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Nei giorni in cui la Nebbia di Londra è più densa che mai, la notte cala prima nei quartieri più bui della città reale. Le nubi e la nebbia avvolgono i pochi raggi del sole che tramonta dando all'aria una sensazione di mistero e di occulto, come se qualche oscuro rituale avesse appena rubato il sole prima ancora che possa calare la notte. Con storie come queste, le anziane attaccate alle tradizioni spaventavano i giovani e gli infanti che battevano le strade di Maeve Alley facendo ritrovare loro il rispetto di quella parte di città nelle ore che precedono il buio. Meave, come lo chiamavano le persone che vivevano in quell'angolo di Londra, non era di certo un quartiere misterioso o segreto. Tutti sapevano che per ritrovare il misticismo dell'antica Albione e delle sue confinanti sorelle dovevano recarsi ad ogni costo in quel luogo dove la tecnologia non aveva mai preso il sopravvento e tutti si affidavano ancora alla magia più tradizionale e arcaica, quella che eccita le menti dei giovani e stuzzica coloro che pensano di aver visto tutto nella loro vita. Possenti draghi e fedeli grifoni non erano vietati come animali da passeggio, ma solo gli incantatori più abili erano autorizzati a sfoggiarli senza misure di sicurezza, per tutti gli altri c'erano delle gabbie incantate che ne rimpicciolivano la stazza e li rendevano più innocui, soprattutto impedivano alle strade di venire affollate da creature poco convenzionali. Dopotutto, sarebbe stata una pessima pubblicità per la via centrale, quella piena di negozi e botteghe per la magia. L'attrazione principale di Meave, un cuore pulsante che porta soldi e attenzione da parte dei curiosi, dei turisti e dei studiosi. Magiche biblioteche che spariscono nel terreno, negozi di pozioni grandi quanto capanne all'esterno ma spaziosi come castelli una volta entrati, molti giurano di aver visto gli spettri di stregoni leggendari richiamarli dalle vetrine dei negozi di articoli magici per invitarli a prendere imitazioni dei loro bastoni o bacchette che li avrebbero designati come prossimi eredi dei segreti della magia. Un posto magico, anche in un mondo che della magia aveva fatto una severa insegnante. Per chiunque cerchi informazioni su streghe, maghi e oscuri rituali, non esiste posto migliore in cui cercare da questa parte dell'oceano. Ovviamente però, una persona abile e assetata di informazioni oscure non può accontentarsi delle attrazioni per i turisti, men che meno di luoghi di studio per gli apprendisti. Per quelle notizie che vengono sussurrate a bassa voce in modo che nessuno le senta, è necessario ungere le giuste gole in quei locali frequentati dalle personalità più losche e influenti di tutto il quartiere, dove si bevono pozioni così pericolose ed inebrianti da trasformarsi nel proprio personale veleno. Un veleno alla quale difficilmente si riesce più a fare a meno. Per Kaiden, l'insegna lampeggiante del "Merlinn Lair" avrebbe evocato una strana sensazione di deja-vu, un ricordo falso e costruito dal suo istinto, più che dalla sua memoria. Avrebbe avuto la chiara sensazione che se doveva iniziare da qualche parte, probabilmente quello era il luogo giusto. Non era uno dei locali più frequentati, ma bastava avvicinarsi alla porta d'ingresso per sentire l'odore inconfondibile di erbe magiche lavorate ad arte per distillare le sostanze e le pozioni più inebrianti, capaci di drogare perfino un Kaiju con poche gocce di ambrosia. Molti sguardi schivi tra i tavoli separati da assi di legno decorate, luci soffuse e personalità ben disposte ad offrire ore di svago, o prodotti di dubbia qualità ma da risultati incredibile. Tuttavia, anche il più ingenuo dei cacciatori sa che la voce giusta da ascoltare è quella che le sente tutte: il baffuto barman dallo sguardo di chi ha finito la pazienza, intento a riempire un grosso calice di liquido verdastro ad una delle clienti più appariscenti del locale. Una donna mai vista, all'apparenza di costituzione normale ma che aveva già svuotato diverse di quelle bottiglie, indice di una resistenza inusuale. Sfoggiava teschi come ornamenti per i capelli, per le cinte sul corpo e per i foderi delle sue armi, tipico di chi ha legami stretti con la more e magie necromantiche. Forse era proprio per colpa di quelle decorazioni che il poco entusiasta barman non si era ancora lamentato di nulla. Avrebbe ritrovato l'entusiasmo appena incrociato lo sguardo con Kaiden, forse nella speranza di intraprendere una conversazione più interessante col nuovo arrivato.
