la notte porta consiglio

X hinachan83

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  1. Ziliam
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    JUNKO UEDA


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    I locali notturni di Kurayami sono chiassosi, zeppi , caldi e puzzano di sesso ,non sono posti in cui una come Junko di solito si aggira , in media circa il 10% dei ragazzi che sorvegliava in prigione prima erano frequentatori di certi locali.
    Abituata a passare le sere a cronometrare in quanto riesce a smontare e rimontare un HK416, o passare la notte a guardare film che farebbero addormentare anche il più stoico cineamatore di registi russi post guerra fredda ,quel locale le sembrava un altro pianeta .
    Eppure quella sera si era imposta di uscire , di vedere cosa il suo Giappone era in grado di offrire ,doveva farlo , vivere da sola in totale solitudine dedicando la vita a casa e lavoro proprio ora che si era ripromessa di cambiare non era l’ideale , aveva giurato a se stessa di cercare di diventare più malleabile, e poi se voleva essere assunta dalla polizia per lasciare il lavoro di secondino doveva pur sforzarsi di capire come funzionava il mondo fuori dal suo eremo.

    Fu per migliorare se stessa che quella notte uscì , non sapeva le regole ,ne tanto meno sapeva vestirsi adeguatamente , di fatti come suo solito indossava un abbigliamento che se non gridava lesbica di sicuro le permetteva di fare il vuoto di uomini intorno a se , nonostante la forma fisica allenata dal seno ben sodo , un sedere ben fatto e una vita stretta ,con quella maglietta senza maniche che le fasciava il corpo lasciando appena sfuggire qualche centimetrò di decolleté , un paio di calzoni jeans ben aderenti alle gambe come fossero una seconda pelle che terminavano all’interno di un paio di stivali alti che le stringevano i polpacci, tuttavia , nonostante un fisico invidiabile a causa della postura ritta e rigida emanava un aura troppo aggressiva e dominante ,per nulla aiutata dal suo atteggiamento fiero e gelido ,non sorrideva , ne parlava , se qualcuno le urtava appena la spalla passando lo fulminava con lo sguardo.
    Eppure era li con un cocktail in mano ,poggiata a una colonna nei pressi del bancone a esaminare i presenti come se gli stesse facendo la radiografia a tutti, quasi si riuscivano a sentire i pensieri quando li analizzava

    Sesso: donna
    Razza: asiatica
    Capelli: neri
    Alta: 1,65
    Età approssimativa: 25 anni
    Motivo di presenza: probabilmente adescare e o uscita a scopo ludico


    Oppure

    Sesso: uomo
    Razza: asiatica
    Capelli:neri
    Altezza: 1,70
    Età approssimativa: 27 anni
    Motivo di presenza: ricerca partner occasionale


    E così via …

    Fin che qualcosa spicco fra la massa , circondata da uomini , alta , prorompente, mora e con un corpo da mozzare il fiato si muoveva in quella massa di testosterone come se ci fosse nata dentro .
    Filava dritta e imperturbabile su quei tacchi vertiginosi in quel abito succinto che poco lasciava all’immaginario , per un istante Junko si dimentico dov’era e cosa stava facendo , un lieve rossore le tinse le guance e deglutì , erano anni che una donna non le faceva quell’effetto …. erano anni che non aveva proprio il minimo istinto sessuale verso nessuno e non praticava, e ora , proprio in un posto sudicio come quello qualcosa che pensava dimenticato stava riaffiorando .
    Scosse la testa per no pensarci sospirò distogliendo lo sguardo e bevve due buone sorsate di rum e cola rinfrescandosi la gola e le idee.
    Certo è che una donna così non l’aveva forse mai vista , con tanta sicurezza dentro da spiazzarla , una donna che al contrario di lei per scostare un uomo non aveva bisogno di ringhiare ma di chiederlo con un sorriso ammaliatore,nettamente superiore alla media degl’umani del posto la vedeva avvicinava al bancone, quasi sicuramente per farsi offrire da bere da uno dei fortunati che avrebbe scelto e tutto quello che riusciva a fare Junko era distogliere lo sguardo ,già aveva tanti occhi addosso , aggiungere i suoi , per giunta femminili non sarebbe stato cortese o in qualche modo “morale” nei confronti di quella donna calda come l‘inferno.
    O forse era timidezza e impaccio per non essere mai stata capace di farsi avanti?
     
