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.SPOILER (clicca per visualizzare)Per ora apro senza schema ma lo aggiungerò domani o Lunedì. Sia io che Recu dobbiamo fare acquisti, intanto scrivo il post.
Nella vita di Leben capitava che, di tanto in tanto, qualcuno "dall'alto" decidesse di far sparire individui od oggetti scomodi alla società, mandandoglieli come un bel pacco regalo formato gigante, ammanettati e spesso e volentieri così pericolosi da dover girare con furgoni blindati. Dopotutto, quale metodo migliore per far sparire qualcuno... se non facendolo divorare da un mostro capace di digerire qualsiasi cosa, a velocità pressoché divina? Leben era in grado di ingoiare una cassaforte e farla sparire. Persino materiali come il diamante o la Tetranite, venivano trasformati dai suoi succhi gastrici in nutrimento per il suo organismo, che in effetti non avrebbe avuto bisogno neppure di quelli ma ehi, una ragazza deve pur potersi divertire no? Per questo Leben era sempre molto felice quando riceveva un "incarico", nonostante sapesse bene di venir sfruttata in modo forse persino un po' offensivo, alla stregua di un cane rabbioso a cui dare gli avanzi di ossa per farli sparire. Eppure, la zombie non era solita offendersi per quelle richieste, anzi, apprezzava sempre e comunque ricevere un dono e, anche se poco sentito, quando gli individui da far sparire erano persino avvenenti o "profumati" (per i suoi canoni distorti), lei andava in brodo di giuggiole. Quel giorno in particolare aveva ricevuto un uomo decisamente singolare, un individuo completamente ricoperto di tatuaggi che aveva uno strano potere circa lo sparire... o il muoversi velocemente, a dirla tutta non aveva letto con troppa attenzione il fascicolo allegato al pacco perché i muscoli e tutta quella pelle odorosa di sudore umano l'avevano distratta parecchio. Solo che consumare il suo pasto al solito modo, nella stessa stanza completamente asettica e segreta situata nei "sotterranei" della Sapienza, quel giorno proprio non le andava. Aveva voglia di aria fresca, uccellini cinguettanti, verde e sole, tanto sole. Quindi, in un moto di finta pietà, aveva detto all'uomo che lo avrebbe lasciato andare, ma prima lo aveva fatto ben nutrire e gli aveva dato un cambio, conciandolo come un maratoneta con tanto di scarpe da corsa. Lo aveva informato che la sua giovane segretaria lo avrebbe accompagnato lontano dall'istituto, di attenderla... ma invece si era travestita ella stessa e, a condurlo fuori, era stata proprio lei. Aveva utilizzato la vecchia parrucca viola che un tempo indossava sempre per fingersi una studentessa, messo degli occhiali da vista finti, e indossato una mise sul bianco candido con tanto di camicetta con fantasia floreale. Insomma, una donna che pareva del tutto innocente e che l'aveva condotto nel bel mezzo dell'immenso giardino che circondava la cittadella universitaria della Sapienza, godendosi il suo volto spaesato quando l'innocentella che si era ritrovato davanti le aveva sussurrato all'orecchio un sibilante: Corri.
E lui lo aveva fatto. Eccome se lo aveva fatto! Tanto che per arrivare al presente, Leben aveva dovuto faticare davvero tanto, così tanto che avrebbe persino potuto sudare se solo non fosse stata un cadavere ambulante. Il presente sopracitato comunque, la vedeva inchiodare la sua grossa e meritata (Succulenta) preda, al muro del retro di uno degli edifici della Sapienza, messa in ombra dalle fronde degli alberi e dal fatto che desse le spalle al sole, in quel momento basso poiché oramai si avvicinava la sera. Erano per la precisione le 18:00, ora in cui in ben pochi giravano là fuori, e la zombie in quel momento aveva abbandonato l'aria da santarellina, mostrandosi per la predatrice che era, tanto che le sue sclere si erano riempite di oscurità e l'espressione era totalmente cambiata per dare un piccolissimo assaggino alla spalla dell'uomo (in sintesi, gliel'aveva staccata di netto). Nel sollevarsi da lui, sorrise, potandosi un dito alle labbra.
Oh, delizioso! Voi umani... siete sicuramente i migliori.
Ridacchiò, più che felice di notare che lo sguardo dello sfortunato fosse risoluto e colmo d'odio, nonostante si stesse palesemente sforzando di non gridare per il dolore. La spalla aveva un buco grande ben più delle belle labbra di Leben, poiché per dare il primo morso aveva aperto anche le guance, fino alle orecchie. Era sempre la solito ingorda.
Non temere caro, non trattenere la tua voce. Grida pure quanto vuoi... Qui nessuno ci importunerà.
Sembrava quasi che stesse parlando a un amante troppo rumoroso, ma la situazione rendeva quella scelta di parole a dir poco ironica, e la cosa era perfettamente voluta. A quel punto la non-morta era pronta a passare al livello successivo. Semplicemente, non poteva più fermarsi. La fame era la padrona del suo corpo adesso, la guidava, la muoveva; fu proprio essa a spingere la sua mano destra a dirigersi famelica al pacco dell'uomo e stringerlo appena, tirandolo in alto e iniziando a premerlo con il palmo in una sensuale frizione che, in quel frangente, poteva essere per lui solamente terrorizzante. Non fece una piega, e lei si eccitò di più, premendo il petto contro di lui. L'altra mano andò alla sua nuca, mentre si fissavano l'un l'altra negli occhi come se fosse una sfida a chi avesse distolto lo sguardo per primo. Leben era un fuoco, era eccitata, pronta. Più minuta dell'uomo ma non per questo meno pericolosa. Quello era il momento del pasto che preferiva: l'istante prima di consumarlo del tutto.
Suvvia, rilassati: ormai sei mio, non fuggirai neppure volendo... e ti piacerà da morire.
La sua risata inconfondibile si espanse nel silenzio della sera.. -
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Era stata una giornata piuttosto noiosa per il vampiro, infatti aveva passato la mattinata ed il primo pomeriggio a supervisionare i lavori della sua nuova abitazione, aveva deciso di trasferirsi già da un po' ormai, ma anche se aveva venduto la vecchia casa ed eliminato i vecchi pesi morti che vi abitavano non aveva ancora una casa qui a Roma, essa infatti era in fase di costruzione e ci sarebbe voluto ancora un po' prima di poterla ultimare.
Visto come aveva trascorso la mattinata decise di fare un salto all'Università della sapienza, era da un po' che non si avvicinava alle lanterne pur facendone parte, la sua scusa era che vivendo a Kurayami era un po' distante da loro per la maggior parte del tempo e quindi non aveva potuto interagirci più di tanto, adesso però era il momento di stabilire una relazione un po' più profonda ed inoltrarsi in un efficiente lavoro di mietitore, infatti aveva finalmente capito qualcosa sulla propria lanterna, restava soltanto da metterla alla prova, e sembrava una cosa interessante.
Così col pensiero di andare a far visita ai suoi fratelli di patto ad una certa ora del pomeriggio lasciò il cantiere per tornare all'albergo dove alloggiava, una volta lì si fece una calda doccia con calma prendendo un po' di quel calore corporeo che tanto anelava, mangiò un lauto pasto procuratosi il giorno prima spremendo una giovane ragazza incontrata per strada e poi si andò a vestire.
Recundis uscì dall'albergo alle 17:00, ci aveva messo un po' a sistemarsi ma alla fine aveva optato per degli abiti diversi dal solito, normalmente indossava abiti di una certa eleganza, dal taglio classico, adesso invece portava delle scarpe da ginnastica nere, dei jeans chiari molto aderenti che facevano risaltare le sue chiappe marmoree ed una felpa con cappuccio coi colori di una mimetica militare di colore scuro. Con questo abbigliamento a lui inusuale si avviò verso la sapienza pensando a Gil e Thresh prima e poi a Shyvana e Leben, era convinto che avrebbe ricevuto notizie da Gil dopo la missione d'ingresso che avevano fatto insieme, pensava che fossero andati benone insieme, ma non sembrava essere il caso, probabilmente si sarebbe fatto vivo soltanto se avesse avuto veramente bisogno d'aiuto o solo se fosse stato lui a chiamare Gil, anche con Thresh non si erano più incontrati dopo il loro incontro iniziale, anche lì era rimasto un po' deluso di non aver ricevuto qualche compito simile a quello svolto, ma forse le cose funzionavano diversamente qui, forse doveva farsi avanti lui a loro, e quindi adesso che si era trasferito poteva fare dei passi avanti in quella direzione. Poi c'erano Shyvana e Leben, la prima non l'aveva più rivista dopo il loro incontro nel quale le aveva donato Jason, ma non era geloso della cosa dato che quest'ultimo era ancora con lui e non se l'era venuto a prendere, ed infine c'era quell'affascinante zombie dalle molteplici bocche, solo a pensare a lei sentiva un brivido freddo lungo la schiena, pericolosamente eccitante, non avrebbe potuto darle un altro aggettivo, questa tizia però non aveva mai risposto ai suoi tentativi per entrare in contatto mentalmente, mai, ed anche di ciò era un po' deluso.
Pensando e rimuginando sulle proprie questioni Recundis aveva raggiunto l'Università della sapienza, ma proprio quando vi entrò dirigendosi verso la zona in cui era stato durante il suo primo incontro con Thresh percepì grazie al proprio potere che vi era un marchiato col primo dei suoi marchi, chi poteva essere? Il marchio era piuttosto forte seppur restava del primo marchio, quindi doveva essere qualcuno con energia propria, un combattente... Se non Shyvana chi doveva essere? Ma cosa ci faceva lì? Beh pensò che porsi queste domande stando lì in piedi non aveva molto senso, non avrebbe avuto le risposte che cercava, così si guardò in giro e vedendo nessuno che l'osservava scattò nella direzione del proprio marchiato, girò in torno alla scuola e s'inoltrò in un boschetto dietro la scuola, dopo pochi minuti infine aveva raggiunto delle figure sconosciute poco riconoscibili a causa del crepuscolo.
-Hei tu! Chi sei? Uno dei miei esperimenti è diventato un combattente?-
"Hei tu! Chi sei? Uno dei miei esperimenti è diventato un combattente?"
Chiese Recundis subito appena arrivato con la propria voce e contemporaneamente anche con la propria mente tramite il marchio, nel mentre era su di un robusto ramo piegato sulle proprie gambe, era in perfetto equilibrio e le mani erano comodamente ferme nelle tasche della felpa, il volto in ombra per via del cappuccio mostrava solo la sua bocca nascondendo occhi e naso nell'ombra, Leben aveva un aspetto totalmente diverso rispetto a quello con la quale l'aveva conosciuta a Kurayami, quindi ci avrebbe messo un po' a collegare le cose, poiché era anche passato un bel po' di tempo, inoltre non si era preso nemmeno un secondo per vedere cosa lei stesse facendo o a per vedere cosa stesse succedendo in generale, era arrivato ed aveva aperto bocca e mente, d'altronde non sembrava Shyvana e nemmeno la più improbabile Leben, quindi quale altro marchiato degno di nota doveva essere? L'unica possibilità era che uno dei suoi soggetti di test sui non combattenti fosse diventato un combattente.
