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Entrambi chiaramente al limite, continuarono quel perverso scambio di colpi per puro godimento e prestando poca attenzione alla sfida, con l'unica ancora alla realtà rappresentata da quel fucile finto che Lotor sfruttava disperatamente per non cedere ai suoi più bassi istinti. E più si avvicinava alla fine, più il suo bacino spingeva forte contro quella gola, deciso a farla sua nella maniera più irruenta possibile. Poi qualcosa iniziò a incrinarsi e Lotor prese a respirare affannosamente. Aveva quasi finito ed era diventato frettoloso, quindi mentre la parte finale del gioco lo incalzava lui si muoveva sempre più forte nella bocca di Nael, spinta praticamente al limite, trascinandola in un orgasmo incontrollato mentre lui la scopava sempre più forte, vigoroso ed eccitato, fino a che non sparò l'ultimo colpo contro il cabinato che esplose in un jingle vittorioso, accompagnando anche l'orgasmo del ragazzo pochi istanti dopo quello di Nael, che si spinse in avanti sollevando il fucile in segno di vittoria, mentre le sue palle così finalmente coccolate si svuotavano soddisfatte dentro di lei. Nael lo sentì indurirsi moltissimo e a ogni contrazione era sempre più duro. Fiotti bollenti di seme caldissimo e pieno di energia si riversarono direttamente in lei, riempiendole lo stomaco in un secondo per poi risalirle tutta la gola. Si mescolò velocemente con la sua saliva facendolo traboccare dalla bocca e dal naso di Nael, riducendola ad uno stato di pura estasi perversa, e solo grazie alla mera inerzia che fece cadere Lotor all'indietro, la streghetta ninfomane riuscì a respirare di nuovo, perché il ragazzo crollò esausto sul sedile davanti al cabinato, respirando affannosamente, col cazzo in tiro davanti a lei, ricoperto di saliva e sborra bollente che ansimava e cercava di pensare lucidamente, godendosi l'osceno spettacolo di Nael in ginocchio davanti a lui completamente satura della sua virilità. Quella si che era stata una sfida intensa, tanto che il ragazzo lasciò cadere il fucile finto in maniera decisamente sgraziata. Rakhna abbandonò la presa di Nael per potersi fiondare proprio sotto quello strumento e recuperarlo prima che facesse troppo rumore: quel grido di goduria accompagnato dall'imponente orgasmo poteva facilmente essere scambiato per una vittoria personale al gioco, ma se il fucile fosse caduto rumorosamente avrebbero attirato l'attenzione. Almeno uno lì in mezzo aveva mantenuto il senno. Nael si sarebbe quindi ritrovata davanti lo spettacolo osceno di Lotor completamente assuefatto dal piacere con le braccia molli, l'aria assorta, il respiro pesante, i vestiti umidi e quell'enorme verga pulsante ancora durissima davanti a lui, intenta a guizzare verso l'alto, a perdere qualche altre grossa goccia di denso seme mentre la punta iniziava a brillare intensamente di luce. Se quella luce rimaneva scoperta ancora qualcuno rischiava di notarli... . -
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Abusata come voleva lei, Nael percepì il caldo seme di Lotor uscire con bolle erotice sia dalla sua bocca che dal naso, prima che venisse liberata. Non si accorse nemmeno del grido del ragazzo, i suoi sensi otturati dal piacere ricevuto e dato. Quando la sua gola fu libera, e con enorme difficoltà, Nael cercò di recuperare la sua capacità di respiro. La bocca spalancata con la lingua poggiata sul labbro inferiore e la testa reclinata verso l’indietro. Completamente in ginocchio, con il respiro affannato e sporca di seme, umori e saliva, Nael era tutto tranne che una elegante strega in quel momento. Non riuscì nemmeno a notare come il fucile che Lotor aveva usato fino a quel momento non fece un casino assurdo. Piuttosto deliziandosi della visione che aveva davanti. Anche se aveva perso la sfida, il solo vederlo così la faceva sentire così dannatamente vogliosa. E quella verga sembrava ancora ben pronta all’azione. Portando la testa in avanti, e poggiando la testa vicino alla sua virilità per poter leccare il seme rimanente ed in seguito coprire la punta con la sua mano.
“He- hehe… “
Non riuscì a trattenere una lieve risatina. La sensazione di pericolo l’aveva fatta sentire così bene, anche meglio del semplice orgasmo. Leccando e pulendosi con poca grazia il seme in volto, Nael si sarebbe sollevata così da mettersi a cavalcioni sopra di Lotor. La sua verga ben vicino alla intimità calda di Nael, coperta da quel piccolo strato di stoffa zuppo di umori. Infatti se prima erano le calde labbra della bocca di Nael a toccarlo e baciarlo, a quel punto sarebbero state le calde labbra dell’intimità della ragazza a farlo. Fortuna volle che Nael aveva deciso di farsi quella gonna. Si sarebbe portata vicino al volto di Lotor, così da lambirgli le labbra leggermente con le proprie.
