Rosso di sera...

Shn si stava dilettando con la sua attività prefferita: errare per la periferia della città snza una meta peisa ammirando il paesaggio glaciale offeto dalla sua nazione.

Che palle...Sempre così...

Sbuffò la ragazza mentre continuava il suo vagare on le mani in tasca mentre la sua katana produceva un tintinnio che risuonava per l'area circostante, rompendo così quel silenzio che regnava sovrano per tutto il parco semi-abbandonato.

Non ho mai un cazzo da fare...E mi itrovo empre a girovagare per gli stessi posti...

La ragazza, sebbene svolgesse occasionalmente un'attività illegale di prostituzione, ultimamentee aveva lasciato quel campo ed i suoi unici guadagni erano dovuti ad incontri occasionali in cui si era ritrovata, nella maggior parte delle volte, a venire alle mani con conseguenze assai fastidiose.
Tuttavia tutto quello che successe sino a quel moento era giudicato dalla lupacchiotta si fastidioso, però anche piuttosto stuzzicante dato che sembrava essere l'unico modo per conoscere persone interessanti...

Una voce maschile la sorprese a circa 10m da lei, proprio davanti a lei. Quel tizio che comparse in lontananza aveva il classico aspetto da ragazzo poco raccomandabile e non le ispirava nemmeno una minima parvenza di fiducia, sopratutto per qull'abbigliamento nero che indossava e quella katana chesfoggiava al suo fianco.
Il fischio che le fece quel tizio fu la goccia che fece traboccare il vaso e la ragazza era sull'orlo di una crisi di nervi dovuta dalla noia e dal fatto che non sopportasse l'arroganza e la strafottenza...A meno che non fosse la sua, quella era ben accetta.
La lupacchiotta portò la propria mano destra sull'impugnatura della sua katana assaporandone la trama dell'impugnatura con la superficie dei propri polpastrelli. Al ché puntò il proprio sguardo verso il ragazzo squadrandolo da capo a piedi soffermandosi sulla sua faccia...

...Mmm...Non lo conosco affatto...

La ragazza rimase alquanto sbalordita dal fatto di non conoscere minimamente quel tizio che le aveva fischiato come un muratore che vede una bella ragazza che passa davanti ad un cantiere in costruzione.
Dopo qualche secondo decise di profeerire parola...

Anche se sei un tipo...Belloccio, non ti montare la testa...

Disse la ragazza rimanendo impassibile anche se assumendo una smorfia leggermente disgustata.

Poi...Cosa intendi per divertire...

Continuò la lupacchiotta assumendo un tono interrogativo ed alquanto sospetto mentre accarezzava sempre più l'impugnatura di quella katana che sembrava urlarle sempre più "Brutta scema che aspetti ad affettarlo?". In effetti quel ragazzo sembrava volersi divertire più con un combattimento all'ultimo sangue, più che con un amplesso anche piuttosto spinto.
La ragazza si tené pronta per qualsiasi azione offensiva da parte di quel ragazzotto dai capelli bianchi dall'aspetto poco racomandabile e da pregiudicato che le stava a 10m di distanza.

Quel discorso non le filava proprio, i suoi clienti da quando aveva iniziato a prostituirsi erano stati ben pochi e si ricordava di ogni singolo volto e, dato che con ognuno degli stessi ci fu uno scontro a muso duro, non poteva di certo credere a quella balla. Quindi fu abbastanza ovvio che quel tizio fosse un qualcuno che le avrebbe portato solamente guai e nulla di buono e la sua pazienza andava sempre più esaurendosi...

Senti...

La sua voce si fece più dura ed alterata, mentre stringeva l'impugnatura della sua katana con tanta forza che sembrava mancasse poco perché la frantumasse.

...Non sparare troppe stronzate...

Disse con tono secco la lupacchiotta mentre si teneva pronta come una pantera poco prima di scattare ed azzannare al collo la propria preda.

Chi ti manda...E non venirmi a dire altre stronzate...

La figura della ragazza venne come rivestita da un'aura di puro istinto omicida, quasi al pari di uno di quegli antichi samurai dall'animo giusto e severo che dominavano il Giappone.
La distanza di 10m fra i due era rimasta invariata, data la diffidenza da parte della ragazza-lupo nei confronti di quel losco e sconosciuto individuo che le si era presentato in quella sera così buia e minacciosa.