Edited by Recundis Hellsing - 13/3/2017, 15:23. -
.CITAZIONENome partecipanti: Leben vs Recundis
Livello partecipanti: 3 vs 3
Energia partecipanti: Sky Walker vs Legend
Numero di partecipanti: 2
Livello del Potere: 3 vs 3
Abilità Fisiche G1: Gigas, Mach, Energy al 5, il resto al 4 eccetto Charge 3.
Abilità Fisiche G2: Tutte al 3 eccetto Gigas e Mach 4, Energy 5.
Tecniche Personali G1: •Dark jaws, •Black Sting, •Dark Eruption, •Pillar of pain, •Devour, •Vilemaw, •Betrayal, •Infection, •Nightmare, •Corruption.
Tecniche Personali G2: Soul and Blood Mark #1: Shield breacker, Soul and Blood Mark #2: Sonic dash, Soul and Blood Mark #3: Blessing of the Master, Soul and Blood Mark #5: Mind mirror, Soul and Blood Mark #6: Unstoppable run,
Tecniche Loto G1: Ninjutsu #2, #3, #7, #10; Goetia #1, #2, #3, #4, #5, #6, #7, #8, #10, #11, #12, #13, #14, #15, #17, #18, #19, #20, #22.
Tecniche Loto G2: Ninjutsu #1, #2, #10; Rinjutsu #1, #2, #4, #10; Juinjutsu #1, #2, #4, #7, #8, #10, #13, #16, #17; Genjutsu #1, #2, #5, #7, #11.
Armi & Equipaggiamento G1: Nox, Beretta M92FS x2, Caricatore per pistole x4.
Armi & Equipaggiamento G2: Falce
Luogo: Un'ampia area semi-isolata situata dietro uno degli edifici periferici della Sapienza. L'area è quasi del tutto sgombra se non per l'appunto l'edificio alle spalle di Leben e qualche albero sparso intorno.
Leben era immensamente soddisfatta delle reazioni del suo banchetto: non solo non sembrava minimamente colpito ma la guardava con un disgusto tale da giungere immediatamente alla sua intimità già bagnata. I complimenti erano appaganti, le prede consenzienti dolcissime, ma non c'era niente di più eccitante di quelle che invece detestavano anche solo l'idea di condividere la stessa aria con lei. Come se poi le servisse a qualcosa, il loro inutile ossigeno. Era così presa dal suo pasto che si accorse solo in un secondo momento della presenza che si era issata su un albero poco lontano da lei, a circa 6 metri alle sue spalle. Quando iniziò a percepirla tuttavia, un brivido le attraversò la schiena, e ancor più la sconvolse quella voce calda che le penetrò direttamente le orecchie procurandole un flebile sospiro. Che piacevole sorpresa! Si era data tanto da fare per tagliarlo fuori dalla sua testa da quando lo aveva incontrato qualche tempo prima, e ora eccolo lì, alla sua scuola, alle sue spalle... senza che neppure ricordasse il suo profumo. Questo la offendeva profondamente (Sicuro), e non esitò certo a mostrarsi contrariata mentre si voltava di sbieco per accogliere il "suo" ospite con il solito, largo e malizioso sorriso.
Così mi offendi, Recundis caro. Dopo tutto quello che abbiamo condiviso, mi aspettavo di essere riconosciuta quantomeno... dall'odore. Prese una profonda boccata d'aria, in modo come sempre teatrale, inclinando la testa all'indietro così da avere il suo odore a portata di narici. Tu come sempre profumi di buono. Un delizioso cocktail al sangue che cammina...
La sua voce suonava più roca e calda del solito, ben più adulta di quanto non fosse stata nella forma ringiovanita che egli aveva conosciuto, ma non per questo meno riconoscibile per via delle note maliziose di cui era pregna, per non parlare poi di quel sorriso. Sul serio bastava una lunga parrucca e qualche anno in più per permettere al vampiro di dimenticare una notte come quella passata insieme? Avrebbe dovuto piangere o sentirsi ferita, non è vero? Ma in realtà era così presa dalla propria fame che, solo a sentire l'odore di Recundis, aveva voglia di dare un bel morso anche a lui. Ricordando il delizioso buffet che le aveva servito a suo tempo, sorrise più ampiamente, così presa che staccò i palmi dalla parete dove teneva bloccata la sua preda con l'intento di voltarsi del tutto, consentendo così a quella specie di Flash versione delinquente di abbassarsi e sfrecciare via, sparendo tra gli alberi nel tempo che a lei occorse per girarsi appena. Leben fece in tempo a guardare verso il fuggitivo un momento, rimanendo un istante basita mentre fissava l'erba bruciacchiarsi al suo passaggio, tale era la sua velocità. Non valutò neppure l'idea di rincorrerlo, sicura che sarebbe riuscita a scovarlo prima o dopo che fosse, poiché ormai ne conosceva il sapore. No. Sarebbe stata una seccatura e una gran fatica. Tuttavia, rimaneva il fatto che la zombie fosse affamata, la creaturina che portava in grembo cominciava a richiedere sempre più nutrimento, e benché la sua pancia fosse ancora quasi perfetta, i primi sintomi della gravidanza li stava riscontrando negli sbalzi d'umore anticipati, e negli appetiti (non solo alimentari) che non erano mai stati così grandi. Dopo aver sbattuto le palpebre più volte, sospirò dunque tristemente, tornando solo allora a voltarsi verso Recundis (o perlomeno, verso il punto dove lo percepiva), con il resto del corpo che seguì il collo solo in un secondo momento, con uno strano movimento simile a quello dei gufi, facendola apparire per un istante come un inquietante fantasma.
Oh cielo... sembra proprio che il mio pranzo sia appena fuggito via! Temo che ora io e te abbiamo un problema, vampiro. Perché non scendi da quell'albero e ne parliamo? Inclinò la testa d'un lato, mantenendo il proprio sorriso. Forse... non mi riconosci ancora? Se hai bisogno di un indizio, posso certo dartelo...
Dalla sua postazione, Recundis avrebbe potuto ammirare la zombie che, con la sensualità e la lentezza che la caratterizzava, si spogliava per lui, partendo dall'anonimo cardigan primaverile, subito seguito dalle spalline del vestito, prima l'una poi l'altra abbassate con l'indice e il medio, lasciando che il resto del vestiario scivolasse lungo le sue forme senza esitazione. Non indossava biancheria alcuna, e benché più maturo, il suo corpo pallido emerse dalla bianca seta come raggi di luna in barattolo. Fu poi la volta della parrucca, che strappò via facendo infine ondeggiare la folta chioma corvina, sorridendo con gli occhi rossi che, circondati dall'oscurità, scrutavano le fronde dell'albero su cui Recundis stava appollaiato. Non importava che avesse un cappuccio, che fosse nascosto in parte dalle foglie, o che smettesse di parlare, a lei non serviva vederlo per riconoscerlo... perché proprio come un qualsiasi predatore, poteva sentirlo. E così, dopo aver dato spettacolo con quel sensuale spogliarello, Leben avrebbe utilizzato la propria energia per ricoprire la nudità appena ottenuta, con l'oscurità del Gebiss, ottenendo lunghi artigli e stivali alti con i quali, un "tacco" (erano lame) dopo l'altro, scavalcò il mucchietto bianco ai suoi piedi. Una bocca si spalancò sul suo stomaco, in orizzontale, munita di labbra carnose che si leccò con gusto, riflettendo lo stesso sorriso che la non-morta teneva sul viso. Entrambe le bocche si mossero all'unisono.
Questo ti è più familiare?
Edit 3:06- Corretti errorini di sintassi in alcune frasi del testo.
Edit 16:03, 12:28: Aggiunto schema dello scontro.
Edited by .Bakemono - 16/3/2017, 12:28. -
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Recundis aveva appena chiuso la bocca quando cominciò a focalizzare cosa stesse succedendo lì dov'era appena giunto, guardò le due figure poco distanti da lui e non fu difficile farsi un idea di cosa stava succedendo, uno dei due stava per mangiare l'altro, l'altro era una povera preda, nulla di più semplice... Le cose però si complicarono immediatamente, e nemmeno di poco quando una delle due figure si voltò e poi gli parlò.
Il tono sarcastico usato era inconfondibile, ma quell'aspetto non c'entrava nulla con lei, era forse capace di modificare totalmente il suo aspetto a suo piacere e quindi poteva avere qualsiasi aspetto fisico volesse? La sorpresa aveva pietrificato il vampiro, lì per lì non è che si fosse spaventato era davvero sorpreso, lei, se davvero fosse stata lei, era l'ultima creatura che si aspettava di incontrare quella sera.
Recundis a quel punto cercò di riprendere in mano la situazione in qualche modo, provando a riprendersi dallo stupore iniziale, stupore che gli si poteva leggere in volto, almeno fino a quel momento, infatti la sua espressione cambiò subito dopo tornando a sorridere, tutto ciò era comunque difficilmente visibile dall'ombra creata dal cappuccio della felpa.
-Sei contro vento, non sento il tuo profumo, e non mi sono curato di ciò andando verso qualcuno che ho marchiato.-
Disse semplicemente guardandola, Leben era una creatura capricciosa e pericolosa, lui sinceramente non sapeva se fosse più capricciosa o più pericolosa, ma questo era il fascino di Leben, oltre ovviamente al fatto che potesse aprire bocche ovunque sul suo corpo... Ma quello è un fattore non importante al momento.
-Ed io che pensavo di essere ricordato per altro e non per il mio sangue, anche citare la mie carni sarebbe stato più piacevole.-
Rispose il vampiro riferendosi ovviamente al fatto che le aveva offerto e fatto divorare il proprio pene, e non una sola volta, oltre al fatto di aver creato tanti cloni di sé da poter dar vita ad una squadra di calcio che lei infine aveva divorato dal primo all'ultimo.
Recundis stava per aggiungere altro quando vide il tizio ormai alle spalle di Leben che era scattato correndo via veloce come poche aveva visto in vita sua, ma il vampiro aveva visto la ferita al collo, non sarebbe andato lontano, ciò però gli fece venire in mente un nuovo possibile problema, Leben se la sarebbe presa? Era abbastanza sicuro di sì, era sicuro che non si sarebbe arrabbiata ma che glielo avrebbe fatto pesare in qualche modo, perché sicuramente ci si sarebbe divertita. Perché? Perché è Leben, c'è altro da dire? Assolutamente adorabile. Poco dopo arrivò la conferma dei suoi pensieri dalle parole pronunciate dalla donna. Chiedere scusa, andare a riacciuffarlo o portargli qualcun altro era inutile, anche offrirle parte del proprio corpo non sarebbe servito a calmarla o accontentarla, se la conosceva un po' e pensava di conoscerla un po' lei voleva giocare con lui, e lui non era sicuro che la cosa gli sarebbe piaciuto molto, tuttavia doveva mostrarsi un degno compagno di giochi, o quasi sicuramente l'avrebbe ucciso senza ripensamenti, ne era abbastanza sicuro.
