Posts written by davemitria90

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    Nel sacco no, nelle mie tasche si, è stato tutto molto stupido gli ho schiaffeggiato la mano, non so perché... mi ha guardato e ha cambiato posto

    Hai mai fatto gare di salto della fune con tua nonna?
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    Ashtar ora prende una sigaretta, poco importa che dentro quel locale sia vietato, lui si posa al tavolino ed osserva Leonhart mentre gli risponde con la sigaretta nell'altra mano ma era soddisfatto gli avesse dato ragione. <ma le persone non ragionano così, spesso la superbia è presente anche in molti altri, motivo per cui le persone tendono a voler fare solo ciò che dicono, incapaci di fare ciò che dovrebbero fare e rimanendo nell'ignoranza. Senza mai inseguire veramente il potere se non fino a quando qualcuno non li convince a suon di botte>
    Fa un tiro di sigaretta quando arriva anche la cameriera che lo osserva male, ma lui allungando un centone senza neanche osservare continuò a chiaccherare con la sigaretta in mano. <sono un nobile, ho studiato e in famiglia reputavano utile studiare il comportamento umano per sapersi muovere negli affari, sapere quando qualcuno mente ti permette di non fare le scelte che potrebbero mandarti in fallimento> Una cosa semplice ma che appartiene abbastanza a tutti.
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    Non era stato facile convincerla o trovare il giusto compromesso, però alla fine era un risultato soddisfacente, e a quanto pare non ci perdeva neanche un vestito o simili. Fu così che seguì Lucia nel negozio, la lasciò scegliere attendendo vicino i camerini, aspettando che lei scegliesse qualcosa. Ashtar la vide uscire, un solo attimo in cui rimase sorpreso mentre lei volteggiava. Quandi fermandosi gli chiede come sta Ashar si alza <wow> afferma prima di fare qualche passo verso di lei e sfiorarle il mento per farsi guardare in faccia. <sei bellissima, sembri una principessa di Roma> lo disse in modo serio, voleva che lei non si sentisse mai di meno in quella serata, voleva che si sentisse più in alto degli altri.
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    Ashtar sorride è complesso da spiegare per lui. <e' come se mi nutrisse farlo... e poi rende le persone un po più vicine a me, non che io lo cerchi ma se qualcuno può fare qualcosa al posto mio.... perché farlo?>
    Si rilassa maggiormente anche lui, dopotutto è casa sua ma ancora non si era abituato.
    <beh, quasi tutte le piscine in cui vai ad imparare a nuotare sono piscine al chiuso. Ed hanno anche il bagnino>
    Della serie che troverne non era poi na cosa da ricconi.
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    Era la prima volta che Ashtar si confrontava contro qualcuno che possedeva dei poteri, fin quel giorno il suo sangue ed il suo potere erano stati più che sufficienti e non sentiva alcun bisogno di sviluppare lo stesso. L'influsso stesso del peccato della pigrizia che scorreva in lui, unito alla mancanza di necessita lo aveva fatto sentire completamente sicuro, ora che si stava confrontando contro quel guerriero però ne era sorpreso. Quando vide la lama del guerriero metallico tranciare il suo braccio prima che avvenisse il suo spostamento si limitò a ritrarre il moncherino ed abbassarsi per portare il moncherino ormai inutilizzabile a rappresentare un cuscinetto tra lui ed il guerriero in carica e limitare il colpo stesso per non esserne eccessivamente stordito. Il momento in cui però il colpo fosse arrivato sarebbe stato il momento in cui avrebbe saltato indietro tentando di guadagnare con quel violento colpo qualche metro aiutato anche dalla forza con cui era stato caricato. Durante il volo a terra la mano destra viene fatta strisciare nel terreno cercando di migliorare il suo equilibrio e per poterla usare per alzarsi rapidamente data la botta di culo che avrebbe dato. Il colpo al petto gli fece mancare l'aria ai polmoni rendendosi conto di come quella persona avesse una forza impressionante. Doveva per forza far in modo di aumentare la distanza tra di loro anche se non era avvezzo al combattimento quella era probabilmente la sua ultima possibilità. Con la sinistra che si sposta di lato il sangue inizia a vorticare materializzando rapidamente una sorta di disco rotante (lingua di sangue) lanciandolo verso il guerriero tentando di intuire una zona dei fianchi o delle gambe che fosse meno protetta di altre da elementi solidi. Mirare al collo o a parti più sensibili o esterne poteva rappresentare una schivata troppo semplice da quanto aveva visto, ed in quel momento il suo obbiettivo primario era proprio quello di aumentare le distanze e questo nella sua mente giustificava la sua scelta. La mano usata per migliorare l'equilibrio era già a contatto con il terreno, questo ha quindi permesso di attivare un'altra tecnica, una piccola pozza di sangue scuro (spada di sangue) tentando di sfruttare il movimento laterale, la naturalezza del contatto con il terreno e la distrazione creata dalla lama per tentare di non farla notare. Si sarebbe quindi spostato il più rapidamente possibile tentando di lasciare la pozza comunque tra lui ed il suo avversario continuando a camminare all'indietro.

