Posts written by Il Capitolo Hadler

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    Il battito della pressione energetica di Kaguya sembrò un vento freddo e affilato che percorse il ventre di Sabik salendo fino a dietro la testa, in una scossa stimolante e per nulla piacevole, ma che il Nephilim non potè che accogliere con un certo interesse. Era come ritrovarsi abbracciati sotto una ala oscura che impediva qualsiasi fuga, e al tempo testo da una sinistra emozione piacevole di conturbante abbraccio... Una litania oscura che mischiava il pericolo all'attrazione, intrinseca dei vampiri probabilmente. Il momento fu abbastanza intenso da rendere distratto il ragazzo, che si ritrovò preso come "protezione" da Rengoku, un gesto quasi dolce e simpatico ma abbastanza in contrasto con lo spirito scolastico che il detenuto ancora doveva percepire a dovere, come anche estremamente in disarmonia con i ruoli di carcerieri che rappresentavano, cosa che stimolò Sabik a mostrare quanto la sua calma fosse un accennò di profondità e non di semplice approccio. Data la reattività del membro di Rengoku, anche fosse stato poco il turgore, la base lo sarebbe stata abbastanza da offrire un buon perno: quando la coscia venne interessata dallo struscio, Sabik si sarebbe inclinato col fianco e abbassato per fare in modo che il movimento naturale di passargli alle spalle invitasse l'asta di lui a farsi più laterale, facendo pressione col lato della natica e quindi in diagonale con la parte più superiore della muscolatura per obbligarlo a non riscendere verso il basso ma finire sopra al sedere. Normalmente non sarebbe accaduto, anzi, per Rengoku sarebbe bastato farsi un pelo indietro per non finire in un contatto così pieno, ma Sabik avrebbe usato la punta delle dita per assicurarsi di spingere la cappella di lui verso l'alto, in un movimento fluido che gli avrebbe permesso poi di raccogliere i propri capelli e portarli via dalla schiena subito dopo, "distraendo" Rengoku sia con questa chioma rosso fuoco che si muoveva come l'acqua oltre la spalla del Nephilim, sia col fatto che avrebbe mosso la testa di lato per poterlo squadrare e rassicurarlo delle intenzioni "pacifiche" di quel contatto. Peccato che poi la mano opposta avrebbe fatto roteare il Verbo di Promathia, il bastone che il Nephilim continuava a portarsi dietro da quando aveva lasciato la camera, una rotazione che avrebbe concluso la sua corsa appoggiandosi sull'asta del pene del ragazzo, mentre l'incavo dei polsi bloccavano il tutto in una morsa non troppo forte o stretta, ma effettivamente presente. Se Rengoku non si fosse mosso, si sarebbe ritrovato col proprio pene appoggiato tra le natiche di Sabik, con la parte sottostante dell'asta praticamente sull'osso sacro anche data la differenza di altezza, chiuso dal bastone nero sul dorso del proprio organo.
    Come detenuto purtroppo devo trattarti con severità... E devo controllare qualcosa di prezioso o ti divertiresti a sfruttarmi come scudo e non come protettore...
    Sabik avrebbe fatto l'occhiolino a Rengoku in modo da fargli capire di prendere quella mossa come parte integrante di quel gioco, intima ed invadente sicuramente, ma una persona intelligente come lui avrebbe capito da subito che le cose "sopra le righe" forse erano le più comuni all'interno della scuola. A parole poi era davvero anticlimatico fargli un tutorial su quanto comportarsi in maniera pacifica avesse comunque un prezzo tra studenti; non era sbagliato, ma aveva un costo. Sabik però non poteva non sfruttare per la prima volta il linguaggio dei segni con Kaguya, quindi anche la sua gentilezza verso il detenuto si sarebbe codificata diversamente con Kaguya, mentre le mani al lato dei suoi fianchi avrebbero gesticolato per dare un semplice messaggio alla Vampira:
    "Il ragazzo ha bisogno di istruzione. Non conosce le vie della scuola. Mi affido al tuo gusto..."
    Sabik avrebbe sorriso caldamente, mostrando un poco i denti della bocca, concentrandosi a respirare profondamente mentre distendeva le proprie ali membranose verso l'esterno. Quel respiro profondo avrebbe spinto il corpo del Nephilim a inarcare la schiena, facendo scorrere le natiche sull'asta del pene di Rengoku verso la punta, mentre l'espirazione avrebbe visto Sabik cercare l'appoggio sulle cosce muscolose del ragazzo. Fisicamente poteva essere già una sensazione piacevole, ma dato il contatto Rengoku poteva percepire come quei lunghi respiri avevano fatto da anticipo all'energia del Nephlim che avrebbe cominciato a scorrere nel suo corpo producendo una pressione energetica simile a un cambio di stanza, piacevole come l'umidità della nebbia ma invasivo al pari delle emozioni legate al vedere la manifestazioni di desideri maliziosi come una persona che si ingozza o gode troppo di qualcosa. Era come se l'energia che scaturiva dal ragazzo in questo momento derivasse dai suoi sentimenti più istintivi e profondi, e non da un elemento razziale fine a se stesso. Anche quel bastone che tratteneva tra le mani e con cui bloccava il pene del detenuto sembrava risuonare maliziosamente a quelle energie. Rengoku ora poteva eventualmente soppesare come l'allontanarsi da Kaguya e optare per interagire con Sabik fosse una scelta molto meno superficiale di quanto avesse potuto valutare.
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    Quello che serviva a Sabik era la prossima mossa di Ryo, che avrebbe optato per la schivata aerea, quindi il resto poteva procedere come era stato preparato, magari con qualcosa che Deadstar non aveva messo in conto seppur molto semplice. Per acchiappare l'avversario in aria Meteion avrebbe fatto scattare le mosse per cui aveva scelto la propria posizione, ovvero usare la tecnica Matador per cambiare la posizione della lama sul lato opposto del bastone, potenziarla col Death's Design così da avere l'oscurità necessaria per usare la tecnica Liberation e rilasciare quindi la lama di oscurità su Ryo. Potrebbe sembrare una esagerazione, ma usando Matador per far scattare subito l'attacco verso Ryo, lo si poteva far coincidere col momento in cui avrebbe preso la direzione della sua schivata, investendolo in un punto della sua traiettoria privo di qualsiasi appiglio e libertà di movimento con una mole e velocità consistenti. Questo per quanto riguarda la tempistica dell'attacco, il metodo invece sarebbe stato adeguato a dare la direzione dell'attacco e la base per il vero cuore di quello che voleva fare Sabik: come detto, il Nephilim stava impugnando la sua arma a mo di pagaia e la aveva al suo fianco destro, cambiando posizione della lama avrebbe spinto con la mano destra e tirato e torto con la mano sinistra in modo da tracciare l'attacco in senso diagonale da destra a sinistra e dall'alto al basso appunto pagaiando, così da produrre la lama di oscurità in perfetta linea con l'asse del corpo di Ryo. Questo movimento però non era il finale, dato che come anticipato c'era un obbiettivo specifico: arrivato a fine corsa dell'attacco, Sabik avrebbe allargato le proprie ali per assicurarsi la forza necessaria, così da piegare i polsi verso l'alto e fermare il bastone girando la lama, ricoprendola ancora col Death's Design; sbattendo quindi le ali e richiamando la mano sinistra sopra la propria testa tenendo la destra ferma vicino alla testata della falce così da fare da perno, avrebbe prodotto un attacco verso l'alto spingendo con la mano destra e tirando con la sinistra insieme alla spinta ascendente delle ali per far correre la falce in una mezzaluna che avrebbe permesso alla tecnica Liberation di scatenare un secondo fendente oscuro perpendicolare al primo, che avrebbe visto Ryo interessato orizzontalmente nella zona del diaframma. Ora il cerchio, o in questo caso la croce, era completo. Quello che era mancato al conteggio di Deadstar era la possibilità di un all out attack da parte di Meteion, ben due Liberation a croce che lo avrebbero investito in pieno dal basso verso l'alto eliminando qualsiasi via di fuga. Se fosse stato un singolo attacco, qualsiasi direzione e difesa era valida per schivare, ma il Nephilim non avrebbe mai e poi mai lasciato quella posizione di vantaggio permettendo vie di fughe, e dato i due attacchi e la loro forma non ci sarebbe stato scarto di lato o inclinazioni fortuite lasciate al caso. D'altro canto il concetto stesso di un attacco totale è appunto vedere se l'avversario ha una valida risposta da tirare in gioco, e Deadstar si era meritato il beneficio del dubbio su quanto le sue capacità potessero estendersi ora che era obbligato alla difesa: Sabik con quell'attacco aveva di sicuro impedito l'opzione dell'Air Hike, siccome andando dal basso verso l'alto anche il solo posizionarsi sulla patina magica per lanciarsi di nuovo verso l'alto avrebbe visto Ryo venire raggiunto dal doppio Liberation; i cristalli dell'avversario potevano forse diventare più potenti, ma dato il suo metodo di produzione non avrebbe mai fatto in tempo a rispondere ad ambi due gli attacchi; ultimo poteva essere tirato in ballo lo scudo di cui era in possesso prima, ma anche quello era stato tirato in gioco dal Nephilim che lo aveva saggiato già con le proprie frecce: nel difficile caso che il singolo Liberation non fosse stato abbastanza, i danni prodotti avrebbero reso la difesa pressochè inutile contro il secondo taglio, che la avrebbe penetrata per poi colpire comunque il suo obbiettivo. Con queste considerazioni alla mente, Meteion cercava di concentrare la propria attenzione su Deadstar e ogni sua mossa, quasi desideroso di poter vedere quell'agglomerato di sentimenti oscuri e maliziosi di quei due attacchi venir dissipati e veder sorgere non solo un avversario di cui riconoscerne la superiorità, ma magari anche un accenno verso il più grande presupposto di uno sguardo su un futuro pretendente al ruolo di Akira. Ora era tutto in ballo.