“Cosa succederebbe se venissero qua a guardare? Dovrei nascondere quel grosso cazzo che hai… hmm, dove però…?”
Avrebbe chiesto, quando si sentì più ripresa, ondeggiando lentamente i fianchi così da provocare Lotor. La soluzione era palese, almeno per Nael. Era Lotor quello che doveva decidere se voleva rischiare di essere scoperto oppure no. La streghetta era più che palese adorasse quella sensazione e che volesse continuare a rischiare. L’unica paura che aveva era quella di farsi scoprire dalle streghe, ma in quel luogo nessuna strega anziana o in generale una strega sarebbe andata. Sarebbe bastato un semplice gesto o movimento per spostare quel dannato pezzo di stoffa per mettere in contatto le loro intimità, e darla dunque vinta alla parte più ninfomane e perversa di Nael. Oppure Lotor avrebbe avuto abbastanza sanità mentale da rifiutare? Sicuramente Rakhna aveva uno spettacolo più che bello davanti.. -
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Nael rischiava davvero di mettere in difficoltà Lotor quel giorno, non tanto perché poteva fiaccarlo sul serio, ma perché stava davvero stuzzicando quel suo lato competitivo e agonistico che esulava dal semplice giochino sessuale del padrone e della servetta disposta a tutto per compiacerlo. La leccata lasciva sulla sua verga mentre era ancora sporca di umori mentre lui riprendeva il fiato provocò una scossa di piacere intenso sulla schiena del ragazzo che plagiò il suo cervello facendogli pensare che era evidente quanto Nael non ne avesse abbastanza, e doveva osare di più se voleva vederla stremata a terra e sconfitta. Si ritrovò a lottare mentalmente con sé stesso per tenere a freno quel pensiero, respirando sempre più calmo mentre la fissava con un'aria maledettamente eccitata. Mentre si dibatteva nella sua mente sul da farsi, Nael prese l'iniziativa bloccandolo su quella scomoda poltrona mettendosi a cavalcioni su di lui e dandogli un assaggio di quell'intimità vogliosa già più volte assaporata. Sapeva quanto fosse calda, e quanto lo desiderasse, reprimere la voglia era difficile e mentre la sua testa lo continuava ad ammonire, al sua verga si inturgidiva e pulsava violentemente verso di lei come se stesse cercando di penetrarla senza troppi complimenti.
Nael... stiamo facendo un casino... siamo onorevoli studenti della Oxford... che succede se ci trovano a scopare qui dentro?
Nonostante quello che diceva, non fece nulla per muoversi, era completamente bloccato. gli occhi fissi su quelli di Nael, le labbra così vicine alle sue che sembrava poterla baciare da un momento all'altro. Il petto all'infuori per cercare quello della ragazza e il suo cazzo sempre più luminoso che cercava un posto voglioso e perverso in cui nascondersi. Rakhna non poteva di certo negare di avere davanti agli occhi un bello spettacolo, e si domandava se davvero Lotor sarebbe riuscito a far rinsavire quella piccola pervertita, oppure la ninfomane Nael avrebbe trovato il modo di prendersi il cazzo che tanto voleva senza perdere la sua reputazione a scuola.. -
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Nael percepì come il sesso di Lotor era ben pronto all’azione, desideroso di entrare nelle sue carni. E allo stesso modo, Nael era ben desiderosa di percepirlo. Appoggiando a quel punto completamente il petto su quello di Lotor, facendogli percepire la morbidezza del suo seno ben racchiuso in quel vestitino, mentre le mani della fanciulla si sarebbero posate sulle sue spalle. Lo sguardo chiaramente perso in una eccitazione propria. Le parole di Lotor però andarono a farla rinsavire un po’, permettendole di guardare fuori per vedere se qualcuno stesse per venire nella loro direzione, per poi guardare verso di Lotor con un’espressione di chi la diceva lunga.
“Basta nascondere che lo stiamo facendo, no? Siamo solo una dolce coppietta che limona dopo una sfida in un cabinato.”
Avrebbe detto con una vocina maliziosa, un sussurro fatto solo per Lotor, prima che ondeggiando lentamente i fianchi la punta del ragazzo trovasse le bagnate labbra dell’intimità di Nael.A quel punto, scivolò lentamente così da far entrare la punta. Il tutto contornato da una espressione da perfetta ninfomane a cui era stato dato troppo spazio libero.
“Oppure- ti vuoi arrendere e andare in un posto più appartato?”
Nael sapeva per bene dove tirare i fili per provocare Lotor in una sfida. Nael voleva davvero vedere quale sarebbe stata la sua reazione, se si lasciava trascinare dalla lussuria di Nael oppure manteneva un minimo di contegno. Perché se non l’avesse fermata, la ragazza lo avrebbe chiaramente preso interamente al suo interno. Quel cazzo doveva essere nascosto, visto come la punta era ben illuminata. Si doveva solo decidere dove. L’interno di Nael però era ben più accogliente.
