[OPERAZIONE] GEMMA +1 She was cursed, He was eager

xPoison

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    Nome: Alice Folkenfanel
    Livello: 1
    Energia: Virtuous
    Abilità Fisiche: Tutte al 3
    Livello del Potere: 1
    Tecniche Personali: Nutcraker, Marrowshards, Bloody Roots, Galatine.
    Tecniche Arte magica: Ninjutsu #1: Moltiplicazione, Ninjutsu #2: Evocazione di munizioni e di armi, Ninjutsu #4: Stretta di ferro, Ninjutsu #5: Passo energetico, Ninjutsu #10: Rankyaku; Rinjutsu #2: Lampo Fumogeno, Rinjutsu #4: Scudo crociato, Rinjutsu #8: Tekkai Profondo, Rinjutsu #9: Tekkai Skull, Rinjutsu #10: Liberatore crociato; Aitromanzia #2: Lama della tempesta, Aitromanzia #4: Onda sonora, Aitromanzia #8: Sfera del flusso, Aitromanzia #9: Distortion Tornado, Aitromanzia #10: Cicatrice del Vento.
    Armi & Equipaggiamento: Diario Personale
    Operazione richiesta: Operazione Gemma
    Informazioni extra: Livello di allarme +1, Gemma dell' infinito interessata: Llamrei

    CITAZIONE
    Tempio minore di Raiju Luogo di culto e di raduno di molti animisti e spiritualisti provenienti da tutto il mondo, questo tempo si presenta come una struttura di 30 metri di larghezza per 90 metri di lunghezza, il tetto piatto che si trova a 20 metri di altezza è supportato da 6 colonne di legno massiccio su due file parallele spesse 3 metri, distanti dai muri lunghi 7 metri e altri 15 metri tra di loro, sui lati corti ci sono dei portoni metallici e pesanti di 15 metri di lunghezza e 15 metri di altezza che si aprono grazie a delle carrucole che disingaggiano l'enorme blocco orizzontale che fa da lucchetto naturale per poi avviare dei tiranti che fanno scorrere le ante verso l'esterno grazie a dei binari. Sui muri lunghi a 6 metri di altezza partono dei finestroni larghi 2 metri e alti 5 metri, praticamente trasparenti e che permettono alla luce di illuminare tutto, ma che nella notte offrono al massimo una tenue luce lunare qualora fosse il periodo giusto.

    Barghest sembrava essersi interessata al contatto con quella strana energia vorticante vista all'aeroporto in maniera profonda, e le era capitato in maniera regolare di sognare di correre a perdifiato, ma su una strada buia e potenzialmente che dava l'idea di trovarsi in luogo interessato da una leggera nevicata notturna. Era una strada montana in cui era certa di potersi recare, ma la cosa particolare del sogno era che la corsa la faceva a piedi nudi, e che proprio il gusto di andare sempre più veloce le faceva godere i singoli fiocchi di neve che le passavano accanto e che per la velocità riflettevano la poca luce allungandosi come dei fili per poi diventare strali e infine sparire nel buio. E la soddisfazione era forte, come se mentre lo facesse potesse fisicamente appropiarsi del concetto stesso di movimento, con le proprie mani che correvano su dei fianchi ideali da tirare e spingervisi dentro. Non si svegliava solo sudata, questa era certo, e anche il solo salire su un mezzo veloce o essere più prepotente in ambiti intimi poteva giurare che le producesse un piacere più profondo... Ma nelle ultime notti una seconda presenza nei suoi sogni era perfettamente distinguibile, non negativa o funesta ma quasi come se la guardasse da uno schermo con interesse ma priva della voglia di interagire, se non che un giorno sotto la porta di casa sua vi era una lettera dal colore purpureo e dalle scritte dorate:

    "Ciò che cerchi è ancora lontano, ma un importante indizio è al Tempio di Raiju sulle pendici del Fujihama. L'altro non può adeguatamente allinearsi a questo metodo, tu si, quindi vai al tempio e... Il resto è lì che ti aspetta, ma non per molto."


