[Combattimento] Mondi differenti

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    The man behind the sauce

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    La provocazione sembrava avere fatto più che effetto alla donna dai capelli di ghiaccio, che non esitò nemmeno un momento a rispondere a tono seppur mantenendo quel suo tono di superiorità assoluta. Tanto che in quel momento Leon pensò veramente che quella donna se la stesse tirando in un modo a dir poco assurdo, ma in fin dei conti poteva pure permetterselo.
    Un sorriso beffardo si dipinse sul volto del rosso, in un certo senso quella situazione si rivelò più interessante del previsto e non vedeva l’ora di scoprire quali altre singolari abilità avesse in serbo la donna di ghiaccio.
    Il rosso tenne lo sguardo fisso su di lei, vedendola non solo mettere via la sua spada ma grazie alla sua manina poco ispirante creare non una ma ben tre sfere d’acqua. Che diamine aveva in mente?
    I dubbi del rosso vennero immediatamente sollevati, dato che la donna lanciò ad una velocità impressionante quelle sfere, doveva darsi una svegliata e doveva farlo in fretta!

    Ammirevole!
    Disse il rosso prima di abbassarsi quasi a ripetere una sorta di squat, con la mano sinistra sorreggeva ancora la chitarra che con la sua cassa andò a coprire la parte sinistra del busto del rosso.
    Mentre la mano destra andò nuovamente ad abbandonare la presa sul manico. Infatti sulla mano destra andò a creare quello che aveva tutta l’aria di essere un piccolo agglomerato di energia, stava preparando il terreno proprio per lanciare il Rinjutsu #2: lampo fumogeno, che il rosso andò a lanciare a circa 1m di distanza da lui. Una volta a terra l’aglomerato di energia andò a creare una nube di fumo densa e scura, infatti se capelli ghiaccio non avesse in qualche modo arrestato la sua corsa avrebbe rischiato di finirvi dentro.
    Le sfere d’acqua passarono sopra la testa del rosso, che in quel momento era ancora piegato in quella posizione di squat. A Leon però venne in mente anche di fare affidamento su degli amici molto speciali per lui, i suoi adorati squali oscuri!
    Infatti dai piedi del rosso saltarono fuori ben 3 squali di pura oscurità, risaltando nuovamente nel terreno rispettivamente uno sulla sua sinistra, uno al centro e uno sulla destra. L’equilibrio però venne rotto immediatamente dato che gli squali sentendo l’odore del sangue partirono all’impazzata verso il corpo di capelli di ghiaccio. Nonostante la nube fumogena davanti a se il rosso avrebbe cercato di dare come bersaglio agli squali di sinistra e centrale entrambe le gambe della donna. Mentre per quanto riguardava lo squalo sulla destra aveva come possibile bersaglio proprio il fianco destro della donna.


    Leonhart Smith

    » Status Fisico: Illeso.
    » Status Psicologico: Irritato e curioso di vedere le abilità della donna.
    » Energia: 13/50
    » Potere: Moeru Ikari [Rilasciata]
    Livello 1
    - La resistenza della chitarra è leggermente inferiore all'acciaio.
    - Nello stesso turno, Leonhart può suonare una sola melodia alla volta. La Symphony of Destruction non rientra nel numero massimo di melodie, in quanto non è una tecnica.
    - Le esplosioni generate dalle melodie oltre al danno da impatto infliggono anche un leggero danno da ustione.
    - Dopo aver suonato 5 melodie diverse, la chitarra si accende di energia incandescente che rende gratuita la prossima tecnica attivata.
    » Tecniche usate:
    ✘ Rinjutsu #2: Lampo Fumogeno
    Normalmente considerata di basso livello, questa tecnica si rivela in realtà molto più utile e versatile del normale. Nella mano si creerà un agglomerato di energia di forma sferica, che una volta sbattuto a terra genera una piccola nube di fumo che fa letteralmente scomparire alla vista nemica l'utilizzatore in un arco di 3 metri e ad un'altezza limite di 5. A quel punto i vantaggi sono utilizzabili in maniera svariata, compresa la fuga, poiché all'interno della nube non è possibile percepire nulla attraverso i propri sensi. la nube è molto densa e scura, ma scomparirà al turno seguente.
    Costo: 10

    ✘ Juinjutsu #5: Squali dell'abisso profondo
    Dai piedi dell'utilizzatore salterà fuori, come salta dall'acqua, uno squalo lungo 2 metri e ampio circa 60 centimetri composto esclusivamente di oscurità. Sprofonderà subito dopo di nuovo nel terreno, mostrando solo la pinna nera. Lo Squalo si muove normalmente ad una velocità pari a quella dell'utilizzatore, si muoverà in linea retta fino a 15 metri di distanza e al momento opportuno può attaccare il nemico saltando fuori dal terreno col preciso scopo di infliggere un potente morso che può anche rivelarsi fatale. Tuttavia, se al momento in cui questa tecnica viene lanciata il nemico è ferito, lo squalo potrà essere animato dalla sete di sangue e carne, che lo porterà a raddoppiare la sua velocità, seguire il nemico fino ad una portata illimitata e lo libererà dal vincolo di muoversi in linea retta, muovendosi contro il nemico privo di controllo. Quando questa tecnica viene attivata, è possibile pagare il doppio del suo costo per evocare altri due squali bonus. Dopo il primo salto lo squalo scomparirà in ogni caso, e non può ritardare la sua corsa in alcun modo che pur seguendo il nemico rimane un percorso diretto.
    Costo: 10 x2= 20
    » Equipaggiamento:
    ✘///
    » Note:
    ✘ Moeru Ikari rilasciata ed impugnata (solo col braccio sinistro)
    ✘ Melodie Suonate 0/5

     
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    Selenya assottigliò silenziosamente lo sguardo, osservandolo evitare i propri colpi.
    Quella situazione stava iniziando seriamente a irritarla: non solo non accennava minimamente a retrocedere, ma la sua arroganza non faceva che crescere esponenzialmente di minuto in minuto. Arroganza che, sebbene non certo inferiore a quella della mannara, non faceva che irritarla talmente tanto da far riemergere dentro di lei parecchi istinti molto poco cortesi che da anni e anni a quella parte pensava di aver ormai imparato a reprimere.
    Fortunatamente per lei, conosceva fin troppo bene il Lampo Fumogeno. Lei stessa ne era un'assidua utilizzatrice, specialmente quando doveva celare la propria trasformazione affinché nessuno riuscisse a collegare il suo volto a un attacco ... e fu per questo che la prima cosa che fece, quando vide la sfera venirle incontro, fu scattare rapidamente all'indietro di tre metri e mezzo: era il massimo che poteva permettersi, ma d'altronde conosceva l'ampiezza della sfera e sapeva che sarebbe bastato.
    Con la kusarigama ancora saldamente stretta tra le mani, osservò silenziosamente l'ammasso di fumo, consapevole di come probabilmente l'avversario avrebbe approfittato proprio di quel momento di confusione per portarsi in vantaggio. Difatti non passarono che pochi istanti prima che dall'ammasso di fumo emergessero non uno, ma ben tre squali d'ombra ... non aveva mai visto una tecnica del genere, e la sola cosa che riuscì a fare fu ricorrere rapidamente alla propria trasformazione: in meno di un istante il corpo della donna sarebbe letteralmente esploso dalla propria pelle, lacerando brutalmente i vestiti e lasciando cadere le armi a terra.
    Riuscì a evitare i due squali che puntavano alle sue gambe balzando in aria, in un salto di due metri troppo fuori dalla loro portata affinché potessero affondare le zanne nelle sue carni ... col terzo tuttavia non riuscì a fare molto, se non indietreggiare appena trasformando quella che sarebbe stata una ferita aggravata al fianco già menomato in un morso alla spalla. Benedì ancora una volta la propria natura mannara, grazie alla quale non sentì dolore e che quantomeno le avrebbe permesso di riprendersi.
    Certo era che, comunque, non poteva proseguire in quel modo ancora per molto.
    Basandosi quindi sulla propria memoria, che le avrebbe permesso di ricostruire senza problemi la posizione del giovane prima del lancio del Lampo Fumogeno, avrebbe scagliato l'ultima sfera di acqua solida verso di lui ... tenendo conto che era ancora immerso nella nube di fumo, contava di colpirlo senza troppi problemi per poi ricorrere al Ninjutsu N° 1: cinque kishin perfettamente identici a lei sarebbero comparsi, due sulla sua sinistra e tre sulla destra. Immerso nel fumo da lui stesso creato, il giovane non avrebbe potuto riconoscere quale fosse l'originale una volta diradata la nube.
    I sei kishin sorrisero, fauci irte di zanne affilate che sembravano quasi assaporare ciò che di li a poco sarebbe successo.

