Forse oggi è un buon giorno per .....

x Neko

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    Nome partecipanti: Leben Meyer vs Misaka Mikoto
    Livello partecipanti: 3 vs 2
    Energia partecipanti: Avanger vs Master
    Numero di partecipanti: 2 (Se volete entrare a vostro rischio)
    Livello del Potere: 3 vs 2
    Abilità Fisiche G1: Tutte al 3. Gigas 4
    Abilità Fisiche G2: Tutte al 3.
    Tecniche Personali G1: •Dark jaws; •Black Sting; •Dark Belch; •Pillar of pain; •Devour; •Vilemaw; •Betrayal
    Tecniche Personali G2: Double Hit; Cutter; Sniper Shot; Counter Shot.
    Tecniche Loto G1: None.
    Tecniche Loto G2: Rinjutsu #8, Rinjutsu #20, Rinjutsu #22, Ninjutsu #23.
    Armi & Equipaggiamento G1: Falce; Beretta M92FS (x2 Combat: 1/5); Caricatore per pistole (x 4), Gemma Alfa (x 2).
    Armi & Equipaggiamento G2: Gemma Alfa x5; Gemma Beta x3; Gemma Gamma x3; Gemma Iota x3; Ninjato (5/5); Barret 50 [Fucile di Precisione] (3/3); Droga: Pillola Energetica x3; Droga: Tonico Energetico x2.
    Luogo: Umbrella Expo. Verso le 18 del pomeriggio mentre ancora una flebile luce illumina le strade e le luci dei padiglioni iniziano ad accendersi.

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    La cosa poteva essere noiosa, terribilmente noiosa se non fosse che in un padiglione era presentata anche l'ultima console uscita per il gioco in 3D e Misaka non poteva perdersela.
    Era arrivata la mattina verso le 12 e 30 appena erano terminate quelle noiose lezioni che ormai frequentava da 2 anni, come avrebbe detto lei "pallose" ma che alla fin fine non facevano altro che farla crescere e lei lo sapeva "Uff oggi proprio mi sono annoiata in classe, non che ora mi divertirò ma la PS32 mi ispira un sacco e non posso perderla!" Era il pensiero della ragazza appena salita sul treno con destinazione Umbrella Expo la più grande fiera di aggeggi tecnologicamente incomprensibili, armi avanzatissime e anche in parte oggetti di uso quotidiano che avrebbero attirato migliaia di persone tra cui, ahimè volente o nolente, la piccola Misaka.
    Le strade della città di luci e colori (come la definì la sua amica Kuroko che aveva precedentemente visitato la fiera) era un via vai di gente di tutti i tipi, razze, sessi, generi, orientamento sessuale religioso politico, ricchi e poveri, geni e comuni mortali o come lei studenti curiosi, camminò spedita per le larghe strade schivando ogni genere di contatto umano e non, si guardava attorno notando che non pochi occhi le se poggiavano addosso "Che cosa diavolo vorranno da me?" Più e più volte sembrava che uomini cercassero di scrutarle sotto la gonna corta della sua uniforme, dementi, chi ci riusciva rimaneva deluso e cambiava strada con sguardo seccato come se avessero perso alla lotteria con una schedina vincente al 100% dato che nessuno avrebbe visto quel che cercava, solo un paio di short color beige che coprivano il suo sedere "Maniaci..." Un pò la irritavano (un pò per modo di dire dato che alcune volte era arrivata a fulminarne qualcuno) ma alla fine amava vedere la faccia sconsolata una volta scoperta la realtà dei fatti "Che dementi!".
    Raggiunse la presentazione circa 10 minuti prima dell'inizio, un aggeggio grande come due palmi di mani adulte, nero lucido con uno schermo immenso, fotocamere, comandi vocali integrati, sensori ambientali, connessione satellitare e anche macchina del caffè incorporata... Insomma per portarla in giro serviva il rimorchio "Però non è poi così male!" Pensò "A scuola mi verrebbe comoda per evitarmi la coda dalle macchinette della cioccolata!" Idea geniale la sua... Peccato che questa facesse solo il caffè... E lei ODIAVA il caffè "INUTILE! Affare I-NU-TI-LEE!" Gridò dentro di se uscendo incazzata, sbattè la porta e si avviò per la strada infuriata.
    Camminò per circa una decina di minuti pensando alla PS32 e quanto fosse inutile ma alla fine scoppiò a ridere, le venne in mente quando all'età di 5 anni prese in mano quella di un suo amico più grande solo per vederla esplodere appena perse il controllo dei suoi poteri elettrici "Ahahahahah la faccia di Tushiro era stupenda!!! Ahahahah" Si piegò come una stupida a ridere per strada prima di fermarsi ad un bar a prendere qualcosa da bere "Che bei tempi..." E si fermò a fissare il cielo che stava sopra di lei pensando alla sua vita...

