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Era pronto a gridare, impazzire di piacere perché non poteva più trattenere quell'orgasmo, fortunatamente però Sae riuscì a controllarsi meglio di lui e, trovato l'equilibrio dopo il piacere, si chinò per poterlo prendere in bocca. Appena abbassò lo sguardo, Mike vide la bocca della sua amata insegnante divorar e tutta la sua virilità mentre lo fissava eccitata, oscena, ingoiandolo in fondo e supplicandolo di venire con lo sguardo. La mano del ragazzo tremò tanto forte quanto la sua verga, ebbe la forte tentazione di afferrarle i capelli e tirarla verso di sé, violandole la gola fino allo stomaco per venire nella maniera più aggressiva possibile, ma riuscì a trattenersi portandosi quelle dita sulla bocca piuttosto, così da trattenere quel verso di piacere strozzato che stava cercando di scappare. La verga del ragazzo si gonfiò gradualmente di qualche centimetro mentre il seme la attraversava, l'orgasmo fu silenzioso ma estremamente intenso, tanto che Sae riuscì a scandire chiaramente ogni singola vena che le pulsava in gola e quanta energia quel seme bollente stava trainando dentro di lei. Era caldissimo, pregno di vigore, era un vero e proprio banchetto di anime quello e Sae se ne sarebbe sentita inebriata. Altro che resistere a quella droga... come avrebbe potuto farne a meno? Era deliziosa. Il sapore la distruggeva, il suo calore le riscaldava completamente il corpo, era come avere una batteria vitale che la rendeva più forte, e l'energia fluiva in lei in maniera così spontanea che oramai sembrava quasi che lo facesse da una vita. Se avesse ingoiato tutto, il suo ventre si sarebbe gonfiato leggermente per la quantità, se lo avesse lasciato uscire, Sae avrebbe sentito la bocca e il naso riempirsi fino a traboccare, perché quel ragazzo le stava donando l'orgasmo più abbondante della sua vita, e più cercava di trattenere le grida, più allungava quel momento. i fiotti partirono intensi ma crollarono in quantità poco dopo, senza però fermarsi subito. fu un lungo orgasmo che Sae riuscì a sentire dentro di lei fino alla fine. Quando ebbe finito, Mike piantò la nuca contro la parete, respirando affannosamente senza però il coraggio di togliersi la mano dalla bocca. La sua verga, anche dopo essere uscita da Sae, sarebbe rimasta marmorea, piantata l' davanti come se fosse uno stendardo, impossibile da placare. Forse Sae sarebbe stata appagata, ma il suo adorato Mike no. Quello era poco più che un assaggio per un combattente che aveva appena risvegliato i suoi poteri, e avrebbe avuto bisogno dell'aiuto della donna per nasconderlo, anche perché non potevano restare lì dentro per troppo tempo.
Mentre Sae si gustava quell'orgasmo, avrebbe sentito distintamente il richiamo del cubo: sembrava che stesse cercando di attirare la sua attenzione. Cosa voleva? La avvisava di un pericolo? Oppure non era soddisfatto? Anche il cubo ne voleva di più? Sembrava quasi un terzo incomodo che voleva spingere i due piccioncini a darsi da fare, ma era molto difficile interpretare cosa volesse. Sae sapeva soltanto che con quell'iniezione di energia poteva sentire meglio la forza spirituale che la circondava, e poteva percepire la grande quantità di gente che popolava il centro commerciale. Se tante persone si avvicinavano lì, sarebbe diventato difficile uscire dal bagno senza destare sospetti.. -
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Mentre Sae continuava imperterrita a far godere i suo adorato allievo, si accorse dalle pulsazioni che divennero più forti che ormai era sul punto di venire e quando sentì la prima goccia bagnarle la lingua si spinse con la testa in avanti, soffocandosi con quelle enorme verga che le pulsava direttamente in gola, spruzzando lungo l'esofago il seme. Sae non era molto avezza al deepthroat, ma la fame che le suscitava l'energia di Mike glielo faceva fare in modo quasi naturale, come se lo facesse da anni. Riuscì a sentire quel calore scivolarle in gola, direttamente nello stomaco, lo ingurgitava avida, fin quando non sentì la pancia piena, e quando successe lo lasciò scivolare all'esterno ma si accorse che stava continuando a eiaculare riempendole la bocca, facendoglielo assaporare ed ingoiare ancora, mentre altro le scappava dalle labbra colando a terra. Ne aveva fatta tantissima, al punto che Sae si chiese se non si fosse nemmeno masturbato in quel tempo che erano stati lontani. Quando Mike finalmente finì, Sae gli ripulì la punta con la bocca, dandogli un ultimo bacio malizioso prima di sollevarsi, e pulirsi con la mano i rivoli sul mento. Notò subito che era rimasto durissimo, che se fosse stato per lui sarebbero rimasti lì a lungo e beh se avesse potuto anche Sae avrebbe continuato ancora per varie ore. Ridacchiò maliziosa avvicinandosi a lui per dargli piccoli baci sul volto mentre con la mano lo carezzava ancora sui testicoli.
Sei proprio insaziabile eh? Scoppi di salute. Commentò civettuola, dandogli altri piccoli baci, ed avrebbe continuato a coccolarlo se non avesse recepito il cubo che sembrava volerla richiamare. Sae si fermò aggrottando la fronte perplessa.
Il cubo... mi sta trasmettendo qualcosa... Si separò a malincuore da Mike per dirigersi verso la borsa e prenderlo in mano. Cosa stava cercando di dirle? Le sembrò a quel punto di percepire molte presenze attorno. I suoi sensi si erano affinati e non capì perché mai, era forse il dono di Fortinbras? Tornò a guardare Mike, che ahimè era ancora perfettamente in tiro. Si morse il labbro inferiore per poi lamentarsi del fatto che non poteva continuare. Si diede una rapida ripulita con carta igienica ed acqua.
