[Combat] Pensi che aver fame possa essere Peccato?

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    Abbiamo annullato il combattimento, è da contare come role, quindi nascondo lo schema.
    CITAZIONE
    Nome partecipanti: Leben e Iceringer
    Livello partecipanti: 3 vs 3
    Energia partecipanti: Sky Walker vs Sky Walker
    Numero di partecipanti: 2
    Livello del Potere: 3 vs 3
    Abilità Fisiche G1: Shell, Gigas, Mach, Energy, Sense 5. Il resto al 4. Charge 3.
    Abilità Fisiche G2: Tutte al 5
    Tecniche Personali G1: •Dark jaws •Black Sting •Dark Eruption •Pillar of pain •Devour •Vilemaw •Betrayal •Infection •Phoenix virus •Mantis •Nightmare •Corruption •Bitten by the Nightmare
    Tecniche Personali G2: Oppai Beacon, Annihilator, Swerve, Annihilate Softly, Inferno Overdrive, Revolver Nova, Ignition, Dragon Rush, Danger Nebula, Crossfire, God Hand, Molten Core,
    Arti Magiche/Occulte G1: •Ninjutsu #2: Evocazione di munizione e di armi •Ninjutsu #3: Zona di Disturbo •Ninjutsu #7: Laccio Energetico •Ninjutsu #10: Rankyaku •Ninjutsu #13: Air Hike •Ninjutsu #14: Soru •Ninjutsu #17: Geppu •Ninjutsu #20: Ultima Offerta •Rinjutsu #3: Gabbia Incrociata •Rinjutsu #7: Intercettare •Rinjutsu #8: Tekkai Profondo •Rinjutsu #9: Tekkai Skull •Rinjutsu #13: Distorsione
    - Arte Occulta della Goetia, tutte le tecniche fino alla 20, poi 22, 23 e 24.
    Arti Magiche/Occulte G2: Ninjutsu #2: Evocazione di munizione e di armi Ninjutsu #5: Passo energetico Ninjutsu #7: Laccio Energetico Ninjutsu #11: Familio di energia Ninjutsu #13: Air Hike Ninjutsu #14: Soru Ninjutsu #16: Prigione di luce Ninjutsu #18: Sommo richiamo dimensionale Ninjutsu #20: Ultima Offerta Ninjutsu #23: Lancio Potenziato Ninjutsu #24: Cucitura Ninjutsu #25: Contrarma Magica Rinjutsu #1: Tekkai Parziale Rinjutsu #8: Tekkai Profondo Rinjutsu #9: Tekkai Skull Rinjutsu #11: Tekkai Rinjutsu #14: Restrizione forzata Rinjutsu #15: Tekkai Kiru Rinjutsu #20: Tekkai Gozer
    Armi & Equipaggiamento G1: • Nox • Beretta M92FS [Pistola] (x2) • Caricatore per pistole (x 4)
    Armi & Equipaggiamento G2: Aestus Estus, Regalia forgiante,
    Luogo: Vicolo largo 10 metri e lungo circa 20; ai lati si trovano appartamenti fatiscenti tra cui alcuni abitati da famiglie povere o covi di drogati. Per il resto i movimenti non sono impediti da nessun ostacolo a eccezione forse di qualche bidone della spazzatura tecnologico ma malfunzionante o resti di robot, macchine ecc alla fine del vicolo.

    La gravidanza può rappresentare il periodo più felice quanto più difficile per una donna, e Leben aveva letto da qualche parte che per la maggior parte delle umane si trattava della seconda ipotesi, almeno per quanto riguardava la salute: gonfiore sparso, stitichezza, fame nervosa, mal di schiena cronico, aumento di peso sparso e non ridotto solo al pancione, e un'infinità di altri sintomi più o meno fastidiosi di cui una zombie, fortunatamente, non doveva preoccuparsi. C'era tuttavia qualche fastidio che anche ella nella sua immortalità stava provando, ora che il suo addome si era gonfiato talmente tanto da essere ormai ben visibile e probabilmente pronto a sfornare le sue bambine. Ed erano gli sbalzi di umore... e la fame. Una fame che di rado aveva mai provato in vita proprio, una fame così forte da farle quasi rimpiangere di non aver seguito la via più facile e veloce per partorire, facendo crescere le sue figliolette in meno di poche ore, cosicché potessero affiancarla già nella vita. L'era sembrato uno spreco, ai tempi, ecco tutto. Aveva preferito di gran lunga tenersi il pancione e sperimentare cosa significasse una gravidanza, tutta colpa di quell'insana curiosità che la distingueva dagli stolti incapaci di porsi domande ogni giorno. Forse era solo un altro modo per superare la noia, certo, fatto stava che oramai i nove mesi erano quasi passati e il grande giorno era in procinto di giungere. Ed era proprio quello il problema...
    I suoi sintomi si erano intensificati. I suoi seni erano così gonfi e pieni di latte da aver raggiunto una misura che neppure un reggiseno extralarge poteva contenere comodamente, e i capezzoli erano perennemente schiusi e rovinavano prontamente qualsiasi indumento ella indossasse macchiandolo, non importava se fosse il capo più elegante di cui disponeva, o un costosissimo abito da sera o, ancora, il prezioso vestitino nero con il quale Victor l'aveva fatta rinascere. Detestava profondamente quello status di cose, e non sapeva spiegarsi neppure perché. Più di una volta aveva pensato di liberarsi delle creature prematuramente, divorandole dall'interno, ma uno strano istinto primordiale le aveva sempre fatto capire che non fosse una buona idea, facendole perdere la pazienza. Il problema era che... le sentiva, sentiva le due creaturine dentro la sua pancia crescere e rifocillarsi, le sentiva ridacchiare e sapeva che non avevano affatto la forma di due pargoletti come invece sarebbe stato per una gravidanza comune. No. Lei covava dentro due piccoli demoni ed era certa che le avrebbero dato tantissime soddisfazioni. Poteva dire anche solo di che sesso fossero, poteva sentire l'essenza delle loro anime e riconoscersi in essa... e quindi era logico aver preso la decisione di non mangiarle. Purtroppo per lei sentiva già di amarle, nel suo modo perverso e assolutamente malato, e a dire il vero non vedeva l'ora che uscissero fuori dal suo pancione per liberarla dei fastidi ma anche e soprattutto per dar loro un caloroso benvenuto al mondo... un benvenuto che sognava sarebbe stato sadico e perverso. Aveva proprio bisogno di dar loro una lezione per quegli assurdi sintomi che le stavano procurando. Quel giorno, tanto per cambiare, la fame le aveva impedito di concedersi compagnia maschile di alcun genere, facendole sentire il bisogno di uscire a cibarsi piuttosto che quietare l'eccitazione data dall'aver beccato Sol mentre torturava in modi più o meno fantasiosi le gemelle e Hachi in combo, senza lasciarne insoddisfatta neppure una. Anche le poverine erano incinte, tutte e tre, difficile dire di chi viste le volte in cui venivano brutalmente abusate da un po' tutti all'interno della casa, fatto stava che il suo appartamento stava diventando una specie di harem di pancioni e mammelle ripiene di latte. Qualcosa che bastava per far sorridere Leben più di qualche volta, a causa del suo strano umorismo. Purtroppo, piuttosto che godersi lo spettacolo o addirittura parteciparvi, era dovuta uscire e allontanarsi dalla Sapienza per andare a "caccia". Aveva bisogno di carne fresca, e soprattutto aveva bisogno di procurarsela con le proprie mani, una voglia malsana che l'aveva condotta fino a uno dei quartieri più divertenti e degradati delle zone povere di Roma: quello a luci rosse, ma senza troppe luci e senza troppe case chiuse. Tutto avveniva per strada, prostitute della più vasta scelta si appostavano di vicolo in vicolo in cerca di soldi o, nei casi più tristi, di una dose. Lei aveva deciso di camuffarsi tra loro nonostante la pancia, e si era portata dietro Arachne nella speranza di poter accalappiare più prede possibili, e che fossero nel caso della piccolina della peggior specie, quelle che insomma avrebbero dato un ottimo contributo alla sua lanterna e avrebbero reso anche meno probabile che qualcuno le cercasse una volta sparite.
    Per il momento, Leben si trovava in un vicolo in compagnia di un uomo che dai tatuaggi sul corpo aveva etichettato come un appartenente della mafia russa; dalle stelle sul petto era stato in prigione e da tutti quei disegni sembrava un tipo davvero crudele, che al di sopra di ogni aspettativa l'aveva avvicinata con richieste del tutto incoerenti con il suo aspetto da duro, cosa che l'aveva spinta ad "appartarsi" con lui in un vicolo vuoto, se non fosse stato per qualche drogato appostato a guardare dalle abitazioni adiacenti o una famiglia che aveva blindato le finestre alla loro vista. Ella indossava un travestimento consono per l'occasione, aveva tagliato i capelli a caschetto e li aveva tinti di castano, indossava degli occhiati da sole nonostante la nebbia e lo smog non permettessero di vedere un solo raggio di sole, e indossava un vestitino rosso con lingerie ben in vista che con la sua forma snella avrebbe catturato l'attenzione di qualsiasi individuo attratto dal genere femminile, mentre nel suo nuovo status di bellissima donna incinta... beh, catturava qualsiasi sguardo a prescindere, la maggior parte delle volte per scopi perversi nonostante il pancione. Igor' (così aveva detto di chiamarsi) era uno di questi casi. Dunque, mentre Arachne andava in giro al di fuori del vicolo a chiedere a ogni uomo piacente o che sembrasse appetitoso se volesse "Passare qualche ora in paradiso", con tanto di occhioni da cucciolo e abbigliamento succinto (nonché ingenti quantità di umori che le brillavano tra le cosciotte) per attirarli nella tana del lupo, Leben interagiva con il suo """cliente""" che per l'occasione aveva chiesto di essere legato con 3 lacci che data la muscolatura sembrava in grado di rompere facilmente. Doveva essere un combattente, emanava energia, anche se sembrava decisamente alle prime armi rispetto a lei, era pur sempre qualcosa. Il suo accento e il modo buffo di parlare lo rendevano inoltre particolarmente divertente, per quel che riguardava la zombie. Lui si trovava inginocchiato dinanzi a lei, a poca distanza, mentre ella stava a qualche centimetro con i seni ad altezza del suo viso sollevato a guardarla. Inizialmente cercò quasi di fare conversazione... che carino.
    Perché... Uhm, donna grossa come te (Leben dovette rammentarsi che la sua compagnia si riferiva al pancione, per evitare di offendersi PARECCHIO.) è diventata puttana? Tu muovi troppo... Frufru per questo mestiere.
    Rise intimamente, prendendolo come un complimento e pensando a quanto sarebbe stato sorprendente per lo sfortunato sentire la vera storia della donna che gli stava davanti. In effetti anche vestita in quel modo e truccata pesantemente, la Preside della Sapienza sembrava comunque uscita da una sfilata di moda d'alta classe, ad ogni suo movimento, che rendeva particolarmente impossibile etichettarla come un mostro mangia-uomini, soprattutto con quel pancione. Dal momento che la verità non era poi così difficile da dire, decise di essere comunque sincera con lui... anche se era impossibile capire in che orribile modo lo fosse.
    Le mie bambine... Hanno fame...
    Bambine? Hai pure altri figli? Tu proprio vacca eh? Ahah... Il poverino cercava di fare il simpatico, a quanto pareva, e Leben lo ricambiò sorridendogli con quella fila di denti bianchissimi e affilati che sembrava già dire, in effetti, "Sto per mangiarti" o con meno preamboli "A breve non riderai più", peccato che il tizio non se ne accorse affatto; il sangue del suo cervello doveva essere tutto altrove, probabilmente, quindi proseguì con il medesimo tono. Avanti dai, qui mio coso ammosciare! Sai come si fa almeno? Io non deve comandare qui! Ti darò i miei soldi per qualcosa di meglio.
    Leben lo guardò di sbieco, le palpebre le si abbassarono leggermente e gli occhi rossi sembrarono brillare per qualche istante. Quando le labbra carnose si schiusero, la sua voce era più bassa e arrochita da ciò che poteva essere facilmente scambiato per desiderio.
    Mi dispiace... Hai ragione. È solo che...
    Si appoggiò su di lui, sempre in piedi, adagiando i seni gonfi contro il suo collo e tirandogli i capelli per costringerlo a guardarla, fissandolo negli occhi e carezzandogli la mascella virile come se stesse per baciarlo. Sembri così buono...
    Al ché iniziò a chinarsi e schiuse le labbra... rosse, carnose, invitanti e brillanti tanto che unite a quelle tette lo sfortunato pensò quasi di essere in paradiso. Peccato che una volta vicina la bocca di Leben virò al suo orecchio, ella inspirò forte e lo guardò di sbieco, riempendosi i polmoni malfunzionanti dell'odore della sua carne umana, tenera, ma anche pregna di energia. Decise di regalargli un minimo di turpiloquio prima di passare al sodo, giusto per farlo divertire un po'. La gravidanza la stava rendendo in qualche modo """sensibile""", le sembrava adeguato donargli un'erezione stratosferica come regalo d'addio al mondo.
    Sei proprio un porco cattivo, non è vero? Sono certa che desideri ardentemente il mio tacco infilato su per il tuo cazzo... E mentre glielo diceva portò effettivamente uno dei tacchi vertiginosi delle sua scarpe di lusso tra le sue cosce divaricate, premendogli lo spillo in mezzo alle palle, leggermente, senza fargli troppo male, e la punta della scarpa sul glande, muovendola quanto bastò per strappargli un gemito. Sei davvero insolente... Mi piacerebbe quasi star qui a giocare con te, davvero... solo che non riesco più a resisterti...
    Si risollevò giusto il tempo di vedere l'espressione della sua preda che cambiava lentamente: sopracciglia dapprima rilassate per l'eccitazione che si aggrottavano quando il sangue arrivava nei punti giusti e mandava al cervello il messaggio ambiguo, occhi spalancati per guardarla con fare analitico... Che cazzo dici? E infine lo sgomento e il terrore quando Leben spalancò finalmente la bocca in una fila di fauci abominevoli che le separarono la testa da un orecchio all'altro, per poi fiondarsi sul suo collo inerme.
    Cosa cazz-OH!?! AHHHH! LASCIA ME, FOTTUTO MOSTRO! LASCIA-ME! AAGGHHHHHHHH!!!!
    Aveva strappato a malapena una porzione di collo, senza neppure arrivare alla giugulare, che il panico e l'adrenalina della sua preda la colsero alla sprovvista, facendole prendere in pieno una testata caricata dall'uomo contro i suoi seni enormi, per potersi sollevare e allontanarla da sé. La colpì in pieno petto, come un animale, procurandole una fitta di eccitazione che morì immediatamente nel vederlo scattare verso l'uscita del vicolo con le braccia ancora legate dietro la schiena. Leben rimase ferma, fissando la sua preda che spariva dietro l'angolo con le sopracciglia scure che pian piano si aggrottavano, deformando la sua espressione come se si stesse per mettere a piangere; aveva la bocca e le guance completamente sporche di sangue, gocciolanti anzi, ma non fece cenno di pulirsi. Sembrava così sincera nel suo dispiacere che gli occhi rossi le si inumidirono, e piuttosto che seguire il maiale fuori da quella stretta stradina si appoggiò al muro, protendendo una mano verso di lui mentre l'altra rimase sul pancione. Aspetta! Torna qui! Quando capì di aver perso il suo pasto mise il broncio, poggiandosi al muro e mettendo entrambi i palmi sul pancione, iniziando ad accarezzarlo come per tentare di quietare i movimenti che percepiva.
    Ho fame... Ho così tanta fame...
    Sperava almeno che Arachne fosse stata più fortunata...

    Edit. Ho modificato per qualche errorino sparso. Se serve che metta lo status anche se non stiamo combattendo fammelo sapere, non ricordo la regola. >w<

    Edited by .Bakemono - 11/10/2019, 22:32
     
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    Da quando aveva cambiato costume la gente faceva un pò di difficoltà a riconoscerlo ma forse questo era un bene. L'aria fresca non è mai sbagliata per una città che cerca speranza. Quello che metteva di malumore Iceringer quindi non era tanto il fatto che criminali già sconfitti non lo riconoscessero arrendendosi subito, piuttosto era triste perché in qualche modo aveva tradito la fiducia di Nariko. Le aveva promesso di restare a Londra per un pò con lei e Syndra, ma dopo che Chiller gli aveva detto di cos'era successo a Sheba, sentiva di non poter rimanerei n disparte. Una notte sola, una ronda soltanto per assicurarsi che non ci fossero guai in giro, poi sarebbe tornato. Non se ne sarebbero neanche accorte, ne era certo. Saltellava in giro per i vicoli della zona povera, sfruttando i tetti e le sue nuove capacità di combattimento per spostarsi agilmente. Le Dark Weapon erano diventate come estensioni del suo corpo oramai, doveva ancora imparare a controllarne il potere ma anche senza Chiller era diventato bravo nello sfruttarle, le sentiva una cosa sola con la propria carne. E forte di quella sensazione, si sentiva invincibile. Appena percepì il grido provenire dal vicolo vicino quindi, non esitò e partì subito alla corsa. Scese dal tetto e si preparò ad intervenire prima che si consumasse la tragedia, ma prima ancora di muoversi si ritrovò quella montagna di muscoli di Igor che correva disperato, legato e sanguinante come un bambino che aveva visto un fantasma.
    Igor?! Eddai amico avevi promesso che non facevi più quelle cose nei vicoli! Sei grosso ne tiri fuori un sacco, lo sai che la polizia se la prende con me con me se lasci scene del crimine come quelle!
    Lo vide allontanarsi, e fu molto strano. Igor era uno di quelli testardi che combatteva sempre fino alla fine anche di fronte ad un pugno troppo tosto per i suoi muscoli. Eppure scappava come un cagnolino bastonato... che diavolo aveva visto? La curiosità ebbe il sopravvento e dopo aver ripreso un'aria più seria, Iceringer e la sua maschera si affacciarono verso il vicolo vicino, osservando uno scenario assolutamente insolito: una donna, gravida per di più, sembrava arrancare come se fosse stanca. Il suo primo istinto fu quello di fiondarsi a soccorrerla, maledicendo a denti stretti Igor, tuttavia si accorse subito che aveva la bocca sporca di sangue e quello non era un buon segno. Non era stupido, poteva essere pericoloso, tuttavia non poteva pensare che una donna incinta fosse colpevole a quel punto... magari proprio per difendere il suo piccolo aveva sfoggiato una forza sovrumana capace di mettere in fuga anche un folle come Igor, quindi la parte buona del ragazzo prese il sopravvento sulla ragione. Si avvicinò a lei, allungando le braccia verso quella donna pronto a prestarle soccorso.
    Signora, è tutto ok? Non si preoccupi, Igor è scappato... ha bisogno di aiuto? La porto in ospedale se serve...
    Era pronto a prestarle soccorso, non c'era traccia di esitazione nel suo cuore.

