[Combattimento] Come combattere la noia

Da diversi giorni ormai girovagava per quell'isola senza una meta precisa. Aveva sentito parlare di quel luogo da una sua amica, in un ristorante nella zona periferica di Roma, mentre chiacchieravano del più e del meno. L'aveva definito il degno successore del torneo GS, svoltosi qualche anno prima a Kurayami, e com'era ovvio non si sarebbe mai lasciata sfuggire un occasione del genere. La decisione di lasciare il suo villaggio la prese non appena sentì parlare di quel torneo dove si riunivano le persone più forti del mondo, e il desiderio di confrontarsi con persone che magari erano nettamente più forti di lei crebbe a tal punto che diventò quasi un ossessione. La fortuna però non fu dalla sua parte, e il tempo di raggiungere il luogo dell'incontro fu sufficiente per non solo chiudere le iscrizioni al torneo, ma anche farvi passare qualche anno dalla sua conclusione. Quella volta si abbatté non poco al sapere di non essere più in grado di confrontarsi con i più forti in assoluto, ma questa volta non si sarebbe lasciata sfuggire l'occasione e si sarebbe iscritta a qualsiasi costo. E adesso era lì, in quell'isola sperduta dove non c'era anima viva e la notte e il buio regnavano sovrani. Ovviamente questo fatto non la disturbò più di tanto, e grazie ai suoi fantastici sensi di lupo non ebbe particolari problemi. Il problema principale era un altro: si sentiva sola. Non aveva incontrato praticamente nessuno da quando era arrivata lì, a parte qualche animale incrociato per puro caso. L'isola era davvero grande e anche solo andare da un estremo all'altro dell'isola gli ci sarebbe voluto parecchio tempo andando a tutta velocità. In questo momento si trovava nella parte orientale dell'isola, nella zona periferica di una delle tante città abbandonate. In un certo senso le ricordava la capitale giapponese, anche se solo vagamente. Era da poco uscita da una dei vari ristoranti abbandonati che si trovavano sparsi per la città, mangiando a sbaffo tutto quello che trovava, e in particolare la carne. Per qualche strano motivo la roba lì non si seccava ne marciva, ed essendoci un'intera città intorno a lei di roba da mangiare ce n'era a quintali, e tutta gratis. Un vero e proprio paradiso per lei, se non fosse per il fatto che non c'era nessuno con cui chiacchierare, o anche solo giocare. Davvero una noia. Chissà se avrebbe mai incontrato qualche d'uno.
Ahh~
Tirò un profondo sospiro, stanca di quella solitudine e di quella noia. Era ormai una trentina di minuti che girovagava per le strade di quella città deserta alla ricerca di qualche d'uno con cui combattere, infondo era qui per quello, o almeno una persona con cui poter passare il tempo. Non avere contatti con nessuno nella maniera più assoluto era una cosa estremamente frustrante per una ragazza come lei.
Uffa, ma possibile che non ci sia nessuno in giro?
In quel momento le sue grosse e pelose orecchie si drizzarono. Sentì un rumore alquanto familiare: passi, ed erano passi umani. E si stavano avvicinando nella sua direzione. Che il suo desiderio si stava finalmente avverando? Si voltò verso al fonte di quel suono, per poi cominciare a correre in quella direzione nel tentativo di andargli incontro. Svoltò l'angolo, e non appena quella persona gli apparve davanti agl'occhi lo assalì letteralmente. Ma non con il suo corpo, bensì con le sue parole.
Finalmente trovo qualche d'uno!! Ehi, sei uno dei partecipanti al torneo!? Hai voglia di combattere!?
Nemmeno si era presentata e già gli chiedeva di combattere. La solitudine era davvero una brutta bestia, sopratutto per una ragazza socievole come lei. Chissà cosa avrebbe pensato quella persona non appena se la vide apparire davanti.

Lulu .: Status Fisico: Illesa. .: Status Psicologico: Elettrizzata. .: Energia: 150/150 .: Tecniche usate: -

Un ragazzo alto, dai lunghi capelli biondi e un paio di stupendi occhi azzurri esattamente come i suoi. Questo era ciò che vide non appena la ragazza-lupo svoltò l'angolo. Indossava una giacca e un paio di pantaloni molto eleganti, ben diversi dal suo abbigliamento fatto rudemente a mano, di certo poco elegante e che metteva ben in mostra il suo corpo, e sopratutto le sue prosperose forme. Quel ragazzo era un po' mingherlino, ma dato che si trovava su quell'isola, o faceva parte del gruppo degl'organizzatori del torneo, o era abbastanza forte e bravo da sostenere un incontro ad altro livello. Chissà, magari era anche più forte di Lulu. Da sempre la sua enorme forza fisica era stata il suo vanto, la cosa di cui andava orgogliosa, ma sapeva bene che in quel luogo non gli sarebbe stato troppo difficile trovare qualcuno addirittura più forte di lei. E magari sarebbe stato proprio quel ragazzo quella persona. Tutto poteva essere in quell'isola dove venivano riuniti tutti i più grandi combattenti del mondo. Non appena l'aveva visto gli aveva chiesto subito di combattere insieme a lei, da brava maleducata qual'era. Già ripresa al loro primo incontro, davvero una bella figura. Non che gliene importasse più di tanto ovviamente. Il ragazzo dai lunghi capelli biondi, decisamente più educato di lei, si presentò: Raphael Kyosuke. Un nome decisamente nuovo per lei, ma non leggendo giornali o guardando telegiornali era una cosa più che normale. Magari quella davanti a lui era una persona famosa e lei nemmeno lo sapeva. Non che questo avrebbe cambiato le cose più di tanto, lei era fatta così. Provò a scusarsi per la sua mancanza di educazione in un modo non molto elegante, ne tanto meno formale. Si mise una mano dietro la testa, cominciando a grattarsela quasi fosse un segno di scuse.
Ah scusa, scusa. Era da tanto tempo che non incontravo qualche d'uno e stavo decisamente cominciando ad annoiarmi. Per fortuna ho trovato te... Scusa posso chiamarti Raph? È più corto, e decisamente più semplice da ricordare. Comunque io mi chiamo Lulu. Piacere mio!
Come al solito i suoi tentativi di fare la persona educata finivano per fare un colossale buco nell'acqua. Però si era presentata come gli era stato chiesto e se gli andava di fortuna a Raphael non gli sarebbe importato più di molto di come si fosse presentata. A quanto pare anche lui era alla ricerca di una persona con cui combattere, però a differenza della giovane lupacchiotta non dava l'impressione di essere annoiato o altro. Magari lui aveva avuto più fortuna di lei, ed era riuscito a trovare già altra gente da sfidare. Lei gli aveva subito proposto un combattimento perché dopotutto erano in quell'isola per quel motivo, ma a lei sarebbe bastata anche una semplice chiacchierata, giusto per ammazzare la noia che quell'isola deserta gli aveva costretto a sopportare. Però la fortuna era dalla sua parte, o per meglio dire dalla loro. Tutti e due stavano cercando una persona con cui combattere, e l'avevano trovata.

