[Missione - H] Top Secret

x Shirosaki

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    Duncan era esitante, imbarazzato anche, Stige lo guardava in maniera seria e severa ma in cuor suo sapeva che gli stava chiedendo un grosso sacrificio probabilmente. Non era ignara della sua bellezza, ma non tutti i ragazzi apprezzano simili occasioni fortuite per copulare, senza contare che probabilmente lui era fidanzato oppure lei risultava troppo avanti con l'età, o semplicemente non il suo tipo. Ma in una battaglia tanto crudele come quella verso la giustizia, assai di rado avrebbero avuto occasioni come quelle e forse non era uno scenario tanto terribile in fondo. Decise di non metterlo in difficoltà, dandogli le spalle in modo che non fosse costretto a guardarla negli occhi, si piegò in avanti portando le mani a terra, lo fece più lentamente di quanto non volesse a causa del suo esitare, e questo diede maggiore sensualità ai suoi già perfetti movimenti. Il corpo pieno, formoso e abbondante di Stige era un vero e proprio miracolo per gli occhi, nonostante avesse la muscolatura e il corpo temprato di una guerriera, la carne liscia e soffice era un autentico paradiso per le mani che Duncan si apprestava ora ad assaporare, toccandolo con mano. Avendo da poco compiuto una dura battaglia, le mani del ragazzo erano calde e rigide, tipiche di chi è abituato ad affrontare combattimenti duri. Stige chiuse gli occhi, mordendo i il labbro inferiore per non lasciarsi sfuggire nulla che potesse mettere in imbarazzo il suo protetto, sentendosi in colpa per averlo costretto a fare qualcosa del genere dopo un simile combattimento. A giudicare dalla velocità con cui procedeva però, Stige forse aveva pensato troppo frettolosamente che si trattasse di un dispiacere per lui, o che non volesse farlo: anzi andava avanti come se in fondo, quello fosse il migliore dei modi per disattivare una bomba. E Stige... non se la sentiva proprio di dargli torto. Ancora una volta rimase in silenzio, lasciandolo fare, non era la prima volta che si mostrava nuda ad una platea, non si sentiva in imbarazzo perché Duncan la spogliava, semmai la metteva in difficoltà quella strana sensazione che aveva addosso, un pò come se quel giovane la desiderasse in fondo, che volesse farla sentire apprezzata, non solo renderla lo strumento della buona riuscita della missione ma anche un modo per apprezzare la sua bellezza, la sua forza. Aprì leggermente lo sguardo, rendendosi conto che il calore e il respiro di Duncan l'avevano eccitata, e ora il suo fiore iniziava a mostrare qualche densa perla di umori, che scivolava sulla sua intimità totalmente glabra, priva di ogni pelo. Nonostante l'età matura, la carne di Stige era ancora perfettamente curata, merito dei duri allenamenti forse, non era sicuramente la carne di una vergine ma piuttosto che apparire sfatta e dilatata, sembrava piuttosto ampia e accogliente, uno spettacolo di rara bellezza, introvabile su ragazze meno esperte. Essendo totalmente priva di peli, la carne era definita da un contorno che metteva in mostra la muscolatura del ventre e delle gambe, così come la morbidezza di natiche e cosce, in un connubio perfetto di forza e bellezza inimitabile. Il suo clitoride, leggermente in evidenza, si trasformò ben presto nella ciliegina sulla torta e fu il primo ad inumidirsi mentre le mani del ragazzo le allargavano le carni, prima mettendo in mostra quelle perle di umori caldi e poi facendole sue, entrando dentro di lei con le dita. A quel punto Stige non riuscì a trattenere un gemito di piacere che subito fece colare caldissime gocce di piacere verso il basso, andando a sporcare in parte la bomba, ma ritrovando ben presto la calma visto che non poteva scomporsi troppo. Rischiava di bloccare il suo protetto.
    Va bene così, non fermarti... ne servirà molta di più.
    Riuscì a trattenere gemiti e versetti, così come le scosse del suo corpo, rimanendo totalmente immobile. Diventava difficile non sembrare più eccitata di quanto non fosse, ma doveva trattenersi, non importa quanto a fondo poteva andare il ragazzo, né quanto forte poteva eccitarla. Purtroppo però, quel suo modo di fare ingessato non solo rendeva doloroso il suo reggiseno, oramai divenuto una vera tortura per i capezzoli inturgiditi dal trattamento e intrappolati lì dentro, ma rischiava anche di compromettere l'operazione dato che, trattenendosi, Stige non lasciava scivolare che poche gocce dalla sua intimità, troppo poco per disattivare la bomba. Forse serviva che Duncan la stimolasse o che prendesse l'iniziativa...
     
