Posts written by Il Capitolo Hadler

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    Sabik non perse per nulla la propria espressione serena, dato che combattere era tra le opzioni previste, quindi bisognava capire ora quanto avrebbe dovuto spingere per far desistere il suo avversario. Ognuno ha il suo punto di rottura, soprattutto quando il motivo per cui si combatte non è propriamente personale, quello di Deadstar dove si trovava esattamente?
    Bhè, dato che sei una persona così egoista, dovrò rivalutare l'opzione di renderti partecipe dei risultati. Penso che sia importante lasciare tracce sul proprio cammino, proprio come la traccia che rappresenta questa immagine di una scimmia... Le orme in cui posiamo i nostri piedini di infanti sono lì per darci un orientamento, come le ombre proiettate dalle spalle di chi è più grande di noi. Se hai paura di lasciare un segno nel passato, rischi di essere una minaccia per il futuro più che un dono.
    Dato che la situazione si era chiarita senza intoppi, e Deadstar si apprestava a imbracciare le proprie armi, il Nephilim avrebbe usato la propria energia per dare forma all'Arco del Sangue, finendo per mettersi in posa di attacco equilibrato col busto pieno di fronte, nello stesso momento in cui il suo avversario aveva dato forma a quella interessantissima spada cristallina. Sembrava averla estratta dall'interno della tuta che indossava, come una sorta di forgia ma dalla natura ben diversa dall'arte occulta a cui vagamente poteva far riferimento. Le parole di Deadstar quindi avrebbero spezzato il silenzio per una ultima volta prima di far partire la sua mossa. Tenere lo scudo alto e la spada appoggiata per coadiuvare il movimento dello scatto era una mossa semplice ed efficace, ma non priva di aperture come poteva sperare: Sabik avrebbe concentrato energia per dare forma alla freccia prevista dalla tecnica Harpe, scoccandola in direzione della congiunzione tra spada e scudo di Ryo, ovvero il punto più debole di quella difesa. Il dardo mirato a quella maniera contro l'avambraccio che teneva la spada era chiaramente qualcosa di problematico: tra spada e scudo non c'era nulla che potesse essere messo a difesa della zona per mantenere il profilo scelto di attacco, e non tentare di deviarla in qualche maniera o comunque di schivarla non sarebbe bastato ad incassarla per cercare comunque di concludere lo scatto o rendere l'affondo efficace, dato che la freccia avrebbe come minimo tirato via qualche dito e avrebbe ferito l'avambraccio in profondità se avesse colpito. Assicurandosi così la perdita di consistenza di quella manovra per incalzare, Sabik avrebbe fatto un passo indietro per posizionare il piede sinistro contro la colonna, facendo perno col piede destro sul terreno e aprendo le ali per innalzarsi di un metro e mezzo da terra assicurandosi di lasciarsi spazio alle spalle tenendo la gamba all'indietro. I drappi dal tema cosmico della sua Kamen coprivano le ali membranose dando l'impressione che il cielo stellato avesse abbracciato il Nephilim per portarlo in alto. Dalla nuova posizione era chiaro che l'affondo di Ryo non aveva forma o bersaglio per cui proseguire, mentre la posizione dello scudo andava come minimo rivista siccome l'angolazione di Meteion ora rendeva visibile la testa e il resto dei bersagli fino a metà del petto e molto della schiena. Sabik stava ragionando molto su come interagire con Deadstar, non perchè non avesse la giusta aggressività per combattere, ma si stava rendendo conto di come il combattere un possessore di Kamen fosse una difficoltà non da poco: non sapendo le caratteristiche fisiche di Ryo, la sua razza o anche magari la forma particolare dello squarcio sul suo petto era impossibile buttarsi a combattere in maniera sicura e repentina, come anche capire le sue armi cristalline cosa avrebbero potuto avere di nascosto. Considerare anche che quelle nozioni sarebbero state "manipolate" dal potere cognitivo delle Kamen meritava un minimo di studio attento.

    CITAZIONE
    Sabik Igriff
    Status Fisico: Ottimo
    Status Psicologico: Concentrato
    Energia: 70 /80
    Tecniche usate:

    - Arco di Sangue: Harpe
    Tecnica basilare che permette di creare le frecce da tirare con questa arma. Attivandola si può creare una singola freccia di Sangue di 1 metro di lunghezza spessa quanto un dito umano, simulando il gesto di incoccarla e necessariamente di tirare il braccio all'indietro prima di scoccarla liberamente alla velocità di un proiettile, con una gittata massima pari all'ampiezza del Sense Mediocre, superata la quale la tecnica perderà di stabilità e sostanza disfacendosi. In un singolo turno la tecnica può essere attivata altre due volte per lanci multipli fino a un massimo di 3 frecce. Se precedentemente a questa tecnica si è effettuato lo switch da Falce ad Arco, il suo costo diminuisce di 5 punti.
    Costo: 5

    Potere: Il Verbo di Promathia

    Livello 3
    - I dardi lanciati nella forma di Arco hanno una capacità perforante molto superiore al normale e sono più difficili da deviare.
    - In forma di Falce, gli attacchi hanno una capacità tagliente molto superiore al normale mentre la durezza dell'arma è più consistente delle armi comuni.
    - Gli attacchi dedicati alla fase di cambio di elemento assorbono 10 punti energia.

    Note: Kamen indossata
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    CITAZIONE
    Nome: Sabik Igriff
    Livello: 3
    Energia: Avenger
    Abilità Fisiche: Tutte al 3, Strike 4, Vision 4
    Livello del Potere: 3
    Tecniche Personali: Arco di Sangue: Harpe, Falce dell'Oscurità: Death's Design, Chaotic Release: Pulse, Falce dell'Oscurità: Matador, Arco di Sangue: Scatter Shot, Arco del Sangue: Parassitismo, Chaotic Release: Ahk Bolg, Falce dell'Oscurità: Liberation, Arco del Sangue: Arc Enemy,
    Tecniche Arte magica: Ninjutsu #2: Evocazione di munizione e di armi, Ninjutsu #7: Laccio Energetico, Ninjutsu #8: Ombra furtiva, Ninjutsu #11: Familio di energia, Ninjutsu #13: Air Hike, Ninjutsu #15: Respiro, Ninjutsu #19: Marionhet, Ninjutsu #20: Ultima Offerta
    Rinjutsu #1: Tekkai Parziale, Rinjutsu #2: Lampo Fumogeno, Rinjutsu #4: Scudo crociato, Rinjutsu #5: Corpoviscido, Rinjutsu #9: Tekkai Skull, Rinjutsu #12: Volontà, Rinjutsu #13: Distorsione, Rinjutsu #14: Restrizione forzata, Rinjutsu #19: Trappola di vetri e di cristalli