Lulu .: Status Fisico: Illesa. .: Status Psicologico: Contenta. .: Energia: 150/150 .: Tecniche usate: -

A quanto pare quel soprannome non gli piaceva molto, e se lui non voleva che lei la chiamasse in quel modo non vi era alcun motivo per non accontentarlo. Sperava solo di riuscire a ricordarselo per intero, e non solo un pezzo. Più di una volta gli era capitato di voler dire una cosa e siccome la si pronunciava in una maniera troppo complicata per i suoi gusti molto spesso si sbagliava e faceva delle gaffe assurde.
Non preoccuparti! Se preferisci che ti chiami col tuo nome completo basta dirlo. Raphael, giusto?
Per fortuna si era ricordata bene, evitando di farsi uscire nomi come "Maphael" o "Raphald". Sarebbe stato davvero poco carino da parte sua. Adesso che si erano presentati erano pronti per combattere seriamente, però era sorto un piccolo problema. Raphael era sulla soprelevata, mentre lei era sulla strada normale. A separarli vi erano quasi dieci metri, e combattere sarebbe stato un problema, almeno per lei. Non conosceva affatto lo stile di combattimento del suo avversario, quindi non poteva assolutamente dire la sua abilità nel combattimento a lungo raggio. Però poteva dire di se stessa, e nei combattimento a distanza non era esattamente un esperta. Era molto più pratica nel combattimento a distanza ravvicinata, dove si considerava una vera e propria esperta nel settore. Se avesse dovuto scegliere avrebbe preferito combattere sullo stesso piano, e per sua fortuna il suo avversario gli avrebbe dato quest'opportunità.
A dire il vero non sono molto pratica di combattimenti sulla lunga distanza. Preferisco di gran lunga un bel combattimento corpo a corpo.
Forse non era la scelta più saggia rivelare al proprio avversario informazioni sul proprio stile di combattimento, però lei non era una stratega e agiva molto spesso d'impulso. Diceva le cose senza preoccuparsi delle possibile conseguenze, dicendosi sempre che ci avrebbe pensato a suo tempo. Per questo non ebbe molti peli sulla lingua e disse senza alcuna preoccupazione quelle cosa a Raphael.
Arrivo subito, aspetta solo un attimo.
Con questo gli avrebbe fatto capire che avrebbero combattuto sulla soprelevata, però adesso sarebbe sorto un piccolo problema: come arrivare da lui. Lulu guardò in alto, prima alla sua destra e poi alla sua sinistra, cercando un punto in cui poter salire, magari una rampa o una scalinata. Niente, non vi era assolutamente niente di così comodo per raggiungere il suo primo avversario di quel torneo, e se c'erano erano parecchio distanti dal punto in cui si trovava lei. Arrivata a quel punto la ragazza-lupo non poté fare altro che incrociare la braccia e mettersi a pensare ad una possibile soluzione, assumendo un espressione corrucciata. Quei pochi neuroni di cui era dotata cominciarono a spremersi come non mai, alla ricerca di una soluzione efficace e sopratutto immediata. Ci mise una ventina di secondi, ma alla fine trovò una soluzione a quel piccolo rompicapo, che gli permettesse di raggiungerlo immediatamente.
Ho trovato! Aspetta un secondo e sono subito da te!!
Alzò lo sguardo verso l'alto muovendo la mano come per avvertirlo che stava arrivando. La soluzione che aveva trovato era si efficace, ma gli avrebbe dato non pochi svantaggi dal punto di vista tattico. Motivo? Lo stesso per cui sarebbe stato un problema rivelare il suo stile di combattimento; dare troppe informazioni all'avversario poteva essere molto pericoloso. Ma lei non si faceva molti problemi, e senza starci a pensare una seconda volta tirò un forte pugno sul terreno, facendo comparire davanti a se un alto e spesso muro d'acciaio. A cosa gli sarebbe servito era abbastanza ovvio, l'avrebbe utilizzato come scalino per raggiungere la soprelevata a suon di salti. Si rimise subito in piedi, spiccando un poderoso balzo in alto, per poi aggrapparsi alla sporgenza del muro. Si arrampicò, mettendosi in piedi sul bordo, per poi spiccare un secondo balzo e aggrapparsi questa volta al cornicione della soprelevata. Con un agile mossa da ginnasta provetta, che tra l'altro non era, fece un altro piccolo balzo e atterrando con maestria al centro della strada ferroviaria. Di sicuro non vi sarebbero passati treni, quindi non correva alcun pericolo. Il pericolo l'avrebbe corso tra poco, quando si sarebbe finalmente scontrata contro Raphael. Ovviamente vi erano altre soluzioni più intelligenti per raggiungere il ragazzo dai capelli biondi, come ad esempio entrare nel palazzo subito affianco e saltare dal pogiolo del terzo piano, ma Lulu non era abbastanza intelligente per arrivare ad una conclusione così ovvia.
Ecco fatto!
Adesso che erano finalmente sullo stesso piano avrebbero potuto finalmente combattere come si deve, senza impedimenti almeno da parte sua. Si voltò verso il suo avversario, cominciando a farsi scrocchiare le ossa del collo con noncuranza. Erano a circa tre metri l'uno dall'altra, una distanza perfetta per cominciare un combattimento. Adesso dovevano solo dare il via alle danze, o meglio il ragazzo avrebbe dato il via alle danze.
Scusa per averti fatto aspettare. Dato che mi hai fatto scegliere dove combattere è giusto che sia tu a fare la prima mossa. Non preoccuparti per me, non è assolutamente un problema.
La cortesia non era il suo forte, ma quando si parlava di combattimenti e affini diventata completamente un altra persona. Lui era stato tanto gentile da dare alla sua avversaria la possibilità di raggiungerlo, aspettando pazientemente che lo raggiungesse. Era giusto e doveroso fargli fare a lui la prima mossa, o almeno Lulu la pensava così.