    3xN9YFD

    [Satellizer Iceringer]


    [Status Fisico]: Illeso, in forma.
    [Status Psicologico]: Preoccupato.
    [Potere]: [Livello 3]
    - Le Dark Weapon hanno una resistenza superiore all'acciaio, ma si nutrono della forza vitale di Iceringer, pertanto la sua riserva energetica massima è sempre dimezzata. (si calcola dopo aver sommato tutti i bonus)
    - Iceringer può permettere alle Dark Weapon di assimilare materiale organico in modo da surriscaldarsi e aumentare la loro potenza distruttiva tenendole sotto carica per 1 turno. Caricare una Dark Weapon significa aumentare del 50% la potenza del suo prossimo colpo, che ne scarica l'energia accumulata. Essendo un processo molto doloroso, durante la carica Iceringer non può rigenerare energia attraverso il Charge. Tuttavia, durante la carica le Weapon sono estremamente più resistenti del normali.
    - In questo livello è possibile entrare in Oppai Burst al massimo 2 volte, e sarà possibile ricaricare la riserva energetica solo al termine di questo stato, ma solo per una volta: questo significa che al termine del secondo Oppai Burst Iceringer sverrà portando l'energia a 0. L'ammontare di energia massima ricaricata diminuisce del 15% per ogni turno in cui è rimasto attivo l'Oppai Burst, durante il quale Iceringer non può subire nessun genere di malus, effetto negativo, punti ad accumulazione ed altri elementi nefasti per il suo corpo a patto che siano di livello pari o inferiore al 3. Verranno inoltre debellati tutti gli effetti di controllo, malus e simili che aveva subito fino a quel momento, anche punti ad accumulazione, marchi o segni del potere di altri combattenti. Le tecniche di Iceringer costano 0 punti energia ma non è possibile attivare più di 3 Arte Magica/Occulta per turno.
    [Energia]: 150/150
    [Tecniche]: -
    [Statistiche]: -
    [Equipaggiamento]: -

     
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    Leben stava per lasciarsi prendere dallo sconforto. Iceringer arrivò in tempo perfetto per trovarla sospirante, a guardarsi il pancione con gli occhi tristi di chi non può dare alla propria prole ciò di cui avrebbe bisogno. Ovviamente, nel suo caso la questione era ben meno romantica di quanto sarebbe potuta essere per una qualsiasi creatura con una coscienza morale decente, ma questo il poverino non poteva saperlo. Nel sentirlo arrivare, Leben sollevò subito il capo verso di lui, puntando gli occhi rossi sulla sua figura e squadrandola lentamente mentre si avvicinava. Inizialmente non fiatò, limitandosi a guardarlo di nascosto approfittando del fatto che i capelli e la posa china le coprivano l'espressione, ma man mano che percepiva l'aura che traspariva dal suo fisico e ne distingueva i lineamenti (o meglio, la maschera) i suoi occhi si aprirono in un'espressione di puro stupore, spingendola a sollevare il capo. Chioma bianca lunghissima, una maschera a forma di teschio a coprirgli il viso, il costume nero aggressivo... Conosceva quei particolari! Non direttamente, certo, a dirla tutta non ci aveva mai avuto contatti diretti né era un'esperta delle imprese dei watchmen ma come tutti e forse più era solita informarsi sull'attualità mondiale, con la marcia in più di Thresh che più di una volta le aveva parlato proprio di LUI. E ogni volta lo aveva descritto così minuziosamente da farle venire l'acquolina in bocca e intrigarla solamente ascoltandolo: animo puro, coraggio spropositato, e un altruismo così forte e incondizionato da averlo spinto più di una volta a sperare che mettesse via dogmi e pregiudizi per poter abbracciare la via del piacere insegnata da Apocrypha, senza contare che a suo dire era incredibilmente forte. Come poteva essere così fortunata da incontrare un tipo così interessante proprio lì, proprio quando più ne aveva bisogno? Le anime dentro il suo pancione fremettero con lei, facendole sentire tutto il loro entusiasmo. La sua reazione invece non fu visibile esternamente, in qualche modo riuscì a mantenere la calma... ma se solo si fosse lasciata andare un minimo sicuramente le sarebbe sfuggito un gemito e avrebbe dovuto stringersi i seni e le cosce per poter contenere la fitta d'eccitazione che la colse come un ciclone, accendendo i suoi occhi rossi di desiderio e facendole arrossire le guance. Iceringer avvicinandosi avrebbe potuto notare quei cambiamenti nel suo viso, ma potevano essere facilmente sintomo di malessere in una donna incinta, fosse anche un mostro con la bocca apparentemente umana e bellissima completamente imbrattata di sangue. Il problema era un altro... mentre si avvicinava Leben iniziò a eccitarsi talmente tanto che attivò il suo potere, l'oscurità le avvolse i piedi, il petto, la spina dorsale, le mani, e quando lui fu vicino sotto quel vestitino minimale e quell'impermeabile anonimo ma degno di un porno classico, se soprassedeva sul pancione avrebbe potuto distinguere artigli neri ornarle le dita e stivali di carapace ricoprirle i piedi. Leben si staccò dal muro con la lentezza che ci si sarebbe potuti aspettare da una donna incinta, e tese entrambe le mani verso il suo "salvatore" con l'intenzione di stringere le sue e toccarlo. Studiò i propri movimenti in modo che tendendo le braccia i suoi seni, stretti contro i bicipiti, sembrassero quasi uscire dall'ampia scollatura scarlatta che a malapena riusciva a tenerli fermi, sperando di distrarlo abbastanza da far sì che si lasciasse toccare. Nel frattempo la sua voce era roca, ansimante, proprio come se stesse male, ma i motivi erano ben altri...
    No, non è l'ospedale che mi serve. Ho bisogno di te... Aiutami ti prego...
    Se il giovane avesse afferrato quelle mani ella le avrebbe tenute strette, sospirando e avvicinandosi a lui quanto bastava per appoggiarsi contro il suo corpo almeno per qualche istante, petto contro petto, fingendo un mancamento che sicuramente non provava e posando la fronte su di lui per poi sollevare il capo solamente quanto avesse parlato, con tono supplichevole.
    Lui... è scappato via. Io ne avevo così bisogno... Mi aiuterai tu?
    Arachne giunse proprio durante quel tentativo di contatto, aveva iniziato a parlare ancor prima di svoltare l'angolo, senza prestare attenzione a ciò che la circondava poiché troppo impegnata a guardarsi le dita con cui si aiutava a elencare le innumerevoli proposte indecenti che aveva fatto prima di giungere fin lì. Fu costretta a fermarsi a metà del vicolo mentre la sua parlantina fin troppo inopportuna si bloccava nel notare la nuova presenza, purtroppo troppo tardi per far sì che non si lasciasse sfuggire TROPPE informazioni.
    Ehi donnaccia, è incredibile quanti pochi pervertiti ci siano da queste parti! Non sono riuscita a trovare nessuno che mi seguisse fin qui. Le ho provate tutte, davvero: ho proposto davanti, dietro, 69, piedi, mani... Niente, neppure un vecchio pervertito che accettasse un pompi... no?
    La piccoletta si bloccò al centro del vicolo, in piedi nel suo vestitino succinto e i tacchi 20 che comunque non la facevano sembrare più alta di una bimbetta umana, a malapena 1 metro e 40 forse. Leben sospirò, irritata ma senza lasciarlo a vedere, ben decisa a ignorarla sperando che anche il suo interlocutore lo facesse.
    Io ho intenzione di ignorarla... se fai lo stesso anche tu, possiamo farla sparire...
    Avrebbe pensato dopo a come punire Arachne per averle rovinato i piani con la sua diarrea verbale. Nel frattempo c'era solo una domanda che le interessava... Iceringer avrebbe capito di essere finito direttamente tra le fauci del lupo?



    [X]Scheda[X]

    [X]Status fisico[X]
    Molto MOLTO incinta

    [X] Status Psicologico [X]
    Affamata ed eccitata.

    [X] Energia [X]
    145/150

    [X] Tecniche attivate questo turno [X]
    ///

    [X] Tecniche attive [X]
    ///

    [X] Note [X]
    •Nox Assente
    •Beretta M92FS x2: Assenti
    •Caricatore per pistole (x4): Assenti

    [X] Potere [X] Attivato (Capelli spenti/Lame ritratte)
    - Leben può strappare la sua carne per generare fino a 6 bocche di dimensioni Piccole e fino a 3 di dimensioni Grandi sul corpo. Le bocche "Piccole" sono quelle di dimensioni variabili che possono essere aperte ad esempio sui palmi delle mani o sui seni. Le bocche "Grandi" solitamente hanno un minimo di 30 cm di grandezza e possono essere aperte in parti più ampie del corpo come lo stomaco o la schiena.
    - Quando Leben subisce una ferita media o almeno medio-lieve, potrà generare una bocca Piccola bonus oltre a quelle massime previste dal suo potere. Con un amputazione o una ferita grave che le apra uno squarcio nel corpo, guadagna una bocca Grande bonus oltre a quelle massime previste dal suo potere. Leben può attivare le sue tecniche quando questo avviene per potenziare la bocca bonus appena spalancatasi.
    - Le bocche Piccole di Leben possono estendere un tentacolo sottile quanto una lingua e lungo massimo 3 metri incapace di esercitare un'elevata forza se non istantanea, mentre hanno dei denti in grado di frantumare facilmente materiali superiori al ferro. Le bocche Grandi invece possono allungare tentacoli spessi come arti e lunghi fino a 5 metri in grado di esercitare la stessa forza di Leben, mentre hanno dei denti aguzzi in grado di frantumare facilmente materiali pari all'acciaio.
    - Quando una qualsiasi fonte del potere di Leben (denti, tentacoli, tecniche ecc) entra in contatto con un materiale organico o inorganico, il metabolismo che le compone fa in modo che il materiale colpito risulti molto meno resistente del normale. In questo modo il prossimo attacco o una presa prolungata risulteranno più efficaci.
    - La resistenza del materiale oscuro che corrompe la carne deforme e che compone le lingue è superiore al ferro.



    EDIT 24/02/2019 17:23. Ho modificato l'immagine dello status.

    Edited by .Bakemono - 24/2/2019, 17:24
     
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    Quella donna era chiaramente in difficoltà, non era solo una questione di gravidanza e sangue, ma sembrava anche che avesse qualcosa nel corpo, forse un'infezione o un potere incontrollabile che le stava mutando parte della pelle. Iceringer non era nuovo a quegli eventi e non si tirò indietro, accogliendo le sue mani sulle proprie per aiutarla a sostenersi: non temeva affatto che potesse ferirlo con quegli artigli visto che le Dark Weapon lo proteggevano quanto bastava sugli arti superiori. La cosa che davvero lo metteva in difficoltà e che stava facendo scivolare una piccola macchia di sangue dal suo naso, erano quei seni semplicemente enormi che sembravano pronti ad esplodere da un momento all'altro. Una donna gravida era davvero fornita di doni esagerati, quelle due montagne erano più grandi di quanto Nariko o Syndra non gli avessero mai fatto conoscere anche attraverso la magia, qualcosa che uno come Iceringer non poteva di certo ignorare. Ma anche col rossore in volto, cercò di preoccuparsi più per lei che delle sue tette. Fu sufficiente la sua distrazione per far avvicinare Leben: aveva una stretta non da poco e anche con le Dark Weapon il ragazzo non riuscì ad impedirle di avvicinarsi, cosa che non avrebbe comunque fatto visto che sembrava davvero in difficoltà e bisognosa di aiuto. Quando però sentì quell'enorme seno sul proprio petto e quegli occhi che lo fissavano come se stesse cercando ben altro che aiuto, il volto del ragazzo si fece paonazzo al punto che perfino la maschera sembrava poter arrossire. Iniziò a balbettare anche mentre respirava, chiaramente in difficoltà. Non era il genere di soccorso che si aspettava quello! Cercò di argomentare una arringa per convincerla a portarla in ospedale, ma proprio a quel punto si fece avanti una ragazzina vestita in modo succinto che non sembrava affatto nei guai. Anche quello era uno spettacolo non insolito per i vicoli più bui di una città, uno spettacolo triste per Iceringer ma in quel caso specifico la piccoletta non sembrava affatto nei guai o triste del suo infausto destino. Che razza di situazione assurda era quella? Doveva ricomporsi, e per quanto piacevole fosse il contatto con quei seni enormi, Iceringer spinse le braccia verso l'alto per costringere la donna a rialzarsi e tenersi in piedi, senza però mollare la presa ma stabilendo un minimo di distanze, dandole sostegno ma senza lasciarsi distrarre.
    Signorina... cioè signora...! Non conosco il suo stato nubile o celibe ma la situazione mi sembra un pò confusa, ho la sensazione che lei stia delirando e non abbia il controllo del suo potere. La prego, mi segua all'ospedale, ha bisogno di cure, il pancione è gonfio potrebbe dover partorire molto presto, non deve trascurarsi così!
    Per Iceringer non c'erano lupi, solo persone da aiutare in modi diversi. Soprattutto nel caso di una donna gravida non poteva immaginare che si trattasse di un mostro. Dopotutto stava per mettere al mondo nuova vita, vita preziosa che poteva essere ducata per il bene, non c'era possibilità che Iceringer vedesse in lei del male. Il suo obbiettivo era quello di portarla all'ospedale e lo avrebbe fatto. Tentò di liberare la mano sinistra dal sostegno di Leben per poi afferrare un cellulare usa e getta deciso a chiamare un'ambulanza...

    3xN9YFD

    [Satellizer Iceringer]


    [Status Fisico]: Illeso, in forma.
    [Status Psicologico]: Preoccupato.
    [Potere]: [Livello 3]
    - Le Dark Weapon hanno una resistenza superiore all'acciaio, ma si nutrono della forza vitale di Iceringer, pertanto la sua riserva energetica massima è sempre dimezzata. (si calcola dopo aver sommato tutti i bonus)
    - Iceringer può permettere alle Dark Weapon di assimilare materiale organico in modo da surriscaldarsi e aumentare la loro potenza distruttiva tenendole sotto carica per 1 turno. Caricare una Dark Weapon significa aumentare del 50% la potenza del suo prossimo colpo, che ne scarica l'energia accumulata. Essendo un processo molto doloroso, durante la carica Iceringer non può rigenerare energia attraverso il Charge. Tuttavia, durante la carica le Weapon sono estremamente più resistenti del normali.
    - In questo livello è possibile entrare in Oppai Burst al massimo 2 volte, e sarà possibile ricaricare la riserva energetica solo al termine di questo stato, ma solo per una volta: questo significa che al termine del secondo Oppai Burst Iceringer sverrà portando l'energia a 0. L'ammontare di energia massima ricaricata diminuisce del 15% per ogni turno in cui è rimasto attivo l'Oppai Burst, durante il quale Iceringer non può subire nessun genere di malus, effetto negativo, punti ad accumulazione ed altri elementi nefasti per il suo corpo a patto che siano di livello pari o inferiore al 3. Verranno inoltre debellati tutti gli effetti di controllo, malus e simili che aveva subito fino a quel momento, anche punti ad accumulazione, marchi o segni del potere di altri combattenti. Le tecniche di Iceringer costano 0 punti energia ma non è possibile attivare più di 3 Arte Magica/Occulta per turno.
    [Energia]: 150/150
    [Tecniche]: -
    [Statistiche]: -
    [Equipaggiamento]: -

     
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    Arachne rimase sbigottita dalla scena che si trovò davanti. Non perché fosse stranita che Leben avesse sostituito lo stolto di prima con un altro boccone, anzi, sarebbe stata pronta a giurare conoscendo la zombie che l'avrebbe trovata già al secondo, forse persino terzo pasto. No, non era quello a sorprenderla, ciò che la straniva era sentire provenire da quel tizio un'aura forte almeno quanto lei se non di più, e questo a suo parere non aveva alcun senso. Era come se si fosse scelta una preda più grossa di lei (almeno dalla sua visione ingenua della cosa) e ciò significava solo che avrebbe impiegato molto più tempo a catturarla. Comunque fosse, era certa che la zombie seppur la stesse ignorando volesse tenerla lì come deterrente per evitare la fuga o troppi casini, quindi rimase di guarda a una 10 di metri da loro, tirando una ragnatela su una scala anti-incendio e issandovisi sopra, pronta a godersi lo spettacolo. Azzardò un: Oook, mi pare di capire che non servo più... me ne starò qui ad aspettarti eh..., ma Leben stava realmente ignorando la sua presenza, anzi, probabilmente si era completamente dimenticata della sua esistenza in quel momento. I suoi occhi e tutti i suoi sensi erano puntati e concentrati su Iceringer, mentre lo fissava come se fosse la cosa più bella che le fosse mai capitata. Nel suo caso, era più facile che pregustasse il pasto più buono che avesse mai fatto.
    Leben si lasciò tirare su da Iceringer, sollevandosi invero con una leggiadria senza pari, per nulla consona al suo stato e molto lontana dalla fatica di un reale mancamento. Erano alla stessa altezza ora, anzi, grazia ai suoi tacchi la zombie lo superava di pochi centimetri e la cosa la divertì, abituata com'era a essere più minuta del prossimo. Seppur si fosse alzata non abbandonò le sue mani, anzi le strinse più forte, sorprendendosi ancora una volta dell'occasione che l'era capitata. Come sempre Leben era tipa da "tutto e subito", detestava i preliminari e i suoi sentimenti erano capaci di accendersi e spegnersi con estrema velocità. Il ragazzo non la vide come una minaccia, neppure dopo le parole della piccola guastafeste pensò che potesse essere un pericolo, ed ella si chiese se fosse troppo ingenuo e sciocco per sentire il pericoloro, o semplicemente troppo forte per temere lei o chiunque altro... Non riusciva a capire quel punto, e questo le piaceva, spingendola ad spingersi nuovamente contro di lui, stavolta non per un finto mancamento, ma per il semplice contatto con il suo petto. Iceringer l'avrebbe trovata calda come una semplice umana, non perché stesse mascherando il suo status di non-morta, nient'affatto, semplicemente era così eccitata e affamata che il suo corpo aveva perso momentaneamente la sua glaciale temperatura cadaverica. I capezzoli gli premettero contro i pettorali, comprimendosi sotto il suo sguardo.
    Sono sola... ti prego, dammi del tu... mi farai sentire vecchia...
    In realtà Leben aveva smesso di pensare alla propria età nell'istante in cui era rinata, vedendola come una nota superflua di cui non tener conto. Non ragionava più come un umano, un essere che aveva bisogno di contare gli anni passati per potersi definire, no. La sua esistenza era potenzialmente infinita... e l'unica cosa che le interessava fare era preservarla al meglio e renderla sempre migliore. La vicinanza con Iceringer era un ottimo punto di partenza. Le piaceva sentire il suo corpo contro i seni gonfi e bisognosi di esseri massaggiati; le piaceva posare il naso contro di lui e inspirare a fondo per potersi riempire i polmoni del suo odore e semplicemente tenerlo lì, senza espirare, in modo che restasse un po' di lui dentro i suoi polmoni e non andasse più via... probabilmente era la gravidanza a renderla così romantica ed euforica, ma non si era mai sentita così eccitata davanti a nessuna delle sue prede, non si era mai sentita così fuori controllo, così impaziente... (E lei era nota per essere impaziente). Decise che con lui non avrebbe usato trucchetti. Decise di testare se Thresh dicesse il vero, e scoprire con i propri occhi se l'albino fosse così coraggioso e puro come asseriva il suo adorato compagno. Quindi non mentì come avrebbe fatto con una preda qualunque, in una situazione qualunque. Affatto. A lui concesse la verità... o almeno una buona fetta di essa.
    Ti chiedo scusa, davvero, sembri così buono... Lo disse come se intendesse riferirsi al suo carattere, ma la frase era pronunciata con una sfumatura roca nella voce che poteva tranquillamente lasciar intendere si riferisse piuttosto al sapore. Ma non è il mio potere, quello che non riesco a controllare. Ciò che mi fa soffrire...
    A quel punto avrebbe fatto la propria mossa, mentre Iceringer tentava di liberare la sua mano sinistra lei continuò a trattenergli la destra con tutta la forza che aveva, tenendola stretta, e quando lui avesse tentato di liberare la sinistra ella l'avrebbe "lasciata" solo per finta, poiché mentre la stringeva una piccola bocca si era aperta sul palmo della sua mano e mentre egli separava le dita dalle sue e prendeva il cellulare, lei avrebbe allungato una Dark Jaws, ingrandendo il suo braccio fino a trasformalo in una mostruosa bocca di 30 cm all'estremità che si sarebbe allungata il più possibile al massimo della sua velocità per poter addentare sia il cellulare che la mano, se lui non fosse stato attento, mordendo e ingoiando tutto ciò che avrebbe stretto tra le fauci durante il tragitto. Desiderava ardentemente strappargli qualche dito, non le importava del metallo che lo ricopriva, ma prima di tutto voleva liberarlo di quel fastidioso cellulare e dell'eventualità che potesse usarlo per porre fine precocemente al loro incontro. Si svolse tutto in pochi istanti, e mentre ciò accadeva ella concluse la propria frase.

