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Era un sogno. La donna che amava lo aveva appena baciato, e con passione. Adesso se ne stava seduta sopra di lui, tutt'altro che disgustata dalla sua erezione e anzi, la apprezzava come se fosse una donna e non un'educatrice. Ma la cosa che più riempiva di gioia Mike non erano quei gesti espansivi o quelli seducenti, ma gli occhi di Sae che non lo guardavano più come se dovesse tenere le giuste distanze, ma come se finalmente lo stesse accettando nella sua vita. Il petto del ragazzo era un concerto di tamburi a quel punto, non riusciva neanche a pensare lucidamente, sapeva solo di volerla sopra a ogni altra cosa. Incantato da quella donna, si lasciò trascinare verso altri baci, e più lei lo baciava più Mike diventava abile, imparando come si faceva, lasciandosi guidare da lei mentre Sae si sfregava sulla sua erezione, rendendola ancora più turgida. Poteva dare per scontato che quella verga aveva ben poco da invidiare agli amanti che aveva assaporato in quell'ultimo periodo, dopotutto anche Mike aveva il corpo di un guerriero adesso. Tornò a parlargli, e come se lo avesse già stregato, Sae lo vide iniziare ad annuire col capo, fermandosi solo quando capì che il discorso stava diventando più serio. Sae gli spiegò cosa li aspettava, cosa significava andare fino in fondo, e per un attimo vide la paura negli occhi di quel ragazzo: non per lo scenario che stava descrivendo, ma perché temeva che potesse abbandonarlo proprio a quel punto. Il tutto mentre lei si spogliava, scoprendo quel bel seno delicato che per poco non fece scoppiare le narici di Mike in un torrente di passione. Non sarebbe stato capace di ragionare neanche in una situazione diversa, figurarsi ora. Appena Sae posò la fronte contro di lui, vide chiaramente le mani del ragazzo tremare, sollevandosi verso il suo petto come se volesse toccarle i seni, ma diede la precedenza a tutt'altro, per dimostrarle qualcosa: la afferrò per il volto, in maniera dolce, come un vero amante, iniziando ad annuire col capo con l'anima negli occhi, col cuore a mille. Era quello che voleva, non desiderava altro, tutto per stare con lei, per renderla felice, per assaporare anche solo una goccia di quella bellezza maestosa che lo aveva stregato. La avvicinò a sé e cercò di baciarla come Sae gli aveva insegnato, facendo danzare le loro lingue finalmente seguendo il ritmo che avevano deciso assieme. Si spinse verso di lei col petto in modo da farle sentire il busto atletico che aveva sviluppato con gli allenamenti, e anche se c'erano i suoi di vestiti a dividerli riuscì comunque a gustarsi quel seno meraviglioso. Quanto aveva sognato quel momento! Non riuscì neanche a piangere, voleva soltanto lei, e anche se lui non parlava, Sae poteva sentire la voce del suo spirito che invocava il nome di quella donna. Voleva essere il suo legame, il suo amante, voleva custodire tutti i segreti del mondo con lei, aiutarla ad arrivare all'inferno e trascinarla su anche quando si sarebbe persa. Sarebbe stato questo e anche altro per lei, e come a voler suggellare quel patto in maniera perversa, anche il bacino di Mike iniziò a muoversi verso il suo, facendo sfregare i loro sessi in maniera chiara, oscena, inequivocabile.
"Sae... Sae... voglio essere il tuo amante... voglio essere il tuo legame... Sae...". -
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Sae dimenticava che nonostante Mike si fosse mostrato saggio, non era così maturo da poter dividere i suoi desideri da ciò che era meglio per lui, per entrambi. Sae ormai era andata troppo avanti, lo aveva baciato, si era denudata e lui continuava ad annuire, a dirle che era ciò che voleva, nella sua ingenuità, nella sua più totale sincerità era lei che voleva e non gli interessava degli ostacoli. Era un sentimento così puro, così dolce e lei ne venne contagiata. Forse perché voleva sentire tramite il suo spirito i suoi dubbi, ma si sentì desiderata, amata come quando si era concessa a Jacob. Come poteva trascinare un cuore così gentile in quel tugurio di sofferenza che aveva per Jacob? Eppure non riuscì a resistere a quel richiamo così bello, la faceva sentire come se stando vicino a lui potesse in qualche modo essere migliore anche lei. Quando Mike iniziò a sfregarsi a sua volta contro di lei, la donna sentì il corpo scaldarsi, il suo respiro si fece affannato fra i loro baci. Si sentiva eccitata, e fu un bene perché in quel modo poteva suggellare il loro legame. Continuò a baciarlo, più per non farsi assalire dai sensi di colpa guardandolo negli occhi che per sfrenata passione, e nel frattempo si alzò dalle sue gambe. Non voleva dare un freno, semplicemente voleva cambiare stanza. Così rallentò il bacio fino a farlo diventare un piccolo bacio a fior di labbra. Lo prese per mano e lo trascinò verso la stanza da letto. Quando aprì la porta e furono davanti al letto, Sae esitò. Ricordò di quando aveva sigillato il ragazzo dentro quel materasso, credendolo un mostro che aveva voluto farle del male. Lo aveva fatto soffrire per la sua ignoranza, e se non fosse stato per Thresh ci sarebbe morto. Si voltò verso di lui, per assicurarsi che stesse bene e che per lui non si fossero riaccesi orribili ricordi. Gli strinse la mano per fargli coraggio e si sentì davvero una ragazzina in quel momento. Quel letto però poteva essere un simbolo per ciò che stavano per fare, lì lo aveva fatto soffrire, ma avrebbe anche potuto renderlo felice, avrebbero potuto cancellare quelle orribili memorie con qualcosa di molto più dolce.
