[Missione - Assalto] Mai fidarsi di un sorriso

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    Queste missioni sono più complesse delle precedenti, i nemici risultano ostici e le situazioni non sempre semplici. Saranno chiamati in causa astuzia, abilità e soprattutto spirito competitivo, risolvere una situazione di questo genere non è cosa da tutti e sicuramente non da dilettanti.
    Difficoltà: Media
    Possibilità di Morte: Presente
    Jolly disponibili: 1
    Punti difficoltà: 13
    Stelle massime: 2
    Conseguenze sul Governo: + 10 Kurayami
    Punti Karma: + 10
    Compensi:
    - Punti esperienza: 100
    - Soldi: 150
    - Soul Point: 160




    Info Personaggio


    Nome: Leona Heidern
    Livello: 1
    Energia: Newbe
    Abilità Fisiche: Gigas 2 - Mach 1 - Shell 2 - Jumper 1 - Sense 2 - Strike 2 - Vision 2 - Energy 2 - Charge 1
    Livello del Potere: 1
    Tecniche Personali: Rotweiller
    Tecniche Loto: Goetia #1: Patto Infernale
    Armi & Equipaggiamento: • Plasma Cutter • Beam Katana • Shuriken x2




    Era un giorno grigio come tanti altri sotto il cielo di Kurayami. Forse per Leona più grigio del solito, o ancora forse la prospettiva di una giornata diversa dopo la prolungata inattività. Fatto stava che si era svegliata con una chiamata irrintracciabile da un numero nascosto, una voce corrotta tramite chissà quale antiquata tecnologia dall'altro capo dell'apparecchio, appartenente a "un qualcuno" che non le aveva dato neppure il tempo di parlare prima di stoppare la comunicazione dopo il proprio "discorso".
    Leona Heidern, giusto? No. Non rispondere. So perfettamente chi sei. Ho faticato così tanto per trovarti! Dov'eri finita eh? Dopo la caduta del Governo non ti ho più vista in giro. AH! Come mi sono preoccupato. Scommetto che sei stanca di stare ferma, non è vero? Scommetto che ti senti persa, senza uno scopo; forse annoiata o inconsistente. Io ti conosco. Lo so come sei. Vorresti fare qualcosa ma non puoi più. Non temere! Io posso aiutarti! Io ti salverò! EHEHEH!
    Il tono di voce era stato altalenante, una punta di follia percepibile persino dietro la voce artificiale, sprezzi di serietà alternati a risatine folli. Poi l'invito solenne.
    Ti ho preparato un regalo. Stanotte, 22:00, al Luna Park. Non mancare mi raccomando. Sarai l'ospite d'onore.
    TU-TU-TU-TU-TU...

    Cosa poteva significare? Uno stalker che aveva aspettato la sua "scomparsa" per farsi avanti? Un semplice scherzo? O c'era di mezzo la sicurezza del Paese? Qualunque fosse l'ipotesi, Leona aveva solo una cosa da fare se voleva trovare una risposta. O forse... forse si sentiva soddisfatta della sua nuova, piatta vita "normale"?

    Bene. Introduzione di rito. Mi sono permessa di ispirarmi al BG del tuo PG per stimolarti a starmi dietro. Spero ti piaccia.
    Per il momento, descrivi pure le ipotesi di Leona, le reazioni, i pensieri e soprattutto come si reca all'appuntamento. Ma probabilmente sai già come funziona no? Limitati a questo, alla descrizione del luogo ci penserò io al prossimo post.
    Grazie per aver scelto(?) la Neko Missioni & co. Spero ti divertirai!
    E ancora bentornato. :asd:
     
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    Le nuvole si stagliavano fitte nel cielo, non poteva essere definita propriamente una bella giornata nella grande città di Kurayami. L'evento che era accaduto a Leona qualche sera prima l'aveva scossa nel profondo, ma cercava di non darci più di troppo peso. La sua vita doveva proseguire nonostante tutto, ed il modo migliore era il classico aprire il giornale per spulciare degli annunci di lavoro. Si, banalissimi annunci di lavoro nell'inserto della gazzetta quotidiana: ragazzo delle consegne pizze, necessità di essere automuniti. Si, la sua moto, non la tirava fuori da veramente troppo tempo, aveva perso persino le sue passioni. Commessa nel supermercato sulla ventiquattresima, ci andava spesso a fare la spesa... No. Prese il giornale e lo lanciò via, a terra, per poi accasciarsi con la testa poggiata sul tavolo, seduta sulla sua sedia di legno del soggiorno, coperta dal braccio, come a nascondersi. Leona Heiderd commessa di un supermercato, ma scherziamo? Stava cadendo sempre più in basso, la voce di qualche sera prima aveva ragione.
    In quel momento squillò il suo smartphone, chiamata anonima. Un tizio, o tizia non si capiva bene dato che avesse la voce distorta, dicendole che la cercava da tempo ed aveva un "regalo" per lei.
    Di norma Leona non avrebbe mai dato retta ad una telefonata anonima, ma forse per la giornata nuvolosa, forse per la giornata di merda in sé, forse per la vita di merda che stava assumendo risvolti sempre peggiori, si segnò al volo via e orario dell'appuntamento. Dopotutto, fosse stato un maniaco o un trollone, le sue canne di acciaio pesante funzionavano ancora alla perfezione, avrebbe saputo trasformare quel pervertito in uno scolapasta al sapore di polvere da sparo...

