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.Enas annuì incantato alla logica spiegazione del Custode. Chiaramente quell’abito conteneva glifi particolarissimi, che permettevano un’eccellente focalizzazione dell’energia. Ciò non toglieva l’imbarazzo che avrebbe provato indossandolo, ma che fosse nella baita di un seguace degli Immortali Terrestri aveva perfettamente senso! Ma ora, il gravoso compito di trovare qualcosa da far indossare a Sho aleggiava su di lui. Oltre a delle comuni magliette non c’era molto…Enas tornò a frugare un poco, finalmente individuando qualcosa che catturò la sua attenzione: in mezzo a canotte bianche, ci stava del tessuto differente: turandolo fuori, questo si rivelò un kimono da sacerdotessa miko, e lì Enas fece un sorriso malevolo: se davvero lui doveva indossare quell’abito a metà per un rituale, allora anche Sho avrebbe dovuto fare una cosa simile! Il biondino sfilò l’abito dal mucchio, mostrandolo con sguardo malizioso a Sho.
Beh, visto che il mio completino è abbastanza imbarazzante, cerchiamo di bilanciare un poco le cosine! Questo viene usato in oriente per le cerimonie, esatto? Senza dubbio sarà utile anche al nostro rituale!
Enas porse il vestito bianco con la gonna rossa a Sho. Quello che non aveva notato erano dei talismani da esorcista, che quando l’abito venne dato al Custode scivolarono dalle maniche. Quello che per Enas era un linguaggio esotico, per Sho era qualcosa di familiare: i fogli erano molteplici, ma tutti avevano in comune l’essere particolarmente…erotici. In particolare, un paio di quelli bloccavano completamente gli orgasmi, mentre ce n’erano altri che decuplicavano il piacere provato in una zona intorno al punto dove venivano applicati. Ce n’erano altri ancora e tutti mostravano come quel vestito fosse lì per lo stesso motivo della bunny suit: intrattenimento zozzo. Ma Enas non aveva visto quei talismani e quindi la sua offerta poteva essere facilmente confusa per qualcosa di ben più erotico delle intenzioni del biondino. Ma come si faceva a dire di no ad un faccino (e soprattutto ad un culetto) tanto adorabile?
Bene, adesso vado a farmi la doccia e dopo che l’hai fatta anche tu direi che siamo pronti a darci da fare! Ci aspettano giornate intense e difficili davanti a noi!
Enas prese il costumino nero e si diresse verso il bagno, assolutamente ignaro della situazione che stava creando.. -
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La situazione stava prendendo una piega davvero assurda: Enas non dava l'idea di aver reagito negativamente al cambio di registro di Sho, anzi era perfettamente a suo agio, tanto da voler fare la sua parte proprio come suggerito dal rosso. Dalla naturalezza con cui trovò quella valida alternativa e l'entusiasmo con cui glielo porse, fu assolutamente chiaro e scontato per Sho che Enas aveva già pensato a quella roba da un pezzo, e realizzando che si trattava di un abito cerimoniale che non sarebbe mai calzato alla perfezione sul corpo di un uomo, tutto diventava molto più chiaro. Come se non bastasse, quando Sho afferrò l'abito da miko sulle sue braccia cascarono diversi talismani per usi erotici che lui conosceva fin troppo bene per colpa dei suoi esperimenti finiti troppo spesso "male", quindi un'ombra di assoluta ingenuità calò sul suo volto. Come aveva fatto ad essere così ingenuo? Enas non aveva smesso un solo secondo di provarci con lui, e ora più che mai era chiarissimo l'interesse nei confronti del custode! Era un modo per ringraziarlo? No, non solo, perché i pezzi del puzzle componevano un quadro molto chiaro: il diabolico demonietto in reverse bunnysuit andava esorcizzato dal sacerdote pronto a tutto per punirlo a causa della sua presenza in questo mondo, disposto a sfruttare ogni talismano perverso e ogni grosso strumento per poterlo esorcizzare. Sho deglutì rumorosamente, tanto emozionato quanto eccitato, annuendo in maniera entusiasta ma silenziosa davanti ad Enas, lasciandogli il tempo di dedicarsi a sé stesso prima di iniziare. Appena Enas fu fuori dalla camera da letto, Sho si fiondò verso una delle stanze vicine che conteneva un bagno molto più piccolo ma funzionale, nella quale si appese al lavandino con le mani iniziando a respirare affannosamente davanti allo specchio. Quella era la primissima volta che gli succedeva una cosa del genere, e non solo perché era coinvolto un maschio ma anche perché ci stava provando spudoratamente con lui. Non aveva mai ricevuto delle avance simili e si sentiva emozionato come un bambino. Rosso in volto, per l'imbarazzo e per l'entusiasmo, si ritrovò a rinfrescarsi la faccia per darsi un contegno.
Calmati... calmati Sho! Adesso è tutto chiaro! Non c'è niente di male dopotutto... devi solo evitare di essere frettoloso...
