La ragazza non poteva fare altro che obbedire agli ordini della succube, rimanendo in balia delle sue voglie come un galeone con il timone rotto in mezzo ad una tempesta mentre si adagiava con il proprio corpo sopra al suo ponendo la propria vagina sulla faccia della ragazza e sentendo distintamente la lingua della stessa penetrarla avidamente in cerca di nettare ed umori dentro di lei.

Met lo faccio per te...Met lo faccio per te...

Continuava a ripetersi la ragazza mentre faceva spuntare i suoi soliti spunzoni in maniera tale da penetrare ogni singolo orifizio della succube e provocarle così il piacere ricercato dalla stessa, mentre spalancando le proprie labbra si apprestava ad inghiottire l'asta della demonessa al punto di far in modo che la cappella potesse toccare ed avvertire distintamente le tonsille della ragazza, segnale che più in giù di così non avrebbe potuto spingerla senza perire ai conati di vomito che si facevano pesantemente sentire provenire sin dallo stomaco di Shen.

Nel frattempo il giovane Met era completamente disperato, e la barista non fu minimamente d'aiuto dato che si limitò a stringere le spalle ed esclamargli "Non saprei...C'é così tanta gente quà dentro...E poi non ho una gran memoria..." e così rimaneva solo la soluzione più aggressiva: fare casino abbastanza da attirare l'attenzione della direttrice per poi chiedere direttamente a lei.
Così, portò la sua mano nella parte anteriore della propria cinta per afferrare un coltello quando venne immediatamente fermato da una mano tanto soffice quanto era decisa la presa che lo teneva fermo dal compiere un'azione stupida. Al che la stessa presenza che lo imobilizzava si avvicinò al suo orecchio sussurrando una frase che riaccese la speranza negli occhi di Patrick "seguimi, io so dove stà".
Non appena il ragazzo si voltò per seguire quella soave salvatrice poté notare che apparteneva ad una sinuosa figura che a prima vista corrispondeva esattamente ad una dragonica che, dopo alcuni metri si voltò verso di lui facendogli cenno di superare la porta accanto a lei...Forse dietro quella porta avrebbe trovato qualche bell'indizio per trovare finalmente la sua padrona...Almeno così sperava...

Ad ogni parola che usciva dalla bocca di quella succube corrispondeva un brivido ed una sensazione di repulsione da parte di Shen, tuttavia ancora Patrick non si vedeva e la ragazza doveva guadagnare tempo con quella bestia e si sarebbe piegata a qualsiasi cosa pur di trovare un modo per salvare Met dalla presa di quella malefica strega assetata di sesso. Così, trattenendo le lacrime scivolò verso il basso rimanendo in ginocchio con la faccia di fronte all'asta di carne di Desdemona, mentre portava la sua mano alla base della stessa iniziando a stringere ed a muovere la mano avanti ed indietro stimolando il membro equino cercando di rimanere il più sciolta e disinvolta possibile in modo che la succube non mangiasse la foglia e si adoperasse di conseguenza per sfuggire alla presa della demonessa che aveva come unico intento quello di separare i due, non sapendo però in che modo giungere a tale obbiettivo...Forse Patrick poteva aiutarla in qualche modo...Ma come...

Patrick per l'amor di Dio...Muoviti cazzo...

Nel frattempo Patrick aveva raggiunto l'esterno del locale parcheggiando la macchina proprio di fronte ad esso in uno dei parcheggi liberi cercando di non destare sospetti e cercando di passare per un qualsiasi cliente di quel locale.

Il posto é questo...Ma come faccio a sapere dove si trova la padrona...

Patrick aveva sollevato una questione abbastanza spinosa, poiché non poteva di certo entrare in quel locale buttando giù la porta e minacciando di colpire tutti quanti facendo poi la figura del nanerottolo che prendono tutti in giro...Allora che fare?
Per il momento decise di entrare e basta, addentrandosi nel Pub del locale che sembrava essere abbastanza popolato da persone di tutti i tipi: Dragonici, Demoni, Umani ed altre specie che faticò a riconoscere. Anche se leggermente inquietante, quello strano posto gli piaceva e non poteva fare a meno di pensare che in altre circostanze avrebbe potuto anche diventare uno di quegli strani clienti.
Una volta al bancone avrebbe chiesto informazioni alla barista con fare molto gentile e mostrando una foto della propria padrona e chiedendo se l'avesse vista.