Tesoro, non hai idea di quanto vorrei saziarti, ma se stiamo ancora qui verremo scoperti. Gli si avvicinò, e cercò di capire come potesse fare per nascondere quella erezione mastodontica. Poi le venne un idea su come camuffarlo, però le suggerì anche moltissime idee perverse: andare a spasso con lui ed Aurora sapendo che nascondeva quel ben di dio tutto per lei. Andare al cinema sedersi vicini e stuzzicarlo ancora, nascondendosi con un enorme secchio di popcorn. Accidenti! Che le prendeva? Perché quel ragazzo le ispirava così tante sconcerie? Era il suo faccino tenero? Quella nerchia gigante totalmente all'opposto ai suoi occhi dolcissimi? In ogni caso doveva fare qualcosa, così cercò di aiutarlo nel rivestirsi.
Dobbiamo nasconderlo o spaventerai la gente. Scherzò maliziosa, mentre gli sollevava l'erezione per posizionarla in verticale, bloccandola in quella posizione prima con l'elastico dei suoi boxer, e poi con la cintura dei pantaloni. Poi avrebbe coperto tutto con la felpa, o la giacca di Mike. Si allontanò di un passo e sembrava funzionare, certo fin quando teneva la felpa larga sarebbe stato camuffato abbastanza bene.
Uhm, niente male, adesso so soltanto io cosa nascondi. Lo disse con tono giocoso, dandogli un bacio sensualissimo. Adesso però dovevano uscire da lì, e come potevano fare senza far capire che erano stati in due la dentro fino a quel momento? Notò una finestra un pochino scomoda ma che poteva fare al caso loro. Gliela indicò, per poi grattarsi la testa imbarazzata. Adesso sì che stavano agendo come due amanti. Grazie ai suoi sensi affinati però, avrebbero potuto sgusciare via dal bagno senza destare sospetti.. -
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Se possibile, lo spettacolo a cui assistette il ragazzo durante e dopo l'orgasmo fu anche più intenso dell'amplesso stesso. vedere quella donna che ingoiava tutta la sua virilità, che divorava tutto il suo seme e anche quando traboccava se lo gustava senza vergogna, pulendolo da quella verga che tanto l'aveva fatta godere e addirittura baciandola con aria lasciva, come se volesse ringraziarlo per quel pasto. Sae vide gli occhi del ragazzo sgranarsi di fronte a quel teatro perverso e sembrò quasi svenire a più riprese, mentre il cuore gli batteva all'impazzata e il volto diventava rosso paonazzo. Era davvero innamorato perso di lei, e vederla fare quelle cose soltanto per lui lo rendeva felice e folle allo stesso tempo. Quello spettacolo quasi patetico continuò anche quando l'insegnante risalì il suo corpo per poterlo baciare mentre gli massaggiava i testicoli, Mike si ritrovò ad annuire inebetito e irretito da quella donna per dirle che sì, era insaziabile ed era tutto merito suo. Rimase a sospirare innamorato, spalmato contro la parete, anche quando Sae si separò da lui per rispondere alla chiamata del cubo. Se non fosse stato per la gomma sotto le suole delle sue scarpe, probabilmente Mike sarebbe scivolato a terra come un manichino rotto. Adorava quando Sae faceva la padrona con lui, e avrebbe voluto tantissimo vederla mentre gli ordinava di scoparla per tutta la notte fino a farlo svenire. In ogni caso, almeno per il momento, il cubo sembrava esercitare una scarsa influenza su di Sae, forse perché si era appena saziata e non aveva più bisogno della sua "dose", quindi poteva controllarlo e pensare lucidamente, tanto che riuscì a trovare un'idea bizzarra per aiutare il povero, dotatissimo, Mike. Il ragazzo rimase immobile, anzi sarebbe stato meglio dire "rigidissimo" per incarnare al meglio la sua condizione, tremando di eccitazione e disappunto ogni volta che Sae sfiorava la sua verga con le mutande, con i pantaloni o con la giacca. Forse poteva funzionare. Il ragazzo sospirò, cercando di darsi un contegno, ma sapeva anche lui che quella era la cosa migliore da fare, quindi non obiettò oltre. Quando Sae gli mostrò la finestra, lui la toccò col braccio buono, così da trasferirle i suoi pensieri.
"Esco io da lì, adesso sono un'atleta! Per te non serve, eri qui per prima, nessuno lo noterà. Faccio il giro del centro commerciale e ti raggiungo, ok?"
Fu lui a quel punto a darle un bacio sulle labbra. Iniziò a stampo e frettolosamente si separò da lei, rendendosi però conto che non gli bastava, cercandone subito un altro più lungo e lussurioso. Lo interruppe prima di saltarle addosso, uscendo poi dalla finestra guardandosi bene attorno. Finalmente Sae poteva stare più tranquilla, anche se camminando avrebbe sentito il seme di Mike dentro il suo stomaco darle una strana sensazione di calore. Perché lì e non nella sua intimità? No, doveva scacciare quei desideri lussuriosi, o non sarebbe riuscita a controllarsi. Quando fu fuori, sicuramente il primo istinto sarebbe stato quello di andare a cercare sua figlia. L'avrebbe trovata dove l'aveva lasciata, con la differenza che adesso a parlare con la ragazza che aveva "corrotto" c'era qualcuno di inatteso: Lancillotto in persona, che conversava con la ragazza come se stesse flirtando. Appena Sae lo vide, lui si accorse di lei e girò immediatamente lo sguardo verso la donna. Non poteva la sua divisa scolastica, era vestito in modo casual, forse più pesante di quanto ci si aspetterebbe visto il caldo, e portava con sé una busta di carta, tipica di quei posti dove compri qualcosa per fare regali a qualcuno. Appena il suo sguardo si incrociò con quello di Sae, il ragazzo alzò la mano verso di lei con fare amichevole, e quando le sorrise, i suoi occhi si accesero di un bagliore giallo intenso. Un bagliore molto simile che Sae aveva visto nel suo stesso riflesso alla corte del Gigante. Il ragazzo aveva deciso di affrontarla faccia a faccia? Che intenzioni aveva?. -
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Mike si offrì di uscire lui dalla finestra, così da non destare sospetti, Sae annuì e lo lasciò fare, per poi uscire dal bagno sembrando normalissima vista dall'esterno. Si portò istintivamente la mano sulla pancia dove sentiva ancora il calore di Mike e l'energia che la cullava. Pensò di andare a recuperare Aurora, giusto per non far passare troppo tempo dalla sua assenza. Quando però arrivò a destinazione, le mancò un battito quando vide Lancillotto lì a chiacchierare con la ragazza della giostrina. Esitò un momento, prese un profondo respiro e cercò di fingere che andasse tutto bene, infondo era in pubblico e non sapeva ancora cosa Lancillotto volesse da lei. Capì che quindi forse il cubo voleva avvisarla? Quindi coraggiosamente si avvicinò alla signorina, ringraziandola per il favore che le aveva fatto. Si voltò poi verso Lancillotto salutandolo con un sorriso amichevole a sua volta.