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    Se fosse stata un'altra occasione in cui non ci fosse la tensione di un eventuale bomba pronta ad esplodere ed un ambiente totalmente diverso da quella fredda stanza di un motel abbandonato, probabilmente Duncan si sarebbe mostrato più impacciato e magari Stige più passionale e travolgente. Invece andava fatto qualcosa di umiliante ma che avrebbe salvato la vita ad entrambi e quasi sicuramente avrebbe anche salvato Londra stessa. Il ragazzo cercava di non pensare ad altro che farlo per completare la missione, ma stava toccando un punto così intimo della donna, assaporando la morbidezza, la tonicità e la freschezza di quelle carni che la mente stava andando completamente in tilt. Dentro di lui la natura cominciava a chiamare, cercava di non dare troppo spazio ad essa, concentrandosi sull'azione di per sé, ma era difficile, era pur sempre un uomo con delle reazioni del tutto fisiologiche e naturali. Cercava di mantenere lo sguardo fisso sul fiore del suo Comandante che già quello lo stava mettendo visibilmente in imbarazzo e stava scatenando i suoi istinti maschili, ma ebbe modo, non appena essa cambiò posizione, di seguirla nei movimenti, di fissare ogni centimetro di quelle curve sinuose ed abbondanti, un fisico in forma, coi suoi muscoli ma con il suo fascino e la sua sensualità. Mai si sarebbe immaginato di fare una cosa del genere al capo della Trinity, ma nella sua mente non c'era il minimo pensiero che potesse portarlo a sminuire la sua figura o a farle perdere di valore ed autorità. Forse quella sarebbe stata un'occasione per "avvicinarsi" a lei, per quanto probabilmente Stige potesse vedere in Duncan solo che un normale agente di polizia che se la cavava in ciò che faceva. Non si sarebbe dovuto illudere solo dal fatto che attraverso alcuni tocchi, lei cominciasse a gemere e a far tremare leggermente il suo corpo, lasciando che i primi umori colassero dalla sua vagina che il londinese decise di penetrare con indice e medio, usati precedentemente per stimolarle le labbra vaginali. Ebbe l'approvazione del suo Comandante per ciò che stesse facendo, perciò non c'era più motivo di trattenersi. Piano piano l'imbarazzo stava cominciando a dissiparsi, lasciando solamente spazio all'eccitazione, come se in quella stanza non ci fosse più un ordigno pronto ad esplodere. Duncan decise di accelerare le stimolazioni, perciò avrebbe allungato la mano sinistra, per afferrare il reggiseno di lei e tirarlo verso l'alto, così da scoprire l'abbondanza delle sue forme che a stento venivano contenute da quel tessuto. Una volta scoperte, avrebbe iniziato a premere abbastanza energicamente a mano piena il seno, prima quello sinistro, poi quello destro ed infine si sarebbe soffermato con le dita a strizzarle il capezzolo sinistro, constatando che era già piuttosto turgido probabilmente a motivo di quelle iniziali stimolazioni al suo sesso. Subito dopo avrebbe avvicinato maggiormente il viso all'intimità di Stige e, dando un'occhiata veloce all'evidenza del suo clitoride, l'avrebbe strizzato con le labbra per poi picchiettarlo aggressivamente con la lingua, muovendo su e giù l'organo orale molto rapidamente, raccogliendo anche di tanto in tanto il nettare che a poco a poco stava uscendo dal fiore di lei. Fra le sue gambe, cominciava a sentire qualcosa premere, se ciò non fosse stato sufficiente a far secernere più umori per bloccare il timer, Duncan avrebbe optato per un qualcosa di più drastico, ma nel mentre ciò che avrebbe fatto, l'avrebbe fatto con molta più intensità rispetto all'inizio, quando era ancora avvolto dal disagio e dall'imbarazzo.


    Status Fisico: Illeso
    Status Psicologico: Piuttosto eccitato
    Energia: 87/130
    Tecniche:
    Potere: Kazeshini Inattivo
    Armi ed Equipaggiamento: Uzi - Caricatore per mitra - Pillola XLR8 - Pillola Jizz - Gemma Alfa (2 Gemme) - Droga Pillola Energetica (2 pillole)
    Note: Zanpakuto "Kazeshini" disattivata e riposta in una Gemma Alfa. Uzi in una Gemma Alfa nella tasca destra assieme alla Splendisfera. Le due pillole ed i due tonici energetici nella tasca sinistra assieme al caricatore per mitra.

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    Quando sentì il reggiseno sollevarsi, Stige non poté fare a meno di voltarsi leggermente verso il ragazzo, confusa e in parte incuriosita. Non era necessario ai fini del loro scopo probabilmente e forse Duncan avrebbe ottenuto un risultato maggiore concentrandosi semplicemente sulla sua intimità. Perché aveva scoperto ulteriormente il suo corpo? Forse semplicemente se ne sentiva attratto? Non glielo chiese, lo capì semplicemente quando il ragazzo iniziò a toccare le sue carni piene, il petto di Stige era molto abbondante ma di contro anche molto sensibile, per questo bastarono le mani calde di Duncan per strapparle un gemito, che si fece più acuto quando iniziò a concentrarsi sui suoi capezzoli. Quelle perle di carne si fecero immediatamente turgide e un lieve rossore comparve sul volto di Stige. Non imbarazzo, ma eccitazione.
    Duncan forse... forse dovresti concentrarti su... Uhn... aaahn...
    Voleva dirgli di concentrarsi sulle carni che dovevano secernere il prezioso liquido, chiave della missione che avevano davanti, ma dovette ricredersi man mano, rendendosi conto che il tocco di Duncan, il suo apprezzamento verso le forme della donna, la stavano eccitando molto di più, e proprio quando la lingua del suo sottoposto raggiunse quella bollente intimità, la sua bocca venne invasa da bollenti umori femminili che lo lasciarono entrare facilmente, costringendo Stige ad inarcare la schiena e sollevare il capo verso l'alto, estremamente debole a quel tipo di stimolazione. Evidentemente la droga che aveva inibito le sue capacità l'aveva resa anche più sensibile e quelli erano i risultati: i seni caldissimi e turgidi, le labbra contorte in un'espressione perversa, i fianchi che si agitavano lentamente per accompagnare il volto di Duncan e la sua calda intimità che grondava sempre più di umori, col clitoride torturato oramai marmoreo e sensibile come non mai. Ora i suoi umori grondavano ancora più copiosi, ma c'era ancora un problema.
    Duncan... la bocca... se usi la bocca io... aaahn... non scenderà...
    Stava cercando una scusa più credibile per non mostrarsi così debole ed eccitata, ma ciò che riuscì a fargli capire fu che se utilizzava la bocca e basta, allora i suoi fluidi rischiavano diventare il banchetto del ragazzo, piuttosto che colare sulla bomba. Non che le dispiacesse a quanto pare, il modo in cui i fianchi assecondavano i movimenti della lingua e il suo clitoride lo bramava tanto vistosamente, lasciavano intendere che se fosse stato per Stige probabilmente avrebbero continuato così a lungo, ma la buona riuscita della missione ne avrebbe risentito. I seni si fecero più turgidi e le labbra si allargarono per far uscire altri caldi gemiti. La bomba chiedeva un tributo più perverso...
     