    Armi & Equipaggiamento: Legio, Kamen: Meteion

    Così non sono l'unica persona ad aver sentito qualcosa di strano nell'aria? Interessante.
    La voce di Sabik, o meglio la voce di Meteion avrebbe rotto il silenzio che Ryo si era lasciato nel mentre che si concentrava ad osservare il luogo e la consistenza della colonna. Proveniva dal lato opposto della sala, dalla fila di colonne a sud, ma non avrebbe speso nessuna attesa a palesarsi da dietro la colonna centrale di quel lato: ad uscire per primi furono i drappi notturni della Kamen, eterei e pieni di piccoli riflessi simili a costellazioni, a seguire quindi avrebbe facilmente rapito l'attenzione la chioma viola lucente chiusa dal cerchietto dorato simile a delle corna di drago, confermate dalla mandibola che racchiudeva il volto inespressivo del nuovo venuto, i cuoi occhi purpurei si posarono sull'insieme della figura bianca lucente di Deathstar. Pochi passi per mettersi in mostra del tutto, non facendosi proprio al centro ma rimanendo a un metro dalla colonna, il Nephilim appariva come una figura relativamente minuta, dal corpo esile seppur ben formato e attraversato tra tratti di energia dorata che dava l'impressione che l'intero suo essere fosse come una finestra su un tratto di volta celeste. Nella mano destra vi era stretto un bastone nero, il Verbo di Promathia, e in qualche posto sicuro Sabik non aveva rinunciato a portarsi il suo scudo Legio, ma per il momento non lo aveva addosso. Dopo essersi fatto avanti avrebbe aspettato qualche attimo per osservare meglio i movimenti di chi aveva di fronte, rimanendo allerta ma sembrava chiaro che la sua prima intenzione non fosse quella di preparare un agguato, ma anzi avrebbe incalzato direttamente con una proposta.
    Le Voci del Silenzio sono in un certo senso il mio campo di esperienza... Sentire e comprendere quello che urlano davvero le vite che ci circondano con le loro gesta, i loro pianti, le loro suppliche e i loro sogni. Qui è presente un messaggio importante, e avrei intenzione di ascoltarlo e farlo mio...
    Il Nephilim si sarebbe quindi preso un momento di pausa per assicurarsi di osservare a pieno la figura di Ryo, cogliendone l'atmosfera che lo circondava e più o meno come aveva deciso di presentarsi in quel luogo. Poi con la mano avrebbe indicato se stesso e poi la pittura della scimmia.
    Io sono Meteion. La mia volontà è ottenere ciò che quel lascito testimonia. Permettimi di apprendere quello che racchiude, non avrò problemi a rendertene partecipe dovessi reputarti una persona di fiducia, non ho bisogno di nascondere nozioni a chi può dimostrarsi un alleato, ma la profondità del contatto che rappresenta interagirvi è di mio interesse e voglio che sia mia. E' uno spinoso contenzioso, ma due come noi che vestono il loro valore sanno che è facile risolvere tali nodi con lo scontro pratico. Se pensi che hai più diritto di me, non abbiamo motivo di sottrarci alla prova del confronto diretto.
    Avrebbe sorriso molto cordialmente facendo gli occhi fini. Era facile comprendere come chi indossasse una Kamen avesse sempre a disposizione il combattere per quello che voleva come opzione valida. Alla Gakuen si combatteva per le stanze da letto, il posto in classe, il titolo di Akira e anche oltre, quindi che adesso due studenti si litigassero una conoscenza così preziosa non avrebbe sorpreso nessuno, ma Meteion aveva avuto un metodo tutto suo di porre delle condizioni: non lo aveva fatto di autorità o in maniera esclusiva, e avrebbe accolto qualsiasi risposta di Ryo in maniera adeguata dimostrando di avere chiaro come agire, quindi un pò la palla era tutta in mano di Deathstar e del suo orgoglio. Almeno poteva sperare in un duello apparentemente onorevole e senza colpi mancini, dato che l'obbiettivo era più concentrato del scegliere solo chi doveva desistere dei due.

    CITAZIONE
    Sabik Igriff
    Status Fisico: Ottimo
    Status Psicologico: Curioso
    Energia: 80 /80
    Potere: Il Verbo di Promathia (Non attivato)

    La verga in possesso di Sabik è un bastone di colore nero ebano poroso al tatto ma comunque lucido alla vista, di circa 1 metro di lunghezza per 5 cm di larghezza, a base esagonale. In risposta all'elemento attuale dell'energia del Nephilim, la verga si trasforma in una arma peculiare: l'Arco del Sangue e la Falce dell'Oscurità. In forma di arco, il Verbo crea due teschi dagli occhi brillanti di una luce cremisi grandi quanto un pugno alle due estremità, per poi allungare due battenti laterali di colore rosso cremisi brillante manifesti nel tratto lombare di una spina dorsale, di 50 cm l'uno, larghi 10 cm che si vanno a sfinare bruscamente negli ultimi 10 cm di tratto, portando la misura totale dell'arma a due metri; non c'è una vera corda da tendere, ma quando Sabik usa le proprie tecniche personali per attaccare con questa arma, l'energia che fluisce nel Verbo e il movimento di caricare le cocca delle frecce permette poi di scagliarle. In forma di falce, dalle due estremità l'oscurità prenderà forma in maniera particolare: da un lato in un prolungamento simile a diverse mani scheletriche che si allungheranno per 50 cm, creando null'altro che un prolungamento delle misure del bastone ma "decorato" a tema osseo, per impugnare poi l'attacco della lama nera e dal filo blu lapislazzulo che si allunga per 125 cm, con uno spessore alla base di 30 cm che si sfina proseguendo lungo la lama, con un arco di circa 45°, all'opposto di un cuneo di 25 cm di lunghezza e 10 cm di spessore a forma isoscele e dritto; nel lato opposto una spina dorsale cervicale si allungherà per altri 50 cm terminando in un teschio grande come un pugno i cui occhi sono illuminati da energia azzurra. L'Arco del Sangue permette di manipolare la propria energia per creare le frecce con cui attaccare, e grazie alle proprietà del Sangue applicare alle stesse effetti particolari detrimentali. La Falce dell'Oscurità permette di manipolare la propria energia per migliorare o modificare le fattezze dell'arma, migliorando le sue capacità offensive e strategiche oppure per concentrarsi in attacchi taglienti dedicati. Quando Sabik passa da un elemento all'altro, il bastone entra in una fase neutra che permette, con tecniche dedicate, di sferrare attacchi capaci di risucchiare le energie dell'avversario. Questi attacchi non sono limitati dalla forma di arco o falce del potere.

    Costo: 5

    Livello 3

    - I dardi lanciati nella forma di Arco hanno una capacità perforante molto superiore al normale e sono più difficili da deviare.
    - In forma di Falce, gli attacchi hanno una capacità tagliente molto superiore al normale mentre la durezza dell'arma è più consistente delle armi comuni.
    - Gli attacchi dedicati alla fase di cambio di elemento assorbono 10 punti energia.

