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Ne parlavano da un pò oramai, ma nessuno si aspettava che sarebbe diventato un'epidemia. Inizia tutto con una gran febbre, non di quelle che ti stroncano ma che ti rendono bollente. Poi anche le persone senza poteri diventavano estremamente sature di energia, non che potessero sfruttarle, ma qualcuno con l'assorbimento energetico rischiava di diventare diabetico. Poi la pressione energetica diventava tale da mandare in coma la persona, costringendolo al letto senza pericoli di morte, tuttavia doveva essere monitorato costantemente in un ospedale degno di nota. Una malattia strana, ma a tutti gli effetti un'epidemia. Perché stava succedendo una cosa del genere? In molti se lo chiesero, ma finché non arrivò quella notte nessuno ebbe una risposta. Nessuno si aspettava che il furto della Corona fosse solo un diversivo per distogliere l'attenzione dall'ospedale, e impedire di organizzarsi come si deve. Poi alla fine ecco la notizia del Tartarus in televisione, e prima ancora che il servizio andasse in onda il telefono di Stige squillò rumorosamente, privandola del sonno nel suo giorno libero e costringendola a prendere il distintivo per fare giustizia nel luogo più pericoloso del mondo. L'ospedale era stato circondato dal Tartarus, e nessuno oltre a lei era in grado di risolvere quella crisi. Le dissero di cercare Massimiliano Traesto, l'esperto che le avrebbe dato il giusto suggerimento.. -
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Si svegliò di scatto, quella non era una serata buona per riposare in fondo. Anzi, doveva essere grata a quel telefono per averla svegliata, oppure l'incubo sarebbe continuato. Stige non era il genere di persona che ci mette molto a ricaricare le batterie, quindi dopo aver sgranato gli occhi aveva già la cornetta sull'orecchio per capire i dettagli. A quell'ora la chiamavano solo per le emergenze ed era già preparata al peggio. Ma non si aspettava COSI' peggio. Raphael non era disponibile dopo quello che era successo alla banca purtroppo, l'unica persona che potevano chiamare per una simile crisi era lei ,e di sicuro non si sarebbe tirata indietro. Scese dal letto stringendosi la camicia da notte, l'unico indumento che aveva in quel momento, pronta per equipaggiarsi. Ma prima che potesse muoversi, notò che davanti alla porta d'entrata della camera c'era una piccola figura bianca, come un tenero fantasma che aspettava di poter spaventare qualcuno. Stige sorrise, chiudendo gli occhi e sospirando arresa.
Nyx... cosa ci fai sveglia a quest'ora?
Con una voce che sembrava tutto meno che votata a rimproverare la bambina, Stige portò i pugni sui fianchi, avvicinandosi a lei rimproverandola non proprio duramente. La piccola Poltergeist, dai lunghi capelli bianchi e gli occhi rossi come il sangue, aveva una camicia da notte in miniatura come quella della madre, ma più piccola e sobria. Inoltre portava con sé il pupazzo di un piccolo draghetto bianco di pelushe e si stropicciava gli occhi con l'altra mano.
Ha suonato di nuovo il telefono mamma?
Stige sapeva benissimo che sua figlia conosceva quel genere di segnali, era piccola ma molto sveglia. La donna sospirò, avvicinandosi a lei ed inchinandosi di fronte a Nyx, accarezzandole la testa con poco entusiasmo.
Si, la mamma deve andare, è una cosa importante.
Nyx aprì del tutto gli occhi, e con tutta la naturalezza e la genuinità del mondo, fece una domanda dolorosa a sua madre, usando quella vocina dolce e stridula, priva di peccati.
Vai di nuovo a prendere lo zio Gil? Non come l'altra volta che non è venuto davvero...
Stige chiuse gli occhi e abbassò lo sguardo, mordendosi il labbro. Nyx era pura e innocente, non sapeva chi era in realtà suo zio, e di sicuro Stige non glielo avrebbe mai detto. Ma altrettanto sicuramente non aveva la forza per dirle che cosa era davvero successo ad un membro della famiglia, non in quel modo per lo meno.
Lo zio non tornerà Nyx... è partito per un lungo viaggio...
La ragazzina, sempre più sconsolata, fece un'altra domanda.
Come lo zio Van?
A quel punto le si strinse il cuore, e istintivamente strinse forte anche le spalle della sua bambina, accarezzandola dolcemente.
Nyx... devi fare la brava bambina... non puoi restare sveglia a quest'ora.
La bambina annuì col capo, per poi dare un bacio affettuoso sulla testa della madre.