    Edited by Byakuya~ - 13/6/2013, 13:42
     
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    Non sapeva bene perché fosse ancora lì, alla ricerca di qualcosa da fare, nonostante i tentativi precedentemente falliti.
    Aveva appena ricevuto un due di picche (seppur ''appena'', per una che non dorme mai, fosse un concetto relativo) ed era quantomeno annoiata e ''sconsolata''. Anche se, dal sorrisetto sul suo viso, non si sarebbe affatto detto.
    Camminava, con i tacchi vertiginosi che indossava per l'occasione, il suo boa di piume bianco e quel vestitino quasi inguinale che seppur fosse di seta pregiata non era molto elegante visto il contesto.
    Mentre camminava col passo sinuoso si guardava in giro, alla ricerca di qualcosa che la colpisse.
    Non c'era molto.
    Dopo qualche tratto di noia assoluta, decise che avrebbe creato lei un diversivo...
    Entrò in un bar, si sedette, e chiamò il cameriere con il consueto dito alzato, per poi ordinare un... Un bicchiere di sangue, per favore. con un sorriso smagliante sul viso.
    Il cameriere la guardò sconvolta, e qualche cliente nella sala si voltò a guardarla con facce che facevano molto ''wtf?''. Lei di rimando piegò la testa e con uno sguardo innocente domandò: Oh? Non ditemi che non l'avete... Questa è discriminazione razziale! Ed ecco che esplose il finimondo: dibattito del secolo, polemiche, borbottii, grida, insulti per nulla celati...
    Con le gambe accavallate e quel sorriso sorridente, lei rimase a gustarsi la scena, senza mancare di ''mettersi comoda'', posando il gomito sul tavolo e la testa piegata sul palmo della mano, totalmente a proprio agio. Gongolava quasi.

    Perdona il post alla ''pene di segugio'', ma o così o non si andava avanti, per cui... XD XD
     