Benvenuto a Meave, straniero. Cosa posso servirti?. -
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Abituato alla solitudine e alla disperazione Kaiden oramai assuefatto dal bene che la sua benefattrice le aveva mostrato, si ritrovò nuovamente nel baratro figurativo di quel labirinto sotterraneo in cui era cresciuto. Avendola persa, Kaiden si rese conto di aver perso molto più della sua compagnia ed attenzioni, Kaiden si rese conto di aver perso se stesso, il suo scopo e la motivazione di restare vivo. Servire la sua benefattrice era stata l'unica cosa positiva della sua intera e cosciente nuova esistenza, ed ora che finalmente ne aveva assaporato la dolcezza infinita, perderla lo gettò in un turbine di pericolosa disperazione. Rivivendo in modo ossessivo ogni attimo vissuto con lei, Kaiden fece in modo di ricollezionare ogni briciolo di menzione riguardante la vita precedente della strega, componendo un intricato puzzle misto di menzioni e parole chiave come: "sorellanza", "studio della magia e degli artefatti" . Fino a restringere abbastanza il campo di ipotesi ad un posto in particolare da dove poter iniziare la sua disperata ricerca, Meave.
Abituato a muoversi nei labirinti in cui è stato cresciuto Kaiden ha sviluppato un incredibile precisione nel sense e nella sua abilità di riuscire a riconoscere l'energia fintanto che si trovi abbastanza vicino ad essa, quindi pur non sapendo chi o cosa stesse cercando affinò il più possibile le sue doti combattive, rilasciando addirittura la sua energia oscura tramite l'attivazione del suo potere, cosi da cercare di generare delle risposte energetiche involontarie nelle persone che si fossero avvicinate troppo al suo sinistro ed imponente rilascio energetico, come un predatore che rilascia un rumoroso ruggito. La sua ricerca disperata lo portò di fronte ad un locale che sia per via della sua percezione sia per via di uno stranissimo senso di deja vu lo richiamò al suo interno.
Il locale brulicava di persone ed elementi chiaramente poco raccomandabili, anche se chiaramente un energumeno invasato che non sopprimeva affatto la sua energia era forse il meno raccomandabile di tutti al momento. Kaiden con passo deciso si diresse subito verso il bancone fissando con attenzione il baffuto barman senza tralasciare ogni minima traccia energetica nelle sue vicinanze. Ascoltò le sue parole di benvenuto e senza cambiare minimamente espressione si avvicinò ancora di più al bancone per poi rispondere con un tono pieno di malizia e decisione.
Come trovo qualcuno che non vuole essere trovato?
Le parole enigmatiche di Kaiden furono accompagnate da un suo leggerissimo e sfrontato sorriso. Senza lasciare nemmeno la possibilità di rispondere al barman, Kaiden sollevò la mano destra ricoperta dalla sua tetra e sinistra oscurità, per poi posarla lentamente ma con un fare molto felino ed intimidatorio sul bancone. La sua energia trasudante iniziò a pesare sul bancone come se ne stesse corrompendo la natura stessa.
Lasciandomi trovare...
Avendo trascorso cosi tanto tempo con la sua benefattrice, essendo stato a stretto contatto diretto con la sua energia ed il suo corpo Kaiden riusciva ancora a percepirne le tracce della sua energia miste alla propria. Accendendosi come un farò nella notte più buia, cercò di attirare a se le attenzioni di persone con una simile traccia energetica.
Quindi...dammi qualsiasi cosa riesca a resistere la mia presa e che mi permetta di restare qui abbastanza dall'essere trovato
Oramai appoggiato al bancone Kaiden continuò per tutto il tempo a percepire con il suo sense ciò che lo circondava, cercando di capire il livello di potere sia del barman che della donna festaiola che si trovava di fianco a lui. I suoi occhi finalmente si distolsero dal barman e velocemente si posarono sulla donna, la sua bellezza era disarmante e le sue forme erano chiaramente invitati, ma cosa lo colpì di più furono le sue chiare doti combattive, o almeno inizialmente fu così, poichè chiaramente si concentrò sul fissare senza farsi troppo notare il suo enorme seno. La mancanza della sua dominatrice si mostrava sfortunatamente in molti modi.CITAZIONEScheda status
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Modifica post 24/04/2024: correzione del valore energetico nella scheda status, corretto da 95/100 a 75/80
Edited by Black_Flame - 24/4/2024, 17:37. -
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Kaiden decise di non nascondere affatto le sue doti e la sua pressione energetica, cosa che attirò l'attenzione di tutti in quel posticino, come se un incendio fosse entrato dentro una buia e gelida grotta. La donna seduta al bancone girò lo sguardo verso di lui, ma non si mosse, dando l'impressione di essere poco interessata o semplicemente sull'attenti. Il barman invece apparve intimorito, non abbastanza da finire spaventato e scappare dietro il magazzino a gambe levate, ma evidentemente non era un combattente e trovava Kaiden minaccioso con tutta quella potenza rilasciata. A differenza sua, un pò tutti da quelle parti si trattenevano visto che non c'era niente di strano da percepire, eccezion fatta per le attrazioni magiche che venivano da fuori. Perfino la ragazza vicino a lui, che chiaramente aveva le capacità di una combattente, non emetteva nessun tipo di potere: chiaramente si stava nascondendo, l'esatto opposto di Kaiden.