Non ti preoccupare, io sono forte e diventerò forte come te. E se non sarai abbastanza forte da sola sarò più forte anche per te mamma. Quindi non preoccuparti di niente, ok?
Stige la strinse forte a sé, sorridendo. Nyx era davvero una bambina coraggiosa, indistruttibile, forse anche più brava di lei. Stige ricambiò il bacio, indirizzandola poi nella sua camera. La vide sparire nel corridoio, dopodiché assunse il suo volto più gelido e imperturbabile possibile, preparandosi per la battaglia. Avrebbe raggiunto l'ospedale il più velocemente possibile, senza esitare una sola volta per strada. Avevano bisogno di lei, e anche per sua figlia doveva essere forte. Nessuno merita di morire senza una giusta sentenza, ma Gil stava entrando a far parte di quella cerchia di criminali irrecuperabili, che lasciarli in vita significava solamente far danni. Non poteva essere dispiaciuta, aveva ricevuto quello che si meritava, e per di più aveva ignorato i suoi tentativi di aiutarlo. Stige oramai lo aveva capito, e col tempo lo avrebbe capito anche Nyx. Adesso non doveva più pensare al passato, ma al presente, per questo cercò subito Traesto, una delle menti più geniali del loro tempo, per scoprire cosa stava succedendo.〘Stige〙
ɫ Fisico: In forma.
ɫ Psiche: Detemrinata.
ɫ Energia: 350/350
ɫ Potere: ///
ɫ Tecniche usate: ///
ɫ Frozen Heart: 0/12
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Man mano che si avvicinava al luogo prestabilito, Stige poteva vedere la massa di gente che cresceva, convergendo verso l'Ospedale. Curiosi, allarmati e anche semplici eroi mancati si erano presentati tutti ai piedi del Tartarus. Oramai stava iniziando a diventare una cosa molto frequente e nessuno era abituato ad eventi così d'impatto nella loro città. Quella costruzione poi... era semplicemente spaventosa: una torre di babele, una sfida contro Dio, alla base simile ad una vischiosa massa informe ectoplasmatica, ma salendo verso la sommità diventava una vera e propria fortezza. Una torre deforme, come il cadavere di una civiltà. Ecco cos'era il Tartarus: la torre del declino. Una volta arrivata di fronte all'entrata grazie ai suoi permessi, Stige avrebbe potuto incominciare ad intravedere la figura di Traesto: anche se non lo conosceva di persona era impossibile non sapere chi era, anche solo per fama. Ma proprio quando la strada tra i due stava per accorciarsi, ecco un imprevisto che tagliò letteralmente la strada a Stige, spingendola su di una spalla con noncuranza come se fosse l'ultima degli intrusi. A compiere quell'atto fu un ragazzo dalla pelle scura e i capelli chiari, indossava un lungo mantello con tanto di cappuccio che sembrava nascondere qualcosa alle sue spalle. Aveva una grande forza, almeno pari a quella di Stige e l'insolenza di chi non ha intenzione di guardare in faccia a nessuno.
Maledizione, non lo lascerò lì! Fatemi entrare!
Traesto lo guardò allarmato, che fossero conoscenti? Si stava dirigendo pericolosamente verso il Tartarus, con passo opprimente e scansando via violentemente chiunque fosse in mezzo ai piedi. Era una furia! Forse quel tipo aveva bisogno di una raddrizzata, tanto per essere rimesso in riga prima dell'inevitabile catastrofe.. -
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Non poteva nasconderlo: era spaventata. Quella figura era imponente, diabolica, oscura, anche solo osservarla trasudava malignità da ogni poro, anche solo cercare di scrutare all'interno del suo significato portava alla pazzia. Il Tartarus era davvero temibile come dicevano, poco ma sicuro. Ma perché così spesso? Perché gli attacchi si stavano facendo tanto frequenti? Stige non doveva solo sventare una catastrofe, ma anche indagare per andare più a fondo in quella storia. Scesa dalla macchina, Stige afferrò saldamente le sue armi in modo da sentirle sulla propria pelle, le dava un senso di sicurezza. Poi cercò di avvicinarsi a Traesto, ma prima di riuscirci venne spintonata via da un misterioso ragazzo che sembrava intenzionato a farsi strada nel Tartarus. Stige distolse lo sguardo per un istante, indispettita, poi scurì il suo volto, gonfiando il petto e sollevando il capo con fare maestoso. Alzò subito la voce, imperativa e squillante, come un vero leader.
Che cosa stai facendo, sei forse impazzito?! Questa è un'operazione ufficiale, estremamente seria! Ci sono in ballo delle vite, siamo tutti in pericolo, non ti permetterò di fare l'impulsivo! Torna immediatamente al tuo posto!