    YGCwMuH

    ₪ Selenya Von Sokolov ₪


    ₪ Status Fisico:
    Lacerazione lieve al fianco destro (In rigenerazione), lacerazione media alla spalla destra
    ₪ Status Psicologico: Inizia a sentire la stanchezza, ma è comunque incazzata nera
    ₪ Energia: 40/70 (Riserva energetica diminuita)
    ₪ Tecniche usate:
    Trasformazione razziale
    Costo: 5
    Ninjutsu #1: Moltiplicazione x5
    Tecnica molto diffusa, permette di generare un numero variabile di copie di sé, assolutamente fittizie, incapaci di toccare corpi solidi o parlare, servono solo come distrazione, ma sono molto realistiche. Possono materializzarsi ad una distanza massima di 5 metri dall'utilizzatore, mai più di 5 contemporaneamente e non possono allontanarsi più di 20 metri dall'utilizzatore stesso. E' estremamente consigliato attivare questa tecnica solo quando i nemici non hanno contatto diretto con l'utilizzatore originale, altrimenti sarà semplice individuarlo.
    Costo: 1 per copia
    ₪ Potere: Livello 1
    - Per infliggere un malus la tecnica che lo evoca deve causare almeno una ferita di entità media. I malus di tipi diversi possono sovrapporsi ma quelli dello stesso tipo non sono cumulabili.
    - Ogni malus ha la durata di 2 turni, qualora il malus venga inflitto nuovamente il conteggio si resetta e rimarrà valido per altri 2 turni.
    ₪ Note:
    -Tsumegariki a terra
    -Kusarigama a terra
    -Sacca di shuriken e kunai a terra (-2 shuriken)
    -Tanto x2 a terra

     
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    Scusami per l'enorme ritardo


    Forse l’utilizzare il lampo fumogeno era stata un'idea funzionale, ma al tempo stesso anche molto stupida, forse fin troppo stupida.
    L’unico lato positivo fu che Ice Lady aveva fermato la sua corsa, proprio come programmato nella testa del rosso. Ma non sapeva che in realtà dietro a quella coltre fumogena non era poi mica tutto rose e fiori, anzi era sicuro al 100% che capelli di ghiaccio in qualche modo fosse nuovamente pronta a farsi sotto, il rosso tra l’altro era rimasto ancora in quella posizione accovacciata nell’attesa che la nebbia si diradasse pronto a sferrare nuovamente un ennesimo attacco.
    Sfortunatamente per lui però quel momento di esitazione gli risultò dannatamente fatale, infatti essere rimasto in quella posizione lo espose fin troppo dato che si vide piombare addosso e a tutta velocità quella che era in effetti l’ultima sfera d’acqua solida evocata dalla donna. Doveva cercare di muoversi e cercare un minimo di attutire il colpo.
    Infatti il rosso cercò letteralmente di buttarsi sulla sinistra ma da quella distanza l’azione del rosso risultò abbastanza inutile dato che la sfera lo centrò in pieno sull’avambraccio sinistro, arto che avrebbe dovuto essere utilizzato per suonare la chitarra.
    Si sentì un crack segno proprio che l’avambraccio del rosso andò letteralmente a rompersi dopo un tale impatto, non solo il braccio però venne messo a dura prova infatti sentì anche rompersi alcune costole nella parte superiore del corpo.

    CAZZO!!!!
    Una smorfia piuttosto grossa di dolore segnò il volto del rosso che finì con il sedere letteralmente per terra. Provava un dolore oltremodo lancinante e iniziò anche ad accusare dei problemi respiratori segno evidente che forse qualche costola era andata a farsi benedire.
    In quella situazione e col braccio rotto aveva ben poche speranze di poter portare avanti quella lotta avvenuta per colpa di quella assatanata. Finalmente la nebbia andò a diradarsi una volta per tutte, facendogli trovare una sorpresina bella ma non troppo. Infatti si trovò davanti non uno ma ben sei unicorni dal manto fighissimo e levissimo ma da espressioni poco rassicuranti.

    Oh diamine… Si mette malino eh?
    Potevi dirmelo che ti sai trasformare!

    Cercò di centellinare in quel momento per prendere un po’ di tempo, provò comunque a muovere le dita della mano sinistra con scarsissimi risultati e con una grossa fitta di dolore che gli attraversò il corpo, facendogli chiudere immediatamente gli occhi.
    Nghhh….
    In quel momento non aveva molte carte da giocarsi, se non mollare gli ormeggi e farla finita con quella inutile lite. E in quel momento il probabile assalto di quei cinque cavalloni era una cosa da tenere in considerazione, anzi tenere in tremenda considerazione.
    Cosa avrebbe fatto capelli di ghiaccio in quel momento di difficoltà del rosso?


    Leonhart Smith

    » Status Fisico: Elevati danni da impatto su avambraccio sinistro (Danno medio-grave, avambraccio rotto), elevati danni da impatto alle costole nella parte superiore del corpo (Danno grave e diverse costole rotte)
    » Status Psicologico: Stanco.
    » Energia: 13/50
    » Potere: Moeru Ikari [Rilasciata]
    Livello 1
    - La resistenza della chitarra è leggermente inferiore all'acciaio.
    - Nello stesso turno, Leonhart può suonare una sola melodia alla volta. La Symphony of Destruction non rientra nel numero massimo di melodie, in quanto non è una tecnica.
    - Le esplosioni generate dalle melodie oltre al danno da impatto infliggono anche un leggero danno da ustione.
    - Dopo aver suonato 5 melodie diverse, la chitarra si accende di energia incandescente che rende gratuita la prossima tecnica attivata.
    » Tecniche usate:
    ✘ ///
    » Equipaggiamento:
    ✘ ///
    » Note:
    ✘ Moeru Ikari impugnata (solo con la mano DX)
    ✘ Melodie Suonate 0/5



    CITAZIONE
    Edit (17/04/2019): Editato il numero di copie che vede Leonhart, da to che prima era scritto cinque invece che sei.