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    Era una giornata tranquilla tutto sommato, alla fine oltre la delusione per la fiera non é che fosse un brutto giorno.... O almeno non lo era ancora perché è risaputo che tutte le cose "belle" finiscono sempre per essere merda, infatti Misaka aspettava un Angelo della morte con spada di fuoco che arrivasse a guadtargli la giornata o forse qualcosa di peggio.
    Quel giorno più che un nome a rovinargli la giornata fu un aspetto.... Si esatto l'aspetto da poco di buono e leggera di una ragazza che entrò nel suo stesso bar poco dopo che lei aveva preso posto; Misaka dal canto suo la aveva già puntata appena vista: tacchi da troia, vestiti da troia e portamento da indovinate un po'? Troia.
    Si sedette all'interno e Misaka la seguì con lo sguardo finché potè arrivando quasi a torcere il colli per ammirare, c'è da dirlo, quel gran pezzo di raggazza, forse un po' pallida stile cadavere ma con un corpo che la giovane non poteva che desiderare tra qualche anno..... Eppure sebbene la ammirò capì subito che non era una persona tranquilla, troppo appariscente per rientrare nella fascia dei cosidetti "normali" e come sempre il suo istinto non si sbagliava: urla e insulti non tardarono a fioccare come neve sulle montagne d'inverno e stiamone certe quella ragazza era coinvolta in qualche modo...
    Forse era giunto il momento di saldare il conto e allontanarsi, era troppo giovane per finire sui giornali per aver aggredito adulti e averli pestati a sangue... Cosi si alzò un pochino stizzita e camminò tranquilla fino alla cassa, con passo spensierato, le mani dietro la testa che involontariamente scosse con sufficienza ed aria di compatimento mentre la discussione o meglio la lite infuriava attorno a lei "Scusi...." disse con voce normale al cassiere mentre questo inveniva contro terzi "Scusi vorrei pagare..." L' unica risposta fu un'occhiata parecchio brutta brutto cassiere, quasi un "non rompere sono impegnato" Misaka non si fece scoraggiare....
    "Scusi vorrei andarmene ma non posso se non pago..." questa volta il tono si era alzato leggermente, a sufficienza affinché il cassiere divette rispondere ma la cosa non giocò a suo favore, del cassiere intesi "Mocciosa non vedi che gli adulti hanno da fare? Cosa vuoi che me ne freghi di quei pochi soldi per quella bibita che hai comprato??? Guarda te la regalo e sparisci!! Poppante..."
    Un capello di Misaks si rizzò.... Poi un altro mentre un leggero scricchiolare di corrente elettrica si diffuse nell'aria, ignorato sul nascere da tutti perché troppo presi a litigare "Ah si eh??" Le parole appena uscivano dai denti digrignati della giovane "È cosi che trattate i giovani? Solo per litigare???" Strimse ancora di più i denti e i pugni cercando di contenersi con evidenti scarsi riusltati: le scintille attorno a lei divennero saette e non potè che attirarsi tutti gli sguardi addosso "Be sai che ti dico??" Prese una moneta in mano dalla gonna "Pigiati sti soldi!!!!" Senza preavviso un fascio di luce partì dalla sua tasca della gonna puntato verso l'alto, bucò la sua gonna, passó attraverso il bamcone bucandolo di netto, sfiorò il volto del cassiere bruciandogli qualche capello e si piantó, forse, nel soffitto.
    Calò il silenzio.
    "Arrivederci...." disse in tono seccato "A mai più spero" si voltò e uscì con passo deciso solo per fermarsi sull'uscio e guardarsi indietro verso la clientela ora ammutolita e sbalordita "Siete patetici, tutti quanti.... Vergognatevi"
    Uscì....

    Edited by Byakuya~ - 25/6/2013, 20:29
     
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    Leben si godeva la scena con estremo divertimento, sempre sorridente, sempre cercando qualcuno di interessante tra i signori che sbraitavano e quelli che invece sbraitavano il doppio. Qualche signora scandalizzata a parte, non c'era nessuno capace di attirare il suo interesse in un modo che non riguardasse la fame. O almeno così pensava, e pensò finché non sentì un rumore che catturò il suo sguardo, un rumore che le ricordò l'elettricità.
    Fissò lo sguardo su una ragazzina che, dalla sua visuale, sembrava piuttosto comune e si focalizzò sul breve scambio di parole che stava avendo con il barista.
    Sembrava piuttosto adirata, dal tono di voce, ma a parte ciò Leben la stava giusto per etichettare come ''ennesima inutilità'', finché ella non si dimostrò essere una combattente ed essere persino piuttosto potente.
    Un attacco che in qualche modo le ricordò qualcosa, un... Cannone a rotaia?
    Sorrise a quell'interessante informazione e, senza esitazione, si alzò annunciando a voce abbastanza alta da farsi udire nonostante il fracasso: Bene, se non avete sangue andrò a cercare altrove. Sorridendo soave a tutti e incamminandosi dietro la ragazzina, senza mancare di ridacchiare per l'uscita così da lei.
    Di sangue in fondo ne avevano fin troppo no?
    Comunque sia, ormai la ''preda'' della giornata era stata scelta, e lei non aveva certo dubbi in proposito, tanto che, senza troppi problemi (come al solito), arrivata alle spalle della ragazza, cercò subito di intraprendere un ''discorso''.
    Bello spettacolo là dentro, ragazzina. Non è che potresti mostrarmelo ancora?
    Si sentiva tanto, dal suo tono, che sorrideva maliziosa e senza alcun ritegno? Solo la ragazza poteva saperlo...