    Note: Kamen indossata
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    Sabik venne sorpreso dalla piega che prese la discussione. Prima di tutto non poteva negare il poter provare una grande empatia con i sentimenti di Kaguya, gli bastò al tempo la risposta emotiva della professoressa Manda per darsi una idea che la situazione intorno al ladro di maschera era ancora in una fase di circoscrizione e le indagini erano confuse tanto quanto la natura del pericolo. Seguendo poi la decisione con cui la ragazza di fronte a lui parlò del perchè era li a chiedergli di accompagnarla, tanto valeva ascoltare con attenzione i ragionamenti e la proposta legata al compito che voleva condividere. Kaguya ovviamente si era espressa con scioltezza e chiarezza, con tono neutrale ed esplicativo, e ciò che aveva messo sul tavolo non lesinava di valore puro, ma forse l'agonismo che era alla base delle sue decisioni questa volta si era mostrato con una certa trasparenza, e Sabik prese positivamente questa specie di tentativo molto arcuato e maturo per ritrovarsi un invito di giocare un pò insieme sull'ultima casualità della giornata. La parola gioco però non va fraintesa, nella mente di Sabik il tutto era un gioco solo a livello di parti che stavano interpretando e scandagli che si era a quanto pare meritato di ricevere grazie agli eventi in cui si era buttato nei giorni precedenti, un passo avanti in una direzione che doveva ancora prendere forma. Al massimo si ritrovò un gusto insipido nel gradiente di possibilità che aveva anticipato Kaguya, in cui sembrava che i coltelli avessero poche direzioni in cui muoversi, soprattutto quelli puntati tra di loro doverosamente per il desiderio che gli bruciava nel petto. La ragazza di fronte a lui era SEMPRE un'avversaria e lo sarebbe SEMPRE stata, come anche Milliforth e SkullCrusher e tutte le altre figure che aveva avuto modo di conoscere o che aveva solo incrociato superficialmente, quindi c'era un mare di cose che si sarebbero potuti dire, fare e proporre, ma se c'era un campo in cui si assomigliavano era quello della praticità e della chiarezza. Sabik avrebbe quindi posato il bastone al lato destro, liberando ambo le mani per poter gesticolare più facilmente, e avrebbe cominciato subito dal coprirsi la faccia con entrambe, incrociandole in modo che le dita formassero una rete da cui far intravedere solo i suoi occhi grigi argento.
    "... O magari stimolare a mettermi la mia Maschera? Dopotutto siamo in una scuola un pò particolare, dove il simbolo del potere alle volte va a rendere inefficace l'avere una identità a posteriori. Sinceramente, mi piacerebbe tanto chiarire che vederti di spalle mi stimolerebbe solo a trovare una scusa per farti girare. Voglio la tua attenzione, per quella magari qualche cosa che la attragga la programmerei volentieri."
    Sabik avrebbe sorriso, serenamente ma non dolcemente, dando al suo linguaggio di segni una nota di apertura senza filtri o scomode formulazioni dialettiche. Già gli aveva detto la prima volta che gli stimolava interesse, e quel sentimento era vivo e presente come non mai, e poterlo dire sapendo bene di avere davanti una persona ricettivamente pratica e diretta era una libertà non da poco.
    " Riguardo l'oggetto che hai proposto per lo scambio di favori, dato che tu stessa hai ammesso che è una faccenda che puoi risolvere, sottolinea molto la tua intenzione di condurre la situazione per avere assicurato almeno il minimo del risultato che cerchi, rimanendo aperta a sorpresa da come hai introdotto l'argomento..."
    Sabik avrebbe quindi unito le mani a preghiera palmo a palmo, portandole al volto all'altezza della punta del naso e socchiudendo un occhio per concentrarsi con l'altro aperto sui dettagli del volto di Kaguya. Non si poteva dire che quegli occhi decisi e sinceri puntati addosso non facessero salire molteplici brividi lungo la schiena del Nephilim, tanto che i suoi capelli cominciarono ad avere riflessi azzurri e rossi appena percettibili ma presenti. Non si trattava di semplice comportamento o ascendenza di carisma, ma era proprio Kaguya in sè ad avere qualcosa di più da regalare con il suo modo di agire, e questo faceva gola al ragazzo da un punto che fisicamente avrebbe indicato con l'addome, quel tipo di sensazione che potrebbe venire a una persona che si butta da un trampolino molto alto. Ma era anche ora di esporre il proprio prezzo.
    " Come contrattazione sarebbe perfetta, in pratica mi dai carta bianca per non fare oggettivamente nulla di costrittivo se non essere me stesso. Mettermi a nudo senza fare altro che rispondere agli stimoli in cui mi coinvolgerai. Messa così dovrei declinare l'offerta... In apparenza almeno, ma perchè mi sento in dovere almeno di proporre una richiesta da aggiungere alla lista delle ricompense, che già di per sè viene incontro ai tuoi desideri di inquadrarmi meglio..."
    Sabik avrebbe strabuzzato l'occhio come occhiolino, per poi riaprirli entrambi e portare le mani in avanti per continuare i propri gesti in maniera sciolta.
    " Ho un sincero bisogno di una persona che faccia una cosa per me, che non posso fare da solo e che avrei delle difficoltà a chiedere ad altri. Ti accompagno in questo incarico, prendo l'oggetto con cui giocherelli con le dita e mi aiuti con questo piccolo impiccio, e abbiamo un accordo. Per non farti viaggiare troppo con la fantasia o le analisi, è una cosa molto pratica che riguarda i miei capelli, di per sè un nonnulla ma ha ottenuto un certo peso recentemente, una gravità che ha bisogno di un'altra persona per essere risolta."
    Il Nephilim avrebbe concluso la propria gestione delle mani, portandole in avanti per lasciare che Kaguya facesse le sue valutazioni e potesse rispondere.
  4. .
    Kaguya si era presentata oltre la porta in maniera molto composta, assertiva della situazione, e da come si rese disponibile nell'attendere che Sabik finisse la sua routine mattutina era chiaro che ci teneva ad avere tutte le attenzioni del caso. Era un pò strano avere una spettatrice, ma siccome era lei, il Nephilim non si diede troppo pensiero e rimase sulla propria tabella di marcia che avrebbe previsto dei movimenti molto fluidi e semplici: prima di tutto avrebbe usato la presa sul bastone con ambo le mani per darsi e la misure e fare una circonduzione delle spalle per portarselo dietro, poi da lì avrebbe tirato su la testa e il busto a seguire per mettersi eretto con la schiena, anche se comunque in una posizione molto arcuata e volutamente accentuata per stirare al meglio ogni parte. Il bastone sarebbe stato portato fino ai glutei, e posando le nocche sul pavimento come appoggio stabile, il ragazzo avrebbe quindi spinto il bacino verso l'alto, usando anche i talloni come perno, e se prima Kaguya li aveva visti stretti tra le natiche, ora poteva notare altri dettagli del corpo efebico del Nephilim, come le ossa delle anche o leggermente le forme intime seppur racchiuse nella stoffa. Ma anche a volerci descrivere sopra di più, la realtà era che il movimento di Sabik era estremamente tecnico e ricercato, ginnicamente e genuinamente parlando era oltremodo apprezzabile nella sua manifestazione più che in quello che potesse mettere allo scoperto. Da questa ultima forma, il Nephilim avrebbe quindi puntellato per bene i talloni, tirando gli addominali per darsi equilibrio, e sollevarsi con il petto per mettersi in posizione eretta e scapolare di nuovo le braccia in avanti. Durante tutto questo insieme di movimenti, le energie del Nephilim si erano espanse sul suo corpo dall'alto al basso e viceversa, come onde cadenzate che si ramificavano nel suo corpo penetrandolo profondamente e seguendo i suoi respiri e i suoi sforzi. Era un esercizio semplice nella sua sostanza, ma proprio per questo utile, dato che effettivamente non aveva mai perso la sua forma neutra, tradendo come il punto focale fosse far scorrere l'insieme degli elementi senza farne diventare uno predominante sull'altro. O almeno, Kaguya non poteva sapere del terzo aspetto dell'energia di Sabik, ovvero quella fase caotica che avveniva durante le sue alternanze e che gli permetteva di manipolare una energia sconosciuta, collegata fondamentalmente al potere che aveva da poco liberato. Sabik non avrebbe mollato il proprio bastone, tenendolo con la mano sinistra a 45° verso il terreno, allungando invece la destra verso un asciugamano che avrebbe usato per darsi una rassettata e poi raggiungere Kaguya sul pavimento, seduto come lei di fronte, offrendole il suo miglior sorriso e una espressione del viso sinceramente felice di poterla rivedere. Con la mano libera e l'asciugamano intorno al collo i gesti sarebbero cominciati a frluire.
    "Hai bisogno di me? Una casualità molto comoda, siccome anche io avevo intenzione di contattarti appena avessi finito di sistemare le cose. La casualità prosegue anche sul motivo per cui hai voluto contattarmi direttamente? Hai nuove informazioni sul ladro di Kamen?"
    Era invero che avessero parecchie cose di cui discutere.
  5. .
    Di sicuro le osservazioni di Kaguya non erano elargite senza fatti alla mano, Sabik era davvero meno sperduto del primo giorno in cui era arrivato alla Gakuen: per lei non era difficile distinguerlo dalla folla di studenti durante la vita di tutti i giorni, era particolare e capitava spesso che si alternasse nelle sue forme elementali sgargianti quindi visivamente facile da individuare, ma la cosa saliente era quella sorta di brezza che si portava dietro se si salutavano o avevano modo di passarsi uno accanto all'altra, un movimento dell'aria ovattato ma palpabile di chi sta trattenendo qualcosa. Aveva sbloccato i suoi poteri? La Kamen? Era sicuramente successo qualcosa, ma quel preciso fatto che tenesse sopito qualcosa di personale apparteneva a chi non vuole allertare chi ha attorno, non farsi sentire per potersi concentrare su se stessi. E di fatto c'era distacco anche con gli altri studenti che, un pò anche per abitudine, lo vedevano girare così scricciolo e apparentemente fragile, eppure così impalpabile e assente, posato e attento a sfiorare il giusto senza esagerare. Purtroppo era probabile che personalità come Kaguya trovassero in questo ancora più interesse ad avvicinarsi, un istinto appunto agonistico che crea magnetismo verso la curiosità. Sabik era cresciuto? Stava maturando? Per gli obbiettivi chiari di Kaguya erano domande che se sorgevano andavano saziate. Avvicinandosi alla porta della stanza del Nephilim, la prima cosa da notare era un piacevole profumo che si sente spesso sulle scogliere, di rosmarino fresco e brezza proveniente sicuramente da un incenso che bruciava all'interno, ma non meno importante era anche il vago alone traslucido che dava alla semplice porta della sua camera l'aspetto di una pittura fresca, ma chiaramente di natura