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    In una epoca come quella le streghe erano considerate leggenda, e con tutti quei casini genetici poteva mimetizzarsi perfettamente nella folla, facendo passare per "normali" i suoi particolari poteri. Normale? Lei non era affatto normale, partendo dal suo fisico, altissima per la media femminile giapponese, eppure lei superava un metro e ottanta. Non passava di certo inosservata, ma per lei non era stato mai un problema, anzi, era fonte di piacere: sentirsi superiore alla massa l'aveva sempre fatta sentire bene. Lei non era nata per essere una delle tante, lei voleva essere la regina delle tante. E cosa le dava quella bella sensazione se non un locale pieno di uomini in cerca di belle donne? E proprio in quei locali gli sguardi delle donne piene di invidia la facevano sentire ad una spanna più in alto della massa. Nariko era vanitosa, ed era un vizio che difficilmente avrebbe superato. Probabilmente vestita normalmente l'avrebbe definita "bella" o "affascinante", ma a lei non bastava, voleva stregare senza usare i suoi poteri le persone, per quel motivo usava la sua tuta di pelle nera, elegantemente ornata di catene e decori floreali. Quella tuta non lasciava nulla all'immaginazione, pur essendo totalmente coperta, tranne che per una scollatura elegante sul fronte e sul retro. Otteneva l'effetto desiderato con quell'abbigliamento: uomini che la guardavano lascivi, e la desideravano, donne che la guardavano con odio, perché schiacciava la concorrenza con troppa facilità.
    Eppure quella sera si sentiva insoddisfatta, non riusciva a scorgere un uomo che incontrasse i suoi gusti, neanche a trasformarli in donne sarebbero stati affascinanti. Stava già pensando di sfruttare quei uomini per farsi servire, ma vide una cosa che le fece pensare che la serata non era da buttare. Una donna, l'unica che non l'aveva guardata con invidia o disgusto. Evitava il suo sguardo con quel tipico rossore sulle guance di chi era timido. Sembrava aggressiva contro gli uomini, il suo abbigliamento rendeva l'idea di che tipo di donna fosse. Non cercava compagnia, era palese. E in tutta quella marmaglia, lei sembrava molto più interessante. Le si avvicinò zittendo con un gesto della mano, l'uomo che la stava importunando. Prese posto accanto a quella ragazza e la osservò. Anche se vestiva in quel modo, non poteva di certo nascondere il suo bel fisico, le mancava di vedere il suo viso, ma da quella angolazione riusciva già a vedere le sue belle labbra rosee. Al contrario di lei era riservata e chiusa in se stessa, era strano che una donna come lei fosse finita in quel locale. Ordinò un cocktail a base di frutta e Martini.
    Non trovi che sia triste bere da sola? disse prendendo un sorso della sua bibita, per poi voltarsi verso la ragazza e guardarla con un sorriso accattivante.
     
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  3. Ziliam
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    juncoseracitt
    Un colpo al cuore , e chi se l'aspettava che le avrebbe rivolto la parola , Junko alzò lo sguardo su quella donna molto , molto più alta di lei , almeno due spanne ,per un secondo Junko vedendola rivolgergli al parola non riuscì ad elaboare cosa lei le stesse dicendo , ma poi ,ripreso fiato capì .
    aveva ancora le guance leggermente arrossate ma l'espressione gelida e imperturbabile , tutto quello che provava lo nascondeva abilmente sotto uno strato di freddezza.
    si lo trovo triste ,ma non c'è molta scelta in un posto come questo ....
    si accorse della gaffe quando era troppo tardi e facendosi sfugfgire un lieve sorriso recuperò affermando
    beh...a parte lei ,ma se devo essere sincera non credevo che....beh...che mi rivolgesse la parola , mi sento un pò un pesce fuor d'acqua in questo posto, non sono abitata a tutta questa gente intorno, in genere faccio una vita molto più ... ci pensò un pò su prima di trovare l'aggettivo adatto ....un bel po , ma poi aggiunse ...più silenziosa,ma sto cercando di cambiare un pò le mie abitudini
    ammise tranquillamente sorseggiando un goccio del suo koktail ,daltronde era inutile fare la dura o nascondere la verità ,non rischiava di essere soprafatta da quella splendida donna come da un carcerato , non c'era ragione di mostrare gl'artigli in quell'occasione , questo era parte della sua autoriabilitazione dalla sociofobia che provava per il cittadino medio giapponese.
    piuttsto...se posso permettermi una domanda , perchè una donna come lei si mischia certa gente?
    era sempre cortese , in ogni occasione, anche in una così poco formale non mancava di comportarsi garbatamente e dare del lei a una donna di tale "elevatura" e senza accorgersene aveva appena intavolato un discorso , a volte le cose sembrano diffcili , ma tutto somamto non impossibili.
     
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    Quando la ragazza si voltò per risponderle, notò i suoi meravigliosi occhi verdi, così grandi, così profondi, un viso dai lineamenti delicati, un ovale perfetto era quel tipo di donna che sembrava sempre giovane. Ciò che colpì Nariko erano i suoi occhi, nonostante i lineamenti così delicati avevano l'aria di aver visto molte cose brutte. Il naso piccolo e grazioso, rendevano il suo viso molto angelico, ma dal suo abbigliamento e dalle sue movenze sembrava un tipo duro e freddo, e ne ebbe la conferma quando le disse che era abituata al silenzio. La ragazza le fece una domanda che la lasciò divertita. Sollevò gli angoli della bocca in un sorriso enigmatico.
    Mischiarmi dici? Ti sbagli, vengo qui per usarli, per divertirmi a vederli sbavare e a strisciare ai miei piedi desiderosi di essere presi in considerazione. In poche parole esercito la mia supremazia, divertendomi nel vedere come certi uomini fanno tutto ciò che chiedi, ma ancora più divertente è vedere la reazione delle donne qui presenti. Prese un'altro sorso dal suo cocktail. La chiamavano "strega" ironia della sorte, lei lo era davvero.
    Tu invece non mi hai guardata con invidia. aggiunse posando il bicchiere sul bancone e tornando a guardarla.Lo fece guardandola in un modo strano, sorrideva come se avesse scoperto qualcosa su di lei, e che non vedeva l'ora che si tradisse con le sue stesse parole. Le porse la mano, per l'occasione era senza guanti.
    Io sono Nariko. si presentò nella speranza che anche lei facesse lo stesso. Era curiosa di scoprire molto altro sul conto di quella ragazza. Le piaceva e non voleva lasciarsela scappare, in fin dei conti era molto più divertente sedurre una donna.
     