Come se non avesse detto niente, iniziò a guardarsi attorno per vedere se aveva tutto il necessario. Lui non era particolarmente sudato o sporco, e il bagno indesiderato di prima aveva già ampiamente bagnato tutto il suo corpo. Si preoccupò quindi di darsi la giusta ripulita e rinfrescata davanti al lavandino, senza tralasciare i dettagli e rendendosi presentabile. Era troppo impaziente per aspettare il suo turno alla doccia, quindi si sarebbe lavato assieme ad Enas. Una volta pronto abbandonò completamente asciugamano e mutande, tornando nella camera da letto nudo come un verme. Si ritrovò davanti all'abito da sacerdotessa perfettamente ripiegato sul letto, con un'erezione chiarissima che faceva capolino dal ventre. Sarebbe stata un'impresa indossare quella roba in quello stato ma forse a Enas non sarebbe importata un'esecuzione perfetta. Il problema reale era che a causa della stazza e della muscolatura di Sho, quel vestito non appariva affatto come un'imbarazzante punizione, ma piuttosto come un sensuale kimono che lasciava il petto mezzo scoperto, le maniche larghe e quindi con le braccia in bella mostra e anche le gambe non potendo rimanere troppo unite facevano capolino da sotto, quindi somigliava piuttosto un vestito casual giapponese per mettersi a proprio agio che non un abito cerimoniale. L'unica cosa positiva era che risultava abbastanza ingombrante da celare un poco l'erezione di Sho. E sottolineo un poco perché sarebbe bastato un esame più attento per poterla notare, o ancora più semplicemente sarebbe bastato vedere Enas con quel vestitino addosso per far guizzare verso l'alto quell'erezione e riaccendere il rossore sul volto di Sho. Nel frattempo, il rosso avrebbe atteso che Enas tornasse nella camera da letto passando gli ultimi cinque minuti a provare diverse pose sensuali per poterlo accogliere, cambiando sempre idea poco dopo non riuscendo a decidersi, assumendo un'aria impaziente e confusa, scomposta ma soprattutto sempre più eccitata. Che diavolo gli stava succedendo? Era quello l'effetto che faceva sentirsi sedotto? Il biondino lo avrebbe dunque trovato così: trasandato, in pose strane sul letto, profumato, eccitato e con l'aria di chi sta per esprimere una richiesta tanto oscena quanto spassionata.. -
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Enas si diresse verso il bagno, chiudendosi la porta dietro. Si tolse le mutande che vennero malamente gettate in un angolo, lasciando il ragazzo completamente nudo. Entrò nella doccia per lavarsi, e mentre passava lo shampoo sui capelli, si ritrovò a pensare. Rispetto a prima, Sho gli sembrava…diverso. Era cambiato qualcosa nel modo in cui lo guardava, come ci parlava, ed Enas era troppo concentrato con questa faccenda del rituale da accorgersene. Almeno, la faccenda del trovare qualcosa da vestire era parecchio inusuale: perché avrebbe dovuto chiedere ad Enas, qualcuno che di queste faccende non conosceva nulla? Ad un secondo sguardo, tutto questo faceva parte di un gioco che il biondino non aveva afferrato. L'abitino che aveva trovato, quello a cui mancava un pezzo, era sì parecchio erotico, se fosse stato quello a creare il malinteso? Avrebbe dovuto spiegare tutto adesso, o cavalcare l’onda? Anche se il giovanotto si sentiva ancora attratto dalle ragazze, dalla sua entrata alla Sapienza le sue esperienze erano state bizzarre e ben poco eterosessuali, e dire che non gli fosse piaciuto nulla di tutto quello sarebbe stato mentire. Certo, Thresh era stato molto poco galante ed aveva messo seriamente in pericolo Enas, ma almeno Lotor era n bel manzetto. Che anche Sho avesse qualcosa di interessante per Enas? Il giovane uscì dalla doccia, guardando la suit che si era portato con sé appoggiata al lavello. Se il Custode gli aveva mentito riguardo i suoi utilizzi nelle pratiche arcane, evidentemente il guardiano del posto aveva l’usanza di…intrattenersi in modi particolari. Che anche il vestito da sacerdotessa fosse una cosa del genere? Se fosse stato così, il malinteso si stava ingigantendo a dismisura…ed ormai cercare di salvare la situazione sembrava impossibile. Dare una delusione tale a Sho, che per accettare un abito del genere doveva essere parecchio dentro ormai, appena prima di praticare uno strano rituale non sembrava una buona idea. Magari sarebbe stato anche divertente!
Qualche minuto dopo, l’esile figura, adornata di nero sui quattro arti, fece capolino dalla porta. Il rossore delle gote spezzava il bianco caratteristico di Enas, e Sho non aveva ancora avuto modo di vedere il biondino imbarazzato. Le orecchie finte ondeggiavano sulla testa del ragazzo, che indossava sui capezzoli degli adesivi neri a forma di cuore che avevano l’alto compito di non lasciare completamente nudo chi li indossava, lavoro che compivano in modo alquanto scadente. Teoricamente un adesivo simile, ma di dimensioni maggiori andava anche in mezzo alle gambe, ma visto il target decisamente sbagliato, finiva per essersi attaccato allo scroto di Enas e dargli una forma compatta, che quasi sembrava una pesca matura.
