Posts written by apuleio74

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    Ahah, sì, il tempo vola quando ci si diverte! :D
    Tra l'altro dopo aver scritto il commento ho riletto il racconto e ho visto che l'allusione a Ursula era esplicita. Era proprio scritto. Quindi o la notizia era passata subliminalmente al mio subconscio, o la descrizione era davvero efficace.
    Non so...c'è mamma e mamma. A me ursula piace quando si trasforma, come maga magò, o come la maga Alcina dell'Orlando Furioso, o la dama rossa del trono di spade. Insomma, l'ammaliazione la trovo sexy, come l'inganno e la manipolazione...però mi piace che la vittima almeno creda di essere in presenza di una stragnocca. Tipo amore a prima svista con Jack Black (ma meno romantico).

    Spero cmq che in questo decennio tu ti sia diretto verso fantasie meno tetre :D.

    Buon anno
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    A due anni dall'ultimo contributo dico la mia.

    Concordo I_am_I, la società, e sotto la sua influenza anche noi, cerca sempre di definire ed etichettare cose persone, comportamenti. E' una sorta di ansia di controllo. Aiuta la conoscenza, certo, ma a volte rischia eccessive semplificaioni.

    Io personalmente fino ad ora sempre eterosessuale, se trovassi l'uomo giusto, non precludo di potermene innamorare , per trovo anche limitativa l' espressione omosessuale. Mi piace pensare che uno ami chi vuole amare. Detto questo ADORO i futanari.

    Anche io mi sono chiesto in passato con un certo imbarazzo se significasse qualcosa, ma sostanzialmente credo sia solo perché uniscono il mio piacere estetico per il corpo femminile, alla mia esperienza di piacere erotico del sesso maschile (il MIO sesso maschile).

    In fondo non conosco intimamente il piacere della donna. Vi assisto, lo vivo di riflesso, ma non lo sento. Forse chissà, se venissi trasformato come quel cacciatore di tesori di "The residence 2", come lui non vorrei tornare indietro. Ma al momento vedere una bella ragazza che gode, e vederla perdere il controllo del suo piacere fino a eruttare... me la fa "sentire più vicina".

    Ciao a tutti
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    Ciao a tutti. Mi piace scrivere, adoro gli hentai e il lavoro manuale che ispirano, adoro le fantasye che stanno alla base di un sacco di hentai, soprattutto gli incest e i corruption.

    Mi piacerebbe giocare a creare queste fantasie con un partner che interpreti un personaggio femminile (non è necessario che sia proprio femmina, visto che è un gioco), creare storie, fantastiche ma verosimili... però in chat non si possono dire zozzerie, e di solito c'è pochissima gente, sui gruppi fb di roleplayer non vengono citati gli hentai. C'è qualcuna/o che condivide questo mio interesse puramente virtuale o che sa dove mi posso rivolgere (senza entrare in chat esplicitamente erotiche che oltre a essere a pagamento sono anche di livello tremendamente basso)?
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    La mia opinione è che finire in bocca soddisfi tutta una serie di fantasie che ci vengono instillate dalla prima adolescenza. Il piacere dell'eruzione -che è qualcosa di veramente sovrannaturale, finché non ci prendi l'abitudine e lo cominci a dare un po' per scontato, smettendo di meravigliartene-, a livello teorico, è amplificato dalla donna che usa la bocca 1) sia nel caso in cui l'uomo ami la donna sottomessa inginocchiata in qualche modo "umiliata", 2)sia che -come nel mio caso- ami l'idea della donna vampira, predatrice, che si nutre dell'energia che ha saputo scatenare.