E con lo stesso fare minaccioso, strinse saldamente la sua Red Frame per l'impugnatura. Rimase immobile e glaciale, come il suo potere. Non avrebbe mai fatto del male ad un civile, non seriamente, ma a giudicare dalla sua forza quel tipo non era normale e Stige non avrebbe esitato ad usare le maniere forti per rimetterlo al suo posto. Lo sguardo si fece impenetrabile, come una corazzata indistruttibile. Stige non era solo forte fisicamente, ma anche psicologicamente.〘Stige〙ɫ Fisico: In forma.
ɫ Psiche: Arrabbiata.
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L'intervento di Stige mise tutti a tacere, perfino il ragazzo si bloccò sul colpo, senza però lasciarsi intimorire dalla sua aura influente. Si voltò di scatto, anche lui torvo nello sguardo, stringendo i denti e avvicinandosi a Stige. Da dietro il suo mantello spuntarono otto grosse zampe di ragno, nere come la pece, simili ad un metallo lucidissimo più scuro della notte stessa. Sembrava proprio intenzionato a minacciarla, ma Stige non avrebbe avvertito nessun genere di pressione energetica provenire da lui. Che stesse solo provando a spaventarla.
Non parlare di cose che non conosci, donna. Non hai idea di con chi hai a che fare.
Conscio del fatto che Stige sarebbe prima o poi crollata, Uru avrebbe cercato di soverchiarla con la sua stazza: era infatti molto più alto e con quelle zampe "sguainate" sembrava enorme. La spada e lo sguardo di Stige non avevano sortito alcun effetto s udi lui, se voleva rimetterlo al suo posto allora avrebbe dovuto fare molto, molto di meglio. Nel mentre, Traesto rimase in silenzio, come in attesa che la situazione si risolvesse da solo. Era tranquillo e paziente, un uomo saggio che sapeva quando e come intervenire. Chi dei due l'avrebbe spuntata? Entrambi avevano un carattere forte e incapace di sottomettersi all'altro. Ma cosa poteva Stige contro quel tipo enorme?. -
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A quanto pare le minacce non avevano sortito alcun effetto, ma Stige non si lasciò impressionare minimamente da quella dimostrazione: la risolutezza del ragazzo e la sua stazza non la fecero smuovere nemmeno di un millimetro, per quanto fosse grosso, minaccioso e incrollabile non esercitava la minima pressione su Stige che pazientemente lo lasciò finire di parlare. La donna rimase in silenzio a fissarlo in quel modo per diversi istanti, come a volergli dare il tempo per chiedere scusa. Dopodiché arrivò all'unica conclusione possibile: quel tipo andava necessariamente sottomesso.
No, non ho idea di chi tu sia, ma lascia che ti insegni come facciamo le cose qui a Londra...
Nella maniera più rapida possibile, Stige avrebbe cercato di assestare una ginocchiata tra le gambe del ragazzo, per poi usare l'altra gamba per dargli un calcio sul volto. Se fosse riuscita nel suo intento l'avrebbe incalzato, seguendolo con movimenti delle gambe per bloccargli il collo tra le cosce, pancia a terra e con un braccio ritorto dietro la schiena, stretto tra le mani di Stige e il suo petto. Il tutto con tutta la forza che aveva in corpo la donna.
Sono Stige Poltergeist, capo della Polizia Londinese Trinity... MOLTO PIACERE.
Avrebbe parlato quasi tutto il tempo a denti stretti, cercando di consolidare quella chiave articolare così da far arrendere quel tipo il più velocemente possibile, così da non perdere altro prezioso tempo. Aveva fatto una promessa a sua figlia, Londra aveva bisogno di lei e quel rompiscatole doveva ficcarsi bene in testa quel concetto.〘Stige〙ɫ Fisico: In forma.
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A quanto pare Stige non era cascata al suo bluff aggressivo e il povero Uru si ritrovò massacrato e sottomesso da quella portentosa umana in meno di un secondo, chiuso in una chiave articolare che non sarebbe stata un problema per lui normalmente, ma le recenti esperienze carnali con altre creature di quella terra lo stavano lentamente deviando e rendendo sempre meno serio a tal proposito. Non riuscì a controbattere né fisicamente né psicologicamente e, a denti stretti, decise di arrendersi sotto lo sguardo divertito di Traesto.
Ok... d-d'accordo... hai vinto...
Una volta liberatosi dalla presa di Stige sarebbe tornato rapidamente in piedi, massaggiandosi le parti del corpo offese con fare dolente. Nello stesso momento arrivò Traesto che lo consolò dandogli una pacca sulla spalla dolente, facendo nuovamente sussultare Uru a denti stretti.