    Scusa il ritardo, di nuovo. D:
     
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    Era seccata... Terribilmente seccata e solitamente quando Misaka perdeva il controllo in quella maniera era davvero sconsigliabile importunarla, peccato che nessuno lo sapesse: sentì qualcuno portarsi alle sue spalle senza curanza delle possibili reazioni di una persona sorpresa da dietro, reazione che però fu subito stroncata sul nascere quando la voce femminile parlò.
    Si voltò con molta disinvoltura ma con espressione terribilmente seccata ma restò sorpresa nel riconoscere nel suo interlocutore quella donna cosi volgare che poco prima era entrata del bar a cui aveva lasciato una moneta incastonata del soffitto "E tu che diavolo vuoi cara?" Domanda idioa a cui sapeva già la risposta "Sinceramente questo non è il circo ed io non sono un clown a cui chiedere di ripetere un numero da baraccone ma...." Vuoi che quella donna le stava antipatica o vuoi che le era rimasta una incazzatura immensa per la scena del bar che reagì al contrario delle aspettative "....eccotelo se ti piace tanto..." Senza muoversi dalla tasca della sua gonna partì un fascio di luce, veloce quanto un proiettile, simile ad un laser che mirò direttamente il volto della ragazza, non era un colpo da cecchino ed era volutamente spostato sulla destra cosi da mancarle la fronte e solo spaventarla o comunque passarle molto vicino...
    "Felice cara la nostra curiosa? Ed ora vestiti grazie che sembri una ninfomane...."

    Misaka Mikoto

    Fisico: Sana

    Psiche: Irritata

    Energia: 75/80

    Punti SEM accumulati: 2/6

    Tecniche usate: //

    Note: //

    Potere:Attivo

    Armi: //

    Equipaggiamento: Diverse monete nelle tasche, una gemma beta e una iota.



    Edited by Byakuya~ - 16/7/2013, 18:47
     
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    Bene, ho deciso, post corti e veloci, via il dente via il dolore. Vedrò di non tardare più, per ora chiedo venia.


    Leben alzò un sopracciglio sorridendo alla reazione della ragazza, per poi esplodere in una delle sue sonore risate totalmente sentite ma che in ogni caso suonavano sempre falsissime per via della mancanza di alcun fiatone, soprattutto quando queste si arrestavano. Il tutto dopo aver scostato la testa per evitare il fascio che in ogni caso non sembrava essere stato lanciato con lo scopo di colpirla.
    Il suo sorriso si allargò a dismisura quando rispose alla sua provocazione con totale noncuranza e un'espressione innocente.
    Ninfomane? chinò il capo d'un lato quasi non conoscesse il significato di quella parola (cosa non certo vera). Direi più affamata... vista la mia provenienza, ma poco importa. Liquidò il tutto con un'alzata di spalle.
    Era sicura di aver trovato la cura momentanea per la sua noia... Inoltre la sua carne giovane profumava proprio di buono.
    Si chinò, quasi sussurrando perché solo lei la sentisse, senza mancare di mettersi in una posizione che avrebbe garantito un'ampia visione di sé alla ragazza. (E con ''ampia visione di sé'' si intendeva una posizione chinata e due seni mozzafiato all'aria per via della decisamente generosa scollatura del svestito che portava.)
    Mi ''vesto'' volentieri, ma ho bisogno di un posticino tranquillo per farlo... perché non vieni a farmi compagnia?
    Di nuovo testa chinata, di nuovo occhioni innocenti (per quanto i suoi occhi potessero parere tali) e ancora quel sorriso estremamente pericoloso mentre con un cenno della testa indicava un passaggio tra due stand che portava in un'area meno popolata di quella in cui si trovavano.
    Era chiaramente una sfida.

    CITAZIONE
    Pische: Tranquilla.
    Fisico: DecedutoHem, nella norma.
    Energia: 80/80
    Potere: Inattivo.
    Tecniche usate: //
    Note: Nessuna.
    Equipaggiamento & Armi: Tutto assente eccetto le gemme alfa.