Quel tale, come la ragazza sospettava, era una specie di vendicatore su commissione...Un mercenario che agiva per vendetta altrui senza un motivo personale e questo era un punto importante, dato che uccidere senza un motivo non sarebbe stato facile per nessuno e, dalle sue parole, si potev capire che non gli interessasse più di tanto se Shen morise oppure vivesse. Tuttavia, le parole di quel ragazzo erano sicure e forti, come quelle di un navigato guerriero e non andavano di certo sottovalutate.
In quel discorso che Anima gli fece un'informazione importante catturò la sua attenzione: "Mi manda un anonimo ex proprietario di una palestra" e nella mente della ragazza vi era solo un uomo che corrispondeva a quella descrizione...

Una palestra...Un tizio mascherato...

Nella mente della ragazza si materializzarono delle immagini di quel lontano combattimento...Era passato parecchio tempo, tante lune erano sorte da quel giorno e ricordava bene anche il dolore che gli infierì quella sconfitta...Una delle tante...

Hiruko...

La ragazza pronunciò il suo nome con disprezzo quassi fosse un'offesa per il suo onore anche solo il ricordarlo...

Bene...

A quel punto la ragazza concentrò il suo sguardo su quel ragazzo che le stava ad una decina di metri e proferì le sue ultime parole...

...Quell'uomo mi batté tanto tempo fa...Era un abile combattente...E credo tu abbia tutte le informazioni sulle mie capacità...

Disse Shen con tono deciso e diretto

Utilizzale bene...

Quella ragazza era cambiata molto da quella volta ed il giovane Anima se ne sarebbe reso conto molto presto quel giorno...La lupacchiotta non era a conoscenza delle informazioni in suo possesso e contava sul fatto che nel frattempo aveva acquisito un nuovo potere...Totalmente diverso da quello con cui aveva affrontato Hiruko...E questa volta non avrebbe commesso sciocchezze ed avrebbe dato tutta se stessa per dimostrare al suo padrone ed a se stessa, di cosa fosse capace...

Anima le scattò in contro ad una velocità inaudita, di poco più superiore alla sua, percorrendo quei 10m che li separavano in meno di una manciata di secondi dandole però il tempo di effettuare uno scatto verso la sua sinistra evitando così le 3 lame del ragazzo e, sfoderando la propria katana, sferrare una falciata verso il fianco del ragazzo.
Una breve azione ma che sarebbe stata efficace quanto bastava per mettere a segno un buon colpo ai danni del ragazzo...O almeno avrebbe voluto che andasse così...
La ragazza ora aveva potuto constatare il potere del ragazzo o, per meglio dire della katana dello stesso: materializzare 3 lame che volteggiavano ai comandi mentali del possessore. Per ora le sue informazioni si basavano solamente su questo, tuttavia si sarebbero potute rendere utili più avanti insieme al fatto che tra il ragazzo e le sue lame, vi doveva essere una distanza di sicurezza per l'utilizzatore.
Per quello che riguardava le capacità fisiche invece, la ragazza poteva solo affermare che si muovesse più veloce di lui e niente di più.
Quel ragazzo nascondeva ben altro...Ne era sicura...Già solamente il fatto che fose un teppista su commissione le aveva fatto pensare che avrebbe dovuto possedere qualche capacità che gli avesse permesso di continuare il proprio lavoro, oltre al fatto di poter far volteggiare quelle lame.
Riguardo invece al moventte che lo aveva spinto ad incontrarla iniziava a dubitare del fatto che fosse stato mandato da Hiruko, tuttavia il ricordo di quello scontro era un motivo che la spingeva a dare di più rispetto a quella volta e, quindi, decise di utilizzarlo come punto per spronarsi e rimanere ancora più concentrata nella battaglia.

Il ragazzo nullificò completamente l'offensiva della ragazza parando con una delle sue lame la falciata da parte della katana, con un'altra le chiuse la retrovia e con l'ultima gli colpì la spalla conficcandocisi a fondo e procurandole una ferita di entità medio-grave.
Il contrattacco del mercenario aveva avuto il suo buon risultato mettendole così fuori uso la spalla, anche se questo avrebbe avuto qualche effetto sulle sue prestazioni, la ragazza non intendeva starsene con le mani in mano ed infatti avrebbe afferrato quella stessa lama con la sua mano sinistra e con tutta la forza che aveva in corpo, per poi compiere due azioni in contemporanea: Utilizzando la sua tecnica avrebbe sparato 2 dei suoi spuntoni in direzione del petto del ragazzo, alla velocità di 10m/s, facendole partire dalla propria spalla che si trovava più vicino al ragazzo; nello stesso momento avrebbe effettuato uno scatto laterale in direzione opposta a quella del ragazzo arrivando a 5m dallo stesso, mentre il proprio aspetto si modificava manifestando le proprie mutazioni corporali.