S-Sho? Sono…pronto per il rituale…
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Se c'era stato spazio per l'indecisione e il dubbio fino a quel momento, appena Enas si presentò davanti a Sho divenne tutto una lapidaria certezza. Il volto del custode si fece paonazzo mentre con gli occhi risaliva quell'esile e femminea figura avvolta da quella mise fin troppo erotica e provocante per lui. Lasciando ben poco all'immaginazione, era piuttosto ovvio che una persona qualsiasi non si sarebbe mai attaccata un adesivo sullo scroto solamente per portare avanti un rituale ignorando completamente le implicazioni perverse che questo comportava, quindi fu ovvio e lapalissiano agli occhi di Sho che il rosso aveva interpretato alla perfezione che tipo di rituale voleva portare a termine Enas prima di portare a termine il compito per cui si trovavano lì. A pensarci adesso che i dubbi erano stati fugati, aveva tutto perfettamente senso: niente mescola ed espande l'energia più di un rapporto sessuale e questo non valeva solo tra maschi e femmine, quindi in teoria concedendosi quel "pre-rituale" avrebbero sostanzialmente massimizzato le possibilità di riuscita del loro compito. Per questo il secondo grumo di saliva che Sho inghiottì mentre lo ammirava con fatale attrazione fu decisamente meno contrariato e piuttosto eccitato, ma sempre caratterizzato dall'imbarazzo di chi si ritrovava davanti ad una novità senza precedenti. Non sapeva neanche come iniziare e il suo essere un bravo ragazzo prese naturalmente il sopravvento cercando di fargli dire qualcosa di carino.
S-sai ti sta... ti sta proprio bene...
A differenza sua che non era riuscito a mettersi per bene quell'abito cerimoniale, un pò per l'emozione e un pò per la fretta, somigliava più a una vestaglia e adesso che aveva visto Enas vestito in quel modo la sua erezione faceva capolino dalle pieghe della stoffa sollevando ulteriormente il tutto, dandogli un'aria decisamente poco sacra e piuttosto da vero pervertito. Sembrava uno di quei classici clienti dei quartieri a luci rosse giapponesi, gonfio di alcol e con le palle piene deciso a svuotarle sulla ragazza più carina che poteva permettersi. Si vergognava un pò di quella consapevolezza ma non voleva tirarsi indietro. Se Enas era imbarazzato per il suo corpo, gli occhi di Sho sarebbero stati un grande aiuto per la sua autostima visto che lo stava ammirando come un tesoro prezioso. Era evidente come quelle forme effeminate lo attirassero chiaramente, e il fatto che un corpo maschile calzasse così bene su una tutina tanto erotica era davvero molto stimolante. Trovava anche stuzzichevole quell'adesivo sul suo sesso, certo minuto e in netto contrasto con la verga immane che aveva risvegliato nel rosso, ma gli dava un aspetto grazioso che non andava necessariamente affiancato al corpo di una donna, anzi aveva un fascino tutto suo. Il che confondeva ancora di più il rosso ma non gli avrebbe permesso di tirarsi indietro.
Uhm Enas... voglio essere onesto...
Interruppe quell'intenso scambio di sguardi languidi abbassando il capo e grattandosi nervosamente la nuca con la mano destra, cosa che piegò il braccio e mise in evidenza la sua muscolatura scolpita decorata da cicatrici.
Per me è la prima volta... intendo con un ragazzo. Però non p che mi dispiaccia! Anzi non ho problemi e tu sei molto carino! Ma... non sono sicuro di sapere da dove iniziare...
Mentì spudoratamente mentre rialzava lo sguardo verso di lui. Il suo cervello pervertito, ma soprattutto il suo membro turgido, sapevano BENISSIMO da dove iniziare. Ma non voleva che la foga e la perversione prendessero il sopravvento come al solito, e soprattutto non voleva cedere al richiamo di Ebrietas. Aveva una missione da portare a termine e in quel momento non voleva solo sfogare la sua voglia di sesso, ma preparare i corpi di entrambi al vero rituale che li attendeva troppo, quindi non avrebbe cercato di sottomettere Enas e scoparlo fino allo svenimento. O almeno... ci avrebbe provato.... -
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Enas arrossì ancor di più al commento di Sho. Non era tanto imbarazzato del suo corpo, quanto dello stupidamente erotico vestito che si era trovato: anche la più bella delle ragazze si sarebbe trovata un poco scomoda in questi abiti! Gli occhi del biondino caddero sulla vistosa erezione davanti a lui, la sua mano quasi andò al proprio membro, decisamente di dimensioni inferiori. Vista la sua indole mite non era mai stato il tipo da corteggiare le ragazze, ma questa sua diminutiva caratteristica era fonte di multipli ragionamenti sulla sua capacità di "intrattenersi" col gentil sesso. Non che ne avesse mai avuto l'occasione.
D-dubito che mi sta bene nel senso letterale del termine…q-questo cuore in basso non andava bene, quindi ho dovuto riadattarlo alle mie…necessità, diciamo. E non penso che questo sia l’uso indicato! Poi pizzica un pochino…
Enas si avvicinò per sedersi sul letto, ed alla domanda di Sho cominciò a grattarsi il mento, perplesso.
Se devo essere sincero, in tutte le altre occasioni che ho avuto in cui ero in una situazione simile, non è che ho preso molta iniziativa…potresti semplicemente fare come se fossi una ragazza! Suppongo. Non c’erano delle pillole per cambiare sesso momentaneamente? Beh, l’idea dovrebbe essere simile, non trovi? Quindi, penso che normalmente si cominci con…i preliminari? Giusto?