D-d'accordo ma... se trovassi chiunque stai aspettando... per favore, non combattete qui dentro...
Abbastanza preoccupato dalla presenza di un attaccabrighe che aveva poco da nascondere, il barista si affrettò a servirlo con il meglio che aveva: una bevanda mista a pozioni di concentrazione energetica che avrebbe inibito la sua capacità di nascondersi, rendendo ancora più pressante la sua energia. Se da un lato aveva ridotto al minimo le capacità di conversazione del barista, dall'altra Kaiden aveva senz'altro attirato l'attenzione della cliente di fianco a lui. Soffermandosi su di lei, avrebbe potuto notare dettagli che prima gli erano sfuggiti: la donna non era solo formosa e avvenente, ma anche ben vestita. Quella sorta di ampio kimono che indossava calzava a pennello sulle sue spalle stringendo in maniera quasi innaturale, sembrava un mantello più che un indumento tenuto lì per fare scena. Anche gli abiti che ricalcavano quello stile classico del sol levante parevano creati su misura per lei, disegnando alla perfezione le forme del seno e delle gambe, cosa strana per un tipo di vestiario del genere che invece era fatto per restare comodo nella parte bassa del corpo. Le cinture che tenevano le sue armi, le legature che decoravano il capo e il collo, era tutto stretto alla perfezione, sembrava quasi il frutto di un incantesimo. La donna era armata con due spade: una più piccola e una di dimensioni normali, entrambe insolitamente dritte per delle katane. Sul fianco opposto a quello delle lame, ovvero il sinistro, aveva una cintura più stretta che avvolgeva quello che somigliava ad un tomo, un libro di magia come tanti che tuttavia sembrava sigillato in qualche modo, forse per contenere il suo potere. Le cinghie di cuoio sottili e nere non lasciavano intravedere nulla sulla sua fattura. Infine, le decorazioni a base di ossa e teschi apparvero meno inquietanti nel constatare che non appartenevano a corpi umani, ma probabilmente si trattava di ossa rituali appartenute a demoni o altre creature diaboliche. Il complesso di quegli elementi per Kaiden sarebbe risultato estremamente familiare.
Da queste parti attirare l'attenzione non è sempre una buona idea, straniero. A Meave piacciono i turisti, non gli attaccabrighe.
Lo sguardo della donna si spostò finalmente su di lui, aveva un'aria analitica e Kaiden ebbe la sensazione di essere osservato non solo dall'occhio buono, ma anche dalla benda che la donna portava sull'altro, forse non era un elemento estetico ma bensì uno strumento magico per quanto ne sapeva lui. L'occhio di lei cadde inevitabilmente sulla strana energia che avvolgeva le mani del ragazzo, ne era chiaramente incuriosita ma era difficile decifrare il suo sguardo a quel punto.
Spero che tu non sia in cerca di guai.... -
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L'energia dirompente di Kaiden impregnava l'aria circostante al punto da diventare quasi soffocante per chi non era combattente. La bellissima donna invece non ne sembrò affatto afflitta, cosa che fece capire a Kaiden quanta disparità energetica si trovasse tra loro due. Un dettaglio chiave che stimolò l'interesse del ragazzo. Affascinato sicuramente dalle forme femminili, Kaiden era molto più attratto verso il potere, la forza di essere sovrastato e controllato da una donna gli risvegliava sensazioni oramai intrise dalla sua benefattrice. Il suo sguardo freddo e minaccioso diretto verso il barman contrastava di molto lo sguardo ammaliato e di rispetto verso la donna e le sue incredibili forme.
