Superata la soglia non si torna più indietro

Per Amy

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    Era passato molto tempo dall'ultima volta che si era addentrato a Kurayami, aveva deciso di agire in solitaria per tentare di capire più cose sul suo "nemico", ma tutto quello che riuscì ad ottenere fu solamente un esperimento e la consapevolezza che Lui e Tex non erano esattamente opposti, diversi si, piani, interessi e modi di fare erano diversi, ma qualcosa gli accomunava: un forte desiderio di cambiare il mondo.
    Questa volta però era diverso, Raphael non si era diretto a Kurayami come spia, bensì come capo delle Lame. Stava riformando la sua organizazione, rendendola sempre più potente, i nuovi membri erano promettenti e grazie al loro aiuto Londra avrebbe iniziato a prendere la forma di città perfetta e senza crimine che tanto sognava, un luogo dove la legge regnava sovrana.
    Si era diretto all'Umbrella Building, dove sapeva che sicuramente avrebbe trovato Tex. Aveva parecchio da dire, senza contare che era curioso, l'ultima volta si era svolto un esperimento, voleva vederne i risultati, anche se già sospettava qualcosa, ma doveva comunque avere delle conferme, nulla poteva essere lasciato al caso in quell'occasione.
    Raphael indossava la divisa delle Lame, ma non era armato, non era giunto sin qui per combattere, ma semplicemente per parlare, almeno sino a quando c'è ne sarebbe stata la possibilità, gli ingranaggi della storia sis tavano muovendo e quel periodo di finta pace sarebbe a breve finito, persone potenti si stavano muovendo, e lui era una di queste. Il biondo arrivò sino alla reception, per poi comunicare le seguenti parole.
    Sono qui per vedere la Signorina Tex, sono Raphael Kyosuke e ho delle questioni importanti di cui discutere con lei, potrebbe avvertirla del mio arrivo?
     
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    La ragazza dai capelli bianchi alla reception parve sbiancare. Era già molto pallida di suo, ma quando quel tipo si presentò in quel modo fu semplicemente un evento, neanche avesse visto un fantasma. Lasciò cadere la cornetta del telefono che stringeva tra la spalla e la guancia per lo stupore, ritrovandosi a cercare tra i vari strumenti una specie di cerca persone, il tutto senza staccare un attimo lo sguardo da lui. Neanche il tempo di sussurrare qualche parola che Raphael era già in rotta per gli uffici di amministrazione, scortato e accompagnato da guardie e addetti appositi. A quanto pare lo stavano aspettando, un ordine di Tex magari? A giudicare dall'ufficio dietro l'ultima porta in cui lo scortarono, decisamente si. gli fecero cenno di entrare, facendogli capire che nessuno lo avrebbe seguito. Dopodiché, varcata quella porta, Raphael avrebbe visto uno scenario estremamente usuale: la scrivania di Tex posta al centro di una grande stanza vuota, con alle spalle un'enorme vetrata che dava sull'immensità di Kurayami. La poltrona della donna in carica era rivolta verso quella vetrata e dava le spalle all'entrata dalla quale si era presentato Raphael. Al di fuori di qualche ciuffo bianco proveniente dalla poltrona, era impossibile capire che lì sopra ci fosse seduta Tex. Al suo fianco, vestita in nero come una killer professionista, c'era Farasia che monitorava lo status fisico di Tex con un particolare pad trasparente con sopra le sue funzioni vitali. Anche uno poco esperto di medicina avrebbe potuto notare che da quei grafici le funzioni vitali di Tex erano molto, molto basse. Sembrava quasi fosse ferita, e di fatto da dietro la poltrona proveniva un intenso respiro, come se qualcuno stesse inalando ossigeno da una mascherina.
     
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    Non servirono altre parole, la donna alla reception cercò subito di contattare qualcuno e in men che non si dica era già in rotta per l'ufficio di Tex, scortato dal personale e da diverse guardie. Era l'ultima porta, una votla aperta si sarebbe ritrovato all'interno dell'ufficio di Tex, era la prima volta che visitava questi uffici, ma non era teso, nell'aria non sentiva nessuna minaccia incombente, o almeno minacce che potessero metterlo davvero in pericolo.
    Afferrò la maniglia con decisione per pori aprire la porta ed entrare, davanti a se una grossa scrivania con una poltrona rivolta verso la vetrata, al lato vi era Farasia, con un mano uno strano pad che sembrava segnare dei valori vitali incrdibilmente bassi. Vi era una strana sensazione in quella stanza, qualcosa che non riusciva a spiegarsi, non era come entrare dentro la tana della bestia, al contrario non sentiva nulla, che cosa era successo? L'unica cosa che poteva sentire era un respiro affannoso, come se chi fosse dietro quella poltrano non stesse respirando autonomamente.
    la porta si chiuse alle spalle di Raphael, tolse il proprio cappello e po portò verso il cuore mentre eseguiva un leggero inchino, un semplice saluto formale da parte di un semplice londienese, anche se non poteva osservarlo immediatamente era il gesto quello che contava.
    Da quanto tempo che non ci vediamo Tex. Spero di non essere venuto a farti visita in un brutto momento. Ma forse, non esiste momento migliore di questo per incontrarci nuovamente...
    Disse con un leggero tono sarcastico, mentre tornava eretto e rimettava il piccolo cappello sulla testa, prima di andare oltre desiderava ricevere il permesso di Tex, in fono era giunto come ospite, sarebbes tato scortese fare tutto da solo questa volta.
     
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    Raphael...
    Invocò il suo nome in cenno di saluto, per poi sollevare la mano destra e fargli cenno di avvicinarsi. Farasia si avvicinò a lei come se volesse aiutarla, ma Tex le fece cenno di fermarsi, chiaramente volenterosa di fare da sola. La donna dai capelli bianchi si voltò leggermente verso Raphael, sganciando la maschera a forma di teschi oche portava sulla bocca rivelandone la natura finalizzata a portarle ossigeno. Continuò ad alzarsi con grosse difficoltà, aiutandosi con le mani sulla scrivania. Indossava il suo tipico vestito nero ma stavolta senza parti scoperte, specialmente la pancia: questa era gonfia, visibilmente pregna di nuova vita al suo interno ed ad un levato stato di sviluppo. Era incinta e sicuramente non le mancava molto per partorire. Un lungo sospiro mentre scansava totalmente la maschera dal volto per poi passarsi una mano sotto il pancione e ammiccare un sorriso risoluto. A dispetto di quello che dicevano le macchine sembrava in grande forma.
    Sapevo che saresti tornato, e stavolta senza fingere di non conoscermi. Purtroppo però sei tornato presto... come puoi vedere l'esperimento non è ancora compiuto.
    Abbassò lo sguardo indicando il suo ventre, in modo da fargli capire qual'era il soggetto del suo studio. A quel punto tutto doveva diventare chiaro: il bambino che Tex portava in grembo era di Raphael.
     
