Posts written by MidoriNoBakeneko

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    Baiken osservò attentamente il suo nemico, ma non aveva il tempo di compiacersi dei pochi secondi che gli occorsero per mandare in frantumi la sua lancia, che comunque furono almeno qualcosa. Il vero dramma fu che non ottenne neppure un graffietto… La cosa la fece sorridere amaramente, mentre aspettava il momento opportuno per agire. Le parole del mostro minacciavano di distrarla per il senso di protezione verso Jadis, ma non poteva permetterlo.
    Un topolino, dici? Questo fa di te… un grosso gatto capriccioso, giusto? Non così spaventoso, dopotutto...
    A quel punto non le restava che sfruttare l'esatto momento in cui Sho avesse fatto abbassare le balze di colpo e il conseguente, sperava, momento di confusione del mostro. Sfruttando la sua stessa corsa contro di lui, gli avrebbe mandato addosso Juinjutsu #5: Squali dell'abisso profondo, stando ben attenta ad agire con tempismo perfetto. Da lì avrebbe aspettato l'eventuale reazione e la mossa successiva, cercando di restare concentrata e vigile per non subire anch'ella il fastidio del cambio d'altezze. Sho e Jadis si avvicinavano sempre più al prossimo pulsante e, con esso, al loro obiettivo ed era questa l'unica cosa a contare.
    Dal momento che le balze si sarebbero abbassate tutte, Baiken doveva aspettare ancora per poter fuggire attraverso una balza alta come aveva pensato in precedenza, ma non per questo si sarebbe fatta scoraggiare, bastava semplicemente avere pazienza e lei avrebbe appunto atteso che i ragazzi si dirigessero al pulsante successivo per schiacciarlo. Il suo scopo rimaneva quello di tenere il coccodrillone t-rex lontano dai suoi ragazzi ed era ciò che avrebbe fatto, per questo era più che pronta a usare il rampino per scappare ma, al tempo stesso, prevedere eventuali salti del colosso verso di loro. Nel frattempo Jadis avrebbe avvisato Sho che un altro pulsante andava schiacciato, sperando che fosse la scelta giusta per tutti. Un pulsante alla volta e con magari almeno una balza a separare lei e il mostro dai ragazzi, prima o poi la loro avanzata sarebbe dovuta diventare molto più facile e veloce.



    CITAZIONE
    Status Fisico: Graffi superficiali sul corpo/Ottimo
    Status Psicologico: Concentrata/Determinata
    Energia: 73/120
    Tecniche usate:
    Juinjutsu #5: Squali dell'abisso profondo
    Dai piedi dell'utilizzatore salterà fuori, come salta dall'acqua, uno squalo lungo 2 metri e ampio circa 60 centimetri composto esclusivamente di oscurità. Sprofonderà subito dopo di nuovo nel terreno, mostrando solo la pinna nera. Lo Squalo si muove normalmente ad una velocità pari a quella dell'utilizzatore, si muoverà in linea retta fino a 15 metri di distanza e al momento opportuno può attaccare il nemico saltando fuori dal terreno col preciso scopo di infliggere un potente morso che può anche rivelarsi fatale. Tuttavia, se al momento in cui questa tecnica viene lanciata il nemico è ferito, lo squalo potrà essere animato dalla sete di sangue e carne, che lo porterà a raddoppiare la sua velocità, seguire il nemico fino ad una portata illimitata e lo libererà dal vincolo di muoversi in linea retta, muovendosi contro il nemico privo di controllo. Quando questa tecnica viene attivata, è possibile pagare il doppio del suo costo per evocare altri due squali bonus. Dopo il primo salto lo squalo scomparirà in ogni caso, e non può ritardare la sua corsa in alcun modo che pur seguendo il nemico rimane un percorso diretto.
    Costo: 10

    Potere: Attivato
    Livello 3
    - Il Braccio di Baiken è sempre considerato un'arma convenzionale e ripristina completamente i danni subiti ogni volta che cambia forma. In questo livello la sua resistenza è superiore all'acciaio.
    - Finché la riserva energetica di Baiken è superiore a quella avversaria, il suo braccio è molto più resistente all'energia generata dal nemico in difetto energetico. Se l'energia di Baiken è doppia rispetto a quella del nemico, la resistenza aumenterà ulteriormente.
    - Se Baiken riesce ad infliggere una ferita di almeno media entità con il suo braccio ad un nemico, lo contaminerà con tenebrose visioni che diminuiscono la sua capacità di concentrarsi e lo renderanno vulnerabile. In questo modo risulta sempre come se avesse la metà dell'energia rispetto a Baiken. Questo stato dura un massimo di 4 turni che viene resettato ogni volta che Baiken infligge nuovamente una ferita di almeno media entità.
    Note:
    Equipaggiamento in campo:

    - Gael sulle spalle
    - Armi ed Equipaggiamento a casa, non evocate

    Fisico Jadis: Perfetto e bellissimo
    Psiche: In ansia/Fin troppo concentrata sul nemico
    Potere: Non attivo
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    Sua figlia non era pronta. Stava facendo progressi, certo, e in confronto alla mammoletta che aveva ritrovato dopo secoli all'Inferno si poteva dire fosse quasi degna di definirsi una "donna" (per quanto immatura), eppure aveva un nemico su tutti che si stava rivelando alquanto ostico da battere: se stessa. Era così ridicolmente debole, nei suoi balbettii, nel suo essere servile, nel suo essere innamorata senza speranze di un essere infinitamente più furbo e forte di lei, che ad Hazel sembrava di vedere il suo futuro distintamente: una schiava, esattamente come era stata in passato. Schiava della sua stessa lussuria e del suo ridicolo "amore", che grondava veleno da ogni singolo poro di quel cuoricino buonista. Quel meccanismo malsano che la vedeva sempre a perdere e subire doveva cessare. Hazel era del tutto decisa a porvi fine, e lo avrebbe fatto con ogni mezzo a propria disposizione. Tanto per iniziare, era ormai da settimane, forse mesi addirittura, che arrancava nel disperato tentativo di tenerla occupata e distante da Thresh. Il "suo" Thresh, così come lo chiamava la giovane ingenua, facendole sollevare gli occhi al cielo ogni, singola, volta. Hazel era scettica, decisamente incredula, nonostante i vari racconti di Lucia, riguardo al presunto sentimento che li legava. Ed era sicura che non ci fosse neppure un'unghia di quello zombie che appartenesse a sua figlia. Proprio per questo, anche senza conoscerlo di persona, era del tutto decisa a tenersene lontano anni luce, ritrovandosi a cedere alla curiosità nei suoi riguardi solamente in rari momenti in cui lo osservava da lontano (molto lontano), cercando di decifrarne il comportamento come poteva. Di recente aveva saputo che lo zombie era venuto più volte a cercare Lucia, per chissà quale arcano motivo, e puntualmente lei aveva fatto di tutto per tenergliela lontana, trascinandola in allenamenti a orari improbabili, nascondendola in cortile quando lui era all'interno e portandola a mangiare fuori ogni volta che poteva nonostante le sue innumerevoli richieste di restare da sola… Probabilmente per andare da lui. Persino Iris stessa, che era sempre in mezzo alle gonadi da quando si era stabilita nella loro piccola casa, aveva assistito in incognito a qualche discorso da lontano nel quale Thresh chiedeva della piccola Lucia a qualche inquilino dell'appartamento di Leben, e si era messa a parlare con lei di quanto fosse "ingiusto" e "spregevole" tenere lontani "due innamorati". Puah. Figurarsi! Se si scoprisse che quel mostro è capace di amare, mi mangerò il mio stesso cuore pulsante, parola di demone. Ogni volta che ciò avveniva, Hazel era costretta a sbuffare e trattenersi dal battere selvaggiamente la sorellam imprecando tra sé; non aveva mai conosciuto un essere più ingenuo, amorevole e patetico di lei. Così schifosamente altruista che l'aveva vista più di una volta cercare di familiarizzare addirittura con Leben, abbracciandola persino! Che razza di mente malata poteva simpatizzare con un mostro simile?!
    A volte le sembrava di essere l'unica con un minimo di sale in zucca in quella "famiglia" strampalata, composta ormai da ben 5 membri, se si contavano l'angelo scassa-gonadi e quei repellenti orchetti, figli del demonio. Ne andava fiera (di essere quella "sana", si intende), ma era anche terribilmente sfiancante. Nessuno dei mostri che vivevano e prosperavano in quella scuola, avrebbe potuto ingannarla con smancerie recitate, dopotutto era abituata alle torture infernali, niente poteva scalfirla… Ma le altre due? Tra Lucia e Iris non sapeva quale delle due fosse più sciocca, sinceramente. E se poteva forse ignorare la tendenza di Irithiel che la vedeva cacciarsi nei guai ogni due giorni come minimo, per gettarsi tra le braccia di qualche creatura orrendamente crudele, non era disposta a far sì che Lucia ne prendesse esempio. Anzi, doveva assolutamente evitarlo! La piccola stava maturando, a modo suo. L'esperienza con Gil l'aveva cambiata, quella con Adam le aveva addirittura insegnato a dire di NO, quando voleva, e questi erano di certo lunghi passi avanti che non poteva ignorare. Proprio per questo la demone era decisa a continuare col suo piano: tenere il più possibile Lucia lontano dal maledetto Faust Carnovash e approfittare di ogni singola occasione che potesse avvicinarla a portarla via da quella scuola di mostri pazzi e psicotici. Una volta lontana, Hazel era certa che avrebbe ben presto dimenticato quel "suo" zombie in favore di un harem di bellezze variegate come si doveva, diventando finalmente una figlia che l'avrebbe resa fiera di lei, una volta per tutte. Proprio con questo piano in testa, si era ritrovata tra le mani un'occasione talmente d'oro che non aveva pensato neppure un istante di ignorarla: aveva sentito alcune voci riguardo a un prezioso e potentissimo manufatto che proprio Thresh in persona custodiva al sicuro nel proprio ufficio, per conto dell'Imperatore in persona; un oggetto estremamente raro che si diceva in grado di donare incredibili poteri magici a chi riuscisse a risolvere l'enigma al suo interno… E Hazel era del tutto decisa a rubarlo. L'impresa si prospettava incredibilmente complicata, ma poteva forse rinunciare così facilmente alla splendida occasione di rendere Lucia almeno un minimo meno patetica? Semplicemente no! Per questo quella notte si era vestita di tutto punto, armata fino a denti con ogni pugnale, spada o kunai presente nello scarso arsenale di sua figlia, e dopo un'adeguata preparazione era uscita, più silenziosa che mai, per raggiungere l'ufficio di Thresh, lasciando l'ignara fanciulla a dormire nel proprio giaciglio caldo. Ovviamente si era premurata di "vestirsi" per l'occasione, celando la propria figura con un mantello nero e indossando una maschera che le copriva il collo e il viso, lasciando scoperti solamente gli occhi. Sotto al mantello la sua mise era, come di consueto, succinta, con numerose rifiniture d'oro ma null'altro a proteggerle la carne; odiava che i vestiti le impedissero i movimenti e per questo aveva scelto un reggiseno minimale in cuoio, estremamente contenitivo ma mai abbastanza da impedire al suo seno di ballonzolare in giro ad ogni passo, un drappeggio a coprire l'inguine e dei gambali che lasciassero i piedi mezzo scoperti, rinunciando ai suoi soliti tacchi aggressivi in favore di movimenti più fluidi. Vista la difficoltà della sfida che si apprestava a compiere, aveva rinchiuso il suo prezioso lato B in una cintura di castità di tutto rispetto, in ferro, con spuntoni acuminati che circondavano le fessure metalliche, lasciando a casa quasi tutti i suoi gioielli e piercing vari, a eccezione di quelli che non tintinnavano, intorno ai capezzoli, come due scudi a proteggerli dagli sguardi altrui e al clitoride, un anello d'oro che di rado toglieva. Come di consueto non si era preoccupata di depilarsi e un ciuffo di peli biondi faceva capolino dal pube fino al bordo del bassoventre scoperto, su cui spiccava il sigillo magico che impediva al suo membro di ostacolarla in combattimento. Si sentiva agguerrita e sicura mentre raggiungeva l'ufficio di Thresh come un ninja di tutto rispetto, eppure rimase all'erta per l'intero tragitto, quasi certa di trovare qualcuno a fare da guardia a un simile tesoro.
    Quando giunse a destinazione, attenta a non produrre alcun suono e sfruttare l'ombra per rimanere celata, si sorprese non poco di trovare l'ufficio completamente vuoto. Fu guardinga persino l'entrare e quasi si aspettava che un qualche tipo di meccanismo arcano e diavoleria moderna, le impedisse di compiere quel primo passo oltre alla soglia… ma nulla avvenne. Era tutto troppo facile, forse… ma non riuscì a organizzare un pensiero coerente dal momento in cui lo vide: al centro dell'ufficio, come circondato da una luce eterea e accompagnato da un coro d'angeli che la chiamasse, splendeva un oggetto incredibile. Si sentì trascinata verso esso come se un'entità superiore la stessa chiamando a sé, e non poté fare a meno di guardarsi intorno incerta prima di decidere di avvicinarsi. Anche stavolta, nulla accadde, e per quanto l'istinto l'avesse portata a sfoderare il pugnale con la mano sinistra mentre portava l'altra ad aprire la teca, si rese conto che semplicemente ce l'aveva fatta: il leggendario manufatto era tra le sue mani. A quel punto avrebbe dovuto andarsene senza voltarsi indietro, correndo più veloce che poteva, ma ancora una volta sentì l'irrefrenabile bisogno di stringere l'oggetto a sé e toccarlo, ammirarlo, quasi fosse una gazza ladra di fronte a monete scintillanti. Si ritrovò a posare il pugnale sulla teca vuota, afferrando l'oggetto a due mani per poi rigirandoselo tra le dita, completamente affascinata. Presto iniziò a giocarci, come guidata da una forza esterna e in men che non si dicesse si rese conto che stava risolvendo l'enigma tanto decantato con estrema facilità. Entusiasta, gli occhi ferini illuminati dall'euforia di fronte a quello spettacolo senza eguali, si ritrovò un sorriso che le tagliò il viso da un orecchio all'altro, scoprendo ognuno dei suoi denti affilati.
    Oh, figlia mia, non vedo l'ora di vedere la tua faccia quando lo avrai tra le mani! Non puoi immaginare quanto sia stato facile... raggiungere il tuo destino e stringerlo tra le dita!
    Già si figurava un destino glorioso, una vittoria schiacciante, un potere inimmaginabile che l'avrebbe investita in pieno, rendendo un vago ricordo tutte le angherie subite fino a quel preciso momento! Ecco, dunque, che finalmente il meccanismo scattava, proprio tra le sue dita tremanti e lei guardava eccitata la sua... vittoria?
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    Raga buone feste, in particolare a Hyp ed Amy che purtroppo non sono in chat discord a seguire i nostri vaneggi, vi si ama. ✨
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    Capisco perché abbiate detto più volte che il livello è stato molto alto. Complimenti a tutti e sappiate che ho rosicato ogni singolo secondo nel leggervi, perché mi avete fatto venire mille ispirazioni in testa.
    Davvero tutti meritevoli di attenzione ma, devo ammetterlo, sono di parte in questa competizione. Appena ho visto il prestavolto sono andata in brodo di giuggiole e leggendolo non mi sono ricreduta, anzi. Si sa quanto io sia appassionata di bocche/occhi extra, per non parlare degli harem vari ed eventuali, quindi: datemi Gultah-Vhar in missione e nessuno si farà male. 🔪
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    Definire quell'abominio semplicemente "mostruoso" sarebbe stato molto più che un eufemismo. Quando Baiken lo vide caricarla, persino lei dovette stringere i denti per trattenere una smorfia di timore. Ciò non le impedì comunque di concentrarsi completamente, tanto da notare all'istante l'attimo di distrazione creato dal cambio di altezza delle balze e decidere di sfruttarlo al meglio. Scelse infatti di trasformare immediatamente il suo braccio in una lancia demoniaca, che subito si allungò al massimo della propria lunghezza (due metri) per poter essere scagliata proprio al centro di quelle fauci fameliche spalancate, nella speranza che l'interno di quel mostro potesse essere magari più morbido dell'esterno. Aveva tutta l'aria di essere una belva inarrestabile, ma del resto lei non doveva batterlo, semplicemente distrarlo. Quando Shouta avesse fatto sollevare la balza successiva lei aveva intenzione di sfruttare il momento per potersi immediatamente issare in essa attraverso il rampino, riavvolgendolo al massimo delle sue capacità nella speranza, col giusto tempismo, di cogliere impreparato il coccodrillone e lasciarselo indietro anche solo per poco, magari mandandolo a sbattere da qualche parte tra una toccata e fuga e l'altra. Non poteva permettersi di essere troppo ottimista però, e quello era solo un piano speranzoso che richiedeva di essere portato avanti un passo alla volta. Quindi, prima di esso, si concentrò su quell'affondo: avrebbe lanciato lo spuntone appena creato al massimo della velocità, proprio nell'istante in cui il mostro fosse stato destabilizzato, ma anche e soprattutto quando avesse avuto ancora la bocca spalancata, con l'intento raggiungerne il centro della sua gola. Lo fece senza paura, perché era pronta a perdere qualsiasi pezzo di sé per dare ai ragazzi il tempo di correre verso l'uscita, ma anche e soprattutto perché sapeva che avrebbe potuto ripristinarlo in un secondo momento. Avrebbe dovuto essere tutto nuovo per lei: quel corpo, quel potere, la sensazione che le dava… eppure mentre scopriva per la prima volta le nuove funzioni dell'arto di Muramasa, si sentiva come se avessero sempre fatto parte di lei, quasi fossero state fino a quel momento sopite in un antro della sua mente e ora fossero finalmente venute fuori, con la stessa facilità con la quale respirava. Era strano, ma anche incredibilmente eccitante, motivo per cui si sentì fremere mentre combatteva, una cosa che non le capitava da un sacco di tempo. Era come se fosse rinata sotto nuove spoglie e l'adrenalina cominciava a pompare il lei più forte che mai. Ora che era sola si sentiva molto più libera e meno ingessata e avrebbe fatto tutto ciò che era in suo potere per impedire che il suo nemico si mettesse all'inseguimento dei suoi ragazzi. Senza contare che si fidava ciecamente di Shouta e delle sue capacità, e ciò le dava ancora più forza e fiducia.
    Perché non ti fermi a giocare con me, bestione? La mia carne non è poi così male, dopotutto il sangue di Taimanin che desideri tanto scorre anche in queste vene!
    Nel frattempo Jadis osservava la scena cercando di prestare attenzione a tutto per poter fare "da occhi" a Shouta, nella speranza di essere in grado di aiutarlo almeno in questo. Osservava il nemico cercando di analizzarne l'aura malefica, ma anche e soprattutto, teneva d'occhio Baiken, trovandosi in completa apprensione. Per questo fu la prima a incitarlo a continuare il prima possibile. Dovevano schiacciare quel pulsante e dovevano farlo subito.
    Corri Kuma, non ti fermare! Vai più veloce che puoi; Baiken ha bisogno che la solleviamo!
    Quindi, ricapitolando: Baiken avrebbe creato e lanciato la sua lancia per colpire il mostro mentre questi era instabile e la caricava a bocca aperta, nella speranza di potersi costruire un'apertura per quando Sho avesse sollevato la balza di nuovo. A quel punto il suo obiettivo sarebbe stato quello di usare il rampino per sfuggire alla vicinanza del t-rex diabolico, aveva infatti tutta l'intenzione di issarsi sulla balza più alta mentre questa si sollevava, così da preparare il suo prossimo attacco; sempre pronta a reagire ad attacchi o modifiche in quel semplice piano. Era completamente concentrata sul nemico e aveva diverse opzioni a disposizione… o almeno così sperava.