    Se Barghest avesse seguito le indicazioni, sarebbe arrivata notte tempo al tempio, riconoscendo perfettamente come la strada percorsa fosse quella del suo sogno. Ad aspettarla vi era un singolare problema: la statua di Raiju centrale al tempio era completamente divelta, ne rimanevano solo pezzi di legno e metallo in giro per la grande sala, era come se qualcosa la avesse investita, penetrata e fatta esplodere da dentro, uno spettacolo dissaccrante. Ma nel punto ove prima vi era la statua ora vi era l'energia vorticante che aveva già visto alla rimessa, stavolta di colore verde accesso, che illuminava il buio del luogo come un neon lanciando pesanti ombre dalle colonne non dissimili da una raggiera di un sole nero. Questa energia stavolta non era un semplice eco, ma qualcosa di relativamente "fresco" lasciato dalla stessa entità colpevole dei danni al primo magazzino. Ci sarebbe voluto molto più tempo per entrarci pienamente in contatto, stavolta era una immersione paritetica al buttarsi in una cascata, ma la notte era lì per lei e non sembrava che nessuno la avrebbe disturbata per tutto il tempo necessario a collegarsi. Tutto era pronto per lei.
     
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    Dopo il primo contatto avvenuto in aereoporto, Barghest era stata come contaminata da quell' energia arcana e selvaggia. Non corrispondeva a niente che avesse mai affrontato in precedenza, non ai sortilegi della sua matrigna, neanche alla magia dei Fae o al potere dei draghi Felgrand. Era qualcosa di nuovo, ossessivo, che le si era insinuato sottopelle e si manifestava nei modi più disparati. A volte lo sognava, risvegliandosi improvvisamente col fiato corto di chi avesse inseguito a lungo qualcosa senza riuscire a raggiungerlo. A volte lo bramava, come un desiderio che si placava solo con la velocità, gli spazi aperti ed il soffio del vento sul suo corpo. Quando montava su qualcosa, qualunque mezzo fosse, sia un auto , una moto o una bestia, si sentiva appagata solamente quando lo spingeva al limite delle sue possibilità. Era forse impazzita completamente ? Cosa le stava succedendo ? Aveva provato a rivolgere alla sua Socia quelle domande, ma il Diario non le aveva dato alcuna risposta utile. Il suo alter ego Alice, non aveva la minima idea di quel che stava provando a spiegarle. Nemmeno lei riusciva a capire fino in fondo la sua ossessione. Con il tempo sembrava peggiorare, ed in più si era aggiunta la sgradevole sensazione di sentirsi osservata, come se si trovasse nella gabbia di un recinto pronta ad essere esaminata. Quando si stava avvicinando al punto di impazzire, un indizio si sarebbe palesato improvvisamente, sottoforma di una lettera anonima. Poteva essere una trappola, ma aveva la sensazione che sua madre non centrava nulla con tutto questo, per cui si sarebbe sentita piuttosto sicura a seguirlo, famelica di risposte alle sue domande. Non le piaceva che un terzo party entrasse nella sua testa già sin troppo affollata, era una questione che doveva risolvere il più in fretta possibile.
    L' indizio l' avrebbe guidata verso un tempo piuttosto popolare e non troppo nascosto, indagando ulteriormente aveva scoperto che si trattava di una meta di peregrinaggio piuttosto comune per i mistici, per cui aveva deciso di avvicinarsi nottetempo in modo da evitare incontri desiderati. Inizialmente ebbe timore di perdersi o sbagliare, ma ben presto si rese conto che stava percorrendo una strada che aveva già intrapreso nei suoi sogni, sicura e familiare come un destino già scritto. Anche quello che trovò al suo arrivo non l' avrebbe sorpresa più di tanto. Le colossali porte antiche del tempio si sarebbero aperte senza problemi, ma al suo interno vi era la stessa devastazione che aveva intravisto in precedenza all' aereoporto. Anche stavolta sembrava causata da una belva che cercava la fuga da ogni costrizione ed ogni laccio, in cerca della libertà. Il grido che aveva sentito in precedenza risuonava nella sua testa, mentre si incamminava per la navata centrale del tempio, ben illuminata dalla luna piena che filtrava dalle finestre. Davanti a lei aveva nuovamente quell' energia caotica da esaminare, sperava nuovamente indisturbata.