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    Tex gli fece cenno di avicinarsi e così il biondo eseguì, Farasia tentò di andare ad aiutarla, ma venne fermata, anche se i suoi segni vitali erano molto bassi, quella donna era ancora la persona più potente dell'intero pianeta, la campionessa del secondo GST, di certo qualcosa del genere non l'avrebbe fermata. Sganciò la sua maschera, e questa volta serviva davvero a qualcosa, a portare ossigeno ai suoi polmoni stanchi, era visibilmente provata e il fatto che non portasse abiti molto succinti la diceva lunga.
    Notò subito il ventre ingrossato, e immediatamente iniziò a capire, le parole di Tex non fecero altro che confermare quei dubbi, quello che la donna aveva in grembo era il figlio del loro rapporto.
    Quindi è a questo che puntavi... Il tuo esperimento era votato a creare una nuova creatura. In un certo senso me lo aspettavo, ma vederlo dal vivo è tutta un'altra storia...
    Raphael era ovviamente sorpreso, ma non tanto quanto si potrebbe credere, aveva accettato di sua spontanea volontà di compere "quell'esperimento", e di certo non lo avrebbe rinnegato, si coglie ciò che si semina... Ma questa volta era vero, e non solo in maniera letterale. Appoggiò una mano sulla scrivania di Tex mentre osservava quella rotondità, non serviva un genio a fare due più due e capire che non mancava molto al concepimento, ma cosa fare?
    Questo esperimento è stato dettato unicamente dalla tua curiosità? Eri semplimente curiosa di vedere cosa sarebbe nato? O forse hai dei piani per quella creatura? Sono certo anche nel tuo caso della semplice curiosità non valga la pena di ridurti in quello stato. In questo momento sei debole, anche nemici molto più deboli di te avrebbero una possibilità in questo momento.
    Fece una breve pausa, il suo sguardo di fece scuro ed osservò Tex con severità, come se la stesse rimproverando con gli occhi, aveva forseabbassato la guardia sino a quel punto? Si era lasciata andare una volta raggiunto tutto quel potere? No, era impossibile.
    O forse... E' proprio quella creatura a darti così tanta sicurezza...
    Domande che necessitavano risposte.
     
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    Tex si concesse qualche leggera risata mentre il biondo si avvicinava, le sottoponeva quelle domande e lei abbassava lo sguardo. Raphael l'aveva inquadrata proprio bene: disposta a tutto per i suoi scopi, curiosa e soprattutto pragmatica, senza rimpianti e senza timori di nessun tipo. Tex iniziò ad annuire, come a voler confermare i dubbi del biondo, ma non si limitò a questo. Se voleva la verità, lei gliela avrebbe concessa.
    Tutte queste cose o nessuna. In verità... se avessi voluto creare un essere più forte non avrei usato il mio corpo. Adesso sono umana, troppo limitata, un concepimento con questa carne non è entusiasmante. Ti avrei fatto accoppiare con una creatura più fertile, o meglio ancora: ti avrei fatto divorare da lei, è più efficiente quando c'è tutta la materia organica che serve. No, non si tratta di un esperimento sull'evoluzione, sui tuoi poteri o altro. E' una somma di cose.
    Quell'esperimento si era rivelato fruttuoso non solo nei confronti di Raphael ma anche di molti altri. Tex aveva ottenuto reazioni molto diverse ed interessanti con tutte le persone con cui era entrata a contatto, avrebbe voluto mostrarlo anche a Rachel ma la distanza non le assisteva purtroppo.
    Il motivo è molto più semplice. Tu sei determinato a sconfiggermi e distruggere tutto quello che ho creato per i tuoi ideali. Tu sai bene di non potermi battere nel pieno delle mie forze, io sono troppo forte per te anche a pari livello. Anche se tu fossi in grado di sconfiggere ogni creatura al mio soldo, comunque non riusciresti a scavalcare l'ultimo muro da me rappresentato.
    Mentre parlava iniziò a camminare lentamente intorno alla scrivania, tenendo le dita della mano destra su di essa per poter avere un punto di appoggio e non perdere mai l'equilibrio. Con l'altra si teneva il pancione, e il suo sguardo non abbandonava Raphael nemmeno per un momento.
    A meno che io non sia debole. Molto debole. Come adesso: in questa occasione. Sono ancora molto potente, ma la gravidanza mi sta togliendo ogni forza, in maniera molto più violenta di qualsiasi altra forma di vita, è come se il tuo erede avesse ottenuto il tuo stesso desiderio e adesso volesse uccidermi dall'interno. In questo momento sono fin troppo facile da sconfiggere ancor più semplice da uccidere. La fase finale di questo esperimento prevede una sola risposta: Tu, cosa farai Raphael?
    Si fermò davanti a lui a pochissimi centimetri dal suo volto, fissandola dritto negli occhi, seria come non mai, di ghiaccio come se non avesse sentimenti.
    Non uccidermi adesso sarebbe come dire che non mi ucciderai mai, lo so io e lo sai tu. Andrebbe contro qualsiasi tua morale poiché prima di diventare più forte concedendomi questo vantaggio io provocherei ancora più danni a te, alla tua nazione e al mondo intero. Se dovrai tenere fede alla tua morale dovrai uccidermi qui, ora e subito... senza esitazioni. Quello che voglio sapere è... lo farai pur essendo cosciente che io in grembo porto tuo figlio? Non si tratta di onore, non crederò mai che preferisci affrontarmi al cento per cento delle mie forze, è stupido e come ti ho già detto anche se fossi davvero in grado di battermi a quel punto mi concederesti troppo tempo per fare ulteriori danni. Quindi cos'hai intenzione di fare? Saresti disposto a sacrificare anche la tua prole per lo scopo finale... oppure metteresti a fuoco la tua nazione con le tue stesse mani pur di rimanere umano? Questa è la verità... per battermi dovrai diventare un mostro esattamente come me, se non peggiore... dammi una risposta, Raphael.
    Divenne immobile a quel punto, come una statua. Come se ogni sua fatica fosse scomparsa di colpo, come se il tempo si fosse fermato fino alla risposta a quella domanda.
     