energetica. Non sembrava essere rinforzata, o almeno l'obbiettivo di quella strana patina non dava l'impressione di voler scoraggiare l'entrata o il danneggiamento, ma dava un'atmosfera quasi di distacco e sinistra. Almeno era chiaro che Sabik non era stato superficiale sul prendersi il suo spazio, e il come era superfluo dato che Kaguya aveva gentilmente chiesto di poter entrare. Per prima cosa ci furono un paio di attimi di silenzio di troppo, poi il rumore di colpetti di nocche sul pavimento, cadenzati e regolari, come un rumore di attesa simile a quando prende la linea il telefono, un rumore di qualcosa che viene trascinato di qualche decina di centimetri sul pavimento nel mentre e una sorta di brezza che passa da sotto la porta in contemporanea alla patina che scompare. Poi si sarebbero sentiti i colpetti di nocche tipici di quando si bussa a una porta in maniera giocosa, che a questo punto Kaguya avrebbe capito essere il segnale di invito ad entrare, dato anche il mutismo di Sabik da mettere in conto era nell'ordine delle cose che avrebbe trovato metodi fantasiosi per comunicare oltre barriere visive. Kaguya entrando avrebbe potuto subito concentrarsi centralmente sul ragazzo, nella sua forma neutra dai capelli corvini corti, intento a fare stretching sul pavimento: gambe in spaccata laterale decisamente sciolta e apparentemente comoda, il busto in avanti totalmente steso a contatto col terreno, e le braccia più in avanti che tenevano la distanza impugnando un bastone di colore nero ebano privo di particolari dettagli ma la cui fattura tradiva una certa importanza di strumento. Il ragazzo sembrava intento a sciogliersi, vestito giusto con una canottiera bianca e dei pantaloncini cortissimi che erano belli tirati nella zona tra i glutei, e potendone osservare i dettagli della pelle scoperta, la tinta da latticino andava ad enfatizzare i particolari segni della pelle che seguivano le fasce muscolari e si andavano a perdere nelle anatomie del Nephilim, dandogli l'aspetto di una bambola di porcellana. Se Kaguya avesse avuto voglia di guardarlo in dettaglio, poteva notare la cura dello smalto nero sulle unghie delle mani e dei piedi, come anche il fatto che in quella posizione specifica erano in evidenza piccole venature energetiche parallele al flusso sanguino che ritmicamente prendevano il colore ceruleo e cremisi tipici dell'energia delle sue forme, leggibile come il fatto che quello slancio ginnico era anche collegato ad esercizi per il flusso energetico. Le ali del ragazzo erano strette l'una all'altra perpendicolari a come era steso, puntando al soffitto come se si stessero stirando anche loro. Il punto in cui Sabik si stava "risvegliando" era al centro della stanza, il cui pavimento era stato ampiamente riempito di intarsi e tratti di gesso e altre tinture per creare un non troppo complicato o complesso circuito di sigilli che mischiavano stili eterogenei abbastanza intelligentemente, su cui poco davanti a lui faceva capolino un pezzetto di tetranite piramidale, fuori da un invaso più curato che dava tutta l'impressione di essere un meccanismo di attivazione. Che fosse quello l'oggetto che aveva spostato per far entrare Kaguya? Sabik era orientato lateralmente a Kaguya, mostrando il proprio fianco destro, alle spalle aveva il letto e sulla sinistra sotto la finestra la scrivania con sopra libri, pergamene, altre pietre di vario genere e l'incensiere che bruciava. Il Nephilim avrebbe dato un colpetto con le nocche della mano destra per attirare l'attenzione, prima di girare la testa verso Kaguya e gesticolare in maniera cadenzata e calma.
    "Buongiorno Kaguya! Ne ho ancora per poco, mettiti comoda come se fossi a... In camera tua."
  6. .
    Lady Usagi avrebbe guardato Diaval(J) con interesse, coprendosi la bocca con la manica del cappotto per nascondere meglio il suo sorriso e darsi il tempo di squadrare la ragazza di fronte a lei.
    Domanda molto diretta, DiavalJ... A cui però non vi è una risposta secca e definita, o meglio, la stessa scuola ti metterà alla prova. Che sia il terreno, le mura, o l'energia che la pervade, se hai in te il potenziale per diventare Akira, la Prova ti si presenterà davanti per tirarti fuori quello che hai da donare. Puro e semplice...
    La donna avrebbe concluso quella risposta per allungare ambo le mani in avanti, mostrando meglio la sua pelle chiara e curata, liscissima già solo allo sguardo. Aveva ambo i palmi verso l'alto e sembrava si aspettasse che Diaval(J) le porgesse qualcosa, ma non avrebbe lasciato il singolare comportamento senza spiegazione.
    Puoi darmi la tua mano destra, cara?
    Se la ragazza avesse assecondato la richiesta della donna, quest'ultima avrebbe accolto la mano come se fosse qualcosa di prezioso, con la massima cura, e appena la pelle avrebbe avuto contatto con i polpastrelli di Lady Usagi, una sorta di piacevolissimo brivido caldo si sarebbe esteso dalle dita salendo lungo tutto il braccio, radicandosi nella spalla, abbracciando il petto e posandosi nel ventre come un sorso di thè caldo quando fa freddo. Lady Usagi non avrebbe fatto troppo attenzione alle eventuali reazioni di Diaval(J) però, siccome sarebbe stata intenta a carezzare le dita di lei, osservarle, massaggiare le nocche, il dorso e infine dedicarsi alla base del polso, toccando con attenzione le nervature e saggiando la condizione della pelle anche del palmo, lasciando poi libera la ragazza pochi attimi dopo. Avrebbe continuato a squadrarla girandole intorno, osservando il drappo con cui era vestita, le catene consunte, la sua postura, i capelli, come teneva la coda e coma la muoveva. Diaval(J) poteva sentire un sapore di rosmarino nell'aria fresco e piacevolmente corroborante, causato dalla donna che le passava accanto e un paio di volte era finita sopravvento lasciandosi una scia di pulito e profumato dietro le spalle. Ma l'ispezione sarebbe giunta a un termine brusco dopo una decina di attenti secondi.
    DiavalJ, hai bisogno di un bel bagno! Ti accompagneremo noi alla Justice Gakuen, ne approfitterò per incontrarmi con un paio di professori per alcune faccende, ma prima ci fermeremo lungo la strada allo snodo di Dangan Ressha per riposarci e prenderci il tempo di renderti presentabile!
    Lady Usagi avrebbe sorriso caldamente socchiudendo gli occhi in fessurine dolci e amichevoli, mentre la guardia del corpo avrebbe recepito le istruzioni cominciando a comunicare con i suoi colleghi.
  7. .
    Ottima domanda! Per prima cosa avrai capito che c'era qualche affare tra Custodi e quel tizio. Non era venuto solo, gli altri suoi compari erano a distrarre i nostri Professori su altri fronti... Appena abbiamo preso vantaggio su un gruppo, siamo semplicemente collassati sugli altri mentre ognuno di voi si dava da fare a difendersi. E complimenti! Grande performance!
    Ryo si sarebbe vinto una bella manata sulla spalla buona, un sorriso brillante con tanto di occhiolino e un bel pollice in alto per chiudere i complimenti.
    Qualche ferito c'è stato, ma Swansen aveva capito subito che sarebbe stata una questione di tempo appena ha visto quel Falkien, il tizio elegantone dorato con la passione per i rapaci... Tipo strano se me lo chiedi, ma i Custodi non sono proprio i tipi che hanno voglia di dare troppe notizie sui loro affari... Nemmeno mio fratello... Quindi quello che hai visto è anche quello che sappiamo.
    Eagalen si sarebbe quindi poi diretto verso Valuperia, constatando che era scossa, un pò sudata ma non aveva subito troppo la situazione. Non poteva fare a meno di notare che intorno a lei i Denti erano stati letteralmente spaccati, rotti, spiaccicati, tutte insomma soluzioni fin troppo pratiche e diretta che non avevano propriamente risolto il problema, ma avevano bloccato ogni sorta di utilità di quelle creature. Sistemati i fatti, Eagalen avrebbe avvicinato i due studenti al centro della strada, avrebbe contato gli altri che dalle vie laterali avrebbero fatto capolino e avrebbe dato una occhiata a quelli con la Kamen addosso e attivata, capendo subito che il rientro a scuola richiedeva un pò di attenzione.
    Ci fermeremo la notte a Edo. Il vostro obbiettivo da questo momento in poi sarà raggiungere i 4 hotel che ci ospiteranno, Lady Usagi e gli altri Pilastri avevano già in programma di offrirci la serata a loro carico per poi farci ripartire domani mattina. Avete 2 ore da questo momento per accaparrarvi una camera, con le stesse modalità della scuola: non c'è il vostro nome sopra, chi prima arriva meglio alloggia, e i posti sono limitati. In totale abbiamo invitato 100 alunni, 75 avranno un letto caldo, altri 25 dovranno organizzarsi come meglio credono. Divertitevi, pazzi studenti!
    Il biondo poi fece l'occhiolino in giro, offrendo il suo pollicione bello in alto e strette di mano a chi capitava vicino, come se fosse stato lui il protagonista della scena e ora si stava godendo un bagno di folla tra gli studenti. Questi ultimi erano molto eterogenei nelle loro risposte emotive: chi dimostrava disturbo e supponenza, chi veniva trascinato dall'entusiasmo di Eagalen, e altri che vista la comoda distrazione sarebbero corsi via per prima, tra cui anche alcune Kamen che avrebbe sfruttato il momento di confusione per trovare un posto sicuro dove cambiarsi e non far notare a nessuno la loro identità o donare indizi superflui. Ryo potè farsi due calcoli sul fatto che Eagalen aveva dato sia un ottima finestra di tempo per potersi organizzare ma anche ottime risorse a qualche furbacchione per farsi gli affari degli altri. La velocità sarebbe stata l'arma vincente. Era anche vero che Ryo non poteva pretendere molto dal professore siccome aveva tutta l'aria di sapere solo quello che Swansen aveva ritenuto necessario dirgli, l'investigazione su Falkien o sul problema dei Custodi quindi era un compito tutto in salita semmai Deadstar avesse ritenuto utile per la sua ascesa ficcarci il naso. Ma era solo una delle tante domande su cui Ryo poteva ponderare, dopotutto aveva vissuto in prima persona una fase dimensionale che lo aveva sballottato ovunque fuori da ogni suo controllo, aveva ottenuto un'arma che serviva al suo stomaco come viatico per una forgia cristallina, aveva scoperto l'ebrezza del combattimento e tante altre esperienze molto importanti. L'unica nota negativa, se poteva essere determinata tale, era che finchè avrebbe indossato la Kamen Valuperia gli sarebbe stata a kilometri di distanza, come se fosse pesantemente disturbata dall'aspetto e dalla pressione energetica alterata che trasudava. Quella ragazza era a dir poco strana e particolare, semmai Ryo avesse voluto conoscerla meglio, superando sopratutto quella sua incredibile propensione a non rispettare gli spazi personali, poteva forse cavare qualcosa di quello che gli ticchettava nel cervello, ma ne valeva la pena?