    Fisico : In forma
    Psiche : Concentrata
    Energia : 80/80
    Potere : Non attivo
    Note : Diario Personale nell' equipaggiamento.
     
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  3. Thrasir
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    CITAZIONE
    Nome: Samantha Green
    Livello: 1
    Energia: Newbie
    Abilità Fisiche: Tutte al 3
    Livello del Potere: 1
    Tecniche Personali: Wind Arrow Shower, Fairy Breath, Wind Telekinesis, Tornado Circle, Wind Slide
    Tecniche Arte magica: -
    Armi & Equipaggiamento: -

    Per Samantha visitare altri paesi era un passatempo che le permetteva di staccare brevemente dalla sua vita quotidiana. Non poteva farlo spesso, visto che doveva badare a sua madre, ma quando questa veniva trattenuta in ospedale per giorni di visite ed accertamenti sulla sua condizione allora la ragazzina dai capelli smeraldini poteva fuggire per trovare un po' di relax altrove. Questa volta la meta sarebbe stata Kurayami, che di notte aveva un'aria suggestiva ed incantevole, come molti altri paesi e città del mondo. Le piaceva quella regione, forse perchè la scomparsa del male che la attanagliava da anni le faceva pensare che un giorno anche New Vegas avrebbe potuto tornare a risplendere. Quella notte, però, una luce diversa da tutte le altre avrebbe attirato la sua attenzione, da lontano. Con curiosità si sarebbe avvicinata al luogo da cui proveniva, scoprendo che si trattava di un tempio o qualcosa di similare, non era molto esperta della cultura giapponese, ma era chiaro si trattasse di un luogo di culto. Quello strano bagliore proveniva da una struttura massiccia ed imponente, chiusa da dei portoni immensi e probabilmente pesantissimi da spostare. Fortuna voleva che uno di questi fosse però aperto e, poco lontano, all'interno di quell'ambiente, si poteva intravedere una figura. Chiunque in una situazione come quella avrebbe subito pensato che l'artfice di quello scempio non potesse essere altro che la persona lì presente, tant'è che il volto di Samantha si sarebbe subito scurito.
    Ehi! Che cosa stai facendo? Perchè hai distrutto quella statua? Non sarai un attivista ateo o qualcosa del genere, vero? Non ti hanno insegnato a rispettare le libertà altrui?
    Avrebbe usato un tono deciso ed accusatorio, senza lasciare molto spazio per un dialogo. Samantha si trovava ferma appena all'inizio della struttura, sull'unico ingresso aperto, distante dallo o dalla sconosciuto/a non meno di 30 metri viste le dimensioni mastodontiche di quel luogo. Per il momento sarebbe rimasta ferma sul posto. Indossava abiti leggeri e non propiamente femminili, che però lasciavano ben intendere che non fosse armata, o almeno non apparentemente.

    qLYHFjp
    .:Aura:.

    Status Fisico: Illesa
    Status Psicologico: Vigile
    Energia: 80/80
    Tecniche usate://
    Potere: WILL OF THE WIND (attivo)
    Livello 1
    - Samantha può generare e controllare correnti d’aria sino ad una portata massima di 3 metri da lei
    - Samantha può controllare un massimo di 2 tecniche contemporaneamente sfruttando solamente il suo sguardo. In quel caso la loro potenza è pari al 25% del suo gigas massimo.
    - Samantha può anche controllare le sue tecniche usando le mani, queste sono effettivamente 2 usi in più rispetto ai limiti del potere. In questo caso la loro potenza sarà pari al 50% della sua forza per ogni mano, e del 100% della sua forza se entrambe le mani controllano una tecnica sola.
    Note: -