Cancelliamo quel brutto ricordo. Facciamone uno bello. Si voltò verso Mike e senza pensarci su due volte gli afferrò la maglietta e gliela sollevò per spogliarlo. Rimase un momento stupita nel vedere che aveva fortificato il suo corpo, non sembrava più quel esile ragazzino che non riusciva a staccarsi dal cubo. Gli carezzò il peto con dolcezza, poi posò il viso contro di esso per abbracciarlo. Quella crescita così repentina significava che si era ammazzato di allenamento per diventare più forte, per rendersi un uomo ai suoi occhi. Gli diede piccoli baci su di esso, coccolandoselo, ogni volta che posava le labbra sul suo corpo gli chiedeva mentalmente scusa. Iniziò a scendere verso il ventre e arrivava ai pantaloni glieli slacciò, come avrebbe fatto una amorevole madre. Glieli tolse e lo lasciò con i boxer, poiché voleva dare a lui la scelta di toglierseli quando si sarebbe sentito pronto. Sae lo lasciò lì e salì sul letto gattonando su di esso per centrarsi su di esso, poi si voltò verso il ragazzo ed allargò le braccia invitandolo a raggiungerla.. -
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Continuò a baciarla e sfregarsi contro di lei, annegando in quei sentimenti che gli avevano tolto non solo la mente, ma anche il respiro, e poco gli importava visto che per vivere non aveva bisogno di nulla che non fosse lei. Le sue fantasie più selvagge stavano prendendo forma, e anche quando si limitavano a piccoli baci lui seguiva le labbra di Sae come un serpente incantato da un perverso flauto. Era suo. Si strinse a lei anche con la mano quando decise di cambiare stanza, non si fece nessuna domanda, non ebbe neanche il tempo di disperarsi perché si erano separati, capì subito cosa stava per succedere e anche se in apnea, la seguì senza pensarci due volte. Solo quando vide il letto rinsavì, riuscendo a riprendere coscienza di sé, ricordando quanto terribile era stato il loro primo incontro. Un mix di paura e sensi di colpa lo trasformarono in una statua di sali e per un istante il battito cardiaco rallentò. Sae capì subito cosa poteva significare per lui quella visione, e per incoraggiarlo iniziò a spogliarlo, carezzando quel fisico che Mike aveva temprato per lei, e facendogli la più dolce delle proposte: avrebbero cancellato quei brutti ricordi creandone di nuovi. Gli occhi del ragazzo si persero in quelli dell'insegnante, come se volesse dirle quanto l'amava per avergli detto qualcosa di così dolce e spontaneo. Ebbe subito voglia di baciarla ancora ma Sae si portò sul letto, impaziente di mettere alla prova la sua volontà e la sua eccitazione. Mike si rese conto solo a quel punto di essere completamente nudo al di fuori delle mutande e se in un primo momento fu pronto a toglierle frettolosamente, per un istante esitò domandandosi se quella non fosse l'ultima occasione che aveva per mostrarle il rispetto dovuto e tirarsi indietro. ma le mani di Sae che lo invitavano, ricordandogli quelle dolci parole, non potevano fare altro che ricordargli quanto terribile fosse stata l'esperienza su quel letto, e quanto fosse importante cancellarla con qualcosa di bello. Il cuore tornò a battere all'impazzata mentre finalmente si sfilava anche i box, restando completamente nudo davanti a lei. Quella verga era così dura e in tiro che sembrava potesse esplodere da un momento all'altro. Non sembrava neanche quella di un ragazzo: la punta rossa, le vene gonfie, il turgore possente, chiaramente il corpo di un combattente aveva molti modi per sviluppare la sua sessualità. Tolto anche l'imbarazzo finale, Mike si privò degli occhiali lasciandoli sul comodino mentre si avvicinava a lei, e gattonando le salì addosso dolcemente, cercando il suo abbraccio, guardandola negli occhi con uno sguardo che dire perdutamente innamorato sarebbe stato riduttivo. Stava per diventare il suo amante, il suo legame, la sua persona speciale, e non poteva chiedere niente di meglio. Mentre le baciava dolcemente le labbra, Mike avrebbe ricambiato il suo favore, aiutandola a togliersi quel poco che le restava addosso, così che potessero rimanere entrambi nudi, dopodiché si sarebbe lasciato cadere su di lei. Nudi, insieme, abbracciati, carne contro carne. Poteva finalmente sentire il suo petto morbido contro il proprio, il cuore di quella donna battere assieme al suo. Poteva sentire le sue gambe che lo avvolgevano e la sua femminilità che lo desiderava mentre lui pulsava contro di lei dandole un assaggio del suo vigore. A quel punto cercò di baciarla più intensamente, danzando di nuovo con le labbra e con le lingue mentre le mani si infilavano dentro la lunga e brillante chioma di Sae, spingendola a sé per rendere quel bacio una droga della quale non sarebbe più stato capace di farne a meno. Con Banner era stato intenso e passionale, ma Mike ci stava mettendo qualcosa che l'alchimista a Sae non aveva dato, forse per paura o per saggezza: un amore