    Edited by Deva - 17/4/2019, 20:17
     
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    Non ci volle molto prima che la nube di fumo iniziasse, infine, a rigenerarsi.
    Così come non ci volle molto prima che la mannara, le cui froge ancora dilatate dall'ira non differivano minimamente da quelle delle proprie copie, avesse infine modo di constatare i danni causati al proprio avversario: il giovane era scivolato col sedere a terra, e a giudicare dall'espressione di dolore, dal modo con cui muoveva le dita e dalle evidenti difficoltà nel respirare ... beh, probabilmente era riuscita a ottenere qualche risultato.
    Per la verità, quando aveva lanciato la sfera la mannara non era totalmente sicura che quel colpo sarebbe andato a segno ... anche andando a memoria, nulla toglieva che, approfittando del caos generato dal lampo fumogeno, il giovane poteva benissimo essersi nel frattempo spostato da qualche altra parte. Tuttavia, visto come si era risolta la cosa non aveva assolutamente nulla di cui lamentarsi.
    Ovviamente, gli avrebbe risposto più che volentieri.
    Per la verità, non le sarebbe dispiaciuto affatto sfotterlo un po' ... magari chiedendogli se, con le ossa rotte, era ancora in vena di fare battute scortesi nei suoi confronti. Tuttavia sapeva bene che le proprie copie non erano in grado di parlare, e rispondendogli avrebbe rischiato di perdere quella punta di vantaggio appena ottenuta ... vantaggio che, nonostante le condizioni del giovane, non si sentiva ancora in vena di ignorare. Quel piccoletto si era rivelato un avversario inaspettatamente ostico, e se c'era qualcosa che preferiva evitare era rischiare di abbassare la guardia finendo invece col trovarsi un altro branco di squali neri a correrle dietro.
    Non esitò quindi oltre e, limitandosi a lasciare solo un paio di copie ferme alle proprie spalle (rispettivamente, una delle tre evocate da destra e una delle due alla propria sinistra) ... il giovane avrebbe avuto un bel daffare nel comprendere quale fosse quella reale, essendo di fatto apparentemente identiche. E non solo avrebbe dovuto comprendere se quella vera fosse una di quelle ferme, ma anche organizzare una difesa nel momento in cui lei e le tre copie rimanenti partirono all'attacco.
    Era un semplice diversivo ovviamente, volto a mettere il giovane alle strette e ritardare il più possibile il momento in cui avrebbe realizzato quale fosse quella reale.
    Selenya e una copia caricarono da sinistra, mentre le altre due copie rimanenti dalla destra: il giovane si sarebbe visto venire incontro questi quattro stalloni, alti due metri e mezzo abbondanti, che avrebbero puntato con determinazione al suo corpo. Lei facendo scattare le fauci, irte di canini tutt'altro che rassicuranti, proprio verso l'avambraccio che, almeno a occhio e croce, presumeva essere rotto; la copia al suo fianco cercando di azzannarlo alla gamba sinistra, mentre le altre due avrebbero cercato di colpire rispettivamente l'avambraccio destro e la gamba destra ... ovviamente, erano copie, pertanto nel momento in cui fossero entrate in contatto diretto con lui avrebbe compreso immediatamente quale fosse quella reale. Tuttavia, nel frattempo avrebbe avuto il suo bel da fare.
    O almeno questo era l'obiettivo di Selenya.

    YGCwMuH

    ₪ Selenya Von Sokolov ₪


    ₪ Status Fisico:
    Lacerazione superficiale al fianco destro (In rigenerazione), lacerazione medio-lieve alla spalla destra (In rigenerazione)
    ₪ Status Psicologico: Stanchezza bene o male presente, ma compensata da un ego a prova di bomba
    ₪ Energia: 48/70 (Riserva energetica diminuita)
    ₪ Tecniche usate:
    ₪ Potere: Livello 1
    - Per infliggere un malus la tecnica che lo evoca deve causare almeno una ferita di entità media. I malus di tipi diversi possono sovrapporsi ma quelli dello stesso tipo non sono cumulabili.
    - Ogni malus ha la durata di 2 turni, qualora il malus venga inflitto nuovamente il conteggio si resetta e rimarrà valido per altri 2 turni.
    ₪ Note:
    -Tsumegariki a terra
    -Kusarigama a terra
    -Sacca di shuriken e kunai a terra (-2 shuriken)
    -Tanto x2 a terra

     
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    Era incredibile come quella donna non solo si fosse trasformata in quel fighissimo unicorno dall’aspetto poco rassicurante ma si era anche in qualche modo moltiplicata, che tutto fosse merito delle sue abilità? Possibile, fatto stava che erano dannatamente identiche l’una all’altra, la sfortuna del rosso e che il suo corpo non avrebbe resistito ancora molto e di certo quella che prima era una donna voleva incrementare il suo status infliggendo ulteriore danno a Leon.
    Nel frattempo il corpo del rosso si trovava a circa un metro dalla panchina dov’era stato interrotto prima da Ice Lady, mentre davanti a lui era praticamente accerchiato da quei unicorni che non attesero altro se non il momento di lanciarsi letteralmente sul corpo del rosso.
    Un quadruplo attacco da parte di quei destrieri, due da destra e due da sinistra, una tagliola nettamente difficile se non quasi impossibile per il rosso da evitare. Era evidente come fosse alla frutta in quel momento, infatti uno di quei destrieri in particolar modo cercò di prendere come obbiettivo ciò che ne era rimasto dell’avambraccio di Leon.
    Infatti il rosso per “preservare” quello che ne era rimasto del suo braccio con un impeto fisico mise in direzione di quelle fauci fameliche la sua spalla sinistra. Il rosso venne di conseguenza morso sull’avambraccio e sulla gamba destra, sgranando per un attimo gli occhi, che diamine era successo? Perchè non stava provando dolore? Forse era appena morto e non se n0era neanche accorto?
    Tutte domande a cui pensò le fauci che andarono ad attaccarsi con un morso piuttosto forte sulla sua spalla sinistra. Non stava affatto sognando e non era ancora morto, per ora, ma quelle creature che prima lo avevano colpito prima non erano altro che copie create dalla donna.
    Quel morso non solo gli aveva lacerato la carne ma gli andò anche a rompere la spalla, il corpo del rosso non resse un ennesimo attacco di quella entità facendolo svenire con la Moeru che sciolse la sua trasformazione tornando dall’essere una chitarra ad essere una normalissima katana.
    Il rosso era svenuta ma da infondo alla via sembrò arrivare quello che aveva tutta l’aria di un furgoncino bianco a motivi floreali dorati, che andò a fermarsi davanti all’entrata del negozio da dove era venuta la donna. Da furgoncino però scesero un ragazzo abbastanza alto e all’incirca sulla trentina con una cartelletta in mano, mentre dal posto del guidatore un signore sulla mezza età pancia munito. Il più giovane dei due andò a bussare alla porta nella speranza che qualcuno aprisse.
    Il furgoncino da cui scesero i due uomini sembrava molto uno di quei tipici mezzi utilizzati come porta valori ed era evidente la fretta che avevano quei due. Era inutile negarlo, probabilmente avevano visto la scena dello scontro e volevano consegnare immediatamente e alla velocità della luce la loro roba per poi andarsene a gambe levate.


    Leonhart Smith

    » Status Fisico: Vari danni da lacerazione e impatto sulla spalla SX (Danno Grave, spalla rotta). Elevati danni da impatto su avambraccio sinistro (Danno medio-grave, avambraccio rotto). Elevati danni da impatto alle costole nella parte superiore del corpo (Danno grave e diverse costole rotte).
    » Status Psicologico: Svenuto.
    » Energia: 13/50
    » Potere: Moeru Ikari [Disattivata]
    » Tecniche usate:
    ✘ ///
    » Equipaggiamento:
    ✘///
    » Note:
    ✘ Moeru Ikari caduta al suolo e tornata in forma base
    ✘ Melodie Suonate 0/5



