Posts written by Duvone

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    Continuò quell'esibizione fino alla fine, constatando piacevolmente l'enorme calore e fragore che gli stava donando il pubblico, evidentemente attratto da quel ritmo aggressivo e fiammeggiante del ragazzo. Una volta finita l'esibizione Leon ringraziò il pubblico facendo un inchino per i fans, pronto a lasciare così il campo all'artista che avrebbe dovuto esibirsi dopo di lui.
    Non pensavo di avere un riscontro simile, veramente sorprendente...
    Interruppe il discorso, notando che la stessa donna vestita in modo elegante presente prima all'esterno del locale, si stava dirigendo a passo rapido verso di lui. Cosa voleva adesso? Forse costringere il ragazzo a salire nuovamente sul palco per il bis?
    Mr Smith. La informiamo che il suo camerino è stato allestito mentre aspettava di salire sul palco. Trova direttamente il suo nome scritto sulla porta.
    Camerino? Serio?
    Le pare che stia mentendo, Mr Smith? Stiamo dando la possibilità agli artisti di riposarsi fino alla fine del concerto oppure se vuole anche cambiarsi e asciugarsi il sudore dopo essersi esibito. Mi voglia scusare ma ora devo andare.
    La donna si congedò lasciando Leon interdetto e sorpreso nel scoprire che gli organizzatori si erano pure presi la briga di allestire dei camerini per gli artisti.
    Sicuramente una manna dal cielo per il ragazzo che avrebbe potuto riposare il suo corpo, scosse la testa ridendo beffardo mentre con la mano sinistra teneva la chitarra. Gli ci vollero alcuni minuti per trovare finalmente il suo camerino, rimanendoci di stucco.

    Allora diceva realmente... Bhe tanto vale approfittarne.
    Porto immediatamente la mano destra in avanti, cingendo la maniglia e aprendo la porta, cosa di cui si sarebbe amaramente pentito. Infatti non appena la porta venne aperta, Leonhart fu investito da una creatura che sembrava essere un ibrido fra un umano e un pollo, schiacciandolo contro la porta serrandogli la bocca.
    Una situazione che lo sorprese parecchio facendogli anche cadere al suolo la chitarra accorgendosi che erano effettivamente in due le assalitrici, che delle assassine di Kun Lan mandato ad ucciderlo? Poteva tranquillamente essere, mentre il rosso iniziò a dimenarsi nel tentativo di liberarsi da quella presa.
    Cosa che diede però pochi frutti, dato che l'ibrida glielo impedì andando tra l'altro a strusciargli i seni contro il viso, mentre l'altra ragazza proferì parola. Leonhart alzò un sopracciglio perplesso e spiazzato nel sentire il perchè stavano facendo una cosa simile, solo per conoscerlo avevano innestato un rapimento? Robe da matti!

    Vovvei vovvei.
    Va ve vaffo...

    Cercò di controbattere risultando difficilmente incomprensibile da capire, rispondendo però con un: "Ok ok. Ma che cazzo..." dovuto specialmente a quell'assurda situazione venutasi a creare.
    Il ragazzo era curioso se fossero veramente fans oppure appunto delle assassine come aveva precedentemente pensato, anche perchè macchiare il suo immacolato curriculum di artista se le motivazioni erano effettivamente quelle era da stupidi.
    Senza contare che però sia la morbidezza dei seni che il piumaggio dell'ibrida sul viso gli fece venir una tremenda voglia di starnutire. Tanto che andò a pichiettare in evidente segno di resa la mano sopra il deretano dell'ibrida. Che diamine stava succedendo in quel posto?
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    Luxio ascoltò le parole della ragazzina piegando però la sua testolina verso destra innegabilmente sorpreso. L'animaletto non ne capiva ancora molto delle pietanze umane ma si chiedeva come mai questa Sorella Mary mettesse della albiqualcosa in una torta di mele. Non riusciva proprio a capirlo.
    Non conosco le vostre pietanze o le vostre usanze, sono in questo mondo da pochi giorni.
    La cosa però Aarin che non capisco è il perchè diamine mettere la confettura all'albitrotta con le mele.
    Cosa sarebbe questa albicosa?

    Chiese cosa fosse quella strana pietanza con un fare tremendamente innocente e curioso, iniziando però a grattarsi il fianco sinistro con la medesima zampina.
    Leonhart sgranò gli occhi nel sentire la ragazzina definire la Moeru brutta e dall'aspetto demoniaco. Ma come dargli torto in fin dei conti? Quel potere particolare fu donato a Leonhart proprio quando fece il suo primo patto con un demone, pur di ottenere vendetta verso colore che gli avevano strappato un padre e rovinato la vita. Parole che in quel momento risuonarono alle orecchie di Leonhart come quasi di disprezzo.

    Pensavi fosse per caso un bastone di zucchero e che creasse marshmallow?
    Si trovò interdetto e con la pazienza che stava via via scemando, anche perchè per certi versi venire deriso da qualcuno che non era in grado di controllare nemmeno il proprio potenziale lo stava facendo irritare.
    ....Ti pare sia così idiota da non riuscire a tenere sotto controllo i miei poteri?
    Fece un enorme facepalm prima di sciogliere la trasformazione della Moeru andandola ad inserire nuovamente nella gemma alfa. Era sicuramente incuriosito da che tipo di potere potesse essere dotata Aarin, ma il modo di fare della ragazzina non lo stava minimamente aiutando. Anche perchè se già aveva paura di una semplice chitarra sicuramente per lei sarebbe stato difficile riuscire a mostrare il suo potenziale. Tanto che Leonhart dandole le spalle iniziò ad incamminarsi verso l'uscita dell'orfanotrofio.
    Temo tu lo abbia fatto arrabbiare, sai?
    E' molto suscettibile su questo fatto, ha compiuto azioni che altri suoi coetanei non avrebbero fatto per paura di rischiare la vita.... Nonostante lo tratti male è più forte di quanto sembri.