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    Eagalen aveva sicuramente spezzato la foga che il ritmo del combattimento aveva preso, forse a favore di Ryo che, avendo deciso di rimanere più assertivo e volto a ragionare con Falkien, avrebbe notato una leggera brezza alzarsi dal mare, portando della sabbia all'interno della via come quando il vento passa sopra le dune, un velo leggero e che pizzica la pelle nuda, ma che indubbiamente si stava riversando nel luogo. Valuperia sembrò molto distratta dall'odore che la sabbia sembrava portare con sè, e non avrebbe potuto fare a meno di guardarsi attorno, come se la stessa atmosfera intorno a loro stesse prendendo una piega differente. Il professore sembrava soddisfatto di quel momento di stallo, facendosi in avanti con calma verso l'avversario ma dando la sicura impressione che stesse volutamente perdendo tempo. Falkien avrebbe aspettato, guardando fisso un punto più avanti di lui di qualche metro, focalizzato su tutti i suoi sensi e Ryo avrebbe potuto chiariamente risentire quella sensazione come se venisse messo a nudo provata quando aveva subito lo sguardo dell'uomo, ma questa volta mitigata dall'abbraccio della sua Kamen che sembrò agire attivamente su quel preciso istante, quasi respingendo e corrompendo le capacità cognitive di Falkien, e quest'ultimo fece uno sbuffo sentendo chiaro l'effetto ma non capendo cosa fosse. Solo a questo punto l'aria si sarebbe rilassata, e Ryo avrebbe potuto notare che il Focus del nemico stava roteando vistosamente e in maniera costante.
    Mio fratello mi ha già spiegato come ti muovi di solito... Sei il tipico nemico che va tenuto sott'occhio perchè ha quei 4 o 5 minuti di operatività, per poi dileguarsi e colpire forte per lasciare il segno. Troppi spoiler? Non ti piace essere anticipato? Sei un cacciatore, lo capisco, avrai sicuramente la soluzione anche a questa fase, ma il tempo è scaduto e da come avrai notato nemmeno i due ragazzi che si sono occupati del tuo piccolo esercito sono così teste calde da poter essere presi in fallo... Non rendiamola un incidente più grosso di quanto debba essere al momento.
    Swansen ha sicuramente parlato troppo, ma se non potesse almeno insegnare agli altri come non essere vittime in una situazione improvvisa, sarebbe un pessimo insegnante ancor prima di essere un pessimo Custode. Il suo DoppleGanger dopotutto non è riuscito a completare il suo rituale, per il momento, un minimo di riconoscimento gli va accordato... Mentre dei tuoi studenti bisogna dire che con quel poco che sembravano avere a disposizione si sono adattati... Velocemente... Se avremo altri interessi in Kurayami sarà l'occasione di giocarsela con il giusto rispetto per le vostre risorse. Addio.
    Lo scambio tra Eagalen e Falkien sarebbe stato quindi concluso con quest'ultimo che si sarebbe inginocchiato a terra portando il Focus tra le sue braccia. Una luce viola avrebbe ammantato il suo corpo che si sarebbe trasformato in un grosso rapace composto di energia violacea brillante, al contempo la brezza che aveva interessato al strada si sarebbe trasformata in una forte raffica che avrebbe tolto equilibrio a tutti, meno che a Falkien le cui ali avrebbero dato un colpo fortissimo per entrare nel flusso e innalzarlo in volo a una velocità incredibile, trasportandolo immediatamente lontano da qualsiasi pericolo e probabilmente a centinaia di kilometri in davvero pochissimi attimi. Il professore neo giunto avrebbe quindi fatto un veloce check con lo sguardo dei presenti per poi corre tra Valuperia e Ryo e sincerarsi delle loro condizioni.
    State bene? Siete feriti?
    Da così vicino gli occhi azzurri, la pelle liscia, il volto mascolino e i capelli biondi tendenti all'argento facevano apparire ancora più eterea la figura di Eagalen, forse non il più bello della scuola come Professore, ma di sicuro erano in pochi a poter dire che non avesse quella posizione.
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    La mossa di Ryo avrebbe avuto successo. Il Dente che si ritrovò lo scudo addosso perse quei pochi attimi per incassare il colpo e gestire la mole dell'oggetto, pochi attimi che Ryo avrebbe trasformato in un colpo violento e spregiudicato sull'avversario munito di una sola arma, un dettaglio importante che rendeva il suo impugnare la spada a due mani e metterci tutta la forza a disposizione una soluzione diretta quando non meno efficace. Non sarebbe stato un taglio preciso siccome il Dente avrebbe provato comunque a difendersi frapponendo la propria arma tra sè e quella di Ryo, ma le braccia sarebbero state tirate verso il basso e la testa scoperta divisa a metà, provocando poi un collasso del resto del corpo che si sarebbe ritrovato aperto a ventaglio con le gambe che quasi ballavano nel disperato tentativo di restare in piedi. Mentre il Dente con lo scudo avrebbe tirato via l'oggetto, la mossa di Ryo sarebbe arrivata con un ottimo tempismo che, ancora, avrebbe obbligato alla difesa l'avversario, solo che data l'inclinazione del colpo la lama avrebbe raggiunto il fianco molto facilmente, e una volta conficcata avrebbe fatto perdere forza alla parte superiore del corpo, permettendo a Ryo di distaccare la parte del braccio, del busto e un buon quarto di testa via dal corpo principale. Il Dente si sarebbe accasciato per terra come se fosse diventato improvvisamente ubriaco, contando anche che diviso a quella maniera i suoi due occhi gli trasmettevano immagini totalmente differenti in cui lui stesso poteva vedersi ridotto male e incompleto, ma con l'unica opzione di finire in ginocchio e tirare coltellate all'aria mentre a stento rimaneva col busto eretto, incapace di capire le distanze e sperando di trovare un qualsiasi bersaglio almeno vicino a lui. Prendendo coscienza e possesso del suo piccolo angolo di mondo, Deadstar si sarebbe finalmente potuto dedicare a quello che aveva attorno, notando che dall'altro lato delle lamiere messe in giro, più o meno dove si trovava Valeria, un grosso pezzo di metallo veniva swingato in varie direzioni più o meno facendo intendere che anche la ragazza aveva optato per un approccio che desse alla sua forza bruta un tocco di strumento scimmiesco. Falkien sarebbe rimasto in silenzio quasi per tutto il tempo, come se stesse aspettando solo il momento giusto per agire, ma la sua pazienza avrebbe quindi raggiunto il limite.
    Swansen! Basta giochetti!
    Caricando energia violacea nel proprio Focus, il nemico avrebbe manifestato il falcone che Ryo aveva avuto modo di osservare nelle prime battute, ma stavolta invece di schiantarsi nel terreno, avrebbe aperto le ali in maniera violenta tagliando e allontanando molto delle protezioni presenti. Si sarebbe formato praticamente una "T" vuota che vedeva Falkien come apice, alla sua sinistra Ryo, alla sua destra Valeria e davanti a sè un lungo corridoio che avrebbe dovuto portare dritto al Custode. Dove ci sarebbe dovuto essere Swansen con lo studente contro i due Denti c'era invece una nuova figura, sempre elegante, ma armata di uno scudo molto particolare dalla struttura argentata e dall'energia pulsante simile a quella di un sole, capelli biondi al vento e vestito bianco e dalle linee moderne.
    Mi dispiace, ma mio fratello al momento non è disponibile. Di fronte a voi invece c'è Eagalen, il Professore più bello della Gakuen!
    Con tanto di sorriso e strizzata di occhio verso i presenti, che portò un silenzio estremamente imbarazzante per lunghi secondi dove un pò tutti rimasero imbambolato a guardarlo fissi. I Denti che avrebbero dovuto essere i nemici di Swansen erano letteralmente spiaccicati a terra come delle lattine vuote di coca cola, stampati come parte integrante del pavimento, indice che mentre Ryo combatteva trattenendo i rinforzi, la fuga di Swansen era avvenuta grazie a una missione di salvataggio a opera del professore appena giunto.
    Bhè? Come mai tutti fermi ora? Non sentitevi in imbarazzo in mia presenza, continuate pure a combattere! "Accingiamoci ad apprendere il reo di questo piano diabolico!" Ahaha! Come i vecchi eroi dei fumetti, no? Su, per favore, datemi qualcosa che sembra che stia parlando da solo... Avanti con le "one liner" per i momenti di supremazia!
    Il nuovo giunto avrebbe incitato tutti a parlare muovendo anche ambo le mani in segno di supporto, offrendo qualche bel pollice in alto un pò a tutti tra Ryo, Valeria e Falkien. Non sappiamo Ryo, ma Valeria era abbastanza imbambolata, per la prima volta con una espressone vagamente imbarazzata e indecisa, Falkien invece era in totale silenzio catatonico, si era semplicemente rotto.
