-
.Lui non c'è la fece più a trattenersi e si spogliò. La strinse a sé ma non la penetrò. Voleva che fosse lei a chiederglielo...a implorarlo quasi. Rebecca sentiva quel membro grosso caldo premerle sul ventre e muoversi su e giù. Lo desiderava più di ogni altra cosa. Lui si fermò un istante per lanciarle un'ultima sfida: quel bagno sarebbe stato un nascondiglio assai misero se lei si fosse messa a gemere e a urlare come l'ultima volta.
Bek sorriso
Non ti preoccupare... farò in modo di tener sempre impegnata la mia bocca...in modo che le urla e i gemiti non si sentano troppo...potrei baciarti...succhiarti un orecchio....oppure morderti...
Non era solo una fantasia, era ben consapevole che se lui l'avesse posseduta lei non avrebbe trattenuto i versi e i gemiti...intendeva davvero fare quello che aveva appena detto.. -
.
The unseen BOOB, is the Fappest
- Group
- HF Gdr Master
- Posts
- 31,816
- Location
- Plutonia Experiment
- Status
- Anonymous
Visto che quella dannata seduttrice sembrava così sicura di sé, Rugal decise di mettere fine ai riguardi e di darci dentro senza pensarci due volte. Non le rispose, si limitò a sorridere. Fece come per darle un bacio, ma piuttosto si scansò da lei, togliendole una bocca da baciare, mentre nello stesso istante il suo bacino si faceva avanti, penetrandola senza troppi complimenti e impalandola sulla sua carne vogliosa. Il turgore di Rugal si fece strada dentro di lei senza difficoltà, tanto l'aveva già posseduta da darle praticamente la forma della sua virilità. Rebecca lo sentì gemere a denti stretti mentre quella cappella pulsava dentro di lei ,dava l'idea di poter esplodere da un momento all'altro ma si tratteneva, limitandosi a penetrarla e invaderla fino in fondo. La carne della ragazza non era pronta per ospitarlo tutto, perché toccò molto facilmente l'entrata del suo utero e chiaramente quel perverso energumeno poteva andare ancora oltre. Rugal le respirò addosso affannosamente, inebriato da quella sensazione di piacere ma deciso a fissarla dritta negli occhi mentre avrebbe dovuto lottare per non gridare, gemere e abbandonarsi ai versi più osceni che quella penetrazione le avrebbe provocato. . -
.
Lui la penetrò senza ulteriori giri di parole. Nonostante Rebecca fosse pronta a riceverlo non riuscì a trattenere un gemito e un gridolini. Le cose iniziavano già male se davvero sperava di farsi scopare senza far troppo rumore.
ooh...aaah..mmmmaaahh
Buttò la testa nell'incavo del collo di Rugal per affondare la bocca tra i suoi muscoli e tapparella. Questa mossa le permise di soffocare i gemiti successivi ma lei sapeva che quando lui avrebbe iniziato a pomparla sul serio sarebbe stato tutto ancora più difficile. Allacciò bene le gambe attorno al bacino del ragazzone con le braccia si aggrappò alle sue spalle larghe. Stava appesa a lui come un piccolo koala su un albero.
Ripreso un attimo il controllo sollevò la testa per sussurrare al suo orecchio
Bentornato...bentornato a "casa"...
Le parole si riferivano ovviamente al pene del ragazzo...lei era la sua casa, il solo e unico posto dove lui doveva infilarsi. Lei voleva fare di tutto per rendere accogliente quella casa.
Prima che lui iniziasse a muoversi dentro di lei riportò la sua bocca sul collo di Rugal e iniziò a baciarlo, in modo piacevole per soffocare i suoi gemiti.