    CITAZIONE
    Combattimento Concluso
     
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    Per quanto totalmente innocue, alla fin fine le copie della mannara riuscirono a compiere il loro sporco dovere ... grazie a esse, il giovane si ritrovò circondato su tutti i lati e riuscì a malapena a deviare il suo attacco verso la spalla.
    Gli occhi della mannara brillarono, mentre le zanne affondavano crudelmente nella spalla del giovane ... il sapore del sangue, forte e metallico, le riempì la bocca mentre uno schiocco secco le raggiungeva le orecchie, facendole intuire come, probabilmente, la potenza del morso potesse aver portato anche alla rottura della spalla. Si ritrasse di scatto, osservando silenziosamente il giovane trionfante ... fino a quando non lo vide impallidire di botto: evidentemente aveva sottovalutato fin troppo la pericolosità di un altro attacco, non tenendo conto della sua natura umana e della conseguente incapacità di rigenerare le proprie ferite, cosa che aveva condotto il giovane allo stremo.
    Si morse il labbro, mentre lo osservava accasciarsi a terra.
    "Dannazione ... certo, non si può dire che non se la sia cercata ma non posso certo lasciarlo in queste condizioni o morirà!", pensò, facendo per chinarsi verso di lui. Fu proprio allora che, infine, un camioncino portavalori accostò al limitare della strada. La mannara alzò lo sguardo, osservando palesemente sconvolta i due individui che, con ben UN'ORA di ritardo, avevano infine deciso di presentarsi all'incontro e scendevano in quel momento dal veicolo ... salvo bloccarsi di botto nel momento in cui si trovarono di fronte a una kishin di due metri e mezzo con le fauci ancora grondanti di sangue.
    L'ira della mannara, che alla vista del giovane esanime aveva persino iniziato a calmarsi, tornò ad ardere furiosa nell'animo della russa che non esitò un istante a pararsi di fronte al ciccione. Il poveretto impallidì di botto, osservandola dal basso verso l'altro tremante mentre lei, in tono furiosamente gelido, scandiva: "Voi ... luridi, schifosi, imbecilli ... consideratevi sollevati dal vostro incarico. Anzi no ... aspettatevi che il mio legale venga a far visita alla vostra azienda dei miei stivali uno di questi giorni.", fece, inspirando profondamente. Aveva già quasi ammazzato un ragazzino, non poteva permettersi di attaca ... niente, troppo incazzata.
    Si impennò, nitrendo furiosa e affondando brutalmente gli zoccoli nel cofano della macchina: il copertone cedette, distrutto sotto il peso della mannara che ne distrusse totalmente il motore prima di ritrarsi e tornare a osservare i due. "Tornate pure da dove siete venuti a piedi, prima che il vostro cranio faccia la stessa fine!", sbottò, prima di dare loro le spalle e avvicinarsi al giovane.
    Sospirò silenziosamente, osservando il giovane prima di chinarsi silenziosamente su di lui e issarlo sul proprio dorso, afferrandolo per i vestiti così da permettergli di salire e condurlo quindi all'interno del proprio laboratorio.

    ***

    Il locale che Selenya aveva, dopo innumerevoli ricerche, trasformato nel proprio laboratorio, non fungeva unicamente da luogo di lavoro per la russa ... dopotutto, non era affatto raro che la donna si intrattenesse fino a sera tarda in quel luogo, e di conseguenza, al piano superiore, aveva fatto costruire anche un confortevole salotto dotato di un ampio divano ad angolo color la la lapislazzuli, due poltrone della stessa foggia, un semplice tavolino in vetro e a terminare il tutto un pratico angolo bar.
    Fu li che condusse il giovane, dopo essersi curata di riassumere la propria forma umana.
    Lo depositò delicatamente sul divano, esaminando silenziosamente le ferite per poi scuotere il capo: "Piccolo scemo, se non fossi stato così testardo ora non saresti certo in queste condizioni.", osservò, armandosi di kit medico e iniziando innanzitutto col disinfettare il morso. Dopo aver pulito adeguatamente la ferita, la fasciò, stringendo accuratamente le bende in modo da impedire un'ulteriore perdita di sangue, e per finire gli steccò il braccio e gli iniettò una consistente dose di antidolorifico: probabilmente si sarebbe sentito rintronato, ma almeno non avrebbe visto le stelle a ogni movimento.
    Le ci volle una mezz'ora buona, ma alla fine il giovane sembrava aver ripreso almeno un po' del proprio colore.
    Selenya sospirò, tastandogli la fronte e trovandola inaspettatamente calda: a giudicare dal sudore che gli imperlava la fronte e dal tremore, doveva avere parecchia febbre. Alzò silenziosamente gli occhi al cielo, afferrando una coperta e avvolgendovisi nel mezzo, prima di avvicinarlo a sé e permettergli di trovare un caldo rifugio contro il proprio seno: non era il massimo, ma la russa iniziava a sentirsi realmente in colpa per ciò che aveva fatto e quello era l'unico modo che le veniva in mente per poter rimediare.
    Perché si ... nella fretta di medicarlo e impedirgli di rimetterci le penne si era totalmente scordata di essere ancora nuda. La sua sola speranza era che non si sarebbe risvegliato ancora per parecchio, così almeno si sarebbe risparmiata l'imbarazzo di ritrovarsi nuda con la testa di quello scemo in rosso affondata tra le sue tette ... non osava nemmeno immaginare cosa quella lingua lunga avrebbe detto, se l'avesse vista in quelle condizioni, motivo per cui non poteva che augurarsi che continuasse a dormire.
     
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    Deva se posso permettermi un consiglio per non perdere tempo, quando sono gli altri ad aprire il topic del combattimento, cerca di interagire subito con il pg con cui devi combattere invece di prendere tempo in post in cui il tuo pg non fa assolutamente nulla per iniziare a giocare con l'altro. Anche perché quando lo fai tendi a non rispettare del tutto l'ambientazione che propone chi apre il combattimento. Non è nulla di grave, ma se interagisci subito con l'altro pg rende anche più fluida la role che si andrà a leggere e non costringi l'altro a dover trovare una scusa per farli interagire.

    Ellaria devi essere molto più dettagliata nella descrizione dei movimento del tuo personaggio. Limitarti a scrivere "fa un affondo con la sua spada" non spiega niente, con quale mano lo fa? Con entrambe? Con la destra o la sinistra? E come sta messo il corpo?

    Entrambi dovete imparare che descrivere i movimenti del corpo è essenziale in combattimento perché le spadate si possono dare in milioni modi diversi e ognuna di esse scopre parti del corpo in un modo o nell'altro. Non descrivendo niente di tutto ciò vi metterà in enormi difficoltà con i giocatori più esperti.

    Selenya prende: 40 EXP; 30 SP; 70 soldi
    Leonhart prende: 35 EXP; 25 SP e 80 soldi
     
