Ho fame!

per yhei

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  1. GiocoDiOmbre
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    CITAZIONE

    Scheda di Combattimento:

    .: Nome partecipanti: Edward Yuko vs Elettra Leven
    .: Livello partecipanti: 2 vs 2
    .: Energia partecipanti: Champion vs Destroyer
    .: Numero partecipanti: 2
    .: Intromissioni: No
    .: Livello del Potere: 2 vs 2
    .: Abilità Fisiche Giocatore 1: tutte al 3
    .: Abilità Fisiche Giocatore 2: tutte al 3 tranne Charge 2
    .: Tecniche Personali Giocatore 1: Shoot Chain; Giant Chain; Instinct Stance; Eye in the Dark;
    .: Tecniche Personali Giocatore 2: Andante con brio; Chiave di Basso; Chiave di violino
    .: Tecniche Loto Giocatore 1: Rinjutsu #2: Gabbia Incrociata; Ninjutsu #1: Distruzione
    .: Tecniche Loto Giocatore 2: Ninjutsu #2: Moltiplicazione; Ninjutsu #3: Evocazione di munizione e di armi; Ninjutsu #12: Rankyaku; Ninjutsu #20: Velo di nebbia; Rinjutsu #10: Volontà; Rinjutsu #18: Repulsione offensiva; Rinjutsu #20: Giudizio crudele; Abilità secondarie:Gunstringer;
    .: Armi & Equipaggiamento Giocatore 1: Kurai burēdo;
    .: Armi & Equipaggiamento Giocatore 2: Rapsodia Celeste; Plasma Cutter [Pistola]; Intervention [Fucile di Precisione] ; Wakizashi ; Spada Serpentina; Caricatore per pistole (x6); Kunai (x2); Caricatore per Fucili di precisione; Shuriken; Gemma Beta;
    .: Descrizione del luogo: Casa di Edward.


    Narrato
    Parlato da Elettra




    Elettra era contenta perché dopo pochi giorni dal suo incontro con Ed il ragazzo l’aveva chiamata e l’aveva invitata a casa sua per la famosa cena che era rimasta in sospeso. Per l’occasione la ragazza aveva indossato un piccolo vestito blu elettrico come i suoi occhi. Era corto e lasciava scoperte le gambe lunghe e affusolate, ai piedi dei graziosi sandali dorati. Mentre scendeva dalla sua automobile, parcheggiata esattamente di fronte al luogo dell’appuntamento, Elettra era sempre più agitata, era si curiosa di conoscere il ragazzo nel suo ambiante familiare, ma era altrettanto preoccupata di fare bella figura, chissà chi avrebbe incontrato, del resto erano ancora degli estranei. Mentre guardava i numerosi cancelli, per un momento provò come una sensazione di smarrimento, non si ricordava più il numero civico. Cioè la via era quella, aveva passato anche il grande parco sulla destra come le aveva raccomandato il giovane, però il civico le sfuggiva. Come avrebbe fatto ora a trovare Ed? Il cellulare l’aveva l’asciato come al suo solito a casa, ma questa volta l’aveva fatto con intenzione poiché non voleva che nessuno scocciatore la disturbasse meno che mai telefonate dalla banca. Era sempre il fine settimana e lei si era presa una settimana di riposo ed era volata nella sua città per incontrare il suo amico e per rivedere il suo appartamento nell’immenso grattacielo.

    Ed ora?
    Elettra era ferma, la serata non particolarmente fredda era comunque rigida per quello che aveva indossato, tornare a casa era impensabile a meno di non voler fare tardi.
    Sono troppo distratta ultimamente.
    Un sospiro più profondo la invase.


    Scusa il post striminzito... mi farò perdonare


    Edited by GiocoDiOmbre - 3/12/2013, 22:07
     
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    Il profumo del soffritto fatto con olio e cipolle uno dei sapori più adorati da Edward, secondo lui nessun piatto poteva uscire buono senza un buon soffritto, in forno stava già cuocendo l'arrosto con le patate, cotto prima in pentola assieme a varie spezie e birra, aveva già formato una crosticina invitante, ora grazie al calore del forno si stava seccando perfettamente, e le patate stavano assorbendo la puccia formatasi nella prima cottura nella pentola; nel frattempo il ragazzo stava affettando i pomodorini freschi, li tastava uno a uno usando solo quelli migliori, turgidi e dal colore intenso, ne afferrava con la mano tre alla volta tondi piccolini, venivano affettati in quattro piccole parti quattro mezze lune succose, adorandone lo sfrigolare che emettevano quando incontravano la padella rovente, il sugo al pomodoro non era un piatto molto articolato, ma si sa "i piatti più semplici se preparati bene sono i migliori", un aggiustatina di sale e un pizzico di zucchero per togliere il sapore acido del pomodoro fresco ora è perfetto! con tutta calma iniziò a mettere l'acqua a bollire, la cena era praticamente fatta, il sugo ora stava andando lentamente, mentre Ed spense il forno lasciando dentro la carne a completare la cottura.
    Una rapida occhiata all'orologio che Edward sgranò gli occhi! era tardissimo! Elettra sarebbe dovuta arrivare dieci minuti fa! corse rapidamente in camera, indossava ancora una canottiera nera e un asciugamano attorno alla vita senza sotto niente, praticamente era vestito nello stesso modo in cui uscì dalla doccia, pensò fosse stata una fortuna il ritardo di Elettra aprì l'armadio e si infilò la prima maglietta che vide, una semplice maglia nera aderente con una scritta bianca e blu, prese dei jeans e li mise in tutta fretta, L'intimo! si era dimenticato l'intimo per la fretta, quindi si tolse nuovamente i pantaloni per infilarsi dei boxer aderenti, per poi reinfilare una seconda volta i jeans, ok ora era pronto, si legò i capelli in un cipollotto sulla testa, e ora doveva solo attendere, già attendere Elettra, dove poteva essere?
    Decise di chiamarla, prese il cellulare sul comodino e avviò la chiamata mentre si dirigeva in sala, il telefono continuava a squillare senza alcuna risposta, così Edward iniziò a pensare le cose peggiori, e se si fosse fatta male? e se si fosse dimenticata? sconsolatò butto giù la chiamata, dove potrebbe essere?.
    L'umore s'incupì pensando che la ragazza l'avesse preso in giro, non trovava motivo per non rispondere al cellulare, eppure gli sembrava così simpatica e disponibile; immerso nei suoi pensieri andò sul terrazzo, il posto dove spesso si rifugià quando viene preso dalla solitudine, già che brutta bestia la solitudine pensò e ora che ne avrebbe fatto di tutto quel cibo? non voleva neanche mangiarne la sua parte gli si era chiuso lo stomaco, e pensare che fino a qualche minuto prima era tutto eccitato per l'evento, si portò all'estremità del terrazzo appoggiando la testa sui gomiti sbuffando, quando guardando in basso vide una ragazza, era Elettra! Elettra! sono qua! disse muovendo le mani sopra la testa!
     