La succube non aveva un nome...Una cosa alquanto stramba per chiunque e quindi decise di affibbiargliene uno lei poco prima di fiondarglisi contro e concedersi a malincuore a quella creatura così abominevole da scaturirle quasi un senso di ribrezzo per la propria specie, sapendo che entrambe erano delle demonesse si vergognava di quell'essere peccaminoso ed il desiderio di farla a pezzi prendeva sempre più piede nella sua mente, iniziando ad accarezzare l'idea di farla a pezzi prima che arrivasse Patrick con un qualche piano di emergenza, ma sapeva benissimo che avrebbe dovuto resistere a tale impulso fino a quando i rinforzi non sarebbero arrivati poiché l'unico che ci avrebbe rimesso sarebbe stato il povero Met tenuto sotto scacco dalla succube nel suo bellissimo corpo che aveva ormai imparato ad amare.

Che ne dici di Desdemona?
E' un bel nome per una troietta come te no?

Disse Shen poco prima di fiondarsi su di lei, non con la solita forza sovrumana, quanto con la normale forza di un essere umano qualunque...Del resto doveva prendere tempo...

Patrick vedi di muoverti o ti apro il culo a metà...

Nel frattempo il giovane Patrick si trovava ormai a metà strada mentre driblava ogni singolo ostacolo che si intrometteva tra la macchina e la meta che doveva raggiungere il rprima possibile...

Padrona resistete...Stò arrivando con i rinforzi...

La dannata succube fece il suo ritorno plateale, riuscendo a violentare Shen ancora una volta senza che la ragazza riuscesse a far nulla o per meglio dire non fece nulla...Era stanca del fatto che ogni volta che quella stronza faceva la sua comparsa era il povero Met a rimetterci le penne o comunque a subire i danni della collera di Shen e questo non andava affatto bene. Appena la succube la riempì a dovere e si preparò per completare lo stupro, Shen decise di reagire e di staccarsi violentemente dalla succube cadenddo rovinosamente a terra e facendo fuoriuscire tutte le uova al suo interno mentre tornava in piedi per poi esclamare con un'interpretazione degna della migliore attrice di Hollywood...

Mi mancavi...Dammi solo un secondo per andarmi ad incipriare il naso e sono tutta tua...

Così la ragazza scattò verso l'altra stanza e, non appena attraversata la porta e richiusa dietro di se, frugò nella propria roba per cercare un cellulare che trovò dopo qualche secondo di ricerca.

Eccolo...Devo chiamare Patrick...Mi servirà il suo aiuto per trovare una soluzione...

Bastarono solamente due squilli perché il giovane londinese rispondesse dall'altra parte dell'apparecchio.

Shen!!!
Ho trovato un libro molto strano che...

Taci e stammi a sentire...

Patrick venne bruscamente interrotto dalla propria padrona, che gli illustrò la situazione in modo meticoloso ma anche il più velocemente possibile concludendo la discussione con l'invio della sua posizione per poi riporre il cellulare dove si trovava...Era ora di tornare in scena e non vi era posto per le lacrime che le stavano irrigando le guance...Così spalancando la porta la demonessa si preparò a ricevere lo stupro di quella ninfomane, con il desiderio nel cuore che Patrick arrivasse il prima possibile per darle una mano in qualche modo...

Hey bella demonessa, adesso che ci penso non so come ti chiami!

Casa Houlong

Appena la discussione con la propria padrona concluse, il ragazzo osservò la posizione della sua padrona sul monitor del proprio cellulare per poi fiondarsi fuori dalla villa ed andare a prendere la macchina della propria padrona che era parcheggiata proprio di fronte all'ingresso aprendone la portiera e prendendone il controllo per poi sgommare verso il cancello d'ingresso stando attento a non causare nessun danno alla carrozzeria dell'auto, anche perché la sua padrona non ci sarebbe andata leggera se le fosse successo qualcosa...

Resisti capo...Sto arrivando...