    CITAZIONE
    Sabik Igriff
    Status Fisico: Ottimo (Passaggio da Sangue a Oscurità 1/2 turni prima di poter ricambiare)
    Status Psicologico: Concentrato
    Energia: 5 /80

    - Falce dell'Oscurità: Matador
    Tecnica strategica della forma di falce, facendo scorrere energia nel bastone si potrà assorbire la lama dal lato su cui si trova per farla comparire dal lato opposto in maniera molto istantanea e adeguata per eventuali attacchi a sorpresa o scelte difensive estemporanee. Tutte le tecniche attive sulla lama iniziale permangono dopo il cambio di posizione.
    Costo: 5

    Tecniche usate:- Falce dell'Oscurità: Death's Design x2
    Tecnica basilare della forma di falce, l'energia scorrerà nella lama dell'arma annerendola totalmente quasi come se fosse stata inzuppata in dell'inchiostro. La forza di taglio e la resistenza dell'arma vengono leggermente migliorate per un singolo attacco effettuato nello stesso turno di attivazione. Se l'attacco produce almeno una ferita di Media entità la tecnica rimarrà attiva per un ulteriore attacco che può essere effettuato subito, o al massimo nel turno successivo ma non permette di proseguire questo effetto.
    Costo: 5

    - Falce dell'Oscurità: Liberation x2
    E' possibile attivare questa tecnica dopo che la lama della falce è stata intrisa di oscurità con la tecnica Death's Design, che verrà consumata. L'energia riversata nell'attacco si manifesterà fisicamente ingrandendo e dando sostanza all'oscurità in una lama di ghigliottina della lunghezza di 3 metri e dello spessore di 75 cm per 5 cm, che si distaccherà dalla lama originale creando un attacco relativamente a distanza. Ha una portata massima di 10 metri e una velocità pari al doppio di quella di Sabik senza Malus, e la sua capacità di taglio e incisività è definita dal livello del potere compreso il potenziamento del Death's Design.
    Costo: 10

    - I dardi lanciati nella forma di Arco hanno una capacità perforante molto superiore al normale e sono più difficili da deviare.
    - In forma di Falce, gli attacchi hanno una capacità tagliente molto superiore al normale mentre la durezza dell'arma è più consistente delle armi comuni.
    - Gli attacchi dedicati alla fase di cambio di elemento assorbono 10 punti energia.

    Note: Kamen indossata
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    Kuro aveva gli occhi gonfie di lacrime sentendo quelle parole proferite dalla persona che gli aveva offerto il gelato, e si era facilmente arreso al suo destino nefasto, ma quando Rea avrebbe lanciato una sedia contro la Cerbero centrale il piccolo gattino rimase del tutto incredulo a quel gesto così furbo. La mossa della capretta era intelligente perchè teneva di conto molti dettagli della tripletta che aveva di fronte, e le permetteva di raccogliere già degli indizi interessanti siccome la diretta vittima di quell'attacco a sorpresa venne atterrata poco dopo essere stata colpita in piena fronte di spigolo, mentre le altre due prima si sarebbero girate verso di lei seguendo la capovolta all'indietro della poveretta per poi girarsi verso Rea e cercare di rispondere all'attacco inseguendola fra i tavoli. La figura oscura che si era vista prima sembrava rimanere agli spigoli del suo campo visivo, come se fosse appoggiata insieme a Kuro addosso a lei, ma senza darle peso, e anzi donando una sensazione di sicurezza e controllo, insieme a una fragorosa risata in risposta alla scelta di azione della neo studentessa. Avendo il tavolo di mezzo, le due Cerbero si sarebbero fatte ovviamente alla destra e la sinistra dello stesso, cercando di prendere Rea a tenaglia, se quindi la sua mossa faceva parte di una strategia era il momento di darle forma. Nel mentre la Cerbero colpita dalla sedia si alzava dolorante con un bernoccolo vistoso e gli occhi lacrimosi, con la faccia contrita in una espressione mi sta tra imbarazzo, dolore e rabbia montante.
    ACCHIAPPIAMOLA!
    Avrebbe indicato Rea incattivita, anche se non si sarebbe ancora mossa essendo rimasta indietro al ritmo dell'azione e ancora stordita dalla sediata.
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    La presa di posizione di Kaguya aveva sia una nota divertente e giocosa, ma anche un aspetto pratico e utile che Sabik pensò di supportare, mettendosi ancora più di lato a Rengoku così da averlo di profilo, impettendosi e alzando il mento in segno di controllo, anche se quello che risultava era più che la vampira fosse il poliziotto esperto e il nephilim quello in addestramento. Quando la richiesta fu chiara nel mettere in mostra davvero cosa ci fosse di pauroso, Sabik trattenne il fiato spalancando gli occhi preso da una enorme curiosità su che cosa gli avrebbe mostrato. Dai bordi delle zone di sutura più vicino agli zigomi una sostanza nera filamentoso e quasi eterea come una fiamme avrebbe cominciato a fare capolino, insieme anche alla stessa pressione energetica di Rengoku che venne percepita più come una atmosfera che non come una oppressione, una sorta di sentimento contorto e affilato che rendeva il respiro alterato, non così affidabile e ritmato, come se un forte dolore stesse attanagliando il corpo. Era solo una piccola esposizione che contornava il viso dello studente in maniera leggera e curiosamente pittoresca, ma che comunque rappresentava l'interezza di come il detenuto di fronte a loro metteva fine alle malefatte dei carnefici che metteva nel suo mirino di giustizia. Sabik non aveva la più pallida idea di quale fosse la natura di una conformazione così mutevole e reattiva, nessuna conoscenza magica dei Jutsu poteva suggerire cose rappresentasse, come anche il semplice racchiuderla in "qualcosa di pericoloso" era una affermazione di sconfitta analitica. La pelle che Rengoku aveva addosso era ospite di questo potere, o parte integrante della forma che aveva preso col corpo del ragazzo, ma quel controllo così conforme a una sorta di aspetto elementale, una condanna annunciata, dava sostegno e sostanza alle affermazioni di cosa era per lui la giustizia e del perchè la amministrava a una certa maniera. Il Nephilim aveva a cuore questo ragionamento siccome gli permetteva di escludere domande non pertinenti e non più conformi a quello che davvero era importante capire. Sabik non potè che farsi sfuggire una espirazione sonora di sollievo nel vedere quanta meraviglia vi era racchiusa nella persona di fronte a lui. Non prese la parola, ma anzi si mise a girare intorno a Rengoku per mettere a fuoco la maschera di fiamme anche da altre angolazioni, allargandosi un pò più lontano, e se lo avessero lasciato fare avrebbe fatto un intero giro anche passando alle spalle di Kaguya. Era si una analisi, ma quelloc he traspariva dal Nephilim era più una ricerca di comprensione, una contestualizzazione di quello che stava vedendo, e la vampira poteva sospettare come l'acume del suo compagno di studi gli imponeva di ragionare prima di esporre o domandare, soprattutto ora che il potere di Rengoku aveva letteralmente un volto.
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    Non c'è problema, se ci sono dei refusi poi si sistemano appena ce ne si accorge, ma non mi pare di averne notati.


