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Di rado Lotor restava sul letto a rimuginare sui propri pensieri subito dopo essersi svegliato. Era uno di quei tipi che si auto-buttavano giù dal letto per essere produttivi fin dal mattino, ma quel giorno era chiaramente più emozionato. La lezione con Nariko era fissata per quella mattinata, aveva giusto il tempo di prepararsi e poi uscire direttamente per andare nel suo ufficio, per questo non andava di fretta. Voleva andarci allenato nella mente, non nel fisico. Il suo corpo era già piuttosto in forma, non aveva motivo di ostentare ulteriormente il suo aspetto. Voleva impressionarla dal punto di vista magico, ed era certo che ci sarebbe riuscito. Mentre ordinava i suoi pensieri, afferrò una delle foto che teneva nascoste dentro il comodino vicino al letto, guardando per un pò l'immagine di quella creatura scattata neanche troppo tempo fa, prima del loro ultimo addio. Ne sentiva la mancanza, ma il loro patto si era concluso quindi andava bene così. C'erano molte cose che rimpiangeva Lotor, questo glielo leggeva in faccia Rakhna mentre lo fissava sul letto intento a perdersi nei suoi pensieri, ma d solito bastava molto, molto poco per farlo riprendere.
Non dovresti pensare a quello che hai abbandonato, ma a quello che potresti trovare.
Lo so, imbalsamare il tempo è un concetto che appartiene a mio padre, non a me. Ma in qualche parte dentro di me sono ancora un bambino che vuole tenersi strette le sue cose. E lei era mia. Per me è difficile accettare di non poter tenere semplicemente quello che voglio e basta.
C'è differenza tra essere un bambino e essere un bambino capriccioso, Lotor. Emyss manca anche a noi, ma non era il suo piano, né il nostro. Adesso abbiamo cose molto più importanti a cui pensare.
Come al solito quella sibilante badante aveva ragione. Lotor ripose quindi la foto al suo posto e uscì dal letto deciso a darsi da fare. Fece poche cose con le mani, come ripulirsi e lavarsi i denti, mentre utilizzò la magia per altre cose come vestirsi, rimettere a posto le sue cose e preparare la colazione. Per qualche ragione il suo istinto magico lo portava ad aggiungere più cose zuccherate agli ingredienti e la cosa lo innervosiva un pò, non perché non ne avesse il controllo ma perché sapeva che in fondo era colpa sua. Non poteva escludere che ci fosse anche lo zampino di Rakhna, visto il modo in cui sghignazzava quando succedeva, ma per Lotor anche quelle piccole cose erano una novità, doveva ancora abituarcisi. Una volta completata la sua divisa da studente della Oxford, Lotor allungò una mano verso il suo scettro di dragonero, impugnandolo con fermezza dopo averlo attirato a sé con la magia, mentre con l'altra mano fece lo stesso col suo tomo di arti oscure. Appena lo impugnò il libro si aprì di colpo dato che lo aveva tenuto solamente per un lato, facendo scivolare i fogli verso il basso come una cascata di carta. Lì entrò in gioco Rakhna che si fiondò al suo interno fondendosi con la natura magica dello strumento. Lo chiuse e il suo occhio serpentino si spalancò al centro del libro, donandogli un caldo rifugio dove meditare ed assimilare la deliziosa energia magica che caratterizzava le arti di Umbra. Una volta pronto uscì dalla sua stanza, richiudendo alle proprie spalle la porta senza toccarla.. -
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Ritornare alla vita di tutti i giorni era, per qualche strano motivo, noioso. Per di più continuava ad avere problemi con il genere maschile, e voleva avere una lezione importante con uno di loro e- ma a chi se la dava a bere. Di fronte lo specchio dentro il bagno, Nael rimuginava. L’incontro con Lotor l’aveva interessata e non poco, non solo ai maschi ma anche al ragazzo stesso. Ed essendo parte del clan, si sentiva più tranquilla nell’interagire con lui. Il problema era che il suo “servizio” dopo il loro scontro era terminato. Guardandosi allo specchio, Nael decise che quello non era un problema. Certo, il contrasto delle propria braccia nere con la pelle candida era palese, ma aveva anche un certo fascino no? Ma poi, che si sentiva insicura a fare? Sbuffando, con solo la cintura che legava il libro ai suoi fianchi, Nael incantò i suoi capelli così che le coprissero il corpo con un vestito provocante. E soddisfatta con se stessa, si mosse verso la propria porta. Da come quei demoni erano usciti dal suo sistema e lei si era ripresa, riusciva a compiere incantesimi sempre più complessi. La magia le rispondeva in modo decisamente naturale e facile. Con il libro che si circondava di energia rossastra e nera, andando a levitare di fianco a lei, Nael pronunciò degli incantesimi che alterarono la porta. O meglio, il dove la porta l’avrebbe condotta. Per quanto si sentisse sicura di lei, voleva che solo poche persone si godessero quella vista. Era, o non era, una bravissima stilista? Ridacchiando tra se e sè, Nael aprì la porta e- con un sorriso enorme, era di fronte al corridoio che portava alla porta della stanza di Lotor. Era una piccola pervertita, davvero. Infatti oltre al costumino da coniglietta sexy, si erano aggiunti dei stivaletti che arrivavano fino a metà coscia, stringendo la tenera carne, abbinandosi al colore dei vestiti. Il libro di Nael ritornò all’interno della sua custodia, mentre la ragazza camminava con sicurezza e un sorrisino sulle labbra, e quando fu vicino la porta non riuscì a trattenere un senso di soddisfazione che le cresceva nel petto. Sperava davvero fosse dentro la stanza! Solo che non si aspettò Lotor che le sarebbe comparso davanti, avendo lui stesso aperto la porta e uscito dalla stanza. Solo in quel momento si rese conto di quanto imbarazzante poteva essere quella situazione! Un leggero rossore comparve sulle sue gote.