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    Mentre stava per desistere e rientrare in macchina Elettra si sentì chiamare dalla voce del giovane. La ragazza alzò la testa in direzione del suono e dopo poco lo vide in tutta la sua bellezza. Era sul terrazzo della casa di fronte a lei, in cima a tutto. Felice alzò la mano e prese a salutarlo come una bambina lanciandogli anche dei baci con le labbra. Era contenta di rivederlo era il primo amico vero che aveva, che l’aveva accettata del tutto.
    Ciaoooooooooo Edddd scusami sono in ritardoooo, aprimi che ti spiego tutto. Non mi trovi graziosa? Dimmelo o non salgo!! Dai scherzooo sto congelando, sbrigati.
    La ragazza prese a saltellare contenta per rinforzare quando aveva detto. Meno male la serata sembrava aver ripreso la sua briosa andatura. Anche se era lontano lo poteva vedere bene: il busto proteso sulla balconata i capelli raccolti dietro e il sorriso accattivante. Non poteva vedergli gli occhi, era troppo lontana, ma non dubitava che il magnifico colore blu cobalto avrebbero acceso in quel momento la fantasia di qualsiasi donna. Era orgogliosa di avere un amico bello e fascinoso, se avesse avuto delle amiche lo avrebbe presentato a loro. Senza indugio si diresse verso il cancello e attese che lui le aprisse o le venisse incontro. Appena l’avrebbe avuto a tiro si sarebbe gettata tra le sue braccia e l’avrebbe baciato sulla guancia. L’avrebbe stretto forte perché voleva fargli capire che le era mancato e che il suo invito era stato la cosa più bella che le era capitata ultimamente. Senza parlare avrebbe lasciato che lui la conducesse nell’appartamento, si sentiva meravigliosamente bene, era allegra e spensierata come non lo era stata più da tanto tempo. Avrebbe voluto canticchiare o ballare tanto era felice.
    Cosa mi hai preparato? Ho una fame diabolica!
    Magari guardandolo negli occhi forse avrebbe osato anche baciarlo tra le labbra, forse, tutto dipendeva da come avrebbero reagito i suoi occhi color cobalto.
     
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    Sorrise a bocca aperta quando Elettra si accorse di lui, sporgendosi ancora di più sulla ringhiera andando quasi al limite, sarebbe bastata una leggera spinta a farlo capitombolare giù, ma certo che sei graziosa! sei stupenda! la tonalità della voce era molto allegra, e certo vista da lassù quel vestitino gli stava veramente bene, il blu elettrico risaltava la sua pelle chiara, e quel vestitino ne lasciava intravedere molta, d'altronde da quando l'ha conosciuta l'ha semrpe vestita in modo particolarmente provocante e di certo la cosa non lo disturbava dato che con un corpo del genere poteva tranquillamente permetterselo vieni al cancello! che apro, dandosi una spinta con le mani si fiondò nella sala dove aprì il cancelletto col citofono, senza cancellare il sorriso che aveva mostrato alla ragazza, era un sorriso sincero, non vedeva l'ora di reincontrarla e ora che li dividevano pochi metri iniziò a snetirsi ansioso con un nodo alla gola per l'agitazione e il cuore pulsante nel petto aveva decisamente aumentato il ritmo, fece qualceh saltello sulle punte, non poteva resistere doveva andargli incontro, così fece rapidamente le scale; mentre scendeva pensava a come potersi approcciare, doveva stringerli la mano? dargli un bacio sulla guanciia?o due? o tre? oddio quanti se ne danno ad un amica appena conosciuta? cavoli! maledetta distanza! adorava le cose inaspettate, così poteva far agire l'istinto, mentre così doveva pensare a tutto quello che poteva accadere e il non aver risposte gli dava parecchio fastidio!
    Arrivò al portone d'ingresso, lo spalancò senza neanche capire cosa fosse successo si ritrovò le braccia attorno al collo, Elettra gli saltò addosso baciandolo sulla guancia, Ed arrossì in un primo momento lasciò le braccia aperte per lo stupore visto? non era poi così difficile ha fatto tutto lei tornò a sorridere e l'abbracciò forte mettendo una mano dietro la nuca e l'altro sulla schiena dove si incavava naturalmente, fu un abbraccio splendido caloroso, diverso da quello che gli diede nel boschetto, questa volta era ricambiato e la sensazione era fantastica.
    Mettendo una mano sulle spalle della ragazza l'accompagnò nel suo appartamento aprendo la porta disse Elettra...benvenuta nella mia umile dimora, spero ti piaccia, sentendo la risposta della ragazza capì che doveva essere molto affamata, beh ho preparato pasta al sugo e.... per la foga non l'aveva ancora guardata, proprio in quel momento gli diede un occhiata, rimanendo ammaliato da quel viso che ricordava benissimo, eppure sembrava ancora più bella, nuovamente si perse in quei bellissimi occhi blu
     