    Le intenzioni di Meteion con la schivata e la freccia a seguire erano chiare, e Deadstar aveva risposto da manuale con l'utilizzo dell'Air Hike per avere controllo nel suo movimento aereo. Era impossibile ora che la freccia andasse a segno, contando l'arresto della traiettoria del salto originale e la torsione del corpo di Ryo, tutte e due azioni che rendevano inutile il tentare di anticipare la posizione del bersaglio da parte di Sabik. Per prima cosa fu davvero interessante il vedere l'arma dell'avversario frantumarsi per poi far seguire il fendente cristallino, un dettaglio importante per valutare che tipo di rapporto avesse col proprio potere che, per gli indizi ormai chiari, chiedeva di forgiare e poi sacrificare per poter scatenare attacchi differenti dal combattimento corpo a corpo marziale; in secondo luogo la posizione che avrebbe raggiunto Deadstar con i piedi sul soffitto era il punto focale del vantaggio che ora Meteion aveva l'obbligo di gestire a dovere se voleva spingere lo scontro alle battute finali. Ma partiamo prima dalla difesa necessaria contro il fendente cristallino: l'eventuale punto di impatto sul corpo di Sabik era una scelta saggia, anche se forse non troppo ricercata da Ryo che non aveva dato segni in questo senso, ma pur sempre utile siccome la prima difficoltà dello schivare attacchi che vanno lungo la direzione verticale del corpo, per coloro che hanno le ali, è il doversi necessariamente girare di lato se la volontà è quella di eluderli. Girandosi di lato si permette al corpo di schivare e alla mole delle ali di spostarsi, ma in questo specifico caso differente dal primo fendente ascendente di Ryo, se Sabik avesse deciso di spostarsi sarebbe finito per dare il fianco o peggio le spalle al suo avversario, e sempre a differenza della sua precedente schivata non c'era una posizione di vantaggio da ottenere. Bisognava affrontare lo Stardust Slash a muso duro se il Nephilim voleva davvero passare in vantaggio, e conoscendone ormai le particolarità come resistenza e potenza, era il momento di far appello ai sentimenti più profondi e maliziosi del proprio cuore, per far si che l'arma in suo possesso prendesse la forma più adatta a quello scopo: dando il via al passaggio di elemento peculiare della sua razza, l'Oscurità del suo cuore si sarebbe rilasciata nei suoi circuiti nella forma della Falce dell'Oscurità; quindi modificando l'arco nella nuova arma, il Nephilim avrebbe fatto scorrere le sue energie per potenziare la lama curva con la tecnica personale Death's Design, impugnando il bastone recuperando la sinistra, per scatenare un fendente contro la lama cristallina di Ryo. Quello che però sarebbe stato differente da un semplice attacco diretto era che l'oscurità che aveva reso l'arma nero pece sembrò gonfiarsi e "spargersi" seguendo la linea del fendente, dando sfogo a una lama di oscurità derivata dalla tecnica Liberation. Ora era chiaro che cosa nascondeva Sabik fino a quel momento, al perchè era rimasto relativamente passivo nel continuare a scandagliare gli attacchi di Deadstar e quasi ad invitarlo a farsi avanti. Per prima cosa a livello sensoriale, quella particolare arma suggeriva di essere un aggregato di malizia e desideri profondi di aggressione, e anche solo il filo della lama suscitava altrettanta apprensione tanto era affilato, ma quando il suo colore si sarebbe fatto nero e quella stessa oscurità si sarebbe letteralmente liberata in uno sfogo così plateale, sembrava quasi di essere stati messi di fronte a un patibolo. E Ryo vi era in quella situazione in un certo senso, siccome il momento di scontro con la sua tecnica avrebbe dimostrato un divario preoccupante tra i due costrutti, facendo capire che se lui aveva consumato il suo spadone cristallino per tramutarlo in una lama a distanza, il Liberation di Sabik era una tecnica che non solo rilasciava appunto la potenza tagliente migliorata dal Death's Design, ma l'oscurità stessa manipolata a quella maniera possedeva ulteriore potenza di taglio e spessore per investire tutto e lasciare solo un solco al suo passaggio. Sabik aveva rilasciato il suo attacco in maniera perpendicolare al taglio di Ryo, verso di lui per investirlo ora che era sul soffitto, e qui il famoso vantaggio che il Nephilim voleva raggiungere prendeva forma, ora che Ryo aveva di fronte una sorta di linea divisoria estremamente tagliente, la gravità era diventata un fattore enormemente importante per decidere cosa fare: andargli contro richiedeva approntare una difesa adeguata, forse possibile ma che avrebbe richiesto anche di trovare una maniera di rimanere attaccato al soffitto che lo mantenesse in controllo della possibilità di muoversi; l'opzione secondaria ovvia era di decidere se lanciarsi dal soffitto per schivare "sopra" il taglio, rimanendo quindi in linea con Sabik ma perdendo ogni altro appoggio, oppure di dare le spalle al Nephilim e saltare "sotto" il taglio, questo non escludendo opzioni più diagonali per raggiungere magari le colonne lì vicino per sperare di raggiungere appoggi meno distanti del pavimento e meno costosi di un'altro Air Hike. E qui il gioco era un pò la parte divertente della situazione: difendersi richiedeva risorse, rimanere in aria richiedeva risorse, e saltare senza coprirsi richiedeva risorse che non escludeva di doverne spendere altre per rimanere in volo o almeno tenere sotto controllo quella fase priva di appoggi. C'erano dei Jutsu e altre soluzioni per ovviare alla gravità, a patto di conoscerli, o magari spendere la propria energia per coprire la discesa con potenti attacchi che superassero ancor di più il livello dello Stardust Slash e magari potessero pareggiare con il Liberation di Sabik, in questo senso la finestra per Ryo era assolutamente aperta, ma il vero problema era quanto poteva giostrarsi ora che non aveva il pieno controllo delle proprie mosse e i piedi si sarebbero staccati dal soffitto se non avesse avuto una pronta decisione. Il problema non era quindi il Liberation che gli stava arrivando addosso, ma che rotta avrebbe deciso per togliersi dai guai. Di fatto, Sabik aveva mirato il proprio attacco in modo che il taglio si dirigesse orizzontalmente verso Ryo, leggermente inclinato per non mirare alla posizione della testa o delle spalle, ma qualche grado per eventualmente finire tra l'addome e le cosce del ragazzo data la posizione rannicchiata necessaria per prendere forza dal soffitto. Il Nephilim dopo il taglio però doveva necessariamente dare un colpo di ali per raddrizzarsi con i piedi verso il terreno e il volto verso Deadstar, e data la maniera con cui aveva menato il fendente le mani stavano reggendo il bastone come una pagaia, con la mano destra al fianco, il braccio sinistro steso per reggere la falce e la testa della falce orientate all'esterno verso destra, apparentemente rendendo impossibile un movimento repentino per riapprontare la lama per un veloce fendente a seguito del primo. "Apparentemente" è la parola più adatta, siccome Sabik aveva una tecnica specifica per ovviare a tale situazione proprio per prendere in trappola i suoi avversari, e quella decisione di dedicarsi a raggiungere il massimo della stabilità lasciando che la falce facesse il suo movimento naturale mettendolo "allo scoperto" era apposta per essere sicuro di avere la molla carica e pronta a scattare in base a quanto Ryo avrebbe scoperto il fianco con la sua prossima mossa. Sabik era con i piedi a circa un metro di altezza dal pavimento, siccome si era semplicemente rimesso dritto col colpo di ali dopo il lancio della tecnica, in un certo senso a specchio con la posizione di Ryo se vogliamo contare la verticalità della stanza in senso orizzontale, e data la sua altezza e la posizione dell'avversario la distanza tra le loro teste era poco meno di 5 metri, situazione pericolosa siccome tutti e due volendo potevano raggiungere la posizione dell'altro a volersi buttare in una faccia a faccia, escludendo il taglio oscuro che si stava abbattendo nel mentre. Deadstar aveva un vantaggio sicuro sul rendersi conto di come quel taglio molto simile in termini di misure al proprio attacco cristallino era efficiente nel coprire l'area di attacco necessaria a mettere chiunque in difficoltà, ma capire la prossima mossa di Meteion valutando anche come preparare la propria difesa era il cuore fondamentale del futuro imminente.
    Non so se hai preferenze di ruoli specifiche, ma sei "te" che non sfuggirai a "me"...