Prendere il controllo della situazione era un’esperienza novella per Enas, una per cui si sentiva parecchio spaesato. Disse quella frase senza pensarci troppo e capì cosa intendeva solo qualche secondo dopo, cosa che lo fece imbarazzare ulteriormente, quasi a scoppio ritardato. La reazione istintiva fù di guardare in basso, dove lo attendeva l’ingloriosa visione del proprio membro: Enas cambiò subito la posizione per guardare il soffitto, in particolare la magnetica striscia di bianco ad angolo con la parete. Anche guardare Sho sarebbe stato motivo di imbarazzo: aveva indossato la veste in un modo imbarazzante e ad Enas pareva che la causa di tutto ciò era motivato dall’eccitazione che il rosso stava evidentemente provando in quel momento. D’altronde era la sua prima volta con un ragazzo…per quanto l’esperienza con una donna fosse abbastanza simile a livello concettuale. Enas sorrise un poco, la situazione era quasi ilare…lui, che ormai si considerava relativamente sottomesso, doveva guidare un tipo che aveva ancora meno idea di cosa fare…. -
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Sho capì subito che, pur essendo stato lui quello sedotto, anche Enas era chiaramente in imbarazzo, forse per inesperienza o più semplicemente perché quel vestito per lui era molto scomodo. Il biondino chiarì che effettivamente aveva dovuto improvvisare a tal proposito e l'adesivo sul suo scroto gli dava fastidio. Sho si ritrovò a pensare alle sue parole: doveva comportarsi semplicemente come se fosse una ragazza quindi? Allora Enas si aspettava che fosse lui a prendere l'iniziativa! Che sciocco... dopotutto nonostante l'aspetto e il ruolo che ricopriva, anche Sho era ancora un ragazzo e la sua inesperienza si faceva spesso vedere. Pensando al fatto che non doveva tanto fare salti mortali quanto semplicemente comportarsi da buon amante, Sho ritrovò un pochino della sua determinazione e del suo coraggio, deciso a prendere l'iniziativa.
Non voglio che prendi pillole... mi piaci così. Lascia che ti aiuti.
Si voltò verso di lui nella speranza di trovare complicità, portandogli poi una mano sul petto per poterlo carezzare, un modo per creare contatto mentre si scambiavano quegli sguardi. La pelle di Enas era morbidissima e staccarsi da essa risultava davvero molto difficile, tuttavia gli occhi del rosso erano unicamente per lui, e anche se il paonazzo sulle sue gote non si era ancora del tutto calmato cercò di avvicinarsi ad Enas per passare le proprie labbra sulle sue. Non cercò subito un bacio appassionato, quanto più un contatto dolce e senza troppe pretese, si sarebbe accontentato anche di un bacio sulla guancia, giusto per rendere chiare le sue intenzioni e fargli capire che non voleva agire frettolosamente. Dopodiché lo avrebbe spinto dolcemente verso il basso, così che Enas risultasse sdraiato sul letto, portandosi infine davanti a lui ai piedi del letto, in ginocchio, tra le gambe e quella piccola virilità dall'aspetto grazioso. Se doveva comportarsi come se avesse a che fare con una ragazza allora non c'erano problemi, la prima mossa in ogni caso era sempre metterla a suo agio e farla sciogliere, quindi avrebbe fatto lo stesso con Enas. Usando le dita, delicatamente, avrebbe retto con la mano sinistra la cosca di Enas, assaporandone la morbidezza, mentre con la destra avrebbe aiutato quei morbidi genitali a liberarsi del fastidioso adesivo. Si preoccupò di farlo molto lentamente: non era così ingenuo da non conoscere le conseguenze di quel gesto e voleva in qualche modo suscitare qualche reazione e magari iniziare a stimolarlo. Senza fretta o impudenza. Enas avrebbe capito immediatamente che Sho era un partner attento che lo avrebbe trattato con riguardo, preoccupandosi anche e soprattutto di ciò che provava anche lui. Lo avrebbe liberato di quella costrizione per poi non allontanarsi affatto, portando le stesse dita che lo avevano liberato tra i testicoli e il membro, iniziando a stimolarlo con delicati e caldi massaggi. Le dita di Sho erano pregne del suo potere magico, dal tepore intenso e l'animo conciliante, un pò come se stesse scrivendo un incantesimo su quella pelle di porcellana per aumentare il piacere.
Ti piace se ti tocco così...?