Il bacio che ne seguì fu il più passionale che la demonessa avesse mai ricevuto da una figura maschile per cui provava qualcosa e decise così di ricambiare nuovamente con un secondo ed un terso bacio per poi tirarlo dolcemente a se mentre si appoggiava con la schiena alla parete dietro di lei e continuando a stringerlo dolcemente mentre le loro lingue compivano delle fantastiche evoluzioni rimanendo a contatto tra loro in un caldo tepore di saliva che albergava all'interno delle bocche dei due amanti. La demonessa era in uno stato di estasi che la portava ad estraniarsi dal mondo e dalla situazione in cui si trovava, in modo da assaporare a pieno quel dolce attimo colmo di amore ed affetto tra quei due giovani ragazzi che erano passati dal considerarsi uno lo schiavo dell'altra a considerare una probabilità di instaurare un rapporto amoroso...Tuttavia vi era un problema non indifferente che si palesò non appena Shen sentì una vampata di calore che le partiva dal basso ventre per poi arrivarle ai seni ed alla base del collo passando per l'intera lunghezza della spina dorsale.

Ho voglia...No...Ho bisogno di averlo...Ma quella stronza di una succube mi impedisce di fare qualsiasi cosa...

Quella maledetta succube rovinava ogni cosa...Se non fosse mai esistita sarebbe solo stato meglio per tutti quanti, anche se...Se quella stessa succube non fosse esistita i due ragazzi magari non si sarebbero conosciuti oppure presi al punto di arrivare fino a dove erano ora...Però era davvero fastidiosa. A quel punto laragazza scese con la propria mano destra dal collo sino al gluteo destro del suo compagno per poi sferrare una possente strizzata saggiandone la tonicità e constatando che non era affatto deludente ma anzi, il fisico scultoreo del ragazzo l'aveva davvero stuzzicata per bene portandola a pensieri abbastanza spinti che avevano come protagonisti i loro due corpi...Corpi che ora erano a contatto senza alcuna separazione tra le due epidermidi lasciando percepire la liscezza dei due ventri glabri che si toccavano ad ogni singolo e minimo movimento dei due ragazzi.

Shen era pronta per essere coccolata dal suo pupillo, mentre si infilava dentro la doccia e si riscaldava con il getto dell'acqua calda che le percorreva per intero la spina dorsale per poi passare tra le natiche e raggiungere il piano della doccia defluendo in fine nello scarico, nel frattempo Met aveva già iniziato ad insaponarle la schiena con amorevole cura ripetendo di essere un amico e che non aveva nulla da temere...Si, come no...

Ahahah niente da temere eh?

Disse la ragazza mentre si voltava lentamente verso di lui portandogli una mano sulla guancia ed accarezzandolo dolcemente mentre lo fissava negli occhi, quasi perdendocisi dentro a quelle due sfere colorate che non aveva mai osservato accuratamente nei pochi attimi in cui si era concessa al demone dentro di lui oppure quando piangeva a causa degli arti che gli aveva strappato dal corpo con estrema crudeltà, colpa della succube certo, però non voleva procurargli dolore...Non più per lo meno...A quel punto passò la mano sinistra dietro al suo collo per poi stringerlo in un abbraccio amorevole, percependo la sua pelle ed il suo calore nel contatto assaporando ogni singolo attimo di quel fuggevole attimo di amore...Si, perché no...Amore...

Met...Io...

Gli sussurrò la ragazza con un breve attimo di esitazione dovuto all'imbarazzo che provava e per quella nuova sensazione che la metteva leggermente a disagio causato da quella piccola breccia che aveva aperto in se mostrando la sua parte più vulnerabile e che aveva da tanto seppellito in fondo alla sua anima ormai da tempo e seppellito in una fitta coltre di sadicità e crudeltà...

Io...Credo di amarti...

Le parole che la ragazza pronunciò causarono dello stupore perfino a Shen stessa, che rimase impietrita non appena pronunciò quelle parole così inafferrabili per la sua mente ed inconepibili per la sua normale persona.

Casa houlong

Patrick aveva ormai terminato di leggere quel volume completamente impolverato, assimilandone ogni singolo termine arcano ed arcaico quando improvvisamente venne assalito da una curiosità alquanto fuori luogo: chi fosse l'autore di tale tomo. Appena cercò di osservare il nome scritto sul retro dello stesso, il libro iniziò a cambiare la propria struttura fisica diventando interamente fatto di sabbia che andò a filtrare tra le dita del ragazzo per poi precipitare al suolo in un montirozzo che ricordava un mucchietto di cenere.

Che strano...Sarà stato un qualche sistema di sicurezza e di autodistruzione...Che palle ora mi tocca ripulire...

E così, con un tono di rassegnazione andò a recuperare nuovamente il manico di scopa per pulire quel casino...Per poi rimanere nuovamente senza nulla da fare...