    È la nostra fame...

    Dopo averlo fatto avrebbe cambiato atteggiamento come se fosse pentita, sgranando gli occhi ma continuando a tentare di tenergli la mano.
    Attento!
    Lo disse con tutta l'enfasi di cui era capace ma suonò più che altro come un "Ops" poco sentito. Pronunciato per altro qualche istante dopo che la Dark jaws si allungasse, dunque per nulla in tempo ad avvisarlo davvero del pericolo. Voleva testare quanto fosse forte e preparato, ma soprattutto era curiosa di scoprire se, pur avendogli confessato parte della verità sul proprio conto, lui avrebbe continuato a trattarla con riguardo. Si sarebbe rivelato degno delle aspettative? Per testarlo ulteriormente, se Iceringer non l'avesse respinta brutalmente neppure dopo quella scena, lei si sarebbe premurata di accorciare nuovamente le distante per tenerlo stretto. In diverso modo era abbastanza concentrata da non lasciarsi cogliere impreparata... in effetti, dal modo in cui si leccò le labbra dopo quel "attento", sembrava più che fremesse per una sua reazione.



    [X]Scheda[X]

    [X]Status fisico[X]
    Molto MOLTO incinta

    [X] Status Psicologico [X]
    Affamata ed eccitata.

    [X] Energia [X]
    140/150

    [X] Tecniche attivate questo turno/Concentrata sulla preda [X]
    •Dark jaws
    Tecnica molto specifica, necessita che Leben abbia creato almeno una bocca piccola sul suo arto. Grazie a questa tecnica sarà in grado di alterare la mutazione dell'arto interessato per ingrossarlo più del normale, facendogli raggiungere un'ampiezza maggiore man mano che ci si avvicina all'estremità arrivando a circa 30 cm di diametro all'altezza del polso. L'arto diventa più simile alla testa di un orribile mostro allungabile un ammontare di metri pari al doppio della lunghezza di un normale tentacolo Grande di Leben, il palmo (o la pianta) e quindi anche la bocca sarà ampia fino a 50 cm, contornata da delle estremità pensili che altro non sono che le dita di Leben, deformate e allungate in modo da poter stringere ciò che viene afferrato dal tentacolo con una morsa. Le dita sono quindi 5 e disposte equamente intorno alla bocca generata da questa tecnica. Questo tentacolo funge da bocca Grande e pertanto potrà allungare un tentacolo. Se questa tecnica viene attivata da una bocca bonus generata da una ferita non sarà necessario pagare un costo di mantenimento.
    Costo: 5 +1 di mantenimento

    [X] Tecniche attive [X]
    ///

    [X] Note [X]
    •Nox Assente
    •Beretta M92FS x2: Assenti
    •Caricatore per pistole (x4): Assenti

    [X] Potere [X] Attivato (Capelli spenti/Lame ritratte)
    - Leben può strappare la sua carne per generare fino a 6 bocche di dimensioni Piccole e fino a 3 di dimensioni Grandi sul corpo. Le bocche "Piccole" sono quelle di dimensioni variabili che possono essere aperte ad esempio sui palmi delle mani o sui seni. Le bocche "Grandi" solitamente hanno un minimo di 30 cm di grandezza e possono essere aperte in parti più ampie del corpo come lo stomaco o la schiena.
    - Quando Leben subisce una ferita media o almeno medio-lieve, potrà generare una bocca Piccola bonus oltre a quelle massime previste dal suo potere. Con un amputazione o una ferita grave che le apra uno squarcio nel corpo, guadagna una bocca Grande bonus oltre a quelle massime previste dal suo potere. Leben può attivare le sue tecniche quando questo avviene per potenziare la bocca bonus appena spalancatasi.
    - Le bocche Piccole di Leben possono estendere un tentacolo sottile quanto una lingua e lungo massimo 3 metri incapace di esercitare un'elevata forza se non istantanea, mentre hanno dei denti in grado di frantumare facilmente materiali superiori al ferro. Le bocche Grandi invece possono allungare tentacoli spessi come arti e lunghi fino a 5 metri in grado di esercitare la stessa forza di Leben, mentre hanno dei denti aguzzi in grado di frantumare facilmente materiali pari all'acciaio.
    - Quando una qualsiasi fonte del potere di Leben (denti, tentacoli, tecniche ecc) entra in contatto con un materiale organico o inorganico, il metabolismo che le compone fa in modo che il materiale colpito risulti molto meno resistente del normale. In questo modo il prossimo attacco o una presa prolungata risulteranno più efficaci.
    - La resistenza del materiale oscuro che corrompe la carne deforme e che compone le lingue è superiore al ferro.

     
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    La situazione era strana, troppo strana. La baby-pornostar si comportava come se stesse assistendo ad uno spettacolo che aveva già visto altre volte, mentre la neo mamma era fin troppo leggiadra per la sua condizione, che avesse ancora in circolo l'adrenalina necessaria per liberarsi dal suo aguzzino? Strano, troppo strano, e più le cose strane aumentavano più il volto del ragazzo diventava rosso, specialmente perché quella donna le si fiondò ancora addosso mettendogli le tette contro il petto, con addirittura i capezzoli turgidi. Che fosse eccitata?! No, ovvio che no! Magari era per il suo semplice status ormonale confuso, di sicuro una donna gravida in pericolo non si eccita davanti al primo tizio mascherato che incontrava! E mentre quei pensieri assurdi gli attraversavano il cranio, Iceringer diventava sempre più confuso sul da farsi. Era chiaro che doveva chiamare un'ambulanza, quella donna non era nel pieno delle sue capacità né fisiche né mentali, le serviva aiuto e lui di sicuro rischiava di fare più danni che altro, poteva solo portarla all'ospedale ma proprio quando ci provò, i suoi sensi si accesero come se fossero stati una molla. Percepì il pericolo e appena la bocca di Leben si trasformò per poter azzannare il suo braccio, il ragazzo si fece indietro con tutta la forza che aveva in corpo arrivando ad una distanza brevissima, poco più di un metro e mezzo, quel tanto che gli bastava per sfuggire dalle sue grinfie grazie alla superficie metallica e scivolosa delle sue Dark Weapon. Fortunatamente la loro resistenza era sempre molto affidabile.
    WOH! Ma che...?! Il telefono?!
    Si guardò le mani preoccupato per il loro status, stavano bene ma il telefono era stato divorato da Leben senza scampo. Solo a quel punto si rese conto, vista la trasformazione della donna, che non era il suo aguzzino il mostro... ma lei. Le pupille del ragazzo si strinsero, timorose, allargò la bocca come se volesse prepararsi a risponderle in maniera netta, ma a quel punto si ricordò che aveva un grembo gonfio di energia. Poteva percepirlo, c'era vita dentro di lei, non poteva assolutamente colpire una donna in quelle condizioni, rischiava di farle seriamente del male, sia a lei che ai suoi figli. Chiuse i pugni ma solo per un istante, dopodiché sollevò le braccia e spalancò i palmi delle mani verso di lei, in segno di resa. Il suo potere aveva istintivamente iniziato a convertire materiale organico in cariche di calore, per questo si accesero di una brillante energia, ma Iceringer era deciso a non usarle per farle del male.
    Signorina la prego si calmi... voglio solo aiutarla lo giuro! Non serve che si difende...
    Si sforzava di pensare che quella donna avesse reagito così male solo perché pensava che anche lui potesse essere un pericolo per i suoi piccoli, era un'opzione plausibile e non poteva rassegnarsi all'idea che fosse semplicemente affamata e volesse fare uno spuntino proprio con lui.
    Non le farò del male... ha la mia parola!
    Il tono era timoroso, spaventato e nervoso, ma non per questo privo di coraggio, né mostrava esitazione: si, era spaventato da lei e quella mostruosità che aveva dimostrato, si era timoroso di farle del male se la colpiva troppo forte nella maniera sbagliata specialmente con un potere come il suo! Ma di certo non si sarebbe tirato indietro... avrebbe fatto di tutto per aiutarla, non poteva restare in quelle condizioni, non mentre la sua pancia sembrava prossima a scoppiare!

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    [Satellizer Iceringer]


    [Status Fisico]: Illeso, in forma.
    [Status Psicologico]: Molto reoccupato.
    [Potere]: [Livello 3]
    - Le Dark Weapon hanno una resistenza superiore all'acciaio, ma si nutrono della forza vitale di Iceringer, pertanto la sua riserva energetica massima è sempre dimezzata. (si calcola dopo aver sommato tutti i bonus)
    - Iceringer può permettere alle Dark Weapon di assimilare materiale organico in modo da surriscaldarsi e aumentare la loro potenza distruttiva tenendole sotto carica per 1 turno. Caricare una Dark Weapon significa aumentare del 50% la potenza del suo prossimo colpo, che ne scarica l'energia accumulata. Essendo un processo molto doloroso, durante la carica Iceringer non può rigenerare energia attraverso il Charge. Tuttavia, durante la carica le Weapon sono estremamente più resistenti del normali.
    - In questo livello è possibile entrare in Oppai Burst al massimo 2 volte, e sarà possibile ricaricare la riserva energetica solo al termine di questo stato, ma solo per una volta: questo significa che al termine del secondo Oppai Burst Iceringer sverrà portando l'energia a 0. L'ammontare di energia massima ricaricata diminuisce del 15% per ogni turno in cui è rimasto attivo l'Oppai Burst, durante il quale Iceringer non può subire nessun genere di malus, effetto negativo, punti ad accumulazione ed altri elementi nefasti per il suo corpo a patto che siano di livello pari o inferiore al 3. Verranno inoltre debellati tutti gli effetti di controllo, malus e simili che aveva subito fino a quel momento, anche punti ad accumulazione, marchi o segni del potere di altri combattenti. Le tecniche di Iceringer costano 0 punti energia ma non è possibile attivare più di 3 Arte Magica/Occulta per turno.
    [Energia]: 150/150
    [Tecniche]: -
    [Note]: -
    - Dark Weapon entrambe in carica.
    [Equipaggiamento]: -

     
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    Dopo aver inglobato e ormai probabilmente già digerito il cellulare, Leben abbassò lo sguardo e ritirò il "braccio", mettendo su un broncio falso ma perfettamente credibile e lasciandosi sfuggire persino qualche lacrima trattenuta, mentre i suoi occhi rossi e lucidi si puntavano su di lui guardandolo dal basso come se volesse intenerirlo con occhioni da cucciolo, nel suo caso innumerevoli battiti di ciglia e un paio di seni decisamente abnormi, stretti dalle braccia che teneva costantemente premute ai lati di essi con noncuranza, anche mentre si strinse il corpo come se volesse abbracciarsi da sola e sentisse improvvisamente freddo. Per rendersi ancora meno riconoscibile nel suo travestimento aveva coperto il marchio sul suo petto con del cerone molto pesante che si mimetizzava con il suo pallore naturale, ora ornato da qualche goccia di sangue più o meno copiosa sparsa sulle due colline. Non che fosse quello il dettaglio in evidenza su un petto così prosperoso.
    Tu... Non capisci, vero? Non mi ascolti neppure...
    Non aveva ascoltato minimamente il consiglio di darle del tu, ma non era solo quello a offenderla, o il fatto che non fosse riuscita a strappargli neppure una falange... No, il problema era che continuava a volerla aiutare e al tempo stesso si rifiutava di farlo, sebbene egli stesso sembrava non averlo capitato. Leben immaginava di essere stata troppo ambigua perché lui potesse davvero capire i suoi reali bisogni, ma la gravidanza la rendeva più irritabile e decisamente meno ragionevole del solito, senza contare che "il solito" per lei era comunque impazienza pura. Optò per essere più esplicita, cercando di contenersi incredibilmente per poter mantenere un atteggiamento "delirante" o comunque di difficoltà, in modo che potesse premere sui buoni sentimenti che Iceringer sembrava possedere. Difficile dire quanto di ciò che diceva fosse realmente sentito e quanto fosse frutto del bisogno di manipolarlo, ma se qualcuno avesse chiesto ad Arachne cosa ne pensava, avrebbe giurato di vedere Leben in un reale stato di bisogno rispetto al solito. Forse era semplicemente un'attrice fin troppo brava.
    Ho bisogno di mangiare... E solo la carne può darmi ciò che mi serve, ciò che serve a loro per nascere forti e vive. Nel pronunciare quell'ultima parola si toccò il pancione nuovamente, accarezzandolo come per metterlo in evidenza. Iceringer avrebbe potuto sentire che in risposta alla mamma che le nominava, qualsiasi creatura ci fosse lì dentro ebbe uno spasmo e calciò il pancione formando per pochi istanti la forma di alcuni piedini e mani contro l'aderente vestito rosso. Leben mimò una smorfia di dolore nonostante in realtà la cosa le avesse procurato piuttosto un crampo di fame... e uno spasmo in ben altri punti. Non provava dolore solitamente, ma sembrava che la prole di Thresh potesse farle sentire qualcosa anche quando il padre non era presente. Una novità che la entusiasmava non poco. Più parlava più i suoi capezzoli si facevano evidenti persino da sotto la carapace o il vestito, mentre le cosce cominciavano a brillare verso l'interno, mostrando qualche timido rivolo di umori che iniziava a colare. Se Iceringer aveva sensi abbastanza affinati avrebbe potuto percepire un forte odore sensuale provenire dal corpo dell'inquietante e bellissima donna che gli stava davanti. Si leccò le labbra rosse di sangue, raccogliendone una piccola parte con la lingua e gemendo mentre continuava a spiegare. Ci serve carne... Carne viva, piena di energia... Le mie bambine non cresceranno a dovere se non mi nutro... E tu vorresti condurci in ospedale? Dove probabilmente mi etichetterebbero come pericolo e magari me le porterebbero via... I suoi occhi sembrarono per un attimo realmente preoccupati, mentre intimamente si calava nella parte con maggior passione. No, non è ciò di cui abbiamo bisogno... E se non me lo darai tu, sarà qualcun altro a farlo...
    Lo guardò negli occhi, alla ricerca di una reazione che sperava si rivelasse colpita. Avrebbe davvero voluto evitare le maniere forti a quel punto, perché non era sicura che combattere con la gravidanza le avrebbe permesso di mantenere quel barlume di controllo che le restava prima di trasformarsi in un mostro famelico e lasciare che fossero il Gebiss e la fame a guidarla. Potendo scegliere, non voleva bruciarsi la possibilità di convincerlo, per questo aveva evitato di inventarsi una storia poco credibile al suo cospetto. In fondo si stava rivelando così eccessivamente disponibile che sarebbe stato un peccato non provarci. Ciò però non le impedì di figurarsi mentre lo gettava a terra, famelica, gli strappava brandelli di carne che lo avrebbero ricoperto di sangue fresco... e iniziava a cavalcarlo con il liquido scarlatto che avrebbe funto da lubrificante mentre si accoppiavano sull'asfalto come animali... Ahh, dannata lei... Se continuava a vagare così tanto con la fantasia non si sarebbe davvero contenuta.
    Non è mia intenzione uccidere nessuno se posso evitarlo... E in effetti, benché il piano originale prevedesse altro, si rese conto che non avrebbe mai lasciato un'anima interessante come quella di Iceringer a qualcun altro, neppure alla dea che tanto venerava il suo amato Thresh. Lui stesso non avrebbe voluto, n'era sicura grazie ai suoi racconti. Ma almeno qualche morso... Ferite superficiali per le quali mi occuperei di pagare io stessa le cure mediche... Si morse il labbro con un canino affilato, alla ricerca del suo stesso sangue o di tracce di quello di Igor' pur di tenerne vivo il sapore. Dal momento che ne abbiamo così bisogno... pensi che questa fame sia davvero da biasimare?
    Lo guardò con un'espressione triste, aspettando in realtà di scoprire se la sua risposta l'avrebbe sorpresa in positivo o meno. Era combattuta, molto. Forse quella era una delle rare volte in cui Leben si sentiva anche solo minimamente in difficoltà. Non perché non si sentisse in grado di cacciare, affatto, né perché si sentiva goffa nel mentire, ancor meno... semplicemente Iceringer era un dono dal fato davvero enorme, e non voleva rischiare di sprecarlo per colpa degli sbalzi di umore dovuti alla gravidanza, della fame... o della voglia di saltargli addosso e non lasciarlo più andare. Sollevò le mani a propria volta, disattivando davanti ai suoi occhi la tecnica che le modificava il braccio, facendolo tornare "normale", che nel suo caso si traduceva in quei suoi enormi artigli neri affilati come sciabole, che ritirò in quel momento con uno scatto, tutti insieme, lasciando solamente delle unghie piuttosto lunghe a ornarle la carapace. Approfittando della confusione che sperava di aver suscitato nel ragazzo con quell'arringa decisamente (e volutamente) sconclusionata, avrebbe poi fatto la propria """mossa""". O almeno una prima.
    Mi accontenterei anche solo di un braccio se tu volessi aiutarmi...
    Poteva sembrare che stesse chiedendo il permesso, che volesse realmente contenere i propri istinti e cercò addirittura di sottolineare la cosa evidenziando il tremore del suo corpo, dovuto in realtà a un'eccitazione crescente al pensiero di assaggiare qualcosa di unico come prevedeva essere il sapore di un ragazzo così puro. Un braccio e... Non riuscì ad andare oltre, i suoi occhi si accesero di folle passione e scattò con il preciso scopo di accorciare le distanze. Avrebbe cercato di stargli nuovamente addosso e se ci fosse riuscita lo avrebbe baciato, pronta con le braccia a proteggersi da eventuali contrattacchi dettati dal panico. Non sapeva quanto sangue freddo possedesse l'albino, ma era decisamente curiosa di scoprirlo. Il suo scopo per il momento era solamente uno comunque: un bacio, cupo, sentito, dal sapore di ruggine e accompagnato da una lingua fin troppo lunga e un profondo morso mirato a strappargli almeno un pezzetto di carne dal labbro, invero non abbastanza da procurargli un danno consistente ma quanto fosse bastato per scoprire se il suo sapore sarebbe stato irresistibile quanto lo immaginava...



    [X]Scheda[X]

    [X]Status fisico[X]
    Molto MOLTO incinta

    [X] Status Psicologico [X]
    Affamata ed eccitata/Concentrata sulla preda.