Ehilà, che coincidenza incontrarti qui. Affermò cercando di dissimulare il suo disagio come aveva sempre fatto quando vedeva spettri in momenti poco opportuni. Aurora vedendola tornata, non ci pensò due volte a raggiungerla chiamandola a gran voce allegramente. La abbracciò e Sae la prese in braccio, dandole un piccolo bacio sulla guancia. Tornò però a guardare Lancillotto, un pochino tesa in ansia, ma ostentò ancora spensieratezza.
Facevi shopping? Chiese vedendogli una busta di carta in mano. Era andato lì per caso ed aveva visto Aurora, oppure l'aveva seguita? Nel secondo caso era stato un bene che avesse fatto uscire Mike dalla finestra.. -
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Quando fu davanti a quel ragazzo, la differenza con Mike sarebbe stata più che evidente: forse non aveva la possanza immensa di Thresh, ma Lancillotto era davvero molto più grande e massiccio di un ragazzo della sua età, sembrava decisamente molto più adulto rispetto agli altri. La calma di Sae non sembrò sorprenderlo e anzi, sollevò la busta di carta mostrandola senza vergogna, dichiarando subito le sue intenzioni.
Ero dispiaciuto che Mike si fosse fatto male. Gli ho preso un regalo per farmi perdonare.
La sua espressione enigmatica, amichevole quanto imperscrutabile, rendeva davvero difficile capire se fosse ironico oppure se era sinceramente dispiaciuto che Mike ci fosse finito in mezzo in quel modo, nel bene e nel male. Dopotutto era ancora un ragazzo come gli altri, era difficile immaginarlo freddo, distante e calcolatore. Il ragazzo fece qualche passo lontano dalle giostre, per togliersi di mezzo dalla folla, non si voltò verso Sae ma era certo che l'avrebbe seguito per ascoltare cosa aveva da dire.
Non è una coincidenza, comunque. Sapevo che vi avrei trovati qui.
Lo sapeva? E come? Lancillotto dava davvero l'idea di aver intessuto una gigantesca rete per tenerli sotto controllo, ma perché? Voleva sul serio ricattarli? Minacciarli? Che cosa cercava davvero Lancillotto? Il ragazzo camminò ancora un pò fino a raggiungere una posizione molto vicina ad una scala scala mobile, trafficato ma con un grande via vai, quindi poca gente che si soffermava ad ascoltare. A quel punto si voltò verso la professoressa, mantenendo quello sguardo enigmatico ma diventando più serio nel tono.
Ho la fama di non essere un grande chiacchierone, non ci girerò intorno: cosa hai promesso a Mike?
Forse Lancillotto si era fatto un'idea sbagliata del loro rapporto, oppure Sae non aveva abbastanza elementi per capire esattamente di cosa stesse parlando il ragazzo. Il suo tono però era calmo, e dava l'idea di qualcuno che voleva parlare dell'argomento, più che giungere a conclusioni affrettate. Forse dal suo punto di vista era Sae la cattiva, la crudele insegnante che aveva ceduto al fascino del cubo e adesso si nutriva delle anime dei suoi allievi?. -
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Non era la prima volta che vedeva Lancillotto da vicino, non si sarebbe stupita della differenza di stazza con Mike o con sé. Sapeva benissimo che era robusto e che gli mancava davvero poco per essere grosso quanto Thresh. Lancillotto si comportò in modo naturale con lei, dicendole che aveva preso un regalino a Mike per farsi perdonare. Le sembrava un pochino strano che avesse tali premure per Mike, possibile che fosse davvero dispiaciuto della loro litigata? Pregava che fosse così. Sae lo seguì con Aurora che le teneva la manina, e dopo un poco gli disse che sapeva che l'avrebbe trovata lì. Sae serrò la mascella, non le piaceva l'idea che conoscesse i posti che frequentava di solito, ma finse ancora di essere serena.
Ah sì? Come facevi a saperlo? chiese usando un tono pacato, quasi amichevole, poiché non voleva allarmare la piccola Aurora che si fece silenziosa, forse perché percepiva lo stato d'animo della madre, ma li guardava incuriosita. Ad un certo punto Lancillotto le chiese senza tanti mezzi termini cosa avesse promesso a Mike. A quel punto Sae si sentì come cascare dal pero. Era preoccupato per Mike? Quindi erano davvero così amici come aveva detto Mike prima? Non riuscì proprio a nascondere il suo stupore, e le scappò una mezza risata nervosa: forse c'era stato un enorme equivoco.