Uno strano siparietto tra la padrona e Met ebbe luogo in quella stanza, a cui la ragazza non rivolse più di tanta attenzione almeno fino a quando la padrona del locale non infilò le proprie luride mani nelle mutande di Met infilandoci le chiavi di una qualche stanza che avrebbero occupato da lì in avanti per qualche ora...O forse di più...Così, mentre i due si avviarono alla tanto menzionata stanza, nessuno dei due osò pronunciare una parola creando un silenzio imbarazzante che dominò la scena fino a quando non varcarono la soglia che conduceva alla loro stanza.

Come osa quella puttana...Toccare il MIO Met...L'ammazzo...Giuro che le spezzo il collo...

Shen strinse i pugni tentando di dominare quel suo solito istinto omicida che stava per impadronirsi nuovamente di lei rischiando di creare ulteriori problemi, il che non conveniva a nessuno...Decise quindi di ricorrere ad una delle forme di sfogo più infantile che conoscesse rompendo così il silenzio e non prestando nessuna attenzione all'arredamento della stanza in cui si trovavano come anche alla voce di Met che le concedeva la possibilità di farsi per prima la doccia...

E lei chi é?
Gne gne gne
Che troia...Se osa toccarti ancora le spezzo le ditine e ci gioco a shangai...

Disse Shen mentre imitava con voce stridula la proprietaria del locale che gli aveva offerto una delle proprie stanze, mentre le tornava in mente come un fulmine a ciel sereno una frase che la troia le aveva detto "bla bla bla si é licenziato...Bla bla bla cerchiamo gente che lavori...Bla bla bla" così si rivolse a Met domandandogli sfacciatamente e senza alcun ritegno...

Senti, al di la del fatto che odio quella stronza...Ti andrebbe di chiederle se mi assume in questa bettola?

E mentre diceva questo afferrò i propri vestiti iniziando a sfilarseli preparandosi per la doccia.

Ah per la doccia la possiamo fare insieme se vuoi...Mi vanno un po di coccole, schiuma e acqua calda...

Nessuna vena di sadismo...Nessuna vena di sessualità...Nessun impeto lussurioso...La ragazza aveva solo bisogno di qualcuno che la coccolasse...Forse...Anche i demoni a volte hanno bisogno di dolcezza...

Villa houlong

Quello strano ed impolverato volume riportava una scritta sulla propria copertina che non lasciavano presagire nulla di buono...

Occultismo Avanzato, scissione anima-corpo...

Non perdendo altro tempo il ragazzo aprì il volume con delicatezza, come se potesse rompersi o disintegrarsi se avesse fatto il contrario iniziando a incamerare ogni singola scritta ed ogni singola parola assimilando tutte le informazioni al suo interno, per poi afferrare carta e penna e prendere dovuti appunti su tutte le informazioni che ne stava ricavando.

Queste andranno nella mia preziosa raccolta...Eheheh

Shen si comportò da brava ospite e cercò di non recare alcun disturbo sia alla proprietaria di quel posto che a Met seguendo con cautela i passi del suo pupillo che si inoltrava in quello strano locale che sembrava più una base segreta che un bar, tuttaviua non diede tanto peso all'aspetto del locale. Ad un certo punto Met gli porse dei vestiti nuovi per sostituire quelli sporchi del sangue e dei vari liquidi dei partecipanti a quella piccola orgia in quel vicolo di Londra.

Chissà come stanno quei poveretti...

Il pensiero della demonessa si rivolse per pochi attimi alle vittime di quella strana situazione dai risvolti leggermente gore in cui si era trovata assieme a Met, tuttavia quel pensiero venne scosso e rimosso nel preciso attimo in cui accedettero alla stanza in cui si trovava quella che doveva essere la direttrice del locale che a quanto pareva si chiamava Daisy la quale, non appena il giovane Met entrò nella stanza, gli si fiondò con le braccia al collo e gli schioccò un profondo bacio...Senza alcun ritegno...Davanti ai suoi occhi...Quando poi si staccarono, i due si rivolsero verso di lei lasciando in sospeso una frase riguardo al suo ruolo nella vita sociale di Met: lei cos'era per il giovane demone? Una padrona? Un'amante? La sua ragazza? Così, facendo lavorare i suoi neuroni al punto che sembrava che le sarebbe scoppiata la testa qualche secondo dopo, così come un fulmine a ciel sereno la risposta le si palesò in testa...