Tra le gambe si sentiva in fiamme, era bagnata già in modo ridicolo. Rugal era stato il primo ragazzo a penetrarla senza preservativo, un piacere a cui adesso non avrebbe rinunciato per nessuna ragione al mondo. Tanto si fidava di lui e sapeva che sarebbe riuscito a fare godere entrambi senza il rischio di metterla incinta. Oh, lei non desiderava altro che portare nel grembo il figlio del suo Amore, ma sapeva che non era ancora il momento giusto.. -
.
The unseen BOOB, is the Fappest
- Group
- HF Gdr Master
- Posts
- 31,816
- Location
- Plutonia Experiment
- Status
- Anonymous
Bastò davvero poco per sciogliere l'autocontrollo di Rugal, e più Rebecca si stringeva a lui, avvinghiandosi con ogni estremità del suo corpo a quella montagna di muscoli e carne, più lui sentiva quei brividi di piacere attraversargli i nervi e tutto i flusso sanguigno come se fosse pronto a ribollire. La carne della ragazza lo faceva impazzire, lo chiamava, lo divorava, lo accoglieva affettuosamente e al tempo stesso lo rivendicava vogliosamente come suo. Difficile comprendere davvero cosa significasse trovare equilibrio tra le due cose, eppure eccola lì. Lui si spinse in avanti per travolgerla e la sua carne entrò ancora più a fondo in lei, Rebecca gli diede il bentornato e lui pulsò così vigorosamente che quasi la punta non esplose dentro quella femminilità irresistibile. La ragazza sentì distintamente il respiro bollente di Rugal sciogliersi sulla sua pelle, un gemito di frustrazione sciolto per non iniziare a gridare come un animale. Poi non oppose più resistenza e tirandola per le gambe a sé iniziò a muoversi con vigore. Cercava di trattenersi ma anche quel poco che faceva era più che sufficiente a far grondare l'intimità gocciolante di Rebecca come se fosse una fontana. Sotto di lei c'era il rubinetto del bagno e rischiava già di riempirsi come una coppa troppo piccola per non essere colmata. La virilità del ragazzo sembrava sul punto di perdere il controllo in qualsiasi momento, le vene che si schiacciavano contro l'intimità di Rebecca erano così calde e pulsanti da non sembrare neanche reali, pareva più un giocattolo erotico di quelli estremi e mostruosi, ma aveva il vigore e la vitalità di una persona vera, anzi di un vero amante, perché nessun giocattolo erotico può metterci tanta passione. Ogni volta che spingeva dentro di lei, Rebecca poteva sentire non solo il fiato caldo di Rugal riscenderle la pelle come se fosse lo sfogo di una locomotiva, ma anche il diretto contatto con tutto il suo sesso, compresi i testicoli che si abbattevano su di lei neanche stessero cercando a loro volta di penetrarla. Un rapporto calmo, pacato, ma tuttavia animalesco. Si tratteneva per non farla gridare, non perché non voleva esagerare, e più andavano avanti più diventava difficile.
Mi è mancata un sacco...
Rispose con voce roca. Non era passato molto dal loro ultimo amplesso ma quelle parole erano sincere, lo confermava il turgore della sua verga, il tremolio in quella voce bollente e il modo possessivo, quasi ossessivo a dire il vero, con cui Rugal le toglieva ogni via di fuga e la tirava verso di sé per assicurarsi la più profonda penetrazione.. -
.
Rebecca sentiva il piacere invaderla come quando ci si immerge in un bagno caldo. Dal suo ventre il calore si diffondeva in tutto il corpo fino al cervello, sciogliendo ogni nodo di ansia e preoccupazione. Quando era con Rugal...quando Rugal la penetrava, tutto era perfetto. Non le importava di essere in un bagno sporco, traballante per i movimenti del treno, arrampicata su di lui e col sedere nudo poggiato al lavandino gelido. Tutto era perfetto. Aveva gli occhi chiuse, le labbra serrate e il volto affondato tra i suoi muscoli caldi e forti. Sentiva il suo calore e il suo odore. Ci si abbandonava completamente.