“Oh- Buongiorno! E dire che volevo fare un’altro tipo di entrata… Ecco… oggi- sei libero per passarlo con me?”
Avrebbe chiesto in modo diretto- forse troppo. Però non voleva tergiversare! Aveva un sacco di piani da passare con il ragazzo, una giornata piena di divertimenti! Era davvero in un brodo di giuggiole.. -
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Appena uscito dalla stanza, Lotor si bloccò di colpo con un'aria solo momentaneamente sorpresa. Non si aspettava di trovarsi qualcuno a sbarrargli il cammino, men che meno una ragazza. Non ebbe l'istinto di difendersi o scappare, semplicemente frenò di colpo, scrutandola frettolosamente mentre commentava con aria distratta.
Oh, Nael... sei tu. Non ti avevo sentita.
Mentre si soffermava su di lei, ebbe modo di osservare meglio il modo eccentrico in cui si era vestita. Certo l'abito era di ottima qualità ma forse non calzava esattamente alla perfetta studentessa della Oxford. Era arrivata fin lì vestita in quel modo? O si era vestita così... per lui? Non che fosse una cosa nuova far innamorare le ragazze del suo carattere e del suo bell'aspetto, ma era la prima volta che succedeva con una strega di Umbra. O per lo meno quella fu l'impressione che ebbe Lotor nel mettere insieme i pezzi del puzzle. Non prestò subito molta attenzione a ciò che Nael gli disse, realizzando solo dopo che sembrava proprio un invito a passare la giornata assieme. Altro che schiavetta per un giorno... quella streghetta ninfomane voleva il pacchetto completo. Lotor sentì Rakhna sibilare divertito da quella scena, non era affatto impreparato alla situazione, semplicemente non poteva negare che la ragazza davanti a lui avesse il suo fascino vestita in quel modo.
Mi dispiace, oggi sono impegnato non posso dedicarmi a te, ho una...
Lezione privata con la preside in persona? Strega anziana e donna riservata? No, pessimo biglietto da visita. Non poteva sbandierare ai quattro venti che Nariko era la sua maestra, o meglio non sapeva se poteva ed era meglio che non fosse lui a compiere quel passo falso. Se poi per la preside non si fosse rivelato un problema questo poteva andare solo a suo giovamento, una cosa di più da sbandierare in faccia a tutti, ma se Nariko voleva tenere un profilo basso su quel discorso allora era meglio fare altrettanto.
...ho una, mh... ho un impegno con un'altra ragazza, desolato.
Le diede un'amichevole pacca sulla spalla, passandole di fianco ed iniziando a camminare a passo deciso verso la sua destinazione. Non voleva sembrare freddo e distaccato, quindi dopo qualche passo si voltò verso di lei con il capo, continuando a camminare ma alzando il tono di voce.
Ma posso accompagnarti a lezione intanto. Non mi hai ancora raccontato se hai avuto problemi col tuo recente esorcismo, o se hai dovuto soggiogare altri demoni. Il tuo è un potere interessante sai?
In fondo perché no? Cosa poteva esserci di male in una chiacchierata tra compagni prima delle lezioni? Lotor non era di ghiaccio e Nael non gli era indifferente.. -
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Se le orecchiette da coniglietta si potessero abbassare, si sarebbero sicuramente abbassate! E dire che aveva messo pure la coda a batuffolo dietro il body che indossava! Davvero, che crudeltà. Infatti sentendo il rifiuto e il fatto che avesse impegno con un’altra ragazza- beh, non andò a piacerle molto. Infatti un lieve broncio sarebbe comparso sulle labbra di Nael, bloccata da quelle parole. Almeno per qualche secondo, prima che si girasse. Qualsiasi ragazza essa fosse, era impossibile fosse più bella di una strega! Sentì il petto gonfio di fiamme e gelosia. Nael avrebbe fatto diversi passi per avvicinarsi al ragazzo quando questo si propose ad accompagnarla a lezione.
“Non ho avuto più problemi, se non qualche bruciatura data dalle esplosioni oppure la noia delle lezioni. Prima avevo sempre molta difficoltà nell’usare la magia, ma adesso mi viene in modo molto più semplice… E sia Enki che Ishtar sono delle armi fenomenali, devo solo imparare ad usarli senza saltare in aria.”
Avrebbe fatto la fanciulla, che da come aveva avuto possibilità di usare le armi, le aveva provate… ed aveva causato non pochi problemi. Le esplosioni causate dalle due armi, così come le loro abilità, erano strane per Nael che era sempre stata abituata a combattere con i pugni. Però poteva abituarsi, non era un problema. Non per questo anche lei ogni tanto si trovava a fare delle lezioni fuori orario per imparare a come usarli.