Da sopra il ramo sentì quindi le parole di Leben, a quel punto doveva aver capito che l'aveva riconosciuta, ma rimarco volutamente il reato di non averla riconosciuta subito perché evidentemente la cosa gli piaceva, non pensava volesse farglielo pesare come una ragazza offesa, o forse si era davvero offesa? Alla fine era comunque una donna... Aveva ferito il suo orgoglio? Comunque sia l'osservò cominciare a spogliarsi, il suo corpo sembrava più maturo, era più maturo, infatti quando lui l'aveva incontrata la prima volta lei indossava i panni di una ragazzina indifesa, adesso mentre aveva il corpo di una ventenne o al massimo una trentenne. Infine quando fu completamente nuda, regalandogli una vista nient'altro che stupenda la vide ricoprirsi con la propria energia prendendo una delle forme che aveva preso con lui quando si erano incontrati la prima volta, a quella vista il pensiero di Recundis fu uno ed uno soltanto... Si inizia a giocare, e speriamo di essere fortunati.
-Rinfacciarmi di non averti riconosciuta mentre sei contro vento, usando un aspetto col quale non ti conosco e rifiutandoti di liberare il nostro legame dal muro che hai creato per bloccarmi è una bella pretesa Leben.-
Disse risoluto, sicuro di sé, era in tensione ma sapeva anche che comportarsi diversamente da così sarebbe stata una pessima scelta, quindi si era tranquillizzato rassegnandosi al dover giocare con lei, e se fosse stato sicuro al 100% che non ci avrebbe rimesso le penne sarebbe stato invece totalmente tranquillo, non aveva paura di nient'altro. mentre parlava balzò giù dall'albero atterrando ad un solo passo da Leben, a quel punto il suo corpo si gonfiò mentre anche lui stava cambiando forma, stava assumendo la sua vera forma vampirica... Rallentò la trasformazione per mostrarla nel dettaglio a Leben, se ben ricordava quando si erano incontrati lui ancora non la possedeva, quindi i vestiti si gonfiarono diventando super aderenti per poi strapparsi sempre di più fino a cadere a terra lasciandolo totalmente nudo e completamente trasformato, col proprio enorme ammasso di carne a penzolare fra le cosce.
-Ti ho riconosciuta appena hai aperto bocca comunque, il tuo modo sarcastico di parlare lo riconoscerei fra mille. Quindi, dato che ti sei rifiutata di rispondermi fino ad ora devo pensare che non avevi gradito la nostra notte insieme, mi sento decisamente offeso.-
Le disse guardandola dall'alto in basso a causa della differenza di altezza, poi gli venne in mente se dovesse citare o meno le lanterne, conoscendo il suo temperamento e collegandola al fatto che fosse lì era molto probabile che anche lei ne facesse parte... Ci pensò un attimo e poi decise che avrebbe citato le lanterne solo se fosse finito seriamente nei guai e non prima.
-Quindi adesso ci tocca farci a brandelli finché l'altro si arrende e viene stuprato dal vincente?-
Chiese sorridendole divertito, allo stesso tempo rilasciò la propria energia demoniaca per mostrarle che era cresciuto e non poco, era abbastanza sicuro che fosse ancora più debole di Leben, ma era altrettanto sicuro che avesse accorciato le distanze di un bel po'.
-Tra l'altro risulterò forse un po' squallido a dirlo ma personalmente avrei voglia di saltarti addosso tralasciando la parte in cui cerchi di uccidermi.-
Aggiunse ridendo mente con un salto indietro si allontanava da lei richiamando direttamente la propria falce cremisi nella sua mano destra, la sua ultima frase in realtà voleva essere un complimento, ma lui restava piuttosto deluso ed offeso nell'orgoglio dal fatto che Leben non avesse voluto sentirlo più.CITAZIONEStatus fisico: Illeso
Staus psicologico: Attento ed in guardia.
Energia: 140/150
Tecniche usate:
Trasformazione vampirica:
Quando Recundis è trasformato ottiene i seguenti bonus:
• Visione perfetta al buio.
• Bonus sul sense del 50% al buio.
• Grazie alle ali ottiene la capacità di volare entro il doppio del proprio Jumper.
Costo:5.
Ninjutsu #2: Evocazione di munizione e di armi
Con questa tecnica è possibile richiamare nelle mani dell'utilizzatore un'arma o un equipaggiamento che si presente nella sua scheda. Solitamente si tratta di un modo per non portare con sé armi particolarmente ingombranti. Per chi utilizza delle armi da fuoco, questa tecnica può essere utilizzata per evocare caricatori delle armi per ricaricare più velocemente. L'arma non può essere evocata tra l'utilizzatore e un qualsiasi ostacolo, è inoltre possibile rievocare un qualsiasi equipaggiamento scagliato via in battaglia senza doverlo recuperare. Questa tecnica è considerata una distorsione dello spazio-tempo.
Costo: 5
Potere: Soul and Blood Mark (Supporto)
Forma attuale: Forma vampirica.
Note: Impugna la sua falce cremisi: Una grande falce composta da un grande bastone di metallo nero con all'estremità superiore una lama a mezzaluna rossa con delle decorazioni sulla lama, l'estremità opposta alla mezzaluna ha invece una punta di metallo. Il bastone è lungo 1,50 m, la punta nella parte bassa è lunga 10 cm e la lama nell'estremità superiore è lunga 80 cm e larga nella parte più spezza 20 cm. I materiali con cui è costruita sono sconosciuti ma non sembra nulla di raro, probabilmente acciaio cromato.
-Potenziamento standard (Resistenza+)CITAZIONEEdit: Aggiunta scheda per il combattimento.
Edited by Recundis Hellsing - 23/3/2017, 00:09. -
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Le parole del vampiro le fecero capire che non era venuto alla Sapienza per cercare lei, e sebbene la mente annebbiata dalla fame le avesse reso l'elaborazione di quel pensiero piuttosto lenta per i suoi standard, quando raggiunse quella consapevolezza le sopracciglia si aggrottarono.
Ora che ci penso, mi sono data tanta pena per renderti il più difficile possibile la caccia e ora che mi hai trovata sembri addirittura più sorpreso di me. Se non è per la mia piacevole compagnia che sei qui, cosa ti ha portato alla Sapienza, vampiro adorato?
Nel pronunciare quell'ultima parole la sua voce si abbassò, arrochendosi lievemente mentre si leccava le labbra con la lingua che, a causa della trasformazione, si era allungata e fatta più simile alla sua vecchia forma, con tre cicatrici (segno di linee sbiadite di punti si sutura) che la percorrevano in orizzontale distanti almeno 3 cm l'una dall'altra. Ahhh, quanti ricordi, l'erano mancati quei 5 cm extra di organo umido, ma soprattutto le mancavano le deliziose cuciture fatte da Victor. Squadrando Recundis in tutta la sua imponenza, sospirò. Poiché il corpo ad ogni trasformazione sembrava avvicinarsi alle proporzioni del passato, divenendo più minuto, neppure con gli alti tacchi d'oscurità riusciva a raggiungere la sua stazza, ma in fondo le differenze d'altezza con il resto del mondo non l'avevano mai messa a disagio, anzi, solitamente sentirsi minuta la eccitava, poiché l'idea che il prossimo potesse sottovalutarla le stuzzicava la fantasia. Per quanto riguardava invece i timori del vampiro, non erano certo infondati, e Leben sorrise con un certo divertimento ad ogni singola constatazione. Quando si erano incontrati la prima volta, la zombie non si era sentita affatto affamata come invece era quel giorno, e con il Gebiss che le sibilava dentro la testa, non era certo facile concentrarsi sul fatto che Recundis era un'abile amante, che andava sicuramente preservato e dunque non ucciso. Si sentiva come se potesse perdere il controllo da un momento all'altro, tuttavia promise a se stessa che si sarebbe quietata con un arto... o due.
Oh caro, ricordo molto bene le tue carni, e devi perdonarmi se non ho fatto cenno ai nostri piacevoli trascorsi ma vedi, mi cogli in un uno dei miei momenti più... imbarazzanti, Ovviamente era pregna di sarcasmo nel fingere di arrossire e mimare un'espressione timida, portandosi un indice acuminato alle labbra. Poiché temo proprio che se non metto le mie bocche su di te immediatamente, morirò di fame... E tu non vuoi certo farmi morire di stenti, non è vero?
Che poi... Puoi davvero parlare di stupro se si tratta di noi? Così mi offendi... Ahahah!
La risata suonò più secca e ferina, meno sensuale del solito, tuttavia la zombie se ne accorse e la fece cessare in fretta, cercando di trattenere la fame ancora per un po', marcando il doppio senso contenuto nella frase, come a lasciar intendere che mangiarlo non era l'unico motivo per cui volesse porre le sue fauci sopra di lui. Percepì una fitta in risposta a quel tentativo di trattenersi, fitta che dalla testa arrivò all'intimità in meno di un secondo, facendola gemere. Guardò Recundis che si allontanava con velocità decisamente impressionante, strappandole un sorriso. Il balzo che fece le procurò nuovo divertimento, poiché fu decisamente lungo (circa 4 metri) e lo fece apparire ai suoi occhi come un fifone, cosa che non mancò di dirgli subito. Da gran signora, non lo incalzò in alcun modo, limitandosi a portarsi una mano artigliata a sfiorarle il sorriso, mentre con l'altro braccio si abbracciava invece il busto, sotto i seni, tirando in su e mettendoli così in risalto. Nel frattempo, la bocca spalancata sul suo stomaco rimase libera e chiusa, pronta ad aprirsi in qualsiasi momento, ma per ora sorridente almeno quanto l'originale.Ma come mio caro Recundis, stai forse scappando da me? Perché non ti avvicini, invece?
Allargando le braccia evidenziò quel particolare, prendendosi giocosamente beffa del vampiro e preparandosi a riceverlo. E fu proprio in quel momento che la vide: appesa all'estremità della falce scarlatta di Recundis, il simbolo di Apocrypha in tutta la sua luminosa presenza. Gli occhi di Leben si sgranarono, le labbra si schiusero, mentre elaborava e analizzava i fatti. Il destino... che cosa buffa e capricciosa, imprevedibile. Recundis era una lanterna. Questo spiegava tante cose... E Leben rise per ognuna di essere, rimanendo ferma con le braccia e con la bocca, ma esplodendo in una risata così teatrale da sembrare completamente folle, apparendo così quasi completamente scoperta, benché in realtà ovviamente non lo fosse. Era sempre concentrata, e anche se divertita, marcò quella risata volutamente, come suo solito. La sua, di lanterna, era ancora nel suo appartamento, saldata alla propria falce come una punta, e adesso a maggior ragione avrebbe atteso per evocarla. Entrambi utilizzavano una falce, anche quello era un dettaglio che accrebbe il suo divertimento. Difficile comprendere pienamente tanta ilarità a una prima occhiata, forse solo lei poteva capirsi appieno.