Era muta, ma la sua mente cridava:
oh sì amore mio, scopami, ti amo Rugal...ti amo, ti amo e sarò per sempre solo tua...ti amo..ti amo...scopami!
Muoversi per assecondare le sue spinte era impossibile, solo le sue gambe dondolavano al ritmo di Rugal. Gli stivali alti, unico capo d'abbigliamento rimasto al suo posto, sbattevano contro le pareti del piccolo bagno.
Era in estasi, ma non tanto da non accorgersi che qualcuno stava bussando alla porta del bagno! Aveva provato ad aprirla e la serratura fuori uso non aveva opposto resistenza. Loro però occupavano tutto lo spazio e la porta si era mossa solo di qualche millimetro prima di sbattere contro la schiena possente di Rugal. Una voce femminile sovrastò lo sferragliare delle rotaie.
C'è qualcuno? C'è qualcuno in bagno? È da un po' che aspetto e questo è l'unico bagno della corrozza...
Era la voce di una donna di mezza età, scocciata per l'attesa e per l'assenza di risposte. Bek sperò di sentirla andar via ma non sembrava intenzionata a cedere.
Provò ad aprire la bocca per risponderle ma le uscì solo un gemito strozzato che soffocò subito ributtano il viso contro la carne di Rugal e mordendosi le labbra quasi a sangue.
Sì..aahmmmmm
Toccava a Rugal rispondere, lei non era in grado di farlo.
Si strinse ancora di più a lui. Sapeva che questo amplesso selvaggio doveva finire, ma non aveva ne la voglia né la forza per essere lei a staccarsi.. -
.
The unseen BOOB, is the Fappest
- Group
- HF Gdr Master
- Posts
- 31,816
- Location
- Plutonia Experiment
- Status
- Anonymous
Più la penetrava, più ne voleva. Sentiva il bisogno di spingere più forte e più a fondo ogni volta che la violava e i versi di piacere quasi selvaggi di Rebecca non facevano altro che alimentare quella fiamma perversa, e Rugal col fumo ci andava a nozze. Era una nube di passione malata e perversa che sembrava decisa a soffocare quell'esile ragazza con la sua mole, come se il bagno intero non fosse abbastanza per contenere la sua passione. Duro come non mai, il suo cazzo profanava quell'intimità in un crescendo senza sosta dove anche i suoi gemiti di piacere diventavano più intensi, e prima di diventare veri e propri gridi di piacere sentì la porta di quel posto finirgli addosso, e l'idillio perverso venne spezzato da qualcuno che si stava facendo valere per il suo turno in bagno. Frustrato, con un verso di disappunto Rugal spinse la porta usando la spalla, chiudendola rumorosamente e rispondendo a tono a quella donna.
Signora siamo della manutenzione... stiamo lavorando qui dentro! Si faccia da parte! Non lo sente?
La voce era resa roca dall'eccitazione, ma usando la frustrazione e la rabbia come scusa Rugal riprese a spingere più forte e deciso dentro di lei, fissando Rebecca dritta negli occhi mentre il suo cazzo scivolava prima completamente fuori e poi di uovo tutto dentro quella calda intimità, facendoglielo sentire tutto se non per l'unica parte della cappella che restava sempre dentro di lei. Faceva schioccare rumorosamente i testicoli turgidi contro la sua carne bagnata e faceva rimbombare la schiena di Rebecca contro la parete, così che tremasse tutto, simulando l'intervento invasivo di un tecnico che stava davvero facendo il suo lavoro, o quasi.
Ha davvero bisogno di forza... vuole venire a darmi una mano o se ne va e mi lascia fare il mio lavoro? Ci sono quasi!
Gridò sempre più eccitato e frustrato, spingendo il più a fondo possibile quella cappella vogliosa e con una pulsazione fece capire a Rebecca che era quasi sul punto di venire. Forse non era una buona idea riempirle il ventre dentro il treno, forse doveva venirle in bocca per evitare il grosso del macello, ma non poteva di certo dirglielo in un momento simile. Sembravano proprio incastrati in un perverso gioco di rischi.... -
.