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  5. Ziliam
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    juncoseracitt
    rimase di stucco , il rossore passò improvvisamente , aveva davanti a se una donna che tutto sommato , rispetto a quello che credeva prima non era poi così indifesa.
    la bellezza non è sempre sinonimo di fragilità e questo la faceva pensare , doveva scegliere con cura il modo in cui risponderle , perchè lo status quò della situazione si era ribaltato del tutto , non doveva abbassare la guardia e il suo portamento si fece lievemente più rigido , stacco a schiena dalla colonna e si resse in piedi ben dritta fissando Nariko con quegl'occhi verdi studiando lo sguardo celeste della sua interlocutrice , per un istante parve fare al radiografia anche a Nariko ,ma solo un istante perchè poi distolse lo sguardo con la scusa di bere e appoggiare il bicchiere sul bancone ,e con gesto fluido andò ad'afferrando con la mano destra la mano della strega.
    Junko
    disse con voce ferma , stringeva la mano altrettanto fermamente ma non forte ,non era una gara quella.
    no ...non provo invidia ,non è un sentimento che si può provare davantti a qualcosa che si desidera
    candida , diretta , senza vergogna ne intenzione di nascondere ciò che provava e infondo perchè averne? chi non risica non rosica .
    Lasciò la mano della donna e la guardò nuovamente dritta negl'occhi ,lo sguardo glaciale ma non aggressivo non si abbassava ,un lungo momento passo mentre analizzava Nariko piegando leggermente il capo verso destra coem se esaminessa una qualche specie di raro animale.
    ma daltronde lei non è abituata ad'essere guardata dall'alto al basso come non siete abituata a cedere le briglie del comanddo , conosco questa sensazione , l'ho porvata anch' io ma non nel modo in cui lo fa lei
    gli lasciò la mano ma non distolse lo sguardo dal bellismo ovale della strega, era in cerca di una qualche minima ruga d'espressione , acccenno involontario dei muscoli facciali o alzamento delle sorpacciglia o degli zigomi per studiarne la reazione.
    spesso è un errore che fa chi non si fida o ha paura ,non le chiedo di fidarsi perchè so che non lo farà , ma potrebbe provare a lasciarsi andare per una volta, perchè la sua sicurezza potrebbe risultare ....si fermo ed inspirò a lungo per un istante, ed ecco un altra volta che cercava il temrine giusto per descrivere , ma quasta volta la parola sovvenne rapidamente ...ingombrante per certe persone, e poi che paura dovrebbe nascondere questo suo modo di imporsi? secondo me le piace accendere fuochi anche dove non ci sono fuochi da accendere per appagare se stessa
    era un offesa o cosa? , stava prendendo le diasstanza da quella dea in terra? perchè si comportava così Junko ? eppure per sua stessa ammissione desiderava Nariko ,ma non poteva sopportare di essere sottomessa e forse voleva mettere le cose in chiaro in una maniera che forse non appariva troppo ortodossa
    tuttavia ho molto freddo ed è parecchio che non mi scaldo al cospetto di un bel fuoco , e forse sono io ad avere paura di qualcosa ,perdonami , ma questo locale non fa per me , mi agita e fa uscire il mio lato peggiore
    stors ela bocca, distolse lo sguardo e si girò per andarsene lasciandola li , aveva sbagliato , aveva fallito ancora nel relazionarsi con qualcuno , era palese che non fosse abituata o capace di parlare e lflertare con qualcuno "normalmente" anche s egl'era stata offerta l'occasione d'oro .
    Si scusò e si diresse all'uscita del locale mani in tasca e con la testa piena di pensieri su cui riflette , di errori da analizare
    sei propio una troia frigida Juno... sono un imbranata del cazzo e lei era troppo bella per una mezza tacca come me....che disastro
    sboffonchio sorridendo amaramente , ma non era un insulto rivolto a Nariko ma a se sterssa , era lo stesso nomignolo che i carcerati le davano e in un certo qual senso lei se lo sentiva calzare addosso megli di quanto non avesse mai fatto in que frangente


    scusa ma il pg ha dei gravi problemi a socializare , non riesco a trovare un modo per forzare la cosa in maniera facile =_=
     