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    Quel modo di agire, l'intensità con cui stava cercando di far produrre più umori possibili a Stige stavano allontanando Duncan dall'obiettivo primario di tutto ciò: disattivare la bomba e non v'era rimasto molto tempo. Nonostante le stimolazioni si moltiplicarono, forse l'idea di stuzzicare il fiore della donna con la bocca poteva essere efficace, ma quel liquido non sarebbe sceso abbondantemente sull'ordigno per disattivarlo, dunque sembrò che la sua intimità dovesse essere sufficientemente sgombra da qualcosa che avrebbe potuto raccogliere quel nettare ed impedire che finisse sopra il dispositivo a tempo per bloccarlo. Per quanto il Comandante cominciasse a non trattenere la sua eccitazione, il ragazzo ne afferrò il messaggio, interrompendo per un attimo il suo martoriare vagina e seno di lei.
    "Ah... Ha ragione Comandante. Io... Io proverei con qualcosa di più incisivo. Mi dispiace che si sia ridotta in questo modo... Se ciò che sto per fare lo reputerà offensivo nei suoi riguardi, sarò pronto a farmi da parte dopo la missione." Disse, stavolta con un tono meno imbarazzato, forse perché l'eccitazione lo stava pervadendo, come quasi sicuramente stava accadendo per Stige. In effetti ciò che aveva in mente poteva non piacere alla donna, ma per Duncan poteva essere una soluzione valida per provocare in lei una produzione più accelerata ed abbondante di umori che sarebbe servita per disattivare la bomba. Avrebbe ritirato entrambe le mani, la destra però l'avrebbe conservata con parte di quel liquido depositato su indice e medio ancora serrati e con la sinistra avrebbe cominciato ad abbassarsi i pantaloni, prendendo anche il tessuto intimo al di sotto di essi. Ponendosi dietro Stige, avrebbe scoperto la sua virilità, già abbastanza eretta e dura da poter tentare una penetrazione. In quella posizione, si sarebbe potuto gustare il fondo schiena scolpito e tonico del suo Comandante, qualcosa che forse poche persone avevano avuto il privilegio di vedere o forse nessuno. Deglutì della saliva nervosamente, non era sicuro che quella mossa fosse approvata da lei, ma valeva la pena tentare. Portando indice e medio sull'asta e passandoci sopra gli umori ancora posati sui polpastrelli, avrebbe inumidito il suo membro e l'avrebbe avvicinato, allargando nel contempo le natiche di Stige, in direzione del suo orifizio anale. Non poteva sapere se quel buco fosse rimasto inviolato o se qualcuno fosse riuscito a deflorarlo, ma aveva tutta l'intenzione di provare a penetrarlo per scoprirlo, ma soprattutto per dare uno stimolo più energico a Stige in modo che la sua eccitazione aumentasse così come sarebbero potuti aumentare gli umori che sarebbero fuori usciti dalla sua vagina.
    "Mi dispiace Comandante... Ma voglio provare!" Avrebbe aggiunto, non volendosi fermare, non indugiando su ciò che avrebbe fatto e dopo che avrebbe pronunciato tali parole, avrebbe spinto il glande del suo pene contro il bordo dell'ano della donna, non facendo una forte pressione, ma andando piano piano, in modo da non provocarle troppo dolore. Se non avesse avuto l'opposizione del suo Comandante ed il suo sesso fosse entrato quasi del tutto all'interno di quella cavità, avrebbe cominciato a muoversi lentamente avanti ed indietro per adattare quelle pareti a quella presenza turgida che le avrebbe spostate. Avrebbe subito dopo posto la mano destra nuovamente all'altezza della vagina di Stige, concentrandosi sul clitoride precedentemente stimolato con la lingua, così che avrebbe cominciato a sfregarlo con indice, medio ed anulare in modo abbastanza aggressivo. Nel contempo, avrebbe nuovamente allungato la mano sinistra tornando a palpare vogliosamente il seno della donna, sempre concentrandosi sul seno sinistro, stuzzicando di tanto in tanto col polpastrello dell'indice il capezzolo. Quella posizione l'avrebbe portato a movimento non troppo ampi con le spinte, ma avrebbe cercato di far entrare il più possibile il suo pene all'interno dell'ano di Stige. In quel modo sperava che l'eccitazione e la fuori uscita dei suoi umori si ampliasse e che velocizzasse la possibilità di riuscire a disattivare la bomba proprio con il nettare personale del suo Comandante. Non nascondendo comunque che la cosa cominciava a prenderlo parecchio, apprezzando nel complesso la figura del suo superiore e non trattenendosi dallo sfogare tutta la sua voglia su di lei.