    In entrambi i casi però -almeno per quanto mi riguarda- è un piacere molto teorico, cerebrale che fisico. Non interromperei mai un rapporto completo per concludere in bocca, a meno che non sia la partner a volerlo; il fatto è che il sesso completo è un'alchimia sempre diversa, un'avventura, un coinvolgimento totale, in cui il raziocinio si offusca sempre più fino a essere sopraffatto dalla chimica e dall'istinto. Invece nel sesso orale c'è un "darsi" a senso unico che è molto bello, che permette di avere orgasmi intensissimi, ma più lucidi. Come se si realizzasse quel sogno concepito quando si è visto il primo filmino porno, o letto il primo giornaletto.
    Cionondimeno non potrei avere una partner che non mi offre di quando in quando questo tipo di piacere.
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    Interessante spunto, anche se il gergo tecnico psicoanalitico non lo rende fruibile da tutti.
    Io penso che
    1)com'è già stato detto. L'hentai è una forma di pornografia, artistica, in cui quindi si cercano di rappresentare fantasie che abbiano lo scopo di arrapare (anche se 'sto verbo Freud non credo lo usasse). Le fantasie possono essere più o meno eccitanti a seconda dei gusti, diventando più realistiche e psicologicamente di spessore (Vanilla) e allora si va sull'erotico, o più fantasy (monster girl, tentacles ecc) e iperboliche. In quest'ultimo caso la vicenda si polarizza sul sesso, e tutto quello che è la personalità, tranne quel dualistico "non vorrei ma non posso farne a meno" o dovere/piacere (adulterio), tabù/trasgressione (incesto)viene soppresso. Credo che l'eccitazione spesso nasca da qui...per me almeno.
    2)Indubbia l'esistenza di complessi come quello di Edipo. Non solo. A mio avviso la forte rigidità della morale nipponica suscita un desiderio di trasgressione liberatoria che non è molto distante da quello suggerito e stimolato dalla nostra matrice cattolica. Per questo gli hentai hanno molto successo soprattutto nei paesi latini.
    3)La trasgressione di un divieto più o meno tacito, viene descritta in tutta la sua catartica forza liberatoria.A volte c'è il rimpianto, la colpa, ma spesso la vicenda si conclude con un finale ironico, o con l'accettazione da parte del protagonista che è stato "dilaniato dal conflitto". La madre di famiglia si lascia andare alla relazione incestuosa col figlio, la (ex)ragazza pudica finisce col sorridere con dolcezza alla prospettiva di essere posseduta da un'intera scolaresca ecc ecc...

    queste le mie opinioni
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    Trovo decisamente migliore l'Hentai per una serie di motivi.
    1)essendo una forma d'arte, di creatività, di espressione dell'immaginazione, riesce a creare situazioni eccitanti anche irrealizzabili, (membri virili che si gonfiano a dismisura, o seni giganti che eiaculano latte, richiamando anche l'orgasmo maschile). Tutto ciò è molto più efficace di un film porno che sì, è più "realistico", ma si sottopone al crudele giudizio dovuto a tutto ciò che è reale. Come quando leggi il libro di Lulù... poi ti ritrovi Francesca Neri che... beh è Francesca Neri... eppure... è "solo" Francesca Neri, mentre Lulù, nel libro era Lulù :)

    Un discorso a parte si potrebbe fare con i nuovi cartoon 3d, che possono mostrare qualsiasi cosa...ma per ora lasciano ancora un po' a desiderare. Ma ricordiamo che quello è il futuro del porno, come dice Jackye Treehorn nel Grande Lebowsky
    -E' il cervello, la più vasta zona erogena
    -Fai come ti pare, ma io mi faccio ancora le seghe a mano. :)

    2)Sempre riguardo all'immaginazione che supera la realtà ed è più efficace. Un Porno implica l'impiego, e molto probabilmente lo sfruttamento di attrici (e di attori..ma forse meno sfruttati). Anche la più assatanata mostra sempre un'espressione un po' timorosa quando aspetta il fiotto di "bianca potenza" (by Archiloco)che sta per investirle il volto, mentre in un hentai il personaggio è perfetto, scevro da ogni limite umano. E non si tratta di donne che probabilmente sono costrette dal bisogno a impiegare il proprio corpo, ma di autori e di autrici, dotati di talento che creano storie più o meno belle , più o meno eccitanti.

    3)Sono degli anni 70. Ho subito ogni genere di messaggio subliminale, dalla minigonna di Miva, alle tette di Fujiko, dalla dama nera di tutti i cartoni animati tipo Calendar Man, Yattaman, la macchina del tempo ecc ecc... per non parlare di Flora che riduce in suo potere Hiroshy Shiba con la sua spada congelante e ammanettandolo a una poltrona... insomma... i giornalini porno li ho scoperti alle medie, ma la mia libido era già stata vittima di attacchi ben più profondi già da anni :)