Bek si stupì della lucidità con cui Rugal era riuscito a rispondere, inventando al volo una scusa più che credibile...se la donna non fosse rimasta per vederli uscire dal bagno, in quel caso sarebbe stato chiaro che non erano due manutentori.
Evidentemente il ragazzo aveva un autocontrollo che a lei mancava...derivato probabilmente dall'esperienza...quel pensiero le diede una fitta di dolore e gelosia.
Ma cosa credevi Bek? Che lui fosse un quasi verginello come te? È chiaro che nel suo passato ha avuto decide e decine di donne...forse alcune le ha anche amate come tu ora ami lui... chissà quante bocche ha baciato, quanto seni a stretto tra le sue dita, quante vagine a penetrato... chissà quante donne hanno bevuto avidamente il suo seme e si sono prostrate davanti a lui per essere inculate! Davvero pensi di essere così speciale?
Tutto il suo corpo si contrasse a quel pensiero, cercava di scacciarlo pensando che adesso c'era lei, solo lei...e forse sarebbe stato così anche in futuro..forse..
Venne riportata alla realtà dalla risposta della donna fuori dal bagno.
Che modi! Non serve essere così maleducati! Certo che è assurdo mettersi a riparare l'unico bagno del treno durante il viaggio...non dovreste farle in stazione queste cose? Vabbè aspetterò
Pareva non avesse nessuna voglia di andarsene, ma Bek decise di non preoccuparsene per il momento. I suoi occhi erano stati attratto da quelli di Rugal, i due non avevano bisogno di parole per capirsi, i loro corpi si intendevano alla perfezione. Lui stava per venire, evidentemente aveva deciso di lasciarsi andare e non trattenersi minimamente. In effetti non aveva senso prolungare quel rapporto che doveva restare solo un piccolo ma intenso antipasto di quello che li aspettava nei giorni di vacanza.
Lei avrebbe voluto dirle di non venire dentro di lei... nonostante il desiderio temeva ancora che una gravidanza indesiderata avrebbe complicato il loro rapporto. Però al tempo stesso desiderava sentire il suo seme caldo.
In più la presenza della donna arrabbiata fuori dalla porta la stava eccitando... chissà che faccia avrebbe fatto se li avesse visto mentre scopavano...e chissà cosa avrebbe detto quando avrebbe visto uscire dal bagno una ragazzina apparentemente per bene con il suo amante.. -
.
The unseen BOOB, is the Fappest
- Group
- HF Gdr Master
- Posts
- 31,816
- Location
- Plutonia Experiment
- Status
- Anonymous
Invece di assecondarlo, Rebecca lo strinse più forte a sé, forse per la passione, forse per gelosia, forse per la paura di essere beccata. Non era un bene, visto che Rugal non aveva idea di come sarebbe uscito quell'orgasmo e rischiava davvero di rendere l'inizio della vacanza problematico per colpa di quella dannata impicciona. Ma resistere al richiamo di quella carne era impossibile, sembrava quasi che Rebecca lo stesse supplicando di riempirla fino all'ultima goccia e lui non poteva fare niente per disattendere quella preghiera. Serrò i denti in una morsa vigorosa, poi con una spinta intensa iniziò a venire dentro di lei, trattenendo il fiato e gli spasmi ma non la passione. La carne di Rugal si dilatò dentro di lei fiotto dopo fiotto, riempiendo la sua intimità con quel liquido bollente che sembrava magma appena eruttato da un vulcano. Non voleva fermarsi, e in pochi istanti l'intimità di Rebecca era diventata grondante di umori e seme, se non fosse stato per il lavandino di sicuro avrebbero già fatto un macello su tutto il pavimento, e come se non bastasse ce n'era ancora, tanto che Rugal dovette trattenere la frustrazione mordendo una spalla della sua amante e sopprimere i gemiti. Era stato davvero eccitante venirle dentro mentre rischiavano di venire scoperti, ma adesso si presentava un altro problema da non sottovalutare. Come facevano a uscire da lì senza che quella dannata impicciona gli sbraitasse contro rendendo il viaggio un vero e proprio incubo? Se facevano storie per quell'atto di esibizionismo non sarebbe stato un ottimo inizio per la loro vacanza, senza contare che Rugal poteva anche compromettere la sua missione. Decise allora di prendere l'iniziativa, sfilando a malincuore la sua verga dalla carne di Rebecca facendo un passio indietro, lasciandola lì inerme in preda al piacere, ancora sporca del suo seme ma senza fare niente per recuperare il danno, facendole piuttosto cenno con l'indice di rimanerei n silenzio. Fatto ciò, Rugal si rivestì come poteva e aperta la porta quel poco che bastava per farsi vedere, lanciò uno sguardo in cagnesco verso la donna, deciso a usare un tono di voce minaccioso.