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    Alla fine era questo il motivo? Un motivo così scontato e semplice? Era un altro dei suoi modi per metterlo alla prova? Era davvero pronta ad arrivare sino a quello pur di mettere alla prova qualcuno? Una nuova manifestazione di forza, anche in quello stato sembrava quasi voler dimostrare di poter ancora schiacciare Raphael, voleva mettergli sulle spalle un peso indescrivibile, qui non si stava più parlando della sua vita, bensì di quella di suo Figlio, carne della sua carne, ucciderlo sarebbe stato un atto terribile, ingiustificabile.
    Tex aveva completamente ragione, quello era il momento perfetto, lei era debole, se non lo avesse fatto ora sicuramente avrebbe fatto del male a Londra, nemmeno lui era al massimo delle sue forze, parte dei suoi poteri erano ancora sopiti, ma per adesso sufficenti a sconfiggerla, ma era davvero giusto? Poteva davvero commettere una simile atrocità pur di vincere?
    Umano... Quanto tempo è passato dall'ultima volta che una persona mi ha definito tale? Forse troppo... E' passato così tanto tempo che ormai non me lo ricordo più. Cosa sono diventato in questo istante? Ho combattuto, ho eliminato nemici del mio Paese... Ma ho fatto la cosa giusta? Sono andato avanti senza mai voltarmi, ero sicuro che la mia strada guidata dalla legge fosse la più giusta... Ma adesso davanti a me vedo un bivio... Forse sono ancora in tempo a cambiare, forse tutte le mie idee, le Lame, i miei propositi... Sono tutti sbagliati, ho tentato di cambiare una nazione... Ma nemmeno io so come, mi sono avvalso di qualcosa che non comprendo...
    Tex avrebbe visto lo sguardo di Raphael indeciso, dubbioso e a tratti spaventato, i suoi occhi tremavano, non sapeva come rispondere, era davvero pronto a trasformarsi in un mostro?
    Un mostro... Persino peggiore di te...
    Abbassò il capo, come se sconfitto, sembrava che il suo intero corpo tremasse, come se stesse piangendo, lascime nascoste dai suoi lunghi capelli dorati che oscuravano il suo viso. Sembrava ovvio quale fosse la sua decisione, non poteva uccidere persino suo figlio, nonostante non provasse sulla per quella donna dentro di lei cresceva ancora il suo erede, era la fine, era un gesto troppo grande, anche per lui...
    Scusatemi... Tutti quanti... Ma non posso farlo... Non sono forte come credevate... Non sono la persona che credevo di essere... Addio... A tutti...
    Non se ne era accorto, ma sul suo volto stavano scivolando le sue stesse lacrime, stava realmente piangendo, ma per quale motivo? Era forse il fatto di aver capito di non poter fare quel gesto? O forse di aver tradito i suoi stessi principi? No... Non era questo, di primo acchitto non riuscì a capire, ma quel calore suelle sue guance... Era identico a quella volta, quando vide Kobato, quando sentì la verita uscire dalle sue stesse labbra. Voleva eliminarla, voleva vendetta ma non lo fece, non ci riuscì e per questo motivo... La perse per sempre. Quella non era una debolezza, e anche questa volta questa non era una debolezza... Tex gli domandò se era pronto a diventare un mostro peggiore di lei, ma se fosse stato davvero un mostro quelle lacrime non sarebbero mai uscite. Aveva tentato di sigillare la sua umanità, in modo che potesse affidarsi solamente alla Legge, ma non era possibile, tutto ciò che poteva fare era semplicemente accettare quella parte di se. Si sentì più leggero, come se si fosse tolto un grande peso.
    La mia risposta? E' ovvia non ti pare? Pensavo che ormai mi conoscessi a sufficenza per arrivarci da sola...
    Davanti a lui non vi erano più solamente due strade, ve ne era un'altra, una strada che lui stesso aveva deciso di costruire tempo fa, quando nacquero le Lame, aveva detto addio all'insicurezza, non avrebbe mai sbagliato se avesse seguito la sua strada, sapeva bene che ciò che percorreva quelal strada era solo dolore, ma non poteva pensare solo a se stesso, sotto di lui vi erano le altre Lame, non poteva lasciare loro o nessun cittadino Londinese. Lui proteggeva la Legge di Londra! E questa volta li non si trovava Raphael Kyosuke, ma una Lama Nera!
    E' ovviamente questa!
    Alcune lacrime bagnavano ancora il suo viso, ma adesso non tremava più il suo sguardo deciso e pronto, non era quello di qualcuno che era nel dubbio, era sicuro e grazie a Tex aveva capito una cosa, nonostante tutto lui era ancora umano, andava tutto bene, anche se piangeva.
    Answer My Call... Dark Spear!
    Sulla destra si generò come un bastone nero, ma in men che non si dica prese la forma dell'arma di Raphael, la Dark Spear. Quella era la sua risposta, non avrebbe tradito Londra, ne sarebbe diventato un mostro. Avrebbe mantenuto la sua umanità, perchè anche se avrebbe perso qualcosa a lui caro avrebbe permesso a molte persone di vivere felici, alla fine aveva già fatto la sua scelta, molto tempo fa.
    Un singolo colpo, un taglio dall'alto verso il basso, avrebbe tagliato Tex a metà in quel modo avrebbe eliminato il nemico peggiore di Londra.
     
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    Lo sapevo... il mostro... sei tu...
    Gli occhi di Tex si gonfiarono, poi la sua figura venne divisa in due, deformandosi in un espressione di dolore deforme. Fu così rapido che il corpo rimase attaccato per diversi istanti, poi un grosso grumo di sangue prese a colare dal suo corpo. Il ventre collassò, rigettando quello che doveva essere l'infante, poi le due parti si separarono come se le ossa si stessero spezzando al loro interno. Il sangue finì di dividerla schizzando via da entrambi i lati, sporcando anche il corpo di Raphael senza troppi complimenti. Farasia, rimasta lì vicino per tutto il tempo, sgranò gli occhi e solamente dopo un istante di esitazione lanciò via il pad, scappando a perdifiato verso il muro dove si rifugiò all'interno di un passaggio segreto, sparendo alla vista di Raphael. Il corpo di Tex continuò a far uscire sangue fino a che il pavimento non fu di un unico colore. Era dunque tutto finito? La più grande minaccia per Londra e per il mondo intero era scomparsa con un singolo colpo? Si chiude il sipario, la pace è fatta, non ci sono più nemici, non ci sono più battaglia. Era davvero la fine della guerra? Il sistema sarebbe collassato adesso che la sua testa era stata tagliata? Raphael aveva vinto, aveva portato a termine il suo piano... e ora? Cosa aveva pagato per arrivare fino a quel punto? Cosa aveva sacrificato per assicurarsi la pace... la pace di chi?
     
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    Poche ultime parole, dopo di che il corpo di Tex venne diviso a metà dalla Dark Spear, il sangue della donna finì su di lui, macchiandolo completamente. Il suo potere continuava ad avere effetti che bloccavano la rigenerazione, quindi era più che sicuro che lei fosse morta. Fissò per qualche secondo il corpo e ripensando alle ultime parole, tuttavia ormai Raphael aveva preso una decisione, e aveva capito che qui l'unico Mostro era lei.
    Lanciò un fendente a vuoto in modo che tutto il sangue sulla lama venisse lanciato via, dopo di che la fece scomparire, si guardò le mani ricoperte di sangue, come se non aspettasse altro che iniziassero a parlare, strinse poi i pugni e fece tornare le braccia sui fianchi. Era ovvio che quella fosse la cosa giusta da fare, non importava cosa avrebbero pensato gli altri, lo sapevano fin dall'inizio che un finale del genere era auspicabile.
    The Guilty Pay The Price.
    Il colpevole aveva pagato il prezzo delle sue azioni, tuttavia quello non era che l'inizio. Farasia era scappata lasciando cadere il pad, sembrava un passaggio segreto e Raphael era più che interessato ad andare in fondo alla faccenda. Ricordava ancora il loro primo incontro e del fatto che avesse parlato di clonazione, questo poteva essere un problema, così facendo tutto quanto sarebbe stato inutile, non poteva permetterlo, doveva farsi rivelare ogni cosa da quella ragazza!
    Basta pensare, non cambia nulla se non fermo tutto quanto!
    Sarebbe partito verso quel passaggio segreto, non sapeva cosa l'avrebbe atteso, ma già il fatto che la ragazza non avesse chiamato la sicurezza, o questa non fosse intervenuta gli faceva pensare che forse non era ancora finita...
     
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    La Legge

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    Ah, Shit! I almost kept it straight...