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    La ragazza aveva fatto male i suoi conti, credeva che volesse usarla forse? Credeva che volesse vederla piegarsi ai suoi desideri esercitando la supremazia di cui parlava? Se così fosse stato non le avrebbe detto così apertamente cosa faceva in quel posto. Ciò che le disse la colpì particolarmente, quella ragazza aveva praticamente criticato il suo modo di fare, mostrandole chiaramente che se anche ci fosse stato qualcosa, lei non si sarebbe piegata al suo fascino. Eppure quegli occhi non mentivano, poteva atteggiarsi a dura e moralista, ma anche lei aveva osservato il suo corpo, quel tipo si sguardo era inconfondibile, e lei lo conosceva fin troppo bene. Inizialmente sorrideva compiaciuta nel vedere che Junko fosse una donna forte e decisa. Ma il suo sorriso si spense per un attimo quando le chiese che paura si nascondesse sotto il suo modo di fare. Quella frase le fece venire alla mente tristi ricordi. Aveva capito affondo il suo animo parlandoci pochi minuti? Chi diavolo era Junko? In effetti il suo modo di porsi era una sorta di difesa contro il mondo. Era stata ingannata dalle persone che più le erano vicine, era stata usata, guardata fin dalla nascita dall'alto in basso. Era riuscita a combattere quella sensazione di impotenza, e adesso che aveva preso il controllo di se stessa, non avrebbe mai più permesso a qualcuno di considerarla inferiore o patetica. Forse aveva ragione voleva accendere fuochi anche lì dove non c'erano, era divenuto un bisogno inconscio, di trovare la passione dove non c'era, come un disperato tentativo di capire se avrebbe potuto accendere l'amore nelle persone che avrebbero dovuto darglielo come la cosa più naturale al mondo, ma che le era stato negato. Il suo sguardo divenne duro e serio. Non disse nulla fin quando la ragazza si alzò dal suo posto. Poi si sollevò anche lei, lentamente pagando il suo drink.
    Sei sveglia ragazza, ma non abbastanza. disse sperando che non avanzasse.
    Non mi hai ascoltata come si deve, ho detto che mi piace vedere "certi uomini", loro che sono definiti il sesso forte, meritano di essere trattati come schiavi. Avanzò di alcuni passi per posizionarsi di fronte alla ragazza mentre questa era impegnata a bofonchiare tra se e sé. Si chinò di qualche grado con la schiena,le mani sui fianchi, in modo che potesse parlare a bassa voce nell'orecchio della ragazza.
    Ti credevo più coraggiosa, è un vero peccato, speravo potessimo scaldarci a vicenda. E' da tanto tempo che cercavo una bella donna con gli occhi verdi. le sussurrò all'orecchio per poi posare delicatamente le labbra sulla sua guancia, in un amichevole bacio, sembrava che la stesse salutando. La guardò un attimo negli occhi sorridendole. Provò a fare leva sul suo orgoglio, con solo il suo fascino non sarebbe arrivata a nulla, ma se era vero che anche lei non era un tipo che lasciava le briglie del comando, poteva essere un buon modo per non farla scappare e spingerla ad affrontarla. Si allontanò di un passo dirigendosi lei verso l'uscita, ancheggiando sensualmente, e aggiungiamoci appositamente per tentarla. Si fermò sull'uscio e si voltò guardando Junko.
    Questo posto è una bettola. Se ti va ti porto in un posto speciale, magari riusciremo a parlare come due semplici amiche. Che ne pensi? Più che un invito sembrava una sfida, sopratutto se la collegava alla frase che le aveva sussurrato all'orecchio. Attese una sua risposta, poi avrebbe agito di conseguenza.
     
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  7. Ziliam
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    juncoseracitt
    si fermo alla prima frase della donna , mani in tasca e schiena dritta e sguardo fermo restò immobile dopo appena 4 passi , Nariko la raggiunse , le si piazzo davanti piegandosi in avanti fino a raggiungere l'altezza dell'orechio di Junko prendendo a sibilargli la sua sfida .
    Junko rimase ferma , inespressiva ad ascoltare tutto,in superfice non traspariva nulla, ma sentire quella voce melodiosa e intrigante così vicino al suo orecchio , percepirne il respiro solletticargli la pelle la fece ribollire dentro, tuttavia restò imperturbabile all'esterno , senza scomporsi rimase immobile quando le carnose e sensuali labbra di Nariko le sfiorarono la guancia , seguendo con lo sguardo ogni movimento della donna senza lasciarsi sfuggire il minimo dettaglio dell'espressione soddisfatta ceh la strega portava stampata in faccia.
    La guardava e sembrava meditabonda sul da farsi , poi si mosse passandole a fianco
    andiamo in moto , non voglio lasciarla qui
    disse solo questo ,era un assenso alla sfida o all'invito che le aveva lanciato, si mossero entrambe fuori da locale , dove la musica e il chiacchericcio furono notevolemtne diminuiti.
    non sono molto brava a parlare ,detto questo ..... avevi in mente un posto partivcolare?
    gli chiese sfilando le mani dalle tasche dei calzoni portando alla luce un piccolo mazzo di chiavi.
    Non la guardava in volto , puntava dritto alla moto ma senza correre o altro , semplicemente si trovava in imbarazzo in quella situazione, insomam mica capitava tutti i giorni di rimorchiare un pezzo da novanta come Nariko ,e ad essere sinceri forse junko stava anche dimenticando come si facesse e se non fosse stato per quella dea in terra che aveva insistito nello sfidarla forse se ne sarebbe andata a bocca asciutta da quel posto.