    Spero di avere una rispostina, visto l'impegno profuso nel rispondere.
    Un abbraccio a tutti
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    I disegni sono molto belli. La storia intrigante come tutte quelle dove c'è un conflitto interiore tra ciò che vorrebbe la mente e ciò che esige il corpo!
    Aspetto con ansia!
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    Posso essere abilitato per favore? Spero sia il posto giusto dove chiedere
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    Vorrei essere abilitato. Grazie infinite
    (non avevo capito che bisognava fare la richiesta, sorry :P)
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    Scusate, ho seguito tutte le istruzioni, sono utente +, ed ho aggiunto uno dei due banner nel profilo. Ho cliccato sul cuore per inserire hf tra i miei siti preferiti e mi si è aperta una finestra in cui accanto a una barra con scritto barra "hentai" ho cliccato sul tasto "add", però non mi fa accedere all'area riservata. Continua a dire "sono stati riscontrati errori"
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    Anch'io tendo ad adorarli. In realtà mentre nell'uomo che domina sulla donna vedo una dominazione fisica che non mi piace, nella donna che domina vedo qualcosa di più "magico", "psichico". La mamma che domina il figlio, la prof l'allievo, la strega l'avventuriero, la peccatrice il sacerdote. Il bello di quando "uke" dice noo (ma non ueee, concordo pienamente con voi), è che la dominatrice scatena in lui una forza a cui lui non può resistere... e lei lo sa benissimo. Sì... mi fanno impazzire :P
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    Festa a sorpresa (attente/i! non è banale, da seguire... e per favore ditemi cosa ne pensate. "pericolose scommesse ha 200 visite e nemmeno un commento...non so cosa pensare :( )

    Susi. Ore 18.30

    Susi si avvicina al portone, brandendo già il mazzo di chiavi. Prova una chiave, più un'altra, quella giusta, e la gira nella toppa della serratura spingendo l'uscio all'interno del fresco androne. Sale le scale fino al primo piano e lì usa le due chiavi rimanenti del mazzo, prima quella grossa, che dovrebbe liberare la porta dal robusto paletto, ma che non gira nella toppa. Forse non era stata chiusa bene? Poi l'altra, più piccola, che fa scattare la serratura e le permette di entrare nell'appartamento.
    SI guarda intorno con aria un po' circospetta, come fosse pervasa da un vago timore. Entra dentro e si chiude la porta alle spalle, prima di accendere la luce. Si trova così immersa nel buio.
    Cerca un interruttore ma una mano le preme la bocca, un corpo robusto la preme alle spalle, lungo tutta la persona. Un gomito premuto sul suo avambraccio le blocca lungo il fianco la mano destra che ancora sta stringendo le chiavi, e piegandosi porta una mano cupida a stringere il seno sinistro della ragazza, senza trascurare di esercitare una pressione con il polso e il resto dell'avambraccio sul seno destro.
    Susi è paralizzata. Per qualche lunghissimo istante non capisce, le sembra di essere precipitata in un incubo, solo troppo immediato, troppo inconsapevole, troppo irrazionale per essere un sogno. Dev'essere la realtà.
    La mano destra potrebbe brandire le chiavi come un arma, il braccio potrebbe forzare la prigionia tutto sommato blanda in cui è tenuto, eppure non si muove, non respira, non riesce nemmeno a pensare. Le sembra solo impossibile che tutto ciò le possa succedere. Ripensa a quant'è stata stupida! A chi gliel'ha fatto fare. Poi una voce le sussurra nell'orecchio destro “Ora, fai silenzio e goditi il trattamento.”

    Non si muove, non riesce a reagire. Le mani forti la fanno ruotare su se stessa come fosse un manichino, e la premono contro la parete.


