Posts written by Il Capitolo Hadler

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    L'aspetto di Rengoku fece reagire Sabik con genuina curiosità e un certo grado di dolore. Anche solo dal viso, la connessione stessa della pelle particolare graffata insieme a quella originale dava una sensazione di fastidio personale, come quando vediamo qualcuno togliersi una pellicina o avere un segno particolare dovuto a una bruciatura. Oltretutto, come per altre persone come Kaguya e simili, il Nephilim era percettivo a quanto i dettagli potessero raccontare una storia. E le particolarità che aveva il ragazzo di fronte a lui erano nettamente un tomo pieno di scene e vita vissuta che meritavano orecchio per essere ascoltate. Voleva toccarlo, poter sentire che tipo di sensazione avrebbe dato il contatto con diversi punti del viso di Rengoku, e lo sguardo del Nephilim tradì tutte queste attenzioni, ma anche una forte dose di volontà che gli permise di raddrizzarsi e dare spazio allo studente di farsi tra lui e Kaguya e proseguire con le pratiche per tornare "libero". Ma questo non voleva dire che non avesse domande da fare. Aspettando la conclusione delle spiegazioni della Vampira, Sabik avrebbe gesticolato leggermente facendo qualche segno con le dita sulle parole chiave del discorso, senza chiedere apertamente se Rangoku sapesse il linguaggio dei segni, ma solo per darlo come suggerimento per fargli intere bene che l'unica maniera che aveva per esprimersi vocalmente erano le bocche sulle mani.
    Un pedofilo recidivo è un obbiettivo molto chiaro. Posso chiederti qualcosa che mi permetta di capire meglio la tua personalità? Era una persona che tenevi d'occhio da tempo? O che hai visto nell'atto e poi avuto conferma delle sue malefatte? Perchè hai pensato che dovessi punirlo tu? Ti sei occupato anche delle vittime che ha molestato?
    Il tono era colloquiale, ma c'era da aspettarsi che il Nephilim si sarebbe trattenuto nel mostrare emozioni direttamente riguardo al fatto, almeno fin tanto che non avesse avuto un contesto chiaro per avere un vero transfer sull'argomento e poterne catturare l'atmosfera che abbracciava l'evento. Erano tante domande, e non semplici da rispondere, quindi un'ottima occasione per assorbire anche gli aspetti di Rengoku che riguardano il suo interagire con la gente "normale" che ha attorno. Dopotutto non era sfuggito il dettaglio di come aveva dato vinta la partita all'altro studente, segno che aveva una sorta di filtro mentale per approcciarsi col massimo delle attenzioni a ciò per cui ha direttamente interesse. Per il momento il primo approccio sembrava descriverlo come qualcuno su cui perdere piacevolmente del tempo.
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    L'ultima posizione di Sabik è al lato di Ryo in basso, col corpo parallelo al terreno e il busto rivolto verso di quest'ultimo, col braccio destro in avanti che impugna l'arco. Non facendo nessun tipo di movimento o cambiamento di posizione non ho ripetuto la partenza, forse dandoti difficoltà maggiore a capire cosa succede. Dato che l'arma è gia messa in posizione difensiva in avanti, modificarla nella forma di falce fa frapporre la lama della stessa tra Sabik e l'attacco di Ryo, dal lato del dorso, così facendo le due parti entrano in contatto e ovviamente la forza dell'attacco di cristallo va a imporsi sulla falce. Ora, l'idea è quella che spingendo sulla falce, Sabik fa perno e si fa spingere via sfruttando la stessa forza dell'attacco di Ryo, appunto non resistendovi ma usando la propria arma come cuscinetto tra lui e la tecnica.

    Il danno sull'arma di Sabik non lo ho quantificato per un motivo abbastanza pratico, ovvero che non contrastando in nessuno modo l'attacco di Ryo ma accompagnandolo, e lo stesso non avendo nessun tipo di forma di danno da usura a contatto che sia la versione a motosega o simili ed essendo soprattutto un attacco solido e non energetico, dovrebbe risultare tipo che nel dorso della falce c'è il segno del punto di contatto, ma più di quello è difficile davvero dire se abbia un senso descriverlo siccome non è sostanziale ai fini di capire se la lama è compromessa o meno. L'attacco di Ryo non è stato contrastato, il dorso della falce è servito solo per fare perno offrendo il minimo della resistenza. Questo però ci porta al problema che giustamente hai sollevato: ok, danno o non danno, la lama della falce come va considerata per eventuali rigenerazioni/ danni strutturali/ ecc? Non c'è nel potere e ne devo parlare con Doom siccome effettivamente andrebbe ratificato.

    Riguardo al pezzo di controllo del volo, non avendo descritto bene in chiaro e in dettaglio per distrazione come è messo il corpo alla fine della spinta non ti ho permesso di intendere il movimento, mea culpa. L'idea comunque è che sfruttando la spinta subita le ali rimangano rigide per deviare la direzione in modo che Sabik si rimetta in posizione eretta con i piedi che distano 50 cm dal terreno. Ho descritto solo che era rivolto verso Ryo tenendo l'arma a due mani, si poteva capire davvero poco.

