Uno studio, per cosi dire..

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  1. Third Echelon
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    Da lettore incallito di psicoanalisi, e studente di psicologia, vorrei proporvi una riflessione.

    Negli Hentai, le cose che mi sono saltate subito all'occhio, sono:
    I sentimenti non sono totali, si ama parzialmente, o meglio, l'oggetto del desiderio non è altro che il surrogato di una fantasia preesistente nella personalità del soggetto. Questo fa si, che il destinatario di atti sessuali, sia un feticcio, e non un vero essere senziente. I comportamenti, sono remissivi, passivo aggressivo, che ruotano attorno ad un sistema psicoemozionale basato sulla timidezza, vergogna, senso di colpa, imbarazzo/ resistenza-dipendenza. Quest'ultima modalità bifasica, mi fa pensare alla radice dei comportamenti passivo-remissivo, riscontrabili negli adolescenti introversi , inadeguati, o emotivamente labili. I comportamenti sono molte volte determinati da un soggetto X, che spinge un soggetto Y ad iniziare atti sessuali da lui non controllabili, non fisicamente, ma emotivamente. E' come se la mente del personaggio fosse vuota, manipolabile, automatizzata, e il corpo fosse inerme, fondamentalmente, è solo il genitale l'atto attivo del corpo del soggetto, come se tutto fosse incentrato nelle zone erogene tipiche della fase genitale dello sviluppo psicosessuale, e,in particolari casi, vi sono dei comportamenti punitivo-riparativo che si ripercuotono nella sfera sessuale, e ciò mi fa pensare al complesso di Edipo e di Elettra, dove chi "sorveglia e punisce", per citare Foucault, fosse la madre, e colui che obbedisce all'ordine, modificando il proprio compoirtamento, fosse il bambino durante l'interiorizzazione dei divieti finalizzato alla formazione del Super Io, ovvero, la morale.

    Dunque, ciò che emerge, è un comportamento infantile, remissivo, introverso, asociale, tendente ad uno stile evitante, di potenziale lettore di questo argomento. E, al contrario, quanto questi hentai possono condizionare alla derealizzazione il lettore?

    Sono felice di sapere cosa ne pensate.

    Edited by Third Echelon - 26/4/2016, 01:50
     
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    D'estate tengo corsi di ambito logico-matematico per le matricole che devono affrontare i test di ingresso di psicologia. Avevo una vaga idea che eravate matti, questo post tuo ora me lo conferma :ommg: :ommg: :rotfl: :rotfl:
     
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    Non tutti quelli che studiano psicologia sono così :nonquoto:
    C'è anche chi la psicanalisi la rifugge con tutto se stesso!

    E comunque sono i giapponesi che hanno problemi seri, e non è per fare di tutta l'erba un fascio, ma stiamo pur sempre parlando di un paese dove ci sono vagoni della metro appositamente per le donne, altrimenti a metterle insieme con gli uomini rischiano seriamente lo stupro... sì, esatto, e di sicuro tutti voi che state qua avrete letto almeno una volta un hentai in cui si manifesta una situazione del genere. :ahse:
     
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    CITAZIONE (Third Echelon @ 3/10/2015, 00:52) 
    Sono felice di sapere cosa ne pensate.

    Generalmente e in breve: l'Hentai è sesso e porno. Non cercare l'amore.
     
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    CITAZIONE (Third Echelon @ 3/10/2015, 00:52) 
    Dunque, ciò che emerge, è un comportamento infantile, remissivo, introverso, asociale, tendente ad uno stile evitante, di potenziale lettore di questo argomento. E, al contrario, quanto questi hentai possono condizionare alla derealizzazione il lettore?

    Staii cercando di dire che i lettori di hentai hanno una personalità non ben definita o anormale?
    Non mi stai sembrando molto diverso dai documenti in politichese che ogni tanto mio padre scrive per lavoro.
     