    La sera stessa dunque, vestita come per andare in missione, armamentario, cinturone per la vendetta nei confronti del pervertito, e la sua Beam poggiata delicatamente nel fodero accanto ai suoi comodi vestiti, si presentò al luna park puntuale come nel suo solito. Aveva una strana sensazione doveva ammetterlo, come una specie di prurito. Forse quella sera si sarebbe un po' sfogata. Un bel po'.




    Leona Heidern

    Stat fisiche: Ottimo
    Stat psicologiche: Incuriosita / calma

    Equipaggiamento: riposto

    Tecniche: //





    ricorda che non gioco da un bel po', quindi se dimentico qualcosa avvisami!
     
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    A parte un'ingresso decisamente inquietante, dall'esterno il Luna Park dove la misteriosa voce aveva invitato Leona non sembrava avere niente di strano. Classiche luci psichedeliche, classico ambiente da parco giochi e classiche musichette irritanti e apparentemente innocue provenienti dai giochi in funzione. Senonché, a guardia dell'entrata, intento a "tenere a bada" un consistente gruppo di famiglie e coppiette apparentemente arrabbiate per una lunga attesa, vi era uno strano essere che a prima vista sembrava composto solamente da una testa(?) con più facce. L'individuo "fluttuava" tranquillamente da una persona all'altra, ignorando qualsivoglia domanda sull'apparente impossibilità di entrare nella struttura, limitandosi a scrutarne attentamente i visi uno ad uno, per poi prontamente ruotare "la testa" e mostrare un'espressione "triste" e rammaricata, ripetendo come un robot la solita e medesima frase a chiunque:
    Siamo spiacenti. Oggi è la fantastica giornata "speciale" dedicata a Leona. Lei non è Leona. Finché Leona non arriva, non possiamo farla entrare. Pazienti ancora un attimo.
    Ovviamente la folla cominciava a essere piuttosto agitata e arrabbiata: i bambini piangevano, i padri sventolavano biglietti prepagati con espressioni atroci e mamme sbuffavano cercando di convincerli ad andarsene, il tutto mentre fidanzatini ne approfittavano bellamente per pomiciare. Ma ciò che avrebbe forse dovuto attirare l'attenzione di Leona era proprio la voce dello strano essere fluttuante, così incredibilmente simile a quella che l'aveva chiamata quella stessa mattina, corrotta nel medesimo e identico modo. Era lo stesso individuo? Era un drone controllato da lui? Un demone? Un fantasma? Forse prima di farsi prendere da istinti violenti o quesiti dalla dubbia risposta guardarsi intorno l'avrebbe aiutata. Perché oltre al gruppo di persone ferme ad aspettare davanti all'ingresso, dietro anche a quella strana "guardia" e oltre ancora all'entrata spalancata del Luna Park, si poteva notare anche dalla sua posizione come l'interno della struttura non fosse vuoto, e che la solita "atmosfera" formata da famigliole felici o gruppi di ragazzini ridenti era invece sostituita da una "folla" ben diversa, composta da tizi in costume vestiti in modo decisamente simile tra loro. Se ne stavano lì, a girare tra le bancarelle, giocare, ridere e differenziavano l'uno dall'altro solo per altezza e silhouette, come se appartenessero a età e generi diversi. Ma un momento... non somigliavano """vagamente""" alla guardia dell'ingresso? E il vociferare che si sentiva, non era forse composto da voci ugualmente corrotte?
    Forse la vera domanda era... Cosa diavolo stava succedendo là dentro?



    Scegli di approcciarti alla scena come preferisci partendo dal presupposto che l'autoconclusività non è consentita. :asd:
    Per il resto, hai dimenticato le voci "potere" e "note" nello status. :zizi:
     
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    Essendo passati i 7 giorni massimi per la risposta, mi vedo costretta a chiudere. Scusa Mattew. ^^
     
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3 replies since 12/5/2015, 12:58   208 views
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