    [X] Energia [X]
    148/150

    [X] Tecniche attivate questo turno [X]


    [X] Tecniche attive [X]
    ///

    [X] Note [X]

    •Dark Jaws disattivata; ricaricati 8 energia attraverso il Charge per la mancanza di tecniche attive.
    -
    •Nox Assente
    •Beretta M92FS x2: Assenti
    •Caricatore per pistole (x4): Assenti

    [X] Potere [X] Attivato (Capelli spenti/Lame ritratte)
    - Leben può strappare la sua carne per generare fino a 6 bocche di dimensioni Piccole e fino a 3 di dimensioni Grandi sul corpo. Le bocche "Piccole" sono quelle di dimensioni variabili che possono essere aperte ad esempio sui palmi delle mani o sui seni. Le bocche "Grandi" solitamente hanno un minimo di 30 cm di grandezza e possono essere aperte in parti più ampie del corpo come lo stomaco o la schiena.
    - Quando Leben subisce una ferita media o almeno medio-lieve, potrà generare una bocca Piccola bonus oltre a quelle massime previste dal suo potere. Con un amputazione o una ferita grave che le apra uno squarcio nel corpo, guadagna una bocca Grande bonus oltre a quelle massime previste dal suo potere. Leben può attivare le sue tecniche quando questo avviene per potenziare la bocca bonus appena spalancatasi.
    - Le bocche Piccole di Leben possono estendere un tentacolo sottile quanto una lingua e lungo massimo 3 metri incapace di esercitare un'elevata forza se non istantanea, mentre hanno dei denti in grado di frantumare facilmente materiali superiori al ferro. Le bocche Grandi invece possono allungare tentacoli spessi come arti e lunghi fino a 5 metri in grado di esercitare la stessa forza di Leben, mentre hanno dei denti aguzzi in grado di frantumare facilmente materiali pari all'acciaio.
    - Quando una qualsiasi fonte del potere di Leben (denti, tentacoli, tecniche ecc) entra in contatto con un materiale organico o inorganico, il metabolismo che le compone fa in modo che il materiale colpito risulti molto meno resistente del normale. In questo modo il prossimo attacco o una presa prolungata risulteranno più efficaci.
    - La resistenza del materiale oscuro che corrompe la carne deforme e che compone le lingue è superiore al ferro.

     
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    Qualsiasi mossa, qualsiasi reazione, ogni pensiero di Iceringer era offuscato dalle movenze e dalle reazione di quella donna mostruosa: era davvero inquietante ma allo stesso tempo seducente, ma soprattutto aveva l'aria criptica ed indecifrabile di una creatura quasi naturale... forse per lei quelle reazioni erano normali, forse non era umana e quindi si comportava come una belva predatrice, quindi interpretava il rifiuto di Iceringer come qualcosa di ingiusto. Non che la giustificasse ovviamente, ma il ragazzo non poteva di certo condannarla a prescindere. Doveva sforzarsi di capirla: solo così poteva educarla e magari insegnarle a mangiare qualcosa di più buono invece che un grosso slavo puzzolente o delle corazze demoniache. Anche perché i pargoli nel suo ventre avevano senz'altro bisogno di nutrimenti più sani.
    D-dai... non dire così, cioè... sono io quello che rischia di essere mangiato, non farmi sentire in colpa...
    E si sentiva in colpa davvero. Quella donna sembrava sapere perfettamente cosa le serviva, e le serviva carne proprio perché quelle piccole creature dovevano crescere sane e forti. Ma perché proprio la carne radioattiva di un supereroe sfigato? Non era meglio una sostanziosa tagliata come quelle che sanno fare solo in Italia? Certo forse la porzione andava fatta più consistente ma... nulla che un buon favore non potesse ricambiare, no? Insomma gli esseri umani non possono essere così buoni... pensieri su pensieri che si accavallavano, e che lentamente diventavano opachi visto che i sensi in pericolo del ragazzo lo costringevano a osservare ogni particolare del corpo di quella donna, dai suoi capezzoli turgidi ai suoi umori pungenti. Tentò di abbassare lo sguardo per distoglierlo dal seno ma finì sulle sue cosce fradicie che trasformò la sua schiena in un lunghissimo brivido di eccitazione. Gli occhi dietro la maschera si sgranarono e si sforzò di tornare a fissarla negli occhi, tentò di piazzare le mani in una posizione difensiva a pugni chiusi, ma in realtà era un goffo modo per cercare di escludere dal suo campo visivo quegli erotici indizi.
    S-sicura che non è una fame nervosa?! Guarda conosco delle ragazze che se non si sfogano per un bel pò tendono a diventare aggressive, forse tuo marito non ti trova attraente per colpa di quel pancione?! A me farebbe impressione vedere quei piedini mentre sono nudo... oddio ma che sto dicendo?!
    Si rese conto anche lui che stava parlando anche troppo, ma che poteva fare per farla ragionare? La prospettiva dell'ospedale non veniva semplicemente bistrattata ma vista come una minaccia, forse non aveva tutti i torti nel pensare che potevano toglierle i figli vista la sua instabilità, cosa forse perfino giusta ma crudele dal punto di vista di Iceringer. Ancora una volta tentennò, non sapeva cosa dirle né come risponderle, davvero per il bene della giustizia doveva trasformarsi in un tramezzino radioattivo? Doveva esserci un altro modo... che Iceringer non poteva di certo trovare in quegli occhi che sembravano poterlo stuprare e mangiare vivo contemporaneamente solo con la fantasia. Maledizione... avrebbe dovuto restare a Londra altroché. Mentre quella donna si leccava le labbra, i pugni di Iceringer si strinsero, sempre più incandescenti, mentre il suo sguardo vacillava.
    Non posso permetterti di fare del male agli altri, anche se ne hai bisogno, mi dispiace... ma forse conosco qualcuno che...!
    Ma certo, Traesto! Lui aveva sicuramente un modo, lui poteva trovare una soluzione! Il suo fidato amico Traesto poteva aiutarla, ne era certo, e senza portarle via le creature! Era una soluzione perfetta e perfino la donna abbassò la guardia, forse persuasa dal ragazzo che finalmente aveva trovato una soluzione. Ma prima che potesse finire di parlare, eccola lanciarsi contro di lui totalmente a sorpresa. Le gambe atrofizzate dall'imbarazzo e l'indecisione inchiodarono il ragazzo a terra, impedendogli di spostarsi da quell'assedio. Le uniche che riuscirono a reagire furono le sue mani, che si lanciarono verso i polsi di Leben per poterli afferrare saldamente, così da impedirle di toccarlo direttamente. Erano incandescenti, la donna stessa poteva sentirle ribollire sulla sua pelle. Ciò che non riuscì ad evitare però, fu il bacio di Leben che portò di nuovo i loro corpi uno contro l'altro, e mentre gli strappava quel sensuale bacio, il corpo del ragazzo si serrava spontaneamente per via del pericolo, mettendo in contatto i seni e il ventre di Leben con i suoi addominali scolpiti e la verga diamantina che si era sollevata durante le sue provocazioni. Il pancione di Leben schiacciava quella verga imbarazzata, mentre il bacio caldissimo che si stavano scambiando confuse ancora di più Iceringer. Dapprima confuso, poi sentì la pulsione di ricambiare, poi però il morso lo fece rinsavire, costringendolo a gridare di dolore e scuotere il capo così da evitare di peggiorare il morso. Il labbro sanguinò e Iceringer piazzò sulla bocca di Leben la fronte, come a volerla respingere con una testata, ma riuscì solo a tirarla senza metterci violenza.
    Ti prego aspetta! Non deve finire così... non voglio farti del male!
    Mentre la supplicava, profondamente impaurito, le sue mani stringevano con forza i polsi di Leben, come se il suo corpo stesse reagendo in maniera spontanea, deciso a spezzarle le braccia mentre combatteva con la sua stessa volontà per trattenersi ed evitare di farle del male. Poteva respingerla con dei pugni violenti mentre scattava, ma significava colpire con forza quel ventre delicato e questo lui non poteva farlo...

    3xN9YFD

    [Satellizer Iceringer]


    [Status Fisico]: Labbro ferito, dolente.
    [Status Psicologico]: Spaventato, timoroso.
    [Potere]: [Livello 3]
    - Le Dark Weapon hanno una resistenza superiore all'acciaio, ma si nutrono della forza vitale di Iceringer, pertanto la sua riserva energetica massima è sempre dimezzata. (si calcola dopo aver sommato tutti i bonus)
    - Iceringer può permettere alle Dark Weapon di assimilare materiale organico in modo da surriscaldarsi e aumentare la loro potenza distruttiva tenendole sotto carica per 1 turno. Caricare una Dark Weapon significa aumentare del 50% la potenza del suo prossimo colpo, che ne scarica l'energia accumulata. Essendo un processo molto doloroso, durante la carica Iceringer non può rigenerare energia attraverso il Charge. Tuttavia, durante la carica le Weapon sono estremamente più resistenti del normali.
    - In questo livello è possibile entrare in Oppai Burst al massimo 2 volte, e sarà possibile ricaricare la riserva energetica solo al termine di questo stato, ma solo per una volta: questo significa che al termine del secondo Oppai Burst Iceringer sverrà portando l'energia a 0. L'ammontare di energia massima ricaricata diminuisce del 15% per ogni turno in cui è rimasto attivo l'Oppai Burst, durante il quale Iceringer non può subire nessun genere di malus, effetto negativo, punti ad accumulazione ed altri elementi nefasti per il suo corpo a patto che siano di livello pari o inferiore al 3. Verranno inoltre debellati tutti gli effetti di controllo, malus e simili che aveva subito fino a quel momento, anche punti ad accumulazione, marchi o segni del potere di altri combattenti. Le tecniche di Iceringer costano 0 punti energia ma non è possibile attivare più di 3 Arte Magica/Occulta per turno.
    [Energia]: 150/150
    [Tecniche]: -
    [Note]: -
    - Dark Weapon entrambe cariche.
    [Equipaggiamento]: -

     
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    Iceringer cominciava ad apparire un po' sciocco agli occhi di Leben. Anzi, avrebbe detto ingenuo, più che altro, come un bambino pieno di potenziale che aveva assoluto bisogno di essere educato al meglio. E a lei, seppur di solito amasse le menti molto più geniali, non dispiaceva affatto... anzi, era più che decisa a diventare la sua educatrice e già se lo figurava tra le sue amorevoli cure. Se avesse saputo che al contempo lui stesso stava pensando all'assurda eventualità di "educarla", si sarebbe messa a ridere fino a farsi scoppiare le corde vocali, probabilmente. Fatto stava che il loro bacio fu la cosa più eccitante, appagante e perversa che le fosse capitato di sperimentare da diverso tempo, non tanto per l'atto in sé (assolutamente innocuo in altri contesti), quanto più perché appena il suo sapore le sfiorò la lingua si impossessò completamente di ogni suo senso, come un'esplosione nucleare, che ironia. Bastò un assaggio, uno solo, perché i suoi occhi si illuminassero di colpo... e mentre il sangue le scivolava in gola, i suoi capelli iniziavano a infiammarsi, pronti a diventare un'unica fiamma di passione. Era solo un pezzetto di carne, una ferita assolutamente innocua e superficiale per lui, ma Leben si beò di quel piccolo boccone succoso e presto le sue sclere vennero
    completamente inghiottite dal nero pece, rendendo il suo sguardo molto meno umano e ben più inquietante. Quando lui si staccò, la sua espressione era estremamente colpita ed entusiasta, mentre la sua lingua svettava a leccarsi dalle labbra i rimasugli di quel liquido vermiglio pieno di energia e vita. Sì... SI! Era questo a mancarle! Quanto aveva aspettato per un pasto così? Quanto aveva atteso di assaggiare un sapore così ricco, corposo... umano? Troppo. Le sembrava un'eternità dall'ultima volta, la riconciliazione con Victor l'aveva portata forse a una soddisfazione e un'eccitazione altrettanto alta, ma quello... quello era qualcosa di superiore, qualcosa che solo un umano allenato fino a diventare un Dio in terra poteva darle. E lei voleva di più. Voleva ogni cosa. Per questo quando l'avesse vista staccarsi da lui per colpa (o merito) della sua "testata", Iceringer avrebbe trovato dinanzi a sé una reazione assolutamente esagerata, con un sorriso dai denti perfetti macchiati di sangue ma non per questo meno affilati. I capezzoli della zombie divennero così evidenti che sembravano volergli trafiggere i pettorali, gli umori gocciolarono letteralmente a terra e per due con i sensi così affinati come loro, quel rumore sembrò quasi rimbombare.
    Ahhh... tu sei... Nnnh... delizioso! E sì, forse hai ragione... Mimò un falso broncio, piegando il labbro inferiore, ancora umido di saliva e sporco di sangue, mettendolo in mostra. Mi sento trascurata, sola... ho un bisogno folle di essere toccata, sbattuta, presa...
    Quella presa salda e incandescente la eccitò non poco, Iceringer avrebbe potuto vedere che la stava lentamente marchiando a causa dell'incandescenza dei suoi guanti e della sua pelle pallida e delicata nella morte; erano segni superficiali, certo, ma per la zombie era un po' come se i suoi palmi fossero due perversi tizzoni ardenti e lei il bestiame che li stava accogliendo. Nella sua mente perversa si figurarono nuove scene del tutto prive di senso in un contesto come il loro, ma che bastarono per strapparle un gemito mentre l'odore della carne bruciata mista a sottili filamenti di fumo si innalzava fra loro. Era sempre divino vedere quel suo nuovo corpo maltrattato, il corpo di una donna che una volta Thresh aveva ammirato e bramato così tanto da conservarlo e donarlo a lei, per motivi che ancora l'erano sconosciuti ma che non le servivano per odiarla perversamente.
    Dici di non potermi aiutare... Asserisci che non devo far male a nessuno e che, di conto, non vuoi farmene tu... Iceringer poteva respingerla quanto voleva, poteva tenerle i polsi per tentare di allontanarla, ma lei opponeva comunque abbastanza resistenza da restargli incollata, almeno con i seni, e se non con i seni con quel pancione enorme che tanto sembrava inquietarlo, lo stesso pancione che sentendo la sua erezione assolutamente fuori luogo premervi sopra sembrò reagire, contorcersi, come se qualcosa al suo interno volesse squarciarlo per occuparsene personalmente. E Leben ci mise del suo: strusciandosi le cosce l'una contro l'altra come a tentare di quietare il proprio desiderio, creando un perverso rumore umido dato dagli umori che le lubrificavano le labbra vaginali, finché non aprì le gambe per poter infilare quanto poteva una gamba tra quelle di Iceringer, in una carezza accennata che sembrava avere scopi del tutto erotici, e ben meno pericolosi.
    Eppure lo sento, delizia... Sento che il tuo corpo mi desidera...
    La sua voce era roca, bassa e ansimante e lei protendeva il viso verso di lui ad ogni parola, come se volesse fargli sentire il suo respiro addosso o gli stesse sussurrando un segreto. L'alito di Leben sapeva di menta, sangue e, in qualche modo, sesso... un mix decisamente inquietante e strano che tuttavia poteva risultare letale, perché richiamava l'istinto, sapeva in qualche modo di violenza e sesso insieme, un po' come tutto di lei. E questo a giudicare dal suo sorriso, ella lo sapeva fin troppo bene.
    Sento l'ardore con cui mi stringi, perché intimamente vuoi farmi male, eccome... Vorresti rompermi le braccia, rendermi inerme, portarmi con te chissà dove infischiandotene di ciò che potrebbe accadere a me o alle mie creature...
    In realtà quella cantilena era solo un pretesto, qualcosa per nascondere ciò che in contemporanea accadeva sotto la corta gonna di Leben, sul suo pube: ella avrebbe infatti spalancato una bocca su esso, scostando la peluria curata, la carne pallida ed eccitata e gocciolando ancor più di umori, pronta per fare la propria mossa sperando che il suo viso, la sua espressività, fosse abbastanza per ipnotizzare Iceringer. Leben usava trucchetti da prestigiatrice, quasi: attirare l'attenzione dell'interlocutore su un particolare -in questo caso le sue labbra- per poter celare ai suoi occhi le scene pronte a svolgersi poco più in là. E la sua voce non si fermava, mai, le sue illazioni continuavano sperando di confonderlo ancora.
    O forse ancora vorresti usare la carne che sento fremere contro il mio pancione? Infilarla dentro le mie labbra e non lasciarmi più andare, nonostante io sia una creatura crudele che vuole mangiarti...
    Mentre ancora parlava, mentre ancora utilizzava i suoi trucchetti fissandolo negli occhi come se questi volessero inghiottirlo e non lasciarlo più andare, Leben si preparò a colpire. Avrebbe cercato di strusciare la coscia su di lui (nonché tutto il pancione sulla sua erezione, cercando di stimolarla), sulle sue gambe, più invitante possibile, tenendosi più aderente che poteva al suo bacino. Contava sulle proprie forme per distrarlo, non solo perché i suoi seni erano decisamente abnormi e gonfi di latte, tanto da stillarne un po' attraverso il vestito, ma anche e soprattutto perché se non fossero bastati quelli, il suo pancione avrebbe dovuto coprire la visuale sotto di lei. Desiderava creare un diversivo per nascondere ciò a cui era adibita la bocca spalancata sul suo bassoventre: creare un Pillar of Pain, che approfittando della -sperava- distrazione di Iceringer avrebbe sparato a tutta velocità verso la sua coscia destra, in diagonale dall'alto verso il basso e in una posizione che le avrebbe permesso di piantarsi al terreno alle sue spalle dopo essere penetrato dentro di lui. Evito volutamente un colpo a punti forse più efficaci a livello strategico ma sicuramente meno ideali per lei, non aveva intenzione di compromettere nulla di ciò che aveva sentito strusciandoglisi addosso, il suo voleva essere più un mero -ma doloroso- invito a lasciarla andare, che serviva come preambolo per il resto. Per quanto le piacesse la sua presa, non era ideale avere le mani occupate durante la caccia...



    [X]Scheda[X]

    [X]Status fisico[X]
    Molto MOLTO incinta

    [X] Status Psicologico [X]
    Affamata ed eccitata/Concentrata sulla preda.

    [X] Energia [X]
    143/150

    [X] Tecniche attivate questo turno [X]
    •Pillar of pain
    Quando questa tecnica viene attivata, Leben può scegliere un numero qualsiasi di bocche spalancate in quel momento per poterla attivare. Tutte le bocche scelte trasformeranno le loro lingue nei Pillar Of Pain e non potranno rigenerarne una fino a che il Pillar non verrà estratto dal corpo (le bocche grandi ne generano 3). I Pillar of Pain sono delle barre di materiale organico nere, più resistenti delle normali forme di Leben ma molto compatti. Hanno lo spessore di un dito e dopo che escono dal corpo possono risultare lunghi fino a 150 cm. Leben può sia estrarli a mano che "spararli" dalla loro attuale posizione, la potenza e l'efficacia non varierà, dipenderà sempre dalla sua forza di lancio. I pillar sono acuminati su entrambe le estremità, possono penetrare con estrema facilità la carne (anche la più resistente) e sono efficaci su piccole barriere da poco (come ad esempio scaglie o corazze poco resistenti). I Pillar non solo sono un grosso impedimento dato che incastrandosi nel corpo della vittima complicano immensamente i suoi movimenti, ma sono anche un'immane fonte di disturbo: il loro effetto di rendere il materiale che toccano meno resistente è di molto amplificato, inoltre sono estremamente dolorosi e persistenti, al punto che anche riuscire a danneggiare il pillar e continuare a combattere lascia qualche traccia per il resto del combattimento che oltre a risultare dolorosissimo permette a Leben di "fiutare" le vittime da lei marchiate in questo modo, così che nessuna abilità occultante possa inibire i suoi sensi. Se Leben non crea più di 2 pillar, il costo della tecnica è dimezzato.
    Costo: 10 (5 poiché il Pillar è solo 1)

    [X] Tecniche attive [X]
    ///

    [X] Note [X]
    -
    •Nox Assente
    •Beretta M92FS x2: Assenti
    •Caricatore per pistole (x4): Assenti

    [X] Potere [X] Attivato (Capelli accesi/Lame ritratte)
    - Leben può strappare la sua carne per generare fino a 6 bocche di dimensioni Piccole e fino a 3 di dimensioni Grandi sul corpo. Le bocche "Piccole" sono quelle di dimensioni variabili che possono essere aperte ad esempio sui palmi delle mani o sui seni. Le bocche "Grandi" solitamente hanno un minimo di 30 cm di grandezza e possono essere aperte in parti più ampie del corpo come lo stomaco o la schiena.
    - Quando Leben subisce una ferita media o almeno medio-lieve, potrà generare una bocca Piccola bonus oltre a quelle massime previste dal suo potere. Con un amputazione o una ferita grave che le apra uno squarcio nel corpo, guadagna una bocca Grande bonus oltre a quelle massime previste dal suo potere. Leben può attivare le sue tecniche quando questo avviene per potenziare la bocca bonus appena spalancatasi.
    - Le bocche Piccole di Leben possono estendere un tentacolo sottile quanto una lingua e lungo massimo 3 metri incapace di esercitare un'elevata forza se non istantanea, mentre hanno dei denti in grado di frantumare facilmente materiali superiori al ferro. Le bocche Grandi invece possono allungare tentacoli spessi come arti e lunghi fino a 5 metri in grado di esercitare la stessa forza di Leben, mentre hanno dei denti aguzzi in grado di frantumare facilmente materiali pari all'acciaio.
    - Quando una qualsiasi fonte del potere di Leben (denti, tentacoli, tecniche ecc) entra in contatto con un materiale organico o inorganico, il metabolismo che le compone fa in modo che il materiale colpito risulti molto meno resistente del normale. In questo modo il prossimo attacco o una presa prolungata risulteranno più efficaci.
    - La resistenza del materiale oscuro che corrompe la carne deforme e che compone le lingue è superiore al ferro.