“Io comunque non ho nessuna lezione questa mattina, solo un paio di classi questa sera per controllare meglio le spade. Per questo- volevo passare la mattinata insieme. Uhm… questa ragazza… è davvero più bella di una strega di umbra?”
Avrebbe chiesto, gelosia più che presente nella voce. Provava un enorme fastidio nel “condividere” un membro del clan con persone fuori da esso. Però sapeva che era un suo problema. Avrebbe dovuto sbloccarsi, sicuramente. Non adesso però.
“Non che sia gelosa o che altro, però una strega è molto meglio.”
Non era assolutamente gelosa. Nel mentre incantò il suo vestiario, così che le orecchiette e il batuffolo da coniglietta andarono a unirsi al vestito. Certo, rimaneva provocante, ma era più che normale mostrare le proprie grazie! Sopratutto perché, con molta soddisfazione, il seno di Nael si era anche ingrandito. Non di molto, ma comunque era abbastanza da essere notato a occhio nudo.. -
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Nella speranza di sviare completamente il discorso, Lotor esaminò la situazione di Nael con fare analitico senza cambiare strada, rimanendo fedele al percorso che di solito portava gli studenti alle aule di lezione.
Abbastanza usuale: di solito le possessioni demoniache rendono difficile l'uso della magia, c'è sempre qualcosa che disturba a meno che non si trovi una certa affinità. Ora invece hai rimosso il problema quindi tutto l'allenamento che hai fatto prima ti sta giovando. Se usi la stessa tecnica anche per controllare meglio le spade riuscirai a domarle senza problemi.
Se non altro quell'esperienza traumatica era servita, che Nael diventasse più forte era una cosa positiva per entrambi dato che questo avrebbe stimolato anche Lotor a dare di più. Sperava che quella breve camminata fosse bastata a congedare la situazione e non inasprire i loro rapporti, ma Nael gli disse che non aveva nessuna lezione quella mattina e pertanto voleva passare del tempo con lui. Piuttosto che farlo sentire in colpa e basta però, la ragazza iniziò ad interrogarlo, cogliendolo di nuovo di sorpresa e facendogli capire che non l'avrebbe liquidata facilmente. Lotor sbuffò, anche se non rumorosamente, non volle farle capire che quella situazione lo metteva in difficoltà. Alzò un braccio con l'aria di chi stava spiegando qualcosa di ovvio, facendo spallucce ma senza perdere la presa sul suo prezioso bastone nero.
Hai dato per scontato che fosse un'uscita romantica, ma non è così. Sarà strano per te visto il contesto in cui ci siamo conosciuti ma ho anche altri hobby e impegni al di fuori del sesso, sai? Non che ci sia niente di male... ma non dovresti sparare a caso quando parli della vita degli altri.
Non era realmente indispettito, ma sperava che ricambiarla con la stessa moneta servisse in qualche modo a fargli guadagnare un pò di terreno. Ma come farle capire che doveva togliersi di mezzo prima di scoprire troppi dettagli? Magari se rimaneva sul tema di Nael avrebbe capito che non c'era trippa per gatti. Magari invece di stimolare la sua gelosia l'avrebbe rimessa al suo posto e Nael si sarebbe arresa. Nonostante il suo successo, era evidente che Lotor ci capiva ancora poco di donne.
E comunque è una strega di Umbra... quindi cedere al suo fascino sarebbe più che giustificato.
Concluse soddisfatto, con supponenza, sotto lo sguardo diabolico di Rakhna che, a differenza sua, aveva intuito la possibilità che Nael non si scoraggiasse affatto e anzi, diventasse gelosa. Quella giornata era destinata a prendere dei risvolti davvero particolari.. -
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Se fosse stata la Nael di prima, sicuramente quello sarebbe bastato a metterla al suo posto e farla andare via. Peccato che con la rimozione dei demoni, anche la sua personalità non aveva più nessun limite. Infatti le parole di Lotor non la scoraggiarono minimamente. Soprattutto quando anzi, confermò che era una strega di umbra la ragazza con cui doveva spendere la mattinata.
“Non sparo a caso!”
Avrebbe infatti fatto la ragazza. Che per quanto ingenua, poteva fare facilmente due più due, se la situazione lo richiedeva. Una strega di umbra poi. O era una studentessa, o una professoressa. In entrambi i casi, era o una uscita o una lezione- che sarebbe sicuramente finito in del sesso. Conosceva bene le streghe- uh, meglio, dalle situazioni in cui si era trovata lei. Ogni volta che andava a lezione con un a tu-per-tu con una professoressa o compagna finiva sempre tra urla e orgasmi.
“Beh, questo comunque conferma quel che pensavo. Se staiuscendo a incontrare una studentessa, se è una lezione tra voi due- finisce esattamente in sesso. Finisce sempre così con una strega!”
Avrebbe fatto la ragazza, portando le proprie mani dietro la schiena in una posizione rilassata. Se era una strega di umbra, almeno poteva dire che accettava quel tipo di concorrenza. Una normale ragazza non poteva competere con loro! In seguito la ragazza si portò una mano al mento, pensierosa.
“Beh, non credo che la nostra relazione sia terminata solo con quell’incontro, no? Siamo amici o sbaglio? Sembra quasi che tu voglia tenerla nascosta!”