    Edited by =^Midori_no_Neko^= - 6/8/2013, 16:55
     
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    "MA SEI IDIOTA O LO PENSI????" Misaka se odiava qualcosa erano proprio questo genere di persone, scostumate e assolutamente equivoche senza aggiungere che questa era pure bella diretta sebbene intuì che forse era tutta una provocazione "Be cara la mia ragazza di facilissimi costumi" Fece una pausa "Se volevi riuscire a provocarmi devo essere sincera tu ci sei riuscita alla grande...." Se la scena di prima al bar era un piccolo sfogo della giocane solo per una lieve incazzatura, ora le scintille che partivano dalle sue mani erano dannatamente troppe, troppe per essere solo una perdità di nervi, troppe per poter essere adesso calmate andavano utilizzate "Fuck you bitch!!" Era dannatamente irritata da quella ragazza e lo dimostrò: dalla mano destra un'arco di pura energia elettrica saettò verso la scostumata avversaria, era veloce non infallibile ma veloce "Iniziamo a riscaldarci cara... così poi non potrai lamentarti quando avrò preso a calci il tuo sedere sull'eri o non eri pronta okkkkey??"

    Misaka Mikoto

    Fisico: Sana

    Psiche: Irritata e incazzata

    Energia: 75/80

    Punti SEM accumulati: 3/6

    Tecniche usate: //

    Note: //

    Potere:Attivo

    Armi: //

    Equipaggiamento: Diverse monete nelle tasche, una gemma beta e una iota.

     
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    La reazione della ragazza non fu esattamente quella sperata, anzi, per nulla. Dovendo essere ''discreta'', e passare inosservata, Leben avrebbe preferito di gran lunga scontrarsi in un posto meno affollato, dove meno persone avrebbero potuto vederla e dunque, qualora avesse creato ''guai'', riconoscerla. A quanto pareva però la ragazzina non era del medesimo avviso e anzi, non sembrava avere neppure intenzione di attendere che lei si ''cambiasse''.
    Come sei poco gentile...
    Mentre diceva ciò, con un tono decisamente sarcastico, si spostò quel tanto che bastava per schivare il fascio di elettricità che saettò verso di lei. La sua pelle ne uscì indenne, ma accadde ciò che era bene non accadesse mai (e poi mai) a una come lei: il suo prezioso vestito nero venne danneggiato da uno squarcio laterale che subito scoprì una striscia del suo fianco.
    Giusto il tempo di osservare il danno, bloccandosi un attimo a fissarlo, che il suo sorriso si serrò e i suoi occhi ferini si strinsero, facendo si che ciò che prima era un sorriso malizioso e divertito, mutasse in un ben diverso sorriso falso e glaciale da super cattivo... Di quei super cattivi che stanno per aprirti lo stomaco, scoprire le budella e banchettare con esse.
    Deduco che tu non voglia attendere che mi spogli...
    Mentre parlava il suo corpo stava già cambiando, venendo corrotto dall'oscurità del Gebiss, mentre il suo tono di voce si faceva più inquietante e mostruoso, degno della zombie che era.
    Come vuoi, ma sappi questo: i danni che subirà questo vestito... farò in modo che li subisca anche tu.
    Non aveva bisogno di scattare, erano talmente vicine che non aveva bisogno di muovere un passo, semplicemente, proprio come avrebbe fatto una qualsiasi belva feroce, repentina mosse il bracco destro, portando avanti una ''zampata'' con la mano corrotta d'oscurità da destra verso sinistra, leggermente in diagonale, il cui scopo era quello di ''affettare'', con gli artigli affilati come sciabole, la carne della ragazzina.
    Al contempo, nella sua schiena si sarebbe aperta una bocca, dal quale avrebbe iniziato a fuoriuscire delle lingue che avrebbe successivamente utilizzato per...

    CITAZIONE
    Pische: Inquietantemente furiosa.
    Fisico: Deceduto Hem, perfetto.
    Energia: 75/80
    Potere: Attivato.