    Edit 18:30. Sistemati errorini di battitura e aggiunta frase "E la sua voce non si fermava, mai, le sue illazioni continuavano sperando di confonderlo ancora".
    Edit del 01/04. Sistemato conteggio energia a causa di un errore, come scritto nella tecnica i punti spesi dovevano essere 5 e non 10, poiché il Pillar sparato era solo 1.


    Edited by .Bakemono - 1/4/2019, 12:31
     
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    Quando gli occhi di Leben si fecero neri, lo sguardo di Iceringer venne gettato in un profondo e spontaneo terrore. Quel ragazzo aveva affrontato davvero molti tipi di nemici, mostri molto brutti, creature folli, perfino un demone che era riuscito a mettere in discussione tutto di lui, Alexander era senz'altro l'avversario che più lo aveva turbato in vita sua, ma sia lui che Nyarlatoteph erano niente in confronto all'incubo che in quel momento il ragazzo aveva davanti. Leben non era semplicemente mostruosa, o folle, era l'incarnazione della paura stessa, forse anche più inquietante di Gil stesso, no anzi senz'altro più tenebrosa di quel folle! Per quanto il giovane vigilante si sforzasse di pensare che era un'infezione, un problema di ormoni o una maledizione, nel profondo del suo cuore sapeva di avere davanti qualcosa di assolutamente terrificante, e le gambe quasi tremavano. Si sentiva come un bambino che ha timore di guardare sotto al letto per paura di trovare un mostro, la differenza era che... il mostro se ne stava lì davanti a lui a leccarsi le labbra. Spalancò la bocca e perse un battito quando ripensò a quel profondo terrore provato quando Rachel lo aveva stretto in quella morsa letale, era finita per lui in quel momento, solo Vega era riuscito a salvarlo in tempo. E ora, quella sensazione... di nuovo. Era davvero diventato così debole dopo quel trauma? No, non poteva permetterselo. Strinse i denti e mandato giù un amaro rospo di terrore, cercò di farsi coraggio... non poteva più tirarsi indietro oramai. Respirò profondamente mentre la vedeva sorridere, dicendogli che voleva farsi sbattere come se fosse una mera pulsione sessuale, ignorando del tutto il fatto che potessero esserci anche sentimenti coinvolti. Un giovane sé stesso avrebbe visto quello come lo scenario di un hentai inquietante, ma in quel momento Iceringer riusciva a cogliere perfettamente il pericolo che rappresentava quella donna. Per sé... e per tutti. Tentava di respingerla ma le loro forze erano equivalenti, lei riusciva a tenergli testa schiacciandogli contro quel seno gigantesco e morbido che lo pungeva con dei capezzoli turgidi come mai visti prima d'ora, come se non bastasse stava perdendo il controllo delle Dark Weapon per la paura che inevitabilmente bruciavano la pelle di Leben provocandole chiare ustioni. Non voleva farle del male, ma quel confronto lo stava mettendo sotto uno stress inimmaginabile. Come se non bastasse il suo pancione si strusciava con la sua erezione e lei si sfregava come a volersi avvicinare, piazzandosi tra le sue carni avvicinandosi sempre di più. La mente del ragazzo si stava sciogliendo, aveva sempre considerato stupide le mosche che si lasciavano divorare dalle piante carnivore, ora invece lui stesso era vittima di quella morsa tanto erotica quanto letale e riusciva a capirle perfettamente.
    N-non è vero... non farei mai del male a qualcuno solo per istinto... io... io voglio proteggere le persone...
    Le immagini che evocava nella sua mente erano disturbanti, disgustose, gli portavano nausea e gli facevano pensare all'uso terribile che poteva fare del suo potere solo volendolo. Ma questo non poteva di certo corromperlo, l'animo del ragazzo era troppo puro e buono, quindi quei pensieri non facevano altro che distrarlo e farlo star male. Era totalmente distratto dai suoi odori, dai suoi suoni e dalla sua voce, le labbra erano come magnetiche per lui e non riusciva a respingerla, non senza usare il suo potere. E ogni volta che le Dark Weapon si incendiavano pronte per colpire, lui si tratteneva nella speranza di non ferirla, perché qualsiasi danno poteva mettere fine alla vita delle creature dentro di lei e questo non sarebbe stato capace di sopportarlo.
    Io voglio solo aiutarti... non voglio farti del male... ti prego... queste armi sono fatte per proteggere la gente, non per fargli del male!
    Voleva davvero che quell'incubo smettesse in qualche modo, invece era appena iniziato. Bastò distrarsi per un solo istante e quella donna mostruosa non esitò a sparargli un enorme chiodo contro la coscia, Iceringer ebbe solo il tempo di provare dolore ed istintivamente strinse i pugni sulle sue braccia, ritrovandosi a spingere con forza per poterla allontanare da sé lasciandosi aiutare dallo Swerve: la tecnica di disingaggio di Iceringer che venne sfogata dal pugno sinistro, provocando un getto di calore sufficientemente potente per potergli permettere di scattare all'indietro anche con la gamba ferita. Il volto del ragazzo si deformò in un'espressione di immenso dolore, quel palo era davvero dolorosissimo e sentiva il bisogno di staccarselo dal corpo. Non si allontanò molto, solo un paio di metri, durante la quale afferrò il palmo con la mano libera e una volta con i piedi a terra usò anche la sinistra per impugnarlo dall'altro lato: la destra era davanti alla coscia, la sinistra dietro, passando in mezzo alle gambe, così da poter piegare il chiodo più o meno al suo centro per poterlo spezzare e toglierselo da dentro la carne, per quanto doloroso fosse. Leben lo avrebbe visto sforzarsi immensamente e dolorosamente nell'eseguire quello sforzo, evitabile forse da un singolo colpo ben assestato su di lei per farle esplodere quelle membra che sembravano piuttosto fragili, ma Iceringer non era capace di qualcosa del genere, così mentre la sua coscia sanguinava, lui restava con i pugni serrati davanti a lei, dolente e ancora timoroso, ma con uno sguardo colmo di coraggio e determinazione.
    Ti prego fermati! Se fai così non riesco ad aiutarti! Non capisci?! Se combattiamo rischio di farti del male, sei gravida potrebbe succedere qualcosa di orribile! Non pensi alle tue piccole?! Lascia che ti aiuti... hai bisogno di una mano, ho capito! Io posso dartela... ma ti prego, smettiamo di combattere!
    Cercò di accennare un sorriso, il suo volto era ancora sconvolto e dolente, ma si sforzava di sorridere per infonderle fiducia. Altre volte, anche se ferito gravemente, aveva sorriso alle vittime di una tragedia per poterle scaldare un pochino. Forse anche lei aveva solo bisogno di un pò di affetto.

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    [Satellizer Iceringer]


    [Status Fisico]: Labbro ferito, dolente, coscia penetrata a metà della sua lunghezza, ferita media con un sanguinamento costante.
    [Status Psicologico]: Spaventato, timoroso.
    [Potere]: [Livello 3]
    - Le Dark Weapon hanno una resistenza superiore all'acciaio, ma si nutrono della forza vitale di Iceringer, pertanto la sua riserva energetica massima è sempre dimezzata. (si calcola dopo aver sommato tutti i bonus)
    - Iceringer può permettere alle Dark Weapon di assimilare materiale organico in modo da surriscaldarsi e aumentare la loro potenza distruttiva tenendole sotto carica per 1 turno. Caricare una Dark Weapon significa aumentare del 50% la potenza del suo prossimo colpo, che ne scarica l'energia accumulata. Essendo un processo molto doloroso, durante la carica Iceringer non può rigenerare energia attraverso il Charge. Tuttavia, durante la carica le Weapon sono estremamente più resistenti del normali.
    - In questo livello è possibile entrare in Oppai Burst al massimo 2 volte, e sarà possibile ricaricare la riserva energetica solo al termine di questo stato, ma solo per una volta: questo significa che al termine del secondo Oppai Burst Iceringer sverrà portando l'energia a 0. L'ammontare di energia massima ricaricata diminuisce del 15% per ogni turno in cui è rimasto attivo l'Oppai Burst, durante il quale Iceringer non può subire nessun genere di malus, effetto negativo, punti ad accumulazione ed altri elementi nefasti per il suo corpo a patto che siano di livello pari o inferiore al 3. Verranno inoltre debellati tutti gli effetti di controllo, malus e simili che aveva subito fino a quel momento, anche punti ad accumulazione, marchi o segni del potere di altri combattenti. Le tecniche di Iceringer costano 0 punti energia ma non è possibile attivare più di 3 Arte Magica/Occulta per turno.
    [Energia]: 145/150
    [Tecniche]: Swerve
    Questa tecnica consente ad Iceringer di rilasciare uno sfogo di energia da una delle sue Dark Weapon mentre sono caricate col suo sangue, non particolarmente dannosa o pericolosa, ma che genera una spinta nella direzione opposta al pugno. Mentre la tecnica viene attivata, le Dark Weapon forzano i muscoli come se fossero delle molle elastiche, cosa piuttosto dolorosa non solo da subire ma anche da vedere, senza però infliggere danni al fisico del ragazzo. La spinta consente sostanzialmente di effettuare uno scatto nella direzione opposta allo sfogo, che otterrà un bonus sulla portata pari alla metà del bonus sulla forza che aveva accumulato l'arto quando libera l'esplosione. Questa tecnica pur non essendo dannosa o pericolosa è estremamente versatile dato che consente ad Iceringer non solo di riposizionarsi al meglio sia a terra che a mezz'aria ma di farlo anche in maniera improvvisa. A mezz'aria, la distanza massima percorribile è ulteriormente dimezzata. Se questa tecnica viene attivata durante l'Oppai Burst, il bonus assimilato non è la metà ma è pieno, quindi lo stesso ottenuto dal bonus sulla forza, e l'utilizzo di questa tecnica a mezz'aria non vede la distanza massima dello scatto diminuita.
    Costo: 5
    [Note]: -
    - Dark Weapon SX scaricata dallo Swerve.
    - Dark Weapon DX carica.
    [Equipaggiamento]: -

     
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    Alla vista di quel sorriso, la zombie si ritrovò per un momento spaesata, ma anche piacevolmente colpita. Quel ragazzo si stava dimostrando molto più meritevole d'attenzione di quanto i racconti di Thresh le avessero fatto supporre, specie perché per una come lei... la sua reazione -tolto l'ovvio terrore- era davvero inconsueta, rarissima e per questo incredibilmente speciale. Leben inclinò il capo verso destra, in modo molto inquietante, con gli occhi ferini sbarrati e il collo quasi piegato su se stesso, come avrebbe fatto effettivamente un rapace, solo che nell'effettivo dinanzi a Iceringer c'era una donna assolutamente innaturale, con le cui pupille vermiglio che sembravano in procinto di essere inghiottite dal catrame in qualsiasi momento. Per una volta, una rarissima volta, Leben si trovò completamente spaesata dinanzi a qualcuno, sorpresa e incapace di comprendere pienamente la sua reazione. Perché per lei qualcuno privo di spirito di sopravvivenza non poteva semplicemente esistere. Dunque Thresh diceva il vero nell'asserire che l'animo di quel ragazzo fosse completamente puro e incorruttibile? Non c'era davvero spazio alcuno, nel suo essere, per una speranza di corruzione? Lei non lo credeva. La zombie aveva sempre visto il mondo come una terra appartenente alle bestie, dove non importa quanto puoi essere umano, kaiju, drago o mezzo-morto, un lato di te apparterrà sempre e comunque a quello bestiale, indipendentemente da ciò che pensi di conoscere di te stesso. Possibile che Iceringer avesse raggiunto quella forza senza conoscere questa regola insindacabile? O forse stava solo mentendo a lei... e a se stesso? Doveva essere ancor più sincera?
    Tu pensi che... Il gufo si fermi davanti al ratto solo perché questi ha paura?
    Tornò dritta mentre lo incalzava con parole crude ma serissime nonostante si leccasse le labbra continuamente, come se potesse saggiare il suo sapore semplicemente dal Pillar che lo aveva ferito.
    Pensi che... Basti supplicare, piangere o sorridere, per far desistere mamma orsa da proteggere i propri cuccioli?
    Man mano che parlava cresceva l'euforia, l'adrenalina riprendeva a circolare in quel corpo che aveva conosciuto la morte e l'aveva abbracciata completamente, ora rinato e ironicamente fonte di nuova vita, che però lui avrebbe potuto spezzare. E se era questo a fargli così tanta paura... se era questo a tormentarlo e inumidire quegli occhi rossi... allora lei lo avrebbe spinto al di sopra di essa. L'idea la faceva bagnare come mai prima di allora. Dunque Leben riaprì il suo sorriso, quello largo, a denti scoperti, con gli occhi spiritati dalla felicità. Non lo capiva, e per questo il suo interesse crebbe.
    Io... Non capisco. E questo, credimi, è un lieto evento per me. Ti prego, dunque... Spiegami... Hai un potere immenso, lo sento. Lo sto assaporando. Quindi perché... Hai così tanta paura di ferirmi? Vuoi continuare a proteggere il mondo, a vegliare sui tuoi cari? Vuoi evitare che io ti divori? Allora saprai anche che devi combattere. Come io so che questa scintillante armatura di buoni propositi che ti sei forzatamente cucito addosso crollerà davanti a me, sporca del mio stesso sangue... e l'idea mi sta molto bene, credimi. Anzi... mi eccita da impazzire.
    A quel punto con un gesto fulmineo Leben approfittò della sua presa di distanze per squarciarsi senza complimenti l'abito, sfoderando e allungando i suoi artigli, lunghi 30 cm e degni di sciabole da combattimento, che si portarono dietro non solo la stoffa ma anche un po' della sua carne, graffiandola superficialmente senza alcun ritegno per la propria incolumità. Voleva che lui capisse con chi aveva a che fare, che vedesse. A quel punto i brandelli delle sue vesti caddero a terra in coriandoli, nulla si salvò: né l'impermeabile, né l'intimo di fortuna, né le calze, prontamente divorate dall'oscurità della sua carapace, tuttavia fu tutto graduale, Leben infatti lasciò che l'oscurità l'avvolgesse a pezzi in modo che per pochi istanti, prima della sua carapace, egli potesse vedere il suo corpo nudo avvolto solo da quel completo intimo osceno. La sua chioma, grazie al sangue carpito dai Pillar, ormai era completamente accesa, un'unica fiamma capace solo di consumare e divorare ciò che vi veniva a contatto. Il suo fisico, una volta aggraziato, ora appariva provato dalla gravidanza, ma non per questo meno invitante, anche se in modo diverso: i seni semplicemente esagerati vantavano due capezzoli dalle areole enormi, mentre il pancione... beh, era una visione in parte inquietante, che tuttavia non poteva nascondere quella vena istintiva, naturale, che richiamava alla lussuria e all'accoppiamento, era inevitabile. Forse anche per lui?
    Avanti... levati la maschera che cerchi di propinarmi, albino. Pronunciò quelle parole riferendosi a ben altro tipo di maschera, non quella che copriva i suoi lineamenti, ma quella che ella pensava nascondesse la sua anima. Perché le sarebbe piaciuto come non mai smembrarlo da capo a piedi e guardare dentro di lui... spolparlo non solo nella carne, ma nella sua essenza più profonda. Quel ragazzo in brevissimo tempo era diventato la preda più succulenta che le fosse mai capitata dopo Victor, e questo era un evento che non poteva assolutamente aspettare. Il ghigno si allargava con quei pensieri e più ella guardava il suo interlocutore, più sentiva di aver bisogno di quell'incontro. Non solo lei, ma anche le creaturine che si muovevano irrequiete nel suo pancione.
    Dici che non mi faresti male... eppure persino tu, messo alle strette, reagiresti come un animale all'angolo. Questi non ne sono forse la prova?
    Sollevò i polsi pallidi ustionati, marchiati dalle sue dita, ferite che le sarebbero rimaste a lungo sulla pelle, deturpandola e facendola ansimare... ma lui non poteva sapere quanto le piacessero, e per questo ai suoi occhi mostrò un'espressione sorridente ma risentita, dove gli occhi gli dicevano chiaramente, più delle sue stesse parole "Sei un bugiardo". Dopo aver mostrato ciò che lui le aveva fatto, l'attenzione di Iceringer si sarebbe potuta spostare altrove, se non fosse stato cieco, più precisamente sulla sua pancia che, proseguendo a muoversi di tanto in tanto per colpa delle sue figlie, avrebbe spalancato un'enorme bocca in verticale, uno squarcio di circa 40 cm che l'avrebbe attraversata fin quasi a dividerla a metà, lasciando che dal suo interno, nascoste per la maggior dall'oscurità, si intravedessero forme infantili. Quattro braccia in miniatura, molto piccole ma più grandi di quanto si sarebbe potuto aspettare da dei neonati veri e propri, si tesero verso Iceringer con i palmi rivolti verso le sue mani, quasi volessero richiamarle a loro. E mentre i suoi occhi fossero stati catturati da quella visione, ella avrebbe ripreso a parlare. Leben poteva mostrargli un mondo diverso. Qualcosa di così perverso e intenso che, era sicura, uno come lui non avrebbe mai neppure lontanamente immaginato. Anche se doveva ammettere di peccare di presunzione, in tal senso... magari aveva già conosciuto l'Inferno... semplicemente non aveva conosciuto il suo.
    Quindi basta bugie... Perché adesso io cercherò di mangiarti, e se non ti difenderai verrai divorato... Perché è così che funziona la natura, è così che funzioniamo noi. O forse, ancora, scoprirai che questo mondo è troppo noioso per restarci, e io posso mostrartene uno infinitamente migliore... Dopodiché abbassò la voce, sussurrando quasi tra sé la formula di una tecnica della Goetia, cercando di non farsi sentire ma muovendo le labbra rosse nel suo solito modo lento, con la lingua a scandire le sillabe in modo sensuale ma ferino. Madzilodarp.
    La sua poteva sembrare una mera minaccia di morte, ma come sempre Leben parlava per doppi sensi che poteva capire solo lei. Iceringer sarebbe rimasto sorpreso di conoscere davvero il suo mondo, e mentre Echidna sfondava il terreno per attaccarlo, ella immaginò una fantasia alternativa dove il Labirinto avrebbe accolto ed educato quell'animo candido, tra le sue braccia oscure... tingendolo completamente di nero. La creatura sarebbe stata evocata dentro il terreno, Iceringer era ancora nel raggio d'azione di Leben essendosi spostato di pochi metri, circa 3, e la creatura avrebbe smosso il cemento alle sue spalle per fuoriuscire da esso esattamente dietro di lui, a circa 2 metri, ma solo fino alla vita, usando immediatamente le sue temibili 4 fruste per provare ad attaccarlo sotto e dietro di lui: due fruste miravano ad affondare nella sua carne, una ad aggravare la ferita lasciata dal Pillar, l'altra a rispecchiarla nella gamba buona che gli era rimasta, mentre altre due miravano alle sue spalle, poco sotto i trapezi, in modo da non impedirgli del tutto di muoversi e da non compromettere la mani ma, se lo avessero preso, trasformarlo in una sorta di marionetta in suo volere. Quell'attacco sarebbe stato in effetti facile da prevedere visto il casino dato da una simile creatura ingombrante, se non fosse che l'Echidna era un semplice pretesto per distrarlo, perché in contemporanea anche davanti a lui sarebbe partito un attacco, proprio mentre si liberava del Pillar: altri 3 che sarebbero usciti dalla bocca spalancata dove quelle braccine sporche di sangue nero si agitavano verso di lui. Sembrava quasi che dei teneri gorgoglii uscissero da quella carne e lo richiamassero, pronunciando in coro il suo nome. I Pillar in questo caso si sarebbero diretti rispettivamente in tre diverse direzioni: uno, il principale, puntava alle sue spalle, precisamente Echidna, sullo stomaco in modo da non darle poi troppi problemi che in risposta sembrò quasi gemere di piacere, evitando qualsivoglia punto che potesse metterla davvero in difficoltà, gli altri due invece ai lati di Iceringer, in modo che se si fosse spostato per evitare l'attacco alle sue spalle, essi avrebbero potuto colpirlo di striscio o meno al corpo, mirando più precisamente alle sue gambe. In effetti, Leben non mirava a ucciderlo, era chiarissimo. No... il suo piano era minargli i movimenti in modo da averlo inerme, tutto per sé...
    Fammi vedere... Lasciati andare, avanti... Scoprirò fino a che punto sia puro, l'animo candido che ostenti!