    Status Fisico: Illeso
    Status Psicologico: Sempre più eccitato
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    Armi ed Equipaggiamento: Uzi - Caricatore per mitra - Pillola XLR8 - Pillola Jizz - Gemma Alfa (2 Gemme) - Droga Pillola Energetica (2 pillole)
    Note: Zanpakuto "Kazeshini" disattivata e riposta in una Gemma Alfa. Uzi in una Gemma Alfa nella tasca destra assieme alla Splendisfera. Le due pillole ed i due tonici energetici nella tasca sinistra assieme al caricatore per mitra.

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    Duncan non era solo determinato, ma anche abbastanza coraggioso da prendersi le responsabilità delle sue azioni, una dote unica di quei tempi e che Stige poteva solo apprezzare. Era disposta a tutto pur di arrivare al completamento di quella missione e scoprire che il ragazzo era determinato tanto quanto lei la riempì di orgoglio, ben consapevole di aver fatto la scelta giusta nel trascinarlo in una battaglia simile. Tuttavia, per quanto i complimenti sul suo alleato fossero pronti a sprecarsi, la situazione la portava in un'impotenza non soltanto fisica ma anche mentale, avrebbe preso ogni minuto necessario al termine per ringraziarlo a dovere, ma in quel momento non c'era proprio modo che riuscisse ad esprimersi come si confa ad un vero comandante, quindi poteva unicamente subire le conseguenze delle loro azioni, ed essendo così piacevoli non riuscì proprio a pentirsene. Tuttavia, il ragazzo aveva ben accettato il suo consiglio per migliorare le possibilità di disattivare la bomba e nel sentirlo allontanarsi, Stige si voltò di nuovo verso di lui con uno sguardo impaziente e un pò deluso, evidentemente la cosa non le stava dispiacendo affatto, ma non si lamentò minimamente, dopotutto era stata lei stessa a fargli notare quanto poco efficiente fosse quella manovra. Un lungo sospiro le sfuggì era impaziente ed eccitata oramai, la bomba aveva quasi del tutto perso importanza di fronte ai suoi bisogni di donna, era così presa che interrompere in maniera tanto brusca poteva considerarsi a tutti gli effetti una tortura, ma quando Duncan tornò all'attacco la sua presa di iniziativa sorprese nuovamente Stige, dato che non si aspettava arrivasse subito al sodo. La testa del comandante si sollevò di colpo, voltandosi verso di lui con un rossore eccitato ancora più palese in volto, che si trasformò ben presto in un altro gemito.
    A-aspetta Duncan, non lì...!
    Si aspettava di resistere molto, molto di più, invece la verga del ragazzo entrò dentro di lei con estrema facilità, neanche fosse stata pronta a riceverlo già da molto, molto tempo. Il suo sedere si spalancò di riflesso intorno alla sua verga, avvolgendone la cappella come in un caldissimo bacio sensuale, bastò la pochissima lubrificazione del ragazzo per concedergli un entrata praticamente liscia come l'olio che cancellò ogni traccia di dolore da quell'amplesso, lasciando solo un piacere intenso che Stige sfogò spalancando la bocca e lanciando un grido di piacere incredibilmente caldo, mentre gambe e natiche tremavano per l'eccitazione. In un istante la sua intimità si ritrovò a grondare come una fontana, era decisamente una soluzione ottima per il loro problema, nessuno stimolo avrebbe funzionato meglio di così. Non era la prima volta che praticava una cosa del genere, ma quando era diventata così larga? Possibile che... dopo la sua visita a Roma, il suo corpo fosse diventato tanto debole al sesso? Non le importava, anche se quel membro era scivolato dentro di lei con una facilità oscena non le importava minimamente, oramai era dentro ed era come un tizzone bollente spinto nella sua carne, per non permettergli di uscire la corolla che lo stava letteralmente assorbendo si strinse per poterlo risucchiare, facendolo sparire fino alle palle dentro di lei, così che fossero completamente uniti e il bacino di Duncan potesse schioccare con forza contro il sedere morbido, muscolo e perfetto del suo comandante. Ancora una volta la schiena si inarcò in maniera sensuale, mentre le dita del ragazzo si riempiva di umori, scivolando inevitabilmente verso la bomba.
    Ancora... ancora... non ti fermare...!
    Il suo corpo iniziò ben presto ad assecondarlo, muovendosi incontro al ragazzo con forza così da amplificare la potenza della penetrazione. la carne di Stige si contorceva intorno a lui per aumentare il più possibile la stimolazione, lo aveva lasciato entrare facilmente ma ora invece lo stava stritolando e lo voleva sentire in fondo dentro di sé, senza ulteriori giri di parole. quei movimenti decisi non facevano solo danzare e schioccare le sue natiche, ma lasciavano anche che le sue forme sinuose si unissero a quel ballo perverso, così come i seni che continuavano a sbattere sulla sua pelle oramai decorata dal rossore eccitato della sua passione, mentre le labbra carnose e spalancate non smettevano più di lanciare grida di piacere. Gli umori grondavano abbondanti nella bomba, sarebbe bastato davvero poco per completare l'opera... era tutto nelle mani di Duncan ora.
     