Normalmente non ci stava nessuna vergogna tra condividere partner tra streghe, ma Lotor sembrava davvero restio a tenerla in giro. Infatti Nael non riuscì a non fare un broncio offeso. Gasp, che fosse una sua fiamma? E dire che Nael ci aveva messo il doppio di se stessa nel sedurre Lotor al proprio fascino! La gelosia iniziò a ribollire nel sangue. Chiunque questa strega fosse, era davvero così tanto affascinante? Se solo avesse saputo chi fosse…. -
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Nael aveva un opinione molto chiara delle lezioni che si tenevano alla Oxford, e anche se Lotor avrebbe voluto darle volentieri ragione, purtroppo le sue lezioni con Nariko non erano mai sfociate in nulla che non fosse qualche sguardo più intenso, per sommo dispiacere del ragazzo. Questo però non glielo disse, si limitò a scuotere il capo mentre la fissava, sospirando all'idea che forse sarebbe riuscito ad allontanarla solo quando sarebbe stato evidente con cosa avevano a che fare.
Nael, io non cerco di nascondere niente. E si, siamo amici, anzi se proprio dobbiamo essere precisi ci siamo salvati il culo a vicenda quindi anche qualcosa di più. Sto solo cercando di dirti che oggi ho da fare e...
Il ragazzo si fermò di colpo. Aveva sentito una vibrazione chiara, e il suo sguardo finì immediatamente sul suo tomo oscuro. L'occhio di Rakhna lo fissava intensamente, per fargli capire che c'era qualcosa che doveva vedere. Come al solito, in modo che nessuno potesse percepirlo, l'oscuro passeggerò disse a Lotor ciò che sapeva.
Ti ha mandato un messaggio che solo tu puoi sentire. Ci conosce già molto bene...
L'aria confusa e allarmata di Lotor suggeriva in realtà che stesse cercando di ragionare quanto più lucidamente possibile per cercare di capire cosa intendesse Rakhna col suo fare enigmatico. Prese dunque il grosso libro, aprendolo tra le proprie mani, tenendolo con la sinistra mentre la destra lo sfogliava frettolosamente, cercando di cogliere tra le pagine l'influenza magica di qualcuno. Quando percepì quella di Nariko, capì che il "messaggio" che gli aveva mandato era un incantesimo che era arrivato tra le pagine del suo tomo. Cos'era? Compiti da fare a casa? Il messaggio era piuttosto chiaro: niente lezioni private, solo esercizi in solitaria. Nael forse poteva riconoscere quegli incantesimi come qualcosa di complesso, forse non poteva intuire chi li aveva scritti ma di sicuro appartenevano ad una strega anziana, potente e molto abile. Sicuramente era l'insegnante misteriosa e privata di Lotor che gli stava dando buca, non serviva un genio per capirlo e quando se ne rese conto Lotor chiuse frettolosamente il tomo alzando lo sguardo al cielo, dissimulando il più possibile la sua frustrazione... fallendo miseramente. Appena chiuse il libro Lotor cambiò completamente direzione, e dato che quella era la strada per raggiungere gli uffici delle insegnanti di rango più alto, tra cui la preside, forse Nael aveva gli indizi necessari per mettere insieme tutti i pezzi. In un primo momento Lotor non disse nulla, limitandosi solo a camminare via dalla destinazione originale, stavolta neanche Rakhna sghignazzava perché quella era una brutta notizia anche per lui. Adesso la situazione diventava spinosa perché non aveva la minima intenzione di far sentire Nael come una ruota di scorta ripiegando su di lei adesso che il suo appuntamento importante era saltato, ma non aveva neanche di meglio da fare quel giorno.
D'accordo... visto che siamo amici ecco il patto: tu non dici a nessuno dove stavo per andare, e in cambio ti farò compagnia oggi. Che programmi avevi?
Così suonava decisamente meglio. Adesso Nael aveva l'occasione per prendersi una mezza rivincita magari, ma Lotor era sinceramente curioso di scoprire cosa avrebbe proposto la ragazza visto che sembrava così sicura di sé.. -
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All’accenno di essere qualcosa di più, Nael percepì le gote arrossarsi senza che riuscisse a nasconderlo. Dannazione a lei, era ancora una ragazzina per certi versi! Però era già pronta a ribattere, quando vide come Lotor andò a fermarsi. Lo sguardo che rivolse al libro, così come in seguito il come cercasse all’interno, fecero capire facilmente che qualcuno forse lo aveva contattato. E la complessità dell’incantesimo poi era ben ovvia. Quindi non era una studentessa quella che Lotor voleva incontrare, ma bensì una strega anziana. E dal posto dove si erano diretti, nemmeno una strega di poco conto! Corrugando la fronte, Nael riuscì a collegare tutti i fili, così come il motivo per cui Lotor aveva tentato di allontanarla. Magari la strega in questione non voleva persone che la osservassero, e dunque lui stava rispettando il volere d’ella. Che fosse…? Nael scosse la testa, non doveva farsi venire in mente pensieri inutili o supposizioni. Erano affari delle cerchie più alte, e lei era ancora considerata una novizia. Però poteva capire anche Lotor, a quel punto. Anche lei avrebbe fatto così, se non peggio, in caso si fosse trattato di Mercury o Syndra. Arrossì nuovamente, stavolta al pensiero delle due streghe più potenti, però cercò di non pensarci molto e far ritornare il suo sguardo su di Lotor. Notò subito la sua frustrazione, così come cominciò a camminare in un’altra direzione. Nael gli camminò subito di fianco, un lieve sorrisetto sul volto.