    [X]Scheda[X]

    [X]Status fisico[X]
    Molto MOLTO incinta
    -Ustioni di secondo grado sui polsi; estese per diversi centimetri.

    [X] Status Psicologico [X]
    Completamente Rapita e concentrata sulla preda.

    [X] Energia [X]
    108/150

    [X] Tecniche attivate questo turno [X]
    •Pillar of pain
    Quando questa tecnica viene attivata, Leben può scegliere un numero qualsiasi di bocche spalancate in quel momento per poterla attivare. Tutte le bocche scelte trasformeranno le loro lingue nei Pillar Of Pain e non potranno rigenerarne una fino a che il Pillar non verrà estratto dal corpo (le bocche grandi ne generano 3). I Pillar of Pain sono delle barre di materiale organico nere, più resistenti delle normali forme di Leben ma molto compatti. Hanno lo spessore di un dito e dopo che escono dal corpo possono risultare lunghi fino a 150 cm. Leben può sia estrarli a mano che "spararli" dalla loro attuale posizione, la potenza e l'efficacia non varierà, dipenderà sempre dalla sua forza di lancio. I pillar sono acuminati su entrambe le estremità, possono penetrare con estrema facilità la carne (anche la più resistente) e sono efficaci su piccole barriere da poco (come ad esempio scaglie o corazze poco resistenti). I Pillar non solo sono un grosso impedimento dato che incastrandosi nel corpo della vittima complicano immensamente i suoi movimenti, ma sono anche un'immane fonte di disturbo: il loro effetto di rendere il materiale che toccano meno resistente è di molto amplificato, inoltre sono estremamente dolorosi e persistenti, al punto che anche riuscire a danneggiare il pillar e continuare a combattere lascia qualche traccia per il resto del combattimento che oltre a risultare dolorosissimo permette a Leben di "fiutare" le vittime da lei marchiate in questo modo, così che nessuna abilità occultante possa inibire i suoi sensi. Se Leben non crea più di 2 pillar, il costo della tecnica è dimezzato.
    Costo: 10

    Goetia #23: Echidna
    Formula: Madzilodarp
    Le Echidna sono demoni estremamente potenti e pericolose, principalmente per la loro fama di viziose mangiatrici di uomini e secondo per la loro incredibile ferocia in battaglia. Si narra che sia nata proprio come predatrice umana, in quanto la natura non risulta capace di difendersi da sola dalle crudeltà delle persone, pertanto il risentimento stesso dell'essenza terrestre ha dato vita a questa creatura che ama alla follia nutrirsi di esseri umani. Si presenta come un'affascinante e formosa donna dalle fattezze molto simili ad una pianta, i suoi capelli infatti non sono altro che particolari radici, mentre la lingua ha una forma che ricorda un bocciolo dischiuso, in grado di chiudersi in maniera molto normale oppure spalancarsi (probabilmente con lo scopo di nutrirsi). Il corpo mantiene fattezze "umanoidi" fino all'inizio delle cosce, dove invece di trovare un paio di gambe c'è una grossa pianta carnivora che si dischiude come un bocciolo, ma che richiudendosi forma la grossa testa di una creatura simile all'unione di un serpente e di un drago. Questa parte superiore può avvolgere totalmente Echidna e nonostante questo ha ancora molto spazio per altre persone, dato che la bocca è grande complessivamente 3 metri ed Echidna è alta semplicemente due (è molto più grande di una persona normale, per questo è così alta nonostante le manchino buona parte delle gambe). Nella bocca pertanto c'è spazio per almeno altre due persone. Echidna ha una forza uguale a quella dell'evocatore, ma la stretta delle sue fauci (equamente divise in 4 parti) ha un bonus su tale forza del 100%. Oltre al bocciolo carnivoro che avvolge Echidna, c'è una lunghissima coda di circa 10 metri che le serve per muoversi sotto terra: infatti può scavare dentro materiali molto resistenti come roccia o cemento muovendosi a spirale come una trivella e muovendo la coda come se fosse un serpente. Sotto terra la sua velocità è pari a quella dell'evocatore, può arrivare ad una profondità di 10 metri e può percepire tutto quello che c'è sopra di lei entro un arco di 15 metri anche se non ne ha visione. Può essere controllata fino ad una distanza massima di 25 metri ed evocata fino a 5 metri di distanza dall'evocatore, anche sotto terra per potenti attacchi a sorpresa. Quando sporge dal terreno dalla vita in su, può dividere la coda in 4 estremità per farle uscire dal terreno e usarle come fruste, queste possono sollevarsi da terra ad una distanza massima di 5 metri da lei, e allungarsi fino a 10 metri. Sulle punte, le code hanno delle lame affilate molto resistenti, lunghe circa 1,60 cm. La coda si può dividere anche se Echidna non è sotto terra, in quel caso fungono da gambe, quattro in totale, che le consentono di muoversi a terra camminando in maniera goffa e pertanto rinunciando al 50% della sua velocità. Echidna può spiccare potenti balzi quando risale dal terreno, arrivando fino a 15 metri d'altezza prima di tornare giù. La sua carapace esterna, comprese le piante che ha al posto dei capelli, sono resistenti e affilati quasi quanto l'acciaio. Sfruttando una grande destrezza, Echidna può usare i capelli come fruste o gigantesche lame muovendo la testa, agendo entro un arco massimo di 2 metri da lei. Perfette per scoraggiare nemici troppo imprudenti. Quando più persone recitano la formula, la resistenza di Echidna supera l'acciaio e si muove al 50% più velocemente dell'utilizzatore sotto terra. Echidna può restare in campo un massimo di 3 turni, al termine della quale (o alla sua distruzione) lascerà nel punto in cui è scomparsa un "seme energetico" simile ad un frutto violaceo luminoso avvolto da dei rovi, fruibile solo per i membri del patto Violento. Le armi e in questo caso anche il seme, sono molto affini a chi usa l'arte della Goetia, chi non fa parte del patto della Goetia quando prova a raccoglierle, subirà al contatto delle lesioni da usura, simile ad una ustione da oscurità. L'utilizzatore potrà portare questo seme sul proprio petto per ottenere un'armatura di carapace identica alla consistenza di Echidna, che non ostacola in alcun modo i suoi movimenti e la protegge per molto tempo. A differenza delle altre armi diaboliche questa non ha una durata massima ed è molto resistente, tuttavia danneggiando significativamente il seme l'armatura verrò distrutta senza troppi problemi, poiché quel seme non è assolutamente resistente come l'armatura, ma simile ad un organo. E' possibile chiamare in campo solamente una Echidna contemporaneamente.
    Costo: 25 +3 di mantenimento

    [X] Tecniche attive [X]
    ///

    [X] Note [X]
    -
    •Nox Assente
    •Beretta M92FS x2: Assenti
    •Caricatore per pistole (x4): Assenti

    [X] Potere [X] Attivato (Capelli accesi/Lame ritratte)
    - Leben può strappare la sua carne per generare fino a 6 bocche di dimensioni Piccole e fino a 3 di dimensioni Grandi sul corpo. Le bocche "Piccole" sono quelle di dimensioni variabili che possono essere aperte ad esempio sui palmi delle mani o sui seni. Le bocche "Grandi" solitamente hanno un minimo di 30 cm di grandezza e possono essere aperte in parti più ampie del corpo come lo stomaco o la schiena.
    - Quando Leben subisce una ferita media o almeno medio-lieve, potrà generare una bocca Piccola bonus oltre a quelle massime previste dal suo potere. Con un amputazione o una ferita grave che le apra uno squarcio nel corpo, guadagna una bocca Grande bonus oltre a quelle massime previste dal suo potere. Leben può attivare le sue tecniche quando questo avviene per potenziare la bocca bonus appena spalancatasi.
    - Le bocche Piccole di Leben possono estendere un tentacolo sottile quanto una lingua e lungo massimo 3 metri incapace di esercitare un'elevata forza se non istantanea, mentre hanno dei denti in grado di frantumare facilmente materiali superiori al ferro. Le bocche Grandi invece possono allungare tentacoli spessi come arti e lunghi fino a 5 metri in grado di esercitare la stessa forza di Leben, mentre hanno dei denti aguzzi in grado di frantumare facilmente materiali pari all'acciaio.
    - Quando una qualsiasi fonte del potere di Leben (denti, tentacoli, tecniche ecc) entra in contatto con un materiale organico o inorganico, il metabolismo che le compone fa in modo che il materiale colpito risulti molto meno resistente del normale. In questo modo il prossimo attacco o una presa prolungata risulteranno più efficaci.
    - La resistenza del materiale oscuro che corrompe la carne deforme e che compone le lingue è superiore al ferro.



    Edit. Modificato su richiesta di Doom. Leben aveva pronunciato il nome di Iceringer e mi ha chiesto di togliere quella parte.
    Edit del 01/04. Modificata l'energia dopo la correzione in questo post, aggiornato il conteggio con la cifra giusta.


    Edited by .Bakemono - 1/4/2019, 12:36
     
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    Il suo sorriso ottenne l'effetto opposto a quello sperato, tant'è che il ragazzo lo fece sparire quasi subito, non volontariamente ma perché iniziava ad essere davvero difficile immaginare cosa potesse fare quella donna imprevedibile. Lo aveva baciato, molestato, morso e attaccato senza mai lasciarsi cogliere impreparata, per Iceringer era un vero e proprio enigma e questo non faceva altro che alimentare il suo terrore, era davvero difficile restare positivi in una simile situazione ma non per questo avrebbe rinunciato. Lui non avrebbe MAI rinunciato. la ritrovò a fare paragoni con gli animali, ma per Iceringer non avevano assolutamente senso, era ovvio che li faceva perché la sua mente doveva oramai risultare instabile, altrimenti non avrebbe mai paragonato la mente di un animale notturno a quella che aveva composto le sinfonie più belle degli artisti classici e non solo. Era davvero questo che doveva fare? Considerarla un'animale? No, quella stessa idea era un controsenso, altrimenti non avrebbe perso tempo a parlare e cercare di far valere le proprie argomentazioni, lo avrebbe attaccato e basta! Ecco cosa avrebbe fatto un animale. Iceringer lo sapeva e fermo di quella posizione non cedette, ma d'altro canto non era così stupido da pensare di poter far valere una simile posizione a quel punto, quindi rimase in silenzio preferendo stavolta concentrarsi per evitare un altro colpo a tradimento, piuttosto che rispondere a quella prima provocazione. Leben si aspettava forse una spiegazione per quel gesto, ma per Iceringer provare speranza e cercare di difendere tutti era naturale come respirare. Non era una questione di imporsi sul suo pensiero oppure considerarlo giusto o sbagliato, era la via che aveva scelto e niente poteva farlo desistere. La vide trasformarsi e serrò labbra e denti ben consapevole che il peggio doveva ancora arrivare, quella donna emanava una pressione energetica non da poco, forse l'aveva sottovalutata limitandosi a pensare che fosse solo una mamma sconvolta e in piena tempesta ormonale, ma questo non cambiava i fatti: dentro il suo ventre c'era vita preziosa e un solo pugno poteva fare la differenza. Quella differenza era il cuore di Iceringer. Si preparò a risponderle, serrando i pugni pronto a contrattaccare, ma proprio in quel momento Leben gli mostrò una mostruosità davvero inaspettato che accese in lui sensazioni molto contrastanti: gli occhi di Iceringer si sgranarono nel vedere quelle fauci che si aprivano e i corpi delle piccole che si allungavano come se volessero chiamarlo a sé, se per un istante aveva pensato che quel pancione fosse solo un inganno adesso invece le sue gambe tremavano e gli occhi diventavano lucidi al solo pensiero di poter far del male a della vita, per quanto mostruosa, che ancora doveva nascere. Come se non bastasse, quel richiamo oscuro ebbe uno strano effetto sul suo corpo, come se stesse rispondendo a quel richiamo, come se Leben fosse ancora su di lui, pelle contro pelle, dandogli la possibilità di sfregarsi dentro quella cavità per sentire ancora la morbidezza della sua carne e lasciare che anche le piccole lo toccassero, qualcosa di mostruosamente perverso che minacciò seriamente di far vacillare la mente del ragazzo, ma per fortuna la sua mente di guerriero non era ancora spezzata. Appena percepì la creatura materializzarsi sotto di lui, pronta ad attaccarlo alle spalle, reagì di puro istinto. Strinse il pugno destro, caricandolo dell'energia necessaria per attivare l'Annihilator, così che il braccio si gonfiasse pronto a scagliare un devastante attacco energetico sfruttando la carica che aveva nell'arto. Appena la creatura balzò fuori dal terreno, Iceringer la incalzò ricoprendo il braccio di fiamme con la tecnica Inferno Overdrive, cosa che avrebbe aggiunto al grosso colpo diretto anche un effetto fiammeggiante, perfetto per investire non solo lei ma anche i suoi tentacoli. Iceringer non sapeva cosa si sarebbe trovato davanti, quindi decise di utilizzare anche l'Ignition così che al primo colpo ne sarebbe susseguito immediatamente un altro, una doppia scarica diretta di potenza incandescente devastante che avrebbe distrutto qualsiasi cosa fosse uscita dal terreno senza la minima difficoltà. Un assaggio di quello che poteva realmente fare Iceringer e che di sicuro Leben avrebbe potuto cogliere col dovuto timore. Ecco cosa intendeva lui con un "singolo pugno". Ovviamente, avendo dedicato ogni sua energia ed attenzione ad Echidna, completamente annichilita ancor prima di entrare in campo, questo gli impedì di preoccuparsi per il chiodo che lo stava per colpire alle spalle, ritrovandosi con quel grosso affare doloroso nello stomaco che gli passava la schiena da parte a parte, fortunatamente ignorando organi vitali passando però attraverso le sue budella. Il dolore fu lancinante, era da molto tempo che non subiva un danno del genere e per un istante le sue fiamme si spensero, così come la sua energia, per un istante sembrò crollare a terra in ginocchio ma anche piegandosi su sé stesso, rimase fermo, in piedi. Afferrò il palo e, ancora una volta, iniziò a sforzarsi di spezzarlo come aveva fatto prima, dando le spalle a Leben.
    Ti sbagli... io non ho paura, non sono alle strette! Tutti dovrebbero soppesare un singolo pugno come se fosse una carneficina, perfino tu con un singolo pugno potresti perdere molto di più di quello che cerchi di ottenere con la violenza! E io lo so... ecco la differenza tra noi due! La mia fame... io so come usarla a fin di bene!
    Ovviamente, la sua di fame era la necessità di colpirla, di difendersi, di infliggere un colpo abbastanza potente da metterla fuori gioco e salvarsi la vita. Ma se anche solo uno di quei colpi rischiava di privarla della vita che portava in grembo allora non ne sarebbe mai valsa la pena, MAI. Avere salva la propria vita in cambio della vita di qualcun altro era un baratto che il ragazzo non era disposto a fare. Avrebbe trovato una soluzione per salvare tutti, come sempre, con tutte le sue forze, fino allo sfinimento! Si voltò di colpo, col preciso scopo di spezzare il chiodo e liberarsene, sfoggiando uno sguardo affaticato per via del dolore e della grande mole di energia consumata in una singola volta, ma era risoluto e nei suoi occhi non c'era traccia di esitazione. Paura, si, confusione certo, ma non avrebbe esitato per questo. strinse i pugni e li sollevò verso quella donna.
    Non sono disposto a barattare la vita di qualcuno per salvare la mia! Combatterò a modo mio, non m'importa cosa dici! Se sei davvero una bestia, smettila di parlare e dimostralo, altrimenti inizia ad ascoltarmi: non voglio fare del male alle bambine che porti in grembo e non lo farò mai!
    Era cambiato un pò il suo tono, anzi aveva detto chiaramente che non voleva fare male a loro, non a lei che invece lo stava attaccando. Iceringer sapeva bene che la vita di un supereroe non era facile, non era preoccupato infatti di fare del male ai criminali, conosceva modi per non ucciderli e mettelri comunque fuori gioco, Leben non faceva eccezione. L'unico vero problema a quel punto erano le sue figli, una gravidanza non è mai una cosa semplice e il povero Iceringer non poteva di certo immaginare che quella non morta fosse in realtà impossibile da uccidere e il suo metabolismo fosse esageratamente capace di subire qualsiasi danno senza abortire. Ma a lui non interessava di certo la logica, quello che voleva era proteggere quelle bambine e ci sarebbe riuscito ad ogni costo. Le mani si strinsero e riprese a caricare energia... non doveva far altro che rispondere ad ogni colpo fino a sfiancarla!