    Ashtar

    r0BDVb9

    Fisico: forte contusione sul petto e un lieve impatto sulle natiche
    Psiche: Concentrato, sorpreso
    Energia: 20/30
    Tecniche usate: Lame di sangue per attivare questa tecnica è necessario posizionare il palmo aperto della mano su una superficie solida, sia verticale o orizzontale, non fa differenza. Sotto il palmo della mano si formerà una pozza di sangue di un colore rosso scuro, quasi nero dal diametro di circa 20 cm che subito dopo essere stata generata, fintanto che il contatto viene mantenuto, può essere riposizionata su quella superficie entro una distanza massima pari a quella prevista dal potere per quelle tecniche che possono essere controllate. Dopo essere stata piazzata, la pozza di sangue rimane inerte fino ad un massimo di 3 turni prima di sparire, e può essere innescata in qualsiasi momento l'utilizzatore lo desideri. Quando questo succede, dalla pozza emergerà una spada di sangue della lunghezza di 1.50 m, larga 7cm e spessa pochi millimetri, come se la pozza stesse vibrando un affondo. La spada può allungarsi di pochi centimetri come uscire totalmente dalla pozza venendo lanciata come una tecnica sparata dal potere dell'utilizzatore, in ogni caso la tecnica scompare dopo quell'attacco. La trappola non può essere innescata se l'utilizzatore si trova fuori dal raggio d'azione per controllare le sue tecniche a distanza.
    -Costo:5
    lingue di sangue Facendo defluire il sangue dalla porta del sangue al palmo della mano, del sangue dal colore rosso acceso vortica su se stesso come in un mulinello assumendo una conformazione circolare, si appiattisce sempre di più allargandosi per mantenere il proprio volume fino a raggiungere uno spessore di pochi millimetri ed un diametro di 30cm per poi solidificarsi divenendo affilata come un rasoio. La tecnica così genera una sorta di lama circolare liscia, simile a quella di un affettatrice da macellai mantenendo una certa rapidità di rotazione e assumendo un colorito rosso acceso e traslucido come per alcune pietre vetrose o l'ambra.
    La lingua di sangue così creata quindi viene lanciata staccandosi dalla porta del sangue ed utilizzata come tecnica sparata. L'utilizzo della tecnica necessita della mano libera se ne possono creare due utilizzando entrambe le mani contemporaneamente, ma così facendo entrambe le mani sono occupate e non possono essere impiegate nella creazione di altre tecniche fino al momento successivo al lancio.
    tecnica "sparata"
    Costo:5

    Note: /////
    Potere: Porte dell'erede Livello 1
    -Le tecniche scaturite dalle porte dell'erede che possono essere controllate si muovono alla stessa velocità dell'utilizzatore. La portata massima del loro controllo è di 5 metri e possono restare in campo per un massimo di 3 turni, poi serviranno 2 turni per poter essere riutilizzate.
    -Le tecniche scaturite dalle porte dell'erede che non possono essere controllate ma solo lanciate si muovono al doppio della velocità dell'utilizzatore e hanno una portata di 15 mt, dopo i primi 10 metri perdono efficacia, dopodiché tornano liquide.
    -Si possono controllare massimo 2 tecniche contemporaneamente





    Edited by davemitria90 - 4/7/2018, 19:21
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    Era la prima volta che Ashtar si confrontava contro qualcuno che possedeva dei poteri, fin quel giorno il suo sangue ed il suo potere erano stati più che sufficienti e non sentiva alcun bisogno di sviluppare lo stesso. L'influsso stesso del peccato della pigrizia che scorreva in lui, unito alla mancanza di necessita lo aveva fatto sentire completamente sicuro, ora che si stava confrontando contro quel guerriero però ne era sorpreso. Quando vide la lama del guerriero metallico tranciare il suo braccio prima che avvenisse il suo spostamento si limitò a ritrarre il moncherino ed abbassarsi per portare il moncherino ormai inutilizzabile a rappresentare un cuscinetto tra lui ed il guerriero in carica e limitare il colpo stesso per non esserne eccessivamente stordito. Il momento in cui però il colpo fosse arrivato sarebbe stato il momento in cui avrebbe saltato indietro tentando di guadagnare con quel violento colpo qualche metro aiutato anche dalla forza con cui era stato caricato. Durante il salto avrebbe fatto strisciare una mano nel terreno cercando di migliorare il suo equilibrio e per poterla usare per alzarsi rapidamente data la botta di culo che avrebbe dato. L'importante era non ritrovarsi a rotolare e mantenere un contatto visivo con l'avversario. L'altra mano invece si sposta rapidamente di lato materializzando un disco tagliente e rotante, dal colore scarlatto (lingua di sangue); lo stesso sarebbe stato lanciato rapidamente cercando di mirare con lo sguardo a qualche giuntura o parte non troppo fortificata dell'avversario. Durante il primo lancio, quando il suo avversario fosse stato occupato a schivare o parare il colpo, una pozza di sangue (spade di sangue) balzando poi all'indietro per aggiungere distanza tra se ed il combattente mentre la pozza si trovava proprio in quel punto.