“Ho la bocca cucita.”
Avrebbe fatto la fanciulla, facendo il gesto della zip di fronte alle labbra carnose, prima di riportare entrambe le mani dietro di lei, in un gesto più sicuro e tranquillo. Nael non avrebbe mai detto o fatto nulla, se questo riguardava le streghe anziane. Rimaneva però gelosa. Non sapeva se della strega o di Lotor. Entrambi? Dannazione se le mancava la strega cremisi.
“Volevo giocare un po’ all’inizio e poi farti vedere i progressi che avevo fatto con alcuni incantesimi e vedere anche i tuoi- volevo conoscerti un po’ di più mentre passavamo tempo insieme, insomma!"
Chiaramente la streghetta si era già fatta tutti i filmini mentali per quella giornata. Avrebbe poi fatto un giro su se stessa, in modo abile, così da esibire meglio il suo vestito ora privo delle aggiunte in più che aveva fatto all’inizio.
“Diciamo che volevo giocare ed essere la ragazza coniglio innocente che finisce tra le grinfie del lupo cattivo~”
Avrebbe fatto, prima di fare un occhiolino. Chiaramente di innocente Nael non aveva nulla. Quando si trattava del clan diventava una vera e propria ninfomane, probabilmente il suo modo anche per dimostrare affetto per via di tutte le esperienze che aveva avuto.
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Se non altro il modo di fare di Nael, pur essendo infantile e burlone, riusciva a mettere di buonumore gli altri, o almeno a Lotor un mezzo sorriso consolatorio riuscì a strapparglielo. Dunque non aveva un grande programma, semplicemente voleva avere un altro assaggio della potenza oscura di Lotor e metterlo a confronto col suo, in tutti i sensi.
E' per questo che ti sei vestita così? Ho capito adesso... tu volevi entrare di soppiatto in camera mia nella speranza che ti saltassi addosso come un pervertito! Sei davvero una ragazzaccia, per chi mi hai preso?!
La punzecchiò con un tono canzonatorio, si vedeva che la stava prendendo in giro ma non aveva intenzione di andarci per il sottile. Dopotutto Nael si era dimostrata abbastanza audace, lui non sarebbe stato da meno. Scosse il capo mentre senza aumentare il passo prendeva tutta un'altra direzione, deciso ad uscire dalla scuola e dedicarsi a qualcosa che lo distraesse dall'idea che il tanto atteso allenamento con Nariko fosse saltato. Se doveva divertirsi con Nael non aveva intenzione di farlo come l'ultima volta, a letto e nell'intimità di una stanza avevano sperimentato abbastanza, quindi un'attività più creativa sarebbe stato molto meglio per conoscersi bene.
Va bene, divertiamoci. Passiamo un pò di tempo insieme e facciamo le brave streghe di Umbra. Ma se vuoi assicurarti che non mi annoi dovrai intrattenermi come si deve. Conosci un posto interessante da queste parti? Dove magari non si beve o si legge e basta. E dove vestita in quel modo non sembrerai troppo strana.
Aveva accettato l'uscita, ma voleva che fosse Nael a prendere l'iniziativa. A Lotor infatti non dispiaceva sentirsi coccolato e pieno di attenzioni, e dato che era lei ad averlo cercato si sarebbe divertito a fare la principessina quel giorno. Per dare comunque prova del suo entusiasmo avrebbe utilizzato i capelli per modificare il suo abbigliamento, passando dalla classica divisa scolastica a qualcosa di più informale: una camicia scura con le maniche tenute su da un paio di cinture rosse intorno alle braccia, pantaloni scuri decorati da una cinta beige dal motivo incrociato intorno alla vita, stivali a metà gamba scuri e i lunghi capelli bianchi raccolti in una lunga coda che gli lasciava sul volto un paio di ciuffi pallidi. Al fianco, sempre sempre il suo libro degli incantesimi anche se in quel caso raggiunse dimensioni più contenute somigliando quasi ad un astuccio o una cosa del genere. Avrebbe lasciato a Nael il compito di guidare le danze, almeno all'inizio.. -
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Quando Lotor andò a punzecchiarla, Nael si portò una mano di fronte alla bocca nel mentre che spalancava gli occhi. Fece un fintissimo gasp, mentre l’altra mano si sarebbe posta sopra il proprio petto.
“Ma io non oserei mai! Volevo solo offrire i miei innocenti servigi al lupo!”
Non riuscì però a lungo a mantenere quella facciata, finendo però per ridacchiare. Era palese che Lotor avesse colpito in pieno il desiderio di Nael. Magari non la parte di saltarle addosso, ma sicuramente sgattaiolare all’interno della stanza e fargli una bella sorpresa da appena sveglio. Sospirò sconfitta però nel realizzare che il suo magnifico piano era saltato. Notando come Lotor sembrò cambiare direzione, Nael lo avrebbe seguito, prima di effettivamente pensare alle parole del ragazzo.
“Conosco diversi bar e pub qui in giro. Però di quelli più interessanti ce ne stanno due! Uno è simile ad un biliardino, e ci stanno un sacco di giochi come quello, anche freccette. L’altro è simile a un club. Ci stanno divanetti, musica e una pista da ballo. Però la parte più divertente, è che si possono prendere delle stanze più private! E entrambi servono dei alcolici davvero buoni!”