    Il cagnolino iniziò a parlare rivolgendosi direttamente ad Aarin e mostrando evidentemente per la prima volta sentimenti di affetto verso un padrone che aveva abbondantemente preso per i fondelli sino a quel momento.
    Rivelando però al tempo stesso delle piccole informazioni sul passato burrascoso del rosso. Una situazione che peggiorò drasticamente con un Leonhart che probabilmente fraintese le parole di Aarin, ma con la stessa ragazzina che dopo aver sentito le parole di Luxio che avrebbe fatto?
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    Da ormai qualche giorno sul miravolante mondo dell'internetto girava l'annuncio di uno strano concerto, l'Interna Miusic Manifestation o per abbreviare IMM. Una serata all'insegna della musica e dei generi musicali più sfrenati solo per dare al pubblico il divertimento più totale!
    L'iscrizione all'IMM era piuttosto semplice, infatti i partecipanti avrebbero dovuto filmare una loro esibizione per un massimo di cinque minuti e allegare il filmato alla mail della redazione. Sicuramente un'offerta super invitante per Leonhart che tra l'altro avrebbe potuto approfittare di una possibile paga data dagli organizzatori per la partecipazione.
    Fortunatamente andò tutto per il meglio e il rosso si fece anche dare qualche dritta per qualche biglietto aereo scontato, con il mittente che ricordò al ragazzo che il concerto sarebbe iniziato la sera dopo alle 21. Il biglietto che acquistò quella sera Leonhart non solo era scontato e più economico ma lo avrebbe fatto arrivare addirittura due ore prima dell'inizio del concerto.
    Il mattino seguente Leon inserendo la Moeru nella gemma alfa e poi nella tasca sinistra della giacca, si sarebbe diretto verso l'areoporto dove avrebbe preso il volo.

    Spero di racimolare un gruzzoletto consistente almeno. Ho visto uno strumento interessante che potrebbe ampliare anche la mia conoscenza in abito musicale.
    Naturalmente se la ricompensa del concerto fosse stata abbastanza proficua, Leonhart avrebbe potuto mettere le mani su un particolare sassofono addochiato in un negozio musicale. Il viaggio per Roma però durò diverse ore, nelle quali il rosso diede prova di una delle posture più scorrette mai viste nel dormire sopra il sedile dell'aereo, cosa che gli sarebbe costata a caro prezzo.
    Ahhh il mio collo che male.... Che palle, dov'è che era situato il concerto?
    Con la mano destra andò ad estrarre lo smartphone, andando a ricontrollare la mail dov'era scritto con precisione anche il luogo dove si sarebbe svolto il concerto.
    Gli organizzatori nella mail facevano riferimento ad una discoteca chiamata: "Hot Rod" che per l'occasione si dimostrò disponibile per quella serata. Con una rapida ricerca Leon riuscì finalmente a scoprire meglio la zona e il luogo di quella discoteca incamminandosi verso di essa.
    Una volta arrivato avrebbe visto fuori dalla discoteca una donna vestita in modo tremendamente elegante dare supporto e soprattutto un biglietto agli artisti partecipanti.

    Buonasera, io sono Leonhart Smith e sono uno dei partecipanti della serata.
    Smith? Mi dia un attimo..... Bene, trovato.
    Questo e il foglietto con il numero di entrata, lei ora è il numero cinque, si accomodi in sala d'attesa dietro il palco e quando sarà il suo turno verrà chiamato.

    Leon annuì con la testa e si preparò ad entrare, dirigendosi col foglietto proprio dietro al palco e mettendosi seduto su un enorme cassone per gli attrezzi aspettando il suo turno.
    Ci vollero parecchi minuti prima che fosse il suo turno, infatti non appena sentì il suo nome venir chiamato estrasse la Moeru dalla gemma alfa trasformandola in chitarra e dirigendosi sul palco.

    Signori e signore, vi state divertendo questa sera?
    Spero proprio di si, ma diamoci sotto con il ROCK!!!!!

    Cercò di motivare a più non posso il pubblico, prima di imbracciare al meglio la Moeru iniziando effettivamente a cantare, partendo con una risata quasi isterica.

    Ahahahahaha!

    Ooooh, Devon,
    Won't go to heaven.
    She's just another lost soul, about to be mine again.
    Leave her, we will receive her.
    It is beyond your control, will you ever meet again.

    Devon,
    One of Eleven,
    Who had been rendered unwhole.
    As a little child, she was taken and then forsaken.
    You will remember it all.
    Let it blow your mind again.

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    Forse fu troppo irruento con quella ragazzina? Senza ombra di dubbio si, ma a conti fatti sperava solo di dare una mano ad Aarin nel cercare dei risultati che però sembrarono non arrivare affatto.
    Era evidente che doveva cambiare tipo di approccio oppure quella sarebbe stato un lento di numerosi insuccessi uno dietro l'alto.

    Cos'è una crostata alle mele?
    Luxio esordì a gamba tesa con una domanda tremendamente innocente e forse per certi versi infantile, fu immediatamente chiaro negli occhi di quella palla di pelo l'enorme curiosità di scoprire cosa fosse quella torta di mele.
    ...Bhe è un dolce tipico umano, e chi lo sa fare è pure parecchio buono. Vero Aarin?
    Cercò di spiegare a Luxio cercando inoltre il supporto morale di Aarin nel dire quelle parole, curioso se effettivamente questa sorella Mary fosse così brava nella preparazione di una pietanza simile. Scosse per un attimo la testa il rosso cercando di tornare alle cose serie e soprattutto per trovare un modo per sbloccare Aarin.
    Eh va bene ti farò vedere che intendo con il concentrari e provare ad usare i tuoi poteri!
    Tirando un enorme sospiro avrebbe preso la gemma alfa dalla tasca della giacca, facendo uscire una katana che andò ad impugnare con la mano sinistra.
    Adesso ti mostro un trucchetto di magia.
    Ikari no gōon

    Nel sentire quelle parole la spada si avvolse completamente di fuoco, facendo intravedere solo la mano di Leonhart. Una lenta ed inesorabile trasformazione che fece trasformare la katana in una chitarra dall'aspetto demoniaco.
    Aarin ti presento Moeru, lei è la mia compagna di viaggio da quando mi è successa una cosa in particolare.
    E' una chitarra in grado non solo di suonare ma di generare pure esplosioni!