La voce di Sho era calda, un pochino imbarazzata ma eccitata e vogliosa, concentrata su quello che stava facendo e sulla voglia di fare di più. Ma non avrebbe esagerato senza l'approvazione di Enas.. -
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Enas si lasciò accompagnare sul letto, trovandolo inaspettatamente comodo rispetto al contesto rustico. Ebbe poco tempo per concentrarsi questo fatto però, perché Sho tolse l’adesivo che teneva sulle sue intimità, regalandogli una sensazione simile a quella che si prova quanto si toglie un guanto di plastica troppo stretto. Un lieve mugugno uscì dalla bocca di Enas e le sue mani andarono istintivamente verso le sue cosce per coprire la leggera erezione che stava cominciando a comparire e che vista la situazione sarebbe solo aumentata da quel momento in poi. Di certo le labbra del rosso che entrarono in contatto con lui per un fugace attimo non aiutò la situazione. Enas era ancora tutto concentrato sulle sue intimità, così tanto che visse il breve bacio come qualcosa di già avvenuto, non nel presente. Poteva farlo durare un po' di più almeno! Enas allungò un po' il collo verso il partner, ben presto rinunciò quando sentì qualcosa toccargli le cosce, inviando piacevoli brividi a tutto il corpo. Poteva sentire i lembi del vestito di Sho che gli accarezzavano il corpo, il suo calore sempre più vicino. La sua mano scivolava sulla pelle che doveva sembrare gelida rispetto al palmo. Se già quelle mani sembravano bollenti, quando il custode usò un poco di magia Enas sentì la propria pelle formicolare. Era tutto sommato piacevole…non che ci potesse fare molto, ormai, Enas non sentiva la forza nelle gambe, che probabilmente era finita tutta nell’erezione che si stava dispiegando davanti agli occhi di entrambi. A questo punto, un po' di imbarazzo cominciava ad arrivare anche per il biondino…
S-si, mi…mi sta piacendo. Sembri ancora così indeciso, ma te la sai cavare davvero…!
Quello che Sho stava facendo era tutto sommato nulla di eccezionale, ed anzi avrebbe ben capito che anche Enas era un gran principiante. Nel tentativo di nascondere questo evidentissimo fatto, il biondino alzò la mano verso il petto di Sho, volendo spingerlo in modo giocoso…sfortunatamente il torpore che sentiva alle gambe era evidentemente arrivato anche alle braccia, perché quello che finì per tastare fu il bozzo che il rosso aveva in mezzo alle gambe.. -
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Enas sembrava aver colto l'indecisione di Sho e forse nel tentativo di incoraggiarlo allungò la mano per poter assaporare a sua volta il turgore del ragazzo davanti a lui. E non fu affatto male come tentativo, perché sentire le esili dita di quella creatura effeminata su quella verga eccitata e durissima aiutò molto Sho a sciogliersi, strappandogli un sospiro eccitato che mise molto a fuoco ciò che desiderava davvero. Istintivamente il bacino di Sho si mosse verso di lui, facendogli percepire quanto davvero fosse duro attraverso la stoffa ma soprattutto caldo. Era come avere una fornace tra le dita, Sho bruciava di desiderio e adesso che stava mettendo a fuoco l'obbiettivo si sentiva sempre meno impacciato.
Hai ragione... ora provo a prendere l'iniziativa.
Aveva già deciso cosa fare, non voleva risparmiarsi solo perché era un ragazzo, anzi si era ripromesso di trattarlo come avrebbe fatto con una donna meritevole di rispetto e di attenzioni. Si piegò in ginocchio ai piedi del letto, allontanandosi un pochino dalle attenzioni di Enas ma con uno sguardo che prometteva che ne sarebbe valsa la pena. Il biondino se lo ritrovò tra le gambe ancora intento a massaggiare quel minuto sesso con la dovuta cautela, indeciso su come toccarlo davvero per farlo eccitare, ma evidentemente già solo il contatto era sufficiente per dargli piacere visto che anche lui stava raggiungendo una discreta durezza. Forse Sho si aspettava di vederlo crescere di più ma le sue dimensioni non gli importavano davvero. Anzi, lo trovava grazioso, a differenza di sé stesso che magari poteva essere chiaramente volgare. Doveva dimostrargli quell'apprezzamento e non lo avrebbe fatto a parole. Gli fece sentire il respiro caldo sulla pelle di quel sesso e dopo pochi istanti chiuse le distanze, iniziando a baciarlo all'altezza dello scroto e della base. I baci divennero carezze e ben presto anche piccole leccate. La lingua di Sho si allargò su tutta la larghezza dei testicoli di Enas per poi iniziare a dargli ampie ma lente lappate sulla lunghezza del membro. Gli venne facile circondarlo tra le labbra e quando lo faceva succhiava dalla base fino alla punta. Sho stava gradualmente mettendo da parte la timidezza e l'indecisione per lasciare spazio ad una passione che forse Enas non si aspettava. Non provava vergogna per quello che stava facendo, semmai poteva sembrare un poco impacciato. Dopotutto lo stava succhiando più come se fosse una vagina che non un membro maschile e forse era anche comprensibile: riusciva facilmente a prendere contemporaneamente sia testicoli che membro in bocca, tenendo le fauci larghe e le labbra morbide in modo da avvolgerlo completamente, facendogli vedere con quanta dedizione la lingua si univa alla stimolazione, tenendolo dentro di sé. Le leccate si fecero sempre più ampie, schiacciando quel sesso come poteva con le labbra e con la lingua, e i movimenti del collo aiutarono Sho a fare lo stesso lavoro non solo sul sesso di Enas ma anche sulla parte inferiore, baciando e leccando il perineo per poi portarsi fino al suo buchino posteriore. Lì afferrò le gambe del biondino per poterle sollevare, piegando quel fisico effeminato alle sue necessità, così che il membro risultasse più in alto, ancora più facile da leccare assieme a tutto il complesso, mentre con le guance e le labbra assaporava la morbidezza di quel culo effeminato e infilava la lingua dentro quel buchino che sembrava voglioso di attenzioni. Sho osservò attentamente le reazioni di Enas, non solo quelle del suo volto ma anche quelle del suo corpo, impaziente di scoprire se il suo lavoro stava sortendo gli effetti sperati.. -
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Enas tirò un sospiro di sollievo quando il rosso accettò di prendere il controllo, restare al timore mentre era vessato dagli adorabili assalti di Sho sarebbe stato impossibile per lui. Si abbassò un poco, appoggiando la schiena sul letto e chiudendo gli occhi, cercando di godersi il semplice massaggio. Ed invece, appena si abbassò, Sho aumentò il tiro e iniziò a toccargli il membro, per poi usare la sua lingua, piano piano. Di certo inaspettato dal ragazzetto che fino a poco prima era un mucchietto d’imbarazzo, tanto che Enas non poté che emettere un labile gemito di sorpresa. Inarcò la schiena, avvicinando il più possibile il suo membro. La lingua di Sho era calda e morbida, ed Enas dovette stringere i lenzuoli per evitare di agguantare la testa del custode. La tentazione era forte, il desiderio anche maggiore, ma concentrandosi solo sulla sua erezione che ora raggiungeva il suo picco riuscì a rimanersene al suo posto.