Lulu .: Status Fisico: Illesa. .: Status Psicologico: Tranquilla, ma non distratta. .: Energia: 145/150 .: Tecniche usate: Rinjutsu #31: Walls of Jericho: Si tratta di un potentissimo rinjutsu difensivo, consente, sbattendo violentemente i palmi delle mani a terra, di evocare a partire da essa un vero e proprio muro d'acciaio, spesso 5 cm, alto 5 metri e largo altrettanti, colorato d'argento e munito di accennate punte all'estremità più alta. Il potere di questa tecnica sta nel poter evocare molte mura contemporaneamente, tutte in fila però, sovrapporle di fianco, sopra o dietro l'altra per aumentare lo spessore. Costo: 5 per 3 muri

Un brivido attraversò la schiena di Lulu, quasi il suo istinto primordiale la avvertisse del pericolo che stava correndo. Qualcosa in quel ragazzo era cambiato, e non era certo un cambiamento in meglio. Una specie di aura oscura cominciò ad avvolgerlo, facendolo diventare qualcosa di... diverso. Nemmeno lei riusciva a spiegarselo, ma a prima vista sembrava che la gentilezza che gli aveva mostrato poco prima venisse via via sostituita con la perfidia, e un insano desiderio di fare del male al prossimo. Che fosse quello il potere che quel ragazzo a prima vista tanto gentile ed educato nascondeva dentro di se? Non lo sapeva, ma una cosa era certa: avrebbe dovuto cominciare fin da subito a giocare seriamente. Niente riscaldamento, qui si rischia grosso. Mentre lei saliva sulla soprelevata, il ragazzo con i capelli biondi si sarebbe preparato per lo scontro, facendo comparire dal nulla due grosse spade nere, esattamente come l'aura che lo circondava. Anzi, sembrava quasi fossero fatte con quella stessa oscurità, il che le avrebbe rese ancora più pericolose. Lulu sarebbe dovuto stare molto attenta, non sapeva quali effetti quelle spade potessero avere al contatto con il suo corpo, aveva già sperimentato la pericolosità di un arma corrosiva, e non voleva affatto ripeterla. E chi aveva detto che quelle armi avevano un effetto corrosivo? Per quel che ne sapeva avrebbero potuto fare anche di peggio, e questo era un motivo in più per starci molto attenta. Non doveva fare mosse avventate o colpi di testa di alcun genere. Qui si rischia la vita, seriamente. Però dall'altra parte la cosa la divertiva. Non sarebbe stato divertente senza un po' di rischio, e fu proprio questo pensiero a spezzare l'incanto della paura e del timore che Raphael aveva lanciato su di lei con quella risata e quell'aura puramente malvagie. Sul volto della ragazza-lupo si sarebbe dipinto un sorriso di sfida, in contrasto con quel ghigno divertito ancora presente sul volto del ragazzo.
Sembra che tu abbia intenzione di giocare subito pesante. Meglio così, sarà più divertente.
Mentre lo disse con fare un po' arrogante, sebbene non eccessivamente, la sua pelle cominciò a mutare e a trasformarsi in solida e resistente roccia, senza però intaccarne la bellezza. Siccome prendeva il posto della sua pelle normale era abbastanza sottile come strato, ma allo stesso tempo abbastanza duro da poter mitigare diversi tipi di danni. Chissà quanto avrebbe potuto resistere contro quelle spade di origine sconosciuta. Sperava davvero di riuscire a reggere il confronto. Era abbastanza fiduciosa delle sue capacità, ma allo stesso tempo quel brivido che gli aveva percorso la schiena la preoccupava, e non poco. Era davvero poche le persone capaci di metterla in soggezione in quel modo, e quando questo succedeva non c'era mai niente di buono da aspettarsi. E infatti quel ragazzo dai lunghi capelli biondi cominciò subito a giocare pesante, tentando di ucciderla al primo turno. Puntò la spada verso il petto di Lulu, e come se niente fosse questa si allungò, avvicinandosi velocemente al cuore della ragazza-lupo. Fortunatamente questa non era completamente ingenua, e da quando aveva visto quell'aura malvagia provenire dal suo avversario si mise estremamente in allerta. Un singolo passo falso avrebbe potuto costargli la vita, e doveva evitare che ciò accadesse a qualunque costo. Aveva appena trovato una persona con cui battersi dopo diversi giorni di cammino, per cui non voleva affatto che si concludesse subito. Prontamente la ragazza lupo si spostò lievemente a sinistra, quel tanto che bastava per evitare il colpo e salvarsi la pellaccia. Essendosi allungata la spada di destra, ovvero quella alla sua sinistra, spostarsi in quella direzioni fu la decisione più saggia, anche se era semplice frutto del suo istinto di guerriera. Muovendosi in quella posizione avrebbe evitato di essere colpita dall'altra spada, quella alla sua destra, nel caso Raphael decidesse di far ingrandire anche l'altra, senza contare il fatto che la prima spada con le sue dimensioni spropositate avrebbe fatto da scudo per un possibile colpo dell'altra. Adesso però c'era un altro problema da risolvere, e anche in fretta. Doveva trovare un modo semplice ed efficace per bloccare quella sua spada gigante, o gli sarebbe risultato assai difficile combattere. A questo proposito il suo istinto gli suggerì una soluzione semplice e allo stesso tempo efficace. Senza perdere tempo la ragazza-lupo si abbassò, tirando un forte pugno nel terreno e facendo comparire alle sue spalle uno spessissimo muro d'acciaio. Una strategia alquanto semplice, che avrebbe impedito al suo avversario di fare qualsivoglia movimento con quelle lame. Il punto debole di quelle spade così lunghe era la lunghezza stessa, che avrebbe limitato i suoi movimenti al semplice perimetro della barriera, o almeno solo nel caso in cui quelle spade fossero state talmente potenti da tagliare con facilità un muro spesso ben trenta centimetri. Alzandosi da terra il muro si sarebbe portato dietro anche la spada, alzandola di non pochi metri. Adesso Raphael non sarebbe più stato in grado di utilizzare le spade allargate, o almeno non con l'efficienza che avrebbe avuto in assenza di quella barriera d'acciaio. Avrebbe potuto ritirare la spada e riallungarla una seconda volta, ma con quel muro alle spalle di Lulu non sarebbe stata una mossa saggia, dato che vi era il rischio di incastrare al suo interno l'arma oscura. L'unico difetto di questa tattica era che il muro era abbastanza largo e avrebbe coperto tutta la strada ferroviaria, non lasciando via di scampo alla guerriera, se avesse voluto indietreggiare. Ovviamente se avesse indietreggiato quel che bastava per poterle utilizzare entrambi senza correre il rischio di incastrarle in quel muro d'acciaio, ma in quel caso alla ragazza-lupo sarebbe bastato avanzare e rievocarne un secondo, dando il via ad una battaglia di logoramento che avrebbe vinto chi dei due resisteva di più. Ma sicuramente nessuno dei due voleva che finisse così. Dopotutto non era divertente. Bene, adesso che era riuscita a limitare i movimenti di quelle due spade smisurate doveva passare al contrattacco. Con un avversario del genere forse era meglio non affidarsi ai semplici pugni, per cui senza pensarci una seconda volta evocò la sua fedele ascia, compagna di molte avventure. La fece velocemente comparire sulla mano destra, osservando con attenzione i movimenti di Raphael. Lo guardò negl'occhi, fissandolo con aria tipica di chi è determinato a vincere, ma allo stesso tempo si poteva notare un velato senso di felicità, nato dal potersi confrontare con una persona forte.
Ovvio che ci divertiamo. Quindi adesso... via!!
E quando disse quest'ultima parola cominciò a correre verso il suo avversario, rimanendo però in allerta a possibili attacchi a sorpresa, e mettendosi in condizione di poter rispondere prontamente a qualsiasi attacco gli venisse lanciato.