Amica, piacere...Shen

A quel punto sfoggiò un sorriso meraviglioso, il sorriso più dolce ed ammaliante che avesse mai sfoggiato.

Met porca puttana ti ammazzo...


Nel frattempo a villa Houlong

E fatto anche questo...Uff

Esclamò Patrick mentre si asciugava un'inesistente rivolo di sudore dalla fronte con il dorso della mano libera dalla scopa per poi dirigersi al ripostiglio e rimetterla al suo posto quando improvvisamente tra la polvere e le cianfrusaglie di quello stesso sgabuzzino qualcosa attirò la sua attenzione: un volume piuttosto impolverato ed alquanto malconcio giaceva a terra nell'oscurità di quella stanzetta, quasi come a significare che proveniva proprrio dall'oscurità. Così il ragazzo allungò la mano e lo afferrò saldamente per poi portarlo con se nel salone principale sedendosi a terra con le gambe incrociate mentre lo osservava incuriosito, passando una mano per scostare lo strato di polvere che gli impediva di leggere la copertina dello stesso libro per poi rimanere esterrefatto ed al tempo stesso intimorito da ciò che i suoi occhi poterono vedere...

M-ma questo...N-Non é possibile!!!

Le ferite al petto ed allo stomaco si erano completamente rimarginate, come stava iniziando a fare quella da taglio causatagli dalla katana di Duncan che a quel punto riuscì ad evitare in un modo alquanto geniale entrambi i colpi e facendo così andare a vuoto. Tuttavia, come recita il detto "Non tutti i mali vengono per nuocere", la giovane Shen approfittò della situazione sfruttando la spinta del colpo a vuoto per passare oltre l'avversario ed arrivargli al fianco, quel tanto che bastava per evitare le pallottole del poliziotto che avrebbero dovuto colpire il cuore della ragazza ma che si ritrovarono a causarle solamente delle ferite di striscio nella parte sinistra del torace.
Così, quasi incolume, la ragazza passò nuovamente al contrattacco mentre ranicchiava il proprio corpo per compiere un rotolamento appoggiandosi sulla propria spalla destra facendo partire nello stesso momento due spunzoni in due parti differenti del corpo: uno di essi partì dal suo piede sinistro con obbiettivo la parte destra del suo torace, tra le costole centrali, mentre invece l'altro sarebbe partito dallo stomaco della ragazza puntando alla zona inquinale del poliziotto.
Il ragazzo avrebbe dovuto parare entrambi i colpi che avevano degli obbiettivi assai delicati e pericolosi per la sua incolumità, tuttavia ci sarebbe stato un ulteriore cosa a cui avrebbe dovuto prestare attenzione...La coda di Shen aveva si mancato l'obbiettivo, tuttavia avrebbe adempiuto ad un altro compito: con un repentino movimento verso l'uzi del ragazzo avrebbe deviato la futura traiettoria dei proiettili verso l'alto con l'intento di lasciare scoperto il torace del ragazzo che si trovava in una posizione assai scomoda per contrattaccare ed anche per solamente vedere lo spunzone che era partito.
Al che la ragazza, appena toccata la spalla a terra avrebbe compiuto una veloce capriola terminandola in maniera tale da essere rivolta completamente nella direzione del poliziotto.

Le parole scherzose del ragazzo riuscirono a smorzare, anche se di poco, l'ira della propria padrona che tirando un sospiro si tranquillizzò e decise di dare ascolto alla proposta di Met chiedendogli indicazioni per raggiungere il tanto ambito locale di questa Daisy.

E va bene...Andiamo in questo locale...

Esclamò con un tono accondiscendente alzando la voce quel tanto che bastava per contrastare il frastuono del vento che sfertzava loro contro ad una modesta velocità dovuta dai 120 km/h di velocità che stava mantenendo Shen con quella belvache aveva tra le gambe (no non stiamo parlando della vagina della ragazza) che sembrava ruggire di piacere nel divorare l'asfalto sottostante, metro dopo metro. A quel punto la padrona se ne uscì con la spiegazione di quanto successo nel vicolo, raccontando per filo e per segno quello che era accaduto, evidenziando più volte la necessità di fare qualcosa per porvi rimedio il prima possibile...Al che, dopo alcuni minuti di soliloquio la padrona concluse affermando...