    CITAZIONE
    Status Fisico: Graffi superficiali sul corpo/Ottimo
    Status Psicologico: Concentrata/Determinata
    Energia: 83/120
    Tecniche usate:
    4) L'incubo dello spadaccino (剣士の悪夢 - Kenshi no akumu)
    Il braccio di Baiken si trasforma in una lancia lunga 2 metri e dalle grandi capacità di penetrazione, parte dall'avambraccio e lo ingloba insieme alla mano proprio come se Baiken la stesse impugnando. All'altezza del gomito la lancia ha una serie di escrescenze affilate e frastagliate simili a teschi di anime dannate che cercano di uscire dal manico, per il resto la lama è liscia e conica, estremamente appuntita, pensata per la penetrazione e non per il taglio. Risulta l'arma perfetta per affondi anche a sorpresa grazie al fatto che si allunga direttamente dal palmo di Baiken, fino a inglobarlo e prendere forma finale. La vera chicca sta nella possibilità di sacrificarla: Baiken può infatti decidere in qualsiasi momento di sparare questa enorme arma come se fosse un oggetto PICCOLO, disattivando di conseguenza la tecnica.
    Costo: 5

    Potere: Attivato
    Livello 3
    - Il Braccio di Baiken è sempre considerato un'arma convenzionale e ripristina completamente i danni subiti ogni volta che cambia forma. In questo livello la sua resistenza è superiore all'acciaio.
    - Finché la riserva energetica di Baiken è superiore a quella avversaria, il suo braccio è molto più resistente all'energia generata dal nemico in difetto energetico. Se l'energia di Baiken è doppia rispetto a quella del nemico, la resistenza aumenterà ulteriormente.
    - Se Baiken riesce ad infliggere una ferita di almeno media entità con il suo braccio ad un nemico, lo contaminerà con tenebrose visioni che diminuiscono la sua capacità di concentrarsi e lo renderanno vulnerabile. In questo modo risulta sempre come se avesse la metà dell'energia rispetto a Baiken. Questo stato dura un massimo di 4 turni che viene resettato ogni volta che Baiken infligge nuovamente una ferita di almeno media entità.

    Note:
    Equipaggiamento in campo:

    - Gael sulle spalle
    - Armi ed Equipaggiamento a casa, non evocate

    Fisico Jadis: Perfetto e bellissimo
    Psiche: In ansia/Fin troppo concentrata sul nemico
    Potere: Non attivo
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    Quando Baiken si rese conto del proprio errore era troppo tardi, ma non fece in tempo a irrigidirsi e pensare ad attivare qualche tecnica difensiva per evitare il peggio, che il suo fidato compagno ci aveva già pensato al posto suo. Quando atterò, rimettendosi in piedi con la stessa eleganza di un gatto e tornando immediatamente a guardare il proprio nemico in posizione difensiva, si concesse il tempo di sbattere le palpebre, sbigottita di fronte a quella prontezza di riflessi.
    Grazie, Sho-chan. Avevo quasi dimenticato che oltre al bel faccino conosci un sacco di trucchi salvavita... Per un attimo la sorpresa e il sollievo le fecero venire in mente una battuta su quanto trovasse quel salvataggio incredibilmente sexy e meritevole di un premio, ma fortunatamente si ricordò subito del luogo in cui si trovava e soprattutto con chi e perché. Jadis dal canto suo aveva pensato esattamente la stessa cosa e sarebbe stata ben felice di esternarla in modo plateale, ma si morse il labbro per evitarlo. Fortunatamente nessuno poteva sapere quanto fossero in sincronia le loro menti perverse.
    Quindi è così che ve la spassate quando non ci sono, voi due... Ahi. Stai più attento, Kuma! Ho quasi rischiato di sbattere il... Avrebbe aggiunto "il mio fantastico sedere", se solo non fosse stata troppo impegnata a stringersi più forte a Shouta e guardare il nemico con odio quando questi parlò, dimenticando le lamentele provocatorie che le morirono in gola. Quelle parole raccapriccianti la fecero rabbrividire, ma il suo labbro tremante, che scopriva i denti digrignati, non fu nulla rispetto al cambio di espressione sul viso di Baiken nell'udirle. Passò velocemente dal sollievo e orgoglio verso Shouta a uno sguardo cupo, funerario, accompagnato da un ghigno sghembo che non aveva nulla di rassicurante. Si sarebbe messa davanti a Shouta, facendogli cenno di indietreggiare, muovendosi guardinga.
    Lo sai, mostro? A ben pensarci posso dartelo io qualcosa con cui sfogarti. Se ci tieni così tanto a gustarti qualcosa, lascia che ti accontenti subito!
    Baiken non si mosse, tenendosi in una posizione difensiva (col braccio di Muramasa a protezione) che sarebbe potuta cambiare in qualsiasi momento a seconda della reazione del colosso mostruoso, al contempo attivo il "Juinjutsu #12: Die for Me!", che sperava potesse servire come deterrente dal farlo saltare verso i ragazzi e aggirarla. Se fosse scattato in avanti invece, lei avrebbe potuto intercettarlo con nuove mosse, dando il tempo ai suoi pupilli di fuggire verso il pulsante o la balza successiva. Il piano era semplice, nella sua mente, e sperò vivamente che almeno uno dei due potesse capire il perché del suo gesto. Separarsi a quel punto era la scelta migliore per aumentare le loro possibilità, visto che il suo errore li aveva portati in svantaggio, senza contare che senza doverli trasportare tra una balza e l'altra la donna avrebbe avuto i sensi completamente dedicati al mostro, cosa che in teoria le rendeva decisamente più efficiente. C'era da sperare soltanto che una volta che uno di loro fosse arrivato al nucleo, lei avrebbe potuto seguirli, ma a dirla tutta il suo spirito materno prevaleva decisamente su quei pensieri.

