziò a crescere ad un ritmo incredibile dal legno, per poi dare vita ad un paio di grossi e polposi frutti, simili ad enormi ciliegie, che il drago strappò immediatamente dall'alberello, lasciando che si ritraesse nel terreno così come ne era uscito. Senza neanche guardare, li lanciò dietro di se, aspettandosi che Leo fosse abbastanza sveglio da afferrarli. Pochi istanti dopo, anche la sua chitarra li avrebbe seguiti, recuperata dalla ragazza poco prima, visto che Leo la aveva abbandonata per cercare di sferrarle quel Boltex Oscuro.
    Spremili sulle ferite, ma prima togliti gli aculei dai buchi. Dovrebbero fermare il sangue ed il dolore... Ma ancora non so far crescere bene questa roba. Se solo avessi saputo che eri così morbidino ci sarei andata più piano!
    Fortunatamente per Chandra da quella posizione Leo non poteva vederla, perchè quel gigantesco drago era appena arrossito e la sua espressione era chiaramente imbarazzata: sapeva bene di aver esagerato e si sentiva decisamente in colpa, ma non lo avrebbe ammesso in nessun caso, mai nella vita. Così come non avrebbe mai ammesso quanto male faceva veramente la gamba ferita; Era a malapena in grado di rimanere in piedi, ma si sarebbe mangiata la lingua prima di emettere un singolo verso di dolore.
    Ed ora... Sei pronto per un tour? Non tutti hanno l'onore di cavalcare un drago, soldo di cacio!
    Non aspettò una risposta, ovviamente. Prese il volo pochi istanti dopo, facendo tre possenti falcate sulla passerella per una rincorsa decisamente necessaria nelle sue condizioni, per poi spalancare le gigantesche ali nere e coperte di aculei bianchi come l'avorio, librandosi nel cielo (non esattamente con leggiadria), all'inseguimento della nave. Il vento iniziò ben presto a soffiare contro il suo viso e quello del ragazzo, ma soprattutto sulla ferita ancora aperta, benedicendola con un po' d'aria fresca nell'afosa nottata. Certo, quel vento avrebbe reso un po' più complesso comunicare, ma non era nulla che un tono di voce decisamente troppo alto non potesse risolvere, come dimostrò ben presto la donna.
    Il mio nome è Chandra! Tu come ti chiami, lillipuziano?!
     
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    Deva:
    Devi assolutamente iniziare a usare di più il tuo potere e posizionarti in una maniera più strategica. Leonhart ha un potere da caster eppure qui, quando quella schizzata lo ha caricato con un pugno, anziché schivare dei pieni 4 metri hai deciso per qualche motivo di allontanarti di solo uno, il che poi si è rivelato un errore mortale da come hai potuto vedere. Non avevi neanche l'arma estratta che signfica praticamente che stavi senza potere. Fai troppo affidamento al juinjutsu: le arti ci sono per completare il PG, non per basare i combattimenti su di esse. Il potere dovrebbe essere la cosa che usi di più in assoluto, eppure questo combattimento non hai attivato manco mezza tecnica personale.

    Hebi:
    Hai aperto il combattimento scattando. SCATTANDO. Non so se Deva non abbia fatto nulla per inesperienza, pietà o perché gli hai allungato 25 euro, ma un errore del genere è qualcosa di così grossolano che lo facevo io con Liam quando preferivo usare la revolver anziché il potere. Una roba del genere è un errore da valutazione combattimento, se poco poco ti sparava una roba anche solo decentemente importante tipo i juinjutsu che gli piace spammare, tu non solo te lo dovevi beccare perchè sei un treno in linea retta senza però la resistenza, ma non avevi manco il tempo di reagire o comunque le risorse per preparare una difesa improvvisata dignitosa. No, i tuoi cazzotti o le tette non contano come difese.

    TL;DR
    Avete perso entrambi, 1 di tutto.
    No non è vero.
    Chandra prende 55 EXP, 40 SP, 80 $.
    Leon prende 20 EXP, 10 SP, 30 $.
     
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    Nello stato di adrenalina che in cui si trovava il ragazzo in quella caduta non si accorse, che nonostante i danni che gli aveva causato la gigantessa si era lanciata verso di lui con l’intento di aiutarlo in quella caduta, ma purtroppo per entrambi non fu così.
    Il rosso facendo ancora il morto cercò lentamente di nuotare così da provare almeno a raggiungere una riva, una volta fatto avrebbe potuto effettivamente rialzarsi in piedi e dirigersi verso un ospedale dove lo avrebbero messo in sesto. Sfortunatamente per lui però il destino aveva altri piani in mente, o almeno li aveva la colossa di poco prima.
    Leon piegò leggermente all’indietro la testa concentrando l’attenzione sul corpo della titana che a fatica si stava dirigendo verso di lui, muovendo anche una quantità abbastanza copiosa d’acqua. Inutile dirlo quella donna aveva una stazza titanica e ora che nuotava, anche se in modo non perfetto, sembrava ancora più grossa del solito.
    L’acqua mossa dalla donna però andò anche grossolanamente ad impattare sul faccione di Leonhart che finì sott’acqua ed involontariamente andò anche ad ingerire una bella boccata d’acqua salata.