N-non sembrava, ma ci sai fare…hehe…basta che ti sblocchi e fai filare la lingua sia quando parli che a letto, vero…?
Sdrammatizzare era l’unico modo che Enas aveva per non rimanere lì a gemere di piacere come la donnicciola che in questo momento era. Le sue natiche si strinsero un poco, rendendo il lavoro di Sho solo più difficile. Lo stessero fecero le sue gambe, in quello che sembrava quasi un tentativo di allontanare il partner. Se si fosse distanziato anche di poco però avrebbe notato come ogni resistenza sarebbe scomparsa. Enas voleva solo giocare un pochino, stuzzicare il rosso ed andare oltre…tanto Enas aveva ancora i poteri curativi, cosa gli importava di qualche graffio? Questa era stata la sua linea d’azione con i suoi rapporti precedenti, ma forse Sho era diverso?. -
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Compiaciuto dal fatto che il suo maldestro tentativo di stimolare un piccolo membro come se fosse un'intimità femminile stesse funzionando, Sho si lasciò andare ancora un pò, continuando a leccarlo più a fondo e lentamente, gustandosi la sua morbida carne e quella particolare energia che non aveva mai sentito su un corpo fino a quel momento. Evidentemente le "parole" che donavano potere ad Enas lo rendevano anche un delizioso pasto e Sho non esitò a gustarselo tutto. Ridacchiò al suo gioco, lasciandosi respingere un pochino e creando le distanze, senza scoraggiarsi, allungando piuttosto le mani ed iniziando a massaggiare con la destra il membro ricoperto di saliva, mentre la mancina lasciava scivolare l'indice verso il buchino posteriore abilmente lubrificato, così da farlo scivolare verso l'interno senza troppa fatica.
In realtà non sono così chiacchierone come sembra... ma mi sciolgo se trovo qualcuno che mi dà corda...
Mantenne un tono provocatorio e complice, deciso ad eccitare ancora di più Enas e quei sessi insoliti per lui. Il membro del suo compagno non appariva smisurato ma per qualche ragione la cosa faceva parte del suo fascino, non era né una verga ingombrante né un delicato sesso femminile, era qualcosa di nuovo che Sho era impaziente di scoprire e stimolare. Tornò a stuzzicarlo anche con la bocca, lubrificando le sue stesse dita per farle scivolare più numerose e più a fondo dentro di lui, e mentre l'indice e il medio si facevano strada in quel morbido culetto, la lingua di Sho leccava la punta di Enas mentre le dita continuavano a massaggiarlo e masturbarlo con la giusta attenzione, eccitandolo ancora di più. Il grosso cazzo di Sho riprese a pulsare forte, impaziente di ricevere la sua parte, eccitato dalla prospettiva di quel gioco che poteva essere fatto anche in due. Sho quindi continuò a stimolarlo fino a strappargli qualche gemito, dopodiché lo lasciò finalmente andare, sollevandosi di colpo ammirando velocemente lo spettacolo che aveva creato. Umido ed eccitato con quella bunnysuit al contrario addosso Enas era davvero una tentazione incredibile, e il modo in cui il corpo di Sho stava reagendo valeva forse più di mille parole per il suo compagno di giochi, che aveva davanti un corpo tesissimo per l'eccitazione e una verga marmorea, impaziente di attenzioni.
D'accordo Enas... se vuoi che continuo anche tu devi fare la tua parte.