Lulu .: Status Fisico: Illesa. .: Status Psicologico: Combattiva. .: Energia: 130/150 .: Tecniche usate: Tse Hania -La roccia che ricopre il cuore è resistente quanto un rivestimento ferroso che mitiga i danni da perforazione e assorbe quelli da impatto. -All'attivazione del potere, la pelle cambia in modo da diventare più simile alla roccia. Questo aumenta di molto la resistenza ai danni da taglio o da perforazione e in generale, la capacità di assorbire meglio i colpi. I danni da ustione risultano meno efficaci. -È possibile rivestire, dalle dita fino all'avambraccio, la propria pelle con un ulteriore strato roccioso che crea praticamente dei piccoli guantoni. Questi consentono di effettuare scambi contro nemici armati pur non avendo a disposizione nulla per combattere, poiché resistenti molto più del ferro e come tali in grado di infliggere forti danni da impatto. -Ogni volta che il proprio corpo subisce una ferita di entità almeno media, il sangue che fluisce più intensamente le corpo provoca un surriscaldamento che sfocia in un aumento della propria forza del 10% per i prossimi 4 turni. Questo effetto è cumulativo per il bonus ma non per il tempo, se si viene feriti nuovamente semplicemente il conteggio viene azzerato. Questo bonus può cumularsi fino ad un massimo del 50%. Rinjutsu #31: Walls of Jericho: Si tratta di un potentissimo rinjutsu difensivo, consente, sbattendo violentemente i palmi delle mani a terra, di evocare a partire da essa un vero e proprio muro d'acciaio, spesso 5 cm, alto 5 metri e largo altrettanti, colorato d'argento e munito di accennate punte all'estremità più alta. Il potere di questa tecnica sta nel poter evocare molte mura contemporaneamente, tutte in fila però, sovrapporle di fianco, sopra o dietro l'altra per aumentare lo spessore. Costo: 5 per 3 muri Ninjutsu #3: Evocazione di munizione e di armi: Per chi utilizza delle armi da fuoco, questa tecnica può essere utilizzata per evocare caricatori delle armi leggere per ricaricare. Con questa tecnica è possibile richiamare nelle mani dell'utilizzatore un'arma o un equipaggiamento che si presente nella sua scheda. Solitamente si tratta di un modo per non portare con sé armi particolarmente ingombranti. L'arma non può essere evocata tra l'utilizzatore e un qualsiasi ostacolo. Costo: 5