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    Per Raphael era il semplice camminare in una stanza vuota. Una cosa semplice portare un passo dietro l'altro in una linea retta verso l'obbiettivo, come la linea retta con cui aveva segnato il corpo di Tex, come la linea retta che aveva messo fra l'esitazione e il disegno più grande. La sua decisione era encomiabile, come anche la solidità delle sue azioni. Ora sorpassare il corpo esanime della Vice-Presidente fu un'azione che a quanto pare non sortì alcuna emozione nell'uomo, tanto che era concentrato a raggiungere Farasia in un gioco di rincorse per arrivare a una verità fino ad ora sconosciuta al mondo, o quasi. Ma se ora si trovava quasi per raggiungere la soglia, sulla stessa linea della scrivania da cui Tex si era alzata poco prima, qualcosa intervenne, un qualcosa a cui non dedicare la giusta attenzione sarebbe stato fatale, innaturale, al limite della pazzia. Girandosi Raphael avrebbe potuto godere della vista che la guerriera più forte del Mondo aveva a disposizioni dei suoi occhi sa sempre: una vetrata che soggiogava l'intera Kurayami, un padiglione sulla bocca dell'Inferno senza bisogno di pagare il biglietto, di seguito le mura solide di quella sala che indicavano la stabile presenza dell'Umbrella come forza assoluta terrestre. Ma quello che davvero rendeva quella posizione così "forte" e appetibile era l'avere il completo dominio di quella stanza, in un vuoto innaturale ma voluto e imposto, senza nessun ostacolo o difesa fra lo sguardo del dominatore e l'entrata che attraversi chiunque ha possibilità. La stessa entrata che Raphael aveva utilizzato e da cui si era allontanato, la stessa entrata che ora era ingolfata dal vuoto: il nulla più innaturale e inarrestabile. Forse era difficile da comprendere per chi non aveva mai avuto mire di conquista, ma la cosa davvero indistruttibile e impossibile da piegare a questo mondo è il vuoto stesso, il vuoto di una sala che segnava il dominio assoluto. Poi qualcosa prese un minimo di sagoma oltre al corpo diviso in due di Tex che affogava in una pozza di sangue che non faceva altro che allargarsi: un fulmine cadde oltre la vetrata e lo scrosciare di una pioggia improvvisa avrebbe segnato quei momenti come il ticchettio di migliaia di orologi, e la luce del lampo avrebbe allungato così tanto l'ombra di Raphael che avrebbe coperto il cadavere e la sagoma che ora si stagliava su di esso, definita solo da occhi cremisi che brillavano e fissavano. Nel momento che il lampo perse di intensità, la luce artificiale dell'ufficio bastò per disegnare meglio la figura che ora si stagliava di fronte a Raphael: la chioma bionda tirata perfettamente a lucido, dei lineamenti ferrei che ora disegnavano un'espressione incolore ma marmorea, e dei vestiti neri di materiale lucido che rinchiudevano un corpo sviluppato, muscoloso e longilineo. Poi c'erano quelli occhi rossi che non lo mollavano nemmeno un'attimo, ma se pensava qualcosa di minore o che non sarebbe mai successo si sbagliava leggermente si riteneva troppo fortunato. Gli stivali erano immersi nel sangue, troneggiando sulla metà destra del corpo di Tex che accasciandosi aveva lasciato la parte del volto esposta verso l'alto, e non nel sangue. Albert Wesker si sarebbe piegato verso il corpo, lasciando cadere le falde del cappotto nel sangue e nelle membra, allungando le mani per carezzare leggermente il volto e il collo della sua discepola, per poi correre verso il ventre e raccogliere il feto, caldo e abbracciato ancora da parte della placentea e col cordone attaccato al corpo della sua mamma. I guanti che coprivano le mani non erano l'accoglienza più bella del mondo, ma era incredibile la precisione e l'attenzione con cui Wesker si prese cura di raccogliere quel pargolo che ancora non dava segni, portandolo lontano dal cadavere. Il cordone si sarebbe semplicemente allungato, ma Albert sembrava non avere intenzione di curarsene, e i suoi occhi rimanevano su Raphael. Il tutto sembrava irreale, come se Raphael stesse osservando un fantasma, o peggio il Dio della Morte che veniva a raccogliere il lascito dovuto. Gli occhi di Wesker finalmente diedero pace a Raphael e si spostarono sulle metà disgiunte di Tex, fu lì che una flebile forza si percepì nella stanza, una forza attrattiva e fredda, con centro Wesker, qualcosa che avrebbe suggerito all'omicida di prestare attenzione. Poi la voce di Albert risuonò in quel vuoto caldo e rosso di sangue.
    Di fronte a me vedo un'uomo armato di una lancia oscura, Tex divisa a metà sul pavimento...
    Se il tono sembrava calmo, lo sarebbe sembrato solo a chi non ha mai combattuto o non ha mai avuto a che fare con situazioni in cui si rischia la vita, siccome la stanza sembrò riempirsi di serpenti sibilanti e Raphael poteva sentire chiaramente come quel tono sibilava nel suo orecchio, come l'energia di quell'uomo di fronte a lui si insinuava come veleno e lo abbracciava, sintomo che Wesker gli stava donando tutte le sue attenzioni. Era difficile comprendere cosa stesse provando, ma se Raphael sapeva qualcosa dell'Umbrella poteva immaginare come il simbolo della stessa e padre adottivo di Tex poteva vedere tutto quello spettacolo di fronte a lui. O forse no?
    Parlami. Dimmi ciò che non so. Hai tutto il tempo di questo mondo.
    Loro due non si conoscevano, era una buona occasione per presentarsi, dopotutto prima o poi avrebbero dovuto incontrarsi. Anche se quell'occasione non metteva le cose su un piano facile da gestire.
     
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    io non sono leggenda...sono realtà!