Ascoltò con riluttanza le parole del barista lasciandosi andare in una risata scocciata alla sua affermazione di non combattere all'interno del locale e senza distogliere lo sguardo dalla donna afferrò con la mano che si trovava sul bancone il drink servitogli, per poi iniziare a sorseggiarlo pian piano mentre oramai si trovava completamente rivolto verso la donna che sembrò a sua volta ricambiare il suo sguardo. Il sapore del drink sembrava legittimo ma soprattutto l'effetto che provocò stupì Kaiden che si ritrovò a rilasciare ancora più energia, iniziando a sentire una sorta di calore provenire dal suo corpo, come rinvigorito da una battaglia feroce si sentì involontariamente rilasciare tutta la sua energia latente, iniziando a tendere la sua muscolatura che accentuò le venature violastre che pulsavano all'interno delle sue dense corazze oscure che coprivano le sue braccia.
Questa sensazione euforica però non distolse l'attenzione del ragazzo verso la cliente, le sue forme generose erano un ottima distrazione dai vari dettagli insoliti del suo modo di vestire. Osservandola attentamente Kaiden notò parecchi dettagli particolari, soprattutto il modo fin troppo perfetto in cui quel kimono avvolgeva il suo corpo, urlava magia da tutte le parti, le sue armi cosi vistose ma soprattutto quel tomo, cosi in vista ma nascosto allo stesso tempo, un tomo portato come un arma attaccata alla vita. Una visione che riempì di gioia il giovane combattente che ripensò subito alla sua benefattrice che era solita portare un misterioso tomo a sua volta. Una visione sicuramente molto comune in una parte della città cosi piena di magia ed artefatti ma chiaramente indicativa del perchè si trovasse li. Kaiden ripensò improvvisamente al senso di dejavu e la strana attrazione che lo portò all'interno del locale. Che fosse stata proprio lei ad attirarlo? La sua benefattrice era una strega dalla conoscenza magica illimitata, in grado di plasmare la realtà a sua volontà e capriccio, al punto dal far pensare a Kaiden che il caso non esistesse.
Si lasciò osservare e scrutare profondamente dalla donna, alleggerendo la tensione del suo corpo e del momento, ascoltando attentamente le sue parole.
Al contrario...se riuscissi ad essere trovato ne sarei molto felice...
Ho bisogno disperatamente dell'aiuto delle persone che sto cercando...Se riuscissi a trovarle sarei disposto a tutto per poter ricevere il loro aiuto.
Il sospetto che la ragazza facesse parte della sorellanza menzionata dalla sua benefattrice era forte ma di certo Kaiden non era disposto a mettere a rischio la segretezza della sorellanza andando in giro a chiedere a qualsiasi donna formosa se fosse una strega. Quindi decise di mascherare leggermente le sue parole cercando di essere il più generale possibile ma colpendo i punti importanti che potessero far capire alla donna in questione di cosa stesse parlando.
Sai sto cercando qualcuno di davvero "speciale"...Delle "sorelle" che adorano la magia, forse "più di chiunque altro"...Al punto "dall'isolarsi" dal mondo esterno pur di approfondire le loro conoscenze magiche.
So che probabilmente sto parlando di gran parte delle persone che si trovano in questa parte della città, ma è difficile trovare qualcuno talmente "stregato" dalla magia quanto loro...
Se solo riuscissi a fargli capire quanto disperatamente ho bisogno di loro...
Lo sguardo di Kaiden si abbassò di colpo e la sua voce si fece d'improvviso più seria e triste.
Temo che una mia conoscente sia in pericolo, qualcuno a cui loro tengono sicuramente...Qualcuno a cui IO tengo...molto...CITAZIONEScheda status
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Esporre gli obbiettivi della sua ricerca aveva senz'altro attirato l'attenzione della donna su di sé, Kaiden però non poteva immaginare quanto la sua interlocutrice fosse sull'attenti. Se fosse stata una combattente normale, la sua mano sarebbe già stata stretta intorno al fodero della sua arma mentre il pollice tirava verso l'alto la guardia, pronta a combattere. Lei invece, che combatteva in modo molto diverso, non dava a vedere il suo istinto di combattente, eppure il ragazzo di fianco a lei sarebbe riuscito a capire che fosse sull'attenti, pronta ad attaccare in qualsiasi momento. Evidentemente le sue parole l'avevano risvegliata, o più semplicemente stavano confermando i suoi timori: era come una bestia braccata, ma non una di quelle fragili che messe all'angolo iniziano a tremare, no era come se un cacciatore avesse assaporato la sensazione di diventare preda, ma aveva sia la forza che il cuore per non restare a guardare mentre le davano la caccia. Aveva dato l'impressione di essere un nemico, quindi, almeno fino a che non disse che una sua conoscente era in pericolo. In quel momento la donna armata di spade e di magia perse quasi del tutto il suo istinto omicida, segno che prima di prendere una decisione aveva intenzione di indagare più a fondo.
Sì... sei decisamente a caccia di guai...