    CITAZIONE
    Sabik Igriff
    Status Fisico: Ottimo (Passaggio da Sangue a Oscurità 0/2 turni prima di poter ricambiare)
    Status Psicologico: Concentrato
    Energia: 40 /80
    Tecniche usate:- Falce dell'Oscurità: Death's Design
    Tecnica basilare della forma di falce, l'energia scorrerà nella lama dell'arma annerendola totalmente quasi come se fosse stata inzuppata in dell'inchiostro. La forza di taglio e la resistenza dell'arma vengono leggermente migliorate per un singolo attacco effettuato nello stesso turno di attivazione. Se l'attacco produce almeno una ferita di Media entità la tecnica rimarrà attiva per un ulteriore attacco che può essere effettuato subito, o al massimo nel turno successivo ma non permette di proseguire questo effetto.
    Costo: 5

    - Falce dell'Oscurità: Liberation
    E' possibile attivare questa tecnica dopo che la lama della falce è stata intrisa di oscurità con la tecnica Death's Design, che verrà consumata. L'energia riversata nell'attacco si manifesterà fisicamente ingrandendo e dando sostanza all'oscurità in una lama di ghigliottina della lunghezza di 3 metri e dello spessore di 75 cm per 5 cm, che si distaccherà dalla lama originale creando un attacco relativamente a distanza. Ha una portata massima di 10 metri e una velocità pari al doppio di quella di Sabik senza Malus, e la sua capacità di taglio e incisività è definita dal livello del potere compreso il potenziamento del Death's Design.
    Costo: 10

    - I dardi lanciati nella forma di Arco hanno una capacità perforante molto superiore al normale e sono più difficili da deviare.
    - In forma di Falce, gli attacchi hanno una capacità tagliente molto superiore al normale mentre la durezza dell'arma è più consistente delle armi comuni.
    - Gli attacchi dedicati alla fase di cambio di elemento assorbono 10 punti energia.