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Tutt'altro che persuasa, Nael continuò a provocarlo, facendogli sentire il suo morbido seno sul petto, la carne perversa intorno alla punta e quello sguardo voglioso dritto sugli occhi, capace di ipnotizzarlo e tenerlo ancorato su di sé. Il ragazzo si morse il labbro inferiore per trattenere tanto i gemiti quanto le imprecazioni, ma i suoi occhi si muovevano forsennatamente verso l'esterno del cabinato proprio per assicurarsi che nessuno potesse vederli. Dannazione, resistere era davvero difficile a quel punto e sentire la carne di Nael che si schiudeva intorno al suo sesso era davvero un richiamo perverso. Cercò di trattenersi, di limitare le pulsazioni, di non lasciare che la voglia prendesse il sopravvento, ma quando Nael gli disse che scegliendo un altro posto si sarebbe arreso a quella situazione, il sangue gli finì al cervello e non riuscì più a pensare lucidamente. Le lanciò uno sguardo di sfida che sembrava quasi adirato, ma in realtà i muscoli erano semplicemente contriti per l'eccitazione. Non esitò oltre e afferrandola per i fianchi la costrinse a spingersi verso il basso, così che le distanze tra i loro sessi sparissero in un colpo solo, facendo sprofondare quella verga enorme e durissima dentro di lei. Nael avrebbe sentito chiaramente che i frutti che stava raccogliendo erano decisamente abbondanti: aveva eccitato Lotor al punto che quel grosso cazzo non ci entrava tutto dentro di lei, e per nasconderlo il più possibile l'apprendista stregone la stava forzando verso il basso, piegando la punta contro l'entrata del suo utero, a sua volta messo alla prova come se dovesse frantumarlo in un colpo solo. Massiccio e turgidissimo, ogni pulsazione dilatava quelle carni morbidissime come se volesse strapparle e le vene stavano iniziando a gonfiarsi dandogli quasi un aspetto grottesco ma maledettamente piacevole da avere dentro, perché ognuna di quelle capillarità bollenti stava stuzzicando parti diverse dell'intimità di Nael incrementando il piacere esponenzialmente. Lotor trattenne i gemiti serrandosi le labbra e si assicurò di fare lo stesso con Nael portandole la mano destra sulla bocca, cosa che qualsiasi gemito incontrollato di piacere sarebbe finito sul palmo della sua mano. Ancora col volto rosso dall'eccitazione, il ragazzo si guardò di nuovo attorno notando che sempre più gente stava popolando la sala giochi. Non potevano farsi sentire troppo forte.
Adesso siamo nei guai... come facciamo a uscire da questo posto in queste condizioni, eh? Maledizione... dovrai darti parecchio da fare perché ne ho molto per te in queste palle... e non te ne andrai da qui fino a che non saranno vuote...
Una perversa minaccia ma anche l'ennesima sfida, perché dovevano andare fino in fondo a quell'amplesso segreto senza farsi notare, ma con l'eccitazione che avevano montato in quei minuti ce n'era abbastanza per andare avanti tutto il pomeriggio. Adesso si che la sfida si faceva interessante, e stavolta per entrambi.. -
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Ormai Nael aveva capito quali punti stuzzicare per far in modo che Lotor seguisse quel che lei voleva, un ghigno eccitato e perverso sarebbe stato di risposta all’espressione adirata di Lotor. Sapeva che non era realmente arrabbiato, altrimenti l’avrebbe già spinta via, invece spinse il suo corpo verso il basso. Il come quella grossa mazza di carne entrò dentro il suo corpo le fece vedere le stelle, probabilmente avrebbe comunicato tutta quella eccitata un gridolino di piacere,se non fosse stato per il palmo di Lotor contro la sua bocca. Si sentì spalancata e riempita, ogni suo nervo in fiamme grazie alle venature dell’arnese di Lotor. Forse aveva esagerato? Non riusciva nemmeno a prenderlo completamente- però onestamente non le fregava nulla. Il piacere che stava ricevendo le stava rendendo il cervello una pappa, e il sapere di starlo facendo in pubblico con la possibilità di essere scoperti- ah, quella era una sensazione fantastica. Infatti gli occhi di Nael si ribaltarono all’indietro, le labbra piegate in un sorriso aperto e perverso, dove Lotor poteva percepire contro il suo palmo sia la saliva che la lingua della ragazza. Appena riprese un minimo di coscienza, riportò lo sguardo sul ragazzo, una risatina che non riusciva a trattenere andava a sfuggirle dalle labbra rosse e piene.
“Il grande Lotor non ha idee?”
Lo avrebbe preso in giro, ondeggiando i fianchi mentre stringeva involontariamente i propri muscoli, il piacere che ribolliva e che percepiva crescere come un fiume in piena. Ah- dannazione. Era davvero diventata una ninfomane. Non riusciva a trattenere il sorriso e la voglia che cresceva. Andò a premere il petto contro il ragazzo, e senza mezzi termini alzò la gamba che era opposta al muro, il tacco vicino ai fianchi del ragazzo, così da dare sia più accesso che per avere più sostenimento: infatti alzò i fianchi per poi ributtarli con forza verso il basso. Facendo così schizzare i propri umori come una piccola fontanella strapiena, la punta del sesso di Lotor che premeva fino quasi ad aprirle le porte dell’utero e il rumore delle due carni che si incontravano. L’ironia della sorte: La streghetta che aveva paura dei uomini ora ne stava cavalcando uno ben consapevole del rischio che portava.