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    Quando si ritrovò tra le sue braccia un piccolo tonfo al cuore non poté trattenerlo: come non riandare con la memoria al giorno del loro incontro? Il suo abbracciò caldo e dolce riscaldarono immediatamente Elettra che era ormai infreddolita. Poi senza indugio la accompagnò nel suo appartamento. A prima vista era tutto molto carino e ordinato e un buonissimo profumo di cucinato aveva invaso tutto l’ambiente.
    Oddio ma che hai preparato pasta al sugo e? ‘L’odore è buonissimo.. oddio ho voglia di mangiare, di addentare qualsiasi cosa! Sai ultimamente… ovvero da quando ho cambiato lavoro e sono a Roma, non riesco più a concedermi un momento per me. Ho un capo molto ma MOLTO particolare, diciamo che potresti anche leggere sui giornali che uno di questi giorni siamo venuti alle mani…
    Mentre posava la borsetta sul sofà si girò verso di lui e lo guardò finalmente negli occhi. Fino a quel momento aveva volutamente evitato di incrociarli, ricordava il colore e ricordava l’intensità del suo sguardo: dolce ma con una punta di mistero che non guastava mai. Ed infatti anche ora non erano cambiati minimamente! E poi come era carino vestito elegante ma anche ora era bellino, anzi no era meglio senza tutti quegli orpelli. Sorrise compiaciuta spostando la testa lievemente sulla sinistra e posando la mano destra sul mento come a volerlo giudicare.
    Sei bello, non mi ricordavo fossi così sensuale. Oddio che ne dici se vieni a Roma e ti metti tutto nudo nel mio ufficio e a tutti quelli che entrano diciamo che sei il mio segretario particolare?
    Fece l’occhiolino ridendo.
    Vieni fatti dare un bacio di quelli mozzafiato! Aahahahah
    Elettra continuò a ridere di gusto allargando le braccia ed invitando il giovane ad avvicinarsi. Quella sera sarebbe stata particolare e divertente, alla ragazza andava di giocare. Elettra era particolare quando si lasciava andare poteva risultare anche stucchevole e quella sera Edward avrebbe conosciuto ogni lato del carattere di lei.
     
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    A giudicare dalla parlantina Elettra doveva essere in ottima forma aveva proprio l'aria d'esser felice, e il modo in cui si comportava mostrava un estrema naturalezza, a differenza di Edward che rimase impacciato per paura di sbagliare qualcosa, questo accadeva perchè di ragazze come lei ce n'erano poche attraente e interessante allo stesso modo, questo suscitava in lui una forte soggezione, alimentata dalla grande sicurezza che mostrava quest'ultima, così aveva paura di rovinare tutto con una semplice battuta, si sentiva come un uomo che doveva reggere un ampolla di cristallo che al minimo spostamento sarebbe caduta rompendosi, comunque questa condizione sarebbe scemata col passare della serata, gli serviva giusto fare quattro chiacchiere, proprio quelle che stava per iniziare Elettra... o forse avrebbero complicato la situazione?
    Bello?! Sensuale?! Nudo!!! dopo la seguente frase Edward diventò un blocco di marmo l'unica cosa che riusciva a muovere erano solo gli occhi che vorticavano rapidi nella loro sede, non poteva resistere a quello sguardo da furbetta, solo le dita che tenevano il mento l'avrebbero tranquillamente trattenuto, avrebbe voluto scappare, ma anche star li e baciarla, cos'avrebbe dovuto fare? non poteva sbaglaire o almeno così sentiva; poi quell'occhiolino che rendeva la sua espressione maliziosa gli fece spalancare di più gli occhi che oramai erano due palle, il sudore colava freddo dal mento... Vuole baciarmi?! strinse i denti fissando quelle sottili labbra invitanti aprirsi attendendo le sue ugh... tutto contratto mise le sue mani sulle braccia tenendola leggermente, e piegandosi verso il viso della ragazza, non in maniera normale ma ingobbendo la schiena in maniera decisamente goffa, portando le labbra in avanti senza riuscire a chiudere gli occhi; in quel momento la sua testa iniziò a ragionare, che stai facendo? non starà scherzando? tu la vuoi baciare? si lo voglio! e anche lei no? beh credo di si! si?! non lo so! la mente andò al loro primo incontro in particolare ad un dialogo ci sto per la gara!, ma prima dimmi una cosa, che sarebbe successo se avessi scelto di saltarti addosso? saresti morto! MORTO?! MORTO?! oramai le labbra erano vicinissime, ne sentiva il tepore, la sua testa continuava a rivivere quel momento! il sudore cadeva sempre più copiosamente, il cuore sembrava voler uscire dal petto!
    Si scosto baciandogli la guancia! aveva paura! paura di rovinare tutto, poi si alzò completamente rosso facendo due passi indietro e cadendo sul divano respirando in modo affannoso io...io... c'è da buttare la pasta se hai fame... bene, la prima figura da pirla l'aveva fatta
     
