Storie dell'altro Mondo

Per Kira

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    Nome partecipanti: Kuroto Dan e Koyomi Bosshi vs Adam Qadmon
    Livello partecipanti:3 vs 1
    Energia partecipanti: Avenger vs Genious
    Numero di partecipanti: 1 vs 1
    Livello del Potere: 2 vs 1
    Abilità Fisiche G1: Tutte al 3
    Abilità Fisiche G2: Tutte al 3
    Tecniche Personali G1: Mighty Action X - Gekitotsu Robots - Taddle Quest - Bang Bang Shooting - Shakariki Sports - Perfect Puzzle - Taddle Fantasy - Bang Bang Simulations - Drago Knight Hunter Z - Knock Out Fighter
    Tecniche Personali G2: Unguis - Gladius - Aculeus
    Arti Magiche/Occulte G1:
    Ninjutsu: #1, #2, #3, #4, #5, #6, #7, #8, #9, #10, #11, #12, #13, #14, #15, #16, #17, #18, #19, #20
    Rinjutsu: #1, #2, #3, #4, #5, #6, #7, #8, #9, #10, #11, #12, #13, #14, #15, #16, #17, #18, #19, #20
    Genjutsu: #1, #2, #3, #4, #5, #6, #7, #8, #9, #10, #11, #12, #13, #14, #15, #16, #17, #18, #19, #20
    Juinjutsu: #1, #2, #3, #4, #5, #6, #7, #8, #9, #10

    Arti Magiche/Occulte G2:
    Ninjutsu: #2, #10
    Rinjutsu: #1, #7, #9
    Kearinomanzia: #1, #2, #4, #5, #8, #10

    Armi & Equipaggiamento G1: Chambara - P90 - RPG - Droga: Pillola Energetica [x2] - Gemma Alfa [x3]
    Armi & Equipaggiamento G2: //
    Luogo: Cortile esterno di un famoso bar Romano, si tratta di uno spiazzo di 20 metri per 20 di giardino, cirocndato da un'inferriata con tanto di cespugni per nasconderlo alti circa 5 metri. Sempre ai lati sono disposte diverse panchine, ad eccezione del lato nord in cui è presente la grande entrata per il lungo, una portafinestra abbastanza grande da far entrare almeno tre file di persone. Al centro vi è un tavolino con tanto di sedie ed ombrello. All'infurori di esso non vi è molto. Sono le undici di mattina e il cielo è limpido e senza una nuvola.

    Non era stato facile prenotare quel luogo, ma grazie alle ingenti somme di denaro offerte da parte di Kuroto il tutto divenne molto più semplice. Certo era denaro non proprio pulito, ma il proprietario non fece storie, vi era inoltre un extra in caso avesse ritrovato il luogo sottosopra a seguito di incidenti o simili, non si poteva mai essere troppo certi, o almeno così aveva detto Koyomi. Era infatti opera sua questo incontro, Koyomi aveva letto di un fantomatico mago con conoscenze di alchimia e simili, inoltre non gli fu difficile tramite alcune ricerche incrociate capire che quest'uomo non aveva una vera laurea ma una finta, aveva letto diverse cose sul suo conto riguardo delle truffe, ma non era mai stato trovato colpevole, quindi o quelle notizie erano false oppure era davvero bravo. Kuroto invece si era fermato al fatto che fosse un mago. In lui nacquero mille domande e teorie. Era in grado di evocare dei mostri? Sapeva volare? usava una bacchetta o strane formule magiche contenute in un antico tomo? Sapeva leggere il futuro usando il fondo del caffè? Ma soprattutto... Aveva un nome altisonante da mago? Tipo Adramusus Il Signore Del Fuoco Del Terzo Girone Paradisiaco Della Seconda Galassia Ancenstrale Del Cigno Rosso? Era fin troppo curioso e non riusciva ad ascoltare gli avvertimenti di Koyomi che gli diceva di stare attento e che questo Adam fosse in realtà un raccontafrottole, tutto non gli passò nemmeno per l'anticamera del cervello. Ovviamente non poteva presentarsi a mani vuote al loro incontro e per questo mise all'opera il suo ingegno concluendo in tempo record un gioco da dare in regalo al suo interlocutore. Ma adesso torniamo al presente.
    Kuroto era seduto sotto l'ombrello, sul tavolo due giocosi bicchieri con cannuccia pieni di succo di frutta, uno per se e l'altro per il suo interlocutore. Per quanto Koyomi fosse contrario, Kuroto indossava un completo hawayano, camicia, bermuda e cappello di paglia, con tanto di collana di fiori tropicali e occhiali scuri a forma di cuore. Koyomi invece era ben più formale, in giacca e cravatta neri e camicia bianca, tutto perfettamente abbottonato e ingessato, tanto da sembrare lui quello fuori luogo in quel posto.
    Secondo il nostro appuntamento il signor Adam sarà qui tra pochi minuti. Rimango comunque dell'idea che questo abbigliamento non sia adatto per un incontro del genere.
    Ma come! Mi hai impedito di assumere una banda di Mariachi per accompagnare i nostri discorsi! Eppure mi sembra che siano italiani.
    Sono Messicani.
    Va bhe, la bandiera è uguale, mi sono confuso. E poi entrambi sono scuri di pelle no?
    Questo è meglio se lo tieni per te, potrebbe metterti... Nei guai.
    E per quanto riguarda quella cosa di cui tia vevo proposto...
    Assolutamente no, nessuna majorette si paracaduterà qui per poi ballare una qualche marcia.
    Awwwwhh... Rendi tutto fin troppo noioso Specter...
    Disse mentre dava dei colpetti ad una scatoletta in pelle messa sopra il tavolino tra i bicchieri, all'interno vi era il gioco, ma il suo titolo e il suo contenuto era ancora segreto, prima di svelarlo Kuroto avrebbe atteso l'arrivo del suo tanto atteso mago.

    CITAZIONE
    Status Fisico: Perfetto
    Status Psicologico: Impaziente
    Energia: 80/80
    Tecniche usate: //
    Potere: Non attivo
    Note: Gemma alfa 1 (Chambara), Gemma alfa 2 (RPG), Gemma alfa 3 (P90) alla cintura, Pillole Energetiche in tasca
     
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    Che dice il Coccodrillo del Nilo | che batte la coda iridata | ... | nel tonfano, nella cascata, | ... | e sopra la sponda assolata? | «Trovato è il pasto agognato! | Trovato! Trovato!

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    Ovviamente da dietro lo specchio! Il tuo specchio...

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    Già da homunculus Adam era a conoscenza delle enormi difficoltà che l'esistenza delle creature di carne e sangue, legate alla contingenza della materia e alla sua grossolana imperfezione, incontrava ma mai avrebbe immaginato che fossero così dure e tremende da costringerlo a imboccare una via che, da qualche tempo, gli risultava particolarmente odiosa. Non si era ancora abituato a sentire il cuore pulsargli nel petto mentre a ogni respiro i polmoni si riempivano d'aria che i bisogni iniziarono a farsi sentire: dapprima il bisogno di nutrirsi, poi di vestirsi e, via, vai fino ad arrivare a quello di avere una vita agita, comoda che, pur non risultando lussuosa, potesse comunque considerarsi ricca di bellezza e con un discreto margine di sicurezza.
    Insomma, Adam non si poteva affatto definire un avido ma amava vivere in un appartamento ampio e ben arredato, gradiva i vestiti eleganti, dei pasti ben preparati e, soprattutto, l'arte che, tra musei e antiquariati, aveva il suo bel costo. Per questo motivo, una volta superato lo shock per quella "venuta al mondo" tutt'altro che desiderata, si mise al lavoro per far fruttare le sue capacità e procacciarsi il denaro necessario allo stile di vita che intendeva condurre; all'inizio fu decisamente difficile anche perché niente attestava la sua esistenza e colui che lo aveva strappato alla sua placida esistenza da homunculus era morto senza poterlo aiutare in alcun modo, dovette quindi farsi largo con le armi che il Fato gli aveva donato: da homunculus aveva posseduto una conoscenza pressoché totale di tutto lo scibile umano e non, adesso che era divenuto una tiranide tale sapienza era rimasta (benché in alcuni punti menoma di qualche parte) e grazie a queste profonde conoscenze dell'alchimia, dell'esoterismo e anche della filosofia medievale e non, era riuscito ad attirare l'interesse di una certa parte della società umana, quella sempre feconda degli occultisti, dei superstiziosi o, semplicemente, degli ingenui che, alla ricerca di una facile soluzione dei loro problemi, erano pronti ad affidare se stessi e il loro denaro a chi ne avrebbe presentato una particolarmente allettante e convincente, almeno alle loro orecchie.
    Non che si fosse messo a fare il cartomante o il mago da strapazzo, ovviamente, più che altro si atteggiava a maestro di vita, depositario di chissà quali grandi conoscenze magiche che, a un modico prezzo, avrebbe iniziato dei volenterosi adepti alle conoscenze ormai perdute degli antichi. Certo, non sempre era facile, poiché alcuni desideravano amuleti magici, altri volevano imparare la ricetta per filtri d'amore e chi più ne ha ne metta, senza contare che gli toccava tollerare la compagnia dei più bizzarri frutti della società umana, dai convinti sostenitori dei rettiliani ai terrapiattisti ad altre categorie umane che mettevano a dura prova la sua già risicata pazienza. Per questo motivo, appena aveva avuto modo di disporre di una cifra sufficientemente considerevole, aveva fatto in modo di falsificare i suoi documenti e di acquisire una laurea che potesse aprirgli qualche porta più autorevole e meno instabile di qualcuno dei suoi attuali "clienti", dopotutto lui possedeva realmente le conoscenze necessarie per conseguire un titolo di studio avanzato, ma non aveva di certo qualche hanno da buttare per dimostrarlo.
    L'unico reale problema di tutta quella situazione era che, da quando aveva conosciuto Domino e la Papessa, aveva iniziato a nutrire dei dubbi sulla correttezza delle sue azioni: certo, portare a conoscenza di qualche sprovveduto le dottrine di Paracelso e lasciarlo baloccarsi con storte e alambicchi dandogli nel mentre qualche saggio consiglio per rimettere a posto la sua vita non solo era innocuo ma, in un certo senso, preferibile all'incontro con qualche sedicente guru o indovino, però... non era certo un comportamento degno di qualcuno che si stava avvicinando alla via tracciata dal Vaticano. E, a dirla tutta, gli risultava sgradevole il solo immaginare la faccia che avrebbero fatto Veronica e Domina nello scoprire che faceva questo per vivere, dunque era deciso a smettere con quella vita e tentare il tutto e per tutto nell'ambito accademico, sebbene temeva che, a fare troppo rumore, la sua falsa laurea sarebbe stata scoperta. Così, nell'ottica di questa assolutamente sgradevole eventualità si era deciso a continuare la sua "attività" per qualche altro tempo, in modo da poter disporre di un tesoretto sostanzioso per le emergenze e poi buttarsi nel vuoto, almeno potendo contare su un discreto paracadute.
    La telefonata di un certo Koyomi Bosshi, che fissava con lui un appuntamento per il signor Kuroto Dan in uno dei bar più famosi e lussuosi della capitale, giunse qualche tempo dopo l'aver presa questa decisione. L'uomo era stato molto vago, gli aveva soltanto detto che Dan intendeva parlare con lui di affari e Adam, visto il luogo scelto come teatro dell'incontro, aveva molte speranze riguardo la portata di questi affari: chissà, magari non era neppure uno svitato che voleva raggiungere chissà quale stadio dell'illuminazione, ma qualche collezionista che voleva una mano per valutare un antico libro o qualche proposta di consulenza storica per un documentario, un film o chissà cos'altro. Quella mattina, dunque, Adam si era alzato insolitamente di buon umore, aveva passato una buona mezz'ora a scegliere l'abito più adeguato per presentarsi a un pacato e flemmatico uomo d'affari nipponico, optando per un completo elegante ma sobrio che consisteva in una camicia bianca, pantaloni e giacca grigia e scarpe nere in cuoio, dalla foggia classica, certo che quell'incontro avrebbe cambiato la sua vita.
    Il suo sorriso non poteva essere più ampio di quello che era quando, varcata l'ampia porta a vetri che portava nel cortile interno del locale, si ritrovò di fronte una scena che, semplicemente lo pietrificò: accanto a un giovane ben vestito e quasi più elegante di lui, si trovava un giovane uomo vestito come il turista di un qualche paradiso tropicale che, con gusto, stava bevendo il suo succo di frutta da una di quelle mostruose cannucce colorate tutte ghirigori. Poi i suoi occhi di gelido azzurro si posarono sul particolare più terribile di tutti: degli occhiali da Sole dalle lenti a forma di cuore e qui il cuore dell'ex homunculus si fermò. Il sorriso si irrigidì in una smorfia che non aveva nulla di ilare o amichevole, mentre decideva velocemente il da farsi: l'istinto gli diceva che quel tipo fosse ben peggiore di tutti gli schizzati che aveva avuto modo di conoscere fino ad allora, mentre il buonsenso gli consigliava prudenza e di non scappare come avrebbe voluto fare.
    Così, facendo violenza a se stesso, si avvicinò al tavolino e ai suoi occupanti.
    Buongiorno, sono il professor Adam Qadmon, chi di voi è il signor Kuroto Dan?
    Salutò con aria il più possibile cortese, rivolgendosi a entrambi ma guardando fin troppo speranzoso il giovane ben vestito: quanto, quanto sperava che quel tizio in camicia a fiori e occhiali a cuore non c'entrasse nulla con Kuroto Dan! Sperò persino che fosse qualche cliente di una clinica di igiene mentale scappato nel momento meno opportuno e, per un attimo, si chiese se la polizia romana potesse far nulla per una simile offesa al buon gusto tanto della moda che della Città Eterna, ma nel profondo del suo cuore sapeva già la verità: non era un mago, ma per la malasorte aveva sviluppato un intuito degno della migliore preveggenza.