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    Come si può descrivere un sentimento inquinato come quello tra Tex e Edward? Un amore perverso fatto di tradimenti spinti dall'arroganza di una donna conscia di essere il meglio, gli inseguimenti di un uomo che ancora crede in qualcosa di buono, che ancora cerca da solo di riparare i cocci di un sentimento malato. Il demone aveva ancora negli occhi la pancia gravida di quella che doveva essere la sua donna, colei che avrebbe dovuto passare la vita accanto a lui e che invece si perdeva in freddi esperimenti, convinta nella sua presunzione di riuscire a tenere le persone vicine a se. Forse era arrivato il momento di darci un taglio, di capire il ruolo di Maxine, di Jackall, soprattutto il SUO ruolo all'interno della Umbrella e nel cuore della donna. In tutta sincerità non poteva andare avanti in quel modo, non poteva amarla al punto da sacrificare se stesso, di sconvolgere i propri ideali per poi arrivare ad odiarla così tanto da immaginare di strappargli il cuore dal petto, questo non era più amore. Lo giuro, provava a capire da dove nasceva quel sentimento, non si era mai legato così tanto ad una persona senza neanche conoscerla. Invece a Tex bastò quello sguardo di ghiaccio sul suo corpo per strappargli di bocca un ti amo che non aveva mai detto a nessuno, e non era solo per la sua bellezza trascendentale, qualcosa di quella freddezza, di quelle ambizioni e di quel modo di essere lo legarono ad un destino infame fatto di pochi attimi di gioia. Forse era questo che portava Edward nuovamente all'ufficio di Tex, voleva farla finita e chiudere questa relazione malata una volta per tutte, perchè ciò che stava vivendo era un rapporto a senso unico. Il demone si avvicinò alla stanza condizionato da uno strano senso d'irrequietezza, qualcosa di profondo come se Hikisaku avesse ancora la facoltà di farsi sentire, appoggiò una mano sul petto per calmarsi appena arrivato nel corridoio che dava all'ufficio di Tex. Un lampo distrusse tutte le certezze del ragazzo, lo stesso che filtrò dalla porta dell'Ufficio, qualcosa stava succedendo li dentro, si potevano avvertire due presenze e nessuna sembrava quella stanca e priva di forze di Tex. Edward allungò il passo senza correre, voleva arrivare al più presto a quella porta ma temeva di trovare qualcosa del quale si sentiva impreparato, ecco la sensazione di irrequietezza farsi nuovamente largo in lui facendo saltare il cuore nella gola del demone. Hikisaku? Provò a comunicare con lui come ai vecchi tempi ma non ricevette risposta, l'aveva dominato e allora cosa lo stava dominando? Camminava ancora e quella porta sembrava così lontana. Nella sua mente si articolavano brutti pensieri, perchè non sentiva la presenza di Tex nel suo ufficio? Camminava ancora e la stanza sembrava allungarsi sempre di più, Chi sono quei due? Camminava, camminava e il suo cuore sbatteva contro la cassa toracica fino a far male. Camminava e l'aria bruciava nei suoi polmoni, perchè stava così? Perchè qualcosa si stava impadronendo di lui? Una volta raggiunta la porta la spalancò con forza, lo sguardo andò prima sul ragazzo biondo di spalle, lo conosceva, Raphael. Rapido intercettò anche il secondo individuo, un uomo alto, vestito di nero dai capelli biondi e degli occhi cremisi che esigevano lo stesso rispetto dello sguardo di Tex. Aveva in mano un feto che stringeva nel suo corpo ben sviluppato e il cappotto era intriso di sangue, lo stesso che macchiava il corpo di Raphael, lo stesso colore scarlatto che contaminava il pavimento, lo stesso che deturpava... Tex. Non, non riusciva a guardare quel corpo diviso in due, non riusciva a pensare che tutto fosse finito così, non poteva esistere che i due si fossero lasciati in quel modo. Era tornato da Roma ma non era riuscito a condividere un solo momento con lei, tutta la rabbia che provava si spense e quella terribile sensazione soffocante lo avvolse nella freddezza della morte. Le sagome iniziarono a farsi poco definite da lacrime che riempirono gli occhi ma troppo vigliacche per lasciarsi abbandonare a terra e mischiarsi col sangue della donna che amava.
    No, no, no, no
    Scosse la testa nella quale gli occhi schermati lasciavano spazio alla paura, iniziò a chiedersi cosa fosse del suo futuro, cosa'avrebbe potuto fare per salvarla, come se stesse ignorando la condizione di quella salma abilmente tagliata in due. IL cuore si fermò facendo mancare l'ossigeno al ragazzo, nello stesso momento i muscoli iniziarono a bruciare, così come i polmoni che chiedevano aria, aria per sopravvivere ma che voglia aveva lui di farlo? La stanza sembrò roteare e con lei le altre due figure, chi era l'altro uomo? Avevano approfittato dell'attuale condizione di Tex per farla fuori? Era colpa sua, l'aveva abbandonata e lui sapeva quanto il suo comportamento non faceva altro di creare nemici.
    IO-IO VI AMMAZZO!!!
    Come per rendere fisico il suo dolore numerose catene avrebbero squarciato la pelle del suo braccio sinistro, non avrebbero rispettato le regole del suo potere e assieme a loro uscì anche del sangue. Edward aveva bisogno di sapere che tutto questo era reale, aveva bisogno di sentire del dolore che avrebbe smorzato quell'emozione claustrofobica e come un cane affamato si sarebbe gettato verso Raphael per menargli un pugno sul viso con quello stesso arto.
     
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    Non fece in tempo a seguire la ragazza che subito accaddero due cose, un grosso temporale, come un fulmine squarcia il cuielo così fece lui, Wesker, il capo dell'Umbrella. Non si erano mai incontrati di persona, ma la sua fama di presidente lo precedeva, e vederlo su qualche giornale non era difficile. Un'imponente energia lo circondava, mostrando la sua maestosità, non certo uguale a quella di Tex, ma probabilmente solo perchè non ancora completamente matura. Incuteva un grandissimo rispetto e la sua figura non lasciava dubbi, non poteva esserci altro uomo oltre a lui a governare quel posto. Diede un ultimo addio alla donna per poi prendere tra le proprie braccia il feto, per poi chiamare in causa il biondo, tutta l'attenzione era rivolta su di lui, ma non fece in tempo a rispondere che un altro fatto si susseguì.
    Edward. Lo aveva già incontrato e conosceva la sua situazione e Raphael non si stupì di vederlo in quello stato d'animo, era confuso e furioso, incapace di pensare lucidamente, ma in quella situazione chi ci sarebbe riuscito? Edward era ancora mentalmente troppo puro e debole per poter reprimere i suoi sentimenti senza esplodere. Non si aspettava di verli arrivare così, insieme, come se tutto questo fosse uno strano scherzo del destino.
    Raphael Kyosuke. mentre tu... Dovresti essere il capo dell'Umbrella, Wesker. Sei su diversi giornali, ma solo da poco ho potuto rileggere un articolo che la riguardava. In ogni caso non credo servano spiegazioni. Puoi dedurlo da solo, Tex è morta, e io sono colui che la ridotta in questo stato... Ed inoltre... Sono il padre di quella creatura. Soddisfatto?
    Edward era incontrollabile, sarebbe stato inutile parlarci. Si stava dirigendo verso di lui, pronto ad assestargli un pugno, Raphael non fece altro che puntare la mano destra verso le gambe del giovane per poi far aprtire 5 raggi oscuri rapidissimi, pronti trapassare le gambe del giovane per fermarlo e farlo cadere a terra, in quello stato di shock sicuramente un paio di attacchi per lui non sarebbero stati nulla, ma voleva impedirgli di arrivare a lui, un uomo come lui era pericoloso se così arrabbiato.
    Edward, sei stato troppo lento. Speravo che tu riuscissi sul serio a far cambiare idea a Tex, ma il mondo non poteva aspettare così tanto tempo... E alla fine ho dovuto svolgere questo compito con le mie stesse mani. Forse se tu fossi stato più deciso a quest'ora io non sarei qui, e lei non sarebbe in quello stato. Non hai ancora la forza Edward, e io non potevo più aspettarti.
    Era il momento delle rivelazioni.
     
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    Raphael Kyosuke. Questo era il nome della figura davanti a lui. Wesker nella sua attualità non poteva avere ricordo del suo profilo o di eventuali dati, come anche non aveva avuto tempo di sondare tutti i file dei personaggi schedati da parte di Tex. L'uomo aveva ben sottolineato come era fresca la notizia del suo ritorno, e quel poco di tempo non era bastato affatto per aggiornarsi al meglio. Come anche avere un minimo di informazioni sui progetti di Tex o della completezza di quell'esperimento che si portava in grembo. Il feto riportava un taglio netto che lo attraversava imprecisamente dalla fronte sul lato sinistro e in pratica lo aveva squarciato a metà in tutte le parti molli, aggiungendo solamente all'ovvietà della scena quel minimo di gore necessario. Wesker lo aveva osservato poco ma gli bastava per avere polso di ciò che rappresentava, e ora poteva anche lasciarlo andare dalle proprie mani e farlo ricadere fra le membra di Tex. A questo punto è necessaria una delucidazione su che cosa Raphael poteva percepire da Wesker: la sua aura "immatura" era solida, pesante e oscura, un buio che non faceva altro che allargarsi man mano che i secondi passavano e che ormai aveva permeato la stanza oltre ai rumori della carne inzuppata di sangue che veniva manipolata da Wesker stesso. La pioggia all'esterno stava solo scandendo i battiti cardiaci. Non credeva ai suoi occhi? Doveva per forza toccare con mano quei due corpi esanimi per confermare ciò che era palese? Era probabile siccome ancor prima della rabbia, una persona normale devi rendersi conto di ciò che vede. Ma Albert non è una persona normale. I capelli bianchi di Tex che si tingevano di rosso, la sua pelle d'ebano squarciata e il calore del suo corpo che fluiva via nel sangue era una visione che bastava e avanzava per confermare la realtà. Wesker aveva semplicemente "raccolto" qualcosa da lei, e ora le sue mani come il suo cappotto gocciolavano del sangue che aveva saggiato con i suoi polpastrelli. Gli stivali inzuppati e parte del ventre sporco. Kyosuke avrebbe avuto modo di percepire qualcosa che si incrinava con uno stridio insopportabile mentre gli occhi di Wesker si rialzavano verso di lui, ma l'entrata di Edward avrebbe reso il momento effimero e quasi un'illusione. Di Edward, Wesker aveva già avuto informazione siccome Tex aveva intenzione di presentarglielo. Aveva appena terminato un incarico importante e la sua riuscita rappresentava l'occasione giusta per una conoscenza diretta, ironia della sorte combaciante col risveglio stesso del Presidente e ancora più ironica con il brodo cremisi che stava sotto i suoi piedi. Albert aveva letto dell'emotività del ragazzo, e era palese come il suo crollo totale ed istantaneo fosse una possibilità, ma in quella occasione la cieca carica, anche del più forte combattente, non era ciò che serviva. Ma se da un lato Raphael vide l'intrusione come un'altro evento di cui occuparsi, la sensazione che prima aveva subito per un solo istante sotto lo sguardo di Wesker, si sarebbe palesata in forma differente e forse anche peggiore.