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  7. GiocoDiOmbre
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    Invece di essere sciolto e gettarsi tra le sue braccia Elettra stava rimirando un automa freddo ed impacciato. Certe volte per lei era faticoso capire cosa diavolo passasse per la mente dei maschi. Certo nessuna delusione comparve sul suo volto che rimase quasi inespressivo se non per il lieve sorriso stampato sulle labbra. Era ancora più intricato della prima volta che l’aveva visto. Forse si comportava così perché imbarazzato, forse non le piaceva poi tanto la compagnia di Elettra fatto sta che quel momento di imbarazzante silenzio venne rotto dalle sue parole.
    Si, si puoi preparare.
    Nell’assecondare le sue parole la ragazza emise un lieve sospiro come a sancire la chiusura di quel piccolo episodio.
    Tu che mi racconti? Cosa hai combinato in questi giorni che non ci siamo visti? Sono curiosa. Per telefono sei stato molto vago, è vero che quando ti ho chiamato stavi dormendo ma almeno una minima soddisfazione me la potevi dare.
    Si girò verso di lui ammiccando sorridente prima di iniziare a guardarsi intorno e a rimirare l’arredamento essenziale e gradevole, esattamente come piaceva ad Elettra.
    Dimmi se ti devo aiutare a cucinare, sai non sono proprio negata… anzi con l’occasione potresti insegnarmi ad impugnare bene i coltelli.
    Maledetta lingua… questa battuta se la poteva risparmiare ma tanto lui sicuramente non l’avrebbe capita quindi perché rimproverarsi? Non l’aveva fatto con un secondo fine le era uscita così semplicemente di botto perché non sapeva bene cosa e come dirlo dopo l’empasse iniziale.
    Anzi facciamo così, se hai qualche cosa che mi possa mettere di più comodo tipo una camicia, tolgo il vestito e ti do una mano in cucina così facciamo prima.
    Ora lo guardò dritto negli occhi, non c’era nessuna malizia nel suo sguardo, era seria e soprattutto non si sarebbe denudata di fronte a lui, no. Se lui gradiva il suo aiuto allora si sarebbe messa vestiti più adatti, ma in bagno e sempre se lui possedeva qualche cosa da farle indossare. Mentre lo osservava le venne alla mente il loro primo incontro e un pezzo della loro conversazione: che sarebbe successo se avessi scelto di saltarti addosso? Lei aveva risposto di getto che sarebbe morto, ed era vero. Forse aveva paura di lei, ed era per questo che ora lo vedeva così tirato.
    Mi temi? Hai paura di me? Se fosse così allora poniamo subito un rimedio!
     
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    Edward si sentì in colpa, a giudicare dalla reazione della ragazza sicuramente aveva fatto la scelta sbagliata, Elettra non stava scherazando, l'avrebbe voluto baciare veramente, e ora sperava di poter ribaltare in qualche modo la situazione come accadeva in quelle circostanze ogni volta che si manifestavano, solo che ora la cosa si faceva ardua, disegando sul suo volto un espressione di desolazione, mascehrata da un sorriso, eppure gli occhi erano insolitamente tristi, se lo sentiva addosso, ora il nodo alla gola era presente per l'idea di aver deluso Elettra.
    Nonostante tutto lei riprese tranquillamente a parlare, e la cosa lo fece sentire a suo agio, beh ho combinato poco e niente, l'unica cosa importante che ho fatto è stata una manifestazione per far consocere il Muai Thay, scusa se sonos tato vago ma sai... appena sveglio sono semrpe rincoglionito disse con fare imbarazzato, si vergogava del fatto di non aver fatto niente di speciale da raccontargli, eppure l'ultimo mese fu abbastanza monotono... anzi no! ho conosciuto un ragazzo che ha avuto a che fare con te! un certo Yoren, mi ha detto che le ha prese da te hahahaha! finalmente riuscì a ridere, si stava sciogliendo sentendosi sempre più a suo agio, beh guarda c'è solo da mettere la pasta e aspettare quindici minuti, ma se vuoi metterti qualcosa di comodo sono pieno di camice, e scommetto che qualunque cosa indosserai ti stia bene!. Stranamente l'ultima frase non lo imbarazzò vedeva che non c'era malizia nel suo sguardo, capì che voleva davvero aiutarlo e la cosa gli faceva piacere, erano al secondo incontro eppure soprattutto lei si comportava con una naturalezza inaudita, e ora anche Edward stava iniziando ad essere molto più naturale, camera mia è quella, da una controllata nell'armadio e prendi quella che più ti piace.
    Eppure Elettra non si avviò subito verso la stanza, ma lo interrogò con fare piuttosto serio, la domanda sbalordì Ed n-no, no non ho paura, o meglio, una paura ce l'ho, so che ti sembrerà affrettato da parte mia, ma... sospirò arrossendo eco vedi... mi sono già affezionato a te e ho paura di sbagliare qualcosa... ecco te l'ho detto! Questa fu la chiave di lettura che Edward diede alle domande di Elettra, pensava che volesse sapere se aveva paura di farsi picchiare da lei, invece lui aveva para di perderla, poi alzando lo sguardo come poniamo subito rimedio? non vorrai andartene! istintivamente confessò la sua paura
     