Mike è simpatico! A me piace tanto! Intervenne la piccola Aurora che prese un pochino in contropiede Sae. Quel commento avrebbe fatto capire benissimo a Lancilotto che si erano già visti anche con Aurora, che i loro contatti non si erano limitato solo a scuola. Il buon cuore di Sae si sentì quasi sollevato, forse era lei ad aver frainteso tutto quanto, in realtà Lancillotto non aveva mai avuto intenzione di ricattarli, ma voleva solo proteggere il suo compagno. Infondo come squadra erano molto uniti, e pensare che Lancillotto si stesse muovendo per proteggere Mike le intenerì il cuore e si pentì di aver pensato male di lui. Fece un piccolo verso intenerito, per poi poggiare la mano sul braccio del ragazzo con fare materno, come se volesse fermare i suoi passi e attirare la sua attenzione. Nella speranza che non capisse che aveva intenzione di leggergli dentro. Se tuttavia si fosse scostato infastidito avrebbe ritirato la mano.
Promesso? Perdonami, credo che tu ti stia facendo l'idea sbagliata. Cosa credi che stia succedendo fra me e Mike? Gli chiese pregando il cielo che Lancillotto sfoderasse le sue intenzioni a proteggere il suo amico da una lussuriosa vedova che voleva approfittarsi di lui.. -
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Lancillotto sorrise ad Aurora ma senza dirle nulla, come se volesse farle capire che in fondo, anche lui era amico di Mike. Dal punto di vista di Lancillotto, Sae stava cercando di girarci attorno, quindi il ragazzo abbassò il capo verso l'orecchio opposto a dove si trovava la bambina, in modo che non lo sentisse. Inevitabilmente però, permise a Sae di toccarlo, così da poterlo leggere dentro, cosa che non aveva considerato probabilmente.
Penso che Mike ti serva a qualcosa, e tu in cambio gli hai promesso molti favori...
Mentre Lancillotto parlava, Sae riuscì a leggere la sua energia spirituale, e in qualche modo riuscì a vedere le molte cose che il ragazzo aveva spiato: li aveva visti nel bagno della scuola, nella sua casa, ma anche in quel bagno pochi minuti prima. Il suo punto di vista era da angolazioni molto strane, inusuali, sembrava quasi che si fosse appeso in qualche angolo, nascosto in chissà quale modo. Poi lo vide che osservare soddisfatto il contenuto di alcune piccole telecamere da uno schermo portatile: le telecamere erano sporche di quella strana sostanza simile ad una ragnatela che Sae aveva trovato in casa sua. Poi scavò più a fondo, e vide Lancillotto che osservava da lontano un giovanissimo Artù: tutti lo portavano in gloria, celebrandolo, mentre lui soffriva di una profonda solitudine. Appena se ne rese conto, il ragazzo sgranò gli occhi verso di lei, esercitando una forte pressione energetica, per poi afferrarle il polso con una discreta forza, obbligandolo a lasciarla andare.
Sei potente... devo stare in guardia, non sono qui per svelare i miei di segreti...
Lancillotto ristabilì le distanze, il suo sguardo era diventato ancora più serio, e forse molto meno enigmatico di prima. Nonostante le considerazioni che poteva fare in quel momento, Sae avrebbe dovuto fare i conti col fatto che quell'intensa pressione energetica con la quale il ragazzo aveva risposto alla sua lettura, aveva acceso quella voglia insoddisfatta che Mike aveva lasciato dentro di lei. Esattamente come il suo amante, infatti, anche Lancillotto possedeva quell'intensa energia, e sebbene avesse delle sfumature diverse il sapore inebriante era lo stesso.
Se non hai intenzione di dirmi cosa hai in mente, non mi importa. Lo scoprirò da solo. Quello che so per certo è che prima di incontrarti Mike era una mezza calzetta... lo hai reso più forte. E lo voglio anche io.
La fissò mortalmente serio. Sembrava proprio che Lancillotto avesse intuito il legame che c'era tra di loro, e forse Sae poteva dire di non sapere come ci era riuscita, ma proprio grazie a lei Mike aveva risvegliato i suoi poteri, e adesso li stava inequivocabilmente alimentando. Lancillotto era interessato al processo, e anche lui voleva diventare più forte sfruttando Sae, per questo stava preparando quella fitta rete di incastri per assicurarsi che la donna non potesse tirarsi indietro.. -
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Quando le rispose dicendole che pensava che lei stesse sfruttando Mike, le scappò di nuovo quella mezza risatina nervosa e si portò una mano sulla bocca, sentendosi sollevata. Non si rese nemmeno conto che lo stava guardando quasi con affetto materno. Allora non era un farabutto come Thresh! O almeno lo pensò fin quando non riuscì a capire che l'aveva spiata per tutto quel tempo, perfino in casa. Cosa che la allarmò tantissimo: come diavolo aveva fatto? Quando era entrato in casa sua? Doveva assolutamente prendere precauzioni di quel tipo perché se ci riusciva un ragazzo all'apparenza comune, chissà cosa avrebbe fatto un uomo dotato di potere e risorse come Thresh? Il ragazzo si accorse però che lo stava leggendo e le afferrò il polso prima che potesse andare troppo avanti. Sae ritirò la mano con calma, riflettendo sul fatto che anche lui aveva quell'energia che aveva sentito su Thresh. Sentì di nuovo il ventre formicolare, e il cervello accendersi verso il bisogno di copulare, ma forse per via di Aurora vicina, riuscì a sedare o meglio accantonare quel impulso terrificante. Forse stava diventando più brava a controllare i propri impulsi? Quel maledetto piercing in più stava funzionando a quanto pare.
Io sono innamorata di Mike. Lo disse come una fucilata, poiché lo sentì anche Aurora che la guardò stupita, stringendole la mano in ansia. Forse era il modo peggiore per farglielo sapere, ma prima o poi doveva farle conoscere Mike e farle capire che si volevano bene.