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    La carica su uno dei due estremi era una scelta saggia siccome automaticamente faceva azzoffare l'altro lato per farsi spazio. Era come prendersi a pugni in un ascensore, solo che Ryo aveva una porta tascabile da mettere sempre in mezzo, e le creature non avevano misure o abilità particolari da sfruttare per superare l'ostacolo. Di base il primo Dente si ritrovò ad abbracciare lo scudo, sperando che Ryo volesse solo gestirlo, ma tra il perdere una gamba e finire per essere penetrato da parte a parte dalla sua lama era più che naturale che non gli sarebbe rimasto molto da fare. Il secondo avrebbe voluto quindi cadere sul ragazzo, magari sfruttare il momento mentre avrebbe ritirato la spada per colpirlo al braccio, ma mai si sarebbe pensato che l'obbiettivo di Ryo fosse sfruttare i legacci dello scudo per prendere il suo coraggio a due mani e proseguire dritto come un mulo. La lama penetrò il secondo bersaglio mentre si spostava, quindi tranciando buona metà del busto strappando la sua peculiare sostanza pizzaiola e riproducendo quei rumori bagnati e oleosi, facendolo cadere in una posizione stranissima siccome le gambe rimanevano a camminare mentre la testa finiva verso il terreno e la coordinazione era pressochè nulla. Ryo fece anche bene a usare il movimento per effettuare il taglio verso l'alto, riducendo il primo bersaglio a due strisce di Falia ancora da cuocere e mezze appiccicate, che cercavano di muovere i coltelli quasi in maniera stupida e sinceramente priva di qualsiasi pericolosità. Purtroppo tanta foga, anche nella migliore velocità del mondo, avrebbe permesso a uno dei due denti rimasti di tirare un coltello sulla spalla destra del ragazzo, ferendolo abbastanza da farlo sanguinare e rendere la ferita un problema per la concentrazione necessaria a recuperare l'energia, ma non un problema per la mobilità e la forza del braccio. Non era un fatto di manovra errata o scorretta, semplicemente scansione nelle tempistiche per una azione molto dedicata in mezzo a un bel numero di avversari, dopotutto 1 contro 4 significava che per un solo fendente c'era la probabilità di avere 8 coltellate, riceverne solo una era forse il minimo. Fatto sta che rimettersi in posizione gli avrebbe fatto mettere le spalle alla lamiera del lato nord, e i due Denti rimasti rispettivamente uno in linea con la spada e l'altro in linea con lo scudo. Il giochino appena concluso non avrebbe avuto una seconda occasione di essere efficace, si erano messi più distanti tra di loro capendo che stare in linea era uno svantaggio, ma qualcosa ci dice che una situazione simile poteva risolverla in varie maniere.
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    Scelta molto pessima di Ryo. O meglio, se l'obbiettivo era attirarsi l'attenzione di tutti i nemici possibili e tergiversare sperando nell'aiuto di qualcuno, era come se ci fosse la possibilità che un Monarca di Roma passasse di lì per caso e gli cadesse un ghiacciolo dalle mani su cui Falkien scivolasse, colpendo la testa così forte da spegnersi e far comparire una scritta da videogioco "MISSIONE COMPIUTA!". No. Non ci sarebbe stata nessuna cutscene di vittoria o musica di trionfo. Ryo doveva prendere le sue palle, il suo costume nuovo di zecca, le su armi cristalline con lo scudo e combattere come aveva deciso di intraprendere. Ma andiamo per ordine. Ryo, guardando il campo di battaglia, aveva deciso di affrontare i rinforzi che si stavano districando tra le lamiere poste da Swansen. Era una decisione saggia? Dipende dai punti di vista: poteva andare dritto da Swansen eliminando le sue di minacce e permettergli di portare lo studente in salvo e poi unirsi alla lotta con dei rinforzi; poteva unirsi a Valeria per fare combo con lei che rendeva mongoloidi a suon di buffettoni i Denti e lui li finiva tagliandoli a metà; l'opzione di andare contro il gruppo di 5 rinforzi era ad alto rischio per colpa del numero ma ad alto ritorno di risorse perchè apriva non solo respiro a chi magari sarebbe riuscito ad occuparsi dei propri avversari dal suo lato, ma anche creare una spina nel fianco di Falkien e vedere da lì cosa poteva uscirne. Il problema nasceva nei pochi attimi in cui Ryo era stato indeciso su come affrontare i Denti, in un primo momento siccome aveva deciso di usare una tipologia di danno inefficace su false e pretenziose speranze, nel più recente sfogo di ormoni invece perchè aveva tirato una swingata di spada senza cognizione. Può succedere, l'insicurezza può colpire tutti; magari accorgendosi che un suo colpo di spada tirato alla rinfusa aveva comunque obbligato il Dente a difendersi con ambo le armi e subire comunque un danno relativamente ingente nonostante la mitigazione, poteva dargli fiducia che la forza in un suo solo braccio e un'arma non troppo pesante ma da taglio era già abbastanza se usati in maniera oculata. Non casuale, non generalizzata, ma una semplice quanto efficace mossa offensiva organizzata nei dettagli. Quando aveva deciso di dare la scudata per allineare meglio i due nemici e buttarli a terra, avrebbe potuto leggere nei loro occhi come sia quello avanti che dietro si vedevano già la mazzaroccata decisiva data dall'alto al basso con tutta la forza spezzarli a metà e mettere fine al loro compito... Invece nulla, Deadstar aveva deciso di prendere la laserata di Falkien come una sfida personale tanto da lasciarli liberi di risistemarsi e continuare a respirare un'altro giorno. Tenersi gente addosso è fattibile quando si hanno le capacità di fare da Difesa, e la risoluzione dello stallo provocato è dietro l'angolo pronta ad arrivare, ma Ryo cosa aveva al momento per decidere di stallare? E sopratutto, era sicuro di aver capito bene come funzionavano le abilità di Falkien? La paura di quel laser sarebbe stata fondata se fosse stato un colpo preciso e perfettamente a supporto delle evocazioni, invece era stato quasi un tiro lanciato impreciso e in risposta a qualcosa che Ryo aveva fatto. La distruzione dell'evocazione? Improbabile siccome anche altre stavano venendo danneggiate nel mentre. Forse il rumore forte dell'esplosione dell'arma? Avrebbe il suo senso. Quindi le lamiere poste da Swansen non erano state scelte a caso, anche perchè contro un laser così penetrante non avrebbero avuto senso. A Ryo quindi era sfuggito molto altro. Tornando ora al presente corrente, la decisione di Ryo di allontanarsi per rimanere mobile fece riordinare i 4 nemici che aveva addosso, e precisamente si sarebbero messi a "L" con due che venivano dal lato della spada e due che venivano frontali sullo scudo, data la posizione girata su Falkien che non avrebbe lanciato nessun attacco, ma anzi sembrò rimanere in silenzio per un lungo attimo mentre i Denti su Ryo giocherellavano con i loro coltelli indecisi su come farsi strada sulle difese del ragazzo.
    ... Evidentemente non sei un professore se il tuo gergo diventa così... Spiazzante. Gli studenti della Gakuen e le loro Kamen non sono di mio interesse. La nave è andata perduta e la mia missione ora ha senso se riesco almeno a colpire Swansen. Fatti da parte, sei d'intralcio...
    Falkien era evidentemente una personalità dal carattere giudizioso che non scommetteva le sue decisioni sui colpi mancati, però ora Ryo aveva capito che battere le sue evocazioni sarebbe stata la condizione di vittoria per far desistere il figuro dal perseguire gli attacchi. Doveva farsi coraggio, fidarsi di quella zona d'ombra che non poteva vedere ma stava sfruttando senza volerlo, ed attaccare i 4 soldati che aveva addosso in maniera metodica e pulita. Il trucco era attaccare con cognizione di causa, siccome dalla sua aveva forza fisica ed una scelta di armi ed effetti ancora vasta.
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    CITAZIONE
    Leggendo il post andava tutto bene finchè l'azione non si è trasformata in "vabbè faccio tutti a fette e passiamo avanti". Questo è un errore che già avevo riscontrato nel passaggio prima, e in generale in come affronti alcune specifiche scene nelle missioni in passato. Partiamo dal consiglio: se il master ti descrive in dettaglio la posizione dei nemici, il loro numero, il loro comportamento attuale e tutto ciò che vi è collegato è necessaria una risposta che ne tenga conto. "Fare a fette" da troppe cose per scontato, ho bisogno di sapere quali sono le intenzioni del PG nel dettaglio: ammesso e non concesso che sia efficace l'esplosione dell'arma, la decisione di incalzare un nemico deve essere seguita dai dettagli necessari su come porti l'attacco e con quali accortezze. Te lo sottolineo perchè si vede che sei partito in quarta con questi nemici, però senza aver effettivamente raccolto indizi ma solo considerandoli come i Nobody di KH che implodono appena li guardi. Sono armati, non sia ancora quanta forza hanno o se per caso succede qualcosa danneggiandoli in certe maniera e tanti altri aspetti a seguire, di cui però devo tener conto perchè si trasforma in un errore che ti mette in svantaggio. Poi, facendo un paragone delle glorie del passato, "sto attento a muovermi nel o fuori dal Fiume di Fango" puoi rileggere contro JuggerDuck che bell'effetto ha avuto.

