[Lavoro] Educazione canina

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  1. EllariaSand
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    Cleo pensato
    Cleo parlato
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    Narrazione

    Padrone o non padrone, anche per la giovane ibrida la vita continua ad andare avanti.
    E proprio per questo anche in seguito a quel fortuito incontro avvenuto in quello stesso parco solo pochi giorni prima, la cagnolina non ha minimamente abbandonato i propri impegni ... anzi, ora che condivide la stessa dimora col proprio padroncino è ancora più fermamente determinata a dare il proprio salutare contributo all'economia casalinga.
    Motivo per cui, come ogni mattina, Cleo si era diretta presso il piccolo e semplice centro di addestramento canidi da lei diretto: li la attendevano come sempre i suoi fedelissimi amici a quattro zampe, che quel giorno avrebbero avuto l'onore di assistere a una delle sue preziosissime lezioni all'aperto in cui li avrebbe condotti presso il parco della città parlando loro del comportamento che un bravo cucciolo deve sempre avere col proprio padroncino.
    Ed eccola, quindi, la giovane ibrida.
    Proprio come da consuetudine durante le proprie lezioni, indossava dei semplicissimi leggins sportivi a motivi militari accompagnati da un top nero inchiostro e a delle altrettanto umili convers nere e verdi mentre i capelli erano raccolti in una semplice coda di cavallo e la vita coperta da una felpa verde smeraldo. E al suo fianco, diligentemente disposti sui due lati, vi erano invece gli allievi del giorno: sulla sinistra i gemelli Castor e Pollux, due rottweiler decisamente massicci nonché a dir poco esuberanti, e sulla destra Adam ed Eva, la coppia di dobermann meno obbediente della storia.
    Eppure, per qualche strano fenomeno della natura i cani non sembravano minimamente esaltati ... anzi, bastava la sola e decisa presenza dell'ibrida a spingerli a tenersi tutti perfettamente in riga, senza tirare il guinzaglio nel tentativo di azzannare qualche povero animaletto della fauna locale. E non solo, sembravano persino ascoltarla, mentre ignara degli sguardi perplessi dei passanti si gettava a capofitto in una delle sue celebri lezioni: "Capite? Non dovete arrabbiarvi, anche quando i vostri padroni fanno qualcosa di apparentemente incomprensibile, vi sgridano o vi mettono in punizione, lo fanno per il vostro bene ... per farvi diventare dei bravi e diligenti cuccioli, i migliori del vicinato!", diceva, non senza un certo entusiasmo ... dopotto, finalmente anche lei poteva dire di avere un proprio padrone!
    Aveva tutti i motivi per essere felice, e voleva trasmettere la stessa positività anche ai suoi amici a quattro zampe.
    "Quindi ... non dobbiamo arrabbiarci, anche quando ci tolgono l'osso da sgranocchiare?", parve dire con lo sguardo Castor, subito supportato dal gemello. A un estraneo poteva sembrare incomprensibile il loro linguaggio, ma Cleo non era una persona qualunque ... fino a poco tempo prima, d'altronde, era lei stessa una cagnolina e non le riusciva affatto difficile comprendere il linguaggio canino.
    Cleo scoppiò a ridere, guadagnandosi in compenso qualche occhiata diffidente da un gruppo di passanti: "Beh, non fanno certo solo quello no? Provate a pensarci. Chi vi da da mangiare e un posto dove dormire? Chi vi premia con dei bocconcini quando fate i bravi, vi porta a fare passeggiante, o ancora vi sgancia un osso di nascosto da sotto il tavolo?", i cani parvero prendere molto sul serio le sue parole, specialmente Adam, il cui sguardo sognante pareva proprio pensare ai bocconcini che gli dava la sua padrona ogni tanto.
    L'ibrida scosse il capo, superando in silenzio la panchina in cui, solo pochi giorni prima, aveva avuto modo di conoscere il proprio padrone.
    Dovette ricorrere a tutto il proprio autocontrollo per non ripensare a quello che avevano fatto, a come l'aveva fatta godere e al modo dolce e protettivo con cui l'aveva amata riempiendola col proprio seme ... non voleva proprio distrarsi sul lavoro, anche perchè sapeva per esperienza che simili pensieri le avrebbero fatto produrre fin troppi feromoni. E decisamente non era il caso di influenzare i suoi allievi con le proprie voglie perverse.
    Scosse il capo, superando la panchina e avvicinandosi a un laghetto, per poi slegare i suoi quattro amici.
    "Bene, ora faremo una gara. Chi di voi sarà il più bravo riceverà un premio dal proprio padrone appena tornato a casa ... siete cani da guardia, quindi ora dovrete mettere alla prova la vostra capacità difensiva.", sorrise, sgranchendosi silenziosamente le braccia, prima di dire, "Chi di voi riesce a prendermi vincerà la gara. Via!", e detto ciò schizzò in avanti.
    I quattro si guardarono, interrogativi, per poi gettarsi all'inseguimento abbaiando con forza.
    Cleo rise, adorava sorprendere i suoi allievi con prove sempre diverse e poi ... beh, era una cagnolina anche lei: cosa c'era di meglio di una corsa apparentemente senza senso nel verde più sconfinato? Beh, si ... gli scoiattoli.
    Difatti non appena ne intravvide uno (era discretamente sicura che fosse lo stesso del suo incontro col padrone, avido complottista!) si dimenticò completamente del suo piano d'addestramento per gettarsi alla rincorsa. Ciò che avrebbero visto i passanti sarebbe stata una palla di pelo terrorizzata, seguita da un'ibrida che lanciava imprecazioni, seguita da quattro molossi sbavanti ... stava pure per acchiapparlo, quando Castor non le saltò sulla schiena ululando trionfante la propria vittoria.
    Cleo uggiolò, sbuffando.
    Beh, una promessa era sempre una promessa no?
     
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3 replies since 30/3/2019, 19:02   108 views
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