Lo so che ti sembra assurdo che una donna vissuta come me, si sia fatta conquistare da una "mezza calzetta", ma è la verità. Voglio un mondo di bene a Mike e non farei mai niente per fargli del male. Fra me e lui sono successe un mucchio di cose, che ci ha avvicinato moltissimo. Ti sarai fatto un idea sbagliata perché tu non puoi sentire ciò che mi comunicava Mike, perché posso sentirlo solo io. Se ciò che desideri è diventare più forte, io ti aiuterò. Non serve spiarmi o ricattarmi. Sei un mio studente e mi stai a cuore anche tu. Ti rivelerò cosa è successo, ma in cambio dovrai smetterla di spiarmi, dovrai darmi tutte le registrazioni che hai su di me. Lo sguardo di Sae si addolcì, poiché ripensò a quel sentimento di profonda solitudine che aveva percepito da Lancillotto, quel tipo di sentimento non lo aveva mai provato personalmente, ma lo aveva conosciuto tramite spettri orfani. Le sembrò strano che Lancillotto avesse quel tipo di tristezza dentro di lui, ma capì che se agiva su quello, se gli faceva sentire che era dalla sua parte, forse poteva avere un alleato. Poteva fargli capire che lei si sentiva davvero una sua insegnante e che era sincera. Sae ovviamente non aveva la più pallida idea di come avesse fatto Mike a sviluppare i suoi poteri, aveva un mezzo sospetto su quell'evento della prigione nel letto, ma l'unico che poteva rispondere a quelle domande era Mike stesso.
Non so cosa hai vissuto fino ad oggi Greg, il tuo modo di agire in questo caso dice molto su di te. Non sono un tuo nemico, sono la tua insegnante. Sospirò un pochino frastornata, e sebbene avesse agito malissimo il ragazzo, sembrava non avesse poi intenzioni così crudeli. Lo lesse come se Lancillotto fosse abituato a prendersi le cose che voleva con la forza, che nessuno era mai stato gentile con lui. Probabilmente solo Artù, ecco perché era così legato a quel ragazzo.
Ciò che voglio dirti è che alle volte basta chiedere sai? Mike ti considera un amico, ed io un mio prezioso studente, se ce lo chiedevi ti avremmo sicuramente aiutato e risposto a tutte le tue domande. Aurora divenne un pochino irrequieta e Sae la prese di nuovo in braccio per farla sentire al sicuro. Non aggiunse altro, ma diede un piccolo bacio sulla guancia della piccola per poi sorriderle e farle capire che andava tutto bene.. -
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Quando Sae confessò i suoi sentimenti a Lancillotto, il ragazzo rimase sinceramente stupefatto. E se un giorno Sae avesse provato a dire a qualcuno che aveva visto Lancillotto non ammutolito, ma sbigottito, allora nessuno le avrebbe creduto. Forse quella era la prima volta che qualcuno lo coglieva impreparato da anni e anni, e anche quando si sentì dire che era disposta ad aiutarlo senza bisogno di trucchi, il ragazzo si guardò attorno con un'aria decisamente confusa. Si stava concentrando? Si quello era chiaramente lo sguardo di uno che stava cercando di carpire informazioni, magari pensava di essere stato vittima di un'illusione o qualcosa del genere visto che Sae era riuscita a toccarlo? Sembrava sinceramente in difficoltà e si stava sforzando di non darlo a vedere. Sembrava deciso a trovare l'inganno ma, appena Sae gli disse che non era una sua nemica ma la sua insegnante, il respiro del ragazzo si bloccò di colpo. Infilò le mani in tasca, distogliendo da lei lo sguardo e lasciandosi sfuggire un "tsk" che la diceva lunga su cosa si aspettasse da quel confronto. Sae avrebbe avuto la netta sensazione che quel ragazzo fosse abituato ad essere circondato da nemici, da rivali, come se fino a quel momento avesse vissuto in una sorta di ghetto dove doveva guardarsi sempre le spalle, e non poteva pensare di ottenere qualcosa senza usare l'inganno o la forza. Evidentemente la donna lo aveva lasciato completamente scoperto. Tornò a guardarla e nei suoi occhi Sae lesse diffidenza, finalmente si stava sciogliendo quello sguardo enigmatico. Alla fine, dopotutto, anche lui era un ragazzo.
Non voglio risposte, voglio potere. E non ho intenzione di cancellare niente fino a che non avrò quello che voglio... o sarò sicuro che stai dicendo la verità.
Alzò il mento, e a quel punto Sae fu certa che si stava aprendo, la stava mettendo alla prova.
Se mi darai ciò che voglio... allora mi rimangerò tutto e chiederò scusa. Ma fino ad allora sei tu che devi dimostrarmi di non essere un'insegnante che si riempie la bocca di belle parole...
A quel punto affilò lo sguardo, Lancillotto sembrava avere le idee molto chiare.
Allora... vuoi conquistare la mia fiducia?
Quello era il momento in cui stringevano un tacito accordo. Lancillotto fece per tirare fuori la mano dalla tasca e stringerla con quella di Sae, ma ci ripensò subito dopo perché temeva che potesse leggerlo dentro o che... quella situazione potesse diventare più assurda. No, non aveva smesso di guardarsi le spalle, ma se Sae aveva intenzione di guadagnarsi al sua fiducia allora quella era la sua possibilità.. -
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Vedere la reazione sbigottita di Lancillotto la fece imbarazzare un pochino, non lo aveva mai detto ad alta voce così chiaramente, si era aspettata una reazione decisamente diversa da parte sua. Quando notò che si guardava attorno concentrandosi le venne il sospetto che anche lui avesse qualche abilità ottica particolare, qualcosa su cui si poteva lavorare anche solo per dargli la sensazione che stesse migliorando. Sae capì che aveva fatto centro nel pensare che lui fosse abituato ad agire in quel modo: ma che razza di clima familiare aveva in casa per sviluppare quel tipo di modi di fare? In effetti il padre che si era presentato a lei dava decisamente l'aria di chi comandava a bacchetta in casa. Stava per fare breccia nel cuore di quel ragazzo, lo aveva intuito, ma ancora non si fidava del tutto. Infatti le disse che non voleva risposte ma voleva il potere. Si rifiutò di cancellare ciò che aveva fin quando non era sicuro di ottenere da lei qualcosa. Sae sospirò spazientita, ma capì che quella situazione si poteva risolvere con le buone. Se gli dimostrava che gli voleva bene si sarebbe fidato di lei. Quando lo vide allungare la mano e poi ritirarla, Sae non riuscì a resistere alla voglia di ridere. Alla fine fu Sae ad allungare una mano verso la testa di Lancillotto per scompigliargli un pochino i capelli in modo affettuoso, poi però gli puntò un dito contro.