incondizionato. Quella passione nasceva dal cuore, non dal desiderio carnale, e se si crogiolava con lei con tanta disinvoltura era principalmente perché Sae lo aveva invitato a cancellare i brutti ricordi con qualcosa di nuovo e prezioso. Mike non poteva immaginare neanche nelle sue fantasie più selvagge che sarebbe finita in quel modo, infatti non portava con sé nessun preservativo, e men che meno ci stava pensando in quel momento. E forse nessuno dei due ci avrebbe pensato, visto che il cubo stava tornando a spargere la sua influenza all'interno di quella dimora, come se volesse proteggerli da sguardi indiscreti e possibili disturbatori, così che Sae potesse creare quel legame profondo e perverso senza filtri, senza pericoli. Era il suo rituale, e nessuno doveva interromperla. . -
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Non dovevano rinnegare ciò che era successo su quel letto, non doveva dimenticare che era stata una prigione per Mike. Sae ricordava perfettamente che aveva attinto alla sua energia per tenere testa a Banner, e quella volta aveva creduto che fosse stato l'alchimista a rinvigorirla, invece era stato Mike. Dio quanto era stata cieca! Sae desiderava davvero cancellare quelle colpe, quei orribili ricordi, perché Mike meritava di molto meglio e voleva esorcizzare ogni colpa di cui si addossavano i due amanti. Fare l'amore sul quello stesso letto significava dare una svolta, testimoniare che il loro rapporto era cambiato. Sae lo attese in ansia su quel letto, sperando che Mike non tirasse fuori quella vecchia storia per incolparla. Se lo avesse fatto Sae gli avrebbe chiesto perdono umilmente, accettando ogni colpa che lui le avrebbe dato. Voleva lasciarlo libero di scegliere perché quello era il momento di Mike. Quando lo vide togliersi anche i boxer, capì che quel ragazzo era molto più forte di quanto non lasciava vedere. Si sorprese nel vedere che era "cresciuto" in certe zone, mostrando di essere già un uomo. Attese quindi pazientemente e quando fu di nuovo fra le sue braccia lo strinse amorevolmente. Cercò di trasmettergli l'affetto che provava per lui, mettendo in quelle carezze, in quei baci tutta la sua gratitudine per averla protetta, per averla difesa e salvata. Si separò dalle sue labbra quando sentì il contatto fra le loro carni, per sospirare di eccitazione. Si sfregava contro di lui, facendogli sentire che anche lei era umida di umori, che anche lei lo desiderava. Solo a quel punto ripensò al fatto che Mike poteva essere vergine, che lei sarebbe stata la sua primissima donna. Rise di se stessa nel pensare che sicuramente gli avrebbe detto che il sesso si doveva fare con la persona che si amava, e in quel caso stava facendo la cosa giusta. Guidò le sue mani, così che Mike potesse carezzarla sui punti in cui le piaceva di più. Lasciò che la esplorasse che conoscesse più a fondo il suo corpo. Lei fece lo stesso, lo carezzava, lo baciava seguendo il ritmo del suo respiro, lo masturbò eccitandosi al vigore di quella carne che non vedeva l'ora di unirsi a lei. Rotolarono sul letto dolcemente ed infine Sae gli fu sopra. Posizionò le gambe a cavalcioni su di lui, con le sue labbra vaginali che aderivano alla carne giovane e illibata di Mike. Si sollevò con la schiena e poi con le cosce, così che potesse allinearsi con lui. Lo guardò negli occhi, per chiedergli il permesso, per chiedergli se fosse pronto, ed infine lo lasciò scivolare dentro di lei. Centimetro dopo centimetro, fin quando non riuscì a inglobarlo del tutto, fin quando non sentì la punta toccare il fondo della sua intimità. Sae gemette, sospirò, rimase lì per un attimo ferma a guardare Mike che divenne suo. Non le importava dei preservativi, dopo ciò che era accaduto con Banner per ben due volte, aveva ripreso l'uso della pillola, si sentiva quindi tranquilla, poteva godersi il ragazzo senza alcun pensiero molesto. Tornò di nuovo a baciarlo, uniti nella carne, godendosi ogni stilla dei sentimenti che riusciva a trasmetterle. Iniziò anche a muoversi dolcemente, curiosa di scoprire se riuscisse almeno a gemere, anche se non aveva più la voce. Si disse che era la cosa giusta, che era stato il destino a portarla da lui. Il cubo era entrato nella sua vita proprio per via di Mike, era stato lui a farla preoccupare a rianimare il suo cuore dormiente. Era stato lui ad aver visto dei ricordi di Jacob. . -