    CITAZIONE
    Status fisico: Illeso.
    Status psicologico: Estremamente preoccupato.
    Energia: 70/70
    Tecniche usate: //
    Potere: disattivato.
    Note: //
     
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    Appena Adam si presentò rivelando la sua presenza Koyomi si diresse verso di lui, ma non prima di aver fulminato col lo sguardo Kuroto, quasi ad intimarlo di non fare qualcosa di strano, ottenendo in risposta solo uno sguardo di accondiscendenza, oscurato da un paio di lenti a forma di cuore. Appena il giovane fu abbastanza vicino avrebbe avicinato la propria destra, in cerca di una stretta di mano con il fantomatico mago.
    Buongiorno. La ringrazio per aver accettato questo incontro, per noi significa molto riuscire a stringere accordi internazionali con persone del suo calibro Professor Qadmon, la sola sua presenza ci onora immensamente e ci riempie di gioia, ma la prego, parlare in piedi non è poi così comodo, la prego, si sieda, abbiamo fatto preparare un piccolo aperitivo rinfrescante visto il caldo si questa bellissima giornata qui a Roma, mi scuso per la pacchianità di questi bicchieri, ma il proprietario non è stato in grado di fornirci degli altri bicchieri.
    Questa tuttavia era una bugia, vi erano bicchieri molto più sobri, ma Kuroto al momento di scegliere era stato inamovibile, la sua scelta era ricaduta sue tre tipi di bicchieri: quello che ora si trovava sul tavolo, uno a forma di elefante, in cui la proboscide fungeva da cannuccia e l'ultimo invece erano dei calici a forma di teschio sorridente e con il cranio aperto che fungeva da contenitore per il liquido, nelle cavità degli occhi due enormi pietre prezione (finte) mentre i denti erano stati dipinti d'oro.
    Mi permetta comunque di presentarle il direttore della Genm Corp. Il signor Kuroto Dan.
    Concluse indicandolo porgendo il palmo della mano verso di lui, come a cercare di accompagnare lo sguardo di Adam. Kuroto intanto stava finendo di bere il succo di frutta iniziando anche a fare il classico rumore di una cannuccia che ormai non aspira più nulla, se non delle gocce, che rendolo l'aspirazione rauca e estremamente disturbate, ma quando Koyomi lo nominò alzò i propri occhiali da sole sopra la testa e lanciando uno sguardo ad Adam, uno di quelli di chi ha visto proprio ciò che cercava, uno sguardo sicuro e compiaciuto, pronunciò queste parole.
    Spaghetti, Mafia.
    E lo disse con il classico accento italiano che i turisti di tutti il mondo cercavano di imitare. Inutile dire che Koyomi aveva parlato giapponese per tutto il tempo con Adam, sicuro che lo capisse vista la chiamata che avevano avuto al telefono, ma a quanto pare Kuroto voleva stupire il suo interlocutore con il suo italiano, peccato che non sapesse nulla di quella lingua, se non le classiche parole che tutti i turisti imparano.
    Ovviamente Koyomi sbiancò a sentirlo, ma prima che potesse dire qualunque cosa Kuroto tornò a parlare, sempre con quell'accento, e sempre cercando di parlare in italiano, ma questa volta sembrava voler rincarare la dose, iniziando a muovere la mano destra su e giù, in una posa fin troppo riconoscibile.
    Cappuccino pizza mandolino, grazie, vino parallelepipedo, bella, buono arrivederci!
    Concluse mostrando un sorriso di chi aveva appena detto qualcosa di cui andava incredibilmente fiero ed orgoglioso, e chissà cosa avrebbe mai voluto comunicare, tuttavia qualunque cosa avesse mai voluto dire sarebbe stato cancellato da quel tentativo di parlare italiano. Ma Koyomi riuscì a riprendersi velocemente dallo shock e cercò di spiegare la situazione al sicuramente ancor più confuso Adam.
    L-La prego di scusarlo! Il signor Kuroto ha preso delle lezioni di italiano in queste ultime settimane in anticipazione del vostro incontro, ma sicuramente questo caldo e la grande emozione di incontrarla deve averli tolto letteralmente le parole di bocca. La prego di perdonare questa sua emozione, ma desiderava con grande ardore conoscerla.
    Kuroto guardò per un attimo con espressione interrogativa il suo compagno, come se stesse dicendo chissà quale fesseria, sia perchè lui non aveva mai preso alcune lezioni di italiano ed era certo che ciò che aveva detto fosse stato detto con la più grande grazie ed arte possibile, tuttavia una verità c'era voleva davvero conoscere Adam e schiarendosi la voce e poggiando entrambi i gomiti sul tavolo ed unendo insieme le dita avrebbe detto (in giapponese questa volta).
    Esatto, ho letto che lei è un grande conoscitore di materie arcane ma soprattutto... Lei è un Mago! La prego, non si spaventi! Non voglio ne rapirla per apprendere i suoi segreti e nemmeno chiederle di diventare suo allievo. Almeno non oggi. Oggi sono qui per affari, per farle una proposta di lavoro, credo lei lo sappia già, ma io sono il capo della Genm Corp. Ci occupiamo di sviluppare videogiochi e piattaforme per essi, ma per la mia ultima creazione desidero riportare degli elementi legati alla magia che sembrano veri, ho con me già una copia, la prego, la prenda e la guardi.
    Kuroto aprì la statoletta che era in mezzo al tavolo mostrando una Gashat, era di un colore argenteo con delle piccole pietre preziose la dove dovevano esserci delle viti. Il titolo riportato era "Dark Homunculus Time", mentre l'adesivo mostrava una strena creatura, metà del suo volto era umano mentre l'altro era sfigurato simile a quello di un vero e proprio mostro.
    Dark Homunculus Time, un gioco dove il giocatore prende i panni di un homunculus senza una vera identità, un GDR dove sconfiggendo diversi mostri e creature imparerà pian piano l'importanza della sua natura e poi cosa provino davvero gli esseri umani. Avrà diversi finali, tra i miei preferiti vi si trova quello in cui l'homunculus si innamora di una donna e grazie all'aiuto di una Dea diventa umano, mentre l'altro quasi l'opposto, comprende quanto l'umanità sia corrotta ed infima e cercherà quindi di distruggerla. Come vede la storia è già bella che scritta, ma mi servono dettagli riguardo pratiche arcane, come funzionano, come vengono eseguite ed eventuali storie interessanti su che le ha usate prima di loro. Inoltre sono anche un pochi bloccato su come far nascere questo homunculus. Alcuni hanno suggerito che fosse un esperimento, altri che fosse la creazione di qualche evento innaturale, ma non siamo ancora arrivati ad un accordo, ma sono sicuro che, un Mago come lei saprà tutta la verità. La prego, mi dica tutto, saprò ricompensarla adeguatamente...
    Concluse Kuroto. Per quanto Kuroto non sapesse nulla riguardo la realtà del suo interlocutore probabilmente quel gioco avrebbe suscitato in lui qualcosa, l'uomo sperava interesse ma non si poteva mai sapere. Koyomi invece stava al fianco di Kuroto con entrambe le mani dietro la schiena, in attesa.

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    Status Psicologico: Interessato
    Energia: 80/80
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    Ovviamente da dietro lo specchio! Il tuo specchio...

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    Non appena il giovane ben vestito aprì bocca per accoglierlo, le speranze che fosse lui il signor Dan s'infransero in un attimo, riconoscendo nella sua pacata parlata giapponese la voce di Bosshi, l'uomo alle dipendenze di Dan che, qualche giorno prima, lo aveva chiamato per fissare l'appuntamento. Tale notizia l'avrebbe dovuto gettare in un mare di sconforto ma, mentre stringeva con cortese intensità la mano dell'uomo, Bosshi dimostrò un eloquio degno degli oratori della classicità, con cui non soltanto lo mise a suo agio mostrando tutta la professionalità che sembrava mancare al suo compagno ma, soprattutto, solleticò abilmente l'ego dell'ex homunculus. Non che fosse difficile, ovviamente, dato le proporzioni interplanetarie di quest'ultimo ma l'uomo avrebbe potuto notare come, man mano che proseguiva con le sue lodi cortesi, il sorriso di circostanza di Adam divenisse sempre più pieno e sincero, come un palloncino che si stava gonfiando sotto ai suoi occhi, arrivando infine a coprire quasi tutta la porzione inferiore del suo volto: dopo le batoste fisiche e morali subite con l'incontro di Arthur prima e di Domino poi, quella sfilza di complimenti era un vero e proprio balsamo per il suo amor proprio ferito.
    Oh, lei mi lusinga Signor Bosshi, dopotutto non sono che un semplice accademico...
    Si schermì con in faccia il sorriso sornione del lupo cattivo che dice a Cappuccetto Rosso "Sì, sono proprio la tua amata nonnina", mentre osservava con benevola tolleranza gli orridi bicchieri e mostrava con lo sguardo che non c'era da preoccuparsi per quella piccola caduta di stile, li aveva già perdonati. A ben vedere, se qualcuno avesse confessato a Veronica un peccato di poco conto, quest'ultima non avrebbe potuto sorridere più benignamente e accondiscendente di così: era indubbio, era proprio fatto per la carriera ecclesiastica.
    Fu in quel momento che il buon Bosshi, da bravo segretario particolare (?), presentò il suo superiore, il bizzarro ma ormai degno di ascolto Kuroto Dan! Inutile dire che il volto dell'ex homunculus raggiava cortesia e dal suo sguardo di gelido azzurro non traspariva una stilla della pena che stava provando nel vederlo conciato in quel modo, la stessa pena che avrebbe colto qualcuno nel vedere un cucciolo deforme o nato senza zampe. E, in effetti, anche il povero Kuroto era nato con una grave menomazione: la totale, tremenda mancanza di eleganza. Ciò, però, non era motivo sufficiente per mettere in dubbio la sua abilità come uomo d'affari, dopotutto i facoltosi possono permettersi di essere bizzarri ben oltre il buon gusto.
    E' un vero piacere conoscerla, signor Dan-
    La frase rimase in sospeso non tanto perché Adam aveva altro da dire, ma perché nell'atto di porgergli la mano mentre gli manifestava la sua lietezza nell'incontrarlo, avvenne qualcosa di imprevisto e imprevedibile che lo spiazzò, troncando di netto la sua presentazione e, soprattutto, il suo entusiasmo. Per alcuni, infiniti attimi Adam si chiese se non avesse sentito male che, forse, il signor Dan non avesse detto quello che gli era sembrato di sentir dire... ed ebbe persino il tempo di convincersene, quando il direttore della Genm Corp. riprese a sparare, come una mitraglia impazzita, una fitta graticola di luoghi comuni e di pregiudizi, probabilmente pronunciati senza neppure conoscere il loro significato.
    Lo sguardo della tiranide si fece vitreo, il sorriso crollò e, per un attimo, temette che Roma non potesse tollerare una simile onta a qualche millennio di arti e culture italiche, facendo profondare loro e tutto quel bar nelle viscere delle sue catacombe. Fortunatamente la Città Eterna era abituate alle umiliazioni dei sacchi e, col tempo, doveva aver acquisto una regale indifferenza poiché il selciato dei cortili rimase intatto. E, stupito quanto se non più di lui, Bosshi cercò di porre un ammirevole quanto vano rimedio agli errori compiuti dal suo superiore.
    Non... non si preoccupi, Bosshi, ritengo ammirevole la passione dimostrata dal signor Dan per l'antico e nobile idioma di questa terra: è merito di persone come lui che la cultura italiana si diffonde per il globo.
    Rispose con un sorriso accondiscendente, anche se un po' sardonico diretto all'unico che poteva percepire il suo sarcasmo, cioè il povero Bosshi, ma Adam ritenne necessario consumare una piccola vendetta in nome dell'italico onore, anche se non diretta contro il vero colpevole. Kuroto, però, dopo la caduta di cui non sembrò accorgersi, si riprese parlando nella sua lingua e dimostrandosi una persona indubbiamente... interessante, strana di certo, ma assolutamente interessante. Gli spiegò che lui era a conoscenza della sua vera identità di mago e che non era interessato ai suoi segreti, quanto assumerlo quale consulente per un videogioco che la sua azienda stava producendo. Adam ormai si era rassegnato ad aver incontrato l'ennesimo schizzato, ma quella proposta accese un genuino interesse nel suo sguardo, poiché non gli stava chiedendo la ricetta per la pietra filosofale, bensì di mostrare come veniva eseguiti i rituali magici nel passato, quali formule utilizzate e quali fossero le principali correnti esoteriche dell'antichità: l'occasione che stava aspettando per cambiare vita, insomma! Se fosse stato bravo, oltre che come consulente, avrebbe potuto essere assunto come sceneggiatore e, chissà, se le sue sceneggiature avevano successo poteva anche tentare la strada dell'editoria, cosicché quando Domino gli avrebbe chiesto "Ehi, insetto stecco, come ti paghi le foglie che sgranocchi?" (La vera Domino sarebbe stata di certo più tremenda, ma una tiranide ha il diritto di sognare) lui avrebbe potuto rispondere con un sorriso "Sono un professore... e uno scrittore" e qui, indubbiamente, avrebbe di certo fatto tutt'altra figura. Probabilmente comunque non buona, ma meglio che dire "sono un truffatore", no?
    Schiuse le labbra per dimostrare il suo entusiasmo a quella così piacevole proposta, quando l'uomo lo stupì, dandogli una Gashat dall'aspetto prezioso, dove compariva un essere apparentemente diviso tra umanità e mostruosità, con un titolo che non poteva non colpirlo moltissimo, Ciò, però, che gli fece sgranare gli occhi fu la spiegazione sulla sua trama: era indubbio, infatti, che parlva di lui! Ed era evidente che la donna e la Dea che avrebbero portato il protagonista verso il finale migliore fossero Domino e Veronica. Chi era quel Kuroto, cosa nascondeva dietro il suo essere bizzarro e totalmente privo di regole?
    Trama interessantissima, il genere di plot che spingerebbe anche un completo ignorante in materia di videogiochi, come il sottoscritto, a interessarsi di questa opera, signor Dan. L'idea stessa di mettere come protagonista un homunculus, una creatura sintetica e dunque bisognosa di ricercare la sua individualità, il suo arbitrio è degna di nota.
    Esordì, appoggiando i gomiti sul tavolo e posando il mento sulle dita intrecciate, lanciando uno sguardo penetrante, intenso all'uomo, il suo azzurro che affondava nel suo nocciola.
    Ciò detto, di homunculus ne esistono di molti tipi, ma ai fini del videogioco direi di concentrarci soltanto su due: quelli creati per essere utilizzati come automi, semplici bambole di carne magica e privi della più piccola stilla di consapevolezza oppure i cosiddetti omuncoli "sapienti", creature fragili, di solito confinati dentro qualche ampolla di vetro, eppure dotati di una conoscenza pressoché sterminata. Questi ultimi, tra l'altro, sono molto interessanti poiché hanno una loro consapevolezza e benché sono costretti a obbedire a coloro che li hanno evocati, mantengono una certa parte di individualità. Su come, una di queste creature, possa sfuggire alla sua ampolla e sopravvivere potrebbe essere un interessante motivo di discussione, ma... mi permetta di chiederle come ha ottenuto questo gioco: io sarò un mago, ma neppure lei dev'essere privo di conoscenze arcane se è riuscito a creare qualcosa che mi riguarda così da vicino.
    Continuò, con voce calma e calda, come di chi racconta qualcosa che conosce bene e che, malgrado la barriera dell'obiettività, riesce ancora ad avere su di sé una fortissima impressione. La sua chiosa fu un po' sibillina in maniera assolutamente voluta, poiché voleva sì lasciargli intendere che quel videogioco aveva una qualche aderenza con la realtà, ma non quali fossero questi punti di contatto.
    Cosa vuole davvero da me, Kuroto?
    Chiese, infine, squarciando in un attimo il velo dei formalismi e di tutti quei piccoli giochi di allusioni e non detto: puntò i suoi occhi azzurri, gelidi e impenetrabili come sempre, in quelli oscuri di Kuroto, curioso di sapere cos'avrebbe risposto. Quell'uomo poteva essere una grande occasione come un enorme pericolo, di certo però rappresentava un incontro sorprendente e, in un certo qual senso, Adam non poté non metterlo in relazione ai precedenti: sembrava che il Fato fosse deciso a farlo cambiare, a fargli prendere una decisione netta... e, mentre accoglieva entusiasta quella "sfida", non poté evitare che un brivido di paura gli corresse veloce lungo la schiena.