Sono disarmata...
Una lanterna... Incredibile.
Come aveva potuto non arrivarci prima? Adesso a maggior ragione non poteva proprio mangiarlo! Le risate crebbero a non finire.
Edit 17:26: Modificati i metri di distanza tra Recundis e Leben.
17:44: Aggiunta frase: "Che poi, puoi davvero parlare di stupro se si tratta di noi? Così mi offendi..."
17:48: Altre correzioni sommarie nel testo esclusivamente riguardanti la forma di alcune frasi.
Edited by .Bakemono - 25/3/2017, 17:48. -
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Recundis diede un occhiata veloce allo spazio che lo separava da Leben, calcolò che fossero circa 4 meri, non era abbastanza da stare tranquillo, ma avrebbe almeno potuto avere la possibilità di reagire in qualche modo, sapeva che il tutto sarebbe diventato presto dannatamente caotico, e probabilmente anche doloroso. E' vero, l'ultima volta si era fatto divorare da Leben, ma era stato alle sue condizioni e perché in quel momento voleva farlo, non è che gli piacesse farlo o gli piacesse sentire il dolore atroce di essere mangiato vivo... E l'unico motivo per cui aveva concesso una cosa simile precedentemente era perché poteva rigenerarsi facilmente. Ma ora? Non vedeva nessuno se non Leben stessa nelle vicinanze, così cominciò a pensare il da farsi valutando la situazione, ultimamente era migliorato molto, ma aveva recuperato del tutto il dislivello con la forza schiacciante della zombie? Lui ne dubitava fortemente, forse se fosse passato il doppio del tempo ed avesse tenuto un tasso di crescita uguale a quello costante, ma adesso? Era sicuro di essergli ancora inferiore, ed inoltre era da solo, il suo potere era stupendo quando aveva qualcuno accanto, ma adesso? Era del tutto inutile, anzi... Quella contro cui stava per scontrarsi era una creatura che aveva marchiato, al massimo avrebbe potuto aiutare lei ad ucciderlo... Così il vampiro sorrise dell'ironia della situazione e mentre pensava a questo ascoltava Leben tenendosi pronto a reagire.
-Scappare da te? Non credo di star correndo via, volevo giusto prendere un po' le distanze, non vorrei ti sentissi soffocare, d'altronde se mi hai evitato fino ad ora, un motivo ci sarà, no?-
Le disse con una punta di sarcasmo, il fatto che l'avesse evitato davvero per tutto questo tempo lo infastidiva abbastanza, non era certo arrabbiato ma infastidito sì, ma d'altronde a chi piace essere ignorato?
-Disarmata? Parliamone dopo la manicure, hai più spade tu in una mano che io in magazzino.-
Le rispose ancora con lo stesso tono sarcastico sorridendole leggermente nervoso, però durante il tutto era cominciata a balenargli nella mente un idea, era difficile, ma forse avrebbe funzionato.
Non fu difficile per il vampiro notare l'espressione stupita all'evocazione della sua falce, i suoi occhi erano sgranati mentre la fissava chiaramente per qualche istante. Quale poteva essere il motivo? Combatteva anche lei con una falce? Nah molto improbabile, il suo intero corpo era una fottutissima arma, che se ne faceva di una falce? Quindi che altro poteva essere? Guardò un attimo la falce e notò la lanterna, ricordandosi che in effetti era lì... Che fosse per via della lanterna? Ci rifletté qualche attimo e pensando al carattere di Leben valuto che in effetti anche lei potesse essere una lanterna, tuttavia questo per lui cambiava poco, sinceramente non pensava che i membri delle lanterne si facessero troppi problemi ad uccidersi a vicenda se gli andasse, sia Thresh che Gil gli erano sembrati decisamente poco sani di mente, anche se ognuno di loro lo era in un modo diverso, e d'altronde era forse lui normale? No, non lo era e ne era cosciente, sapeva quanto fosse cambiato e come fosse cambiato negli ultimi anni. Quindi decise di non chiederle nemmeno se fosse una lanterna, tanto non sarebbe cambiato nulla secondo lui, in ogni caso non aveva intenzione di ucciderla o sopratutto morire lì, quello che aveva in mente era un bellissimo gioco pericoloso che forse sarebbe finito con una scopata memorabile, beh almeno era questo quello in cui sperava lui.
-Pensavo che toccasse prima alle signore, ma visto che non ti muovi credo di dover cominciare io.-
Disse facendo un movimento col capo come se fosse l'inizio di un inchino, tuttavia non lo completò ed invece dalle sue spalle emerse una fitta oscurità e non appena ne fu coperto si mosse indietro ed alla sua sinistra per aumentare ulteriormente le distanze di altri 3 metri, la falce era davanti a sé e la guardia era alta, pronto ad agire mentre accumulava energia nelle proprie mani.CITAZIONEStatus fisico: Illeso
Staus psicologico: Attento ed in guardia.
Energia: 120/150
Tecniche usate:
Juinjutsu #17: Tenebra assoluta
Qualcosa che va ben oltre la semplice tecnica oscura che fin'ora è stata mostrata. La tenebra assoluta è la manifestazione della paura più assoluta. A partire dalla schiena dell'utilizzatore si genererà una fitta oscurità, che coprirà i due contendenti, come isolandoli in un determinato spazio vitale annebbiando fonti di luce e riducendo del 25% qualsiasi tipo di capacità sensoriale, oltre che ridurre ad un massimo di 20 metri le visioni speciali. I Juinjutsu aumentano la loro durata di 1 turno e la loro portata di 5 metri per tutta la durata di questa tecnica.
Costo: 20 +1 di mantenimento ogni turno
Potere: Soul and Blood Mark (Supporto)
Forma attuale: Forma vampirica.
Note: Impugna la sua falce cremisi.. -
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Il tentativo di Recundis di farla sentire in colpa per averlo trascurato la divertì ancora di più.
Sai come siamo noi ragazze, Recundis... ci piace farci desiderare. Se il mio comportamento ti ha offeso mi scuso, ma in fondo ci eravamo lasciati promettendoci una sfida. E forse tu non rammenti i termini di gioco, ma io non ho fatto altro che pensarci ardentemente fino ad oggi.
In quel momento i suoi capelli vennero totalmente sostituiti dalla fiamma dovuta alla sua digestione particolare, come se volesse accompagnare quel "ardentemente" con un esempio pratico. Avendo dato un morso alla preda che si era lasciata sfuggire, la sua digestione si era attivata ed ella aveva semplicemente cercato di tardarla il più possibile per una scelta puramente estetica, che ora si rivelò prodigiosa nel tempismo, strappandole un'altra risata. Era quasi antipatico notare l'assenza di reazioni da parte del vampiro circa il suo divertimento, per Leben era importante essere teatrale sempre e comunque, ma rimaneva piuttosto delusa quando questo non veniva notato, tanto che le venne da porre un leggero broncio, uno così stentato da dare i brividi. Via via che parlava fortunatamente, sorrise di nuovo.
Sei così freddo, caro... Non solo non mi chiedi perché sorrido ma cerchi addirittura di scappare da me. Di cosa hai paura, si può sapere? Ti assicuro che non ti ucciderò, anzi... se ti lasci assaggiare come al nostro primo incontro prometto di farti bere qualcosa di delizioso come tributo al tuo sacrificio.
Ovviamente, se Recundis non aveva capito il motivo della sua ilarità non poteva neppure sapere quanto fosse seria riguardo al "non ucciderlo", ma la zombie sperava comunque che riuscisse a capire le sue intenzioni. Non era così stolta da eliminare un piacevole amante, neppure se guidata dalla fame più profonda. Una cosa però continuava a odiarla: le prede che scappano. Per questo al primo cenno di Recundis di fuggire all'indietro e rifugiarsi dentro l'oscurità, anche ella si mosse iniziando a correre verso di lui (non voleva raggiungerlo, ma solo evitare che le distanze aumentassero) e allungando, al contempo, una lingua ben più affilata del normale dalle fauci che aveva prontamente spalancato in precedenza sullo stomaco, imponendovi una piccola dose di energia per aumentarne l'efficacia e modificarne forma e utilizzo, trasformandola in una specie di colonna vertebrale acuminata. Così facendo, la punta della lingua diventò una vera e propria arma che insieme al resto dell'organo si sarebbe diretta al doppio della velocità di Leben verso il basso ventre di Recundis, con il preciso scopo di arpionarlo e strattonarlo verso la non morta. Cercò di concentrarsi il più possibile mantenendo i sensi totalmente votati alla sua preda, sia nell'offesa che nell'eventuale necessità di difendersi, senza affidarsi alla vista che a causa del buio poteva risultare falsata, ma concentrandosi sul ricordo delle proporzioni per potergli colpire il basso ventre; il tutto seguendo la deviazione a sinistra. Essendosi mosso all'indietro la velocità del vampiro non poteva eguagliare quella della zombie, né tanto meno quella della sua tecnica; era solo da vedere quanto fossero sviluppati invece i suoi sensi.
Nascondersi non è un gran bel modo di cominciare, amore. Gioca con me, dai! Non vuoi scoprire cosa posso offrirti?
Quel vezzeggiativo suonò ovviamente beffardo, quasi al pari di un "amorino" o "tesorino", tuttavia Leben non voleva infierire oltre. Preferiva passare ai fatti, e sperava vivamente che questi si concretizzassero così come bramava: con Recundis infilzato, il suo sangue sulla lingua, e la fame che si accendeva di nuova meraviglia. Ahhh, quanto l'era mancato "sgranchirsi" un po'!SPOILER (clicca per visualizzare)Ho dovuto aggiungere adesso la bocca grande nelle note poiché negli status precedenti mi sono dimenticata pur avendola descritta nella narrazione. Chiedo venia.
Edit 18:26: Aggiunta frase "sia nell'offesa che nell'eventuale necessità di difendersi"
18:34: Spiegata meglio l'intenzione della corsa (Mi era venuto il dubbio non fosse chiara)
Edited by .Bakemono - 13/4/2017, 18:34. -
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Recundis adorava letteralmente Leben e la sua personalità, ed uno dei motivi per cui l'adorava era proprio quello che lei fosse dannatamente pericolosa e difficilmente prevedibile, ma ciò gli rendeva anche chiaro che doveva prestarle la massima attenzione e non agire imprudentemente, quindi si era preparato mentalmente a dare il meglio di sé, d'altronde nonostante lei si lamentasse di come si stava comportando era anche sicuro che alla fine non le sarebbe dispiaciuto troppo giocare al gatto col topo, anche se era bene non risvegliare troppo i suoi istinti da predatrice.