    Fu tremendamente curioso di scoprire come avrebbe reagito Aarin dopo aver visto una cosa simile. Per confermare ulteriormente ciò che stava dicendo però, andò a creare un piccolo globo di energia facendolo esplodere non appena toccate le corde della chitarra.
    Visto? In più da qualche giorno sono anche in grado di evocare, quelli che si potrebbero definire delle creature simili ai mostri delle carte da gioco. Ma quelli forse è meglio evitarli.
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    Era chiaro e palpabile agli occhi di Leonhart che in quel momento Luxio l'aveva combinata ancora grossa, e il volto di Aarin di certo ne era una prova più che sufficiente.
    Vuoi scusarlo? E' un tipo testardo quando ci si mette, è parecchio insopportabile sai?
    Gli scompigliò i capelli con la mano destra mentre sorridendogli ascoltava interessato il discorso della ragazzina. Forse Aarin era veramente all'oscuro di questo suo particolare potere latente oppure stava semplicemente mentendo per mantenere all'oscuro tutti?
    Un gran bel grattacapo sia per il rosso che per lo stesso Luxio, che ora era seduto a terra guardando la ragazzina.

    Ti pare strano essere speciale? Dai non penso che la cosa sia tanto brutta no?
    La rassicurò in quel momento, mentre cercò di formulare un discorso più sensato possibile proprio degli istanti prima.
    Potrebbe apparirti strano, lo sò.
    Ma da te proveniva come un'aura di benevolenza, non saprei bene come definirtela sinceramente.... Come una specie di tepore, in più i tuoi occhi e i tuoi capelli hanno iniziato ad illuminarsi. Forse e proprio per questo motivo che sei in grado di sedare i guai che succedono fra bambino e bambino?

    La curiosità di Leonhart in quel momento era piuttosto palpabile, infatti voleva proprio constatare come avrebbe reagito Aarin a quelle parole ma soprattutto se gli avesse creduto. Il rosso però dopo quel discorso tolse la mano dal capo della ragazzina tornando nuovamente in posizione eretta. Sicuramente per Aarin sentire quelle parole poteva rappresentare un potenziale grande stress ma soprattutto preoccupazione.
    Lo vuoi sapere un segreto?
    Una domanda semplice ed atta ad attirare l'attenzione della ragazzina, con un Leonhart che in ogni caso avrebbe rivelato quel segreto.
    Anche io ho un potere particolare, bhe non luccicante come il tuo... Ma abbastanza ganzo direi!
    Ed in più come hai potuto constatare Luxio non è un normale cane, ma un cane magico.

    ....Uhm? Che vuoi? Si sono un cane magico e allora?
    Simpatico come al solito eh? In qualità di cane, seppur magico, dovresti essere almeno più... Coccoloso?
    Luxio in quel momento si stava proprio comportando da bestiola pestifera più che da cane coccoloso e che avrebbe senza dubbio potuto approfittare delle cure amorevoli di Aarin, ma fu proprio in quel momento che a Leonhart venne l'illuminazione.
    Aarin, prova a svuotare la mente e a concentrarti.
    Non sapeva se quel metodo avrebbe aiutato Aarin a far riemergere quel potere latente, ma in fin dei conti non costava nulla provarci no?
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    Senza porre alcuna resistenza Luxio si lasciò prendere dalla bambina, iniziando anche lui a guardarla dritta negli occhi. Uno scambio probabilmente interessante, dato che l'immagine della ragazzina si stava rispecchiando nelle pupille del cagnolino e viceversa. Con Leonhart che continuò a guardare dubbioso ciò che stava succedendo, sorridendo però soddisfatto quando la ragazzina proferì parola dandogli in un certo senso ragione. Facendo sentire in quel momento il ragazzo dannatamente appagato.
    AH! La bambina ha ragione, dovresti ascoltarmi una volta ogni tanto.
    Ribadì in modo severo ai danni di Luxio, col cagnolino che distolse lo sguardo iniziando a guardarlo male. Era chiaro che il doggo in quel momento non accettò di buon grado l'intromissione di Leonhart.
    Se magari avessi come padrona la ragazzina forse potrei farlo. Tu scordatelo, nisba, col cazzo.
    Ma come ti permett...
    Leon cercò di rispondere a tono al cagnolino ma venne colpito come un fulmine a ciel sereno da una sensazione di beatitudine importante, un sentimento che ormai da anni lo aveva per certi versi abbandonato. La cosa che però lo lasciò perplesso fu la ragazzina stessa, che Luxio ci avesse visto giusto? Evidentemente in parte si, anche perchè in quel momento il ragazzo si trovò davanti a qualcosa che era di gran lunga al di là dall'essere una normale bambina, lasciandolo intrigato ma al tempo stesso sorpreso.
    Uhm...
    Al rosso fu finalmente chiaro che quella bambina doveva avere qualcosa di speciale dentro di se, qualcosa che forse nemmeno lei si era accorta di avere. Come se fosse portatrice di una sorta di "potere" latente ma dall'indole buona, o almeno così sembrava.
    Il ragazzo però portò nuovamente l'attenzione sulla ragazzina che andò a presentarsi rivelando di chiamarsi Aarin e a detta sua di essere molto brava con le parole.

    Ora è tutto più chiaro, comunque è curiosa questa cosa. Sicura di non stare pompando troppo le tue abilità oratorie piccolina?
    Disse con tono scherzoso, mentre si avvicinò alla ragazzina portando la mano destra in avanti. Se Aarin non avesse opposto resistenza si sarebbe trovata il capo accarezzato dalla mano del rosso. Come un fratellone accarezzava il capo delicato della propria sorellina.
    Uno stato d'animo che si risvegliò anche quando conobbe Nael, ma la cosa che lo lasciava comunque perplesso fu proprio quella reazione quasi mistica avuta dalla piccola Aarin.

    Piacere piccola Aarin, io sono Leonhart ma puoi chiamarmi come preferisci. Il piccolino li come già hai visto è Luxio.
    Piacere mio. Visto che avevo ragione?
    Si forse, per essere convincente che intendi? Forse quello stato di prima dove sembravi tutta illuminata per caso?
    Sicuramente la situazione iniziò man mano a diventare più interessante con Leonhart e Luxio, che probabilmente erano entrati in contatto con una ragazzina che forse stava sviluppando qualcosa di speciale.
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    Era chiaro come alla luce del sole che i guai per Leonhart erano solo all'inizio, però nel sentire una vocina gridare: "Stranieri!" fu una cosa che lo destabilizzò nettamente facendolo fermare sul posto, anche perchè se non lo avesse fatto si sarebbe schiantato contro la piccola mandria di bambini che stava tornando dentro all'orfanotrofio.
    Già stava ribollendo il sangue del rosso e non appena sarebbero tornati a casa avrebbe fatto una bella ramanzina a quel cane, così da evitare di essere sempre messo nei guai o preso per i fondelli.