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    Non poteva nascondere un minimo di preoccupazione Duncan nell'iniziativa che prese, non tutte le donne amavano il sesso anale e anche se lo amassero, non tutte se la sentivano davvero di praticarlo. Stige non sembrava nelle condizioni per negoziare cosa volesse o non volesse fare, ma da bravo sottoposto, il ragazzo non voleva andare proprio contro a ciò che forse sarebbe stato il suo futuro superiore, già chiamarlo Comandante era un preludio a ciò che sarebbe stato il suo punto di riferimento da quel momento in avanti nel corso della sua vita lavorativa. Eppure, sebbene ebbe un po' di esitazione iniziale, la donna sembrò accogliere con piacere quell'invasione nelle retrovie che il suo corpo mostrò una chiara eccitazione ed una palese voglia di sentire quelle spinte farsi sempre più poderose e profonde e il londinese non volle farsi trovare impreparato sotto quell'aspetto. Sentiva quel morbido sedere scontrarsi contro il suo basso ventre provocando dei rumori piacevolmente osceni che echeggiavano nella stanza assieme ai gemiti di lei e ai versi non troppo chiassosi di lui, ma a Duncan stava piacendo, soprattutto sentire come quelle pareti stessero stritolando il membro che si faceva sempre più eretto e duro lì dentro, manifestando così tutto il piacere e l'eccitazione che l'aspirante agente stava provando in quel frangente. Continuava a sfregare coi polpastrelli il clitoride oramai turgido della donna, sentendo che tutto ciò stava sortendo gli effetti sperati, poiché con la punta delle dita poté appurare quanti umori stessero fuori uscendo dalla vagina di lei, una quantità abbonante in confronto all'inizio. Per un attimo, volle preoccuparsi della situazione della bomba, come se essa fosse diventata un contorno neanche tanto rilevante all'interno di quell'amplesso, ma in realtà stavano agendo in quel modo apposta per sventare la minaccia, forse.
    "Non... Non si è... Ancora... Disattivata quella... Fottuta bomba?!?!" Esclamò, fra un gemito e l'altro mentre spingeva, spingeva con sempre più aggressività, andando sempre più a fondo con quel pene che pian piano cominciava ad abituarsi allo spazio che la cavità anale di Stige gli aveva concesso. Questo lo incitò a darsi ancora di più da fare, ad impegnarsi in ciò che stava facendo, tenendo conto che il tutto serviva a far venire copiosamente il suo Comandante così che l'ordigno venisse bloccato. Pensò che forse era il caso di trasmettere un po' di dolore alla donna, quel tanto che bastasse per eccitarla ancora di più, più di quel che già provava in quel momento. Avrebbe perciò smesso si sfregare con le dita il clitoride, ma si sarebbe concentrato sempre con la stessa mano a strizzare con indice e pollice quel bottone duro che aveva Stige nei pressi della sua intimità, premendo con forza via via crescente. Nel contempo, con la sinistra, avrebbe afferrato a mano piena la natica sinistra di lei, affondando la punta delle dita nella carne di quella forma, quasi a volergliela strappare e di tanto in tanto avrebbe menato qualche schiaffo potente su quella natica, in modo da trasmetterle quel poco di sofferenza che forse sarebbe servita per farle raggiungere il culmine del piacere. Ma nel mentre che spingeva, sentiva che una strettezza come quella dell'ano del Comandante non gli avrebbe permesso di durare a lungo in quel modo, perciò stava pensando anche che un altro modo per farle provare emozioni forti, sarebbe stato quello di venire all'interno di quell'orifizio.
    "Co-Comandante...! Io... Non so quanto riuscirò ad andare avanti... Lei è... E' troppo eccitante! Verrò a momenti!" Avrebbe confessato, con voce rotta dal piacere, digrignando i denti e socchiudendo gli occhi. In effetti ciò che stava dicendo era vero, aveva già precedentemente squadrato Stige da capo a piede, reputandola una donna bella ed affascinante e ritrovarsi in una situazione del genere assieme a lei per Duncan era un sogno che forse non bramava così tanto si realizzasse, forse perché non ci sperava, ma alla fine dovette ricredersi e fu un modo per non tirarsi indietro, ma dare tutto sé stesso per una persona così ammirata ed apprezzata non solo da lui, ma da tanti altri uomini, almeno così era ciò che lui supponeva che fosse.