Commentò con un sorrisetto enigmatico sul volto, tornando a sorseggiare il suo drink. Non aveva intenzione di dirgli nulla, ma forse Kaiden poteva strapparle qualche informazione facendo il suo gioco. Era chiaro che sapesse qualcosa ed era altrettanto evidente che avesse capito che per la testa di quel ragazzo passavano pensieri pericolosi, ma non era abbastanza spietata e impulsiva per eliminarlo a cuor leggero e togliersi una spina nel fianco tanto incerta. Mentre parlavano, l'istinto di Kaiden venne attratto da una presenza vicina: una sensazione strisciante, poco chiara ma carica di oscurità. Nessuno sembrò averci fatto caso per la sua natura sibillina ma lui aveva una sensibilità diversa perché quell'energia gli era... familiare. Voltandosi, e rivolgendo lo sguardo verso uno degli angoli bui del locale, avrebbe notato una creatura simile ad un grosso gatto nero, dal manto liscio e lucido tanto da sembrare squamato, sulla schiena portava un paio di code che non sembravano naturali, erano più simili a dei costrutti magici attaccati alla sua carne, ma con lo stesso aspetto del suo pelo rettiliano. Sulle estremità aveva delle masse carnose simili a delle mani con piccole dita. Era estremamente silenziosa e si mimetizzava nelle tenebre, usando le sue estremità extra stava infilando le mani nelle tasche di alcuni clienti già completamente ebbri e storditi, facili prede per un furto in piena regola che sembrava intento ad avvenire il più velocemente possibile. La creatura, ben consapevole di essere pressoché impercettibile, agiva senza fretta ma celere. Molto probabilmente sarebbe presto scappata senza lasciare alcuna traccia.. -
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Come un brivido dietro la schiena, Kaiden avvertì una strana presenza all'estremità del suo campo di percezione energetica, una traccia energetica molto nostalgica ma allo stesso tempo differente, era fin troppo chiara oramai l'identità della donna ma per un istante Kaiden non fece altro che restare rabbrividito nell'osservare la creatura muoversi nell'ombra senza essere notata. Se non fosse stato per quella flebile e riconosciuta traccia energetica non sarebbe mai stato in grado di percepirla, come il resto delle persone all'interno del locale.
In quel momento capì che la persona che si trovava di fronte era molto più pericolosa di quanto potesse immaginare e quindi doveva essere molto più cauto.
L'entusiasmo di aver trovato cosa cercava gli aveva evidentemente fatto perdere di vista l'importanza della segretezza della questione.
Hey barman, sembri un tipo sveglio...Che ne dici di capire quando sei di troppo e di lasciarci un po di privacy?
Kaiden istruito dalla sua benefattrice conosceva quanto fosse importante l'assoluta segretezza di quella sorellanza, il solo fatto che la donna in questione sembrasse avvolta da un velo magico era un segno chiaro di quanto fosse importante che la questione rimanesse tra loro. Per questo cercò di far allontanare il barman, cosi da potersi aprire più liberamente e sperare di poter estrapolare il più possibile dalla donna.
Kaiden avrebbe aspettato che il barman si fosse allontanato per mettersi a sedere ed avvicinarsi il più possibile alla donna molto lentamente cercando di far trasparire la sua totale mancanza di ostilità, per poi a tono molto più basso di prima rivolgersi direttamente alla donna.
Se i guai in questione mi permetteranno di ritrovare la mia padr...La mia "conoscente", allora sarò ben felice di affrontarli...Ma di certo non cerco guai da qualcuno che potrebbe conoscere la persona che sto cercando.
A quel punto Kaiden sorrise, non aveva grandi piani o strategie in mente, non era una persona molto autoritaria o navigata, essendo abituato a seguire gli ordini della sua benefattrice ora si ritrovava completamente perso, quindi optò per la più totale trasparenza, sperando di riuscire a trasmettere la sua disperazione e la sua totale devozione verso la sorellanza di cui tanto aveva sentito parlare.
Comprendo la tua situazione, uno sconosciuto che conosce fin troppo sbucato dal nulla ti chiede di aiutarlo nella ricerca di qualcuno che potresti conoscere che si trova in pericolo...Sembra una pessimo trappola...Ma tu puoi sicuramente percepire qualcosa di familiare nella mia energia non è vero? Ho trascorso fin troppo tempo con la mia conoscente e legato molto profondamente con lei, è impossibile che tu non riconosca qualcosa nella mia energia..