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    Status fisico: Illeso.
    Status psicologico: Affascinato e concentrato.
    Energia: 70/70
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    Potere: disattivato.
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    Kuroto ascoltò la spiegazione del Mago, e i suoi consigli su come impostare le varie cose, e le possibili scelte riguardo il protagonista. Era più che compiaciuto, a quanto pare quello era un vero esperto, ma venne spiazzato quando l'esposizione si accompagnò ad un paio di domande. Domande che lo fecero sorridere per via della loro innata semplicità che solo chi pensava in maniera logica e in un certo senso naturale poteva fare. Kuroto si aspettava sempre di parlare con persone vuote, PNG per lui, personanti non giocanti della vita vera che si limitavano semplicemente a dargli le informazioni che voelva senza quasi mai mettere in discussione se non seguendo dei pattern davvero prevedibili, mentre Adam invece... Rispondeva ad altri parametri di certo.
    Davvero interessante, di certo nemmeno sforzandosi di fantasia si potrebbe arrivare a conclusioni così, più vere di quando non sembrino. Eccezionale! Ma... Questo gioco non viene da nessuna parte, è stato creato da me in persona in ogni sua sfacettatura, mi occupo personalmente della prima versione prima di passare poi a mandare tutto alla produzione industriale. Creo io il codice da zero, modello le parti, insrisco i chip e lego i circuiti al resto, ogni singola parte di quella Gashat è stata fatta con le mie mani. Per quanto riguarda questo senso di Deja Vù che le provoca, bhe ho creato questo gioco pensando appositamente a lei, è stato come un fiume in piena, e mi sono feramto solamente quando ho concluso il tutto.
    Kuroto rispose allo sguardo penetrante di Adam con uno ancora più compiaciuto, si preseinfatti qualche secondo prima di rispondere, accenanndo un sorriso e guardando poi al cielo immenso per qualche attimo, prima di rivolgere tutta la essenza al suo interlocutore. Nel mentre Koyomi rimaneva completamente immobile ed in silenzio, non un suo muscolo si muoveva tanto che nemmeno il suo petto si ingrossava per la respirazione, ed anzi... Non un singolo respiro stava uscendo dal ragazzo.
    Io non possiedo conoscenze arcane, o almeno non nella maniera più sincera del termine. Sono laureato come Tecnico Armagus, ha presente no? Tecnologia e Magia insieme unite permettono di raggiungere apici che nessuna delle due da sole può permettersi. Ora, quella che le stò mostrando ha si dei circuiti magici, ma nessun meccanismo di attivazione, manca infatti la materia fondamentale, l'anima di qualcuno che voglia davvero utilizarla, qualcosa di unico e inimitabile. Sono un frammento indispensabile per il completamento di questi oggetti, senzale quali non sono altro che dei semplici giochi senza alcun effetto. Io da lei ho bisogno di qualcosa di ben preciso, voglio che mi insegni tutto quello che sa sul tema homunculus. Voglio dire, sembrano storie dell'altro mondo queste, ma la conoscenza di tali esseri potrebbe essere di estremo aiuto per comprendere il funzionamento dell'anima e di poter perfezionare queste Gashat. Ora io, non la conosco a sufficenza, immagino che lei ora si chiederà per quale motivo voglia fare qualcosa del genere, ebbene, non posso dirglielo così su due piedi, staremmo letteralmente prendendo degli shortcut, non possiamo skippare i nostri dialoghi o simili. Quindi facciamo così, facciamoci una domanda a testa, e visto che sono stato io a proporre il tutto inizierò mostrandole qualcosa che le toglierà ogni possibile dubbio o domanda sulle mie capacità, così da toglierci di mezzo le domande più frivole e parlare solamente di ciò che è davvero interessante per entrambi.
    Koyomi avrebbe estratto dalla giacca una strana cintura, che passò alle mani di Kuroto che una volta poggiata alla vita si legò intorno a lui da solo in un sonoro CLANK! Mentre dall'interno della camicia Kuroto tirava fuori un'altra Gashat, dalla forma identica, ma dall'estetica molto diversa su cui poteva essere letto il titolo: Dangerous Zombie, questo però non avrebbe lasciato spazio a dubbi riguardo il suo funzionamento e premuto il tasto una strana schermata di gioco sarebbe comparsa alle spalle di Kuroto, mentre la scritta Game Start si sarre posizionata proprio davanti a lui, sopra il tavolino, un vero ologramma con tanto di musica ed effetti sonori, accompagnati dall'esclamazione dalla Gashat stessa del suo nome.
    DANGEROUS ZOMBIE!
    La maggior parte delle Gashat che ho creato sono inattive, ma unite ad una particolare cintura chiamata Gamer Driver permettono a chi le utilizza di sbloccare dei poteri speciali se sono abbastanza abili, altrimenti per loro è Game Over, quella che ho in mano è la prima mai creata, la mia personale in unica copia, le altre si basano su die lei e possiedono quasi il suo stesso codice, ma questa è speciale, se vuole mi chieda pure come lo è. Ora per la mia domanda. Lei pensa che la realtà in cui viviamo sia giusta? Mi basta anche un si o un no, voglio davvero conoscerla meglio...
    Non servivano capacità particolari per capire che in quel gioco c'era qualcosa di davvero MOLTO sbagliato.

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    Ovviamente da dietro lo specchio! Il tuo specchio...

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    Aveva fatto decisamente male a giudicare Kuroto dal suo comportamento iniziale: sì, era indubbio che quel giovane uomo fosse estremamente "eccentrico" (Se proprio si vuole usare un eufemismo) ma non era uno sprovveduto e riusciva a comprendere che, dietro ai vestiti assurdi e ai "pizza, mafia e mandolino" si celava una mente acuta dal pensiero svelto, forse più della sua. Per un attimo non poté fare a meno di notare che tutti i suoi ultimi incontri gli stavano dimostrando che giudicare qualcuno dalle apparenze non era affatto una buona idea, almeno per quanto riguardava ragazzini in calzamaglia, giovanissime Papesse e uomini d'affari in completi inconcepibili; fu un pensiero fugace che durò un solo attimo, poi si concentrò nuovamente sul suo interlocutore e attese pazientemente una spiegazione riguardante il gioco di cui gli aveva fatto dono e, soprattutto, su cosa volesse da lui. Kuroto, almeno inizialmente, fu sibillino e pur ammettendo che era stato lui a creare quel gioco non spiegò esattamente come l'avesse creato e perché riusciva a a ricalcare in maniera fin troppo esatta la sua vita ma, dopo una breve pausa a effetto, in cui si concesse un'occhiata al cielo sereno di Roma, forse attirato da quell'azzurro così intenso eppure leggero, gli concesse una spiegazione più approfondita.
    Mentre il giovane uomo d'affari parlava l'espressione di Adam mutava impercettibilmente, un nuovo luccichio nello sguardo, un sopracciglio appena inarcato, una breve ruga sulla fronte altrimenti perfettamente levigata... fiochi echi dei grandi tumulti che le sue parole stavano causando nel suo animo. Il potere della tecnologia Armagus lo colpì moltissimo, benché fosse già a conoscenza delle sue grandi possibilità, ma ciò che lo colpì davvero fu il fatto che quelle "Gashat" avessero dei grandi poteri magici che rimanevano sopiti finché non incontravano un'anima adatta ad attivarle e che lui desiderava di conoscere il più possibile degli homunculus perché sperava che questi ultimi lo aiutassero a comprendere meglio cosa effettivamente fosse un'anima e come poter perfezionare dunque i suoi giochi. Gli vorticavano nella mente un quantitativo semplicemente elevatissimo di domande ma Kuroto decise di spazzarle via con una dimostrazione pratica, posizionando una di quelle Gashat all'interno di una strana cintura che gli aveva velocemente passato Bosshi: in un attimo, comparve una scritta a ologrammi dietro al giovane programmatore, un "game start" dal sapore un po' vintage accompagnato dagli immancabili effetti visivi e acustici, oltre dal nome del "gioco" stesso che venne ripetuto con una certa enfasi. "Dangerous zombie", un nome non molto rassicurante... e, in effetti, non poté non chiedersi cosa intendesse Kuroto quando parlava di "game over" per chi non si dimostrasse degno di utilizzare le sue creazioni ma decise di dare il beneficio del dubbio a quel giovane tanto entusiasta, dopotutto fino ad allora aveva dimostrato soltanto del pessimo gusto nel vestire (E una quanto meno rivedibile conoscenza sulla cultura italiana) ma non di essere un folle omicida. E poi era al sua speranza di un cambio di vita, di uno stipendio fisso e di una buona figura (?) davanti a Domino e alla Papessa, doveva essere per forza un individuo ammirevole!
    Dopo che il giovane ebbe posto la sua domanda, fu il momento di Adam di distogliere lo sguardo per puntarlo, sia pure per qualche attimo, verso la siepe che proteggeva quel piccolo cortile interno dagli sguardi indiscreti dei passanti, alla ricerca di una risposta che riteneva sincera e, allo stesso tempo, pienamente comprensibile poiché vista la fallacia insita nel linguaggio, è sempre molto facile equivocare le parole altrui, soprattutto se queste esprimono qualcosa di molto personale. Pensò pure se davvero valesse la pena di essere sincero, ma da quando aveva incontrato Veronica e domino aveva iniziato a credere di dover cambiare, di dover diventare migliore e decise quindi di mettere il più possibile a nudo il suo cuore.
    Prima di tutto, mio caro Kuroto, dovremmo stabilire cos'è secondo lei e me la "giustizia" e, al contempo, la malvagità e se queste due cose esistono o possano esistere.
    Sorrise soddisfatto come un gatto che è riuscito a mangiarsi il carino per quel suo preambolo forse dal tono un po' troppo accademico, mentre poggiava i gomiti sul tavolino e, intrecciando le dita delle mani, si sporgeva un po' di più verso Kuroto, con gli occhi che brillavano dall'evidente piacere di star facendo una simile conversazione: gli homunculus amavano davvero molto parlare, soprattutto delle cose che conoscevano bene e, in tal senso, Adam ne sapeva parecchio di filosofia.
    Ma ammetto che questi discorsi sarebbero più adatti in un'acropoli greca piuttosto che il cortile di questo ameno bar, quindi spero di non passare per frettoloso se farò a meno di questo pur importante preambolo. Ebbene, penso che questo mondo, nella sua caotica e a volte terribile bellezza, riesca talvolta a mostrare parte di quella giustizia da me poco prima evocata. Ma no, non penso che lo sia sempre o anche soltanto abbastanza perché gli innocenti possano sentirsi tutelati e i giusti possano dormire con il cuore tranquillo.
    Continuò con calma, poggiando il mento sulle dita intrecciate delle mani, con la stessa tranquillità di chi espone una verità incontrovertibile sotto gli occhi di tutti.
    Qui, però, credo che si arrivi al nocciolo del discorso: il mondo può essere migliorato? Può un singolo o un gruppo minoritario di persone limitare la malvagità e diffondere concordia, conoscenza e solidarietà? Oppure il mondo, l'umanità e tutte le altre razze senzienti sono costrette a portarsi dietro il fardello del Male come una chiocciola si porta il suo guscio, intrinsecamente legati? Fino a poco tempo fa avrei detto di sì, che questo era il Fato di tutti i viventi, che la materia grossolana da cui la vita è nata e si perpetua è troppo fallibile per poter sostenere il peso della Giustizia, delò Bene... ma adesso sono convinto del contrario. Penso che qualche singolo possa vincere la sua personale guera contro il Male ed essere d'ispirazione, d'insegnamento per altri.
    Concluse, adagiandosi nuovamente sullo schienale della sedia e sciogliendo le dita, guardando curioso Kuroto e Bosshi, alla ricerca di possibili mutamenti o reazioni alle sue parole, alla professione ad alta voce di quel nuovo credo che suonava strano anche alle sue stesse orecchie.
    E lei? Suppongo che chi ponga una simile domanda lo faccia avendo una chiara idea del Male da combattere... e della medicina da usare.
    Chiese, guardandolo attentamente negli occhi: finora tutti gli incontri significativi della sua vita lo avevano portato verso l'idea, l'ideale che gli aveva appena espresso... la voce di Kuroto sarebbe stata discordante dalle altre?