    Ryo poteva essere descritto come "esuberante", dopotutto aveva avuto l'idea di scommettere forte andando a incalzare ben 5 nemici contemporaneamente con poche nozioni che gli rendessero chiaro sopra ogni dubbio come agire in maniera ottimale. Ma andiamo per ordine partendo dall'esterno: Swansen non potè che sospirare di sollievo che una parte dei rinforzi di Falkien venisse incalzata immediatamente da una nuova figura, per giunta in possesso di una Kamen, facendo sperare che sapesse il fatto suo; Valeria era fuori dalla vista e dalla percezione di Ryo, ma un altro rumore tonante fece chiaro che aveva assestato almeno un altro colpo simile a quello con cui era entrata in scena; nessuno studente sembrava ancora chiedere aiuto o trovarsi in difficoltà ma era una situazione che poteva sbilanciarsi con facilità. La mossa di Ryo avrebbe avuto l'efficacia sperata, ovvero che la lancia avrebbe divelto la consistenza dell'avversario abbastanza da aprirlo dalla metà del corpo a salire, ma questo giochino poteva avere un valore solo in emergenza dato l'oggettivo dispendio energetico opposto al numero di avversari da sistemare in tempi ristretti. Ovviamente la mossa avrebbe attirato a dovere le attenzioni dei nemici, che dalla posa a quattro zampe in cui si erano messi per affrontare l'ostacolo del Fiume di Fango si sarebbero messi in piedi muovendosi con attenzione nella melma e chiudendo le distanze sul ragazzo. Il primo problema era quindi il gestire la rinnovata voglia di raggiungere l'obbiettivo dei figuri bianchi e l'ormai vicina fine della Geomanzia che aveva tenuto a bada i movimenti di tutti. L'assalto di Ryo sul nemico isolato ebbe risultati misti: il Dente avrebbe messo ambo i pugnali a difesa contro l'attacco del ragazzo con la nuova arma da taglio in pugno, comoda da maneggiare ma non troppo pesante da poter trasformare un accorto utilizzo a una mano in ulteriore vantaggio su un attacco ben programmato. La lama sarebbe stata parata, incassata sarebbe il termine più adeguato siccome il Dente avrebbe intercettato il fendente venendone quasi investito, ritrovandosi le proprie armi scheggiate e un taglio poco profondo al lato destro del collo, a controprova di come la sostanza che li componeva non fosse il loro punto forte se non per la mancanza di sanguinamento e anche il dettaglio di come non perdevano manovrabilità delle proprie appendici. La cosa buona è che non sembravano potessero rigenerarsi, sottolineando come il numero relativamente facile da raggiungere sopperiva alla durabilità. Ryo ora era di fronte al nemico incalzato, con quello esploso alla sua sinistra, il terzo alle spalle dell'avversario diretto che stava valutando il proprio approccio, e i due dal lato dello scudo che sembravano pronti a usare i propri coltelli come armi da lancio divisi come erano dalla Geomanzia da cui erano appena usciti. Poteva ancora essere uno stallo da gestire, ma la parete metallica di detriti che li divideva dal resto della strada avrebbe avuto un repentino e concentrato arroventamento prima che un raggio viola impattasse sulla parte alta dello scudo di Ryo, staccandone un buco di materiale del diametro di 10 cm, ritrovandosi anche una ferite lieve sulla spalla sinistra. All'inizio sembrava effettivamente una bruciatura come se fosse stato colpito da un laser, ma guardando i danni bollenti del metallo dello scudo e della parete, era più simile a qualcosa di relativamente solido che grazie alla velocità e alla rozza penetrazione avesse creato abbastanza attrito da produrre calore.
    ... Lo ho mancato? La Piuma che non va segno senza una schivata del bersaglio è decisamente una prima volta... Che un portatore di Kamen abbia qualche potere di disturbo intrinseco?
    Falkien era appena visibile dal buco che si era formato tra le lamiere e i detriti, ragionando ad alta voce come se stesse gestendo il luogo con fredda logica in risposta al set up di Swansen e le improvvise comparse di Ryo e Valeria. Si poteva dire tutto del nemico sconosciuto in termini di cieca malvagità, ma non che con metodo stesse valutando le proprie opzioni, Ryo aveva perso un tiro di moneta in maniera leggera per sua fortuna, ma doveva trovare soluzioni veloci ed efficienti se non voleva che ci fosse un'altra occasione di subire la Piuma o peggio, che la subisse qualcun'altro più facile da colpire.
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    L'idea di Ryo generale non era sbagliata: mirare alle evocazioni poteva essere una ottima soluzione al problema. La realtà però era mettere a fuoco il perchè e il come renderlo il vantaggio giusto. Le cose che avvengono per caso sono accettabili fino a che la fortuna ci mette la pezza, o l'ottimo istinto combattivo del caso, ma mirare ai 5 nuovi arrivati non mancava di coraggio ma peccava di astuzia. Diciamo che l'inesperienza di Ryo e l'eccitazione di battaglia era un mix non facile da gestire per un giovane virgulto. Il Fiume di Fango avrebbe interessato tutti e 5 i bersagli, mettendoli in crisi abbastanza da non poter rispondere immediatamente all'attacco di Ryo, anche se si era espanso nella sua versione minima. La lancia avrebbe passato come il burro la consistenza del nemico, ma le pretese del ragazzo avrebbero trovato subito vano risultato: per determinare il punto debole del nemico servono indizi, e potrebbe essere anche vero che i Denti abbiano un nucleo, ma andrebbe prima in qualche modo verificato nella posizione e anche nella consistenza per capire se un attacco incredibilmente preciso di lancia sia la scelta migliore. Ryo aveva avuto un momento fin troppo Spartano considerando le sue particolarità razziali egiziane, cedendo troppo alla voglia di ficcare qualcosa dentro qualcuno. Il Dente che aveva trafitto era sorpreso e indeciso sul da farsi siccome non poteva spingere bene con le gambe, ma di sicuro poteva avvinghiare la lancia con le sue mani e farsi pian piano in avanti verso Ryo per fargli ostacolo e raggiungerlo per stare a portata di coltello. Il rumore che la lancia faceva attraverso le carni del nemico era decisamente perverso e disturbante, nemmeno stesse ficcando due dita nell'impasto della pizza ma incredibilmente unto di olio.
    *Splocrchcchhhhscishhhhhplorchplorchplorch*
    L'attuale piccola ansa di combattimento era una sorta di rettangolo, più o meno grande il doppio del Fiume di Fango, con Ryo e il primo Dente a contatto quasi, 3 nemici sul lato dello scudo e l'ultimo che stava dietro e un pochino spostato sul lato scoperto. I 4 stavano già facendo in modo di liberarsi dall'impiccio, puntellando i coltelli per terra e muovendosi a 4 zampe per uscire dal fastidioso disturbo ed eventualmente circondare Ryo se avesse preso troppo tempo a occuparsi di quello che aveva impalato. C'era ancora possibilità di non finire attorniato da nemici pronti ad accoltellarlo come degli zingari, ma doveva prendere bene il toro per le corna e gestire le ottime info che aveva raccimolato qua e la dagli eventi.