Mentre Lulu prestava ad abbassarsi per tirare un pugno per terra, il suo avversario fece subito la sua mossa, muovendo la lama in modo da colpire la ragazza-lupo di piatto. Non essendosi allontanata molto dalla spada gigante la cosa non sarebbe risultata difficile, se non fosse per il fatto che muovere una spada così grande in un movimento innaturale come quello usato da Raphael avrebbe richiesto molta più forza di quanto un colpo di tagli avesse richiesto. Si sarebbe aiutato con l'altra spada per riuscire nell'impresa, anche se questo gli avrebbe fatto perdere di molto la potenza del colpo. Normalmente Lulu sarebbe riuscita a fermarlo senza problemi, ma siccome era già impegnata ad eseguire la sua di mossa non fece in tempo, e venne facilmente investita da quello spadone nero.
Accidenti!!
Siccome si era abbassata non l'avrebbe di certo presa per intero, ma la parte alta del suo corpo invece sì. Venne travolta da quel colpo, e si ritrovò con facilità fuori dalla corsia soprelevata. Adesso sotto di lei c'era il vuoto. Non che fosse un problema tanto grave dato che le sue capacità gli avrebbero permesso di sopravvivere anche saltando a dieci metri di altezza, ovviamente solo se fosse caduta d'in piedi. E così avrebbe fatto. Con un agile mossa si sarebbe girata, in modo tale che fosse caduta in posizione eretta. Fortunatamente non si era fatta niente, anche se aveva ricevuto quel colpo di spada, sempre che Raphael non escogitasse qualcosa durante la caduta. Adesso però doveva tornare lassù, e di certo il biondo non gli avrebbe permesso di risalire con tanta facilità. Davvero una bella seccatura. Non aveva nemmeno molto tempo per pensarci su perché non gli sarebbe stato concesso. E poi c'era anche il problema di quello spadone esageratamente grosso. Anche se il suo avversario non lo maneggiava al meglio rimaneva pur sempre una seccatura, sopratutto quando si allungava. Forse doveva anche lei giocare sulla lunghezza, o magari sulla maneggiabilità. Senza starci a pensare troppo su, sradicò letteralmente dal terreno un cartello stradale vicino a lei. Un po' rozza e di certo non resistente, ma come arma improvvisata andava più che bene, dato che era un intermezzo tra le due opzioni. In cima a quella strana arma tutt'altro che resistente vi erano ben tre cartelli, quello più in alto con su scritto due numeri, il quattro e lo zero, quello subito sotto aveva una freccia rossa su sfondo bianco, mentre l'ultima aveva una semplice sbarra obliqua rossa si sfondo bianco. Chissà cosa volevano dire. Non aveva mai capito il significato di tutti quegli strani simboli che si vedevano ai lati di tutte le strade del mondo, sebbene sapesse che servivano solo alle persone che guidavano e a nessun'altro. La prese con la mano sinistra, e dato che era abbastanza "leggera" la potè tranquillamente con una mano sola, e se la passò quasi subito sulla mano destra.
Perfetto. Così dovrebbe andare.
Adesso però basta temporeggiare. Doveva tornare su, e anche subito. Non poteva certo farlo aspettare in eterno. Senza dire altro tirò un secondo possente pugno sul terreno, facendo letteralmente innalzare una grossa quantità di terreno quasi fosse una grande torre. La torre era larga dieci metri di diametro ed era alta all'incirca dieci metri, esattamente come la soprelevata. Con quella non avrebbe avuto molti problemi a raggiungere Raphael, e inoltre si sarebbe portata dietro qualche souvenir, che magari gli sarebbero stati utili in futuro. In quel sollevamento forzato, l'asfalto si portò dietro tutto ciò che aveva con se, tra lampioni e cartelli stradali. Si portò anche dietro anche la ringhiera che faceva da proteggi-marciapiede, sradicandolo anche da altre parti della strada, creando così una specie di piccolo e sottile ponte che separava le due parti. Almeno se fosse ricaduta un altra volta sarebbe ripassata di lì; un po' stretto, ma molto comodo.
Stò arrivando!!
La torre non ci mise molto tempo ad innalzarsi, e in pochi secondi raggiunse la corsia soprelevata, ovviamente sfondandola. Il ragazzo sarebbe sto costretto a spostarsi se non voleva finire in mezzo, anche se questo non gli avrebbe creato molti problemi. Ovviamente Lulu sarebbe stata molto attenta a possibili mosse del suo avversario, e se avesse deciso di muoversi avrebbe agito di conseguenza. Una volta raggiunta la cima erano finalmente tornati alla pari, questa volta con il campo di battaglia decisamente più largo. Non di molto, ma sicuramente più consono per un combattimento. La ragazza-lupo non perse tempo non perse tempo, e senza pensarci troppo su si scagliò subito all'attacco, correndo verso il ragazzo dai capelli biondi con la sua nuova arma, decisamente poco consona per un combattimento, specialmente se dovevano scontrarsi contro ben due spade taglienti come rasoi. L'unica differenza che vi era con una vera e propria arma era che i suoi utilizzi erano illimitati, anche se per nessuno di questi sarebbe stato particolarmente efficace. Qualcosa si sarebbe inventata di certo, e non avrebbe lasciato a Raphael una vittoria facile.

Lulu .: Status Fisico: Illesa. .: Status Psicologico: Combattiva. .: Energia: 120/150 .: Tecniche usate: Ninjutsu #33: Araldo della terra: In un area circolare di 10 metri, dove l'utilizzatore starà al centro, si solleverà una grandissima frazione di terra, come una torre alta 10 metri. La torre potrà essere usata poi in diversi modi, facendola crollare contro il nemico ad esempio. Oppure sollevandola attingendo ad una forza considerevole (almeno un gigas livello 4). Costo: 15

Sapeva che si sarebbe divertita, o almeno lo sperava. Sapeva che con tutta probabilità si sarebbe anche fatta molto male, e questo sperava proprio che non accadesse. L'unica cosa che non poteva sapere, ma solo semplicemente intuire, era il divario di forza che c'era tra loro due. Chissà quanti combattimenti aveva affrontato in più di lei, e chissà in quanti di questi era uscito non solo vincitore, ma anche indenne. Anche se nel suo villaggio veniva considerata una bambina prodigio per la sua abilità innata nel combattere sapeva bene che questa non era sufficiente contro la più forte e duratura esperienza. A lei quella mancava. Però adesso non era il momento adatto per stare a pensare a cosa le mancasse e all'esito della battaglia. Se avesse vinto o avesse perso non avrebbe fatto alcuna differenza, per lei l'importante era divertirsi e sfidare delle perone forti. Se poi poteva anche imparare qualcosa di nuovo dai sui avversari tanto meglio. Una volta che la torre di terra arrivò in cima la ragazza-lupo venne quasi subito ammonita dal suo avversario, dicendole che lei era troppo schietta e che questo prima o poi le sarebbe costato caro. Di tutta risposta Lulu si mise a fare ciò che faceva di solito: ridere. Ovviamente non lo stava affatto deridendo, ma semplicemente stava esprimendo la sua gratitudine, anche se in un modo un po' bizzarro.
Ahahaha!! Scusa, scusa! Vedrò di non farlo più! Comunque grazie molte del consiglio!
Anche se a volte faceva paura quel ragazzo dai capelli biondi cominciava già a stargli simpatico. Davvero una brava persona, non c'è che dire. Però non era il momento adatto per pensare a queste cose. Ci avrebbe pensato una volta concluso il combattimento, sempre se ne fosse uscita viva ovviamente. Con quella sua arma indubbiamente improvvisata la ragazza-lupo partì quasi subito all'attacco. A distanziarli vi erano circa dieci metri, e con il terreno in quelle condizioni non poteva nemmeno andare alla massima velocità. Però d'altra parte questo era anche un vantaggio; in questo modo gli sarebbe stato più facile evitare possibili, anzi certi colpi a distanza da parte del suo avversario. E i fatti gli avrebbero dato ragione. Muovendo un fendente a vuoto, Raphael avrebbe fatto partire dalla sua spada nera una specie di seconda lama, che si dirigeva a gran velocità verso la ragazza-lupo, con il preciso intento di tagliarla in due. Era obliquo e decisamente semplice da schivare, forse anche troppo. Sicuramente aveva in mente qualcosa, e dato i trascorsi poteva anche immaginarsi cosa. Doveva stare estremamente attenta, altrimenti avrebbe fatto la fine di un pollo allo spiedo, e non era una battuta. Per sua fortuna la corsia era abbastanza larga, e dato che il colpo venne lanciato in diagonale non avrebbe coperto un area superiore al metro e mezzo di larghezza, non sarebbe stata una cosa tanto complicata schivarlo spostandosi nella parte dove il fendente oscuro era più alta. E così avrebbe fatto. Si abbassò lievemente per poi spostarsi nella direzione più appropriata, ossia quella in cui la lama era più alta, passandovi praticamente sotto. Quella mossa era così scontata che sicuramente avrebbe avuto non pochi problemi dopo, ma di certo non si sarebbe fatta cogliere alla sprovvista. Se Raphael avesse cercato di fare una delle sue mosse la ragazza-lupo avrebbe prontamente provato a schivarla, e se ci fosse riuscita avrebbe continuato la sua corsa. Però non sarebbe stato tutto qui quello che avrebbe fatto. Il suo avversario gli aveva offerto una lama estremamente tagliente, e lei non si sarebbe fatta sfuggire l'occasione di sfruttarla a suo vantaggio, anche se per una cavolata. L'arma che aveva attualmente in mano aveva non pochi difetti, tra cui la scarsa resistenza e quei segnali a lei incomprensibili sulla cima del palo, che minavano decisamente la manovrabilità e la gestibilità dell'arma. Quello che a lei preoccupava di più era quest'ultimo, a causa del quale non sarebbe riuscita a sfruttarlo al meglio delle sue potenzialità. Per questo decise di sfruttare il fendente oscuro del ragazzo per eliminare la parte in eccesso e renderlo più maneggevole. Nello schivare il colpo avrebbe tenuto quel cartello in modo tale che la lama di Raphale l'avesse tagliato diagonalmente e che il colpo non l'avesse fatta sbalzare via, facendola diventare una specie di piccola lancia. Se ci fosse riuscita e se tutto fosse andato per il meglio avrebbe finalmente ottenuto un arma improvvisata degna di questo nome, non resistente quanto le spade usate dal suo avversario, ma decisamente meglio che all'inizio.
Così va molto meglio.
Mentre diceva questo continuava la sua corsa verso il suo avversario. Le distanze si erano accorciate, ma non erano ancora abbastanza da permettere a Lulu un combattimento a distanza ravvicinata. Avvicinandosi al ragazzo dai capelli biondi però, avrebbe significato anche un notevole incremento dei rischi che correva, per questo doveva stare estremamente attenta e non staccargli mai gl'occhi di dosso.