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    Quando sveni il rosso si trovò in un luogo dannatamente buio tanto che aveva estrema difficoltà a vedere il resto del suo corpo, forse quella zona estremamente buia era proprio il luogo frequentato dalla gente prima del vero e proprio trapasso? Possibile anche se in tutta onestà non sapeva affatto come spiegarselo, l’unica cosa che invece poteva spiegarsi in modo molto diretto e plateale invece era stato proprio quel dannato e fortissimo morso che aveva subito tanto che gli sembrò ancora una volta di sentire le sue carni venir lacerate da quelle fauci fameliche.
    Oppure semplicemente il luogo dov'era finito non era stato creato da niente popò di meno che il suo subconscio? Ulteriori domande per il rosso a cui però non sapeva dannatamente cosa rispondere, l’unica cosa che iniziò a provare dopo alcuni istanti era un enorme ed insopportabile freddo.
    Uno stranissimo stato di ipotermia a cui nuovamente non aveva la minima idea da cosa fosse causato, il freddo fu talmente insopportabile che Leon andò ancora una volta ad addormentarsi.
    Iniziò dopo a provare un dolce e delicato calore che lo stava in qualche modo cullando, tanto che il rosso iniziò seriamente a pensare che forse qualche entità superiore lo stesse prendendo in giro e stesse giocando con quello che ne era rimasto della sua linfa vitale ma quel calore sembrava non diminuire mai di intensità anzi quel dolce tepore iniziò a farsi sempre più vivo. Quella sensazione di calore proveniva proprio dalla parte destra del corpo, iniziò anche ad avvertire qualcosa di morbido e delicato come se qualcosa si fosse attaccato in qualche modo a lui.
    Forse qualche passante aveva chiamato i soccorsi dopo che capelli di ghiaccio aveva lasciato andare la sua morsa? Probabilmente si, anche perché iniziò a sentire la sua testa dannatamente pesante causa che forse era proprio riconducibile non solo alle botte subite ma forse anche per qualche medicina strana.
    Aprendo però gli occhi notò che la sua vista era ancora abbastanza offuscata e poco attendibile, cercò però di guardarsi in torno scoprendo che effettivamente era stato medicato e steccato a dovere tanto che era sprovvisto della parte superiore del vestiario. Ma quel luogo non gli sembrava un ospedale, anche perché il posto dov’era adagiato aveva un colore simile al blu. Per fortuna la vita sembrava aver preso vigore tanto che stavolta voltandosi non solo col volto ma con l’intero corpo sulla destra si trovò davanti una scena inaspettata e inquietante.
    Non solo si trovò il volto di capelli di ghiaccio a pochi centimetri da lui, ma anche il suo morbido seno che premeva ora contro il suo petto, il tutto avvolto da quelle coperte come una sorta di involtino primavera.
    Pensò che fosse tutto un enorme e grossissimo scherzo, ma la verità e che non lo era affatto.

    Come mai hai deciso di salvarmi? Pensavo che avessi voglia di uccidermi….
    La voce del rosso in quel momento era tremendamente debole e il suo cervello era troppo fiacco per pensare a cose fin troppo elaborate, ma era curioso proprio di scoprire come lo avesse fatto e soprattutto perché diamine anche lei fosse letteralmente a tette di fuori.
    Dio mio che confusione in testa…. Credo che questa invece sia un'allucinazione, non può essere vero...
    Effettivamente in un certo senso il rosso non aveva tutti i torti e quella che aveva davanti poteva essere un'allucinazione dovuta probabilmente alla grande quantità di medicine che chi realmente lo aveva medicato gli aveva fatto assumere. Non credeva minimamente che la donna che aveva cercato senza mezzi termini di farlo fuori fosse così propensa a salvargli la vita, oppure si stava sbagliando e quella era proprio la realtà?
     
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    E i minuti passarono, passarono, e passarono ...
    Dopo un'altra mezz'ora buona, Selenya osservò combattuta il giovane mordendosi il labbro inferiore: a dispetto delle proprie medicazioni, il ragazzo non la smetteva nemmeno per un istante di sudare a tremare in preda alla febbre causando nell'animo della mannara un senso di colpevolezza tutt'altro che gradito che la spinse a prendere inconsiderazione l'idea di chiamare i soccorsi. Certo, avrebbe avuto non pochi problemi a spiegare loro come si fosse ridotto in quel modo ... tuttavia iniziava a essere seriamente preoccupata e ...
    Alzò un sopracciglio, vedendolo iniziare a muoversi finanche non aprì gli occhi, guardandosi silenziosamente attorno.
    Senso di colpevolezza e preoccupazione svanirono dall'animo della mannara come se non vi fossero mai stati, mentre in preda all'imbarazzo più totale di affretta a cingersi il petto con le braccia così da proteggerlo (purtroppo senza molto successo) dallo sguardo del giovane. Si sarebbe aspettata qualche battuta affilata, magari un paio di osservazione tutt'altro che educate sul suo fisico ... eppure l'unica cosa che fece fu chiederle il perché l'avesse soccorso.
    Si morse il labbro, combattuta.
    Effettivamente, perché lo aveva salvato? Era stato lui a provocarla, affibbiandole nomignoli tanto fantasiosi quanto maleducati e facendo osservazioni sgradite su di lei ... se l'era cercata, e aveva ricevuto la giusta punizione. Quindi perché sentirsi in colpa?
    Selenya sospirò, voltando silenziosamente il capo di lato e dicendo, in risposta: "Temo di aver sopravvalutato le tue capacità. Inizialmente, avrei voluto limitarmi a darti una bella lezione ... ma tra le tue battutine volgari e i tuoi nomignoli totalmente inadeguati temo di aver perso il controllo più di quanto realmente non avrei voluto fare. E per quanto possa sembrarti strano ...", lo osservò, seria, "... io non sono un'assassina.", concluse.
    Scosse il capo, sfiorandogli la fronte col palmo della mano e trovandola dannatamente bollente.
    "Sei bollente ... non mi sorprende che ti senta così rintronato, specialmente con la dose di antidolorifici che ti ho dato. Comunque sia credimi ... anche a me non dispiacerebbe che si trattasse di un'allucinazione, non è che l'idea di usare il mio corpo per scaldare una testa quadra come te mi entusiasmi molto.", fece, accarezzandogli assorta il capo. Lo osservò ... il poveretto sembrava messo veramente male, motivo per cui alla fine alzò gli occhi al cielo, afferrandolo per il capo e spingendolo ad affondare il viso contro l'avvolgente calore della pelliccia che ne decorava il collo.
    Il corpo della donna è perfetto, statuario ... così privo di imperfezioni da sembrare scolpito nel marmo stesso. La carnagione è pallida, quasi diafana, mentre sulle spalle, sul collo e lungo la spina dorsale spicca una sofficissima pelliccia color perla, residuo di quella forma mannara tenuta per moltissimo tempo ... per non parlare poi dei seni, di una sesta abbondante, e del fondoschiena tonico che si intravvede dietro.
     
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    Era evidentissimo lo stato di confusione del rosso misto anche a quella che poteva considerarsi a tutti gli effetti una vera e propria influenza, come se a causa dello scontro le ferite subite fossero state per l’appunto infettate da qualche batterio o cose similari.
    La sua convinzione che quella fosse tutta una illusione si stava facendo sempre più largo nella sua mente, trovava ancora impossibile che una donna come capelli di ghiaccio dopo quel morso alla spalla si sarebbe presa proprio la briga di rimediare al danno fatto.
    I suoi occhi erano pesanti, come se dei macigni si fossero posizionati sopra e gran parte del suo corpo dolorava ancora ma grazie evidentemente a quella dose consistente di antidolorifico almeno il dolore era diminuito, almeno così gli sembrava. Sgranò gli occhi però nel sentirsi toccare la fronte, iniziando a pensare che in un certo senso fosse tutto vero, ma lo era veramente oppure era il suo cervello che stava divagando?

    Non so se questo sia effettivamente reale o meno… Il mio cervello è fin troppo stanco e stordito per pensarci.
    Ero solo venuto a Roma per partecipare ad una esibizione e magari concedermi una vacanz.. AHHHH!

    Non riuscì a finire quel discorso, anche perché nel tentativo di riposizionarsi meglio in quella situazione molto involtinesca andò a mettere male la spalla sinistra, infatti quel movimento involontario fatto da una mente fiacca e febbricitante gli causò una grande e grossa fitta accompagnata da una smorfia piuttosto evidente di dolore. Non avrebbe dovuto compiere movimenti così avventati e da li in poi avrebbe dovuto fare molta attenzione nell’usare quell’arto ormai ferito, anche perché l’unica parte rimasta illesa era proprio la mano sinistra.
    Quella strana illusione però nel frattempo si era fatta crescere lo stesso identico pelo simile a quello del destriero che aveva cercato di staccargli la parte sinistra del corpo. L’illusione femminile poi andò con tutta forza a spingere il rosso proprio verso quella calda e morbida pelliccia, in quel momento il ragazzo si rese conto che quella non era affatto una illusione ma la dura realtà.
    Infatti non appena il corpo del rosso entrò a contatto con quello della donna si rese conto che lei era effettivamente li e soprattutto era effettivamente nuda al 100%. Poteva chiaramente distinguere la parte alta del ventre contro il suo petto e soprattutto constatò con testa che non solo la pelliccia era estremamente comoda ma anche che il capezzolo del seno sinistro stava leggermente sporgendo, la causa probabilmente era proprio merito della foga della donna. Inutile negare che in quel momento si dipinse sulla faccia del rosso un’espressione piuttosto sconcertata e perplessa.