    Gebiss [+]

    Più che un'abilità, una maledizione. ''Gebiss'' non è infatti un dono, un potere, un'abilità innata...''Gebiss'' è il nome di un parassita creato dallo stesso Victor per i propri malati scopi. Egli ha avuto la brillante idea di installare questo organismo all'interno del cadavere di Leben prima di riportarla in vita, ed esperimento dopo esperimento è riuscito a renderlo capace di adattarsi perfettamente al suo corpo, mutandone la forma e riuscendo persino, all'evenienza, a riportarlo allo stato originale. Lo scopo di questo parassita è quello esclusivo di rendere il corpo ospite: ripugnante, spaventoso, ma soprattutto, letale. Una vera e propria arma capace di seminare il terrore...e non solamente per il Requiem che pare accompagnarla. Questo parassita diabolico che è stato impiantato nel cervello di Leben infatti, non ha solo trasformato la ragazza in un mostro animato unicamente dalla fame dello stesso, ma le ha anche conferito delle abilità assolutamente terrificanti. Anzitutto il parassita conferisce al suo organismo un metabolismo assurdo, qualsiasi cosa lei mangi viene digerita all'istante, quando si tratta di composti particolarmente difficili da liberare dal corpo, addirittura queste sostanze vengono bruciate sotto forma di un fumo azzurro molto intenso. In battaglia, le sostanze nutritive vengono bruciate così velocemente che fuoriescono direttamente dalla testa di Leben trasformando la sua chioma in una fiamma azzurra tutt'altro che ascendente, e del tutto simile a dei capelli. La fiamma azzurra non ha un calore sufficiente a danneggiare le persone ed è stabile unicamente grazie al consumo di sostanze nutritive continue, tuttavia non rappresenta una reale offensiva. I capelli di Leben, grazie al suo metabolismo, ricrescono rapidamente ogni volta che la fiamma si estingue. Sebbene questa non sia un elemento offensivo del suo potere, testimonia la potenza di ciò che realmente è in grado di fare. In battaglia il parassita prende il dominio di tutti i suoi nervi, un corpo normale e umano non sarebbe in grado di sostenere un simile stress che va a modificare il corpo con l'oscurità e lo distrugge fino a ricrearne le parti interessate a suo piacimento. Ma Leben non soffre il dolore né teme la morte, quindi può controllarlo alla perfezione. Oltre alla fiamma azzurra sul suo capo, Leben ottiene una spessa corazza di materiale organico misto ad oscurità che le copre completamente gli arti superiori, tra cui le spalle, e gli arti inferiori fino alle ginocchia. Su tutta la lunghezza della colonna vertebrale si estende una linea spinata che scende fino a coprirle minimamente le intimità, e si allarga sul petto per coprirle i seni. Tutte le punte della schiena, quelle più piccole posizionate sull'avambraccio, quelle leggermente più grandi sui gomiti e le varie posizionate sulle gambe sono affilate come rasoi e fatali come tali. Sugli avambracci ce ne sono 4, più piccoli ma comunque letali, mentre sui gomiti ce n'è una soltanto, leggermente più ricurva ma lunga 20 cm. Sulle gambe ce ne sono tre: una che segue la linea posteriore dei lunghi tacchi che si vanno a generare, mentre altre due ai lati seguono la stessa forma. Ogni singola lama può essere rimpicciolita quanto serve per non creare alcun fastidio nei movimenti di Leben. Sulla "scarpa" che si va a generare vi sono posizionate due cinte fatte di piccole punte, non molto aggressive ma che comunque possono essere utilizzate in battaglia. I tacchi sono spuntoni pericolosissimi, le dita sono come sciabole e le punte dei piedi sono affilate ai lati. Già semplicemente dall'attivazione del parassita e dallo stravolgimento del suo corpo, Leben diviene una macchina da guerra. Ma cosa la rende realmente macabra e disturbante? L'oscurità può prendere la sua carne, distruggerla e deformarla a suo piacimento al punto da creare una complessa corazza, cosa le impedisce allora di prendere semplicemente parti del corpo e deformarle a suo piacimento? In battaglia Leben può spaccare letteralmente il suo corpo per far comparire tra le spaccature delle fauci diaboliche, armate di zanne fatte di tenebra e ogni singola parte viene munita di un piccolo "stomaco" per digerire facilmente qualsiasi cosa venga divorata con l'estremo metabolismo di Leben. Leben può spaccare i palmi delle mani ed aprire delle fauci, può dividere un braccio a partire dallo spazio tra medio e anulare e creare una spaccatura fino alla spalla, generando così una grande bocca più lunga che larga. Può rompere le sue guance per allargare orribilmente la sua bocca, può aprire di lungo il suo stomaco per generare una bocca che porti direttamente nelle sue budella. Nulla le vieta di estendere questa abilità fino ai seni e alle sue più proibite intimità. In funzione della grandezza della spaccatura sullo stomaco sarà possibile mordere materiali sempre più grandi, e grazie al metabolismo estremo di Leben è possibile digerire praticamente qualsiasi cosa. Tuttavia ci sono delle limitazioni, poiché il metabolismo di Leben è ottimale contro carne priva di vita, mentre quella energetica è estremamente più complessa da digerire. Quindi per digerire materiali organici è necessario prima strapparli dal corpo del bersaglio, altrimenti non si otterrà nulla di più che un terribile morso da quelle diaboliche fauci. I denti, indipendentemente dalla grandezza della bocca, non superano mai i 7 cm di lunghezza per una base di massimo 7 mm di diametro. Quando Leben tenta di divorare un oggetto inorganico ma dalla resistenza elevata, deve essere in grado di poterlo inglobare completamente, altrimenti la digestione sarà troppo lenta per essere applicata al combattimento. Se invece Leben riesce a spezzare il materiale e adattare la parte spezzata alle sue bocche più piccole, allora la digestione avverrà senza problemi. La capacità di Leben di aprire bocche diaboliche su tutto il corpo e il suo metabolismo esagerato, la rendono la divoratrice per eccellenza che non prova nessun tipo di pietà di fronte ai suoi prelibati pasti. Leben ha tuttavia un limite di bocche che può aprire contemporaneamente sul suo corpo, e questo vale anche per le sue tecniche, che le consentono di modificare le parti avvolte dall'oscurità per poter creare fauci che si liberino dai meri limiti del suo patetico corpo umano.