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Crogiolarsi su quel letto con lei, coccolandosi e conoscendosi in maniera più intima, faceva parte delle fantasie di Mike da quando l'aveva conosciuta e viverle senza nessun filtro, senza doversi svegliare all'improvviso nel suo letto, da solo e sudato, era una benedizione che il ragazzo non diede mai per scontata. La baciò, leccando le sue labbra, assaporò la sua pelle, baciandole e succhiandole il collo, carezzandola e toccandola dove Sae lo invitava a farlo, in modo da condividere con lei un momento tanto speciale. Non smise di starle attaccato neanche per un secondo, mugugnando di piacere anche se quelli erano gli unici suoni che la sua gola riusciva ad emettere, neanche si rese conto che Sae si trovava finalmente sopra di lui, e quando la vide in ginocchio davanti a sé come una dea dell'amore, sentì il fiato spezzarsi e il cuore esplodere. Il corpo del ragazzo tremava, era impaziente, non vedeva l'ora di poterla assaporare, e quando Sae lo guardò come se volesse chiedergli il permesso lui non fece nulla, si limitò a guardarla come se la stesse supplicando. Quello era il loro momento, un momento che apparteneva unicamente a loro due. Prese la carne di Sae lasciando che fosse lei a scandire il ritmo, e quando furono uniti così profondamente lanciò un grido strozzato di piacere. Per la foga le afferrò i fianchi stringendola in maniera possessiva in modo che non potessero separarsi, e inarcò la schiena quel tanto che bastava per alzare il bacino e affondare dentro di lei il più possibile. Pulsava così forte che sembrava stesse per giungere ad un orgasmo prematuro e... fu proprio ciò che successe. Bastò metterlo dentro una sola volta per eccitare così tanto Mike che la sua verga venne immediatamente, tra i versi eccitati e frustrati del ragazzo mentre il suo seme si faceva spazio dentro la carne di Sae. Il potere del ragazzo entrò a far parte di lei, colmando quell'utero bollente che sembrava quasi lo stesse risucchiando. il seme di Mike scivolò dalle sue grandi labbra e la invase, riempiendola di un potere intenso, tanto che riuscì a vedere meglio lo spettro pallido intorno al ragazzo che sembrava volersi scusare, e al tempo stesso stava cercando la forza di non far finire tutto così presto. Per sua fortuna, quel corpo da combattente gli permise di non perdere neanche una goccia di vigore, restando saldo seppur più sensibile dentro di lei, intenzionato a farla godere. Anche se aveva gli occhi lucidi, trovò la forza di mordersi le guance e allungare le mani verso i seni della donna, massaggiandoli delicatamente, per farle capire che era pronto ad andare avanti. Ora che aveva assaporato il suo potere e che erano profondamente connessi, Sae poteva sentirlo come se potessero conversare normalmente.
E' bellissimo... tu sei bellissima... voglio darti piacere... Sae, guidami... voglio essere il tuo amante!
Iniziò a muovere il bacino in maniera timida, come se volesse farsi guidare da lei. Voleva sapere cosa le piaceva, voleva scoprire i suoi punti più sensibili, voleva conoscerla intimamente così da darle piacere ogni volta che avrebbe avuto bisogno di lui.. -
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Aveva sottovalutato cosa significava unirsi a lui. Era stato così docile fino a quel momento, si era lasciato guidare tutto il tempo, e quando si unirono non si aspettò di sentirsi afferrare in quel modo colmo di passione e sentire la sua verga pulsare con forza dentro di lei. Sentì il suo seme scaldarla in profondità, la sua energia invaderla e ricordarle la stessa sensazione che aveva provato su quel letto quando aveva giaciuto con Banner, quando le sue mani spettrali l'avevano stretta e aiutata. Sae si lasciò sfuggire un verso di piacere, sentiva le vertigini e le sue cosce tremarono. Ricevere il seme di un combattente dentro di lei, era tutta un'altra storia. Non era arrivata ad un orgasmo, ma ogni nervo del suo corpo si accesero al massimo. Quando notò che il suo spirito si scusava, lei gli sorrise comprensiva ed anche un pochino sorpresa: non aveva idea dell'effetto che faceva a Mike, eppure non si era mai creduta chissà che gran bella donna.
Non temere, è stato bello. Riesco a sentirti ancora più chiaramente adesso. Spostò le mani su quelle di Mike che la carezzavano delicatamente sui seni, così da incoraggiarlo a esprimersi. Sentì che era ancora durissimo dentro di lei, non aveva perso un grammo di vigore e ciò la deliziò. Mike era giovane, probabilmente l'avrebbe spossata con il suo entusiasmo, ma non ne ebbe timore, voleva renderlo felice. Si morse il labbro alla sensazione di sentirlo muoversi timidamente dentro di lei. E gli sorrise intenerita nel sentirgli dire ancora una volta che voleva essere il suo amante.
Lo sei appena diventato. Dopo quelle parole Sae iniziò a muoversi su di lui, facendo scorrere la verga dentro e fuori di lei, prima con un ritmo lento come se avesse voluto prendere le misure, poi iniziò ad accelerare il ritmo gradualmente, infiammandosi di piacere che la ubriacò sempre di più. Si abbassò di nuovo con il busto e tornò a baciarlo, continuando a muoversi con i fianchi. Quando sentì le cosce dolerle per la posizione, e anche un poco per la stanchezza accumulata. Lo abbracciò stretto, infilando le caviglie sotto le sue cosce, così da rotolare ancora sul letto e far mettere lui sopra di lei. Allargò le cosce e portò le mani sulle natiche del ragazzo.