E' bello vedere che esiste qualcuno in grado di metterti in riga amico mio.
Uru sbuffò rumorosamente, abbassando lo sguardo, mentre Traesto si avvicinava a Stige allungando una mano verso di lei, perdendo rapidamente il sorriso che aveva fino ad un momento prima.
Per me è un onore conoscerla Miss Poltergeist, sono Massimiliano Traesto e il mio irruento amico si chiama Uru. Ci sono buone ragioni dietro la sua impazienza ma la ringrazio per averlo sedato, ora più che mai dobbiamo misurare bene le nostre mosse. Mi dica... quanto ne sa di questa storia?
Nel dirlo, Traesto si voltò verso il Tartarus, voleva sapere quante informazioni aveva a quel proposito Stige, in caso, come aiutarla e colmare le sue lacune.. -
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Stige mollò la presa solamente dopo le parole di resa di Uru, mollandolo di colpo in modo che l'elasticità del suo corpo gli facesse fare un viaggio a terra. Tornò in piedi con eleganza e con una postura composta, sistemandosi i capelli con la mano destra senza ulteriori spettacoli. Per quanto fosse orgogliosa di quel risultato non era nel suo stile esporsi così tanto al pubblico. Traesto si avvicinò ai due litiganti, facendo capire che l'intervento di Stige era stato più che gradito per poi presentarsi educatamente. Stige, estremamente rispettosa nei confronti di un uomo come lui, chiuse gli occhi e portò la mano destra sul petto, chinandosi leggermente in avanti, una forma di rispetto estremamente elevata a Londra e nella sua famiglia.
Per me è un privilegio poter servire Londra al vostro fianco, anche se purtroppo questa felice collaborazione è contornata da una simile tragedia.
Si voltò assieme a Traesto verso il Tartarus, esaminandolo allarmata e abbastanza frettolosa di darsi da fare. Non voleva perdersi in chiacchiere, ma sapeva che ogni domanda di Traesto era un buon motivo per fermarsi a riflettere e ottenere informazioni.
So quel poco che c'è da sapere... ad esempio che i Tartarus non compaiono a caso ma sono generati dalle forze di Satana, sfruttando l'edificio che viene corrotto e rimodellato sotto la forma ideale... e che servono principalmente a raccogliere una grandissima quantità di energia. Per il resto non so altro, ma basandomi sui recenti eventi avvenuti a Londra... mi domando se non ci sia un legame tra questa apparizione e il misterioso morbo che aumenta la carica energetica di una persona.
Solamente uno come Traesto poteva darle una risposta esauriente a proposito di quel quesito, se c'era un legame allora questo Tartarus aveva decisamente qualcosa di insolito rispetto agli altri, più che una novità: un evento unico.〘Stige〙ɫ Fisico: In forma.
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Traesto cercò di nascondere la sua espressione preoccupata dietro il riflesso degli occhiali, Stige non sapeva molto ma dalle sue parole l'inventore capì perfettamente che era una tipa più che sveglia. Nessun sospetto che avesse raggiunto la vetta della sua carriera in così giovane età.
Purtroppo temo anche io che i due eventi non siano slegati, il Tartarus raccoglie immani quantità di energia sacrificando le persone al suo interno, torturandole e massacrandole in ogni modo. Ogni piano ha una differente conformazione e scopo, ma di solito i piani "attivi" sono sempre unici, i nostri nemici tendono a scegliere quello più utile per i loro scopi piuttosto che tentare di occuparli tutti con ogni forza a loro disposizione. I questo caso, sono sicuro che hanno concentrato le loro forze alla base, e che il nucleo si trovi nei sotterranei. Questo è un bene per certi versi, ma con una struttura del genere è difficile essere ottimisti...
A quel punto si fece di nuovo avanti l'irruento Uru che pur essendosi calmato non aveva intenzione di restare per sempre con le mani in mano.
La gravità è tale che uno dei nostri è voluto restare dentro all'ospedale mentre il Tartarus si formava piuttosto che uscire preventivamente. La sua presenza all'interno rassicura ma allo stesso tempo preoccupa, dato che non abbiamo modo per comunicare. Potrebbe essere stato già catturato o ucciso per quanto ne sappiamo, per questo io...
Il suo tono di voce stava aumentando, ma Traesto gli mise una mano sulla spalla, cercando di dargli forza per poter pensare lucidamente. Uru si morse un labbro con rabbia, evidentemente scosso.