    Ashtar

    r0BDVb9

    Fisico: Sano
    Psiche: Concentrato, sorpreso
    Energia: 20/30
    Tecniche usate: Lame di sangue per attivare questa tecnica è necessario posizionare il palmo aperto della mano su una superficie solida, sia verticale o orizzontale, non fa differenza. Sotto il palmo della mano si formerà una pozza di sangue di un colore rosso scuro, quasi nero dal diametro di circa 20 cm che subito dopo essere stata generata, fintanto che il contatto viene mantenuto, può essere riposizionata su quella superficie entro una distanza massima pari a quella prevista dal potere per quelle tecniche che possono essere controllate. Dopo essere stata piazzata, la pozza di sangue rimane inerte fino ad un massimo di 3 turni prima di sparire, e può essere innescata in qualsiasi momento l'utilizzatore lo desideri. Quando questo succede, dalla pozza emergerà una spada di sangue della lunghezza di 1.50 m, larga 7cm e spessa pochi millimetri, come se la pozza stesse vibrando un affondo. La spada può allungarsi di pochi centimetri come uscire totalmente dalla pozza venendo lanciata come una tecnica sparata dal potere dell'utilizzatore, in ogni caso la tecnica scompare dopo quell'attacco. La trappola non può essere innescata se l'utilizzatore si trova fuori dal raggio d'azione per controllare le sue tecniche a distanza.
    -Costo:5
    lingue di sangue Facendo defluire il sangue dalla porta del sangue al palmo della mano, del sangue dal colore rosso acceso vortica su se stesso come in un mulinello assumendo una conformazione circolare, si appiattisce sempre di più allargandosi per mantenere il proprio volume fino a raggiungere uno spessore di pochi millimetri ed un diametro di 30cm per poi solidificarsi divenendo affilata come un rasoio. La tecnica così genera una sorta di lama circolare liscia, simile a quella di un affettatrice da macellai mantenendo una certa rapidità di rotazione e assumendo un colorito rosso acceso e traslucido come per alcune pietre vetrose o l'ambra.
    La lingua di sangue così creata quindi viene lanciata staccandosi dalla porta del sangue ed utilizzata come tecnica sparata. L'utilizzo della tecnica necessita della mano libera se ne possono creare due utilizzando entrambe le mani contemporaneamente, ma così facendo entrambe le mani sono occupate e non possono essere impiegate nella creazione di altre tecniche fino al momento successivo al lancio.
    tecnica "sparata"
    Costo:5

    Note: /////
    Potere: Porte dell'erede Livello 1
    -Le tecniche scaturite dalle porte dell'erede che possono essere controllate si muovono alla stessa velocità dell'utilizzatore. La portata massima del loro controllo è di 5 metri e possono restare in campo per un massimo di 3 turni, poi serviranno 2 turni per poter essere riutilizzate.
    -Le tecniche scaturite dalle porte dell'erede che non possono essere controllate ma solo lanciate si muovono al doppio della velocità dell'utilizzatore e hanno una portata di 15 mt, dopo i primi 10 metri perdono efficacia, dopodiché tornano liquide.
    -Si possono controllare massimo 2 tecniche contemporaneamente






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    non so se e quali danni ho preso durante il tuo ultimo attacco, quindi per ora ho lasciato sano nella scheda pur avendo dubbi.