Lulu .: Status Fisico: Illesa. .: Status Psicologico: Combattiva. .: Energia: 123/150 .: Tecniche usate: -

Proprio come aveva immaginato. Raphael non perse tempo e non appena vide la ragazza-lupo pronta per schivare il suo precedente colpo, si prestò a sferrarne un secondo in rapida successione. In pochissimo tempo aveva evocato altre due spade, tutte nella stessa mano, insieme alla lama con cui aveva lanciato quel fendente oscuro, sebbene molto meno spesse. Però queste non durarono molto, e in poco tempo si dissolsero nel nulla, diventando una specie di aura oscura che ricoprì la spada nella sua mano destra. In un prima momento Lulu non capì affatto cosa avesse in mente, ma quell'aura oscura che le ricordava molto del fumo non le piaceva per niente. Aveva un bruttissimo presentimento. Non appena la ragazza con le orecchie da lupo schivò il fendente lanciatogli pochi istanti prima il suo avversario non aspettò un solo secondo e lanciò subito le due spade che teneva in mano verso di lei. Erano decisamente veloci, e anche abbastanza vicine tra loro. Non sapeva perché, ma il suo istinto gli diceva di stare estremamente attenta. Non solo l'istinto, ma anche la sua esperienza gli avrebbe suggerito la stessa cosa. D'altronde come colpo era anche questo facilmente schivabile, bastava semplicemente spostarsi di lato ed evitarle tutte e due completamente. Il problema però era un altro. Perché rinunciare così non una, ma addirittura tutte e due le proprie armi per un attacco così facilmente evitabile? Raphael aveva già testato le reali capacità di Lulu, e sapeva bene che anche così poteva farlo. Allora perché lanciarle in un attacco che sembrava quasi disperato, non era così l'avversario che si era immaginato, di cui il suo istinto di sopravvivenza aveva così tanto timore. No, doveva esserci sotto qualcosa, bisognava capire solo cosa. I casi possibili erano due: o conosceva qualche metodo particolare per recuperarle in tempo zero, o quello che in realtà sembrava un attacco banale avrebbe poi, al momento opportuno, rilevato la sua vera distruttività, e per sua sfortuna andava tutto a suo danno. La sua corazza di roccia era decisamente resistente, ma non l'avrebbe salvata in eterno. Non sapeva su quale delle due possibili opzioni puntare il dito, e un azzardo del genere avrebbe potuto costargli davvero molto caro. C'era anche la possibilità che quello fosse solo un bluff, utile solo a guadagnare del tempo, ma dubitava che fosse realmente così. Semplice intuito. Quindi doveva scegliere cosa fare, se mettersi sulla difensiva o continuare e contrattaccare appena si fosse presentata l'occasione buona, che molto probabilmente era alle porte. Aveva anche un'altra possibilità, anche se sarebbe stata un po' codarda, e non incline alla sua natura: scappare. Già, la soluzione che più odiava, ma che sapeva essere la più efficace e in molti casi l'unica possibile se si voleva sopravvivere. Buttandosi giù dalla corsia ferroviaria non gli sarebbe stato molto difficile, anche perché vi era molto vicina, e per qualche strana ragione sembrava anche la scelta migliore di tutte. Però adesso aveva l'occasione di attaccare e se se la fosse lasciata sfuggire molto probabilmente non ne avrebbe avuta una seconda. E se avesse provato a fare tutte e due le cose? Attaccare e scappare allo stesso tempo? Si, poteva funzionare. Doveva funzionare. Decise di puntare tutto su questa strategia, forse anche la migliore di tutte.
È vero che non sono capace ad attaccare a distanza, ma...
Di certo la sua pecca peggiore. A parte un paio di tecniche le sue capacità negl'attacchi a lungo raggio erano alquanto scarse e limitate. Aveva con se una pistola, ma finché non imparava ad utilizzarla come si deve lanciarla le sarebbe risultato più efficace che sparare, e non era uno scherzo. Una volta l'aveva anche fatto. Però quella sua piccola mancanza sarebbe riuscita a sopprimerla con altre capacità, ben migliori e sotto certi punti di vista più efficaci. E avrebbe utilizzato queste capacità per colpire Raphael anche da una simile distanza. Il problema era che doveva aspettare il momento ideale, non poteva agire subito o sarebbe saltato tutto. Per sua fortuna però, l'occasione non sarebbe tardata ad arrivare, e lei non se la sarebbe lasciata sfuggire.
Posso sempre fare questo!!
E mentre lo disse la ragazza-lupo lanciò l'asta di ferro che aveva in mano con tutta la forza che aveva in corpo, senza risparmiarsi. La lanciò a mo' di giavellotto, non molto resistente, ma incredibilmente veloce e grazie a quella simil-punta appena fattagli sfruttando il fendente oscuro del suo avversario, anche incredibilmente letale. Andava ad una velocità nettamente superiore alle due spade, ed esattamente come loro puntavano nello stesso posto: al petto del ragazzo. Viaggiava ad una velocità di circa ottanta metri al secondo, e non ci avrebbe messo molto a raggiungere il suo obiettivo, distante solo sei metri circa dalla novella lanciatrice. Raphael avrebbe avuto non poche difficoltà ad evitarlo, non tanto per la incredibile velocità con cui viaggiava quell'ormai ricordo lontano di un cartello stradale, ma perché Lulu aveva scelto il momento perfetto per rendergli la schivata il più difficoltosa possibile. Infatti lei lo aveva lanciato esattamente quando vide che il suo avversario, per mantenere le distanze, cominciava ad indietreggiare, ovviamente senza distogliere lo sguardo dalla sua avversaria. In certi casi la regola "mai dare le spalle ai propri avversari" poteva essere fatale, e quello era uno di quelli. La ragazza con le orecchie da lupo aveva fatto la sua mossa, però adesso doveva correre ai ripari. Non era ancora entrata nella zona della corsia ferroviaria, e si trovava ancora nella torre da lei creata, e questo fattore, seppur minuscolo, giocava un ruolo importante nella sua fuga. Nella torre di cemento non vi erano muretti che delimitavano la strada per cui non c'era nessun ostacolo da surclassare per raggiungere la salvezza. Una volta lanciata quell'arma improvvisa, Lulu non avrebbe perso tempo, e si sarebbe subito girata alla sua sinistra, per poi scattare a tutta velocità verso la sporgenza della torre, non poi così distanze dato che si era avvicinata di molto. Avrebbe continuato a correre, senza curarsi di ciò che succedeva alle sue spalle, cercando di mettersi in salvo da possibili attacchi improvvisi. Non sapeva perché, ma sapeva che di lì a breve qualcosa di veramente brutto stava per capitarle. Lei lo sapeva.