Uru e i suoi compagni non sono esseri umani, ma creature che noi chiamiamo "Immortali Terrestri". Un tempo proteggevano la terra nelle loro forme superiori, ora però Satana ha utilizzato i Tartarus per rubare loro il potere dell'albero della vita, e sono molto vulnerabili. Nonostante tutto combattono ancora coraggiosamente al nostro fianco, la prego quindi di non interpretare male l'irruenza di Uru, ma di capire che stanno semplicemente dalla nostra parte ad ogni costo.
Uru sbuffò, cercando di tranquillizzarsi e dare qualche utile consiglio.
Il Tartarus si sta evolvendo, ogni volta che compare è sempre più difficile penetrare al suo interno. Questa volta c'è una barriera che impedisce di entrare alla base, e penetrare in volto è estremamente pericoloso. Per questo abbiamo bisogno di te. Aiutaci a trovare un modo per entrare.
Per Uru quello non era uno sforzo semplice, ma Traesto annuiva entusiasta di quel miglioramento nel morale. Stige era un'ottima carta da utilizzare e se fosse stata in grado di creare un varco le cose sarebbero andate per il meglio.. -
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Stige rimase in silenzio ad ascoltare chi ne sapeva più di lei, la situazione era molto grave quindi, oltre alle persone rimaste intrappolate nell'ospedale e probabili vittime di un sacrificio generale c'era anche un compagno fidato che andava salvato ad ogni costo. In quel momento Stige riuscì a capire i sentimenti di Uru, non poté più biasimarlo e al termine del discorso, Stige portò a sua volta una mano sulla spalla dell'Immortale, annuendo col capo col suo sguardo gelido e deciso.
Non ho mai incontrato divinità di persona, ma mi rassicura che non siano poi così tanto diverse da me. Anche io combatto per il bene degli altri, e spesso i miei stessi compagni sono in pericolo. Riesco a capire perfettamente come vi sentiate al mio posto e non vi dirò affatto che non c'è nulla di cui temere. Ma vi prego di fidarvi di me: finché avrò fiato in corpo non ci sarà nulla che mi impedirà di distruggere questo inferno e punirne i responsabili.
Superiori, sovrani, divinità e affini, di fronte a Stige erano tutti uguali. L'unico motivo per cui rispettava quelle persone era la loro risolutezza e lo scopo comune, per questo adesso era diventato doppiamente importante riuscire a risolvere quella crisi. Stige sfoderò la sua Red frame, impugnandola con la mano destra e tenendola rivolta verso il basso, senza distogliere lo sguardo dal Tartarus.
Utilizzerò ogni mezzo a mia disposizione per entrare nel Tartarus, vi chiedo di ritirare tutte le truppe intorno alla barriera, potrebbe essere pericoloso.
A quel punto si sarebbe diretta verso la barriera con fare risoluto. Quell'edificio metteva ancora più soggezione da vicino, ma Stige non aveva il tempo per permettersi il lusso di esitare. Non aveva paura, solo timore di non fare in tempo. Avrebbe utilizzato la sua spada per "tastare" la barriera, l'esperienza le suggeriva sempre di non toccare mai con mano cose che non conosceva a fondo. Avrebbe misurato la resistenza al taglio, alla penetrazione e all'impatto, cercando di carpirne segreti in quanto a consistenza e soprattutto aspetto.〘Stige〙ɫ Fisico: In forma.
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Uru e Traesto sapevano di essersi affidati alla persona giusta e le parole di Stige furono la conferma che servì per non farli più preoccupare oltremodo. Iniziarono dunque subito a ritirare il personale intorno alla barriera, così da lasciarle tutto lo spazio di manovra di cui aveva bisogno. A differenza del resto dell'edificio, estremamente solido e compatto, la base avvolta dalla "barriera" risultava "vischioso", sembrava quasi uno strato di colla dal colore rossastro particolarmente denso, un grumo di sangue pesto estremamente coagulato che lasciava intravedere in trasparenza le mura della struttura. La barriera era elastica: nessun genere di danno la toccava se non il taglio che veniva rigenerato più che istantaneamente. Stige avrebbe dovuto notare che solamente usando i suoi sensi al massimo delle loro possibilità poteva arrivare a percepire la rigenerazione di un danno da taglio. Quasi infinitesimale dunque, una barriera più che impenetrabile. Prima del totale ritiro, uno dei soldati lì presenti tentò di lanciare un proiettile balistico dall'immane potenza utilizzando un moderno strumento di lancio a distanza. Tuttavia il suo colpo non solo non riuscì ad intaccare minimamente la struttura, ma finì addirittura per rimbalzare violentemente, col rischio di prendere altre unità distratte che si stavano ritirando. Quel Tartarus appariva più lontano che mai. . -
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Reattiva come un felino, Strige portò subito la sua attenzione verso il proiettile lanciato, proprio mentre rimbalzava verso le altre unità lo avrebbe intercettato con un preciso e fortissimo fendente della sua spada, recidendolo in due per fargli perdere potenza e liberarsi di un problema. Avrebbe sbuffato nervosamente, lanciando un'occhiataccia al soldato che aveva effettuato quel test senza permesso. Dopodiché tornò al suo esame, restando sinceramente affascinata da quella protezione. Alla Trinity sfruttavano un pilastro di materiale indistruttibile per rendere la struttura della torre inviolabile perché solitamente una protezione esterna è troppo inaffidabile. Ma il Tartarus superava di gran lunga qualsiasi possibile immaginazione e perfino a livello difensivo era il top dell'efficienza. Ma una barriera elastica ha proprietà fin troppo scontate e Stige sapeva bene come agire in quella situazione. Meditò silenziosamente ancora per alcuni istanti, dopodiché si voltò verso Uru e Traesto, lasciando loro un monito.