    Stranieri a chi?
    Commentò a voce alta sperando in una risposta da parte di quella vocina aulica, mentre i bambini si erano completamente dileguati tornando al caldo dentro a quelle mura. Leon percorse gli ultimi metri che lo separavano dal cagnetto e dalla ragazzina dai capelli biondi, con lei che evidentemente stava cercando un modo per giocare e accarezzare quel sedere peloso.
    Uhm, si potremmo dire di si. Freddo? Si in effetti potrebbe essere un problema per un cagnolino normale.
    Com'è luminosa, mi piace la ragazzina
    Sgranò platealmente gli occhi nel sentire il cagnolino proferire parola rivolgendosi alla ragazzina, non ricordava quante volte aveva intimato il cucciolo a non mostrare che era effettivamente in grado di parlare ma ormai che doveva fare? Infatti Leonhart facendo un colossale facepalm si rendeva conto che quel cucciolo non ne voleva proprio sapere ignorando costantemente i suoi comandi.
    Quante volte ti ho detto di non parlare agli sconosciuti?
    Tu non sei mia madre, io faccio quello che voglio.
    LUXIO NON TI PERMETTERE!
    Nonostante quel piccolo ordine dato forse in modo troppo irruento, ancora una volta il cagnolino decise di non ascoltare il proprio padrone avvicinandosi ancora di più alla ragazzina col chiaro intento di farsi coccolare. Una situazione sicuramente strana e probabilmente parecchio imbarazzante, anche perchè Leon non sapeva come avrebbe potuto reagire una ragazzina di quell'età ad un batuffolo peloso che parlava senza nonchalanche.
    Ragazzina, saresti? So che può sembrare strano che un cagnolino abbia parlato, MA sei fai finta di non aver sentito nulla potrai giocare col cagnolino come più ti pare.
    Sul volto di Leonhart si dipinse un'espressione pestifera e maligna, finalmente per certi versi poteva prendersi una piccola vendetta verso quel cagnetto. Una rivincita che però si sarebbe gustato lentamente una volta tornato a casa, alzando però lo sguardo si accorse che oltre alla mandria di bambini e la ragazzina dai capelli dorati quell'orfanotrofio sembrava non esserci nessuno. Una cosa piuttosto singolare e che lo lasciò evidentemente perplesso.
    Siete da soli in questo posto?
    Domandò in modo chiaro e netto, anche perchè l'orfanotrofio vedendolo meglio era veramente di buonissima manifattura segno che chi aveva sponsorizzato per costruirlo doveva essere piuttosto messo bene economicamente. Che fosse proprio quella ragazzina dai capelli dorati l'anima pia che aveva costruito quella struttura?
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    Passarono diversi giorni da quando Nael si stabilì a casa di Leon, facendo così iniziare quella nuova esperienza di coinquilini. Sotto sotto Leonhart, senza forse nemmeno rendersene conto, considerava Nael come una sorta di sorellina minore da aiutare ed in un certo senso da proteggere. In fin dei conti i loro passati in qualche modo erano piuttosto simili, ma non solo dato che in quella stramba settimana entrò in contatto con uno strano venditore ambulante che gli regalò un altrettanto strano libro.
    Un libro dall'aspetto vecchio ma comunque ancora tenuto in modo piuttosto buono, che andò ad attivarsi sentendo la ancora debole impronta magica del rosso. Quell'attivazione però permise a Leonhart di entrare in contatto con un demone che gli avrebbe permesso di utilizzare i poteri conferiti da quel libro purchè suggellasse un patto con lui. Un trattato che includeva un amplesso sessuale per suggellare il tutto.


    [...]



    Dopo l'alleanza suggellata con Nael, Leonhart si rese conto che forse in effetti aveva ragione. Doveva trovarsi degli alleati se voleva mettersi alla ricerca di Kun Lan. Alleati che avessero effettivamente le palle di affrontare una possibilissima e potenziale minaccia a livello mondiale. Se quell'uomo possedeva ancora copie di quel gioco sarebbero stati dei problemi belli grossi per tutte le persone del mondo!
    Uhm... ora come ora siamo solo io e Nael, di certo trovare alleati per una missione potenzialmente suicida simile non sarò per nulla facile......
    HEI!!
    ODDIO! CAZZO NON SALTARE FUORI COSI' ALL'IMPROVVISO!
    Lei ci ha fatto entrare in contatto, ma la mia domanda è un'altra rosso.
    Come farai a convincere altri? Con la ragazza la di là ti è andata bene.... Se vuoi posso aiutarti.

    Nonostante fosse ancora pensieroso sul formulare un possibile e convincente discorso atto a riassumere la sua vicenda in modo più convincente possibile, ma venne interrotto dallo spuntare fuori di un piccolo ma al tempo stesso singolare cagnolino.
    Una palla di pelo che si legò al ragazzo subito dopo aver suggellato il patto con la demonessa, trasformandolo a tutti gli effetti come famiglio di Leonhart. Palla di pelo che però esordendo a gamba tesa rischiò di fargli venire un infarto.

    Aiutarmi? Potresti essere usato come mascotte ma non credo funzionerebbe molto per convincere gli altri.
    Tsk.... Stupidi umani, ti offro il mio aiuto perchè LEI ti ha affidato a me!
    In più muovi il culo, dobbiamo uscire.

    Eh? Da quando un culo peloso può darmi ordini?..... Che palle, va bene arrivo...
    Sbuffò contrariato, anche perchè fin dal primo giorno quella palla di pelo non si dimostrò mai collaborativo nei confronti di Leonhart, anzi se poteva metterlo nei guai lo faceva senza ripensamento.
    Una volta completati i preparativi e massa anche la Moeru dentro la gemma alfa, Leonhart e il cagnolino si incamminarono anche perchè in fin dei conti quel cagnolino doveva scoprire ancora le miravolanti "esperienze" del mondo. In più una camminata che avrebbe potuto aiutare Leonhart a schiarirsi ulteriormente i pensieri.
    A forza di camminare sia Leon che il cagnolino arrivarono ad uno strano e singolare paesino fuori dai sobborghi di Londra. Di certo quel posto sembrava altamente strano e ad occhio sicuramente con delle usanze differenti rispetto a quelle mondane della città, la cosa però che gli fece tirare un sospiro di sollievo fu il sentire gli schiamazzi di alcuni ragazzini intenti evidentemente a giocare.
    Cosa che almeno rendeva meno inquietante quell'atmosfera.