E' ancora lì? Signora ci vuole il tempo che ci vuole! Se resta lì rischia di cadere ad ogni fermata, senza contare che potrebbe attirare curiosi e qui stiamo lavorando! Se ha tanta voglia id starsene in piedi se ne vada verso un'altra carrozza, oppure venga qui dentro a tenermi gli attrezzi visto che sembra avere tempo da perdere!
Rugal sapeva avere una bella faccia tosta anche davanti alle persone più testarde. Non era un tipo con cui ci si poteva ragionare pacificamente, e Rebecca avrebbe avuto la sensazione di vedere una bestia che stava tenendo sotto controllo il proprio territorio e non avrebbe permesso a nessuno di invaderlo, anche se era uno schifosissimo bagno era comunque il posto dove stava scopando la sua donna, quindi non voleva essere disturbato.. -
.
Bek si sentì inondare dal seme caldo, avrebbe voluto gridare "NO!", ma era certa che se avesse aperto bocca sarebbe stata in grado di dire solo "Sì!".
Il seme caldo la riempì fino a quando iniziò a traboccare fuori colando nel lavandino. Quando lui, evidentemente ancora non appagato, scivolò fuori, lei si abbandonò all'indietro con la schiena contro lo specchio. Quella posizione era ridicola, sconcia ma effettivamente utile: lo sperma poteva colare fuori tranquillamente dalla sua vagina finendo nel lavandino. Rebecca non era venuta ma il piacere era stato comunque molto intenso. Si sentiva stordita e ancora vogliosa, ma capì che Rugal, affacciatosi alla porta, era riuscito in qualche modo a mandare via la scocciatrice che disse
Va bene va bene...ma fate in fretta...
Sentì i suoi passi allontanarsi.
L'avevano scampata bella ma ora dovevano andarsene al più presto. Lei non poteva alzarsi in quello stato, avrebbe fatto un disastro.
Rugal...vai..torna al nostro posto...io mi risistema.un attimo e ti raggiungo...
Respirava con affanno, come dopo una lunga corsa.. -
.
The unseen BOOB, is the Fappest
- Group
- HF Gdr Master
- Posts
- 31,816
- Location
- Plutonia Experiment
- Status
- Anonymous
La scocciatrice si tolse dai piedi e Rugal tirò un lungo sospiro di sollievo. Cercò di pensare lucidamente alla prossima mossa ma Rebecca attirò la sua attenzione invitandolo ad andarsene per darle il tempo di riprendersi. Parole al vento, perché vederla completamente plagiata dal piacere, piena del suo seme e insoddisfatta accese di nuovo la vena sadica e perversa di Rugal, portandolo ad afferrarsi i pantaloni e abbassarli con una foga che lo faceva sembrare quasi un'animale.
Col cavolo che ti lascio in questo stato senza farti venire...