    Status Fisico: Illeso
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    L'entusiasmo e l'iniziativa di Duncan sorprese ancora una volta Stige, si aspettava che quel suo movimento sarebbe rimasto costante per tutto il tempo, forse troppo intimorito dalla Comandante per poter osare di più, e invece successe l'esatto opposto: Duncan la penetrava con forza sempre crescente, tormentandole il clitoride e schiaffeggiandole le natiche come a strapparle gemiti di dolore e piacere sempre più forti, cosa che riuscì a fare con grande efficacia. Stige si svoltò verso di lui ansimando e gemendo sorpresa, sfoggiando un'espressione stupita ma che in realtà celava con estrema difficoltà piacere ed eccitazione. Ogni colpo e ogni affondo del ragazzo le permettevano di assaporare quella mazza più intensamente, la carne avrebbe stretto il suo affidabile sottoposto come se lo stesse risucchiando al suo interno, ogni volta che raggiungeva la base del suo membro affondandolo totalmente nella carne di Stige, poteva sentire i testicoli sollevarsi e venire tormentati dal fatto che quella corolla di carne pareva quasi volerli risucchiare assieme al resto della mazza, segno che non solo Stige era tutt'altro che a disagio, ma stava prendendo l'iniziativa, partecipava attivamente e... ne voleva di più.
    Non fermarti... non fermarti...!
    Non era più il Comandante a parlare a quel punto, i movimenti del bacino di Stige non erano quelli di un soldato che fa il suo dovere, erano le spinte di una donna che vuole sentire quella carne completamente dentro di sé, non importa quanto forte avrebbe dovuto graffiare il terreno per trattenere gli spasmi, non importa quanto forti gli schiocchi della sua carne contro quelli del ragazzo avrebbero applaudito alla sua perversione, a quel punto non le importava più di nulla se non godere, e sentendo la mazza di Duncan iniziare a pulsare oramai pronta a venire, Stige non poté far altro che incoraggiarlo. La sua intimità stava già grondando di umori, oramai aveva quasi del tutto ricoperto la bomba e sembrava tutt'altro che intenzionata a fermarsi, la sua carne era un fuoco e sentiva di volerne ancora, ancora, non sarebbe mai stata sazia.
    Non trattenerti! Vieni! Vieni dentro di me! Fammi sentire...!
    Non riusciva più a trattenere neanche le parole, spezzate dal piacere, sapeva che se il ragazzo fosse venuto dentro di lei non sarebbe riuscita a trattenere un orgasmo semplicemente osceno, ma non le importava assolutamente oramai. Era proiettata verso il piacere e quel culmine l'avrebbe portata inevitabilmente a lanciare umori come una fontana verso la bomba, portando a compimento la loro missione.
     
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    Un susseguirsi di eventi sorprendenti per Duncan. Trovare il suo Comandante in quelle condizioni di costrizione, liberarla, ricorrere ad una soluzione tanto perversa quanto strana come farla venire per disattivare un ordigno che avrebbe portato a conseguenze disastrose. Non se lo sarebbe mai immaginato uno scenario simile tutto d'un colpo, eppure accadde, era nel bel mezzo di un atto sessuale con la donna che forse sarebbe diventata il suo superiore. Stentava ancora a crederci, razionalmente, tuttavia in quel contesto era l'istinto che lo portava ad agire, non certo la ragione, perché si stava facendo trascinare dall'eccitazione e dal piacere dell'amplesso. L'imbarazzo era svanito, la sola cosa che lo stava motivando era godere, nemmeno la bomba lo spaventava più, forse perché non ci stava affatto pensando o forse perché la passione che ci stava mettendo in ciò che stava facendo superavano di gran lunga la preoccupazione di quel dispositivo mortale. Spingeva con sempre maggior intensità, quella verga oramai si era adatta alle pareti anali di Stige e lei sembrava proprio accogliere con piacere quella penetrazione, lo confermava con i suoi gemiti, col corpo che si muoveva in sintonia con i movimenti di Duncan e con gli umori sempre più copiosi che avevano sporcato quasi del tutto la bomba sotto di sé. Ma a lungo andare, nonostante fosse una persona resistente, il ragazzo non riusciva a resistere di fronte ad una cavità così stretta come lo era quell'orifizio, a giudicare da come riuscì ad entrarci probabilmente non era vergine in quel punto, ma non era nemmeno sufficientemente dilatato da permettergli di continuare imperterrito e con una progressiva foga ed avidità. Quel condotto era caldo, avvolgente, stritolante spesso e volentieri e il piacere era tale che sarebbe stata questione di pochissimo tempo e Duncan sarebbe venuto.
    "Io... Io non... Merda, vengoooo!!!" Avrebbe esclamato con voce piena, spingendo più velocemente e con tutta la forza che possedeva. Avrebbe smesso di strizzare con le dita il clitoride di Stige e si sarebbe chinato col busto sulla sua schiena, afferrandole con prepotenza entrambi i seni e poggiando la testa sulla spalla sinistra della donna. Un lungo gemito, avrebbe annunciato la venuta, una serie di potenti e rapidi schizzi di sperma che si sarebbe riversato nell'ano del Comandante, una quantità abbondante che avrebbe quasi schiumato dallo spazio quasi del tutto inesistente fra le pareti anali ed il pene dell'apprendista agente. Ne avrebbe rilasciato talmente tanto che il liquido sarebbe uscito fuori da quel buco, circondando il bordo e facendo colare delle gocce che si sarebbero depositate proprio a pochi centimetri dalle ginocchia di Duncan. Durante l'orgasmo, il londinese avrebbe tenuto dentro il membro, godendosi il momento della venuta e lasciando che quella cavità coccolasse il suo sesso in preda alle pulsazioni dell'eiaculazione. Sperava che così facendo, Stige di conseguenza potesse raggiungere anch'essa l'orgasmo in modo da poter disattivare definitivamente la bomba e completare così la missione.