     
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    Per un attimo pensò che avesse capito male, che aveva preso un grosso granchio, ma quando le nominò la moto sorrise contenta. Aveva accettato quindi era un passo avanti per riuscire a farle scogliere il cuore. In effetti un tipo come lei sembrava più propensa a fare il master che la slave. Non era detto però, e questo mistero che aleggiava attorno alla ragazza incuriosiva sempre più Nariko, che era intenzionata a scoprirne di più sul suo conto.
    Una moto? Chissà perchè non mi sorprende. fece incuriosita, mentre tentava di intuire quale di quelle fosse la sua. In effetti Nariko era abituata a spostarsi in un modo completamente diverso, e che spesso non aveva a che fare con i metodi "umani". Non poteva però rivelarsi subito a Junko, anche lei voleva tenere la sua aura di mistero. La seguì aspettando che salisse sulla moto, poi avrebbe montato sul sedile posteriore.
    Sì, uno molto particolare e che è da tanto tempo che non visito. Dirigiti verso sud e poi segui le mie istruzioni, voglio che sia una sorpresa.le disse con un sorriso divertito.
    Una volta messa in moto il bolide, Nariko si sarebbe sostenuta abbracciandola da dietro, ma nel farlo passò le mani sui fianchi, carezzandola sul ventre dove si fermò. Le piacque sentire il suo calore e il suo ventre allenato, dalla forma che si intuiva sotto i vestiti aveva una bellissima linea.
    Nariko non poteva sapere che era dovuto al fatto che i suoi arti erano metallici e che quindi avendo un certo peso veniva automaticamente allenata. Per strada Nariko le dava delle direzioni passando prima per un vicolo, poi si immisero in una strada statale, rientrando dopo pochi kilometri passarono per altre vie e piazze, ed infine si fermarono davanti ad una tenuta termale. Nariko scese dalla moto e attese che Junko la raggiungesse.
    Eccoci arrivate, ho davvero tanto voglia di rilassarmi in questo posto.
    Se la ragazza se la sarebbe sentita di seguirla, sarebbero arrivati in una vasca termale speciale. La curiosità di quel posto era che era chiuso, le luci spente, ma per Nariko entrare in quel posto era facile come bere un bicchier d'acqua. Forse le avrebbe rivelato un aspetto del suo potere, ma prima di ciò doveva vedere se avrebbe accettato.
     
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  9. Ziliam
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    juncoseracitt

    in che senso te l'aspettavi?
    domandò con aria interrogativa di chi non aveva ben capito cosa intendesse Nariko ,in fondo la moto stava a Junko come il gatto sta al gomitolo di lana.
    se era una battuta non l'ho capita.
    rimboccò fredda afferrando il casco e girandosi veso di lei per offrirglelo ,ma prima di fare una brutta figura vedendo l'elaborata capigliatura della donna si rigirò e se l'infilò in testa senza aggiungere altro.
    Salì sul suo destriero di metallo e venne cinta dalle braccia di norico
    non avere paura,la moto non è pericolosa se non si esagera.
    affermò dando lo start al motore e facendolo ruggire trasmettendo le vibrazioni del motore a entrambe provocando quella sensazione piacevole simile alle fusa di felino predatore .
    La presa sul manubro era salda , il polso destro si piegò lievemente, il cavalletto salì avviando una dolce partenza ,le cosce delle due si sfioravano,l'esterno coscia di Junko sfiorava quelle interne di Nariko , chissa se la strega si sarebbe accorta della differenza di consistenza e di calore delle gambe di junko , che al contrario di quelle umane erano rigide e fredde,ma probabilmente il vento freddo della sera avrebbe lasciato inosservato questo particolare al momento.
    La motocicletta correva lungo le strade di Kurayami , nella notte sfrecciava fluente come seta sulla pelle sotot le indicazioni di Nariko arrivando fino a destinazione .
    Nariko scese per prima , Junko resto in sella fin che lei non fosse scesa per non farle perdere l'equlibrio per poi scendere a suo volta e montare il cavaletto , ripose il casco sul sedile e raggiunse la sua compagna di viaggio fino all'ingreso di un bagno termale.
    Il loco era chiuso ma a quanto pareva Nariko riuscì ad aprire le porte senza bisogno di chiavi il che incuriosì la donna dagl'occhi verdi
    perchè questo posto è aperto anche se è vuoto ? è tuo? devo avvisarti che sto cercando di entrare nella polizia di kurayami , se stiamo infrangendo qualche legge dovresti avvisarmi....
    l'avvisò con una punta di curiosità facendosi avanti verso gli spogliatoi e propio quando si trovarono all'interno di questi ogni curiosità fu battuta dallo stupore e dalla bellezza del loco tipicamente giapponese, pulito , accogliente , caldo e tutto in materiali naturali .
    accidenti.....l'ultima volta che sono stata in una vasca termale di questo tipo avrò avuto circa dodici anni.... è ...bello...
    disse continuando a guardarsi intorno affascinata senza pensare che forse era ora di iniziare a spogliarsi .

    direi che dobbiamo spsotarci^^ apri tu fuori città o apro io ?
     
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    Alle domande sospettose della ragazza Nariko esitò un attimo e la guardò come se stesse guardando una piccola ingenua bambina. Scosse la testa e toccò il portone che si aprì subito dopo.
    Rilassati, non stiamo facendo nulla che vada contro la legge, niente infrazione, niente furti, stiamo solo usando un luogo pubblico per ciò che è, un bagno termale.
    Arrivati alla vasca Nariko fu felice di vedere che la ragazza apprezzava il posto. E sentirla parlare in modo naturale la portò a rilassarsi anche lei.
    Oh beh ma non hai ancora visto il pezzo forte di questo posto. C'è una vasca in particolare che mi piace usare quando vengo qui. Vieni è dietro quel separè
    Nariko passò avanti arrivando alla vasca posta accanto al ciglio di quel palazzetto. Il panorama da quella angolazione era da mozzare il fiato, si vedevano i monti e le luci delle città che iniziavano da un angolo dl monte, sembrava che si fosse rovesciato un enorme secchio di luci che dal monte scivolavano lungo la valle e si perdevano verso il mare. Vi era la luna piena e la si poteva vedere specchiarsi sulla superficie del mare che quella sera era calmo.
    Arrivati alla vasca Nariko non ci pensò due volte a spogliarsi. Tirò giù la zip non curandosi della presenza della ragazza. In effetti era più che naturale che due ragazze facessero il bagno assieme. Non era molto normale invece che vederla nuda, era un suo desiderio.
    Si tolse le scarpe e si avvicinò alla vasca dove si immerse lentamente, per abituarsi allo sbalzo di temperatura. Emise un flebile gemito di benessere quando si immerse completamente poggiata con le spalle alla roccia.
    Mmm, che goduria....adoro fare il bagno bollente. Poco dopo si voltò verso la ragazza e le sorrise.
    Che fai non vieni? Non vorrai mica lasciarmi qui tutta sola spero.. fece mettendo un finto broncio.
     