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  7. .
    Ashtar sbuffa roteando gli occhi alla voce di quell'altro, provava una certa empatia verso quel guerriero che approfittava del fatto che lui stesse parlando per scavare ignorandone la voce. La voce di Ashtar nonostante il momento di tensione rimaneva invece calda, pacata, prendendosi tutto il tempo di formulare la sua frase. <infatti mi chiedo se non sia uno spreco, sinceramente fino ad ora non mi hai fatto una buona impressione. I miei erano solo consigli, forti o meno i problemi vanno prima di tutto evitati, solo se capitano nonostante tutto risolti.>
    Rimaneva quindi ad osservare la scena, quel colosso che scavava non sembrava amare più di tanto i comandi del piccoletto, ed anzi si dimostrava perfino reticente a compiere quanto gli è dovuto, Asthar sospira e digrigna leggermente i denti assottigliando lo sguardo verso il piccoletto per poi volgere il suo sguardo verso il guerriero che sembrava dover per forza affrontare.
    <non so cosa ti succeda, ma credimi... odio vederti obbligato al rispondere a quei comandi.> Ad una prima analisi sembrava un colosso forte fisicamente, contrastarne la forza dovrebbe essere l'ultima cosa che Ashtar si dovrebbe trovar a fare, le placche simile al metallo parevano indicare invece una grossa resistenza per quel che si poteva definire particolarmente efficace in corpo a corpo. Il suo saluto arrivò notando che nonostante tutto mantenesse una certa coscienza e poteva decidere almeno il modo con cui eseguire l'ordine, forse perché non specificato diversamente ed opponeva comunque una resistenza. Al momento il controllore del sangue non poteva farsi troppe domande su chi fosse l'essere che stava dietro quei due, qualcuno in grado di comandare entrambi con una sorta di dominio assoluto sul guerriero. Quando il guerriero si volse verso di lui infilò il bastone nella cintura, sicuramente un opzione migliore dell'utilizzarlo per fargli il solletico, sempre che non lo soffrisse, ma era un rischio che non voleva correre. Osservò il guerriero utilizzare il proprio potere, e di certo il fatto che ne avesse uno con quelle caratteristiche fisiche si poteva dimostrare un problema in modo maggiore rispetto a quanto pronosticato, sapeva di non essere abituato ai lunghi combattimenti, e strategicamente avrebbe dovuto porre in qualche modo un rimedio a quello stato delle cose, ma ci stava già lavorando da tempo, il sigillo sulla spalla destra infatti era un chiaro segno di un semplice rimedio per questa sua pecca, come il guerriero aveva modificato il suo braccio Ashtar reagì con un movimento che sembrava quasi unico, posizionando le braccia orizzontalmente sembrava quasi intenzionato a prendere in pieno il colpo che il guerriero voleva infliggergli, la realtà era però un'altra. I segni chiari lungo le sue mani erano in realtà le porte del sangue, fulcro del suo potere; Quella sulla sua mano destra si apri completamente mentre l'avambraccio si rigonfiava, quella sulla sinistra invece si aprì facendone fuoriuscire una lingua lunga una ventina di centimetri, poco prima di entrare entro la portata del fendente del suo avversario, Ashtar sforzo la sua energia facendo fuoriuscire un getto di sangue verso il guerriero, lo stesso liquido scarlatto forse non sarebbe stato abbastanza forte da fermarlo, ma quasi sicuramente abbastanza per togliergli la visuale il tanto che bastava. Dal braccio sinistro quasi in contemporanea partirono rapidamente un intreccio di fasci melmosi, diretti verso il muretto li vicino. Il movimento laterale verso lo stesso sarebbe stato quindi molto più rapido, dato che il braccio avrebbe trascinato Ashtar, puntando a portando rapidamente sopra il muro stesso. Una volta sopra si sarebbe quindi chinato portando la mano a contatto con la superficie del muretto, pronto a scattare nuovamente. Il lungo braccio che usciva dalla sua mano sinistra permaneva con la base ben salda alla mano stessa. <siete realmente sicuri di quello che state facendo? siete così forti da non valutare nuove leve? ve lo ho detto, voglio quella lanterna, ed in un modo o nell'altro io ottengo sempre quello che voglio> Parlava ad entrambi, ma in realtà era al piccoletto che si stava rivolgendo, vedere il guerriero comandato oltre la sua volontà, oltre i suoi desideri e dover tenere a freno quello che sentiva e provava, non potendolo sfogare appieno gli dava un certo fastidio, lo allontanava fin troppo dalla perfezione che considerava essere.


    Ashtar

    r0BDVb9

    Fisico: Sano
    Psiche: Infastidito
    Energia: 35/45
    Tecniche usate: - Orgasmo di sangue - Le labbra della porta del sangue impiegata nell'utilizzo si aprono al massimo mentre l'avambraccio si rigonfia leggermente, la lingua si ritrae il più possibile verso l'interno Per generare poi un largo spruzzo di sangue. Il getto si allarga interessando una zona di 5 metri davanti all'utilizzatore raggiungendo la massima ampiezza di 1.80 metri quando il getto si trova a 2,5 m. Il getto sarà di un color rosso vivo proprio come un ondata di sangue.
    - Il getto così creato, rapido il doppio della velocità dell'utilizzatore, ed ha la sua stessa forza capace quindi di respingere nemici che il possessore è in grado di contrastare con la forza.E' anche in grado di deviare proiettili di piccolo calibro, in particolare quelli a frammentazione, e di contrastare o deviare altri attacchi a cono. (questa parte non saprei come descriverla meglio) Inoltre bagnando gli indumenti morbidi li rende particolarmente aderenti esaltando le forme che stanno sotto gli stessi. Dopo l'utilizzo la tecnica necessita di un turno di ricarica.
    - costo:5