Lulu .: Status Fisico: Illesa. .: Status Psicologico: Combattiva. .: Bonus: +10% .: Energia: 103/150 .: Tecniche usate: Petto Roccioso: Lulu può sfruttare questa tecnica in fase offensiva e difensiva, in modo da proteggersi quando attacca ed incrementare l'efficacia e i suoi muscoli quando difende, ma si applica unicamente alla zona del busto. La massa rocciosa che protegge il suo cuore trasferisce resistenza all'interno della parte anteriore del busto, in particolare sulle spalle, il petto e gli addominali, in modo da ridurre l'efficacia dei danni da impatto e rendere meno pericolosi quelli da taglio o perforazione. Ogni volta che Lulu attiva questa tecnica ottiene un 10% di bonus dal suo potere come se avesse subito una ferita effettiva, e se la subisce i due bonus si cumuleranno come due ferite. Costo: 5 Forza Animale: Lulu trae energia dal suo istinto animale, potenziando il prossimo colpo affinché ottenga il 25% di forza in più e abbia una notevole capacità di frantumazione, ovvero che se la difesa del nemico non sarà sufficientemente resistente verrà distrutta o quantomeno incrinata, e in ogni caso il contraccolpo dalla difesa al corpo verrà subito mitigando i danni in maniera minore rispetto al normale. Se Lulu colpisce una massa rocciosa, la spezza dalla sua stabilità e la lancia in direzione del bersaglio con un bonus sulla velocità, la forza e la portata del lancio del 50% rispetto al normale. Questo si applica anche su qualsiasi altro oggetto di dimensioni più piccole lanciato con questa tecnica piuttosto che sferrare un attacco. Costo: 10 Ninjutsu #1: Distruzione: All'attivazione di questa tecnica una frazione dell'arto scelta (avambracci e pugno oppure piede e gamba) vengono ricoperti da una forte energia respingente che rende l'arto leggermente più forte e resistente del normale. Questo consente di incassare meglio i colpi oppure di infliggere danni sensibilmente più forti grazie al fatto che l'arto ricoperto di energia avrà meno possibilità di subire un contraccolpo. Costo: 5