    Note: Kamen indossata
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    Forse il poco aggraziato approccio di Kaguya avevo reso le cose più violente del previsto, di sicuro in un significato largamente lontano da come avrebbe potuto prevedere la Professoressa Hachi, ma la ragazza poteva contare sul fatto che Sabik le avrebbe dato tutto l'appoggio possibile, siccome tra una cosa e l'altra si sentiva trasportato da come stava evolvendo la situazione. Il rumore della rottura della stoffa però venne sopraffatto e reso muto dal senso della vista che prese il sopravvento: man mano che il corpo di Rengoku perdeva ogni copertura e pudicità, quella pelle e quelle forme uniche rappresentarono un mosaico unico, tanto da rendere il Nephilim immobile e in contemplazione assoluta. Di base era vero che la descrizione comune che si poteva dare a quelle cuciture, a quelle deformazioni, a quelle forme distorte da solchi e ispessimenti innaturali era facilmente riassunto nella parola "orripilante", ma Sabik aveva qualcosa di migliore da dire attraverso le sue mani, e dato che aveva mollato istantaneamente quello che rimaneva del pigiama per aprirle verso Rengoku quasi per urlargli addosso la sua reazione più naturale, la frase arrivo secca.
    Rangoku sei... Grottesco!
    E la faccia del Nephilim come il tono uscito dalle sue mani era letteralmente estasiato, come se avesse avuto un regalo di compleanno in un giorno qualunque. Disarmante forse per il ragazzo che, nudo, era abituato a essere classificato come "bruttura neomoderna"; invece ora c'era una ragazza(?) elegante dai capelli rossi lisci e dai modi di fare diretti ma acuti che era riuscita con una semplice botta di vocabolario a riadattare il suo personale genere horror in una categoria decisamente più aperta a possibilità. Ma Sabik si sarebbe schiarito la voce come poteva pizzicandosi le guance e stringendo gli occhi forte per darsi un contegno, mentre di sicuro Kaguya avrebbe avuto le proprie reazioni nel mentre, ma il Nephilim cercò di contestualizzare meglio i sentimenti che aveva in quel momento di fronte a un suo compagno di scuola, che aveva appena denudato con complicità e che giustamente non voleva sentirsi messo in mezzo come un fenomeno con cui divertirsi.
    ... Capisco... Davvero... Capisco che la prima cosa che direbbe una persona comune è... Qualcosa di negativo. Probabilmente anche perchè fino ad ora chi ti ha visto ti avrà osservato mentre facevi a pezzi qualcuno? Le circostanze fanno la differenza tra un film romantico di un milionario a cui piace il bdsm, e un horror su un rapitore seriale che si fa leccare i piedi in una roulette dismessa in mezzo al bosco... Ma tu sei... Sei... Fa più caldo qui? Solo io sento la faccia bollente?
    Sabik aveva la faccia rossa come un peperone mentre i pensieri collegavano la realtà e il suo sguardo poteva dedicarsi totalmente al corpo di Rengoku, sopratutto alla sua intimità così particolare, che per inciso non provocava imbarazzo di per sè, ma per il Nephilim l'initmità altrui non era un segreto dal punto di vista di forma o sensazioni, siccome vantava ambo i sessi tipici, ma più che altro era l'idea del contatto anche fosse solo dal punto di vista visivo. In quel momento la curiosità stava prendendo il sopravvento, e la considerava una invasione scomoda non conoscendo bene i limiti di Rengoku, anche se lo stesso stava ironizzando ampiamente la situazione.
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    Kuro ebbe un attimo di lucidità per seguire il suggerimento di Rea emettersi a mo di zainetto dietro le sue spalle, tenendosi stretto con le gambe ai fianchi in modo da non dover stringere sul collo di lei, e il suo peso inesistente non avrebbe dato nessun tipo di fastidio a Rea. Le tre nuove giunte avrebbero squadrato la capretta, curiose ma attente e guardinghe, esibendo un certo talento nell'inquadrare subito chi avevano davanti, magari merito del fatto che erano in tre e dall'atmosfera molto coordinata.
    Sono Cerbero, e come tale do la caccia agli obbiettivi del Girone. E non mi sfugge nulla e nessuno! Proprio nulla e nessuno! Quel gattino deve venire con me a parlare con Io. Proprio con Io! Esatto, Io vuole parlarci! Se ce lo consegni, non ci saranno casini, e io odio quando qualcuno non mi lascia la mia preda, divento una furia! Incontrollabile! Incontenibile!
    Le tre ragazze avrebbero simulato all'unisono il gesto dell'avere qualcosa in bocca e strattonarlo a destra e sinistra come se stessero litigando un giocattolo con qualcuno che voleva toglierlo, paralizzando Kuro che venne preso da una paura sempre più profonda. A quanto pare il gattino non aveva raccontato proprio tutto di tutto, ma per il momento sarebbe stato inutile chiedergli altro, che da come tremava tutta la sua capacità cognitiva era dedicata allo stare attaccato a Rea e sperare nelle sue capacità. La voce che la ragazza aveva sentito fino ad ora si ripalesò con calma, addirittura sembrò quasi che il tempo intorno a lei si muovesse lento come se tutti fossero inzuppati nella melassa, e un ombra avrebbe fatto capolino dietro Cerbero, indistinta ma dal colore vagamente rosso e dall'atmosfera amichevole e positiva.
    Queste tre pestifere sono un bel grattacapo... Se gli neghi Kuro, non perderanno tempo a usare la forza per staccartelo dalla schiena... Se glielo lasci, quel povero gattino potrebbe finire davvero nei guai... MA, perchè c'è sempre un ma, è un discorso che vale se ti sta simpatico lui e antipatiche loro. Nessuno ti obbliga a proteggerlo, o ad accontantarle, o magari a decidere anche altro! Chi lo sa... I valori personali sono un pò un fastidio, se uno vuole essere libero. Oppure la libertà comunque ha bisogno di quale riferimento? Sono sempre combattuta la riguardo... Divertiti!
    Con queste parole l'ombra sarebbe sparita e il tempo sarebbe ripreso a scorrere normalmente, ma Rea poteva sentire qualcosa che era cambiato all'interno del suo corpo: il mondo le sembrava più chiaro, più nitido e sotto il suo controllo, le sue gambe più forti e scattanti e le sue braccia più forti, come se in lei si fosse risvegliato qualcosa che aveva sempre avuto a disposizione. Era come se il suo fisico finalmente si fosse destato da un sonno lungo e comodo, e aveva chiaro anche come stesse producendo una pressione intorno a lei, al pari di Cerbero che le stava di fronte a circa 5 metri di distanza, con un paio di sedie nel mezzo e i tavoli ai lati. Non avrebbe sentito di essere in vantaggio sul trio, ma singolarmente le tre ragazzine sembravano leggermente meno forti di lei... Come avrebbe agito?
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    L'avere fiducia nel sistema era una considerazione non da poco che forse segnava la distanza di visioni principalmente tra Kaguya e Rengoku, ma non di meno da Sabik che aveva i suoi personali valori a cui fare riferimento, e come ne aveva già parlato sul treno si trovavano in un luogo ameno da quello che potrebbe essere una specifica legge, ma più vicino ad un atteggiamento che possa ispirare giustizia. E sempre come aveva anticipato sul treno, erano discussioni quasi filosofiche che l'intera vita sulla terra aveva affrontato per centinaia di anni con tanti tentativi, vari successi, ma che al momento non doveva determinare un esercizio dialettico, ma rimanere nella pratica. Quindi anche il taglio di domande e considerazioni erano rivolte a quello e la disponibilità del loro nuovo compagno di scuola era sinceramente apprezzata dal Nephilim, che avrebbe seguito le risposte alle sue domande in maniera attenta come si era proposto senza perdere una virgola. Detto questo, la compostezza di Rengoku però rendeva il suo discorso... Strumentale? Sabik avrebbe dovuto sforzare non poco il suo cervellino per mettere a fuoco quella parola mentre Kaguya si avvicinava a loro due e lo studente esponeva il problema con la zip. Avere passione in qualcosa non è solo una descrizione unilaterale rivolta a emozioni positive e ispirate, vale anche per disciplina e trasporto, profondità e lungimiranza, ma per come aveva descritto la sua visione, Rengoku aveva il sapore di qualcuno che con i propri atti volesse descrivere se stesso, in una maniera di espressione fisica e assoluta che non lasciasse spazio a dubbi o al poter essere ignorata. C'era sinceramente molto da scavare se e come l'obbiettivo fosse diventato il conoscerlo così intensamente, ma se doveva trattarsi di un primo contatto come lo aveva descritto Kaguya, un certo senso di soddisfazione era stato raggiunto, e di attesa per eventi futuri seminato a dovere. Sabik venne richiamato alla realtà però quando venne invitato dalla Vampira a partecipare a dare una mano e lì ci fu un momento di imbarazzo e di difficoltà da parte sua siccome si sarebbe guardato prima le mani e poi la zip, non dando nessun indizio per quale motivo avrebbe esitato un secondo buono prima di usare la punta delle dita con estrema cura e attenzione per spogliare Rengoku. Avendo delle bocce sulle mani per il Nephilim non è proprio piacevole usarle come normali appendici, è come usare i denti per tenere una penna e scrivere, o almeno quando doveva necessariamente lavorarci cercava sempre di fare cose "intime" e "pulite" dato che era l'equivalente di spalmare il viso da qualche parte. Il pelo di quel pigiama non era lungo, quindi non era difficoltoso da affrontare, ma man mano che la lampo scendeva il rischio che Rengoku non avesse altro sotto divenne ben presto un problema reale, e quindi avere le proprie labbra supplementari così a contatto col corpo di qualcun altro era una attenzione di troppo. Gli avrebbe dato fastidio a Rengoku capire quella piccola differenza? Non gliene sarebbe importato nulla? Avrebbero realizzato più tardi il concetto e che forse non era piacevole per il Nephilim fare tutto come gli altri? Voleva maledire Kaguya per una volta, ma man mano che compartecipava con estremo stress a quell'azione, il rendersi conto dei dettagli di quella anatomia avrebbe lenito l'imbarazzo con del più sano interesse. Piccola parentesi per seguire le reazioni della Vampira e eventualmente il suo curioso sguardo su cosa stesse pensando Sabik: il Nephilim non ha un concetto diretto di attrazione. La bellezza messa così davanti, anche con canoni chiarissimi come quella muscolatura sviluppata gli farebbe chiedere se dovrebbe reagire come tutti gli altri provando interesse. Non si tratta di assenza di pulsioni, siccome Skullcrasher aveva usato tutta una suggestione sua per toccarlo in quel senso, ma l'intimità di Rengoku non era stata trattata, quindi lo spogliarlo di per sè non era propriamente un atto che lo "spingeva" su qualcosa. Kaguya era però molto comprensibile, siccome oltre ad essere più "normale" di Sabik, c'era anche il fatto che gran parte della sua personalità aveva un istinto importante e ingombrante che sicuramente poteva essere stimolato da una situazione così... Apparecchiata? Anche qui il cervello di Sabik avrebbe avuto bisogno di un secondo per trovare la parola giusta. Quello che però era scritto su tutta la sua faccia era che quella pelle così dolorosamente aggrappata e innestata sul corpo di Rengoku risultava irresistibile. Davvero, Sabik era preso totalmente da ogni piccola piega, cambio di colore, ferita di connessione e quanto altro vi era su quel corpo che urlava quanti dettagli avesse a disposizione da scoprire. Purtroppo per la Vampira che aveva espresso una interessantissima visione delle risposte di Rengoku, Sabik era di indole pratica, e un pò con furbizia e un pò con ingegno avrebbe mosso le dita della mano più dentro il pigiama partendo dal punto finale della cerniera, la mano sinistra per l'esattezza sul bordo sinistro, mettendo il dorso a contatto con la pelle del ragazzo e risalendo su tutta la dentatura della stessa toccando """"""""involontariamente""""""" il resto della schiena fino a raggiungere la spalla e il trapezio. Qui si sarebbe fatto avanti col corpo ma leggermente di profilo e al fianco del ragazzo, appoggiando la propria anca contro la natica di lui ma facendo in modo di fare capolino col volto per far capire a Rengoku di dirgli se era pronto a farsi sfilare il costume, facendo un cenno verso il basso con il naso per fargli notare se voleva coprirsi o meno davanti. Sta di fatto che Sabik avrebbe continuando sfilandogli il suo lato del pigiama, e non avrebbe sentito storie o rallentamenti, quindi o Kaguya prendeva la palla al balzo, o semplicemente Rengoku sarebbe rimasto con mezzo petto nudo e la necessita di organizzarsi per l'altrà metà.
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    Sarò sincero, dopo due interventi masteriali non richiesti da entrambi ma solo da te in sotterfugio, io mi sono rotto abbastanza le palle.

    1) Avevamo concordato che si discutesse delle cose prima di eventuali ulteriori interventi dopo il primo. E niente, tra Hina e Doom hanno scritto più loro che noi due. Zero comunicazione e mi ero reso totalmente disponibile.
    2) Sono stati dati giudizi precedenti a questo di Doom dove l'azione di Ryo non è stata letta per un cazzo di nulla e data per perfetta e giustissima, e io sono entrato in una confusione tale che, nonostante Doom prima di questo messaggio nel fight mi abbia spiegato passo per passo la cosa, e nonostante sia chiarissimo cosa ha scritto ora, sono ancora dubbioso di cosa davvero stiamo tenendo in focus principale.
    3) Ho scritto "Per ulteriore conferma e per evitare di intasare le argomentazioni ho parlato con Doom per ragionare su alcuni aspetti della cosa. Il succo è che come azione effettivamente ha poco senso, fattibile nel complesso ma fuori luogo. Se per Demi va bene, riscrivo il post con ciò che rientra nella tempistica con una mossa più adeguata alla situazione.

    Edit: ovviamente mantenendo l'obbiettivo del post, cambia solo la formula della difesa." Quindi chiedo: COME CAZZO SIA POSSIBILE CHE... no, non continuo, quando è così palese che l'azione che avevo scritto era stata già vagliata da un master ma hai voluto comunque metterla in dubbio già di per sè è superfluo.