    - Artiglio del cuore: -Dal nome evocativo, questa tecnica vede la porta del sangue interessata aprirsi al massimo della sua capacità e regurgitare rapidamente sangue e grumi più o meno solidi dello stesso fino a creare delle fasce di grumi intrecciate tra loro fino a raggiungere uno spessore uguale a quello del braccio di chi usa la tecnica. Le fasce intrecciate si allungano creando un prolungamento del braccio che si conclude con cinque fasci simili a dita, le dita nella parte finale sono senza unghie e sono più mollicce verso la fine con un aspetto simile ad un miele rosso e colante che permette di appiccicare le cose ed avere una maggior aderenza. L'aspetto finale quindi è quello di un lungo braccio con una mano completa alla fine dello stesso. L'artiglio ha di per se un colorito rosso scuro, venato di un rosso più vivo e acceso, mosso da pulsazioni interne allo stesso.
    - Il braccio così creato chiamato Artiglio del cuore ha la stessa forza e consistenza della carne dell'utilizzatore. Il braccio è pulsante come se fosse vivo, e le pulsazioni interne sono causate dal sangue tramite cui lo stesso arto viene controllato tramite i movimenti della lingua all'interno delle porte del sangue da cui il braccio non si può staccare senza perdere di efficacia. E' possibile estendere questo arto come lanciandolo ma lasciandolo attaccato alla mano, per poi ritrarlo per spostare se stessi o portare alla mano oggetti distanti di un peso sopportabile da un singolo braccio dell'utilizzatore. Se tagliato per più della sua metà la tecnica si disperde diventando inutile. Se ne possono creare due, ma ogni Artiglio creato impegna la porta del sangue che lo ha generato finché non viene disperso, impedendo così di utilizzare altre tecniche.
    L'artiglio può essere sparato entro i limiti in cui è possibile controllare la tecnica, ma i movimenti successivi, ovvero quelli di controllo seguono i normali limiti delle tecniche controllate
    costo:5
    mantenimento:2



    Note: Durata Artiglio del cuore 1/3 turni
    Potere: Porte dell'erede
    Il sangue di Ashtar non è semplice sangue, essendo il suo corpo stesso creato dalla perversione umana il suo corpo funziona in modo diverso ed il suo sangue possiede proprietà particolari. Tramite delle bocche situate nelle palme delle sue mani sono in grado di metabolizzare l'energia nel sangue nella formazione delle tecniche. Le bocche non sono munite di un impianto mascellare, ne possiedono dei denti e le labbra son ripiegate verso l'interno. Allo sguardo, quando sono chiuse, le bocche appaiono come linee orizzontali nel palmo, simili ad una vecchia cicatrice leggermente più scura in confronto al resto della pelle. Durante le tecniche con il lancio la lingua si ritrae e le labbra si rigonfiano come se aumentassero la pressione, similmente allo sputare un seme da una normale bocca. Durante le tecniche di controllo la lingua si muove nella mano, fungendo da controller per la tecnica in se. La lingua nelle porte dell'erede è lunga sui venti centimetri e letteralmente impasta energia e sangue durante il processo di formazione delle tecniche. Oltre a questo, (quanto segue non in combattimento) il sangue di Ashtar è come peccato liquido l'ingestione dello stesso agisce come un potente afrodisiaco spingendo le persone in quanto il maggior influsso durante la gestazione è venuto dalla lussuria, ma ha anche proprietà che spingono chi lo ingerisce verso i loro desideri e perversioni più profonde abbattendo le barriere mentali e le resistenze che spingono solitamente a non ammetterli o non perseguirli.




  8. .
    Una cosa saggia che diceva la mamma di Ashtar era "è sempre meglio farsi gli affari propri" ma, dato che quest'ultima con questa filosofia aveva trovato un orribile morte per mano del proprio figlio, forse non era poi così saggia. Non poteva certo fingere di non essere passato li vicino quando vide quel colosso che non riusciva ad identificare, un robot? un umano che si era impiantato parti metalliche? Insomma un colosso minaccioso ed un piccolo nanerottolo che lo osservava da sopra un muretto. Una voce dentro di lui gli suggeriva di filare dritto e controllare meglio cosa stavano facendo tornando indietro in modo più silenzioso. Solo non fosse che il nanerottolo indicandolo inizia a minacciarlo lasciandolo perfino sorpreso.
    <un signore del male? gira a largo? vogliate scusare l'opinione di un comune cittadino come me, ma una volta fatta una certa affermazione non rischiate che vengano avvisate le autorità>
    Il suo sorriso si allarga leggermente, divertito da quella scena un po goffa, sebbene forse la sola presenza di quel colosso sarebbe bastata a far sparire dalla circolazione la maggior parte delle persone. Infatti fa qualche passo in direzione dei due, mantenendo la distanza unicamente per la presenza di quella coda minacciosa che parrebbe in grado di poterlo infilzare con un solo gesto se avesse agito senza un minimo di prudenza, ma sono le seguenti parole che lo spingono ad analizzare la situazione.
    <com'è che tu gli lasci dire certe cose? tu stavi lavorando, ma non ho certamente avuto un passo silenzioso una mente strategica avrebbe evitato il problema prima che si presentasse, lo avrebbe occultato il più possibile. Io ora so cosa state facendo, cosa nascondete, alzare troppo la voce e parlare troppo certe volte sono sinonimo di insicurezza, ma il tuo compagno non sembra così d'accordo... probabilmente avrebbe bisogno di un compagno che presti maggiore attenzione ai suoi desideri.>
    Quindi compie un leggero inchino <lasciate che mi presenti, io mio nome è Ashtar, e se me lo consentite, potrei essere interessato a quel che fate, la domanda ora è... siete interessati a qualcuno come me un tentatore che tenta di portare alla luce i desideri più oscuri delle persone, o sono forse obbligato prendermi ciò che mi spetta con la forza?> Srotola la coda da sotto la veste lasciando che la stessa fuoriesca dalle sue vesti, sebbene non rappresenti ancora una palese minaccia la sua posizione con le gambe; leggermente flesse, con il busto ancora leggermente inclinato in un regale inchino, serve anche per evitare eventuali attacchi. Una figura più piccola da centrare con un attacco, una posizione che permette scatti più rapidi, non sembra il miglior momento o la miglior combinazione di persone per far amicizia o avvicinarsi ad un potere simile, ma forse è una delle poche persone in grado di farlo. Sembra dare tutte le possibilità di risolvere la questione in modo pacifico, ma sottolinea anche il fatto di come è praticamente impossibile che lui ora se ne vada da li senza far nulla, dimostrandosi particolarmente interessato ad un oggetto unico come quello.