Shen sentì che la lama che le era penetrata nella spalla aumentò di dimensioni e, senza che potesse fare alcunché, si ritrovò mozzato di netto il proprio braccio destro. Il dolore che avrebbe dovuto assalire la ragazza non si fece né sentire né vedere mentre la ragazza rimaneva concentrata nel combattimento, comprese però che doveva allontanarsi da quella posizione e dal raggio di azione delle lame, al ché sfruttando tutta la propria forza delle gambe, scattò in avanti scansando la lama che era a contatto con la propria katana ed evitando quella che le stava mirando alla schiena e continuando così il suo percorso sino a mettere tra lei ed il ragazzo ben 13m tenendo però d'occhio le mosse del nemico che non sarebbe di certo rimasto con le mani nelle mani ma avrebbe colto l'occasione per colpirla alle spalle.
Poco prima di scattare però la mente della ragazza le avrebbe fatto pronunciare due parole...

Burēdo

E, come per miracolo, un nuovo arto nuovo di zecca le sarebbe sbucato dalla carne viva prendendo il posto del precedente. La parola che la ragazza pronunciò non ebbe alcun effetto in quel momento, a parte il braccio ricomparso non vi fu nessun cambiamento nel corpo della ragazza che si stava concentrando nel levarsi il più in fretta possibile da quella posizione sconveniente...

Supaiku

E con quest'ultima parola due spuntoni partirono miranto direttamente al volto del ragazzo ad una velocità di 10m/s partendo dalla carne viva della spalla della ragazza.
La lupa era in una situazione di merda e si sforzava di pianificar una qualche strategia anche solo per portare a compimento un'offensiva e procurare anche solo un graffio a quello stronzo che le aveva portato via il braccio.

La fuga della ragazza lupo sembrava doversi fermare poco più avanti, dato che il ragazzo sparò con un'arma da fuoco poco più avanti di lei, con l'intento di tagliarle la traiettoria, mentre le sue lame si stavano avvicinando sempre di più anche da dietro.


Quì ci rimettto la pelle...

Pensò fra se e se la ragazza mentre i suoi neuroni elaboravano una strategia alla velocità della luce. L'unica soluzione che la ragazza trovò fu quella di cercare di evitare di procedere in avanti e di non farsi colpire dalle lame.
La ragazza infatti, avrebbe utilizzato le proprie ali per inchiodare in un istante spalancando però solamente la destra, in modo da farle compiere una rotazione di 270° nella quale piegando il proprio braccio destro con un angolo di 90° verso il basso, avrebbe colpito la lama che le stava dietro deviandone la traiettoria, evitando così le altre lame con la rotazione, non riuscendo però a schivare in alcun modo la lama che viaggiava raso terra che le andò a tagliare le caviglie.
La lupa avrebbe conluso la sua azione con uno spostamento all'indietro grazie ad un possente colpo di ali allontanandosi di circa un paio di metri da dove si trovava. Tutto ciò non avrebbe però evitato di venire colpita dal proiettile del ragazzo diretto alla sua gamba sinistra.
A quel punto la ragazza doveva decidere velocemente cosa fare oppure il ragazzo le avrebbe fatto la pelle senza fare tanti complimenti.
Al che Shen optò per il mantenersi a distanza e tentare di studiare il proprio nemico, anche se quel ragazzo possedeva ottimi riflessi ed ottime capacità di reazione, la lupacchiotta avrebbe dovuto trovare una falla nel suo sitema di attacco per poter agire più prontamente.
La ragazza si tenne pronta a reagire, mentre indietreggiava senza sosta tentando di mettere più distanza tra lei ed il suo avversario.
Il dolore che provava in quel momento non era paragonabile a nulla di tutto quello che aveva sopportato sino al momento in cui la pallottola e la lama penetrarono nelle sue carni, tuttavia la sua concentrazione rimase ferrea e la ragazza si concentrò sulle mosse del proprio avversario.