    Per le correzioni sul potere mi devo sentire con Doom che mi ha fatto notare altre cose riguardo alle tecniche che prevedono di aspirare energia, per quanto riguarda l'azione di difesa, se è tutto chiaro aspetto il tuo OK per fare le descrizioni arricchite.
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    Nya! Ma sai che ci vuole a essere il più astuto! Quei due allocchi hanno comprato delle foglie che ho trovato fuori in giardino!
    Non ha tutti i torti...
    E certo che sono il più forte! Nyahahah! EHI! NYO!
    Kuro si sarebbe arruffato diventando un botolo di pelo sentendo la mano di Rea infilarsi sotto la giacchetta verde che portava, ormai rosso di imbarazzo non poteva diventarlo più di così, ma quando si vide togliere la fascia dalle mani gli occhi sarebbero diventati lucidi di pianto e qualche singhiozzo in gola sarebbe stato smorzato solo dalle domande di Rea a cui nessun bravo bugiardello poteva sfuggire facilmente.
    Snif! E' MIA quella... Sei cattiva! Snif! Sono qui perchè mi ci hanno portato, io nyon ci volevo venire! Snif! "N"agara è antipatica! Nyon mi piace per nyente! Allora ho deciso di essere il capo e fare come dico io! E posso farlo perchè voglio farlo! Oh! OK? Oh!
    Kuro sembrava incredibilmente sincero e anche preso da quelle domande sul personale, segno che, esclusi gli errori di pronuncia, il tutto poteva essere preso come vero anche se ancora estremamente vago. La sensazione che poteva avere Rea sul gattino era quella di avere a che fare con uno studente delle elementari, infantile a tratti ma curiosamente intelligente e pieno di risorse.
    Ora voglio la mia ricompensa! O sei una bugiarda!? Eh?!
    Ie lo hai tipo promesso effettivamente... Che forse sia un ospite di qualche sorta? E Sagara doveva tenerselo appresso? Voglio tenerlo con me... Non voglio darlo a nessuno... Uffiiiiiii...
    La questione sembrava semplice, ma in realtà aveva il suo minimo di complessità: mettersi in contatto con qualsiasi appartenente del gruppo di Milliforth avrebbe potuto facilmente risolvere la situazione e chiuderla, ma avrebbe dato poco spazio a Rea per approfondirla; d'altro canto indugiarsi con Kuro in giro per la scuola le avrebbe permesso di continuare a tenerlo nascosto e magari sapere di più, siccome prima o poi qualcuno sarebbe venuto alla loro camera, anche per dare un senso a tutti gli schiamazzi, e c'era rischio che glielo portassero via. Non si trattava di decidere cosa fosse meglio o cosa fosse peggio, ma solo che percorso prendere.
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    Poteva dare sfogo alla propria immaginazione in tantissime maniere, trovare curiosità in quanto magari le formule magiche o le tecnologie o la medicina alchemica avesse trovato la maniera di dare forma a un luogo di detenzione assoluto o comunque della stessa stazza della Gakuen, ma non poteva aspettarsi quello. Prima delle reazioni del Nephilim, bisognava spezzare una lancia in favore di chi avesse progettato quel luogo a quella maniera: forse aveva visto qualche film divertentissimo e piacevole che lo aveva ispirato, o forse letto qualche libro di psicologia profondissimo, ma "colpire" sull'ego gli studenti era... Malvagio. Sabik divenne letteralmente apatico e non responsivo, paralizzato mentalmente ma deambulante solo perchè Kaguya gli faceva da guida, era come se tutti i suoi incubi e spiacevolezze avessero preso forma. Il Nephilim ha problemi assoluti con gli ambienti insipidi, le persone prive di stimoli o poco stimolanti, come anche la mancanza di sfida o confronto. Forse non ne ha la forza fisica in sè, ma fare a spallate come allegoria è ciò che lo fa stare concentrato e non peggiorare il suo mutismo con un autismo ancor più debilitante, e la Vampira che lo aveva riconosciuto come avversario è un faro di tutto quello che ricercherebbe in una interazione personale... Ma quel luogo, quel metodo passivo di abbattere lo spirito delle persone, e anche vedere le vittime vivere quella noia così abbattuti lo aveva profondamente ricoperto di lucchetti a ogni capacità di percezione, desensibilizzandolo e privandolo anche solo della voglia di perseguire quel tentativo di entrare in contatto con Rengoku. Kaguya gli avrebbe parlato, gli avrebbe indicato il ragazzo, ma ancora non bastava, almeno non finchè la ragazza ebbe quel tono ammonitivo e lo studente in pigiama da orsacchiotto non mostrò un pochino del suo viso, catturando lo sguardo del Nephilim come un salvagente: Sabik si sarebbe fatto in avanti aprendo leggermente l'angolazione dei piedi, mettendo le mani sulle ginocchia leggermente flesse e facendosi avanti col volto per mettersi faccia a faccia col ragazzo, mentre i suoi capelli rossi scendevano come l'acqua ai bordi del suo viso. Forse non era poi così vicino, almeno 30 cm c'erano da viso a viso, quel minimo di spanna per non avere difficoltà a mettere a fuoco lo sguardo del detenuto e poterne cogliere eventuali emozioni ed espressioni, ma per il Nephilim il poter intravedere i dettagli della pelle del ragazzo sarebbe bastato a ridargli energia. Lentamente avrebbe alzato la propria mano sinistra, ponendola al bordo del viso col palmo verso Rengoku in modo da mostrare la bocca presente su di essa, per poi avvicinarla alla guancia del ragazzo solo per poter prendere con indice e pollice il bordo della cuffia del pigiama e possibilmente farla calare dietro la nuca per poter vedere di più, ammesso che glielo permettesse. La voce femminile del suo lato legato all'Oscurità forse avrebbe potuto aiutare quel contatto invasivo.
    Kaguya è molto ligia al rispetto, ma per favore, sarei curioso di capire al meglio chi sei. Al momento sei l'unico motivo valido di passare qualsiasi minuto qui dentro. Ho bisogno che tu sia collaborativo...