    WE WILL HAVE ORDER!


    La voce di Wesker tuonò ancora più forte del fulmine che cadde fuori dalla vetrata. Sembrava essere investiti da una cannonata che attraversava ogni singolo muscolo e fibra del corpo. Un'ondata che fece tremare quel luogo con qualcosa di simile al comando assoluto, ma profonda e che sembrava risuonare direttamente con il sistema nervoso, o l'anima di ognuno. Ma non ci si poteva aspettare altro, indipendentemente dalla sua reale forza, Albert Wesker era il Presidente dell'Umbrella. Il Capo di Kurayami. Il simbolo di ciò che Raphael e Edward conoscevano bene come le reali attività di quella corporazione. E ora che era di fronte a loro, potevano comprendere il perchè una tale figura era rimasta "nell'ombra" fino ad adesso. Ma quell'ordine perentorio non era a stimolazione di bloccare ciò che stava facendo Edward, anzi Raphael poteva capire come quel terremoto energetico aveva smosso tutto di lui, come se lo avesse svegliato la campanella della scuola. Un ceffone di aura che lo poteva riportare a quel momento in cui la maestra lo sgridava in quinta elementare. Ma se quella era la sensazione vuol dire che Edward poteva si dar sfogo alla rabbia, ma che la lucidità mentale avrebbe avuto tutt'altro campo su cui giocare. Il ragazzo poteva sentire come quel tuono reso parole lo avrebbero smosso in un punto profondo e lo avrebbero fatto concentrare meglio, con meno rabbia e più spirito combattivo. Oppure lo avevano solo rimesso in quella condizione mentale che aveva affrontato qualche giorno prima sotto il Settore 5, ma in questo senso era qualcosa che solo Edward poteva definire. Era un'alleato e Wesker non era certo lì per offrire il thè a Raphael, anche se le sue intenzioni non erano ancora chiare. Wesker di seguito all'urlo non avrebbe fatto altro che mettersi in parallelo con Edward e tenera una linea di corsa seguendo come poteva i movimenti del ragazzo a debita distanza. Il suo sguardo non faceva trasparire emozioni, ma Raphael poteva sentire come quello sguardo cremisi brillava su di lui, e come la concentrazione del Professore non fosse qualcosa da sottovalutare. Era una pressione psicologica bella e buona, ma non estrema o così opprimente da non poter essere superata per uno forte come lui, posto che dare attenzione all'uno o all'altro per evitare di essere sopraffatto aveva un che di complicato. La moquette dell'ufficio bastava e avanzava per non rendere gli stivali sporchi di sangue scivolosi o scomodi per muoversi, e la domanda era quale trucco Wesker avesse da parte sua, contando che Edward sfoggiava delle singolari catene che gli stavano squartando il braccio. Albert quindi doveva prestare attenzione alle azioni del ragazzo, che sperava di aver risvegliato con il suo intervento arbitrario. L'attacco usato da Raphael per Wesker poteva essere considerato alla stregua dell'utilizzo di un proiettile, o di 5 in quel caso... E quella lancia sfoggiava qualcosa di intrinseco a Raphael, un potere oscuro. Peccato la memoria mancante, magari qualche ricordo poteva suggerirgli qualche risposta...
     
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    io non sono leggenda...sono realtà!

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    WE WILL HAVE ORDER!



    Un imperativo che squarciò il disordine nella testa del demone, un uragano che spazzò via ogni cosa. Quello non era un semplice richiamo all'ordine era un colpo di spugna nei suoi pensieri, una voce vibrante che avrebbe riportato equilibrio nella creatura. Come se quelle parole provenissero da Tex stessa, in questo si vedeva ciò che Wesker rappresentava per lei e per tutti quanti: Il capo della Umbrella Corporation. Era la prima volta che lo incontrava eppure quella figura richiamava a se un rispetto smisurato solo Tex sarebbe stata in grado di far tornare in se il demone e Wesker, in quanto figura sopra di lei aveva il carisma necessario per farlo.

    WAAAAAAAAAAAAH!!


    Il grido di Edward lacerò la stanza, fece tremare le pareti, come il bambino ripreso dal genitore egli provò a ribellarsi a quell'ordine per avere la sua vendetta, ma l'autorità di quella persona piombò sul demone soffocandone l'istinto e portandolo alla ragione. "We Will Have Order!" un richiamo all'ordine, al contegno della propria persona, in effetti il sentimento di Wesker verso Tex poteva tranquillamente essere paragonato a quello di Edward. Eppure la sua figura si ergeva perentoria sul sangue di Allison e non faceva una piega, manteneva l'aplomb nonostante la criticità della situazione, nonostante quello che provava, nonostante avesse di fronte l'assassino della sua discepola. Due persone fortemente legate alla donna, due reazioni così distanti tra loro, due modi per vivere le loro sofferenze. Eppure quelle parole non avevano il compito di renderlo come lui, non erano volte a fermarlo ma a riordinare i propri pensieri perchè il demone stava facendo un grosso errore gettandosi a capofitto tra le braccia del nemico. Wesker aveva capito che Edward aveva perso il controllo e le catene che divoravano la sua carne ne erano l'emblema, si stava punendo col proprio potere e questo l'avrebbe portato all'autodistruzione, perciò calmati e prendi in mano la situazione. Già in due circostanze Raphael aveva avuto la meglio sul demone, attaccarlo così non avrebbe avuto alcun senso. Edward rimediò al suo errore trasformandosi nella creatura più adatta a questo genere di cose, diede libero spazio alla corruzione del suo corpo che si tinse di nero, un colore molto più vicino al suo cuore sanguinante. Gli occhi soggiogati dall'essenza del demone divennero gialli e lo sguardo divenne azoto liquido, mentre le orecchie, i canini e le dita assunsero i tratti del demone. Le ferite si rimarginarono e l'attenzione lo portò a scrutare l'attacco di Raphael che il demone avrebbe evitato muovendosi in obliquo verso destra allontanandosi da Wesker di circa tre metri trovandosi tra Kyosuke e il passaggio segreto, Edward si sarebbe trovato a 10 metri da Raphael che a sua volta distava 8 metri da Wesker. La rabbia del demone si sarebbe condensata sul suo braccio destro sottoforma di elettricità formando una lancia elettrica che avrebbe brandito con tutte le forze. L'assassino di Tex aveva provato ad attaccarlo, che uomo è quello che attaccava un uomo disperato che voleva vendicare la donna amata? Che uomo è quello che uccide una donna indebolita dalla gravidanza e che sacrifica anche suo figlio? Che uomo è quello che tradisce un altra persona? E ancora, che uomo è quello che punisce i peccatori diventandolo anch'esso giacendo con chi si era macchiato del peccato originale? Ecco qual'era il problema dei fanatici, perdono il controllo credendosi superiori ai propri ideali, ancora ricordava quando lo guardava schifato solo perchè indossava una tuta della Umbrella, solo quello per lui era un peccato da punire con la morte e allora che punizione doveva meritare l'aver avuto un figlio dalla peggior nemica? Come avrebbe condannato la sua ipocrisia?