    Io NON commento sul fatto che ti sei incaponito a voler fare sto salto, siccome davvero sembra che le ali siano uno svantaggio per chi vola e non per chi si sta suicidando. IL VOLO E' ROBA MIA, FATTELE CRESCERE LE ALI SE NON VUOI SENTIRTI IN SVANTAGGIO, NON FARTI L'UMANO MASTER RACE CHE DEVE COMPENSARE TUTTO. LE RAZZE NON SONO LIMITAZIONI, SONO VANTAGGI E SPECIALIZZAZIONI.



    Ora bel respiro, uffffffffffffffff

    Analizzando la situazione il nodo gordiano si trova al momento del mio errore sull'aver fatto cadere la Trappola di Vetri e Cristalli troppo facilmente, quando più o meno la scena sarebbe comicamente finita con Ryo che si spiattellava contro il suo stesso scudo e cadeva rovinosamente a terra. Simpatica come idea, errore mio che magari ho sottovalutato il Rinjutsu tanto da creare sta catena di schifo, ma fatto sta che NON ti posso accordare di riscrivere nessuna azione che NON riparta da un punto adeguato a combattere e non costruire castelli su presupposti inesistenti. Quel salto è PESSIMO, oggettivamente un suicidio, e confondere la mia passività con l'idea che stessi dando finestre per stare in svantaggio è l'apice della confusione che si è creata. Come per il reset prima di questo. Avevo fatto la tipica schivata da manuale per un colpo troppo esotico, e sta campagna via chat per mettere le cose in caciara mi ha fatto notare che non ci siamo davvero capiti se abbiamo le idee chiare di cosa stiamo facendo.

    Voglio prendermi la colpa io che ho sbagliato sulla resistenza dello scudo? Va bene. Hadler è quello che non ci ha capito nulla. Altra tacca sulla lavagna delle brutte idee e si va avanti. Ora la domanda però lecita è da che nodo parte la tua strategia? Dal salto? In generale dal cercare di raggiungere Sabik in aria? SE faceva tutto parte di una vera strategia, non ti chiedo di dirmela, ma se il salto e il lancio dello scudo e il fendente in aria carpiato sono lo START, sono IO che dovrei riscrivere il post facendo durare lo scudo quello che deve durare e da lì toccherebbe a te scrivere come gestisci il tutto. Se invece non ho fatto nessun errore a rendere la Trappola di Vetri e Cristalli un foglio di carta per potermi riposizionare come suggerisce Doom, che comunque sarebbe un errore a mio sfavore da considerare come sbagliato utilizzo dei Jutsu a fine fight quindi rimane sempre un nodo importante, la tua risposta da riscrivere sarebbe quella dopo l'ultima freccia di Sabik. Sei sicuro al 100% certo oltre ogni ragionevole dubbio sospetto pensiero o dimenticanza che vuoi far ripartire la tua azione mentre sei storto in aria con Sabik sotto di te, senza scudo, con la tua arma in direzione totalmente opposta e con il famigerato Air Hike a disposizione ma che ti può sparare solo verso l'alto? Chiedo per un amico. : ^)

    La mia proposta è di resettare al punto in cui, dopo la primissima carica, ti sei riposizionato con Ryo, ci evitiamo di continuare questa situazione strana, hai avuto ben due esperimenti su questo salto per prendere le misure su quanto sia utile o fattibile, hai ancora lo scudo in mano e praticamente tutta l'energia. Esattamente come il primo reset.

    Ho esaurito ogni argomentazione al riguardo, se hai di meglio da proporre sono QUI e si CONCORDA cosa fare.
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    Kuro non fu troppo contento di venir accudito a pulirsi il muso, anche se non fece resistenza ai gesti di Rea e anzi, le propose il faccino sporco così che potesse togliere tutto il gelato che non era finito in bocca al meglio, da bravo bambino ubbidiente. Sembrava che trattarlo con più libertà e leggerezza, e anche un pò di corruzione di dolci ovviamente, lo aveva reso estremamente disponibile, concentrato e discorsivo. E infatti Kuro rimase ad ascoltare Rea con attenzione, facendo su e giù con la testa in segno di assenso quando era finita a parlare di gerarchie e mostrando il petto gonfio e lo sguardo fiero quando venne descritto come coraggioso. Poi quando senti l'ultima frase ci avrebbe pensato un secondo, tanto da lasciare il gelato per un attimo in disparte.
    Mmmmmmmmmmmmmmmmm.... Sono discorsi troppo difficili! Se c'è un Re c'è un Re, che altro bisogna sapere?! E se non c'è non c'è! Cosa è cambiato?! Ognuno farebbe comunque come gli pare! L'unica differenza è che se ci sono delle regole inutili o gente che non rispetta quelle utili stiamo tutti male, quindi che senso ha fare un nodo del genere? A"sf"ira è inutile... Dovremmo fare tutti amicizia e mangiare gelato al salmone! Nyahahahah! Noi Kemono la facciamo semplice, lasciamo che le cose accadano e ognuno si prenda il suo spazio. Se ci sono scontri ognuno agirà come sente, senza stare lì a guardare se è giusto o sbagliato. Non posso chiedere al serpente di non usare il suo veleno perchè non so come prenderla se ne dovessi morire... E' la sua natura, posso solo stare attento a non farmi mordere...
    Snif snif snif! Come non si può chiedere a un cane di non fiutare e dare la caccia a un gattino! Vero? Vero?! Vero!
    Alle spalle di Kuro, a circa 5 metri di distanza, in mezzo ai tavoli della gelateria, tre figure giovani e dall'aspetto canino avrebbero fatto capolino estremamente interessate al compagno di Rea. Tutte e tre sembravano muoversi come una unica entità, tenendo le stesse pose erette, col fianco destro in avanti e il braccio di quel lato morbido lungo il corpo, mentre la sinistra chiusa a pungo nell'incavo al lato della pancia.
    Ci ho messo un sacco a trovarti, sei molto caotico quando vai in giro, ma ho un fiuto eccellente, e ora non ci sfuggirai! No! E poi No! E poi ancora no!
    Kuro si sarebbe letteralmente avvinghiato al busto di Rea buttando il gelato per terra e tremando dalla paura, perdendo ogni desiderio di parlare o agire ma chiedendo indubbiamente aiuto col suo comportamento. Sembrava che le tre canidi avessero toccato qualcosa di istintivo in lui, ma sembrava esserci altro siccome avevano dichiarato di starlo cercando. Rea però non avrebbe avuto problemi a muoversi con Kuro addosso, era come avere un piccolo zaino al petto invece che sulle spalle, come quando ci si siede in autobus e simili, quindi se voleva agire non avrebbe avuto problemi a farlo, la vera domanda era come avrebbe voluto iniziare.
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    La mossa di Deadstar era sgraziata, ma non di meno temporizzata al meglio per sfruttare l'interezza del movimento proprio e di Meteion. Aver fatto una schivata di emergenza precludeva altri movimenti repentini, quindi essersi ripresi per effettuare uno scatto non significava molto, ma era combaciante con l'azione che Sabik aveva perseguito per stimolare l'avversario a mostrare qualcosa, quindi era all'interno del piano nel suo complesso. Prima di tutto la sorpresa poteva provenire da come l'arma di Ryo si era distrutta, sottolineando una possibilità di farlo a comando, e tramutarla nel fendente cristallino aveva fatto capire il funzionamento di tutto il sistema, dettaglio a dir poco importantissimo. Secondo, ma non meno importante, era l'equilibrio tra creazioni e tecniche di attacco alternative all'arma che impugnava, siccome c'è molta differenza tra creare e consumare, oppure creare uno strumento che lancia ulteriore massa. Ora l'unico problema era come rispondere alla reazione che il Nephilim aveva offerto di produrre al suo al suo avversario, dopotutto ci si era messo di volontà nei guai, senza magari contare quanta vera difficoltà poteva richiedere uscirne. Senza possibilità di muoversi agevolmente, e data la velocità e forza della tecnica la finestra di difesa era ridotta all'osso, ma non inesistente. Sabik avrebbe fatto appello alle sue emozioni più profonde, le stesse che contro Taskmaster gli avevano permesso di scoprire parte degli aspetti del proprio potere, dando il via al passaggio di elemento della sua razza e scatenando l'Oscurità del suo cuore nella forma della sua Falce dell'Oscurità: modificando l'arco nella nuova arma, il Nephilim avrebbe fatto scorrere le sue energie per potenziare la lama curva con la tecnica personale Death's Design, impugnare il bastone recuperando con la sinistra la propria posizione per potersi torcere in aria così da scatenare un fendente contro la lama cristallina di Ryo. Quello che però sarebbe stato differente da un semplice attacco era che l'oscurità che aveva reso l'arma nero pece sembrò gonfiarsi e "spargersi" seguendo la linea del fendente, dando sfogo a una lama di oscurità derivata dalla tecnica Liberation. Ora era chiaro che cosa nascondeva Sabik fino a quel momento, al perchè era rimasto relativamente passivo nel continuare a scandagliare gli attacchi di Deadstar e quasi ad invitarlo a farsi avanti. Per prima cosa a livello sensoriale, quella particolare arma suggeriva di essere un aggregato di malizia e desideri profondi di aggressione, e anche solo il filo della lama suscitava altrettanta apprensione tanto era affilato, ma quando il suo colore si sarebbe fatto nero e quella stessa oscurità si sarebbe letteralmente liberata in uno sfogo così plateale, sembrava quasi di essere stati messi di fronte a un patibolo. E Ryo lo era, siccome il momento di scontro tra la sua tecnica e il taglio che tranciava perpendicolarmente contro avrebbe dimostrato un divario preoccupante tra i due costrutti, facendo capire che se lui aveva consumato il suo spadone cristallino per tramutarlo in una lama a distanza, il Liberation di Sabik era una tecnica che non solo rilasciava appunto la potenza tagliente migliorata dal Death's Design, ma l'oscurità stessa manipolata a quella maniera possedeva ulteriore potenza di taglio e spessore per investire tutto e lasciare solo un solco al suo passaggio. Apparentemente Ryo non avrebbe potuto fare nulla contro quella tecnica, siccome sia le tempestiche che la linea di attacco e la misura della stessa potevano investire lui insieme a qualsiasi altra difesa che potesse immaginare, anzi, quella era proprio la perfetta occasione per capire che nemmeno lo scudo di cui aveva fatto utilizzo con tanto valore per saltare contro Sabik avrebbe potuto molto nello scambio di qualche secondo prima. La conclusione era chiara, ovvero che il Nephilim non aveva voluto usare quell'attacco, nonostante avesse potuto decidere in qualsiasi momento di farlo, e Ryo sarebbe stato accalappiato fin troppo facilmente. Ma nessuna ferita sarebbe stata subita: l'attacco di Sabik sarebbe finito contro la colonna oltre Ryo, vicina al muro dove vi era il dipinto della scimmia, passando abbastanza vicino al ragazzo per fargliene apprezzare potenza e pericolosità, ma tradendo quanto in realtà Meteion la avesse lanciata come confronto e avvertimento. Potevano essere tante le motivazioni, ma Sabik le avrebbe espresse poco dopo, mentre permetteva a Ryo di concludere i suoi movimenti, mettendosi dritto con i piedi verso il terreno e la falce impugnata con ambo le mani in diagonale da destra verso sinistra di fronte a sè con la lama sul lato alto, rivolto verso Ryo in aria a circa 50 cm dal terreno. A meno che il suo avversario non volesse proseguire in altra maniera, per cui Sabik comunque era già in posizione per agire, la distanza finale tra loro due sarebbe stata di circa 5 metri.
    Non ti manca la decisione. Le tue capacità se non altro sono dirette e affilate, non usi metodi alternativi per portare i tuoi attacchi. Ma proprio per questo devo porti questa domanda: vuoi continuare ad affrontarmi o me la dai vinta? E' necessario che lo sappia ora per decidere come proseguire.
    Una richiesta a cui nessuno avrebbe dato nemmeno peso, ma il tono del guerriero dai colori viola e dall'aura celestiale, come anche l'aura sinistra e pesante che trasudava dal suo corpo e dalla sua arma davano poco spazio al fatto che le azioni di Ryo o le sue parole sarebbero state soppesate molto attentamente. Poteva rispondere, poteva continuare a incalzarlo anche dalla distanza e in volo, o attaccare dopo essere atterrato, letteralmente era libero di fare qualsiasi cosa ma sembrava certo che lo studente che aveva di fronte era interessato a metterlo di fronte a un bivio importante. Non era nemmeno chiaro cosa davvero sarebbe successo a proseguire il combattimento rifiutando la richiesta di Meteion, forse solo un bluff mosso da una giocata carismatica, o forse l'ultimo pezzo di carattere di Deadstar di cui aveva bisogno il Nephilim per comprenderlo come gli serviva. Se voleva sottovalutarlo ancora con quelle teatrali mosse volanti pensando che fosse in controllo di quell'ambito, non avrebbe avuto nessun'altra gentilezza da parte di Meteion.

