Incontro virtuale

x Hina

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  1. Hina-Poppezinga
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    La situazione era più spinosa di quanto pensasse e per un momento si ritrovò ad imprecare mentalmente all'idea che dovevano addestrarsi anche per quel genere di situazioni. Non si sentiva all'altezza, era da sola, e loro erano sicuramente più di lei. Non era una gran chiacchierona quindi dubitava di poter riuscire a negoziare e farli arrendere spontaneamente. Adesso che l'attenzione era focussata sulla sua figura avrebbe avuto meno occasioni di agire e di portarsi in vantaggio. Il potere che le permetteva di proiettare degli attacchi non era adatto a situazioni delicate e non erano attacchi che poteva nascondere. Doveva inventarsi qualcosa, o per lo meno sperare che il leader volesse patteggiare.
    Sì cazzo lo farò se non stai ferma! Indietro! urlò l'uomo armato minacciandola. Sheba mostrò la sua mano libera e gli fece cenno di calmarsi.
    Ok, non precipitiamo le cose. Non farle del male. indietreggiò lentamente, riuscendo in qualche modo a tenere l'attenzione dei rapinatori su di sé. Infondo l'avevano vista creare attacchi spaventosi e non volevano farsi fregare. Fu in quel momento che vide formarsi alle spalle dell'uomo una figura. Fortuna che indossava una maschera o si sarebbe visto il suo stupore, rovinando l'effetto sorpresa di quella misteriosa figura che intervenne afferrandolo per un polso e costringendolo a sparare verso l'alto. Il panico si diffuse, la gente urlò e si rifugiò dietro ai banconi per non finire sotto il fuoco crociato. Grazie a quell'apertura, Sheba proiettò una grossa mano che afferrò la cassiera e la tirò via dal rapinatore, spingendola forse in modo brusco verso gli altri ostaggi al sicuro. Gli altri non spararono per paura di colpire il leader, ma Sheba era sotto tiro e stavano per spararle di nuovo addosso. Glielo impedì una ragazza molto simile alla figura che si era formata, attaccando il rapinatore colpendolo con agilità sulla tempia e mettendolo fuori gioco. Sheba si sentì invadere di gioia: non era sola, qualcuno di molto coraggioso si era deciso ad aiutarla. Non poteva che andare di bene in meglio. Sheba e la misteriosa alleata si posizionarono spalla contro spalla, guardando verso i loro avversari che non li avrebbero lasciati in pace.
    Grazie! Sei stata molto coraggiosa. le disse subito, prima che la ragazza le chiedesse di poterle parlare una volta che avevano risolto quella situazione. Sheba non aveva la minima idea di cosa volesse dirle, ma vista la situazione fece l'ipotesi che probabilmente era interessata ai Watchmen, e magari anche lei voleva collaborare o farne parte.
    Va bene! le rispose con entusiasmo. Notò che apparve un'altra copia della ragazza che si occupò di uno degli avversari. Sheba decise di occuparsi di quelli liberi. Ingaggiarono una lotta senza risparmiarsi, le ragazze furono veloci, precise e riuscirono a sopraffare il gruppo. Per loro fortuna non erano combattenti esperti e ciò li aveva portati ad avere un grande vantaggio. Le due ragazze con le copie inscenarono una coreografia di attacchi e colpi. La ragazza sembrava abituata a combattere in gruppo e riuscì a supportare alla perfezione Sheba riuscendo a guadagnare una vittoria schiacciante. Una volta che riusicrono a stendere tutti, Sheba presa dall'entusiasmo e ancora piena di adrenalina cercò un "batti 5" verso la sua alleata.
    Ce l'abbiamo fatta! esclamò con entusiasmo, aspettando che la ragazza ricambiasse il gesto, se non lo avesse fatto, avrebbe ritirato la mano imbarazzata. Intanto erano arrivati gli agenti di polizia che fecero irruzione nella banca ormai consapevoli di cosa stava succedendo, si diressero subito verso i rapinatori ammanettandoli e immobilizzandoli. Fra di loro c'era anche un uomo in particolare che attirò l'attenzione dei presenti. Avanzò verso le ragazze sorridendo loro come se fosse fiero di ciò che avevano fatto. Indossava l'uniforme della polizia di Roma e dal numero di targhettine sulla giacca era evidente che fosse qualcuno che aveva un'alta carica.
    Proxy Danger, finalmente ti incontro. Grazie per essere intervenuta. Mi hai lasciato ben poco su cui lavorare. allungò una mano verso di lei per congratularsi. Sheba la accettò facendosi improvvisamente tesa per l'emozione. Era la prima volta che vedeva di persona Eloy, e non credeva di poterlo vedere in quell'occasione.
    E' stato un piacere comandante! Ma non ho fatto tutto da sola, mi ha aiutata questa coraggiosa ragazza. affermò idicando Aura vicino a lei. Eloy si voltò verso la ragazza e sorridendo anche a lei offrì la mano per congratularsi a sua volta.
    E' stato molto coraggioso da parte sua signorina. fece cercando di essere il più professionale possibile.
     
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