    Ma… ma… ma… Ma allora è reale?
    Devo ammettere che non mi sarei aspettato di essere curato ed abbracciato da una donna completamente nuda, cioè…

    Il discorso del rosso probabilmente fu abbastanza caotico, dato che non solo era piuttosto rincoglionito ma iniziò anche a provare emozioni sconcordanti fra di loro, era rimasto sia letteralmente che fisicamente senza parole mentre veniva cullato da quel calore assolutamente invitante.
    In un certo senso il rosso voleva fare affidamento su quel calore ma qualcosa lo faceva leggermente desistere, tanto che senza probabilmente neanche volerlo, con la mano sinistra entrò a contatto con quella che sembrava essere la natica di capelli di ghiaccio. La situazione era piuttosto strana ed il tutto era condito anche da quella morsa di coperte che di certo lo aveva messo in difficoltà aggiungendoci poi anche la mano sinistra che serrò immediatamente la morsa sulla natica di lei… Beh forse la morte era nuovamente vicina? Molto probabile.

    Però questo calore è invitante...
     
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    Il poveretto non era masso affatto bene, e la conferma alle sue preoccupazioni sopraggiunse solo pochi istanti dopo quando, nel cercare di sistemarsi meglio, il rosso andò a pressare troppo l'arto già di per sé sufficientemente mal messo finendo quindi col gemere in preda al dolore.
    Selenya scosse il capo, palesemente esasperata ... il suo primo istinto sarebbe stato quello di schiaffeggiarlo, in modo severo ma non doloroso, sul capo così da rimetterlo in riga e convincerlo a starsene un po' fermo. Tuttavia, l'espressione palesemente rintronata di lui, aggiunta alle condizioni tutt'altro che piacevoli in cui verteva il suo fisico, la spinsero a desistere limitando il proprio rimprovero a una severa occhiata di ammonimento: "Cerca di stare fermo, piccoletto. Ci ho messo un bel po' a medicarti come si deve, quindi vedi di non mandare in malora i miei sforzi.", disse, per poi sospirare tra sé e sé e tornare ad accarezzargli silenziosamente il capo, non senza un leggero segno di rossore sul volto nell'ascoltarne le parole. Da un lato, avrebbe voluto prenderlo per la collottola e mettere subito in chiaro che se ne avesse parlato con qualcuno gli avrebbe tagliato le palle, dall'altro però non se la sentiva proprio di infierire ulteriormente su di lui ... anche perché volente o nolente doveva ammettere che, col muso tutto arrossato dalla febbre e dalla sorpresa per quell'inattesa situazione, quella testa quadra era anche tutto sommato carina.
    Scosse il capo.
    Che diavolo le passava per la mente?
    Era nuda assieme a un umano che per poco non aveva seriamente rischiato di far passare all'altro mondo, l'ultima cosa di cui aveva bisogno era affaticarlo ulteriormente con attività che, sebbene certamente piacevoli, avrebbero rischiato certamente di aggravare le sue già dolorose condizioni.
    Dovette quindi ricorrere a tutto il proprio autocontrollo per ignorare il crescente calore al bassoventre, accompagnato per altro da un rapido inturgidirsi dei propri capezzoli, per tentare quindi di pensare ad altro ... e ci sarebbe anche riuscita, se improvvisamente non avesse sentito la mano del giovane "moribondo" avvicinarsi cauta alla propria natica, fino ad afferrarla con una fermezza decisamente sorprendente da parte di un rosso che aveva sfiorato la morte.
    La mannara si irrigidì di botto, incerta se credere o meno a quello che stava succedendo.
    E se normalmente avrebbe quanto meno dato di matto, nel momento in cui, abbassando lo sguardo, si ritrovò a osservare il volto arrossato e febbricitante del giovane perse completamente qualsiasi istinto aggressivo arrivando persino a lasciarsi sfuggire un lieve sorriso intenerito ... chissà come, dal riuscire a farla andare fuori dai gangheri a ogni battuta quel giovane era passato al farla intenerire come lei stessa non si sarebbe mai aspettata di poter fare, al punto che l'unica cosa che fece fu sbuffare silenziosamente, cercando di celare alla meno peggio quel senso di tenerezza che sicuramente avrebbe preferito non fargli notare: "Mpf ... è incredibile. Ti ho quasi ucciso, ma riesci ancora a pensare a cose del genere ... voi uomini siete veramente assurdi.", osservò, raggiungendone la mano con la propria, per poi guidarla silenziosamente verso il proprio seno, "Normalmente, saresti già senza mano. Tuttavia, se soddisfare le tue voglie potrà farti sentire meglio, o quantomeno farmi perdonare ... allora vedrò di aiutarti."
    Sorrise, cercando quindi, con estrema delicatezza, di portarsi sopra di lui per poi sfiorarne dolcemente la guancia: "Mettiamo però in chiaro una cosa. Non sei assolutamente nelle condizioni di muoverti, quindi stai buono e lascia che sia io a occuparmi di te ... o queste ...", fece scivolare silenziosamente una mano sul suo cavallo, premendovi provocantemente sopra, "... te le stacco. Capito testa quadra?", disse, senza tuttavia smettere di sorridere, per poi chinare silenziosamente il capo su di lui. Le labbra della mannara si dischiusero appena, mentre attirava il capo di lui a sé e, sempre cercando di non fare nulla che potesse provocargli dolore, cercava di catturare quelle di lui in un lungo e decisamente languido bacio ... il tutto senza smettere di massaggiarne divertita il pacco.
    Inutile dire che, ormai, i suoi propositi di trattenersi erano ufficialmente andati a farsi bene dire.
     
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    La pelliccia della donna lo stava cullando in modo piuttosto consistente aggiungendoci anche la morbidezza del suo seno, il rosso aveva letteralmente e fisicamente la testa riposta du un invitante cuscino, tanto che i suoi occhi si fecero sempre più pesanti rischiando anche di addormentarsi su di lei.
    Spostò verso sinistra il volto, sentendo qualcosa di duro e delicato premergli contro la faccia, ma non appena muoveva il capo e premeva quella strana punta sembrava tornare indietro in qualche strano modo, cos’era in realtà?
    Non poteva dirlo di per certo, anche perché il suo corpo era un turbinio di emozioni e stanchezza ai limiti dell’immaginabile. Il ragazzo venne svegliato quando una grossa fitta gli percorse l’intera schiena colpendolo dritto al cervello, sgranò a fatica gli occhi accorgendosi che col braccio ancora in condizioni poco rassicuranti stava palpando il seno della donna, col dito medio che premeva proprio contro quella punta che a conti fatti era effettivamente il capezzolo della donna.

    Ahhhh, che male…. Eh? Cosa? Ma io non ho fatto nulla di cos...
    Cosa era successo in quel momento? Seriamente il suo cervallo ancora una volta era andato in crush, e forse nel dormiveglia ma soprattutto nel muoversi avesse toccato qualche parte scomoda della donna? Possibile ma non ne era del tutto sicuro, o almeno così sembrava.
    Infatti capelli di ghiaccio con un rapido gioco di leve cercò di portarsi a cavalcioni su di lui, in quel momento il ragazzo poteva vedere il corpo statuario e completamente nudo della donna ora sopra di lui e col seno sinistro ancora scoperto. Le forme abbondanti ed invitanti della donna si stavano scontrando invece contro il corpo martoriato e debilitato di Leon, che mai nella vita si sarebbe immaginato un capovolgimento di situazione simile e per certi verso ancora strano.