    Bolba bloria….. COF COF
    Fece il rosso alzando completamente la testa una volta per tutte, aveva un saporaccio veramente schifoso in bocca e solo dio poteva sapere che altro ci fosse stato in quell’acqua maledetta, cercò di guardarla in malomodo anche perché la posizione in cui si trovava di certo non lo favoriva affatto.
    Il ragazzo la vide imprecare in modo abbastanza vistoso e importante, tanto che gli avrebbe battuto volentieri le mani per i motivi fantasiosi che stava utilizzando ricordandogli in un certo senso lui stesso, solo ovviamente più basso e di certo molto lontano dalle forme femminili che possedeva la donna, ma non poteva farlo in quelle condizioni. Anche se era curioso di scoprire il perché di quelle imprecazioni così a caso, si era perso qualcosa? Non ebbe molto tempo di pensarci anche perché la colossa lo afferrò per il braccio sinistro, lasciandolo letteralmente spiazzato.

    Che hai intenzione di fare?
    Chiese Leon con fare perplesso, ma la donna non era affatto intenzionata a dare spiegazioni anzi con tutta la forza che aveva in corpo lo lanciò letteralmente come un sacco di patate in aria.
    Sul volto del rosso si dipinse un espressione abbastanza preoccupata ed impaurita, che diamine aveva in mente quella donna? E soprattutto perché lo stava lanciando come una palla da tennis?

    MA PORCO…… CHE CAZZO STAI FACENDO? AIUTOOOOH
    Imprecò a sua volta Leon, notando però che la nave che aveva come obbiettivo la gigantessa era effettivamente partita e probabilmente l’azione della donna era proprio mirata a rilanciare il rosso a riva? No, assolutamente e fottutamente no!
    Il ragazzo si trovò presto a contatto con una cosa tremendamente e dannatamente grossa, aveva a tutti gli effetti davanti al faccione un grande e grosso drago nero che lo prese senza minimamente chiedere il permesso sulla sua groppa andando poi ad appoggiarsi a quel ponticello in legno.
    La struttura scricchiolò abbastanza rumorosamente sotto il peso del drago, mentre Leon era sempre più sorpreso ed in un certo senso ci era rimasto anche abbastanza di cacca nel vedere la vera forma della donna.

    Eh?
    Oddio, cazzo fai? Se spacchi il ponticello cadiamo come due cogl….

    Sgranò gli occhi nel vederla colpire una parte del ponticello con una zampata, facendo tremare la struttura in modo ancora più vistoso, da quel colpo però sembrò apparire uno strano alberello con attaccati dei frutti simili a delle ciliege ma di dimensione più grossa. Una volta completato il processi di crescita il dragone staccò non solo la pianta ma raccolse anche la chitarra del ragazzo lanciandogliele letteralmente!
    Leon prese immediatamente col braccio sinistro la Moeru, mentre per l’alberò pensò bene di utilizzare la bocca serrandolo in modo abbastanza evidente coi denti, secondo le parole del drago quelli erano frutti speciali in grado di curare parzialmente il danno subito.

    Fantastico pure l’ortofrutta possiedi?
    DONNA!!! ti pare normale prendere il primo che passa e fargli esplodere nei denti quei tuoi cazzo di aculei? No cazzo! Non è normale, potevi ferire altre persone con questa tua azione.

    Leonhart non le volle di certo fare la ramanzina, ma in un certo senso aveva un filo di ragione, la colossa non aveva avuto un minimo di controllo e se avesse ucciso qualcuno che avrebbe fatto?
    Il ragazzo posò sulla schiena del drago la chitarra mentre facendo un gioco abbastanza contorto col suo corpo e il braccio sinistro riuscì a mettere quello che ne rimaneva dell’albero sulla chitarra.
    Leon si tolse con la mano sinsitra due aculei rimasti ancora dentro alla sua pelle, un getto di sangue abbastanza copioso fuoriuscì da essi andando a ricoprire alcune delle scaglie di quel drago.

    Porca troia, guarda che cazzo di danno…. AHHHHHH!
    Si lamentò in modo piuttosto vistoso, mentre con la mano sinistra andò a prendere quel frutto enorme portandoselo alla bocca.
    Una volta rotto il frutto a metà nella bocca del ragazzo iniziò a sentirsi un sapore pepato che iniziò ad aumentare di intensità, cercò di dare retta alle parole del drago iniziando a spremere la parte del frutto sulle ferite che sembrarono ricoprirsi di una strana ed inquietante patina appiccicosa.
    Non ebbe nemmeno il tempo di ringraziarla di quella piccola medicazione temporanea che si lanciò all’inseguimento dell’imbarcazione.