-Beh se ti ricordi la nostra sfida è un bene, vuol dire che ho già vinto, io dovevo solo trovarti, ricordi? Ma suppongo che dovrò farti ammettere la sconfitta in un altro modo-
Il vampiro rispose così utilizzando un tono di apparente sconfitta, come se non voleva farlo ed era lei a costringerlo, ma tale tono era talmente accentuato da risultare palesemente falso anche al più stupido degli stupidi.
-Ti conosco amore, se ti dessi le mie carni nuovamente senza fartele guadagnare perderesti d'interesse, e non è quel che voglio. Fammi vedere quanto mi desideri.-
Parlò con un tono divertito di chi proponesse un gioco e terminò di parlare proprio quando l'oscurità li aveva avvolti completamente, ma Leben sembrava averlo agganciato appena in tempo, avvertì il colpo arrivare ma prudentemente aveva sempre tenuto la guardia alta con la sua arma davanti a sé quindi ad essere arpionata fu la falce e non il suo corpo, se fosse stato arpionato sarebbe potuto essere un grosso problema, per quello che aveva in mente aveva decisamente bisogno della propria mobilità, se essa fosse stata intaccata anche quel barlume di speranza per la vittoria sarebbe completamente sparito, combattere con Leben corpo a corpo e sperare di vincere era un assurda utopia, poteva lanciare attacchi da qualsiasi parte del suo corpo, un vero e proprio incubo.
Recundis si aspettava inizialmente che la stupenda zombie lo caricasse ma invece aveva lanciato un attacco accorciando le distanze di poco e mantenendosi sempre intorno ai 4 metri, andava contro le proprie previsioni ma andava comunque bene, la distanza era sufficientemente poca da poter attualizzare il proprio piano.
Recundis era andato indietro per darle l'illusione di volersi allontanare il più possibile e combattere a distanza, ma pur se le lamentele di Leben sembravano dar per scontato che ci fosse cascata lei aveva mantenuto i 4 metri di distanza iniziali anzi di avvicinarsi ulteriormente, ciò rese Recundis sospettoso, a quel punto però la cosa non avrebbe dovuto incidere, così decise di agire comunque, per quel che gli serviva era sufficiente una piccola sorpresa e quell'oscurità gliel'avrebbe sicuramente offerta su un vassoio d'argento.
Prima di tutto Recundis lasciò l'arma nel momento in cui era stata arpionata, con la stessa mano nella quale teneva l'arma sprigionò un attacco carico della propria energia illusoria, non solo quell'attacco era impercettibile di suo se qualcuno non fosse già avvezzo nelle arte illusorie, ma si trovavano immersi nell'oscurità ed era anche stato mascherato dietro all'arma, sfidava chiunque ad evitarlo a quella distanza ed in quelle condizioni.
-Hei la mia arma! Non hai lame a sufficienza? devi anche prenderti la mia falce? Va bene che sei ingorda e vuoi tutto per te, ma c'è un limite dai.-
Le disse per farle sentire la propria voce e farsi individuare oltre a distrarla, allo stesso modo scatto nella sua direzione ma non verso di lei, puntava ad una distanza di 3 metri a destra della posizione della zombie e mentre faceva ciò dal suo petto spuntò fuori un enorme serpente fatto d'oscurità, oscurità in mezzo all'oscurità, una mimetizzazione assolutamente perfetta, lo scopo di tutto ciò era quello di provare a sfruttare la sorpresa per le illusioni prima che si rendesse conto di cosa fossero per farle uno sgambetto utilizzando il serpente d'oscurità che arrotolandosi alle sue gambe l'avrebbe fatta cadere all'indietro, tutto questo solo per avere la possibilità di far cadere a terra Leben, sapeva benissimo che era impossibile che quel serpente riuscisse a tenerla legata quindi non serviva ad imprigionarla, questo aveva lo scopo finale di permettergli di piazzare un altra tecnica illusoria sotto di lei poco prima che toccasse il suolo, ma quest'ultima parte si sarebbe avverata soltanto se l'avesse percepita cadere e non prima, ovviamente per far tutto ciò la sua concetrazione era massima ed era attentissimo alla sua stupenda zombie.
Non stava puntando a ferirla abbastanza da farla arrendere o renderla incosciente, e l'idea di ucciderla non gli passava nemmeno per la testa, voleva farle ammettere la sconfitta condizionandola con le proprie arti illusorie e qualche piccola ferita nei punti giusti, alla fine stavano giocando, no?CITAZIONEStatus fisico: Illeso
Staus psicologico: Attento ed in guardia.
Energia: 104/150
Tecniche usate:
Juinjutsu #4: Sindrome serpente oscuro
A partire dal proprio cuore, all'altezza del petto o dalla schiena, si materializzerà un grosso boa di oscurità ampio poco più di un braccio umano normale e lungo circa 5 metri: il suo scopo è scagliarsi contro il nemico, morderlo e intrappolarlo nelle sue spire. Non può muoversi al di fuori del corpo dell'utilizzatore a meno che non sia riuscito ad avvinghiarsi sul corpo di un'altra persona. I morsi non avvelenano, ma la sua pelle è molto dura ed è difficile liberarsi dalla sua morsa. Se riesce nel suo scopo di costringere però, il bersaglio avrà i movimenti limitati finché il serpente perdura, in funzione della sua forza fisica in rapporto a quella del serpente (pari al 75% della forza dell'utilizzatore). Il serpente può apparire anche da un elemento che è stato incantato dalle tecniche "Arma Diabolica" e "Arma Risonante di Tenebra".
Costo: 5 +1 di mantenimento
<i>Genjutsu #11: Visioni folli
Versione potenziata del Genjutsu numero 1, è necessario conoscere tale tecnica prima di apprendere questa. Si tratta di un gioco mentale avanzato, pertanto è sufficiente caricare la propria mano di energia illusoria per poi scagliarla in avanti. L'energia avanzerà per circa 10 metri alla stessa velocità dell'utilizzatore, coprendo una zona larga 2 metri davanti all'utilizzatore e alta fino ad un massimo di 3. In caso di bersagli più grandi, è sufficiente che la testa sia all'interno del raggio d'azione di questa tecnica. L'energia illusoria è totalmente invisibile e difficilmente percettibile. Quando un nemico viene influenzato da questa tecnica, subirà chiare visioni di cose a lui care che vengono maltrattate o si trovano in pericolo, questo lo distrarrà per i prossimi 3 turni impedendogli di ricaricare energia e dimezzando le sue capacità sensoriali, siano esse derivate da poteri che da abilità fisiche. Solitamente si tratta di persone care, ma in caso di esseri poco convenzionali o non senzienti, gli effetti possono essere vari: per un mostro affamato di carne potrebbero essere le sue merendine preferite che vengono rubate, per una macchina senz'anima potrebbe essere un'equazione apparentemente irrisolvibile e così via discorrendo.
Costo: 10
Potere: Soul and Blood Mark (Supporto)
Forma attuale: Forma vampirica.
Note: Impugna la sua falce cremisi e Juinjutsu #17: Tenebra assoluta attivo al costo: 1 di mantenimento ogni turno.CITAZIONEEdit (2:23): Sistemata la parte descrittiva e sistemate le distanze.
Edited by Recundis Hellsing - 22/4/2017, 02:24. -
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Sfortunatamente per Leben Recundis riuscì prontamente a porre la sua arma in difesa del ventre, impedendo così alla lingua ossea di penetrarlo. Il metallo di cui era composta l'arma si rivelò inoltre troppo duro per poter essere arpionato alla perfezione, dunque la falce venne sì, trasportata per qualche metro dalla punta, ma poi si staccò cadendo a terra a qualche metro dal vampiro, e così la zombie automaticamente disattivò la tecnica con cui aveva modificato la propria lingua, ritirandola. Il motivo per il quale la zombie non si era avvicinata più di così, era molto semplice: nonostante fosse una creatura estremamente sicura di sé e dei propri mezzi, nonostante non temesse nulla che non fosse la noia o la fine della propria esistenza, non era solita sottovalutare una preda, neppure quella dalla parvenza più piccola e innocua, che non era certo il caso di Recundis. La scelta si rivelò comunque inutile in verità, poiché l'attacco che le arrivò contro poco dopo non era facile da percepire ed ella, pur riconoscendone la natura illusoria a causa del loro primo piacevole incontro, non poté fare nulla per evitarlo. Si accorse del cambiamento per via del fatto che il buio venne sostituito da diverse immagini piuttosto angoscianti, almeno per lei. Di solito non ci si chiede di cosa possa aver paura un "mostro". Spesso si spera che possa averne, ci si chiede se forse la notte quando il buio lo avvolge, nella testa gli frullino domande come ogni comune mortale, o quante volte in un film si è visto il buono di turno dire "Perché lo fai? Non senti il minimo senso di colpa?". Prontamente le risposte risultano sprezzanti e incuranti di qualsiasi sentimento comune, ma se si andasse a indagare ulteriormente si scoprirebbe che in fondo, molto in fondo, qualsiasi creatura può possedere delle paura, anche se diverse da quelle che potrebbe avere un umano qualunque. Leben era sempre stata nella sua vita un "mostro" egoista, e questo fece sì che nelle sue visioni folli più che vedere i suoi bei vestiti distrutti, cosa che l'avrebbe irritata particolarmente, vide se stessa torturata nell'unico modo che, intimamente, l'avrebbe colpita un minimo: vivere in un mondo vuoto. Nella sua visione, l'edificio dietro di lei era un cumulo di macerie, gli alberi erano secchi, il prato artificiale ridotto fantasiosamente a un terreno arido, e per chilometri e chilometri non vi era l'ombra di una casa abitata o che non fosse distrutta. Quella era l'unica tortura che mai avrebbe voluto subire: il castigo alla noia perpetua. Ma benché nella sua visione non vi fosse Recundis, lei continuava a sentirlo con i sensi, e dunque, nonostante un barlume di incertezza e amarezza fece in tempo a segnarle il volto, tornò a sorridere nell'istante in cui lo percepì scattare e avvicinarsi, accompagnato da un'altra massa che si diresse alle sue gambe. Grazie all'illusione i suoi sensi calarono sensibilmente, era vero, tuttavia finché il vampiro restava entro il limite del suo sense perfetto, non c'era modo che ella non potesse combatterlo. Poteva solo intuire cosa fosse quell'attacco, ma sentiva un'aura demoniaca e sapeva grazie alle proprie conoscenze (Anche Thresh utilizzava il Juinjutsu ) che Recundis stesse sfruttando appunto l'Arte demoniaca, vista la tecnica precedentemente attivata, per cui fare due più due non era difficile. Non che importasse in realtà, perché la sua reazione fu tra le più semplici per una creatura in grado di divorare qualsiasi cosa: aprì una piccola bocca sulla pianta del piede destro e trasmutò la gamba proprio mentre la sollevava, così da poter mordere e spezzare senza alcuna fatica il corpo del serpente (o di qualunque cosa fosse) prima che questo potesse completare il tentativo di avvolgerla e farla cadere, il tutto tenendosi in equilibrio sull'arto sinistro. Recundis si sarebbe potuto rendere conto che l'equilibrio della zombie era pressoché perfetto, quindi tentare di farla cadere si sarebbe rivelata una strategia fallimentare, specie se si metteva a confronto la differenza di forza tra i due. Immediatamente dopo questa reazione, che rese ancora più ardenti i suoi capelli (a causa della carne ingerita), unica fiaccola nell'oscurità creata dal vampiro, la zombie passò al contrattacco, decidendo di ricorrere al suo asso nella manica: la Goetia. I demoni si stavano rivelando sempre più un vero e proprio divertimento a cui la zombie non avrebbe mai potuto rinunciare, seppur dovesse ammettere che, le illusioni del suo avversario (o meglio, della sua preda) l'affascinavano moltissimo. Sarebbe stato interessante poter imparare un'Arte Occulta simile, un giorno.