    Wooo ferma, direi che dopo aver rischiato di avermi staccato un braccio ci terrei che almeno il cazzo e le palle rimanessero li saldamente attaccate….
    Il ragazzo sentiva chiaramente e distintamente il tocco delicato ma stimolante della donna sul suo membro ancora ben coperto dai suoi pantaloni. Sicuramente capelli di ghiaccio era una donna maliziosa e mostrando però al tempo stesso un atteggiamento ancora difficile da interpretare per Leon. Alcuni istanti prima aveva rischiato di ucciderlo ed ora era li sopra di lui completamente nuda ed intenta a stimolarlo, di certo una situazione surreale e che in un ospedale normale non capitava mai.
    Grazie a quelle attenzioni da parte della donna, il membro del rosso aveva iniziato a reagire, infatti un bozzo sempre più crescente si stava facendo largo sotto i suoi pantaloni. Rimase sorpreso nel vedere capelli di ghiaccio alla ricerca di un bacio, e nonostante il suo corpo fosse ancora debilitato si mosse da solo, come se fosse nuovamente alla ricerca di quel calore invitante
    Socchiuse gli occhi assecondando quel bacio, mentre la mano destra pienamente funzionante andò a schiantarsi letteralmente con uno schiaffo abbastanza forte sulla natica destra della donna, premendola poi con forza. Mentre era in quella posa il ragazzo sentì qualcosa di molto famigliare strofinarsi sulla sua zona addominale, stava prendendo un abbaglio oppure era realmente ciò che stava pensando?
    Non riuscendola a decifrarla pienamente andò a staccarsi da quel bacio, con un filamento di saliva che collegava la sua bocca a quella di capelli di ghiaccio.

    Inaspettato, tanto che se tutte le infermiere fossero come te mi sentirei quasi più volenteroso di andare in ospedale.
    Con le tue azioni mi hai fatto riprendere, posso sapere almeno come ti chiami?

    Lasciò andare la presa salda sulla natica di capelli di ghiaccio, dove andò a formarsi un lieve rossore, cercando casa proprio sotto la sua pelliccia. Infatti sotto di essa doveva ammettere che quel caldino era veramente invitante, tanto che andò a prendere il seno destro di capelli di ghiaccio con forza, mentre l'indice premeva contro il capezzolo come se lo volesse infilare dentro.
    La stimolazione di Ice Lady aveva senz'altro accelerato il movimento sanguigno del rosso tanto che ora sembrò in condizioni mentali sicuramente migliori rispetto a prima. Mentre il bozzo sotto i suoi pantaloni iniziò a diventare sempre più ingombrante e fastidioso, come se fosse in attesa di essere liberato una volta per tutte.
     
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    Sistemato tutto, poveruccio il mio daltonico.
    :asd:


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    Narrazione


    Selenya rise, piacevolmente divertita.
    Certo, il suo aspetto avrebbe potuto far credere tutt'altro ... tuttavia il suono che uscì dalle labbra di lei fu incredibilmente caldo e melodioso, dolce e avvolgente come un tenero abbraccio. E il modo in cui i suoi occhi brillarono, sentendo la sua risposta, lasciavano ben intendere quanto ne fosse stata divertita.
    La presa al cavallo di lui, prima minacciosa, si fece rapidamente più dolce trasformandosi quindi in una tenera carezza mentre sorrideva, divertita: "Ohhh, tranquillo. Per come si stanno mettendo le cose ...", accarezzò silenziosamente il profilo del membro di lui, ancora prigioniero nella morsa dei pantaloni, "... non penso potrei più privare il mondo di un simile gioiellino.", disse, chinandosi nuovamente su di lui per percorrerne il collo in una scia di lenti e suadenti baci.
    Sorrise divertita, abbassandogli delicatamente la cerniera dei pantaloni e il bordo dei boxer per permettere quindi al suo membro di uscire allo scoperto. Si morse il labbro, osservandolo con gli occhi cupi di malcelata lussuria, per poi accarezzarlo delicatamente e soffermarsi per un istante sulla punta, stuzzicandola divertita.
    Fu allora che, improvvisa come un fulmine a ciel sereno, la mano di lui si schiaffò con violenza sulla sua natica destra, facendola sussultare e spingendola a lasciarsi sfuggire un gridolino sorpreso. Voltò silenziosamente il capo, forse incredula per quella presa di iniziativa così inaspettata, quindi sorrise, abbassandosi sul suo volto: "Piccoletto, non ti hanno mai detto che le donne non si toccano nemmeno con una rosa? Temo proprio che dovrò punirti come si deve.", disse, palesemente divertita, prima di avvolgergli i membro con la destra e iniziare quindi a regalargli un sega tanto piacevole quanto fermamente decisa a farlo venire mentre si lasciava sfuggire un sorriso lieve nel vederlo accoccolarsi al proprio seno.
    Un gemito lieve le uscì dalle labbra, mentre lo sentiva succhiare con insistenza uno dei propri capezzoli già chiaramente induriti ... capezzolo che, come avrebbe presto notato il giovane, non esitò certo nel secernere una sostanza dalla consistenza gelatinosa e dal color azzurro fluorescente, dal sapore tutt'altro che spiacevole e dagli effetti altrettanto gradevoli. Trattandosi infatti di uno degli innumerevoli veleni che poteva secernere dal proprio corpo, la bocca del giovane avrebbe avuto modo di assaggiare un particolare veleno dalle capacità afrodisiache che indubbiamente avrebbe fatto non poco effetto su di lui.
    Sorrise, mentre la mancina correva ad accarezzargli delicatamente il capo, prima di rispondere: "Beh, sfortunatamente temo che non sia così facile trovare un'infermiera così disponibile ... se mai, però, dovessi avere bisogno di cure ... beh, non esitare a chiamarmi.", disse, sorridendo divertita, "Comunque, mi chiamo Selenya. Ma puoi chiamarmi anche Sele."
    La mano di lei, intanto, continuava a torturare divertita il membro di lui, curandosi anche di accarezzarne languidamente i testicoli.

    Edited by EllariaSand - 14/5/2019, 16:28
     
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    Lo sguardo che gli fece capelli di ghiaccio fu un toccasana per lui, tanto che avrebbe veramente voluto aver entrambe le braccia disponibili all'azione.
    I baci sensuali che Selenya diede al collo del ragazzo unito anche alla stimolazione della mano sul membro crearono un pic letale, tanto che il bozzo ancora ben sigillato sotto quella prigione di vestiti era ad un passo dall'esplodere.
    Come una manna dal cielo Sele decise di liberare finalmente la sua asta, facendo uscire il membro eretto e pulsante da quella prigione di tessuto con Leonhart che tirò un grande e grosso sospiro di sollievo.

    Ohhh finalmente libero…. Wuo…. Hoooo si bello, molto molto bello Sele!
    Sele iniziò a sollecitare il grande ben esposto di Leonhart con un tocco intenso e deciso fecero sobbalzare di piacere il giovane, tanto che per un attimo il suo respiro risultò più affanoso del solito.
    Lo schiaffo che il rosso diede alla natica di capelli di ghiaccio fece uscire un risultato interessante ma soprattutto inaspettato, infatti Sele serrò saldamente la presa sulla sua asta iniziando a masturbarlo in modo vigoroso. Non c'erano altri mezzi termini per descrivere quanto fosse brava Sele con quel gioco di mano facendo notare a Leonhart la pelle del suo membro scorrere su e giù piuttosto scorrevolmente. Di certo era una scena divertente e appagante ma Seleniya decise invece si andare nuovamente sopra di lui con gran parte del suo busto. I suoi seni abbondanti ed invitanti erano completamente scoperti dalla peluria e a pochi centimetri dalla faccia del ragazzo.