Segui il tuo istinto, fammi godere. voleva sentire la sua forza, sentire come si sarebbe mosso e lo avrebbe aiutato, premendo con le mani sulle natiche per aiutarlo nel ritmo che le piaceva, inarcandosi con la schiena quando riusciva a raggiungere punti sensibili delle sue carni. Pensò che per Mike dargli il compito di guidare l'amplesso lo avrebbe aiutato a concentrarsi a non venire troppo presto.. -
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Il ritmo crescente di Sae lo coinvolse, e lo portò a sincronizzarsi con lei, toccandole quei seni morbidissimi e massaggiandoli con vigore, stando però attento a non farle male. Tornò a mugugnare di piacere mentre le loro carni si univano, e più il ritmo di Sae aumentava, più lui emetteva suoni sempre più passionali e profondi. Non sapeva se fissarla negli occhi, guardarle il corpo meraviglioso che si agitava su di lui, o serrare le palpebre per concentrarsi sulle sensazioni: Era così bello che si lasciò completamente guidare, e quando si ritrovò sopra di lei fu una grande sorpresa, tanto che iniziò a gemere con la bocca spalancata, boccheggiando di piacere. Non servirono inviti, seguì il suo istinto e cercò di replicare ciò che Sae gli aveva insegnato un attimo prima, ma scegliendo lui il ritmo senza però smettere di massaggiarle il seno e avvicinarsi a lei. Avrebbe voluto baciarla ma non poteva, sentiva che altrimenti si sarebbe deconcentrato quando invece adesso voleva farla godere. Man mano che quel desiderio aumentava, la sua energia reagiva in risposta, rendendolo più vigoroso, più possente, era come se non scorresse solo sangue e volontà dentro di lui, ma anche quell'intenso potere che Sae aveva imparato ad assaporare e gustare con piacere. Voleva condividerlo con lei, e anche se non era all'altezza di Banner o tanto meno di Thresh, si stava impegnando con tutto sé stesso, e più spingeva dentro di lei, più Sae riusciva a vedere quella creatura mostruosa che in passato aveva esorcizzato nel suo letto, ma che adesso faceva parte di Mike. Poteva vedere sul suo petto un nucleo di energia che dalla forma somigliava a quell'inquietante occhio, ma che adesso brillava unicamente per lei. La verga del ragazzo si fece più tonica, più dura, Sae sentì chiaramente le sue carni dilatarsi facendole raggiungere un piacere più intenso, più estremo. La verga del ragazzo stava picchiando sempre più forte nella parte profonda della sua intimità, si stava lasciando corrompere dai suoi succhi femminili così da non avere nessun freno inibitorio. Poi Mike iniziò a godere più forte, gemendo sopra di lei, afferrandole i fianchi con decisione per poi tuffarsi sulle sue labbra e poterla baciare. Il bacio fu ancora più intenso di prima, e stavolta fu inebriante perché era pieno di quell'intensa energia. Sae avrebbe sentito la lingua di Mike come una vera e propria droga, una sostanza irresistibile che le ricordò maledettamente bene il seme di Thresh, che purtroppo non poteva competere con lui, ma che per la sua carne di semplice umana era più che sufficiente per darle piacere. Probabilmente quel ragazzo sarebbe riuscito a darle dipendenza, forse trattenersi in futuro sarebbe diventato molto, molto difficile, chissà se sarebbero davvero riusciti a mantenere il segreto anche a scuola... ma purtroppo, al momento, non c'era modo di pensare al lungo termine. La strinse a sé, la baciò forte, e spinse così forte che i loro corpi iniziarono a schioccare sonoramente. Sae poteva sentire il suo spirito che la incoraggiava a venire insieme a lui, disperato, bisognoso di sentirla giungere all'orgasmo, segno evidente che molto presto anche Mike sarebbe giunto al secondo culmine, senza staccarsi minimamente da lei. La fissò negli occhi, come se stavolta le stesse chiedendo il permesso di venire dentro di lei, ancora più forte di prima. . -
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Fare sesso con Mike le riportò alla mente i ricordi della sua prima volta, le emozioni di entrare in contatto profondo con una persona. Mike era passionale, ma era un pochino impacciato per via dell'inesperienza, ma il risultato fu di una tenerezza incredibile. Era un vero privilegio per Sae poter assistere a quelle emozioni che Mike non riusciva a trattenere e che le scorrevano dentro assieme alla sua carne. La riportarono a quei tempi, a quando anche lei era giovanissima ed inesperta, e per un attimo si sentì tornare ragazzina. Il ragazzo doveva solo trovare i suoi spazi e quando Mike riuscì a prendere un buon ritmo, non ebbe più niente da invidiare ai suoi precedenti amanti. Sae si lasciò andare, venne catturata dal piacere e gemette liberamente ogni sospiro di piacere. Sollevò le cosce portandosi le ginocchia più vicine al corpo, così da sentirlo penetrare ancora più affondo dentro di lei, fino a toglierle il respiro ogni volta che la punta picchiava contro il suo utero. Mike poteva vedere benissimo sul fisico di Sae il risultato del loro amplesso: i suoi capezzoli turgidissimi, le sue palpebre appesantite dal piacere, le labbra socchiuse per gemere ma umide e leggermente più gonfie per i continui baci. Poteva sentire anche la cervice di Sae che si stringeva in spasmi continui ed incontrollati attorno alla sua verga. I suoi gemiti che divennero più rumorosi al punto da coprire il perverso applauso che facevano i loro bacini quando si scontravano. Sae ricambiò il bacio con fervore, assaporando quell'energia così deliziosa, aggrappandosi alle spalle del ragazzo, non rendendosi conto che anche il suo corpo astrale lo stava facendo, aggrappandosi alla figura spirituale di Mike accendendo in quel modo i sensi di entrambi a livelli superiori. Percepì chiaramente di nuovo quelle pulsazioni inconfondibili dentro di lei, lo sentiva anche dallo sforzo che faceva Mike per resistere. Voleva venire e Sae scoprì che non desiderava altro, si sentì eccitare ancora di più mentre il piacere divenne sempre più grande. Mugugnava anche con la bocca piena della sua lingua a cui non rinunciò per niente al mondo.