"Eppure- sei stato tu quello che ci ha fatto finire in questa situazione!"
Avrebbe fatto Nael, con un ghigno tra il "so che non è così" e il voler giocare "l'innocentina" quando in verità era quella più pervertita tra i due probabilmente!. -
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Cercò di tenerla muta il più a lungo possibile, cosa che lo aiutò a sua volta a tenere le labbra serrate. La carne di quella ragazza era davvero degna di una strega di Umbra, inebriante e assuefacente, capace di farlo impazzire. La mano tremò per il piacere e quando sentì la sua lingua sfregarsi sul palmo il ragazzo dovete lasciarla andare per forza, non perché quel gesto lo mettesse a disagio ma perché le leccate di Nael lo fecero pulsare più forte di prima, e non poteva permettersi di perdere il controllo. Le provocazioni di Nael fecero serrare ulteriormente la sua bocca e la ragazza fu brava a costringerlo al silenzio con i suoi movimenti osceni. Il petto morbido a contatto col suo gli faceva venire una gran voglia di strapparle i vestiti di dosso così che non ci fossero ulteriori ostacoli tra di loro, mentre i movimenti sempre più profondi del suo bacino facevano scivolare la carne di Lotor ben oltre il limite consentito dalla loro differenza di stazza, portandolo a piantare la punta contro l'entrata del suo utero come se fosse pronto a riempirlo del suo seme.
E' questo il tuo piano? Farti scopare finché non ti scoprono? E magari corrompere tutti invitandoli al silenzio in cambio di poter succhiare i loro cazzi, non è così?
Decise di giocare al suo gioco, iniziando a provocarla mentre con le mani la spingeva più forte per i fianchi, sollevando il bacino in modo che la punta riuscisse finalmente a violare il suo utero, facendole sentire il calore in profondità nella sua carne. Non stava ancora venendo, ma Nael poteva percepire l'energia oscura del ragazzo entrare dentro di lei come a volerla corrompere. Non uscì mai completamente dalla sua carne, ma eseguiva movimenti netti avanti e indietro per continuare a violare intensamente la sua profonda intimità solo con la punta.
Ah, ti eccita questa immagine? Scommetto che non ci penseresti due volte a prendere due cazzi contemporaneamente... o anche tre. Questa fica strettissima piangerebbe sangue ma tu non faresti altro che goderne... oppure è proprio il mio cazzo che vuoi Nael? Il mio e quello di nessun altro...?
Spinse di nuovo, più forte, ma la afferrò con decisione per i fianchi così che non potesse muoversi di sua iniziativa. Avrebbe deciso lui quando darle di nuovo il piacere, e stabilì immediatamente le regole per poterlo ottenere:
Se è così, allora dimmelo...di mmi che c'è solo un cazzo che può farti godere... e che lo vuoi adesso...
Una supplica, una richiesta disperata, una dichiarazione di guerra, ecco cosa voleva Lotor da lei: tutto, ogni cosa, fino all'esaurimento delle forze.. -
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Trattenere i gemiti era sempre più difficile, sopratutto quando Lotor andò a ricambiare il suo gioco con altre provocazioni. L’idea di farsi scopare da altri non le piaceva particolarmente, però fare uno spettacolino? Sentiva il suo interno stringersi dalla gioia a tale idea! Dannazione al suo corpo perverso. Nael avrebbe portato la propria bocca nell'incavo del collo di Lotor, andando a poggiare le labbra e i denti, così da trattenere i versi di puro piacere che provava. Colpita e affondata, in quella che aveva appena scoperto essere una nuova perversione. Per di più la parlata sporca portava il suo corpo a vibrare come una corda tesa, i cui suoni erano i mugolii contro la pelle del ragazzo e della loro carne che si scontrava.
“Lotor- voglio solo il tuo cazzo- lo voglio ora- fammi venire, ti prego- voglio solo il tuo cazzo. E’ così perfetto!”
Sarebbe andata a dire, a pochi centimetri dalla sua pelle, gli occhi che si ribaltavano all’indietro. Il suo interno già pronto a raggiungere l’orgasmo al minimo aumento del ritmo, le porte di quell’utero affamato già pronte a spalancarsi per accoglierlo in un modo ancora più intimo e perverso.
“Ti prego Lotor-”
Lo avrebbe implorato a denti stretti, cercando di tenere la voce a bada. Stava poco alla volta scoprendo cosa la eccitava, e dannazione. Si sentiva svenire dal piacere. Il ragazzo poteva anche ben percepire come i capezzoli d’ella fossero durissimi, premendo contro la stoffa che li copriva ma rendendola quasi inutile, rendendo evidente l’aureola e la punta.
“Non voglio il cazzo di nessun’altro, solo il tuo!”