     
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    La sua concentrazione sarebbe stata interrotta in maniera improvvisa, sgradevole. Era talmente ossessionata da quella fonte di potere, così intenta a carpirne quel mistero, che non si era minimamente resa conto del nuovo arrivo, nonostante fosse allenata ad avere i sensi sempre all' erta. La voce era ancora piuttosto distante, per cui Barghest avrebbe avuto tutto il tempo di voltarsi lentamente, venendo investita dalla luce sia da dietro che di fronte, rivelandosi in tutta la sua possenza. Un corpo muscoloso alto quasi due metri, dotato di grazie e curve irreali che le donavano eleganza, a malapena contenuto da un paio di pantaloni scuri di taglio maschile, una camicia bianca, slacciata dal colletto sino al terzo bottone in una scollatura più che generosa, inevitabile se non voleva che si strappasse completamente al primo movimento brusco, dato che era a malapena in grado di reggere il peso e le dimensioni del suo seno prosperoso. Portava anche delle scarpe comode e dei guanti privi di dita, sembravano più fatti per il trekking e l' esplorazione, che per la lotta. Una fulgida chioma bionda calava lungo la schiena come un mantello, e persino a quella distanza la ragazzina poteva intravedere che Barghest la osservava con un occhio azzurro ed uno rosso, che pareva infuocato. Tra le mani reggeva quel che sembrava un Diario ed una penna arcaica, dopo avervi scribacchiato rapidamente un ultima nota, l' avrebbe chiuso di scatto e riposto al sicuro dentro la camicetta, tra la scollatura dei seni.
    Ma che...?
    Era stata apostrofata da una voce decisamente potente, per una ragazzina così minuta. Il suo volto poteva apparire giovane come quello di una bambina, i suoi seni anche, ma i fianchi ampi e le coscie ben tornite raccontavano che aveva più che superato la pubertà. Gli occhi ed i capelli sembravano brillare nel verde, come uno smeraldo ancora immaturo ma già più che prezioso.
    Ecco...
    In sincerità, non sapeva cosa rispondere alla ragazza, non sapeva se era una qualche guardiana o un intrusa come lei. Gli occhi saettavano rapidamente verso la distruzione circostante, non sapeva come giustificarla, nè a chi dare la colpa. Molto probabilmente, qualunque cosa avesse raccontato sul suo incontro all' aereoporto e le visioni che ne erano seguite, sarebbe stato inverosimile senza una lunga spiegazione.
    Oh al diavolo ! Si sono stata io, ho sfasciato tutto io !
    Barghest avrebbe improvvisamente iniziato a correre verso la ragazzina. Si trovava appena oltre l' ingresso, perfettamente equidistante tra le pareti e le colonne laterali alla navata del tempio, per cui anche lei si sarebbe mossa seguendo la stessa linea. Distavano almeno 30 metri, ma un combattente con un fisico superiore poteva tranquillamente colmare quella distanza in appena 3 secondi, se non avesse avuto impedimenti. Mentre si avvicinava, il corpo di Barghest sarebbe stato avvolto da quel che sembravano una miriade di esserini minuscoli, simile a piccoli spiritelli elementali, che sarebbero svaniti altrettanto rapidamente, rivelando l' attivazione del suo potere sottoforma di un Armatura, dotata di possenti gambali, bracciali, una gonna ed un pettorale completo, una corona di spine in cima alla fronte che lasciava scoperta unicamente il volto e la testa. L' armatura sembrava molto dura, forgiata sia in metallo che in elementi naturali, rendendo la sua figura persino più possente e minacciosa di prima.
    Quindi ?!
    Non era una pazza, ed in situazioni simili era solita cercare il dialogo. Ma in quel momento aveva ben altre priorità, quella traccia energetica poteva svanire da un momento all' altro, lasciandola priva di risposte a tormentarsi con la sua ossessione. Non aveva tempo per gestire gentilmente ogni interferenza.

    Fisico : In forma
    Psiche : Irritata
    Energia : 80/80
    Potere : Attivo
    La Zanna di Barghest è la reliquia fatata da cui Alice trae il suo potere, si tratta di una spina di un qualche materiale vegetale conficcata in profondità nel suo cuore che risveglia il suo sangue fatato e lo rende portatore di vita. Grazie alla spina il suo sangue è differente dal normale, è semitrasparente,incredibilmente dolce e somiglia vagamente alla linfa degli alberi, come essa è in grado di nutrire e far germogliare le particelle vegetali presenti nel suo corpo. Il risultato è che quando Alice risveglia il suo potere, dal suo petto inizia a ramificarsi e crescere una corteccia candida, decorata con motivi floreali che ricopre quasi completamente il suo corpo ed assume le fattezze di una vera e propria armatura completa, perfettamente adattata alle sue forme prominenti. L' armatura non è solo uno strumento di difesa, è una creatura vivente che nasce, ricresce, sboccia e si modifica nutrendosi della linfa vitale del suo portatore, generando armi, spine, fruste e spore a seconda della tattica adottata in battaglia.