    Fortunatamente Baiken non ebbe bisogno di esplicitare il proprio piano perché Jadis lo capisse, si erano allenate insieme mentre era praticamente una bambina e lei la sua balia e si conoscevano abbastanza bene. E forse neppure Shouta aveva bisogno di sentirsi dire qualcosa, ma la giovane volle comunque parlare, in modo da essere udita solo da lui e da tranquillizzarlo per ciò che si apprestavano a fare: lasciare Baiken indietro.
    So che quello che ti sto per dire probabilmente non ti piacerà, ma Fumiko terrà quell'orrendo incubo occupato mentre noi andiamo al nucleo. È la nostra chance migliore, per cui non fare cazzate, intesi? Ce la fai a correre verso il pulsante e saltare sulla balza successiva con me in spalla? Forse cambiare le altezze di questi aggeggi infernali potrebbe farci guadagnare tempo, per quanto mi spaventi lasciare Fumiko in basso con lui... Sembrava quasi che anche lei non fosse per nulla convinta e decisamente preoccupata, ma subito aggiunse frasi motivazionali di rimando… probabilmente rivolte più verso se stessa che a lui. Non possiamo sprecare l'occasione che ci sta creando! Ha pur sempre il suo rampino per raggiungerci... Andiamo! Muoviti più veloce che puoi!
    L'idea di Jadis era che Shouta andasse dalla parte opposta rispetto al mostro e a Baiken, così da allontanarsi il più possibile dal loro combattimento, ma anche e soprattutto raggiungere il pulsante più distante alle loro spalle, così da cambiare ancora una volta la morfologia delle balze e porre una certa distanza tra loro. L'ideale sarebbe stato far abbassare la Balza dove si trovava il mostro e andare in una più alta, così da ottenere un vantaggio visivo e di sensi: il mostro non avrebbe più potuto osservarli e Baiken sarebbe rimasta con lui a tenerlo occupato, impedendogli di risalire.


    CITAZIONE
    Status Fisico: Graffi superficiali sul corpo/Ottimo
    Status Psicologico: Concentrata/Determinata
    Energia: 88/120
    Tecniche usate:
    - Juinjutsu #12: Die for Me!
    Bizzarra tecnica unica nel suo genere. Consiste nel far comparire a circa 10 metri d'altezza sulla testa del nemico un vero e proprio esercito di soldati-carte (similmente a quelli viste nella versione animata di alice nel paese delle meraviglie) che se ne stanno appesi attorno a delle grosse lance nere. Questi soldati ricoprono un'area circolare di circa 5 metri e piovono velocemente contro il nemico lasciandogli pochissime possibilità di scampo. Inutile parlare della potenza di penetrazione delle lance e della loro fatalità che sono elevatissime. Piovono tutti assieme e dopo essere caduti restano qualche istante a terra, poi scompaiono così come sono apparsi.
    Costo: 15
    Potere: Attivato
    Livello 3
    - Il Braccio di Baiken è sempre considerato un'arma convenzionale e ripristina completamente i danni subiti ogni volta che cambia forma. In questo livello la sua resistenza è superiore all'acciaio.
    - Finché la riserva energetica di Baiken è superiore a quella avversaria, il suo braccio è molto più resistente all'energia generata dal nemico in difetto energetico. Se l'energia di Baiken è doppia rispetto a quella del nemico, la resistenza aumenterà ulteriormente.
    - Se Baiken riesce ad infliggere una ferita di almeno media entità con il suo braccio ad un nemico, lo contaminerà con tenebrose visioni che diminuiscono la sua capacità di concentrarsi e lo renderanno vulnerabile. In questo modo risulta sempre come se avesse la metà dell'energia rispetto a Baiken. Questo stato dura un massimo di 4 turni che viene resettato ogni volta che Baiken infligge nuovamente una ferita di almeno media entità.
    Note:
    Equipaggiamento in campo:

    - Gael sulle spalle
    - Armi ed Equipaggiamento a casa, non evocate

    Fisico Jadis: Perfetto e bellissimo
    Psiche: In ansia/Fin troppo concentrata sul nemico
    Potere: Non attivo
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    Vedendo le balze che tornavano alla propria posizione iniziale Baiken ebbe un attimo di confusione e per poco non fu lei stessa a incespicare nell'atterraggio. Fortunatamente Shouta si stava reggendo a lei, in teoria, quindi riuscirono a non cadere rovinosamente a terra. A quel punto si convinse di aver frainteso il funzionamento delle balze, e non le restava che provare un'ultima volta ad attivarle per capire il giusto ordine e come sfruttarle. Aveva pensato che portarsi in alto rispetto al mostro potesse essere una buona idea, ma come poteva raggiungere quella meta se, ad ogni attivazione, l'ultima balza si alzava ancora? Le sue innumerevoli tecniche magiche sarebbero bastate per risalire? C'erano talmente tante incognite in quel luogo, che persino lei cominciava a sentirsi confusa e ancora più preoccupata.
    Traesto, Maestro... siete ancora lì? Se avete idee su come arrivare al centro di questo dannato Colosseo degli orrori senza farci mangiare, ditelo. Mi servirebbe un aiutino…
    Non sapeva neppure se ancora la sentissero ma tentò di comunicare con i due mentre agiva. Probabilmente una visione esterna della situazione avrebbe potuto aiutarla a chiarirsi le idee; era improbabile potessero fare qualcosa ma valeva la pena tentare. Nel frattempo, visto che il piano per portarsi in alto per guadagnare vantaggio era fallito, mentre il mostro cercava di avvicinarsi saltando lei non perse tempo, anzi, avrebbe sfruttato il rampino per superare più balze possibili durante quel salto, allungandolo sempre al massimo della sua lunghezza nel passare da una balza all'altra con Shouta e Jadis aggrappati. Voleva capire se il rampino potesse renderli più veloci di lui, magari saltando più balze alla volta, visto che usarlo sembrava facile come compiere un passo e a differenza loro il mostro doveva invece concentrarsi per saltare. Anche semplicemente impedirgli di guadagnare terreno e continuare a fuggire per avvicinarsi al centro non sarebbe stato male, ma si rendeva conto che non potevano continuare a lungo con quella strategia. Quindi decise che, nel riavvolgere il rampino per saltare la balza (o le balze) si sarebbe data la spinta per schiacciare un tasto mentre atterrava, affinando la vista il più possibile per individuarlo, così da caricare un pestone con entrambi i piedi se lo avesse trovato. Visto com'erano andate le cose fino a quel momento, supponeva che schiacciando un altro tasto, le balze avrebbero dovuto alternarsi di nuovo in altezza e, in quel caso, cercò di farsi i conti per finire in una balza destinata a sollevarsi o in alternativa essere pronta ad aggrapparsi col rampino per tirarsi su riavvolgendolo velocemente. In questo modo il mostro avrebbe dovuto sbatterci contro o comunque rimanere in un piano basso rispetto al loro e da lì il gruppo avrebbe potuto contare quante balze mancassero al centro e procedere con un minimo di vantaggio, cercando a quel punto di non schiacciare ulteriori tasti. Al contempo Jadis continuò a guardare indietro per fare da occhi ai due combattenti, mentre Baiken si assicurava di tenersi pronta a gestire eventuali attacchi, fallimenti, o anche semplicemente evitare che Shouta o la ragazza perdessero la presa, pronta a proteggere i due giovani col proprio corpo qualora fosse servito. In diverso modo si sarebbe preoccupata soltanto di proseguire usando il rampino più veloce che poteva, visto che per il momento si era rivelato l'unico reale vantaggio sul mostro, sfruttando eventuali tecniche solo se necessario.
    In tutto ciò cercò di non farsi impressionare dalle sue parole. Li aveva letteralmente divorati e tranciati in due e solo per miracolo non erano morti tutti, quindi cosa si aspettava? Che gli si buttassero in bocca subito, invece che lottare per sopravvivere? Trovò l'uscita così curiosa che non poté esimersi da fargli notare quanto suonasse ridicola la sua affermazione.
    Parli così ma... l'alternativa qual è? Hai forse qualcosa da propormi che non sia mangiare me o i miei ragazzi, per caso? Personalmente non avrei problemi e sono abbastanza sicura che sarei mille volte meglio di quel biondino, come partito, ma a giudicare dalla bava che ti gronda dalla bocca ho pensato non avessi molto da darci, oltre ai denti. Se mi sono sbagliata, basta dirlo!

    CITAZIONE
    Status Fisico: Perfetto
    Status Psicologico: Concentrata/Determinata
    Energia: 103/120 (8 ricaricati tramite charge)
    Tecniche usate:
    -
    Potere: Attivato
    Livello 3
    - Il Braccio di Baiken è sempre considerato un'arma convenzionale e ripristina completamente i danni subiti ogni volta che cambia forma. In questo livello la sua resistenza è superiore all'acciaio.
    - Finché la riserva energetica di Baiken è superiore a quella avversaria, il suo braccio è molto più resistente all'energia generata dal nemico in difetto energetico. Se l'energia di Baiken è doppia rispetto a quella del nemico, la resistenza aumenterà ulteriormente.
    - Se Baiken riesce ad infliggere una ferita di almeno media entità con il suo braccio ad un nemico, lo contaminerà con tenebrose visioni che diminuiscono la sua capacità di concentrarsi e lo renderanno vulnerabile. In questo modo risulta sempre come se avesse la metà dell'energia rispetto a Baiken. Questo stato dura un massimo di 4 turni che viene resettato ogni volta che Baiken infligge nuovamente una ferita di almeno media entità.
    Note:
    Equipaggiamento in campo:

    - Gael sulle spalle
    - Armi ed Equipaggiamento a casa, non evocate

    Fisico Jadis: Perfetto e bellissimo
    Psiche: In ansia/Fin troppo concentrata sul nemico
    Potere: Non attivo
  8. .
    Missione terminus (5 tiri)




    Lancio dado: 31
    • 1d100
      31
    • Inviato il
      26/8/2022, 23:29
      .Bakemono
    Lancio dado: 73
    • 1d100
      73
    • Inviato il
      26/8/2022, 23:29
      .Bakemono
    Lancio dado: 16
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      16
    • Inviato il
      26/8/2022, 23:29
      .Bakemono
    Lancio dado: 95
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      95
    • Inviato il
      26/8/2022, 23:29
      .Bakemono
    Lancio dado: 19
    • 1d100
      19
    • Inviato il
      26/8/2022, 23:29
      .Bakemono
  9. .
    Baiken fu molto fiera della risposta di Shouta, in effetti non poteva aspettarsi niente di diverso. Anche lei sentiva fin troppo bene quanto i loro sensi fossero meno affinati in quella struttura, quindi era normale voler procedere con cautela.
    Non mi aspetto altro da te, Sho-chan. Ottima risposta. Certo, sarei più tranquilla se fossi tu ad avere questo strano insetto-rampino per poterti spostare più agilmente, ma dovremo arrangiarci. Per cui devo chiederti di aggrapparti a me quando lo userò, dove preferisci ma restami alle spalle, non voglio coinvolgerti e mi serve la visuale libera. Jadis, tu stringi forte Shouta e non lasciarlo per nessuna ragione al mondo, intesi? Li guardò entrambi con fare solenne, quasi fosse una sacerdotessa intenta a sancire la loro unione, anche se in modo del tutto innocente. Jadis di rimando arrossì, distogliendo lo sguardo mentre faceva come l'era stato detto. Baiken non poteva neppure immaginare quanto quei due fossero uniti in realtà e in qualche modo la ragazzina si sentì a disagio per il bisogno impellente di stringere ancora più forte Shouta, senza poterlo dare a vedere, né a Fumiko, né -soprattutto- al diretto interessato. Effettivamente, anche senza le premurose parole di Baiken, non aveva pensato neppure per un secondo di staccarsi da lui, nonostante il suo pessimo carattere e non era solo paura. A quanto pareva si sentiva perfettamente a proprio agio sopra di lui, anche fuori dalle loro sessioni perverse. Ho in mente una cosa che mi richiederà il braccio libero...
    Baiken aveva voluto testare il funzionamento di quei pulsanti per capire se le sue ipotesi fossero giuste e, in effetti, quando riuscirono a premervi sopra con un salto deciso, le balze si sollevarono, alternandosi rispetto alla posizione precedente e portando sia loro che il mostro più in alto. Sembrava che l'altezza aiutasse i sensi a lavorare meglio, la posizione le permise infatti di capire quante balze li dividessero dal loro obiettivo. L'immenso muro finale poteva rivelarsi una vera seccatura in futuro, ma per il momento rimase completamente concentrata sul presente, mantenendosi davanti rispetto a Shouta ma tenendoselo vicino così che potesse aggrapparsi a lei al momento giusto.
    Piuttosto morta! Jadis non riuscì a tenere a freno tutto il disprezzo che provava per quella creatura quando questa li caricò, la voce leggermente incrinata nonostante volesse mostrarsi forte. Il tremore con il quale stringeva le spalle di Shouta la faceva apparire quasi piccola e fragile, ma non i suoi occhi furiosi: quelli continuavano ad ardere anche mentre interpretava la parte della principessa in pericolo.
    Baiken aveva già messo in conto di ritrovarsi quel mostro davanti, solo che questa volta non aveva alcuna paura di accoglierlo ma anzi, si era preparata, fomentata dalle sue disgustose parole e dalla paura di Jadis. Non poteva permettergli di raggiungerla. Per nessun motivo. Inspirò a pieni polmoni nel vederlo, quasi fosse spaventata dalla sua presenza, portando poi il più velocemente possibile la mano del braccio demoniaco davanti al viso, chiudendo pollice e indice in un cerchio per attivare il "Juinjutsu #16: Jigoku Iki" e scagliarlo contro di lui mentre questi saltava. Era decisa a colpirlo quando si fosse trovato a metà del suo salto, sospeso tra una balza e l'altra, sperando dunque di coglierlo in un momento di alta vulnerabilità. Non sembrava possedere ali e dunque Baiken contava di poterlo prendere in pieno sulla pancia o sul muso, dove mirò, ma non avendone la certezza si sarebbe preparata comunque a evitare l'impatto. Avrebbe infatti caricato e scagliato la tecnica con il braccio ricreato da Muramasa, mentre l'altro, dotato di rampino, era già pronto e steso davanti a sé ma di lato, mirando alla prossima balza, in modo da essere pronto all'uso. Ovviamente avrebbe dovuto aspettare che Shouta si aggrappasse a lei con Jadis al seguito, ma se il giovane avesse agito come deciso, si sarebbe mossa al massimo della propria velocità. L'idea era di usare la massima lunghezza del rampino per allontanarsi dal coccodrillo t-rex e dalla zona d'impatto il più velocemente possibile dopo aver scagliato la tecnica, così da ripristinare le distanze. Oltre a testare così i sensi e la forza del mostro, se l'effetto sorpresa le avesse permesso di prenderlo in pieno mentre era in aria e lui non avesse potuto contrastare la forza della tecnica, il teschio d'oscurità avrebbe dovuto spingerlo verso l'alto di alcuni metri continuando a bruciarlo, così da destabilizzarlo e farlo cadere tra le due balze quando la spinta si fosse esaurita. In questo modo si sarebbe ritrovato in una balza più bassa rispetto alla loro, mettendoli in una situazione di vantaggio sui suoi sensi, qualora la deduzione di Baiken sull'altezza si fosse rivelata effettiva. Se anche ciò non fosse avvenuto, perlomeno sarebbe dovuto cadere sul pulsante che avevano premuto loro poc'anzi, questo avrebbe permesso alla spadaccina di scoprire di più sul meccanismo della struttura.
    In ogni caso, la taimanin non avrebbe dato per scontato che l'attacco andasse a buon fine, quindi scelse di allontanarsi puntando di lato e in avanti nella balza successiva (anche due, se il rampino lo permetteva) piuttosto che semplicemente in avanti, sfruttando tutta la lunghezza della lingua per avvicinarsi il più possibile al centro, un "passo" alla volta. Se fosse andato tutto secondo i piani si sarebbe dunque trovata alla prossima balza alta o più lontano ancora, pronta a sfruttare l'eventuale vantaggio, in diverso modo perlomeno avrebbero potuto riposizionarsi insieme ai ragazzi.
    Dal momento che usare quel rampino si era dimostrato facile e naturale quanto camminare, sarebbe stata pronta anche a "correre" in caso di necessità, decisa a sfruttare al massimo il vantaggio di quello strumento. Per il momento comunque i suoi sensi erano concentrati sul mostro e su come guadagnare tempo e informazioni se non per sconfiggerlo, quantomeno per aggirarlo.

    CITAZIONE
    Status Fisico: Perfetto
    Status Psicologico: Concentrata/Determinata
    Energia: 95/120
    Tecniche usate:
    Juinjutsu #16: Jigoku Iki
    Inspirando a pieni polmoni, per poi portare la mano di fronte alla bocca chiudendo pollice e indice come se fossero un cerchio, si caricano ingenti quantità di energia oscura che poi viene soffiata via come se fosse una fiammata. Fin da subito nel momento in cui fuoriescono dalla bocca le fiamme assumono la forma di un teschio nero avvolto da fuoco oscuro, in grado di occupare una zona di 2 metri. Il teschio sembra quasi ridere follemente e spalanca e chiude la bocca mentre avanza contro il nemico ad una velocità doppia a quella del suo stesso utilizzatore. Se colpisce il nemico non solo infligge pesanti danni da impatto ma anche seri danni da usura. Se non si riesce a scansare questo attacco (che procede in linea retta) dopo essere stati colpiti o se si incontra un ostacolo alle spalle allora si può finire consumati dalle fiamme dato che il teschio continua a spingere fino ad aver raggiunto una distanza di 15 metri. E' una tecnica perfetta per abbattere le difese energetiche dei nemici grazie alla sua persistenza.
    Costo: 25
    Potere: Attivato
    Livello 3
    - Il Braccio di Baiken è sempre considerato un'arma convenzionale e ripristina completamente i danni subiti ogni volta che cambia forma. In questo livello la sua resistenza è superiore all'acciaio.
    - Finché la riserva energetica di Baiken è superiore a quella avversaria, il suo braccio è molto più resistente all'energia generata dal nemico in difetto energetico. Se l'energia di Baiken è doppia rispetto a quella del nemico, la resistenza aumenterà ulteriormente.
    - Se Baiken riesce ad infliggere una ferita di almeno media entità con il suo braccio ad un nemico, lo contaminerà con tenebrose visioni che diminuiscono la sua capacità di concentrarsi e lo renderanno vulnerabile. In questo modo risulta sempre come se avesse la metà dell'energia rispetto a Baiken. Questo stato dura un massimo di 4 turni che viene resettato ogni volta che Baiken infligge nuovamente una ferita di almeno media entità.
    Note:
    Equipaggiamento in campo:

    - Gael sulle spalle
    - Armi ed Equipaggiamento a casa, non evocate

    Fisico Jadis: Perfetto e bellissimo
    Psiche: In ansia/Fin troppo concentrata sul nemico
    Potere: Non attivo

    Edit 0:11 Modificate alcune frasi che suonavano male e corretto un errore di battitura.