    La faccia di Sabik sembrava abbozzare un sorriso caldo, ma i suoi occhi aperti che fissavano quelli di Rengoku sembravano tradire totalmente quanto avesse bisogno di quel contatto, per non "spegnersi" all'interno di quel luogo. Era sicuro che c'era anche altro dietro l'efficacia e l'efficienza di quell'atmosfera, pensando anche a Manda che in un certo senso era "parte" della scuola, ma solo considerare come poteva ammazzare lo spirito di qualsiasi giovane finire in un luogo così anonimo e azzeratore di energie poteva anche far togliere dalla lista la possibilità di un carceriere di chissà quale levatura e capacità. Seri, il cervello di Sabik stava andando in pappa secondo per secondo, e essere così diretto con Rengoku era per lo meno una maniera di combattere l'autismo e l'apatia che si stavano facendo velocemente strada.
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    La mossa di Deadstar era sgraziata, ma non di meno temporizzata al meglio per sfruttare l'interezza del movimento proprio e di Meteion. Aver fatto una schivata di emergenza precludeva altri movimenti repentini, quindi essersi ripresi per effettuare uno scatto non significava molto, ma era combaciante con l'azione che Sabik aveva perseguito per stimolare l'avversario a mostrare qualcosa, quindi era all'interno del piano nel suo complesso. Prima di tutto la sorpresa poteva provenire da come l'arma di Ryo si era distrutta, sottolineando una possibilità di farlo a comando, e tramutarla nel fendente cristallino aveva fatto capire il funzionamento di tutto il sistema, dettaglio a dir poco importantissimo. Secondo, ma non meno importante, era l'equilibrio tra creazioni e tecniche di attacco alternative all'arma che impugnava, siccome c'è molta differenza tra creare e consumare, oppure creare uno strumento che lancia ulteriore massa. Ora l'unico problema era come rispondere alla reazione che il Nephilim aveva offerto di produrre al suo al suo avversario, dopotutto ci si era messo di volontà nei guai, senza magari contare quanta vera difficoltà poteva richiedere uscirne. Senza possibilità di muoversi agevolmente, e data la velocità e forza della tecnica la finestra di difesa era ridotta all'osso, ma non inesistente. Sabik avrebbe fatto appello alle sue emozioni più profonde, le stesse che contro Taskmaster gli avevano permesso di scoprire parte degli aspetti del proprio potere, dando il via al passaggio di elemento della sua razza e scatenando l'Oscurità del suo cuore nella forma della sua Falce dell'Oscurità: modificando la propria arma e data la posizione del proprio corpo rivolta verso l'attacco di Deadstar, la posizione della grossa lama dal filo lapislazzulo si sarebbe contrapposta direttamente all'attacco cristallino nella zona del dorso ricurvo opposta alla parte affilata, imprimendo forza su di essa a cui il Nephilim avrebbe fatto pochissima resistenza in modo che il suo stesso bastone si piegasse sul proprio corpo per trasformare la spinta della tecnica avversaria in una rotazione, ottenendo l'effetto simile a una porta girevole, con il bastone piegato sul corpo che faceva da maniglione e la tecnica di Ryo che faceva forza angolare trasformando il tutto in uno spostamento più o meno parallelo al terreno per Meteion, che si sarebbe fatto sbalzare via per opposizione di parti controllando la traiettoria con le proprie ali. In pratica, usando la falce come cuscinetto tra la tecnica e il corpo si sarebbe fatto spingere via come se avesse puntato il bastone su qualcosa di solido. La tecnica si sarebbe abbattuta nel terreno, mentre Sabik sarebbe finito facilmente a un paio di metri più lontanto verso l'entrata del luogo. Contando i movimenti che Deadstar stava compiendo in aria per stare a testa in giù con lo sguardo puntato su Meteion, a meno di una capacità di controllarsi in aria da parte sua la posizione finale sarebbe stata di circa 5 m di distanza tra i due, o anche di più in base alle decisioni di Ryo: se voleva concludere il salto e atterrare, Sabik ie lo avrebbe permesso non inseguendo o perseguendo altre azioni, di fatto la cosa che si poteva leggere nel suo comportamento era come avesse portato ambo le mani sulla Falce ora che era sfuggito all'attacco e manteneva una posizione inclinata rispetto al terreno a circa un 50cm di altezza che lo distaccava. Ma Deadstar avrebbe potuto facilmente sospettare il motivo di quel momento che poteva sfruttare a suo piacimento per montare una ulteriore offensiva oppure rimettersi in piedi al meglio, e Meteion riprese finalmente la parola fugando ogni bisogno di perderci risorse mentali.
    Non ti manca la decisione. Le tue capacità se non altro sono dirette e affilate, non usi metodi alternativi per portare i tuoi attacchi. Ma proprio per questo devo porti questa domanda: vuoi continuare ad affrontarmi o me la dai vinta? E' necessario che lo sappia ora per decidere come proseguire.
    Una richiesta a cui nessuno avrebbe dato nemmeno peso, ma il tono del guerriero dai colori viola e dall'aura celestiale, come anche l'aura sinistra e pesante che trasudava dal suo corpo e dalla sua arma davano poco spazio al fatto che le azioni di Ryo o le sue parole sarebbero state soppesate molto attentamente. Poteva rispondere, poteva continuare a incalzarlo anche dalla distanza e in volo, o attaccare dopo essere atterrato, letteralmente era libero di fare qualsiasi cosa ma sembrava certo che lo studente che aveva di fronte era interessato a metterlo di fronte a un bivio importante. Non era nemmeno chiaro cosa davvero sarebbe successo a proseguire il combattimento rifiutando la richiesta di Meteion, forse solo un bluff mosso da una giocata carismatica, o forse l'ultimo pezzo di carattere di Deadstar di cui aveva bisogno il Nephilim per comprenderlo come gli serviva.