    Certo che si stà bene qui su…. Aria fresca….
    MI CHIAMO LEONHART, E PORCA TROIA PIANTALA DI FARE BATTUTE SULLA MIA STATURA!
    STANNO VIRANDO SULLA DESTRA, ATTENTA A NON PERDERLI DI VISTA

    Leonhart si presentò alla draghessa che disse invece di chiamarsi Chandra, di certo un bel nome anche se la persona che ne faceva sfoggio sembrava essere piuttosto irascibile, un po' come il rosso alla fine. Leon con la mano sinistra indicò la barca che stava effettivamente cambiando direzione, il rosso guardò poi il suo braccio destro che sembrava stesse riacquistando leggermente i suoi vecchi fasti ma aveva evidentemente troppo bisogno di un dottore.
    RECUPERATE LE TUE ROBE, DOVRAI PORTARMI DA UN DOTTORE, SAPPILO!
    Disse con fare deciso alla draghessa.

    Edited by Deva - 6/5/2019, 16:55
     
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    La reazione del ragazzo alla sua trasformazione fu decisamente comica, e Chandra non riuscì a trattenere una grassa risata mentre volteggiava placidamente a pochi centimetri dall'acqua, toccandola con un artiglio di tanto in tanto per osservare la scia che ne veniva generata, godendosi l'aria fresca e la sensazione stupenda che dava il fluttuare al di sopra della terra, sentire le proprie ali contrarsi e sbattere con forza, ma controllate, permettendole di rimanere alla stessa quota senza salire nè scendere, e soprattutto di raggiungere una velocità di crociera decisamente più piacevole, e che permetteva alle folate di vento di essere meno moleste, tanto da non rendere così impossibile capirsi l'un l'altra. Certo era tutto decisamente rovinato dall'immensa confusione che Leo era capace di generare, urlando ed agitandosi costantemente, distruggendo quel raro momento di tranquillità per l'altrettanto rumorosa Chandra. Questa difatti non perse tempo nel voltare il possente collo verso il rosso con un cipiglio irritato, grugnendo con una voce profonda e cavernosa mentre la sua lunga coda si inarcava per portarsi di fianco al ragazzo, coperta di aculei, più una gigantesca mazza ferrata che un'appendice.
    Hai finito di strillare o devo comprimerti la trachea?
    Leonhart, di tutta risposta, ricominciò a sgridarla riguardo cosa aveva fatto poco prima, come se non si sentisse già abbastanza in colpa. Si voltò immediatamente, arrossendo con una certa evidenza, mentre sulla sua schiena iniziavano a crescere, lentamente, una chiostra di aculei bianco avorio, che punzecchiarono Leo un po' ovunque ma soprattutto sul deretano, senza provocare ferite di sorta, però.
    LO! HO! CAPITO! Smettila di stressarmi con questa storia! Credevo mi avessi rubato le valigie! Cosa avresti fatto tu al mio posto?! Rivoglio solo le mie cose! E LO SO CHE STANNO VIRANDO A DESTRA!
    Anche Chandra virò, e lo fece molto bruscamente, tanto che Leo avrebbe potuto sentire chiaramente l'improvvisa sterzata ed avrebbe potuto tranquillamente temere per la sua incolumità, mentre la draconica incrociava le braccia davanti a se, sbuffando, offesa.
    Non dovrò portarti da nessun dottore, teppistello. Dai qualche minuto a quei frutti.
    Certo, non era così brava ad usare tutti i tipi di creazioni dell'Albero della Vita, ma se non era impegnata in uno scontro poteva concentrarsi molto più chiaramente sul risultato, ed era certa dell'efficacia degli Atolli che aveva generato. Visto che anche Leo adesso era fuori dal combattimento ed i suoi muscoli erano molto più rilassati, avrebbe potuto beneficiare di una guarigione decisamente aumentata, molto più rapida del normale, tanto che, visto il rateo a cui quei buchi si stavano lentamente chiudendo, in una quindicina di minuti sarebbe stato quasi come nuovo, forse con qualche cicatrice ed ancora qualche squarcio aperto, con un braccio che cigolava, ma sicuramente di nuovo funzionante. Ma, in ogni caso, non c'era fretta, o meglio: Chandra aveva decisamente fretta, ma i draghi non erano fatti per volare velocemente, ed avrebbero impiegato diverso tempo per raggiungere il traghetto.
    Cosa ti ha portato a New Vegas, tappetto? Se eri appena sceso da quel traghetto vuol dire che ti sei fatto un bel viaggio, stai cercando qualcosa?
    Tanto valeva far passare quel tempo in qualche modo, e se davvero doveva fare da aereo personale a Leo, almeno avrebbe fatto in modo che il ragazzino la intrattenesse, che fosse a parole o in altri modi. Parlando di altri modi, Chandra toccò con la coda la chitarra del ragazzo, facendola sobbalzare delicatamente, quel che bastava per portare attenzione ad essa senza farla cadere in acqua.
    E questa? La sai usare o è solo per bellezza? Sei in grado di suonare qualcosa di divertente?
    Il traghetto era ancora lontano, e Leo era decisamente incastrato in quella situazione. Ma non era così spiacevole.
     
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