    Edited by .Bakemono - 27/8/2022, 00:11
  10. .
    Baiken si rese conto di aver decisamente sottovalutato l'intelligenza di quella creatura, ma del resto aveva contato un po' troppo sulla distorsione sensoriale di quella dimensione, facendoci i conti fin troppo presto poiché a momenti le parve che il gigantesco t-rex demoniaco fosse addirittura a un soffio da lei. Comunque, la creatura fece buon viso a cattivo gioco per individuare la loro posizione e fu solo per grazia divina che premette precisamente ciò che li avrebbe salvati. Quella nuova meccanica poneva una luce del tutto diversa sulla soluzione da trovare, ma rimaneva il fatto che i sensi potevano trarla in inganno. Ad esempio, avendo lanciato l'altro oggetto lontano, nella direzione opposta al centro, ovvero il loro obiettivo, ora il tirannosauro sarebbe dovuto essere in una volta alle loro spalle, supponeva in basso quanto la loro essendosi alternate, ma del resto non potendo essere certa delle sue percezioni o sul funzionamento esatto di quel meccanismo, sarebbe potuto essere anche davanti, pronto a coglierli di sorpresa. Baiken decise quindi di essere prudente e prepararsi a entrambe le evenienze. Si rivolse a Shouta parlando a voce bassa mentre teneva pronto il rampino ad ogni evenienza.
    Pensi che in caso estremo riusciresti a premere tu quel pulsante Shouta? E scalare le volte con le arti magiche portandoti dietro Jadis? Forse ho un'idea, ma dobbiamo essere pronti a separarci qualora non funzionasse. Intanto, cerchiamo di capire meglio quanti pulsanti ci sono e cosa fanno.
    Detto questo avrebbe cercato gli altri pulsanti ed esaminato una volta per tutte la situazione come si doveva, contandoli se necessario. Voleva capire quante di quelle incisioni fossero funzionanti e cosa facessero di preciso. L'idea dopo averli contati era poi di provare a premerne una per testarne il funzionamento e la forza: se fossero stati in grado di azionarlo con un salto deciso, in due o singolarmente che fosse, e la sua deduzione fosse esatta, si sarebbero ritrovati con il mostro davanti (o dietro) a una volta di distanza da loro, che sarebbe stata abbassata lasciando dunque una specie di voragine davanti e dietro al gruppo; in diverso modo almeno avrebbe avuto una pista su come impostare il piano B.


    CITAZIONE
    Status Fisico: Perfetto
    Status Psicologico: Concentrata/Determinata
    Energia: 120/120
    Tecniche usate: -
    Potere: Attivato
    Livello 3
    - Il Braccio di Baiken è sempre considerato un'arma convenzionale e ripristina completamente i danni subiti ogni volta che cambia forma. In questo livello la sua resistenza è superiore all'acciaio.
    - Finché la riserva energetica di Baiken è superiore a quella avversaria, il suo braccio è molto più resistente all'energia generata dal nemico in difetto energetico. Se l'energia di Baiken è doppia rispetto a quella del nemico, la resistenza aumenterà ulteriormente.
    - Se Baiken riesce ad infliggere una ferita di almeno media entità con il suo braccio ad un nemico, lo contaminerà con tenebrose visioni che diminuiscono la sua capacità di concentrarsi e lo renderanno vulnerabile. In questo modo risulta sempre come se avesse la metà dell'energia rispetto a Baiken. Questo stato dura un massimo di 4 turni che viene resettato ogni volta che Baiken infligge nuovamente una ferita di almeno media entità.
    Note:
    Equipaggiamento in campo:

    - Gael sulle spalle
    - Armi ed Equipaggiamento a casa, non evocate

    Fisico Jadis: Perfetto e bellissimo
    Psiche: In ansia/Fin troppo concentrata sul nemico
    Potere: Non attivo

    Edit: resa meno ambigua una frase che avevo scritto male.
    Edit. Cancellata parte inutile su richiesta di doom