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    Kuroto allargò le braccia portando i palmi verso al cielo, come a voler ricevere la grande domanda del Mago, che non era per nulla semplice, rispondere ad una domanda simile avrebbe di certo richiesto tempo, ragionamento e con tutta probabilità parecchi studi, ma qui stiamo parlando di Kuroto alla fine e simili possibilità non potevano di certo essere prese in considerazione. Serviva qualcosa di rapido, istintivo e sicuramente per nulla studiato. E fu così che Kuroto rispose.
    Giustizia e Crimine, Bene e Male, sono concetti fin troppo personali per ogni essere vivente e non dotato di intelletto. Così soggetti al tempo e al cambiamento. Concetti totalmente... Inutili!
    Con forza ed improvvisamente le se braccia si abbassarono e le mani si scontrarono sul tavolino, facendo cadere i bicchieri a terra e scuotendo tutto l'apparato su cui si trovavano, persino lo stesso Kuroto si sarebbe ritrovato col mento che quasi toccava il tavolino e con lo sguardo rivolto verso l'alto, ad osservare proprio Adam, ma da una prospettiva diversa, come se volesse scovare in lui qualche strano dettaglio che prima gli era sfuggito, avvicinando persino il suo viso, sporgendosi ed avanzando su quel tavolino, tanto che poteva osservare ogni singolo mutamento nel suo volto. I propri occhi si erano fatti più sottili, mentre un sorriso estremamente divertito era comparso sul volto del Pazzo.
    Ma non voglio negare che un fondo di verità c'è. Io credo in una "Giustizia" è sarebbe quella che tutti meritano le stesse ed identiche possibilità di partenza, una totale uguaglianza che permetta a tutti di viaggiare sulla stessa linea, nessun vantaggio iniziale di sorta a nessuno. Solo le scelte che si fanno possono cambiare la condizione di qualcuno. In un mondo ideale ogni essere vivente è uguale nelle proprie possibilitò, non esistono differenze date da qualche misteriosa appartenenza, tutti partono uguali. Io infatti trovo ingiusto che in questo mondo esista una simile diversità. Gente che possiede incredibili poteri e gente che invece non può nemmeno muoversi dal proprio letto per via di una qualche malattia. Questo nella mia visione del mondo è inaccettabile. Chi ha scelto questo? Perchè deve esistere una tale differenza? Inaccetabile.
    Quasi strisciando, la mano che teneva Dangerous Zombie si sarebbe mossa sino ad andare sotto il tavolo, scomparendo alla vista ma lasciando alle orecchie un indizio fontamentale, il rumore della cartuccia che entrava nella cintura.
    CLICK AND LOAD!
    E se dobbiamo continuare per questa strada, persino il male esiste, e dal mio punto di vista, questo è rappresentato da qualsiasi cosa possa impedire la scelta, mettere un qualunque limite o freno o decidere per gli altri. Che sia questo un padre, un sindaco, un re, un imperatore o persino una divinità... Non ha la minima importanza. Chiunque possa deccidere per gli altri porta differenza, e la differenza porta agli scontri. Tutti noi infatti siamo ormai fin troppo abituati a questa strana realtà, così complicata nelle parole e nelle regole che noi stessi abbiamo costruito. E' quindi normale che qualcuno di più alto di noi prende delle scelte e decida per noi. Eppure a me non stà bene. Basta guardare quella Gashat per capirlo. L'inizio è uguale per tutti, ma come il viaggio prosegue cambia da persona a persona, un numero infinito di possibilità attende il gicoatore. E allora perchè per tutto il resto deve essere diverso? C'è qualcosa di molto più grande di noi che stà per fare qualcosa di davvero brutto. Il Boss Finale. E se non verrà sconfitto non ci sarà più nulla. Quindi cose come Bene e Male hanno poco senso, quando sono le persone a dare loro significato. Ma alla fine questo dovrebbe saperlo fin troppo bene anche lei. La magia è forse cattiva o buona? E lo stesso può essere detto per qualunque evento naturale. Siamo sempre noi a definirli tali. Ed adesso per la mia domanda: Quale genere di magia lei è in grado di usare? O Forse è solo un esperto di teoria? Cosa che però visto il suo sguardo dubito altamente...

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    Adam osservò con attenzione la teatralità insita nei gesti del suo interlocutore, sempre più affascinato da quella personalità per certi versi instabile e infantile, ma per altri straordinariamente acuta. Fu sorpreso sia dalla sua affermazione che soprattutto dalla sua mimica, dal modo in cui sbatté i palmi delle mani sul tavolino, facendo cadere i bicchieri: registrò con interesse il modo in cui tutto il suo corpo, capo compreso, si abbassò verso il tavolino per dare maggior enfasi sia al gesto che alle parole, per poi osservarlo con sguardo vivace da quella prospettiva decisamente scomoda; sì, decisamente quell'uomo aveva un che di puerile nel modo di fare, non tanto per una qualche forma di immaturità ma per via del suo entusiasmo, della sua curiosità e, forse, per un accenno dell'egoismo totalizzante dei bambini più piccoli, in cui risulta impossibile mettersi davvero nei panni degli altri.
    Ascoltò in rispettoso silenzio il resto del suo discorso, lasciando a pochi ma notabili cambiamenti della mimica facciale il compito di esprimere le sue emozioni, i suoi pensieri sulle argomentazioni addotte dal giovane programmatore: un lieve corrugamento delle sopracciglia a indicare dubbiosità o disaccordo, un accenno di sorriso quando le sue idea incontravano le sue e, in generale, la luminosità espressa dai suoi occhi solitamente di un azzurro così lieve da sembrare quasi opaco, spento, che dimostravano quanto fosse preso da quella conversazione. Quando Kuroto terminò la sua lunga arringa, l'ex homunculus lasciò errare lo sguardo per qualche attimo verso il cortile, lasciando che s'incontrasse con il limite della siepe come la sua mente s'imbatteva o credeva d'imbattersi nel limite del ragionamento del giovane... ragionamento, però, che sembrava andare oltre quel limite, un po' come la mente umana poteva (Seguendo l'insegnamento del Poeta) andare oltre una siepe e smarrirsi nell'oceano d'infinito che questa cela.
    Riportò gli occhi sul volto del giovane e, arricciando le labbra in un sorriso franco e rispettoso, si alzò dalla sua sedia:
    Sa, Kuroto, lei ha il dono di un eloquio trascinante e focoso, oltre che meravigliosamente spontaneo: ciò mi pare che è la prerogativa migliore degli autodidatti, coloro che si affidano soltanto alle forze del loro intelletto e al loro spirito d'osservazione per comprendere la realtà, mentre noi poveri accademici spesso ci troviamo a constatare che gli studi, per quanto sublimi e approfonditi, non fanno altro che vacillare certe certezze e, soprattutto, a rendere assai più complicata ogni decisione, al punto da spegnere le fiamme dell'entusiasmo in taluni. Sa, non si può fare a meno di sbigottire nel constatare quanto la pallida fiamma della conoscenza renda ancora più oscure le tenebre che ci circondano...
    Gli confidò celando, nell'indubbia autocritica che stava rivolgendo a sé e a tutta la categoria dei "sapienti", un giudizio di "parzialità" riguardante le sue parole: bello, trascinante, ma sbagliato. O, quantomeno, una semplificazione fin troppo eccessiva della realtà.
    Per quanto, infatti, io ritenga sacrosanto il suo desiderio di eliminare ogni forma di disparità e, soprattutto, di limitazione esterna alla libertà individuale, non posso fare a meno di notare che a voler portare troppo oltre questo concetto di "uguaglianza totale" si rischi proprio di mettere a repentaglio l'individualità che si vuole proteggere: ognuno di noi è diverso dagli altri, non solo per la presenza o assenza di poteri speciali, ma anche per semplici differenze biologiche; qualcuno può essere basso o alto, umano o dragonico, moro o biondo, ma tali differenze possono spingersi anche più in profondità: una maggiore o minore inclinazione a determinate discipline sportive, una mente più o meno agile, una fantasia più o meno grande e mille altri fattori ancora possono non dico essere decisi dal nostro genoma, ma quantomeno influenzati. E che dire dell'ambiente in cui cresciamo, della cultura con cui entriamo in contatto, degli insegnamenti che traiamo dai nostri cari, siano essi genitori o amici? Tutto questo contribuisce a forgiarci e ad alimentare la nostra continua evoluzione come individui pensanti, come creature dotate sì di libero arbitrio... ma che devono conquistare quest'ultimo con la loro perseveranza e consapevolezza, con il loro sapere per poterlo possedere davvero. A voler rendere tutti uguali si finirebbe per far sparire ogni differenza di approccio e di pensiero... avresti, mio caro Kuroto, dei giocatori che decidono tutti allo stesso modo, che vivono e muoiono allo stesso modo: non più uomini, ma omunculi privi di ogni scintilla di genio, di ogni fuoco divino.
    Continuò con lo sguardo scintillante, mentre gli mostrava quello che, durante i primi tempi della sua nascita, era stato il motivo maggiore di ammirazione e invidia verso gli umani: la loro diversità, la loro facoltà di poter essere diversi, se avessero voluto, di quello che in quel momento erano. Per un homunculus come lui una simile facoltà era semplicemente inconcepibile e adesso che, finalmente, si stava riconciliando con la sua natura vivente, di materia calda e pulsante, stava iniziando a comprendere tutto il disprezzo e la rabbia precedenti non erano altro che una delle tante maschere della paura, la paura di doversi mettere in discussione, di prendere le scelte sbagliate: com'era stato sciocco, anzi cieco! In tutto questo aveva iniziato a dargli del tu, incapace di mantenere ulteriormente le distanze tra sé e quel giovane così interessante.
    E tanto, tanto altro ci sarebbe da dire sul potere e sulle istituzioni, siano esse religiose o no! Ma non voglio darti l'impressione di star sfuggendo il punto focale di tutto il tuo discorso... sì, sono d'accordo con te, tutti dovrebbero nascere con la possibilità di diventare uomini e donne migliori e cercare di costruire un mondo privo di iniqui privilegi o di terribili privazioni, siano esse fisiche o sociali è il modo migliore per giungere a questo obiettivo. E prima di rispondere alla sua domanda... mi dica, cosa intende per "Boss finale"? Sa di un pericolo alle porte di cui nessuno si è accorto?
    Gli chiese curioso, non comprendendo se era un semplice passaggio retorico o se intendesse davvero l'approssimarsi di qualche grave minaccia, in ogni caso senza aspettare la sua risposta, indietreggiò dalla sedia che aveva riposto e, non appena fu a un metro di distanza dal tavolino, decise di attivare la sua trasformazione: non avrebbe mai capito come mai arrivava sempre a quel punto ma, visto cosa significava Kuroto per la sua "carriera" e visto anche la conversazione che stavano avendo fino ad allora, non poteva esimersi dal mostrargli il suo vero "volto": in un attimo il colore della sua pelle prese a mutare, diventando dapprima grigiastra e poi ricoprendosi di uno strato di lucido carapace nero, mentre la sua stazza e massa crescevano ulteriormente, strappando e infine riducendo a brandelli il suo completo di sartoria, scoprendo così il corpo possente di una grossa tiranide, con quattro braccia, tre occhi e un paio di lunghe antenne simili a corna. I muscoli risultavano grossi ed evidentemente potenti, ma a causa dell'aspetto snello conferitogli dal carapace, appariva assai più magro e "allampanato" di quanto non fosse in realtà.
    I suoi tre occhi rossi incontrarono quelli di Kuroto, probabilmente facendoli sentire in inferiorità numerica, mentre Adam snudava in una parodistica versione di sorriso quattro fila di denti aguzze e, ai lati della bocca, le consuete mandibole a "tenaglia" degli insetti, sebbene nel suo caso assai più piccole e di minore utilità.
    Questo è il mio potere, Kuroto, spero che tu non si aspettassi palle di fuoco o conigli venir vomitati da un cilindro... però, se vuoi vedermi lanciare qualche saetta, potrei anche accontentarti.
    L'umorismo di Adam era assai strano e si ritrovò dunque a scherzare con Kuroto di qulacosa che Kuroto non poteva sapere, cioè la sua affinità con l'elemento fulmine, ma a parte quello era da apprezzare il tentativo di sdrammatizzare della tiranide che, in effetti, non sapeva che reazione poteva avere il suo bizzarro interlocutore a un aspetto come il suo, sperando che non spezzasse il clima d'intesa che si era sviluppato fino a quel punto.