    Ashtar

    r0BDVb9

    Fisico: Sano
    Psiche: Concentrato e curioso
    Energia: 30/30
    Tecniche usate: ////
    Note: /////
    Potere: Porte dell'erede Livello 1
    -Le tecniche scaturite dalle porte dell'erede che possono essere controllate si muovono alla stessa velocità dell'utilizzatore. La portata massima del loro controllo è di 5 metri e possono restare in campo per un massimo di 3 turni, poi serviranno 2 turni per poter essere riutilizzate.
    -Le tecniche scaturite dalle porte dell'erede che non possono essere controllate ma solo lanciate si muovono al doppio della velocità dell'utilizzatore e hanno una portata di 15 mt, dopo i primi 10 metri perdono efficacia, dopodiché tornano liquide.
    -Si possono controllare massimo 2 tecniche contemporaneamente



  9. .
    Sorride mentre procede verso la piscina. <legge, morale, regole, paure, l'educazione ricevuta, la società in cui si vive, nessuna di queste cose tiene conto del reale animo umano. Dentro di loro le persone hanno desideri che non hanno il coraggio di inseguire, o non ne hanno lo stomaco, potrebbero perfino aver paura di vedere realizzati quei desideri, talvolta perversi, altre volte perfino malvagi. Io aiuto le persone a realizzare i loro desideri, a trovare un modo praticabile di farlo>
    E forse Erik si renderà conto di come anche a lui, lo ha sempre spinto verso l'autorealizzazione promettendo sostegno.
    Quando lui si tuffa sorride a quella sua obbiezione <l'acqua è abbastanza calda per non sentirsi male, e siamo in un ambiente chiuso quindi non c'è rischio>
    risponde in modo pratico alla sua ironia.
  10. .
    Ashtar si ferma un attimo osservando verso il basso per un attimo <si lo ho filmato, non tutto però, ma non tengo un video simile alla portata della rete o di virus, se vorrai cancellarlo ti darò la copia fisica formato cd che ho a casa.>
    Nessuno correrebbe il rischio di entrare in casa per rubare un singolo CD, quindi si gratta la testa per qualche secondo
    <senti, se vuoi puoi restituirmi il denaro del vestito con piccole rate o come preferisci, ma non ti sto prendendo un vestito per pagarti. Senza un vestito adatto non puoi entrare dove intendo portarti questa sera, è la mia vita, per quanto mi faccia piacere la scorsa serata, credo che tu sia più... romantica di così. Come ho detto vorrei farti vedere anche altro del mio mondo> Quindi pone le mani dietro la schiena <per me comunque è molto più accessibile prendere vestiti simili, è un po come se ti comprassi un gelato, non è sui soldi che sto puntando, non ho denaro per qualche merito imprenditoriale, ma per origini quindi non è un vanto. Vorrei solo sul farti vivere nel mio mondo per questa sera, può piacerti o meno. Se non ti interessa conoscermi e vuoi solo che cancelli il video non hai che da dirlo, non ci saranno ripercussioni> Quindi la guarda facendo un largo sorriso <altrimenti ho una proposta, tu scegli un vestito che ti stia bene, un paio di scarpe adatte allo stesso e le consideriamo mie, te le presterò per questa giornata insieme, una volta finita ti rimetterai il tuo e io porterò quello che hai scelto a casa mia.>
    Pone quindi le mani dietro la schiena osservando ancora quella vetrina <e poi, ammetto che pagherei anche per egoismo personale, pagherei per vederti con un bel vestito.> Riporta quindi il suo sguardo verso di lei, chiedendosi se sarebbe riuscita a vincere un po di quei blocchi che già le impedivano di divertirsi, sembrava una ragazza che sogna il grande amore, forse non cosciente che se solo volesse avrebbe potuto prenderla in qualsiasi istante, possederla fino a spezzarla, fino alla sua morte mentre implorava ancora. Fosse stato crudele forse lo avrebbe fatto, ma voleva esplorarne i desideri, voleva capire cosa avrebbe sentito. Aveva già preso qualcosa di lei quel giorno, qualcosa che in un certo senso gli era stato regalato dal destino.
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    La mia abilità fisica Energy è di 1 non di 2, non so se sia una concessione o una svista, ma lo segnalo cmq