Avrebbe cominciato a parlare e a descrivere i due posti che Nael trovava personalmente più belli, prima di fermarsi. Aveva appena ammesso che v’era stata più volte e che aveva anche bevuto alcolici. Arrossì leggermente, imbarazzata dalla propria bocca larga. Dannazione a lei.
“Non fare caso a come li conosco.”
Avrebbe fatto la fanciulla, ridacchiando colpevole. Poi penso a effettivamente che avrebbero dovuto camminare li, e camminare li vestita in quel modo poteva essere uno sbaglio. Ma non voleva nemmeno cambiarsi. Decise di fare l’unica cosa possibile. Incantò il vestito così che dai fianchi andasse a cadere una gonna con una spaccatura laterale, così che si creasse un vedo e non vedo provocante.
"Altrimenti cosa ti interesserebbe provare?"
Una domanda legittima secondo Nael, siccome non conosceva completamente i gusti del ragazzo. Ma anche per quello voleva uscirci insieme. Potevano imparare così tanto l'uno dall'altra!. -
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Dalle proposte che fece Nael, Lotor capì che non era sempre stata una strega di Umbra e anzi probabilmente era cresciuta lontana da quel contesto misterioso e segreto, in mezzo alla gente comune probabilmente. Non che ci fosse qualcosa di male, ma era piuttosto palese in base alle sue preferenze. Di fronte alle prime proposte, Lotor si voltò verso di lei squadrandola con aria inquisitoria, e anche lei si rese conto subito di cosa andava blaterando a quell'ora del mattino, avevano praticamente superato da poco la colazione!
Alcolici a quest'ora?! Che razza di compagnie frequenti???
Scosse il capo, Nael era davvero una tipa particolare. Decisa a non cambiarsi, incantò il suo vestito per dare meno nell'occhio, ottenendo probabilmente il risultato contrario dato che ora era ancora più sensuale e appariscente. Ma a Lotor non dispiaceva farsi vedere in giro con bellezze invidiabili quindi non la rimproverò per questo. Voleva comunque dare una possibilità alle sue proposte quindi decise di non fare lo scontroso e di seguirla, facendole però qualche domanda a tema.
Io amo quelle rare sale che simulano i vecchi luoghi di ritrovo tipo sala giochi. Mi piacciono i cabinati e i videogame di un tempo, non solo per il loro fascino ma anche perché hanno sempre una storia da raccontare tra la loro produzione e i segreti che nascondono. Quindi se uno di questi posti che conosci ha dei cabinati allora ci sto. Magari però senza iniziare a bere...
Le lanciò un ultima occhiataccia di rimprovero. Lotor le stava iniziando a dare qualcosa su di sé, e quella era una sfumatura importante della sua personalità: amava le cose antiche, non necessariamente ruderi o mappe polverose, con "vecchio" intendeva qualsiasi cosa che avesse una storia da raccontare e le vecchie sale giochi ne avevano parecchie di storie alle loro spalle, poteva essere l'ideale per un'uscita a due. E poi di vecchi cabinati se ne trovavano sempre di strani e disparati, chissà che Nael non l'avrebbe portato alla scoperta di qualche misterioso videogioco dal fascino unico che potevano scoprire assieme.. -
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La reazione di Lotor l’avrebbe fatta scoppiare dal ridere se non fosse il fatto che- dannazione, si era dimenticata che nel clan vigeva la regola del mantenersi bene. E lei aveva tentato in tutti i modi di tenere nascosto il suo oscuro passato, prima che la sua vita cambiasse.
“... Frequentavo! Ora non più! Sono cambiata- davvero! Hehe-”
Però per qualche strano motivo le sembrava più una cosa per convincere se stessa che altri, visto che alla fine si unì pure una risatina colpevole. Non poteva dirgli che era normale per lei dormire pochissime ore, e passare le altre a fare baldoria. Almeno, quando era più giovane. Aveva ricevuto diverse lavate di capo da sua madre, peccato che non l’avevano mai effettivamente cambiata.
“Allora il primo è il migliore! Ha un’aura davvero differente rispetto ai altri posti dove andavo. E la musica non è neppure troppo alta, ma tranquilla e rilassante! Biliardi, freccette, cabinati e se non ricordo male pure dei tavoli con dei giochi da tavolo!”
Avrebbe fatto la ragazza, elencando sulle dita quel che ricordava in quel posto. Dita coperte da guanti di pelle marroncina tendente al nero. Per quanto il freddo di Londra potesse intimidire, Nael aveva una temperatura corporea più alta rispetto al normale. Dunque stava bene anche se andava in giro un po’ scoperta.
“E tranquillo, non si beve mai da soli, è da maleducati!”
Avrebbe fatto Nael, con un lieve occhiolino, prima di fare strada verso il bar in questione.