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  11. Ziliam
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    juncoseracitt
    si voltò a guardare la donna seguendola dietro il separè ,Junko non era una sprovveduta e sapeva che dietro Nariko si nascondeva qualcosa dipiù di una donna , altro che niente furti e infrazioni ,questa era una violazione di domicilio bella e buona , ma come si faceva a non lasciarsi andare , anche se nervosa Junko resto li ferma imbambolata a guardare Nariko sfilarsi quella tuta aderente come una seconda pelle mostrando sotto l'aderente vestiario la pelle rosea , quasi pallida dalle forme longilinee e perfette .
    Un colpo al cuore di Junko che in chiaramente non traspariva se non per il palese rossore che le tinse le guance su quell'espressione gelida,le iridi verdi come il veleno studiavano ogni millimetro del corpo di Nariko non lasciando il minimo particolare man mano che scendeva nella vasca scomparendo nell'acqua vaporosa .

    Che fai non vieni? Non vorrai mica lasciarmi qui tutta sola spero..


    Non servono parole ,ci sono momenti in cui sono i fatti a fare la storia e il fatto di spogliarsi prese il sopravvento .
    Il casco venne poggiato atterra ,Junko si piegò poggiando il ginocchio sinistro a terra e iniziando a slacciarsi gli stivali uno alla volta fino a liberarsi i piedi , si lasciò sfuggire un sorriso finalmente quando si alzò su di nuovo in piedi , con fare lento si slaccio il bottone e la zip dei calzoni ma non li abbasso subito , portò le mani al bordo della maglietta e l'alzò sfilandola per poi lasciarla cadere a terra senza importanza , sotto non indossava il reggiseno , d’ altronde non ne aveva bisogno , non erano grandi ,portava solo una seconda abbondante ma una seconda soda e alta , frutto di anni di addestramento e muscoli d'acciaio .
    fece scivolare le mani lungo i fianchi del corpo fino ad arrivare di nuovo al bordo dei calzoni , solo allora , incastrando i pollici sotto i risvolti del jeans e delle mutandine abbassò l'indumento scoprendo anche il resto del corpo sodo e dalla pelle leggermente più scura di quella di Naricko , mostrando tutto quello che aveva , il corpo interamente nudo di una donna forse non fatale nel modo di porsi con gl'uomini ma nel modo di vivere , solo un paio di cicatrici ne sfregiavano la bellezza efebica , una sul ventre sopra l'ombelico che di sbieco la tagliava fi sotto il seno sinistro ma non la perturbava per nulla, e una seconda non visibile perché era alla schiena e molto piccola, piccola come un foro di proiettile sulla scapola destra .
    si fece avanti verso la vasca addentrandosi nell’ acqua calda con stessa lentezza e implacabilità dello spogliarello che aveva fatto , entrò e l'acqua la sommerse fin sipra il bacino , si portò a un paio di passi davanti a Nariko e la guardo con un sorriso non proprio comune per una faccia da poker insensibile come quella di Junko , ma piuttosto soddisfatto e superbo.
    perdonami se sentirai le mani fredde....ma non sono ... ci pensò un po’ su e poi lo disse ....completamente di carne
    e detto questo si inginocchiò scomparendo sottacqua , da sotto la superficie vaporosa e calda non traspariva chiaramente ma l'umana si era inabissata per avvicinarsi al ventre di Narico , le mani ancora leggermente fredde rispetto la temperatura del liquido andarono ad afferrare le sottocosce di Nariko , le alzò per poggiarle sulle proprie spalle,chissà se la strega avrebbe notato la sostanziale differenza tra mani umani e di metallo ,fatto sta che Nariko non si fermò dal trattenerla , in apnea teneva le natiche di Nariko tra i propri palmi e con la bocca affondo sul ventre della compagna leccando e mordendo delicatamente fino ad arrivare nel giro di poco al pube dove posò un bacio sfoderando la sinuosa lingua che si fece strada tra le grandi labbra a cercare nel suo nascondiglio il clitoride per disegnarvi con la punta dell'umido muscolo tanti lenti e leggeri cerchi .
     