Detto questo scivolò sul letto con una certa impazienza, posizionandosi in modo che Enas fosse ancora sdraiato sotto di lui, mentre Sho aveva il capo ancora rivolto verso i suoi sessi inumiditi mentre invece Enas aveva davanti le cosce vigorose e muscolose del rosso, al centro della quale troneggiava marmoreo il suo di sesso, in netto contrasto con quello di Enas: grosso, venoso, pulsante e impaziente, i testicoli apparivano gonfi e la cappella più rossa del normale, come se fosse già pronta ad esplodere. Sho avrebbe lasciato che fosse Enas a prendere l'iniziativa, limitandosi a rimettere una mano sul suo morbido sesso, massaggiandolo delicatamente per dargli l'ennesimo, perverso incoraggiamento.. -
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Sho stava facendo un ottimo lavoro col il sesso di Enas, tanto che esso stava già tremolando dal desiderio di un orgasmo. Ma fortunatamente per il biondino, il suo partner si allontanò prima che contenere la situazione potesse diventare un problema. Non era assolutamente abituato ad avere il proprio membro stimolato a quel modo, solitamente era l’opposto…ed effettivamente presto si sarebbe ritrovato nel luogo che dall’esperienza più gli apparteneva. Enas guardò il sesso di Sho un poco imbarazzato, visto il confronto con il suo…distolse un poco lo sguardo, tirandosi su, ed appoggiando le mani sui fianchi del rosso per accompagnarlo sul letto in modo che potessero scambiarsi di posto: lui in piedi, il suo partner seduto sul morbido letto. Enas si mosse come un robot, un po' a scatti; era così raro per lui muoversi e far muovere il partner come meglio credeva, che quasi non poteva crederci.
Ho notato come per parlare ti serva qualcuno per farti sciogliere…chissà se succede anche in altri contesti, anche se adesso mi sembri già parecchio scaldato. Ti darò comunque un aiuto, cosa ne pensi?
L’erezione ormai non più celata di Sho era davanti ad Enas. Il ragazzo si inginocchiò di fronte al letto e davanti alla verga, si avvicinò e gli diede un piccolo bacio di introduzione. Quella pelle era bollente, e per il biondino era come stare vicino al caminetto in una fredda giornata d’inverno. Tornò sul membro di fronte a lui dopo poco, aprendo la bocca ed accogliendolo con la sua lingua: lunghe e lente leccate, attente, così magari si sarebbe redento per il quasi orgasmo che aveva avuto prima. Se avesse fatto un bel lavoro, anche Sho si sarebbe ritrovato nella condizione di venire in poco tempo; chiaramente non era solo Enas che ci metteva fin troppo poco tempo a venire!
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Piuttosto che assecondare i movimenti di Sho, Enas prese l'iniziativa ribaltando completamente posizione. Sho apparve stranito nello sguardo ritrovandosi seduto al posto di Enas, ma appena vide il biondino davanti a lui pronto ad inginocchiarsi sciolse qualsiasi dubbio, facendosi comparire un sorrisetto malizioso e complice sulle labbra. Enas stava abbattendo le pareti dell'imbarazzo proprio come lui e ci stava prendendo gusto all'idea di stuzzicarlo abbastanza da fargli perdere qualsiasi freno inibitorio. Forse si aspettava un'amante più focoso? Sho avrebbe tastato il terreno. Appena Enas si inginocchiò davanti a lui, vide chiaramente la verga di Sho guizzare verso l'alto, impaziente. Le vene che la ricoprivano erano turgide e bollenti, pulsavano in maniera vistosa e lo stesso faceva la cappella, sembrava quasi un cuore pulsante per quanto impaziente appariva.
Sei davvero un amico premuroso... ti ringrazio...
Gli rispose con un'aria sensuale e accondiscendente, col tono caldo di chi vuole lasciarsi coinvolgere da quella perversione che oramai saliva inesorabile. In un primo momento riuscì a restarsene fermo, con le gambe larghe e le mani ancorate al letto, lasciando che fosse Enas a guidarlo mentre gli baciava il membro ed iniziava a coccolarlo. Non aveva visto male: la pelle e la bocca di Enas erano morbidissime, calde, avevano poco da invidiare a quelle di una ragazza, volendo avrebbe potuto chiudere gli occhi e non notare affatto la differenza. Ma non lo fece mai, non si vergognava di certo di essere finito in quella situazione con un ragazzo e Enas sembrava deciso a non farlo pentire neanche per un secondo. Quindi quando Enas chiuse maggiormente le distanze iniziando ad assaggiarlo a dovere, il rosso portò la mano destra sul suo capo, infilandola tra i morbidi capelli di Enas per assaporarne il candore, carezzandolo non solo sulla testa ma anche al lato, più un gesto affettuoso e passionale che non un invito a farsi avanti. Col bacino si spinse verso di lui, mettendo in evidenza non solo la sua verga massiccia ma anche i suoi testicoli pieni e turgidi. Aveva una gran voglia di vedere le sue attenzioni ricambiate e perché no, magari prendere qualche appunto visto che aveva iniziato lui quel gioco di scambi.
Non voglio far sembrare che stia facendo paragoni ma... ecco di solito con le ragazze non ci sono questi problemi ma... il mio è molto più grande. Ti crea problemi questa cosa?
Non andava neanche lontanamente visto come un vanto, anzi l'esatto opposto: non sapendo come relazionarsi a quella situazione, Sho stava dando per scontato che fosse decisamente più bello per i due partner avere delle dimensioni contenute, in modo che entrambi potessero divertirsi senza farsi male, mentre lui invece andava in giro con qualcosa di esagerato, quasi volgare e prepotente, in netto contrasto con la sua personalità gentile. Anche in quel caso si era preoccupato per Enas e voleva lasciarsi guidare da lui.. -
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Enas aveva gli occhi chiusi non tanto per un senso di imbarazzo, quanto per concentrarsi meglio. In questo modo non aveva distrazioni, solo la sua bocca che percepiva il membro con la lingua. Effettivamente, così facendo poteva prestarci più attenzione, e Sho l'avrebbe ben capito dalla qualità del servizio che stava ricevendo. Erano movimenti calmi, anche se il biondino sentiva un pizzico di competizione nel far venire il suo partner il prima possibile, esattamente come era successo a lui poco prima. Quando però il rosso gli fece la domanda, guardò in alto con il membro ancora in bocca. Sembrava un bimbetto che non voleva mollare il gelato.
