Una passeggiata nel parco

x Ellaria

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  1. EllariaSand
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    Cleo pensato
    Cleo parlato
    Narrazione

    Ovviamente, Cleopatra non era proprio il genere di persona in grado di preoccuparsi per una cosa simile.
    La sua indole spontanea e fieramente ribelle le impediva di vergognarsi della propria natura, e per il primo periodo in seguito alla propria trasformazione non si era curata poi troppo di quel cambiamento. Certo, all'inizio aveva avuto i suoi bei problemi a comprendere i nuovi bisogni del proprio corpo (seriamente, le erezioni mattutine erano state per la povera cagnolina una vera tortura) ... tuttavia alla fine col tempo vi aveva fatto l'abitudine, iniziando a considerarla come una parte di sé e limitandosi a conviverci senza farci più nemmeno caso.
    Tuttavia, quello che per una cucciolina come lei era naturale, per gli umani non necessariamente lo era altrettanto.
    Aveva imparato sulla propria pelle quanto non tutti i partner potessero apprezzare certi tipi di sorprese, e dopo i primi buchi nell'acqua e i primi shock aveva compreso che, se qualcuno le interessava, prima doveva quantomeno sincerarsi che per lui o lei non fosse un problema avere a che fare con un'ermafrodita.
    Fortunatamente per lei, però, il Kinoshita non sembrava proprio il genere di persona in grado di preoccuparsi per quel genere di cose, anzi ... il modo in cui parve comprendere subito ciò che voleva dirle, limitandosi a baciarla per farle capire il suo pensiero, fu per la cagnolina una piacevole sorpresa. Inizialmente sgranò gli occhi, poi piano piano iniziò ad addolcirsi, ricambiando quel bacio con altrettanta passione e strusciandosi amorevolmente contro il corpo di lui ... la lingua della piccola fu decisamente calda, reagì a quelle attenzioni cercando la sua con entusiasmo mentre la coda non la smetteva di scodinzolare felice.
    Poi, quando si staccarono e ne sentì le parole, non poté fare a meno di sorridere: "Lo so. E non è che me ne vergogni ... solo, non a tutti piace e quindi ... ecco ...", arricciò il naso, per poi osservarlo in silenzio. Inclinò il capo, mentre le iridi calde e avvolgenti come cascate di cioccolato sembravano farsi leggermente assorte. Era passato moltissimo tempo dall'ultima volta in cui aveva incontrato qualcuno di simile ... quel licantropo era forte, lo sentiva dal suo odore, eppure al tempo stesso gentile e dolce, al punto che quando sentì i possessivi baci di lui coprirle il collo non poté fare a meno di alzare gli occhi al cielo mentre un lungo, leggero uggiolio, le usciva dalle labbra.
    Sospirò appena, sorridendo alle sue parole: "Bene ... allora ... non credo mi tratterrò oltre. Non sono affatto brava. E in questo momento il mio istinto mi sta disperatamente ordinando di unirmi a te ... Seishiii.", affermò, sentendo le dita per nulla timide di lui abbandonarle i seni per poi scendere sul proprio inguine, andando a stuzzicare sapientemente quell'erezione per lei sempre più insopportabile per poi tornare a leccarle l'orecchio.
    Cleo guaì, il corpo ormai totalmente bollente mentre ondate di feromoni impregnavano l'aria portando con sé quel ben chiaro messaggio che qualsiasi creatura dotata, come lei, di un fiuto sopraffino, non avrebbe di certo esitato a comprendere.
    E infine, proprio mentre i guaiti di lei iniziavano a trasformarsi in lenti ululati, poté vederlo.
    Improvvisamente, il corpo del mannaro iniziò a tremare, mentre i muscoli si tendevano guadagnando spessore e vista d'occhio e finendo immancabilmente col lacerarne anche le vesti per poi essere lentamente ma inesorabilmente coperti da un folto strato di pelliccia nera come l'inchiostro. Un'oscurità verdeggiante avvolse il corpo del mannaro, investendo anche l'ibrida che finì col rimanerne affascinata ... curiosa, una zampetta si tese cercando di afferrarne alcune volute, ma quelle scivolarono via come acqua lasciandosi dietro solo quell'ondata di emozioni così forti da farle fremere il corpo.
    E di fronte a quella trasformazione così repentina, osservando gli occhi di lui e le fauci ardenti di desiderio ... beh, semplicemente la cagnolina non può fare a meno di guaire, uggiolando sottomessa. Come tutte le creature della natura, sa riconoscere la forza e sa rispettarla ... sin dall'inizio aveva compreso il potenziale racchiuso nel corpo di quel giovane così gentile e sincero, e ora aveva modo di vederlo coi propri occhi; per non parlare di come, di fronte a quell'erezione così dannatamente grande, la sua parte femminile stesse andando letteralmente in fibrillazione dal desiderio. Non si accorse nemmeno dei pantaloncini strappati e a terra, liberando quell'erezione decisamente più spessa del normale, sebbene manco remotamente all'altezza di quella di quel mannaro così desideroso di lei.
    Deglutì appena, osservando la mano grande, dannatamente grande, di lui lacerarle i vestiti e liberarne quindi i seni. Non che le importasse, non aveva mai compreso la necessità umana di indossare quelle cose, tuttavia ciò permise alla verga di lui di insinuarsi nella sua sesta abbondante, mentre la cucciola la osservava mordicchiandosi il labbro pensierosa. "Uffi ... è bellissima e sicuramente i farà vedere le stelle. Però come faccio a dargli piacere?", pensò, un pensiero che si sarebbe riflesso facilmente nella sua espressione determinata, mentre lo osservava con aria di sfida e tentava, non senza qualche sforzo, di avvolgerne l'erezione tra i propri seni.
    Cleo ce la mise proprio tutta, con il musetto deciso di una cucciola che non ne vuole sapere di perdere una sfida, iniziò a vezzeggiarne la verga mostruosa, arricciando il nasino e borbottando: "Non mi farò battere così ... no, no, no ... ti farò venire.", affermava, prima di lasciarsi sfuggire un guaito nel sentire la lingua di lui contro i propri capezzoli, ormai totalmente duri. Mugolò appena, annuendo alle sue parole mentre si tendeva verso di lui, cercando di avvolgere quella cappella enorme con la propria minuta boccuccia mentre i seni facevano il loro lavoro e l'odore di lui, ormai pieno di feromoni, iniziava a farle colare umori caldi dalla propria femminilità ormai ansiosa di essere soddisfatta.
     
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