    Una passeggiata notturna, insolito forse farla nel parco a quell'ora della notte, ma difficile borseggiare un tipetto come lui, trovava perfino divertente l'idea che a qualcuno potesse venire in mente. Il ritmico bussare del bastone che accompagnava i suoi passi gli dava una strana forma di sicurezza, come se non solo nella coscienza ma perfino nel suono e nel tatto quella lama nascosta fosse li, pronta a far cadere la mano di un possibile scippatore. Dopotutto era passato diverso tempo dall'ultima volta che aveva fatto scorrere sangue. Inoltre erano rare le prede succulente, quelle da traviare e portare al peccato, che siano predisposte ad esso, solo in attesa che arrivasse una scintilla, una piccola spinta verso il baratro melmoso della perdizione. Tutti dentro di loro provano desideri, alcuni emergono altri rimangono incofessabili perfino alla nostra coscienza, altri sono perfino troppo per essere accettati qualora venissero realizzati. Lui attendeva e tra l'attesa di incontri e l'assenza di una servitù nella sua dimora si ritrovava così fuori per locali per la cena, avendo quindi consumato lentamente ed in solitudine il suo pasto si era goduto la tranquillità ed i sapori dell'alta cucina. Ora però quello strano senso di patia, dato un po dallo stomaco sazio ed un po dalla mancanza di stimoli ma per la maggiore, dalla sua stessa indole pigra che sembrava saltare fuori nei momenti in cui maggiormente si rilassava, non per nulla una volta addormentato è difficilissimo svegliarlo.
    I piedi lo guidarono, così, senza conoscere bene la meta, in un percorso che solitamente avrebbe fatto in giardino, tra i fiori e gli alberi ed invece adesso lo stava portando a passo lento e sempre con quel ritmico bussare verso il mausoleo in cui si trovavano altre figure a lui sconosciute. Probabilmente lo avrebbero potuto sentire mentre si avvicinava e forse successivamente lo avrebbero visto. Un uomo alto, vestito con un lungo cappotto che si allarga nella parte finale, il colore nero con sfumature viola nel piumino attorno al collo, lo stesso è largo mostrando dei bottoni argentati, sotto lo stesso porta una camicia bianca con bottoni e ricami neri che richiamano il colore della sopravveste. La cintura è argentea, i riflessi della stessa però sono quasi simili a quelli dei suoi capelli che si accendono dei riflessi delle luci notturne incorniciando quel suo sguardo un po malinconico. Pantaloni stretti, decorati da diverse cinghie poste orizzontalmente a tenerli maggiormente chiusi la, dove si incontrano con gli stivali di cuoio, le punte delle scarpe sono in metallo, simili agli stivali da motociclista, ma con più fronzoli e decorazioni, meno sponsorizzazioni ed una maggiore comodità. Poteva sentire già qualche rumore di lavori non troppo distanti, ma a lui, sinceramente, dei lavori nel parco interessava bene poco.


    Ashtar

    r0BDVb9

    Fisico: Sano
    Psiche: Annoiato
    Energia: 30/30
    Tecniche usate: ////
    Note: /////
    Potere: Porte dell'erede
    Il sangue di Ashtar non è semplice sangue, essendo il suo corpo stesso creato dalla perversione umana il suo corpo funziona in modo diverso ed il suo sangue possiede proprietà particolari. Tramite delle bocche situate nelle palme delle sue mani sono in grado di metabolizzare l'energia nel sangue nella formazione delle tecniche. Le bocche non sono munite di un impianto mascellare, ne possiedono dei denti e le labbra son ripiegate verso l'interno. Allo sguardo, quando sono chiuse, le bocche appaiono come linee orizzontali nel palmo, simili ad una vecchia cicatrice leggermente più scura in confronto al resto della pelle. Durante le tecniche con il lancio la lingua si ritrae e le labbra si rigonfiano come se aumentassero la pressione, similmente allo sputare un seme da una normale bocca. Durante le tecniche di controllo la lingua si muove nella mano, fungendo da controller per la tecnica in se. La lingua nelle porte dell'erede è lunga sui venti centimetri e letteralmente impasta energia e sangue durante il processo di formazione delle tecniche. Oltre a questo, (quanto segue non in combattimento) il sangue di Ashtar è come peccato liquido l'ingestione dello stesso agisce come un potente afrodisiaco spingendo le persone in quanto il maggior influsso durante la gestazione è venuto dalla lussuria, ma ha anche proprietà che spingono chi lo ingerisce verso i loro desideri e perversioni più profonde abbattendo le barriere mentali e le resistenze che spingono solitamente a non ammetterli o non perseguirli.