MMmhh... sììì... ah ... non trattenerti... insieme... veniamo insiemeee aaah.. Si separò dalle sue labbra unicamente per permettergli di muoversi agevolmente, aiutandolo ad accelerare con le mani sui suoi fianchi. Le sembrava che stesse diventando ancora più duro o più grosso, non riusciva a capirlo perché sentiva unicamente il piacere crescere di più, era già entrata nella fase orgasmica, e sarebbe esploso di estasi nel momento in cui avrebbe sentito di nuovo il seme di Mike riempirla.. -
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La richiesta spassionata dalle sua amata Sae lo portò a finire completamente l'autocontrollo, e separatosi dalle sue labbra riuscì a lanciare un grido di piacere intenso che rimbombò in tutto il suo spirito tanto che anche il corpo astrale di Sae avrebbe sentito quel sussulto. La verga del ragazzo affondò dentro di lei per poi esplodere in una vera e propria eruzione di piacere. Fu un orgasmo intenso, abbondante, chiaramente sovrumano: Sae sentì quella punta infilzarle l'utero come poteva per fare in modo che si riempisse fino all'orlo del suo seme. Caldissimo, intenso, colmo di energia, lo sentì fluire dentro di sé facendo la strada opposta a quella che compiva quella mazza di carne intensa e bollente, fino a che le sue grandi labbra non traboccarono di piacere. A quel punto, mentre veniva intensamente dentro di lei, concedendosi un lungo momento di puro piacere, il corpo di Mike venne invaso dalle spaccature nere che contraddistinguevano la sua forma "mostruosa", e la pelle divenne pallida come non mai. Un terzo occhio spettrale comparve sulla sua fronte, simile ad un fumo nero denso dalla forma ben definita, e i capelli del ragazzo iniziarono a sbiancare. Chiunque si sarebbe preoccupato a quel punto, ma Sae era profondamente connessa con lui e poteva sentire che in realtà non stava cedendo a qualcosa né stava perdendo il controllo, semplicemente si stava risvegliando... per lei, per farla godere. Nonostante fosse appena venuto già due volte, la afferrò per le gambe infilando il pollice e le dita sotto le sue ginocchia, obbligandola a schiacciarsi contro il materasso il più possibile, spalle a terra e ventre rivolto verso l'alto, con le ginocchia praticamente in gola e il corpo totalmente esposto per lui. Era una presa vigorosa, ma non violenta, si stava semplicemente assicurando che in quel modo tutta la sua verga sarebbe entrata per intero dentro di lei facendole sentire un piacere incredibile. Sae lo vide sopra di sé, piegato in modo da poterla scopare ancora più forte e a fondo, poteva vedere chiaramente quella mazza pallida diventare gonfia e riempirsi di altre vene piene di energia, stava uscendo lentamente da dentro di lei ma tremava, impaziente di poterla riempire ancora, e si allargava dilatando le sue grandi labbra. Nonostante si trattasse di una penetrazione quasi estrema, Sae non poteva sentire dolore perché il piacere l'aveva oramai completamente eclissato. Il vigore di Mike aumentò vertiginosamente, quella verga aveva assunto fattezze mostruose eppure la fece scivolare dentro di lei con forza, così che la punta spalancasse una volta per tutte il suo utero, iniziando a scoparla in profondità. Probabilmente nessuno l'aveva mai posseduta in quel modo: Mike le stava facendo provare una verga di dimensioni mostruose, aveva superato perfino Thresh in quel momento, almeno il Thresh che Sae aveva conosciuto, e le stava donando tutto il piacere che aveva in corpo. Tornò a prenderla più forte di prima, muovendosi come se non avesse più fiato e usando tutte le sue forze per poterla conquistare. Sbatteva i loro bacini con tale vigore che il letto iniziò a piegarsi sotto i loro movimenti e il ventre traboccante di Sae iniziava a schizzare non più solo umori, ma anche il suo stesso seme. Era un'esperienza estrema, inebriante, che divenne ancora più intensa quando i loro spiriti iniziarono ad unirsi, era come se l'energia di Mike stesse avvolgendo, abbracciando e baciando il corpo astrale di Sae, forse facendolo inconsciamente, ma aggiungendo una spirituale dolcezza a quell'amplesso fisico quasi selvaggio. Voleva farla sua, la stava scopando come se dovesse farla impazzire, renderla dipendente di sé, e più quella mostruosità pulsava dentro l'utero di Sae, più quella possibilità diventava concreta. Sarebbe mai riuscita a tornare ai suoi giocattoli dopo quell'esperienza? . -