    CITAZIONE
    Sabik Igriff
    Status Fisico: Ottimo (Passaggio da Sangue a Oscurità 0/2 turni prima di poter ricambiare)
    Status Psicologico: Concentrato
    Energia: 55 /80
    Tecniche usate:

    - I dardi lanciati nella forma di Arco hanno una capacità perforante molto superiore al normale e sono più difficili da deviare.
    - In forma di Falce, gli attacchi hanno una capacità tagliente molto superiore al normale mentre la durezza dell'arma è più consistente delle armi comuni.
    - Gli attacchi dedicati alla fase di cambio di elemento assorbono 10 punti energia.

    Note: Kamen indossata
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    Le parole di Kaguya furono così chiare e dirette che non potevano essere fraintese o prese in maniera differente. Sabik aveva la faccia in fiamme e i capelli rossi che gli si sarebbero tinti di ciocche azzurre brillanti, si sarebbero portato ambo le mani alle guance, aprendo la bocca e socchiudendo gli occhi come per fare un "Kyaaa!" ma senza produrre nessun suono e ondeggiando il corpo come una alga. Poi si sarebbe dato contegno raddrizzandosi, e chiudendo la mano sinistra alla bocca a pugno chiuso per simulare un colpo di tosse prima di gesticolare e rispondere come poteva, forse non troppo a tono preso dal momento.
    ... La signora Onibi sarebbe molto scontenta nel sentire che non segui le sue direttive, o meglio non come avrebbe sperato... Interessarsi in questa maniera ai ragazzi è proprio quello che ti definisce meglio... Ma è anche quello che mi piace di te, no?
    Il Nephilim avrebbe sorriso dolcemente mentre si preoccupava di fare attenzione anche alle reazione di Hachi, che non tardarono a mettere in discussione quel comportamento così agonistico sottolineando che ogni disordine andava anche contestualizzato alla realtà della detenzione.
    Escluso il fascino di combattente, la detenzione di Rengoku è il risultato di una punizione pregressa, saremmo noi quelli da punire per un eventuale disordine. Anche l'esperienza di essere dalla parte del torto è una forma di apprendimento.
    L'affermazione del ragazzo era sia un eventuale punto di vista ulteriore alla questione, ma anche una sua maniera di conoscere meglio in quel breve frangente quella nuova figura che dava tutta l'impressione di essere una donna dal fervore guerriero, una samurai moderna che non poteva negare a Kaguya la motivazione che aveva dentro di sè ma che si scontrava con il ruolo di professoressa e responsabile dei ragazzi. Seguendo poi l'invito secco della compagna di scuola, Sabik avrebbe fatto un ulteriore inchino prima di mettersi accanto alla Vampira per proseguire a seguirla in questo luogo nuovo e curioso. La zona di detenzione già come concetto in sè era proverbialmente interessante, poterci fare visita e constatare anche la particolarità di uno studente così interessante era la ciliegina sulla torta.
    Che tipo di metodi hanno nella zona di detenzione per tenere sotto controllo gli studenti contenuti al suo interno?
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    Quando Rea avrebbe cominciato a "minacciare" il Nekomata in quella maniera così diretta, gli occhi dorati del gattino si spalancarono e la faccia era chiaramente avvampata dalla realizzazione di cosa stesse succedendo, facendogli divenire i gesti più accelerati e la voce estremamente acuta e spezzata.
    Io... Io mi chiamo... Io mi chiamo Kuro! E... E devi rispettarmi! Sono un pezzo grosso degli "Pil"Astri Nascenti! Sono IL pezzo grosso del gruppo scolastico! Anche "N"agara "F"illiforth è ai miei comandi! Eh si eh si eh si! Devi stare attenta a come mi tratti! Nyahahah... AHAhhaaaaaaaaaaaaaaa! Smettilaaaaaaaaahhh!
    Continuava a sventolare la fascia con le stelle disperato, cercando di usarla come una sorta di protezione. Rea forse aveva sentito o visto degli studenti che giravano con delle fasce sulle braccia, e anche forse del gruppo di Sagara Milliforth, ma quanto en sapeva realmente? Kuro sembrava in qualche maniera collegato o in possesso di nozioni sul gruppo, ma dal suo modo di fare truffaldino e dai continui "errori" verbali che faceva bisognava chiedersi se fossero bugie, o allitterazioni casuali per qualche suo difetto. Ma davvero un gattino così gracile e debole era eventualmente a capo di quel gruppo? Era una possibilità da investigare se Rea avesse avuto voglia.
    Si, si, si *a ritmo delle spinte* Va bene! Facciamo amicizia! Ma ti prego, ti scongiuro, ti chiedo di smetterla di molestarmi! Mi si arruffa tutto il pelo! Nyaaaaaaaaaaaaaaa!
    Kuro si era gonfiato tipicamente nella maniera dei gatti estremamente infastiditi, anche se la faccia lacrimosa e bollente faceva sembrare che non sapesse davvero come gestire una persona tanto "invadente", ma di fatto era arrivato al suo limite prima di andare completamente in pappa col cervello e risultare "inutile" per cavarne fuori altro.
    Questo cucciolino è tanto morbido e puro... Me lo mangerei tutto!
    La voce non aiutava la situazione questa volta...
    Ma più che mangiarlo, è davvero curioso... Non ha l'odore della scuola... Ma nemmeno sembra un intruso... Il mistero si infittisce! Che bello, che bello, che bello!
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    Avere risposte alle volte è meno importante di aiutare una persona a essere nel mindset giusto per raggiungerle. E' vero, Kaguya era una ragazza che quando pone domande vuole risposte a quelle specifiche inquisizioni, ma proprio quel nodo che il Nephilim si era tenuto in gola e aveva deviato su altro era la battuta migliore. Accontentare sempre le aspettative di qualcuno o servirlo anticipatamente con le opzioni era un tentativo di controllo, una manipolazione innocua ma che inibisce il potenziale di confrontarsi. La Vampira dopotutto ci tenne a chiarire cosa intendeva, ma vederla più serena e collegata a ciò che la circondava era il valore più prezioso. Questo non vuol dire che Sabik non riteneva il tema interessante, dopotutto i compiti di Akira non solo come concetto da comprendere ma anche da mettere in pratica richiedevano lavorazione, test, confronti e tanti altri sviluppi; il Nephilim nel suo disegno aveva chiaro l'aneddoto che riguardava Re Salomone e la sua soluzione di dividere un bambino per tirar fuori la natura materna della donna più adatta a crescerlo, un riferimento che portava la domanda di Kaguya sotto la luce del conoscere la natura delle persone per avere chiaro come agire, e sopratutto conoscere se stessi per potersi distaccare dalla condizione empatica di comunità per esprimere un giudizio assoluto, temi che un quantitativo immane di persone aveva affrontato e che ora toccava a loro disquisire. Sabik, Kaguya e questo Rengoku erano tre lucine che si erano avvicinate con un pretesto ancora avvolto dalla nebbia degli eventi, che magari in futuro si sarebbero trasformati in soli cocenti che avrebbero provocato i più grandi movimenti di Kurayami, ma che nella fattispecie non erano obbligati ad avere la totale chiarezza di ogni cosa oggi.
    La limitazione della libertà come anche lo spezzare una vita rientra nella sfera di azione che può definire ogni persona, ancor prima di essere Akira. Domandati magari cosa significa per te punire, e se sei capace di dare un senso a quella punizione in modo che sia riconoscibile come giustizia, allora è lì che il significato di agire in tal modo come Akira diventa un argomento di cui discutere. Rengoku sarebbe capace di elaborare al riguardo? Io sono curioso di questo ancor prima di sentire quale sia la risposta nella fattispecie. Mi affascina che la somma di un credo e dell'esperienza personale non diventi sterile fanatismo...
    Sabik era il risultato delle visioni maniacali dell'ormai scomparso presidente delle Industrie Pesanti di Kurayami, e di un evento fuori programma che quasi come Pinocchio gli aveva dato vita e volontà, quindi rapportarsi con persone che avessero per un motivo o per un altro pilastri di morale ingombranti e pachidermici era quello che gli dava sapore nel saperne di più, perfino la Gakuen nella sua interezza e il concetto di Akira che predicavano erano praticamente un negozio di dolciumi irresistibili in tal senso. Ma Kaguya lo sapeva dopo tutto, lei stessa aveva capito che Sabik voleva comprendere i meccanismi delle cose prima di "distruggerle" e fare spazio alla sua "volontà manifesta". Un congegno senza congegno, puro effetto senza meccanismo. Scesi dal treno e arrivati di fronte alla zona di detenzione, l'essere accolti dalla Professoressa Hachi avrebbe preso Sabik di sorpresa, non alla stessa maniera di Kaguya ma più da un punto di vista di presentazioni.
    Piacere di conoscerla, Professoressa Hachi. La ringrazio per i complimenti, e spero di mantenere i risultati anche in futuro.
    Sabik avrebbe fatto un inchino a 45° grandi con le braccia lungo i fianchi dopo aver vocalizzato dalla mano sinistra la sua risposta, aspettando un cenno della donna per rialzare la testa oppure Kaguya che proseguisse a camminare. Era una strana sensazione conoscere ancora così poche persone ma, di rimando, avere il feedback di essere già conosciuto o comunque presente nelle attenzioni di altri. Per Sabik il nucleo dei professori era ancora lontano come realtà, e essersi rapportato solo con la signora Onibi e Manda rese l'incontrare Hachi una "sfortunata" circostanza siccome le priorità di quel giorno lo avrebbero portato altrove, ma lo sguardo non potè fare a meno di coglierne i vari dettagli salienti, sia dalla semplice postura, dalle attenzioni con cui fumava, ai tratti somatici così particolari e proporzionati in maniera non canonica. Dovendo rimanere concentrato sul compito odierno, il tagliare corto con Hachi avrebbe spezzato un pò l'entusiasmo della giornata.
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    CITAZIONE
    Mea culpa, intendevo il livello del potere con le particolarità:

    .: Livello 1:
    - Le corna e le armi ottenute da esse hanno una resistenza pari all'acciaio.
    - Le armi ottenute dal potere risultano prive di alcun peso per Rea, come se rispondessero al suo corpo in modo naturale.
    - Una volta staccate le corna impiegano 3 turni per rigenerasi completamente e poter essere nuovamente rimosse.

    Il nekomata di fronte a lei tentò in tutte le maniere di rimanere saldo nel proprio intento, tenendo le braccia alte e lo sguardo truce, ma cominciando a tremare vistosamente, trattenendo il fiato e stringendo gli occhioni gialli fino a che sarebbero diventate delle fessurine imperlate di lacrime, prima di sbottare a ridere e ritrovarsi sormontato da Rea.
    OH MIO DIO MA E' MORBISSIMO!
    La voce nella testa della capretta non faceva altro che confermare quello che le mani avevano per le dita: pelo morbidissimo e piacevolissimo da esplorare tutto sopra un corpicino minuto e leggero, estremamente responsivo e sensibile che avrebbe riempito la stanza di risate feline incontrollate.
    Nyahahahahayayaayaahahahaa! No, ferma! Non sono ancora pronto per fare certe cose con una ragazza! Nyahahaha! Fermaaahahaahahah!
    La tortura poteva tenerlo sottocontrollo con una facilità disarmante, tanto che Rea poteva anche di decidere come dosare gli stimoli o i luoghi, e per tenerlo fermo il suo peso corporeo era più che sufficiente.
    La porta non c'era! E dormivi profondamente! Chi ha mai visto una capra in una scuola! Nyahahahahhahah! Pietà! Pietà! Tu non puoi... Nyahahahah! ... Immaginare... Nyahahahah! Chi ti stai mettendo contro! Io... Nyahaha! Sono! Nyahahahahah!
    Il piccolo gatto avrebbe allungato una zampa per prendere una cosa da sotto il proprio cappello, un drappo a prima vista, o meglio una sorta di bandana se paragonata alle dimensioni del proprietario: di colore bianco con due strisce rosse orizzontali, con qualche cucitura e toppa qui e lì, vi erano 4 stelle sopra, una rossa, una gialla, una sicuramente ritagliata da qualche jeans e la quarta sembrava assolutamente quella da appiccicare su pacchi e pacchetti regalo, ma con abbastanza colla sopra da tenerla attaccata a quella bandana anche fosse stata colpita da un Doomwave!
    Le vedi queste stelle?! Faresti bene a smetterla subito! Nyahahahahahahahahahahahha...
    Il tono serio del Nekomata era davvero impossibile da prendere come tale in mezzo alle risate, le lacrime e il fiatone che man mano stava aumentando. Continuava a mettere sotto il naso di Rea quella bandana, che per lei poteva far comodo se indossata a un braccio, come se fosse una sorta di protezione o comunque qualcosa di autoritario di cui tener conto. Se voleva risposto, la volontà dell'ospite era rotta, serviva dargli solo lo spazio per esprimersi.
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    Pensare di poter rispondere a dovere in questo frangente era molto difficile, siccome la poca distanza tra i due era utile solo ad aver ben chiaro le tempistiche di come quella mole di attacchi si sarebbe schiantata su Sabik. Il problema principale era l'ottenere un qualcosa che facesse da muro allo scudo di Ryo, così da garantire la frazione temporale necessaria al Nephilim per volare al meglio delle sue possibilità avendo consumato le energie per lo scatto precedente e allontanarsi dall'attacco dello spadone. La prima mossa a disposizione di Meteion era l'affidabile e veloce difesa garantita dal Rinjutsu #19: Trappola di vetri e di cristalli: avendo già entrambi le mani di fronte a sè, materializzandolo si sarebbe risolta la necessità di avere un ostacolo che tenesse testa alla mole dello scudo, ammesso di tener conto che il danno iniziale tagliente sarebbe poi stato contiguo a quello definito dall'incisività della massa dell'oggetto, andando proverbialmente a frantumare la difesa cristallina seppur garantendo l'effetto di arrestarne la corsa del tutto. Lo spadone di Deadstar teneva conto della posizione raggiunta da Meteion alla fine dello scatto precedente, e non della sua eventuale schivata quindi era necessario scegliere quale fosse la direzione più ottimale, e di base doveva essere sia laterale per evitare i filo dello spadone, sia verso il basso per distanziarsi dall'arma stessa e dal suo branditore. Tra la propria destra e la propria sinistra, Meteion avrebbe optato per la propria destra, allontanandosi volando come poteva ancora impossibilitato a scattare repentinamente, ancora più lontano dalla colonna da cui era partito, e cercando di avvicinarsi al terreno il più possibile in una schivata di emergenza che nella migliore delle ipotesi lo avrebbe portato a circa 1 metro di altezza dal pavimento e a circa 1,5 metri lontano da Deadstar. Il corpo di Sabik era ancora relativamente orizzontale in parallelo col terreno, anche se ora era necessariamente rivolto col ventre verso Ryo siccome lo stesso movimento che gli aveva richiesto la schivata lo obbligava a inclinare le ali e darsi la spinta per muoversi al meglio selle sue possibilità in diagonale verso il basso, posizione che però gli avrebbe permesso di tenere sotto tiro l'obbiettivo. Eludere in questa maniera l'offensiva dell'avversario aveva richiesto il meglio dei riflessi del Nephilim, siccome mischiava sia le tempistiche per una difesa ottimale con un riposizionamento necessario ma di emergenza. Il vero problema era ora tirarne fuori qualcosa di valore, e al riguardo le opzioni erano varie ma da mettere in pratica. Essendo in aria, Deadstar era effettivamente un bersaglio comodo e avendo tirato un fendente dal basso verso l'alto anche la sua arma non avrebbe potuto rispondere repentinamente ad una eventuale offensiva, quello che invece era da verificare era quanto controllo avesse l'avversario in questo frangente, o ancora meglio obbligarlo a dimostrarlo così da carpirne dei punti deboli sostanziosi. Sabik avrebbe caricato energia nella propria arma per usare la sua tecnica personale Harpe, e scagliare un dardo in modo che mirasse alla coscia sinistra di Deadstar, in diagonale verso il busto in modo da tenere conto della direzione che stava tenendo in salto e allinearlo con la velocità che aveva raggiunto. In questa maniera avrebbe obbligato Ryo ad effettuare una qualsiasi mossa che lo avrebbe occupato a difendersi o riposizionarsi, tradendo di più le sue capacità al riguardo.