    Mmmmm certo che sei brava con quella mano eh? Mio dio...
    Che visione magnifica e che tette...

    Quelle furono le uniche parole che uscirono in quel momento dalla bocca del ragazzo, gli sembrò ancora un sogno vedere la donna che aveva rischiato di ammazzarlo ora sopra di lui completamente nuda ed intenta a farlo venire.
    Con uno spettacolo simile davanti agli occhi non ci volle molto prima che Leonhart decise di schiantare la sua faccia contro il seno sinistro della donna, iniziando a succhiare il capezzolo sinistro in modo piuttosto vistoso e a fratti facendo roteare la sua lingua sull'areola della donna.
    In quel momento il ragazzo sembrava effettivamente un poppante ma c'era però qualcosa che non lo convinceva del tutto. Infatti mentr continuava a succhiare quell'invitante capezzolo, nella bocca del rosso iniziò a farsi largo un saporaccio amaro.
    Non aveva la minima idea di cosa fosse o a cosa fosse dovuito, ma il suo corpo sembrava bramarne ancora, come se dal capezzolo di Sele fosse fuorisucita qualche sostanza assuefante.
    Sentì del liquido fuoriscirgli dalla bocca ma gli diede poco pese pensando che fosse della saliva in eccesso. La sua vista si fece leggermente più offuscata rispetto a prima iniziando anche ad avvertire numerose stimolazioni sul suo corpo, di certo il ragazzo con Sele davanti non poteva vederlo ma il suo membro assunse un colorito simile al rosa scuro aumentando le dimensioni dell'asta e dello scroto.
    Leon staccandosi dal seno della donna notò che era macchiato da una strana sostanza bluastra, cosa stava succedendo?

    Cos’è quella roba blu che ti esce dalla testa… Intendevo tetta…
    Mi sento dannatamente strano, mi gira la tetta… Ma… Ma… Ma ne voglio ancora...

    Dopo esseri staccato da quel seno Leon iniziò a sentirsi leggermente confuso ma al tempo stesso estremamente eccitato tanto che non diede nemmeno il tempo a Sele di rispondere alla sua domanda.
    Come una ventosa andò ad attaccarsi al seno destro della donna iniziando a succhiarlo in modo vigoroso, provò a muovere il braccio notanto come il dolore stesse lentamente calando di intensità. Che quella sostanza blu oltre ad avere strane proprietà afrodisiache avesse quale funzionalità terapeutica? Il suo cervello in quel momento non era in grado di dare una risposta effettiva anche perchè il suo obbiettivo primario era quello di giocare col corpo della donna.
    Il rosso sensa minimamente chiedere il permesso andò ad inserire le mani nel solco delle natiche di Sele, andando ad aprirle in modo piuttosto forte. Non gli importava se gli avesse fatto male o meno anche perchè Leon in quel momento voleva dare il peggio di sè!
    Leonhart serrò la presa sulle sue natiche con notevole forza, tenendole ben allargate Leonhart aveva reso ben visibile l'ano pulsante della donna.

    Sele è ora di aprire questo bel buchino!
    Disse quella frase in modo decisamente troppo malizioso, dopo essersi staccado dal suo seno. Allungò leggermente le dita medie portandole davanti all'ano di Sele, e senza indugiare oltre andò a penetrarla completamente e contemporaneamente con entrambe le dita!
    Iniziò a penetrarla facendo scorrere le dita dentro e fuori a quel buchetto, fermandosi a tratti per cercare di allargare ulteriormente quel suo buchetto anale. Sele poteva bellamente notare che oltre alla stimolazione anale del rosso, il membro del ragazzo aveva iniziato a pulsare in modo insistente nonostante non fosse ancora sul punto di venire.
     
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    Una risata calda e genuina uscì dalle labbra della russa, divertita dalle parole del giovane.
    "Ahahah ... in tal caso, ti consiglio di approfittarne finché ne hai la possibilità. Perché vedi ...", un sorriso volutamente malefico, ma a suo modo decisamente sexy, emerse sulle labbra della russa mentre avvicinava lentamente il volto al suo orecchio mordicchiandone divertita il lobo, "... solitamente tendo a essere mooolto schizzinosa nella scelta dei miei partner. Non mi accoppio con chi non è degno del mio sangue.", disse, strusciando il seno contro il petto di lui.
    Ne accarezzò lentamente il capo, lasciando indugiare le dita tra la morbida e focosamente purpurea chioma di lui, permettendogli di lappare l'afrodisiaco che, ormai spontaneo, usciva dal seno di lei ... e non le ci volle certo molto per sentirne gli effetti, specialmente nel momento in cui sentì la verga di lui, ancora stretta tra la sua mano, farsi improvvisamente più bollente e iniziare a ingrossarsi a vista d'occhio. Rise, divertita, rispondendo alla sua domanda: "Oh, quello? Tranquillo, è perfettamente naturale. Il mio potere mi permette di creare veleni dal mio corpo, ognuno con effetti diversi. E quando mi scaldo ...", schioccò la lingua, continuando a muovere con sicurezza la mano sull'erezione sempre più gonfia di lui, "... tali veleni si manifestano con una consistente dose di afrodisiaco. Nulla che abbia a che vedere con le porcherie sintetiche di voi umani ... il mio afrodisiaco sarebbe in grado di farlo venire duro a uno zombie sotto ibernazione se fosse necessario.", spiegò, non senza una punta di fierezza.
    Perché si, sapeva che si sarebbe precipitato sul suo seno. E si, vederlo indurirsi in quel modo sotto l'effetto del suo veleno le dava una sensazione di subdolo potere che la faceva inumidire non poco ... al punto che la sua parte femminile era ormai a dir poco fradicia.
    Si stava ancora godendo, divertita, quella sensazione di silenziosa predominazione ... quando improvvisamente non sentì le mani del giovane dirigersi repentine verso il suo fondoschiena, impastandolo e aprendolo per bene al punto che, se qualcuno avesse potuto vederla da dietro, non avrebbe faticato affatto nel notare il succoso e roseo anello di carne ivi custodito. Un grido sorpreso risalì sulle labbra della russa, che tuttavia non riuscì a dire nulla perché subito le dita di lui si fiondarono, indice e medio, verso quel caldo buchetto curandosi di aprirlo per bene ... e trovandovi una fessura tutt'altro che estranea a quel genere di attenzioni, visto e considerato il modo in cui parve adattarsi immediatamente alle dita di lui avvolgendole in una calda morsa e iniziando a massaggiarle silenziosamente.
    Selenya gemette, le gote chiaramente arrossate dal piacere, dicendo: "Oh ... sembra proprio che tu abbia trovato il mio punto debole. Non male, ma non pensare che bastino due misere dita a soddisfarmi!", disse, osservandolo con aria palesemente predatoria e iniziando a segare con decisione sempre maggiore la verga di lui, prima di sussurrare, "Ti sorprenderesti nel sapere quanta materia organica è in grado di contenere il mio amico, ma d'altro canto non appena ti avrò spremuto per bene dubito che sarai anche solo in grado di pensare lucidamente."
    E che dire?
    Il giovane sembrava essere riuscito a far emergere senza problemi il lato più perverso della mannara, che ora sembrava fermamente intenzionata a divertirsi con lui fino a quando il proprio corpo non fosse stato perfettamente soddisfatto. Anche con l'afrodisiaco ad aiutarlo, come avrebbe fatto Leo a soddisfare le pretese di una mannara in calore?
     
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