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    No sul serio, hai provato a psicanalizzare un hentai??? I personaggi di un hentai, dove se tutto va bene si vede soltanto i pene del tizio maschile. O dove ci sono hentai dove l'uomo non viene nemmeno disegnato? Si vede solo una sagoma nera?
    Sinceramente non ho capito una mazza di quello che hai scritto, se vuoi sapere cosa pensa la gente che non studia psicoanalisi ti consiglio di approcciarti con un linguaggio più diretto e semplice invece dell'enorme giro di parole in cui io non ho colto niente.
    Io sinceramente inizio con il leggere le prime frasi, se trovo che sia il solito stereotipo hentai manco lo leggo guardo solo le immagini. Se invece c'è una trama di fondo, preferibilmente simpatico o coinvolgente allora leggo altrimenti mi limito ad ammirare la bravura del disegnatore.
    Secondo me cercare di psicoanalizzare il lettore medio di hentai guardando solo gli hentai è poco costruttivo.
     
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  7. Cerejia
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    CITAZIONE (AdolfHINA @ 3/10/2015, 15:34) 
    No sul serio, hai provato a psicanalizzare un hentai??? I personaggi di un hentai, dove se tutto va bene si vede soltanto i pene del tizio maschile. O dove ci sono hentai dove l'uomo non viene nemmeno disegnato? Si vede solo una sagoma nera?
    Sinceramente non ho capito una mazza di quello che hai scritto, se vuoi sapere cosa pensa la gente che non studia psicoanalisi ti consiglio di approcciarti con un linguaggio più diretto e semplice invece dell'enorme giro di parole in cui io non ho colto niente.
    Io sinceramente inizio con il leggere le prime frasi, se trovo che sia il solito stereotipo hentai manco lo leggo guardo solo le immagini. Se invece c'è una trama di fondo, preferibilmente simpatico o coinvolgente allora leggo altrimenti mi limito ad ammirare la bravura del disegnatore.
    Secondo me cercare di psicoanalizzare il lettore medio di hentai guardando solo gli hentai è poco costruttivo.

    Quoto in toto.
     
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    CITAZIONE (AdolfHINA @ 3/10/2015, 15:34) 
    Sinceramente non ho capito una mazza di quello che hai scritto, se vuoi sapere cosa pensa la gente che non studia psicoanalisi ti consiglio di approcciarti con un linguaggio più diretto e semplice invece dell'enorme giro di parole in cui io non ho colto niente.

    In pratica ha dato una definizione di hentai: "Due o più esseri inanimati, simili a fantocci che si accoppiano."

    Comunque, come hanno giustamente detto i colleghi qui sopra è inutile fare psicologia sul mondo hentai.
    Un hentai è fatto per eccitare e per essere goduto più nelle immagini che nella trama e nella psicologia dei personaggi.
    Un hentai è la riflessione delle fantasie dell'autore del semplice atto sessuale.
    La trama è un valore aggiunto, ma finisce li la storia.

    Ce ne sono di titoli con cui sbizzarrirti a psicologheggiare e sicuramente manga\comics non è un genere compreso in quel gruppo.
    :omn: Fine.
     
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    mmm se cerchi l'amore, io ho letto qualche hentai dove i protagonisti sono una coppia di ragazzi o comunque un hentai dove non c'è il tradimento e quindi vero amore però penso non siano tanti gettonati (considera che gli hentai sono fantasie, quindi le più profonde, recondite e inespresse fantasie dell'uomo... difficilmente capiterà mai un'episodio come succede in un hentai nella vita reale quindi essendo fantasie non vai a cercare il semplice e noioso amore tra due persone... Perchè disegnare questo quando si può fare un'orgia o un harem? :P). Magari visto che i mangaka sono giapponesi possiamo analizzare loro: visto che gli asiatici, statisticamente parlando -e ragazzi credeteci perché è vero-, scopano una volta al mese credo che gli autori rispecchiano questa ancanza anche nei loro lavori e per compensare creano i personaggi dipendenti dal sesso... (per spigarmi meglio, niente sesso nella realtà compensiamo con sesso continuo dei miei personaggi). Poi quando tu dici che l'hentai si concentra maggiormente nelle zone erogene e non fa vedere altre cose, bèh tieni conto che anche il disegnatore forse si rompe le palle a fare qualcosa di più romantico (niente bacetti sul collo, niente dita che ti sfiorano e piano piano scendono carezzandoti fino ad arrivare li sotto) insomma sarebbe anche difficile da disegnare e considerando che è un porn e non un film romantico direi che anche normale hihi
     
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    CITAZIONE (Löwekaze @ 3/10/2015, 14:24) 
    CITAZIONE (Third Echelon @ 3/10/2015, 00:52) 
    Sono felice di sapere cosa ne pensate.

