Scosse Profonde

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Hina-Poppezinga
        Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Become my Patron
    On Patreon

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    16,612
    Location
    Dalla terza vita

    Status
    Anonymous
    Era notte fonda ormai erano passate le tre di notte, Vanelope si trovava nel suo letto dopo il suo turno lavorativo. Stava dormendo ma a giudicare da come si spostava continuamente rigirandosi nel letto, era chiaro che avesse degli incubi. Sognava di correre e di appesantirsi sempre più, cercava di fuggire dai suoi fratelli che la stavano incalzando, erano così vicini che presto l'avrebbero catturata, l'ansia cresceva mentre pensava che avrebbe dovuto rinunciare al suo pasto. Non poteva farci nulla i suoi fratelli erano molto più forti di lei, l'avrebbero sopraffatta. Improvvisamente il letto iniziò a tremare, non poteva essere lei, quella sensazione la conosceva bene. Si svegliò bruscamente e vide subito il lampadario sul soffitto muoversi e gli oggetti sul suo comodino tremare: un terremoto. Non durò a lungo, non era di certo una perturbazione grave, eppure Vanelope iniziò a provare la paura. Non tanto del terremoto ma di ciò che avrebbe potuto causarlo. Si alzò dal letto vestendosi in fretta, indossando dei corti shorts di jeans, un body bianco senza maniche con delle strisce viola ai lati e le sue comode scarpe da ginnastica. Lasciò i suoi lunghi ricci verdi sciolti, non aveva tempo per sistemarli. Si precipitò in strada correndo velocemente verso il porto, il cuore le batteva forte nel suo petto, e la paura che la sua famiglia la stesse cercando le attanagliava la gola. Superò vicoli, persone che in pigiama andavano in strada spaventati, il vicolo delle prostitute poi finalmente arrivò al porto. Ansava pesantemente, non correva in quel modo da parecchio tempo, si accasciò a terra sedendosi sul bordo della banchina con le gambe che penzolavano sopra all'acqua. Una distesa nera con bagliori argentati per via delle luci artificiali. Le ricordavano molto il sottosuolo dove per anni e anni era costretta a vivere. Portò una mano sul petto ascoltando il ritmo del suo battito cardiaco che si calmava pian piano. Da quanto tempo non si sentiva a quel modo? L'adrenalina che scorreva in corpo, lo stomaco che si contorceva al pensiero di un padre severo che la voleva a casa. Iniziò a ridere fissando l'acqua sotto ai suoi piedi: solitamente amava quella sensazione di pericolo, quando si diceva "mi sento viva". Eppure l'ansia che provava nel sospetto che la sua famiglia la stesse cercando non le piaceva affatto. Era fuggita da loro, non aveva alcuna intenzione di tornare, sapeva tuttavia che se loro l'avessero trovata, l'avrebbero sicuramente costretta a farlo. Così fissò l'enorme distesa di acqua con la paura di vedere delle creste di Kaiju far capolino da sotto la superficie marina.
    Dimmi che è solo un fottuto terremoto del cavolo. disse mentre lo sguardo si perdeva fra i riflessi argentei.

    Edited by BOLSHAK VS DOOM - 23/12/2014, 21:01
     
    .
56 replies since 22/12/2014, 12:19   414 views
  Share  
.
Top