    Leon, quindi quelli sarebbero dei bambini?
    Bhe si, sono delle urla di bambini. Almeno rendono questo posto un pelino meno inquietante.
    Non è quello che intendevo, percepisco una fonte magica provenire da dove vengono quelle urla.
    Leon guardò perplesso il cagnolino nel sentire quel che aveva a dire, era vero che in quel luogo era presente un bambino con una debole impronta magica? Per il ragazzo sembrò altamente impossibile ed iniziò a pensare che forse quel cagnolino aveva beccato effettivamente un granchio.
    Ancora scettico Leonhart seguì il cagnolino fino ad arrivare davanti ad un cartello intitolato: "Sunflower Orphanage" lasciandolo ancora più perplesso, mentre il cagnolino andò a mettersi seduto davanti all'entrata di quel orfanotrofio.

    E' quì, la ragazzina bionda. Sento qualcosa di strano provenire da lei.
    Non mi pare il caso di importunare una ragazzina, sei sicuro che sia lei?
    Certo che sono sicuro, io vado, come hai detto tu prima io posso passare inosservato!
    La palla di pelo fece la linguaccia a Leonhart, prima di correre a tutta forza verso a quella ragazzina sopra all'altalena. Ragazzina che secondo il cagnolino sembrava possedere quell'impronta magica.
    Hei fermo! Non ti azzardare!
    Sbraitò rincorrendo il cane con ben poca eleganza e finezza, in quel momento per Leonhart sembrò che quel cane effettivamente non era in grado di sentire la firma magica. Anzi probabilmente voleva usare quella ragazzina proprio per mettere il rosso ancora nei casini, e rischiava bellamente di riuscirci.
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    Scusa il ritardo!


    La caduta tragicomica di Leonhart in un certo senso ritagliò sia uno spazio divertente che un bernoccolo sulla sua nuca. Ma almeno la vista era tornata fortunatamente al 90% funzionale sorridendo soddisfatto al modo di fare di Blume, era evidente che la canina voleva giocare con la sua erezione ma evidentemente non sapeva da dove partire.
    Eh, ci vuole ben altro perchè succeda!
    Si rivolse a Blume mostrandosi piuttosto orgoglioso in quel momento, la sua erezione non poteva di certo essere sconfitta da uno strafalcione con testata contro il muro, assolutamente no specialmente dopo aver messo mano su un bocconcino invitante come la canina.
    Sorrise platealmente soddisfatto nel notare che Blume aveva accettato la sua proposta, infatti Leon era convinto che il tipo di gioco proposto avrebbe potuto dare piacere ad entrambi. La guardò quasi commosso mentre Blume finalmente si spogliava lasciando così libera la sua intimità, conscio che finalmente era l'ora di fare sul serio!
    Un sorriso malizioso si dipinse sul volto del rosso nel vedere il sedere di Blume avvicinarsi sempre di più al suo volto, sentendosi come un bambino davanti ad un negozio di dolciumi. Finalmente poteva vedere in tutta la sua bellezza la zona maggiormente colpita dal problema di Blume, riempiendogli il naso con quella fragranza femminile. Era innegabile che l'intimità di Blume fosse estremamente invitante ed il tutto accompagnato da dei peli rossicci che fecero brillare piacevolmente gli occhi di Leonhart.

    Bene Blume, buon apetito allora!
    Ridacchiò prima di cingere i fianchi di Blume con un irruento e forte abbraccio, portandosi ancora più vicino al volto il sedere della ragazza. Senire la morbidezza dei suoi seni contro il suo ventre fu una cosa che lo incitò ulteriormente ad iniziare quel gioco, infatti senza indugiare oltre decise di partire col leccare delicatamente e dolcemente l'intimità della ragazza.
    Voleva assaporare assaggiare pienamente il sapore di Blume, lasciandosi però fuoriuscire dei gemiti piuttosto rumorosi segno che il lavoro della ragazza stava dando i suoi frutti. Si staccò però dall'intimità della canina andando a gemere in modo più pesante e rumoroso nel sentire la sua cappella completamente umida e solleticata dalla lingua di Blume.
    Quelle dolci e amorevoli cure non fecero altro che far diventare completamente eretto il membro di Leonhart raggiungendo così la sua dimensione massima sotto gli occhi della ragazza.

    Anf... Anf... Non trattenerti mia cara Blume, anche perchè io non lo farò di certo!
    Fece nuovamente parlare le azioni ancora una volta, infatti spostò all'indietro il braccio sinistro mentre quello destro cingeva ancora Blume.
    Iniziò a penetrarla analmente con l'indice sinistro in modo sempre più crescente, mentre con la bocca andò nuovamente ad interagire con la sua intimità leccandola e penetrandola con la lingua.
    In quel momento voleva dare il massimo piacere possibile a Blume, anche se in fin dei conti erano solo all'inizio!
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    Scusa per il ritardo Hebo!


    In quel momento era palpabile il disappunto del rosso, anche perchè era curioso di scoprire quali miravolanti storie fossero legate proprio a quella coroncina, ma la draghessa non era proprio della stessa idea. Era innegabile che quel gingillo fosse fatto con una cura maniacale e soprattutto dalla sua forma, che fosse uno strumento adatto a governare? Strano a dirsi ma in quel momento fu l'unica cosa che gli venne in mente, ma pensare a Chandra come una possibile principessa gli fece sfuggire una grossa e grassa risata.
    Una risata però interrotta dalla draconica, forse si era decisa a vuotare il sacco? Assolutamente no, evidentemente però la domanda di Leon l'aveva colpita nel profondo, anche perchè non si sarebbe mai nella vita immaginato una reazione simile. Una spiegazione confusa e raffazzonata quella di Chandra che non fece altro che lasciar Leonhart con un'espressione perplessa e dubbiosa.

    Ok, principessina.... Come vuoi.
    Il ragazzo però cercò in qualche modo di leggere fra le righe le parole di Chandra fallendo però miseramente. Era curioso di scoprire che cosa si legasse dietro a quella corona ma la sua attenzione venne attirata da una virata piuttosto potente da parte di Chandra e ciò non voleva dire altro se non: "prepararsi ad un possibile impatto o comunque reggersi forte" cosa che Leonhart fece senza mezzi termini.
    Sgranò gli occhi sorpreso notando che la draghessa utilizzò la sua zampa per proteggerlo, lasciandolo senza parole.