Sei la nostra punta di diamante della squadra, perché mai dovrei negarti di renderti più forte se posso farlo? Però sì, conquisterò la tua fiducia, ma anche tu dovresti fare uno sforzo nei miei confronti non credi? Se smetti di puntarmi un fucile in faccia possiamo perfino divertirci. Sae capì che non doveva calcare la mano, ma fargli capire che poteva rilassarsi e che se la assecondava poteva ottenere molto di più da lei. Gli fece poi un cenno con la testa per invitarlo a seguirla.
Su vieni con me a cercare Mike, è qui nei dintorni e ti dimostro che non ti sto mentendo. Avrebbe fatto strada, girovagando nel centro commerciale alla ricerca di Mike, se non lo avesse trovato subito gli avrebbe mandato un messaggio per chiedergli dove fosse così da raggiungerlo. Mentre gironzolavano Sae notò che Aurora era più mogia del solito, al che si fermò un momento per chiederle cosa ci fosse che non andasse. La piccola abbassò lo sguardo triste, stropicciandosi le dita incerta. Guardò verso Lancillotto come se fosse di troppo, poi si avvicinò a Sae con quel faccino super tenero.
Vuoi più bene a Mike? Che a me? Le sussurrò quella domanda con gli occhi lucidi. Sae sbarrò gli occhi sorpresa, doveva aver pensato male visto che l'aveva lasciata parecchi giorni dai nonni. Le si strinse il cuore e prese le manine di Aurora con infinita pazienza e amore.
Guardami, è vero voglio molto bene a Mike, ma a te voglio molto molto più bene. Sei la cosa più importante del mondo per me. E poi sai, Mike vuole bene pure a te. Le diede un piccolo buffetto simpatico sul naso, ridacchiando intenerita, e poco dopo anche Aurora esplose con una piccola risatina, portandola ad abbracciare Sae stretta stretta, dicendole che anche lei voleva tanto tanto bene alla mamma, più di tutti.. -
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Quando gli scompigliò i capelli, Sae vide di nuovo quello sguardo sbigottito sul volto di Lancillotto. Durò solo un istante, ma era chiaro che non si aspettasse niente di tutto questo. La donna lo invitò a darle una possibilità ma lui non volle darle soddisfazione, limitandosi ad un altro "tsk" che però non venne accompagnato da nessun rifiuto, anzi iniziò a seguirla mentre cercavano Mike. Forse aveva davvero guadagnato un ottima occasione, la cara Sae. Cadde un profondo silenzio quando Aurora e Sae si scambiarono quel piccolo momento familiare: Sae riuscì a sentire di nuovo quella profonda solitudine impossessarsi di Lancillotto. Aveva già sentito un assaggio di quella sensazione quando lo aveva toccato, ma adesso era così forte che poteva percepirla anche senza entrare in contatto con lui. C'era una grande sofferenza ma era... fredda, gelida. Sembrava quasi che Lancillotto avesse tirato su tra sé e i suoi problemi un muro gelido, spesso come una montagna e duro come l'acciaio, a difesa di qualcosa che forse non reputava più prezioso nemmeno lui, schiacciato dalla pressione stessa della gabbia che avrebbe dovuto proteggerlo. Il ragazzone abbassò lo sguardo, e per un istante le sue scarpe fischiarono come se si stesse girando per andarsene via. In quel momento però, li raggiunse Mike che fulminò subito con lo sguardo Lancillotto, facendogli sparire quella faccia strana e riportandolo alla sua proverbiale sfinge. A passo pesante Mike si avvicinò a lui, non aveva paura solo perché si era ferito, anzi vederlo così vicino a Sae e soprattutto Aurora gli fece montare una grande rabbia visto che non era impossibile che mettesse di mezzo anche la figlia di Sae pur di raggiungere i suoi loschi scopi, Mike stava diventando davvero protettivo nei confronti di quella bambina prendendo molto sul serio il ruolo che voleva ricoprire. Invece di tirarsi indietro, Lancillotto sollevò la busta di carta verso di lui, restando immobile per dimostrare che non aveva niente da nascondere. Mike inclinò leggermente il capo, confuso e sorpreso, non sapeva cosa aspettarsi visti i presupposti ma afferrò la busta con diffidenza, buttandoci un occhio dentro. Tirò fuori uno di quei giochi retro vecchio stampo, molto ben conservato e sicuramente ancora funzionante. Faceva parte di molte generazioni prima, ma sicuramente un bel pezzo da collezione. Mike, ancora più confuso di prima, iniziò a cercare con lo sguardo spiegazioni da Sae, anche perché come c'era da aspettarselo Lancillotto non disse niente, limitandosi a fare spallucce mentre si infilava le mani in tasca e gli serbava quel suo enigmatico faccione sorridente. . -
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Mentre Sae si occupava della sua piccola, percepì di nuovo da Lancillotto quella sensazione che aveva provato quando ebbe la sua visione sul ragazzo che guardava da lontano Artù. Si voltò solo un istante a guardarlo, e vederlo che si atteggiava da duro, la fece sorridere di nuovo intenerita. Doveva aver avuto una infanzia dura, ma Sae capì una cosa dell'animo di quel ragazzo ovvero che aveva bisogno di amore, in tutti i sensi. Ciò che desiderava davvero era essere apprezzato ed amato, ma fino a quel giorno aveva creduto che poteva ottenere solo rispetto e devozione con la forza. Un uomo come Thresh probabilmente non lo avrebbe capito, e lo aiutò a sviluppare le sue doti, ma Sae era più talentuosa nel guarire i cuori che nel fortificare i muscoli. Quando incontrarono Mike e lo vide arrabbiato, sollevò una mano, scuotendo la testa come a dire di non saltare a conclusioni affrettate. Quando poi vide Lancillotto passare la busta a Mike e ci vide il regalo e guardò tutti confuso, Sae sorrise infinitamente intenerita dalla scena.