    Edited by .Bakemono - 19/8/2022, 11:26
  11. .
    Per Jadis fu un'esperienza particolarmente strana e al tempo stesso piacevole essere trasportata da Shouta come un koala. Non si aspettava minimamente quel suo gesto consolatorio poiché era abituata a cavarsela da sola sempre e comunque, anche e soprattutto per propria scelta, quindi cercò di sbuffare e si voltò dall'altra parte quando le prese le dita, nella speranza di nascondere quanto fosse arrossita. Al tempo stesso però non tirò via la mano dalla presa di Shouta, anzi, il giovane avrebbe potuto sentirla stringersi più forte a lui. Anche se aveva cercato di nasconderlo e non voleva lasciarsi prendere dal panico, era in uno stato di estrema apprensione, che aumentò considerevolmente quando, risalendo, la pressione nell'aria sembrò cambiare, come se qualcosa volesse spingere contro di loro per scacciarli. Per il suo corpo, più debole di quello massiccio che stava stringendo (notando ogni singolo muscolo o tensione, con fin troppo interesse) o di quello di Baiken stessa, quell'atmosfera fu semplicemente devastante e la spinse a cercare conforto nel calore del ragazzo sotto di lei. Avrebbe voluto essere forte e utile come loro, in quel momento più di qualsiasi altro, ma purtroppo non aveva molte alternative per quella scalata verso l'ignoto, se non gravare sulle spalle dei suoi compagni. Persino quel verme attaccato al braccio di Baiken, era molto più utile di lei. Per darsi conforto cercò di vederla diversamente: Shouta si stava semplicemente prendendo cura di lei come era suo DOVERE fare, visto il loro rapporto, e la trasportava come una Regina... ma nonostante la sua fervida immaginazione e il contatto del suo seno alla schiena del rosso (che non gli era certo indifferente), neppure la sua mente perversa riuscì a farle elaborare pensieri positivi in cui rifugiarsi. Nonostante ciò prestò attenzione a ogni singolo dettaglio di quel paesaggio infernale. Non voleva farsi sfuggire nulla e, anche se capì poco, ascolto con estrema attenzione anche tutti i discorsi del collega di Baiken e del signor Traesto. Quando però giunsero abbastanza vicino alla loro meta, potendo scorgere ciò che nascondeva, i suoi occhi si sgranavano via via che assimilava ciò che stava guardando. Shouta avrebbe potuto sentirla mentre sussultava, per poi irrigidirsi, trattenendo le lacrime e il disgusto di fronte a quell'orrore.
    È... terribile. Questo Vidocq... Dobbiamo fermarlo.
    La rabbia nella sua voce era palpabile. Jadis provava una specie di affetto incondizionato per le creature mostruose, anche se di rado ne parlava o lo dimostrava, se non qualche volta osservando Syornha affascinata, quando erano sole e nessuno poteva notarlo. Fatto stava che la mostruosità la ammaliava in qualche modo, e sebbene disprezzasse con ogni fibra del suo essere quelle crudeli, esattamente come avrebbe fatto con quelle più umane, vedere (e sentire) quella strage di creature innocenti la fece fremere di rabbia... che si trasformò in orrore poco più tardi, quando sentì la voce di un'altra creatura, forse una delle poche che mai avrebbe potuto affascinarla, riferirsi al suo sapore. Rabbrividì di disgusto, ma al ricordo del dolore provato tra le sue fauci, le fu impossibile non iniziare a tremare come una foglia. Solo il calore di Shouta poté darle un minimo di coraggio.
    Baiken d'altra parte cercò di restare calma, anche se fece cenno ai ragazzi di fermarsi, imitando Shouta nel suo tentativo di celare la propria presenza e facendo capire a entrambi di non far rumore. Come se quello spettacolo raccapricciante non fosse già stato abbastanza sconvolgente, la presenza di quel mostro non ci voleva proprio. Era ancora scossa per la visione grottesca a cui stavano assistendo, che le aveva ricordava troppo dolorosamente la strage che lei stessa aveva procurato al suo villaggio decenni prima, ed ecco che un altro trauma si risvegliava fin troppo presto. Sapeva che prima o poi quel mostro li avrebbe trovati, ma non pensava di doverlo affrontare a così poco tempo dalla loro venuta in quel posto. Era stata un'illusa. E la cosa peggiore era che, avendo saggiato fin troppo dolorosamente la forza di quella creatura, c'era da temere che né lei né il suo affidabile compagno avrebbero potuto tenergli testa in uno scontro diretto. Farsi scoprire subito era fuori discussione, già, ma come uscirne? Lei non era affatto esperta dei videogiochi di cui parlava Sho-chan.
    Questa non ci voleva proprio... Si assicurò di parlare con una voce talmente bassa da essere appena udibile dai ragazzi, che potevano ascoltarla solo perché erano a un passo da lei. E che succede nei giochi di cui parli, Sho-chan? Ci sarà pure qualcosa che si fa in questi casi...
    Baiken aveva poche idee. Non potevano di certo usare energia magica, visto che sarebbe stata facilmente individuabile e avrebbe di sicuro attirato l'attenzione del colosso. Il sangue di Jadis poi lo attirava, quindi dovevano assicurarsi che la ragazza non si graffiasse durante l'attraversata di quelle volte grottesche e lei intendeva prestare molta attenzione alla cosa. Fortunatamente il suo rampino sembrava abbastanza affidabile da trasportarli con facilità... ma il loro obiettivo era al centro di quell'immensa costruzione e sarebbero stati esposti una volta lì. Le serviva un'idea...
    Io ci gioco, ogni tanto. Che Jadis fosse... un po' nerd? Di solito la strategia migliore è lanciare qualcosa lontano e aspettare che il mostro ci vada per poi muoversi silenziosamente nella direzione opposta, ma parliamo di videogiochi, Fumiko, non so quanto sia...
    Che potesse funzionare?
    Dobbiamo tentare. Solo, Sho-chan, assicurati di scappare dalla parte opposta rispetto alla mia se dovesse notarci, intensi? In quel caso mi occuperò io di lui e lo porterò lontano da voi. Forse potrei trattenerlo abbastanza a lungo da lasciarvi il tempo di indagare sulla sfera e capire come usarla, in caso... ma solo se ti senti sicuro. La vostra priorità sarà sempre quella di scappare lontano da quel coso, è chiaro? Nessuna esitazione. Nessun pensiero per me. Ricordati cosa ti sto affidando. O meglio CHI, gli avesse affidato.
    Guardò Shouta negli occhi, con un'intensità tale che non importava affatto che stesse sussurrando: quelle parole gli avrebbero rimbombato nel cervello, più cristalline che mai. Prendere Vidocq era sicuramente il loro obiettivo, ovviamente, ma anzitutto la devozione di Baiken andava ai suoi protetti, e così sarebbe stato sempre.
    Nel frattempo...
    Baiken aveva una forza considerevole, ma non poteva rilasciare troppa energia né fare rumore, quindi scelse di straccare uno dei rivestimenti del suo kimono: piccoli fermagli di plastica dura che potevano sicuramente produrre rumore se lanciati con la giusta forza. Il suo intento sarebbe stato di seguire esattamente ciò che aveva consigliato Jadis: lanciare quel piccolo oggetto al massimo della sua velocità, il più lontano possibile da loro e dalla sfera, nella direzione opposta rispetto a quella che intendevano prendere per raggiungerla. Se non fosse bastato avrebbe cercato una pietra negli immediati dintorni, o qualsiasi altra cosa di piccole dimensioni. Se i suoi calcoli erano esatti, l'impatto sarebbe dovuto avvenire contro una parete a circa 60 metri da loro, vista la sua forza, o poco più vicino, perché avrebbe fatto in modo di non rilasciare energia nel lanciarlo. Se il primo fosse stato troppo lontano per i sensi del mostro, avrebbe lanciato qualcos'altro sempre più vicino così da testare anche quanto fosse potente rispetto a loro e se anche i suoi sensi venissero minati da quella dimensione. Dove i sensi lo permettevano avrebbe anche preso la mira, in modo che l'oggetto finisse tra le pareti così da fare sembrare che loro si trovassero lì, il tutto ovviamente nascondendosi tra un tentativo e l'altro quando necessario. La speranza comunque era che il rumore provocato facesse allontanare abbastanza quella mostruosa faccia da coccodrillo formato t-rex, permettendole di prendere i ragazzi per attraversare le volte necessarie ad avvicinarsi alla meta. Solo se avesse effettivamente funzionato, Baiken li avrebbe raccolti come aveva fatto poco prima per potersi spostare con loro "abbracciati", grazie al verme-rampino. Ovviamente, non avendo certezze sul risultato, intendeva procedere a tentativi, quindi dopo ogni eventuale volta attraversata si sarebbe tenuta pronta a nascondere lei e i ragazzi negli incavi di quelle macabre pareti, celati dalle immense figure mummificate. Sperava che avvicinandosi avrebbe potuto capire di più sulla sfera colma di energia che avevano individuato e su come eventualmente sfruttarla. Dal momento che i loro sensi erano resi flebili dall'atmosfera di quel luogo, quindi ne avrebbero fatto a meno. Jadis, che era l'unica a non dover guardare avanti per muoversi, rimase infatti voltata così da fissare il loro nemico e tenerlo d'occhio, cosicché pur procedendo in avanti, Shouta e Baiken avrebbero avuto occhi anche alle loro spalle: gli occhi della ragazza, che fortunatamente non richiedevano sensi da combattente per funzionare perfettamente. Al minimo cenno da parte sua avrebbero agito di conseguenza. Fosse anche per mettere in pratica il disperato piano B esposto da Baiken poco prima... Sperando che Shouta non la deludesse in tal senso.

    CITAZIONE
    Status Fisico: Perfetto
    Status Psicologico: Concentrata/Determinata
    Energia: 120/120
    Tecniche usate: -
    Potere: Attivato
    Livello 3
    - Il Braccio di Baiken è sempre considerato un'arma convenzionale e ripristina completamente i danni subiti ogni volta che cambia forma. In questo livello la sua resistenza è superiore all'acciaio.
    - Finché la riserva energetica di Baiken è superiore a quella avversaria, il suo braccio è molto più resistente all'energia generata dal nemico in difetto energetico. Se l'energia di Baiken è doppia rispetto a quella del nemico, la resistenza aumenterà ulteriormente.
    - Se Baiken riesce ad infliggere una ferita di almeno media entità con il suo braccio ad un nemico, lo contaminerà con tenebrose visioni che diminuiscono la sua capacità di concentrarsi e lo renderanno vulnerabile. In questo modo risulta sempre come se avesse la metà dell'energia rispetto a Baiken. Questo stato dura un massimo di 4 turni che viene resettato ogni volta che Baiken infligge nuovamente una ferita di almeno media entità.
    Note:
    Equipaggiamento in campo:

    - Gael sulle spalle
    - Armi ed Equipaggiamento a casa, non evocate

    Fisico Jadis: Perfetto e bellissimo
    Psiche: In ansia/Fin troppo concentrata sul nemico
    Potere: Non attivo

    Edit: aggiunta correzione "Se il primo fosse stato troppo lontano per i sensi del mostro, avrebbe lanciato qualcos'altro sempre più vicino così da testare anche quanto fosse potente rispetto a loro e se anche i suoi sensi venissero minati da quella dimensione. La speranza comunque" ore 00:04
    - 00:14 aggiunta frase "il tutto nascondendosi tra un tentativo e l'altro se necessario

    Edited by .Bakemono - 12/8/2022, 00:15
  12. .
    Dovrei beccarmi 25 crediti per questo tiro qui (97).
  13. .
    Missione Terminus (5 tiri)