    Giacomo. Ore 17.00

    Giacomo si alza, ormai in astinenza da caffeina. Ha rimandato di un'ora la sua pausa caffè per farla coincidere con l'orario a cui Roberta solitamente sfrutta la sua.
    -Roberta! Lo prendiamo insieme il caffè?-
    -Uh, sì, volentieri- Gli sorride la collega, guardando l'orologio e salvando il lavoro sul pc. Il gesto istintivo di prendere la borsa viene fermato dalla esuberante gentilezza di Giacomo che la investe con un -Noo! Che fai? Offro io. Dai, vieni!-.
    -Va bene, prendo solo il cellulare.- E preso il telefonino, osserva se ci sono messaggi, non facendo caso allo sguardo d'intesa tra Giacomo e la sua vicina di scrivania. Vede che c'è un messaggio, ma prima di leggerlo ha un'esitazione. Forse Giacomo e Susi hanno litigato? Nel dubbio estende alla collega l'invito per il caffè.
    -Tu, Susi, vieni a prendere un caffè?-
    Con aria indaffarata lei risponde: -No, guarda, grazie, sono indietrissimo col lavoro. Se me lo portate quando tornate volentieri!-
    -Ok. Nero senza zucchero, vero?
    Pollice alto. Susi ostenta serenità. Forse hanno litigato davvero.
    -Ciao
    -Ciao.
    Giacomo invita Roberta a fare strada verso l'uscita: -No, che fai?- Chiede a Roberta. -No, non al distributore! Oggi andiamo al bar! Se faccio il signore, fammelo fare come si deve!-
    Stupita da quella variante Roberta ringrazia ancora: -Beh, dai, sì. Poi oggi è il mio compleanno- e inizia a scendere le scale, ridendo civettuola.
    -Davvero? Allora gran festa!- Sorride Giacomo dietro le sue spalle, strizzando l'occhio alla collega rimasta in ufficio.

    Fabio. Ore 16.30
    "Per il tuo compleanno, mia rosa purpurea, voglio offrirti afrori e sapori da gustare nel buio. Ti aspetta un trattamento speciale. Preparati a un'estasi dei sensi".
    Inviò il messaggio.
    Dopo poco più di mezz'ora arriva la risposta: "il mio palato sensibile è pronto e le mie papille sono dilatate e pronte a ricevere arcobaleni bui di sensazioni. Le mie narici fremono, pronte ad aspirare ogni aroma d'amore."

    Fabio. Ore 18.30

    L'attesa è finalmente terminata. La chiave gira nella porta. Un'indecisione. Sorride pensandola fremente e confusa. Sa che lui la sta aspettando. Forse per questo si confonde con le chiavi. O forse fa apposta perché sa che lui è dietro la porta, che freme di desiderio quanto lei.
    Finalmente la porta si apre. L'ingresso è buio, e presto lo saranno anche le altre stanze, per lei come per lui. Il nastro di seta nera che Fabio stringe nel pugno sinistro è uguale a quello che ha già stretto a chiudere i propri occhi e presto stringerà le tempie della sua amata.
    Non appena lei entra lui la stringe in un ferreo abbraccio da dietro, tappandole la bocca.“Ora, fai silenzio e goditi il trattamento” le dice.
    La spinge contro il muro accanto al portone. Preme la bocca su quella del suo amore. La sente un po' rigida, le labbra come sigillate. Forse non vuole baci. Forse vuole continuare il gioco. Allora preme forte il suo corpo contro quello di lei, facendole sentire la prepotente eccitazione che gli ingombra la patta dei pantaloni.
    Le mani di lei allora si alzano. La sinistra spinge per un attimo il suo viso, come per allontanarlo. Poi sembra indugiare un attimo sulla benda avvolta intorno agli occhi di lui.
    Le labbra di lei si schiudono, lasciando entrare la sua lingua. Le chiavi che teneva ancora la mano destra cadono a terra. Lui inizia a bendarla, mentre si baciano, ancora.
    -Auguri, amore. - sussurra lui una volta che entrambi sono ormai ciechi. -Sei...strana...hai un nuovo profumo?-
    Lei lo bacia ancora.

    Lucia. Ore 14:00
    -Pronto, Susi?
    -Ciao Lucia. Ce la possiamo fare allora. Stamattina ha messo la borsa nel solito posto, se lo fa anche ora quando torna dalla pausa pranzo siamo a cavallo. Giacomo la porta fuori.
    -Come, la porta fuori?
    -Sì, nella pausa caffè!
    -Stai attenta eh!- Scherzò Lucia.
    -Scema! No, no, me n'è bastata una per quella. A proposito. Ma Fabio non c'è?
    -Senti, io non l'ho sentito. Lei però mi ha detto che la sera è libera. Se ci fosse lui l'avrebbe monopolizzata tutta la notte, ti pare?
    -Beh.. in effetti...
    -Invece alle 10 la passo a prendere. Sicché credo che lui non ci sia. Se poi c'è si unirà alla festa, invece di fare come sempre l'asociale. Ho fatto i conti. Siamo in 9. 10 se c'è anche Fabio Ho fissato davanti a casa sua alle 18.45. Ma a te scoccerebbe?
    -Cosa?
    -No...dico...se ci fosse lui.
    -Ma scherzi? A parte che con Giacomino sto da dio, ma poi è preistoria. Non ci vediamo tanto, con la Robi e Fabio, ma mica per imbarazzo. Abbiamo interessi diversi.
    -Beh. Sei comunque carina un sacco! Io a una che m'ha rubato l'uomo non gli farei la festa a sorpresa nemmeno se passassero 20 anni.
    -Eh,eh... saremo diverse! Allora vi apro a un quarto alle sette , così prepariamo la casa, ok?
    -D'accordo. Ma come fai a tenerla lontana da casa mentre noi prepariamo?
    -Ci pensa Giacomo. L'accompagna a casa in macchina e quando non troverà le chiavi la riporterà in ufficio e poi le farà fare qualche giro.
    -Ok. Se c'è qualcosa che va storto fammelo sapere il prima possibile.