    CITAZIONE
    Sabik Igriff
    Status Fisico: Ottimo (Passaggio da Sangue a Oscurità 0/2 turni prima di poter ricambiare)
    Status Psicologico: Concentrato
    Energia: 40 /80
    Tecniche usate:- Falce dell'Oscurità: Death's Design
    Tecnica basilare della forma di falce, l'energia scorrerà nella lama dell'arma annerendola totalmente quasi come se fosse stata inzuppata in dell'inchiostro. La forza di taglio e la resistenza dell'arma vengono leggermente migliorate per un singolo attacco effettuato nello stesso turno di attivazione. Se l'attacco produce almeno una ferita di Media entità la tecnica rimarrà attiva per un ulteriore attacco che può essere effettuato subito, o al massimo nel turno successivo ma non permette di proseguire questo effetto.
    Costo: 5

    - Falce dell'Oscurità: Liberation
    E' possibile attivare questa tecnica dopo che la lama della falce è stata intrisa di oscurità con la tecnica Death's Design, che verrà consumata. L'energia riversata nell'attacco si manifesterà fisicamente ingrandendo e dando sostanza all'oscurità in una lama di ghigliottina della lunghezza di 3 metri e dello spessore di 75 cm per 5 cm, che si distaccherà dalla lama originale creando un attacco relativamente a distanza. Ha una portata massima di 10 metri e una velocità pari al doppio di quella di Sabik senza Malus, e la sua capacità di taglio e incisività è definita dal livello del potere compreso il potenziamento del Death's Design.
    Costo: 10

    - I dardi lanciati nella forma di Arco hanno una capacità perforante molto superiore al normale e sono più difficili da deviare.
    - In forma di Falce, gli attacchi hanno una capacità tagliente molto superiore al normale mentre la durezza dell'arma è più consistente delle armi comuni.
    - Gli attacchi dedicati alla fase di cambio di elemento assorbono 10 punti energia.