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Sae mollò la presa dai fianchi di Mike per ancorarsi alle lenzuola del letto, inarcando la schiena ed urlando di piacere mentre giungeva ad un intenso orgasmo che la portò a tremare vistosamente ad ogni fiotto che sentiva riempirla fino a sbordare dalle sue labbra vaginali, producendo dei suoni osceni. Si sentì di nuovo rimpolpare di energia, una sensazione meravigliosa che le fece spruzzare umori contro il ventre del ragazzo. Ancora in estasi, sentendo che non stava uscendo da lei, si sforzò di guardare verso di lui e notò le spaccature nere sul suo corpo, i suoi capelli che si infiammarono di un bianco spettrale. Si preoccupò per un solo istante, poi però sentì che Mike era ancora vigile, cioè senza contare la passione che lo aveva travolto. Capì che non era impazzito era ancora padrone di sé, non ebbe paura e per farglielo capire carezzò le sue braccia, prima che lui le sollevasse le cosce esponendola totalmente a lui. Non ebbe il fiato di chiedergli se volesse continuare. Lo aveva sentito venire ma non si era afflosciato per niente, prima che potesse chiedere se andasse tutto bene, lo sentì chiaramente crescere dentro di lei, spalancando le sue carni e affondando così tanto, da farle crollare e piegare la testa all'indietro, mentre i suoi occhi si ribaltarono verso l'alto. Le sembrava quasi che l'avesse penetrata fin dentro il cervello, non si era mai sentita così piena in vita sua, e fu davvero assurdo che non stesse sentendo dei dolori lancinanti. I suoi sensi iniziarono a confondersi perché percepiva anche i loro corpi astrali che si abbracciavano e si donavano piacere. Era come se fosse sotto l'effetto di una potente droga. In quella posizione Mike avrebbe potuto vedere chiaramente le carni di Sae così rosa per via della sua carnagione chiarissima, e la clitoride gonfia e visibile. Sae esalava un gemito espirato ogni volta che lui affondava, come se quel enorme cazzo premesse direttamente sui polmoni. Le sembrava che le stesse stimolando zone del suo corpo che nemmeno sapeva di avere. A quel punto Sae non riusciva più nemmeno a ricordarsi come si chiamava, percepiva soltanto il suo corpo e quello di Mike stretto a lei, le loro energie che si intrecciavano e fu quella sensazione che le fece raggiungere un nuovo e inaspettato orgasmo che le fece spruzzare altri succhi caldi.
Dopo le sue esperienze, i giocattoli di Sae sarebbero sembrati giocattoli per bambini. Non sarebbe stata più capace di soddisfarsi a quel modo da sola. Il sesso aveva ormai sbloccato nuovi orizzonti che il suo povero marito non poteva raggiungere.. -
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The unseen BOOB, is the Fappest
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Vedere quella donna in estasi gonfiò non solo l'eccitazione di Mike ma anche il suo spirito, era come se on lo sguardo, gli orgasmi e quella carne grondante Sae gli stesse dicendo che ogni singola azione era stata meravigliosa, e ne voleva ancora. Lui non smise mai di amare la sua insegnante con tutto il corpo, il cuore e l'anima, spingendo quella carne in profondità, facendole gonfiare il ventre nei momenti più concitati dove la sua cappella rimbalzava nelle strette carni del suo utero. La femminilità di Sae stava venendo messa a dura prova ma il perfetto mix tra i poteri della donna e l'influenza del cubo la stavano proteggendo, così che anche il dolore più ovattato si potesse trasformare in un piacere intenso. Mike rimase in quella posizione aumentando il ritmo sempre di più fino a che non giunse all'ennesimo, fortissimo orgasmo rilasciato direttamente nella profonda intimità di Sae. Quando era stata così piena? Probabilmente mai, le era venuto direttamente nell'utero inondandolo col suo seme saturo di potere. Nessun essere umano poteva fare una cosa del genere, e assieme al piacere di Sae si sarebbero amplificati anche i suoi poteri. Poteva godere ad un livello inimmaginabile, non solo fisico ma anche spirituale, poteva sentire tutta al forza di volontà di Mike che pompava dentro di lei per farla sua, continuando a scoparla con forza anche mentre veniva, gridando il suo nome con lo spirito, folle di quella donna. Sae non avrebbe avuto l'impressione che Mike fosse mai giunto ad un vero e proprio orgasmo, perché non si fermò. La strinse a sé e scese dal letto, piegandosi sulla parete di fianco a loro e sbattendo la schiena della donna contro di essa. Aveva ceduto completamente al suo istinto animale e adesso la teneva tra le braccia come se quelle sinuose gambe fossero un comodo zainetto. Si abbatteva contro il suo ventre grondante di umori che lasciò una pozzanghera oscena a terra che diventava sempre più grande affondo dopo affondo, ma non scelse quella posizione solo perché sperava che il muro potesse dargli un freno, no: la scelse perché così poteva baciare meglio la sua amata Sae, mentre spingeva sempre più forte dentro di lei, facendole sentire quel cazzo enorme pronto a venire ancora e ancora. Non si sarebbe risparmiato: forte della sua giovinezza, del suo potere ancora tutto da scoprire e della gioia di averla appena conquistata, l'avrebbe