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    All'esterno del luogo Falkien e Swansen non si poteva dire che stessero trattenendosi dallo scatenarsi. Il Custode aveva continuato ad ammassare rottami di vario genere creando difese passive e ostacoli nella via, sfruttando gli stessi raggi di Falkien contro di lui, essendo estremamente distruttivi, fornendo sempre più cose da rompere e piegare. Certo, di base era uno stallo, ma l'avversario poteva notare come le sue evocazioni erano materialmente ostacolate a farsi avanti sugli studenti, e peggio, alcuni di loro stavano cominciando a vincere, tramutando velocemente l'uno contro uno in due contro uno, tre contro uno e così via. Tutta colpa di quel ragazzo che col pulmino lo aveva fatto esitare, quella stupidissima canzone che aveva distratto le evocazioni e aveva dato a Swansen quei pochi secondi per cominciare a fare bricolage con mezza edilizia del luogo. Il camioncino era finito oltre le case, giù dal pontile, del ragazzo nessuna traccia...
    Nemmeno la mia Caccia del Falcone riesce a percepirlo... La nave non dovrebbe schiantarsi ancora... Eppure quel ragazzo aveva qualcosa di simile a quella onda... E se Geras non avesse potuto vederlo per colpa del potere delle Kamen?! Fin a questo punto Kurayami rimane pericolosa nel presente?!!
    Non si poteva dire che il nemico non fosse sinceramente disturbato dalle precedenti azioni di Ryo, semplici ovvio, ma semplicemente efficaci. Quello che aveva pagato davvero era mirare a se stessi e non al buttarsi sul nemico principale o suoi suoi sottoposti, affrontando una parte di sè che tanto maledizione poi non era, se doveva portare a questo. L'aria avrebbe tremato, come se un vuoto improvviso si riempisse, per poi dare spazio al rumore di un fortissimo tuono e l'apertura di una fenditura nera e sinistra.
    Mi dispiace fedele di Geras e Custode delle Pergamene, il sarcofago della Seconda Regina rimane lontano dalle manacce di tutti e due... Ma come è quel detto moderno? Tra i due litiganti il terzo...?
    Dalla fenditura il relitto della nave sarebbe uscito violentemente facendosi in pezzi sulla banchina come se ci avessero rovesciato sopra un ammasso troppo voluminoso di cianfrusaglie metalliche. Falkien capì subito dalla voce e dal rumore che la sua missione era ampiamente fallita, evidentemente quella fenditura spaziale che voleva sfruttare si era totalmente destabilizzata per qualche ragione e aveva permesso a chiunque appartenesse la voce di non fargli mettere le mani sull'agognato obbiettivo.
    Ahahahah! Mi dispiace Falkien, davvero, questa faida con Geras è destinata solo a finire nella polvere come si appresta il tuo padrone. Se non aveste piegato le vostre volontà alla Benedizione dell'Oro, ora sareste dei veri e propri Custodi... O almeno non avreste messo fine alla vita di quelli che potevano diventarlo col vostro rituale... I vostri crimini sono imperdonabili, e oggi vi porremo fine!
    ... Parli tanto per uno che si nasconde tra i detriti... Farà in modo che i Denti e le Zanne vi mettano tutti in riga...
    Falkien avrebbe lanciato altri canini in giro per l'area, facendo poi dei passi in avanti per superarli e far crescere le sinistre figure bianche. Erano almeno una decina di soldati pronti ad attaccare che si sarebbero subito lanciati tra i corridoi delle macerie per dare man forte agli altri. Era tutto uno schema semplice, se proprio da sopra una delle tettoie ai lati della strada non si fosse aperta un'altra fenditura da cui sarebbe uscita la nuova Stella Morta della giornata. La posizione di Ryo sarebbe stata molto vantaggiosa: era la primo piano di una palazzina laterale, a destra aveva Falkien a circa 10 metri di distanza, a sinistra un pò più in là Swansen che stava con uno studente sulla spalla mentre si faceva spazio tra due Denti, il nome delle evocazioni, poi vi erano 5 di queste che si allontanavano sul lato di Ryo e probabilmente ci avrebbero messo qualche buona decina di secondi per capire dove andare in mezzo alle lamiere. Altri studenti erano in una posizione neutra con i rispettivi avversari, sparsi in giro, tra cui Valeria che sarebbe entrata dalla parte opposta di Ryo sfondando la parete grazie a un calcione ben assestato in una delle evocazioni, che sarebbe finita a fare da involontario ariete per darle anche a lei un minimo di presenza. Se Ryo avesse voluto spendere un minimo di tempo per vedere meglio la situazione della evocazione sconfitta, e gli sarebbe convenuto molto, il danno da compressione provocato da Valeria era stato molto efficace nel piegare la struttura del petto e rendere i movimenti della creatura estremamente lenti e stupidi, come se tutto il suo interno fosse stato rovinato abbastanza, ma non ancora sconfitta, anzi, il fatto che potesse comunque muoversi e continuare a combattere era estremamente fastidioso. A Ryo toccava decidere come approcciare la situazione, e se era una fonte di risoluzione o un aggravamento della condizione del campo di battaglia.
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    Le varie elucubrazioni di Ryo lo avrebbero fatto pian piano muovere attraverso tutto l'arsenale, e man mano che descriveva tutte quella interessanti visioni le armi dorate che erano intorno a lui sparivano nel buio, mentre a partire dalla sua schiena una sorta di veste cominciava a coprire il suo corpo.
    Oh oh oh! Quindi non ti interessa nulla della perfezione che ti può dare l'oro... Ah, cosa non farebbero i Custodi per reclutarti sapessero quanto sei veloce a rifiutare una offerta tanto luminosa... Ma qualcosa che hai accolto in te ha preceduto qualsiasi altro patto. Sta prendendo forma insieme a tutto quello che hai chiaro, e si scatenerà quando farai ciò che va fatto con l'armamento che sceglierai. Forse c'è il pezzo adatto a te... Lontano da tutta questa cianfrusaglia...
    Il rumore e la sensazione di skip spaziale che aveva vissuto molteplici volte riavvenne con una potenza sconcertante, come se il mondo intorno a lui venisse fatto a pezzi. Sarebbe sparito tutto il resto dell'arsenale e davanti a lui si sarebbe profilato solo un misero pugnale nero.
    Tieni, se davvero credi alle tue parole e alle tue convinzioni non c'è arma più tua di questa. Fammi il favore di darle un nome dopo essertici... Bhè, penso tu sappia come si usa un pugnale quando sei solo in una stanza buia! Hai solo un problema al riguardo, ovvero che ti sei legato a quella strana veste che ti sta crescendo addosso... Ti consiglio di darle forma e un nome se non vuoi essere un anonimo burattino di quella forza... Sedersi su un trono per molti è destino, ma mi chiedo quanti si accorgano davvero di quello che succede prima... E tu sei al punto di inizio di quel cammino...
    Ryo aveva il pugnale di fronte a sè da impugnare e la sostanza che stava crescendo su di lui pronta per diventare una cosa sola col suo desiderio di diventare Akira. Non c'era momento migliore di questo per mettere alla prova il fato.
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