    3xN9YFD

    [Satellizer Iceringer]


    [Status Fisico]: Labbro ferito, dolente, coscia penetrata a metà della sua lunghezza, ferita media con un sanguinamento costante. Ferita da perforazione sulla parte destra del fiano che attraversa il corpo da parte a parte, sanguinamento costante.
    [Status Psicologico]: Timoroso, furioso ed eccitato.
    [Potere]: [Livello 3]
    - Le Dark Weapon hanno una resistenza superiore all'acciaio, ma si nutrono della forza vitale di Iceringer, pertanto la sua riserva energetica massima è sempre dimezzata. (si calcola dopo aver sommato tutti i bonus)
    - Iceringer può permettere alle Dark Weapon di assimilare materiale organico in modo da surriscaldarsi e aumentare la loro potenza distruttiva tenendole sotto carica per 1 turno. Caricare una Dark Weapon significa aumentare del 50% la potenza del suo prossimo colpo, che ne scarica l'energia accumulata. Essendo un processo molto doloroso, durante la carica Iceringer non può rigenerare energia attraverso il Charge. Tuttavia, durante la carica le Weapon sono estremamente più resistenti del normali.
    - In questo livello è possibile entrare in Oppai Burst al massimo 2 volte, e sarà possibile ricaricare la riserva energetica solo al termine di questo stato, ma solo per una volta: questo significa che al termine del secondo Oppai Burst Iceringer sverrà portando l'energia a 0. L'ammontare di energia massima ricaricata diminuisce del 15% per ogni turno in cui è rimasto attivo l'Oppai Burst, durante il quale Iceringer non può subire nessun genere di malus, effetto negativo, punti ad accumulazione ed altri elementi nefasti per il suo corpo a patto che siano di livello pari o inferiore al 3. Verranno inoltre debellati tutti gli effetti di controllo, malus e simili che aveva subito fino a quel momento, anche punti ad accumulazione, marchi o segni del potere di altri combattenti. Le tecniche di Iceringer costano 0 punti energia ma non è possibile attivare più di 3 Arte Magica/Occulta per turno.
    [Energia]: 40/75
    [Tecniche]:

    Annihilator
    Tecnica basilare del combattimento di Iceringer, permette di sfogare un fortissimo e denso calore nella direzione in cui sferra il pugno convertendo una leggera quantità di sangue in energia distruttiva. All'attivazione della tecnica, le Dark Weapon si gonfiano in maniera non particolarmente vistosa, cambiando però di colore e mostrando delle venature decise sulla superficie, quel gonfiore verrà poi lanciato attraverso uno sfogo di pura energia incandescente. Lo sfogo avrà una forma cilindrica di 25 cm e potrà allungarsi fino a 2,5 metri di lunghezza. Non si tratta del lancio di una tecnica, bensì del prolungamento dell'attacco di Iceringer, pertanto il colpo a base di puro calore è estremamente rapido e colpisce duramente con la stessa forza di Iceringer al momento dell'attivazione della tecnica. Se questa tecnica viene attivata durante l'Oppai Burst, le sue dimensioni raddoppiano.
    Costo: 5

    Inferno Overdrive
    Utilizzabile solo quando una Dark Weapon che ha concentrato calore sta per sfogare un attacco o una tecnica. La Weapon e la tecnica stessa verranno avvolte da densissime fiamme, molto più intense del normale calore di Iceringer che potrà provocare potenti ustioni e danni da usura oltre a quelli da impatto, generando una potenza distruttiva enorme rispetto al normale. Sostanzialmente, si tratta semplicemente di aggiungere fuoco puro al calore di Iceringer, in modo da renderlo più efficace su qualsiasi tipo di corazza e protezione, diminuendone la resistenza e la struttura grazie alla temperatura elevatissima. Maggiore sarà la potenza sprigionata da quel colpo, più efficaci saranno le fiamme. Durante l'Oppai Burst la velocità con cui vengono inflitti i danni da usura e la loro potenza aumenta in maniera significativa.
    Costo: 15

    Ignition
    Iceringer può attivare questa tecnica subito dopo aver sfogato uno dei suoi attacchi. Le Dark Weapon riassorbono rapidamente il calore sprigionato dal precedente colpo, sovraccaricandosi ed aumentando di nuovo di volume così da rilasciarlo immediatamente dopo una seconda volta alla stessa identica potenza e senza dover eseguire nuovamente il medesimo movimento. Questa tecnica consente sostanzialmente di lanciare due volte di fila lo stesso attacco in maniera praticamente identica ed istantanea, di fila. Durante l'Oppai Burst, questo effetto può verificarsi fino a due volte, per un totale di 3 attivazioni di fila.
    Costo: 10

    [Note]: -
    - Dark Weapon SX in carica.
    - Dark Weapon DX scaricata dall'attacco.
    [Equipaggiamento]: -


    NOTA: Fin'ora avevo dimenticato di dimezzare la riserva massima di energia di iceringer, avendo consumato solo 5 punti non mi sembra grave, da qui in avanti correggerò.
     
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    Chiedo scusa per la lunghezza del post sia a te che allo staffer che valuterà, volevo cercare di riassumere ma non sono riuscita. Dal prossimo post ci riprovo. >w<
    Davanti allo spettacolo che seguì, Leben capì di dover rivedere completamente il proprio parere su chi si trovava davanti. La maschera di Iceringer cadde, rivelando quell'istinto di sopravvivenza che ella sapeva perfettamente sarebbe arrivato. No, quello non era un bimbo sprovveduto e ingenuo come aveva pensato inizialmente... ma un potente guerriero; un guerriero che doveva averne viste parecchie prima di lei... Forse con obiettivi utopici e ideali fin troppo puri, certo, ma non così stolto da non essere disposto a sporcarsi le mani con una donna a quanto pareva, e questo a lei... piaceva. Purtroppo però il suo discorso non fu recepito nel modo che sperava. Si era aspettata che l'atteggiamento del ragazzo cambiasse nel sentirsi minacciato, certo, ma non si era figurata che si stravolgesse completamente, né di venir così profondamente fraintesa. Lì per lì un'espressione imbronciata si dipinse sul suo viso, uno di quei suoi bronci falsi, con il labbro inferiore piegato a malapena e un abbraccio ai suoi seni dato solo per mettersi in mostra, piuttosto che darsi conforto, qualcosa che se su un'altra donna sarebbe parso assolutamente sensuale, con quei capezzoli visibili addirittura al di sotto della carapace, nel suo caso passava in secondo piano con il pancione squarciato, la ferita circondata da fauci, e le braccine delle sue bimbe che si agitavano frenetiche, uniche "luci" visibili nell'oscurità più totale delle sue interiora. Poi... il broncio sparì, sostituito dai suoi occhi ferini sgranati dinanzi all'inconfondibile sfoggio di forza assoluta che Iceringer volle mostrarle annichilendo la sua evocazione sul nascere, rendendo così il suo tentativo di coglierlo di sorpresa assolutamente vano... almeno per quanto riguardava Echdna. Quale spreco di energia da parte sua! Era veramente delusa dalla sua evocazione. Le parole del ragazzo poi, tornarono a farla imbronciare. Parlava della sua fame di giustizia paragonandola a quella di una zombie incinta? Leben si rese conto solo in quel momento che probabilmente Iceringer non aveva la più pallida idea di che tipo di creatura si trovasse davanti, e che dunque non poteva vederla come un predatore con dei bisogni specifici. Come biasimarlo, del resto? La sua pelle pallida non bastava certo a testimoniare il suo essere letteralmente un cadavere che camminava, soprattutto perché quando erano stati vicini la sua temperatura era parsa tutt'altro che glaciale a causa della sua eccitazione. Forse lui non se ne rendeva conto, ma la sua reazione in un certo modo non aveva fatto altro che dar credito al suo ragionamento, e questo fece ridere la zombie che alle sue parole rispose enigmatica:
    Ahahah-Ahah... Beh... forse allora siamo entrambi degli ipocriti, non trovi?
    Lui perché asseriva di non voler barattare la sua vita con quella di nessun altro ma al tempo stesso si mostrava pronto a farle abbastanza da renderla inerme, pur salvando le sue bambine, lei perché dal punto di vista del ragazzo ancora parlava piuttosto che attaccarlo dopo che si era paragonata a una bestia. Forse l'aveva presa un po' troppo letteralmente nelle sue parole, e questo non poté che dipingere un sorriso ancora più sincero e divertito nel suo viso trasformato. Con le fiamme a scaldarle e illuminarle le gote, le cicatrici che un tempo l'avevano sfregiata stavano tornando via via in evidenza, mentre il cerone che aveva utilizzato per truccarsi lentamente si scioglieva e colava sulla sua carne come cera al sole.
    Temo che mi abbia fraintesa comunque... Ho parlato di pulsioni animali, non ho detto che io lo sia... Non proprio perlomeno. Eheheh... In fondo... Avresti forse potuto dialogare altrettanto piacevolmente con una bestia vera e propria?
    Rise brevemente del proprio sarcasmo, nascondendo i denti, a labbra a malapena schiuse. Definire piacevole quella conversazione era troppo persino per lei, soprattutto perché poteva vedere quanto lo stesse mettendo in difficoltà ad ogni parola. Riusciva a sentire semplicemente dal tono di voce del ragazzo quanto fosse scosso, e questo la faceva fremere in punti così profondi che di rado ricordava di avere. Così come la fece impazzire la sua reazione alla vista delle bambine: un mix di terrore, consapevolezza, determinazione e lussuria incontrollabile e del tutto fuori contesto. Era chiaro che se voleva aspirare ad averlo dalla sua parte quello non era il metodo migliore per la buona riuscita del piano, ma forse era proprio quello il punto: non aveva avuto tempo né modo di pianificare quella caccia, era un dono inaspettato e come tale lei lo stava vivendo, con tutti gli imprevisti e gli errori conseguenti. La eccitava poter mettere in difficoltà un "umano" così forte, così come la eccitava l'idea che potesse reagire, anche violentemente. E no, non si preoccupava per le sue bambine... perché era pronta a proteggerle anche nel remoto caso in cui lui avesse fallito nel trattenersi. Così come sempre avrebbe protetto se stessa dalla Vera Morte. Ma questo lui non poteva saperlo. Comunque fosse, non avrebbe avuto ormai senso iniziare a interpretare una parte diversa dalla propria, per questo Leben scelse di essere ancora una volta il più esplicita possibile, sperando di avere l'ultima parola e di far cedere un minimo la determinazione di Iceringer.
    Il fatto che io non sia effettivamente un animale non cancella tuttavia il mio lato da predatore. Quindi prova ad ascoltarmi tu, adesso: le mie bambine non supereranno il parto se non mi nutro di ciò che serve a me e loro per vivere...
    Mentre parlava iniziò ad agire: i due Pillar che Iceringer aveva ignorato poiché non si era spostato potevano essere sembrati inutili, andarono infatti ad infilarsi nel terreno a poco meno di 1 metro alle sue spalle, 3 metri circa l'uno dall'altro, tenendo il ragazzo in mezzo come il lato di una perversa gabbia senza pareti, una gabbia di cui lui non poteva ancora conoscere l'esistenza. Ma nell'istante in cui si erano piantati nel terreno, la zombie iniziò a influenzarli con la sua perversa energia, utilizzando due tecniche di potenziamento che ne avrebbero modificato la forma, dapprima trasformandoli con "Devour" in due perversi alberi oscuri che sarebbero parsi quasi un arredo inquietante, vibrando e producendo un coro di sibili simile a quello dei serpenti, poi grazie alla seconda tecnica, "Infection", quegli stessi "alberi" si sarebbero incrociati tra loro proprio come due enormi anaconda neri, che avrebbero accolto tra le loro spire Iceringer se solo avesse provato a indietreggiare. Perché indietreggiare? Perché Leben subito dopo sarebbe scattata verso di lui, con il preciso scopo di accorciare le distanze e tornargli addosso, stavolta in una posa che all'apparenza non tradiva alcun fine bellico, ma puramente famelico: lo voleva sentire vicino, e chissà cos'altro aveva in mente...
    E ciò che ci serve per vivere... è la carne. Pensavo di essere stata chiara... ma riesci davvero a capire cosa ti sto dicendo? Se non vuoi ferirle forse dovresti iniziare a spogliarti e lasciarti divorare almeno in parte, o procurarci tu stesso un pasto decente... perché senza assecondare ciò che mi stanno disperatamente chiedendo... probabilmente periranno comunque, e sempre per mano tua. Con o senza i tuoi pugni!
    Iceringer non poteva saperlo, ma lo scatto sarebbe stato potenziato in velocità dall'aura di quei due pilastri oscuri che avrebbero funto anche da "trappola" se lui fosse scattato all'indietro, e che comunque avrebbero cercato di afferrargli le gambe/le caviglie per poterlo tenere fermo ora che erano paragonabili a lingue, o almeno provarci. Loro erano tuttavia il problema minore a cui pensare: la zombie infatti mirava a stargli vicinissima, corpo a corpo, così tanto vicina che se lo avesse colto anche solo un istante di sorpresa si sarebbe ritrovato con i suoi artigli che tentavano di afferrargli le spalle e la sua pancia, ancora aperta, spalmata contro all'addome. E se fossero arrivati a quel punto... avrebbe dovuto reagire o ritrovarsi in trappola. Da quella posizione sarebbe bastato infatti un leggerissimo strappo da parte di anche solo alcuni di quei denti terrificanti, e grazie alla saliva pregna delle proprietà dei succhi gastrici di Leben che avrebbero reso il tessuto come carta velina, la maglia ma anche il suo pantalone sarebbe stati completamente strappati all'altezza dell'addome e del suo fallo, così irrimediabilmente esposto alla vergogna del suo status ingiustificabile... sempre se fosse stato ancora eccitato. Tuttavia quello non era una Naked Party e Leben non era certo intenzionata a denudarlo nelle vesti... puntava a qualcosa di molto più profondo, era la sua mente che voleva sconvolgere e mettere a nudo. Se Iceringer l'avesse colpita a quel punto lei avrebbe potuto rispondere, concentrata su di lui com'era, o forse no... forse lo stava sottovalutando troppo... tuttavia aveva dalla sua una scena ai limiti dell'immaginabile umano, perché le sue bambine non sembravano affatto neonate, agivano come creaturine oscure le cui manine sembravano già mediamente formate nelle proporzioni, con piccoli artigli addirittura, qualcosa che le rendeva di sicuro meno innocenti ma non per questo più sacrificabili. Perché non volevano fargli del male, no... erano inconfondibilmente curiose: si agitavano, accarezzavano, cercavano di stringere la sua carne nei loro pugnetti e tastando alla cieca anche in mezzo alle cosce, poco più sotto, dove se Iceringer non fosse stato attento rischiavano di afferrare e stringere anche le sue gonadi. Ma benché avrebbe forse potuto sembrare alle menti più perverse, quello non era un teatrino da hentai inquietante, no: era tutto incredibilmente vero. Era vero il sangue nero di cui quelle pallide braccine erano infradiciate, era incredibilmente vera la sensazione delle budella di Leben che, esposte, si avvicinavano alla pancia e al fallo della sua preda e questi, se non si fosse allontanato, ci sarebbe finito in mezzo. E se Iceringer avesse ceduto anche solo un istante, se fosse rimasto anche solo vagamente sconvolto da quell'esperienza, avrebbe sentito un caldo abbraccio, un abbraccio che poteva sembrare piacevole e morbido, ma che se ci pensava era dato da intestini, budella... non da un'intimità pregna di umori, ma da un utero aperto colmato da sangue vischioso... e in mezzo ad esso, i corpicini e le mani di due creaturine in procinto di nascere che cercavano goffamente di toccarlo, graffiarlo e chissà cos'altro.
    Sei fortunato, caro... sembra che la loro fame stia cambiando... Facci sentire quanto sei felice...
    No, quello non era un manga hentai inquietante... quello era un incubo. E come tale Iceringer doveva stare vigile, perché Leben avrebbe approfittato del minimo cenno di debolezza per attaccarlo, a tal proposito iniziò ad aprire una bocca piccola sotto la pianta del piede, iniziando a creare un Dark Jaws senza farsi notare. Come venendole in "soccorso", le sue bambine scelsero proprio quel momento per darle calci alla bocca dell'utero e farla così contorcere leggermente per il dolore che grazie al DNA di Thresh sentiva attraverso loro, un po' come fossero due piccole macchine della tortura tutte per lei. Ovviamente la cosa era tutt'altro che traumatica nel suo caso, anzi, colse la palla al balzo e si morse le labbra piegandosi appena in avanti e gemendo per il "dolore", senza smettere ovviamente di fissare Iceringer, pronta ad agire a seconda della sua reazione. Che tutto quell'immenso scenario andasse in porto o meno la zombie aveva un piano per mettere fine a quello scontro... e sperava di metterlo in pratica presto.



    [X]Scheda[X]

    [X]Status fisico[X]
    Molto MOLTO incinta
    -Ustioni di secondo grado sui polsi; estese per diversi centimetri.

    [X] Status Psicologico [X]
    Completamente Rapita e concentrata sulla preda.

    [X] Energia [X]
    88/150

    [X] Tecniche attivate questo turno [X]

    •Devour
    Leben lancia un impulso di puro istinto omicida a tutti i Pillar of Pain che ha lanciato in giro. Indipendentemente dalla loro posizione i pillar si "apriranno", mostrando una figura composta da numerosi spuntoni, diventando ancora più difficili da estrarre e allargando intorno ad essi una sorta di aura venefica che renderà tutto ciò che si trova in un diametro di 5 metri intorno a loro più fragile ai danni generati da Leben. Quando Leben si trova all'interno di una di queste zone, la sua forza e la sua velocità aumentano del 25%. L'effetto dura un massimo di 3 turni, dopodiché sarà necessario attivarla nuovamente per mantenerne attivi gli effetti. Se Leben influenza con questa tecnica meno di 3 Pillar in una volta sola il suo costo è dimezzato.
    Costo: 10 (5 poiché i Pillar incriminati sono 2)

    •Infection
    Utilizzabile solamente dopo il Devour, Leben potenzia ulteriormente i Pillar posizionati in campo per renderli ancora più potenti. Stavolta non solo allargheranno la loro area venefica a 7 metri, ma potranno anche entrare in "risonanza" tra di loro, vale a dire che se le due aree di due Pillar si incontrano, entrambe otterranno un'area di 10 metri potendo quindi creare una zona di risonanza sempre più grande. Da non sottovalutare il fatto che Leben con questa tecnica trasformerà i Pillar in lingue, senza che questi perdano la loro resistenza e stabilità, ma potranno anche essere influenzati da altre tecniche lanciate da Leben se questa è almeno a 10 metri di distanza da loro, così da modificarne ulteriormente la forma. Questa tecnica resetta il conteggio di turni di Devour e durerà altrettanto tempo. Quando si disattiva sarà necessario attivarla ancora per mantenerne alti gli effetti. Se Leben influenza con questo effetto meno di 3 Pillar, il costo di questa tecnica è dimezzato.
    Costo: 20 (10 poiché i Pillar sono 2)

    •Dark jaws
    Tecnica molto specifica, necessita che Leben abbia creato almeno una bocca piccola sul suo arto. Grazie a questa tecnica sarà in grado di alterare la mutazione dell'arto interessato per ingrossarlo più del normale, facendogli raggiungere un'ampiezza maggiore man mano che ci si avvicina all'estremità arrivando a circa 30 cm di diametro all'altezza del polso. L'arto diventa più simile alla testa di un orribile mostro allungabile un ammontare di metri pari al doppio della lunghezza di un normale tentacolo Grande di Leben, il palmo (o la pianta) e quindi anche la bocca sarà ampia fino a 50 cm, contornata da delle estremità pensili che altro non sono che le dita di Leben, deformate e allungate in modo da poter stringere ciò che viene afferrato dal tentacolo con una morsa. Le dita sono quindi 5 e disposte equamente intorno alla bocca generata da questa tecnica. Questo tentacolo funge da bocca Grande e pertanto potrà allungare un tentacolo. Se questa tecnica viene attivata da una bocca bonus generata da una ferita non sarà necessario pagare un costo di mantenimento.
    Costo: 5 +1 di mantenimento

    [X] Tecniche attive [X]
    ///

    [X] Note [X]
    •Pillar of pain in campo: 2 piantati nel terreno ai lati di Iceringer, circa 3 metri di distanza l'uno dall'altro
    - Echidna distrutta

    •Nox Assente
    •Beretta M92FS x2: Assenti
    •Caricatore per pistole (x4): Assenti

    [X] Potere [X] Attivato (Capelli accesi/Lame ritratte)
    - Leben può strappare la sua carne per generare fino a 6 bocche di dimensioni Piccole e fino a 3 di dimensioni Grandi sul corpo. Le bocche "Piccole" sono quelle di dimensioni variabili che possono essere aperte ad esempio sui palmi delle mani o sui seni. Le bocche "Grandi" solitamente hanno un minimo di 30 cm di grandezza e possono essere aperte in parti più ampie del corpo come lo stomaco o la schiena.
    - Quando Leben subisce una ferita media o almeno medio-lieve, potrà generare una bocca Piccola bonus oltre a quelle massime previste dal suo potere. Con un amputazione o una ferita grave che le apra uno squarcio nel corpo, guadagna una bocca Grande bonus oltre a quelle massime previste dal suo potere. Leben può attivare le sue tecniche quando questo avviene per potenziare la bocca bonus appena spalancatasi.
    - Le bocche Piccole di Leben possono estendere un tentacolo sottile quanto una lingua e lungo massimo 3 metri incapace di esercitare un'elevata forza se non istantanea, mentre hanno dei denti in grado di frantumare facilmente materiali superiori al ferro. Le bocche Grandi invece possono allungare tentacoli spessi come arti e lunghi fino a 5 metri in grado di esercitare la stessa forza di Leben, mentre hanno dei denti aguzzi in grado di frantumare facilmente materiali pari all'acciaio.
    - Quando una qualsiasi fonte del potere di Leben (denti, tentacoli, tecniche ecc) entra in contatto con un materiale organico o inorganico, il metabolismo che le compone fa in modo che il materiale colpito risulti molto meno resistente del normale. In questo modo il prossimo attacco o una presa prolungata risulteranno più efficaci.
    - La resistenza del materiale oscuro che corrompe la carne deforme e che compone le lingue è superiore al ferro.