fatta sua in molti modi quella notte, senza mai fermarsi, impazzendo per lei, senza mai esagerare ma al tempo stesso portandola al limite. L'avrebbe fatta gridare, fino a farle dire quanto amava sentirlo dentro di sé, e solo allora si sarebbero concessi un orgasmo che avrebbe avuto il sapore di quell'esperienza maturata fino ad un culmine meraviglioso. Quel ragazzo apparteneva a lei, oramai, e anche se poteva sembrare sbagliato, Sae avrebbe saputo per certo che poteva contare su di lui, sia come aiuto, sia come legame, sia come amante focoso capace di soddisfare quei desideri osceni che quell'intensa notte avrebbe acceso in lei. Il cubo avrebbe reso il tutto ancora più incredibile, facendole sentire un legame profondo con la sua parte spiritica. Era come se fosse cresciuta in potere, aumentando di livello, rendendo la sua percezione più intensa. Non si sarebbe neanche sentita distrutta come con Banner la prima volta, e avrebbe dormito così bene che probabilmente in vita sua non aveva mai fatto un sonno più ristoratore. Avrebbe perfino sognato, vedendo una versione più completa di quel miraggio provato a cena: Mike in ginocchio davanti a lei, con gli occhi colmi di speranza come se si fosse appena proposto di sposarla, abbracciato da dietro da Jacob che si ancorava con tutte le forze a lui, ammirando la sua amata Sae con occhi lucidi, pieni di commozione. Allora approvava? Pur di farsi salvare da lei, avrebbe accettato ogni genere di perverso espediente, così da potersi ricongiungere a lei? Non poteva essere un caso, la sua missione stava diventando sempre più chiara. . -
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Aveva iniziato quella serata in modo innocente, per stare in compagnia di Mike, perché in tutto quel trambusto era come un piccolo raggio di sole in mezzo alla tempesta. Non ci aveva proprio pensato di finire a letto con lui. E se in un momento lucido avrebbe potuto pentirsene. Mentre godeva invece si malediceva per non averlo fatto prima. Mike prese dimestichezza, abbandonò totalmente la timidezza della prima volta e si lasciò contagiare dall'entusiasmo di potersi unire alla sua amata. La posizione che aveva assunto Mike la devastava di piacere, non poteva fare molto se non stringere le lenzuola con le dita, gemere sempre più rumorosamente, mentre il suo viso diventava una maschera lussuriosa. Era diventata la bambolina di Mike, non riuscì a fare niente se non godere, carezzare debolmente il suo amante quando poteva e baciarlo, soffocando la sua voce nella bocca del ragazzo. Lui non si fermò mai, continuò a scoparla con passione crescente, venendo dentro di lei ancora ed ancora. Forse era anche un bene dato che tutto quel seme in parte aiutava il suo corpo ad adattarsi a quella verga spropositata. Provarono tutte le superfici disponibili della stanza, arrivava fino a sembrarle di impazzire di svenire, ma i loro spiriti uniti la tenevano vigile, costringendola a godere di lui in tutti i modi. Per Sae fu come se si fossero moltiplicati e potenziati notti di nozze tutti in uno. Perse il conto di quante volte era arrivata ad un orgasmo, la stanza era diventata oscena per quanti fluidi avevano sparso in giro. Sae poteva dire che quella notte era stata la notte di sesso migliore della sua vita. Ed era assurdo pensare che per Mike era stata la prima volta. Alla fine quando stremati rimasero sul letto, Sae strinse il ragazzo a sé, per poter dormire abbracciati, in pace. In quelle ore passate insieme, Mike le aveva praticamente annullato il cervello, erano spariti preoccupazioni, paure e depressione. Era stato terapeutico anche a livello mentale. La pausa che le serviva per poter affrontare in modo più sana la sua missione. Alla fine crollò esausta e si addormentò profondamente, sognando una visione curiosa di Jacob che si aggrappava a Mike e sorrideva a lei come se stesse percorrendo la strada giusta. Era stato strano perché prima aveva avuto tutto un altro tipo di visione, e ciò le fece pensare che forse per una volta aveva fatto un passo in avanti verso di lui.
Quando si svegliò nel suo letto diventato ormai uno scempio e ancora sporca di seme ed umori, strabuzzò gli occhi: non aveva mai ridotto in quello stato una stanza. Se Mike fosse stato lì nel letto, si sarebbe voltata verso di lui, sorridendo intenerita nel vederlo addormentato sereno. Scivolò sul letto per mettere piede a terra e quando fu in posizione seduta, sentì il suo sesso indolenzito, esattamente come quando aveva perso la verginità. A parte quello però non si sentiva distrutta o stanca. Era perfino di buon umore grazie al sogno che aveva fatto. Alla fine si lasciò di nuovo cadere sdraiata sul letto, ridacchiando divertita all'idea che era stato un ragazzino a ridurla in quello stato. Merito dell'amore?.