    Roberta. Ore 17:45
    -Vai già via Susi?- Chiede Roberta all'amica che sta evidentemente preparandosi a uscire.
    -Sì, guarda, devo fare due commissioni per mia madre e poi andare a prendere Filippo a Judo. Sono già in ritardo. Per questo ho pranzato in ufficio, oggi.
    La bacia sulla guancia e vola via prima che lei possa dirle nulla.
    -Allora a domani! Auguri Robi! Come festeggi?
    Roberta distoglie lo sguardo e regala all'amica un sorriso splendido ma un po' imbarazzato:
    -Esco con Lucia. Ha detto che mi porta in un localino carino.
    E' contenta di dire almeno una parte di verità. Tra una mezz'ora anche lei se ne andrà. Freme all'idea di assaporare il regalo del suo amore.

    Fabio. Ore 18:45
    Il profumo che oggi porta Roberta è davvero buonissimo. Fabio lo respira avidamente dal collo di lei, e cerca di imprimerselo sulle papille, percorrendo con la punta della lingua un sentiero segreto che è solito tracciare fra la spalla e l'orecchio sinistro di Roberta, ma stavolta non lo trova. Morde il collo con un po' di animalesca furia. Ride un po' cercando la complicità di lei. Gli piace molto che si divertano insieme, anche mentre fanno sesso. Invece lei sembra più seria del solito. E' strana, curiosa quest'atmosfera di buio assoluto. Forse è questo che rende tutto diverso dal solito. La immagina così presa dall'eccitazione della situazione, da approfittarne per lasciarsi completamente andare, senza freni, senza quei seppur miseri pudori che la separano dall'estasi della baccante ubriaca.
    Din Don
    Il campanello.
    -Nooo!- Sussurra lui. -Aspetti qualcuno?-
    Per tutta risposta una mano gli scivola lungo il ventre e gli sbottona i jeans. Il ronzio della lampo che scende è una musica celestiale che offusca la seconda scampanellata, un po' più insistita.
    La mano leggera di lei accarezza con premura il membro teso di lui, lo percorre dalla punta alla base, come a cercare le radici nascoste di quell'albero poderoso. Le unghie di lei lo solleticano e affondano con dolce fermezza attorno a dove la parte inferiore del pene si confonde nello scroto. E lì inizia un lento massaggio. La punta della lingua di lei vellica le sue labbra. Lui cerca di mordergliela per scherzo, ma lei la ritrae.
    Din Don Din Don Din Don.
    Lui la porta lontana dalla porta, sul divano. Inizia a sbottonarle la camicetta. Ma poi ci ripensa e gliela strappa. Un paio di bottoni schizzano e tintinnano sul tavolino di cristallo sotto cui stanno i bicchieri per gli aperitivi.
    Affonda la faccia fra le tette di lei. Lei sospira, ma non geme. Perché?
    Fabio inizia a dubitare che l'eccitazione di lei sia davvero così intensa... ma il suo respiro si fa più frequente.
    Un cellulare suona.
    -Che palleee!- impreca Fabio. -Ma... hai cambiato soneria?-
    La mano di lei però ha liberato l'uccello di Fabio dalla sua gabbia di seta e ora lo brandisce, scivola verso i testicoli, saggiandone la consistenza, mentre il volto di lei dal collo di lui, su cui ha impresso un marchio da autentica vampira, scivola rapidamente giù.
    Fabio sente la lingua di lei che disegna arabeschi misteriosi sul suo glande e poi le labbra che lo avvolgono e pian piano lo accolgono sempre in più ampia misura.
    Il cellulare continua a suonare e vibrare. E risuona di gemiti di piacere e vibra di fremiti tutto il corpo di Fabio, sottoposto a un trattamento che avrebbe immaginato di ricevere per il suo compleanno, ma non oggi, in cui si era proposto di “dare”. Ma se questo era quello che voleva la festeggiata... Appoggiò le mani sulla testa che stava ingoiando la sua carne più sensibile, per suggerirle un ritmo. Lei se le tolse. Non voleva essere usata. Lui accettò il ritmo di lei, un po' a disagio, come si sentisse in debito, e ripensò alla sua ex: anche lei non voleva essere spinta sulla testa durante la fellatio.
    Suonò il telefono. Quello fisso, stavolta.
    -E alloraaaaahhhmmmhh- gemette lui, tra il contrariato, il divertito e il sedotto.
    Un piacere intensissimo, che era quasi dolore, contraeva tutti i muscoli del suo corpo nel tentativo di slanciarlo, proiettarlo verso quel culmine che sarebbe stata come una liberazione, ma che si allontanava beffardamente ogni volta che il pensiero sembrava avvistarlo all'orizzonte. Finalmente sentì d'un tratto un'onda calda che lo invadeva, un calore che si diffondeva in tutto il corpo a partire dal suo pube, come se fosse insufflato dalle labbra vellutate di lei. I muscoli iniziarono a rilassarsi, lasciando che il piacere li invadesse, senza più chiedere niente. I pensieri si sciolsero, confusi, permettendosi solo di realizzare in un angolo recondito della coscienza che era quella, la situazione che predisponeva il suo corpo al raggiungimento del supremo piacere. L'ammiraglio del pensiero intravide di nuovo all'orizzonte l'onda impetuosa che avrebbe dovuto travolgere la nave, ma stavolta finse di non vederla, mantenendo invariata la rotta, sforzandosi di non considerare il suo avvicinarsi, non temerlo, non sperarlo, concentrandosi sull'umidità dell'aria, sul cambiare della temperatura...
    Ma lei si fermò.