Le rispose, fissandola dritta negli occhi mentre le afferrava le gambe e la tirava verso di sé, piazzandole i talloni sulle spalle in modo che le gambe della ragazza risultassero praticamente dritte e rivolte verso l'alto, mentre la verga ancora eretta di Rugal tornava a spingere dentro di lei, un percorso facile da battere visti tutti i liquidi che le inondavano l'intimità. Rugal trattenne di nuovo un gemito di piacere con tutta la volontà che aveva in corpo, ma mentre i fianchi azzeravano le distanze con lei impalandola di nuovo con tutta la virilità che aveva a disposizione, le mani del ragazzo si piantarono sul suo corpo deciso a darle i giusti stimoli per poter venire. Una mano sul seno, così da poterlo massaggiare e stuzzicare con le dita che circondavano il capezzolo. L'altra invece cercò l'estremità della sua femminilità, stuzzicandole il clitoride col pollice e usando le dita per massaggiare il resto delle grandi labbra. Non solo la penetrazione intensa a quel punto, ma anche gli ulteriori stimoli che servano a scioglierla ed eccitarla ancora di più. Non l'avrebbe lasciata uscire da quel bagno insoddisfatta, e ogni spinta della sua vigorosa virilità venne accompagnata da un mugugno di pura passione mentre la fissava dritta negli occhi.
Godi... godi! Vieni per me! Fammi sentire quanto ti piace!. -
.
Rugal aveva ben altre intenzioni e non accolse l'allontanamento della scocciatrice come un opportunità per darsi alla fuga. La prese con foga a brutalità senza darle respiro. Ora Rebecca non poteva più soffocare le sue grida contro la sua carne quindi fu costretta a mettersi entrambe le mani sulla bocca per trattenere i gemiti.
Il tocco delle mani del ragazzo la mandarono in paradiso. Il piacere ripartì al massimo. L'orgasmo era in arrivo.
Proprio in quel momento il treno iniziò a rallentare per poi fermarsi bruscamente. Bek girò la testa verso il piccolo finestrino oscurato. Filtrava poca luce e chi stava fuori non poteva vedere bene all'interno, mentre lei riusciva a scorgere le sagome delle persone ferme in stazione che ora si avvicinavano alle porte aperte del treno. Ebbe l'impressione che un uomo in abito formale si fosse fermato a fissare con curiosità il finestrino del bagno. Forse anche lui riusciva a scorgere delle ombre, delle sagome, e si stava chiedendo cosa stesse succedendo?
..mmmhhhwww...mmmgghhwwww.a...aahh
Le sue mani faticavano a trattenere i gemiti. Si contrasse tutta, i suoi muscoli addominali strinsero il pene di Rugal in una calda morsa piena di passione.
Stava per venire, non poteva più resistere. Sentiva la bocca piena di saliva...aveva voglia di venire. Le spinte di Rugal erano così intense che ad un tratto rischiò di scivolare giù dal lavandino, dovette staccare una mano e stamparla sul vetro del finestrino per reggersi. Ora la sua mano era ben visibile da fuori. Si girò e vide che l'uomo stava ancora guardando con espressione curiosa e interrogativa. Tutto questo la eccitava da impazzire. L'orgasmo esplose.. -
.
The unseen BOOB, is the Fappest
- Group
- HF Gdr Master
- Posts
- 31,816
- Location
- Plutonia Experiment
- Status
- Anonymous
Rugal non si fermò neanche quando la sentì mugugnare più forte, anche i suoi gemiti più acuti erano irresistibili e non facevano altro che motivarlo ancora di più. Si rese conto di cosa stava succedendo al finestrino solo quando l'orgasmo travolgente della ragazza gli strappò uno spasmo più forte e lo riportò bruscamente alla realtà. Uno sguardo indiscreto per poco non li aveva beccati, e quello l'aveva fatta godere più di ogni altra cosa. Che fosse una dannata esibizionista? Certo aveva già avuto modo di mettere in chiaro certe perversioni ma un conto era nell'intimità della sua camera, un conto era invece in pubblico dove tutti potevano vederla e disprezzarla. Aveva di quelle tendenze? Rugal divenne molto curioso di scoprirlo. Ma non poteva farlo ora. Sospirò e la lasciò finalmente libera, non ebbe fretta di ripulirla perché voleva lasciarle il tempo di godersi l'orgasmo, quindi fece prima lui dando una sistemata sia al suo membro che ai suoi pantaloni. Era pronto ad offrirsi di aiutarla ma dentro quello spazio angusto il suo fisico enorme non avrebbe fatto altro che ostacolarla, quindi approfittando di quel momento decise di darsi alla fuga.