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    Status psicologico: Affascinato ed entusiasta.
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    Potere: Livello 1
    - Tutte le ossa di Adam, al di fuori di quelle degli arti superiori, sono leggermente più resistenti del normale. Lo stesso vale per la sua carapace di Tiranide.
    - Le ossa degli arti superiori hanno una resistenza pari al ferro.
    - Quando un arto superiore viene influenzato da una delle tecniche mutanti di Adam, la mano e l'avambraccio vengono rivestite di una carapace più spessa del normale, dalla stessa resistenza delle sue ossa degli arti. Questa carapace si rigenera ogni volta che Adam disattiva una mutazione e la riattiva.
    - Quando Adam ha contemporaneamente tutti e quattro gli arti occupati dalle mutazioni, una corazza aggiuntiva si posiziona sulle sue spalle, proteggendo la parte superiore della schiena. Avrà la stessa resistenza delle ossa rinforzate NON degli arti superiori.
    Note: Conseguenze razziali - Capacità sensoriali aumentare del 25% grazie a occhi bonus e antenne, aumentano anche il raggio percettivo del sense ai propri lati oltre che solo davanti. - Immunità ad ogni tipo di veleno, malus, maledizioni o simili che non siano originate da un potere speciale, questo rende armi, extra e arti occulte inefficienti su di loro.
     
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    Kuroto osservò sempre con più attenzione il suo interlocutore, anche mentre questo si allontànò da lui e si trasformò in una splendida bestia nera di immensa bellezza agli occhi di Kuroto. Quattro braccia, tre occhi e persino delle antenne, poteva forse esserci qualcosa di meglio? Ovviamente no per il pazzo, che fremeva di gioia a vedere quella scena, si tratteneva a malapena, tanto che alcune crepe sul tavolo iniziarono a formarsi per la tensione che esercitava sul tavolo, mentre le sue dita profondavano per tutta la forza che ci metteva, quasi buncando il tavolo. Koyomi mostrò in quel momento stupore nel viso, non si aspettava di certo che il "Mago" fosse qualcuno dotato veramente di poteri, ne quantomeno capace di trasformarsi in una creatura del genere, che fosse inaspettavo sarebbe stato riduttivo, questo andava completamente contro la sua programmazione, eppure guardando Kuroto poteva vedere come questo colpo di scena non gli dispiacesse per nulla. Il giovane portò entrambe la mani sulla vita, facendo comparire una strana cintura, diversa nella forma da quella di Kuroto, ma in qualche modo sembravano comunque collegate in quanto a livello tecnologico e funzionamento, solo che a differenza di quella di Kuroto, questa sembrava aprirsi verso l'esterno, mentre una sfera simile ad un occhio gli comparve in mano, e rapidamente la inserì all'interno chiundendo la cintura e mettendo la mano sull'apposito manico, sembrava pronto ad attivare qualcosa, aspettando solo Kuroto.
    Inattaccabile. E' vero che nel mio mondo ideale la gente finirebbe per essere tutta uguale, ma c'è una parte che avevo omesso, le persone danno il meglio solo quando si trovano in una situazione che le costringa a farlo. E' questo che differenzia le persone, il modo in cui reagiscono alle situazioni. Il mio mondo idelae vuole proprio questo, tirare il meglio dalle persone, e come in ogni buon gioco occorre un avversario. E quale miglior avversario di una creatura mostruosa? Proprio come tu ti mostri adesso... Sei... Così bello! Superi a pieno punteggio il livello e finisci tra gli High Score del mio cuore! Non posso crederci che tu non abbia assunto prima questa forma! Perchè? Perchè nasconderla? Hai forsa paura che il mondo ti giudichi in modo errato? Nel mio mondo ideale questo non esisterebbe. Ci sarebbero molte meno concezioni inutili, problemi di razza, casta, ideologia... Tutti lotterebbero per sconfiggere un nemico comune, azzerando le differenze e collaborando... Ed ora, ti mosterò la mia risoluzione!
    Con un rapido gesto avrebbe lanciato via il tavolo verso il suo avversario con un potente calcio, di certo non gli avrebbe fatto molto anche se lo avesse colpito, ma era perfetto per iniziare, infatti Kuroto si sarebbe rapidamente alzato, premendo il tasto sulla sua cintura, mentre Koyomi faceva lo stesso, tirando la leva della sua.
    Henshin! Henshin!
    BUGGLE UP! DANGER! DANGER! GENOCIDE! DEATH THE CRISIS! DANGEROUS ZOMBIE!
    EYE! LOOK AT THIS! EYES OPEN! SPECTER! READY GO! HELLBENT! PULSE-POUNDING GHOST!
    Esclamarono le due cinture. Uno strano ologramma sarebbe apparso davanti a Kuroto mentre una strana nebbia nera lo avvolgeva, per poi venir fatto in mille pezzi, per quanto un ologramma potesse essere fatto a pezzi, da un braccio corazzato in bianco, e la dove c'era Kuroto adessi vi si trovava un essere in armatura, per quanto corrotta e strana questa apparisse. Koyomi invece cambiò aspetto, il suo corpo sembrava avvolto da una strana tuta, mentre il viso coperto da un casco con una raffigurazione estremamente stilizata di un viso, mentre addosso sembrava avere solo una felpa.
    Questo è il mio potere! Un potere che voglio donare a tutte le persone del mondo, in modo tale che possano forgiare con le proprie mani il loro destino! Mai più delle catene bloccheranno la libertà di qualcuno! Mai più ci saranno ingiustizie! E mai più qualcuno potrà decidere per un altro. Adam, io ti desidero! Proprio adesso che ti sei mostrato a me così, io ti desidero ancora di più! Aiutami a realizare il mio sogno, ed insieme elimineremo il Boss Finale! Io farò lo stesso, io ti aiuterò in qualcune cosa tu avrai bisogno! Sono ricco, e nulla mi spaventa... Ma se vuoi mostrarmi le tue mosse sarò più che pronto ad osservarle... Io ti mosterò le mie! E ti farò vedere sino a che punto credo nelle mie convinzioni! PREPARATI!
    Un metro di distanziava, Kuroto aveva il braccio destro in avanti, messo quasi ad artiglio, mentre quello opposto era portato all'altezza del fianco, sempre nella stessa posizione. Koyomi invece gli stava di fianco, imperscrutabile.

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    Tecniche usate: //
    Potere: Livello 2
    - La resistenza dell'armatura di Dan è leggermente inferiore all'acciaio, eccetto la zona dalla punta delle dita fino a al gomito che invece ha una resistenza pari all'acciaio.
    - I nemici che sono sotto l'effetto di un Genjutsu risultano più deboli nei confronti dei danni provocati dall'armatura di Dan, inoltre ogni tecnica sblocca un effetto aggiuntivo. Infliggere ad un bersaglio una ferita di almeno medio-lieve entità con l'armatura prolunga la durata di tutti i Genjutsu che ha subito di 1 turno.
    - Quando Dan ha attive contemporaneamente tre o più tecniche, la resistenza della sua corazza diminuisce.
    Note: Gemma alfa 1 (Chambara), Gemma alfa 2 (RPG), Gemma alfa 3 (P90) alla cintura, Pillole Energetiche in tasca
     
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    Che dice il Coccodrillo del Nilo | che batte la coda iridata | ... | nel tonfano, nella cascata, | ... | e sopra la sponda assolata? | «Trovato è il pasto agognato! | Trovato! Trovato!