Ormai Nael perdeva umori come un rubinetto rotto, così come saliva che le copriva il volto la rendeva un dipinto perverso. Infatti era stata resa incapace anche di deglutire, con la saliva che scendeva dal lato del labbro fino al mento, mentre lacrime calde scendevano lungo le guance. Per fortuna che non usava il trucco.. -
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Quella ragazzina perversa era davvero pazza di lui, e Lotor non poteva negare che sentirla supplicare in quel modo lo eccitava tantissimo, forse anche più del dovuto. Nael infatti si sarebbe sentita dilatarsi perché per quanto tentasse di stringerlo quel cazzo virile e vigoroso si stava riempiendo di energia e di eccitazione, neanche volesse strapparla in due. Non poteva più resisterle, doveva scoparla fino a farla gridare e iniziò a pensare sempre meno alle conseguenze. Mentre i denti di Nael affondavano nella sua spalla Lotor mugugnava e spingeva verso l'alto per penetrarla ancora, la stringeva a sé e si guardava attorno desiderando impazientemente di aumentare il ritmo. Trattenne il respiro per concentrarsi e capire quanta gente ci fosse nei paraggi, erano davvero in una posizione privilegiata e finché non arrivava nessuno potevano sfogarsi. Quindi approfittò di quel momento per darci dentro: allentò la presa sui suoi fianchi e la afferrò per le natiche, sollevandola di forza e manipolandola come se fosse una bambola con cui giocare. Prese a scoparla vigorosamente, manipolando sia il suo di corpo che spingendo con i propri fianchi, rendendo le penetrazioni ancora più intense. Non si sarebbe limitato a scoparla, ogni affondo partiva dall'entrata della sua fica e spalancava il suo utero pulsando e violandola fino in fondo per farle sentire quella cappella enorme che la dilatava del tutto. Qualsiasi orgasmo di Nael avrebbe semplicemente lubrificato meglio quella penetrazione rendendola più intensa e semplice, così da portare entrambi in paradiso. I loro corpi schioccavano rumorosamente in quella situazione, facendo un rumore osceno e vistoso, ma finché non c'era nessuno vicino potevano permetterselo. Rakhna faceva la guardia e li avrebbe avvisati quando dovevano fare meno rumore, e quando succedeva Lotor rallentava, attutendo il suono dei loro corpi che si scontravano fino a fermarsi del tutto, limitandosi a pulsare dentro di lei e stringerla così da sentire il suo morbido e perfetto seno sul petto. Quando non potevano muoversi perché c'era gente in giro, Lotor continuava a provarla, impaziente di sentirla dire ancora cose oscene solo per lui.
Ti piace farti scopare così, vero? Forte... tanto da farti male... da allargarti la fica fino a che non sarà più capace di richiudersi. Scommetto che non vedi l'ora di farti riempire e vorresti gridarlo a tutti...
ussurrava quelle parole oscene nelle sue orecchie, a voce bassissima ma chiara, serrando l'abbraccio su di lei per spingere periodicamente e fortissimo quel cazzo fino in fondo per spezzarle il fiato anche nel silenzio. Voleva sentirla vomitare ancora tutta l'oscena volgarità delle sue voglie e darle ancora più piacere man mano che scendevano in quella follia perversa.. -
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Nel momento in cui Lotor la prese per le natiche, Nael smise di vedere per qualche secondo. Il suo respirò andò a bloccarsi, mentre uno dei orgasmi più intensi andava a scuoterle il corpo, rendendo ancora più bagnati i pantaloni del ragazzo. Non riuscì nemmeno a fare un verso, da quanto forte fu il suo orgasmo, andando a fare alla fine un verso soffocato non appena si riprese, percependo ancora come Lotor abusava la sua intimità. Si poteva vedere perfettamente un rialzo la dove era presente il sesso del ragazzo, mostrando in modo perverso dove esattamente nel suo corpo era. Quando riusciva a recuperare abbastanza fiato, più versi perversi andavano ad uscire dalle sue labbra, che si trasformavano in versetti frustrati non appena Lotor rallentava e si fermava. La stava rendendo gelatina pura, il corpo in fiamme da quanta eccitazione provava. Si sentiva inoltre ancora più sensibile. Non riusciva nemmeno a pensare, da quanto le piaceva. Ogni parola di Lotor la faceva tremare, la lingua leggermente di fuori fino a fargli percepire quel muscolo bagnato sulla sua pelle.
“Mi piashie- il tuo cazzo è così grosso- si! Questa fica vuole il tuo cazzo così tanto, riempila ti prego- riempimi-!”
Ormai aveva anche perso la capacità di parlare in modo coerente. Altro che la ragazza che lo sfidava in modo continuo. Quella situazione stava rompendo completamente la ragazza, facendole assaggiare picchi che non aveva mai raggiunto. La stava davvero rendendo assuefatta, no- era anche peggio di una droga. Nael avrebbe portato la sua calda bocca sulla spalla di Lotor, così da mordere e succhiare la pelle- e nemmeno in un punto nascosto, ma in un posto piuttosto visibile, presa da un piacere che non aveva mai immaginato di raggiungere.