    Livello 3
    - Leben può strappare la sua carne per generare fino a 5 bocche di dimensioni varie sul suo corpo. Entro questo limite vi è anche il numero massimo di tecniche che creano delle bocche sul suo corpo.
    - La resistenza del materiale oscuro che corrompe la carne deforme è leggermente superiore al ferro.
    - Quando una delle sue armi o le sue bocche entrano in contatto con un materiale organico o inorganico, il metabolismo che le compone fa in modo che il materiale risulti meno resistente del normale. Questo effetto ha un'efficacia minima sui materiali inorganici.
    - Quando Leben subisce un'amputazione o una ferita grave che le apra uno squarcio nel corpo, guadagna una zona bonus dove far uscire le sue terribili fauci, proprio sulla ferita ricevuta. E' possibile sfruttare questo punto per incrementare il numero di tecniche.


    Tecniche usate: •Dark Belch
    Da dietro la sua schiena, Leben può spalancare una bocca orizzontale all'altezza dell'osso sacro. La bocca è più grande e grottesca del normale, con denti molto più spessi. Da queste fauci Leben può allungare fino a 4 tentacoli spessi quanto arti e allungabili fino a 5 metri. Le stremità dei tentacoli sono simili a lingue, ma possono rendere i 50 cm finali duri e affilati come delle lame. Sui tentacoli è possibile aprire ulteriori bocche se subiscono danni.
    Costo: 5 +2 di mantenimento
    Note: Nessuna.
    Equipaggiamento & Armi: Tutto assente eccetto le gemme alfa.

    Hai scordato la descrizione del potere nella prima scheda status, Byakino. Per il resto, perdona l'estremo ritardo. L'estate è mia nemica. D:
     
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