Ma se nemmeno questo basta a fidarti di me, che ne dici se cominciamo dal fatto che sto chiaramente fingendo di non essermi accorto di quel gattone oscuro?CITAZIONEScheda status
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Note: Dragon Claws in possessoSPOILER (clicca per visualizzare)Probabilmente questo spoiler non serve ma volevo segnalare che cambio colore alle parti conversate del mio personaggio per una questione di estetica e semplicità di lettura. -
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Dal modo di agire della donna di fianco a lui, Kaiden avrebbe potuto cogliere importanti indizi sulla situazione. Infatti, mentre il Barman si allontanava intimorito e lui si avvicinava audace, la donna sollevò il mento e le spalle, irrigidendosi, usando il calice che stava sorseggiando come scusa per allontanare il fiato di Kaiden da sé, lasciando intendere che quella vicinanza non la mettesse affatto a suo agio. Di contro, se quell'atteggiamento l'aveva irrigidita e allontanata in un primo momento, nel sentirlo parlare come se fosse pronto a servire la sua causa lo sguardo della donna si fece invece più affilato, sorpreso. Lui parlava come se lei sapesse qualcosa, ma non era così. Avrebbe avuto la sensazione che proprio come lui, anche la sua interlocutrice fosse a caccia di qualcosa (o qualcuno), e semplicemente entrambi stavano traendo il massimo da ciò che si ritrovavano tra le dita. Prima che lei potesse dire qualsiasi cosa, però, l'uscita sul gattone oscuro la colse completamente alla sprovvista, e dai suoi occhi Kaiden riuscì a capire chiaramente quanto lei fosse confusa.
Gattone oscuro?
Nello stesso istante in cui la strega schiuse le labbra, la porta dell'edificio si spalancò di colpo, così forte da piantarsi ai lati delle pareti dell'entrata, lasciando quindi il passaggio bloccato e aperto. A fare quell'entrata in scena che fece sobbalzare tutti i presenti erano stati dei misteriosi predoni mascherati, tra in tutto: due dei quali indossavano delle inquietanti maschere di legno bianco, mentre il terzo al centro era vestito identico a loro ma non portava un maschera, solo un ampio cappuccio dalla quale usciva un'ispida barba marrone squadrata, e un paio di occhi brillanti e gelidi che scrutarono la stanza alla ricerca di qualcosa. Sulle spalle portavano delle cinghie di cuoio chiaramente danneggiate, come se i loro zaini dentro la quale era conservata della refurtiva fossero stati rubati senza troppi complimenti. Lo sguardo del predone incappucciato si soffermò sul grosso gatto oscuro che Kaiden aveva identificato per primo, e subito il barbuto aggressore lo puntò con l'indice e l'aria tanto frettolosa quanto aggressivo.
Ecco il ladruncolo! Prendiamolo, presto!
Appena vide i predoni puntare verso di lui, la creatura oscura lanciò un ruggito simile al sibilo di una serpe furiosa, per poi saltare verso una delle feritoie posizionate in prossimità del soffitto del locale per poter uscire fuori. Era molto agile e nonostante la su grossa stazza si rivelò a tutti gli effetti un vero felino visto che parve quasi diventare liquido mentre sgusciava via in fuga dai suoi inseguitori. Prima che i predoni potessero raggiungerlo, il capo tra di loro li fermò afferrandoli per le spalle, bisbigliando qualcosa ai suoi sottoposti per invitarli ad uscire dal locale e inseguire il fuggiasco. Lui li avrebbe seguiti subito dopo, ma fu impossibile capire cosa si erano detti. L'apparizione improvvisa della creatura e dei predoni gettò tutti nel panico che iniziarono ad uscire frettolosamente dal locale, di sicuro si sarebbe creata una fiumana di gente per le strade intorno al locale e sarebbe stato difficile seguire le tracce di tutti. Approfittando della confusione, la donna seduta al bancone di fianco a Kaiden sparì del tutto, lasciandolo da solo senza lasciare traccia. A chi dare la precedenza spettava unicamente a Kaiden, e soprattutto decidere come trovare tracce e inseguire le figure che aveva visto avvicendarsi.. -
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Vedendo la reazione confusa della donna Kaiden capì quanto profondamente si stesse sbagliando sulla situazione in cui si trovava, forse per mancanza di esperienza di vita reale o per semplice disperazione, si era appoggiato fin troppo a questo magico incontro e percependo quell'energia cosi familiare dalla creatura oscura Kaiden pensò di aver fatto dei grossi passi avanti, senza rendersi conto di quanto stesse mettendo a rischio la sua ricerca e l'identità stessa della sorellanza e della sua amata padrona.