“Sono tua, ti prego- fammi godere di più, voglio gridare, ti pregotipregotiprego”
Come una bimba incontentabile, andava a parlare con voce sussurrata, ma con un tono che indicava come fosse pronta a fare di tutto per raggiungere il massimo del piacere. Non le era nemmeno sfiorato per la testa come Lotor fosse in grado di gestire la situazione, in quel momento Nael si sentiva come in una bolla dove erano solo loro due e il loro perverso rapporto.
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Le suppliche di Nael e il suo calore lo fecero tremare, letteralmente: aveva una voglia folle di spingerla ad un altro violentissimo orgasmo tornando a pompare con forza dentro di lei fino a venire così copiosamente da farla esplodere, ma Rakhna non dava ancora il via libera quindi significava che c'era ancora gente in giro, non poteva rischiare. Quindi la stringeva, mordendola a sua volta tra capo e collo godendosi il calore del suo collo mentre quell'intimità lo stava facendo impazzire. Quei limitati spintoni e affondi perversi non bastavano a saziarlo, sentiva che stava per impazzire e presto avrebbe gettato via tutto infischiandosene delle conseguenze. Poi arrivò il segnale di Rakhna, e come una bestia affamata afferrò Nael, la sollevò di peso e la spinse contro il primo ostacolo disponibile, ribaltandole completamente le gambe sulle spalle in modo da avere la massima penetrazione dentro di lei. La sua intimità era una caverna spalancata grondante di umori e quando Lotor spingeva dentro faceva schizzare tutto fuori senza nessunissima decenza. Stretto in quella morsa Lotor la obbligò a venire violata in profondità e con una violenza inaudita dalla sua verga, così forte e così a fondo che il ventre della ragazza si gonfiava ritmicamente, e vistosamente. Quel cazzo la stava trasformando nella sua personale bambolina del sesso e più serrava i denti sul suo collo lasciandole il segno, più Nael lo avrebbe sentito pulsare, ingrossarsi e spingere dentro di lei. Respirava affannosamente abbattendosi sulle sue carni e facendo sempre più rumore, portando quel piccolo cabinato a tremare mentre i gemiti si trasformavano in verso di piacere intenso. Non poteva più fermarsi, e anche quando sentì le palle cedere per l'eccitazione continuò a pompare così che i fiotti più caldi e intensi le arrivassero fin dentro l'utero senza possibilità di scampo. L'orgasmo di Lotor fu bestiale, così abbondante da gonfiarle il ventre in maniera chiarissima, quasi come se fosse gravida di qualche mese. Poi il seme divenne troppo e prese a traboccare, dapprima in maniera placida, poi ad ogni affondo del ragazzo schizzava via assieme ai suoi umori in maniera oscena. Fu un orgasmo lungo, intenso, durante la quale Lotor non smise mai di abbattersi su di lei, facendole sentire quanto vigoroso fosse il suo cazzo dopo essere stato venerato in quel modo, promettendole di farla godere così tanto ogni volta che sarebbe stata pronta a riceverlo in quella maniera oscena e perversa. L'orgasmo del ragazzo si placò, almeno nell'entusiasmo, ma anche quando si frenò crollando di nuovo all'indietro la verga di Lotor continuò a perdere abbondanti fiotti di seme colmo di energia. Doveva riprendere fiato e calmarsi, perché aveva morso così forte Nael da farla sanguinare e lasciarle un segno davvero molto, molto chiaro. La sua verga durissima, enorme, a stento riusciva a scivolare fuori dalla carne di Nael e sembrava pronta a portarle via tutto il ventre come un perverso macellaio. Un'esperienza al limite, maledettamente traumatica e così dannatamente piacevole. . -
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Così come Lotor, anche Nael stava raggiungendo il limite. Si erano ridotti davvero a delle bestie in calore, ma almeno uno di loro era in grado di mantenere la calma. Nael non poteva far altro che fare lievi mugolii di frustrazione, stringendosi al ragazzo con le dita che affondavano nelle sue spalle e la testa che affondava nel suo collo. Si sarebbe messa a piangere a dirotto per la frustrazione, di come voleva raggiungere quella dannata vetta che in quel momento le stava venendo negata. Non appena però venne spinta contro il cabinato, e le sue gambe messe sulle spalle del ragazzo, Nael si portò un braccio alla bocca mentre l’altro sulla testa di Lotor, spingendolo contro il proprio collo non appena andò si avvicinò. Premuta in quella che le sembrava davvero una mating press, divenne davvero la bambola di Lotor. Le sue interiora cercavano di seguire il movimento del bacino del ragazzo, spingendo fuori umori che poi schizzavano ovunque. I suoi versi osceni venivano soffocati dal braccio mentre teneva gli occhi spalancati, eppure nonostante ciò non vedeva nulla se non ondate continue di intenso piacere. Il rumore dei loro corpi unito alla continua stimolazione unito al dolore che provò sul collo le fecero raggiungere l’ennesimo orgasmo, ancora più forte rispetto a quello di prima. Probabilmente avrebbe