    Vedi che succede a mangiare troppi hamburgher? Poi è normale che non passi nei posti stretti...
    La punzecchiò in modo evidente, ironizzando sullo status di forma che assumeva una volta diventata un drago al 100%, anche se però in fin dei conti doveva ammettere che muovere un corpo così grosso ed ingombrante non era di certo una cosa facile. Ma una cosa però lo spiazzò più di tutte, forse non aveva capito bene per colpa anche delle urla della gente dopo che Chandra era "delicatamente" atterrata ma c'era qualcosa che lo affliggeva e non lo faceva rimanere per nulla tranquillo. Veramente Chandra era in possesso di un trolley rosa? Leonhart sperava vivamente fosse uno scherzo, ma purtroppo per lui non lo era affatto.
    Uhm allora due valige, una rossa e una nera ed un trolley rosa.... Rosa? Ahahahah no ok fa nient...
    Da quando sei libera di darmi ordini?

    Redarguì in quel momento Chandra usando un tono piuttosto severo, in fin dei conti la draghessa si stava prendendo fin troppe libertà. Il rosso ancora un po' stizzito si posò la Moeru sulla spalla destra incamminandosi su quel traghetto, di certo la presenza di Chandra gli avrebbe in qualche modo facilitato la ricerca, dato che molti passeggeri andarono a rifugiarsi in un punto. Leonhart scese le scale arrivando a quella che una volta forse poteva essere considerata la stiva, dato che in quel momento era piena sia di bagagli che di persone.
    Vediamo di fare un lavoro pulito e veloce, prima che muoia di mal di mare....
    Signori carissimi sò che ve la state facendo addosso ma quì in mezzo ci stà il tipo che ha rubato le valige al dragone li sopra.

    Si interruppe notando gli sguardi impauriti dei passeggeri, mentre uno di loro sembrava cercava in qualche modo di nascondersi. Che fosse il tipo responsabile del furto?
    Prima che questa barchetta si spezzi a metà come un grissino, perchè non...
    Lo scopo di Leon era di tranquillizzare i presenti ma non riuscì a portare a termine il discorso, infatti un uomo all'incirca sulla quarantina si fece largo fra i passeggeri saltandogli addosso.
    L'uomo cercò abbondantemente di allungare le mani sulla Moeru.... Inutile dire che quell'azione mandò su tutte le furie Leon, che strattonò la chitarra portandosi abbastanza vicino l'uomo colpendolo con un sonoro cazzottone con la mano sinistra.

    PORCA DI QUELLA PUTTANA, NON TOCCARE LE MIE CAZZO DI COSE!
    Se c'era una cosa che Leonhart odiava dal profondo erano proprio le persone che allungavano le mani sulla sua roba senza permesso, infatti il rosso ancora fuori dai gangheri andò ad infierire sull'uomo colpendolo con un calcio dritto per dritto ai zebetrostios. Socchiuse per un attimo gli occhi facendo un grosso respiro, doveva calmarsi ma soprattutto doveva muoversi, anche perchè il mal di mare stava iniziando a farsi sentire.
    Riaperti gli occhi dopo essersi leggermente calmato, notò che da dove era saltato fuori l'uomo era presente un trolley rosa con uno strano simbolo sopra. Il ragazzo alzò il sopracciglio perplesso a tale visione, sicuramente quel simbolo non sarebbe per nulla passato inosservato ma doveva muoversi dato che le gambe iniziarono nuovamente a sentirsi sempre più deboli.
    Fece tornare la Moeru una normalissima katana, infilandosela fra i pantaloni e la cinta mentre portò il trolley rosa sopra la valigia rossa. Di certo non era la cosa più comoda del mondo da trasportare ma una volta pronto il tutto Leon prese con la mano destra la valigia nera, mentre con quella sinistra il trolley rosa e la valigia rossa cercando di muoversi per raggiungere Chandra.

    Ma che cazzo ha dentro a queste valige?
    Era innegabile che quelle valige fossero abbastanza pesanti, tanto che al ragazzo sembrò parecchio strano che fossero solo piene di vestiti, con un po' di difficoltà però Leonhart riuscì a risalire le scale ansimando affaticato. Mancavano pochi passi... pochi pochi.
    Principessina! C'è un pacco per lei.
    Ironizzò nuovamente arrivando finalmente davanti alla draconica. In quel momento il volto di Leonhart iniziò ad assumere un colorito sempre più pallido, segno che i sintomi del mal di mare stavano nuovamente iniziando a colpire!
    Oh... Oh... Oddio, no sta iniziando nuovamente a girare tutto!
    C-c-c-handra potremmo muoverci?

    Una richiesta semplice e diretta, il mal di mare stava nuovamente colpendo Leonhart come un fulmine a ciel sereno.
  11. .
    Sorrise sornione nel constatare la reazione di Blume, specialmente dopo quel bacio a stampo. Infatti senza indugiare oltre Leon assecondò a piene labbra la richiesta carnale e fisica della canina accompagnando quel bacio nel miglior modo possibile, aumentando anche la forza di quell'abbraccio.
    In quel momento il corpo della ragazza premeva abbondantemente e morbidamente contro quello del ragazzo iniziando a causargli un certo fastidio proprio sotto i pantaloni, infatti appena sotto al suo seno Blume avrebbe potuto avvertire il formarsi di un bozzo sempre più crescente sotto i pantaloni di Leonhart.

    Eheheh tranquilla? Io non ne sarei così tanto sicuro sai?
    Ridacchiò nel porre quella domanda a Blume dopo essersi staccato da quell'invitante bacio, si lasciò toccare e spogliare dalle mani della ragazza rimanendo completamente a petto nudo. Un brivido percorse la chiena del ragazzo nel sentire ancora una volta i loro corpi entrare in contatto con quel bacio che sembrava non finire mai, rendendosi ancora di più conto di quanto fossero morbide ed invitanti le forme della ragazza. In quel momento Leonhart prese l'iniziativa ed a piene mani andò a tirare due pacche piuttosto forti sul sedere di Blume, un rumore che in quel momento riempì la stanza col ragazzo che senza attendere oltre iniziò a palpare ed strizzare le natiche della canina in modo irruento.
    Mentre Leon si concentrava in quel bacio e nella palpata al sedere, Blume delicatamente iniziò a spingerlo. Dove voleva andare la ragazza? Il suo dubbio venne dopo alcuni secondi risolto, infatti con i polpacci toccare qualcosa che dall'altezza sembrava essere un letto anche se in quel momento per il rosso era difficile confermarlo con certezza. Ma sfortunatamente per Leonhart le cose andarono in modo diverso, infatti mettendo in fallo un piede scivolò abbastanza malamente tirando una testata contro il muro.