    CITAZIONE
    Sabik Igriff
    Status Fisico: Ottimo
    Status Psicologico: Concentrato
    Energia: 60 /80
    Tecniche usate:

    Rinjutsu #19: Trappola di vetri e di cristalli
    Davanti all'utilizzatore si va a creare una semisfera di cristallo, come fosse puro diamante, che si pone a sua difesa in maniera rapida ed efficiente. Non si tratta tuttavia di uno scudo impenetrabile, ma è particolarmente resistente ai danni da taglio e da perforazione. L'utilizzatore può attivare più volte la tecnica per poter proteggere uno o più alleati nell'arco di 30 metri intorno a lui che restino immobili, ma in ogni caso per poter tenere alta la tecnica è necessario mantenere la propria mano alzata a sostegno dello scudo. Le dimensioni della semisfera non potranno mai essere superiori ai 2 metri di diametro.
    Costo: 10

    - Arco di Sangue: Harpe
    Tecnica basilare che permette di creare le frecce da tirare con questa arma. Attivandola si può creare una singola freccia di Sangue di 1 metro di lunghezza spessa quanto un dito umano, simulando il gesto di incoccarla e necessariamente di tirare il braccio all'indietro prima di scoccarla liberamente alla velocità di un proiettile, con una gittata massima pari all'ampiezza del Sense Mediocre, superata la quale la tecnica perderà di stabilità e sostanza disfacendosi. In un singolo turno la tecnica può essere attivata altre due volte per lanci multipli fino a un massimo di 3 frecce. Se precedentemente a questa tecnica si è effettuato lo switch da Falce ad Arco, il suo costo diminuisce di 5 punti.
    Costo: 5

    Potere: Il Verbo di Promathia

    Livello 3
    - I dardi lanciati nella forma di Arco hanno una capacità perforante molto superiore al normale e sono più difficili da deviare.
    - In forma di Falce, gli attacchi hanno una capacità tagliente molto superiore al normale mentre la durezza dell'arma è più consistente delle armi comuni.
    - Gli attacchi dedicati alla fase di cambio di elemento assorbono 10 punti energia.

    Note: Kamen indossata
  11. .
    CITAZIONE
    Per la scheda status ti basta mettere il livello del potere, anche se non lo hai ancora sbloccato, e per quanto riguarda i dettagli razziali basta il bonus nelle note ^^