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    La reazione di Kuroto alla sua trasformazione fu decisamente... "inaspettata". Certo, da un simile soggetto si aspettava di tutto, persino una reazione entusiasta data la sua particolarissima concezione estetica, ma il giovane affarista mostrò un'ammirazione e un'euforia semplicemente anomali. Lo vide fremere, infatti, se non letteralmente tremare mentre lo guardava pieno di estatica ammirazione e, mostrando una forza insospettabile, deformava con la sola forza delle dita la superficie del tavolino in metallo. Per la seconda volta l'ex homunculus si chiese della reale sanità mentale dell'uomo che, se tutto fosse andato per il verso giusto, sarebbe stato il suo nuovo datore di lavoro: possibile che il suo aspetto mostruoso lo galvanizzasse a tal punto? E il suo dubbio non poté che crescere mentre il giovane gli esponeva il suo ideale nella sua totalità, benché Adam sentì che non lo stava comprendendo del tutto. Forse l'entusiasmo del giovane era troppo grande e nella foga della discussione stava dando per scontati aspetti che non lo erano affatto, ma cosa intendeva dire con "occorre un avversario"? Doveva supporre che volesse popolare il mondo di mostri, cosicché le persone beneficiate dai suoi doni potessero crescere, maturare e compiere quelle scelte a lui tanto care? Se aveva visto giusto Kuroto voleva gettare l'intero pianeta in un caos anarchico senza precedenti, dove soltanto i più forti sarebbero potuti sopravvivere... e, con essi, tutti i difetti di questo mondo. A poco, infatti, sarebbe servito dotare di capacità sovrumane individui non pronti a riceverle o incapaci di controllare quel potere: sarebbero stati spazzati via facilmente dal primo avversario più esperto o, addirittura, avrebbero potuto essere un pericolo per gli altri. Il potere non è niente se non si è consapevoli della responsabilità che investe ogni proprio gesto, una lezione a cui spesso non basta una vita intera per essere appresa e che lui stesso, persino dopo l'incontro con Veronica e Domino, faceva fatica a mettere in pratica.
    Ma queste erano supposizioni che avrebbe potuto verificare soltanto stando a contatto con il giovane e, vista la sua evidente instabilità psichica, poteva anche pensare di aiutarlo a vedere le cose da un'altra prospettiva nel caso i suoi timori si fossero rivelati corretti, dopotutto non per forza la violenza doveva essere l'unico modo per riportare sulla "retta via" chi se ne allontanava, no?
    Paura? No, no. Non è questo, è che n-
    Non ebbe modo di continuare poiché il giovane, forse a voler inconsapevolmente contraddire il suo pensiero pacifista, gli lanciò con un calcio il tavolino che, vista la distanza a dir poco minima tra i due, lo avrebbe di certo colpito sul torace provocandogli qualche ammaccatura se non lo avesse semplicemente preso al volo con le quattro braccia, graffiando appena il carapace interno degli avambracci e quello del torace con i piedi del tavolino. Non si aspettava una simile reazione e non poté non chiedersi come mai ogni suoi incontro significativo doveva o avvenire con una battaglia o terminare con essa. In ogni caso, dopo aver poggiato nuovamente per terra il tavolino, osservò con curiosità l'attivazione dei poteri dei suoi due nuovi (E si sperava) temporanei avversari comprendendo che Kuroto era assai più temibile di quanto non apparisse e che, probabilmente, era di tutt'altro livello rispetto a lui: non tanto per la teatralità della trasformazione, ma perché davvero quella corazza gli appariva assai più terrificante del suo stesso aspetto mostruoso e il che era decisamente tutto dire.
    Dicevo, non è paura né tanto meno vergogna. E' che è sempre difficile accettare la parte di noi che meno aderisce al nostro ideale, a dispetto di qualunque virtù possa possedere ad altri occhi. Eppure tale parte c'è e bisogna farsene una ragione.
    Concluse, guardando pensieroso una delle quattro zampe artigliate che trattenevano il tavolino, come se si stese riferendo a qualcosa che esulava dal mero aspetto fisico. Adam non amava molto la sua umanità, le inevitabili imperfezioni che un corpo mortale e soggetto all'arbitrarietà delle emozioni si porta dietro, allo stesso tempo però amava moltissimo vivere in quel modo, godere delle piccole, grandi gioie e delle inaspettate meraviglie che quella vita così mutevole e fragile portava con sé... ultimamente, forse, stava trovando un equilibrio. Sarebbe riuscito a mantenerlo? Beh, quella non era una domanda a cui poteva dare risposta in quel momento.
    Kuroto, mi fai una proposta allettante. Una proposta che accetto... ma con una postilla: ti aiuterò finché i tuoi obiettivi non divergeranno dalla mia etica, con la speranza che questa nostra conversazione non sia un unicum ma venga seguita da molte altre. Per il resto ritengo che sia doveroso, da parte mia, dimostrarti la determinazione che mi guida.
    Erano in ballo, dunque tanto vale ballare: si concesse un breve sospiro, dato che l'idea di combattere e di ridursi male come le precedenti volte non lo entusiasmava molto e, di colpo, attuò la sua offensiva; utilizzando le due braccia inferiori attivò la tecnica n°2 della kearinomanzia, il Colpo del Sole, per irradiare attraverso gli occhi e le mani un'intensissima luce capace di accecare temporaneamente sia Kuroto che, in teoria, anche Bosshi vista l'esigua distanza (Un metro) a cui i due si trovavano da lui mentre nelle due braccia superiori attivava la tecnica Gladius e scattava verso il primo per mulinargli così due fendenti diversi: la lama del braccio superiore destro, infatti, avrebbe tentato di colpire con un fendente dall'alto verso il basso la spalla sinistra del giovane, mentre la lama del braccio sinistro avrebbe cercato di colpirlo al fianco destro con una "spazzata" orizzontale che sarebbe andata da destra verso sinistra. Ovviamente Adam non poteva sapere come e se la corazza di Kuroto avrebbe resistito a quei due colpi (sempre se lo avesse colpito) ma era sua intenzione non farsi scoraggiare da un'eventuale difesa del suo avversario superiore alla sua ma, anzi, di utilizzare il vantaggio tattico datogli dall'uso del "Colpo del Sole" per tempestarlo il più possibile di colpi... purché, ovviamente, fosse riuscito almeno ad accecarlo. Forse un inizio un po' troppo subdolo e poco cavalleresco ma, per quanto Adam non intendesse affatto esagerare, era memore del poco riguardo che i suoi avversari finora avevano avuto per lui e intendeva usare ogni mezzo per evitare di finire nuovamente in un letto d'ospedale.

    CITAZIONE
    Status fisico: Illeso.
    Status psicologico: Concentrato.
    Energia: 35/70
    Tecniche usate: Kearinomanzia #2: Colpo del Sole
    Per attivare questa tecnica è necessario portare entrambi i palmi delle mani in prossimità della faccia, completamente spalancati e con le dita tese. La tecnica sfrutta la superficie lucida degli occhi e la loro naturale abilità di assorbire la luce per irradiarli attraverso le mani e poi rispedire in avanti l'energia abbagliante immagazzinata. Una zona di 90° davanti al volto dell'utilizzatore fino ad una distanza massima di 5 metri verrà estremamente illuminata come un intenso flash. Un nemico rivolto verso l'utilizzatore che si trova all'interno del raggio d'azione della tecnica rimarrà abbagliato per tutto il turno seguente. Il turno seguente sarà in grado di distinguere le sagome ma solamente al terzo turno la vista tornerà perfetta.
    Costo: 10
    Gladius
    Adam estrae dal polso sotto o sopra la sua mano, una lunga lama di ossa lunga fino a 60 cm, affilata su entrambi i lati e appuntita sull'estremità. Sottile ma affilata, resistente come le ossa degli arti superiore, perfetta per sminuzzare i nemici come rasoi.
    Costo: 10 x 2
    Potere: Livello 1
    - Tutte le ossa di Adam, al di fuori di quelle degli arti superiori, sono leggermente più resistenti del normale. Lo stesso vale per la sua carapace di Tiranide.
    - Le ossa degli arti superiori hanno una resistenza pari al ferro.
    - Quando un arto superiore viene influenzato da una delle tecniche mutanti di Adam, la mano e l'avambraccio vengono rivestite di una carapace più spessa del normale, dalla stessa resistenza delle sue ossa degli arti. Questa carapace si rigenera ogni volta che Adam disattiva una mutazione e la riattiva.
    - Quando Adam ha contemporaneamente tutti e quattro gli arti occupati dalle mutazioni, una corazza aggiuntiva si posiziona sulle sue spalle, proteggendo la parte superiore della schiena. Avrà la stessa resistenza delle ossa rinforzate NON degli arti superiori.
    Note: Conseguenze razziali - Capacità sensoriali aumentare del 25% grazie a occhi bonus e antenne, aumentano anche il raggio percettivo del sense ai propri lati oltre che solo davanti. - Immunità ad ogni tipo di veleno, malus, maledizioni o simili che non siano originate da un potere speciale, questo rende armi, extra e arti occulte inefficienti su di loro.
    Gladius attivo su entrambe le braccia superiori.
     
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    Questo non può che rendermi incredibilmente felice! Avremo ancora MOLTE occasioni di parlare in futuro e come ho detto... Se mi aiuti io aiuto te. Uno scambio più equo non esiste!
    Rispose rapidamente Kuroto, quasi pregustando l'inizio della battaglia. Non aveva idea di che cosa fosse capace Adam, di certo era resistente visto il suo carapace, ma che cos'altro sapeva fare? Una risposta la ebbe quando le mani inferiori si portarono davanti al suo viso, generando poi un lampo abbagliante, Kuroto provò a portare il destro davanti agli occhi per proteggersi, ma ormai il danno era fatto e ne lui che Koyomi sembravano essere ora in grado di vederlo, erano rimasti accecati da quel lampo.
    AAAAAARGH! I MIEI OCCHI! E' COME QUELLA VOLTA DELLE VENTI ORE DAVANTI AL COMPUTER! NON RIESCO A VEDERCI NULLA!
    Urlo disperato il folle, mentre Koyomi, che non si era mosso di un millimetro poggiò la mano sulla sua spalla, trasformandosi in una felpa nera con tanto di cappuccio addosso a Kuroto. Questo gli avrebbe permesso di vederci al buio, ma in questa situazione non sarebbe servito a molto, tuttavia anche senza la vista poteva ancora sentirlo e percepirlo, si stava avvicinando pronto probabilmente a colpirlo, ma non aveva idea di come avrebbe fatto. Doveva tenerlo a distanza, e forse ciò che aveva bisogno era proprio a portata di mano. Sarebbe bastato allugnare il braccio sinistro per afferrare la sedia su cui prima le sue natiche si erano accomodate e portarla davanti a se all'altezza del petto, afferrandola poi saldamente con entrambe le braccia e poi spingerle in avanti con la sedia, così da spingere qualunque cosa si trovasse davanti a lui. Ovviamente però una sedia da sola non avrebbe resistito alla forza di un combattente, per questo questa sarebbe stata rivestita dalla stessa armatura di Kuroto, attraverso la tecnica Mighty Action X. Questa avrebbe dato una resistenza superiore alla sedia e con tutta probabilità sarebbe stata comunque rotta dall'offensiva nemica, ma l'avvrebbe comunque intercettata impedendogli di colpirlo vista la maggiore distanza dagli obbettivi desigrati.
    Chiuderò un occhio riguardo questa abbagliante novità, o meglio, entrambi. Non perchè sia arrabbiato o cose del genere... MA PERCHE' NON RIESCO A TENERGLI APERTI PER IL DOLORE!
    Concluse Kuroto aspettando la prossima mossa del suo avversario, non riesciva a vederci, ma lentamente sentiva il dolore alle retine diminuire, sintomo che la sua vista, lentamente, stava tornando.

    CITAZIONE
    Status Fisico: Perfetto
    Status Psicologico: Interessato
    Energia: 70/80
    Tecniche usate: Mighty Action X
    Questa tecnica è la base della manipolazione dell'armatura di Dan, è quindi estremamente semplice ma incredibilmente versatile. Alla sua attivazione, Dan potrà rivestire qualsiasi cosa stia impugnando in quel momento con la stessa sostanza che compone l'armatura degli arti, quindi più resistente del normale. Questo non solo incrementa la resistenza di quel materiale, ma estende anche la capacità di danno del combattente. Un bersaglio affetto da Genjutsu vedrà l'oggetto rivestito dall'armatura di Dan come distorto, cosa che renderà molto difficile calcolare con precisione le sue dimensioni, forma e lunghezza. Questa tecnica non disattiva né viene influenzata da qualsiasi effetto l'oggetto rivestito possieda, nessuno dei due elementi entra in conflitto in nessun modo, ma neanche in sinergia. La tecnica rimane attiva fintanto che Dan mantiene il contatto fisico con l'oggetto, che non deve necessariamente essere un'arma.
    Costo: 5
    Potere: Livello 2
    - La resistenza dell'armatura di Dan è leggermente inferiore all'acciaio, eccetto la zona dalla punta delle dita fino a al gomito che invece ha una resistenza pari all'acciaio.
    - I nemici che sono sotto l'effetto di un Genjutsu risultano più deboli nei confronti dei danni provocati dall'armatura di Dan, inoltre ogni tecnica sblocca un effetto aggiuntivo. Infliggere ad un bersaglio una ferita di almeno medio-lieve entità con l'armatura prolunga la durata di tutti i Genjutsu che ha subito di 1 turno.
    - Quando Dan ha attive contemporaneamente tre o più tecniche, la resistenza della sua corazza diminuisce.
    Note: Gemma alfa 1 (Chambara), Gemma alfa 2 (RPG), Gemma alfa 3 (P90) alla cintura, Pillole Energetiche in tasca
     