C'è stato un grosso equivoco, ho incontrato Greg e ci ho parlato. Ero saltata a conclusioni molto affrettate, ma la verità è che lui voleva proteggerti. Credeva che io fossi una specie di panterona sciupauomini e che ti stavo sfruttando per i miei tornaconti. Diede una piccola affettuosa pacca sulla spalla di Lancillotto sorridendo ad entrambi i ragazzi.
Vi invidio tantissimo sapete? Al liceo io non avevo amici come lo siete voi. E' proprio bello essere giovani. Sospirò felice e poi si avvicinò a Mike per dargli un bacio a fior di labbra davanti a Lancillotto e mostrargli che era sincera, che fra di loro c'era del tenero. A quel gesto Aurora emise un "Eew" schifato, troppo piccola per apprezzare i baci fra due innamorati.
Gli ho detto che siamo innamorati, e che non deve preoccuparsi per te. E sì, adesso lo sa anche Aurora. Guardò sorridente verso Lancillotto, facendogli un piccolo occhiolino. Non disse a Mike che esistevano video compromettenti su di loro, o che l'aveva praticamente stalkerata, gli stava offrendo praticamente l'affetto di Mike su un piatto d'argento, facendogli capire che la storia dei video e del patto sarebbe rimasto fra lei e Lancillotto. Insomma quello era un gesto per guadagnarsi la fiducia del ragazzo, nella speranza che si sciogliesse un pochino con lei e che le dava un pizzico di fiducia in più. Allungò una mano con il palmo aperto verso l'alto, offrendola a Mike.
Vuoi dirgli qualcosa? Ti faccio da portavoce. Nessun trucco o mosse machiavelliche, Sae stava mostrando a Lancillotto che le cose potevano essere molto più semplici, e che non era un caso che Mike e lei fossero diventati così intimi visto che Sae praticamente poteva comunicare con lui in modo speciale. Oltretutto c'era sua figlia lì con loro, quindi dire ad alta voce che era innamorata di Mike era una prova tangibile della sua sincerità.. -
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Lo credo ancora.
Disse lapidario Lancillotto, senza staccare lo sguardo da Mike che si ritrovò travolto da troppe informazioni tutte assieme. Balzò sull'attenti quando Sae cercò di baciarlo: non solo perché c'era Lancillotto ma anche perché erano comunque in pubblico, e c'era anche Aurora! L'insegnante però gli spiegò tutto e gradualmente il ragazzo si tranquillizzò, La sua espressione diffidente cambiò molto rapidamente e la cosa sembrò infastidire Lancillotto. Troppo abituato a vedere il mondo in maniera diversa, era evidente, per quanto bello potesse sembrare non fece altro che alimentare il sospetto di Lancillotto che sembrasse tutto un pò troppo bello. Quando Sae si offrì di fargli da tramite, Lancillotto alzò la mano e fece cenno di no con la testa.
Ci siamo detti quello che serviva, il resto è superfluo.
Mike in realtà aveva molte cose da dire, e soprattutto da chiedere, ma pensare che non doveva più preoccuparsi di Lancillotto era davvero un sollievo. Più o meno, dato che i dubbi non erano esattamente spariti, specialmente perché il ragazzone si piegò verso Sae lanciandole un monito a bassa voce vicino all'orecchio.
Stasera. Non aspetterò oltre.
Voleva farle ancora capire che non era lei ad avere il controllo della situazione e che non si fidava ancora del tutto. Fatto ciò, allungò verso la donna un biglietto con sopra scritto a penna il suo numero, dopodiché fece per andarsene e a meno che gli avessero tagliato le gambe, sarebbe andato per la sua strada. Si aspettava che Sae lo incontrasse quella sera stessa, le aveva lasciato il suo numero per invitarlo appena sarebbe stata pronta. Come e dove, non aveva importanza, questo era il messaggio e dimostrava chiaramente quanto fosse determinato Lancillotto. Mike era ancora piuttosto indispettito ma non riuscì a dargli troppo peso perché la sua testa in quel momento stava fantasticando molti scenari, perché adesso anche Aurora sapeva del loro piccolo segreto e forse poteva davvero avvicinarsi a lei come se fosse una specie di genitore. Quindi, col volto un pochino arrossato dalla timidezza, il ragazzo prestò le sue attenzioni alla bambina, accennando un sorriso nella speranza che non lo vedesse come uno strano sostituto per il suo papà.. -
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Sae era stata troppo ottimista, il commento acido di Lancillotto fece morire un pochino il suo sorriso, ma non si sarebbe arresa. Anche Mike non sembrava del tutto convinto di quella situazione. C'era forse qualcosa che si erano detti ma che le avevano tenuto nascosto?
Eddai che sarà mai! Cos'è un pochino di affetto fra maschi vi fa sentire meno virili? Cercò di sdrammatizzare sollevando poi le mani in alto come se avesse capito quale era in realtà il loro problema.
Ah giusto, davanti alle femmine no. Ok, poi vi abbracciate in privato. Anche quello però non addolcì per niente Lancillotto che le disse senza tanti mezzi termini che voleva la prova la sera stessa. Sae si passò una mano sul volto frustrata: poteva davvero dirgli qualcosa senza che lui le portasse niente in cambio? Voleva continuare a tenere il coltello dalla parte del manico? Che situazione assurda! Era evidente però che quel piccolo bastardello sapeva benissimo che non poteva rifiutare. Prese il biglietto sconsolata, ma pensò che una soluzione poteva trovarla, ci doveva solo riflettere sopra. Sae non impedì a Lancillotto di andarsene, e poco dopo si godette la scena super tenera fra Mike e Aurora che interagivano fra di loro. Inizialmente anche Aurora sembrò imbarazzata, forse perché non sapeva come prenderlo, così fece la domanda più carina del mondo, mentre si stropicciava timidamente il vestitino.