Ti aspetto in cabina... siamo quasi arrivati.
Le disse all'orecchio, prima di baciarla a un lato della bocca e scivolare via dal bagno prima che qualcuno potesse insospettirsi. Nell'attesa di vederla tornare, Rugal si sarebbe soffermato a pensare all'indizio che aveva ottenuto in bagno poco prima, e come poteva sfruttarlo per il compimento del suo piano. Oramai erano quasi arrivati e l'idillio da coppietta innamorata sarebbe finito, lasciando spazio a ben altre pratiche che di sicuro non avrebbero avuto lo stesso effetto su Rebecca. Ma chissà... aveva davvero molto tempo per scoprirlo.. -
.
Come un vero predatore Rugal si ritirò non appena ottenuto quello che voleva (l'orgasmo di Bek).
Lei si ritrovò nuovamente in quella posizione sconcia, senza fiato e col viso arrossato per il piacere. Si rimise in piedi accorgendosi che Rugal, trascinandola in avanti verso di sé per penetrarla meglio, aveva fatto scivolare il suo sedere dentro il lavandino, facendo sì che le sue natiche si immergessero nella pozza di sperma e umori.
Accidenti Bek...sei un cesso..e siete appena partiti.
La sua intimità colava ancora sperma e lei ti costretta a prendere della carta igienica per assorbire quel flusso mentre con altra carta si ripuliva il sedere. Quando finalmente lo scolo si fermò poté buttate nel water la carta bagnata.
si intaserà di sicuro...
Vece scorre l'acqua nel lavandino la lo sperma di Rugal era così denso che una parte rimase ancora ben visibile. In pensiero le attraversò la mente...ma sì...nessuno la poteva vedere.
Si chinò in avanti e leccò quel liquido dal bordo del lavandino. Con quel sapore intenso in bocca si rivestì e uscì.
Intanto il treno era ripartito e fuori dal bagno si trovò di fronte una donna dall'aria arrabbiata. La signora la squadrò d'ala testa ai piedi con disprezzo.
Ah...ora il bagno è agibile vedo...
Lei arrossì fino alla punta delle orecchie, si passò istintivamente una mano sulle labbra per ripulire eventuali residui. L'imbarazzo le causò uno spasmo al ventre e i muscoli si contrassero. Un singola goccia di sperma che ancora stava dentro di lei colò fuori e, non trovando degli slip in cui depositarsi cadde a terra sul pavimento. La donna abbassò lo sguardo poi lo riportò su Rebecca. Non dose una parola e la superò per entrare nel bagno. Dentro era più o meno tutto in ordine...ma l'odore, l'odore del sesso, quello non poteva essere cancellato. La donna sbatté la porta alle sue spalle ma Bek la sentì mormorare
...puttana...
Corse via e in un attimo fu da Rugal. -
.