La sua mente inebriata dal momento venne repentinamente riportata alla realtà all'ingresso dei uomini mascherati. Vedere la bestia agitarsi e rivelarsi di scatto per darsi ad una fuga repentina, smosse qualcosa in Kaiden che osservando in pochi istanti le sue speranze frantumarsi sprofondò in un improvviso ragionamento.
Non solo stava rivelando informazioni rilevanti ad una sconosciuta chiaramente pericolosa, ma allo stesso tempo una creatura legata sicuramente alle persone che stava cercando, stava disperatamente scappando da un gruppo di uomini mascherati.
Non solo si sentì di aver messo in pericolo la sua padrona e la sua organizzazione ma vedere qualcuno inseguire una traccia energetica cosi familiare accese qualcosa di molto pericoloso in Kaiden.
Come colpito da un improvvisa doccia gelata la sua mente venne riportata nel buio di quei labirinti, la sua energia che eruttava imponente si arrestò di colpo mentre l'oscurità che avvolgeva le sue braccia svaniva rivelando le sue mani. I suoi occhi spenti rivelarono lo stato d'animo del ragazzo che di colpò entrò in una modalità estremamente seria e concentrata, mentre la sua enrgia facilmente percepibile a distanza svanì tra il caos della fuga dei commensali.
Notando la sparizione della donna Kaiden non ci pensò due volte e si mischiò repentinamente tra la folla affrettandosi a cercare di lasciare il locale indisturbato, cercando allo stesso tempo di raccogliere più informazioni possibili dall'uomo mascherato rimasto nel locale. Armi, guanti, vestiario, portamento, osservò ogni minimo dettaglio mentre cercava di scappare velocemente mimetizzato tra il panico della grande fuga generale del locale.
Una volta fosse riuscito a lasciare il locale si sarebbe gettato alla caccia per seguire le tracce della bestia oscura e dei suoi inseguitori, cercando di restare il più nascosto possibile, tenendosi ad una distanza abbastanza lontana dal non essere rilevato o sentito ma abbastanza vicina da poter intervenire se la situazione fosse evoluta a sfavore della creatura.
L'obiettivo di Kaiden era chiaro, salvaguardare la bestia e riaccompagnarla dalla sua padrona, fidandosi unicamente di quella sua traccia energetica cosi facilmente distinguibile da Kaiden.CITAZIONEScheda status
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Status psicologico: Spento e concentrato, teso come una lama affilata pronto a fare del male. Il senso di colpa dell'aver commesso un grave errore di giudizio lo ha tramutato in una forte energia violenta.
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Restando mescolato alla folla, Kaiden riuscì facilmente a non dare nell'occhio e seguire quei misteriosi accoliti senza essere disturbato, d'altro canto però la posizione poco vantaggiosa gli impedì di osservare bene la situazione: aveva anche perso di vista la bestia quindi non riuscì ad identificarla come si deve, poteva solo usare gli inseguitori come traccia lasciata dal passaggio di quella creatura e cogliere pochi dettagli su di loro, se non che indossavano abiti rituali, probabilmente per incanalare la forza di qualche spirito o entità che conferiva loro poteri. Per sua fortuna però, gli inseguitori erano bravi tanto quanto lui a pedinare, non persero di vista la creatura e in poco tempo riuscirono a metterla all'angolo. Quando finalmente si lasciarono alle spalle la folla, Kaiden era con la schiena contro una delle pareti che dava verso un vecchio edificio fatiscente. La creatura si era rifugiata al suo interno sperando di trovare finestre dentro la quale infilarsi per seminare i suoi inseguitori, ma questi ultimi erano stati più furbi perché con un incantesimo avevano rivestito le pareti e il soffitto di spuntoni ossuti, come se una pericolosa entità scheletrica avesse avvolto completamente la zona. Anche la porta di entrata, abbattuta e spalancata dai possenti calci di quegli accoliti, stava venendo ricoperta di spuntoni, quindi Kaiden aveva poco tempo per fare la sua entrata in scena. La stanza in cui si trovavano tutti aveva una base quadrata dal lato di 15 metri, un soffitto abbastanza alto di 5 e non c'erano né ostacoli né impedimenti, eccezion fatta per quattro colonne equidistanti che disegnavano un quadrato di 8 metri al centro della stanza. le colonne erano molto sottili, forse arrivavano al mezzo metro di spessore, ed erano state edificate con una magia che serviva a sostenere i piani di sopra, resi però inaccessibili da quella maledizione di spuntoni di ossa. I tre inseguitori erano al centro della stanza, davano le spalle alla porta ed avanzavano soddisfatti verso la creatura: messa con le spalle al muro, la bestia nera cercava di allontanarsi senza però rischiare di toccare le punte alle sue spalle, e minacciava gli inseguitori con le sue code, facendole schioccare come fruste a terra per spaventarli mentre soffiava rumorosamente con le fauci spalancate. . -
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Il suo corpo si muoveva sibilante come un serpente che segue la sua preda nell'erba alta. Kaiden seguiva il suo istinto affilato negli anni bui del culto sotterraneo, abituato alla caccia riusciva quasi ad assaporare il gusto della morte dei cultisti. Ogni metro che si avvicinava a loro la sua mente barcollava tra sanità e violenza. Avere oltretutto la giustificazione di difendere un famiglio di una possibile strega vicina alla sua dominatrice, gli conferiva la perfetta scusante per lasciarsi andare ai desideri più oscuri della sua mente. Non gli importava di essere solo contro tre assalitori, non gli importava nemmeno più quanto potessero essere forti, la sua mente completamente concentrata sull'obbiettivo di ucciderli smise di titubare e di pensare.