    FalloFalloFalloFalloFalloFalloFalloFalloFalloFalloFalloFalloFalloFalloFalloFalloFalloFalloFalloFalloFalloFalloFalloFalloFalloFallo...
    La voce che aveva sentito nel suo sogno non aveva abbandonato la coscienza di Rea, anzi sembrava incredibilmente in linea col darle fin troppa man forte e motivazione nel fare quei gesti che sentiva naturali. Strano però che mentre faceva resistenza a se stessa dal riempire di grattini l'ospite micioso, la voce si affievoliva velocemente e in maniera quasi assoluta, come se fosse stata lei stessa a tacciarla non tentando il gesto più naturale e spontaneo. Una strana coincidenza. Fatto sta che il gatto mercante venne preso di sorpresa dal risveglio di Rea, ma non alla sprovvista. Richiuse il proprio zaino in velocità, dimostrando che era abituato a smontare baracca e burattini per filare veloce, ma invece di scappare prese a cuore le parole della capretta, zampettando indispettito arrampicandosi sul letto per stare faccia a faccia con la padrona di casa. Era alto un metro e quaranta escluso il cappello, e anche il suo sguardo più serio e arrabbiato lo rendeva solo comicamente cartoonesco e sgraziato. Prese le proprie code con la zampa destra, propinandone la punta come uno spolverino sotto al naso di Rea.
    MA QUALE "F"INFA E "F"INFA! Io sono un Nekomata! NE - KO - MA - TA! Più Giapponese di me non ce ne è! Sei tu la tizia dei boschi fuori posto!
    Il così presentato Nekomata quindi avrebbe mollato le proprie code per alzare ambo le braccia in alto, guardando serio Rea. Si, esatto, era la tipica posizione degli animali piccoli che alzando le braccia o allargandole si fanno "più grossi" per sembrare feroci, con un risultato altamente discutibile in termini di paura inferta, ma chi lo sa, magari Rea avrebbe avuto reazioni valide al riguardo? Di sicuro il piccolo felino sembrava avere spirito da vendere!
    ... Grrr?
    Temerarietà senza eguali!
  12. .
    Ah ah ah! Ma certo che no, sei viva e vegeta!
    Le avrebbe risposto la voce seguendo molto le sicurezze che la stessa Rea si era data toccandosi e sentendo se batteva ancora il cuore. Era davvero stranissima come interazione, siccome mentre parlava di Gin e Torchia sembrava poterli mettere a fuoco nella distanza dove era l'albero. La stavano salutando, eppure era difficile pensare che stessero guardando lei. Avevano una strana ombra sul volto e sembravano in qualche maniera distanti anche come emozioni, come un riflesso di qualcosa troppo superficiale per avere presa.
    Davvero, oh! Per favore fatemi sbattere le natiche a terra senza ficcarci la faccia sotto! Per migliaia di anni tutti sul pianeta hanno fatto errori, chi più grossi e di impatto, altri magari già solo se si versano il caffè male è la giornata peggiore, ma fa parte del gioco no? Te lo immagini un mondo dove fossimo liberi di sbagliare?!
    Certo che Rea poteva immaginarlo, già alla sola idea di essere libera di far qualcosa il suo corpo si sarebbe incredibilmente alleggerito e avrebbe raggiunto l'albero letteralmente volando! E cos'altro se non che si sarebbe ingigantito? Sembrava che più focalizzasse la sua attenzione sull'essere priva di vincoli e più l'albero era rigoglioso e enorme, pieno di energia e ricco di frutti ed occasioni.
    Ma certo che so chi sei, ma purtroppo non posso presentarmi! Tsk! Almeno per il momento, eh eh! Non che ci sia molto da dire sul mio nome, sono sicura che da qualche parte lungo la via ti rimarrà in mente abbastanza da pronunciarlo, ma ti manca davvero qualcosa di utile per farlo. Parlando di sbagli invece, c'è qualcuno che pare aver approfittato del fatto che non hai una porta. Vediamo come ti comporti da padrona di casa!
    Rea a quel punto avrebbe potuto sentire un piacevolissimo vento alzarsi tra le fronde dell'albero che aveva di fronte, che le avrebbe carezzato dolcemente il viso con un fare quasi materno e caloroso, prima di avvolgere tutto nella luce e dare spazio invece alla realtà: aprendo gli occhi, la neo studentessa poteva notare che in camera sua una figura minuta vestita di verde stava armeggiando con diverse ampolle e polverine, con davanti un paio di studenti molto giovani, precisamente un simil ibrido drago e un altro con la faccia da rospo.
    Oh, è facile! Nyaahah! Pochi soldi e potete avere un vero composto che aumenterà le vostre energia di almeno "mezzo metro"! Nyahaha! Cioè, pensate la figata! Tutti che si spossano e voi che siete ancora in piedi per fare un'altro mezzo metro e fregarli in una botta! Nyahaha! Vi dico che sono erbe legittime o non ci sarebbe qui una "f"infa del bosco! Una "f"infa è una "f"infa, più legittima di lei chi volete trovare?! Nyahahaha!
    Volevi dire una "n"infa, con la "N"?
    Ma l'energia non è tipo un valore di quantità tipo l'acqua? Mica va a metri?
    Nyahahah! Si, si! Come dici tu! Nyahaha! Meno male che ci sono qui io che me ne intendo, o chissà a chi avreste creduto! Nyahaha! Su, su, non ho tutto il giorno! Fuori la grana e via con le erbe! Nyahahah!
    I ragazzi confusi si ritrovarono a tirare fuori delle banconote di taglio grande, mentre la figura miciosa semplicemente avrebbe impacchettato foglie di dubbia provenienza alla bellemeglio sgraffignando la moneta e dandogli si e no 2 o 3 pacchetti come capitavano, facendogli poi segno di andarsene mentre metteva da parte il guadagno, contento e soddisfatto mentre sarebbe rimasto solo con Rea alle spalle che si svegliava. Non era molto attento a come l'ibrida avesse arredato le sue cose, o se non lo aveva fatto, ma il gatto dispettoso aveva ben pensato di piazzarsi davanti al suo letto appollaiato davanti al suo zainetto aperto in tutte le direzioni: dentro c'era terricio, funghi, foglie ed erbe, anche qualche boccetta con insetti e altri boccette di liquidi melmosi di vari colori. Esclusa l'espressione del "qualcosa qui puzza" o "gatta ci cova", l'atmosfera intorno all'ospite aveva un profumo piacevolissimo di bosco, di radura e di aria pulita.
  13. .
    La mossa di Deadstar era pericolosa ed efficace, importanti dettagli di cui Meteion doveva tener conto. Il piede che teneva poggiato sulla colonna si rivelò una preparazione importante, siccome l'inclinazione della sferzata cristallina poteva essere elusa andando verso l'alto e alla propria destra, ma anche perchè se avesse sfruttato quell'appoggio poteva rischiare di rendere più di emergenza la schivata concatenando il lancio di una freccia contro la mezzaluna. Usare i propri tempi di reazione per concentrarsi così tanto e rischiare di rendere la schivata molto millimetrica aveva due obbiettivi: il primo quello di non rendere la distanza con il suo avversario troppo ampia a furia di muoversi nella terza dimensione dell'altezza, e sopratutto riuscire a colpire il cristallo di Ryo e saggiarne la durezza avrebbe regalato un dettaglio strategico di enorme valore. Quindi, per quanto riguarda la schivata, il Nephilim avrebbe spinto con la gamba in appoggio alla colonna e colpito con le ali l'aria per scattare in obliquo in alto e alla propria destra, allontanandosi dalla colonna verso il centro della sala; per quanto riguarda l'azione di attaccare, l'unire le mani sull'asta dell'arco del sangue per concentrare energia nella tecnica Harpe e eseguire i movimenti del lancio della freccia sarebbero stati temporalmente ben scelti solo grazie al metterli insieme allo spostamento, siccome tra il semplice gesto di Deadstar di menare un fendente a vuoto, e quello leggermente più complesso per il lancio dell'attacco a distanza, la mezzaluna cristallina già avrebbe bruciato parte della distanza da percorrere per arrivare a bersaglio. Le abilità di movimento di Sabik avrebbero permesso al ragazzo di trovarsi a circa 3 metri di altezza dal terreno e a 2,5 metri di distanza dalla colonna da cui era partito, alla fine trovandosi a circa un metro in diagonale dal punto centrale dell'attacco di Ryo. Il corpo del Nephilim era "steso" in aria inclinato col lato destro verso il terreno e il sinistro verso il soffitto, con la testa verso Deadstar e i piedi che volteggiavano allontanandosi indietro, in pratica seguendo col fronte del busto l'inclinazione di 45° dell'attacco di Ryo. Importante era anche la posizione dell'arco che dopo aver rilasciato il dardo sarebbe stato allineato con i movimenti dell'avversario, orientativamente mirando al busto ed inclinato come il corpo di Sabik, mentre le due mani erano pronte a ricongiungersi sull'impugnatura. Il dardo lanciato contro la formazione cristallina non era di certo un colpo che Ryo non avesse saggiato sul proprio scudo, e a questo proposito lo scontro delle due tecniche rivelò come la resistenza naturale del cristallo alle punturazioni "peccava" solo per un discorso di rapporto di potenza, resistenza di base e punto di impatto: Harpe avrebbe colpito la mezzaluna cristallina poco oltre la regione del filo, immediatamente dopo sul piatto della grossa lama, probabilmente incrinandola e sfregandoci sopra lasciando un solco non indifferente che avrebbe tradito inevitabilmente la sua consistenza di poco inferiore all'acciaio ma superiore al ferro. Sapere di questo fattore valeva qualsiasi rischio Meteion si fosse andato a cacciare in base a come Deadstar avrebbe sfruttato il suo correre coperto dal proprio attacco a distanza e la preparazione del pugnale già vicina al petto da cui riusciva a forgiare la sua spada cristallina. Sabik aveva concluso la sua schivata e probabilmente Ryo era sotto di lui ormai, o dovunque ritenesse necessario, quindi la cosa più importante era concentrare al massimo i propri sensi per poter essere reattivi alla prossima mossa: all'insaputa dell'avversario, il cercare di mettere ambo le mani sul Verbo di Promathia era un metodo per Sabik di appontare il proprio stile di combattimento per un utilizzo repentino delle liberazioni caotiche o anche degli attacchi della forma di falce, e siccome aveva avuto modo di osservare la singolare azione di Ryo di frogiare dal proprio petto la propria spada, e ora anche il particolare attacco a distanza, la domanda a cui era necessario rispondere era se era capace di fare ulteriori tipi di creazioni o il forgiare spade avesse altri gimmick collegati. La fase di studio non era che all'inizio, come anche il mettere davvero a fuoco come riuscire a passare in vantaggio.