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    La sua prima mossa, seppur non molto onorevole, aveva avuto l'esito sperato e i due erano temporaneamente accecati. Certo, la privazione di un senso così importante lo aveva messo sì in vantaggio, ma non aveva cambiato il fatto che, essendo un insettone di due metri e mezzo ricoperto di pesante carapace, non poteva certo vantare un passo particolarmente felpato: Kuroto, infatti, sentendolo arrivare e immaginando un attacco, afferrò la sedia su cui poco prima era seduto e la pose dinnanzi a sé, a coprire il suo torace e dunque i punti sensibili che Adam voleva colpire. In realtà l'ex homunculus avrebbe forse potuto provare a direzionare i colpi in maniera diversa, ma la protezione scelta dal suo avversario gli apparve così minima che decise di perseguire il suo intento originario e di tranciare come burro quell'insignificante ostacolo.
    Se desideravi vedere magie meno pericolose, avresti dovuto prestarmi un cappello a cilindro!
    Affermò con tono decisamente vittorioso, almeno finché non scoprì che anche il suo avversario se la cavava bene con gli "incantesimi" dato che, sicuramente attraverso una qualche tecnica, aveva reso incredibilmente resistente la sedia, le cui gambe e schienale si piegarono sotto le sue lame senza però riuscire a distruggerla. Improvvisamente ogni sorriso vittorioso scomparve dal suo volto per lasciare un'espressione a metà tra la delusione e la preoccupazione: che fare? L'effetto del "colpo del Sole" non sarebbe durato in eterno e, cosa più importante, se Kuroto aveva reso la sedia resistente quanto la sua corazza... come avrebbe fatto a ferirlo? Inoltre cera l'incognita Bosshi, che si era trasformato in una felpa che donava chissà quali capacità al suo avversario. Doveva agire in fretta e dato che la sua mente non riusciva a stare al passo, decise di affidarsi completamente al suo istinto; un attimo dopo l'impatto delle lame contro la sedia, dunque, Adam allungò le mani dei due arti superiori per afferrare i polsi di kuroto e dandosi una spinta più forte possibile con le gambe, letteralmente si gettò di peso contro Kuroto, premendolo contro la sedia che aveva usato come ostacolo. L'idea dell'ex homunculus era semplice: sfruttare il suo maggiore peso e la posizione scomoda del giovane per costringerlo a cadere sotto di lui, sedia compresa e, in vista di questa evenienza attivò anche al tecnica Aculeus, generando quattro spuntoni ai lati del suo torace il cui compito sarebbe stato di distruggere la sedia e andare a premere contro le carni di Kuroto, oltrepassandone se possibile la corazza. L'azione si basava tutta sul suo maggior peso (Di ben 190 kg) rispetto a quello di Kuroto e sulla forte spinta che si era dato con le gambe, oltre al fatto che, avendolo afferrato per i polsi e letteralmente schiacciato la sedia contro di lui, gli sarebbe venuto assai difficile riuscire a divincolarsi. A quel punto, sia che Kuroto fosse riuscito a reggere il suo assalto, sia che stesse cadendo a terra sotto di lui, Adam avrebbe attuato la seconda parte del suo piano, attivando per ben due volta la tecnica "Lancia del fulmine" della kearinomanzia nelle mani delle braccia inferiori, formando nel palmo di queste ultime due lance che avrebbe scagliato contro le gambe del suo avversario, cercando di colpire il ginocchio, un colpo difficilmente evitabile in ognuna delle due situazioni precedentemente descritte che, idealmente avrebbero dovuto sancire la sua vittoria poiché con le gambe inutilizzabili Kuroto avrebbe dovuto dichiararsi sconfitto ma, più realisticamente, era quasi certo che la sua armatura avrebbe limitato di non poco i danni subiti.
    CITAZIONE
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    Status psicologico: Concentrato.
    Energia: 20/70
    Tecniche usate: Aculeus
    Questa tecnica, a differenza delle altre, rimane attiva unicamente nel turno di attivazione, dopodiché le ossa torneranno nel corpo. Adam può allungare all'altezza della sua gabbia toracica, fino a 4 spuntoni lunghi 15 cm e dalla base di 3 cm, perfetti per infilzare un nemico impreparato e coglierlo di sorpresa. Sono resistenti come le ossa degli arti superiori e si estraggono molto rapidamente. Attivare più volte questa tecnica consente di estrarre più punte, e sarà anche possibile posizionare le punte sulla schiena.
    Costo: 5
    Kearinomanzia #1: Lancia del fulmine
    Nel palmo della mano dell'utilizzatore viene materializzata una sottile massa elettrica che poi si prolungherà assumendo la forma di una lancia lunga 150 cm. La lancia può essere scagliata al doppio della propria velocità fino ad una distanza massima di 10 metri. Quest'arma pur essendo di energia e scomparendo dopo aver inflitto danni viene considerata da altre tecniche come se fosse un'arma convenzionale a tutti gli effetti. La lancia elettrica è molto efficace sui corpi umani, ma meno contro le barriere energetiche ed elementi convenzionali, infligge danni da penetrazione ed magnetizza la zona colpita in caso di esseri viventi per 3 turni. La zona viene magnetizzata anche se non infligge danni al bersaglio ma riesce a colpirlo. Questa tecnica è più efficace contro un nemico magnetizzato.
    Costo: 5 x 2
    Potere: Livello 1
    - Tutte le ossa di Adam, al di fuori di quelle degli arti superiori, sono leggermente più resistenti del normale. Lo stesso vale per la sua carapace di Tiranide.
    - Le ossa degli arti superiori hanno una resistenza pari al ferro.
    - Quando un arto superiore viene influenzato da una delle tecniche mutanti di Adam, la mano e l'avambraccio vengono rivestite di una carapace più spessa del normale, dalla stessa resistenza delle sue ossa degli arti. Questa carapace si rigenera ogni volta che Adam disattiva una mutazione e la riattiva.
    - Quando Adam ha contemporaneamente tutti e quattro gli arti occupati dalle mutazioni, una corazza aggiuntiva si posiziona sulle sue spalle, proteggendo la parte superiore della schiena. Avrà la stessa resistenza delle ossa rinforzate NON degli arti superiori.
    Note: Conseguenze razziali - Capacità sensoriali aumentare del 25% grazie a occhi bonus e antenne, aumentano anche il raggio percettivo del sense ai propri lati oltre che solo davanti. - Immunità ad ogni tipo di veleno, malus, maledizioni o simili che non siano originate da un potere speciale, questo rende armi, extra e arti occulte inefficienti su di loro.
    Gladius attivo su entrambe le braccia superiori e Aculeus attivo sul torace.

    EDIT del 19/09/2018: aggiunta la descrizione delle tecniche e aggiornata l'energia rimanente.

    Edited by Kira dietro lo specchio. - 19/9/2018, 16:50
     
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    Iniziava a vederci sempre meglio, finalmente sembrava riuscire a distinguere le forme del suo avversario, e dal rumore metallico che sentì, capì che il suo attacco non era andato a buon fine, la sedia resa più resisnte dal proprio metallo aveva resistito al colpo, ed ora che riusciva più o meno a vederci poteva finalmente passare all'offensiva, ma prima che potesse farlo Adam sarebbe riuscito ad afferrargli i polsi con le braccia normali per poi lanciarsi contro di lui, mentre pericolosi spuntoni spuntarono ai lati del torace, di certo nulla di buono. Era una vera carica animalesca che richiedeva una risposta altrettanto animale.
    Non avevo idea che avessi tutta questa energia! Continua! Di più! MOSTRAMI ANCORA DI PIU'! Mostrami il tuo lato più animalesco!
    Kuroto non si fece attendere e una volta che fu afferrato avrebbe lasciato cadere la sedia a terra, questa avrebbe perso immeditamente la sua resistenza aumentata non essendo più in mano a Kuroto, per poi concentrarsi sul resistere all'assalto, ma non si sarebbe limitato a quello, era necessaria un'offensiva, doveva allontanare da lui quella creatura, e alla svelta. Kuroto infatti avrebbe approfittato della vicinanza e del fatto che gli stesse letteralmente finendo addosso per menando un vero e proprio dropkick a piedi uniti, aiutandosi addirittura con le braccia del suo avversario per spingersi con ancora più forza, mirando al suo pletro solare, così da toglerli il fiato, evitare gli spuntoni e indebolire la presa, tuttavia questo doppio calcio non era normale, ma potenziato dal Ninjutsu Rankyaku, il piede dentro infatti avrebbe colpito con una forza superiore del 50%, abbastanza per superare il peso della creatura in potenza, mentre l'onda di energia che sarebbe scaturita avrebba aiutato ad allontarnalo con la stessa forza di Kuroto. Difficilmente la sua presa avrebbe resistito, ma in ogni caso la situazione non si era ancora conclusa.
    DANGEROUS ZOMBIE! CRITICAL END!
    Esclamò la cintura con voce gutturale, tuttavia c'era poco da festeggiare, perchè il suo avversario avrebbe generato sulle piccole braccine due lance elettriche pronte ad essere lanciate verso le sue gambe, quello non era per nulla buono, sarebbe stato sicuramente beccato in pieno, tuttavia qui sarebbe entrato in gioco Specter, infatti il potere che aveva dato a Kuroto in quella forma era anche quello di poter levitare, donandogli quindi maggiore libertà di movimento, quindi per evitare il colpo non dovette far altro che alzarsi velomente di altitudine di circa un metro, mentre tornava rapidamente in posizione eretta e non più straiata per via del dropkick.
    Ammira Adam! Quello che vedi è solo una parte delle mie incredibili abilità! Ma ti avverto. Cercare di attaccarmi con tutto quello che hai in una volta sola non è un'idea saggia. Se ti svuoti subito finirai stramazzante a terra, e questo non va bene. Voglio vedere tutto di te! TUTTO! E per questo... Prendi!
    Dalla tasca avrebbe estratto una pillola energetica che gli avrebbe lanciato, un piccolo regalo per recuperare le energie. Dopo quell'assalto di certo doveva aver consumato molto e non poteva permettersi di combattere contro qualcuno che non poteva dare il suo meglio. Quello scontro non sarebbe finito li, si trovava in quel luogo anche per vedere sino a che punto si poteva spingere quella bellissima creatura.

    CITAZIONE
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    Energia: 60/80
    Tecniche usate: Ninjutsu #10: Rankyaku
    Si tratta di una tecnica molto utile, che potenzia la forza dei calci permettendo di emettere forti onde di energia a partire dagli arti inferiori. Potranno espandersi per un massimo di 15 metri di distanza e si muovono al doppio della velocità dell'utilizzatore. Se l'energia che permea il calcio (le cui dimensioni sono identiche allo stinco dell'utilizzatore) viene utilizzata corpo a corpo, il calcio avrà un potenziamento sulla forza d'impatto del 50%, nel momento in cui si separa dalla gamba perde parte della spinta e ottiene solo una forza identica a quella del calcio attaccante. Se l'arto attaccante è ricoperto di materiale o energia elementale, allora il colpo otterrà le stesse proprietà anche durante il lancio.
    Costo: 10
    Potere: Livello 2
    - La resistenza dell'armatura di Dan è leggermente inferiore all'acciaio, eccetto la zona dalla punta delle dita fino a al gomito che invece ha una resistenza pari all'acciaio.
    - I nemici che sono sotto l'effetto di un Genjutsu risultano più deboli nei confronti dei danni provocati dall'armatura di Dan, inoltre ogni tecnica sblocca un effetto aggiuntivo. Infliggere ad un bersaglio una ferita di almeno medio-lieve entità con l'armatura prolunga la durata di tutti i Genjutsu che ha subito di 1 turno.
    - Quando Dan ha attive contemporaneamente tre o più tecniche, la resistenza della sua corazza diminuisce.
    Note: Gemma alfa 1 (Chambara), Gemma alfa 2 (RPG), Gemma alfa 3 (P90) alla cintura, Pillola Energetica in tasca
     
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    Adam non era un combattente esperto ed era un convinto sostenitore del vecchio adagio che affermava la maggiore pericolosità della penna rispetto alla spada, in lui dunque non soltanto difettava l'esperienza ma, in qualche modo, anche la forma mentis necessaria per affrontare un duello nel migliore dei modi: da qui l'esecuzione decisamente poco abile di idee brillanti e, soprattutto, la messa in pratica di idee tutt'altro che brillanti. Il suo piano, infatti, di cadere addosso al povero Kuroto con gli aculei attivati si rivelò una tattica a dir poco suicida poiché il giovane affarista riuscì a vanificarla con un potente calcio potenziato direttamente sul suo plesso solare. Sarebbe bello poter descrivere Adam resistere con dignità a un simile colpo, ma la verità è che spalancò le grosse fauci in un ringhio di dolore mentre sgranava i tre occhi e la lingua ossea si tendeva fuori dalla bocca, come l'inquietante uccellino di un orologio a cucù. E, in effetti, era arrivato il momento di battere un'ora assai dolorosa per il povero ex homunculus, dato che oltre alla dignità si sentì mancare il respiro e le forze vennero immediatamente meno, mentre il dolore esplodeva sul suo petto.
    La situazione non fu dissimile a quando Arthur lo fece volare via con un singolo pugno ben piazzato, ma fortunatamente la forza di Kuroto non poteva eguagliare quella del giustiziere mascherato e non lo sbalzò che per poco più di due metri di distanza. Purtroppo non riuscì comunque a mantenere la presa sui polsi del giovani e le sue due lance andarono sprecate, infrangendosi oltre il corpo di Kuroto e ben lontane dal recargli alcun danno.
    Ah, dannazione Kuroto, se mi colpivi un po' più forte sarei stato di certo la prima tiranide a sorvolare la capitale... e sono certo che sarei stato multato per violazione di spazio areo protetto.
    L'indubbio (?) umorismo di Adam lo supportò nella di certo non lieta occupazione di tirare su la schiena e mettersi seduto sul selciato il cui incontro era stato tutt'altro che piacevole, senza poter in alcun modo nascondere le smorfie di dolore se non con la naturale povera espressività del suo volto mostruoso. Non credeva che a Kuroto sarebbe bastata lì, ma essendo uno scontro amichevole sperava che gli concedesse di prendere un respiro... cosa che avrebbe fatto con piacere se soltanto inspirare non fosse stato così doloroso! Il giovane programmatore, però, lo sorprese con un gesto degno di ben altri tempi, in cui la cortesia e onore rappresentavano regole imprescindibili, anche in un duello: gli donò, infatti, una pillola energetica che gli avrebbe permesso di continuare il combattimento più a lungo. Adam ne fu sorpreso e grato al tempo stesso ma non poté evitare di pensare, con il suo solito pragmatismo, che più a lungo sarebbe durato quello scontro più ne avrebbe prese... e, cosa ancora più importante, il livello di Kuroto era ben al di sopra della sua portata. Dopotutto, oltre ad avere una corazza che probabilmente non sarebbe riuscito a scalfire con le sue lame, era capace di levitare e... beh, che gli aveva visto fare fino ad allora? Praticamente nulla! E, in tutta onestà, avrebbe preferito non vederlo, dunque... obtorto collo, non avrebbe potuto rendergli la cortesia.
    Ah, Kuroto, a parte la mancanza di un destriero, in te scorgo la perfetta figura di un vero cavaliere! Non so dire, però, se tu sia l'avanguardia di un tempo più cortese...
    Comincio a dire poggiando le mani sinistre sul selciato per meglio rialzarsi... o, almeno, era quello che voleva dare a intendere. Le lance di fulmine, infatti, che avevano totalmente mancato Kuroto avevano colpito la sedia che, non più rivestita dalla tecnica del giovane, era ritornata a essere una normale sedia di alluminio, già pesantemente ammaccata da tutto quel parapiglia e che, semplicemente, andò letteralmente in frantumi. Alcune schegge di metello, di dimensioni decisamente piccole, gli erano finite vicino e questo gli diede un'idea per utilizzare una tecnica che non aveva mai usato fino ad allora: ne prese uno nella mano sinistra inferiore, mascherando il gesto come un semplice modo per alzarsi, mentre con la mano destra si portava alla bocca la piccola pillola energetica, ingoiandola in un attimo grazie alla lingua ossea.
    ...o l'ultimo dei Don Chisciotte!
    Affermò, alzandosi completamente e attivando la tecnica Railgun nella mano inferiore sinistra e lanciando così il frammento di metallo, grande più o meno quanto un dito umano, in direzione del ginocchio sinistro del giovane: non aveva idea dei danni che avrebbe potuto causargli e benché il buonsenso gli dicesse che l'armatura lo avrebbe ben difeso anche da un colpo alla testa, non poteva esserne certo, dunque meglio evitare colpi troppo arditi. In ogni caso, quello che desiderava era distrarlo, poiché vista la scarsa distanza che li separava (Circa un metro), la possibilità che il proiettile improvvisato lo colpisse era molto alta e bastava anche che subisse un forte dolore, quanto bastava per permettergli di scattare ed essere su di lui.
    Se tutto fosse andato come sperato, Kuroto si sarebbe dovuto difendere da un "triplice" assalto consistente in un fendente menato con il braccio destro in direzione della sua spalla sinistra e uno tirato con il braccio sinistro in una sorta di spazzata orizzontale diretta al fianco destro del giovane. Il braccio inferiore destro, invece, saettò verso la testa di Kuroto non per colpirla con un pugno, ma per metterlo sotto l'influenza della tecnica Inversione dei Lobi con l'idea che, se anche non fosse riuscito a colpirlo o a ferirlo, se fosse riuscito a confondere le sue capacità di movimento e dunque di reazione, avrebbe ricevuto un vantaggio utile a, se non avvicinarlo alla vittoria, concludere almeno con un risultato degno. Anche se, a onor del vero, temeva che l'unico risultato possibile sarebbe stato lui in un letto d'ospedale... ma, chi lo sa, per una volta il suo pessimismo poteva rivelarsi immotivato.