    Nota: Avevo sbagliato il conteggio dell'energia nella tecnica Pillar Of Pain usata qualche turno fa, mi sono premurata di editare il post successivo a quello per correggere l'errore. L'energia usata doveva essere 5 perché il Pillar era uno.
     
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    Riuscì solo a trovare il tempo di liberarsi dal palo che attraversava il suo corpo, man on riuscì a fare nient'altro perché quelli che aveva schivato non servivano unicamente a chiudergli le vie di fuga, erano anzi una trappola assai più insidiosa. Mentre il ragazzo si preparava a rispondere a tono alla sua avversaria, ecco che l'influenza di quei pali oscuri, oramai più simili a degli alberi di puro terrore, iniziarono ad allargare un segnale terribile e fastidioso che oltre a colpire nel profondo la carne del ragazzo, lo spinsero anche a portare le mani sulle orecchie, serrando i denti in una posizione di dolore lancinante. L'influenza lo aveva colpito duramente a causa delle ferite subite e del livello di soggezione a cui era arrivato. Era debole, ferito ma soprattutto spaventato, temeva sul serio che stavolta non sarebbe tornato dalle sue amate streghe, ma cosa poteva fare? Era davvero disposto a sacrificare la vita di quella donna e le sue figlie solo per conservare la propria? Era stordito, ma le vedeva distintamente che allungavano le mani verso di lui, come ad invocare un disperato e silenzioso aiuto. Le lacrime riempirono il volto di Iceringer, non voleva andarsene, ma non era neanche disposto a rinunciare al suo credo per la mera sopravvivenza, andava contro tutto ciò in cui credeva, l'unica cosa che non riusciva a perdonarsi era l'essere stato così poco convincente da permettere a quel mostro di arrivare così vicino a divorarlo senza mettere minimamente in dubbio la sua posizione. Divenne rabbioso, più con sé stesso che con la cacciatrice, avrebbe voluto un'altra possibilità ma mentre lei si avvicinava e lui tentava di farsi indietro, i pali si erano trasformati in tentacoli che lo afferrarono per le caviglie e per quanto lui potesse opporsi, quella presa lo teneva saldamente bloccato in quella posizione, obbligandolo a stare a diretto contatto con quella mostruosa donna mentre i feti dentro di lei continuavano a toccarlo e a chiedere aiuto, mentre la disperazione cresceva insormontabile. A quel punto l'unica cosa che poteva fare era sfruttare le dark weapon per poterla colpire: un colpo sufficientemente violento bastava sicuramente per metterla fuori gioco e tornare alla libertà, ma mentre serrava i pugni pronto a caricarli di energia incandescente, il suo cuore sussultò, ricordandogli chi era e cosa aveva scelto di essere. L'attenzione si spostò completamente sulle sue mani e Leben avrebbe potuto capirlo per due chiari motivi: uno, la carne del ragazzo non era più eccitata come prima, sembrava anche ignorarla perfino. Due, la più importante, il suo cuore era privo di qualsiasi paura. Si, perché il desiderio di colpirla e salvarsi con le sue dark weapon gli aveva ricordato la scelta che aveva fatto, concretizzando del tutto la differenza tra lui e quella spietata aguzzina che si fregiava della sua fame come se fosse qualcosa di inequivocabilmente giusto, solo perché era inevitabile. Ora sapeva cosa risponderle.
    Queste armi... sono fatte per distruggere gli umani. Sono fatte per portare guerra, morte e distruzione... sono il lascito di una guerra che la storia considera interminabile, destinata a ripetersi ciclicamente in maniera sempre più violenta, sanguinosa e distruttiva, per portare disperazione nel mondo di uno e nel mondo degli altri, un susseguirsi di ricorsi storici alimentato dal ricordo e dalla vendetta... E' inevitabile, queste armi portano chi le usa, prima o poi, alla distruzione. E' la natura, è il suo istinto, non ci si può fare nulla...
    Parlava senza un filo di terrore in corpo, pensando non solo alle sue mani che ora scivolavano in una presa sempre meno ferrea, passando dai pugni alle dita sciolte. Pensava a Chiller, un demone che aveva dedicato la sua esistenza alla distruzione e al dolore, che aveva vissuto per anni rinchiuso in quelle armi alimentando solamente la sua sete di vendetta, ma che comunque posto davanti ad una scelta aveva deciso di prendere la sua strada, liberamente, e pensando unicamente a ciò che aveva colto come giusto o sbagliato. Chiller, ironicamente, era l'esempio che Iceringer voleva seguire. Gli occhi del ragazzo si fecero decisi, ancora lucidi per via delle lacrime ma privi di qualsiasi traccia di esitazione. Si fiondarono sugli occhi di Leben, uno sguardo fiammeggiante che venne accompagnato dalla sua aura incandescente. Non poteva ferirla in quel modo, dopotutto anche Leben era fortissima, tuttavia negli occhi del ragazzo avrebbe visto ardere una fiamma incandescente, gigantesca, probabilmente capace di riempire il vuoto oscuro di Thresh e farlo esplodere, non c'era assolutamente confronto. E quello sguardo per Iceringer valeva più di mille pugni incandescenti scagliati contro la sua avversaria.
    ...ma io ho dato loro una scelta e ho scelto di usarle per il bene! Pensi che la tua fame sia diversa? Vuoi sapere cos'è davvero naturale? Scegliere! La carne è solo la via più semplice... ciò che è malvagio non è la necessità di nutrirsi, la malvagità del tuo gesto è la facilità con cui lo accetti!
    Un pugno morale, il più potente che il ragazzo avesse mai sferrato, a quel punto era carico di energia incandescente su tutto il corpo, nulla che potesse farle davvero del male ma era colmo di forze, come pronto ad ignorare qualsiasi altra ferita. No, tirare un pugno decisivo non era una vittoria, la vittoria che poteva concedersi, l'unica che poteva farlo sentire davvero vincitore, era preoccuparsi di due vite che potevano fare la differenza, piuttosto che una sola capace di pensare egoisticamente a sé stessa. Leben poteva divorarlo a quel punto, ma significava soltanto che aveva rinunciato alla sua scelta. Iceringer invece, vivo o morto, aveva scelto. E questo per lui era più che sufficiente.

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    [Satellizer Iceringer]


    [Status Fisico]: Labbro ferito, dolente, coscia penetrata a metà della sua lunghezza, ferita media con un sanguinamento costante. Ferita da perforazione sulla parte destra del fianco che attraversa il corpo da parte a parte, sanguinamento costante.
    [Status Psicologico]: Coraggioso.
    [Potere]: [Livello 3]
    - Le Dark Weapon hanno una resistenza superiore all'acciaio, ma si nutrono della forza vitale di Iceringer, pertanto la sua riserva energetica massima è sempre dimezzata. (si calcola dopo aver sommato tutti i bonus)
    - Iceringer può permettere alle Dark Weapon di assimilare materiale organico in modo da surriscaldarsi e aumentare la loro potenza distruttiva tenendole sotto carica per 1 turno. Caricare una Dark Weapon significa aumentare del 50% la potenza del suo prossimo colpo, che ne scarica l'energia accumulata. Essendo un processo molto doloroso, durante la carica Iceringer non può rigenerare energia attraverso il Charge. Tuttavia, durante la carica le Weapon sono estremamente più resistenti del normali.
    - In questo livello è possibile entrare in Oppai Burst al massimo 2 volte, e sarà possibile ricaricare la riserva energetica solo al termine di questo stato, ma solo per una volta: questo significa che al termine del secondo Oppai Burst Iceringer sverrà portando l'energia a 0. L'ammontare di energia massima ricaricata diminuisce del 15% per ogni turno in cui è rimasto attivo l'Oppai Burst, durante il quale Iceringer non può subire nessun genere di malus, effetto negativo, punti ad accumulazione ed altri elementi nefasti per il suo corpo a patto che siano di livello pari o inferiore al 3. Verranno inoltre debellati tutti gli effetti di controllo, malus e simili che aveva subito fino a quel momento, anche punti ad accumulazione, marchi o segni del potere di altri combattenti. Le tecniche di Iceringer costano 0 punti energia ma non è possibile attivare più di 3 Arte Magica/Occulta per turno.
    [Energia]: 40/75
    [Tecniche]: -
    [Note]: -
    - Dark Weapon SX carica.
    - Dark Weapon DX in carica.
    [Equipaggiamento]: -

     
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    Appunto per eventuali improbabili lettori: annulliamo il combattimento e la contiamo come role.
    P.s. Se ti va di togliere la sigla "combat" dal titolo ti ringrazio. :fior:


    Leben rimase quasi attonita di fronte alle parole di Iceringer, ma fu soprattutto il suo sguardo, cosi pieno di un ardore mai provato e mai visto, a riempirle il cuore di ciò che avrebbe forse potuto definire una delle sensazioni più potenti mai provate prima. Qualcosa che le sconquassò le viscere, fino alle due neonate quasi del tutto formate che fino a quel momento si erano agitate sul corpo di Iceringer per attrarlo e che, nell'udire attraverso la mamma quella parole, allentarono la presa delle loro ditina come preda di un'emozione cosi forte da far cadere ciò che si tiene in mano. E con loro quello che prima pareva il groviglio delle radici di una quercia infernale, si trasmutò dapprima in una sorta di morbido trono su cui Iceringer, cadendo, avrebbe potuto adagiarsi e infine, accompagnando la caduta di entrambi, un letto di morbida oscurità che si stese sul terreno come una coperta pronta ad accoglierli. Leben, "cadendo" con lui, avrebbe cercato di portarsi in una posizione tale che, una volta a terra, Ice se la sarebbe ritrovata in grembo, il pancione chiuso adagiato addosso, i bacini a contatto. La zombie ricordò perché erano gli umani le creature che tra innumerevoli mostri, aveva sempre preferito. Perché anche in mezzo ad ali, zampe gigantesche o rigenerazione demoniaca; arti ricuciti senza sforzo ed esistenze immortali... Nessuno, nemmeno lei, avrebbe mai potuto aspirare a una tale determinazione, un AMORE, una passione cosi sviscerale per un credo cosi radicato. E in quel momento poco importava cosa pensasse Leben delle credenze di lui, credenze che sotto un'attenta analisi avrebbe trovato forse sciocche, superficiali, o addirittura buffe... Perché in fondo, cosa sarebbe importato dei buoni propositi di quel ragazzo cosi potente, a un mostro affamato? Niente. Le sue belle speranze e tutte quelle potentissime aspirazioni si sarebbero spente proprio lì, proprio quel giorno, tra le spire di un falso albero nero, in fondo alla pancia gravida di una donna dai capelli corvini in fiamme. Ma tutto ciò smise di avere le minima valenza. Tutto, ogni singola sua certezza da zombie famelica, venne cancellata come neve al sole da quella profonda emozione, da quel ribollire nello stomaco e nelle membra eccitate. Gli occhi ferini di Leben si riempirono di lacrime nere come le sue sclere, lacrime dense che tuttavia non riuscirono a spegnere le sue iridi accese. Sgranò gli occhi, dopodiché li strinse, mentre le labbra si schiudevano in un sorriso che lentamente si allargò senza ferite, quasi umano... ma non per questo meno folle. Leben chinò il capo finché non venne messo in ombra agli occhi di Iceringer, fin quasi a posargli la fronte al petto mentre i capelli parevano quasi prendere la forma di una vera chioma che, mesta, andò a posarsi a terra, intorno a lei... E lì, le sue spalle iniziarono a tremare. Non si capiva se stesse piangendo, ridendo, singhiozzando persino... e non si capì neppure quando, sollevandosi nuovamente dopo un minuto buono, lacrime nere le solcavano il viso mentre il sorriso continuava a tremarle sulle labbra pallide. Probabilmente aveva fatto entrambi. Riso, pianto, persino singhiozzato... proprio come un'umana preda degli sbalzi d'umore della gravidanza, ma in modo più malato e distorto. Con le sue emozioni che crescevano e si mischiavano, i Pillar sotto di Iceringer si ammorbidirono piano piano, un po' come avrebbero fatto dei membri stanchi di fronte a uno spettacolo poco eccitante, tuttavia l'eccitazione di Leben non si era spenta, anzi... cresceva. La zombie sollevò la mano destra, gli artigli sguainati come se si apprestasse a fiondarli sulla faccia del suo nemico, ma piuttosto che caricare un affondo ai suoi danni, il percorso fu lento e cosi delicato da sembrare una carezza, carezza sulla sua guancia con l'indice arcuato che si premurò di asciugargli una lacrima e sul suo labbro inferiore con l'artiglio del pollice, tirandolo e graffiandolo lievemente mentre le sue pupille affilate si soffermavano sul suo sguardo impavido. Scosse la testa dopo averlo fissato a lungo negli occhi, scendendo con l'attenzione sulle sue labbra che prese a fissare mentre parlava, senza smettere di piangere e sorridere allo stesso tempo. Lacrime dense, nere, rivoli di catrame inesauribili che le scivolavano sulle gote pallide per poi cadere pesanti e fredde sul petto di lui, come grandine sciolta al sole. Lo guardò con un'espressione decisamente strana e indecifrabile, a metà tra il pianto, la commozione e il dolore.
    Grazie... grazie per avermelo rammentato... Fu volutamente ambigua in quella confessione, e non pronunciò -se non tra sé- il proseguo di quella frase. Voi umani siete davvero le creature più misteriose che questo mondo abbia mai ospitato...
    Pur sapendo che le tue parole e i tuoi buoni propositi non avrebbero fatto alcuna differenza se avessi voluto ucciderti, pur sapendo che anzi avrebbero solo portato divertimento a un mostro... Hai messo la mia esistenza e quelle delle due creature dentro di me prima della tua, e ancora prima della felicità dei cari che probabilmente ti attendono a casa...
    Mentre parlava lo accarezzava, e il suo corpo cambiava, la pancia si richiudeva, i "capelli" simili a fiamme cedevano alla gravità fino a prendere consistenza e colore, tornando bianchi e lunghissimi come li aveva avuti un tempo lontano, quando era rinata.
    Io ti invidio... lo sai? Invidio la tua passione, l'ardore, le lacrime... la stessa potenza che ora trattieni... Mi dispiace per tutto questo...
    Ovviamente le sue scuse non suonavano rassicuranti, il suo sorriso preannunciava anzi che lo avrebbe mangiato comunque da un momento all'altro e che non fosse affatto dispiaciuta, ma no... ella si toccò il petto con la stessa mano con cui aveva toccato lui, al centro degli enormi seni e proprio intorno al cuore, stringendo la carne con gli artigli fin quasi a penetrarsi la pelle e lasciarlo sanguinare. Quel cuore morto e nero... Batteva. E con il suono di quel battito reso strano e innaturale dalla morte, Leben capì diversi punti fondamentali, punti che prima era stata cieca a ignorare. Capì di aver sbagliato ogni cosa, in quella caccia. Capì che nulla di ciò che aveva fatto aveva aiutato a catturare Iceringer, così come realizzò che divorarne anche solo un pezzo in quel momento... Sarebbe stato un boccone amaro che avrebbe rimpianto per sempre, non importava quanto dolce e delizioso fosse il suo sangue. No. Era stata lei la sciocca, la superficiale, l'ingenua! Aveva preso quell'incontro con l'avidità che la contraddistingueva mentre avrebbe dovuto semplicemente fermarsi a pensare... E su una cosa lui aveva avuto ragione: lei non aveva scelto. Aveva lasciato la scelta non alla sua fame, bensì alla sua brama. Trascinata suo malgrado dai capricci delle creature nel suo grembo che, per questo, avrebbero subito terribili punizioni una volta nate, se lo ripromise. Ma più di tutto capì... realizzò che quell'incontro, tutto, era esattamente ciò che andava cercando da tempo: emozioni nuove, reazioni impreviste, una potenza mai vista prima accompagnata da un cuore puro di cui a quel punto non era neppure il semplice sapore ad attrarla. L'euforia e l'emozione che le regalò quella realizzazione la spinse quasi sull'orlo di un orgasmo bagnato, qualcosa che avrebbe potuto consumare semplicemente muovendo il bacino contro quello di lui... ma che non voleva, ironicamente. Non con le sue carni dormienti a contatto col pancione... e sicuramente non fuori dal suo corpo. Sospirò. Non era riuscita a scalfirlo. Era impossibile distorcere o anche solo incrinare il suo punto di vista. E questo Leben, non poteva che ammirarlo. Dovette ammettere la sconfitta: non poteva aspettarsi che un tipo del genere capisse la sua fame. D'altra parte, piuttosto che sacrificare un individuo tanto interessante si sarebbe divorata un suo stesso braccio, o una gamba per quel che importava. Magari le sue stesse figlie... sorrise per le potenti doglie che ricevette a quel pensiero. Un buco nell'acqua insomma... ma se avesse mollato la presa senza neppure il ricordo del suo sapore tra le labbra, se ne sarebbe pentita. Per questo si fiondò su di lui dopo quel "grazie", trattenendogli i polsi con l'oscurità ma senza poter in realtà esercitarvi troppa forza, forza che comunque scaricò quando posò i palmi sul suo petto mentre si chinava. Lo bacio con ancora più passione di prima, con il sapore delle sue lacrime nere sulla lingua e soprattutto con tutta la lunghezza dell'organo dentro la sua gola... Si staccò in fretta però, giusto il tempo di rubargli qualche respiro, sollevandosi da lui con una mezza flessione che bloccò alla massima altezza per poterlo guardare dall'alto, i capelli argentei e sporchi di sangue e oscurità che crearono una sorta di tendaggio intorno al suo viso, facendo brillare ancora di più i suoi occhi bianchi... A quel punto ghignò ancora.
    Scusa, di nuovo... suppongo fosse troppo presto per scambiarci un segno di pace...
    La risata a quel punto fu difficile da contenere, ma mai come l'ondata di malizia che si sprigionò da quell'ennesimo sorriso...
     
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