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    Da come aveva potuto sentire sotto le dita, il fisico di Junko era pressoché perfetto, il suo addome così scolpito e allenato ma che restava armonioso e grazioso, la linea dei suoi fianchi che si stringevano in vita era perfetta. Persino i seni alti e sodi combinati con quel fisico allenato erano in perfetta armonia con il suo corpo. Nariko la osservò con attenzione mentre si spogliava, notò la sua cicatrice sul ventre. Cercò di immaginare come aveva fatto a farsi quel segno, e chissà perché il primo colpevole che le venne in mente fu di sesso maschile. Come aveva osato ferire una ragazza così graziosa?
    Mentre la osservava nuda, capì il punto forte del suo fascino. Dall'aspetto poteva sembrare una qualsiasi ragazzina, magari una scolaretta ingenua, eppure quei suoi occhi così profondi e il suo atteggiamento in pieno contrasto con la sua bellezza la rendevano ancora più affascinante. Probabilmente se fosse stata un uomo, sarebbe stata un qualsiasi uomo burbero senza fascino.
    Le piaceva, le piaceva molto sopratutto per la sua freddezza e la sua compostezza.
    Ciò che disse le sembrò curioso, non intuendo subito a cosa si riferiva la ragazza, capì però in un istante quando sentì le sue mani fredde e rigide posarsi sulla pelle. Quindi aveva le mani metalliche? Non ebbe il tempo necessario per pensarci, Junko le mostrò la sua audacia.
    Nariko sorrise sorpresa e divertita, da come erano andate avanti nelle loro discussioni, sembrava che volesse farla penare, ma si era sbagliata. Junko era impaziente almeno quanto lei.
    Nariko non se ne rimase ferma a subire, era curiosa di scoprire cos'altro avesse di metallo così portò le mani sui polsi della ragazza carezzando il duro metallo fin sopra le spalle, scoprendo che la schiena era calda e morbida, fatta di carne. Dalla schiena ruotò con le mani andando a carezzare il ventre della ragazza risalendo sui seni, carezzando delicatamente con le dita i suoi capezzoli. Nei suoi gesti non c'era nessuna aggressività, sembrava piuttosto gentile e premurosa.
    Sollevò il capo verso il cielo, emettendo un flebile gemito.
    Mmm la tua lingua è bollente... disse anche se non era sicura che lei la potesse sentire sotto l'acqua. Intanto le dita di Nariko continuavano a stuzzicare i suoi seni, carezzandoli e picchiettando dolcemente sui capezzoli quando li sentiva inturgidirsi.
     
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  13. Ziliam
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    juncoseracitt
    era sott'acqua sentiva la donna accarezzarla e scivolarle china in avanti con le mani sui seni a stuzzicarle i capezzoli . la lingua di Junko leccava il clitoride e a momenti si fece più violenta succhiando e scorrendo dal clito fra le piccole labbra a solleticare il forellino di quel sesso perfetto e roseo .
    giunse a mal avviso il bisogno di respirare , Junko lasciò le natiche di Nariko e riaffiorò dall'acqua difronte a lei , sfrusciando ventre contro ventre e in fine pube contro pube . Era risalita a faccia a faccia con lei era fradicia , bagnata , i neri capelli corti le si appiccavano alla fronte e al collo , gl' occhi verdi fissavano quelli di Narico e le labbra fremevano mentre i polmoni della donna venivano riempiti da abbondanti respiri di aria. La guardava e la mano destra scatto dietro la nuca di Narico , la mano dura e ferma la strinse , ma nonostante il materiale di cui era fatta non vi fu violenza ma solo decisione , la teneva stretta alla nuca e la spinse verso di se baciandola caldamente .
    Junko chiuse gl' occhi e aprì appena le labbra , allungò la lingua a solleticare le labbra della strega cercando l'accesso per assaporarne la saliva e mescolarsi con lei fremente di voglia .Intanto la mano sinistra scivolò dal fianco di Nariko al ventre , insinuandosi fra i due sessi e toccando con indice e medio nuovamente quel morbido paradiso che la partner le riservava, si stacco appena dalla bocca e le sussurrò
    non avere paura , non ti farà male....
    e detto ciò la mano di Junko si trasformò , sfilo indice e medio ,poggiò il palmo contro la lunghezza del fiore come un cucchiaio lo reggeva e dal palmo di Junko di plasmò un asta ,il braccio si assottigliò quel tanto impercettibile da permettere al metallo che lo formava di plasmare un fallo di metallo che entrava lento ma inesorabile dentro la vulva della compagna ,con una circonferenza di 8 cm e una lunghezza di circa 20 si insinuò come una lama rovente nel burro fuso dentro quel paradisiaco di carne.
    La bocca di Junko riaffondo in quella di Nariko a divorarne ogni gemito o lamento affamata come un predatore in caccia di ogni suo cedimento.