    LONDRA... BRUCERA'!!!!

     
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    Nome partecipanti: Raphael Kyosuke Vs Albert Wesker e Edward Yuko
    Livello partecipanti: 4 Vs 1 e 4
    Energia partecipanti: Morning Star Vs Warrior e Dragon Lord
    Numero di partecipanti: 3
    Livello del Potere: 4 Vs 1 e 4
    Abilità Fisiche G1: Gigas Crusher - Sonic Mach - Shell 5 - Jumper 5 - Sense 5 - Strike Extreme - Silver Vision - Ultimate Energy - Charge 5
    Abilità Fisiche G2: Gigas 4 - Mach 4 - Shell 3 - Jumper 3 - Sense 3 - Strike 3 - Vision 3 - Energy 4 - Charge 3
    Abilità Fisiche G3: Gigas 5 - Mach 4 - Shell 4 - Jumper 3 - Sense 4 - Strike 5 - Vision 5 - Energy 5 - Charge 4
    Tecniche Personali G1: Corruption Surge - Cruel Sentence - Night Shift Black - Merciless Night - Black Sabbath - Deep Drop Nightmare - Dark Metallica - Phantom Damn - Black Hole Cutter - Sword Planet - Berserker - Absolute Territory - Dark Phantom - Sword Utopia - Double Sword Planet - Ultima Strike - Dark Spear Unlimited
    Tecniche Personali G2: Zerosen- Gari - Loto Cremisi - AntiGrav
    Tecniche Personali G3: Piercing Tail, Chain Violence, Deep Darkness, Persecution, Demon's Legacy, Black Trick, Dark Fly, PainWheel, Malevolent Grasp, Spyral Field, Path of Corruption, Hand of Suffering, Avenger, Revolution
    Tecniche Loto G1: Juinjutsu #2: Randello Occulto - Juinjutsu #3: Testamento - Juinjutsu #8: Boltex oscuro - Juinjutsu #9: Sterminatore di fiamme spettrali - Juinjutsu #10: Nere spirali - Juinjutsu #11: Cannonata oscura - Juinjutsu #12: Die for Me! - Juinjutsu #15: Arma diabolica - Juinjutsu #17: Tenebra Assoluta - Juinjutsu #18: Oscurtuffo - Juinjutsu #19: Arma risonante di Tenebra - Juinjutsu #21: Armatura di Spine - Juinjutsu #25: Killer Instinct - Juinjutsu #27: Vizard - Juinjutsu #29: Climax
    Tecniche Loto G2: Ninjutsu #2: Evocazione di munizione e di armi, Ninjutsu #6: Spirale Metallica, Ninjutsu #8: Ombra furtiva, Ninjutsu #10: Rankyaku, Rinjutsu #1: Tekkai Parziale, Rinjutsu #9: Cranio di cristallo, Blacksmith #1: Forgia, Blacksmith #6: Sorgente di metallo, Blacksmith #9: Tizzone Silente, Blacksmith #10: Tizzone camuffato
    Tecniche Loto G3: Ninjutsu #2: Evocazione di munizione e di armi, Rinjutsu #4: Scudo crociato, Rinjutsu #9: Cranio di cristallo, Rinjutsu #10: Liberatore crociato, Rinjutsu #11: Tekkai, Rinjutsu #13: Cilindro magico, Rinjutsu #18: Repulsione offensiva, Rinjutsu #21: Tekkai Deutzia, Rinjutsu #23: Walls of Jericho, Kearinomanzia #1: Lancia del fulmine, Kearinomanzia #2: Colpo del Sole, Kearinomanzia #8: Riduzione in rottami, Kearinomanzia #11: Lancia del Fulmine migliorata, Kearinomanzia #12: Moonwalk, Kearinomanzia #15: Arma Elettrica, Kearinomanzia #17: Chidori, Kearinomanzia #19: Ascension, Kearinomanzia #20: Ira degli Dei, Kearinomanzia #21: Lancia Solare, Kearinomanzia #24: Chidori Katana, Kearinomanzia #25: Chidori Oscuras
    Armi & Equipaggiamento G1: Submachine Gun - Ninjato 2/5 - Zanbato Trinciacavalli 3/5 - Over Titan (Tetra-fiber applicato) - Barret 50 0/3 - Ascia 0/6 - Lancia 0/3 - Claymore 0/5 - Zanbato Potens 0/5 - Lanceblade Mod. Cresselia 0/4 - Occhiali bomba - Vereor Nox - The Equilibrium - Gemma Alfa x 2 - Caricatore per pistole x 10 - Droga: Pillola Energetica x 3 - Droga: Tonico Energetico x 2 - Droga: Gemma Energetica - Splendisfera
    Armi & Equipaggiamento G2: M92-FC "SWORD CUTLASS" (Le Inginocchiatrici)
    Armi & Equipaggiamento G3: Kurai buraedo - Over Titan (1/5) - Laser Shiruken (0/3) - Shiruken (11 - Gemma alfa (X9)
    Luogo: Ufficio di Tex, una grande stanza 20 x 20 alta circa 5 metri, è quasi completamente vuota se non per una scrivania e una poltrona. Al lato della stanza si trova l'entrata e opposta ad essa una vetrata distrutta dall'arrivo di Wesker. Il pavimento è completamente machciato di sangue e vicino alla scrivania si trova il corpo tagliato a metà di Tex.