    Status Fisico: Illeso
    Status Psicologico: All'apice del godimento
    Energia: 111/130
    Tecniche:
    Potere: Kazeshini Inattivo
    Armi ed Equipaggiamento: Uzi - Caricatore per mitra - Pillola XLR8 - Pillola Jizz - Gemma Alfa (2 Gemme) - Droga Pillola Energetica (2 pillole)
    Note: Zanpakuto "Kazeshini" disattivata e riposta in una Gemma Alfa. Uzi in una Gemma Alfa nella tasca destra assieme alla Splendisfera. Le due pillole ed i due tonici energetici nella tasca sinistra assieme al caricatore per mitra.

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    Duncan non si limitò ad esplodere in un orgasmo piacevole e potente, il ragazzo assalì letteralmente il suo comandante afferrandola in un perverso abbraccio che stimolò improvvisamente i suoi seni, strappandole un gemito di sorpresa che la portò a spalancare bocca e occhi mentre lanciava un grido di estremo piacere, oramai pronta a riceverlo del tutto. Stige sentì chiaramente la carne del ragazzo spalancare il suo orifizio bollente per poi iniziare a riempirla gradualmente, ogni fiotto era una fitta decisa verso la pace dei sensi e sentirlo scorrere dentro di sé, così caldo ed invadente, fece tremare le sue gambe in maniera talmente evidente che chiunque a quel punto avrebbe dubitato che fosse la fiera Frozen Maiden di Londra quella piegata lì davanti.
    GHAAAAA!!! Vengo! Vengoooh!
    splose di piacere a labbra sgranate, con un espressione che si sforzava in ogni modo di resistere ma falliva miseramente, lo sperma del ragazzo fu così abbondante da grondare fuori dal suo stretto orifizio e in pochi istanti l'intimità di Stige era già una cascata di umori che ricoprirono completamente la bomba, finendo per nasconderla perfino con il bollente seme del ragazzo che oramai vi traboccava sopra. I seni bollenti e turgidi di Stige sembravano voler invitare il ragazzo a continuare, mentre la testa di Stige piegata verso di lui sembrava quasi sul punto di volersi avvicinare per dargli un fortissimo e perverso bacio, ma riuscì a trattenersi, piegandosi invece in avanti per piazzare la fronte sul terreno, iniziando ad ansimare rumorosamente. Sembrava quasi che fosse stata sottoposta ad una terribile tortura, ma in realtà il suo respiro bollente e la sua carne tremolante lasciavano intendere chiaramente quanto le fosse piaciuto. La sua intimità si dilatò tanto quanto il suo culetto e non smetteva più di rilasciare umori nonostante l'orgasmo si fosse oramai esaurito. Sembrava decisamente pronta per una penetrazione più intensa, ma il rumore della bomba che si disattivava interruppe quel momento, riportando la quiete in quella stanza.
    Bene bene bene... che spettacolo interessante... ammetto di essermi eccitata, non mi aspettavo una svolta del genere... né che i Londinesi fossero si chaud...
    Una voce femminile dalla forte cadenza francese, comparve da una delle finestre sbarrate, aperta in maniera molto silenziosa da chissà quanto tempo. Indossava un lungo soprabito nero incappucciato e celava la sua identità con una maschera da dottore della peste. Era la stessa donna che Duncan aveva visto davanti al lupo, lei gli aveva consegnato la valigetta con la bomba. Appena sentì quella voce, Stige si irrigidì di colpo, allontanandosi dal ragazzo per poi rimettersi in piedi di fretta, quasi perdendo l'equilibrio, dandole le spalle e portando una mano verso le natiche, in modo da nascondere il vergognoso modo in cui si era concessa, celando le sue carni ma impossibilitata a nascondere il seme del ragazzo che colava con estrema facilità sulle sue cosce già piene di umori.
    Maledizione... sapevo che avresti fatto qualcosa di assurdo, ma non mi aspettavo una prova del genere... sei fuori di testa, non sarai mica una di quelle a cui piace guardare?!
    A giudicare da quello che diceva Stige, quella donna era la persona che voleva metterla alla prova per qualche strana ragione, non era quindi un nemico, ma solo una figura molto misteriosa con chissà quale scopi. Duncan non avrebbe avuto risposte in quel luogo, se voleva saperne di più ,probabilmente avrebbe dovuto rivedere Stige in privato... se ne avesse trovato il coraggio ovviamente.
    Peut-être mon ami...
    Commentò maliziosa, ridacchiando, per riprendere poi subito il discorso.
    Ma ho visto ciò che dovevo vedere, e nonostante fossi dubbiosa sulla scelta del tuo alleato, devo ammettere che vi siete rivelati entrambi talentuosi e soprattutto dediti alla vostra causa... e poi non dovete vergognarvi, nessuno ha detto che non bisogna divertirsi mentre si fa il proprio lavoro... très bien.
    Allora... abbiamo un accordo?
    Fece frettolosa Stige, impaziente di mettere fine a quella situazione imbarazzante e soprattutto chiudere il becco alla misteriosa donna Francese. Quest'ultima fece una piccola pausa silenziosa, iniziando a camminare all'indietro verso la finestra da cui era entrata, ma non prima di aver allungato un paio di metallici tentacoli da sotto la gonna per poterli allungare verso il lupo a terra, recuperandolo.
    Mais oui... avrai presto mie notizie, Stige Poltergeist... e anche tu: ottimo lavoro, Duncan McBride...
    A quel punto sarebbe scomparsa proprio come era saltata fuori, senza lasciare traccia. Stige tirò un lungo sospiro di sollievo, cercando di non dare troppo peso a quello che era appena successo ma senza incrociare lo sguardo del ragazzo. In qualche modo, ce l'avevano fatta.
    Grazie Duncan... non ce l'avrei fatta senza di te... il posto è tuo.
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    MISSIONE COMPLETATA
     
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    Appaio per un po', scompaio per molto...