    D-D-D-D-dolore....
    Fu l'unica parola che riuscì a proferire in quel momento, la testata contro il muro lo aveva lasciato piuttosto stordito e confuso, mentre si sentì sganciare i pantaloni da Blume liberando così la sua scalpitante erezione.
    Volevi uccidermi per caso?
    Cercò di ironizzare in quel momento, ma sorrise nel vedere Blume osservare quasi con fare curioso mentre il membro di Leon si ergeva davanti ai suoi occhi. Mentre un pissico di vergogna solcava il volto del rosso dopo quella figuraccia.
    Ora è tutto tuo mia cara, forza non ti morde mica!
    Anzi facciamo così, tu giochi con lui mentre io gioco con la tua amichetta li sotto.

    Quella si Leonhart fu una richiesta semplice, infatti avrebbe lasciato bellamente Blume poter giocare col suo membro a patto che la ragazza avesse proprio usato la sua intimità come moneta di scambio. Tanto che il ragazzo iniziò già a gustare nella sua mente il momento in cui Blume si fosse seduta sul suo volto. La prima fase di quel peccaminoso gioco stava finalmente per avere inizio.

    Edited by Deva - 22/7/2019, 18:27
  12. .
    Il rosso la seguì rimanendo però sorpreso di quanto non fosse affatto male il condominio dove viveva.
    Permesso, però non male questo posso.
    Tenne un atteggiamento formale ed educato mentre metteva piede nella dimora della canina, sgranando però gli occhi sorpreso nel notare che nonostante quell'appartamento non fosse grandissimo era comunque dotato di tutti i confort possibili per vivere.
    Con Leonhart che andò ad accomodarsi sulla sedia sorseggiando la bevanda datagli da Blume.

    Fiuuuuu ci voleva proprio.....
    Una sensazione di freschezza e beatitudine iniziò a farsi largo dentro Leon, finalmente poteva godersi qualcosa di fresco e da buon Londinese doveva ammettere che quel the non era affatto male. Deglutì un ennesimo sorso di quel liquido spostando poi l'attenzione su Blume, guardandola in modo abbastanza perplesso.
    Dubiti per caso delle mie parole?
    Domandò in modo serio condendo però il tutto con un pizzico di ironia, nonostante dentro di se ammise di esserci rimasto abbastanza male, forse la ragazza non credeva al 100% alle sue parole?
    Venne abbondantemente sorpreso da Blume che iniziò ad accarezzargli le spalle avvicinandosi in modo sempre più vertiginoso a lui. Situazione surreale ma al tempo stesso divertente anche perchè Leon in quel momento poteva godersi l'espressione tenera ed imbarazzata di Blume, ma pure il seno premergli contro il petto.

    Mi hai preso per caso per un bambinetto pauroso? Naaa non credo funzioni così, zuccherino.
    La punzecchiò verbalmente mentre adagiò il bicchiere una volta per tutte sul tavolino.
    Decise che era il momento di prendersi una piccola iniziativa, portando avanti entrambe le braccia andò a cingere Blume in quello che era a tutti gli effetti un abbraccio forte e stretto, ridacchiandole in faccia.

    Allora che te ne pare? Dici che possa reggere il tuo urto?
    Il seno di Blume ormai premeva con insistenza sul petto di Leonhart, mentre il ragazzo le fece quella domanda. Il ragazzo non attese che la canina gli rispose anzi andò a darle un bacio a stampo piuttosto evidente staccandosi poi da lei e fissandola negli occhi. Era curioso di testare il terreno e soprattutto di vedere fino a quanto si fosse spinta.
    Ero venuto a New Vegas con altri obbiettivi e bhe la situazione si stà facendo parecchio interessante.
    Tenendola ben salda a se Leon andò a sganciarle il reggiseno. I giochi ormai erano più che pronti e Blume non doveva fare altro che premere sul tasto start.
  13. .
    L'amplesso con la mannara finì nel migliore dei modi, col rosso che aveva ben custodita dentro l'ano di Sele la sua asta ancora turgida. Sul volto di Leon però si dipinse un sorriso beffardo ammettendo che quell'esperienza si rivelò essere più interessante e divertente del previsto, anche se però gran parte del merito era proprio da attribuire all'afrodisiaco della mannara.
    Leonhart si stroppiciò gli occhi lasciandosi andare con un gemito soddisfatto, nel riaprire gli occhi il ragazzo si accorse di come la sua vista stesse tornando ad essere più chiara e limpida, forse l'effetto afrodisiaco di quel liquido blu stava via via scemando?

    Ahahah ne dubitavi forse? Ok che ho un braccio a mezzo servizio, ma il cazzo era pur sempre funzionale al cento per cento.... Ahahah
    Ridacchiò divertito nel rispondere alla mannara, nonostante fosse conscio che però l'afrodisiaco aveva dato una grossa mano al suo fisico anche se non voleva ammetterlo in modo palese. Alzò il sopracciglio sinistro perplesso e preoccupato nel vedere ciò che era dopo Sele, una vera e propria scena del crimine si era dipinta davanti a lui.
    Infatti una marea di liquido blu era sparso per gran parte di della stanza e anche sul corpo stesso della mannara.

    Santi numi tesorino, hai fatto un bel macello eh?
    Chiese con fare suadente andando a mordicchiarle il collo dalla parte destra, liberandole i seni dalla morsa in cui furono costretti da Leo.
    Strano.... Mi sento meglio?
    Chiese quasi ad alta voce rimanendo piuttosto sorpreso, non sapeva spiegarsi come ma dopo il rapporto con Sele iniziò a sentirsi nettamente meglio, soprattutto dal punto di vista fisico.
    Andò a stendersi nuovamente su quel divanetto e nel farlo andò a far fuoriuscire la sua asta ancora turgida da dentro la mannara, adagiandolo però contro la natica sinistra di lei. Si portò entrambe le mani dietro la nuca, notando che l'ano della donna contrarsi mentre una il seme di Leonhart iniziò a colare macchiando il divano.