    Generalmente e in breve: l'Hentai è sesso e porno. Non cercare l'amore.

    E i vanilla, allora?

    Sulla psicanalisi non sono sufficientemente ferrata per dare un parere, ma credo fermamente che dei periodi così lunghi avrebbero fatto strappare i capelli al mio professore di Letteratura del liceo. I punti esistono, usiamoli.

    Ne approfitto anche per spostare la discussione in Hentai Discussions, che qui non c'entra un acca.
     
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  11. IlgattocheGuarda
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    CITAZIONE
    Generalmente e in breve: l'Hentai è sesso e porno. Non cercare l'amore.

    Trovo sia un ottima puntualizzazione.

    Sulla psicoanalisi invece direi che si, il genere asiatico in effetti ha queste alienazioni. Ma alienazioni forti dal punto di vista sessuale. Ho avuto una relazione di quasi due anni (scarsi) con una ragazza asiatica e a parte carattere e grande deizione dal punto di vista sessuale e sentimentale aveva davvero "tare" fortissime. Trovo naturale quindi che in quel "paese" si siano sviluppati generi anche piuttosto sconvolgenti.
     
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  12. Third Echelon
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    E' possibile psicoanalizzare qualunque cosa, compresi gli hentai. Anzi, sopratutto gli hentai, e ogni cosa di "sessuale", avendo una struttura psicologica pesantemente influenzata dallo sviluppo latente della sessualità. Ogni cosa ha un prolungamento che va a coincidere o sfiorare la personalità su cui agisce. Si, la psicoanalisi è una teoria, è un lavoro intellettuale, ma statisticamente è ha effetti reali. Sono stati scritti numerosi libri sulla sessualità giapponese, compresi gli hentai e il suo pubblico potenziale, per non parlare, in difesa della psicoanalisi, che anche in Giappone esiste una psicoanalisi. E devo dire, che è molto simile alla occidentale (complesso di Edipo, complesso di Ajase), evidentemente, è nella natura umana avere queste determinazioni, che in varie parti del mondo sono simili se non identiche.

    www.spiweb.it/psiche_rivista/attaccamenti/4/ROSSO-0.pdf

    Questo link, è una psicoanalisi (Chiara Rosso è psichiatra e psicoanalista) sul concetto di attaccamento, nei giapponesi.

    Edited by Third Echelon - 6/12/2015, 17:27
     
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    Interessante spunto, anche se il gergo tecnico psicoanalitico non lo rende fruibile da tutti.
    Io penso che
    1)com'è già stato detto. L'hentai è una forma di pornografia, artistica, in cui quindi si cercano di rappresentare fantasie che abbiano lo scopo di arrapare (anche se 'sto verbo Freud non credo lo usasse). Le fantasie possono essere più o meno eccitanti a seconda dei gusti, diventando più realistiche e psicologicamente di spessore (Vanilla) e allora si va sull'erotico, o più fantasy (monster girl, tentacles ecc) e iperboliche. In quest'ultimo caso la vicenda si polarizza sul sesso, e tutto quello che è la personalità, tranne quel dualistico "non vorrei ma non posso farne a meno" o dovere/piacere (adulterio), tabù/trasgressione (incesto)viene soppresso. Credo che l'eccitazione spesso nasca da qui...per me almeno.
    2)Indubbia l'esistenza di complessi come quello di Edipo. Non solo. A mio avviso la forte rigidità della morale nipponica suscita un desiderio di trasgressione liberatoria che non è molto distante da quello suggerito e stimolato dalla nostra matrice cattolica. Per questo gli hentai hanno molto successo soprattutto nei paesi latini.
    3)La trasgressione di un divieto più o meno tacito, viene descritta in tutta la sua catartica forza liberatoria.A volte c'è il rimpianto, la colpa, ma spesso la vicenda si conclude con un finale ironico, o con l'accettazione da parte del protagonista che è stato "dilaniato dal conflitto". La madre di famiglia si lascia andare alla relazione incestuosa col figlio, la (ex)ragazza pudica finisce col sorridere con dolcezza alla prospettiva di essere posseduta da un'intera scolaresca ecc ecc...

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12 replies since 2/10/2015, 23:52   359 views
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