    Lancio dado: 73
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      5/8/2022, 12:19
      .Bakemono
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      .Bakemono
    Lancio dado: 20
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      5/8/2022, 12:19
      .Bakemono
    Lancio dado: 69
    • 1d100
      69
    • Inviato il
      5/8/2022, 12:19
      .Bakemono
  14. .
    Baiken reagì alle parole del maestro Mugen grattandosi il capo con non troppo imbarazzo.
    La ringrazio, Maestro. Dovevo almeno provarci...
    Le faceva piacere che ritenesse i ragazzi in buone mani -o anche che la cosa lo divertisse, se invece era una battuta- ma ovviamente lei avrebbe di gran lunga preferito saperli a casa e lontani anni luce da quella situazione. Non che sottovalutasse le capacità di Shouta o di Jadis stessa, ma per quel che la riguardava erano comunque fin troppo vulnerabili in quel luogo sconosciuto. Lei stessa, si sentiva alquanto a disagio dopo ciò che avevano passato. Non poteva poi dimenticare quanto Jadis fosse fragile rispetto a loro nel suo corpo privo di affinità magica e reali capacità di combattimento, per cui si sentì molto più serena nel vedere lo sguardo di Shouta quando si offrì di prenderla. Sospirò di sollievo e gli sorrise. Se avesse notato anche solo la minima indecisione non gliela avrebbe mai affidata, ma quello sguardo le diede tutta la sicurezza di cui aveva bisogno. Per cui gli concesse un secco cenno del capo, abbracciandolo per lanciarsi finalmente in quella scalata verso l'ignoto. Anche lei era sollevata di poterlo stringere ancora.
    La affido a te, Sho-san.
    Cambiò onorifico ma si rifiutò di concedersi ulteriori formalità in quella situazione. Voleva comunicargli che aveva piena fiducia in lui, molta più di quanto probabilmente pensava di meritare, talmente da affidargli la persona che considerava più preziosa al mondo, perché era certa delle sue parole. E mentre lui votava la propria vita a Jadis, lei avrebbe vegliato su entrambi, quello era il piano. La lingua dello strano insetto si scoprì capace di trainarli a una velocità discreta, rivelandosi ancora più utile di quanto avesse pensato inizialmente. Dato che per il momento non sentiva provenire alcun pericolo da quell'essere, Baiken si concentrò sul paesaggio che si ritrovarono davanti una volta saliti, studiandolo con attenzione. Dall'alto, si rese conto di quanto il buco nel quale erano finiti fosse stato profondo e un brivido la colse. Poteva supporre che in quel luogo vivessero creature mastodontiche, anche per via delle costruzioni che si trovò davanti, devastate in più punti dalle stesse voragini inquietanti. La situazione non era delle migliori, sembrava una città fantasma e pensare che fosse stata resa al suolo dalla magia o da qualcos'altro era terrificante.
    Quale pensa possa essere una fonte energetica adeguata, Signor Treasto? Da quel che che quelle lanterne non mi sembrano sufficienti. Lei che ne pensa?
    Anche se volle informarsi riguardo l'opinione di Traesto, dopo un'attenta analisi Baiken prese la sua decisione su come muoversi e la comunicò ai presenti (e non).
    Nel frattempo penso che sia meglio procedere dall'alto. Avremo una vista migliore e, a giudicare dalla voragini scavate un po' ovunque, forse riusciremo a evitare qualunque cosa le abbia lasciate… Non promettono niente di buono. In ogni caso sarà più facile evitare attacchi a sorpresa, specie perché il coccodrillo gigante sa scavare, come abbiamo visto, magari questi immensi edifici lo rallenteranno, qualora fosse nei paraggi.
    Sho-san, ti chiedo per favore di tenere tu Jadis, in braccio o sulla schiena, come preferisci. Non potrebbe mai starci dietro in velocità e abbiamo bisogno di essere pronti e veloci. Una volta sopra precedimi nel passo, vi coprirò le spalle e, se dovessi perdere la presa, ci sarò io a tenervi. Che ne pensate?

    L'idea era di passare per il tetto degli edifici che sembravano più stabili, seguendo le lanterne più luminose e studiando man mano la situazione, per poter raggiungere nel modo più discreto possibile il luogo nel quale sembravano puntare le luci, che sicuramente richiedeva uno studio più approfondito, possibilmente a debita distanza. Passando da sopra gli edifici forse avrebbero potuto osservare da lontano eventuali nemici ed evitarli, o almeno così sperava. Se gli edifici erano ancora in piedi nonostante quei buchi enormi forse le creature che li avevano procurati non erano in grado di buttarli giù facilmente… ammesso che le sue ipotesi riguardo la loro presenza fossero esatte. In diverso modo avrebbero comunque goduto di un punto d'osservazione migliore, avendo maggiore visione sulle rovine.
    Jadis iniziò a svegliarsi con il suono della voce di Baiken, sentendosi immediatamente al calduccio e al sicuro, un po' come l'orrore che aveva vissuto fosse stato solo un brutto sogno. Quando capì che il marmo che stava tastando non era il pavimento dove stava il suo futon ma le braccia "possenti" (dal suo punto di vista di ragazza minuta lo erano di certo) di Shouta, sussultò leggermente, fingendo però di dormire ancora per aver il tempo di rimettersi in sesto. La vicinanza col giovane la fece arrossire e irritare: come osava toccarla senza permesso? Ma la reazione iniziale fu surclassata dal ricordo di ciò che avevano passato insieme... spingendola piuttosto a stringersi più forte a lui. Anche se non lo avrebbe mai detto a voce alta, si sentì sollevata: Sho era vivo. Baiken lo era. Erano tutti vivi, in salute, e le sembrava un miracolo. Supponeva che Syornha fosse tornata per un po' nel suo mondo in attesa di essere rievocata quando lei aveva perso i sensi, provò a mettersi in contatto con lei mentalmente per capire se fosse tutto ok. Non avrebbe mai dimenticato il dolore e la paura provati quando quel mostro l'aveva stretta tra le fauci. Aveva sempre vissuto protetta in qualche modo dalla sua famiglia, dal suo ceto sociale e dai suoi compagni, in una posizione privilegiata, e quando aveva pensato di morire si era pentita di tante, troppe cose. Per questo, anche se non era disposta ad ammetterlo, VOLEVA stare esattamente lì, tra le braccia di Shouta, perché vederlo agonizzante e col petto squarciato l'aveva colpita infinitamente più di quanto potesse immaginare. Decise per il momento di tacere e riprendere del tutto le forze prima di doversi alzare, facendo un check up silenzioso di dita e arti per capire se sentiva in ordine. Ovviamente, avrebbe voluto rimettere al proprio posto Fumiko dicendole che era perfettamente in grado di badare a se stessa e camminare da sola, ma la verità era che conosceva i propri limiti e per quanto non fosse disposta a pronunciarli a voce alta, per il momento era più utile in braccio a Shouta che in piedi. Non aveva ancora osato sbirciare il luogo del quale stavano parlando e lo fece discretamente, richiudendo subito gli occhi per lo shock: forse era meglio stare svenuta... ma non poteva fingere per sempre.
    Io ce l'avrei qualcosa da ridire, Fumiko: sarei perfettamente in grado di camminare da sola, se volessi. Comunque, sono disposta ad assecondare la tua richiesta. Penso anche che ti farò il piacere di aggrapparmi alle tue spalle, Kuma, così avrai le braccia libere. E poi aggiunse, in un borbottio praticamente impercettibile che però lui avrebbe potuto sentire abbastanza bene, data la vicinanza col suo orecchio. Sono felice che siate vivi.
    È un sollievo sentirti bella pimpante, Jadis. Mi sei mancata. Ti ringraziamo per la tua "gentile concessione". Ora andiamo però, vi voglio concentrati e pronti a tutto. Sarò proprio dietro di voi.
    A quel punto, se non ci fossero state discussioni o consigli da parte di Traesto e Mugen, Baiken avrebbe usato la lingua-rampino per raggiungere la vetta dell'edificio che le sembrava più sicuro, stando sempre attenta a testare la stabilità del punto d'appoggio per assicurarsi che riuscissero ad arrivarci. Inizialmente avrebbe stretto Shouta per portarlo su, tenendo sempre i sensi all'erta, dopodiché lo avrebbe lasciato proseguire davanti a lei a non più di un metro per potergli guardare le spalle (e tenere d'occhio Jadis) come promesso. Non sapeva esattamente come, ma si sentiva in grado persino di volare in quel suo nuovo risveglio, per cui "prenderli al volo" non era un problema. Aveva tutta l'intenzione di guardarsi intorno per evitare brutte sorprese mentre si muovevano. L'idea era di seguire le luci delle lanterne più brillanti e magari studiarne qualcuna a debita distanza durante il tragitto, per capire se poteva ottenere qualche informazione in più da vicino e magari scoprire cosa fossero quelle lucciole. Non sembravano fonti di energia affidabili, ma la speranza è sempre l'ultima a morire.

    CITAZIONE
    Status Fisico: Perfetto
    Status Psicologico: Concentrata/Determinata
    Energia: 120/120
    Tecniche usate: -
    Potere: Attivato
    Livello 3
    - Il Braccio di Baiken è sempre considerato un'arma convenzionale e ripristina completamente i danni subiti ogni volta che cambia forma. In questo livello la sua resistenza è superiore all'acciaio.
    - Finché la riserva energetica di Baiken è superiore a quella avversaria, il suo braccio è molto più resistente all'energia generata dal nemico in difetto energetico. Se l'energia di Baiken è doppia rispetto a quella del nemico, la resistenza aumenterà ulteriormente.
    - Se Baiken riesce ad infliggere una ferita di almeno media entità con il suo braccio ad un nemico, lo contaminerà con tenebrose visioni che diminuiscono la sua capacità di concentrarsi e lo renderanno vulnerabile. In questo modo risulta sempre come se avesse la metà dell'energia rispetto a Baiken. Questo stato dura un massimo di 4 turni che viene resettato ogni volta che Baiken infligge nuovamente una ferita di almeno media entità.
    Note:
    Equipaggiamento in campo:

    - Gael sulle spalle
    - Armi ed Equipaggiamento a casa, non evocate

    Fisico Jadis: Perfetto e bellissimo
    Psiche: Imbarazzata
    Potere: Non attivo
  15. .
    Chi sono io? (Role - Post conclusivo)




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