    Livello 1
    -L' armatura può prelevare il sangue di Alice un massimo di 5 volte prima di mandarla in uno stato di anemia.
    Quando è in anemia la forza e la velocità di Alice sono ridotte del 90 % per i prossimi 5 turni.
    -Ogniqualvolta Alice attiva una tecnica può donare il suo sangue all' armatura per potenziarla con un bonus del 25 %.
    - L' armatura si divide in 7 parti (Corona,pettorale, gonna, 2 gambali, 2 bracciali) Ogniqualvolta una parte risulta danneggiata Alice può utilizzare una carica del suo sangue per ripristinarla completamente nell' arco di 3 turni.
    Le parti ripristinate risulteranno leggermente più resistenti al tipo di danno che le ha distrutte in precedenza.
    -L' armatura ha una resistenza inferiore al ferro.

    Note : Diario Personale nell' equipaggiamento (tra i seni).
     
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    Mi spiace Thrasir, fosse stato un combattimento normale non avrei avuto alcun problema ad aspettarti, ma con un operazione non posso tirarla troppo in lungo. Ho provato ad avvertirti per mp, l' hai letto, non mi hai risposto, pazienza. Chiedo la conclusione dell' operazione. Alla prossima occasione, senza nessun rancore.
     
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    Dato il singolo turno svolto consideriamo che Samantha non sia mai comparsa.


    La concentrazione di Barghest per i primi momenti sembrava avere un buon passo con la vorticante energia in cui si stava immergendo: prima di tutto il suo fisico sembrava ben felice di potersi collegare a quella sensazione cosí primordiale di forza e velocitá, di potenza e di libertá; poi c'era da dire che questa seconda iniezione di ricordi ed esperienza era fresca, da poco sfornata e piacevolmente elettrizzante. Un passo alla voltá la realtá intorno alla donna tornava indietro nel tempo al momento in cui la statua ancora era integra, in cui il sole stava a malapena tramontando e una nera ombra si stagliava all'entrata del tempio. Non era definibile, tentare di carpirla era impossibile, anche perché Barghest avrebbe facilmente compreso che il punto di vista non era dall'esterno, ma proprio dall'interno dell'essere che aveva causato quella distruzione. Ma chi era? Anche quello era difficile comprenderlo perché sentiva battere due cuori, che le rimbombavano nei timpani e rimescolavano i suoi sensi in una cacofonia di energie ribollenti e selvagge. Poi sarebbero cominciate le pulsazioni piú forti, un crescere di piacevole ansia ed emozione provenire direttamente dal suo basso ventre, uno tsunami che stava prendendo forma e potenza mentre il sangue sbatteva nelle tempie e i respiri si facevano affannosi, finendo poi per esplodere in un unico e lunghissimo balzo che avrebbe investito tutto riesplodendo verso il cielo e perdendosi tra le nuvole. Si sarebbe risvegliata a terra, ansimante e fradicia come se qualcuno le avesse fatto fare palestra per ore mentre ne abusava sessualmente, con ancora la visione di quell'intenso ricordo che si sovrapponeva alla realtá attuale, tanto che cercando di riprendere fiato e compostezza, le sue labbra si sarebbero mosse da sole agonizzando un nome:

    "Perceforest..."


    Un fortissimo mal di testa le avrebbe impedito di mettere a fuoco qualsiasi altra informazione se non vaghe immagini di drappi rossi, candele e una figura ombrosa che porgeva un libro e poi il nulla. A Barghest sarebbero servite alcune ore per rimettersi in piedi, abbastanza per stare a filo con l'arrivo dei monaci e dei fedeli che avrebbero testimoniato la distruzione della statua principale del tempio, quindi era meglio non farsi trovare in loco e darsi alla macchia il prima possibile. L'inseguimento di questa traccia stava cominciando a dare i suoi frutti, stava al suo senso investigativo ora capire come agire e cosa trarne.

    CITAZIONE
    OPERAZIONE CONCLUSA
     
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5 replies since 8/5/2023, 19:23   75 views
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