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  9. GiocoDiOmbre
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    Elettra rimase molto sorpresa dalle risposte che le diede Edward, ella non riusciva a credere che il punto fosse la paura di perderla, ma poi perché? Non erano amici ora? Il fatto che avesse conosciuto uno che l’aveva incontrata passò in secondo piano, anche se la curiosità ora era stata innescata.
    Yoren… Yoren…. Ma chi intendi? Non mi ricordo nessuno con quel nome. Di certo non l’ho incontrato in banca… Comunque no non me ne voglio andare. Non è questo che intendevo, capisco il tuo discorso. Ma ecco non devi avere nessuna paura ora, siamo o non siamo amici? Io pensavo che temessi di morire per mano mia. In verità qual giorno non scherzavo, ma era anche un discorso per tenerti a debita distanza, ora è diverso se non lo capisci mi offendi. Oggi potremmo anche combattere, ma mai potrei ucciderti sei l’unico amico che ho. Anzi ti propongo una sfida così ti passa questa paura di perdermi. Si dai… al posto della paura di perdermi inizierai a sperare che me ne vada presto, ahahahahah!
    Elettra aveva capito il momentaneo momento di imbarazzo del ragazzo e voleva assolutamente distrarlo.
    Allora hai o non hai una palestra tutta tua? Sai io me la cavo un pochino in tutte le arti marziali.
    Fece lei alzando le spalle come per sminuire le sue parole.
    Che ne dici se mi insegni qualche tuo colpo segreto? Se vincerai tu io farò tutto quello che vorrai. Se vincerò io sarai tu a soggiacere ad ogni mia volontà. Che te ne pare? Pensaci mentre mi vado a cambiare, che poi andiamo in cucina.
    Disse Elettra senza guardarlo in volto mentre si girava per andare verso la stanza del giovane. Varcata la soglia si chiuse la porta alle spalle e per buoni tre minuti rimase ferma immobile appoggiata allo stipite. Le dispiaceva tantissimo che tra loro due vi fosse come questo velo di distanza. Ed era carino e premuroso e con lui voleva lasciarsi andare e mostrare la sua vera natura, ma la diffidenza del giovane l’avevano come paralizzata. La stanza del giovane era bellina, piccola ma bellina, un bel letto spazioso, un armadio grande bianco ed una scrivania con un computer spento. Sul letto, alla rinfusa, alcuni panni presumibilmente indossati prima che lei arrivasse. Si diresse verso l’armadio e apri l’anta. Tutti i panni disposti ordinatamente davano come la sensazione di estrema cura. Questa cosa piacque immediatamente alla ragazza che scelse una camicia bianca tra le tante li sistemate. Sui spogliò e si corpi con l’indumento del giovane. Certo era visibilmente corto, ma questa volta non c’era da preoccuparsi poiché l’intimo lo portava, era nero. In effetti si sarebbe visto in trasparenza ma questo non era un problema, tanto dovevano cucinare. Lasciò comunque la camicia abbastanza sbottonata sul davanti perché non riusciva a chiuderla del tutto e mentre si guardava allo specchio non potè fare a meno di sorridere era troppo discinta, anche questa volta. Così conciata e senza scarpe si diresse nuovamente nel piccolo saloncino.
    Eccomi spero vada bene. Dimmi cosa devo fare.
     
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    Beh alla fine il loro era stato solo un fraintendimento, Edward non voleva perderla come amica, mentre Elettra pensava che avesse paura di prenderle da lei, certo l'idea non lo allettava e comuqneu Edward non aveva paura di combattere, quella era la sua ultima preoccupazione, però prese l'invito al combattimento come un test, per vedere se veramente fosse riuscita a fargli del male e così ti ricordi quando mi dicesti che mi avresti ucciso eh?! haha e io che neanche ci pensavo! mentì spudoratamente difatti evitò di guardarla negli occhi, comunque si, ho una palestra proprio qui sotto, ed è tutta nostra, quindi non ci sono problemi, anzi così vedremo come dici tu, "se saresti in grado di uccidermi" hahaha ma bada bene, non è che se sei donna c'andrò piano, anche perchè la tua proposta è molto allettante, anche se mi piacerebbe perdere per sapere quali siano le tue volontà! chiuse la frase facendo una linguaccia, Edward si sentiva liberato di un peso in quel momento e finalmente tornò completamente felice, poi si sedette sul divano allargando le braccia sullo schienale aspettando il ritorno della ragazza che ci mise un pò e durante quei minuti Ed chiuse gli occhi rivoltando la testa sullo schienale pensando alle vere doti di Elettra, era davvero curioso di testare la sua forza, ok anche Ed riuscì a battere Yoren anche se si ritenne fortunato dato il grosso passo falso del ragazzo, mentre con Elettra a sentire il discorso dell'amico doveva trattarsi di una sconfitta netta, la cosa lo incuriosì in maniera morbosa, così tanto che ora gli si era chiuso nuovamente lo stomaco.
    Elettra uscì dopo qualche minuto, un tempo insolito per mettersi una camicia, come la sentì apri gli occhi girando la testa verso di lei, e BAM la guardò con indosso solo la camicia tra l'altro aperta sul petto mostrando gran parte dei seni, e tenendo le gambe scoperte, mentre camminava la parte finale della camicia svolazzava lasciando intravedere gli slip neri, in quel momento Edward provò anche una grossa eccitazione, giusto per completare l'arcobaleno di emozioni provate fino a quel momento, senti, lasciatelo dire, vestita elegante sei sexy, ma cavoli quando metti robe del genere faresti perdere la testa a chiunque... non riuscì a trattenersi dal fare quell'apprezzamento che comunque non risultò volgare, ma l'ansia di comabttere e vedere quanto fosse forte oramai era tantissima senti, combattere a stomaco pieno non va bene, l'arrosto oramai è pronto e basta riscaldarlo, per la pasta beh... non l'ho ancora buttata, quindi possiamo comabttere ora che mi sembra meglio, che ne dici? se Elettra avesse accettato si sarebbero incamminati nella palestra che stava al primo piano
     