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    A me lo chiedi?

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    Se quella bomba non si fosse disattivata con tutti quei liquidi, sarebbe stato difficile se non impossibile pensare che potesse esserci un altro modo per fermarla. Gli orgasmi furono quasi contemporanei, prima Duncan e poi Stige, ma in particolar modo la donna riuscì a ricoprire del tutto l'ordigno e a bloccare il conto alla rovescia che sarebbe stato pericolosissimo e molto probabilmente fatale per entrambi. Ma i due non sembrarono molto preoccupati dall'esito di ciò, piuttosto il piacere e l'eccitazione portarono di conseguenza alla riuscita della missione, davvero un buon modo per sventare la minaccia. Il ragazzo si sentì pienamente appagato, il suo cervello venne appannato da quel senso di soddisfazione e di godimento che si provano solamente durante un atto sessuale pieno di passione e di voglia reciproca. Non tenne nemmeno conto di ciò che accadde in seguito, quando la persona misteriosa che nella piazza consegnò la valigetta al licantropo fece la sua comparsa in quella stanza, mettendo preoccupazione a Stige che cercò di nascondere il più possibile lo scenario volgare che i due avevano creato. Ma quello stato di "ebrezza" perversa durò poco, poiché Duncan volle concentrarsi sul supportare il più possibile il comandante, così che si rialzò in piedi di colpo e cercò di capire la conversazione fra le due, infatti la persona che si nascondeva sotto quella strana maschera sembrava una donna, dalla cadenza francese. Il londinese ascoltò il più possibile le parole delle donne e dopo poco quella tipa sparì, portandosi con sé il suo fido collaboratore che poco prima l'apprendista agente sconfisse egregiamente. In quell'esatto momento, i sensi di colpa per aver trascinato Stige in una situazione così imbarazzante si fecero sentire, avrebbe voluto scusarsi, rifiutare se fosse stato necessario il posto di agente della Trinity, sparire dalla vista del suo Comandante, ma proprio quando stava per esporre tutta la sua indegnità al compito, essa lo ringraziò e gli confermò che aveva ottenuto il ruolo. Duncan in quel momento, con Stige che gli stava dando le spalle, si bloccò, era incredulo alle sue parole, soprattutto quando disse che non ce l'avrebbe fatta senza di lui. Non sapeva cos'altro pensare, i sensi di colpa sparirono in un'istante e lo sconforto lasciò il posto alla gioia, alla contentezza di essersi reso utile per completare quella missione, specie quando per completarla dovette godere di lei.
    "Comandante. Da oggi in poi darò anima e corpo per lei, per la Trinity e per la giustizia a Londra! Grazie!" Rispose con voce decisa, serrando le gambe ed atteggiandosi come un soldato che rispondeva ai comandi del suo superiore. Ma quella fierezza durò poco, perché istintivamente abbassò lo sguardo e, ritrovandosi con le parti intime scoperte e leggermente sporche, si imbarazzò un po', pensando che non era il caso di atteggiarsi in quel modo in quelle condizioni. Si ripulì come meglio poteva e si ricompose, ricoprendosi quelle zone. Non nascondeva comunque un continuo rossore sul viso, qualcosa che lo segnò, probabilmente in senso positivo. Le immagini che stavano scorrendo nella sua mente furono quelle che vide poco prima e che compì assieme a Stige, qualcosa che forse non avrebbe mai più dimenticato. Non sapeva se andarne fiero o se provarne vergogna, ma venne completamente rapito dal fascino, dalla bellezza e soprattutto dal carisma del suo Comandante anche di fronte ad una situazione tanto imbarazzante ed umiliante. Sentiva di aver fatto la scelta giusta nel voler entrare a far parte di quell'organizzazione, finalmente aveva dato un senso a quella sua voglia di sconfiggere le ingiustizie. Ed i suoi occhi non smisero di guardare la donna, macinando pensieri su pensieri, confusi ma profondi. Chissà se quell'episodio fosse stato un caso più unico che raro, chissà se Stige a differenza di Duncan, si fosse dimenticata di quelle situazioni. Era tutto così strano, ma così insolitamente bello che a Duncan scappò un sorriso di compiacimento, per poi recuperare le sue cose e dirigersi verso l'uscita di quella stanza.
    "Che dice Comandante? Torniamo alla base?" le domandò, non incrociando il suo sguardo, ma fermandosi sull'uscio della porta, per poi non aspettarla, ma andarsene, lasciando che essa decidesse per sé, in fondo era lei il suo superiore, lui era un semplice sottoposto.
     
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39 replies since 27/9/2017, 11:30   632 views
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