    Note: Kamen indossata
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    Le risposte di Rengoku catturarono l'attenzione di Sabik con maggiore presa man mano che venivano esposte. Il ragazzo di fronte a lui, che stava accompagnando verso la libertà, aveva una atmosfera ben diversa dagli studenti che aveva incontrato fino a quel momento: se il desiderio di affermazione poteva essere preso come "tipico" nella scuola, la persona che gli raccontava di come aveva ucciso un criminale non ne aveva bisogno, anzi, Rengoku trasudava una chiarezza di intenti pratica e che si sarebbe attivata tutte le volte che si sarebbero raggiunte certe condizioni. Per alcuni potrebbe sembrare un modo di vita strumentale e strumentalizzato dagli eventi, per il Nephilim invece risultava una volontà senza alcun tipo di ostacolo, se non le capacità stesse della persona, un punto a favore per lo studente indubbiamente.
    "Qui dentro" è un modo molto generico di ammettere che ci sono delle conseguenze ai tuoi atti. La stai prendendo come un ostacolo, ma se le tue azioni fossero state determinate dal torto assoluto probabilmente saresti stato trattato in diversa maniera.
    Sabik avrebbe lasciato quella frase nell'aria siccome si erano approcciati al nuovo ambiente, e Kaguya avrebbe dato spazio per prendere posizione verso la porta di uscita tenendo ogni senso concentrato su di loro, facendo capire che li stava ascoltando attentamente, quindi a modo suo stava continuando a partecipare. Il Nephilim si sarebbe messo appoggiato all'armadietto o comunque all'oggetto dove vi erano custoditi gli effetti personali di Rengoku, in modo da essere comodamente a vista della Vampira così che non le sarebbe sfuggito nulla di quello che "diceva" anche grazie ai segno delle mani che accompagnavano le parole.
    Un Vigilante è... Fuori luogo al momento. "Diplomarti" come difensore di Kurayami ti permetterebbe di essere appoggiato in queste decisioni così incisive, dopotutto è questo il significato di abbracciare una giustizia valida per tutti che si può... Abbattere sui malfattori come fai tu. La Gakuen e la struttura di Kurayami sarebbero un ostacolo se, e abbi la pazienza di seguirmi solo come ragionamento, oltre al fare giustizia hai anche bisogno di qualcosa di egoistico da mettere sul tavolo.
    Sabik avrebbe fatto una necessaria pausa per dare a Rengoku il tempo di metabolizzare che non lo stava stuzzicando o mettendo in discussione, anzi gli stava suggerendo anche molti modi per vedere la società che lo circonda in maniera differente, solo che non conoscendosi stava toccando con calma il discorso proprio per non farlo deragliare su emozioni negative di cui non vi era nessuna intenzione di provocarle.
    Quindi la prima domanda importante che verrebbe naturali porti è perchè hai così a cuore il "punire i malvagi"?
    Il Nephilim, nella misura di come o dove poteva, avrebbe cercato di mettersi vicino ma al lato di Rengoku, permettendogli di continuare a prendere le sue cose, ma ci teneva ad avere lo sguardo puntato sul suo volto e sulle sue espressioni, a percepire l'aria che lo circondava e a cogliere qualsiasi tensione o cambiamento del suo corpo. Senza volerlo, il ragazzo si stava facendo affascinare da qualcuno che gli stimolava queste questioni riguardo a un aspetto così controverso, che la stessa Kaguya aveva difficoltà a gestire combattuta tra la sua natura e il suo desiderio di vedere il potenziale fiorire oltre il semplice concetto di forza imposta. In base alle risposte di Rengoku il tutto poteva diventare un incontro prezioso come una perdita di tempo abominevole.
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    Kuro sembrò neutrale alle osservazioni di Rea, almeno fin tanto che non nominò di prendere un gelato: il volto del gattino si sarebbe illuminato nel mezzo del suo essere scontroso nel cercare di divincolarsi dalla capretta. La sincerità che aveva percepito Rea era facile da stimolare. Appena si tolse, il gattino ebbe il tempo a malapena di rimettersi in ordine togliendo le stropicciature dal suo vestito verde e sistemando le pieghe del cappello, prima di essere accalappiato da Rea e portato in giro per la scuola. Quando gli prese la mano, Kuro sembrò diventare molto ubbidiente, come se ci fosse abituato ad essere preso e portato in giro. Forse dai genitori o chissà da chi altro, sembrava scaltro ma non propriamente autonomo o lungimirante. Fatto sta che avrebbero raggiunto la gelateria con estrema facilità, e potevano ordinare qualsiasi cosa, e Kuro ovviamente andò a verificare la presenza del Salmone come gusto, indicandolo a Rea quasi con affanno facendo capire che voleva una coppetta sostanziosa. Si sarebbero potuti mettere a sedere dove volevano, e Kuro avrebbe preso la parola senza troppo indugio dopo la prima cucchiaiata di dolce.
    Mmm... Sagara mi ha accolto con troppi discorsi. Metà non li ho capiti e metà erano super invasivi. Mi continuava a parlare di Stelle e Responsabilità di A"sf"ira, ma a noi Kemono perchè dovremmo riconoscere qualcosa del sistema della scuola? C'eravamo prima, ci siamo stati nel mentre e ci saremo anche dopo... Il Giappone non è solo politica e cultura, uffa...
    Prese un'altra bella cucchiaiata di gelato prima di mettersi accanto a Rea sedendosi sulle sue gambe e possibilmente appoggiandosi a lei, dando tutta l'impressione che si fosse totalmente venduto alle gentilezze e cure dimostrate dalla capretta.
    Mi ha spiegato che se voglio venire a scuola ci stanno tipo spazi da conquistare? E che lei ha un gruppo organizzato a Stelle, e me ne voleva appioppare una perchè secondo lei avevo bisogno di protezione. Le ho rubato la fascia e ci ho messo tutte le stelle che volevo! Nyahhahaha! Quindi sono migliore di lei se ho più Stelle! Nyahahahaha!
    A quel punto Kuro si sarebbe staccato da Rea per mettersi sempre sulle sue gambe ma girato verso di lei, aprendo le gambe come se le fosse in braccio, ma dandosi spazio per continuare a mangiare il gelato. Aveva i baffetti un pochino sporchi e il musetto color rosa salmone.
    Secondo te la scuola ha bisogno di gruppi? Te cosa ne pensi di questo A"sf"ira? Ce ne è stato uno in passato, ma... MEH! Lo hanno colpito così forte che è finito sulla Luna? Nyahhahahah!
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    Per ulteriore conferma e per evitare di intasare le argomentazioni ho parlato con Doom per ragionare su alcuni aspetti della cosa. Il succo è che come azione effettivamente ha poco senso, fattibile nel complesso ma fuori luogo. Se per Demi va bene, riscrivo il post con ciò che rientra nella tempistica con una mossa più adeguata alla situazione.

    Edit: ovviamente mantenendo l'obbiettivo del post, cambia solo la formula della difesa.
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    Penso di aver capito cosa intendi, e penso che l'esempio più pratico che posso farti è come si comporta un palloncino quando gli tiri un pugnettone, si sposta e basta. O anche quando qualcuno ti tira una spallata, ma tu invece di andargli contro non produci resistenza e vieni spostato con facilità mentre il tizio va a vuoto e al massimo te ne esci con un pò di rossore sulla pelle. Ora, il primo punto fondamentale è capire che non avendo punti di appoggio solidi o costrizioni Sabik non è "bloccato" a dover contrastare la forza del colpo in senso opposto, ma può far sfogare il tutto lasciandosi spingere via proprio per l'enorme divario che c'è, cedendo completamente a far passare l'attacco. La vetrata che tira Ryo è una forza di spinta, Sabik ci mette di mezzo la falce per fare perno e cuscinetto per farsi sbalzare via, siccome la prima cosa che va a toccare l'attacco di cristallo è la falce, questa spinge verso Sabik che tiene il bastone, che siccome non sta cercando di deviare o contrastare il tuo attacco invece lo usa come forza motrice per farsi spostare via, e di potenza ne ha abbastanza siccome Sabik è un fusciello. Quello che ti sta prendendo in contropiede è che forse ti aspettavi una parata o un annullamento, invece ho sfruttato la tua mossa come spinta per riposizionarmi.

    Riguardo al danno sull'arma dobbiamo fare delle considerazioni riprendendo anche quello che ti ho scritto nel messaggio prima, con l'unico appunto che siccome la descrizione dell'arma di Sabik era vaga per un momento la teniamo fuori. La lama di cristallo che lancia Ryo è una maniera per produrre un danno da taglio a distanza, e come categoria è solido perchè di cristallo e tagliente in base al potere. A meno di prendersela in pieno senza possibilità di fuga o difesa, non è nè energetica e nè ci sono danni da usura accesi per cui potrebbe essere un problema venirci in contatto escluso ovviamente il contrasto diretto. Quindi, eliminato il contrasto rimane il contatto con la lama contro il dorso della falce: forse ho dato l'idea di un movimento troppo dolce con la descrizione e la spiegazione, ma immaginala proprio come la lama di Ryo che impatta sul dorso della falce di Sabik producendo magari anche un tintinnio di materiali che si scontrano, solo che invece di proseguire la botta ricevuta fa già sfuggire via Sabik, come quando tagli un pomodoro e ti sfugge di lato alla lama del coltello, se non lo tieni fermo anche il miracle blade serie perfetta serva a poco. Appena correggo la durezza del'arma dovrebbe risultare superiore all'acciaio a livello 3, quindi per un contatto del genere magari posso metterci che, a battuta, si vede la cromatura sotto la vernice.

    Parlando di questo: non sto sottovalutando che sia una tecnica di livello 2, ammesso e non concesso che si sta scontrando con un'arma di livello 3 per cui si spende energia per manifestarla, ma bisogna anche considerare che è di quel livello perchè è di cristallo, ed è normale che solo nei livelli avanzati fai quello che un elemento tipo il Vento e un potere dedicato al taglio magari fanno già da livello 1. Non sto mettendo il dubbio l'affidabilità della tecnica e il fatto che scali anche dalla forza fisica siccome ha la sua solidità, ma il contesto in cui è stata usata che mi da ampio spazio di manovra evasiva.
4015 replies since 7/9/2004
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