Non cell'ho affatto con te Met...Non é colpa tua il casino che é successo nel vicolo...Ma quella succube dobbiamo proprio dargli una controllata...Ma non voglio rimetterti quello stupido collare...

Dal tono della sua voce si poteva comprendere che la ragazza era dispiaciuta per quello che aveva fatto al povero corpo di Met quando gli aveva strappato le braccia, però dopotutto non poteva fare altro...

Nel frattempo a casa Houlong

Finito!!!

Esclamòil giovane Patrick mentre chiudeva di botto l'ultimo volume di scienza alchimistica da lui acquistato qualche giorno prima.

E con questo ho terminato le mie ricerche...Ora però che faccio...

Il ragazzo appariva alquanto annoiato e di rimanere lì in villa senza far nulla non se ne parlava di rimanerci, quindi preso da un'impellente bisogno di muovere le mani iniziò a passare la scopa per il salone principale andando così a prenderla nel magazzino delle scope sotto alle scale principali e di darsi da fare con abbondante olio di gomito, facendo risplendere il pavimento come non aveva mai spleso...Splendato...splen...Vabbe, come non aveva mai fatto fino a quel momento.

Speriamo che succeda qualcosa altrimenti credo che potrei morire di noia...Con quei due idioti che litigano sempre...

Disse mentre dalla cucina provenivano urla e rumori di piatti infranti, segno che Bob ed Allen avevano iniziato l'ennesima lite per motivi sicuramente futili...

Shen riacquistò i sensi per accorgersi improvvisamente del casino che la propria pupilla aveva combinato un fottuto casino con quei poveri malcapitati e si rese altresì conto che dovevano prendere armi e bagagli e darsela a gambe da quella situazione di merda in cui si erano cacciati e quindi si alzò tentennando da terra, a causa dello stato orgasmico in cui ancora si trovava a causa della sua partner.
A quel punto, una volta in piedi afferrò per il collo Met iniziando a stringere con vigore mentre gli mollava un'occhiata che se solo avesse potuto lo avrebbe incenerito.

Hai combinato un casino...Ora andiamo alla villa...E se vuoi vivere fino a domani farai meglio a stare zitto...

A quel punto lasciò la presa su Met e si diresse con passo svelto verso la sua moto, cercando di destare meno sospetti possibili nei confronti dei pochi passanti li presenti, sperando che il suo pupillo ora tornato in se facesse quanto gli aveva impartito la sua padrona, senza tante discussioni.

Speriamo solo che non ci venga in cerca la polizia...

A quel punto sarebbe salita in sella ed avrebbe atteso che Met avrebbe fatto la stessa cosa per poi accenderla ed andarsene da quel posto ceercando di calmarsi un pochino e di tornare in se...Il ragazzo l'aveva combinata grossa...

Il suo avversario aveva dalla propria parte il potenziamento della velocità, che lo portò a compiere uno scatto assai più maggiore del suo, al punto che riuscì così a portarsi nel punto in cui si stava dirigendo la demonessa con il proprio scatto afferrando la katana a terra e rivolgendola verso il suo petto per poi lanciarla di punta con obbiettivo il cuore. A quel punto, data la velocità il ragazzo riuscì a portarsi in una situazione di vantaggio rispetto a Shen riuscendo così a sferrare quel colpo dall'intento omicida, venendo però avvistato dalla ragazza che si sarebbe adeguata, per quanto possibile, allacontromossa.
La ragazza poté solamente effettuare una rotazione del busto verso sinistra, con l'intentyo di schivare il colpo al cuore, ma allo stesso tempo sferrare un pugno ben assestato al ginocchio sinistro del poliziotto, imprimendogli tutta la forza cinetica dello scatto, accompagnando poi il tutto da un fulmineo colpo della propria coda che passò vicino al suo fianco sinistro per poi dirigersi in direzione del piede della stessa gamba del ginocchio mettendo così a dura prova i legamenti e l'equilibrio del ragazzo. La lama avrebbe provocato un taglio che, sebbene non proprio superficiale, le avrebbe però consentito di avere salva la vita e di sferrare un altro attacco mentre la sua mano sinistra avrebbe tentato di afferrare l'impugnatura della katanalanciatagli contro.
Le ferite si stavano rimarginando e l'energia era ai minimi storici, tuttavia la ragazza decise di conservare qualche brandello di energia per non rimetterci l'osso del collo.