The unseen BOOB, is the Fappest
- Group
- HF Gdr Master
- Posts
- 31,816
- Location
- Plutonia Experiment
- Status
- Anonymous
La vide tornare leggermente sconvolta, ma la cosa non lo impensieriva troppo. Anzitutto non dava l'idea di essere insoddisfatta o arrabbiata, anzi... e poi lui se l'era cavata piuttosto bene, sapeva di aver fatto le mosse giuste, quindi quando se la ritrovò di fianco non disse niente, limitandosi a guardarla con un sorriso complice, facendole un cenno col capo per farle capire che era soddisfatto anche lui. Era stato un bene che Rugal non l'avesse vista leccare quella superficie del bagno sporca di sperma, altrimenti avrebbero continuato a scopare come animali per tutto il viaggio, poco ma sicuro. Ma ci sarebbe stato il tempo per farle fare anche di peggio. La loro "vacanza" non era nemmeno iniziata. Giunsero finalmente alla fermata e senza troppi complimenti Rugal caricò in spalla tutti i bagagli che avevano per tenere Rebecca leggera. Non dovettero camminare molto in ogni caso, visto che la macchina li attendeva poco fuori dalla stazione. L'addetto del servizio di affitto lasciò a Rugal le chiavi e qualche raccomandazione, ma venne liquidato molto frettolosamente da Rugal che non voleva parlasse troppo lasciando intendere a Rebecca quanto stranamente e attentamente pianificata fosse quella vacanza. Cercando di distrarre i suoi pensieri su altro, Rugal le mostrò le chiavi con un sorriso a trentadue denti stampato sul volto, così che quando furono in macchina ebbe subito qualcosa da dire.
Non credo che usciremo spesso ma ho voluto comunque affittare una macchina per... non so, qualsiasi iniziativa possiamo prendere in questi giorni. Sarà un pò la nostra fuga dalla realtà, almeno per un pò. Ma qualcosa mi dice che quando vedrai dove andiamo non vorrai più lasciarlo... non ci vorrà molto, è poco più che in periferia.
Anche solo viaggiando per le strade intorno alla stazione Rebecca poteva capire di aver lasciato il caos della grande città in favore di quei paesini più piccoli vicinissimi alle campagne. Il luogo era immerso nel verde e perfino le strade erano poco battute. Il sole splendeva, il cielo era terso. Un giorno meraviglioso per perdere la propria libertà.... -
.
Rebecca sentiva la sua intimità calda, umida e appiccicosa mentre sedeva nell'auto accanto a Rugal. Generalmente sarebbe stata una sensazione spiacevole, ma il pensiero di cosa l'aveva portata a quella situazione la faceva sorridere di gioia. Sorrideva anche sentendo il calore del sole sulla pelle attraverso il finestrino. Quel cielo azzurro era inebriante. Si sentiva libera, felice e pienamente donna ora che era a fianco al suo uomo. Era tutto perfetto. La paura di perderlo era sempre presente in lei però ora c'era anche la consapevolezza che lui aveva una forte attrazione nei suoi confronti, talmente forte da scoparla nel bagno di un treno. Se il sesso poteva essere un modo per tenerlo legato a lei e per evitare che altre donne potessero disturbare la loro relazione....beh, Bek era pronta a dare tutta se stessa.
Questo pensiero le fece ricordare che un maschio virile come Rugal non poteva di certo essere sazio dopo la loro sveltina nel bagno..e lei voleva dimostragli che capiva le sue sensazioni e che era pronta a soddisfarlo a pieno. Quando lui fece un accenno all'utilità dell'auto lei capì che se lo voleva fare impazzire per lei doveva stupirlo.
beh sì...l'auto ci sarà molto utile...guidi molto bene sai..sono sicuro che con te al volante non corriamo rischi...
Detto questo mosse una mano per accarezzargli la coscia e poi soffermarsi tra le sue gambe. Come sospettava trovò il suo pene ancora turgido. Bek cercò il suo sguardo poi si chinò e con movimenti rapidi slacciò i suoi pantaloni per tirare fuori l'oggetto del suo desiderio. Senza più perdere tempo in chiacchiere inizio a succhiarlo. Aveva ancora in bocca il sapore dello sperma che aveva leccato nel treno, ma sentite ora l'aroma dell'asta di Rugal le inebriò i sensi..