Grazie dell'antipasto, Recundis caro. Le tue visioni mi fanno soffrire, ma mi ricordano anche il nostro primo incontro. Trovo quasi romantico il tuo tentativo, lascia che anch'io ti rammenti cosa sono in grado di fare... Pir Zixlay.
Quindi, mentre il serpente veniva distrutto e il piede di Leben tornava a terra seppur orribilmente deformato, proprio davanti a Recundis si sarebbe materializzato un cerchio magico a terra, da cui sarebbe spuntato un piccolo demone a forma di bulbo oculare, a cui la zombie ordinò immediatamente di detonare per tentare di investire il vampiro nell'esplosione, che possedeva la medesima forza della zombie. Per quanto piccoli, i Fury potevano essere evocati entro 3 metri dall'evocatore e Leben avrebbe tentato di evocarlo proprio davanti al vampiro prima che questi potesse scattare ulteriormente e sfuggirle. La forza lo avrebbe spinto probabilmente lontano dalla zombie, ma ella contava anche che nel farlo lo privasse di buona parte della sua mobilità a causa di tutte le ammaccature che gli avrebbe lasciato qualora lo avesse colpito. Durante l'evocazione, per inciso, un secondo varco magico si sarebbe aperto alle spalle di Recundis, ma non per evocare un demone bensì per far entrare in scena colei che, suo malgrado, era diventata il nuovo famiglio di Leben: Arachne, una creaturina poco più alta di una bimbetta umana ma con proporzioni decisamente fuori dal comune, tanti occhi, zero tette, un culetto pienotto e gambette in grado di scalare qualsiasi parete. Recundis se la sarebbe sentita piombare sulle spalle con la leggerezza di una piuma, con le braccine che gli si stringevano intorno al collo, le manine sulle guance, e la boccuccia proprio a un centimetro dal suo orecchio poco prima che, per l'appunto, l'esplosione fosse iniziata.
Uff, non ce la facevo più a guardavi e basta. Sei così grosso... Mmmh. Non è giusto che solo quella brutta morta giochi con te! Non temere, non farà tanto male, ci sono io con te... Ihihih!
Le ultime parole sarebbero state sussurrate con una vocina a metà tra l'inquietante e il malizioso, prima che appunto insieme alla risatina si sentisse anche il fragore provocato dal Fury. Leben a quel punto sarebbe stata pronta a reagire a qualsiasi altro giochetto il suo caro conoscente avesse in serbo per lei, ma prima voleva sentirlo alle prese con il suo demone, nonostante nella sua mente continuassero a disegnarsi i contorni di quel quadro desolato che erano le sue visioni. Forse la sua mossa poteva sembrare frettolosa e troppo "estrema", ma l'impazienza dopotutto non è mai una buona consigliera, e Leben moriva dalla voglia di piombare su un Recundis mezzo morto e prendersi amorevolmente cura dei pezzi per poi aiutarlo a guarire, senza contare che intendeva cancellare al più presto l'illusione, per quanto non si sforzasse di ignorarla. Decisamente subdola e ingorda.
Perdona la fretta... ma ho una gran fame. Rise. E ignora pure il mio famiglio; se puoi.
Come io cerco di ignorare ciò che mi mostri...
L'ultima frase la pronunciò quasi fra sé, a voce bassa, sempre sorridendo. La distrazione a cui si riferiva riguardava il palese e intenso profumo di vergine che Arachne emanava nonostante la sua palese natura demoniaca. Un bocconcino fin troppo prelibato, che non si poteva certo ignorare, e Leben lo sapeva bene, tanto che aggiunse:
Sappi solo che la bevanda che ti ho promesso... verrebbe da lei.
Giusto per creare ulteriore senso d'attesa. Per quella piccola concessione Thresh si sarebbe forse arrabbiato un pochino, ma in fondo era solo colpa sua se aveva avuto una figlia da un'altra, no? Una zombie deve pur potersi divertire...SPOILER (clicca per visualizzare)Ho pensato che un'entrata in scena del genere per Arachne ti avrebbe fatto piacere. xD Ovviamente non contarla come distrazione, ai fini del combattimento non conta nulla. Se preferisci che la modifichi fammelo sapere.
Edit 22:52: Corretti alcuni errori grammaticali e sistemate alcune frasi (niente che riguardasse la strategia).
Edited by .Bakemono - 5/5/2017, 22:52. -
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Non aveva riposto tantissime aspettative sul riuscire a farla cadere a terra così facilmente, ma ci aveva sinceramente sperato almeno un pizzico, avvertì il serpente d'oscurità mentre veniva divorato e sorrise sornione senza preoccuparsi più di tanto, tutto sommato il suo principale obbiettivo per quell'attacco era riuscito, la zombie adesso stava avendo delle visioni, ne era sicuro, adesso non restava che provare a confonderla ulteriormente con altri trucchi che il vampiro teneva nascosti nel cappello. Tuttavia si prese il suo tempo per rispondere alle parole di Leben senza alcun problema, d'altronde il loro battibecco era uno dei motivi che rendeva quel combattimento vagamente divertente.
-Leben, lo sai che adoro soddisfarti, le tue parole possono solo farmi contento.-
Recundis aveva detto quelle parole sorridente, ma quel sorriso divenne ironico quando capì cosa stava succedendo, ricordò che la zombie aveva evocato un enorme cavallo durante il loro primo incontro, così aspettandosi qualcosa di simile indietreggiò immediatamente tenendo la guardia pronta a difendersi, allo stesso modo sentì qualcosa sbucare dal nulla dietro di lui ed atterrargli sulla spalla, tuttavia da essa non avvertiva nessun pericolo e solo un delizioso buon odore.
Recundis fece appena in tempo a sentire le parole della nuova arrivata che capì che l'evocazione di Leben avvenuta davanti a sé era in realtà di natura esplosiva, così si affrettò ulteriormente ad indietreggiare, evitando per un soffio di essere travolto dal cuore dell'esplosione. fu travolto però dalla piccola onda d'urto generata da questa, il vampiro così perdendo l'equilibrio volò indietro mentre sentiva il forte boato rimbombargli nella testa, non sicuro di chi o cosa fosse la creatura comparsa dietro di lui decise di evitare di fargli del male, sopratutto a causa del suon buon odore, infatti poco prima di finire con la schiena contro un albero si affrettò a prendere Arachne e proteggerla fra le sue braccia, non si rese subito conto a causa dell'esplosione ma quando dopo un istante si rialzò pronto a combattere rimettendosi in guardia si ritrovò a guardare la creaturina dall'aspetto molto giovane che aveva adesso davanti a sé, tra l'altro gli arrivava circa all'altezza del pene, pene che era in mella mostra proprio davanti al suo viso in effetti, essendo lei molto bassa e lui molto alto.
-Quindi anche tu vorresti giocare con me e Leben? Ma mi chiedo a cosa potrebbe giocare con me una verginella come te.-
Gli rispose tranquillo afferrandola e portandola nuovamente dietro di sé, lì era sicuramente più protetta che nel mezzo fra Leben e lui, le parole che aveva pronunciato invece non avevano un tono denigrante e da presa in giro, ma ne avevano invece uno pieno di malizia e provocazione, la creaturina non era minimamente umana, questo gli era evidente, ipotizzava fosse un demone, quindi era abbastanza sicuro che nonostante l'aspetto fosse più grande, inoltre il fatto che avvertisse chiaramente la sua verginità lo aveva incuriosito.
A quel punto lo raggiunsero le ultime parole di Leben, a quelle parole il vampiro sorrise, Arachne era di suo gradimento, la tentazione di arrendersi era tanta, ma era sicuro che nonostante le sue parole, se non si fosse arreso e magari avesse anche vinto Leben lo avrebbe gradito ancor di più, ed il suo obbiettivo alla fin fine era provare a far accettare il loro legame alla zombie e magari mostrarle che non era una nullità.
-Verginella, quindi sei il suo famiglio, hai sentito? Dice che se mi arrendo mi darà il tuo sangue. Significa che per 24 ore diventerai una mia shciavetta costretta a fare tutto quel che vuoi, magari ti ritroverai anche senza la tua verginità, chi lo sa.-
Disse Recundis a voce abbastanza alta da farsi ascoltare anche da Leben, la verginità della piccola demone lo incuriosiva, un demone vergine era una rarità non indifferente e quindi cercò di provocare una risposta che gli desse una spiegazione, tuttavia non cercò di fare questo di nascosto, e con i suoi toni invece lo rese palese presentando la cosa come una provocazione ed una dichiarazione al fatto che apprezzava Arachne. Era come se gli avesse detto: "Cosa succede se la svergino?". Ma lo aveva detto con toni più scherzosi e leggermente ambigui pur rimanendo abbastanza ovvi.
Recundis mentre parlava era rimasto in guardia e pronto a difendersi, ed allo stesso tempo si era anche reso conto delle proprie condizioni, non aveva ferite, ma sentiva un leggero dolore per tutto il corpo, la testa inoltre era ancora non del tutto lucida per via dell'esplosione, la sua efficienza in battaglia se era calata era qualcosa di trascurabile.
Recundis era adesso a 6 metri da Leben, era in piedi ed in guardia, l'energia veniva convogliata in tutto il suo corpo ma specialmente verso le sue mani, ma si trattenne dal fare qualsiasi mossa, agire avventatamente avrebbe sicuramente dato un ottima occasione alla zombie, e lui non voleva rischiare, se possibile voleva batterla.
-Leben mi dispiace non poterti accontentare subito, ma l'idea di prendermi il tuo culetto dopo averti battuta è troppo allettante per non provare a realizzarla. Per quanto questo tuo famiglio sia appetibile il tuo sederino lo è di più.-
Le sue parole furono nuovamente una provocazione per Arachne, per spronarla a rivelare un qualche aspetto sconcio se ne aveva e nel contempo continuava ad adulare Leben, evidenziando che quel che faceva era esclusivamente per guadagnarsi il suo corpo e non per altri motivi, per quanto appetibile Arachne era un bonus, la zombie doveva essere la portata principale, in qualsiasi caso.CITAZIONEStatus fisico: La rada peluria sulla parte frontale del suo corpo è stata ridotta in cenere, ma sulla pelle non sono presenti bruciature. Leggere escoriazioni superficiali alla schiena per l'impatto maldestro con l'albero.