gridato se ne avesse avuto le forze, ma l’aria sembrava le fosse stata risucchiata dai suoi polmoni e il petto cominciò anche a farle male da quanto forte fu l’orgasmo, unito a un forte fischio all'interno delle sue orecchie. Tutto il suo corpo ebbe fortissimi spasmi, saliva e lacrime che cadevano dal volto e umori e seme dalla sua intimità. Riuscì a percepire vagamente il suo ventre allargarsi in quella miriade di sensazioni, ma non riuscì a farci caso. Si sentiva così bene, riempita e piena di cazzo e di sperma. Quando Lotor crollò indietro, Nael lo seguì a ruota, le gambe che sarebbero scivolate ai suoi lati mentre la testa della ragazza sarebbe tornata sopra la sua spalla. Ansimando come se avesse corso per ore, Nael aveva gli occhi socchiusi e le braccia abbandonate ai lati del suo corpo, ancora seduta su quel cazzo enorme. Era stato traumatico? Certo. Ma lo rifarebbe? Ovviamente. Non riusciva quasi a respirare, dannazione! Il suo corpo aveva ancora brividi e spasmi intensi, prima che spostasse leggermente la testa così che fosse rivolta il ragazzo. Non percepiva nemmeno lontanamente il morso sul suo collo, piuttosto sentiva un senso di ilarità alzarsi nel suo petto. Infatti iniziò a ridere, prima in un respiro soffocato e poi in una voce contenuta.
“Da-dannazione, fa male anche ridere-”
Avrebbe poi detto, portandosi una mano al petto, che percepiva ancora costretto dopo quei orgasmi così intensi. Il suo corpo cominciò a processare in modo automatico tramite la magia il seme all’interno del suo corpo, trasformandolo in forze che poteva usare più tardi in giornata. La sua testa riuscì poco alla volta a ritornare sulle sue spalle, e le orecchie smisero di fischiare, ma rimase ancora in quella posizione. Almeno ci sarebbe rimasta fino a quando non avrebbe rischiato di inondare il cabinato di seme.. -
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Separarsi a quel punto era impossibile. Erano entrambi esausti, sporchi di ogni genere di umore e con i corpi ancora chiaramente aizzati dall'eccitazione. Come facevano ad andarsene? Non solo quel grosso cazzo voglioso era ancorato dentro di lei come se non volesse abbandonarla, ma erano anche impresentabili. Chiunque li avesse visti in quelle condizioni avrebbe capito subito cosa stavano facendo fino a un attimo prima e due onorati studenti della Oxford non potevano concedersi una cosa del genere. Per loro fortuna, c'era ancora una persona in quel gruppo che aveva un cervello attivo per pensare, e non era Lotor stavolta :Rakhna prese l'iniziativa, e mentre il cervello di Lotor iniziava a fondere alla ricerca di una soluzione, la spada dimensionale cercò i fili elettrici che attraversavano il muro recidendoli con grande precisione senza farsi notare. L'intera sala giochi cadde nell'oscurità visto che tutte le luci si spensero, e Rakhna fu abile a spegnere anche quelle di emergenza così che nessuno li avrebbe visti. Lotor capì subito che c'era lo zampino del suo oscuro passeggero, e non ci pensò due volte a scappare. Non avrebbe ovviamente abbandonato lì Nael, tenendola stretta in braccio mentre correva in maniera goffa per prendere la porta di servizio e uscire finalmente dal pericolo. Si ritrovò quindi dentro un vicolo fuori dalla sala giochi, isolato e distante da occhi indiscreti. Solo a quel punto avrebbe ripreso a respirare in maniera più naturale, aiutando Nael a ricomporsi magari con la vestizione dei capelli, senza ignorare il fatto perché che quella grossa verga avrebbe avuto difficoltà a calmarsi dopo un amplesso del genere.
C'è mancato poco... cazzo... dovremmo tornare a scuola il prima possibile. Se continuiamo così oggi nessuno dei due studierà un bel niente...
Finalmente la vole della ragione: non potevano di certo cedere ad ogni basso istinto che li animava. Dovevano trovare un contegno e fare in modo di non buttare l'intera giornata ad accoppiarsi come conigli, per quanto eccitante fosse la cosa. Per il momento però, Lotor pensava solo a riprendere fiato. Se doveva finire così, sarebbe stata una buona idea iniziare a studiare qualche incantesimo utile per il camuffamento e per l'invisibilità, altrimenti ogni uscita perversa alla quale partecipavano lui o Nael sarebbe stata una vera e propria missione impossibile.. -
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Nael cercò di pensare a qualsiasi metodo per uscire da quella situazione, solo che non lo trovava. Era troppo stanca per pensare, visto come il suo cervello era messo a quel punto. Sussultò non appena vide come le luci caddero, una fortuna? Non ne aveva la minima idea, però Lotor fu veloce nel capire la situazione e a portarli fuori. Nael che si tratteneva dal ridere. Quando furono fuori pericolo, e Nael fu in grado di tenersi in piedi, non riuscì a fermare una piena risata. Cercò di sistemarsi con l’incantesimo della vestizione dei capelli e l’aiuto di Lotor, rendendosi un minimo presentabile mentre si puliva il volto e le gambe.