    junko



    Edited by Ziliam - 16/2/2012, 02:57
     
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    Quella ragazza era come un vecchio vulcano ad alta quota, fuori ghiaccio e neve, ma dentro scorreva lava incandescente, e così era lei. Aveva atteggiamenti freddi e duri, ma a letto era piena di passione, probabilmente repressa. Lo aveva intuito e questa sua caratteristica faceva impazzire una come Nariko. In effetti era strano che non si ribellasse al trattamento di Junko, ma infondo Nariko aveva un trattamento speciale per le ragazze. Non rimase lì a subire, quando Junko portò la mano sulla sua nuca lei si avvicinò di sua spontanea volontà, baciando la ragazza con passione crescente, quella ragazza l'aveva accesa, e difficilmente si sarebbe spenta. Quando si staccò dal bacio, la guardò quasi come se le avesse tolto una caramella che si stava gustando dalla bocca. Sentì le sue parole e capì che voleva andare più affondo usando le sue dita?
    Paura? fece non afferrando subito l'idea di Junko, sopratutto sentendo la mano ferma che si era posata sul suo sesso, come se volesse proteggerlo da qualcosa, poi sentì qualcosa di duro riempirla lentamente,strappandole un gemito misto tra sorpresa e piacere.
    Ma che?fece sorpresa per poi soffocare un'altro gemito nella bocca della ragazza.
    Così riesci a manipolare le tue braccia, sei piena di sorprese.. sussurrò tra un gemito e l'altro. Il piacere cresceva sempre più, ma era stanca di lasciarla fare, anche lei era piena di voglia, così portò un bracio attorno al corpo della ragazza e la strinse a sé, per poi scivolare verso il basso alla ricerca del frutto proibito. Sentì sotto le dita la dolce peluria, ma non si fermò in quel punto scivolò più in basso, per sentire le sue dolci carne sulle dita, che mosse dapprima su tutta la superficie in piccoli movimenti roteatori, insinuando anche lei un dito nel suo sesso mentre le altre dita stuzzicavano vulva e clitoride. Si staccò dal bacio per andare con la lingua verso l'orecchio.
    Vuoi fare l'uomo? Posso farti provare il piacere intenso che provano gli uomini Non serviva una risposta perché Nariko prese da sola quella decisione. Sull mano di Nariko apparve un leggero bagliore che inondò la zona pubica della ragazza. La clitoride di Junko crebbe cambiando forma, assumendo le stesse forme di un pene maschile. Nariko afferrò la verga e iniziò a masturbarla con vigore. Intanto la mano libera andò sulla nuca di Junko per attirarla a sé e baciarla con passione.
    I giochini sono belli, ma io voglio godere assieme a te... le disse per poi tornare a baciarla, insinuando la lingua nella sua bocca, quasi con prepotenza, masturbando il suo fallo, sperando che non si spaventasse e decidesse di provare ad usarlo.
     
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  15. Ziliam
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    juncoseracitt
    il volto di nariko gemente non aveva eguali , così bella eppure appariva così fragile quando il corpo le veniva scosso da qualcosa di intrusivo e rigido , Junko fremette nel vederla così , si sciolse fra le cosce iniziando a bagnarsi copiosamente e quando la strega la toccò trasali stringendo i denti e affondando più rudemente dentro di lei quel fallo di metallo ,ma qualcosa la fermò. rimase sbalordita , la donna dopo averla toccata le fece crescere un pene ,Junoko più che spaventata era impressionata , ritiro il metallo nel braccio e fece un piccolo passo indietro guardandosi sotto , vedendo la mano di Nariko afferrarle quel pene di carne che si ergeva al posto del clitoride , così sensibile e pulsante la lasciò senza fiato e tremante per un momento di totale smarrimento di piacere e terrore , la mano si una donna era mai stata così piccola e calda? così decisa e violentemetne piacevole? cazzo no , Junko cedette un istante al piacere e si lasciò scapapre un gemito , gl'occhi le si inumidirono e il volto rle ridivenne rosso e gonfio e con gl'occhi verdi dalle palpebre assottigliate alzò lo sguardo si Nariko e parlò con bocca tutta tremante
    non....non dovevi farlo....
    accenno con vocetta lievemente rotta , quell'asta era palpitante dura quasi quanto quella artificiale che aveva creato manipolando il metallo delle braccia ,ma quella tra le gambe era migliore, trasmetteva sensazioni anche a Junko , sensazioni troppo forti, il fallo fremeva caldo e sembrava sul punto d'esplodere al che la donna afferrò il polso della strega e la fermo dalla masturbazione, sospirò profondamente e rinsavì mordendosi il labbro inferiore a sangue
    ti avrei soddisfatta comunque ma visto che ti piace il gioco duro e non hai pazienza ti accontenterò
    detto ciò la prese per le natiche stringendogliele forte e quasi aprendogliele stringendosela addosso contro di se , ma non glie lo mise dentro prese a strusciarlo contro la vulva e il clitoride di Nariko strusciando la rossa punta sul suo ventre , avvicinando il volto a un nulla da quello della compagna , i respiri si infrangevano e i seni premevano gli uni contro gl' altri con i capezzoli eretti e sensibili stuzzicarsi.
    sogghignava mentre la sentiva bagnarsi tanto quanto se stessa la sotto spingendola prepotentemente contro il bordo della vasca e ancheggiando lentamente e sensuale come se volesse massaggiarle il pube con l'asta con ampi e lenti movimenti di bacino.
    vediamo come si usa quest'affare ingombrante.... sarà un piacere sentire come sei tenera e calda dentro
    detto ciò si abbassò lievemente piegando le ginocchia e reggendo lei in alto con le mani ben piazzate sul sedere ,la punta del fallo scivolò dal pube fra le grandi labbra e corpo un paio di tentativi trovò la via per penetrarla , per aprirle quel paradiso roseo e caldo , affondando l'asta nelle carni strette e contratte che scivolose risucchiavano l'asta dura e indolente.
    Junko provo un piacere mai sentito prima , intenso e appagante ma non ancora abbastanza forte , gemette ma per non farsi sentire affogò il gemito in un languido e bagnato bacio dove al lingua cercava quella di Nariko per assaporarne il sapore , e l'abile movimento mellifluo della lingua della strega invadendole la bocca e facendosela invadere ,facendo risuonare nelle terme i mugugni di piacere e le piccole ondate che si infrangevano sul lati della vasca d'acqua calda.
    sei così calda e stretta...
    sussurrò tra un bacio e l'altro mentre la possedeva a ritmo sostenuto e costante



     
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45 replies since 1/2/2012, 20:43   719 views
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