    CITAZIONE
    Status fisico: Danno medio al torace, con ossa e carapace incrinati.
    Status psicologico: Preoccupato.
    Energia: 10/70
    Tecniche usate: Kearinomanzia #10: Railgun
    Attraverso questa tecnica sarà possibile lanciare un oggetto metallico che non superi mai le dimensioni PICCOLE come se fosse un proiettile irradiato di energia elettrica. Questo significa che la sua portata e la sua velocità saranno fulminei, le dimensioni del danno ridotte ma l'elevata concentrazione elettrica potrebbe consentire omicidi di precisione a distanza, o danneggiare significativamente il nemico. Superati i 25 metri la potenza della tecnica diminuisce significativamente.
    Costo: 10
    Kearinomanzia #4: Inversione dei Lobi
    Attraverso una semplice scossa avvicinando il palmo della propria mano a non più di 30 cm dalla testa del nemico sarà possibile infliggergli una forte scarica elettrica che modificherà per 3 turni le connessioni nervose, invertendo il funzionamento dei lobi cerebrali e confondendo i sensi e i riflessi al nemico. Oltre ad avere una leggera confusione iniziale, il nemico dovrà restare per 3 turni con il sense abbassato del 50%. E' possibile sfruttare questa tecnica per dare piccoli stimoli elettrici anche in altre zone del corpo, trasformando ad esempio un corpo molto freddo in qualcosa di caldo, dare scosse e brividi anche se la zona di quella persona non è sensibile, ribaltare la freddezza di una donna in pura estasi, come rendere la timidezza maschile in una grossa eccitazione. Su un nemico bagnato o magnetizzato il raggio massimo di questa tecnica aumenta ad 80 cm.
    Costo: 5
    Potere: Livello 1
    - Tutte le ossa di Adam, al di fuori di quelle degli arti superiori, sono leggermente più resistenti del normale. Lo stesso vale per la sua carapace di Tiranide.
    - Le ossa degli arti superiori hanno una resistenza pari al ferro.
    - Quando un arto superiore viene influenzato da una delle tecniche mutanti di Adam, la mano e l'avambraccio vengono rivestite di una carapace più spessa del normale, dalla stessa resistenza delle sue ossa degli arti. Questa carapace si rigenera ogni volta che Adam disattiva una mutazione e la riattiva.
    - Quando Adam ha contemporaneamente tutti e quattro gli arti occupati dalle mutazioni, una corazza aggiuntiva si posiziona sulle sue spalle, proteggendo la parte superiore della schiena. Avrà la stessa resistenza delle ossa rinforzate NON degli arti superiori.
    Note: Conseguenze razziali - Capacità sensoriali aumentare del 25% grazie a occhi bonus e antenne, aumentano anche il raggio percettivo del sense ai propri lati oltre che solo davanti. - Immunità ad ogni tipo di veleno, malus, maledizioni o simili che non siano originate da un potere speciale, questo rende armi, extra e arti occulte inefficienti su di loro.
    Gladius attivo su entrambe le braccia superiori, effetto pillola energetica attivo: 5 punti energia rigenerati (Turni rimanenti 3), 2 punti di sopportazione e malus del 25% a forza, velocità e capacità di salto/volo.

    EDIT 02/10/2018: modificata l'azione in cui Adam riusciva a mantenere la presa sui polsi di Kuroto e una delle lance feriva quest'ultimo a una gamba.

    Edited by Kira dietro lo specchio. - 2/10/2018, 21:49
     
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    Anche se non poteva essere visto, Kuroto sorrise nel vedere Adam accettare il suo regalo energetico ed elargirgli quegli strani complimenti, che non comprese totalmente per via di una propria carenza riguardo l'opera citata. Adam era sicuramente molto più intelligente riguardo certe cose rispetto al pazzo, che per nulla conosceva la letteratura più importante. Stà di fatto che il loro scontro non era ancora finito, era al massimo giunto ad un attimo di pausa, un paio di secondi per riprendere fiato. Osservò il sapiente rialzarsi mentre lui tornava coi piedi a terra, pronto ad accogliere il suo spirito combattivo, ma come la prima volta il suo avversario sembrava voler combattere sfruttando attacchi a sorpresa, lanciando con rapidità inaudita un scintillante pezzo di metallo elettrificato, probabilmente un frammendo della sedia che prima era stata usata come difesa. Un trucco intelligente, inaspettato, a cui il programmatore potè rispondere semplicemente spostandosi leggermente verso destra, il colpo per via della velocità e distanza lo avrebbe colpito, anche se di striscio e indebolito dalla stessa corazza, creando un profondo e doloroso taglio, ma nulla di troppo grave.
    Ancora con questi trucchetti? E' tempo che ti mostri che cosa sono davvero capace di fare Adam!
    Subito dopo quel colpo il suo avversario sarebbe scattato per andargli contro, voleva aprofittare di quell'attaco per distrarre Kuroto a sufficenza per fiondarsi davanti a lui, una mossa che avrebbe sicuramente avuto successo, ma che di certo avrebbe anche trovato una buona offensiva ad attenderlo.
    TADDLE QUEST!
    Esclamò la cintura mentre dal dorso delle proprie mani uscivano due lunghe lame metalliche di sessanta centimetri, della stessa lunghezza di quelle nemiche. Avrebbe mosso le braccia verso l'esterno mirando a scontrare le proprie lame con quelle nemiche, tenendole così lontane da lui e obbligando entrambi a tenere le proprie braccia lontane dal petto. Una situazione davvero strana vista la loro vicinanza, questo avrebbe facilmente esposto Kuroto ad una nuova possibile offensiva nemica, visto che anche un colpo di palmo stava per arrivare contro di lui con quel braccio secondario che si ritrovava, ma anche se il nostro folle non aveva arti in più come il suo avversario non significava che non avesse nuovi assi nella manica. Infatti dal proprio petto, all'altezza del cuore sarebbe fuoriuscito un famelico serpente, pronto a dirigersi al braccio del suo avversario in avvicinamento, così da impedirgli di colpirlo in pieno e poi in caso di successo avvinchiarsi a lui così da iniziare a bloccargli quelle braccia aggiuntive, mordendolo sui bicipiti e legandosi intorno ad esse. La vicinanza che tanto agognava il suo avversario sarebbe stata ricambiata. Ma tuttavia sarebbe accaduto qualcosa di molto strano, Kuroto temeva quelle braccia in più, potevano essere usate per trucchi fin troppo malevoli, ma mai si sarebbe aspettato che delle scariche elettriche potessero uscirgli dal palmo e friggergli il cervello. Per un attimo infatti Kuroto avrebbe perso forza nelle braccia, facendo probabilmente avvicinare le lame nemiche a se, risultando poi confuso, non ci capiva molto e sentiva i propri sensi come se fossero finiti in un frullatore, erano stati letteralmente invertiti.
    Un'eccellente strategia signore. Mi permetta di farle i miei più sinceri complimenti! Ah ma certo! Come dimenticarsi Don Chisciotte! Ma mi dispiace per lei, non andrò contro dei mulini a vento credendoli giganti! Oh oh oh! Lei è destinato a diventare il mio fidato Sancho!
    Ma che... Si può sapere che gli hai fatto? Non ho mai sentito Kuroto parlare in questo modo. Non lo mai visto così... Normale?
    Ebbene Adam con quella tecnica aveva invertito il funzionamento dei due lobi, il lobo destro era diventato il sinistro e viceversa. E come qualcuno aveva detto una era la parte analitica e l'altra quella creativa. Praticamente Adam attraverso l'elettroshock sembrava aver "curato" Kuroto, anche se... Chissà per quanto.

    CITAZIONE
    Status Fisico: Ferita medio/Lieve gamba sinistra
    Status Psicologico: Acculturato
    Energia: 45/80
    Tecniche usate: Taddle Quest
    Da un qualsiasi elemento corrotto dalla sua armatura, vicino o distante che sia da lui, Dan potrà allungare una o più lame metalliche che fungono da pericoloso attacco a sorpresa, come anche una difesa affidabile in caso la situazione si faccia pericolosa. In caso la lama allungata provenda da uno degli arti di Dan che sono più resistenti del normale, allora anche la sua resistenza sarà superiore al normale. Questa tecnica permette di allungare una lama lunga 120 cm, oppure due lame di 60 cm, oppure 3 lame di 30 cm, potranno essere dritte o leggermente ricurve, la loro inclinazione non è molto importante ma variabile, aggiunge un'immensa capacità strategica a Dan grazie alla rapidità e all'imprevedibilità con cui questa mossa può materializzarsi. Un bersaglio affetto da Genjutsu non riuscirà a percepire distintamente la lama mentre si genera, rendendo il suo attacco incredibilmente più efficiente. Le lame così generate non possono rimanere attive per più di 3 turni.
    Costo: 10

    Juinjutsu #4: Sindrome serpente oscuro
    A partire dal proprio cuore, all'altezza del petto o dalla schiena, si materializzerà un grosso boa di oscurità ampio poco più di un braccio umano normale e lungo circa 5 metri: il suo scopo è scagliarsi contro il nemico, morderlo e intrappolarlo nelle sue spire. Non può muoversi al di fuori del corpo dell'utilizzatore a meno che non sia riuscito ad avvinghiarsi sul corpo di un'altra persona. I morsi non avvelenano, ma la sua pelle è molto dura ed è difficile liberarsi dalla sua morsa. Se riesce nel suo scopo di costringere però, il bersaglio avrà i movimenti limitati finché il serpente perdura, in funzione della sua forza fisica in rapporto a quella del serpente (pari al 75% della forza dell'utilizzatore). Il serpente può apparire anche da un elemento che è stato incantato dalle tecniche "Arma Diabolica" e "Arma Risonante di Tenebra".
    Costo: 5 +1 di mantenimento
    Potere: Livello 2
    - La resistenza dell'armatura di Dan è leggermente inferiore all'acciaio, eccetto la zona dalla punta delle dita fino a al gomito che invece ha una resistenza pari all'acciaio.
    - I nemici che sono sotto l'effetto di un Genjutsu risultano più deboli nei confronti dei danni provocati dall'armatura di Dan, inoltre ogni tecnica sblocca un effetto aggiuntivo. Infliggere ad un bersaglio una ferita di almeno medio-lieve entità con l'armatura prolunga la durata di tutti i Genjutsu che ha subito di 1 turno.
    - Quando Dan ha attive contemporaneamente tre o più tecniche, la resistenza della sua corazza diminuisce.
    Note: Gemma alfa 1 (Chambara), Gemma alfa 2 (RPG), Gemma alfa 3 (P90) alla cintura, Pillola Energetica in tasca
    -Taddle Quest, 2 lame da 60 cm, entrambe le mani (1/3)
    -Sindrome Serpente Oscuro attivo
     
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19 replies since 10/8/2018, 14:06   344 views
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