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  11. GiocoDiOmbre
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    Grazie Edward sei troppo gentile.
    Come era uscita dalla porta il giovane le aveva rivolto un complimento del tutto spontaneo che la fece sorridere divertita. Del resto era mezza nuda quindi come poteva rimanere impassibile?
    Dai allora andiamo ora così avrai il piacere di insegnarmi le tue tecniche segrete.
    Si avvicinò al ragazzo e con allegria lo tirò per il braccio per farlo alzare.
    Mostrami la tua palestra, sono curiosa di vederti all’opera. Comunque sappi che anche io non ci andrò leggera, ma tranquillo non ti ucciderò. Aahahahahah!! Però dopo mangiamo perché veramente ho tantissima fame e se vinco io ti userò come vassoio e mangerò la cena direttamente dalla tua pelle. Siiii siiiiii!!!
    Prese a ridere incontrollatamente e due lacrime iniziarono a scendere dagli occhi. Era troppo carino osservare i vari stati d’animo del giovane e il rossore che piano piano lo invadevano. Ed era troppo carino e ed Elettra godeva enormemente a metterlo in difficoltà. Mentre si avviavano verso l’uscita le venne una domanda e si bloccò all’ingresso.
    Ma è tutta tua la palazzina non ho fatto caso prima, non è che uscendo così per le scale do un pessima idea di me?
    Un sorrisetto malizioso comparve sulle labbra mentre si avvinghiava al braccio del ragazzo. Poi senza attenere oltre si sarebbero diretti verso il piano inferiore dove il ragazzo l’avrebbe introdotta.



    Lascio a te la descrizione della palestra ^^
     
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    le mie tecniche segrete sonno segrete! prese in giro la ragazza tirando in fuori il petto e dandosi delle arie, era felice di riuscire a togliersi subito quella curiosità che si era infilata nella sua mente, prese con la mano libera quella di Elettra mentre lo spingeva ad alzarsi, un espressione felice inondò il suo viso, hahaha! e così vorresti mangiare sul mio corpo? e se no nmi fossi lavato? farei puzzare tutto il cibo! hahaha, io non ho ancora deciso invece che fare, ci penserò quando sicuramente avrò vinto! in fin dei conti sei solo una ragazza! gli tirò una pacca sulla schiena facendogli l'occhiolino, bene seguimi! arrivò in fretta alla porta afferrando la mangilia e aprendola, mentre il braccio destro era avvolto sulle spalle della ragazza, osservandogli la cima della testa, guardando i riflessi blu nei capelli corvini, dall'alto della sua statura, ad un tratto lei lo guardò e la domanda ceh fece lo lasciò un pò di stucco... oddio no! non è tutta mia! pensò a quanto fosse normale per lei che era così ricca che tutti potessero possedere un edificio, vide la cosa come tenera e innocente, ma si chiese come potesse immaginare una cosa del genere ma che pessima idea vuoi dare? al massimo fai morire qualche veccheitto! ma morirebbero felici! coraggio! e spinse fuori la ragazza.
    Finite le scale al primo piano aprì una porta blindata che era l'uscita secondaria della palestra, non voleva sollevare la clear e tutto il resto; accese le luci che mostrarono la sala pesi ampia con una parete piena di specchi alla loro sinistra, seguimi... portò la ragazza in una seconda stanza alla quale si accedeva tramite una porta scorrevole, la stanza presentava muri in legno, come la pavimentazione e al centro vi era un tatami, Edward senza attendere oltre si mise al centro di questo togliendosi la maglietta, le scarpe e le calze, attendendo un attimo con la muscolatura completamente rilassata e gli occhi chiusi, ascoltando il silenzio del posto poi aprì gli occhi e si recò verso un piccolo armadietto estraendo un Pirod fatto dal suo maestro, per lui era un combattimento importante, quindi decise di indossarlo, poi ritornò al centro del ring prego sali qua e diamo inizio alle danze mostrando uno smagliante sorriso, Ed era particolarmente eccitato

    metti questo in luogo: si trovano nella palestra di Ed in una stanza adibita a Dojo, si accede tramite una grossa porta scorrevole, situata nella parte a nord, con i muri divisori fatti in legno, non presenta ostacoli è una stanza di 30x30 m con pavimentazione anch'essa in legno, al centro vi è un tatami tradizionale di 20x20 m, fatto di paglia pressata ricoperta di lino, sulla parete ovest c'è un piccolo altare con l'imamgine del suo maestro, mentre nella aprete sud vi sono tutti gli attrezzi in un piccolo armadietto sempre in legno di bambu


    dYmWEO0 Edward
    .:Status Fisico:.
    Illeso
    .:Stato Psicologico:.
    Eccitato
    .:Energia:.
    80/80
    .:Tecniche Usate:.
    //
    .:Potere:.
    Non attivo
    .:Note:.
    ►Potere: Non Attivo
    ►Kurai burēdo: no