Staus psicologico: Attento ed in guardia ma leggermente intronato per l'esplosione e quindi incapace a recuperare energia.
Energia: 103/150
Tecniche usate:
Potere: Soul and Blood Mark (Supporto)
Forma attuale: Forma vampirica.
Note: Juinjutsu #17: Tenebra assoluta attivo al costo: 1 di mantenimento ogni turno.SPOILER (clicca per visualizzare)21:17: Correzione del post dopo le direttive di Doom sull'efficacia ed il raggio dell'esplosione che erano state interpretate erroneamente.
Edited by Recundis Hellsing - 1/6/2017, 21:17. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Uhm, Recu Recu mi sono informata e se ti prendi l'esplosione non puoi cavartela con danni così scarsi. Se riesci a modificare mi fai un favorone.
(Scusa se sono così lenta a rispondere, appena modifichi cerco di rimediare. Grazie della pazienza
). -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Ho modificato il post per adattarlo alle info che mi hai dato nel tuo spoiler, se ci sono ulteriori problemi basta che mi avvisi e posso risistemare nuovamente, tuttavia visto che il mio post era stato comunque già inviato non era corretto inviarlo, è stato un mio errore che non mi sono informato maggiormente con Doom, quindi ho modificato solo gli effetti dell'esplosione che avevo descritto, annullando i danni poiché ero fuori dal metro e mezzo e riducendo quindi anche la distanza a cui finivo per l'onda d'urto.
Per le tempistiche alle risposte non devi preoccuparti, in questo periodo anche io sono lento a rispondere ed inoltre il nostro combattimento è un combattimento amichevole aperto per puro divertimento, l'importante è che sia corretto, sportivo e divertente.. -
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Recundis fu più che svelto ad allontanarsi dal cerchio magico, lasciando Leben piacevolmente colpita, ma soprattutto divertita. Sapeva di aver mostrato alcune delle sue evocazioni quella volta, a caccia, durante il loro primo e romantico incontro, dunque non fu una così gran sorpresa che Recundis volesse tenersi lontano dai suoi cerchi magici. In un certo senso, ella lo aveva previsto e si era preparata. Anzitutto aveva seguito la sua direzione con il corpo (ovvero, roteando di un passetto su se stessa in modo da stargli di fronte) dopodiché, più che pronta ad approfittarsi del suo scatto all'indietro, che lo rendeva più lento e dunque facile preda dei suoi subdoli trucchi da predatrice, non esitò a mostrare la propria trappola: la lingua della Bocca Grande che era rimasta aperta sul suo stomaco si diramò in tre diverse punte che presero subito la forma dei suoi "Pillar of Pain", 3 oscuri pilastri lunghi 150 cm che subito partirono contro il vampiro mentre questi si scattava, con una velocità pari 40 m/s. Non potendo mirare con estrema precisione a causa delle visioni e della totale cecità, i tre "proiettili" formavano un triangolo che più o meno doveva mirare a impalare Recundis, uno all'altezza dello stomaco e gli altri due alle rispettive cosce. Al contempo, vicino all'albero alle spalle del vampiro, per la precisione a 5 metri da Leben e a lato rispetto alla pianta, iniziò a disegnarsi molto lentamente un nuovo cerchio magico. In teoria, il vampiro non avrebbe avuto tempo di preoccuparsene. Colpendolo, i pali oscuri lo avrebbero infatti impalato a quella stessa pianta su cui si scontrò di schiena, ferendo anche Arachne che non sembrò tuttavia notarlo se non per un misero sussulto, troppo distratta dalle parole del vampiro e dalla sua faccia, che fissava con interesse. Nonostante il rivolo di sangue che le colò dalle labbra, continuava a sorridere e a guardarlo negli occhi.
Mmmh, a me piacerebbe ma purtroppo ho un papà mooolto potente che non vuole che faccia la bimba cattiva. Accennò un broncio, disegnando con l'indice dei cerchietti sul pettorale di Recundis, poi il falso broncio si spalancò subito in un sorrisetto ottimista e malizioso. Posso farti un bel pompino però! Mmh. E forse con un po' di impegno posso provare a levare il cerotto di dietro... Durante quell'ultima frase fu pensierosa, come se stesse valutando seriamente l'idea ed elaborando un piano per portarla a compimento, qualunque cosa intendesse con "cerotto", visto che Recundis non poteva saperlo. Recuperò presto il buonumore però. Ma prima devi prendermi! Ihihih. Una leccatina sulla sua pelle nuda (poco sopra il capezzolo) concluse la frase, dopodiché la piccoletta svanì in una coltre di fumo nero, per poi riapparire subito dopo al fianco di Leben, mostrandosi in tutta la sua minuta figura: vicino alla zombie, le arrivava poco sopra al fianco, piatta come una tavola ma pienotta in tutti i punti giusti dalla vita in giù. Sorrise, alzando il mento con fare altezzoso e ponendosi una manina sul fianco destro, mostrando una fila di piccolissimi denti bianchi estremamente affilati. Era bassissima eppure indossava degli stivali alti almeno 20 cm. La ferita al centro dei suoi teneri seni si rigenerò con una velocità disumana, lasciando solamente la macchia scarlatta sul suo vestitino bianco, chiarendo così, con fin troppa eloquenza, il suo stato di demone immortale. In quanto famiglio della Geotia, non aveva da temere né il dolore né la morte... proprio come la sua padrona zombie, in un certo senso. Padrona che rispose a propria volta colpo su colpo al suo vampiro preferito, continuando a stuzzicarlo e provocarlo come solo tra loro sapevano fare. Ahhh, quanto apprezzava quegli scambi! Riuscivano quasi a distrarla dalle deprimenti visioni di un mondo senza piacere o divertimento, nonché dalla fame che le faceva restringere le interiora. Aveva bisogno di strappargli la carne dal corpo, ne aveva un bisogno malato. La sua voce si faceva sempre più roca e affaticata, nonostante non si fosse praticamente mossa durante le ultime mosse.
E come pensi di battermi, tesoro? In un modo o nell'altro finisci per allontanarti da me... e nel frattempo la mia fame per te non fa altro che crescere... e crescere. Sono in preda alle tue illusioni, ma benché siano così realistiche e affascinanti, non basteranno mai a distrarmi...
La sua voce si abbassò, dopodiché gli occhi si spalancarono insieme a un sorriso folle, mentre le fiamme della sua chioma si alzavano ancora di più, in un inquietante accompagnamento che rese ancora più teatrali le successive parole:Finché ti sento.
La voce uscì fuori distorta, corrotta dal Gebiss e dalla sua fame, ma non per questo meno sensuale e impaziente. Dopodiché, Leben si tenne pronta, tenendo ben saldo al terreno il piede deformato in precedenza dalla sua energia, ridotto ormai a un'enorme bocca che, a insaputa di Recundis, racchiudeva al suo interno altri regalini. La zombie fissava il vampiro seppur non potesse vederlo, come se sapesse esattamente dove si trovava. In effetti, se anche solo uno dei suoi pillar fosse andato a segno, ella avrebbe potuto individuare il vampiro nel dettaglio, poiché ogni singolo paletto ampliavano i suoi sensi come se fosse un'estensione del suo stesso corpo. Si leccò le labbra al pensiero, con la lingua lunga e piena di cicatrici. Se anche solo un Pillar lo avesse colpito... allora sarebbe stato suo. Era solo questione di tempo. Un tempo davvero ridotto, che ella avrebbe atteso senza muovere neppure un dito. O almeno questo era il suo piano.
Ma non sarò comunque io a inseguirti, amore... Perché sarà lei, a farlo per me.
A quel punto il cerchio magico evocato in precedenza a un metro dall'albero e a circa 5 da Leben, sarebbe stato pronto: da esso sarebbe fuoriuscita un'enorme creature che, sbattendo le ali, avrebbe provocato una folata di vento contro il vampiro: era un enorme esemplare femminile di Labolas, la cui intimità spiccava, già schiusa e grondante di umori, tra le enormi zampe posteriori. La bestia ringhiò, snudando i denti affilati come sciabole e puntando i suoi occhi ferini su Recundis con fare bramoso, eccitato, proprio come se stesse rispecchiando la bramosia e la fame di Leben stessa. Sarebbe apparso a 5 metri dal terreno, volando, pronto ad abbattersi in picchiata sul vampiro qualora avesse tentato un passo falso. Benché la non-morta fosse ferma al proprio posto non si stava risparmiando, non aveva paura... Lo voleva in trappola.
Ehi! Lasciatene un po' per me, maledette! Grrr! Uh, però... sai che visto da qui sei ancora meglio?
Ebbene, mentre Recundis se la vedeva con qualche palo in corpo, una zombie affamata e un Labolas che minacciava di saltargli addosso da un momento all'altro rendendo la situazione ancor meno appetibile, la nanetta al fianco di Leben non perse comunque l'occasione di notare quanto il vampiro si meritasse tutte quelle attenzioni. Ha un cazzo magnifico... e non è nemmeno duro! Nnnh.SPOILER (clicca per visualizzare)Spero che il post non risulti troppo pesante o confusionario da leggere. Nel caso, scrivi pure uno spoiler e modifico.
Edit 23:28: Aggiunta tecnica della Goetia nello status (Avevo dimenticato di copi-incollarla).
00:02: Aggiunta una parte di testo: "sai che visto da qui sei ancora meglio? Ebbene, mentre Recundis se la vedeva con qualche palo in corpo, una zombie affamata e un Labolas che minacciava di saltargli addosso da un momento all'altro rendendo la situazione ancor meno appetibile, la nanetta al fianco di Leben non perse comunque l'occasione di notare quanto il vampiro si meritasse tutte quelle attenzioni. Ha un cazzo magnifico... Nnnh."
Edited by .Bakemono - 17/6/2017, 00:02. -
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Recundis distratto dalla bella piccoletta demoniaca si era distratto finendo per inciampare, quindi dovette pagarne le conseguenze, e prima ancora che potesse fare qualsiasi altra cosa un enorme schizzo di sangue proveniente da Arachne gli lordò il sangue, e proprio il profumo inebriante del sangue gli tolse qualsiasi possibilità di reagire per tempo, finendo così impalato all'albero dallo stesso spuntone che aveva ferito il famiglio di Leben, gli altri due spuntoni invece lo colpirono di striscio ferendolo in maniera non superficiale ma senza impalargli le cosce all'albero, beh in quella situazione poco cambiava, delle gambe libere se ne faceva ben poco se non poteva correre via, inoltre quelle ferite avrebbero comunque intaccato ormai la sua mobilità.