    Gli invitati. Ore 19.00.
    -Che facciamo?
    -Non lo so proprio. Non mi risponde. Susi mi aveva detto che mi avrebbe avvertito, se aveva problemi. In casa di sicuro non c'è nessuno. Non aprono, non rispondono.
    -Che facciamo?
    -Mah, Roberta starà per arrivare. Dobbiamo toglierci di qui. Andiamo a un bar qui vicino e continuiamo a chiamare Susi!

    Giacomo. Ore 19.10
    -Cavoli!
    -Che è successo, Roberta?- chiese Giacomo che dal volante finse di stupirsi dell'inquietudine della collega che rovistava nella borsetta.
    -Non trovo le chiavi!
    -Le chiavi di casa?
    -Cavoli! Ero convinta di averle portate! Le avrò mica lasciate in ufficio?
    -Beh, dai, torniamo a prenderle-
    -No, no. Lascia perdere...S...- stava per dire “Suono!” ma poi pensò a quanto sarebbe stato complicato dover dire al ragazzo di Susi che Fabio aveva le chiavi di casa sua, e che la stava aspettando, e che le aveva mentito. -..Sei stato fin troppo gentile.- Cercò di disimpegnarsi.
    -Ma scherzi? E' un piacere.- E senza chiedere altro fece inversione e ritornò verso l'ufficio, complimentandosi con se stesso per la propria performance di attore.
    -No. Davvero. Lasciami qui. Fermo!- Roberta fu così imperiosa che Giacomo non poté non frenare.
    -Sei stato gentilissimo, davvero- il sorriso di Roberta era nervoso e deciso, -Ma chiamerò mia madre o qualcuno e i qualche modo entro, non preoccuparti.
    Giacomo pensò che era assurdo, per una festa a sorpresa, fare arrabbiare una persona come rischiava di arrabbiarsi Roberta.
    La lasciò nei pressi di casa sua osservandola nel retrovisore che prendeva il cellulare.
    Chiamò Susi.
    Susi Ore 19.14