In caso non riesca ad aprire un passaggio sufficientemente grande per più persone, abbiate fiducia in me.
Una barriera elastica poteva essere messa in difficoltà con il freddo del ghiaccio, Stige poteva congelarla per farle perdere le sue proprietà elastiche, ma a giudicare dalla velocità con cui si rigenerava probabilmente non avrebbe avuto il tempo di mantenere un varco aperto. Sembrava decisamente un'entrata fatta appositamente per lei e SOLO lei. Un caso? Ne dubitava fortemente... dopotutto aveva partecipato al torneo organizzato da Cypher, di informazioni su di lei ne avevano a iosa. Ma richiamo o meno, non poteva rimanere con le mani in mano, era l'unica possibilità delle persone intrappolate lì dentro. Rinfoderò la sua lama a quel punto, concentrandosi per poter attivare i suoi poter e sganciare i Frame dalla schiena. Quella sostanza sembrava sangue, quindi probabilmente era organica, l'ideale per il suo potere congelante che riusciva a gelare anche tutto il corpo colpendo nel punto giusto. Stige attivò il Venom Bite sia sui suoi Frame, sia sulle sue mani, così da poter scattare verso la barriera ed infilzare quattro diverse zone con mani e Frame. Le zone infilzate avrebbero dovuto congelarsi, forse non avrebbe gelato l'intera struttura ma almeno una leggera zona circostante, per questo tenne i quattro punti ad una distanza di un metro tra di loro. Se si fosse congelato anche un quadrato di quelle dimensioni sarebbe stato sufficiente per lei per passare e penetrare nella struttura con tutta la forza che aveva in corpo. Non si sarebbe voltata indietro nemmeno per un istante, non aveva timore nel rimanere da sola.〘Stige〙ɫ Fisico: In forma.
ɫ Psiche: Concentrata.
ɫ Energia: 335/350
ɫ Potere: Livello 4
- Se Stige riesce a mordere il collo di una persona, il suo sangue velenoso entra direttamente in circolo nell'arteria principale innescando istantaneamente uno stato di paralisi totale del corpo. Controllando il suo potere, Stige può far peggiorare immediatamente lo stato dell'avvelenamento uccidendo in pochissimi istanti la vittima oppure tenerlo paralizzato fino allo svenimento o al coma.
- Mordendolo in qualsiasi altra zona del corpo, il veleno di Stige entrerà in circolo solo in piccole quantità, pertanto saranno necessarie ferite di una certa entità per innescare effetti consistenti.
• Ferite Inferiori alla Media entità: provocano al nemico uno stato di avvelenamento che rende peggiori i suoi riflessi e la sua lucidità, diminuendo anche la capacità della vista a non più di 15 metri intorno a sé.
• Ferite Medie: provocano al nemico uno stato di avvelenamento che diminuisce la sua forza e velocità del 25%. Ogni ferita di questo tipo cumula il malus.
• Ferite Medio-Gravi: provocano al nemico uno stato di avvelenamento che blocca le capacità di rigenerazione e diminuisce la sua forza e la sua velocità del 75%. Questo malus si cumula con quello delle ferite Medio-Gravi. Colpendo organi vitali come il cervello o il cuore (in maniera non fatale) sarà possibile innescare automaticamente gli effetti del morso sul collo.
- In questo livello la resistenza del ghiaccio generato dal Lethe è pari all'acciaio. Tutte le creazioni ghiacciate provocano gli stessi effetti del morso di Stige.
- Grazie alla sua colonna vertebrale potenziata Stige può applicare le stesse tecniche attivabili sui Frame anche sulle sue mani. Tuttavia vanno sempre considerate due Frame divisi, mai in grado di unirsi per ottenere una combinazione.