    Bene bene è giunto il momento del secondo round.... Ma stavolta pretendo sia tu ad avere le redini del match.
    Una richiesta senza mezzi termini e con ben poche remore reverenziali verso la donna, voleva che stavolta fosse lei a prendere le redini della prossima partita rendendosi conto che forse prima non l'aveva lasciata libera d'agire. Un Leonhart a cui però si dipinse un sorriso beffardo ma al tempo stesso intrigato su cosa avrebbe scelto Sele.
  14. .
    Sogghignò divertito nel vederla reagire in quel modo, una reazione piuttosto imbarazzata da parte di Blume che forse per quell'attimo nemmeno lei sapeva dove andare a parole. Nonostante a Leon però non sarebbe affatto dispiaciuto intrattenersi con la ragazza in quella divertente pratica, però cercò di scacciare quei pensieri facendo attenzione al discorso di Blume.
    Ascoltando quelle parole il ragazzo andò a grattarsi il mento con la mano destra, perplesso.

    Uhm...
    Ancora pensieroso dopo il discorso di Blume, come se stesse in qualche modo metabolizzando ciò che disse la ragazza. Ciò che affliggeva la canina durante questi periodi era effettivamente una palla al piena, con Leon conscio che la situazione per lei fosse peggiorata quando lui le cadde addosso.
    Alzò però il sopracciglio destro nel sentire quella sorta di minaccia velata lanciata da Blume.

    Tesorino, mi stai forse minacciando?
    Non smise mai di guardarla un po' male ma comunque mantenendo un tono serio, era curioso di constatare fino a dove si sarebbe spinta la ragazza. Ma Leonhart non riuscì a mantenere attiva quella recita fasulla ancora per molto, esplodendo con una grossa e grassa risata.
    Ahahahahah! Ti stavo prendendo in giro, comunque potresti provarci a farlo. Credo riuscirei a reggere l'urto!
    Disse con un tono squillante che probabilmente Blume non aveva ancora avuto il piacere di constatare, di certo non si sarebbe fatto problemi a reagire ad un assalto da parte della canina, con i giusti modi ovviamente.
    Finalmente dopo una lunga camminata per i dintorni di New Vegas arrivarono entrambi a quella che si poteva considerare a tutti gli effetti la dimora di Blume. Notando con piacere però che in fin dei conti la ragazza sembrava vivere in un condominio per nulla male!

    Certamente entro!
    Anche perchè non mi dispiacerebbe bere qualcosa di fresco.... Ah Blume, attenta a toglierti la giacca e a non rompere la zip!

    Si mostrò irriverente e sfacciato in quel momento il rosso, facendogli non solo l'occhiolino ma pure la linguaccia come un bambino pestifero.
    Avrebbe ancora una volta raggiunto Blume arrivando quasi sul ciglio della porta, lasciando che ancora una volta fosse naturalmente la canina a fare gli obblighi di casa. Un Leonhart sempre più curioso e smanioso di scoprire dove effettivamente era situato l'appartamento della ragazza.
  15. .
    Leonhart non voleva dare un attimo di tregua al corpo di Selenya, tanto che continuò a spingere la sua asta dentro di lei sempre con il suo modo irruento.
    Più penetrava le carni della donna e più sentiva il suo membro colpito da una miriade di stimolazioni nervose che colpirono senza chiedere il permesso il cervello del rosso, facendolo gemere in modo piuttosto pesante e profondo. La stimolazione di quel amplesso era dannatamente eccitante tanto che il rosso ne voleva sempre di più, era chiaro che quella voglia primordiale di romperla con tutte le sue forze non era altro che da attribuire dai veleni che usò la mannara direttamente sul suo membro.

    Anf... Anf.... La tua presa è veramente invidiabile! Non pensavo stessi dicendo veramente prima.
    Gli avrebbe voluto battere volentieri le mani, anche se però voleva dare atto a Selenya e soprattutto alla sua morsa anale, era conscio che continuando con quel ritmo non avrebbe resistito ancora per molto prima di lasciarsi andare.
    Si fermò per alcuni secondi aumentando la forza della presa sui seni della mannara, sgranando poi gli occhi nel vedere i suoi capezzoli esplodere letteralmente come fossero delle fontanelle dal liquido bluastro. Nel vedere una scena simile il rosso sorrise in modo malizioso ripagandola per certi versi con una lappata dal collo fino dietro l'orecchio.

    Mmmm tesorino, stai schizzando come una fontanella.
    Cosa mi stai dicendo per caso? Stai facendo uscire il tuo liquiodo in attesa di prendere il mio eh?

    Disse con tono languido mentre andò a mordere leggermente l'orecchio di Sele, rimanendo ancora fermo e col membro completamente dentro al suo orifizio anale fino alla base, così che la donna potesse accorgersi quanto stesse effettivamente pulsando in modo violento.
    Voglio inondare il tuo corpo fino all'ultima goccia che mi rimane!
    Preparati perchè il leggero momento di riposo sta per finire.

    Stavolta strinse con notevole forza la presa sui seni, tanto che se sele ci avesse fatto caso avrebbe potuto notare come i suoi seni fossero diventati estremamente rossi. Andò nuovamente a penetrarla delicatamente, godendosi ogni istante nel quale la sua verga entrava riempiendogli nuovamente l'ano. Il ragazzo voleva riempire Selenya fino al midollo, anche perchè ormai era bellamente al limite.
    Dando un'ultima lappata al collo della donna Leonhart iniziò nuovamente a penetrarla con il suo modo rude ed irruento, tanto che ci volle poco prima che la stanza fosse nuovamente riempita dagli schiocchi dei loro due corpi. Il ragazzo strinse di forza gli occhi gemendo ancora più rumorosamente, infatti ad ogni spinta che dava dentro Selenya più il suo membro pulsava, ma doveva resistere!

    Mmmmmm ahhhhh! Sele ci siamo! Prendi tutto il mio sperma!
    Continuò a spingere dentro di lei la sua verga sempre più al limite, con Leonhart che cercò di resistere il più possibile. Ma cercò di resistere invano, infatti dando un'ultima spinta forte e decisa dentro di lei in modo tale che il suo membro fosse nuovamente dentro fino alla base decise di lasciarsi andare.
    La verga del rosso esplose completamente dentro all'orifizio anale della mannara, iniziando a riempirla con fioti numerosi e caldi di seme.
    Finalmente sul volto di Leonhart si dipinse una sonora espressione soddisfatta e compiaciuta, era finalmente riuscito a venire e nel farlo stava ancora riempiendo la donna!

    Prentilo tutto Sele, non ne versare nemmeno una goccia!
1768 replies since 30/9/2009
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