-Dannazione!-
Maledicendosi per la sciocchezza fatta ascoltò le parole della piccoletta ma senza prestarci troppa attenzione, le uniche parole che capì furono, papà, pompino e cerotto di dietro. Chissà perché solo queste parole penetrarono la sua concentrazione, un mistero. Fatto stava che sotto i suoi occhi la piccoletta gli diede una lappata al petto con la lingua e sparì per riapparire affianco a Leben mentre le sue ferite guarivano molto velocemente.
-Fanculo!-
Ed ecco un altra imprecazione, aveva provato a non farla ferire ed invece la piccoletta si rigenerava ad una velocità tale da fargli dubitare sul fatto che fosse mai stata ferita, se lo avesse saputo non avrebbe provato a proteggerla, ma pazienza quel che era fatto era fatto, così imparava a proteggere qualcun altro, aveva peccato troppo di superiorità nel pensare di poterla salvare senza far influire minimamente la cosa nel combattimento.
Adesso che era impalato cosa diamine altro poteva fare? bastava un altra evocazione esplosiva e sarebbe finito in carne trita buona solo per far hamburger... Stava giusto pensando ad una soluzione ascoltando Leben parlare quando vide i suoi problemi moltiplicarsi per cento, infatti comparì un altra creatura evocata dalla zombie, Recudis guardò il mostro e notò prima la bava che colava dalla sua bocca e poi degli altri liquidi colare dal di dietro dell'animale, dalla sua prospettiva però non vedeva da dove esattamente quei liquidi cadessero.
-Amore dimmi che quel coso ha una bocca anche nel di dietro e non sta grondando umori mentre mi guarda. Vuoi uccidermi facendomi soffocare nel vomito?-
Disse a voce alta con un tono a metà fra il disgustato ed il sarcastico, era realmente disgustato dall'idea di doversi scopare quella cosa, cioè davanti a lui c'erano Arachne e sopratutto Leben, come si poteva solo pensare di far qualcosa a quella sottospecie di dispensatore di bava ed umori ambulante? Sì era totalmente fuori questione, non poteva permetterlo, quindi si preparò per una mossa salva dignità, non poteva usare una simile mossa su leben perché rischiava di ucciderla e loro lì stavano solo giocando, un preliminare un po' spinto, ma se ad avvicinarsi prima di Leben fosse stata la creatura avrebbe senz'altro usato un Jigoku Iki rimandandola da dov'era finita.
-Basta mi arrendo, sono impalato, non posso schivare un bel niente, basterebbe un altra evocazione esplosiva sotto di me adesso e sarei morto.-
Ammise rassegnato mentre spegneva le tenebre assolute ridando così a Leben piena vista, per quanto riguarda la sua mossa salva dignità si preparò mentalmente ma non fece nulla, se lo avesse fatto o meno dipendeva da Leben e da come avrebbe agito.
-Piuttosto, voglio quella piccoletta, mi hai colpito per colpa sua! Non avrò pace finché non le rompo il culo!-
Disse fingendosi arrabbiato, che fingesse era abbastanza palese, lo avrebbe capito anche il più idiota degli idioti, a quel punto udì anche la voce della nanetta che si complimentava per le dimensioni del suo arnese.
-Mi fa piacere sentire che ti piaccia, ma ha la precedenza la tua padrona, se la guardi in faccia noterai che sta sbavando, devi sapere che un debole per strapparmelo e mangiarselo, forse non lo ammetterà mai ma lo ama davvero, non temere però, appena tocca a te non mi risparmierò per niente.-
Disse infine dimenandosi un po' come se volesse andarsene, l'atto era però doloroso, ma volendo fare il figo non disse b, anche perché pensava che a breve Leben gli avrebbe strappato il pene a morsi... L'altra volta l'adrenalina era a mille... Sta volta sarebbe stato infinitamente più doloroso, non che avesse paura, alla fine gli ricresceva, ma faceva comunque un male cane lo stesso.CITAZIONEStatus fisico: La rada peluria sulla parte frontale del suo corpo è stata ridotta in cenere, ma sulla pelle non sono presenti bruciature. Leggere escoriazioni superficiali alla schiena per l'impatto maldestro con l'albero. Foro sanguinante all'addome, decentrato sulla destra, ferite profonde alle cosce.
Staus psicologico: Rassegnato e dolorante.
Energia: 103/150
Tecniche usate:
Potere: Soul and Blood Mark (Supporto)
Forma attuale: Forma vampirica.
Note:. -
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Il Labolas aveva un'espressione semplicemente comica, una specie di ansimare da cucciolone con tanto di lingua fuori e sopracciglia inarcate a farla sembrare felice, o quanto meno in attesa di qualcosa. Scodinzolava, e la lunga coda provocava un frastuono terribile mentre fendeva l'aria insieme alle ali. Fortunatamente la creatura stava ben attenta a non colpire nessuno, essendo controllata da Leben. Qualche goccia dei suoi umori cominciò a colare dall'alto, come se piovesse, cadendo proprio vicino ai piedi del vampiro. La reazione di Recundis fu molto più comica di quanto Leben potesse immaginare, il ché le strappò una sincera risata. Ovviamente non mancò di stuzzicarlo un pochino, cogliendo una simile "debolezza".
AHAHAH! Sei quasi tenero così disgustato, Recundis caro. Stai sereno... non mi serve la cagnetta per mangiarti. Non amo condividere i miei spuntini.
Vedendo che Recundis tentava di dimenarsi, subito strinse gli occhi e un'aura omicida partì dal suo essere, influenzando i Pillar incastonati all'albero, riempendoli di spuntoni e rendendoli dunque più difficili da estrarre attraverso Devour. Nel frattempo, al suono delle sue parole la "cagnetta" guaì, "rimangiandosi" la lingua e voltandosi verso di Leben per poterle fare gli occhioni da cucciolo, ma prima che potesse concludere il giro ecco che la zombie schioccò teatralmente le dita, facendola risucchiare dal cerchio magico. I pianti scontenti della belva si udirono finché anche il circolo non si ritirò del tutto. Leben non poté che ridacchiare della reazione dell'evocazione, il suo umorismo le faceva trovare il suo desiderio verso il vampiro particolarmente comico, senza contare che non si sarebbe mai aspettata tanta indignazione da parte di lui. Lo faceva molto meno schizzinoso, ma poco importava. La fame non aveva fatto che tormentarla da quando il suo pranzo era corso via, per cui finché Recundis era tanto "gentile" da prendere il suo posto, non avrebbe rinunciato a favorire. Il fatto che fosse così mansueto le faceva pensare tuttavia che avesse qualche asso nella manica, o forse semplicemente che apprezzasse fin troppo le sue bocche per dirle di no... Una qualsiasi delle due tesi sarebbe andata bene. Non volendo rischiare tiri mancini, la zombie non perse comunque la sua vena sadica e predatrice, anzi, un sorriso si dipinse sul suo volto pallido, illuminato dalla fiamma della sua chioma. Proseguì dunque il proprio discorso, portandosi il medio e il pollice agli angoli delle labbra, aprendole e passandovi le dita come se effettivamente si stesse asciugando la saliva, per poi guardarsi i polpastrelli. Aggrottò le sopracciglia trovandoli asciutti, fingendo di essere sorpresa della cosa. Le sue parole furono ironiche. Anche Arachne, ferma al suo fianco, non faceva che ridere, una risatina tanto fanciullesca quanto estremamente maliziosa.
Hai ragione, sto sbavando per te. Il fatto è che... Muoio di fame. Ti dispiace dunque, se imbastisco la tavola?
Detto ciò la bocca del piede destro si sarebbe spalancata, e da essa sarebbero partiti i pillar preparati in precedenza, questi avrebbero penetrato il terreno, attraversandolo a gran velocità per poi uscire con altrettanta ferocia da sotto i piedi di Recundis, mirando a impalarglieli al centro per poi proseguire in diagonale, dunque poter prendere rispettivamente i suoi piedi ed entrambe le spalle, evitando le ossa per potersi occupare dei nervi e dei muscoli che gli permettevano di muoverle, mentre il terzo avrebbe cercato di occuparsi del busto, mirando precisamente al polmone sinistro, dopo una breve finta che Leben sperava avrebbe fatto temere al vampiro per la sua vita, anche solo per un istante. Con la fame che l'attanagliava effettivamente dava l'idea di star per impazzire: tremava visibilmente, mentre dalla carapace scivolavano umori fino alle sue ginocchia. Era forse sudore quello che le imperlava la fronte? Forse voleva fargli un po' di paura, spaventare una creatura del genere sarebbe stato l'antipasto migliore, per quanto improbabile. Lo spettacolo prima di tutto: senza un colpo di scena, non poteva definirsi tale. In ogni caso, solo se le sue mosse fossero andate a buon fine, allora avrebbe accettato la resa del suo avversario. Con una ferita del genere il respiro gli sarebbe stato difficile, muoversi impossibile, ed effettivamente l'una cosa che gli restava da fare sarebbe stata quella di aspettare pazientemente che Leben si occupasse di lui. Ora che poteva guardarlo in faccia, mirare con precisione non sarebbe stato più un problema.
Sai, devo ringraziarti. Le tue illusioni mi affascinano molto. Vedevo un mondo vuoto... senza te, senza le mie deliziose merendine, senza i miei più cari compagni, e senza i miei nemici. Restarvi così a lungo mi ha fatto riflettere e ha stuzzicato maggiormente i miei appetiti. Il mondo è splendido, non è vero? Così ricco... così vario. Si perse per un momento in quelle riflessioni, poi sembrò destarsi e prontamente tornò a sorridere in quel suo solito modo sensuale, malizioso, un po' folle. Un giorno dovrai assolutamente parlarmi di più di questa tua Arte dell'illusione... Ora però ho una voglia pazza di assaporarti fino in fondo, dunque perdonami se dovessi essere troppo violenta, va bene? Prometto che la pena varrà ogni singolo istante...
L'idea era quella di scattare verso di lui e dare inizio alle danze, ma prima... la dolce attesa. Attesa che il suo piccolo famiglio pensò di riempire avvicinandosi al vampiro per stuzzicarlo un po', mettendo subito in chiaro quanto poco avesse paura delle sue "minacce", se così si potevano definire.
E tu vorresti rompere il mio culetto? Umpf, non sembri affatto degno di un simile onore... Forse dovrei cercare un altro amante per le mie prime volte. Anche se...
Passò la manina sul bacco del vampiro, posandovi il palmo e tastandolo per bene, dal basso verso l'alto. La sua verga era praticamente a portata di faccia nonostante fosse in piedi, e la cosa la eccitava visibilmente: tra le sue cosciotte piene, si intravedeva qualche rivolo di umori che faceva scintillare la sua pelle color caramello sotto il vestitino bianco e minimale che protava. Magari tutto sommato un assaggino potrei darlo... Si leccò le labbra e sollevò gli occhioni con un sorriso perverso, ma non fece altro, provocandolo e facendogli intendere che solo con la resa avrebbe agito. Era davvero la bimbetta che sembrava?.