- Stige può controllare i suoi Frame ad una distanza massima di 5 metri dalla parte del corpo che li controlla. Stige può controllarli con ogni parte del corpo imprimendo sempre una forza pari alla sua.
ɫ Tecniche usate:
Venom Bite
Stige può creare sui suoi frame delle estremità ghiacciate simili a degli artigli lunghi 25 cm, un totale di 5 per ogni Frame. Questi artigli ricordano la forma di affilate zanne e sono pertanto leggermente ricurvi. Essi potranno essere mantenuti per un massimo di 5 turni prima di sciogliersi e durante questo periodo potranno essere lanciati dalla parte congelata diventando sostanzialmente dei proiettili ghiacciati per poter attaccare uno o più bersagli. La loro velocità e potenza è uguale a quella di un proiettile, ma hanno un raggio d'azione limitato a 15 metri. Maggiore è la loro resistenza, maggiore sarà la loro capacità di penetrazione.
- Combinazione Frame: i due Frame si avvicinano e forgiano un semicerchio ghiacciato dove loro sono posizionati al centro. Il semicerchio ha un diametro di 50 cm e sulla sua lunghezza sono dislocati 5 spuntoni, più grandi dei normali artigli. Questi possono essere lanciati fino ad una distanza massima di 30 metri incrementando leggermente la loro capacità di penetrazione in funzione anche della loro resistenza. Se la tecnica viene applicata in questa modalità non sarà possibile mantenerla, pertanto i colpi vanno sparati nel turno di attivazione. I proiettili avranno una leggera capacità di curvatura che permetterà loro di evitare ostacoli diretti.
Costo: 5
ɫ Frozen Heart: 2/12
ɫ Note:
- Red Frame sfoderata nella mano destra.
- Mana-Zanagi rinfoderata sul fianco destro.. -
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Stige si rivelò più che risoluta, ma anche estremamente concentrata. Le sue doti di investigatrice erano indiscusse e anche dovendosi preoccupare di un proiettile vagante riuscì ad escogitare un modo per provare ad entrare. Traesto ed Uru rimasero a guardare col fiato sospeso, l'inventore aveva sentito parlare della "Frozen Maiden" in grado di gelare qualsiasi cosa, ora più che mai sapeva di aver chiesto aiuto alla persona giusta. Il ghiaccio di Stige era sufficientemente potente da ghiacciare quella barriera, effettivamente organica, e consentirle di aprire un varco che durò solo il tempo di far passare lei, per poi rigenerarsi del tutto facendola sparire tra i suoi strati. Solo un amichevole grido attraversò quella barriera mentre si richiudeva.
Buona fortuna!
Stige non sarebbe stata in grado di eseguire il processo inverso: congelare l'interno per permettere a qualcun altro di entrare. La barriera era troppo spessa, inoltre adesso si trovava all'interno dell'edificio, quindi oltre un muro che si era rigenerato rapidamente. La zona era un lungo corridoio costellato di porte sigillate alla perfezione da materiali anche solo all'apparenza durissimi. Stige avrebbe dovuto sapere che il Tartarus sconvolgeva di molo la fisionomia della zona che contaminava. Se avesse avuto l'ardire di mettersi ad aprire ognuna di quelle porte avrebbe perso solo tempo, doveva risolvere il problema alla radice e quello non era nemmeno l'unico dei problemi: pochi metri più avanti dalla sua posizione, iniziavano a pendere dal soffitto quelle che sembravano delle braccia dalle dita affilate, attaccate ad una sostanza vischiosa che ricopriva il soffitto e le luci che pendevano da esso, dando un'aria molto tetra al tutto. Non erano molto umane, anzi forse ricordavano quella forma solo vagamente. Il materiale sembrava lo stesso della barriera, ma più viscida. Le mani erano lunghe e possedevano delle dita affilate, pendevano dal soffitto e potevano toccare fino a terra. Sembravano ferme e inoffensive, ma chi poteva dirlo in fondo?. -
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Un rapido sospiro, lasciandosi alle spalle i suoi compagni con un certo disappunto, ma per lo meno era entrata. Stige aveva chinato la schiena nel fiondarsi all'interno della struttura e rimase bassa anche dopo che il muro alle sue spalle si riformò completamente, all'erta e pronta a sfoderare la sua spada da un momento all'altro. Convinta che non ci fossero pericoli imminenti, si sollevò, tenendo comunque la mano sinistra sulla sua Red Frame. Esaminò la situazione sentendosi tutt'altro che al sicuro. Quel luogo da dentro era ancora più spaventoso. Le stanze che la circondavano le mettevano una grande ansia, non perché temesse il loro contenuto, ma perché la tentazione di salvare tutte le persone una ad una era grande. Non doveva deconcentrarsi, il suo obbiettivo era risolvere l'intera crisi, non salvare qualcuno in particolare. Alzò lo sguardo, rendendosi subito conto che qualcosa di inquietante stava succedendo da quelle parti. Sembravano proprio delle mani, tutt'altro che umane e probabilmente della stessa sostanza della barriera del Tartarus. Il suo intuito le suggeriva che stavolta il Tartarus non aveva solo i suoi normali sistema di difesa, ma anche alcuni aggiuntivi probabilmente di altri servitori di Satana. Una situazione quasi critica, ma non ancora irrecuperabile. Stige portò i suoi Frame alti vicino al viso, per poi impugnare la Red con la mano destra, sfoderandola e portandola di fronte a sé, in orizzontale. Avanzò verso le mani che pendevano dal soffitto, tenendo la spada davanti a sé: avrebbe provato a toccarle e tagliarle per vedere una reazione, tenendosi a distanza di sicurezza pronta a schivare in qualsiasi momento. Un singolo errore poteva risultare fatale. 〘Stige〙ɫ Fisico: In forma.