    Susi si alzò in piedi gustando ancora il sapore dolce del nettare che gemeva a poco a poco dal membro di Fabio. Si sfilò le mutadine da sotto la gonna. Poi si tolse la benda. Lo voleva vedere. Si sentì straordinariamente potente, incombendo su di lui, alta, mentre lui, cieco, del tutto inconsapevole schiavo dei sensi che lei aveva scatenato, giaceva in sua balìa.
    Il suo cellulare suonò ancora.
    Era decisa ad ignorarlo una volta di più. Montò a cavalcioni sul ventre di Fabio e gli coprì il viso col lembo dell'ampia gonna, poi iniziò a strusciare il suo sesso rorido di umori sul ventre un po' prominente di lui. Era ingrassato da quando stava con Roberta.
    Con la mano destra afferrò il pene che ad ogni suo movimento sentiva premere sul suo osso sacro.
    Din Don. Ancora il campanello.
    Si chinò sul corpo di lui, distendendosi sul suo petto fino a baciarlo, insinuando la lingua ancora saporosa di liquido prespermatico fra le labbra di lui, al contempo la punta del suo pene si trovò a percorrere il perineo della donna, fino a giungere alla avvampante vagina.
    Forse lui ne sentì il calore, o forse l'istinto lo spinse, data la posizione mutata; fatto sta che inarcò la schiena e il glande tesissimo bussò autoritario alle porte del di lei piacere.
    Din Don Din Don Din Don.
    Lei sentì l'intimo contatto e pensò che era una pazzia e che le piaceva da pazzi compierla. Iniziò a far scorrere l'uccello dell'uomo dentro di sé, assaporando millimetro per millimetro il massaggio che da anni non le praticava più e che la riportò indietro, coi ricordi e con il suo sentire. Era tesissimo, e certo prossimo alle soglie di una furiosa eruzione.
    Quando fu affondato interamente in lei lui spinse ancora, con una certa furia, indice che ormai il suo pacere, così a lungo provocato e torturato stava per tracimare . Lei sentì una scossa.
    Accanto al divano si accese il video di un altro telefono e subito una musica idiota iniziò a risuonare. Il telefono vibrava sul tavolino di cristallo, pochi centimetri oltre la testa di Fabio.
    Sul display c'era scritto: “Amore”.
    -Che? T'è partita una chiamata?-
    Susi si sporse verso di lui sussurrandogli nell'orecchio un “sì” mentre la sua vagina minacciava di lasciare allo scoperto il suo sempre più appassionato ospite; intanto con la mano premette il tasto di risposta del cellulare. E subito si affondò di nuovo quell'uccello di nuovo suo nella pancia, e iniziò a muoversi, a cavalcare, a danzare come non aveva mai fatto.
    -Dimmi che ti piace- gli disse, a voce sempre bassa, insinuante.
    L'urlo di Fabio riempì la stanza. “Mi piace” risuonò gutturale, animalesco, lamentoso e furioso per tutto l'appartamento, e se qualcuno fosse stato nell'androne l'avrebbe sentito di certo.
    -Amore?- diceva una voce dal telefono.
    Non la sentì. Impetuosi sussulti scuotevano il suo corpo che eruttava incontrollabile il suo seme nel ventre di quella scatenata amazzone.
    -Amore?!- La sentì dopo un po'... come un'eco lontana.
    Solo allora si tolse la benda.
  13. .
    Carlo Cassola in "l'antagonista", parla tranquillamente di rapporti tra un uomo adulto e una ragazza sedicenne, e rapporti parziali tra un adulto e una quattordicenne senza tacciarli di pedofilia (ma poi la pederastia non è l'omosessualità diretta verso gli adolescenti?). Non parlo di politici ultrasettantenni condannati in primo grado per sfruttamento della prostituzione minorile.

    Certo se l'opera è scritta appositamente per ingrifare e si sofferma su dei dettagli che caratterizzano il personaggio come infante allora può essere morboso e "pericoloso" a livello (dis)educativo. Se però la critica si riferisce soltanto ad un'età numericamente troppo bassa non la condivido molto. Cionondimeno Asintoto ha fatto bene a dimostrare il suo dissenso.
  14. .
    ehm.. scusate, il commento rpecedente l'avevo scritto prima di leggere l'ultimo episodio.
    carino.
  15. .
    Mi viene in mente il videogioco della okosama star che crea Cristopher Lambert in Nirvana, di Salvatores... solo versione hard... non è che alla fine è tutto un videogames? Carino... sì, forse un po' frettoloso
25 replies since 24/2/2013
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