    Inutile parlare, non c'era finestra di dialogo tra lui e i due uomini, ancora troppo scossi per la fine della donna. Wesker chiamava all'ordine, mentre un grido quasi disumano di Edward fece tremare la stanza, entrambi gli uomini erano minacciosi verso di lui, volevano vendetta, o forse giustizia? I loro cuori fremevano sempre più, e il desiderio di concludere tutto era sempre più alto, ogni passo dei due era uguale a quello di un esercito, dentro di loro non risiedeva solo uno spirito furente, ma anche il ricordo di Tex, questo gli dava forza. Questo gli spingeva a combattere, ma questo sarebbe servito? Edward avrebbe evitato facilmente quell'attacco, come ci si aspettava, forse le parole di Wesker lo avevano risvegliato un poco, o frose era semplicemente caduto completamente in preda alla bestia.
    Io non ho nulla contro di te, hai già pagato per i tuoi crimini di aver aiutato Tex, non posso dire lo stesso di Wesker purtroppo... Edward, questo non è uno scontro che puoi vincere. Vattene, in caso contrario ti macchierai degli stessi crimini di Wesker e dovrò punirti nuovamente... Ma questa volta, il prezzo da pagare sarà ben più alto.
    Sapeva bene che queste parole non sarebbero servite a nulla in quella situazione, ma era obbligato a farlo, anche se inascoltata quella sarebbe stata la porposta di Raphael per Edward, poteva ancora essere salvato. Tuttavia la creazione di quella lancia elettrica e e la minaccia di una Londra bruciata tolsero ogni dubbio, in quella sala vi erano solamente dei colpevoli, ed era suo compito in quanto Lama Oscura... Far espirare i loro debiti.
    Come preferite... The Guilty Will Pay The Price!
    L'anello si attivò ricoprendo Raphael di un'aura blu, mentre sul suo corpo si andava a formare un'armatura e delle corna facevano capolino sopra la sua testa, non era più tempo dei giochi, li si sarebbe fatta la storia, una storia che ben pochi avrebbero conosciuto. Una storia che nessuno avrebbe mai desiderato. Quella era la fine di tutto.
    BERSERKER!
    L'armatura finì per corrompersi, trasformandosi, da ogni poro di questa fuoriusciva energia oscura e corrotta, l'apice del potere di Raphael, gli avrebbe fermati, gli avrebbe puniti, gli avrebbe sconfitti, e se fosse stato necessario... Gli avrebbe eliminati. Raphael aveva superato il desiderio di vendetta, in lui esisteva solo la Legge.
    Prendo quello che hai detto, come una dichiarazione di guerra. Io Raphael Kyosuke, Lord di Nuova Britannia e Capo Fondatore delle Lame Oscure... Vi dichiaro colpevoli!
    Lo scontro era incominciato, era il momento di combattere.


    .:[Status Fisico]:.
    Illeso
    .:[Status Psicologico]:.
    Attento
    .:[Energia]:.
    305/350
    .:[Tecniche Usate]:.
    Berserker
    Tecnica utilizabile solamente durante l'utilizzo dell'armatura Vereor Nox. Si corrompe completamente l'armatura cambiandole aspetto, questa rilascia energia oscura da ogni anfratto, ma non è questo il suo potere. Essendo corrotta guadagna resistenza e potenza, ma non solo, da dietro la nuca si diramano 6 piccole punte in grado di arrivare sino a 5 metri di distanza, queste sono praticamente inutili per una normale offensiva, tuttavia se perforrano o mantengono il contatto con qualcosa la corrompono come se si attivasse la tecnica Corruption Surge, los tesso avviene con le mani di Raphael. Durante questa tecnica Raphael può corrompere oggetti anche molto grandi.
    Costo: 30 Mantenimento: 5

    Night Shift Black
    Questa tecnica permette di modificare un Elemento Corrotto facendogli prendere la forma della Dark Spear, una doppia lama completamente nera lunga due metri e largha alla base trenta centimetri, le lame sono unite in modo che il filo dell'arma non si interroma mai, l'impugnatura di ben quaranta centimetri si trova al centro dell'arma, scavata tra le lame. L'arma può essere divisa e riagganciata in qualsiasi momento ottenendo due lame di un metro affidabili quanto l'arma originale.
    Costo: 10

    Juinjutsu #2: Randello Occulto
    L'utilizzatore materializza all'interno di una delle sue mani una mazza di energia demoniaca dal colorito nero e lucido. la forma è quella di un normalissimo bastone da combattimento non troppo spesso, lungo 180 cm e privo di rifiniture, scanalature o qualsivoglia elemento al di fuori di questa singola barra nera e solida. Si tratta di un'arma molto resistente, utilissima per danneggiare il nemico e le sue protezioni con forti impatti, ma al di fuori della sua maneggevolezza l'unico vero potere di questa tecnica è l'impossibilità di rigenerare le ferite che infligge. Ha tuttavia un secondo utilizzo segreto: quando incantata da una qualsiasi tecnica, in quanto questo randello viene considerato un'arma convenzionale, può cambiare la sua forma a piacimento dell'utilizzatore per tutta la durata della tecnica di potenziamento. La forma scelta non può essere flessibile né dotata di congegni o meccanismi, semplicemente cambierà forma e tipologia di danno. Questa tecnica dura un massimo di 4 turni che vengono resettati in caso venga incantata. Le dimensioni in seguito alla modifica non potranno superare i 2 metri di lunghezza e 50 cm di larghezza, le dimensioni dell'arma modificata influiscono sul suo peso.
    Costo: 5
    .:[Potere]:.
    Livello 4
    - Quando Raphael impugna un oggetto o un'arma è possibile corromperli, ciò che viene corrotto viene chiamato per semplità "Elemento Corrotto", Raphael può rimuovere la corruzione da un elemento in qualsiasi momento.
    - Un Elemento Corrotto ottiene un aumento estremo nelle sue capacità di danno e nella sua resistenza.
    - Raphael può corrompere solamente elementi di dimensioni grandi o inferiori.
    - Quando un Elemento Corrotto infligge una ferita al nemico, questo non potrà rigenerarla per il resto del combattimento in nessun modo.
    - Un Elemento Corrotto conta come un incantamento delle armi dell'arte occulta, tuttavia è comunque possibile applicare ulteriori incanti senza eliminare quello dato dal potere.
    .:[Extra]:.
    Vereor Nox
    Nata dalla furia di Hecarim, Vereor Nox non è altro che una splendida armatura nata appositamente per il fisico di Raphael, pertanto inutilizabile da altri per via della sua particolare forma, l'armatura infatti possiede all'interno un frammento di Hecarim stesso che permette a Raphael di far comporre l'armatura a comando e di scomporla in energia in caso venga sconfitto o sia lui a deciderlo, ma in questo caso l'armatura non potrebbe essere richiamata per il resto del combattimento. Si tratta di un'armatura completa molto resistente che non lascia zone scoperte, l'armatura è in alcuni punti persino abrasiva per via delle varie parti che la compongono risultando dolorosa al contatto, soprattutto sulle braccia e sulle gambe dove si concludono con delle sottilissime lame molto taglienti, mentre sulle ginocchia e sui gomici si trovano delle piccole lame sporgenti. Da sotto la parte del busto fuoriesce quella che sembra la parte di una cotta di maglia corrosa dall'oscurità. Sul petto e sulle spalliere si trovano alcune decorazioni bianche.

    The Equilibrium (extra da 1.5)
    All'attivazione di questo potere unico nel suo genere, il possessore otterrà all'altezza della testa un paio di corna metalliche piuttosto piccole e non molto appariscenti, inutili per combattere quanto è inutile tentare di distruggerle. Chi possiede questo potere ha due abilità che funzionano in contrapposizione, se una è attiva l'altra non lo è, e viceversa.
    - Finché il possessore è sopra il 75% di energia, la sua forza fisica e la sua velocità aumentano del 50%. Se il possessore è sopra al 50% di energia il bonus è solo del 25%. Se l'energia scende sotto il 50% questo potere si disattiva e si attiva quello secondario.
    - Per ogni ferita di almeno media entità sul proprio corpo, la rigenerazione per turno dell'energia aumenta di 1 punto fino ad un massimo di 3. Questo bonus raggiunge direttamente il massimo se subisce una ferita grave. Inoltre il bonus raddoppia se il possessore ha un malus fisico (mai più di 5 unità rigenerate bonus). Nel momento in cui l'energia torna sopra al 50% si riattiverà l'effetto primario.
    .:[Note]:.
    Bonus Gigas e Mach: 50%
    Randello Oscuro (Dark Spear): 1/4
    Gemme Alfa x 2 sulla cinta
    Over Titan dentro la Gemma Alfa
    Saw Cleaver dentro la Gemma Alfa
    Droga: Gemma Energetica sulla cinta
    .:[Scheda]:.

     
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