Mh? Che il tuo coso sia più grande non è un problema...di certo non mi sarei fatto avanti in questo modo se lo fosse! Ormai ci sono abituato, non lo considero quasi più! Dovrei comunque cominciare a portarmi qualche cosa per renderlo più grosso nel caso sia necessario per...uhm...il suo inteso utilizzo. Se invece eri preoccupato per le tue dimensioni...fino ad ora non è mai stato un problema anche con cose più grosse, visti i miei poteri di guarigione! Quindi per adesso non crucciartene, su su!
Rassicurato il rosso, tornò al suo lavoretto. Effettivamente non ci si sarebbe aspettato qualcosa di così notevole da un ragazzetto che a prima vista era timido e riservato come Sho, ma le apparenze ingannano! Basta sciogliere un poco lo strato superficiale del custode per rivelare cosa c'era sotto. Questa era probabilmente l'ultima occasione che avrebbe avuto per sfruttare il suo potere anche a letto e chissà come se la sarebbe cavata con le inumane dimensioni a cui si era abituato nel tempo. Forse un pò di allenamento sarebbe stato necessario, ma il biondino ricacciò l'idea in un angolo della mente: piuttosto che prepararsi a prenderlo, sarebbe stato meglio essere in grado di non prenderle.. -
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The unseen BOOB, is the Fappest
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Doveva ammettere che quel "cose più grosse" messo di fianco a "poteri di guarigione" portò alla mente del rosso dei scenari macabri e decisamente inquietanti. Non che Sho non fosse abituato al sangue, anzi tutto l'opposto, ma immaginarsi una cosa del genere affiancata ad un corpicino così esile e un animo tanto puro e gentile lo metteva chiaramente in difficoltà. Con chi diavolo aveva avuto a che fare Enas fino a quel momento? Forse era giunto il momento che quel biondino si meritasse un amante meno sanguinolento e più attento ai suoi bisogni. Si ripromise quindi che al termine del loro rapporto Enas non avrebbe avuto bisogno dei suoi poteri di guarigione. Fu comunque rassicurato da quella risposta e dopo aver lasciato ciondolare il capo all'indietro, Sho si concesse qualche altro sospiro di eccitazione, facendogli capire quanto gli piaceva lasciando pulsare quella grossa verga sulle sue labbra e la sua lingua, senza vergogna. Tornò a guardarlo dopo un pò e ritrovato il coraggio per farsi avanti decise di godersi semplicemente il momento senza troppi problemi e domande.
Se è così... andresti più a fondo, allora? Vorrei sentire la tua gola che mi avvolge completamente... e farti sentire quanto a fondo posso arrivare.
Più che una richiesta somigliava a una proposta. Uno scambio equivalente, come piaceva definirlo agli alchimisti: una morbida tana per Sho e un caldissimo membro per Enas che gli pulsava fin dentro allo stomaco. Più che altro gli serviva per capire quanto effettivamente fosse abile il biondino e fin dove riusciva a spingersi. C'era una bella differenza tra l'ostentare la perversione ed essere un gran pervertito, e se Sho avesse visto sparire la sua verga completamente in quella boccuccia di bambola sarebbe rimasto stregato da tanta perversione.. -
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Gli occhi di Enas si illuminarono un poco al sentire la proposta del rosso, chiaramente spinta dalla sfrenata passione erotica suscitata dal pompino che stava subendo. Il biondino emise un lungo sospiro e si preparò per far affondare il membro già nella sua bocca ancora più in profondità, fino al suo limite fisico. La discesa iniziò lentamente, ed il rosso poteva sentire la punta che andava a fondo con una sensazione simile a quella di una goccia di sudore che scende lentamente dalla fronte. Per aiutarsi Enas afferrò le gambe di Sho poco sotto il ginocchio, in modo da poter spingere la testa. Aveva gli occhi chiusi ed ogni tanto emetteva suoni gutturali, muovendosi quasi come se avesse il singhiozzo. I suoi poteri sistemavano i danni fisici, ma il riflesso spontaneo dei conati era comunque presente. Nonostante questo non fosse per nulla la prima volta che gli succedeva, la cosa era semplicemente naturale. Dopo poco, Sho poteva sentire la propria punta abbracciata dalla bocca di Enas e stringersi attorno: che fosse arrivato alla fine della bocca o che il biondino fosse arrivato alla base del pene, ormai non si sarebbe andato più a fondo. Il ragazzo emise un lungo respiro, durante tutto il processo era rimasto in apnea. Sho avrebbe capito i grandi vantaggi della situazione in cui si trovava: anche il solo respirare metteva in movimento i muscoli della gola, che stringevano il membro tutt'attorno con una stretta che non aveva nulla da invidiare a quelle di un sesso femminile. In questo momento Enas non poteva parlare, ma lo sguardo che fece verso il rosso aveva un pizzico di orgoglio: non doveva essere facile fare una cosa del genere e restare lì per un tempo ragionevole! .