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Distante non più di una decina di minuti, l’entrata sembrava semplice, nonostante fosse automatica. Con le porte che si aprivano, sarebbero arrivati davanti ad un gran salone. Il tappeto di un colore rossastro, messo sopra quello che era un pavimento di legno. V’erano anche tre biliardi così come due tiri a segno sul muro a ovest. Mentre sparsi per tutto il luogo v’erano diversi tavolini. E, dall’altra parte del locale, una serie di cabinati messi in fila. Tutti giochi uno più strano dell’altro, seppur alcuni dei classici. La musica che veniva eseguita era tranquilla, simile al jazz quasi, con luci soffuse per rilassare gli occhi. Al bancone v’erano diverse bottiglie dietro, così come diversi dolci all’interno del bancone stesso, protetti da del vetro. Si poteva facilmente intendere che fosse un ritrovo per teenager, nonostante in quel momento fosse piuttosto vuoto se non per quelle persone prive di lezioni o che le stavano saltando. Nael sembrò molto a suo agio nell'entrare, così come si lasciò andare in un lieve sospiro di felicità.. -
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Nonostante le premesse decisamente strane, Lotor non si tirò indietro e il locale che si ritrovò davanti mantenne le promesse stabilite. Attraversò la porta automatica rapidamente e poi rallentò gradualmente fino a fermarsi per potersi guardare attorno. Era un bel posto dall'aria retrò, pieno di tutti quei dettagli che permettevano alla mente di immedesimarsi e rituffarsi in un passato lontano e anacronistico. Un leggero sorrisetto soddisfatto si accese sul volto di Lotor, mentre si compiaceva del fatto che la sua intraprendenza era stata ricambiata. Prima di lasciarsi guidare da Nael, volle fare quattro passi veloci per conto suo, soffermandosi sulle cose che attiravano di più la sua attenzione. I cabinati, i tavoli e i giochi avrebbero aspettato, perché li guardò di sfuggita giusto per capire se ci fosse qualcosa che potesse attirare la sua attenzione, e c'era eccome, ma non era così facile dedicarsi ad una cosa soltanto quando sotto il naso c'era così tanto da vedere. Perfino la disposizione dei tavoli a poltroncina, uniti tra di loro come se fossero un unico pezzo fatto di poltrone separatorie, ricordava dei vecchi diner d'altri tempi. Il primo obbiettivo di Lotor fu quella che sembrava una macchina per la musica, o più semplicemente jukebox, che andava alimentato a monetine per poter cambiare il sottofondo, altrimenti aggiornato in maniera automatica e meccanica. Quello in particolare sembrava modificato per ospitare dei gettoni che alimentavano probabilmente anche tutto il resto dei macchinari lì dentro, forse perché trovare monetine di quei tempi era davvero molto difficile. Lotor si guardò attorno, impaziente di farlo funzionare. Sapeva esattamente cosa cercare e quando lo vide tirò subito fuori dal portafogli la sua carta di credito per passarcela sopra. La macchinetta simile ad una slot machine in miniatura convertì il suo denaro in gettoni, e dopo averne racimolati un bel pò Lotor ne infilò uno dentro il macchinario musicale. La scelta si rivelò decisamente facile e appena selezionò il giusto sottofondo si voltò verso Nael per attirare la sua attenzione.
Mi piace questo posto.
Rakhna sembrava dello stesso identico parere: pur restando nella sua cauta invisibilità e nel suo sibilante silenzio, iniziò ben presto a fare un ampio viaggio nei meandri della fauna di quel luogo. Non c'erano solo anziani nostalgici ma anche ragazzi che avevano scoperto un habitat piacevole e che rievocasse in loro qualcosa che la moderna tecnologia non aveva più. Una personalità diversa, non necessariamente nostalgica, ma con diversi presupposti. Lotor comprendeva molto bene quella differenza. Per lui non era come trovarsi in un museo, ma piuttosto come la rievocazione di un ambiente che apparteneva al passato. Alla stregua dell'entrare in una grotta antica sigillata da molto tempo.
Va bene, vediamo cos'hai da offrire...
Disse entusiasta, passando di fianco a Nael e lasciandole sul palmo un pò di quei gettoni che aveva convertito, viaggiando a passo spedito verso i cabinati. Li analizzò con grande curiosità e se Nael avesse prestato attenzione alle sue espressioni facciali lo avrebbe visto affascinato per più di qualche proposta. I suoi occhi riflettevano le luci intermittenti degli schermi e quando ne vedeva uno che attirava il suo interesse dava l'idea di potercisi fiondare subito senza pensarci due volte. Ma ne stava cercando uno speciale, e quando lo trovò rimase imbambolato davanti ad esso.
Adesso si che si ragiona... Castle of Alba-Los, una leggenda dei suoi tempi ambientato in un medievale futuristico dove demoni da un'altra dimensione invadono la terra usando le loro astronavi a forma di castello. Talmente difficile da aver mandato in bancarotta la casa di produzione perché non spingeva la gente ad infilare i gettoni, ma quando scoprirono che finendo ogni livello in maniera perfetta o quasi si sbloccavano altri pezzi che raccontavano una storia, è diventato un cult e tutti hanno provato a finirlo totalizzando i punteggi più alti eliminando ogni nemico possibile senza mai perdere neanche una vita. Dal 97 il record è stato stabilito a 16.850 punti e nessuno è riuscito a batterlo, anche se c'è chi ci è andato vicino...
Faceva il modesto, ma parlava di sé e del suo talento nell'essersi avvicinato tanto maledettamente ai sedicimila settecento, restando frustrato e impressionato dal fatto che qualcuno così tanto tempo fa era rimasto pressoché imbattuto nei decenni a venire. Mentre fissava la schermata però, Lotor vide qualcosa che gli fece sgranare gli occhi con assoluto terrore: appena apparve la schermata dei punteggi record con tanto di classifiche, sulla cima di tutti svettava un nome misterioso: PMTS0. Il suo punteggio complessivo era di 17.100 punti.