In poco tempo li raggiunse ad una sorta di edificio fatiscente dove essi avevano messo alle strette la povera creatura.
Con le spalle al muro Kaiden avvertì la pulsione di energia che stava ricoprendo le pareti interne dell'edificio, in quel momento capì il motivo della mancanza di armi ed equipaggiamenti dei cultisti, erano chiaramente dei maghi, un informazione molto marginale per il momento, ma di certo utile al combattente per la battaglia che stava per affrontare.
Avvertendo l'impulso energetico Kaiden capì oltretutto che non aveva molto altro tempo per fare la sua entrata in scena, visto che l'energia dei cultisti stava ricoprendo tutta l'area interna dell'edificio chiudendone ogni via d'entrata.
In un combattimento contro tre avversari di cui non conosceva le abilità fisiche o energetiche Kaiden poteva fare affidamento al suo unico asso nella manica, il suo unico vantaggio, la "sorpresa". Un vantaggio che Kaiden aveva forgiato per anni e che non si sarebbe mai sognato di sprecare.
Una coltre di oscurità avvolse le mani di Kaiden mentre una solida sfera rocciosa venne generata all'interno del palmo della sua mano destra, Kaiden si avventò all'interno dell'edificio correndo al massimo della sua velocità e cercando di fare il meno rumore possibile utilizzò la sua mossa a distanza migliore perfetta per lo stealth, la SASSATA. Kaiden lanciò con tutta la sua forza il sasso che aveva generato nella sua mano destra verso la nuca del cultista "sottoposto" che si trovava sulla destra, cercando di colpirlo talmente forte da spezzargli l'osso del collo o provocargli un trauma ed uno shock talmente elevato al cervelletto da farlo spegnere per terra e cercare di metterlo fuori gioco il più velocemente possibile. Durante questo attacco Kaiden non si sarebbe arrestato aspettando una risposta, anzi avrebbe continuato la sua corsa senza fermarsi, estraendo uno dei suoi fedeli coltellacci con la mano sinistra e dirigersi verso il cultista centrale, quello che sembrava essere il più forte del trio.
Solo dopo aver sferrato il sasso e cercato di mettere a segno il suo colpo Kaiden rivelò la sua posizione con un possente urlo verso la bestia o meglio verso chi la stava controllando.
ATTACCA ORA!!!!
Seppur non conoscendosi e non sapendo la sua storia, Kaiden cercò di far capire alla bestia o a chi la controllava che il nemico del mio nemico è mio amico e che l'unica via di fuga da quella situazione era di collaborare nell'abbattimento dei cultisti.CITAZIONEScheda status
Status fisico: Illeso
Status psicologico: Nel pieno dell'azione, concentrato sul cogliere al massimo il suo vantaggio sulla sorpresa, speranzoso che la bestia gli dia manforte nell'attacco ai cultisti.
Tecniche usate:
- Geomanzia #1: Scheggia di pietra
Partendo dal materiale organico presente nel corpo e mescolandolo con l'energia sarà possibile materializzare una piccola pietra di forma irregolare nella propria mano, mai più grande di 20 cm in lunghezza e 10 in spessore. Potrà essere scagliata contro il nemico infliggendo danno come se fosse un oggetto MEDIO ma l'utilizzatore potrà scagliarlo come un oggetto PICCOLO. La pietra è molto resistente e soprattutto pesante, può tranquillamente mettere ko un nemico impreparato.
Costo: 5
Potere personale: Attivo
Liv 1
- A questo livello la resistenza delle corazze risulta leggermente inferiore al ferro
- Il marchio diminuisce di molto la resistenza della zona marchiata
Energia: 70/80
Note: Dragon Claws in possesso, 1 in possesso nella mano sinistra.