     
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  13. GiocoDiOmbre
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    Ed portò Elettra nella sua palestra dopo essersi profuso in una serie di battute disinvolte che misero la ragazza a proprio agio. Scesero di sotto velocemente. L’ambiente era spazioso e perfetto, il pavimento ed i muri di legno davano al Dojo una bella atmosfera familiare. L’ambiente era grande circa 30 m, ed era un quadrato, al centro vi un tatami tradizionale di 20x20 m di paglia e lino. Sulla parete ovest c’era un piccolo altare con l'immagine di un uomo, presumibilmente il suo maestro, mentre nella parete sud vi erano alcuni attrezzi e un piccolo armadietto sempre in legno di bambù. Sicuramente ci doveva essere lo spogliatoio, ma tanto Edward l’aveva già vista nuda quindi poteva pure mutare il suo aspetto li. Le dispiaceva comunque rovinare la camicia per cui prese a toccarla mentre si avviava verso il tatami.
    Ok arrivo, dammi solo un momento per darmi una sistemata.
    Rise di gusto mentre si toglieva la camicia del giovane rimando in intimo nero. Era tentata pure di togliersi quelle cose altrimenti dopo che avrebbe messo? Vabbè dettagli.
    Non guardare, mi raccomando!
    Correndo si diresse verso gli attrezzi e prese a sfilarsi di dosso tutto e a posarlo li, era di spalle al ragazzo. Appena nuda, attivò il suo potere e la pelle mutò completamente, gli occhi il carapace ed una lunga frusta al polso sinistro a completare l’opera. Così si diresse nuovamente al bordo del ring e salito sopra sorrise a lui.
    Bene iniziamo dammi vedere cosa sai fare, io sono negata per le arti marziali sai?
    La frusta ben salda nella mano sinistra serpeggiava lievemente sul pavimento di lino.


    ♕ Elettra

    » Status Fisico: Illesa.
    » Status Psicologico: Curiosa.
    » Energia: 75/80
    » Tecniche usate:
    ✘ ///
    » Note:una frusta nella mano sinistra gemma beta nascosta tra i capelli;

    » ✘ Potere [Attivo]
    Livello 2
    - La corteccia che ricopre il corpo di Elettra ha una resistenza simile al marmo.
    - Quando un materiale organico entra in contatto con la corteccia subisce un danno corrosivo sulla zona colpita, inoltre per i prossimi 4 turni la resistenza di quell'elemento sarà leggermente compromessa oltre a ricevere un continuo ed intenso dolore. Se l'elemento torna di nuovo in contatto con la corteccia l'effetto non si cumula ma rincomincia da capo.
    - Quando un materiale inorganico entra in contatto con la corteccia subisce un danno corrosivo sulla zona colpita, inoltre per i prossimi 3 turni la resistenza di quell'elemento sarà leggermente compromessa. Se l'elemento torna di nuovo in contatto con la corteccia l'effetto non si cumula ma rincomincia da capo.
    - Elettra può generare due fruste su ogni polso composte di spine, come pericolosi rovi. Queste hanno la stessa resistenza e gli effetti della corteccia, ma la manualità delle fruste. Se danneggiate occorrono 2 turni per ogni frusta per rigenerarle completamente. Le fruste sono lunghe 5 metri.

     
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    io non sono leggenda...sono realtà!

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    Beh certamente un bel pensiero quello di Elettra di togliersi la camicia per non rovinarla, e la cosa avrebbe avuto un doppio impatto essendo couqnue un uomo non sarebbe riuscito a combattere completamente concentrato nel vederla in intimo, ma aveva in mente qualcosa, così acconsentì alla richiesta chiudendo gli occhi, ma si sa la curiosità è tanta così cercando di non farsi notare socchiuse soltanto gli occhi cercando di vedere tra le immagini sfumate che si possono vedere con gli occhi appena aperti vedendo il suo corpo totalmente nudo girato di spalle, la cosa lo eccitò parecchio, ma non doveva lasciare spazio per un sentimento del genere e anche la sua amica lo aiutò trasformandosi, vide l'imamgine sfocata diventare verde, così in quel momento aprì gli occhi e vide la metamorfosi, cambiando totalmente d'aspetto, anche il viso non sembrava più il suo, non rimase totalmente impassibile nel vederla, si non era la prima volta che la vedeva trasformata, ma si era dimenticato di quell'aspetto e la prima volta che la vide in quel modo durò pochissimo tempo e non aveva comunque visto la totalità del corpo, ora di umano non aveva niente, eppure nelle forme rimaneva comuqnue molto sensuale e femminile.
    sarai negata per le arti marziali, ma questo non sarà un incontro come tutti gli altri mi sa... disse sorridendo in maniera provocatoria, poi indicando la sua frusta beh devo dire che in un certo senso il nostro potere è simile, almeno come tipologia di arma la cosa gli fece piacere, si sentiva ancora più vicino a lei, bene iniziamo, che vinca il migliore! disse inchinandosi e nello stesso momento il braccio si corruppe diventando quello del demone lasciando calare dal polso mezzo metro di catena afferrandola con la mano, e mettendosi successivamente in guardia con la mano sinistra in posizione avanzata, avendo a che fare anche lui con una catena arma molto simile alla frusta sapeva che doveva prestare molta attenzione, e col braccio sinistro avanti, quello corrotto si sarebbe potuto difendere adto che non sapeva che altro aspettarsi da Elettra, al momento erano a dieci metri di distanza e Edward iniziò ad avvicinarsi a lei