ɫ Psiche: Concentrata.
ɫ Energia: 343/350
ɫ Potere: Livello 4
- Se Stige riesce a mordere il collo di una persona, il suo sangue velenoso entra direttamente in circolo nell'arteria principale innescando istantaneamente uno stato di paralisi totale del corpo. Controllando il suo potere, Stige può far peggiorare immediatamente lo stato dell'avvelenamento uccidendo in pochissimi istanti la vittima oppure tenerlo paralizzato fino allo svenimento o al coma.
- Mordendolo in qualsiasi altra zona del corpo, il veleno di Stige entrerà in circolo solo in piccole quantità, pertanto saranno necessarie ferite di una certa entità per innescare effetti consistenti.
• Ferite Inferiori alla Media entità: provocano al nemico uno stato di avvelenamento che rende peggiori i suoi riflessi e la sua lucidità, diminuendo anche la capacità della vista a non più di 15 metri intorno a sé.
• Ferite Medie: provocano al nemico uno stato di avvelenamento che diminuisce la sua forza e velocità del 25%. Ogni ferita di questo tipo cumula il malus.
• Ferite Medio-Gravi: provocano al nemico uno stato di avvelenamento che blocca le capacità di rigenerazione e diminuisce la sua forza e la sua velocità del 75%. Questo malus si cumula con quello delle ferite Medio-Gravi. Colpendo organi vitali come il cervello o il cuore (in maniera non fatale) sarà possibile innescare automaticamente gli effetti del morso sul collo.
- In questo livello la resistenza del ghiaccio generato dal Lethe è pari all'acciaio. Tutte le creazioni ghiacciate provocano gli stessi effetti del morso di Stige.
- Grazie alla sua colonna vertebrale potenziata Stige può applicare le stesse tecniche attivabili sui Frame anche sulle sue mani. Tuttavia vanno sempre considerate due Frame divisi, mai in grado di unirsi per ottenere una combinazione.
- Stige può controllare i suoi Frame ad una distanza massima di 5 metri dalla parte del corpo che li controlla. Stige può controllarli con ogni parte del corpo imprimendo sempre una forza pari alla sua.
ɫ Tecniche usate: /
ɫ Frozen Heart: 2/12
ɫ Note:
- Red Frame sfoderata nella mano destra.
- Mana-Zanagi rinfoderata sul fianco destro.. -
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The unseen BOOB, is the Fappest
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Stige faceva bene ad essere prudente, perché quelle braccia erano tutt'altro che inanimate. Appena si avvicinò provarono subito ad afferrarla con le loro dita affilate per farla a pezzi, ma il tentativo di tagliarle di Stige si rivelò fruttuoso: non erano particolarmente resistenti, ma si rigeneravano ad una velocità assurda. E ogni volta che si rigeneravano le luci iniziavano a lampeggiar,e indice che esercitavano una notevole energia. Stige non sarebbe semplicemente passata attraverso di loro, doveva trovare un metodo intelligente. La cosa più inquietante e destabilizzante di quell'ostacolo era che, oltre alle luci lampeggianti, si udivano perfettamente delle folli risate provenire da quelle mani, come se ci fossero delle persone soffocate all'interno di quella melma sanguinolenta, e le loro risate ovattate fossero perfettamente udibili ancora. Quelle dita sembravano inoltre estremamente affilate, il rumore del vento lacerato dai loro fendenti era inconfondibile. .