“Abbiamo rischiato un casino… però è stato fantastico! Cappatina in bagno e poi andiamo a studiare in biblioteca?”
Avrebbe detto, finalmente calma da quella iralità. Prendendo un profondo respiro. Se Lotor voleva studiare, chi era Nael per impedirlo? Nonostante si fossero messi a posto, un po’ di acqua per pulire i risidui ci voleva. Per questo usò un incantesimo familiare al ragazzo, così da aprire una delle porte per andare a scuola.
La biblioteca sarebbe stata ben piena di persone, sia esterne che studenti. Nael indossava un vestito più adeguato, e non più uno provocante- almeno in suo parere. Si era ripulita, ritornando alla sua solita perfezione. Se non per il vistoso morso sul suo collo. A volte coperto dai vestiti, a volte scoperto per via dei suoi movimenti. Inoltre Nael indossava il suo classico body unito alla gonna, che raggiungeva metà coscia. Il resto sempre uguale, guanti fino le spalle e stivali fino a sopra il ginocchio. Durante il percorso gli raccontò di alcuni incantesimi che aveva imparato, come una bimba eccitata con i suoi nuovi giochi. Aveva poi preso un carrello pieno di libri, raccogliendoli dai vari scaffali, prima di sedersi al lungo tavolo presente con diverse sedie. V’erano anche dei candelabri con delle candele, dando così un’atmosfera rilassante e adatta allo studio. Su un tavolo ci potevano stare sei o più persone, e ve n’erano diversi. Nael aveva anche ammesso di avere alcuni problemi con una delle materie di storia e che avrebbe dovuto recuperarle.
Non aveva poi ben specificato il motivo per cui dopo la sua mano finiva ogni tanto a punzecchiare Lotor, appoggiandosi sulla sua gamba quando non erano visti sotto al tavolo. Il tutto contornato da un sorriso sornione.
“Chi l’avrebbe mai detto che questo tavolo sarebbe stato libero.”
Avrebbe fatto Nael, con un ghignetto soddisfatto, un libro di arti magiche e occulte di fronte a lei. Un libro che non era sicuramente quello che doveva studiare, ma che aveva preso il suo interesse e che aveva cominciato a sfogliare per via della sua curiosità. Il carrello di fianco a loro era ripieno di libri, mentre i pochi studenti che c’erano stavano studiando in silenzio. Probabilmente presto la biblioteca si sarebbe riempita, ma per ora era piuttosto silenziosa e priva di persone.. -
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The unseen BOOB, is the Fappest
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Se non altro quella ragazza non era facile da traumatizzare, e lasciandosi sfuggire un sorriso divertito, Lotor le rispose annuendo, togliendosi dalla testa quei pensieri di troppo che lo facevano preoccupare inutilmente. Passare da quel pericoloso locale alla biblioteca fu un toccasana per la mente di Lotor che, dopo essersi dato una ripulita e aver rimesso addosso la sua divisa scolastica, riuscì finalmente a pensare lucidamente e tornare al suo pragmatismo proverbiale. L'idea di dedicare qualche neurone allo studio non gli dispiaceva affatto, e non risparmiò punzecchiate taglienti nello scoprire che Nael non era proprio preparatissima su tutte le materie, e le avrebbe dato ripetizioni giusto per farla sentire di nuovo inferiore e prenderla un pochino in giro. Dopo aver recuperato tutti i libri di cui avevano bisogno e aver trovato uno di quei grossi tavoli vuoti, Lotor e Nael si sedettero uno di fianco all'altra, facendo durare ben poco la serietà che erano riusciti a raggiungere con toccate poco caste da parte di Nael mentre nessuno li guardava. Lotor sollevò la testa e il libro che stava leggendo, guardandosi prima intorno in modo da assicurarsi che nessuno li vedesse, poi la rimproverò a denti stretti.
Siamo appena scappati da una situazione del genere... vuoi metterti nei guai? Sono ancora duro per colpa tua... datti una calmata. Quando saremo in camera ti farò sfogare ancora un pò...
Era strano il rapporto che si era stabilito tra di loro, sembrava proprio che Lotor fosse un padrone che doveva prendersi cura del suo animaletto domestico, ma in realtà quel ragazzo non disprezzava affatto Nael. Era una compagna affidabile, una strega dal grande potenziale e per certi versi gli somigliava, visto che non si tirava mai indietro di fronte a una sfida. Quindi al massimo poteva considerarla una sua adepta, e poi di sicuro non poteva andare in giro in un clan matriarcale a dire che aveva messo al guinzaglio una delle loro ragazze. Quel pene duro e turgido sarebbe diventato un ramoscello morto in meno di mezza giornata.
Avanti, fammi vedere cosa non riesci a focalizzare. Ci penso io a metterti un pò di sale in zucca....