    dYmWEO0 Edward
    .:Status Fisico:.
    Illeso
    .:Stato Psicologico:.
    Eccitato
    .:Energia:.
    75/80
    .:Tecniche Usate:.
    //
    .:Potere:.
    Full Combat

     
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  15. GiocoDiOmbre
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    Elettra non è che voleva vincere per forza ma diciamo che perdere non rientrava nei suoi piani in quel momento. Appena vide il ragazzo inchinarsi, pensando di anticiparlo poiché per una frazione di secondo aveva smesso di guardarla, evocò 4 sfere di corteccia esattamente sopra la testa del giovane, a pochi centimetri, che si sarebbero scagliate immediatamente e silenziosamente contro di lui. Il tutto esattamente nel momento in cui si stava inchinando e magari anche rialzando per poi mettersi in fase di difesa. Le sfere con lo stesso potere che la rivestiva non solo erano resistenti e dure come il marmo , per cui difficile da danneggiare, ma avevano il suo stesso potere corrosivo: una volta al contatto con il giovane sarebbero esplose rilasciando il loro fatale potere. Le sfere, comunque, si sarebbero dirette due verso il braccio armato e proteso in avanti, una all’altezza della schiena e l’altra all’altezza della gamba destra. Edward non si sarebbe accorto di nulla meno che mai delle sfere poiché impegnato ad inchinarsi e a guardare a terra, ma anche se fosse rimasto a guardare la ragazza nulla avrebbe potuto fare. Per il giovane sarebbe stato impossibile deviare o distruggere tutte e 4 le sfere perché lanciate contemporaneamente ed esattamente mentre si muoveva per compiere un movimento che difficilmente avrebbe potuto interrompere a metà, e perché le palle avrebbero preso direzione diverse. Ma anche ammettendo che i suoi sensi riuscissero ad intercettare in pericolo, comunque non le avrebbe potute schivare senza scoprirsi ad un nuovo attacco della ragazza, che nel contempo aveva assunto una posizione di difesa portando le braccia più vicino possibile al busto ed aspettando una reazione senza distogliere lo sguardo da lui e pronta a colpirlo appena si fosse mosso.
    Certo che vince il migliore, tranquillo. Non ti risparmiare con me perché io non lo farò con te.



    ♕ Elettra

    » Status Fisico: Illesa.
    » Status Psicologico: Concentrata e divertita.
    » Energia: 66/80
    » Tecniche usate: Chiave di Basso
    Senza dover necessariamente attivare il suo potere, ogni 3 turni, Elettra può generare 4 sfere per volta, aventi un diametro di 10 cm l’una, esse rimarranno attive per tre turni consecutivi e se non verranno utilizzate si dissolveranno disperdendo il proprio potere. Le sfere hanno la stessa consistenza e potenza della corteccia che la riveste, e essendo sotto il pieno controllo della ragazza, ella le potrà scagliare tutte e quattro contemporaneamente oppure separatamente, al doppio della sua velocità in un raggio di 10 metri a partire da lei, fuori da questo raggio le sfere si dissolveranno. Potrà, inoltre, semplicemente farle fluttuare intorno al bersaglio per poi scagliarle sempre in un raggio di dieci metri. Una volta lanciate non possono essere fermate o richiamate e se non raggiungono il bersaglio si distruggono.
    Costo di attivazione 5
    Costo di mantenimento per ogni sfera controllata 1

    ✘ ///
    » Note:una frusta nella mano sinistra gemma beta nascosta tra i capelli;

    » ✘ Potere [Attivo]
    Livello 2
    - La corteccia che ricopre il corpo di Elettra ha una resistenza simile al marmo.
    - Quando un materiale organico entra in contatto con la corteccia subisce un danno corrosivo sulla zona colpita, inoltre per i prossimi 4 turni la resistenza di quell'elemento sarà leggermente compromessa oltre a ricevere un continuo ed intenso dolore. Se l'elemento torna di nuovo in contatto con la corteccia l'effetto non si cumula ma rincomincia da capo.
    - Quando un materiale inorganico entra in contatto con la corteccia subisce un danno corrosivo sulla zona colpita, inoltre per i prossimi 3 turni la resistenza di quell'elemento sarà leggermente compromessa. Se l'elemento torna di nuovo in contatto con la corteccia l'effetto non si cumula ma rincomincia da capo.
    - Elettra può generare due fruste su ogni polso composte di spine, come pericolosi rovi. Queste hanno la stessa resistenza e gli effetti della corteccia, ma la manualità delle fruste. Se danneggiate occorrono 2 turni per ogni frusta per rigenerarle completamente. Le fruste sono lunghe 5 metri.

     
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23 replies since 3/12/2013, 17:22   292 views
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