No... non è possibile. Che storia è questa?!
Se Nael aveva imparato a conoscere quel ragazzo, si sarebbe resa conto che quella faccia non l'aveva fatta neanche quando avevano combattuto e lei aveva sfoggiato le sue abilità migliori. Era sinceramente sconcertato e incapace di elaborare una simile notizia.. -
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Nael vedendo Lotor andare verso lo scambio di gettoni fece un lieve sorrisetto soddisfatto. Sapeva che quel posto era perfetto per passare una mattinata o un pomeriggio in compagnia, così come per fare serata e divertirsi con i vari giochi. Mentre il ragazzo andava a cambiare i suoi soldi, Nael invece si interessò subito alle varie delizie messe di fronte al vetro. Il cibo fatto dalle streghe era meglio, però alcune cose fatte dagli umani non potevano essere imitate. Principalmente perché erano solo zucchero. Notando come Lotor avrebbe poi attirato la sua attenzione, la streghetta era più che soddisfatta, e le avrebbe dato alcuni di quei gettoni. Incuriosita lo avrebbe seguito, osservando con interesse le sue espressione mentre a sua volta guardava i vari giochi presenti.
“Oh? E in che modo continuava? Mi sembra interessante come gioco!”
Avrebbe fatto Nael, che per quanto non si intendesse di giochi, non le dispiaceva imparare. Inoltre le interessava parecchio come Lotor sembrava così affascinato da tale cabinato. Infatti Nael si sarebbe messa al suo fianco, così da vedere la lista dei punteggi, ella si sarebbe portata una mano al mento, concentrata.
“PMTS0… e… 17.100 punti?! Non avevi detto che il record era- oh..”
Avrebbe fatto da eco la ragazza, completamente sorpresa. Ora la curiosità la stava divorando. Voleva sapere chi fosse questo misterioso essere. Nael portò una mano sotto al seno, guardando dentro il locale ed in seguito se qualcuno li stesse guardando, prima di guardare verso di Lotor.
“Non ci sta un modo per vedere quando è stato fatto questo record?”
Avrebbe poi chiesto, non riuscendo minimamente a nascondere l’interesse che le si era formato. Nael aveva giocato pochissime volte ai cabinati, dunque non aveva idea di come funzionassero di preciso. Ma Lotor sembrava esperto, e anzi, affascinato verso tali giochi.. -
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The unseen BOOB, is the Fappest
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Nael parve capire subito il suo disappunto e quando gli chiese se non ci fosse un modo per capire a che ora era stato stabilito il record, Lotor alzò immediatamente la testa, guardandosi attorno frettolosamente come un predatore alla disperata ricerca di cibo. Certo! Forse era ancora lì! il destino voleva farli incrociare! Ma mentre si guardava attorno, uno dei corpulenti ragazzi armato di gelato nel locale si fece avanti, dicendo la sua.
Non lo troverete oggi, quel record è stato stabilito mesi fa durante l'ultima visita di Prometheus Zero a Londra. Dicono che ora i Watchmen se la stiano passando male, ma quel tipo è un mostro. Un record come quello non lo batteranno mai.
Lo sguardo di Lotor si fece del tutto assente a quel punto. Prometheus Zero? A rovinare i suoi sogni di gloria nerd c'era un dannatissimo supereroe che andava a fare il buffone nelle sale giochi tra una lotta al crimine e l'altra? Follia, indignazione, umiliazione! Un lieve rossore si accese sul volto di Lotor, particolarmente evidente. Nael non lo aveva di sicuro mai visto perché quello era uno spettacolo raro: quando Lotor realizzava di essere inferiore a qualcuno in maniera maledettamente plateale non riusciva a sopportarlo, e arrossiva come un bambino.
Sgrunt! Non mi interessa affatto in realtà! Andiamo Nael, cerchiamo un gioco più interessante!
Era maledettamente ovvio che quella cosa fosse importante per lui, ma ad un livello particolarmente infantile e più ci pensava su, più si rendeva conto di non averla presa nel modo giusto e continuava a vergognarsi. Quella era una rara occasione per Nael e punzecchiarlo un pò. Si fermò improvvisamente davanti ad un cabinato più grande, di quelli con un grosso tappeto meccanico con sopra delle frecce direzionali da premere con i piedi a tempo di musica.
Sai ballare, Nael? Anzi, no, non serve saper ballare. Questa è banale coordinazione mano-occhio, anzi in questo caso piede-occhio, il livello è regolabile anche per i combattenti quindi non sarà una sfida facile. Voglio sperare che dal nostro ultimo incontro tu ti sia allenata!
Il modo migliore per lavarsi di dosso una sconfitta umiliante era lanciarsi verso una nuova sfida. Il guanto ovviamente non poteva che finire su Nael, che fissò con aria divertita e agguerrita mentre saliva sulla passerella del cabinato di danza. Allungò la mano destra verso Nael per invitarla a salire con lui, solo perché era stato umiliato in quella maniera non significava che avrebbe dimenticato con chi era e cosa stavano facendo assieme. E chissà, magari sfidandola in qualcosa di inatteso Lotor avrebbe trovato un campo in cui Nael gli era superiore?.