Allora tu diventerai il mio nuovo papà? Solo in quel momento Sae realizzò che avesse dimenticato qualcosa di molto importante: ovvero che Aurora avrebbe frequentato la sapienza e lì avrebbe sicuramente incontrato Mike e poteva gridare ai quattro venti che lui sarebbe diventato il suo nuovo papà. Doveva insegnare ad Aurora a tenere il segreto, magari poteva inventarsi che per diventare davvero il suo nuovo papà dovevano sposarsi, ma a quel punto lo avrebbe chiamato "il fidanzato di mamma" ed anche lì le cose si sarebbero fatte complicate. Un problema alla volta. Attese che Mike rispondesse alla piccola che poco dopo iniziò ad approfittarsene.
Il mio papà mi portava sempre in spalla, tu lo sai fare? allungò le manine verso Mike, ridacchiando entusiasta nella speranza che la accontentasse. Se Mike avesse guardate Sae gli avrebbe fatto spallucce. Quando la situazione si sarebbe calmata un pochino, Sae si fece più seria.
Mike, so che non sei convinto, lo capisco dalla tua faccia. Ma stai tranquillo, non è così cattivo come sembra. Però ho davvero bisogno di chiederti una cosa, mi aiuterebbe davvero molto per gestire questa situazione. Ho bisogno di sapere come hai fatto a sviluppare i tuoi poteri, come li hai ottenuti, quando ti sei accorto di avere un talento? Raccontami tutto ciò che ti è successo, ti prometto che non mi arrabbio se hai fatto qualcosa di strano, ok? Se lo avrebbe visto esitare o titubare si sarebbe avvicinato a lui per sussurrargli nell'orecchio:
Per ringraziarti poi organizzerò una serata molto speciale per noi due. Detto questo, mostrandogli un sorrisetto malizioso, si mise a braccetto a lui, così che se volesse parlarle poteva farlo tranquillamente.. -
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Mike prestò alla piccola la massima attenzione. Gli chiese se sarebbe diventato il suo nuovo papà ma il ragazzo non sapeva esattamente cosa dirle. Dal suo punto di vista, la missione di Sae era ancora salvare suo marito, in un modo o nell'altro, quindi non sapeva fin dove avrebbe potuto spingersi. Sognava di stare per sempre al fianco di Sae, ma se riuscivano a riportare Jakob nel mondo dei vivi, forse avrebbe dovuto farsi da parte. Era un pensiero molto doloroso e volle scacciarlo dalla mente per ora.
"Prima di ogni cosa, voglio essere tuo amico."
Questo voleva dirle, ed era certo che Sae non avrebbe mancato di farglielo sapere. Chiedendogli implicitamente di portarla sulle spalle, però, Aurora offrì al ragazzo un occasione facile per legare, e senza pensarci due volte le sorrise, annuendo con entusiasmo. Avrebbe atteso che fosse lei ad invitarlo, allungando le mani, poi l'avrebbe tirata su con grande attenzione perché aveva a disposizione un braccio solo, portandosela sulle spalle come aveva chiesto. Era un momento davvero molto prezioso, quello: stavano facendo una passeggiata in quel centro commerciale dopo una famiglia, e anche se Mike lottava per nascondere il palo che aveva attaccato al ventre, si sentiva comunque sereno. Forse Thresh non aveva tutti i torti: il cubo era davvero solo uno strumento, era l'uso che le persone ne facevano a renderlo malvagio oppure no. Mike rimase vicino a Sae, e quando la donna riprese il discorso, non nascose un'espressione preoccupata. Temeva ancora che Lancillotto potesse fare qualcosa di sbagliato, magari anche a fin di bene secondo lui, ma che rischiava di distruggere la serenità che stavano creando. Più che temere di rivelarle qualcosa di losco, Mike esitò dal rispondere a quella domanda più che altro perché non aveva informazioni chiare da condividere, ma quando Sae gli promise una notte indimenticabile, il sangue che fluì fino al cervello rendendogli le orecchie paonazze lo aiutò a concentrarsi. Fece quindi un profondo respiro e cercò di condividere con lei quello che pensava.
"Io non so cosa mi è successo... ho usato il cubo e questo lo sai bene. Poi ho perso il controllo e mi sono trasformato. Ti ho aggredita, tu mi hai esorcizzato e... ricordo di aver passato un pò di tempo in convalescenza, e quando mi sono ripreso i poteri si stavano risvegliando. Io non so descriverlo bene ma... forse sono stato posseduto da qualcosa? Magari i miei poteri erano sopiti e il cubo mi ha aiutato a risvegliarli... il primo spirito che ho evocato mi ha corrotto ma grazie a te ho mantenuto la sua energia e ho scacciato i pensieri negativi. Fino al giorno della partita non ci avevo mai pensato, perché non sapevo che le mie abilità venissero dal richiamo degli spiriti."
Mike non li percepiva, non riusciva a sentire le anime che entravano in lui e condividevano il potere con il corpo del ragazzo quando li richiamava. Non si era reso conto di essere posseduto, né di essersi liberato, non sapeva niente di quelle abilità, semplicemente si erano risvegliate nel suo corpo. Quella che riusciva a percepire gli spiriti era lei. Forse l'intuizione di Lancillotto non era affatto sbagliata: era grazie a Sae se Mike aveva sviluppato le sue abilità? Forse il cubo non gli aveva dato energia, ma il modo per legarsi a lei e ottenere quelle abilità. Piuttosto che donare energia, il cubo riusciva a creare occasioni, era questo il senso? Per una persona normale sembrava davvero impossibile mettere assieme tutti i pezzi..