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    Ashtar mantiene un leggero sorriso quando Lucia gli fa quella prima domanda ma non rispose prima che lei non ebbe finito di parlare.
    <come immaginavo sei venuta qui per cercare di giustificare il tuo comportamento ma credimi sei l'unica che emette un giudizio in tal senso>
    Si volterebbe verso di lei, <a me non interessa quanto in la ci si spinge, a me interessa che ti sia piaciuto, quel giorno è un po come se tu avessi vissuto nel mio mondo e hai assecondato i miei modi camminando con me per un po. Quindi fondamentalmente giudichi sbagliato il mio modo di fare o di vivere. Ma voglio dimostrarti che non si limita tutto a quello>
    Si fermano quindi davanti un negozio di vestiti parecchio costosi, vestiti eleganti mentre Ashtar poneva una mano nella tasca.
    <secondo me è bello quello che è successo, ti sei lasciata andare senza pensare a nulla, ed io lo ho fatto con te, ci siamo presi cura dei desideri altrui fino al tuo limite poi mi sono preso cura di te riportandoti al sicuro come giusto che sia, pienamente soddisfatta e stanca. Non sono sparito ne mi sono nascosto, tu potrai provare vergogna ma io no. Quel che è successo mi è piaciuto, probabilmente è piaciuto ad entrambi> Rimane ancora un po ad osservare i vestiti esposti in vetrina, degni di serate di gala. <seguire, o ammettere i propri desideri può far paura, ci avvolgiamo di regole che in realtà se ci pensi non dovrebbero servire. L'altra volta quando siamo stati insieme eri in quel modo e... mi sono divertito parecchio a modo mio, mi hai fatto star bene anche se tu probabilmente ti penti di averlo fatto. Quello del perdersi nei propri desideri più profondi è il mio mondo Lucia.> Le sorride quasi intenerito, ma continuando ad osservarla come farebbe un amante, anche abbastanza normale dopotutto <ti voglio dare uno scorcio del mio mondo, ti darò un principe ed una principessa... una serata che sia più vicina a ciò che riesci a desiderare anche con i mille blocchi mentali che ti fai... un ringraziamento diciamo per esserti lasciata andare con me almeno quella volta. Va... scegliti un bel vestito ed un paio di scarpe, dobbiamo ancora arrivare alla serata. E se sei in imbarazzo per quel che è successo sta tranquilla, lo sappiamo solo noi due, ed io ti posso giudicare al masso per quello che non fai pur volendolo piuttosto che il contrario.>
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    Pone quindi le mani dietro la schiena <senti Erik... dopo la nostra... sfida, potrei aver bisogno di te, delle tue capacità. Semplice raccolta di informazioni, per il resto, andiamo in piscina, li si sta sicuramente meglio, immagino tu non abbia un costume ma ne ho svariati che non utilizzo mai>
    il bastone rimane penzolante dietro la schiena mentre i suoi passi si muovono costanti, ma lenti e composti uscendo dal retro della dimora si accede al giardino, lo stesso porta quindi al garage in cui sono state costruite le terme, ma ovviamente l'acqua non è per forza calda anche se il luogo ha diverse illuminazioni.
    <sono curioso di scoprire quante persone la fuori hanno voglia di tirare fuori i loro desideri, di intraprendere la strada verso il successo, o almeno di fare un tentativo>
    Sorride quindi spogliandosi e rivelando alcuni tatuaggi sulla schiena molto particolari, traslucidi di color ottone, come se in qualche modo fossero fatti in modo non usuale. Si tuffa quindi prendendosi un angolo della piscina per rilassarsi.
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    Ashtar non è mai stato un personaggio frettoloso, la pazienza e la capacità di analizzare una situazione sono spesso la chiave per un buon piano, le uniche due persone che sono riuscite a farlo arrabbiare seriamente non sono sopravvissute all'esperienza.
    Resta così, con un bastone da passeggio che in realtà contiene un arma, le mani esposta ma quei chiari segni simili a cicatrici nelle mani appena visibili.
    Quando la ragazza si palesa a lui sorride di rimando <non potevo non accettare l'invito di una bella ragazza ti pare, e poi ero curioso di sapere cosa hai da dire. Immagino tu sia un po confusa... su andiamo, abbiamo qualche ora per prepararci>
    Aprirebbe un braccio come ad indicarle che può prendere posto affianco a lui <mentre camminiamo puoi chiedermi quel che vuoi, nessuna fretta> La osserva però, uno sguardo seducente, magnetico quasi, ma che non indugia troppo lasciando quasi insoddisfatti o perfino confusi.
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    Ashtar aveva appena finito di lavarsi dopo aver pranzato quando ricevette un messaggio, poteva leggere il nome dato che aveva preso il numero prima di uscire dalla casa, ma non si aspettava certamente il messaggio che gli arriva.
    Risponde dopo aver finito di vestirsi indossando un abito nero, con una camicia rossa posta sotto lo stesso e cravatta intonata all'abito. Il bastone da passeggio era immancabile ed era curioso di vedere che effetti e che domande si palesavano nella testa di quella ragazza qualsiasi, forse un po timida, dopo quello che era successo per tutto un pomeriggio ed una notte.
    Quando arriva l'orario lui è all'entrata Nord del parco, cosa che fa presente mandando un messaggio a Lucia sul fatto che lui stava aspettando li, descrivendo anche come era vestito anche se i suoi capelli argentei erano facilmente riconoscibili mentre indossava quell'abito nero che li risaltava maggiormente.
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