Chissà se il suo attacco aveva sorbito qualche effetto o se era riuscito a schivarlo. Aveva puntato fermamente contro la seconda possibilità, ma a giudicare dalle urla strazianti pareva proprio di si. Forse aveva sopravvalutato troppo il suo avversario, o più semplicemente stava sottovalutando se stessa. Al mondo vi erano un sacco di guerrieri, molti dei quali eccellevano in vari campi dell'arte del combattimento, e magari erano anche maestri in una particolare disciplina come ad esempio il Kenzo. O Kenpo? Vabbé per intenderci la scherma tradizionale giapponese. Era particolarmente abili a maneggiare le armi con cui si erano allenati fin da piccoli, e con tutta probabilità se si fosse scontrata contro uno di loro utilizzando le stesse armi e le stesse avrebbe perso dopo neanche dieci secondi. Però erano davvero in pochi quelli che potevano pareggiare con lei in quanto a forza fisica, quello che da sempre era il suo più grande vanto e la sua arma più potente. E sarebbe stato proprio grazie a questa che era riuscita a trasformare un oggetto apparentemente semplice e rudimentale in un'arma letale. Però adesso basta auto-lodarsi per una piccola vittoria come quella appena ottenuta, aveva ancora del lavoro da fare. Scattando immediatamente alla sua sinistra Lulu sarebbe riuscita ad evitare che le due spade la colpissero direttamente, ma questo non l'avrebbe di certo salvata. All'inizio pensava di essersi messa in salvo evitando di essere direttamente colpita dalle due lame, e sopratutto da quella fumeggiante, ma non ci avrebbe messo molto a capire che quel piccolo spiraglio di salvezza che aveva creduto di raggiungere si sarebbe spento come una candela in una bufera di neve. Non aveva idea di cosa passasse per la testa di Raphael in quel momento, ma di certo non era qualcosa di buono, almeno per la sua incolumità. Lanciare via le proprie armi in quel modo era una cosa troppo strana, specialmente contando il fatto che lui sapeva che la sua avversaria avrebbe potuto schivarli con facilità. No, aveva qualcosa in mente, sebbene non sapesse cosa, e il fumo che improvvisamente cominciò a fuoriuscire da una delle due lame ne era la conferma. Non c'era bisogno del suo istinto per capire che un avversario di quel livello aveva intenzione di chiudere lo scontro con qualcosa di grosso. Inizialmente pensava che la lama fumante fosse ricoperta di qualche strano potere che in seguito gli avesse provocato un qualche particolare tipo di danno, com'era successo quella volta con le fruste di Elettra. Non poteva immaginare che in realtà quel fumo era solo un avvertimento di qualcosa di grosso, molto grosso. Non appena le due spade furono in parallelo con la sua schiena queste fecero qualcosa di particolarmente inaspettato: esplosero. Si, saltarono in aria, e per sfortuna della ragazza lupo anche ad una distanza incredibilmente ravvicinata. Non c'era nemmeno un metro che le separava, e non fu abbastanza veloce da potersi allontanare in tempo dall'area dell'esplosione, incredibilmente grande per essere nata da un semplice paio di spade. Prese appieno il colpo, tutto nella schiena. La sua corazza er resistente e avrebbe mitigato un po' il colpo, ma non ne sarebbe certamente uscita illesa. L'esplosione fu talmente potente da scaraventarla addirittura nel palazzo di fronte. Un volo in piena regola, che si concluse in una delle innumerevoli case abbandonate della città. Per cercare di ridurre al minimo i danni ricevuti da quel secondo impatti con il cemento, Lulu si portò velocemente le mani davanti alla faccia, rannicchiandosi con le ginocchia più che poteva quasi a formare una palla. Questo non l'avrebbe di certo fatta uscire indenne dall'impatto, ma almeno avrebbe limitato un po' i danni. L'atterraggio non fu certo dei più leggeri, dato che avvenne contro un muro interno all'abitazione. La sua corazza di roccia l'aveva protetta più che poteva però faceva male, dannatamente male. Probabilmente quell'esplosione gli aveva incrinato un paio di costole, e forse aveva anche subito dai danni ai polmoni. Ossa rotte non sembravano essercene, ma doveva stare molto attenta a come si muoveva che non avrebbero sicuramente retto ad un secondo impatto anche solo la metà di quello appena ricevuto. L'unico organo che non sembrava aver ricevuto alcun tipo di danno da quell'attacco a sorpresa era il cuore, fortunatamente era in perfette condizioni. Però facendo il resoconto dei danni appena ricevuti, la ragazza-lupo si accorse di una cosa sconcertante, che la lasciò non poco perplessa: non vi erano bruciature nel suo corpo. Certo, con quella sua corazza non si sarebbe bruciata affatto, al massimo avrebbe sentito un po' più caldo del solito, ma anche così la cosa era davvero strana. Non capiva per niente cosa fosse successo nel momento dell'esplosione, e forse non lo avrebbe mai scoperto a meno che non avesse intenzione di riutilizzare la stessa tecnica due volte. Però era poco probabile che gli servisse a qualcosa, adesso che la sua avversaria conosceva il trucco non si sarebbe fatta ingannare due volte. Lulu provò a rialzarsi in piedi, emettendo uno strano rumore mentre lo faceva. Era il suono classico di un pupazzo che viene calpestato, e nel suo caso era una pallina per cani.
Oh, che carina! Teh! Non è il momento di pensare a queste cose!!
Ben detto. Era ancora nel bel mezzo di un combattimento, e per qualche strana ragione era fermamente convinta che da quel momento in poi le cose si sarebbero fatte sempre più movimentate. Era malridotta, ma non così tanto da non poter più continuare a combattere, e di certo non si sarebbe arresa con così tanta facilità. Ad una persona normale sarebbe parso strano, impossibile a dirsi, ma in quel momento, nonostante le numerose ferite riportate in varie parti del corpo l'espressione di Lulu era quella di una persona che si stava divertendo da matti. Si, perché a lei piaceva combattere e dava sempre il massimo quando lo faceva. Combattere contro un avversario forte come il biondino appena incontrato era già una soddisfazione enorme per lei. Però adesso basta pensare a queste cose, Raphael non gli avrebbe lasciato tutto il giorno per poltrire. Si diresse verso il buco dal quale era entrata, arrivando fino al margine della veranda, ovviamente distrutta, per poi cominciare a guardarsi un po' intorno e fare un po' il punto della situazione.
Ueeh! Accidenti che disastro. Ha distrutto completamente la zona.
Con zona si riferiva più che altro all'area del combattimento. La torre da lei creata era completamente distrutta, e anche buona parte della ferrovia era ormai andata. Pezzi di roccia erano volati via un po' ovunque, schiantandosi al suolo e rovinando permanentemente le strade abbandonate di quella città. Adesso però doveva cercare la cosa più importante: il suo avversario. Chissà dov'era andato a finire. L'esplosione da lui stesso provocata era davvero enorme, forse la più grossa che aveva mai visto, e con tutta probabilità anche il suo creatore sarebbe rimasto coinvolto nell'esplosione. Dopotutto vi erano circa sei metri di distanza tra i due, e con quella ferita infertagli, sicuramente molto grave, non sarebbe riuscito a spostarsi in tempo, anche perché l'esplosione avvenne quasi subito dopo aver sentito quel grido di dolore. Probabilmente ne era immune, ma non si poteva mai dire.
Ohi!!! Raphael!!! Dove sei finito!?!?
Cominciò a guardarsi un po' intorno, gridando a squarcia gola alla ricerca del suo "compagno", se così lo si poteva definire, finché alla fine non lo trovò. Lui era...

Lulu .: Status Fisico: Qualche costola incrinata, un polmone danneggiato, seppur non gravemente, e diverse osse malmesse. .: Status Psicologico: Pensierosa. .: Bonus: +20% .: Energia: 106/150 .: Tecniche usate: -