    CITAZIONE
    Sabik Igriff
    Status Fisico: Ottimo
    Status Psicologico: Concentrato
    Energia: 75 /80
    Tecniche usate: - Arco di Sangue: Harpe
    Tecnica basilare che permette di creare le frecce da tirare con questa arma. Attivandola si può creare una singola freccia di Sangue di 1 metro di lunghezza spessa quanto un dito umano, simulando il gesto di incoccarla e necessariamente di tirare il braccio all'indietro prima di scoccarla liberamente alla velocità di un proiettile, con una gittata massima pari all'ampiezza del Sense Mediocre, superata la quale la tecnica perderà di stabilità e sostanza disfacendosi. In un singolo turno la tecnica può essere attivata altre due volte per lanci multipli fino a un massimo di 3 frecce. Se precedentemente a questa tecnica si è effettuato lo switch da Falce ad Arco, il suo costo diminuisce di 5 punti.
    Costo: 5

    Potere: Il Verbo di Promathia

    Livello 3
    - I dardi lanciati nella forma di Arco hanno una capacità perforante molto superiore al normale e sono più difficili da deviare.
    - In forma di Falce, gli attacchi hanno una capacità tagliente molto superiore al normale mentre la durezza dell'arma è più consistente delle armi comuni.
    - Gli attacchi dedicati alla fase di cambio di elemento assorbono 10 punti energia.

    Note: Kamen indossata
  14. .
    Sabik sentì un nodo salirgli in gola, di quelli tipici di quando vorresti buttare sul piatto un grosso pezzo di verità per servire il piatto più necessario alla dieta mentale e di crescita delle persone, ma sentì anche un prurito fortissimo alla base della nuca e al centro del diaframma che gli impedì fisicamente di incalzare Kaguya, ma anzi gli fece puntare gli occhi su di lei in maniera incuriosita, uno sguardo dorato quasi leggero e docile che si sarebbe inclinato un pò più avanti per perdere focus sul viso della ragazza, regalarsi un momento di visione del panorama che elargiva il finestrino per poi socchiudersi. Il Nephilim si sarebbe preso il tempo di riportare la schiena appoggiata al suo posto, accavallando le gambe, lasciando sfilare il proprio bastone in una mano e usando l'altra per raccogliere i propri capelli allungati e portarli tutti sulla spalla opposta alla posizione della Vampira. Durante questo movimento l'energia del ragazzo fece un cambio palpabile anche nell'atmosfera che lo circondava, stimolando un profonda calma e assertività, mentre la lunga chioma si faceva liscia e cangiante di rosso, scivolando dal collo verso il petto e a scendere come una cascata vermiglia. Riaprendo lo sguardo cremisi, un sorriso quasi dolce e una espressione rilassata si sarebbero rivolti a Kaguya, mentre la mano libera ora dai capelli si sarebbe avvicinata alla spalla di lei per darle dei colpettini e fare dei gesti molto lenti e calmi, quasi come se stesse visualizzando l'atto del sussurrare in maniera amichevole e personale.
    Va tutto bene; se oggi ti servo come opinione traversa per non far scadere il tutto in un esercizio di dialettica filosofica, sarò felice e interessato di partecipare a questa uscita. Ma se ho questo ruolo, permettimi di sciogliere solo un piccolo nodo... Non scrivere un copione anche per Rengoku così da essere preparata alle sue risposte. Accogli quello che scaturirà dall'interagire con lui. Sii egoista tanto da essere affamata di dettagli e reazioni a quello che ti lancerà addosso.
    L'aspetto femminile di Sabik avrebbe reso quella piccola interazione come un consiglio tra amiche, quasi come se stessero a un primo appuntamento di conoscenza con un ragazzo conosciuto alla lontana, ed era strano ridimensionare uno studente in detenzione a quella maniera, ma nemmeno così lontano dal vero. Però il Nephilim sembrò avere una certa speranza che la Vampira cogliesse un principio fondamentale.
    ... Poi tieni per te quello che ti sarà interessato, quello che ti avrà colpito. Mettilo alla prova, giocaci finchè non si rompe e vedi se può davvero essere una opzione valida per i tuoi obbiettivi. Se ti ritroverai indietro a tutti, l'esperienza ti avrà dato tutte le risposte che cerchi. Se invece ti preoccupa che la deviazione ti segni in qualche maniera indesiderata... Bhè...
    Sabik avrebbe fatto un gesto davvero "sfrontato", se così si può dire, accompagnando le ultime parole con un piccolo e leggero colpetto dell'indice per spostare leggermente la visiera del cappello di Kaguya e spingere poi sulla maschera con un buffetto molto leggero e veloce, sicuramente un gesto per infastidirla ma non per pura maleducazione ma con l'intento di smuoverla.
    ... Cosa c'è di differente da adesso? Avere riguardo per se stessi non è forse garantirsi opzioni? Forse non apprezzi la mia rilassatezza, ma da quando irrigidirti per tutto ti rende più preparata?
    Il Nephilim avrebbe fatto un occhiolino alla Vampira, evidentemente pronto anche a ricevere risposte fisicamente violente per il suo comportamento invasivo, ma anche molto felice di bisticciare eventualmente.
  15. .
    CITAZIONE (BOLSHAK VS DOOM @ 8/9/2022, 15:50) 
    Nome Partecipanti: Nefertiti Ismath vs Lotor Carnovash
    Link dello scontro: X
    Inizio e termine: 03/09/2022 - 08/09/2022
    Sono pochi post in realtà.

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4015 replies since 7/9/2004
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